Dai - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Dai - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO ANNO IC - Euro 1,00 Sped. in abb.post. DL. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art.1, c.1, NE/TV -
Editoriale
LA FEDE CHE APRE GLI OCCHI
H
C’è ancora fede oggi nel
mondo? C’è sicuramente. Qualcuno, nonostante i desolanti
vuoti nelle nostre comunità, afferma che è
in ripresa, ma è una fede ridimensionata e relegata dentro la sfera individuale. C’è tanta gente che
non può vivere senza questo
appoggio interiore. Lasciamolo, si dice, se gli è utile, creda
pure, però non è dalla fede che
si può sperare qualcosa di buono per l’umanità. È questo l’atteggiamento oggi prevalente.
Allora, su chi o su che cosa ap-
o letto (velocemente)
la nuova enciclica di
papa Francesco dedicata alla fede e intitolata Lumen Fidei, la Luce della Fede, e
mi ha colpito la precisione con
cui coglie il punto centrale del
dibattito odierno sulla fede.
L’enciclica si rivolge ai credenti per aiutarli, nell’Anno della
fede, a vivere in pienezza la loro fede, ma nello stesso tempo
conduce anche un serrato dialogo con la cultura moderna.
In questo si sente soprattutto
la mano di Benedetto, resa,
però, più leggera e più calda
dalla mano di Francesco.
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poggiarci oggi per migliorare la vita? Sulla
scienza e sulla tecnica,
naturalmente. Con il loro aiuto non si pretende
di risolvere i problemi e
le oscurità che incombono sull’umanità. È una luce limitata quella
della scienza, ma è certa. Non
ci fa vedere tutto il cammino,
ma ci indica con sicurezza i
passi utili da fare per sopravvivere. Solo questo. Il resto è illusione: qualcuno per vivere ha
bisogno anche di illusioni.
GpM
Continua a pag. 8
DECRETO LAVORO,
LUCI E OMBRE
Il Decreto 76 approvato
qualche settimana fa ritocca la cosiddetta Riforma
Fornero, ma senza novità
che sembrino particolarmente efficaci.
Gli incentivi all’occupazione
appaiono inefficaci in un momento, come questo, di grave crisi.
Forse è mancato il coraggio
di sperimentare vie nuove
nel rispetto dei lavoratori e
delle esigenze delle imprese.
Ferruccio Righetto
a pag. 5
30
14 LUGLIO 2013
All’interno
Dieci preti concelebrano
con il Papa
a pag. 9
Oderzo: Opera
Festival omaggia Verdi
a pag. 14
Vittorio: panoramica
sulle antenne
a pag. 19
Francenigo: grandi
progetti per l’Arcuf
a pag. 25
Chiarano: l’ex asilo
apre a fine estate
a pag. 30
Primo Piano
2
Primo Piano
La significativa
visita di papa
Francesco
a Lampedusa
14 luglio 2013
LE PERIFERIE CI AS
Il Papa ci invita a prestare attenzione alle situazioni di “p
U
n grido forte contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. Un richiamo alle responsabilità di tutti per fare fronte al
dramma ignorato delle vittime del mare, 19 mila morti alle
frontiere dell’Europa dal 1988 ad oggi. È stata una visita storica quella compiuta lunedì 8 luglio da papa Francesco nell’isola di Lampedusa. Il primo viaggio di papa Bergoglio, la prima visita di un pontefice a Lampedusa. Tutto organizzato in soli cinque giorni, dopo
aver risposto, di cuore, all’invito che il parroco di Lampedusa don
Stefano Nastasi gli aveva fatto in una lettera il 19 marzo scorso. Tutta la popolazione si è mobilitata per accogliere, sotto un sole africano e con un calore umano che solo i siciliani sanno dimostrare, il
Papa venuto dalla fine del mondo.
La corona di fiori
e l’incontro con gli immigrati
Una visita di una sola mattinata che sembra essere durata tantissimo, tanto l’impatto emotivo ed eccezionale dell’incontro.
Prima che il Papa arrivasse, nella notte è stato soccorso l’ennesimo barcone, con 166 immigrati subsahariani, tra cui quattro donne. Infreddoliti e ignari
di cosa li aspettasse sull’isola. In
Tanti di noi, mi
includo anch’io,
siamo disorientati,
non siamo più attenti
al mondo in cui
viviamo, non
curiamo, non
custodiamo quello
che Dio ha creato
per tutti e non siamo
più capaci neppure
di custodirci gli uni
gli altri
questi anni la Capitaneria di
porto ne ha salvati circa 30 mila. Papa Francesco è arrivato all’aeroporto di Lampedusa alle
9.15 per poi imbarcarsi a Cala
Pisana su una motovedetta della guardia costiera. In mare è
stato scortato da centinaia di
barche di pescatori. Un momento fortemente simbolico è
stato il lancio della corona di
fiori in mare, in omaggio alle
vittime, nel punto più a sud di
Lampedusa, di fronte al monumento la Porta d’Europa che ricorda i morti nel Mediterraneo.
E altamente toccante è stato
l’incontro con una cinquantina
di immigrati – scelti tra il centinaio ospitati ora al centro di
Contrada Imbriacola – appena
sbarcato al Molo Favarolo, dove abitualmente vengono dati i
primi soccorsi ai migranti. Qui
ha abbracciato bambini, ascoltato con commozione i racconti tragici delle violenze subite in
Libia e durante i “viaggi della
speranza”.
A Lampedusa papa Francesco ha predicato da un ambone che aveva al centro un timone e consacrato il pane e il vino su di un altare fatto con una barca.
Come pastorale una croce fatta col legno di una barca
Dio chiede a
ciascuno di noi:
“Dov’è il sangue del
tuo fratello che grida
fino a me?”. Oggi
nessuno nel mondo
si sente responsabile
di questo; abbiamo
perso il senso della
responsabilità
fraterna
O’ scià ai lampedusani
Una barca per altare,
un timone per leggio
Un vero e proprio mare di folla
che sventolava cappellini e foulard bianchi e gialli, 10 mila persone accertate, di cui molte arrivate con il traghetto, ha accolto in un abbraccio emozionato papa Francesco. Tanti i
giovani delle organizzazioni umanitarie che operano con i migranti, le mamme con i bambini. Nel campo sportivo Arena
scandivano lo slogan “Si vede, si
sente, Francesco è qui presente”. In prima fila persone disa-
Siamo una società
che ha dimenticato
l’esperienza del
piangere, del “patire
con”: la
globalizzazione
dell’indifferenza ci ha
tolto la capacità di
piangere!
Stampa: C.S.Editoriale Grisignano Vi
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Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
bili e malati, mentre sul palco
un altare colorato fatto con una lancia di pescatori. Il leggio
con all’interno un timone, il pastorale e il calice erano realizzati
da artigiani locali con i materiali dei barconi affondati. Le
carcasse sono lì vicino, a pochi
metri dal molo. A destra, la statua della Madonna di Porto Salvo, molto venerata dagli isolani.
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Chiuso in redazione
il 10.7.2013 alle ore 16.00
È stata una liturgia penitenziale per chiedere perdono per
“l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle”, per “chi si è accomodato, si è chiuso nel proprio
benessere che porta all’anestesia del cuore” e “per coloro che
con le loro decisioni a livello
mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi
drammi”. Letture e preghiere
forti, l’episodio di Caino e Abele nella Genesi, il Vangelo di
Matteo sulla fuga in Egitto e la
strage degli innocenti per mano di Erode, tutti riferimenti al
dramma dei migranti che fuggono da miseria, povertà e disperazione per cercare in Europa speranze di vita. Da quel leggio papa Francesco nell’omelia
ha chiesto più volte a braccio,
tra gli applausi commossi della
folla: «Ciò che è accaduto non
si ripeta, per favore», riferendosi all’ultimo naufragio di cui
ha letto notizie sui giornali. E
poi, rivolgendosi agli immigrati musulmani ha detto: «La
Chiesa vi è vicina nella ricerca
di una vita più dignitosa per voi
e le vostre famiglie. A voi, O’
scià» (il saluto tipico dei lampedusani che significa “tu sei il
mio fiato, il mio respiro”, come
dice una madre al proprio figlio,
un intercalare affettuoso che si
usa anche tra amici e parenti, n-
La cultura del
benessere, che ci
porta a pensare a noi
stessi, ci rende
insensibili alle grida
degli altri, ci fa vivere
in bolle di sapone,
che sono belle, ma
non sono nulla, sono
l’illusione del futile,
del provvisorio, che
porta all’indifferenza
verso gli altri, anzi
porta alla
globalizzazione
dell’indifferenza
dr). E più avanti, sempre un fuori programma: «Ho sentito recentemente uno di questi fratelli. Prima di arrivare qui sono
passati tra le mani dei trafficanti
che sfruttano la povertà degli
altri per farne fonte di guadagno. Quanto hanno sofferto, ed
alcuni non sono riusciti ad arrivare!».
Primo Piano
14 luglio 2013
3
ASPETTANO
di “periferia” nella nostra vita quotidiana
I VOLONTARI CARITAS SONO L’OCCHIO E L’UDITO
DELLA NOSTRA CHIESA PER LE SITUAZIONI DI POVERTÀ
Immersi nelle periferie
P
er trovare qualcuno esperto di periferie bisogna andare in Caritas. Lì
ci sono l’occhio e l’udito con
cui la nostra Chiesa vede i poveri, antichi e nuovi, e ascolta
il loro pianto. Lì ci sono le mani che soccorrono. Ma lì ci sono anche le corde vocali che
gridano alla comunità diocesana intera le situazioni di bisogno, stimolandola e sensibilizzandola all’impegno. Anche
fisicamente la nuova sede della Caritas diocesana in via Malanotti a Vittorio Veneto esprime la volontà dell’organismo di essere sempre più mezzo che aiuta i credenti a crescere nella pratica dell’amore e
non solo un “erogatore” di servizi. Il cuore della sede è la
cappella, il polmone una sala
per gli incontri di formazione,
le arterie un itinerario di opere d’arte sui santi della carità e
sulle opere di misericordia.
In questi giorni in via Malanotti si sta facendo il punto
sulla situazione delle nostre
periferie. I risultati li troveremo, entro breve, nel dossier
sulle povertà. In testa alle emergenze – spiega la vicedi-
rettrice Mara Cattai – resta il
lavoro che non c’è. La disoccupazione porta difficoltà a
pagare le bollette, impossibilità a onorare i mutui, richiesta di cibo e vestiti. Diverse famiglie immigrate, magari in Italia da anni, si sono smembrate: il capofamiglia resta qui,
gli altri sono rientrati nel Paese d’origine. Gli sfratti esecutivi incombono, e le abitazioni della Caritas sono tutte piene. Si tratta però di accoglienze temporanee. Che ne sarà,
allora, fra qualche settimana,
di quella madre con tre figli ospitati in un appartamento?
In Caritas continuano anche a
seguire, per quanto possibile,
i profughi giunti nel 2011 dalla Libia. Nel Coneglianese ce
n’è ancora una ventina. Da un
po’ di mesi sono stati abbandonati dallo Stato al proprio
destino. Non conoscono la nostra lingua, non trovano lavoro, non hanno i soldi per l’affitto. Sono figli di nessuno e
l’unico campanello che conoscono è quello della Caritas.
a poiché la Caritas non
Mvuole
essere una ong, e
una conversazione che aiuti un
immigrato a meglio conoscere
la nostra lingua; con “Uno straniero a pranzo con noi” ci si
rende disponibili ad avere alla
propria tavola uno o più immigrati allo scopo di meglio
conoscere culture e popoli
presenti tra di noi; con “Una
famiglia per una famiglia” ci si
rende disponibili a sostenere,
non con soldi ma con la vicinanza, una famiglia che affronta senza supporti un momento di difficoltà.
è molto cammino da
C
’
compiere, per far capire,
innanzitutto alle comunità cri-
Mara Cattai, vicedirettrice della Caritas
per essa i poveri non sono destinatari passivi di erogazioni
assistenziali, all’aiuto materiale si affianca l’accompagnamento umano. Inutile dire che
il primo è molto più facile del
secondo. Ma proprio in quest’ultimo sta la differenza cristiana. Ecco allora il progetto
“Persone e tempo, non solo cose per una carità di qualità” elaborato da Luca Di Pietro. La
Caritas si propone come intermediario per avvicinare famiglie italiane e immigrati per
creare percorsi di conoscenza
più o meno impegnativi: con
“Il dono della parola” si dà la
disponibilità di alcune ore per
stiane, la vera natura della Caritas. Per fortuna di tanto in
tanto avvengono episodi che iniettano entusiasmo a chi si
spende nelle periferie. Come
la storia di Zibi, profugo originario della Guinea Bissau,
dodicimila chilometri di peregrinazioni nei piedi, oggi ventenne. Non ha fatto la fine di
tanti altri profughi, grazie a una coppia di Cimetta che ha
quattro figli e a una signora
che gli ha dato un lavoro. La
famiglia l’ha accolto in casa e
praticamente l’ha adottato, la
signora gli ha affidato la cura
di una vasta tenuta. Il crocevia di queste disponibilità è la
Caritas, che ha anche “spinto”
Zibi verso l’esperienza degli
scout a Orsago.
Nelle periferie succede anche
questo.
Federico Citron
L’IMMEDIATEZZA DI PAPA FRANCESCO
gesti, confermati dalle parole, espresse tra l’altro con un linguaggio vivo, con cui egli manifesta con
immediatezza ciò che vuole dire.
La gente vede, ascolta e avverte lo
spirito evangelico e libero del suo
modo di fare.
In questi giorni il Papa ha fatto la
sua prima uscita dalla sede vaticana per andare a Lampedusa. Il significato di questa prima volta lo
ha spiegato lui stesso: andare alla
periferia, dove vivono prevalentemente i poveri, gli ultimi, i dimenticati della società. Proprio quelli
che la nostra società, la politica, la
stampa e larghi strati della popolazione italiana non vogliono. Papa Francesco non aggredisce, non
critica frontalmente chi non la
pensa come lui, ma con il suo atteggiamento mostra cosa preferisce. L’elenco dei gesti che manifestano la costante del suo agire ormai è lungo; è una sequenza di “prime volte” di per sé eloquente: la
presenza di Sergio Sanchez, il rappresentante dei cartoneros dell’Argentina, accanto ai diplomatici nel giorno dell’inizio del suo pontificato; la lavanda dei piedi ai ragazzi, ospiti del carcere minorile
di Casal del Marmo, la sera del Giovedì santo; il rifiuto di assistere al
concerto offerto a lui, Papa, perché faceva pensare al tributo offerto ad un principe; il rifiuto di andare in ferie perché la maggioranza non può farlo…; tutto questo
aggiungendo l’invito ad andare a
portare il vangelo alle periferie della storia.
Da dove gli viene questo stile? Dal
Il senso positivo
di “periferia”
“Periferia ha un senso negativo,
ma anche un senso positivo,
perché la realtà si capisce meglio
non dal centro, ma dalle periferie”
(visita alla parrocchia di Santi
Elisabetta e Zaccaria in Roma).
Evangelizzare, ovvero
uscire da se stessi
“Evangelizzare implica zelo
apostolico e cioè la parresia di
uscire da se stessi e recarsi verso le
periferie, non solo quelle
geografiche ma anche le periferie
esistenziali” (dal discorso del
cardinale Bergoglio alle
Congregazioni generali che hanno
preceduto il Conclave).
L’unzione giunga
a tutti
“Cari sacerdoti, Dio Padre rinnovi
in noi lo Spirito di Santità con cui
siamo stati unti, lo rinnovi nel
nostro cuore in modo tale che
l’unzione giunga a tutti, anche
alle periferie, là dove il nostro
popolo fedele più lo attende e
apprezza” (omelia della messa del
Crisma).
Date testimonianza
al Vangelo!
Gesti che lasciano il segno
atteggiamento con cui si è fatL
’
to da subito notare – e apprezzare – papa Francesco sono i
FRANCESCO
SULLE
PERIFERIE
vangelo messo in pratica seguendo l’esempio di Gesù Cristo. E anche non possiamo non pensare al
santo, dal quale il Papa ha preso il
nome, che ha abbandonato i privilegi di una vita ricca e festaiola per
andare a servire i poveri e i lebbrosi
alla periferia della sua città. Allo
stesso modo papa Francesco ricerca i poveri nelle periferie della
società attuale, li visita ponendoli
al centro dell’attenzione di tutti.
Ognuno, interpellato dal suo esempio, pensa di cambiare. C’è chi
lo fa perché si vergogna di sentirsi
privilegiato, ma non durerà a lungo; la parte migliore nella chiesa si
lascia interrogare sinceramente:
quali sono le periferie del mio ambiente, del mio paese? Dove manifestare la misericordia, termine
ripetuto con frequenza da papa
Francesco? Sono persone (più che
“La Chiesa deve uscire da se
stessa. Dove? Verso le periferie
esistenziali, qualsiasi esse siano,
ma uscire. Gesù ci dice: Andate
per tutto il mondo! Andate!
Predicate! Date testimonianza
del Vangelo!” (cfr Mc 16, 15) (dal
discorso ai movimenti nella veglia
di Pentecoste).
Don Gabriele Secco
luoghi) che sperimentano la sofferenza della vita, sofferenza spesso
nascosta agli altri oppure ignorata. Da noi sono gli stranieri che
hanno perso il lavoro e mancano
della solidarietà della famiglia o dei
parenti; sono quelli che vivono in
solitudine la vecchiaia, il fallimento della famiglia o del progetto lavorativo; sono quelli che la gioia di
vivere è scomparsa dal loro volto.
Cosa posso fare? Anche un piccolo gesto è infinitamente più di niente.
Don Gabriele Secco
Le periferie
esistenziali
“A me piace usare l’espressione
‘andare verso le periferie’, le
periferie esistenziali. Tutti, tutti
quelli, dalla povertà fisica e reale
alla povertà intellettuale, che è
reale, pure. Tutte le periferie, tutti
gli incroci dei cammini: andare
là. E là, seminare il seme del
Vangelo, con la parola e con la
testimonianza” (dal discorso di
apertura al convegno della diocesi
di Roma).
4
Primo Piano
14 luglio 2013
LA GIOVANE NIGERIANA ARRIVATA A CASA MATER DEI
L’odissea di Joy,
la vita di Samuel
U
na normale sera d’estate
in Casa Mater Dei. Suore e mamme stanno ascoltando il telegiornale. Di fronte alle usuali immagini di barconi fitti di volti angosciati in balia
delle onde, una mamma nigeriana in attesa di un bimbo, ospite
da qualche mese, scoppia a piangere rivivendo ciò che lei stessa aveva vissuto. Quelle immagini
che ci vedono spesso semplici
spettatrici prendono vita negli occhi colmi di lacrime di questa giovane mamma che ci siede accanto.
Calmatasi, Joy inizia a raccontare nel suo inglese più o meno
comprensibile.
Il viaggio
Proveniente da una famiglia nigeriana molto povera, lascia il villaggio con altri suoi connazionali attratta dal bagliore del benessere europeo e, ignara, si affida
ad una donna che le promette di
portarla a Londra. Su un camion
pieno zeppo di donne, bambini,
uomini aggrappati ovunque, inizia, carico di speranza, un viaggio lungo ed estenuante. Per giorni e giorni solo deserto, cielo e
sabbia, sete e fame. Joy vede amici e conoscenti cadere esausti
da quel camion e rimanere lì abbandonati a se stessi, traditi dal
sogno di una vita migliore. Poi
l’arrivo in Libia, in una terra che
rende prigionieri coloro che come lei si ritrovano stranieri privi
di documenti. L’esperienza del
carcere, in piena promiscuità, è
dolorosissima sotto il profilo fisico e psicologico per le violenze
subite.
La fiducia ritrovata
È proprio in questo luogo di sofferenza e di umiliazione che incontra un connazionale al quale
aggrapparsi affettivamente ed è
da questa relazione che Joy ritrova forza e fiducia nella vita.
Una volta usciti dal carcere lui la
salva dal pestaggio al quale Joy è
sottoposta per essersi rifiutata di
prostituirsi. Trascorrono poi insieme un periodo di sostanziale
tranquillità in Libia, durante il
quale trovano entrambi un piccolo impiego. Tranquillità che
però viene interrotta dallo scoppio della guerra. Tutti gli africani
immigrati in Libia sono costretti
a fuggire.
lumina il loro barcone. Qualcuno
li ha avvistati. Una luce che significa salvezza, Europa. Si sbraccia Joy, insieme a tutti gli altri, alzando le braccia al cielo e ringraziando quel Dio a cui non ha
smesso di affidare le sue preghiere, anche quando la barca sembrava affondare e ognuno invocava il proprio Dio gridando “Allah, Dio, aiutaci, salvaci, non vogliamo essere mangiati dai pesci!”.
Mani tese a Lampedusa
Mani tese a soccorrere, cuori aperti ad accogliere le ridonano vi-
Joy e il suo compagno salgono
nello stesso barcone, diretto a
Lampedusa, dopo essere stati costretti a consegnare agli scafisti
tutti i soldi che avevano con sé. Inizia per loro il viaggio dell’orrore: in centinaia e centinaia, tutti
disposti “a spina di pesce”, così da
occupare per intero lo spazio del
barcone. Questa volta non è la
sabbia a seppellire i corpi dei suoi
compagni venuti meno lungo la
traversata per fame e sete, ma l’acqua del mare. Nuovamente paura, disperazione, condizioni disumane prima di intravvedere in
cielo le luci di un elicottero che il-
Dal centro di prima accoglienza
ad una comunità, ad un’altra ancora... giorni di viaggio attraverso paesi e regioni d’Italia, finché
Joy viene accolta in un centro Caritas del Friuli. Qui la sorpresa:
scopre di essere incinta e decide
di accogliere quella vita concepita nel mezzo di un vortice di incertezze. È per lei un dono, ha diritto di esistere. Viene accolta nel-
Joy con Joseph e Samuel a Casa Mater Dei
Se la Chiesa si fa prossimo
Q
La nuova vita che arriva
Il barcone
LA SCELTA EMBLEMATICA DI LAMPEDUSA
uando ho sentito la notizia,
trasmessa quasi in sordina,
che papa Francesco avrebbe fatto
una visita a Lampedusa, mi sono
subito balenati dei flash.
Alcuni magari banali:
- Papa Bergoglio, pur avendo antiche origini italiane, è un migrante, cittadino extracomunitario (sia come argentino, che come
abitante dello Stato Vaticano):
quando è sceso nell’isola gli avranno chiesto un visto di ingresso valido, oppure avranno attivato le procedure di respingimento
applicate ai clandestini?
- Papa Francesco, che i cardinali
in conclave hanno chiamato “dalla fine del mondo” per eleggerlo
papa, altro non è che una persona (e che persona!) che realizza un
proprio cammino, che poi è una
missione per l’umanità intera, lontano dal Paese natale, così come
gore: l’arrivo a Lampedusa dà certezza alla sua speranza, i piedi finalmente toccano terra. Joy si
sente stordita, stanca ma salva.
Viene accompagnata al centro
profughi di prima accoglienza, insieme alle altre donne e ai bambini, con lei sbarcati. È proprio
qui che Joy comprende di essere
stata separata dal suo compagno,
a sua volta collocato in un altro
centro per soli uomini. È impossibile rintracciarlo, rivederlo, parlargli, proseguire insieme il viaggio di speranza. I protocolli di accoglienza non rispettano certo i
legami affettivi. Nel suo cuore rimane solo la speranza di poterlo
un giorno riabbracciare.
tanti altri uomini hanno fatto e
continueranno a vivere la propria
esistenza laddove libertà e speranza potranno loro consentirglielo.
a ci sono flash molto più imM
portanti, riflessioni, che vedono il gesto intriso di vitalità pastorale e di speranze di Chiesa autenticamente evangeliche.
- Non è la prima volta che papa
Francesco ci invita a stare nelle periferie del mondo. Ora lui ha realizzato concretamente un viaggio
che parte dalle periferie, dalla vita concreta degli uomini del nostro tempo, per richiamare tutti
ad abbandonare scranni, incensi,
comodità, che spesso si rilevano
e si salvaguardano al Centro.
