NOTIDANTE giugno FINALE - Asociación Dante Alighieri
Transcript
NOTIDANTE giugno FINALE - Asociación Dante Alighieri
Giugno 2012 Quando fui presso a la Beata Riva “Asperges me`” sí dolcemente udissi, che nol so rimembrar, non chío lo scriva. La bella donna ne le braccia aprissi; abbracciommi le testa e mi sommerse ove convenne chío l´acqua inghiotissi, ... Purgatorio,CantoXXXI . vv.97-102 Anno - Año VII - nº. 2 Boletin cultural gratuito Una e indivisibile I nostri eventi Lucio Dalla Miguel Hernandez Il bruco 700 Años Lanzarote La povertà Belluno La schiavona bellunese El Rincon de la poesia Agenda SOCIEDAD DANTE ALIGHIERI Calle Ayala 23, 1E - 29002 Málaga Tel. 952 35 95 07 - www.ladante.es [email protected] CURSOS 2012 - 2013 INSCRIPCIÓN ABIERTA UNA E INDIVISIBILE L'aver fatto leva sull'occasione del Centocinquantenario, l'aver puntato su celebrazioni condivise, è stato giusto e ha pagato. Non bastava però lanciare un appello generico: occorreva richiamare in modo argomentato fatti storici ed esperienze, fare i conti con interrogativi e anche con luoghi comuni, favorire quella che non esito a chiamare una riappropriazione diffusa, da parte degli italiani, del filo conduttore del loro divenire storico, del loro avanzare -tra ostacoli e difficoltà, cadute e riabilitazioni, battute d'arresto e balzi in avanti- come società e come Stato nei secoli XIX e XX. Gli interventi che ho svolto, nel succedersi delle iniziative per il Centocinquantenario, hanno segnato i momenti e i contenuti dello sforzo compiuto: spero che il leggerli, raccolti in volumen, ne renda il senso complessivo, lo sviluppo coerente. Qual è la conclusione che oggi ne traggo? Che non si è trattato di un fuoco fortuito, di un'accensione passeggera che già sta per spegnersi, di una parentesi che forse si è già chiusa. No, si è trattato di un risveglio do coscienza unitaria e nazionale, le cui tracce restano e i cui frutti sono ancora largamente da cogliere. Non ci porti fuori strada l'impressione che appena dopo aver finito di celebrare il Centocinquantenario in un clima festosos e riflessivo, aperto e solidale, si sia ritornati alle abituali contrapposizioni, alle incomunicabilità, alle estreme partigianerie della política quotidiana. Quel lievito di nuova consapevolezza e responsabilità condivisa che ha fatto crescere le celebrazioni del Centocinquantenario continuerà a operare sotto la superficie delle chiusure e rissosità distruttive, e non favorirà i seminatori di divisione, gli avversari di quel cambiamento di cui l'Italia e gli italiani hanno bisogno per superare le ardue prove di oggi e di domani. Presidente della Repubblica Italiana GIORGIO NAPOLITANO (Prefazione al libro) I nostri eventi 9 marzo 2012 Grande esito il Concerto “Canzoni dei Ricordi” interpretato dal Trio Mediterraneo. Il concerto si è svolto nella bellissima sala del Maria Cristina messa gentilmente a disposizione dall`UNICAJA. Al Pianoforte il Maestro Juan Antonio Vicente, tenore Ivan Villa, soprano Mª del Carmen Vicente. Alla fine il Trio ha reso omaggio al grande Lucio Dalla recentemente scomparso con la famosissima canzone “Caruso” magistralmente interpretata. Esposizione “Tauromaquia e Flamenco” presso il Centro CÍVICO di Málaga del pittore italiano Vito Fiore, svoltasi a gennaio Marzenna e Fiore omaggio al Torero El Fendi Esposizione “La Puglia en el corazon” della pittrice polacca Marzenna presso il Club Deportivo “El Candado”. Alla inaugurazione ha suonato il “Duo Merit”. "IL PRODE FRANCESCANO” Lucio Dalla La vita sí ha un senso, ha un fine, "la vita è l'indicazione, è l'esempio, la passione nel mio caso di stare tra la gente e cantare" diceva Lucio Dalla in una intervista del 16/11/2011. La città che preferiva era Napoli, si diceva "Napoli dipendente", anche se la "piazza grande" bolognese era la sua "casa", come qualsiasi piazza grande del mondo, dove portava