Navigazione - MA.ST.Charter

Transcript

Navigazione - MA.ST.Charter
Rotte vere
25’
Dovendo spostarsi da un punto ad un altro è
necessario riportare sulla carta nautica il
punto di partenza ed il punto di arrivo. La
retta congiungente i due punti, per la
caratteristica principale della carta di
Mercatore, forma un angolo costante con i
meridiani, che è detto rotta (lossodromica)
della nave (simbolo Rv). La rotta della nave
viene indicata con la misura dell'angolo
formato con i meridiani, misurato in gradi
sessagesimali (e decimi di grado) in senso
orario da 0° a 360° (la rotta 000° corrisponde
alla direzione parallela ai meridiani verso il
polo Nord).
42°
20’
Se lungo tale percorso vi sono ostacoli per la navigazione, zone di pericolo, o aree
sfavorevoli sotto l'aspetto meteorologico o oceanografico, la rotta verrà tracciata con
spezzate (sempre linee rette, quindi lossodromie) che evitano le aree pericolose.
Generalmente la distanza di sicurezza e’ indicata in 0.5 miglia.
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
n.b. se la rotta va da sinistra verso destra leggere la scala minore (da 0 a
180), se la rotta va da destra verso sinistra leggere la maggiore (da 180 a
360)
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciamento di una rotta
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tracciare le rotte
25’
Se la rotta da tracciare e’ maggiore della lunghezza della
squadretta utilizzare le squadrette insieme come mostrato in figura
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Calcolo delle distanze
25’
In mare le distanze non sono espresse in chilometri, bensì in miglia. Il
miglio rappresenta la lunghezza di un primo di ellissi meridiana alla
latitudine media di 45° e misura esattamente 1852 metri.
Sulle carte nautiche in proiezione di
Mercatore la lunghezza di un miglio
corrisponde alla lunghezza di un primo di
latitudine.
Misurando le distanze in miglia le velocità
saranno espresse in miglia/ora.
Tale unità di misura prende il nome di nodo.
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Calcolo delle distanze
25’
Se la distanza da misurare e’ troppo grande e’ necessario
suddividerla in piccoli segmenti di ugual distanza
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Distanza, Velocita’, Tempo
25’
42°
20’
Nella navigazione la "stima" è di vitale importanza per la sicurezza, con
essa si delimita la zona di mare nella quale dovremo necessariamente
essere.
Ricapitoliamo la relazione che lega lo spazio, la velocità ed il tempo.
La conoscenza della velocità è determinante nello studio della navigazione;
pertanto, oltre ad utilizzare i tachimetri, che ci consentono di misurare
direttamente la velocità dell'imbarcazione, più spesso occorre calcolare la
velocità, o procedere al calcolo del tempo impiegato a percorrere una certa
distanza con una determinata velocità o a determinare lo spazio percorso
in un certo intervallo di tempo.
Per far ciò ci avvarremo di una formula matematica che lega assieme la
velocità, lo spazio ed il tempo impiegato. Questa formula è la seguente:
V = S * 60
T
10° Est Greenwich
5’
Distanza, Velocita’, Tempo
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Lettura della carta nautica
25’
A - Profondità
B - Linee batimetriche
C - Meridiano
D - Parallelo
E - Istituto idrografico
F - Titolo
G - Scala delle latitudini
H - Scala delle longitudini
L - Natura del fondo
M - Numero della carta
N - Annotazione sull'aggiornamento
42°
20’
A sinistra, nel bordo inferiore, vanno indicati i dati relativi all'aggiornamento della
carta. Questa annotazione appare come una frazione preceduta dalla indicazione
dell'anno a cui si riferisce la correzione. Al numeratore della frazione figura il numero
del Bollettino degli Avvisi ai Naviganti ed il numero dell'Avviso, separati da un
punto. Al denominatore figura il numero complessivo di correzioni apportate a
quella carta.