- La periferia di nome Lampedusa è, non solo simbolicamente, per
molti italiani ed europei, quella
più emblematica, soprattutto
quando diviene porta di ingresso
per i più disperati del mondo. La
porta dell’Europa, luogo simbolo
di speranza o, al contrario, di morte e disperazione.
- È anche bello pensare che questo viaggio, il primo del pontificato (e anche questo merita attenzione sullo stile di questo Papa)
non sia stato programmato dalla
Curia o dai potentati del mondo,
ma sia nato da una preghiera di
un parroco della periferia più
profonda, con i connotati della
semplicità e della discrezione, che
ha trovato la stupenda risposta affermativa del Papa. Probabilmente una modalità pastorale capace
di stravolgere tanto di quello che
sembrava omologato, per aprire
porte di speranza impreviste e
grandiose.
Il viaggio di papa Francesco è scin-
tilla, che richiama uno stile di essere Chiesa e di farsi prossimo, che
spesso abbiamo messo da parte.
i piace anche collegarmi al
M
mio vissuto personale.
Sono da sempre un pellegrino delle periferie, l’unica modalità che
mi permette di vivere incontri che
danno senso alla mia vita e che, ogni sera, mi offrono la gioia di dirmi “è stata una giornata che valeva la pena di essere così intensamente vissuta”.
Molto di quello che ho capito e vivo mi è stato donato dalle tante
persone paragonate a “mezzi bicchieri vuoti”, ma dai quali, da quell’altra porzione di bicchiere ho
sempre attinto acqua salutare, rinfrescante, che offre ristoro e speranza e diviene capace di dare tono alla mia esistenza.
E allora mi viene anche spontaneo pensare alla nostra società,
dove le periferie della vita sono più
vaste delle sterminate pianure del
pianeta.
fortuna e la gioia di viveHreo laampie
porzioni del mio
tempo facendomi compagno d’av-
la Casa Mater Dei di Vittorio Veneto. Il bambino che porta in
grembo è il preludio di un nuovo
futuro per lei, troppo provata dal
dolore, ma pronta ancora una volta a lottare sostenuta da una gran
voglia di vivere.
I mesi alla Mater Dei
I mesi alla Casa Mater Dei permettono a Joy, lentamente, di placare tensioni e angosce, di rielaborare tutto l’accaduto, di vivere
il tempo dell’attesa con serenità e
fiducia, di raccontare e di raccontarsi. Quella sera, come tante
altre sere, il cuore di noi tutte,
gonfio di commozione e di stupore ha colto, nella presenza di
questa giovane incinta, un’altra
Presenza da abbracciare, da amare.
Samuel ritrova il papà
La nascita del piccolo Samuel sarà
per Joy segno dell’Amore di Dio,
che mai abbandona i suoi figli,
sarà “rinascita” anche per la madre. Questo evento fa emergere
forte nel suo cuore il desiderio di
poter rintracciare il compagno,
divenuto ora padre, per condividere con lui emozioni e gioie che
finalmente illuminano la loro storia. Attraverso non poche peripezie Casa Mater Dei si mette alla ricerca e viene a sapere che Joseph si trova in una comunità di
accoglienza a Bari. Gli viene dato l’annuncio gioioso della paternità e ci si accorda con i responsabili, affinché Joseph e Joy possano riabbracciarsi e insieme
stringere nell’abbraccio la loro
creatura. L’incontro davvero
commovente avviene, qui a Casa
Mater Dei, nel giorno del battesimo del piccolo, giorno di grazia
e di gioia. La luce e lo stupore ora illuminano i loro volti. Ed è festa per tutti.
Questa storia, come tante altre, è
grande segno dell’Amore Provvidente di Dio Padre che “scrive
dritto sulle righe storte di noi suoi
figli”.
La Comunità Mater Dei
di Vittorio Veneto
ventura di persone con disabilità,
di ogni tipo e gravità che comportano tante limitazioni e problemi. Ma in realtà sono loro che
con un sorriso o un abbraccio, mi
fanno dire che nonostante tutto
sperano, che intravedono un domani diverso, atteso fin d’ora, di una vita buona, realizzata.
Incontro anche molte persone, italiane e straniere, che portano
sulle spalle pesantissime croci di
povertà, di abbandono, di emarginazione.
Diventare come l’uomo di Cirene
permette di vedere degli abbozzi
di sorriso, occhi che guardano un
po’ più lontano.
È, come dice il Papa “portare la
gioia nelle periferie della vita”, incontrando dapprima le periferie
che convivono dentro di noi, nelle nostre famiglie e nelle nostre
comunità.
Ecco allora che la Croce del Signore non sarà più di legno secco, mantenuto eretto nelle chiese
e nei luoghi di culto, ma diverrà
virgulto robusto, portatore di
gemme feconde di bene, di misericordia, di umanità.
Angelo Cremasco
Attualità
14 luglio 2013
IL MONDO PRODUTTIVO È PERPLESSO
Lavoro, novità
poco coraggiose
P
rima di entrare nel merito degli ultimi provvedimenti del
Governo in materia di lavoro,
cerchiamo di capire il contesto della situazione economica in particolare nella nostra Regione, conseguente alla Grande Crisi cominciata nel 2008. Secondo i dati forniti da
Veneto lavoro, in un anno, tra il 2012
ed il 2013 sono state perse 20mila unità, vale a dire che il saldo tra nuovi assunti e licenziati è negativo. Se
dovessimo ampliare il confronto,
comparando l’inizio della crisi con il
momento attuale, il saldo è sempre
negativo con circa 120mila posti
scomparsi sommando il settore industriale, quello agricolo e i servizi,
questi ultimi con il fiato corto (saldo
occupazionale anch’esso negativo).
In questo contesto si pongono i vari provvedimenti in materia di lavoro che si sono succeduti da luglio dell’anno scorso.
Proprio in questo periodo dell’anno
nel 2012 usciva la cosiddetta Riforma Fornero, ispirata da una severa
critica delle normative precedenti
che avevano allargato le tipologie dei
rapporti di lavoro e avevano posto
l’accento anche sui rapporti di tipo
autonomo (partite Iva e contratti a
progetto). Secondo Fornero era sufficiente porre limitazioni all’utilizzo
di tale flessibilità e i mille rivoli in cui
disperdeva l’occupazione sarebbero
stati ricondotti a un unico grande alveo, quello del rapporto subordinato a tempo indeterminato.
Una riforma di tal portata, al di là del
giudizio di merito, avrebbe (forse)
trovato la sua ragione in una fase espansiva dell’economia. In un sistema economico nel quale si evince una forte riduzione della capacità produttiva il comportamento degli imprenditori è orientato a minimizzare i costi e a ridurre i rischi.
Si è quindi riscontrata una rapida decrescita dei “contratti incriminati”
senza che questo portasse ad alcun
beneficio per l’occupazione. Impegnarsi su un contratto a tempo indeterminato, con i vincoli che esso
presenta, significa avere certezze: nel
momento in cui queste non ci sono
meglio evitare l’impegno in attesa di
tempi migliori.
Il nuovo decreto legge n. 76, emanato dal Governo qualche settimana
fa, ha seguito la filosofia delle micro
correzioni alle regole in essere senza modificare peraltro gli aspetti più
farraginosi della precedente riforma.
Il testo contiene molti provvedimenti: proviamo a vedere da vicino
quelli di impatto sull’occupazione.
Incentivi all’occupazione
I benefici possono apparire rilevanti, pari a un terzo della retribuzione
lorda per i primi 18 mesi e con ciò
dare una boccata di ossigeno alle imprese ed (in teoria) favorire nuova
occupazione. Peraltro qualsiasi incentivo non è di per sé determinante a spingere l’imprenditore ad assumere. Questo comportamento può
essere efficacemente sintetizzato con
una frase di un’imprenditrice artigiana: “Se non ho lavoro, come posso assumere? Cosa mi servono gli incentivi?”.
Se accanto a questo l’incentivo reca
con sé alcuni aspetti problematici,
allora poco può servire a movimentare un mercato del lavoro declinante.
Quando si ha diritto al beneficio? Assumendo a tempo indeterminato un
giovane (da 18 a 29 anni) che abbia
i seguenti requisiti: in alternativa che
siano privi di un impiego da almeno
6 mesi oppure che non abbiano un
diploma di scuola media superiore
o professionale oppure che vivano
soli con una persona o più persone
a carico.
Già avere limitato il raggio d’azione
ai soli contratti a tempo indeterminato appare di poca utilità poiché l’utilizzo del contratto a termine per i
giovani già espulsi dal mercato del lavoro (e senza possibilità di utilizzo di
apprendistato) rimane l’unica ancora di salvezza.
Accanto ai requisiti soggettivi e alla
tipologia contrattuale va evidenziato un altro elemento che certamente andrà ad influire negativamente
sull’applicazione della norma: le assunzioni devono comportare un in-
cremento occupazionale netto rispetto ai dodici mesi precedenti. Ci
pare assurdo e controproducente in
un mercato del lavoro così asfittico
operare una tale limitazione che
blocca peraltro le già residuali possibilità di turn-over (sostituzione dei
lavoratori che si dimettono, anche
per raggiunti limiti di età).
Con queste incertezze applicative
non possiamo pensare ad un immediato successo del provvedimento
che ha dalla sua la positività dell’ampiezza temporale: le assunzioni
devono essere infatti avviate entro il
30 giugno 2015 quando (tutti noi
speriamo) il ciclo economico darà
segni di ripresa. Forse in quella data
le assunzioni si sarebbero fatte egualmente...
Per inciso, molto più coraggio hanno avuto gli artigiani veneti che a
marzo 2013 hanno sottoscritto un
accordo regionale con le organizzazioni sindacali venete che prevede
da subito e senza particolari formalità l’erogazione di incentivi da parte dell’ente bilaterale artigianato veneto (Ebav) per le nuove assunzioni
da parte delle imprese artigiane, il
tutto senza ingiustificati vincoli alle
imprese che ne usufruiscono.
Contratti a termine
Senza entrare in particolari descri-
zioni tecniche, che possono apparire complicate, non possono che essere accolte con favore le modifiche
eseguite sul provvedimento Fornero. Tra tutte spicca l’abolizione del
divieto di proroga del contratto acausale. In termini semplici il contratto a termine dev’essere sempre
giustificato da cause di carattere tecnico, produttivo e organizzativo. Con
la Riforma del luglio 2012 era stato
introdotto il contratto a termine acausale, legittimando il datore di lavoro a stipulare per una e una sola
volta un contratto, della durata massima di un anno, non prorogabile.
Oggi la proroga è possibile e permette una semplificazione normativa che non potrà che aiutare le imprese. Manca peraltro la cancellazione dell’appesantimento di costo
introdotto l’anno scorso che ha depresso il numero di assunzioni a termine.
Contratto a chiamata
Con il contratto a chiamata le imprese retribuiscono i dipendenti solo per l’orario effettivamente svolto,
senza obbligo di garantire il salario
per le ore restanti. La Riforma Fornero aveva limitato fortemente l’utilizzo di tale strumento e ciò aveva avuto una immediata ripercussione
nella nostra regione tanto che, sempre secondo i dati forniti da Veneto
Lavoro, sono 25mila i contratti risolti (e quindi non più attivi).
Il ministro del Lavoro Giovannini introduce una nuova e ulteriore penalizzazione che riguarda la quantità di
orario svolta dal lavoratore: se questa supera le 400 ore il contratto viene trasformato in tempo pieno e indeterminato.
Serve tutto questo ad assicurare un
“lavoro decente”, o andrà a deprimere la (poca) flessibilità delle imprese
che lo utilizzano?
Nella consapevolezza che alcuni rilievi mossi dai sindacati sullo strumento non appaiono così ingiustificati, manca il coraggio di sperimentare vie nuove che possano coniugare il rispetto verso il lavoro dipendente accanto alla giusta flessibilità
di orario richiesta dall’impresa.
In questo l’accento si dovrà porre più
sulle tutele del lavoratore (soprattutto da attivare con gli enti bilaterali) che sulle misure draconiane, di
immediata visibilità ma che hanno
l’effetto di buttare via il bambino assieme all’acqua sporca. Sperando che
nel frattempo le norme introdotte
non abbiano di fatto reso impossibile l’accesso a tale strumento.
Ferruccio Righetto
Responsabile Divisione
relazioni sindacali e contrattuali
Confartigianato Imprese Veneto
5
Estate sì, ma
senza eccessi
Situazione: un campo di alta pressione si è radicato appena ad ovest delle
nostre regioni, ed invia correnti mediamente nord-occidentali sull’Italia.
In questo contesto leggere infiltrazioni di aria più fresca e umida sfiorano
le Alpi apportando una modesta instabilità e contribuiscono a mantenere le temperature su valori tutto sommato accettabili.
Giovedì 11 luglio (attendibilità 90%):
giornata molto simile alle precedenti,
con nuvolosità scarsa e aumento delle nubi nel pomeriggio e in serata.
Venerdì 12 (90%): nelle prime ore della notte vi sarà ancora una certa instabilità con residui fenomeni specie
sulla fascia più orientale del territorio
(zona Cansiglio); in giornata maggiori schiarite e minore probabilità di fenomeni rispetto alla sera precedente.
Sabato 13 (80%): da nordovest tenderà ad avvicinarsi un impulso leggermente più instabile che scivolerà
verso sudest e favorirà un aumento
della probabilità nonché dell’estensione dei rovesci o temporali, in moto dai
monti verso le pianure dove tenderanno a persistere (seppur non estesamente) anche in serata/notte. Lieve
calo termico più avvertito nelle zone
interessate dai fenomeni più significativi.
Domenica 14 (80%): l’ingresso di aria
più secca tenderà a portare una giornata più stabile con ridotto sviluppo
di cumuli pomeridiani e atmosfera più
gradevole. Temperature in lieve ulteriore calo, con valori prossimi alla media stagionale.
Tendenza
L’estate sta mostrando il suo volto buono, fatto di valori globalmente accettabili. Anche nella settimana entrante tale persistenza sembra essere mantenuta, con la prosecuzione di una fase complessivamente in media con i
valori attesi nel periodo (e senza ingenti perturbazioni all’orizzonte).
Previsione emessa alle 20.30 di martedì 9
luglio 2013.
6
Attualità
14 luglio 2013
SCUOLE MATERNE: LA BUROCRAZIA BLOCCA I FONDI
er le scuole dell’infanzia paritaP
rie non c’è pace. Accanto ai tagli e allo scarso riconoscimento del
loro ruolo, a complicare loro la vita ci sono anche questioni di ordinaria… burocrazia.
Il problema, evidenziato nei giorni scorsi dai presidenti della Fism
regionale e delle sette province del
Veneto, è che “i contributi del Ministero alla pubblica istruzione alle scuole paritarie, già di per sé modesti e inadeguati, sono disponibili presso gli Uffici Regionali Scola-
stici già da tre mesi, ma non vengono accreditati alle scuole paritarie (infanzia, primaria e secondaria) perché è cambiato il sistema di
pagamento!”.
Si tratta di una prima parte di contributo (poco più del 50%) relativo
all’anno scolastico 2012-2013 che,
per quanto limitato e in ritardo,
consente alle scuole di fare fronte
alle spese fisse (stipendi, contributi, ecc.) nel periodo estivo durante
il quale, com’è noto, non c’è l’entrata delle rette delle famiglie.
In sintesi, i fondi per i contributi
alle scuole paritarie sono già pienamente disponibili dall’aprile
scorso e l’Usr ha già provveduto a
suo tempo a disporre il piano regionale di riparto. Ma emerge che
il sistema operativo del Ministero
all’istruzione non sarebbe compatibile con quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A questa situazione si aggiunge, oltretutto, il ritardo del pagamento
dei contributi deliberati dalla Regione del Veneto.
L’AVIS SEGNALA CALO DI DONAZIONI
rima di andare in vacanza, fai
P
una donazione di sangue! È
l’invito lanciato dalla nuova presidente provinciale dell’Avis Vanda Pradal. «La generosità dei donatori della Marca trevigiana è
forte - spiega Pradal nel lanciare
l’appello, alla guida di oltre 32
mila donatori attivi -, ma già dall’ultima settimana di giugno si
avverte un leggero calo delle donazioni, complici il primo fine
settimana di sole e le tante preoccupazioni che tutti stiamo vi-
vendo negli ultimi anni, componenti che si aggiungono al fatto
che molti lavoratori sono restii a
chiedere la giornata al datore di
lavoro per venire a donare, dati i
tempi difficili». L’invito è particolarmente rivolto ai giovani, su
cui Avis punta molto. Basti pensare che gli studenti sono ormai
il 31% dei nuovi iscritti. E dall’inizio dell’anno nella Marca i nuovi iscritti sono già 1.257 (86 in
più rispetto allo stesso periodo
del 2012). Per info: 0422-405077.
te al dolore, che ha poi trascinato dietro a sé una esplosione di solidarietà di tante altre
persone, non nasce in lui improvvisamente in un momento in cui il mondo gli crolla addosso. Giustamente il suo racconto incomincia dall’inizio,
dalla vita della famiglia di poveri mezzadri di Castello Roganzuolo in cui è nato e cresciuto, dove ha conosciuto la
prepotenza dei padroni che gli
ha fatto nascere una profonda
esigenza di giustizia e nello
stesso tempo un bisogno di udiversa, ed è quella che ci tronire le forze con gli altri diviamo davanti agli occhi, di un
sgraziati della terra per resifastidio generale quando non
stere ai soprusi. Poi anche il
di rimozione. Il dolore, proprio
giovane Silvano è stato preso
ed altrui, è sofferenza e infelidal flusso che ha portato i concità, che vanno se possibile etadini delle nostre terre a troliminati e comunque esorcizvare nel lavoro in fabbrica una
zati. Questo è l’atteggiamento
vita meno stentata. Ma anche
comune”.
alla Zoppas e
“Poche parole” si
Ma è proprio
poi alla Zadallo sfondo
nussi la vita
intitola il libro che
di questa denon era facile
racconta la bella
ludente cone per gli stessi
avventura di Silvano
statazione che
motivi
di
Fiorot, fondatore
emergono anmancanza di
dell’associazione “Lotta giustizia. Per
cor più luminosi i casi di
contro i tumori Renzo e lui fu naturale
coloro che inmettersi denPia Fiorot onlus”. Una
vece sanno
tro in tutte le
vita, la sua, spesa tutta
reagire alla
battaglie
e
per gli altri
sofferenza,
coinvolgersi
propria e alin tutte le atrui, con la solidarietà. L’unica
zioni di solidarietà, attraverso
maniera veramente umana e
il gruppo delle Acli e il sindacristiana. Come il caso di Silcato della Cisl.
vano Fiorot.
Proprio quando Silvano penLa reazione di Silvano di fronsava di aver dato alla sua vita
una forma solida. Dopo aver
trovato in Pia la compagna ideale di vita e aver visto la nascita dei figli, Renzo, Annita,
Alberta, tutto sembra crollare. Si ammala Pia, di tumore,
ma sembra resistere e superarlo nonostante le poche speranze. Si ammala Renzo, sempre di tumore, non ce la fa ed
è portato via nel pieno della
giovinezza. E poco dopo ancora Pia che, questa volta, deve cedere. Potrebbe essere il
momento della disperazione,
ma Renzo prima di morire fa
promettere al padre che avrebbe fatto qualsiasi cosa per
poter ridare speranza e vita a
qualche altro. E questa fu la rivincita della vita attraverso l’amore. Silvano radunò attorno
a se gli amici e i medici con cui
aveva lottato per salvare la vita del figlio e della moglie e insieme, nel 1984, danno vita a
un’associazione per la lotta e
la prevenzione dei tumori. Da
allora è cresciuta in maniera
imprevedibile, spinta dall’ardore indomito di Silvano, seguendo una rigorosa linea di
gratuità e di volontariato, incanalando un flusso ininterrotto di solidarietà. Vale la pena conoscere la storia di Silvano, ora offerta in questo libro,
perché anche in un mondo,
dove tutto sembra funzionare
sulla base dell’egoismo e dell’indifferenza, c’è la possibilità
di vivere al contrario, sulla base dell’amore. GpM
segretario del Centro studi, la neurologa Anna Rita Bentivoglio, il
neuropsichiatra Massimiliano
Pomponi e il terapista occupazionale, Bruno Morabito.
A differenza dell’Alzheimer che
mina la lucidità mentale, il Parkinson
mette
sotto scacco
l’autonomia
muscolare e
volontaria,
dentro un tremore
crescente e una
paralisi raggelante. Ma se
nulla o poco si
può affermare
sulle cause, ancora ignote o tutte
da verificare sul piano delle ricerche cliniche di possibili mutazioni genetiche, tanto si può fare sul
fronte dell’approccio e della convivenza con la malattia. «In prima
istanza mai stancarsi di parlarne,
far conoscere e far capire l’effettivo decorso, degenerativo e cronico, della sindrome extrapiramidale – sottolinea il neuropsichiatra
Pomponi – senza dimenticare l’a-
fondamentale riadattare e risistemare gli spazi domestici eliminando ogni barriera, dagli angoli
vivi ai mobili ingombranti, dai passaggi stretti ai pensili alti, dai letti
troppo bassi ai sanitari privi di corrimano adiacente – consiglia il terapista Bruno Morabito – in tale
direzione ci viene in soccorso economico la Legge 13 del 9 gennaio 1989 che prevede siano restituiti, entro dieci anni, tutti i soldi
spesi per le modifiche ambientali,
anti-barriere architettoniche, che
rispettino un regolare quaderno
tecnico».
Ma come sempre c’è un valore aggiunto che sconfigge barriere e timori. «Da dieci anni convivo con
il Parkinson e ci sono stati giorni
in cui ho creduto di non farcela,
ma grazie all’amore del mio angelo, mia moglie Annalisa, dei miei
figli e del mio nipotino Giulio, ritrovo la forza di essere felice, malgrado tutto». Sono le parole di un
neononno, Gianpaolo Cappelletto, presidente dell’Associazione
parkinsoniani di Treviso, che sceglie la speranza contro la paura.
Elena Pilato
LA SUA VITA RACCONTATA DA SERGIO TAZZER
Silvano Fiorot
in poche parole
“P
oche parole”, così si
intitola il libro che
racconta la bella avventura di Silvano Fiorot. Poche parole e molti fatti, viene
spontaneo da completare.
Questa infatti è la vita di Silvano Fiorot, il fondatore dell’associazione Lotta contro i
tumori Renzo e Pia Fiorot onlus, una vita spesa tutta per gli
altri. È una lungo racconto in
prima persona, raccolto dal
giornalista Sergio Tazzer, lasciato nella sua forma grezza,
senza preoccupazione letterarie, che lascia per questo trasparire la straordinaria passione di un uomo che, colpito
in ciò che aveva di più caro nella vita, non si è lasciato piegare.
Il racconto di Silvano è introdotto da una vicenda personale del giornalista. Un brutto incidente stradale che lo ha disteso in un letto dell’ospedale
per lunghi mesi. Una esperienza di sofferenza che lo ha
messo a contatto con quanto
la nostra civilissima società fa
per combattere la sofferenza.
Non molto. “Civiltà e solidarietà - scrive Tazzer - sono termini che nei due casi, malattia
e handicap, dovrebbero essere
strettamente legati. La realtà è
MALATTIA CON CUI SI PUÒ CONVIVERE
Parkinson, strategie
per il contenimento
n nemico inesorabile e im«chiamati
Uplacabile
contro cui si è
a combattere una lotta
quotidiana, per disarmarlo e per
contenerlo, con l’attenzione più vigile verso i sintomi sempre più invalidanti, con il recupero della volontà di controllo muscolare e con
un allenamento della memoria fisica da esercitare, con costanza, ogni giorno». Così il dottor Diego
Ricciardi descrive la spietatezza di
una malattia non mortale ma incurabile, come il morbo di Parkinson. Una spietatezza che va affrontata con pari forza d’animo e
coraggio. «Non si può subire il ricatto psicologico del Parkinson,
cedergli la nostra dignità e identità
di persone – continua lo specialista – occorre convincersi che, con
l’adeguato ausilio medico, si deve
e si può far leva sulle funzionalità
psicofisiche residue».