con semplicità, l'amore delle sue canzoni. L'Amore, l'emarginazione erano temi di grande interesse basti pensare alla generosità figurativa e reale allo stesso tempo - per quella canzone che dice: "per i ladri e le puttane sono Gesù Bambino…" e la ultimissima di San Remo 2012 "Naní, Naní, Naní", dove si è compiuto il suo sogno: cantautore e maestro d'orchestra. La sua voce penetrava nel segreto dei nomi comuni e propri. Ciao Lucio, dal cielo aiuti tutti i poveri del mondo! Amen! di Paola Sebastiani 2 MIGUEL HERNANDEZ - (1910-1942) Ricordando un grande poeta Nacque a Orihuela (Alicante) nel 1910. Viene educato nel collegio dei Gesuiti di San Domenico. Le sue umili origine lo obbligarono a lasciare gli studi per dedicarsi alla pastorizia . La sua formazione poetica si deve alla lettura delle liriche rinascimentali e barrocche.la sua è anche una vocazione giovanile, infatti i suoi primi poemi sono datati 1939-31. Scritti in distinti diari. Il suo primo libro di poesia viene pubblicato nel 1933 "Perito en lunas". La rivista avanguardista "El gallo crisis" pubblica anche le sue poesie. Nel 1934 si trasferisce a Madrid, là viene accolto con grande amicizia dai migliori poeti dell`epoca. Nello stesso anno si fidanzerà con Josefina Manresa, che sposerà nel 1937. La sua evoluzione poetica sarà decisiva per l`amicizia con il poeta cileno Pablo Neruda, che fece di lui un repubblicano e partecipe alla guerra. Nel tentativo di scappare in Portogallo, fu arrestato a Huelva e condannato dal consiglio di guerra (1940)alla pena di morte, poi commutata a trenta anni di carcere. Fu recluso nel Riformatorio per adulti di Alicante (1941). Morirà di tubercolesi polmonare acuta nel marzo del 1942. Por una senda Por una senda van los hortelanos, es la sagrada hora del regreso, con la sangre injuriada por el peso de inviernos, primaveras y veranos. Vienen de los esfuerzos sobrehumanos y van a la canción y van al beso, y van dejando por el aire impreso un olor de herramientas y de manos. Por otra senda yo, por otra senda que no conduce al beso aunque es la hora, sino que merodea sin destino. Bajo su frente trágica y tremenda, un toro solo en la ribera llora olvidando que es toro y masculino. Per un sentiero Per un sentiero vanno gli ortolani, è la sacra ora del ritorno, con il sangue ingiuriato dal peso d´inverni, primavere ed estati. Vengono dagli sforzi sovraumani e vanno alla canzone e vanno al bacio, e lasciano nell´aria impresso un odore di utensili e di mani. Per un altro sentiero io, per un altro sentiero che non conduce al bacio anche se è l´ora, ma gironzola senza destino. Sotto il suo fronte tragico e tremendo, un toro sulla riva piange Il Bruco Sorte de un ciuffo d`erba che lo aveva nascosto durante il caldo. Attraversa il viale di sabbia con grandi ondulazioni. Si guarda bene dal fermarsi, e per un momento si crede perduto nell`orma d`uno zoccolo del giardiniere. Giunto alle fragole, si riposa, alza il naso a destra ed a sinistra, per annusare; poi riparte sotto le foglie sa ormai dove va. Che bel bruco grasso, velloso, impellicciato, bruno, punteggiato d' oro e con gli occhi neri! Giudato dall` olfatto, si dimena e si aggrotta come un sopracciglio folto. Si ferma al fondo di un rosaio. Con le papille sottili tasta la scorza ruvida, muove qua e la` la testina di cane appena nato e si decide ad arrampicarsi. E questa volta, sembra che divori faticosamente tutta la lunghezza del cammino inghiottendolo. In cima al rosaio sboccia una rosa dal colorito di una candida fanciulla. I profumi di cui e` prodiga la inebriano. Non diffida di alcuno. Lascia salire sullo stelo il primo bruco venuto: l` accoglie come un regalo. E prevedendo che stanotte sara`freddo, è ben contenta di mettersi un boa attorno al collo. Ritratti di animali - da Storie naturali trad. M. Bontempelli. 