Senza titolo-1 - Comune di Fabriano

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Senza titolo-1 - Comune di Fabriano
ALL'INTERNO
STAGIONE GIOVENTÙ MUSICALE
Ridotto del Teatro Gentile
CALENDARIO GMI
THE DANISH STRING QUARTET
DUO ROSSINI-PIVA
VIVIANA LASARACINA
pag.
pag.
pag.
pag.
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3
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CORO VOX NOVA
CORO SANTA CECILIA
CONCERTO DI CAPODANNO
pag. 6
pag. 8
pag. 9
STAGIONE SINFONICA 2011-2012
Programma intera stagione
pagg. 10-11
ORCHESTRA RUSSA
pagg. 12-13
Ottobre 2011
ORCHESTRA MARCHIGIANA
con UTO UGHI
pagg. 14-15
ANNO XXXV - N. 1
ACCADEMIA DEI MUSICI
pag.
16
informatore della Gioventù Musicale d’Italia - Sezione di Fabriano
Dir. Resp.: Giancarlo Teatini - Autorizz. Trib. di Ancona n. 14 del 12-10-1974 - Spedizione in abbonamento postale –70% - Filiale di Ancona
Red.: Via Martiri di Marzabotto n. 9 - 60044 Fabriano - Stampa: Arti Grafiche "Gentile" soc. coop. a r. l. - Via B. Croce, 16 - Fabriano - disegno di Ac
Inizia la 40ª stagione della GMI tra novità e Concerti importanti
Mancini lascia il testimone “Il Concerto”
al Prof. Signori
Care amiche e cari amici,
in occasione dell’inizio
della Stagione di Musica da
Camera 2011-2012 il sottoscritto passa il testimone ad
un giovane e validissimo nuovo responsabile della sezione
di Fabriano: il prof. Alberto
Signori. Siamo tutti a conoscenza della cultura musicale e dell’entusiasmo che il
nostro Alberto, anche in passato, ha profuso in tutte le
manifestazioni musicali nelle
quali si è impegnato e si impegna. La giovane età, ma
soprttutto l’esperienza in
campo della musica “seria”
che il prof. Signori rappresenta è una certezza che lascia la nostra Sezione nelle
migliori mani.
Vorrei ricordare a tutti che
quella che inizierà a novembre sarà, per Fabriano, la
40ª Stagione di Concerti della
Gioventù Musicale d’Italia e,
con l’occasione vorrei ringraziare tutti gli amici che per 40
anni (ed ancora per tanti altri
anni) hanno fatto sì che la
nostra Sezione sia stata e sia
tuttora uno dei fiori all’occhiello della Federazione Gioventù Musicale d’Italia a livello nazionale.
Questi cinque anni passati
insieme sono stati per me
un’esperienza bellissima, indimenticabile e che mi ha arricchito umanamente e culturalmente. Non faremo mai
mancare tutto il nostro (mio e
vostro) appoggio e la nostra
partecipazione all’impegno
che il prof. Signori è pronto
sin da ora a portare avanti.
Buoni ascolti e grazie a
tutti di cuore!
Sergio Mancini
Gli abbonamenti alla Stagione della Gioventù Musicale
dovranno essere ritirati alla biglietteria del Teatro nei giorni
della Campagna Abbonamenti per la Stagione Sinfonica.
Ricordo un certo fermento in
casa; ero davvero molto piccolo, ma
ho ancora ben nitida la sensazione:
ciò che sarebbe successo di lì a poco,
“il Concerto”, sarebbe stato un che
di speciale, anche se non capivo bene
di cosa si trattasse.
Qualche anno dopo mi divenne
un po’ più chiaro: mio padre, assieme ai suoi migliori amici, aveva fatto nascere a Fabriano una stagione
di musica da camera, come nelle
grandi città, e per di più di alto
livello artistico.
Un piccolo gruppo di uomini e
donne intelligenti e colti era riuscito,
con volontà e determinazione, ottenendo fondi, organizzando l’ospitalità per gli artisti, incontrando più
volte i dirigenti della sede centrale
di Milano a fondare una sezione che
avrebbe portato nella nostra città stelle come Severino Gazzelloni, Claudia Antonelli, Narciso Yepes, i Solisti Veneti.... e ogni volta che stavano
per arrivare i musicisti c’ era quella
sorta di elettricità allegra, quelle telefonate, quell’agitazione, le donne
che organizzavano la cena per gli
ospiti, gli uomini che ragionavano
sul modulo della siae, e questa cosa
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Ottobre 2011
“Il Concerto”
DALLA PRIMA
importantissima (forse meravigliosa?) che, finalmente, una sera succedeva: “il Concerto”. Nonostante
le mie accorate richieste non mi si
permetteva di andare, e io fantasticavo su cosa avrebbero fatto quegli
ospiti che parlavano lingue strane
assieme ai miei genitori e ai loro
amici. Un’altra di quelle cose misteriose del mondo dei grandi, in
ogni caso importanti. Oggi, dopo
quarant’anni, delle oltre ottanta sedi
della Gioventù Musicale Italiana ne
rimangono solo diciotto.
Una è quella di Fabriano. Al di
là delle amare riflessioni inevitabili, voglio dire che il merito è di
quei pochi uomini e donne che tutti
conoscete, che hanno tenuto duro, e
che continuano, nonostante tutto il
degrado e l’imbarbarimento che ci
circonda, a resistere convinti che tra
duecento anni Chopin, Bach e Debussy faranno ancora piangere chi
li saprà ascoltare, mentre il Grande
Fratello, questi ultimi vent’anni di
televisione commerciale e tanta altra paccottiglia finiranno in un’enorme pattumiera per sempre.
Quando queste stesse persone mi
hanno chiesto di assumere la presidenza, alcuni mesi fa, pur onorato
della proposta ho chiesto un po’ di
tempo per pensarci, vista la frenetica vita che conduco e il pochissimo
tempo che ho a disposizione. Ma
quasi subito ho cominciato a risentire nelle orecchie quella parola, a
rivivere quell’atmosfera di entusiasmo misto ad un po’ di ansia che
c’era a casa ogni volta che stava per
succedere...
...“Il Concerto”...