Ricciardi, docente in ambito geriatrico dell’Università cattolica di
Roma, fa parte dell’équipe diretta
dal professor Roberto Bernabei,
che dal 2010 promuove, nella sede di viale Oberdan del Centro
studi Linda e Achille Lorenzon di
Treviso, corsi avanzati di divulgazione scientifica e di supporto terapeutico per i malati di Parkinson e i loro familiari (caregivers).
Accanto a lui uno staff di specialisti di elevata competenza medica. Il dottor Augusto Di Vossoli,
spetto di peculiare reazione soggettiva che ciascun paziente manifesta alla terapia farmacologica
prescritta».
Perché, altro elemento rilevante,
il Parkinson non è uguale per tutti. «Bisogna ottimizzare sul paziente la perfetta terapia
dopaminergica – precisa
Pomponi –
mai far mancare il sostegno
psico-sociale
di rinforzo,
con incontri
settimanali che
stimolino la dimensione relazionale per evitare
forme di autoisolamento; formulare, quindi, appropriate strategie
motorie multiple, con percorsi di
fisioterapia riabilitativa e ricorrere, nel caso di oscillazioni d’umore o di depressione reattiva, a una
calibrata farmacoterapia con effetto adiuvante».
Anche l’ambiente di casa va ridisegnato in funzione della malattia
e del suo progredire. «Diventa
Camminamonti - Attualità
14 luglio 2013
7
GLI ITINERARI DI CAMMINAMONTI 2013
SEMENZA E TOFFOLON, GESTITI DAL CAI DI VITTORIO
I due rifugi... “vittoriesi”
6º itinerario: da Pian delle More - Piancavallo (1193 m) per la
Val Grande sentiero n. 925.
Dislivello: 850 m
Tempo di percorrenza: ore 4
Difficoltà: E - Escursionistica
RIFUGIO CARLO E
MASSIMO SEMENZA
(2020 m)
BIVACCO ALESSIO
TOFFOLON (1993 m)
Alta Val de Piera - Gruppo del
Col Nudo
Comune di Tambre
Telefono: 0437-49055
Proprietà: Sezione del Cai di
Vittorio Veneto
Gestore: Peruccon Alessia
Posti letto: 18 e 10 posti d’emergenza
Bivacco a Forcella Lastè: 9 posti cuccette
Cartografia: Tabacco n 012
1:25000
(Forcella Antander - Gruppo
Col Nudo-Cavallo)
Comune di Chies d’Alpago
Proprietà : Sezione del Cai di
Vittorio Veneto
Posti letto: 9 posti cuccette
Cartografia: Tabacco n. 012
1:25000
I
orge nell’alta Val de Piera, in
Sposizione
riparata poche decine di metri a sud ovest di Forcella Lastè, di collegamento attraverso la Val Sperlonga con la
Val Salatis. Dal valico si staglia
un’imponente vista sulle montagne del Friuli. Punto d’appoggio lungo le Alte Vie delle Dolomiti n. 6 e 7, è ottima base per
escursioni, anche con gli sci e le
racchette da neve, sui monti che
coronano l’Alpago. All’intorno,
di particolare suggestione all’inizio dell’estate, le abbondanti
fioriture. La cucina offre piatti
tipici di montagna, come canederli, casunziei e gulasch. Disponibile una piccola biblioteca. Al ritorno dall’escursione,
chi raggiunge il rifugio da Pian
delle Lastre, può fermarsi a Pian
Grant all’agriturismo Cooperativa Monte Cavallo oppure a
malga Sant’Anna e far provvista di formaggi, ricotta fresca e
affumicata. Prodotti caseari di
qualità sono reperibili anche
nello splendido altipiano del
Dislivello: 650 m circa solo andata
Tempo di percorrenza: ore 3
Difficoltà: E - Escursionistica
Il rifugio Semenza
Cansiglio, al Bar Bianco e a malga Mezzomiglio. Il rifugio fu inaugurato nel 1963 per iniziativa della sezione di Vittorio Veneto del Cai. Fu ampliato nel
1992 e nel 2002, e ulteriormente ammodernato nel 2004.
1º itinerario: da malga Pian delle Lastre (1270 m) per la Val de
Piera “sentiero alto” n. 926 o
basso n. 923
Dislivello: 800 m
Tempo di percorrenza: ore 2.15
- 2.30
Difficoltà: E - Escursionistica
2º itinerario: da Pian Canaie (m
1069) passando per casera Palantina e proseguendo in direzione Sassòn della Madonna,
sentiero n. 922. Giunti a questo
punto proseguire per sentiero
n. 923.
Dislivello: 1000 m
Tempo di percorrenza: ore 3.30
Difficoltà: E - Escursionistica
l bivacco Toffolon fu inaugurato nel 1981, realizzato
presso la Forcella Antander, nel
Gruppo Col Nudo-Cavallo - Dolomiti orientali, che si apre fra il
Monte Antander e il Monte
Messer, valico alpinistico fra
l’Alpago e la Val Prescudin. Consiste in un fabbricato in legno
rivestito in lamiera, montato nel
1980 ad opera della Sezione Cai
di Vittorio Veneto. È intitolato
ad Alessio Toffolon, alpinista vittoriese caduto nel 1968 sulla
Cima piccola di Lavaredo.
1º itinerario: L’itinerario princi pale per accedere al bivacco
prende avvio da Pian Formosa
(1204 m) e si snoda lungo il
sentiero identificato dal segnavia n. 979, che dapprima per
bosco e quindi costeggiando
un ripido ghiaione perviene ad
un’ampia conca glaciale per
raggiungere quindi, poco prima
della forcella Antander, il bivacco. In discesa lo stesso itinerario o scendendo lungo il ghiaio ne.
Dislivello: 800 m circa
Tempo di percorrenza: ore 2
Difficoltà: E - Escursionistica
3º itinerario: Da malga Cate/casera Pal (1052 m) attraverso la
Val Salatis e la Val Sperlonga,
sentiero n. 924.
Dislivello: 1000 m
Tempo di percorrenza: ore 3.45
Difficoltà: E - Escursionistica
4º itinerario: da casera Capovilla - Piancavallo (1300 m) per
la Val Sughet sentiero n. 924,
poi sentiero attrezzato Cimon
del Cavallo.
Dislivello: 950 m solo andata
Tempo di percorrenza: ore 3.30
Difficoltà: EEA - Escursionisti
Esperti con attrezzatura
5º itinerario: dal rifugio Arneri Piancavallo (1630 m) passando per casera Palantina, sentiero n. 993. Giunti al Sassòn
della Madonna proseguire per il
n. 923.
Il bivacco Toffolon
LA PROVINCIA DI TREVISO HA RESO NOTI I DATI DELL’ULTIMO ANNO.
LE PRESENZE REGISTRANO UN +2,66%
LA PEDEMONTANA TRA LE AREE
A VOCAZIONE TURISTICA
Turismo, nel 2012 +8,56% di arrivi
ra le aree tematiche e terriT
toriali prioritarie per il turismo nel Veneto, la nuova legge
nche il 2012 è stato un anA
no buono per il turismo
nella Marca Treviso. Nei giorni scorsi la Provincia ha diffuso i dati relativi ai 12 mesi, che
registrano complessivamente
+8,56% negli arrivi e +2,66%
nelle presenze. A livello regionale Treviso è tra le province
con i maggiori incrementi.
È un dato che risulta diversificato nei diversi comprensori,
con la migliore performance
dell’area dell’Asolano (+22,95%
di presenze), Treviso Sud
(+18.36% arrivi, +6,41% presenze), Treviso Nord (+14,45%
arrivi, +15,75% presenze), Treviso capoluogo (+8,88% arrivi).
Traino di questo incremento
risultano essere gli stranieri,
con un incremento del 15% riguardo agli arrivi e dell’8,46%
per le presenze. Quanto alle loro nazionalità primeggiano
Cina, Germania, Francia, Austria e Usa. In ripresa gli altri
asiatici e il Giappone.
Riguardo alla scelta delle strutture ricettive il 68% degli stranieri e anche una maggioranza di italiani sceglie le strutture a 4 stelle o comunque di categoria medio-alta. Il 34% degli italiani invece si rivolge alle strutture extra-alberghiere.
L’indotto stimato per il turismo nella Marca è quantificabile, secondo gli addetti ai lavori in 160 milioni di euro nel
periodo da gennaio a novembre, con una spesa media per
turista giornaliera di circa 90
euro.
Guardando oltre i dati numerici, come ha sottolineato il
presidente del consorzio Mar-
ca Treviso, Gianni Garatti i
«risultati sono soddisfacenti
anche perché stiamo modificando il nostro turismo da business a leisure», cioè quello legato a vacanze e tempo libero.
Un cambiamento confermato
anche dal presidente dell’Associazione degli albergatori,
Federico Capraro: «Noi stiamo
performando in un periodo
drammatico anche dal punto
di vista economico. I dati presentano alcune zone in calo,
che sono quelle con vocazione
prevalente al business e non è
un caso. Per quanto riguarda
le presenze straniere stiamo
assistendo ad un trasferimento del mercato: quello tedesco,
in calo, è anche quello più ricco. Oggi abbiamo una tenuta
come numeri, ma una qualità
diversa».
regionale ha inserito – insieme
a Venezia e laguna, Dolomiti,
Lago di Garda, mare e spiagge,
Terme Euganee, il Po e le città
d’arte – anche l’area della Pedemontana Veneta, tra cui l’alta
Marca. «Si tratta di un risultato davvero fondamentale per il
nostro territorio – sottolinea il
consigliere regionale di Cappella Maggiore, Gianpiero Possamai (nella foto) –, perché la Pedemontana è ora riconosciuta
come sistema turistico tematico, quindi come ambito territoriale omogeneo in termini di tipologie turistiche e specializzato in termini di presenza di risorse turistiche. È un territorio
che ha più volte dimostrato di
avere tutte le potenzialità per
un turismo “alternativo”, grazie
non solo a storia, arte, cultura e
tradizioni ma anche a produzioni agroalimentari e artigianali di pregio, sport e manifestazioni».
La legge, che punta a sburocratizzare e semplificare gli adempimenti, le procedure e le autorizzazioni e a promuovere e sostenere le attività turistiche in
un quadro di risorse pubbliche
sempre decrescenti, diventa ora la norma unica di riferimento per un settore sul quale la Regione ha competenze dirette e
pressoché esclusive.
L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regia alla Regione, che si
avvarrà nella programmazione
triennale (e nei piani annuali di
attuazione) della consulenza del
comitato regionale per le politiche turistiche.
14 luglio 2013
MALDICENZA
LA PRIMA ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO
La fede apre gli
occhi e fa vedere
prosegue dalla prima pagina
enciclica fin dall’introduzione
individua bene questo atteggiamento con una citazione del
giovane Nietzsche, un anticipatore dell’attuale mentalità. In una lettera indirizzata alla sorella scrive:
“A questo punto si separano le vie
dell’umanità: se vuoi raggiungere
la pace dell’anima e la felicità, abbi
fede; ma se vuoi essere un discepolo della verità, allora indaga”. E
l’enciclica commenta: “La fede è
stata intesa allora come un salto nel
vuoto che compiamo per mancanza di luce, spinti da un sentimento cieco; o come luce soggettiva, capace forse di riscaldare il
cuore, di portare una consolazione privata, ma che non può proporsi agli altri come luce oggettiva
e comune per rischiarare il cammino” (3). Questa è precisamente
la sfida che i credenti devono oggi
affrontare.
L’
La sfida è affrontata soprattutto nel
secondo capitolo dove si dice che
la fede non è solo fonte di consolazione, ma apre anche gli occhi e
fa, in qualche modo, vedere. Non
come fa vedere la scienza: “Nella
cultura contemporanea si tende
spesso ad accettare come verità solo quella della tecnologia: è vero
ciò che l’uomo riesce a costruire e
misurare con la sua scienza, vero
perché funziona, e così rende più
comoda e agevole la vita”. D’altra
parte “la verità grande, la verità che
spiega nell’insieme la vita personale e sociale, è guardata con sospetto. Non è stata forse questa –
ci si domanda – la verità pretesa
dai grandi totalitarismi del secolo
scorso, una verità che imponeva la
dono. E dal dono risalire al donatore e sentirsi da lui amati. Una simile esperienza dà senso alla sua
vita, la rende accettabile e comprensibile: la illumina. Non è un
sentimento soggettivo del tutto incomunicabile. Di esso si può parlare con gli altri e trovare riscontro. Partendo da essa si può costruire insieme la vita. Oggi si ha
paura delle verità universali che
pretendono di abbracciare la vita
propria concezione globale per
intera perché sembrano contrarie
schiacciare la storia concreta del
alla libertà del singolo. Si preferisingolo?”. La via stretta della fede
sce che ciascuno dia alla sua vita il
passa allora tra una verità che illusuo senso. “Se però – insiste il pamina la vita in tutta la sua estenpa – la verità è la verità dell’amosione ma che, nello stesso tempo,
re, se è la verità che si schiude nellascia intatta la libertà del singolo.
l’incontro personale con l’Altro e
con gli altri, allora reL’enciclica trova
sta liberata dalla
L’enciclica si rivolge
l’indicazione di
ai credenti per aiutarli, chiusura nel singolo
questa strada nelnell’Anno della fede, e può far parte del bela Lettera di Paolo
ne comune” (34).
a vivere
ai Romani dove
La fede resta sempre
in pienezza la loro
l’apostolo afferma:
un percorso difficile.
“Con il cuore si
fede, ma nello stesso Il sentirsi così toccacrede”. Nel lintempo conduce anche ti da un amore che ci
guaggio biblico il
un serrato dialogo con trascende richiede
cuore non è la secondizioni soggettive
la cultura moderna
de dei sentimenti
di umiltà e di attento
passeggeri, ma “è
ascolto. Quello che
il centro dell’uomo, dove si intrecl’enciclica rivendica con forza è che
ciano tutte le sue dimensioni: il cortutto questo non è irrazionalità,
po e lo spirito; l’interiorità della
pura illusione, sentimenti soggetpersona e la sua apertura al montivi incomunicabili e pericolosi per
do e agli altri; l’intelletto, il volere,
la pace sociale quando si pretende
l’affettività”. È in questo centro che
di metterli in pubblico. È vita unoi “ci apriamo alla verità e all’amana di cui ognuno può rendersi
more e lasciamo che ci tocchino e
conto e di cui rendere conto agli
ci trasformiamo nel profondo”
altri, non con la evidenza del cal(26). In esso la persona, se è vigile
colo scientifico, ma con le esigene sincera, può fare l’esperienza delze vere e oggettive che ogni uomo
l’amore come della verità della vipuò scorgere nel profondo della sua
ta. Può rendersi conto che la vita
vita.
Don Giampiero Moret
non è un dato senza senso ma un
Commenti all’enciclica
che camminiamo verso un futuro di speranza» (arcivescovo
Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la
Dottrina della fede).
a attirato la mia atten«zialeHriguardo
zione un passaggio inia quella “affida-
(Marcello Semeraro, vescovo di
Albano).
’enciclica parla in realtà e«cheLnonsprimendosi
in un “noi”
è maiestatis ma bensì
bilità” di Dio. Mi è tornata alla
memoria (mi è parso di cogliere che molte volte il Papa ricorre al termine “memoria” e al verbo “ricordare” e ciò si trova anche in altri suoi precedenti testi) un assioma fondamentale
per la spiritualità di un gesuita
ed è l’affermazione – riferita a
sant’Ignazio di Loyola – per cui
occorre “cercare Dio in tutte le
cose e in tutte le cose trovare
Dio”. È un principio altissimo,
che ispira molti autori spirituali e teologi provenienti dalle fila della Compagnia di Gesù»
vuole riafferma«fedeLinre’enciclica
in modo nuovo che la
Gesù Cristo è un bene
di comunione. Essa parla della
fede come di una esperienza di
comunione, di dilatazione dell’io e di solidarietà nel cammino
della
Chiesa con Cristo per la salvezza dell’umanità (...) Oggettivamente, la luce della fede orienta il senso
della vita, porta
conforto e conGerhard Ludwig Müller solazione
ai
per l’uomo ed è
un bene per tutti,
è un bene comune: la sua luce non
illumina solo l’interno della Chiesa, né serve unicamente a costruire una città
eterna nell’aldilà;
essa ci aiuta ad edificare le nostre
società, in modo
si chiacchiera nel«constatazione
QlauantoChiesa!».
È l’amara
fatta da papa
Francesco nell’omelia a Santa
Marta il 18 giugno. «Quanto
chiacchieriamo noi cristiani –
ha osservato il Papa –. Sembra
bello chiacchierare. Non so perché, ma sembra bello. Come le
caramelle al miele, no? Tu ne
prendi una: “Ah che bello”, e poi
un’altra, un’altra e alla fine ti viene il mal di pancia». La chiacchiera – ha spiegato Francesco
– si presenta in tre forme: disinformazione (dire solo una
parte della verità); diffamazione (rovinare le persone raccontando i loro limiti); calunnia (dire cose non vere). Sono tre armi per uccidere il prossimo «sono peccato, è dare uno schiaffo
a Gesù nella persona dei suoi
figli, dei suoi fratelli». Chi le usa diventa cristiano «di buone
maniere e cattive abitudini!».
La maldicenza – aveva detto a
fine aprile sempre a Santa Marta – è tipica delle comunità cristiane chiuse che «parlano contro, distruggono l’altro e guardano dentro, sempre dentro,
coperte col muro. Invece la comunità libera, con la libertà di
Dio e dello Spirito Santo... va a-
vanti, si diffonde, perché il bene è così: si diffonde sempre!».
Le chiacchiere sono il primo nemico della mitezza (omelia del
9 marzo): «Quando si preferisce
chiacchierare, chiacchierare
dell’altro, bastonare un po’ l’altro – sono cose quotidiane, che
capitano a tutti, anche a me –
sono tentazioni del maligno che
non vuole che lo Spirito venga
da noi» facendoci «nascere in
una vita nuova, miti, caritatevoli». Per i credenti la prima regola è “non giudicare perché l’unico giudice è il Signore”, la seconda “stare zitti” e se si deve dire qualcosa dirla agli interessati. Concetti ribaditi sabato scorso, 6 luglio, a seminaristi, novizi e novizie.
Anche noi con Francesco chiediamo al Signore che ci dia «la
grazia di fare attenzione maggiormente alla lingua, riguardo
a quello che diciamo degli altri.
È una piccola penitenza ma dà
buoni frutti. Delle volte uno rimane affamato e pensa: “Che
peccato che non ho gustato il
frutto di un commento delizioso contro l’altro”. Ma, alla lunga, quella fame fruttifica e ci fa
bene» (omelia del 13 giugno).
FC
VATICANO CONSACRATO A S. MICHELE
o scorso 5 luglio papa FranL
cesco ha consacrato lo Stato
della Città del Vaticano a San
Giuseppe e a San Michele Arcangelo, inaugurando anche un
monumento di
quest’ultimo nei
giardini vaticani,
presso il palazzo
del Governatorato. Poco prima
dell’inizio della
cerimonia era
giunto sul luogo
Benedetto XVI,
invitato personalmente dal suo
successore. Il Papa emerito è stato salutato con
grande affetto dai
presenti e dal per-
cuori inquieti e abbattuti, ma
impegna anche i credenti a porsi a servizio del bene comune
dell’umanità attraverso l’annuncio e l’autentica condivisione della grazia ricevuta da Dio»
(cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i
vescovi).
credere s’impara cre«noA
dendo, nell’esercizio piedella libertà e nel rischio dell’amore! Il Dio della fede non è
l’oggetto di una dimostrazione
matematica o di una prova
scientifica legata a ciò che si vede: nell’atto di credere, il “cogito ergo sum” di René Descartes
– “penso, dunque sono” – cede
il posto al “cogitor ergo sum” –
“sono pensato, dunque sono” –
e ancor più all’“amor, ergo sum”
– “ci sono, perché sono amato”
–. Quando si parla di fede biso-
sonale del Governatorato.
Papa Francesco ha spiegato che
l’inaugurazione di un monumento a San Michele Arcangelo, patrono dello Stato della
Città del Vaticano, nei giardini
vaticani era un’iniziativa già progettata da tempo,
con l’approvazione del papa Benedetto XVI.
Tra i presenti c’erano gli artisti autori del nuovo
monumento,
Giuseppe Antonio Lomuscio, e
della fontana di
San Giuseppe,
Franco Murer.
gna capovolgere l’ordine consueto della ricerca: l’oggetto deve divenire soggetto e il soggetto deve accettare di lasciarsi interrogare, sfidare, turbare dalla
sovranità e dalla trascendenza
dell’Oggetto puro (come lo chiamava il grande teologo evangelico Karl Barth), che è il Dio vivente» (monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto).
Bruno Forte
Chiesa
14 luglio 2013
A MOTTA QUATTRO INTERESSANTI INCONTRI
I capisaldi
del Concilio
I
l Centro culturale La Pira di
Motta di Livenza nei mesi
scorsi ha ricordato i cinquant’anni dal Concilio Vaticano II con quattro incontri, tenutisi in basilica o in duomo,
sulle quattro costituzioni da esso promulgate.
Il primo relatore, l’ex rettore
della basilica padre Mario Favretto, ha aperto la serata del
15 febbraio con il celebre “discorso alla luna” di papa Giovanni. Ha raccontato l’entusiasmo e le aspettative sul Concilio, ma anche le preoccupazioni di chi temeva troppe aperture. Ha presentato poi la Sacrosantum Concilium, costituzione
sulla liturgia, che nacque per
rispondere a varie istanze di
rinnovamento e per restituire
l’anima alle celebrazioni dell’epoca, solenni ma asettiche, ed
incomprensibili a chi non conosceva il latino.
Monsignor Renato De Zan,
pordenonese, un’ora dopo dell’elezione di papa Francesco si
è approcciato alla Dei Verbum ,
la costituzione sulla Bibbia,
partendo dalla Controriforma,
quando la Chiesa tolse la Bibbia dalle mani del popolo per
confinarla ad un ristretto pub-
Mons. Giancarlo Bregantini
blico di specialisti, in reazione
alle interpretazioni sulle Scritture, non sempre corrette, di
Martin Lutero. Le difficoltà di
interpretazione della Bibbia
non sono motivo sufficiente
per impedire alla gente di leggerla: per questo i padri conciliari vollero ricostruire tra i fedeli una “mentalità biblica sana”, scontrandosi con gli ambienti più conservatori della
curia romana, zittiti da papa
Paolo VI.
Monsignor Orioldo Marson,
docente di Teologia Dogmatica a Pordenone, il 22 marzo ha
discusso sulla Lumen Gentium ,
la costituzione sulla Chiesa, che
indusse la Chiesa a mettere in
discussione la considerazione
VERSO UN’UNICA CELEBRAZIONE
Giovanni Paolo II
e Giovanni XXIII santi
apa Francesco ha autorizP
zato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare i decreti riguardanti i miracoli, attribuiti all’intercessione di alcuni beati e venerabili. Tra loro il beato Giovanni Paolo II, il servo di Dio Alvaro del Portillo y Diez de Sollano (prelato della Prelatura
personale della Santa Croce e
dell’Opus Dei), la serva di Dio
Speranza di Gesù (fondatrice
delle Congregazioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore
Misericordioso). Ha anche autorizzato a promulgare il de-
creto di riconoscimento delle
virtù eroiche di Giuseppe Laz-
DIECI SACERDOTI ORDINATI NEL 1963
ALLA MESSA A SANTA MARTA
I preti “d’oro” dal Papa
che aveva di se stessa: da “societas” gerarchica che chiede
all’esterno di essere riconosciuta come istituzione e si difende dalle sue ingerenze, a
“corpo mistico di Cristo”, composta da laici e consacrati, “popolo di Dio in cammino nella
storia al servizio dell’umanità”
animato dallo Spirito Santo,
che “è qualcosa che va oltre le
sue strutture, la sua storia, i
suoi organismi”.