3 LANZAROTTO, DESCUBRIDOR DE LAS ISLAS CANARIAS Este año 2012 se conmemora el séptimo centenario (1312-2012) del descubrimiento de Lanzarote y de las Islas Canarias, gracias a la intrépida empresa del navegante italiano, originario de Génova, Lanzarotto Malocello. Las celebraciones se desarrollarán en Italia y en España. El Presidente del Comitato promotor En Italia, y en los respectivos centros oficiales italianos en España, Abogado Alfonso Licata, está escribiendo varios artículos de carácter histórico sobre esta empresa -poco conocida- y comparable al viaje de Marco Polo, al de Vasco de Gama, y al de Crisóforo Colombo. Publicamos un resumen de la relación del presidente del Comité para celebrar el descubrimiento de las Canarias y agradecemos su trabajo y el del presidente del Comité de las Canarias. En los siglos XIII y XIV los navegantes genoveses iban por los mares con sus propios barcos, Y sin duda eran los mejores marineros del mundo que conocían muy bien el Mediterráneo hasta el Atlántico, el Portugal, los Países Bajos e Inglaterra. Eran Fuertes en las tecnologías y convencidos con firmeza que era posible la circunnavegación de África, para además salvar la república de Génova que veía sus vías comerciales cerrarse. Por lo tanto la empresa abría los comercios de Génova hacia los ricos mercados asiáticos. Los hermanos Vivaldi, también genoveses, salieron en 1291 del puerto de Génova a bordo de dos galeras hacia las Indias y se pudo seguir la navegación hasta ciertos puntos, después no se supo más de ellos. Veinte años después, en 1312, un valiente capitán y naviero lígure, Lanzarotto Malocello (o Maroxello), de familia muy noble, salió de Génova en busca de los hermanos Vivaldi y llegó a la isla a la que dio su nombre, la Lanzarota (hoy Lanzarote). Se hizo dueño de la "ínsula", a nombre también de la República de Génova; allí construyó un castillo y allí vivió veinte años. La historia moderna de las Islas Canarias inició con Lanzarotto; pero sólo en 1339 aparece por primera vez su nombre en el mapa de Angelino Dulcert, en donde se ve el archipiélago de las Canarias, y la más septentrional se llamaba Lanzarote ("Ínsula de Lanzarotus Marocellus"). Más tarde en 1367 en el mapa de los hermanos Pizigani se evidencia el emblema genovés y los barcos genoveses o extranjeros están marcados navegando hacia el sur. Este histórico navegante italiano -poco conocido- quedará en la historia y en la geografía hispano-italiana en ese séptimo centenario del descubrimiento de las Canarias como puente cultural, marítimo y comercial entre dos países: Italia y España. Lanzarote Playa Parque Natural Cultivo (Trad. Paola Sebastiani) Avv. Alfonso Licata (Presidente del Comité Promotor para las celebraciones) Revista "Vita e mare" Enero-Febrero 2012, p.10 PATRONATO INAS - SPAGNA A MÁLAGA ISTITUTO NAZIONALE ASSISTENZA SOCIALE OGNI VENERDI DI FINE MESE NELLA NOSTRA SEDE DELLA DANTE ALIGHIERI in Calle Ayala 23 1 E - dalle 11 alle 16 [email protected] Tel. 952 359 507 - Barcellona 932 726 800 CHIUSO NEL MESE DI AGOSTO IL SERVIZIO È GRATUITO 4 La Povertà Che cosa significa povertà? La povertà è fame. La povertà è vivere senza un tetto. La povertà è essere ammalati e non riuscire a farsi visitare da un medico. La povertà è non potere andare a scuola e non sapere leggere. La povertà è non avere un lavoro, è timore del futuro, è vivere giorno per giorno. La povertà è perdere un figlio per una malattia causata dall'inquinamento dell'acqua. La povertà è non avere potere e non essere rappresentati adeguatamente, La povertà è macanza di libertá. La peggior povertá é non saper amare. "Sappiatelo, sovrani e vassalli, eminenze e mendicanti, nessuno avrà diritto al superfluo, finché uno solo mancherà del necessario." Salvador Diaz Miròn Kahlil Gibran - (1883-1931) poeta, pittore, novellista libanese Autoritratto Del comprare e del vendere... E un mercante disse: Parlaci del comprare e del