Il Concerto è veramente un momento straordinario. Forse davvero
bellezza e cultura possono salvarci,
forse davvero dopo che il cervello e
le orecchie dei nostri giovani sono
stati narcotizzati dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme e cercare di spendere, ognuno come può,
le nostre energie per quelle cose
che siamo sicuri essere fondamentali.
Ecco il perchè della mia adesione e di queste righe di saluto; un
abbraccio affettuoso a tutti, cari
amici soci, alcuni di voi li vedo
seduti a fianco a me da quando
avevo nove anni. Al Concerto, naturalmente.
Alberto Signori
STAGIONE GIOVENTÙ MUSICALE D’ITALIA
SEDE LOCALE DI FABRIANO 2011-2012
26 NOVEMBRE 2011
THE DANISH STRING QUARTET
4 FEBBRAIO 2012
JULIAN STECKEL, violoncello
I PREMIO CONCORSO
INTERNAZIONALE
DI LONDRA 2009
I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE
ARD DI MONACO 2010
3 DICEMBRE 2011
ELENA PIVA, arpa
FEDERICO ROSSINI, flauto
11 FEBBRAIO 2012
HARRIET LANGLEY, violino
17 DICEMBRE 2011
VIVIANA LASARACINA, pianoforte
Dana Protopopescu, pianoforte
21 GENNAIO 2012
MAMI HAGIWARA, pianoforte
I PREMIO CONCORSO
INTERNAZIONALE
DI GINEVRA 2010
Paul Rivinius, pianoforte
I PREMIO CONCORSO INTERNAZIONALE
POSTACCHINI DI FERMO 2010
25 FEBBRAIO 2012
MARTA MARINELLI, arpa
3 MARZO 2012
BIOGROOVE DUO,
duo di percussioni
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Ottobre 2011
Sabato 26 novembre ore 17 - Ridotto del Teatro
The Danish String Quartet
I PREMIO CONCORSO
INTERNAZIONALE PER
QUARTETTO D’ARCHI DI
LONDRA 2009
Rune Tonsgaard Sørensen, violino
Frederik Øland, violino
Asbjorn Nørgard, viola
Frederik Sjölin, violoncello
Il Danish String Quartet, ha debuttato al Festival estivo di Copenhagen nel 2002. In brevissimo
tempo la formazione si è fatta notare per la grande abilità tecnica e il
modo affascinante di proporsi, tanto da essere ritenuta la miglior promessa nel mondo della musica classica danese.
Dopo aver ottenuto il Primo Premio nel 2004 al Concorso di Musica da Camera “Danish Radio P2”,
il Quartetto ha ricevuto inviti dalla
più prestigiose società musicali danesi e internazionali. Molteplici
sono state da allora le partecipazioni del Danish String Quartet a prestigiosi Concorsi Internazionali nei
quali ha sempre ottenuto il Primo
Premio: Vagn Holmboe String
Quartet Competition e Charles Henne International Chamber Music
Competition in Olanda, Trondheim
International String Quartet Competition in Norvegia nel 2005, dove
ha ricevuto anche il premio del pubblico. Nel 2006 il quartetto è stato
nominato “Artist in Residence” della
Radio Danese e in questa veste ha
avuto la possibilità di suonare assieme alla Radio Sinfonietta e alla
DR Symphony Orchestra opere di
Elgar e Thommesen.
I loro CD dedicati ai quartetti e
al quintetto di Carl Nielsen per l’etichetta Dacapo, realizzati nel 2007 e
2008, sono stati accolti
da entusiastici giudizi da
parte della critica discografica.
Il gruppo ha avuto in
Tim Frederiksen, un fondamentale insegnante e
mentore all’Accademia
Reale della Musica di
Copenhagen, ma altrettanto determinanti per la
formazione del Quartetto sono stati gli insegnamenti ricevuti da Paul
Katz del Cleveland Quartet, dai componenti dei
quartetti Emerson e di
Tokyo, da Jan - Erik Gustafson e Levon Chilingirian.
Nell’aprile 2009 il Quartetto ha
ricevuto il primo premio al prestigioso Concorso Internazionale di
Londra, che ha segnato tra l’altro
l’avvio della carriera per alcuni dei
migliori quartetti oggi in attività:
l’Hagen, il Takacs e il Wihan, per
ricordarne solo alcuni.
La gioia che emana dal modo di
suonare del Danish String Quartet,
la freschezza e il grande impatto
che le interpretazioni di questi ragazzi sanno esercitare sul pubblico,
sono i tratti distintivi di questa formazione.
Il New York Times, dopo il loro
debutto americano, ha scritto che
“non si può immaginare un modo
di interpretare più coinvolgente”.
The New York Times, Anthony
Tommasini, Aprile 2006.
“Piacevolissima è la qualità e il
controllo del suono del Danish Quartet. Il risultato: una luce molto interessante e inedita su un grande sinfonista”. Dallas Morning News,
Lawson Taitte Carl Nielsen, i quartetti per archi e il quintetto.
Gramophon Editor’s Choice Vol.1 Carl Nilsen Quartetti per archi Op. 5 e Op. 14. “Carl Nielsen
poteva trovare migliori esecutori?
Questi giovani Danesi hanno fissato
con le loro interpretazioni nuovi punti
di riferimento”.
CARL NIELSEN
(1865 - 1931)
Ved en Ung Kunsters Baare
(Andante lamentoso)
TRADIZIONALE
Scandinavian Folk Tune Suite
(Arr. da The Danish String Quartet)
FELIX MENDELSSOHNBARTHOLDY
(1809 - 1847)
Quartetto in fa minore op.80 n.7
Allegro vivace assai
Allegro assai
Adagio
Finale (Allegro Molto)
___________________________________________________________________________
DMITRIJ SCIOSTAKOVIC
(1906 - 1975)
Quartetto in la maggiore op.68 n. 2
Overture: Moderato con moto
Recitative and Romance: Adagio
Waltz: Allegro
Theme with Variations: Adagio
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Ottobre 2011
Sabato 3 dicembre ore 17 - Ridotto del Teatro
Federico Rossini, flauto
Elena Piva, arpa
Elena Piva si è diplomata in
Arpa al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze nel 1992 con il
massimo dei voti e la lode. Ha
seguito i corsi di perfezionamento
tenuti da importanti maestri ed è
stata premiata in diversi Concorsi
Nazionali ed Internazionali sia
come solista che in formazioni
cameristiche.