Il 22 maggio monsignor Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Campobasso, ha disquisito sulla Gaudium et Spes, la chiesa nel mondo contemporaneo,
documento “che contiene tutto il cuore del Concilio”. Condendo la serata con aneddoti
personali, Bregantini ha analizzato la genesi del documento e il suo significato più che i
suoi contenuti, sottolineando
anche l’apporto dato dai futuri
papi Wojtyla e Ratzinger nella
sua stesura definitiva. «C’è dentro una lettura del mondo – ha
affermato –. E si tratta ancora
oggi di un documento che ci
chiede di vedere i problemi della società, valutarli secondo la
sapienza del Vangelo ed agire».
Andrea Pizzinat
zati.
Papa Francesco ha ritenuto
che si possa procedere alla canonizzazione di papa Giovanni XXIII anche senza un miracolo, attraverso una procedura semplificata e ha deciso
di convocare un Concistoro,
che riguarderà anche la canonizzazione del beato Giovanni Paolo II.
Verosimilmente i papi Giovanni Paolo II e Giovanni
XXIII verranno proclamati
santi lo stesso giorno. Dando
il via libera alla canonizzazione dei due papi, Francesco invia al mondo il messaggio più
bello ed esaltante: la Chiesa è
viva perché lo Spirito Santo
soffia ancora, continua a creare e ricreare il mondo nuovo
attraverso la santità dei suoi
figli, a partire dai pastori a cui
la Chiesa stessa è affidata.
I preti ordinati nel 1963 con papa Francesco: da sx don Antonio Botteon, don Gianfranco Armellin, don
Ermanno Crestani, don Francesco Dal Cin, don Giuseppe Querin, don Carlo Savaldor, papa Francesco,
don Egidio Masutti, don Piersante Dametto, don Primo Tegolotti, don Domenico Salvador
oi sacerdoti ordinati nel ’63
N
dal papa Luciani, allora nostro vescovo, abbiamo voluto festeggiare il nostro giubileo con
un pellegrinaggio a Roma.
Per le emozioni che ci ha dato, i
pensieri e i ricordi che ha suscitato esso lascerà un forte segno
negli anni che il Signore ci darà
da vivere.
È stato un ritorno alle sorgenti
della nostra fede non certo con
gli entusiasmi giovanili del tempo dell’ordinazione, ma con tutto il carico di grazia dei cinquant’anni di vita sacerdotale.
L’esperienza della grazia di Dio,
la ricchezza umana, spirituale
dataci dal nostro contatto pastorale con le persone e le comunità, la consapevolezza dolorosa, ma fiduciosa di tutti i nostri limiti, ci hanno dato di sentire in maniera nuova e profonda il profumo della vita sacerdotale e quel perenne vigore giovanile che la fede sempre dona.
La concelebrazione il 2 luglio
mattina sull’altare della tomba
di san Pietro è stato il primo momento veramente intenso.
Ricordando le parole di Pietro
“Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna” abbiamo sentito il nostro incontro
con la fede di Pietro e abbiamo
sinceramente pregato per la nostra fede e la fede di tutte le comunità e le persone affidate alle
nostre cure.
Lì, abbiamo ricordato i nostri
compagni di ordinazione defunti: don Antonio Cella, don Mario Battistella, don Tarcisio Bertacco e don Luigi Fossati.
Ci siamo soffermati poi in preghiera davanti alla tomba di papa Luciani, con commozione e
IL CARDINALE TETTAMANZI AD AQUILEIA
il cardinale Dionigi TettaÈ
manzi, arcivescovo emerito
di Milano, a presiedere la solenne celebrazione nella basilica di
Aquileia nella ricorrenza dei santi martiri aquileiesi Ermagora e
Fortunato. Con Tettamanzi concelebrano l’arcivescovo di Gorizia e i vescovi della Regione ecclesiastica del Triveneto e i rappresentanti dell’episcopato di
Slovenia e Austria. La celebrazione è preceduta, alle 18.30, nel-
9
la sala Romana di piazza Capitolo da una lectio magistralis di
Tettamanzi sul tema “Di fronte
al mondo: Chiesa, che cosa dici
di te stessa?”.
Dalla Chiesa madre di Aquileia
sono germinate le Chiese del
Nord-est dell’Italia, ma anche le
Chiese della Slovenia e dell’Austria e alcune Chiese della Croazia e della Baviera e persino dell’Ungheria.
La memoria liturgica di Erma-
gora e Fortunato ravviva quindi
il ricordo della Provincia ecclesiastica aquileiese a cui Ceneda
appartenne fin dall’inizio.
Il Papa ha rivelato la sua
profonda spiritualità per
l’essenzialità della
celebrazione e
soprattutto nell’omelia:
ha parlato a braccio,
con semplicità e
sicurezza, ma
soprattutto col cuore
riconoscenza. Abbiamo concluso la giornata con la visita alla
basilica di San Paolo fuori le mura e con la preghiera sulla tomba, da poco scoperta, dell’Apostolo delle genti.
Il momento più atteso e più emozionante è stata la concelebrazione di mercoledì 3 luglio in
Santa Marta con papa Francesco.
Il Papa ha rivelato la sua profonda spiritualità per l’essenzialità
della celebrazione e soprattutto
nell’omelia: ha parlato a braccio,
con semplicità e sicurezza, ma
soprattutto col cuore.
Era il Vangelo di Tommaso.
Ci ha invitati a ricordare che l’assenza di Tommaso al primo incontro con Gesù e la sua testardaggine sono stati trasformati da
Gesù in opportunità per la sua e
nostra fede; ci ha esortati poi ad
incontrare Cristo nelle piaghe
del corpo vivente degli uomini
d’oggi, ad entrare in queste piaghe e non a fermarsi ad associazioni che sanno di puro filantropismo.
Il saluto che ha dato a ciascuno
di noi dopo la messa è stato commovente: con occhi vivi, con sorriso aperto, gioioso, ci stringeva
la mano, ascoltava i nostri/vostri saluti, accettava i doni, ci
parlava e ci chiedeva di pregare
per lui.
Bello, davvero!
E abbiamo ritrovato e rinnovato i nostri vecchi rapporti, parlato, ricordato e anche riso molto tra di noi.
Cogliamo qui l’occasione per
ringraziare monsignor Beniamino Stella e monsignor Fabio Dal
Cin e il signor Gugel: è per il loro interessamento che abbiamo
goduto dei momenti così belli,
significativi e indimenticabili.
Grazie a loro di cuore.
I dieci preti d’oro
10
Chiesa
14 luglio 2013
Azione Cattolica RIFLESSIONI DI UN LAUREANDO
Non lasciamoci
rubare la speranza
F
ra pochi giorni mi laureo
e mi è stata data l’occasione di riflettere sulle parole che papa Francesco ha rivolto ai giovani la domenica
delle Palme: “Non lasciatevi
rubare la speranza!”.
A pochi giorni dal momento
“fatidico”, mi volto indietro per
riguardare con maggior consapevolezza il cammino di
quest’ultimo, intenso periodo.
Vi confesso che spesso, durante questi lunghi mesi, mi sono
ritrovato a pensare se quello
che stavo facendo valesse il
tempo speso, le arrabbiature e
la fatica.
Molte volte si è talmente di
corsa che si corre il rischio di
perdere di vista l’obiettivo. Ma
ancora di più mi ritrovavo a
guardare i miei compagni, anche loro laureandi, e a domandarmi se la spinta a fare quello che stavamo facendo fosse
la stessa.
C’era molto individualismo
nell’ambiente universitario che
ho frequentato, troppe volte
l’io finiva per prevalere, soprattutto quando la tanto agognata luce in fondo al tunnel
appariva come un miraggio.
Non era, per così dire, un ambiente “sano”. Riuscivo però a
scorgere chi, intorno a me, indicava l’opposto.
I bambini e i miei co-educatori dell’Azione cattolica, la parrocchia e la mia famiglia mi
spronavano a cercare di più.
Per questo, ripensandoci bene,
la frase del Papa dice tutto
quello di cui noi abbiamo davvero bisogno.
In situazioni come queste abbiamo la necessità di aggrapparci alla speranza. È il faro che
ci permette di non perderci
nella tempesta.
È uno dei doni più grandi che
Dio ci ha regalato: è Lui la nostra speranza, è Lui che non ci
abbandona. Lo vedo nei bambini, nei giovani, nei sacerdoti
e nelle suore, lo vedo in chiunque ha fede in Lui. Questo è
fonte di grande sicurezza.
E vi posso assicurare che, per
noi giovani che stiamo cercando una strada nel mondo, la sicurezza è qualcosa di molto
lontano.
Se mi fermo a pensare alla situazione di oggi, dove sembra
che l’incertezza sia la regola
principale per qualsiasi cosa,
diventa tutto più demoralizzante.
Ecco perché non dobbiamo
farci rubare la speranza, noi
giovani in particolare.
È solo così che facciamo il gioco di Dio, e non quello dell’uomo. E ne vale davvero la pena.
Daniele Bolpet
spirituale” –, il volume non è affatto una disamina di tutte le possibili ed esecrabili immaturità della figura del prete, in un tempo –
come il nostro – fatto di chiacchiere e di critiche verso il mondo ecclesiastico. Il volume non è
assolutamente un moralistico appello a “non dovete essere immaturi”, bensì è un intelligente invito a saper riconoscere nelle proprie immaturità delle opportunità
di crescita, per un percorso di maturazione cristiana. L’autore intende mostrare come una certa
“immaturità” (forse sarebbe meglio dire giocosità o gioco), se è
vissuta evangelicamente, possa aprire inattese fecondità spirituali.
È Gesù che ci pone su questa strada: quella del “diventare come
bambini”. E, allora, «perché non
provare […] a fare sul serio? A fare seriamente i bambini?» (p. 17),
nella consapevolezza che «la richiesta di Gesù sia più vicina alla
logica e ai dinamismi del gioco
che della regressione verso l’immaturità, senza legge e senza coscienza […] Il gioco vissuto nella
consapevolezza del gioco non è
l’immaturità» (p. 18). Alla luce di
“Camminando insieme… con stile” è il tema della due giorni, che,
collocata più o meno a metà estate, offre l’opportunità ai responsabili di riflettere e crescere insieme, in preparazione anche al cammino assembleare del prossimo anno. L’inizio è previsto alle 18.30
di venerdì 2 agosto; le conclusioni domenica 4 agosto, con il pranzo, dopo la messa presieduta dal vescovo Corrado. Per le iscrizioni: Ufficio diocesano telefono 0438-940374.
Campo Acr elementari 17-24 luglio
Mercoledì 17 luglio inizia il terzo e ultimo campo Acr dedicato ai
bambini di quarta e quinta elementare. Stefano sarà il capocampo,
don Paolo l’assistente che, insieme ad altri undici educatori formeranno l’équipe educativa. I ragazzi provengono dalle parrocchie
di Anzano, Bagnolo, Basalghelle, Codognè, Cordignano, Fontanelle,
Lutrano, Francenigo, Gaiarine, Campomolino, Mansuè, Pianzano,
Piavon, Pieve di Soligo, Solighetto, Ponte della Priula, Refrontolo,
San Fior, Susegana, Vazzola, Vidor, Visnà. In cucina ci sarà il cuoco Eraldo e in segreteria Dante.
CIMACESTA: messa di domenica 7 luglio ed équipe educativa del campo 26 giugno-3 luglio
Una certa dose d’immaturità
può essere d’aiuto
queste considerazioni, la tesi di
fondo del libro diviene più chiara: «Gesù stesso ha offerto indicazioni importanti affinché si possa essere adulti e bambini. Anzi
affinché si debba essere adulti e
bambini» (p. 19). Il volume tenta
di coniugare in una prospettiva
“pratica” il tema classico dell’infanzia spirituale, perché non resti
semplicemente una devota – ma
irrealizzabile – intuizione. I dieci
capitoli, che compongono il volume, mostrano come una certa dose di “immaturità” possa esserci
d’aiuto – e non di impedimento –
ad “entrare” nelle dinamiche tipiche della vita spirituale cristiana,
quali la preghiera, la tentazione,
l’inquietudine, la visione, la perversione, la bellezza, la trasgressione, l’appartenenza, la solitudine e la presidenza (della comunità
cristiana). Le linee indicate dal-
Due giorni responsabili, 2-4 agosto Casa
Cimacesta
FOTO DA CIMACESTA
UN LIBRO DEDICATO ALLA FATICHE DEI SACERDOTI
ontrariamente a quanto poC
trebbe sembrare dal titolo –
“Il prete immaturo. Un itinerario
BREVI AC
UN GRUPPO DIOCESANO IN TURCHIA
CON DON GIUSEPPE QUERIN
nnesimo viaggio, quello apE
pena conclusosi l’11 giugno,
organizzato magistralmente da
l’autore sono valide per ogni cristiano, anche se la loro declinazione è particolarmente attenta
all’ambito del ministero sacerdotale, poiché in questo contesto esse sono maturate: l’accompagnamento personale e i corsi di esercizi spirituali rivolti ai seminaristi di alcune diocesi italiane.
STEFANO GUARINELLI, Il prete immaturo. Un itinerario spirituale, EDB, Bologna 2013, 211 pagine.
Don Alessio Magoga
L’AUTORE
Stefano Guarinelli, nato a Milano nel 1960, è stato ordinato sacerdote nel 1993. Ha conseguito la laurea in Ingegneria elettronica
presso il Politecnico di Milano e il baccalaureato in Teologia presso
la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Si è poi licenziato in
Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma conseguendo l’abilitazione all’esercizio della professione presso l’Università
La Sapienza di Roma.
don Giuseppe Querin, parroco
di Santa Maria di Campagna e di
Sant’Anastasio e instancabile
guida spirituale in Terra Santa e
nei Paesi limitrofi che, dall’Egitto alla Grecia, sono stati la culla del cristianesimo.
Il viaggio ci ha portato con entusiasmo sui luoghi delle prime
comunità cristiane fondate da
san Paolo. Qui il Vangelo, partito da Antiochia di Siria, s’inserì
presto tra i pagani, sulla costa e
nell’entroterra, fortificato poi
dalla testimonianza di Giovanni evangelista, sui resti della cui
basilica, a Selçuk, nei pressi di
Efeso, abbiamo voluto sostare
per la foto di gruppo. È la terra
dei primi martiri, da sant’Ignazio di Antiochia a Policarpo di
Smirne, è la terra ove si ancorò
un forte monachesimo tra le
rocce tufacee della Cappadocia,
in un paesaggio quasi lunare
senza tempo. È in questi luoghi
che i grandi Padri della Chiesa
(san Basilio, san Gregorio di Na-
zianzo) assieme a santi maestri
hanno fatto i grandi Concili (Nicea, Efeso, Costantinopoli).
Ma il viaggio ci ha affascinato
anche per i suoi paesaggi straordinari: la catena del Tauro, con
i cedri del Libano che svettano
sulle dorsali; la Cappadocia, con
i “camini delle fate”, le città sotterranee, i villaggi trogloditi, le
chiese rupestri; l’altopiano anatolico, con le immense estensioni dei campi dorati di grano; Pamukkale, con le spettacolari formazioni calcaree e, ancora, le
ampie vallate verso il mare Egeo
tra cui, in particolare, quella percorsa dal fiume Meandro, dove
lo spettacolo lo fanno le coltivazioni, dai ciliegi, ai fichi, agli olivi, alle viti di uva sultanina e ad
ogni ben di Dio. E poi ci ha sbalordito la storia culturale e artistica, fin dai primordi, dal periodo ittita a quello greco-persiano-romano, dal periodo bizantino a quello selgiuchido e a
quello ottomano.
Insomma, un viaggio straordinariamente ricco e appagante.
Mario Piccin
Chiesa
14 luglio 2013
Gli si fece vicino
Domenica 14 luglio - XV del
tempo ordinario - anno C
Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 1520; Lc 10, 25-37
I precetti del Signore fanno
gioire il cuore
Terza settimana del Salterio
G
esù si comporta con gli
uomini come il Samaritano del racconto evangelico verso lo sconosciuto, come il buon Pastore, come il Figlio del padrone della
vigna che si presenta dopo i
profeti mandati invano. Così
il Samaritano arriva dopo i sacerdoti e i leviti che non hanno voluto o potuto salvare
l’uomo ferito.
È rappresentata qui la storia
della salvezza in cui Gesù viene sotto l’aspetto di un Samaritano disprezzato e costruisce proprio là dove altre tecniche di salvezza hanno fallito.
In Cristo, Dio si è avvicinato
all’uomo con una figura semplice e umana. Il Dio che ora
conosciamo “non è troppo alto, né troppo lontano” da noi
e la sua legge è molto vicina a
noi, è nella nostra bocca e nel
nostro cuore perché la mettiamo in pratica: è quello che ci indica la prima Lettura.
Solo facendo quello che anche
Cristo ha fatto, incontriamo veramente Dio: così Gesù conclude il suo colloquio con il Dottore della legge. È il grande comandamento della carità che
con Cristo richiede nuove esigenze. Non basta più amare il
prossimo come se stessi; occorre domandarsi come essere
prossimo per l’altro e amarlo come Dio l’ama. E allora la domanda di Gesù: “Chi di questi
tre ti sembra sia stato prossimo
di colui che è caduto nelle mani dei briganti?” ci fa capire che
il prossimo non è l’altro, sono
io; se, tuttavia, decido di farmi
prossimo. È inutile che mi
preoccupi di sapere chi devo amare, se non ho un atteggiamento di prossimità coltivato
nel profondo; mancando di
questo, sarà assai probabile che
tiri diritto, scansando le situazioni concrete che la vita mi
mette dinanzi, con l’alibi che ho
cose più importanti da fare e
L’abbraccio
n viaggiatore, un turista
U
europeo che arriva in
terra brasiliana rimane normalmente colpito da come le
persone si salutano, si accolgono: aprono le braccia e si
stringono in un caloroso abbraccio. E l’abbraccio diventa più intenso e prolungato
nella misura della stima e dell’affetto da trasmettere. E per
noi, stranieri del Nord, che
siamo sempre controllati nell’esternazione dei nostri sentimenti e ci limitiamo a porgere solo la mano, questo gesto può essere un momento
di imbarazzo. Gli uomini
manifestano i loro sentimenti, oltre che con l’abbraccio,
anche con le pacche sulle
spalle e se qualcuno è deboluccio o mingherlino non è
del tutto avvantaggiato. C’è
un detto brasiliano che afferma che per stare bene con noi
stessi e con gli altri dovremmo ricevere otto abbracci al
giorno. Ero convinta che questo modo di pensare valesse
solo per l’emisfero Sud finchè
un articolo letto in una rivista
mi ha fatto cambiare idea. Detto articolo sostiene che un
gruppo di medici e ricercatori
svedesi ha pubblicato in una rivista scientifica dell’Università
di Stoccolma che basta un abbraccio di pochi secondi al
giorno per suscitare degli effetti positivi. Sembra che essere stretti fra le braccia di qualcuno procuri dei benefici non
solo alla nostra vita sociale, ma
anche al nostro organismo. È
stato scientificamente provato
che l’esperienza emozionale
positiva dell’abbraccio dà luogo a tutta una serie di reazioni
che si tratta del lavoro che deve fare un altro, non io.
Invece il messaggio che la parabola del buon Samaritano ci
vuole inviare è “gli si fece vicino”, cioè condividere i disagi, le
povertà, le sofferenze dei fratelli che incontriamo ogni
giorno; diventare cioè disagiati, poveri, sofferenti al pari del
fratello a cui siamo vicini, siamo prossimi. E la risposta finale del Dottore della legge interrogato da Gesù mette in primo piano proprio il coinvolgimento fisico del Samaritano:
“… ha avuto compassione (misericordia in altre traduzioni)
di lui…”.
Prendiamo a prestito le parole di papa Francesco: «Questa
“compassione” è l’amore di Dio
per l’uomo, è la misericordia,
cioè l’atteggiamento di Dio a
contatto con la miseria umana,
con la nostra indigenza, la nostra sofferenza, la nostra angoscia. Il termine biblico
“compassione” richiama le viscere materne: la madre, infatti, prova una reazione tutta
sua di fronte al dolore dei figli.
Così ci ama Dio, dice la Scrittura».
Per noi, tutto ciò può portare
a una sola parola: amore, amore che non calcola, che non
ha limiti, che si dona senza misura, che cammina a fianco del
sofferente, straniero o nemico
non importa, che abbatte il
muro dell’indifferenza, infine
che ama: come Gesù, il vero
buon Samaritano.
Gli amici della Parola
di Sacile
fisiologiche e biochimiche che
scatenano un benessere psico-fisico nelle persone. L’articolo afferma che le persone
più coccolate presentano minore rischio di sviluppare cardiopatie e sono meno soggette ai pericoli derivanti dallo
stress da fatica. Un abbraccio
quotidiano può potenziare il
sistema immunitario rendendolo più forte nella prevenzione delle infezioni. Naturalmente le coccole hanno un
forte effetto antidepressivo: gli
esperti dicono che bastano
dieci secondi d’abbraccio per
abbassare la pressione sanguigna e far alzare il livello degli ormoni del benessere, come l’ossitocina. Allo stesso
modo gli ormoni legati allo
stress, a cominciare dal cortisolo, tendono a diminuire. Si
è scoperto anche che l’ossitocina, detta anche ormone del
benessere, agisce non solo durante l’allattamento per stimolare la produzione del latte materno, ma va molto al di
là di questa funzione, favorendo una maggiore attenzione agli altri e forme più aperte nelle relazioni sociali.
Se l’abbraccio è così benefico,
riconciliamoci col nostro corpo e con quello degli altri e
trasmettiamoci pulsazioni positive ed accoglienti. È quello
che sta facendo papa Francesco nei suoi incontri con la
gente, in maniera particolare
con gli ammalati.
Imelda Bornia
11
Domenica 14 luglio: celebra la messa a Soligo (ore 10.30) e a
Cimacesta presso la casa dell’Azione cattolica diocesana (ore
14.30). A San Polo di Piave concelebra con monsignor Ilario Antoniazzi arcivescovo di Tunisi (ore 18).
Lunedì 15 luglio: nel pomeriggio incontra il Consiglio diocesano
affari economici e Consultori.
Martedì 16 luglio: celebra la messa nella chiesa della Madonna
del Carmine a Miane (ore 20).
Mercoledì 17 luglio: tiene una catechesi per le monache cistercensi di San Giacomo di Veglia (ore 15).
Venerdì 19 luglio: celebra la messa a Godega (ore 18).
Da sabato 20 a martedì 30 luglio: in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù e per il 100º anniversario della diocesi di Caetité.
BREVE DIOCESI
Le ragazze del Miriam a Sarmeola
Da domenica 14 a sabato 20 luglio si tiene, all’Opera Divina Provvidenza di S. Antonio (Opsa) di Sarmeola (Pd), la settimana di formazione e volontariato per ragazze dalla seconda alla quarta superiore (gruppo Miriam) promossa dal Centro diocesano vocazioni.
BREVE CHIESA TRIVENETO
Camposcuola a Lonigo
I frati minori del Nord-Est propongono, ai ragazzi dai 9 ai 17 anni
(quarta elementare-quinta superiore), il camposcuola “On the road...
per fede”, a Lonigo (Vi) dal 19 al 28 luglio prossimi. Informazioni e
iscrizioni: 320-8044787, www.ofmve.it.
DALLA VENDITA DELLE PRIMULE
NELLA GIORNATA PER LA VITA
Raccolti 55 mila euro
nche nel 2013 la “GiornaA
ta per la vita” celebrata il
3 febbraio, indetta dalla Cei,
si è svolta con grande interesse, con impegno e grande
generosità da parte dell’intera comunità ecclesiale.
È un ulteriore forte segno della significativa sensibilità umana e cristiana che è venuta a formarsi nelle coscienze
della gente, nei confronti della difesa del valore della vita,
offrendo attenzione particolare verso coloro che sono i
più indifesi, i concepiti e le
mamme che vivono in situazioni di notevole, a volte
drammatiche, difficoltà
esistenziali.