10° Est Greenwich
5’
25’
Simboli delle
carte nautiche
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
25’
Simboli delle
carte nautiche
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Pubblicazioni Nautiche
dell’Istituto Idrografico MM
25’
42°
20’
•Il Portolano (4 volumi per il Mediterraneo): fornisce
in modo particolareggiato ogni notizia necessaria
alla navigazione
•Elenco dei fari e segnali da nebbia: riporta
ubicazione, descrizione e caratteristiche di tutti i
segnali luminosi e sonori delle coste
•Radioservizi per la Navigazione: due volumi relativi
a stazioni radio, radiofari, radiogonio, radar,
radioservizi sanitari e servizi metereologici
•Pubblicazione n. 1111 – Serie internazionale dei
simboli
•Avvisi ai naviganti: fascicolo periodico, in
abbonamento, contenente dati, inserti, e pagine
sostitutive, per l’aggiornamento delle varie carte e
pubblicazioni nautiche
•Elenco dei Portolani:
– Vol 1A – Mar Ligure e Alto Tirreno
– Vol 1B – Basso Tirreno e Ionio occidentale
– Vol 1C – Mare Adriatico – Coste d’Italia da
Trieste a Capo Santa Maria di Leuca
– Vol 6 – Mare Adriatico – Coste e Isole della ex
Jugoslavia – Coste di Albania
10° Est Greenwich
5’
Elenco dei Fari - esempio
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Elenco dei Fari - abbreviazioni
25’
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Orizzonte e punti cardinali
25’
42°
20’
La linea passante per il
punto occupato
dall'osservatore,
materializzata dal filo a
piombo, è detta verticale
dell'osservatore;
l'estremità di tale linea,
posta esattamente sopra
la testa dell'osservatore, è
detta Zenit, l'estremità
opposta è detta Nadir. Il
piano passante per
l'occhio dell'osservatore e
perpendicolare alla
verticale è detto Orizzonte
dell'osservatore.
10° Est Greenwich
5’
Il Nord Vero
25’
Come è noto, la stella Polare (appartenente alla costellazione del Piccolo
carro nota anche come l'Orsa minore) indica, con buona approssimazione,
la direzione del Polo Nord geografico (dista da questo circa 1°); nel nostro
emisfero è sempre visibile e, pertanto, sarà sufficiente il suo
riconoscimento e l'osservazione diretta per individuare la direzione del
meridiano geografico.
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Bussola
25’
42°
20’
La bussola magnetica è lo strumento primario per la
navigazione delle barche da diporto e
imbarcazioni minori. Secondo la classificazione
nautica italiana, le bussole prendono il nome di:
• Bussola normale, è una bussola posizionata in
una zona sopraelevata, in modo da subire il
minimo ingombro per le sovrastrutture della nave.
Questa bussola è normalmente dotata di un
cerchio azimutale con traguardo, per prendere i
rilevamenti di oggetti esterni. Il traguardo è dotato
di un prisma a 45° che consente di leggere sulla
rosa graduata il valore del rilevamento dell'oggetto
traguardato.
• Bussola da rilevamento a mano, è una bussola
mobile utilizzata per il rilevamento di punti
cospicui. E’ provvista di una sorta di mirino che
permette di traguardare l’occhio dell’osservatore
con il punto osservato
10° Est Greenwich
5’
Bussola
25’
I componenti primari di una bussola sono:
– La chiesuola o mortaio
– L'elemento sensibile
– Il mortaio (o corpo della bussola)
– La sospensione cardanica
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Poli Magnetici
25’
I due poli (Polo Nord magnetico e Polo Sud magnetico) sono situati in prossimità dei
due poli geografici (ma non coincidono con essi). La loro posizione non è fissa nel
tempo, varia molto lentamente nel giro di decenni.
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Declinazione Magnetica
25’
A causa della differenza tra la posizione del polo Nord
magnetico e il polo Nord (geografico), le linee di forza del
campo magnetico terrestre non sono parallele ai meridiani
geografici.
L'orientamento dei meridiani magnetici differisce da quello
dei meridiani geografici di una quantità variabile che
dipende della nostra posizione rispetto ai due poli.
42°
La differenza
angolare, tra
l'orientamento dei
meridiani magnetici e
quelli geografici,
prende il nome di
declinazione
magnetica
20’
10° Est Greenwich
5’
Correzione della declinazione
25’
Sulle carte nautiche italiane, edite dall'Istituto Idrografico della Marina, il valore della
declinazione magnetica è indicato all'interno delle rose graduate con delle scritte
sovra impresse in colore Magenta, che indicano:
•Il valore ed il segno della declinazione magnetica
•L'anno a cui si riferisce tale valore
•L'entità della variazione annuale della declinazione
Facciamo il calcolo della declinazione per
l'anno 2004:
d (1983) 3°15’E
Variazione -2°08 (8’ x 21 anni=168’)
d (2004) 1°07’E
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Correggere la declinazione
25’
Poiche’, quindi, la bussola magnetica utilizza il Nord Magnetico come punto di
riferimento, sara’ necessario applicare una correzione all’indicazione indicata
perch’e’ possa essere riportata sulla carta nautica. Per esempio, parlando della
prora della barca (concetto che discuteremo in seguito in questo testo), si dovra’
procedere applicando la seguente formula:
Pv = Pm + (±d)
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Deviazione Magnetica
25’
42°
20’
Nella realtà di bordo, a causa della presenza di materiali ferrosi, il campo
magnetico terrestre viene influenzato e con esso vengono distorte e
deviate le linee di forza, che normalmente, lontano da tali influenze,
indicano la direzione del polo nord magnetico.
