Banca Cremonese Credito Cooperativo Una struttura fortemente
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Banca Cremonese Credito Cooperativo Una struttura fortemente
Banca Cremonese Credito Cooperativo Una struttura fortemente radicata nel territorio della provincia di Cremona, che presidia da oltre un secolo con una rete, attualmente, di ventiquattro filiali e 177 dipendenti. Coniuga i vantaggi dell’immediatezza di una struttura locale, con tutti i classici servizi bancari di supporto al credito. Inserita nella Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo - una realtà formata da 385 istituti bancari, 4.455 sportelli con oltre 6 milioni di clienti - Banca Cremonese propone un sistema di prodotti e di servizi allineato ai migliori standard di qualità. Ispira la propria attività ai valori fondanti del Credito Cooperativo: partecipazione, cooperazione, mutualità, solidarietà e formazione professionale permanente. Principi condivisi dagli oltre 4.000 soci, che rappresentano la vera ricchezza della banca. Gli sportelli La sede legale di Banca Cremonese è a Casalmorano, in via Prejer 10, mentre la sede direzionale si trova a Cremona in via Dante n.213. Completano l’offerta di servizi ai circa 30mila clienti le ventiquattro filiali, di cui cinque nel capoluogo cremonese, undici in provincia (Soresina, Castelleone, Casalbuttano, Casalmaggiore, Bordolano, Olmeneta, San Bassano, Pizzighettone, Grumello Cremonese, Costa S.Abramo), una in provincia di Brescia (Quinzano d’Oglio), cinque in provincia di Parma (Busseto, Fidenza, Mezzani, Parma e Noceto) e due in provincia di Piacenza (Castelvetro Piacentino, Villanova sull’Arda). L’organigramma Presidente Vicepresidenti Consiglieri Collegio sindacale Direzione Generale Antonio Davò Andrea Zerbi (vicario) Renzo Nolli Gian Paolo Della Nave, Massimo Dester, Luigi Foletti, Danio Galli, Arnaldo Ghisotti, Romano Monfredini Annibale Cabrini (presidente), Maria Grazia Rizzi e Federico Manara (sindaci effettivi) Paolo Innocenti (direttore generale) Alberto Spotti (vice-direttore) 1 Il Presidente Antonio Davò, 67 anni, di Cremona, è presidente di Banca Cremonese dal maggio 2008. Sposato, una figlia, Davò è orafo e orologiaio dal 1971, ed è proprietario della gioielleria di Cremona che porta il suo nome. Tra il 2002 e il 2008 è stato vicepresidente di Artigianfidi Cremona, e dal 2003 è vicepresidente dell’Associazione Artigiani della Provincia di Cremona. Dopo la nomina alla presidenza della Banca Cremonese, da giugno 2008 è entrato nel Consiglio della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. Da aprile 2009 ricopre la carica di consigliere di Cremona Fiere. Nel 2013 viene eletto nel Consiglio della Camera di Commercio di Cremona in rappresentanza del settore credito e assicurazioni. I vicepresidenti Andrea Zerbi (nella foto il primo da destra), 69 anni, di Casalmorano è vice-presidente vicario di Banca Cremonese dal 2008. Sposato, due figli, ha iniziato la propria attività imprenditoriale come commerciante nel settore agricolo, per poi diventare produttore con attività anche all’estero. Diventa membro del consiglio di amministrazione della Banca nel 1994. Renzo Nolli, 50 anni, di Casalmorano. Sposato, due figli, è imprenditore agricolo nel settore zootecnico. È presidente di Confcooperative Cremona e Coopservizi Cremona dal 2008. Da ottobre 2009 siede nel Consiglio della Camera di Commercio di Cremona. Ricopre inoltre la carica di consigliere di CremonaFiere. E’ membro del Consiglio di Presidenza Regionale e nazionale di Confcooperative. Il suo impegno nel Credito Cooperativo inizia nel 1985, quando diventa consigliere di Banca Cremonese, di cui è vicepresidente dal 2002. 