Nella nostra
diocesi, con
157 punti di
distribuzione
su 162 parrocchie, sono
state messe a
disposizione
ben 31.265
piantine di
primula, raccogliendo,
nonostante le
gravi difficoltà economiche che at-
traversiamo, complessivamente, al netto delle spese,
l’offerta di 55.318 euro.
In base a questa cifra sono
stati erogati i seguenti aiuti:
Casa Mater Dei 21.000; Donne e bambini in difficoltà
14.300; Movimento per la vita 5.968; Fondo culturale per
la vita 2.000; Acr partecipazione campiscuola bambini in
difficoltà 5.400; Associazione
“La Porta” 2.000; Caritas di
Codognè assistenza neonati
1.700; Baby Hospital Bethlehem 1.000; Associazione
Uomo Mondo onlus 400; Africa Chiama
700;
Cernobyl
bambini
ammalati
350; A.B.C.
Burlo Garofalo di Trieste 500.
Si rinnova
profonda
gratitudine
a quanti generosamente
hanno
collaborato
per il buon
esito dell’iniziativa.
Mario
Botteon
14 luglio 2013
AL GREST PER QUATTRO SETTIMANE
I duecento di Farra
A SAN GIORGIO DI LIVENZA
Ottima risposta
dei cresimati
nche quest’anno il greA
st di San Giorgio di Livenza è partito alla grande.
Gli iscritti sono quasi 80,
dalla prima elementare alla
seconda media ed il tema
scelto è quello dell’associazione Noi “I cinque sensi”.
Le attività, che si svolgono
dalle 14 alle 18, sono guidate da circa 24 ragazzi tra a-
nimatori ed aiuto-animatori, e per la parrocchia di S.
Giorgio questa è forse la
gioia più grande, perché è il
segno più evidente di una
comunità che sta crescendo. Gli aiuto-animatori sono infatti i ragazzi appena
cresimati che hanno risposto con generosità affiancando gli animatori più
grandi. Insieme a loro ci sono anche diverse mamme
che si occupano con cura e
pazienza dei laboratori e
delle pulizie. Anche quest’anno non mancano le uscite settimanali e tra le mete preferite rimangono i parchi acquatici dove i ragazzi
possono divertirsi insieme.
Ma le attività proseguono
anche il sabato, quando tutti ragazzi si ritrovano in cappella per la messa delle
18.30, ed è una vera gioia vederli tutti insieme: i più piccoli con le loro magliette
bianche e gli animatori con
quelle blu e arancioni mentre alzano le mani cantando
insieme. E dopo la messa si
ritrovano per la pizza e la
visione di un film. DLT
l primo luglio è partito
Iquattro
il grest a Farra, durerà
intense settimane.
Quest’anno straripante…
con circa 200 presenze ogni giorno: 140 bambini e
ragazzi iscritti (23 da fuori Comune), di scuola elementare e media, qualcuno anche dell’infanzia; 40
gli animatori, di scuola
superiore e oltre; 20 i collaboratori adulti, impegnati soprattutto nella
conduzione dei laboratori (cucina, canto e ballo,
fotografia, scacchi, ricamo, midollino, costruzione di gioielli di carta, di
cornici di sughero, di vasetti portacandele…).
Tema di quest’anno è
“Gimme five” (= ho trovato un senso), si va quindi
alla scoperta dei propri
sensi e, attraverso balletti e laboratori, si impara
anche a dare un senso al-
lo stare insieme.
Con la preghiera quotidiana don Brunone insegna a “rendere grazie” a
Dio di tutti i doni ricevuti: mani aperte al prossimo, orecchi per ascoltare,
nasi per sentire il profumo della generosità, bocche per parlare agli amici
e gioire gustando il senso
vero della vita.
È una bella avventura per
tutti, è servizio alle famiglie, è gioia di stare insieme, è senso di comunità.
Davvero bello il mese di
luglio a Farra al centro
parrocchiale: voci, giochi,
canti, musica, felicità,…
vita!
A PONTE DELLA PRIULA ANCHE MUSULMANI
a martedì 18 giugno a mercoledì 10
D
luglio all’oratorio di Ponte della Priula 230 bambini, ragazzi e animatori hanno trascorso giornate indimenticabili grazie al Grest dal titolo “Migliorare il mondo si può”. Ogni giorno gli animatori han-
no proposto una scenetta nell’anfiteatro,
un momento formativo (in chiesa per i
cristiani e sotto il nespolo per i musulmani) e le attività nelle Botteghe. L’impegno degli adulti guida e traina il bel
gruppo dei giovani.
Raggiungi prima il tuo premio del catalogo!
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14 luglio 2013
LA GRANDE GUERRA NEL BASSO PIAVE: UN SITO DI RICERCA
n vista della ricorrenza del
IGuerra
centenario della Grande
1915-1918, l’amministrazione comunale di San
Donà di Piave ha realizzato un
sito Internet dedicato al progetto di ricerca, catalogazione,
organizzazione e diffusione del
patrimonio di informazioni storiche relative al periodo della
prima guerra mondiale nel Basso Piave e nel Veneziano, progetto svolto per conto della Regione del Veneto.
Il sito è accessibile all’indirizzo
http://sandonadipiave.net/portale/grandeguerra/index.php.
Quanto prodotto è frutto esclusivamente di una serie di
sinergie e professionalità interne al comune di San Donà
di Piave.
Il sito si rivolge in primo luogo
ai cittadini del territorio sandonatese, e a tutti coloro che desiderino conoscere luoghi ed eventi della Grande Guerra nel
Basso Piave e nel Veneziano, descrivendo il lavoro di ricerca
svolto dal Comune di San Donà,
che ha portato alla creazione di
una banca dati di informazioni
storiche georeferenziate al momento unica nel suo genere, e
rendendo questo patrimonio
informativo disponibile a tutti.
Sfruttando tecniche tipiche dei
sistemi informativi territoriali,
i dati storici raccolti sono stati
associati alla loro posizione
geografica nel territorio. Utilizzando quindi le potenzialità offerte gratuitamente dalla piattaforma Google, le pagine Internet sono state organizzate in
un percorso logico che consente al visitatore di “materializzare” alcune delle informazioni
contenute nella banca dati e di
vedere il luogo dell’evento storico sovrapponendolo alla
realtà di oggi. Il tutto avviene in
modo facile ed intuitivo. RR
600 ARTISTI IN PIAZZA A ODERZO SABATO 13
IMPAZZANO GLI EVENTI ESTIVI
Opera festival omaggia Verdi
Notti illuminate
in paesi e città
pera Festival 2013: ancor
O
più ricco e ampio. Con i
confini allargati a Conegliano e
al vicino Friuli, nella fattispecie
villa Varda a San Cassiano di Livenza. Lo sguardo è rivolto a
Giuseppe Verdi, nel 200º anniversario della sua nascita. Dopo
l’operetta che si è svolta a Oderzo domenica scorsa in piazza del
Foro Romano, trasferta a Conegliano il 9 luglio dove in piazza
Cima è stata eseguita la Messa di
Requiem di Giuseppe Verdi. Serata con Carmina Burana Kolossal di Orff, Bolero di Ravel e
Va Pensiero di Verdi sabato 13
alle 21 in piazza Grande. Tre
grandi eventi in un’unica serata
con 600 artisti in scena: Coro,
Ballerini e Grande Orchestra,
Coro Lirico Opitergino, Coro di
Ostiglia e Mirandola, coro Incontro Armonico, coro Voci
Bianche di Oderzo, Coro giovanile Istituto musicale Oderzo,
coro San Gregorio Magno di
Trecate coro Basso Piave, Coro
lirico sandonatese, coro Basilica
di Aquileia, coro Seghizzi Gorizia, coro L. Perosi Fiumicello,
Corale A. Zaramella, Orchestra
di Lubiana, Corpo di ballo Cfp
Venezia Balletto, coreografa Sa-
brina Massignani, costumi Cfp
Venezia, soprano Petia Ivanova,
baritono Jaki Jurgec, tenore
Gianluca Pasolini, soprano Hui
Tian. La regia, affidata esclusivamente al light designing Alfredo Troisi, giocherà con videoproiezioni di immagini in
movimento ed effetti luminosi,
creando un evento di grande impatto scenico oltre che di potenza sonora e musicalità travolgenti. Direttore Marco Titotto.
Sabato 20 luglio alle 21 “Amor
che move il sole e l’altre stelle”
serata dantesca a villa Varda. Il
tenore internazionale Miro Solman spiega e poi recita il V canto dell’Inferno accompagnato da
immagini del celebre artista Alberto Martini e musiche dall’Opera Francesca da Rimini. Sempre a villa Varda, sabato 7 settembre alle 21 “E lucean le stelle”, recital lirico del tenore Miro
Solman con accompagnamento
LA COMPAGNIA TEATRALE CASELLO 24 DI ZOPPÈ
RICERCA ATTORI/ATTRICI CON VOGLIA DI DIVERTIRSI
AAA attrici cercasi
cercasi attrici,
A
.
A
.
A
sembra essere
questa la parola d’ordine che caratterizza il Casello 24, storica
compagnia teatrale di Zoppè,
un anno a questa parte. Non si
cercano semplici teatranti, giovani o meno giovani non fa differenza, l’essenziale è che abbiano una gran voglia di divertirsi. Incontriamo lo zoccolo
duro della compagnia, il presidente Corrado Rui, Gianni Cancian e Patrizio Mazzer, a R’Estate in piazza, il festival estivo
organizzato proprio da loro in
collaborazione con il Comune
di San Vendemiano.
Davanti ad una bibita fresca, la
mente va indietro sino agli esordi.
Siamo nell’estate del 1997, nessuno aveva mai sentito parlare
né del Casello 24, né tantome-
no di una compagnia teatrale a
Zoppè. C’erano solo due ragazzotti quasi trentenni, con una
gran passione per il teatro, che
si divertivano, durante il carnevale, a creare esilaranti sketch
per i bambini dell’asilo. Non si
sa bene se la colpa sia stata di
quell’estate particolarmente calda o di un salone nuovo di zecca con tanto di palcoscenico e
quinte annesse, fatto sta che l’idea prende forma nella testa di
Corrado, qualche telefonata a
parenti e amici e in men che
non si dica si forma già un gruppetto di attori e scenografi
pronti all’opera. «Non importava la bravura del singolo – esordisce Corrado –, l’essenziale era la voglia di divertirsi e far
ridere il pubblico. Nessun dubbio sulla tipologia di testo da
scegliere quindi, tutti d’accor-
di pianoforte.
Spettacolo d’autunno “The Mission” sabato 19 ottobre alle 21 al
palateatro ai Oderzo: il trombettista prediletto da Ennio
Morricone, Mauro Maur, ritorna a Oderzo dopo il grande successo del 2008, per suonare, accompagnato dalla grande orchestra per Oderfestival, le più
celebri colonne sonore in un
concerto antologico che ripercorrerà la storia del cinema
mondiale attraverso la musica,
melodie capaci di attraversare il
tempo, riproposte oltre che dal
famoso trombettista, dal noto
tenore Miro Solman, e dalla
straordinaria pianista jazz Francoise De Clossey. Direttore Marco Titotto. Serata per ricordare
il celebre regista Federico Fellini a 20 anni dalla scomparsa.
Premio Oder a Francesca Fellini, ospite d’onore. Infine concerto di Natale “Note di stelle”
domenica 1º dicembre alle 16 in
duomo (ingresso libero). Informazioni e prenotazioni Oderzo
Iat telefono 0422-815251. Un’ottima occasione per godersi
grandi eventi musicali di qualità
a due passi da casa propria.
Annalisa Fregonese
do, sarebbero state commedie
brillanti. E così siamo partiti con
“Ma che bella compagnia” un
riadattamento di un’opera di
Franco Roberto portata al debutto in meno di 7 mesi». «Nel
mezzo però c’è stata la scelta del
nome – interviene Gianni Cancian –, volevamo qualcosa che
ci differenziasse e ci potesse dare anche una connotazione
geografica, et voilà, il numero
del casello dell’autostrada di San
Vendemiano».
Gli anni passano e si susseguono sul palco progetti molto diversi fra loro, lavori scritti e ideati dagli stessi attori, commedie d’autore ed anche un musical “Ciurma ci sono anch’io”,
spettacolo che ha riempito le sale per oltre due anni ed è diventato sia una tesina di laurea
che un progetto depositato al
provveditorato degli studi di
Treviso. L’eco di questo musical si è spinto così lontano da
essere richiesto addirittura a
Milano.
Dall’inizio ad oggi, gli oltre venti componenti del Casello 24 sono cresciuti sia come attori che
C
he siate a Pieve di Soligo
i martedì sera o a Vittorio Veneto e Motta di Livenza i giovedì o ancora a Conegliano e Sacile i venerdì, negozi aperti e iniziative di ogni
genere animano le città della
nostra diocesi, con appuntamenti per tutto il mese.
La prossima settimana a “Pieve
di sera”, il 16 luglio, il programma prevede in piazza Balbi Valier cena a base di cucina greca,
cover band di musica rock e cabaret al ritmo di Zumba, al centro Balbi una mostra fotografica a offerta libera sostiene progetti in Zambia e Brasile, in
piazza Vittorio Emanuele II si
balla a suon di country e in piazza Caduti nei Lager le movenze e il cibo latino-americani
scaldano la serata. Inoltre, un’esposizione di vetture d’epoca,
show per i più piccoli, proiezioni di diapositive del Cai e i
giochi della dama e degli scacchi animano le vie dell’intera
città.
A Vittorio Veneto “Vi-Ve di sera” giovedì 18 dedica la serata al
commercio e all’artigianato: negozi aperti e un mercatino, musica dal vivo e videogiochi per
ogni età, cui si aggiungono il raduno delle Mini, un’esibizione
di “massaggio sonoro” con campane tibetane e l’expo Murano
sotto la vigile presenza di Prealpi Soccorso onlus: i volontari
della pubblica assistenza sanitaria e protezione civile cittadina realizzeranno dimostrazioni di soccorso ed esposizione
mezzi.
Sempre giovedì 18, a Motta di
Livenza, la serata in centro storico si preannuncia magica:
spettacoli di illusionismo e cartomanzia sono pronti ad affascinare grandi e piccoli, mentre
per chi ama lo studio, in colla-
Un’immagine della compagnia Casello 24 in scena
come persone, c’è chi è diventato papà, chi mamma, chi ha
cambiato città per lavoro o chi
semplicemente ha intrapreso una strada d’arte diversa. «Ci troviamo in un momento particolare del nostro percorso – mi
dicono i ragazzi – cerchiamo
soprattutto nuove attrici, ma
non è facile, sia perché fare teatro implica tempo ed energie
mentali, sia perché per noi è
molto più importante sentirsi
bene in gruppo, che portare in
scena in tempi record un lavoro. Fra di noi c’è un’amicizia che
dura da vent’anni. Abbiamo i-
niziato molti lavori in quest’ultimo anno ma siamo stati un po’
sfortunati, per un motivo o per
un altro abbiamo dovuto desistere, tuttavia non ci siamo persi d’animo, le idee ci sono, decideremo la prossima settimana».
Il tempo a disposizione per
un’intervista seria finisce qui, il
resto della serata è tutto un susseguirsi di gag e risate e chissà
che per quando leggerete questo articolo, il Casello 24 non
abbia anche già deciso come
tornare a farci ridere.
Romina Zanchetta
15
14 luglio 2013
CASTELBRANDO A SUON DI JAZZ
iovedì 11 luglio alle 20.30 si
G
tiene il primo appuntamento dell’iniziativa “CastelBrando Dine&Jazz”, a Cison di
Valmarino, sotto la direzione
artistica di Vesna Maria Brocca.
Nomi prestigiosi, che hanno
fatto la storia del genere musicale, si alterneranno tra le antiche e suggestive mura del castello. Si inizia con il celebre
Claudio Fasoli, nel ruolo di sax,
tenore e soprano della sua formazione Claudio Fasoli Four
con Michele Calgaro alla chitarra elettrica e acustica, Lorenzo Calgaro al contrabbasso
e Gianni Bertoncini alla batteria ed elettronica. Un’occasione per gli amanti del genere o i
curiosi musicali di ascoltare
nuove composizioni e sonorità
elettroniche, in brani caratterizzati da un ricercato corredo
armonico di grande spessore.
Per informazioni Camellia Rubra: 0438-9761, 976417. AZ
ate
tà
borazione con la Biblioteca Civica, si tiene lo scambio di libri
scolastici usati.
Venerdì 19 a Conegliano sono
tantissime le attività di Festaloonga buy night: artisti di strada, giochi per bambini, performance di zumba e musica che
spazia dal jazz al reggae, passando per il blues latino-americano, oltre alle esibizioni dell’Accademia di arti marziali e il
torneo del Circolo scacchistico
cittadino.
Nella stessa serata tante le iniziative anche a “Sacile è... Estate 2013”. La città, venerdì 19,
viene invasa dal vintage con una mostra dedicata a S. Gregorio, un mercatino dove scovare
pezzi introvabili e l’esposizione
MOSTRE
GAIARINE Sabato 13 luglio, a villa Altan di Campomolino, inaugurazione della mostra di Renzo Codognotto, curata dal Club 3 molini. Presentazione
critica di Lorena Gava. Orari: venerdì e sabato 2123, domenica 17-23. La mostra resta aperta fino al
28 luglio.
TREVISO Prorogata fino al 14 luglio ai Civici Musei la mostra retrospettiva su Carmelo Zotti (Trieste
1933-Treviso 2007) con una cinquantina di opere.
Orari: da martedì a domenica 9-12.30 e 14.30-18.
PADOVA Fino al 15 luglio ai Musei civici agli Eremitani, in piazza Eremitani, è visitabile una mostra
antologica delle opere del pittore padovano Ugo
Valeri. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 19 (lunedì chiuso).
MOTTA DI LIVENZA Fino al 28 luglio, al palazzo
La Loggia, c’è la mostra “Edifici storici veneti, urbani e rurali: “Rappresentazioni grafiche e litografiche” dell’architetto Igino Marangone e “Suggestioni grafico-architettoniche” di Lavinia Longhetto. Orari: tutti i giovedì, in occasione del Giovediamoci,
20-23; sabato e domenica 16-20.
TORRE DI MOSTO Fino all’11 agosto al Museo del
d’auto e moto d’epoca. In questo contesto la Croce rossa italiana, sezione cittadina, terrà una simulazione di salvataggio in
acqua in collaborazione con l’Unità cinofila regionale Cri.
Infine, per chi rimane in zona
Oderzo, le Fiere della Maddalena illuminano la città archeologica di sera: sabato 20 luglio in
piazza Grande si tiene il concerto “Caro De Andrè” dedicato al cantautore, mentre presso
la sala parrocchiale la serata si
fa poetico-musicale con “Io abbronzantissimo... E tu?”. Domenica 21 luglio la giornata inizia
con la 35ª Fiera degli uccelli al
parco comunale di Ca’ Diedo e
in piazzale della Vittoria, oltre
al 7º Vespa Raduno “Città di O-
CONEGLIANO: DAL 17 IL FESTIVAL
“O’CLOCK SUMMER MUSIC”
al 17 al 29 luglio si svolge a CoD
negliano il festival “O’clock
summer music”, cioè dieci serate di
musica dal vivo, concerti, aperitivi
musicali e intrattenimento, ospitati
nel parco Zoppas Arena, l’area verde di fronte al palazzetto dello sport
coneglianese.
Venerdì 17 l’avvio del festival avverrà
con uno Zumba Party, al ritmo delle musiche cubane e caraibiche.
Giovedì 18 luglio si terrà il primo
concerto con gli artisti vincitori delderzo” presso la piazzetta ex
Carceri; alla sera si torna in
piazza Grande con un’appassionante esibizione di tango argentino. Giovedì 25 la magia
della sfilata di moda “Sotto la
luna” dona stile alle serate opitergine, mentre venerdì 26 va in
scena “Locanda del Belvedere,
Camara con vista”, commedia in
tre atti interpretata da La barca
dei comici. Infine, sabato 27 sera sono molteplici gli appuntamenti: viene premiato il vincitore del concorso Balcone fiorito e si tiene il concorso di musica leggera Oderzo musica d’estate; in piazza Carducci i buongustai possono perdersi nel percorso enogastronomico “La
piazza dei goeosessi e del vino
Raboso” diviso in otto saporite
tappe.
Serate che diventano occasione
di aggregazione e conoscenza
della propria (o di differenti)
città del nostro territorio in veste inedita. Iniziative artistiche
e culturali si accompagnano a
momenti di sensibilizzazione di
diversa natura, oltre ad essere
un incentivo anche alla fiducia
verso il futuro, di questi tempi,
per i commercianti di zona. I
centri storici recuperano così
quella che è stata la loro forza
nella storia e tornano, per una
sera, luoghi di incontro e scambio, di crescita, anche culturale, per persone di ogni età ed estrazione.
Anna Zuccaro
paesaggio, in località Boccafossa, è visitabile la mostra “Artesho(w)p. Il corpo come paesaggio”. Orari: sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19.
RIVA DEL GARDA Fino al 3 novembre, nel Museo Alto Garda, è visitabile la mostra “Alois Beer.
1900-1910. Panorami fotografici del Garda dalle
collezioni del Kriegsarchiv di Vienna”. Orari: dalle
10 alle 18. Chiuso il lunedì.
PIEVE DI SOLIGO Fino all’11 agosto, in villa Brandolini a Solighetto, è visitabile “F4_Un’idea di fotografia”, tre mostre: “Io amo l’Italia. Leonard Freed”,
“My Vietnam. Gianpaolo Arena”, “Volti ritrovati. Ritratti dal fondo Munari”. Orari: da giovedì a sabato
16-20; domenica 10-13 e 16-20. Ingresso: intero 7
euro; ridotto 5 euro.
ALTRI APPUNTAMENTI
CONEGLIANO
Venerdì 12 luglio, dalle 18.30 nella terrazza del ristorante al Castello, c’è il secondo appuntamento
con “Aperitivo in giallo”, con Lucia Da Re che presenta “Un amico per volare” di Giliana Casagrande.
TREVISO Fino all’11 agosto, a Casa dei Carraresi, è visitabile la mostra “Sguardi sul tempo. Percorsi
nella fotografia d’autore. Francesco Jodice. Venezia / L’eredità dei precursori”, curata da Carlo Sala.
Orari di apertura: da lunedì a domenica 10-21. Ingresso: interi 7 euro, ridotti 5 euro.
ASOLO
Sabato 13 e domenica 14 luglio, in occasione di “Per
le vie di Asolo”, l’associazione culturale Akelon propone un’apertura straordinaria del Museo Civico fino alle 23, offrendo ai visitatori una visita guidata
gratuita dedicata al collezionismo e agli oggetti da
collezione presenti nelle sale del Tesoro della Cattedrale, della regina Cornaro, di Eleonora Duse e
di Robert Browning. Le visite cominciano alle 19 e
durano un’ora circa.
VENEZIA Fino al 18 agosto, nelle sale di palazzo
Ducale, è visitabile la mostra “Manet. Ritorno a Venezia”, curata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia.
PIEVE DI CADORE Fino al 6 ottobre, a palazzo Cosmo, c’è la mostra “Tiziano: Venezia e il papa Borgia”, organizzata dalla Fondazione Centro studi Tiziano.
AURONZO
Mercoledì 17 luglio, nella sala consiliare del municipio di Auronzo, si tiene una conferenza sulla storia forestale della foresta di Somadida con il dottor
Guido Spada.
la trasmissione Mtv Spit e Nesli che
presenta l’album Nesliving - Voglio
di + Vol. 3.
Venerdì 19 serata con gli Scotch Ale + Manta Rays con dj Rock.
Sabato 20 per la prima volta andrà
in scena “Techland”, un viaggio nella musica elettronica con alcuni dei
dj più noti in Europa: Stefano Noferini, Marco Lys, Prock&Fich, Sinisa
Tamamovic, Sam Paganini, Lipstick
Guys e altri.