E’ stata Prima Arpa dell’Orchestra Giovanile Italiana dal ’94
al ’97 e dal 2000 al 2007 è stata
Prima Arpa dell’Orchestra Sinfonica di Milano “G. Verdi”, con la
quale collabora tuttora, e dove ha
suonato con importanti maestri, tra
i quali i Riccardo Chailly, George
Pretre, Riccardo Muti, Valerij
Gergiev e Luciano Berio.
Con la stessa Orchestra ha inciso per Deutsche Grammophon,
per BMG e Decca ed ha partecipato a varie tournée in Europa,
Giappone, Italia e Spagna. Come
solista con l’Orchestra ha eseguito
le “Danze Sacre e Profane” di
Debussy e il Concerto di Mozart
per Flauto, Arpa e Orchestra. Ha
collaborato come prima Arpa con
importanti Orchestre tra le quali
l’Orchestra del Teatro Alla Scala,
l’Orchestra Filarmonica della Scala
(con la quale ha partecipato alla
Tournée negli Stati Uniti con Riccardo Chailly e a quella in Asia
con Myung Wung Chung), l’Orchestra della Svizzera Italiana,
l’Orchestra dell’Ente Lirico di
Cagliari, l’Orchestra del Teatro “V.
Bellini” di Catania, l’Orchestra del
Teatro Regio di Parma, l’Orchestra Sinfonica di Roma, l’Orchestra Filarmonica Veneta “G. F.
Malipiero”, l’Orchestra “G. Cantelli” di Milano, l’Orchestra del
Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra del Teatro dell’Opera di
Roma.
Ha tenuto numerosi concerti in
Italia e all’estero, come solista e
in formazioni cameristiche, eseguendo anche brani in prima esecuzione assoluta.
Federico Rossini, nato nel
1991, si è diplomato con il massimo dei voti in flauto a 14 anni
con Adalberto Borioli presso il
Conservatorio di Milano; ha seguito Masterclass con Peter Lukas
Graf (“Syrinx”, presso il Conservatorio di Milano), con Michele
Marasco (tecniche esecutive della
musica contemporanea, presso il
Conservatorio di Milano e Corso
di Perfezionamento a Camerino);
con Andrea Oliva (“Altrospazio”,
Milano); con Philippe Bernold
presso l’Académie International
d’Eté de Nice (agosto 2009, allievo effettivo); con Marco Zoni. Si
è perfezionato in Conservatorio
con Gabriele Gallotta e per cinque
anni con Bruno Cavallo. Contemporaneamente sta frequentando
l’università “Bocconi” di Milano,
con brillanti risultati. Ha vinto i
Concorsi per giovanissimi talenti
della Regione Lombardia (“Musica è gioia”, Milano, 2003, Primo
assoluto con 100/100) e della Gioventù Musicale d’Italia (“Musica
in luce”); dopo il diploma ha vinto
il concorso “Pia Tebaldini” (Brescia, 2007, primo assoluto di categoria con 100/100 e vincitore del
Concorso), il Concorso Internazionale di Interpretazione flautistica di Ovada (I assoluto, 2007),
TIM (sezione fiati di Como, Diploma d’onore, 2008), il concorso
Krakamp (II premio, categoria D);
la sezione Musica da camera del
Concorso Città di Maccagno (100/
100 e vincitore del concorso, in
duo con Irene Veneziano, pf); il
Concorso Nazionale della Gioventù Musicale d’Italia (marzo 2011).
Ha suonato come solista fin da
piccolo a Milano e in provincia, al
Parco Novisad (Modena, 2004), al
Teatro dal Verme (Milano 2005),
alla rassegna Poesiarte (Milano,
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Ottobre 2011
2006), alla Triennale di Milano
(2006), al Centro Devadatta (Milano, 2007), nel Centro Congressi della Provincia di Milano; al
Palazzo Consiliare di Camerino
(2007), all’Auditorium Gaber di
Milano (31/11/2008), alla Villa
Balladoro di Povegliano Veneto;
al Blue Note (a 17 anni in duo
con Andrea Griminelli); alla Fondazione Exodus; allo Spazio Teatro 89 di Milano; al Castello Sforzesco di Milano in occasione del
festival MITO Settembremusica
(2009); nella Sala Musica “Gianandrea Ludovici” di Carrara (30/
09/2009); al Teatro di via Dante
di Castellanza (VA); e diverse
volte nella Sala Puccini del Conservatorio di Milano. Ha registrato le musiche di scena per “La
barca dei comici” di Stefano de
Luca da Goldoni (Produzione Piccolo Teatro di Milano, 2006/
2007); ha suonato da solista con
l’orchestra da Camera “Costanti-
nescu” in quanto vincitore del
concorso flautistico di Ovada.
E’ stato primo flauto dell’Or-
chestra del Conservatorio di Milano, formata dai migliori allievi dell’Istituto.
GABRIEL FAURE’
(1845 - 1924)
Berceuse op. 16 per flauto e arpa
JOHANN SEBASTIAN BACH
(1685 - 1750)
Sonata BWV 1020 in sol min.