La bussola segue quindi la direzione, deviata, delle linee di forza. L'angolo
orizzontale tra la direzione effettiva del Polo Nord magnetico e la direzione
indicata dalla bussola viene denominato "deviazione magnetica",
normalmente indicata con la lettera greca δ.
La deviazione magnetica non è costante al variare della prora della nave,
perché l'influenza del campo magnetico terrestre sui "ferri di bordo" cambia
al variare del loro orientamento rispetto alle linee di forza del campo
magnetico.
Nel termine "ferri di bordo" sono compresi:
– i "ferri duri" o magneti permanenti, normalmente identificabili negli
acciai
– i "ferri dolci" o magneti temporanei
10° Est Greenwich
5’
Deviazione Magnetica: giri di
bussola
25’
E' l'operazione che si svolge per determinare le
deviazioni della bussola magnetica, dovute alla
presenza dei ferri duri e dei ferri dolci a bordo.
Lo scopo dei giri di bussola è quello di
determinare, per ogni prora assunta dalla nave,
la deviazione di cui è affetta la bussola.
δ = Pgb - (Pb + d)
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Tabelle delle deviazioni
residue
25’
Per il normale impiego durante la navigazione (lettura delle prore bussola, misura di
rilevamenti bussola) risulta di pratica attuazione dotarsi di tabelle di deviazione, che
forniscono direttamente il valore della deviazione d in funzione della Prora
magnetica o della Prora bussola per ogni bussola installata.
Tali tabelle saranno intitolate a valori di bussola di 5° in 5°, che sarà possibile
ricavare, una volta ottenuto il grafico delle deviazioni, interpolando sul grafico.
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Poli Bussola
25’
Da quanto finora detto, se ne deduce che la normale bussola di
bordo fa riferimento ad un Nord che non coincide ne’ con il Nord
geografico (vero) ne’ con il Nord Magnetico: il nuovo punto di
riferimento verra’ indicato come Nord Bussola.
Come nel caso della declinazione, quindi, poiche’ la bussola di
bordo utilizza il Nord Bussola come punto di riferimento, sara’
necessario applicare una correzione all’indicazione indicata
perch’e’ possa essere riportata sulla carta nautica.
Per esempio, parlando della prora della barca (concetto che
discuteremo in seguito in questo testo), si dovra’ procedere
applicando la seguente formula:
42°
Pv = Pb + (±δ) + (±d)
20’
10° Est Greenwich
5’
Punti di riferimento: il nord
25’
42°
20’
• Nord vero “Nv”
– Utilizzato come
riferimento della carta
di Mercatore indica il
nord geografico
• Nord magnetico “Nm”
– subisce uno
spostamento legato alla
“d” declinazione
magnetica
• Nord bussola “Nb”
– subisce uno
spostamento dovuto ai
campi magnetici
presenti a bordo; tale
spostamento e’
indicato con * (delta)
ed e’ chiamato
deviazione magnetica
10° Est Greenwich
5’
Punti di riferimento: il nord
25’
• Declinazione magnetica “d”
Nv
– dovuta allo spostamento tra il nord geografico ed il
nord magnetico
– e’ indicata con segno + se Est “E” e con segno –
se Ovest “W”
– il suo valore e’ indicato sulle carte nautiche e
subisce una variazione annuale
Nm
Nb
d
δ
• Deviazione magnetica “δ”
42°
20’
– e’ dovuta ai campi magnetici presenti a bordo
dell’imbarcazione
– si applica esclusivamente alle bussole installate a
bordo
– e’ indicata con segno + se Est “E” e con segno –
se Ovest “W”
– il suo valore dipende dalla prua dell’imbarcazione
ed e’ indicato su opportune “tabelle di deviazione”
redatte mediante “giri di bussola”
– l’installazione di una nuova bussola richiede la
necessita’ di redigere nuove tabelle
10° Est Greenwich
5’
d declinazione magnetica
δ deviazione magnetica
Variazione Magnetica
25’
La somma tra
declinazione magnetica
e deviazione magnetica
e’ detta variazione
magnetica
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Sigle
25’
Rv
Rm
Rb
Rotta vera
Rotta magnetica
Rotta bussola
Rv = Rm + (±d)
Rm = Rb + (±δ)
Rv = Rb + (±d) + (±δ)
Rlp
Rilevamento polare
Rlv
Rlm
Rlb
42°
20’
10° Est Greenwich
5’
Rilevamento vero
Rilevamento magnetico
Rilevamento bussola
Rlv = Rlm + (±d)
Rlm = Rlb + (±δ)
Rlv = Rlb + (±d) + (±δ)