2 Il direttore generale Paolo Innocenti, 57 anni, di Lucignano (Arezzo), sposato, un figlio. Laureato all’Università di Siena in Scienze economiche e bancarie, per 18 anni ha lavorato in strutture bancarie associative a livello nazionale. Nel 2000 è stato chiamato nella Federazione Lombarda delle Bcc a ricoprire l’incarico di responsabile del dipartimento Studi, strategie e modelli di controllo. Dal 2005 a settembre 2008 è stato direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Dal 1° gennaio 2009 guida Banca Cremonese. La storia La “Cassa Rurale ed Artigiana del Cremonese” nasce nel 1993, ma affonda le proprie radici nella storia del territorio locale. L’istituto, che dal 2003 ha preso l’attuale denominazione di Banca Cremonese Credito Cooperativo, rappresenta infatti la fusione tra la Cassa Rurale ed Artigiana di Bordolano, fondata nel 1910, e quella di Casalmorano, nata nel 1913. In un secolo, Banca Cremonese ha conosciuto uno sviluppo che l’ha portata a essere punto di riferimento per le imprese e le famiglie del territorio, tenendo fede ai principi dei soci fondatori di cooperazione, mutualità e solidarietà. Le Casse di Casalmorano e Bordolano sono nate per iniziativa delle parrocchie, per sostenere e dare credito ai propri soci, affrancarli dalla povertà e combattere la piaga dell’usura. Entrambe le Casse hanno sempre operato nel rispetto delle prassi della responsabilità dell’auto-aiuto, dell’impegno collettivo a vantaggio del bene comune. In particolare la Cassa Rurale di Bordolano viene fondata il 10 aprile del 1910 da due sacerdoti (il parroco don Carlo Conti e il curato don Ernesto Lazzari), due falegnami, un giardiniere, un cavatore di ghiaia, un sarto, un fruttivendolo, tre carrettieri, due fittabili, un commerciante, un oste, un tessitore, un portinaio. Fondatori di umili origini che ben rappresentavano le 3 condizioni economiche e sociali degli abitanti del piccolo borgo. Evidenti le finalità del nuovo sodalizio: dare credito e sostenere le attività dei propri Soci. La Cassa Rurale di Casalmorano viene fondata tre anni più tardi, il 21 dicembre 1913, con sede in un locale della casa del curato in zona centrale del paese, da nove agricoltori, un maestro, un possidente, un commerciante, un rappresentante, un prestinaio, un sarto, un falegname, un impiegato. Fautori della fusione nel 1993 tra le due Casse Rurali sono stati gli allora 495 soci. Sei le filiali riunite inizialmente (Casalmorano, Soresina, Castelleone, Casalbuttano, Costa S.Abramo, Bordolano, Olmeneta), tutte in provincia di Cremona. Il 27 febbraio 1994 viene approvata la variazione della ragione sociale in Banca di Credito Cooperativo del Cremonese ed inaugurata la settima filiale a Quinzano d’Oglio (Brescia). Inizia, quindi, un periodo di intensa espansione e, nel settembre 1995, apre la prima filiale a Cremona; nel 1996 a Castelvetro Piacentino e a San Bassano; nel 1998 la seconda filiale a Cremona; nel 1999 a Villanova sull’Arda; nel 2001 a Roggione di Pizzighettone. L’11 maggio del 2003 viene votato il definitivo cambio di ragione sociale in “Banca Cremonese Credito Cooperativo”, cui è associato un nuovo logo; nello stesso anno apre la terza filiale a Cremona. Nel 2005 le tesorerie di Grumello Cremonese e Castelverde vengono trasformate in filiali. Nel 2006 apre la quarta filiale a Cremona, in piazza Roma. Nel 2007 il primo sportello nel parmense, a Busseto, e viene trasformata in filiale la Tesoreria di Annicco. A dicembre 2008 apre a Fidenza la seconda filiale in provincia di Parma e nasce la filiale di Sesto Cremonese. Il 18 settembre 2010 viene inaugurata a Cremona la nuova sede direzionale di via Dante e la quinta filiale cittadina. Un passo di grande importanza strategica, che ha l’obiettivo di confermare la Banca come punto di riferimento tangibile per la comunità, ma con le radici piantate nel territorio produttivo della provincia: Casalmorano resta, infatti, la sede legale della Banca. Il 2011 è l’anno della riorganizzazione della rete commerciale e dell’espansione in territorio parmense. In un’ottica di razionalizzazione e di maggiore incisività, le filiali di Sesto Cremonese e Castelverde vengono chiuse ed accorpate a Costa S.Abramo che il 13 giugno trasloca nei nuovi locali di via Castelleone. La filiale di Annicco a fine giugno viene accorpata a Soresina. Tra aprile e giugno 2011 vengono aperte le nuove filiali di Noceto, Parma e Mezzani. Il 19 dicembre 2011 viene inaugurata la filiale di Casalmaggiore che segna l’insediamento di Banca Cremonese in territorio casalasco. La sede di Cremona I numeri di Banca Cremonese 4.210 soci, 29.000 clienti, 26.000 correntisti, Banca