Allegro
Adagio
Allegro
MICHAEL AMOROSI
(1918 - 2001)
Two medieval dances
BERNARD ANDRES
(1941)
Algues, 7 pièces
JACQUES IBERT
(1890 - 1962)
Entr’acte per flauto e arpa
NINO ROTA
(1911 - 1979)
Sonata per flauto e arpa
Allegro molto moderato
Andante sostenuto
Allegro festoso
Sabato 17 dicembre ore 17 - Ridotto del Teatro
Viviana Lasaracina, pianoforte
SERGEJ RACHMANINOV 6 Momenti Musicali op. 16
(1873 - 1943)
n. 1: Andantino in si bemolle maggiore
n. 2: Allegretto in mi bemolle minore
n. 3: Andante cantabile in si minore
n. 4: Presto in mi minore
n. 5: Adagio sostenuto
in re bemolle maggiore
n. 6: Maestoso in do maggiore
CLAUDE DEBUSSY
(1862 - 1918)
VINCITRICE AUDIZIONI
NAZIONALI GMI 2011
Viviana Lasaracina, nata nel
1988, inizia lo studio del pianoforte all’età di 6 anni, si diploma
a 18 con il massimo dei voti, la
lode e la menzione speciale presso il Conservatorio “Nino Rota”
di Monopoli sotto la guida del M°
Images I Libro:
Reflets dans l’eau
Hommage à Rameau
Mouvement
______________________________________________________________________________
ALEKSANDER SKRJABIN Sonata op. 23 n. 3 in fa diesis minore
(1872 - 1915)
Drammatico
Allegretto
Andante
Presto con fuoco
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Ottobre 2011
Benedetto Lupo frequentando parallelamente corsi di perfezionamento con L. Berman, V. Balzani,
E. Virsaladze, P. De Maria, F. Scala, R. Risaliti, A. Jasinski, S. Perticaroli, M. Somma, A. Lonquich.
Ha vinto il primo premio assoluto
in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali (quali il
“Città di Cesenatico”, il “Marco
Bramanti” di Forte dei Marmi, il
TIM - Torneo Internazionale della
Musica 2006) e numerose borse di
studio come quella della società
Umanitaria di Milano (2004), quella del MIUR - Ministero Istruzione
Università e Ricerca (2004) e quella della Yamaha Music Foundation
of Europe (2008). Nel 2007 vince
la Rassegna riservata ai Migliori
diplomati d’Italia di Castrocaro
Terme. Nello stesso anno si aggiudica il 2° posto alla XXIV edizione del prestigioso concorso piani-
stico nazionale “Premio Venezia”
suonando nella Sala Grande del
Teatro La Fenice. Finalista nella
57ma edizione del Concorso Pianistico Internazionale “F. Busoni
di Bolzano” (2008) e selezionata
al “Gina Bachauer International
Artists Piano Competition” di Salt
Lake City, USA (2010), nel 2009
vince il Terzo Premio ed il Premio per la migliore esecuzione
della Musica Spagnola al concorso “Ciudad de Ferrol” (Spagna) e
nel 2011, vince le Audizioni indette dalla Gioventù Musicale
d’Italia a Milano e vince il Terzo
Premio ed il Premio del Pubblico
al 53mo Concorso Internazionale
“Ciudad de Jaèn” (Spagna).
Viviana è stata invitata a suonare in importanti stagioni concertistiche e teatri in Italia e all’estero tra i quali: Teatro Dal
Verme e Sala Verdi di Milano
(Società dei Concerti), Sala Verdi
di Torino, Teatro Bibiena di Mantova per il Mantova Musica Festival, Teatro Argentina di Roma,
Teatro Verdi di Salerno, Amici
della Musica di Padova e Taranto,
Ridotto del Teatro Verdi di Trieste
per l’Associazione Chamber Music, Teatro Politeama di Lecce per
la Camerata Musicale Salentina, a
Saarbruken in Germania, Auditorio de Congresos di Zaragoza,
Teatro Jofre di Ferrol e Nuevo
Teatro Infanta Leonor di Jaèn in
Spagna, Wiener Saal del Mozarteum di Salisburgo in Austria, Salle Cortot di Parigi (Francia). Ha
inoltre suonato con l’Orchestra
della Magna Grecia di Taranto e
con l’Orchestra Ciudad de Granada. Frequenta il Biennio di Pianoforte al Conservatorio “Nino Rota”
di Monopoli sotto la guida del M°
Benedetto Lupo.
Domenica 18 dicembre ore 21.15 - Cattedrale Basilica di San Venanzio
Concerto di Natale del Coro
Polifonico Vox Nova
Costituitosi nel 1994, il Coro Polifonico Vox Nova è nato con l’intento
di divulgare la polifonia e la musica
vocale in genere, e di farla apprezzare
anche dai giovani, che raramente si
accostano a questo genere di musica.
Il repertorio del coro abbraccia
tutti i principali periodi di produzione
musicale, con particolare attenzione
alla letteratura corale del nostro secolo. Per l’intensa attività svolta, per la
varietà e l’originalità dei programmi,
il “Vox Nova” ha vinto il “Premio
A.R.Co.M. 1997” assegnato annual-
mente
al
coro di recente formazione che
più si sia distinto per il
complesso
dell’attività e
per la crescita costante.
Ha organizzato conferenze su
temi inerenti
il repertorio eseguito (“La poesia medievale, i Carmina Burana”, “Il canto
gregoriano: la musica e l’anima”,
“Sabba e streghe: aspetti pittorici,
antropologici e magici”, “Domenico
Bartolucci: un musicista solitario e la
polifonia contemporanea”, “La polifonia sacra tra liturgia e concerto”,
“Rinalda Pavoni grande voce fabrianese”).
Ha partecipato alla registrazione
in studio e all’esecuzione sul palcoscenico del noto musical “Sweet Charity”, per la regia di Sidney Higgins,
novità italiana che ha toccato vari
teatri marchigiani, tra cui il “Lauro
Rossi” di Macerata. Ha preso parte a
diverse rassegne di canto corale in
Italia e all’estero, e svolge regolarmente attività di scambio con cori
italiani e di paesi stranieri. Ha effettuato tournée in Polonia, nell’ambito
di uno scambio tra la Regione Marche
e il Voivodato di Konin, in Bulgaria,
Germania, Francia, Lussemburgo,
Norvegia e Ungheria. La corale si è
dedicata spesso anche al repertorio
sinfonico-corale, eseguendo il “Magnificat” di Bach, la “Missa Jubilaei”
di Bartolucci, la “Messa dell’Incoronazione” di Mozart ed altre importanti composizioni collaborando con orchestre quali l’Accademia strumentale umbra, gli Accademici di S. Rocco
e l’Orchestra Sinfonica di Pesaro. Si è
avvalso di solisti di grande prestigio
internazionale come il soprano Cinzia
Forte, il mezzosoprano Sonia Prina e
il baritono Andrea Concetti. Il “Vox
Nova” è cappella musicale ufficiale
della Chiesa di S. Benedetto ed è
diretto dal fabrianese Alberto Signori.