vendere. Ed egli rispose e disse: La terra vi offre i suoi frutti, e voi non patirete indigenza se solo saprete come riempirvene le mani. E' scambiandovi i doni della terra che troverete abbondanza e sarete soddisfatti. Ma se lo scambio non sarà con amore ed equanime giustizia, non condurrà che alcuni all'ingordigia ed altri alla fame. Quando voi, lavoratori del mare e dei campi e delle vigne incontrate sulla piazza del mercato i tessitori, i vasai e i venditori di spezie, invocate allora che lo spirito supremo della terra intervenga tra voi a santificare bilance e calcolo, di modo che pesi e valori si corrispondano. E non lasciate che chi ha mani sterili partecipi alle vostre transazioni, perché costoro venderebbero le loro chiacchiere per la vostra fatica. Dovreste dire a tali uomini: "Venite con noi nei campi, o recatevi con i nostri fratelli al mare a gettare la vostra rete:Poiché la terra e il mare saranno generosi come con noi". E se colà verranno i danzatori e i cantanti e i suonatori di flauto, ebbene, comprate pure i loro doni. Poiché anch'essi sono raccoglitori di frutti e d'incenso, e ciò che essi vi recano,benché fatto di sogni, è di ornamento e alimento alla vostra anima. E prima di lasciare la piazza del mercato, badate a che nessuno vada via a mani vuote.Poiché lo spirito supremo della terra non dormirà in pace nel vento finchè i bisogni dell'ultimo tra voi, non siano soddisfatti. Gibran Jalil Gibran fue un poeta, pintor, novelista y ensayista libanés nacido en Bisharri, Líbano, el 6 de enero de 1883 y fallecido el 10 de abril de 1931 en Nueva York: la causa de su muerte se determino que fue cirrosis en el hígado y tuberculosis. Khalil Gibrán, El Profeta Dijo un mercader: Háblanos del comprar y vender. Y él respondió: La tierra nos prodiga sus frutos con generosidad; pero a veces nosotros deseamos más de lo que cabe en nuestras manos. La abundancia y la satisfacción proceden del intercambio de regalos con la tierra. Pero cuando el trueque no se realiza con justicia y amor, no encontraremos sino hambre y codicia. Ustedes, los mercaderes de mar, de los campos y de los viñedos, cuando se encuentren en el mercado junto a los tejedores, a los alfareros y a los que venden especias. Hay que invocar entre todos al Espíritu de la Tierra para que se manifieste entre ustedes y santifique la balanza en que se pesan los valores. No se debe tolerar que los perezosos participen en sus negocios porque ellos quisieran comprar el producto del trabajo tan sólo con palabras: a ellos deben decirles: Vengan con nosotros al campo, o vayan al mar junto a nuestros hermanos a lanzar redes. Porque la tierra y el mar serán igualmente generosos para todos. Y cuando lleguen los cantores, los bailarines y los músicos, también hay que pagar sus ofrendas, porque ellos también son colectores de frutos y trabajan como cualquiera, aunque lo que producen está hecho de sueños, es alimento y vestido para el alma. Antes de abandonar el mercado, debemos procurar que nadie salga con las manos vacías, porque el Espíritu de la Tierra no dormirá en paz sobre el viento hasta que no queden satisfechas las necesidades del último. 5 Publicado el 26 mayo 2010 por Carol Belluno - BELO-DUNUM La citta splendente - rocca luminosa B : elluno Sorge in una stupenda conca ai piedi delle Dolomiti, il gruppo montuoso più bello e famoso del mondo, dal 27 giugno 2009 è Patrimonio dell`Unesco. La città estremamemnte fredda, il clima è rigidamente alpino. Belluno fu fondata nel II secolo a.C ed acquistò grande importanza sotto Augusto. A partire dal 1400 la città fu legata alla Serenissima, alla quale venne strappata solo per un breve priodo nell'epoca napoleonica quando passò sotto l'Austria nel dipartimento del Piave. A seguito del Congresso di Vienna passò al Regno d'Italia. Il giro artistico della città parte dal Duomo, vero centro di Belluno. Di