Cremonese rappresenta la banca locale di riferimento per il territorio cremonese. L’esercizio 2014 si chiude con un risultato economico negativo di 5,5 ml di euro determinato dai significativi accantonamenti per perdite su crediti frutto dell’applicazione di criteri trasparenti e rigorosi nella valutazione delle partite deteriorate che hanno portato ad effettuare rettifiche di valore per deterioramento crediti pari a 16 ml di euro. 4 La Banca comunque si mantiene solida, ben patrimonializzata, con buona liquidità ed una efficiente organizzazione. Gli aggregati patrimoniali Gli impieghi lordi ammontano a 666 ml di euro contro i 695 mln di Euro del 2013, calo in linea con il trend del sistema bancario nazionale imputabile principalmente ad un rallentamento della domanda di credito da parte delle imprese. Le sofferenze nette sono in diminuzione del 5,65% rispetto al 2013 ed ammontano a 32,4 milioni di euro. Le posizioni “a sofferenza” sono quelle che, nel rispetto delle istruzioni di Vigilanza, denotano uno stato di insolvenza e per le quali sono iniziate le procedure di recupero, oppure quelle che sono state ammesse a procedure concorsuali. Il deterioramento del credito si accompagna alla pesante situazione di crisi in atto. La Banca sta attuando tutte le azioni ritenute utili e necessarie per presidiare nel migliore dei modi e con il minor danno possibile l’andamento del credito. Il totale dei crediti deteriorati netti (sofferenze, incagli, partite scadute e ristrutturate) ammonta complessivamente a 64 ml di euro con un’incidenza del 10,2% sugli impieghi. Nel 2014 è continuata invece la crescita della raccolta totale pari nel 2014 a 1,4 miliardi di euro, grazie soprattutto alla spinta della componente indiretta. La raccolta diretta ha registrato una diminuzione del 5,86%, raggiungendo i 798 milioni di euro. Significativa la crescita dei depositi in c/c (+10,25%), in contrazione i conti deposito ed i prestiti obbligazionari. La raccolta indiretta, pari a 611 milioni di euro, è cresciuta del 15% rispetto al 2013. Banca Cremonese può contare su un solido patrimonio che nel 2014, assorbita la perdita d’esercizio, supera gli 86 milioni di euro. Il total capital ratio (rapporto tra fondi propri ed il totale delle attività di rischio ponderate) e il tier 1 capital ratio (rapporto tra capitale di classe 1 ed il totale delle attività di rischio ponderate) si attestano al 14,77%. I risultati economici Il margine di intermediazione (dato dal margine di interesse, commissioni, dividendi, risultato delle attività di negoziazione e delle attività finanziarie) si attesta a 28 milioni di euro +3,39% rispetto al 2013. Le commissioni nette assommano a 6,8 milioni di euro in aumento del 12% rispetto allo scorso anno. Positivi i ricavi della gestione finanziaria. Apprezzabile il contenimento dei costi operativi scesi dell’1,90%. Ad incidere negativamente sul risultato d’esercizio, oltre agli accantonamenti per perdite su crediti, hanno contribuito altri fattori come gli scenari di crisi, la diminuzione dell’Euribor di fatto pari a zero che ha compresso la redditività dei finanziamenti a tasso variabile, il mantenimento di tassi di raccolta elevati per la concorrenza subita dai titoli governativi. Responsabilità sociale d’impresa Per quanto la redditività si sia ridotta, la Banca ha comunque continuato nella politica di sostegno al territorio, alle comunità ed ai soci distribuendo circa 400.000 euro, attraverso elargizioni, sponsorizzazioni e beneficenza. Sono stati sostenuti numerosi enti, associazioni, parrocchie per un importo complessivo di oltre 250.000 euro a cui si aggiungono nel 2014: le 5 borse di studio per i figli dei soci e per il progetto Talent Scout, l’attivazione di stage per giovani neo laureati nell’ambito del Job Day promosso dall'Agenzia Informagiovani di Cremona, il sostegno alle Fondazioni locali (Teatro Ponchielli, CERSI, ecc.), alle onlus attive nel campo della ricerca (come Medea onlus per la tenuta del Registro dei Tumori allo stomaco e Apom onlus) e l’importante contributo per l’attività del centro sanitario di prevenzione di Casalmorano “Futuro Salute”. Cremona, 11 maggio 2015 6