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Ottobre 2011
Corale Polifonica Malatestiana
La Corale Polifonica Malatestiana di Cesena nasce nel novembre
del 1978.
Il suo repertorio spazia dalla polifonia classica alla contemporanea
sacra e profana, a cappella e concertata, fino a quella popolare nella
sua espressione etnica ed aulica.
Per più di trent’anni (che rappresentano senza dubbio un tempo
significativo per un’associazione
partita dal grande entusiasmo di pochissimi amici per il canto corale),
ha partecipato a numerosi appuntamenti tesi a sottolineare anche la
precisa volontà di crescita nel costruttivo confronto con realtà consimili, momenti che sono testimonianze non tanto di mete raggiunte,
quanto piuttosto di punti di partenza per una evoluzione artistica e
musicale che ha sempre mantenuto
e mantiene tuttora il carattere di una
ricerca inesauribile.
In questa precisa prospettiva si
colloca la collaborazione, iniziata
nel 1998, con “l’Accademia Musicale San Rocco” di Gatteo ed in
seguito, dopo la sua chiusura, con
l’associazione “Gli Accademici di
San Rocco”. Il rapporto artistico tra
le due associazioni musicali annovera al suo attivo importanti esperienze musicali di notevole spessore, nonché la presenza in cartelloni
e stagioni musicali prestigiose.
Per conoscere il prezioso patrimonio della musica polifonica, la
Corale ha affrontato partiture come
la “Missa brevis” in sol maggiore
KV 49 la “Messa dell’Incoronazione” e il “Requiem KV 626” di Wolfgang Amadeus Mozart, la Messa
Sancti Bernardi von Offida “Heiligemesse” di Joseph Haydn, la “Messa in sol maggiore” di Schubert, il
“Gloria” in re maggiore e il “Credo” di Antonio Vivaldi, lo “Stabat
Mater” e il “Magnificat” di Gian
Battista Pergolesi.
Tutto ciò ha portato indubbiamente a modificare il modo di accostarsi alla musica ed ha consentito alla Corale di eseguire, fra l’altro, la Missa “Brevis” di Palestrina,
la “Messa a 4” da Cappella di C.
Monteverdi, il “Magnificat “ BWV
243 di J.S. Bach.
Accanto all’attività concertistica
la Corale Polifonica Malatestiana
affianca oramai da anni una consolidata ed accreditata presenza sul
piano della didattica per la cittadinanza e per il territorio, organiz-
zando e promuovendo corsi di avviamento al canto corale ed alla cultura
musicale in senso lato per bambini,
ragazzi delle scuole superiori, dell’università e per adulti.
CORO POLIFONICO VOX NOVA
CONCERTO DI NATALE
Antonin Dvorak
MESSA IN RE MAGGIORE
per soli, coro ed organo
CORO POLIFONICO VOX NOVA
CORALE POLIFONICA MALATESTIANA
Direttore Antonio Cavuoto
Ginevra Schiassi soprano
Loretta Liberato contralto
Roberto Iachini Virgili tenore
Alessandro Battiato basso
Marco Giovanardi organo
Alberto Signori arpa
Daniele Quaglia flauto
Domenica 18 dicembre 2011 - ore 21.15
CATTEDRALE DI SAN VENANZIO
M° ANTONIO CAVUOTO
Il Maestro Antonio Cavuoto, già Direttore artistico e musicale
dell’Accademia Musicale di San Rocco è oggi Direttore Artistico
dell’Orchestra “Gli Accademici di San Rocco” e della “Corale
Polifonica Malatestiana di Cesena”.
Ha studiato fagotto presso il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro sotto la guida di Libero Para e nuova composizione
con Zosi e Razzi. Ha vinto il premio Filippini (1977).
Dal 1985 è titolare della Cattedra di “Musica d’insieme per
Strumenti a Fiato” del Conservatorio “Giovan Battista Martini” di
Bologna.
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Ottobre 2011
Giovedì 22 dicembre ore 21.15 Cattedrale di S. Venanzo Fabriano
Concerto di Natale per Fabriano
Giunto alla 4ª edizione, il “Concerto di
Natale per Fabriano”
ritorna il 22 dicembre alle ore 21,00
presso la Cattedrale di
San Venanzio in Fabriano, grazie alla tenacia e alla sensibilità dello sponsor AIRFORCE, nella persona del sig. Urbano
Urbani, promotore di
questa ed altre manifestazioni culturali
cittadine.
Lo scopo sin dalla prima
edizione è quello di raccogliere
nella serata, fondi a favore della Caritas Diocesana per sostenere famiglie e soggetti in difficoltà economica.
Il binomio AIRFORCE e
Gruppo Corale Santa Cecilia di
Fabriano, è sinonimo di qualità
ne è testimonianza la massiccia
presenza di pubblico delle scorse edizioni.
Il concerto vede anche la
presenza del piccolo coro Verdi Note del Gruppo Corale Santa Cecilia, che offrirà ai presenti i propri canti con la freschezza e la serenità dei bambini, diretti come sempre dalla
Maestra Milly Balzano.
Questa edizione si impreziosisce anche per la presenza dell’
Orchestra “Collegium Tiberinum” ed un quartetto di solisti
da cui spicca la fabrianese nonché ex corista Beatrice Mezzanotte. Il programma chiaramente offrirà brani della tradizione
natalizia, alcuni dei quali, arrangiati per orchestra dal valente Maestro Giorgio Spacca,
e dal Maestro Marco Balzano.
Del contemporaneo Carlo
Pedini, tratto dal “Vespro di
Santa Veronica”, i due cori proporranno il “Laudate Pueri” per
coro doppio ed orchestra.
Il programma si completa
con le esecuzioni per coro, soli
ed orchestra di J. S. Bach: la
Cantata BWV 140 “Wachet auf
ruft uns die stimme”, il corale
Jesus bleibet meine Freude dalla
Cantata BWV 147, Agnus Dei
e Dona nobis pacem dalla Messa in si minore BWV 232.
La direzione come sempre è
affidata al Maestro Marcello
Marini.