qui si percorre in Piazza Campedel il "liston" che in effetti si chiama Piazza Martiri, nella quale sorge la chiesa di San Rocco. Suggestivi i tramonti sul Piave, di rara bellezza. Belluno è la città d`Italia dove si vive meglio, per il clima, la serenità e tranquillità, questo secondo statistiche nazionali del "Sole 24 ore". Il dominio veneziano, nella storia, segnò un periodo di grande splendore per la città che ebbe una notevole importanza strategica come avamposto settentrionale di difesa e come bacino di fornitura di metalli e legname, allora materie prime essenziali. Risalgono a quell'epoca l'antico Palazzo del Comune detto "la Caminada dei Nobili" per il suo salone loggiato percorso dai membri del Consiglio Cittadino, la cattedrale ed il lombardesco Palazzo dei Rettori che definiscono la struttura della bellisssima Piazza Duomo. Numerosi sono i cittadini celebri di Belluno che si distinsero sia in campo umanistico che in campo artistico. Tra essi ricordiamo Pierio Valeriano (1477-1558) poeta e filologo, Tiziano Vecellio (1488-1490) pittore della Serenissima che divenne uno dei più influenti artisti europei della sua epoca alla sua figura la provicnia di Belluno ha dedicato una mostra nel settembre del 2007, Andrea Brustolon (1662-1732), il Michelangelo del legno; le sue opere sono sparse in molte chiese bellunesi e i mobili di sofisticata ed elegantissima fattura artigianale si trovano anche nel Palazzo del Quirinale.Dino Buzzatti (1906-1972) giornalista, scrittore e pittore che fu una delle personalità di maggior rilievo culturale del XX secolo per la Provincia di Belluno.Ricordiamo anche Tommaso Paoda Schioppa, grande figura economista recentemente scomparso. Panorama Piazza “Campedel” Ponte della Vittoria ANTICO ARTIGIANATO BELLUNESE LE SPADE BELLUNESI La Schiavona Bellunese La gabbia 6 Cerchiamo di scoprire insieme o riscoprire arti e mestieri dei nostri avi come ad esempio "le Schiavone bellunesi". Quando si sente la parola Schiavona" si pensa subito a Venezia alla Riva degli Schiavoni, invece con grande sorpresa scopriamo che la Schiavona era una spada. L`artigianato antico delle armi è la testimonianza della cultura di un popolo, purtroppo restano sempre lo specchio dell`odio, inamicizia, sterminio, ma noi oggi vediamo nella "Schiavona bellunese" l`opera d`arte non di abili armaioli ma bensì di artisti che forgiavano con maestria i metalli. La spada bellunese si forgiava agli inizi del 1400 al 1600, armavano gli eserciti non solo della Serenissima ma anche europei e del Medio Oriente. Venivano fatte su commissione, così il fabbro sviluppava con il metallo la sua arte creativa. Secondo ricerche storiche, le schiavone venivano prodotte nei borghi di Bustighel e Fisterre, lungo il corso del fiume Ardo. Si forgiavano fino a 25mila spade all`anno; si scrive anche che gli inglesi fecero un contratto per 10 anni per la fornitura di 600 spade al mese. Il ferro di ottima qualità si estraeva nell`Agordino e nello Zoldano. Le miniere del Fursil fornivano un materiale ferroso particolarmente ricco di manganese, era particolarmente duttile per la tecnica della forgitura detta "a stoffa". Questa tecnica consisteva nell`unire a caldo, martellando le lamine di acciaio e il ferro finchè si saldavano per bollitura. Fu questo uno dei periodi più floridi del bellunese. Per produrre una spada in quei tempi, erano necessari artigiani del mestiere a cominciare dai carbonai, minatori, conciatori di pelli, e naturalmente i mastri spadari. Le spade che restano nei musei, nel Palazzo Ducale di Venezia erano di artisti celebri agordini, Giorgio e Giuseppe Giorgiutti, mentre le spade di Pietro da Formegan sono nel Palazzo Venezia a Roma. Le spade schiavonesche erano di 5 tipi, solo le prime tre venivano fatte a Belluno, le altre due a Serravalle (Vittorio Veneto). Uno dei migliori mastri spadari si chiamava Andrea