Domenica 21 serata Rockabilly con
i Rock’n’Roll Kamikazes guidati dalla storica voce degli Hormonauts
Andy Macfarlane e Slick Steve and
the Gangsters.
Venerdì 26 serata con Andrea Nardinocchi, Artù e Tommaso di Giulio.
Sabato 27 serata con Salmo + guest.
Domenica 28 luglio si esibiranno
Metalfest con Destrage, Dreamshade, Banned from Hell e Irreverence.
Lunedì 29 luglio si chiude con il concerto dei Blastema insieme ai Down
to Ground e ai Belfast.
TEATRO
SACILE
Giovedì 11 luglio, alle 21.15 a
Borgo San Gregorio, viene
rappresentata la commedia
“Omo avvisado… Mezzo sposado!” a cura de La Barcaccia
di Trieste. Ingresso unico 5 euro (gratuito fino a 12 anni). In
caso di pioggia, al teatro Ruffo.
MANSUÈ
Venerdì 12 luglio, alle 21 in
piazza dall’Ongaro, c’è lo spettacolo “Pollicino” con la compagnia “Gli Alcuni”. Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si tiene nella sala polifunzionale.
TEMPIO DI ORMELLE
Venerdì 12 luglio, alle 21.15 a
Tempio in piazza Cavalieri del
Tempio, per “Teatro in villa” c’è
lo spettacolo “Due allegri vagabondi” di Artusi & Meggiorin, con “La Piccionaia - I Carrara”. Ingresso: interi 7 euro; ridotti 5 euro. In caso di maltempo l’evento si terrà nella palestra comunale.
BUDOIA
Sabato 13 luglio, alle 21.15
nell’area festeggiamenti, c’è la
commedia “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni, rappresentata dal Piccolo Teatro
Città di Sacile. Ingresso libero.
C O N E G LI A N O
Domenica 14 luglio, alle 21 nel
chiostro del convento di San
Francesco, “Racconti di animali”, Letture d’estate 2013 da
Mario Rigoni Stern e Mauro
Corona, con Armando Carrara e Thomas Sinigaglia de “La
Piccionaia”. Ingresso libero. In
caso di maltempo l’evento si
tiene nell’aula magna del convento.
PONTE DI PIAVE
Lunedì 15 luglio, alle 21 in piazza Castel Ginest a Levada, c’è
lo spettacolo “Pollicino” con la
compagnia “Gli Alcuni”. Ingresso libero.
CONEGLIANO
Sabato 13 luglio, alle 21 al ristorante al Castello, c’è lo
spettacolo “La metafisica dell’amore” con il gruppo Le brugole. Ingresso: 7 euro. In caso
di pioggia nella chiesetta di
Sant’Orsola.
MARENO DI PIAVE
Martedì 16 luglio, alle 21.15
nel giardino del centro culturale, per “Teatro in villa” c’è lo
spettacolo “Principesse befane” di e con Lucia Schierano.
Ingresso: interi 7 euro; ridotti 5
euro. In caso di maltempo l’evento si tiene al teatro del centro culturale.
FREGONA
Sabato 13 luglio, alle 21 a Osigo, per “Scena foresta - Teatro nei borghi” c’è lo spettacolo “Genti, intendete questo sermone” di e con Matteo Belli.
Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si terrà al centro sociale in piazza 2 Giugno.
FARRA DI SOLIGO
Mercoledì 17 luglio, alle 21 in
piazza Municipio, per “Burattini e marionette 2013” c’è lo
spettacolo “Le avventure di Fagiolino” con “Corniani Teatro”.
Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si tiene all’auditorium Santo Stefano.
GODEGA DI SANT’URBANO
Sabato 13 luglio, alle 18 al
Pozzo della Regola, per “Burattini e marionette 2013” c’è
lo spettacolo “Un pozzo di storie”. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO
Mercoledì 17 luglio, alle 21.30
al Castrum di Serravalle, la
compagnia Theama Teatro porta in scena “Il tecnico - l’ex marito in busta paga”. Ingresso a
pagamento.
CINEMA
VITTORIO VENETO
Venerdì 12 luglio, alle 21 al parco Papadopoli, si proietta “Il
rosso e il blu” (Italia, 2012) di
Giuseppe Piccioni. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto 3,50.
Mercoledì 17 luglio, alle 21 al
parco Papadopoli, si proietta il
film “L’incubo di Darwin” di Hubert Sauper. Ingresso intero
4,50 euro, ridotto 3,50.
Mercoledì 17 luglio, alle 21 all’oratorio di San Giacomo di Veglia, si proietta “Molto forte incredibilmente
vicino”
di
Stephen Daldry. Ingresso 2 euro.
VIDOR
Martedì 16 luglio, alle 21.15 al
centro polifunzionale in località
Capitello, c’è il film “Hotel Transylvania” di Genndy Tartakovsky. Ingresso: 3 euro.
MOTTA DI LIVENZA
Martedì 16 luglio, alle 21.30 in
piazzetta Duomo, c’è il film d’animazione “Ralph spaccatutto”.
Ingresso libero.
SAN POLO DI PIAVE
Mercoledì 17 luglio, alle 21.15
nella corte “Fondazione Giol”,
c’è il film di animazione “Ponyo
sulla scogliera”. Ingresso libero.
Vittorio Veneto
6000 EURO DAL COMUNE PER LA MADONNA DELLA SALUTE
ur trattandosi di un siP
to privato, considerandolo di interesse pubblico
per la massa di persone
che percorrono il sentiero
settimanalmente per accedere al santuario della
Madonna della Salute, la
giunta comunale ancora
nella seduta del 3 luglio ha
destinato una somma di 6
mila euro, trovati nelle
pieghe dei residui di bilancio, alla parrocchia di
Costa per la messa in sicurezza del muro di con-
tenimento del terrapieno
antistante il Santuario.
Un contributo trovato
grazie alla disponibilità e
alla volontà di superare le
problematiche connesse
(l’opera è su terreno della
parrocchia), dagli assesso-
BOTTEON (PD) DENUNCIA PESANTI AUMENTI;
IL GESTORE (CESANA), MINIMIZZA E SPIEGA
È bagarre
doposcuola
I
l mancato rinnovo del
contratto di affitto da
parte della provincia di
Treviso dell’immobile del
Luzzatti di via Pasqualis,
da decenni sede della ragioneria “Marco Fanno”,
avrà ripercussioni sulle tariffe pagate dalle famiglie
dei bambini che, da settembre, frequenteranno il
doposcuola.
«Aumenti sbalorditivi,
che vanno dal 33,3% al
50%, un vero e proprio salasso» tuona il consigliere comunale Adriano Botteon (Pd). «Si tratta di aumenti del 15% – frena
Claudio Ciciliot, direttore
dell’Ipab Cesana Malanotti –, le tariffe per il nostro doposcuola sono comunque in linea con quel-
le di altri comuni italiani».
Il motivo dell’aumento?
«Il consigliere farebbe bene a documentarsi – afferma Ciciliot –: il doposcuola fatto fino a giugno
di quest’anno veniva sostenuto con l’affitto versato dalla Provincia per
l’edificio del Luzzatti, 80
mila euro, che ci permettevano di tenere le tariffe
molto basse. Ancora mesi fa, avevamo fatto presente sia al sindaco sia ai
dirigenti scolastici che saremmo stati costretti ad
aumentare le rette, affermando inoltre che non eravamo interessati a continuare con il servizio.
Abbiamo chiesto un contributo al Comune e ci ha
risposto picche, abbiamo
proposte al Comune di
organizzare direttamente
il doposcuola e di indire
una gara, e ci ha detto di
no; e così, pur di garantire il servizio, abbiamo deciso alla fine di organizzarlo noi».
«Le famiglie che sceglieranno le 15 ore settimanali si troveranno a pagare 40 euro al mese in più
per mandare un figlio al
doposcuola. Di questi
tempi è un aumento scandaloso» rimarca Botteon.
Le tariffe mensili per l’anno scolastico 2012/2013
erano di 20 euro da 1 a 3
ore settimana, di 60 euro
da 4 a 9 ore, di 80 euro da
10 a 16 ore, e di 100 euro
per oltre 17 ore. Quest’anno per la frequenta-
STOP ALL’INIZIATIVA DI SINTESI&CULTURA
“Leggere insieme” chiude
uando un’attività
culturale è costretta a cessare è sempre un
momento triste, soprattutto per chi l’ha ideata, portata avanti per anni, fatta
crescere... Ma è un momento triste anche per chi
vi ha preso parte con le
proprie letture, i propri
pensieri».
Termina, a quasi tre anni
dal suo avvio, il viaggio nella lettura condivisa promosso dall’associazione
sintesi&cultura. A fine giugno l’ultimo incontro alla
biblioteca comunale di San
Giacomo di Veglia. Uno
stop dovuto alla pausa estiva, ma anche forzato dal
fatto che dal 1º luglio l’associazione non gestirà più
la biblioteca di quartiere,
affidata ora a due volonta-
OLTRE IL LIBRO
«Q
Silvia Bevilacqua
ri.
«Le attività legate alla lettura per grandi e piccini
non ci saranno più – afferma Silvia Bevilacqua presidente di sintesi&cultura
–. Con tutto quel che c’è da
tagliare, la spending review
si è abbattuta su questi
spiccioli ed è una mazzata
sulla vita e sull’entusiasmo
di un’associazione cultura-
Non solo serate
dedicate alla lettura,
ma anche
all’approfondimento
dei temi del libro
con autori e ospiti
vari, spazio anche
alla scrittura creativa
e alla discussione
le».
Dal settembre 2010 sintesi&cultura aveva avviato
l’iniziativa del gruppo di
lettura in biblioteca a San
Giacomo di Veglia. «Ci
trovavamo ogni ultimo
martedì del mese – spiega
l’associata Maria Cavasin
–. Circa una quindicina di
persone rappresentavano
lo zoccolo duro di questi
rati al Bilancio e ai Lavori
pubblici.
«Erano anni che c’erano
queste richieste per un intervento che va a caratterizzare un percorso religioso importante per i fedeli che raggiungono il
zione di 9 ore alla settimana del doposcuola si
pagheranno 80 euro, per
15 ore 120 euro e per 25
ore 140 euro.
«Il tariffario è stato distribuito alle famiglie, ma
sarebbe interessante capire come è stato calcolato,
visto che non è noto sapere chi gestirà operativamente il servizio doposcuola per l’anno scolastico che inizierà fra due mesi» aggiunge Botteon.
«Nei prossimi giorni – interviene Ciciliot – il Cesana Malanotti indirà un
appalto pubblico per questo servizio. Lo scorso anno non ce l’avevamo fatta
a fare una gara d’appalto e
abbiamo assegnato il doposcuola all’unica realtà
che si era detta disponibile ad attivare il servizio in
10 giorni». «Una scandalosa assegnazione» rimarca Botteon ripensando all’affido del servizio
alla cooperativa “Insieme
si può”. Botteon già lo
scorso anno, al passaggio
della gestione del doposcuola dall’Istituto Luzzatti al Cesana Malanotti,
Ipab nel quale era confluito, aveva sollevato numerose obiezioni evidenziando anche ricadute sul
personale docente.
Claudia Borsoi
incontri, che sono andati
ad arricchirsi di presenza
anno dopo anno. Non solo serate dedicate alla lettura, ma anche all’approfondimento dei temi
del libro con autori e ospiti vari, spazio anche alla
scrittura creativa e alla discussione. Si andava, cioè,
oltre al libro».
“Leggere insieme” ha voluto dedicare il suo ultimo
appuntamento alla poesia.
L’associazione, che fino allo scorso anno si occupava anche del Museo della
Battaglia, rimane impegnata ora in città solo con
la gestione della sala di lettura della biblioteca di Ceneda. «Auspichiamo di poter continuare con l’iniziativa del gruppo di lettura
con l’appoggio dell’amministrazione – chiude l’associazione –, per questo
speriamo in un arrivederci a settembre per poter
continuare con il piacere
della lettura condivisa».
Claudia Borsoi
santuario – dice l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Fasan –. È un contributo, che va a sommarsi
ad altri finanziamenti
pubblici, per la sistemazione di un percorso che
da anni attendeva di essere messo in grado di essere agibile».
18
FADALTO,
MESSA PER
IL PATRONO
omenica 14 luglio alD
le 10.30 nella chiesa di
Fadalto si celebra la messa nella ricorrenza dei Patroni Santi Ermagora e
Fortunato.
BREVI VITTORIO VENETO
Festa etnica al parco Fenderl
L’associazione culturale “Reenu Africa” ha organizzato
per sabato 13 luglio in area Fenderl una festa etnica. La
serata inizia alle 19.45 con assaggi di pietanze senegalesi (gradita prenotazione) e continua alle 21 con il
saggio degli allievi, bambini e adulti, del corso di percussioni e danza africana, per chiudere con il concerto
del gruppo di percussionisti senegalesi Reenu Africa.
La serata è aperta a tutti. Per informazioni e prenotazione cena 346-1883940, 0438-555274, 3460191102.
Lascia Francesco Zanette,
il nonno vigile più longevo
Il sindaco Da Re e l’assessore Caldart hanno ringraziato ufficialmente (consegnandogli un riconoscimento) il nonno vigile più longevo: Francesco Zanette, a 73
anni, ha annunciato il suo ritiro dalla consueta postazione davanti alla scuola Zanette in via Franceschi, che ha occupato (con un solo giorno di assenza) dal settembre 1995, senza ricevere alcun rimborso spese. «Mi ritiro con la morte nel cuore,
perché avrei voluto proseguire per altrettanto tempo –
ha detto – ma il fisico non è più quello di una volta».
ViVe di sera: tocca allo sport
Secondo appuntamento giovedì con “Vittorio Veneto
ViVe di sera” la manifestazione dell’estate vittoriese con
negozi aperti, musica e animazione in centro città. La
seconda serata sarà dedicata allo sport: difesa personale, lotta, giochi di squadra, atletica e ginnastica. Presente anche Prealpi Soccorso onlus che, per tutte le serate della manifestazione, mette a disposizione un’ambulanza con soccorritori e, giovedì 11, anche un punto
informativo. Non mancherà la musica e tornei di videogiochi per tutte le età.
OPERATIVE IN CITTÀ
TRE CASETTE DELL’ACQUA
operative, in città,
Sdelleonosindaco.
tre casette dell’acqua
Da qualche
giorno è possibile acquistare al distributore, purché muniti di bottiglia
portata da casa, acqua liscia o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente.
Le tre casette blu sono state collocate a Meschio, in
piazza XXV Aprile, a Soffratta, nel parcheggio di
via Leopardi dietro la stazione dei treni, e a San
Giacomo di Veglia, in
piazza Fiume a lato del distributore del latte.
Annunciate dall’amministrazione Da Re che vi ha
investito circa 60 mila euro, le casette dell’acqua sono così entrate in funzione dopo che, in altri comuni, hanno riscosso
molto successo. Allacciate alla rete idrica comunale, è possibile acquistare
acqua refrigerata, gassata
a 5 centesimi al litro o naturale a 2 centesimi al litro,
o semplicemente affinata
al costo di un centesimo al
litro.
L’obiettivo è quello di abbattere la produzione di
rifiuti, in questo caso di
plastica, riutilizzando i
contenitori e riducendo
l’impatto sull’ambiente
anche in termini di emissioni di CO2, tenendo
conto di tutta la filiera di
produzione dell’acqua imbottigliata, che dalla sorgente arriva sulle nostre
tavole. CB
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
14 luglio 2013
SOBRIETÀ E PREGHIERA
ALLA FESTA DEL CARMINE
omenica 21 luglio,
D
come da tradizione,
nella chiesa di San Giovanni Battista a Serravalle si celebra la Festa della
Madonna del Carmine, in
coincidenza, come da alcuni anni, con la festa di
“Tutti in strada in via Caprera”.
Il Comitato Festeggiamenti Madonna del Carmine quest’anno ha però
allestito un calendario esclusivamente religioso,
ovvero senza iniziative
musicali o di altro genere,
per indirizzare ogni contributo raccolto alla Comunità doppia diagnosi
“La Vela” (gestita dal Ceis
di Belluno che opera anche nell’ex convento dei
Carmelitani di via Caprera), distrutta mesi fa da un
incendio. «Mantenere un
profilo sobrio ed esclusivamente religioso – affermano gli organizzatori –
è stato anche un segno di
condivisione per la crisi
economica in atto e di rispetto per tutte le persone in difficoltà con il lavoro».
Martedì 16 luglio, ricorrenza liturgica della Madonna del Carmine, le
messe a San Giovanni sono alle 10 e alle 18.30.
Quindi giovedì 18 luglio
comincia il triduo solenne, che prevede ogni
giorno alle 18 il rosario e
alle 18.30 la messa con la
partecipazione delle par-
UNA TRENTINA DI STAZIONI RADIOTRASMITTENTI TRA TARZO E CORDIGNANO
SOTTO UNA SELVA DI ANTENNE
A
ntenne di telefonia
ed emissioni elettromagnetiche: nel
futuro sono destinate ad aumentare, se non a rimanere presenti in modo massiccio nel territorio vittoriese. Le colline che circondano la città si prestano particolarmente alle installazioni di antenne per telecomunicazioni (telefonini, televisione, radio). Mentre gli
esperti indagano ancora sugli effetti a lungo termine
delle onde radio sul fisico umano, ha fatto molto clamore un recente studio svedese sull’utilizzo prolungato del cellulare che, secondo gli autori, aumenterebbe il rischio di tumori al cervello; è noto come in questi
anni le onde elettromagnetiche siano state più volte
sospettate di causare danni
anche gravi alla salute e i timori non siano ancora del
tutto fugati, tuttavia continua l’avanzata tecnologica:
ci sono sempre più telefonini e computer portatili
che richiedono
l’utilizzo di connessioni radio
potenti, un trend
in crescita che è
facile prevedere
sarà accompagnato dalla presenza costante di
antenne sul territorio. Secondo i dati di Arpa Veneto aggiornati a fine
2011, le stazioni radiotrasmittenti presenti sul comprensorio vittoriese tra Tarzo e Cordignano sono una
trentina. La maggior parte
è collocata nel cuore del comune capoluogo, mentre in
cima alle montagne o alle
colline si possono notare
singoli apparati trasmittenti, specialmente a scopi di
diffusione radio-televisiva:
per esempio in vetta al col
Visentin o sul colle della
Madonna della Salute, e di
recente la comparsa, su terreno privato, di due pennoni alti 40 metri a borgo Fais.
La legge Gasparri, infatti,
consente libertà di installa-
L’ESPERTO: LE NORME CI SONO,
MA LE ANTENNE CRESCERANNO
on è facile fare una
N
previsione sulla futura presenza di antenne sul
territorio e su cosa questo
significherà per la vita di
tutti i giorni, anche perché
si sviluppano continuamente nuove tecnologie.
L’Azione ha chiesto un parere scientifico all’ingegnere vittoriese Roberto Piccin, che si occupa da anni
a livello professionale di antenne e onde elettromagnetiche. «In questa fase i
gestori stanno riconfigurando i vecchi impianti e
aggiornandoli alla nuova
tecnologia 4G, che si aggiungerà all’esistente. L’obiettivo è di aumentare la
quantità di dati trasmessa
nel tempo, anche per far
fronte a mezzi digitali
sempre più potenti – spiega Piccin –. Da fuori non si
noterà la differenza rispetto a prima, al massimo verranno tolte delle antenne
per sostituirle con altre. Ma
prevedo che, a livello generale, si andrà ad aumen-
tare il livello di emissione
degli impianti, perché è più
quello che si mette che
quello che si toglie. Le intensità aumenteranno, è
come un faro: se prima si illuminava sino a 10 metri ora si illuminerà sino a 20,
l’impianto diventa più potente e si hanno valori di
campo elettromagnetico
più alti». Esistono comunque delle tutele garantite
per legge sui livelli di emissioni elettromagnetiche: «I
gestori riescono generalmente a rispettare i limiti di
legge per le emissioni, qualche problema si può avere
in zone densamente abitate. Spesso il problema è dovuto alla presenza di più
gestori in una stessa zona o
su una stessa antenna. In
ogni caso l’Agenzia regionale per l’ambiente è molto attenta e severa e i controlli sono molto accurati,
mentre i gestori prendono
comunque tutti gli accorgimenti per rispettare i limiti di legge». Non ci sono
rocchie. Giovedì 18: La fede, acqua della vita; venerdì 19: La fede, fondamento della speranza; sabato 20: La fede, testimoniata dalla carità.
Sabato 20 luglio dalle 21
alle 24 c’è l’adorazione silenziosa davanti al Santissimo, perché la fede in
Cristo si diffonda tra i non
credenti, e per il mondo
del lavoro.
Domenica 21 alle 10 la
messa solenne, e alle
16.30 vespri e processio-
nuove sugli
influssi per
la
salute
delle onde
radio: «Non
ci
sono
grosse novità. A livelRoberto Piccin
lo scientifico sono noti effetti negativi per esposizioni brevi ad alta intensità, ma ad oggi non è chiaro cosa avviene per l’esposizione a basse intensità sul
lungo periodo». Difficile
fare una previsione per capire quale sarà in futuro la
presenza di impianti sul
nostro territorio, ma ci sono alcuni parametri da tenere presenti: «La presenza di impianti è legata allo
sviluppo urbanistico, nuove costruzioni ma anche
nuove strade: penso che il
numero di impianti sul territorio aumenterà o al più
rimarrà stabile. Le leggi sono sempre le stesse ma esistono realtà, ad esempio
la regione Friuli, dove i piani antenne sono obbligatori».
Alberto Della Giustina
ta di fronte all’ospedale di
Costa, sulla rotonda tra via
del Cansiglio e via Forlanini: il Comune ha concesso
uno spazio di una trentina
di metri quadri per un periodo di nove anni, incassando per tutto il periodo
dell’installazione circa 108
mila euro (12 mila all’anno).
IL PIANO
ANTENNE
IN COMUNE
ex consigliere del quarL
’
tiere Centro Sergio
Balliana ha raccolto oltre
250 firme di residenti vittoriesi per concretizzare un
piano antenne per la città:
la petizione è servita per
proporre un punto all’ordine del giorno del consiglio
comunale. Al momento il
piano antenne è in discussione alla Quarta commissione permanente, lo scopo
di Balliana era quello di elaborare un documento in
modo da poter almeno
controllare le installazioni
sul territorio di concerto
con i gestori.
«La commissione ha analizzato la proposta e ha rimesso la questione al consiglio. È difficile conciliare
la disciplina statale con le
possibilità di azione da parte del Comune ma tutti si
sono dimostrati attenti alla questione – ha spiegato
il consigliere comunale e
presidente della commissione Stefano Trubian –. Il
piano così come presentato dai cittadini è stato rimesso alla valutazione del
consiglio. La commissione,
sensibile all’argomento,
continuerà ad impegnarsi
per elaborare delle valutazioni che potranno essere
inserite nel Piano di assetto del territorio».
ne con la partecipazione
dell’associazione “Labandadicordignano” e il sostegno di Val Lapisina iniziative. Dalle 12 di sabato 20 a tutta domenica
21 luglio sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria.
Dopo tanto tempo, per
partecipare alla Festa della Madonna del Carmine,
torna a Vittorio Veneto
anche padre Alberto De
Giuli, padre carmelitano
per tanti anni in città.
DOMENICA 14 TRADIZIONALE APPUNTAMENTO
A CASERA SONEGO SUL MONTE COR
Festa dee casère
a tradizione è lunL
ghissima: da chissà
quanto tempo il parro-
zione ai gestori dei servizi,
che possono installare gli
impianti sia su terreno pubblico che privato, senza che
il Comune possa negare
questa possibilità. Ma le antenne sono anche fonte di
reddito, sia per il pubblico
che per il privato. Esempio:
recentemente sono stati rinnovati sino al 2021 i canoni
delle antenne-pennone che
svettano in centro città e a
Ceneda, vicino al cimitero:
l’introito totale stimato è di
circa 410 mila euro, un canone annuale di 45 mila euro che verrà aggiornato in
base alla variazione degli indici dei prezzi. Una nuova
antenna per i telefonini (Telecom) sarà invece installa-
19
co di Santa Giustina all’inizio di luglio sale sulle pendici
del monte
Visentin,
accompagnato da
una schiera di chierichetti,
per benedire le famiglie impegnate nelle
casere per la fienagione
e l’alpeggio del bestiame.