Programma di J. S. Bach: Cantata BWV 140 “Wachet auf
ruft uns die stimme”, il corale Jesus bleibet meine Freude
dalla Cantata BWV 147, Agnus Dei e Dona nobis pacem
dalla Messa in si minore BWV 232, alcuni canti della
tradizione natalizia.
Interpreti:
Cristina Tirigalli - soprano
Veronica Marinelli - soprano
Beatrice Mezzanotte - contralto
Daniele Bonacci - basso
Gruppo Corale “Santa Cecilia”
Coro di Voci Bianche “Le Verdi Note”
(Milly Balzano - direttore)
Sauro Argalia - organo
Orchestra “Collegium Tiberinum”
Marcello Marini - direttore
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Domenica 1° Gennaio 2012, ore 17 - Teatro Gentile
Concerto lirico sinfonico di Capodanno
In occasione del
trentennale la scuola di musica Bartolomeo Barbarino di
Fabriano propone
alla città un evento
musicale senza precedenti, il concerto
lirico sinfonico di
Capodanno, in collaborazione con artisti ed associazioni del territorio. La
scuola Barbarino opera fin dal 1982
con l’ attività didattica in ambito musicale, ma anche facendosi promotrice e
partner di numerosi eventi, divenendo
negli anni un punto di riferimento importante della vita culturale fabrianese.
L’attività spazia da lezioni individuali
compresi i corsi di formazione per banda in collaborazione con il Corpo Bandistico “Città di Fabriano” a laboratori
collettivi come la consolidata Orchestra Giovanile e novità di quest’anno il
laboratorio di musica di insieme per il
genere leggero e jazz curato da nomi
come Giordani Pietroni, Roberto Bisello e Ludovico Cipriani. Tutte queste
attività sono possibili grazie al sostegno della Fondazione CARIFAC, pur
nella difficoltà logistica di una sede
inadeguata alle necessità in continuo
aumento. Molti musicisti professionisti
hanno iniziato lo studio della musica
alla Barbarino, proseguendo poi la formazione nei Conservatori e Accademie, come moltissimi amatori hanno
coltivato in tutti questi anni la passione
per la musica in modo attivo e creativo. Il Concerto di Capodanno, realizzato con il patrocinio dell’ Assessorato
alla Cultura del Comune di Fabriano e
con il contributo dell’Airforce spa, vede
la collaborazione e la partecipazione di
tante realtà: il coro di voci bianche “Le
verdi note” guidate dalla maestra Milly
Balzano, il Gruppo corale “Santa Cecilia, il coro Vox Nova, il coro della
Sacra Famiglia, il coro dei Giovani
Fabrianesi guidati rispettivamente dai
maestri Marcello Marini, Alberto Signori, Paolo De Vito, Emilio Procaccini e Paolo De Maria ed uniti per l’occasione nella compagine corale “E pluribus unum”.
Tra i solisti si segnala la speciale
partecipazione di due artisti fabrianesi, il celebre cantante Ezio Maria Tisi
e la giovane Beatrice Mezzanotte, oltre alla soprano Alessandra Ceciarelli
ed al tenore Alessandro Brustenghi.
L’orchestra costituita da allievi e insegnanti della scuola Barbarino, oltre
che da professori d’orchestra, vedrà la
presenza di studenti portoghesi della
Accademia de musica da Graça di
Lisbona grazie al gemellaggio in corso con la Barbarino. Una grande festa
musicale benaugurale per la città, dunque, che la scuola di musica vuole
coronare donando parte dell’incasso
della serata all’ Associazione Oncologica Fabrianese ONLUS.
Realizzato con il contributo di
Solisti:
Soprano Alessandra Ceciarelli
Mezzo Soprano Beatrice Mezzanotte
Tenore Alessandro Brustenghi
Basso Ezio Maria Tisi
Maestro del Coro “Le verdi note”:
Milly Balzano
Maestri dei Cori:
Paolo De Vito, Marcello Marini, Alberto Signori,
Emilio Procaccini e Paolo De Maria.
Parte dell’incasso sarà devoluto all’AOF
Associazione Oncologica Fabrianese
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Note al programma
Anche la prossima Stagione
Sinfonica che ci si accinge a
seguire presenta, nel suo palinsesto, la consueta sequenza di
appuntamenti artisticamente significativi. Si tratta della 18esima edizione, a testimonianza
di una vitalità culturale ed organizzativa resa possibile dal
fondamentale ruolo economico
della FONDAZIONE CARIFAC e dal supporto del Comune di Fabriano. L’inaugurazione del 31 ottobre è appannaggio di un’orchestra russa, l’Accademica di Voronezh, città
capoluogo dell’omonima regione sud-occidentale confinante
con la punta nord-orientale dell’Ucraina. Tali riferimenti geografici, apparentemente in esubero, risultano in realtà utili
per comprendere come non solo
le aree di Mosca e San Pietroburgo abbiano generato grandi
tradizioni musicali ma anche le
regioni più periferiche e remote. è assolutamente naturale,
perciò, che il programma sia
interamente dedicato a pagine
operistiche e ballettistiche dell’ottocento russo, culminanti
con la Quarta Sinfonia di
Ciaikovskij, segnata dall’epico
incipit dei corni.
L’8 dicembre, poi, inizia
l’organica e stabile collaborazione con la Filarmonica Marchigiana che ha l’onore di ospitare, insieme al direttore Alessandro Cervo, il notissimo violinista italiano Uto Ughi, maestro dalla spiccata personalità
artistica.
In programma un caposaldo
della letteratura violinistica
come il Concerto op.61 di Beethoven insieme alla Sinfonia
n.29 di Mozart e ad una elaborazione virtuosistica, realizzata
da Fritz Kreisler, di pagine del
compositore torinese settecentesco Gaetano Pugnani.