Ferara da Fonzaso, le sue spade venivano copiate dai spadari tedeschi di Solingen. Andrea Ferara fece le prime spade con la gabbia, veri e propri capolavori dell`arte artigianale. EL RINCÓN DE LA POESÍA de Paola Sebastiani Fuensanta Postigo Cler è una giovane poetessa, appassionata del Sahara, nata a San Javier del Mar Menor nel 1989. Scrive le sue poesie nella pagina culturale della Rivista" Cronicas del Sahara". Nel 2007 andò nel Sahara per conoscere da vicino la situazione dei rifugiati che lottano per la liberazione del Sahara; ma già precedentemente, nel 1996 aveva accolto presso la sua familia una bambina sahariana conoscendone così una certa cultura. Ma l'anno decisivo fu il 2008 quando conobbe suo marito. S'innamora perdutamente di tutto ciò che questo deserto offriva ai suoi occhi. Il paesaggio: il cielo, le stelle, il tramonto, il silenzio infinito, le colline di sabbia e la gente pacifica e serena -malgrado l'assenza di libertà-: "i bambini giocando felici come bambini/ i giovani cercando 'un mondo migliore',/gli adulti vedendo passare gli anni da quella lontana invasione". Questa terra ha lasciato nel suo cuore segni incancellabili: l'amore, il matrimonio e la maternità, e la speranza di una vita libera e democratica per il Sahara. Come disse un religioso italiano, Carlo Carretto, della Congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo: chi non ha mai visto il deserto, non conosce il mondo. Il silenzio e la belleza del deserto sono come l'estasi e avvicinano al silenzio dell'anima e a Dio. Famose dell'esperienza del Sahara sono le sue Lettere dal deserto (1967). La arena, las estrellas y yo el desierto, el cielo y yo. Cuántos granitos de arena en semejante inmensidad, cómo se ven las estrellas, bella imagen celestial. Ambas, imposibles de explicar, cuántas hay, quién lo sabe, imposible de contar. La arena como colchón, el cielo por manta, mil y una noches pasaría, sí, es cierto, me encanta. Me he convertido a la monotonía, de por y para él, por el pueblo saharaui, por su (espero) temprana libertad, para que esa libertad llegue, para que libres yo los vea y lo podamos celebrar. Para que ese cariño, y ese todo que nos dan, se vea recompensado con una temprana libertad. Fuensanta Postigo (23/04/07) Io, la sabbia e le stelle Io, il deserto e il cielo. Quanti granelli di sabbia in tale immensità come si vedono le stelle, bella immagine celestiale! Ambedue, impossibile da spiegare, quante ce ne sono, chi lo sa, Impossibile contarle. La sabbia come letto, il cielo per coperta, passerei mille notti, sí, certo, ne sono incantata. Mi sono convertita alla monotonia, con lui e per lui, per il popolo del Sahara, per la sua (spero) pronta libertà, perché arrivi questa libertà, perché io li veda liberi e poterlo celebrare. Perché questo affetto, e quello che ci danno, sia ricompensato con una rapida libertà. (trad. Paola Sebastiani) 7 A G E N D A DE ACTIVIDAD COMITATO DI MALAGA Nuestras actividades culturales empezaran en otoño con el ciclo de COMITATO DI MALAGA CINEMA ITALIANO ¿QUIERES APRENDER ITALIANO? Cursos de italiano a todos los niveles- (A1-A2 -B1 - B2 - C1 - C2). Los cursos son trimestrales con profesores italianos. Numero reducido de alumnos Metodología: Contrastiva - Gramática contrastiva- y funciones lingüísticas de la lengua. Cursos para operadores turísticos. Curso intensivo preparatorio para estudiantes “ERASMUS” Curso preparatorio al examen PLIDA PARA MAYORES INFORMACIONES CONSULTEN LA PAGINA Web : www.ladante.es DANTE ALIGHIERI - Il mondo in italiano C/ Ayala 23 1E - 29002 Málaga -Tel. 952359507 [email protected] - [email protected] VI ASPETTIAMO NUMEROSI OS ESPERAMOS TODOS ASSOCIAZIONE VENETI IN SPAGNA Abogados Asociados www.aplusmarbella.com Asociación DANTE ALIGHIERI Boletín trimestral oficial Directora Silvana Molin Pradel Redación: Marco Thiene Paola Sebastiani Carmen Gabriele