I tempi oggi sono cambiati, e una visita puntuale del parroco in ogni
casera non è più pensabile.
Ma un segno andava
mantenuto: questo hanno pensato gli “Ex amici della curazia - parrocchia di Santa Giustina”, un bel gruppo di
parrocchiani di una certa età, che memori di
quei tempi, quando si inerpicavano sul monte
da chierichetti, o aspettavano il parroco nelle
casere dei genitori, hanno deciso di organizzare un momento simbolico per rappresentare la
benedizione di tutte le
casere, in un clima di fede ma anche di amicizia.
Da ormai ventidue anni
(dal 1992) puntualmente allora si celebra sul
monte Cor, nella casera
di Genio Sonego (“ex amico” pure lui), la “Festa
dee casere”: quest’anno
l’appuntamento è per
domenica 14 luglio.
Un evento molto semplice: ci si ritrova sul
prato davanti alla casera
per la celebrazione della messa (alle 11.45, attenzione, un po’ più tardi rispetto al solito!), che
per la prima volta spetta a don Federico De
Bianchi, nuovo parroco
di Santa Giustina; al termine, dopo la benedizione delle casere, si
pranza al sacco, in allegria, tra i ricordi di un
tempo che fu, i racconti
dell’oggi e le speranze
del domani.
Raggiungere casera Sonego quest’anno sarà più
agevole, grazie all’intervento di pulizia della
strada che sale da Fais,
cui ha provveduto il Comune. AT
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 12
MERCOLEDÌ 17
Prosegue la manifestazione Lanterne a Serravalle, con concerti, spettacoli e danza.
Alle 21, a parco Papadopoli, si
proietta “Il rosso e il blu” (Italia,
2012) di Giuseppe Piccioni. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto
3,50 euro.
Alle 21, al Museo del Cenedese,
si tiene il concerto per chitarra di
Mauro Zanatta. Ingresso libero.
Alle 21, al parco Papadopoli, si
proietta il film “L’incubo di
Darwin” di Hubert Sauper. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto
3,50 euro.
Alle 21, all’oratorio di San Giacomo di Veglia, si proietta “Molto
forte incredibilmente vicino” di
Stephen Daldry. Ingresso 2 euro.
Alle 21.30, al Castrum di Serravalle, la compagnia Theama Teatro porta in scena “Il tecnico - l’ex
marito in busta paga”. Ingresso a
pagamento.
DOMENICA 14
Alle 19, al parco Fenderl, si tiene
lo spettacolo Jazz, con aperitivo biologico ed equosolidale. Ingresso libero.
GIOVEDÌ 18
Alle 21, al Bianconiglio, si tiene il
concerto dei Sadside Project.
20
Dai nostri paesi Vittoriese
È USCITO IL NUOVO CEODINO
14 luglio 2013
APPUNTAMENTI VARI
IN CANSIGLIO
uscito, puntuale, il nuovo nuÈ
mero del Ceodino, il giornalino
trimestrale degli utenti del Ceod di
San Martino di Colle Umberto.
Un numero prevalentemente “fotografico”, sui lavori di riciclo dei
materiali, sul 25 aprile a Cison e sui
laboratori di ceramica nelle quarte e quinte classi primarie del paese. Le consuete rubriche di Luigi,
Martina e Olivo regalano quindi
qualche pillola di antica saggezza, che i redattori si sono divertiti a ricercare sia nella tradizione francese, sia
nel Vittoriese e dintorni.
enerdì 12 luglio ultimo appuntamento con la rasseV
gna “I venerdì di Vallorch”: ospite è Roberto Ros, autore del libro “Tra campardi e palù. Gli Zaia, storia di
una famiglia veneta (secoli XX-XVI)”. Al rifugio casa
Vallorch. Sabato 20 luglio: escursione pomeridiana “andar per erbe”. Escursione botanico-naturalistica in Cansiglio alla ricerca delle piante officinali e dei loro impieghi. A conclusione della passeggiata ci sarà una proiezione-chiacchierata dedicata al mondo della fitoterapia. Ritrovo a casa Vallorch alle 14.30. Sabato 20 luglio,
escursione serale “La notte e i suoi abitanti”, suggestioni e letture sotto la luna con Toio De Savorgnani. Informazioni per tutti gli eventi 334-3458496.
INIZIATIVE DELLA PRO LOCO IL 14 E 27 LUGLIO
Merenda
al Caglieron
F
regona gradualmente aumenta le sue attrattive per turisti.
Grazie alla Pro loco, il Castello di Piai è più facilmente accessibile, ed è diventato meta di passeggiate e sede di spettacoli,
e nel Cansiglio fregonese è
stato individuato il percorso tra i cippi della Serenissima, anche se per ora non c’è alcun sentiero a
collegarli. I lavori del Parco delle Grotte del Caglieron, che contano su più di
1 milione di euro di finanziamento europeo, hanno
posto le basi per un maggiore e multiforme utilizzo delle Grotte, che già più
di un decennio fa furono
teatro, ospitando un “Inferno” dantesco.
Ora le Grotte diventano,
ad esempio, un posto da
Un suggestivo scorcio delle grotte del Caglieron
merenda: domenica 14 e
sabato 27 luglio alle 16 la
Pro loco propone “Assaggiamo il territorio”, degu-
stazioni di prodotti locali,
alla Grotta di San Lucio.
Cioè quella in cui la fregonese Agricansiglio ha
IL PIANO TRIENNALE DI CAPPELLA MAGGIORE
sicurezza di alcuni tratti di
strada di via della Paglia e
via Crispi con allargamento del parcheggio della
scuola
elementare
(137.000) e la manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica nelle vie Trento e Fontane
(25.000 euro). 10.000 euro
serviranno per le spese per
l’adeguamento di strumenti urbanistici, 1.500
euro come trasferimento
alla Comunità montana
per la gestione associata
del Sit, 10.000 euro per la
sistemazione dell’area esterna della chiesa Mattarella e 12.000 per la restituzione di oneri di urbanizzazione.
Nel 2014 l’investimento
più importante riguarda la
scuola media, con il completamento dei lavori di
miglioramento strutturale antisismico della struttura per 256.000 euro.
Sono previsti anche una
manutenzione straordinaria del patrimonio comu-
Investimenti ingessati
ontestualmente al biC
lancio di previsione
2013, il consiglio comunale di Cappella Maggiore ha
approvato anche il programma triennale di investimenti.
«Purtroppo i meccanismi
determinati dall’applicazione del Patto di stabilità,
che dal 2013 ha effetto anche sui Comuni sotto i 5
mila abitanti – commenta
il sindaco Mariarosa Barazza – ingessano pesantemente gli investimenti
del Comune e impediscono di investire in opere
pubbliche l’avanzo di amministrazione che quest’anno è di quasi 300 mila euro. Il nostro auspicio
è che il Governo attui realmente interventi di sviluppo, che non possono
non passare per l’allentamento del Patto
di stabilità,
cui sono
sottoposti i
Mariarosa Barazza
Comuni,
che penalizza innanzitutto i cittadini dei Comuni virtuosi».
Per il 2013 gli investimenti previsti riguardano la
manutenzione straordinaria del patrimonio comunale (15.500 euro), l’acquisto di attrezzature e arredi (24.500), il versamento
nel fondo per migliorie boschive (5.200), la quota oneri di urbanizzazione per
edifici religiosi (1.500), la
sistemazione e asfaltatura
di alcune strade comunali
(36.200 euro), la messa in
PIANO TURISTICO E PORTALE INTERNET
Colle punta sul web
l pittore Tiziano Vecellio,
IOttavio
il campione di ciclismo
Bottecchia, il Servo
sperimentato la stagionatura di formaggi.
Ma le Grotte vestiranno
anche altri panni: negli
stessi due giorni spazio all’artigianato, con l’esibizione da scultore di Arturo Breda il 14 e la mostra
“Vecchie cose, vecchi mestieri” il 27; e alla musica,
con il violino di Emanuele Bastanzetti e la fisarmonica di Oscar.
Finirà dentro una grotta la
mostra “I segni dell’uomo
sul territorio di Fregona”,
con le foto stampate sul
Lunario della Pro loco.
In entrambe le giornate le
Grotte saranno solo una
tappa di una giornata intera proposta dalla Pro loco: si comincia alle 9 alla
Crosetta con la passeggiata ai cippi, poi pranzo convenzionato, alle 15 visita a
Castello e Grotte, chiusura alle 17.30 al centro sociale con l’approfondimento “Cansiglio, cippi,
veneziani e montanari” a
cura del presidente della
Pro loco Franco Bastianon.
Le manifestazioni sono
parte del programma di eventi estivi in Cansiglio nel
circuito della Cansiglio Estate Card.
Per informazioni: 0438585487, [email protected].
di Dio don Costantino Vendrame, la famiglia di liutai
Antoniazzi, il maggiore degli alpini Luigi Tarlazzi, l’alpinista Irene Pigatti e il burattinaio Fausto Braga prenderanno simbolicamente
per mano chi vorrà conoscere Colle Umberto, magari per soggiornarvi, e farà
loro conoscere le sue bellezze e le sue opportunità.
Saranno tali personaggi, che
in paese sono nati e vissuti
o che hanno lasciato traccia
significativa del loro passaggio, a costituire il filo rosso
del portale web che verrà inaugurato nei prossimi mesi. Un portale che è solo una parte, la più visibile per il
momento, del piano per il
turismo di cui si è dotato il
Comune di Colle Umberto
e che verrà approvato entro
la fine del mese di luglio. Un
piano complesso e unico nel
suo genere che, secondo il
volere dell’amministrazione
comunale, guarda lontano.
«Si tratta – spiega il sindaco
Giuseppe Donadel – di un
documento a cui faranno affidamento le politiche turistiche del nostro territorio.
Esso si serve di linee guida
per capire in che percorso
siamo inseriti e quali sono
le potenzialità da sviluppare».
Sarà un comitato di gestione, rappresentante di tutte
le competenze del territorio
(sociali, agricole, commerciali, associazionismo) ad
occuparsi di sviluppare
quanto contenuto nel piano. L’amministrazione comunale, da parte sua, offrirà
supporto attraverso un as-
sessore che fungerà da riferimento. Non si tratta di
stravolgere la vita sociale e
aggregativa del paese, ma di
favorire le diverse attività e
di coordinarle per una maggior visibilità e ricaduta in
termini di conoscenza e
fruibilità. La prima presentazione del progetto è stata
esposta tre anni fa nell’ambito di un convegno. Oggi
Colle Umberto ha avviato
dei tavoli di confronto con
alcuni comuni limitrofi quali Sarmede, Cappella Maggiore, Cordignano, Godega
di Sant’Urbano e San Fior.
«L’importante – continua il
primo cittadino – è fare
squadra, per creare opportunità e flussi. Attualmente
il turista soggiorna al mare
o ai monti e poi visita il nostro territorio “mordi e fuggi”. Dobbiamo invece invertire la dinamica, fare in modo che soggiorni da noi. È
necessario farci conoscere
come comprensorio e offrire proposte significative, e
questo non vuol dire semplicemente fare pubblicità.
È una forma di promozione
del territorio realizzata con
i giovani. Il portale web stesso è curato da giovani, e da
giovani competenti. E questo ci inorgoglisce».
Gerda De Nardi
nale (22.000 euro), l’acquisto di attrezzature e arredi (5.000), la quota oneri
di urbanizzazione per edifici religiosi (2.000) e la pulizia di alcuni fossi (10.000
euro).
L’investimento più corpo-
so del triennio è previsto
per il 2015: si tratta del primo stralcio della riqualificazione dell’area di vicolo
Giardino (300.000 euro).
Sono anche previsti altri
22.000 euro per la manutenzione straordinaria del
patrimonio comunale e
2.000 euro per la quota oneri di urbanizzazione per
edifici religiosi. 130.000
euro saranno anche spesi
per la sistemazione e l’asfaltatura di strade comunali.
Giuseppe Donadel
Dai nostri paesi Quartier del Piave
14 luglio 2013
SERNAGLIA: SERATA DI TEATRO
PER I TERREMOTATI
FARRA: IL PREMIO “GIOTTO”
A SOSTEGNO DEI RAGAZZI
21
PIEVE: CRONACHE VENEZIANE
RACCONTATE DA PERETTI
osterrà i giovanissimi cittadini di Farra di Soligo e le loro
a prima serata dell’edizione 2013 della rassegna
iovedì 11 luglio all’osteria Al Portego in piazSla Pro
G
attività di volontariato il premio “Enrico Giotto”, istituito dal- L“Teatro sotto le stelle” è dedicata alle popolazioza Caduti nei Lager alle 20, intorno a una taloco di Col San Martino in onore del suo consigliere ni dell’Emilia colpite dal terremoto. A loro andrà il
vola imbandita con specialità classiche “da mar”,
scomparso in un incidente sul lavoro un anno fa. D’accordo
con il Comune di Farra di Soligo, la Pro loco ha deciso di assegnarlo in modo continuativo al Consiglio comunale dei ragazzi. Ogni anno metterà quindi a disposizione un budget per
concretizzare idee e progetti di associazionismo, con l’obiettivo di incoraggiare gli studenti a dedicarsi al volontariato.
Tante le iniziative già realizzate dal Consiglio comunale dei ragazzi in carica, guidato dal sindaco dodicenne Paola Pederiva: il giornalino scolastico delle medie “Zanella”, eventi sportivi e culturali e il cineforum.
ricavato delle offerte raccolte in occasione della rappresentazione della commedia brillante in tre atti
“Niente da dichiarare” interpretata dalla locale compagnia teatrale “La Contrada”.
Il sabato successivo, 20 luglio, altra commedia, “Sesso e gelosia”, interpretata dall’associazione culturale
Arte Povera di Mogliano.
Inizio sempre alle 21, nella piazzetta del municipio.
In caso di maltempo nella sala polivalente del municipio.
PER VILLA SPADA DI REFRONTOLO
Si tenta la carta
Grande Guerra
P
er villa Spada l’amministrazione comunale di Refrontolo gioca la carta Grande
Guerra. In considerazione del ruolo avuto dalla
settecentesca villa durante il conflitto (fu sede dei
comandi germanico prima e austro-ungarico poi,
per la veduta ideale sul
Montello) e della ritrovata fama grazie al romanzo
di Andrea Molesini “Non
tutti i bastardi sono di
Vienna”, qui ambientato,
il sindaco Mariagrazia
Morgan conta di ottenere
dalla Regione Veneto un
adeguato contributo per
la sistemazione del complesso. Un buon motivo la
Regione ce l’avrebbe per
soccorrere Refrontolo: fra
due anni si celebra il centenario dell’inizio della
prima guerra mondiale e
molte sono le iniziative
che si stanno promuovendo per rendere degno
onore a tale anniversario.
Quindi si spera che uno
dei rivoli di soldi che par-
REFRONTOLO: la porzione di villa Spada donata al Comune nel 2007.
Sotto: picchetto austriaco davanti alla villa
tiranno da palazzo Balbi
arrivi fino al municipio di
piazza Fabbri di Refron-
tolo. Ma soldi per fare che
cosa? Un museo multimediale per far conosce-
re documenti e diari della guerra. L’idea è ambiziosa ma proprio per questo potrebbe far breccia
negli amministratori regionali.
Ma prima di pensare al
museo c’è da provvedere
al consolidamento statico
del complesso. Dopo aver
acquisito uno studio di
fattibilità che ha dettato le
linee guida per il restauro
conservativo, l’amministrazione ha affidato a un
ingegnere l’incarico per
l’esecuzione di una perizia statica e per la definizione di una scaletta di
priorità di interventi. Comunque per ora in cassa
non ci sono neppure i fondi per le opere più urgenti.
La villa, oggi disabitata, è
divisa tra quattro proprietari: il Comune, la
parrocchia (il salone, che
più volte ha ospitato le
premiazioni del concorso
letterario indetto dal nostro settimanale), una piccola porzione centrale del
dottor Candiani e l’ala storica dei Peretti di Venezia
(eredi degli Spada). Un
progetto di valorizzazione dell’edificio deve coinvolgere tutti i proprietari.
L’amministrazione comunque non sta ferma in
attesa di contributi. È stato infatti costituito un comitato finalizzato alla ricerca e raccolta di materiale per il progettato museo. Per, il quale, forse, sta
passando il treno buono.
FC
Agenda Quartier del Piave
GIOVEDÌ 11
SABATO 13
Festa della birra a Fontigo. Alle 21.30
concerto dei Rumatera.
A Falzè di Piave torneo di bocce regionale ad invito a coppie cat. libera.
Informazioni: 0438-895229.
Festeggiamenti della Madonna delle Grazie a Colbertaldo. Nel pomeriggio giochi gonfiabili per bambini. Alle 16 pedalata per grandi e piccini. Alle 20 spiedo gigante. Alle 21 musica
con il gruppo “Segnali caotici”.
Festa della birra a Fontigo. Alle 16.30
partita di tamburello serie C. Alle 21.30
concerto della band Boss Hogg e alle 23 irish folk con il gruppo The Vad
Vuc.
VENERDÌ 12
Festeggiamenti della Madonna delle
Grazie a Colbertaldo. Alle 20 degustazione di birra e prodotti locali. Su
prenotazione.
Alle 21 per la rassegna “Concerti in
San Vigilio”, nella chiesetta di Col San
Martino Silvia Rinaldi al violino barocco e Luca Chiavinato al liuto eseguono musiche di Cage, Falckenhagen,
Vivaldi, Satie, Dowland, Assad, Ali
Racy, Moorkens, Miyagi, Kapsber. Ingresso libero. Organizzano Comune
di Farra e Asolo Musica.
Festa della birra a Fontigo. Alle 21.30
hard rock con il gruppo The Riders e
alle 23 blues, jazz e reggae con Arianna Antinori.
DOMENICA 14
A Fontigo presso gli impianti sportivi
25ª edizione della Festa della birra. Alle 9 partenza della camminata nordic
walking e alle 19 sei band emergenti
si esibiscono al terzo Fontigo Brand.
Informazioni: 0438-966428.
A Falzè di Piave, presso il parco Pedrè, torneo di burraco. Informazioni:
349-6930630.
Festeggiamenti della Madonna delle
Grazie a Colbertaldo. Alle 12.30 spiedo gigante. Nel pomeriggio giochi gonfiabili per bambini. Alle 22.45 spettacolo pirotecnico.
MARTEDÌ 16
Dalle 20.30 a Pieve l’associazione
commercianti propone “Pieve di sera” con negozi aperti e intrattenimenti.
Alle 21.15, al centro polifunzionale di
Vidor, proiezione del film d’animazione “Hotel Transylvania” (Usa 2012). Ingresso 3 euro. Nell’ambito della rassegna “Cinema sotto le stelle”. In caso di maltempo all’interno del centro
polifunzionale.
MERCOLEDÌ 17
Alle 21, nella piazza del municipio di
Farra, la compagnia teatrale Corniani propone lo spettacolo di burattini
“Le avventure di Fagiolino”. In caso di pioggia all’auditorium Santo Stefano. Nell’ambito della rassegna itinerante di marionette e burattini.
A Villanova di Sernaglia della Battaglia, presso casa Saluti campo sportivo, Festa dello sport. Nell’ambito
della festa viene organizzato il 21º
torneo di calcio a 9 memorial “Gianluca Lorenzon”. Informazioni: 043886480.
VENERDÌ 19
Con il concerto musicale della Righea
Big Band iniziano alle 20.30 a Refrontolo i festeggiamenti della patrona
Santa Margherita. Alle 22 concerto
pop e rock del gruppo Downtoground.
Marco Peretti presenta il suo nuovo libro, edito
da De Bastiani editore, dal titolo “Strappando al
verbo il solito soggetto”. Un volume dedicato a Venezia, dove sono raccolti aneddoti familiari, ricette di cucina, storie di Campiello e di Canal, trasposizioni linguistiche e giochetti semantici, annotazioni poetiche, note di meteorologia lagunare... Un attore leggerà brani del libro e i “Fioi”, con
chitarre acustiche e fisarmonica, canteranno melodie tradizionali.
BREVI QDP
SOLIGHETTO: lavori al parco
secolare di villa Brandolini
Il Comune di Pieve di Soligo ha appaltato all’impresa
Costruzioni Virago snc di Cavaso del Tomba i lavori di
recupero e riqualificazione ambientale del parco secolare di villa Brandolini di Solighetto. Il prezzo di aggiudicazione è di 48 mila 501 euro.
SERNAGLIA: progetto
per una sala musica a Falzè
La giunta comunale di Sernaglia ha approvato il progetto
preliminare dei lavori di allestimento di una sala musicale all’interno dell’edificio di proprietà comunale che ospita il Centro anziani a Falzè. È prevista una spesa di
28 mila euro, per la quale il Comune ha chiesto un contributo alla Regione. L’amministrazione intende realizzare la sala per metterla a disposizione di diversi gruppi
di giovani che praticano musica ma sono privi di uno spazio adeguato per le prove.
FARRA: concerto di frate Alessandro
Giovedì 11 luglio, alle 20.30
nel parco della canonica di
Farra di Soligo, concerto del
tenore frate Alessandro da
Assisi. Il religioso si confronta anche con i giovani su coraggio, preghiera e umiltà.
Organizza il circolo Noi
“Chiara&Francesco”.
FARRA: alla Forca Rossa
Alpini di Farra e Cai di Pieve organizzano una gita alla
Forca Rossa con partenza dal passo San Pellegrino. La
gita si terrà domenica 21 luglio con partenza da Farra
alle 6. Sono previsti due itinerari, uno per i più allenati,
l’altro per i camminatori più tranquilli. Informazioni: Claudio Andreola 0438-801083.
VIDOR: celebrazione per il 113º
delle Serve di Maria
Sabato 13 luglio le suore Serve di Maria Riparatrici festeggiano il 113º anno di fondazione della Congregazione nella casa delle origini ad Alnè di Vidor. Alle 16.30
visita alla casa e preghiera di lode e ringraziamento. Alle 18.30 messa di ringraziamento nella chiesa parrocchiale di Vidor.
SOLIGO: messa col Vescovo
Domenica 14 luglio
bambini, ragazzi e animatori del grest di Soligo si ritrovano alle
10.30 nella chiesa parrocchiale per la messa
presieduta dal vescovo Corrado.
PIEVE: due proposte dal Cai
Due proposte per questo fine settimana dal Cai di Pieve. Domenica 14 il Family Cai parte alle 7.30 da piazza
Stefanelli a Barbisano diretto al ricovero militare del
monte Miaron (passo Mauria-Lorenzago di Cadore). Durata dell’escursione: un’ora e mezza per la salita, un’ora per la discesa; dislivello 450 metri; difficoltà: facile;
trasporto con mezzi propri; informazioni: capogita Diego 347-2306702.
L’Alpinismo giovanile, invece, sabato 13 e domenica 14
sale al rifugio Pramperet e cima Pramperet con pernottamento in tenda.
22
Dai nostri paesi Bellunese
14 luglio 2013
A ZUMELLE IL 13 E IL 14 LUGLIO
FARRA DI MEL: “TÒ VEGNA”
ANTICO GIOCO DELLA PALLA
La Perdonanza
al Castello
nche quest’anno torA
na la “Sagra de le palote e dei amoi”, che ha
S
abato 13 e domenica giornate c’era14 luglio al Castello no feste e i
di Zumelle si tiene la mercanti acrievocazione storica della correvano al
“Fiera della Perdonanza”. castello certi
Un antico atto processua- di fare buoni
le, presente nell’Archivio affari.