Ad anno nuovo, il 22 gennaio ed il 10 febbraio, viene
presentato un dittico di appuntamenti dal titolo “Suonoitaliano 1 e 2” realizzati, rispettivamente, da un solista-direttore e da un solista provenienti
da realtà sinfoniche nazionali
di assoluta caratura: il violoncellista Enrico Bronzi, collaboratore di Claudio Abbado nell’Orchestra Mozart di Bologna
e l’oboista Francesco Di Rosa
dell’Orchestra dell’Accademia
di Santa Cecilia di Roma. Nella prima occasione, accanto a
un concerto di Boccherini e
alla Serenata op. 48 di Ciaikovskij, viene presentato un
lavoro,”Variazione sull’inquietudine” per violoncello ed orchestra, della compositrice romana Silvia Colasanti, insignita dal Presidente della Repubblica del prestigioso premio
“Goffredo Petrassi” nonché docente di composizione presso
il Conservatorio “G. Martini”
di Bologna. Il secondo appuntamento, invece, contrappone
al Concerto di Richard Strauss
per oboe, maturato alla fine
della carriera del maestro bavarese (e della seconda guerra
mondiale) da un suo incontro
con l’oboista-soldato americano John De Lancie, la Sinfonia
in re maggiore di Luigi Cherubini, compositore italiano di nascita ma francese d’adozione
che la scrisse su commissione
di Muzio Clementi per un concerto londinese.
L’altro appuntamento con
un’orchestra straniera è quello
con la finlandese Vaasa City
Orchestra, diretta per l’occasione dal decano dei maestri
concertatori nazionali, l’ottan-
tenne Jorma Panula. Oltre la
Suite tratta dalle musiche di
scena per “Pelleas et Melisande” del testimone dell’identità
musicale finnica Jean Sibelius
e un lavoro del coevo Toivo
Kula, vengono eseguite, dal
trentenne solista Samuli Peltonen, le celeberrime “Variazioni
Rococò” di Ciaikovskij e, elemento di grande soddisfazione
per la città, è presentato anche
il “Concerto per archi” composto nel 2009 da Lorenzo Sbaffi,
a testimonianza del grado di
affermazione internazionale del
musicista fabrianese.
L’ultimo concerto proposto
dalla Filarmonica Marchigiana
presenta il Concerto per pianoforte di Schumann e la Serenata
op. 11 di Brahms sotto la direzione dell’austriaco Jhoannes
Wildner. Ma vale la pena di
sottolineare che il solista è l’ormai “familiare” ventenne pianista russo Daniil Trifonov il quale, tra un’esecuzione e l’altra al
Gentile, ha fatto ormai definitivamente carriera vincendo poi,
nel giro di un mese, due tra i
concorsi più importanti del
mondo: il “Rubinstein” di Tel
Aviv e il “Ciaikovskij” di
Mosca con conseguente contratto discografico per la “Decca”
e valanghe di recensioni entusiastiche sui giornali di mezzo
mondo.
Incastonata fra tante perle
sinfoniche, ritorna pure la parentesi dedicata al tango, interpretato e ricreato questa volta
dalla compagine “ Tango Spleen Orquesta” diretta dall’italoargentino Mariano Speranza.
Non resta che attendere con
motivata aspettativa l’inizio di
un’ennesima stagione sinfonica
ricca di musica e di cultura.
Emilio Procaccini
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Note al programma
La struttura ormai consolidata della Stagione Sinfonica ha fatto dell’alternanza
fra l’orchestra principale, la
Filarmonica Marchigiana, e
le compagini straniere un
tratto costante e distintivo. E
storicamente le orchestre dell’est europeo sono state, fra
le non italiane, quelle prevalenti. È quindi assolutamente
in linea con questa tradizione la presenza dell’Orchestra Accademica di Voronezh
(Russia), che è stata chiamata ad inaugurare, il 31 ottobre, la stagione 2011-2012.
I centri musicali più importanti dello stato più grande del mondo sono notoriamente Mosca e San Pietroburgo (ex Leningrado).
Ma i conservatori di queste due città hanno formato
generazioni di musicisti che
si sono poi irradiati in tutto
il territorio, prima imperiale
e poi sovietico.
Si sono quindi formate realtà culturali e di produzione
musicale anche in aree periferiche come quella della regione (oblast) di Voronezh,
situata nella parte sud-occidentale della Russia al confine con la punta nord-orientale dell’Ucraina. Il programma offre, coerentemente con
questa premessa legata alla
nazionalità, un condensato
degli autori dell’ottocento
russo che hanno assunto ruoli diversificati per funzione
storica ed identità culturale.
Glinka viene considerato,
proprio con “Ruslan e Liudmila” (1842) di cui vengono
proposte due pagine fra cui
la celeberrima e travolgente
ouverture, il padre dell’opera russa, epiteto questo reso
però possibile da un fondamentale apprendistato in Italia e Germania.
Borodin, invece, appartiene al cosiddetto gruppo dei
cinque (insieme a Balakirev,
Cui, Mussorgski e RomskijKorsakov) di cui condivide i
postulati nazionalistici ed antieuropeisti.
La sua opera “Principe
Igor” (1869-1887), della quale pure viene eseguita la solare ouverture, è monopolizzata dalle sontuose pagine
delle Danza Polovesiane del
II atto. Dopo una breve puntata su Skriabin, con la sua
postwagneriana e visionaria
“Reverie” op. 24 (1898), che
nel suo splendido soggetivismo apre ad inusitati esiti
espressivi, il programma si
incardina sulla figura di
Ciaikovskij.
Due pagine operistiche e
ballettistiche, rispettivamente dall’“Eugenio Oneghin” e
dal “Lago dei Cigni”, preparano poi il campo alla Sinfonia n. 4 (1878) che costitui-
sce la seconda parte del concerto. L’intero lavoro è monopolizzato dal tema del
“fato” esposto all’inizio con
epica condotta dai corni e
dalle trombe che annunciano, secondo le parole dello
stesso autore, “Questo è il
Fato, forza nefasta che impedisce al nostro slancio verso
la felicità di raggiungere il
suo scopo, che veglia gelosamente affinché il benessere e
la tranquillità non siano totali e privi di impedimenti”.
Ma da tale disperazione scaturisce un’architettura formale e tonale che scardina genialmente convenzioni e
schemi ritenuti assodati.
Emilio Procaccini
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Note al programma
L’Orchestra Filarmonica
Marchigiana ha acquisito una
posizione di riferimento, musicale ed organizzativo, a carattere nazionale. Ciò le permette sistematicamente di invitare, ricambiata, artisti di
assoluta caratura.
