Storia e Arte - il trittico di Otto Dix sulla 1GM File

Transcript

Storia e Arte - il trittico di Otto Dix sulla 1GM File
Trittico della guerra
- Otto Dix(1891–1969) è stato un pittore tedesco,
esponente di spicco della corrente artistica "Neue
Sachlichkeit" (Nuova oggettività). Dipinse le sue opere
più note durante gli anni della fragile Repubblica di
Weimar, incentrate su tematiche forti e disegnate con
crudezza, come la guerra e la morte al fronte, i reduci
storpi nelle città del dopoguerra, le deformità della
bruttezza, il rapporto tra vita e morte,
Allo scoppio della Prima guerra mondiale, Dix si arruolò come
volontario e con grande entusiasmo nell'esercito tedesco. In
qualità di sottufficiale combatté sia sul fronte occidentale, contro gli
eserciti inglese e francese, che sul Fronte Orientale, contro
l’esercito russo; nel corso della guerra fu ferito e decorato più
volte. L’esperienza della guerra lo scioccò profondamente,
trasformandolo in un convinto pacifista: una parte importante
dell’opera di Dix rifletterà proprio quel tragico periodo. Solo dopo
molti anni arriverà a mettere su tela un documento di valore
eccezionale come questo "trittico sulla guerra", realizzato a Dresda
nei primi anni trenta, dopo un lungo periodo di riflessione, ad
appena un anno dalla salita al potere di Hitler. Nel pannello
centrale, tra corpi maciullati ed in decomposizione, emerge una
unica figura viva, uno spettrale soldato con maschera antigas;
sovrasta il tutto uno scheletro impigliato fra travi d'acciaio, che
sembra puntare l'indice della mano destra verso qualcuno o
qualcosa.
COMMENTO ARTISTICO: si tratta di un trittico, una
rappresentazione che richiama i quadri antichi del gotico e del
rinascimento, quasi per sottolineare un legame con le antiche
tradizioni pittoriche, per di più si richiama la forma di un altare
ecclesiastico. Ma in questo caso non è più un Dio ad essere
ritratto, ne’ la speranza o la fede, ma delle incredibili atrocità di
guerra. Il richiamo all’arte religiosa non è casuale, sembra quasi
un procedere per opposizioni. Nel pannello a sinistra la scena
sembra una via crucis verso il Calvario, ma in questo caso i
protagonisti sono una truppa di soldati che avanza in un clima
burrascoso verso l’ avvenimento fatale. Nella scena centrale
abbiamo il punto più evidente della guerra: un bombardamento
che annienta ogni cosa ed è capace di polverizzare la carne di
quell’uomo crocifisso in alto, ormai ridotto ad uno scheletro; il
paesaggio è ormai deserto, quasi lunare, si nota la vaga citazione
di un arco roccioso (sembra quasi preso dagli sfondi delle
madonne rinascimentali, ma la valle è infestata di corpi esanimi e
tumefatti). Sarà stato un attacco missilistico?. Si fa avanti un
soldato che cerca di proteggersi con la maschera antigas. Persino
l’aria viene trasformata in veleno dalla mente umana!. Nel terzo
pannello ci sono brandelli di speranza di un soldato che cerca
compagni sopravvissuti. Sotto, nell’ultimo pannello, abbiamo il
simulacro di Cristo sdraiato che si è come trasformato nella salme
dei caduti.
Siamo di fronte ad uno dei ritratti più angoscianti di quella che, da
sempre, è stata la più grande causa di tragedie nella storia del
genere umano: la guerra, ma non si tratta solo di una
rappresentazione, il pittore Otto Dix l’ha dovuta anche vivere come
soldato – e non solo lui - come un incubo assurdo, diventato
realtà.
Puoi vedere in dettaglio questo trittico al seguente indirizzo
web
https://www.google.com/culturalinstitute/assetviewer/the-war/CwHM2HdTO3l2vg?hl=en