E’ il caso del notissimo
violinista italiano Uto Ughi
che, oltre un densissima attività concertistica, ha svolto e
svolge un’importante ruolo di
divulgatore dell’arte violinistica. Insieme al direttore
Alessandro Cervo, egli stesso
violinista di rilevo e quindi
particolarmente adatto da concertatore ad assecondare la
condotta solistica dello strumento ad arco, Ughi presenta
il Concerto op.61 di Beethoven (1806). Chi, non conoscendo questo lavoro del maestro tedesco, si aspetta un
uso del violino anche minimamente paragonabile o comunque prodromico alle esperienze virtuosistiche di autori successivi, rimarrà molto
probabilmente deluso.
La prima esecuzione non
ebbe un gran successo e lo
stesso Beethoven ne realizzò
una versione posteriore con
l’amato pianoforte al posto del
violino. Ma per fortuna, i parametri per assegnare ad un
lavoro musicale i connotati
del valore artistico trascendono il puro dato dell’apparenza strumentale epidermica,
soprattutto quando poi, tutt’attorno ed in profondità, si
staglia un processo compositivo e formale a
cui Beethoven
assegnava l’essenza stessa del
suo lavoro.
Anche se la
storiografia ufficiale non ha stabilizzato il termine di concerto sinfonico, le
composizioni
per strumento
solistico beethoveniane sono
costitutivamente
ascrivibili a questa categoria per
la dialettica serrata con cui le
parti concertanti si intersecano con la scrittura orchestrale. La Sinfonia
n.29 di Mozart (1774), invece, conferma la piena consapevolezza raggiunta dal compositore austriaco del proprio
ruolo di musicista in carriera
nel periodo salisburghese.
Attraverso i quattro movimenti, (Allegro Moderato,
Andante, Minuetto e Allegro
con spirito), si percepisce, infatti, una consolidata maestria
nella condotta delle trame contrappuntistiche assorbite e dissimulate in un sinfonismo fluente e brillante. In particolare
il primo tema dell’Allegro
Moderato iniziale, con la sua
condotta ritmico-melodica reiterativa, trasmette una condi-
zione di assoluta stabilità e
sicurezza nella gestione dello
sviluppo tematico nel contesto dell’ormai stabilizzata forma-sonata.
La conclusione del concerto, infine, offre il ritorno sul
palco del Maestro Ughi per
una dimostrazione, appannaggio soltanto di chi è in grado
di sostenerla, di virtuosismo
stilistico. Il Preludio e Allegro del compositore settecentesco torinese Gaetano Pugnani nell’elaborazione di Fritz
Kreisler (1875-1962), in deroga a qualsivoglia contestualizzazione filologica, rappresenta un cammeo di estetismo
postromantico.
Emilio Procaccini
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Accademia dei Musici,
nuova realtà per Fabriano
Ormai, dopo una lunga gestazione progettuale durata diversi
mesi, L’Accademia dei Musici Museo del Pianoforte Storico,
Master Class, Concerti e Laboratori di Restauro ed Accordatura - si insedia all’interno delle
sicure mura del Complesso Monumentale San Benedetto, della
Città. Fortemente voluta dal Maestro Paolo Devito, organista clavicembalista e musicologo,
noto ed apprezzato musicista di
Fabriano, l’Accademia dei Musici è approdata da noi, con la
Collezione di Pianoforti Originali di proprietà di Claudio Veneri.
Il pianista Claudio Veneri,
concertista, ideatore e Docente
al Conservatorio di Musica di
Perugia della Cattedra di Pianoforte Storico, unica in Italia, proprio parlando con il suo amico
Devito ha iniziato a proporre agli
Amministratori del Comune il
suo progetto.
Costruire una collezione, di
qualsiasi tipo essa sia, è sempre
una autentica impresa, che nasconde grande perizia, moltissimo amore, una pazienza sconfi-
nata ed anche un pizzico di follia... immaginate trattandosi di
pianoforti! Solo il loro trasporto
è affidato a mani esperte, la loro
collocazione problematica per
assolvere alle esigenze dell’occhio ma anche (e soprattutto!) a
quelle dell’orecchio, oltre al problema della conservazione nel rispetto di rigide regole riguardanti
l’umidità, la temperatura... insomma, un’impresa!
A Fabriano, il Sindaco Roberto Sorci e l’intera Amministrazione Comunale hanno impostato tutta l’operazione con
sensibilità culturale e lungimiranza, e quindi hanno colto nel
segno mettendo un po’ tutti d’accordo assegnando all’Accademia
i fantastici (e giustissimi!) spazi
del San Benedetto proprio alla
luce della grande qualità del progetto “Accademia dei Musici”,
curato nella parte tecnica dal fratello del Maestro Veneri, Valerio Veneri, Architetto.
Da questo connubio, musica,
arte ed imprenditorialità stanno
vedendo ciascuna la propria realizzazione: a breve la pubblicazione in rete del sito internet
della Accademia e, già programmata, la
prima uscita
ufficiale dei
Concerti di
Accademia
dei Musici
prevista per il
sabato 8 Ottobre, in occasione dell’inaugurazione
del Museo
delle Macchine da Stampa,
con il “Trio
Musica Figurata”, importante ensemble che
suona la musica di Johann Sebastian Bach sugli strumenti originali...
Altro momento denso di significati per Fabriano, le realtà
cittadine già coinvolte che vanno dalla grafica di “Dedalo” ai
trasporti specializzati “Romei”,
alla collaborazione legale e commercialistica, fino alle proposte
professionali fatte a 10 giovani
fabrianesi, impegnati per lavori
nuovi ed alternativi: Organizzazione dello Spettacolo, Guida
concertistica alle visite del Museo, collaboratori al Laboratorio
di Restauro di Pianoforti, Responsabili dei Beni Culturali e
Gestione dei Musei. Con l’apertura del Museo, prevista entro il
2011, Accademia dei Musici si
propone alla nostra Città con
molte iniziative ed alcune sorprese, come il restauro dei 2
importanti pianoforti storici, veri
“pezzi” da museo (uno è un Bösendorfer di metà ‘800!), di proprietà del Comune, nel pieno rispetto della musica e degli strumenti, oltre al rispetto del vero
cuore di Fabriano: la sua “gente”!