Storico comunale di Mel, La manifestaattesta che ancora nel zione prende
1641 si usava tenere una il via sabato 13
fiera detta “della Perdo- luglio a partinanza”, tradizione popola- re dalle 12 e si
re secondo la quale “ba- concluderà
stea pasar tute le porte del alle 19 di docastel par aver il perdono menica 14 luglio. Il Cadei pecati”. Con la “perdo- stello sarà animato da aunanza” si voleva concede- daci soldati che si sfidere il perdono dei peccati ranno in duelli giudiziari,
agli umili,
da artigiani
semplicee mercanti,
La manifestazione
mente paspopolani e
prende il via
sando le porcontadini,
te dalla chieche con le
sabato 13 luglio
sa interna al
botteghe di
a partire dalle 12
castello e deantichi mee si concluderà
dicata a San
stieri, acalle 19 di
Lorenzo. Ducampamendomenica 14 luglio ti, giochi
rante le tre
luogo la seconda domenica di luglio a Farra di Mel.
La sagra, che ha origini
che si perdono nel tempo
ed è dedicata alla fine dei
lavori di zappatura nei
campi, prende il nome
dalla “palota”, che è un arnese in ferro a forma di
spatola che serve a pulire
le zappe, e dagli “amoi”, un
tipo di susina che matura
proprio in questo periodo.
L’edizione di quest’anno
prende il via sabato 13 al
campo sportivo di Farra
alle 20 con la cena del paese allietata dallo spettacolo di cabaret del “Duo Matrix”. Prosegue domenica
14 con la celebrazione della messa alle 10 nella chiesa di Sant’Antonio. Alle 11
alle ex scuole elementari
verrà inaugurata la mostra
di pittura dell’artista zumellese Walter Comiotto
(aperta anche domenica
14 luglio dalle 11 alle 12.30
CARVE: TAPPA IN PAESE
PER IL TANDEM A ENERGIA SOLARE
ualche giorno fa due
Q
speciali cicloturisti
hanno fatto tappa a CarMEL: il Castello di Zumelle
storici, come per incanto
faranno rivivere il medioevo. L’ingresso è di 4
euro. Ingresso gratuito per
bambini di età inferiore ai
10 anni e adulti over 65.
La rievocazione è organizzata da Civitas Zumellarum con la partecipazione dei gruppi storici
Alba Turris, Grifoni Rantolanti e Milites Silvarum
e Mansio Templi Parmensis.
ve, accolti calorosamente
dal gruppo Carve Viva. Si
tratta di Elvira e Christian, una coppia di pensionati che abitano a Flemalle, in Belgio. Si tratta
di uno dei 31 equipaggi
che prendono parte al
primo raid mondiale per
prototipi di bicilette auto-assistite da energia solare partito il 20 maggio
scorso da Chambery in
Francia e arrivo ad Artsana nel Kazakisthan entro
il prossimo 28 settembre
(9.600 km in tutto!). Elvi-
ra e Christian viaggiano
su un tandem di 15 anni
riadattato e messo a punto con il contributo di una società francese, la LudoTechnologie. Il tandem
è un vero assemblato di
meccanica e tecnologia di
ultima generazione con
componenti acquistati in
e dalle 15 alle 20; dal 15 al
21 luglio dalle 18.30 alle
21.30). Alle 15 ci sarà la
sfilata delle contrade che
subito dopo si disputeranno il 28° palio “To’ Vegna”,
gioco della palla le cui origini risalgono al 1600. Il
nome Tò Vegna deriva dal
rituale botta/risposta che
precede la battuta della
palla: chi batte avverte
“Tò” (prendi), chi riceve se
è pronto risponde “Vegna”
(vieni). Per tutta la giornata sarà attiva un’area
giochi per i bambini.
Info e prenotazioni cena
Bar Tucano 0437-753304
varie parti del mondo.Il
vero cuore del mezzo è una pesante batteria di 36
volt con una autonomia
di 160 km, alimentata da
due pannelli fotovoltaici
di 3 mq collocati su un
tender trainato dal tandem, che trasmette energia a due motori collocati sulle ruote anteriore e
posteriore. Tandem piu
tender pesano 170 kg.
Dai nostri paesi Vallata
14 luglio 2013
CASTAGNI ANCORA SOTTO ATTACCO
Devastante
vespa cinese
È
ancora allarme “vespa cinese” per i castagni di diverse aree della Vallata. Il micidiale insetto è infatti già
sfarfallato assai numeroso ed è temuto dai produttori nostrani più delle
voraci cavallette di biblica memoria. In difficoltà
quindi anche le celebri sagre delle castagne e dei
marroni, che dovranno
giocoforza integrare il
magro raccolto con castagne di altre parti d’Italia, se non dall’estero
(principalmente Turchia
e Cina). La “vespa cinese”,
nota agli entomologi come “Dryocosmus kuriphilus”, depone le sue
uova nelle gemme del castagno a principiare da
luglio e lì vi svernano le
larve nate, ostacolando
così lo sviluppo delle future castagne. A causa
della “vespa” la nostra
Vallata ha prodotto lo
La vespa cinese
scorso anno poco meno
di 100 quintali di castagne fra piccole e grosse,
quando la norma era di
quasi 800; Combai, la storica “regina del marrone”,
ha raccolto, sempre per
colpa dell’invasiva vespa,
non più di 50 quintali di
prodotto contro i 250-300
degli anni migliori. Per
contrastare il flagello cinese sulla Pedemontana
DOMENICA 14 LA GRANFONDO
IN UNA VASTA PORZIONE DELLA DIOCESI
La Pina blocca tutto
uova edizione, domeN
nica 14 luglio, de La
Pina Cycling Marathon,
competizione granfondo
e mediofondo per cicloturisti e cicloamatori organizzata dalla società Pinarello. Sono previsti due
tracciati: il corto da 118
km e il lungo da 169 km.
La partenza resta confermata in piazza del Grano
a Treviso (alle 7.45), dove
si affaccia lo storico negozio con cui Nane Pinarello diede vita all’azienda Pinarello. Il tracciato è in
buona parte in territorio
diocesano: Pontebbana
verso Ponte della Priula,
salita della Tombola, Refrontolo, Follina. Qui i
percorsi si dividono: il corto a sinistra per Miane,
Combai, Valdobbiadene e
Crocetta; il lungo a destra
per Valmareno da dove si
attacca la storica salita di
Praderadego, Valmaor,
Lentiai, Quero, Crocetta, e
poi via verso Treviso. A
causa del gran numero di
partecipanti (furono 3.999
nel 2012) le strade lungo
le quali si svolge la gara
vengono chiuse per buona
parte della mattinata di
domenica (ad esempio da
Pieve diventa quasi impossibile raggiungere Vit-
trevigiana sono stati effettuati questa primavera
12 lanci – composti di
100 femmine e 50 maschi
ciascuno – di “Torimus
sinensis”, un’altra vespa
capace di uccidere quella
dannosa. Ai lanci sono
però stati interessati solo
i castagni da frutto coltivati, mentre quelli selvatici o più scomodi da raggiungere sono rimasti in
balìa del parassita, che da
questi può pur sempre
migrare e (re)infestare
quelli che danno un buon
ricavo. Se il “Torymus”
funzionerà come si spera
entro 5-6 anni la situazione potrebbe riequilibrarsi, ma il castagno è
ancora in lotta perenne
con i temibili funghi del
cancro del castagno e del
mal dell’inchiostro, sempre pronti a debilitare e
poi uccidere la vigorosa
pianta.
Mario Sanson
CORBANESE
BREVI VALLATA
PAMALI
FESTIVAL
MIANE: morta Carla Chiarion
re giorni di musica e
T
amicizia. All’insegna
della natura e del rispetto
per l’ambiente. Momenti
di aggregazione e di scambio culturale. Questo è il
Pamali Festival, che si tiene al campo sportivo di
Corbanese. Si comincia
venerdì 12 luglio alle 20
con i gruppi Air Frank, Espana Circo Este e Casa
del Vento. Sabato 13 dalle
15 musica con i Patois
Brothers, i Sam Fall Mistic,
i Sisyphos, i Wicked Dub
Division Feat Dan-I e gli
Anima Caribe. Domenica
14 il festival riprende alle
14 con i gruppi e gli artisti
che partecipano alla selezione Pamali Art: poesia,
fotografia, fumetti, ritratti,
illustrazioni, arti plastiche,
giocoleria, cabaret, musica...
Nelle tre giornate sono in
programma Street Art &
Graffiti Art, laboratorio di
Spray Art, scambi utili a
costo zero, percorso sull’ascolto profondo del suono
con Alberto Pennella, musiche e danza popolari del
mondo. Ingresso gratuito.
In caso di pioggia area totalmente coperta. Ingresso gratuito. Maggiori
informazioni sul sito
www.pamali.it.
torio Veneto). Da qualche
giorno la chiusura al traffico è segnalata lungo le
arterie interessate.
Si ripropone così il tema
dell’utilizzo della strada
pubblica per manifestazioni così da provocare una limitazione della libertà
di movimento dei cittadini (solo nello scorso fine
settimana tra Revine e
Tarzo si è svolto il Prealpi
Triathlon che ha comportato modifiche alla viabilità). Anche per i credenti
che si ritrovano in chiesa
per celebrare il giorno del
Signore si creano degli inconvenienti. Al punto che
in alcuni casi si è dovuto
modificare l’orario delle
messe.
Su questo l’amministratore parrocchiale di Valmareno, don Gianpietro Zago, ha scritto una lettera
al sindaco di Follina met-
tendo in evidenza come
“le strade sono di tutti e
proprio perché di tutti ad
ognuno va garantito il diritto di muoversi in libertà. Le strade non siano
date a noleggio a nessuno!
Sono contrario a queste
manifestazioni e contrariato nel vedere che si invoca rispetto senza essere
rispettosi”. Don Gianpietro scrive anche: “per tutti la domenica è occasione
per programmare la giornata secondo un ritmo diverso dagli altri giorni”.
Finora si è sempre evitato
il dibattito pubblico intorno a questi aspetti ed è
prevalsa la linea “portiamo pazienza, dopotutto è
questione di qualche ora...”. Ma un confronto andrebbe invece fatto, per iniziare a fissare dei paletti. Perché le strade sono di
tutti.
la Madonna delle Grazie con il seguente
programma: alle 18 apertura della mostra
micologica “I funghi dei nostri boschi” e
alle 21 musica dal vivo. Funziona il chiosco.
Festa della birra a Miane. In serata musica con Tim(i)odà by Riflesso.
camminata non competitiva di nordic
walking su percorso di circa 8 chilometri, collinare, in totale relax; alle 12.30
pranzo con maialino allo spiedo, cotto
sul posto (su prenotazione); alle 17 passeggiata per conoscere i funghi e il loro
habitat; alle 19 apertura chiosco; alle
20.30 musica dal vivo.
Festa della birra a Miane. In serata live
tour del gruppo Diapasonband con omaggio a Vasco Rossi.
23
A Miane è morta a 64 anni Carla
Chiarion. È stata segretario comunale a Miane, Borso, Castello
di Godego e Asolo. Dal 2008 era in pensione. Dal 2005 al 2008
è stata consigliere comunale di
minoranza a Miane dopo essersi
candidata a sindaco. Era impegnata in vari ambiti di volontariato, dal doposcuola alla Lega italiana contro i tumori (Lilt). Lascia
il marito e due figli.
FOLLINA: si è dimesso Dal Vecchio
Franco Dal Vecchio ha lasciato, per motivi personali, il
consiglio comunale di Follina dove era all’opposizione
con il gruppo “Follina domani”. Al suo posto Alberto Rui,
coordinatore comunale del Pdl.
REVINE: soldi per marciapiedi
Tra i 73 interventi subito cantierabili finanziati dalla Regione Veneto vi è l’ampliamento e la ristrutturazione della rete dei percorsi pedonali nei tratti urbani attraversati dalla strada provinciale 35 in Comune di Revine. Per
questi lavori la Regione ha stanziato 100 mila euro.
LAGO: la Preistoria vista dalle donne
Venerdì 19 luglio, alle 20.45, al parco archeologico del
Livelet incontro dal tema “La Preistoria vista dalle donne”. La figura femminile rivestiva un ruolo importantissimo nelle comunità preistoriche, testimoniato dal ritrovamento di statuine e piccoli oggetti lavorati, e confermato dal ruolo ancora fondamentale della donna in molte popolazioni del mondo in alcune attività quotidiane o
rituali. Alle 20 sarà attivo un laboratorio per bambini dedicato alla realizzazione di gioielli preistorici. A partire
dalle 20.45 le antropologhe Flavia e Sandra Busatta faranno scoprire al pubblico il magico mondo delle nostre
antenate. L’ingresso è libero.
MIANE: concerto al Carmine
Sabato 13 luglio secondo appuntamento, al santuario
del Carmine, con la rassegna “Estate Carminense”. Alle 20.45 concerto del coro “Voci Vive” e della Corale di
Barbisano; dirige il maestro Rinaldo Padoin. Il sabato
successivo poesia e prosa di Giustina Menegazzi Brancati e musica con la Corale dei laghi di Tarzo.
Messa del Carmine col Vescovo
Martedì 16 luglio, festa della Beata Vergine del Carmelo, il vescovo Corrado presiede la messa solenne
delle 20 nella chiesa del Carmine a Miane.
TOVENA: escursione in San Boldo
Le Guide Alpago Cansiglio organizzano per domenica
14 luglio una camminata da Tovena alle casere Jal e da
qui, per chi se la sente, al passo San Boldo. Percorso
di 14 chilometri, impegnativo, con dislivello di 700-800
metri. Ritrovo alle 9.30 in piazza a Tovena. Costo: 10
euro a persona, gratuita per bambini al di sotto dei 12
anni. Informazioni e prenotazioni: 334-3458496.
TARZO: 30 itinerari in un libro
Venerdì 19 luglio, alle 20.30 nella sala municipale di
Tarzo, verrà presentato il libro “Percorrere” realizzato dai
soci della Scuola di maratona di Vittorio Veneto, nel quale vengono presentati 30 itinerari per la corsa, il trail
running, il nordic walking e l’escursionismo a Vittorio
Veneto e dintorni. Ingresso libero.
Agenda Vallata
GIOVEDÌ 11
Con la rassegna Castelbrando Dine&Jazz questa sera arrivano all’antico
maniero di Cison alcuni dei protagonisti
della scena jazz mondiale: il sax di Claudio Fasoli e del suo “Claudio Fasoli Four”.
Prezzi e orari: cena e concerto (alle
20.30) 50 euro; solo concerto (al teatro
Magno alle 22) 30 euro. Organizza Camelia Rubra, con la direzione artistica di
Vesna Maria Brocca, in collaborazione
con Veneto Jazz. Informazioni: 04389761.
VENERDÌ 12
Festa della birra a Miane. In serata concerto del gruppo Time Out con tributo a
Max Pezzali e agli 883.
SABATO 13
Oggi, come tutti i sabati di luglio e agosto, dalle 15 alle 19 Archeopomeriggi
al parco palafitticolo del Livelet di Lago,
con laboratori e visite tematiche alle palafitte. Ingresso 5 euro.
Dalle 18 a Farrò tradizionale sagra del-
DOMENICA 14
Dalle 9.30 a Farrò tradizionale sagra della Madonna delle Grazie con il seguente
programma: alle 9.30, in collaborazione
con la scuola Nordic Walking Altamarca,
LUNEDÌ 15
Festa della birra a Miane. In serata pasta party.
MARTEDÌ 16
Festa della birra a Miane. In serata concerto con la band Ostetrikagamberini.
GIOVEDÌ 18
Alle 21, nella corte interna del municipio
di Tarzo, Annalisa Padovani – insegnante e accompagnatrice turistica – presenta
usi e costumi del popolo lappone.
SABATO 20
MERCOLEDÌ 17
Alle 20 all’esterno della chiesa di San
Giuseppe a Nogarolo “C’era una volta Favole nei cortili” a cura dell’associazione Va’ dee femene.
Inizia oggi la 38ª Festa dell’emigrante
a Tarzo. Alle 17 inaugurazione e apertura della mostra dell’artista Franco Coroccher nella struttura polivalente della
Pro loco. Alle 19 cucina aperta. Alle 21
musica per tutti.
24
Dai nostri paesi Coneglianese
14 luglio 2013
SAN VENDEMIANO: MUSICA,
SOLIDARIETÀ E SPORT
COLLALTO: MERCATINO
E PASSEGGIATA STORICA
Agenda La Colonna
San Vendemiano entra nel vivo la manifestazione “Estate sport”. La sera di venerdì 12 luglio al campo sportivo festa della birra e musica a cura dei dj Stefano Bosca
e Loredana Forleo. Sabato 13 l’associazione Jmspace propone “Oltre il blues”, viaggio tra musica, danza e bellezza;
la serata è organizzata per raccogliere fondi a favore del trasporto dei disabili alla Nostra Famiglia. Mercoledì 17 alle
20.30 sempre al campo sportivo festa con il gruppo Arcobaleno che da anni a San Vendemiano porta avanti iniziative di volontariato con persone adulte diversamente abili. Giovedì 18 concerto degli AEnima che propongono 60
hit per 5 medley in due ore di concerto. Nelle serate proseguono i vari tornei (basket, baech volley, bocce...).
i rinnova domenica 14 luglio l’appuntamento col Mercatino dell’antiquariato di Collalto, che verrà proposto anche nella seconda domenica di agosto. Alle 10.30
e alle 16 c’è la possibilità di partecipare a una passeggiata storica nel borgo e nel castello con illustrazione
della storia del paese del casato Collalto, condotta da Sergio Soldan. L’adesione è libera e gratuita.
Presso l’area sportiva del borgo medievale di Collalto,
gli appassionati possono trovare le bancarelle delle cose vecchie, dei mobili e dei pezzi d’arredamento, quelle degli oggetti da collezione, dei libri di storia locale,
ma ci sono anche il pane fatto in casa e i dolci caserecci.
Alle 20.30, a Soffratta di Mareno, inizia la sfilata delle tre bande che
partecipano alla prima rassegna
bandistica: il Corpo musicale di
Mareno, il Corpo bandistico di Cappella Maggiore e il Complesso musicale bandistico di Tamai. Le bande raggiungono lo stand del gruppo Gas dove propongono un concerto.
Con la proiezione del film “Scialla Stai sereno” termina questa sera la
A
S
PER LA CHIUSURA DEL GIUBILEO DELLA CHIESA
Tre vescovi
alla Caminada
D
opo la grande fe- scovo Giacinto negli spa- tre vescovi. Alle 12.30 sesta della parroc- zi adiacenti la chiesa del- guirà il “Simposio dei vechia di Rai per la la Caminada, dove è già scovi”, pranzo preparato
prima messa episcopale pronta una grande strut- negli splendidi saloni deldell’arcivescovo Ilario An- tura coperta per accoglie- la villa Papadopoli Giol.
toniazzi di domenica 14
Durante l’evento sarà preluglio (vedi riquadro), un
sentato il “piatto del Giualtro grande appuntabileo della chiesa della
mento si svolgerà la
Caminada”, che al suo
domenica successiinterno riunisce le
va, 21 luglio, alla
tante motivazioni
Caminada di San
dell’evento: gli
Polo di Piave per
ottocento anni
la solenne chiudella chiesa, i
sura del Giubivent’anni dalla
leo degli ottofondazione delcento anni dell’associazione
l’antica chiesetta
Caminada
in coincidenza
Sant’Anna che cucon la festa patrora tutte le manifenale di Sant’Anna, anstazioni e gli interticipata la domenica
venti di restauro e abprecedente e con la
bellimento e gli stemmi
straordinaria concedei tre vescovi riuniti
lebrazione dei tre ve- Il “piatto del Giubileo della chiesa della Caminada” realizzato sotto la riproduzione
per la conclusione dei festeggiamenti per gli 800 anni dell’antico affresco
scovi sampolesi.
La festa inizierà merquattrocentesco della
coledì 17 luglio con la pro- re i numerosi fedeli.
Madonna della Caminacessione con la statua di Domenica la celebrazione da.
Sant’Anna collocata sulla solenne inizierà alle 10.30 Infine venerdì 26 luglio è
nuova portantina, che con i vescovi Marcuzzo, il giorno della festa liturpartirà alle 18.30 dall’ora- Gardin e Antoniazzi. Al gica di Sant’Anna con una
torio, presieduta da mon- termine si svolgerà il rito messa che sarà celebrata
signor Giacinto Boulos orientale del “mabruk”, dall’arciprete don Lucio
Marcuzzo; alle 19 seguirà durante il quale tutti i pre- alle 10.
Vinicio Cesana
la messa celebrata dal ve- senti potranno salutare i
A TEZZE DI PIAVE
Festa per il 50º
di don Antonio
anniversario per il
L
’
cinquantesimo di sacerdozio di don Antonio
Botteon è un’occasione
privilegiata innanzitutto
per rendere grazie al Signore per averlo scelto,
chiamato ed eletto all’ordine sacro e poi per ringraziare il nostro don per
aver risposto a questa
chiamata con il suo “eccomi”, riconfermandola nella fedeltà, giorno dopo
giorno, con il suo “sì”. Questi 50 anni sono anche
un’opportunità per riflettere su questo importante
dono soprattutto oggi in
cui la messe è molta e gli
operai sono pochi. A sottolineare l’importanza del
ministero
sacerdotale
sant’Ignazio di Antiochia
ci ricorda che senza il vescovo, i presbiteri e i diaconi non c’è Chiesa; il santo Curato d’Ars ci ammonisce che se togliamo i
parroci dalle parrocchie
dopo alcuni anni gli abitanti adoreranno “altri idoli”.
Pensando alla grandezza
dei doni riversati in don
Antonio con l’ordinazione
e da lui elargiti alla nostra
comunità il nostro cuore
si riempie di gratitudine
verso il Signore e verso il
suo servo fedele.
In questi anni di presenza
VENERDÌ 12
rassegna di cinema all’aperto
promossa da Comune di Susegana
e Arci. Alle 21.30 in piazza Martiri
a Susegana. Ingresso libero.
MERCOLEDÌ 17
Alle 21.15, nella corte della Fondazione Giol di San Polo, proiezione
del film d’animazione “Ponyo sulla scogliera” (Giappone 2008). Ingresso libero. In caso di maltempo
nella sede della Pro loco. Organizza il Comune.
DOMENICA 14 MONS. ANTONIAZZI A RAI
onsignor Ilario Antoniazzi, neoveM
scovo di Tunisi, accompagnato dal
“fratello” nella missione in Terra Santa e ora anche nell’episcopato, monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo, celebra domenica 14 luglio la prima messa a Rai dopo l’ordinazione episcopale. Questo il programma: arrivo delle autorità religiose, civili e militari alle 17 presso casa Antoniazzi a Rai, dove alle 17.15 ci sarà un bre-
ve saluto di indirizzo rivolto a monsignor
Ilario. Alle 17.30 si muoverà il corteo verso la chiesa parrocchiale accompagnato
dalle note della Banda di Mareno di Piave. Il nuovo arcivescovo si recherà in cimitero per alcuni istanti a salutare gli amati genitori e i due fratelli prematuramente scomparsi. Alle 18 inizierà il solenne pontificale. Al termine un momento conviviale per tutti i presenti.
NEL 1972 AVEVA ACCOMPAGNATO LA PRIMA
MESSA DEL NOVELLO SACERDOTE DON ILARIO
Suona ancora Pagotto
quarantuno anni di
A
distanza, il maestro
Gianni Pagotto torna a
di Castello, monsignor
Domenico Cancian, per il
quale suonò alla sua prima
messa da sacerdote novello e in quella da vescovo a
Bocca di Strada.
Saranno sempre il tenore
Christian Zanella e il maestro Gianni Pagotto a guidare la corale a Rai il giorno della festa del Carmine, domenica 21 luglio, alla messa delle 9 e ai vespri
delle 17.30. Presiederà anche in queste occasioni il
vescovo monsignor Ilario
Antoniazzi.
Gerda De Nardi
suonare l’organo per monsignor Ilario Antoniazzi.
Solo che allora, era il 1972,
il giovane sacerdote novello era tornato a Rai di
San Polo di Piave per presiedere la sua prima messa al paese natale. Ora, il
14 luglio, monsignor Antoniazzi fa ritorno a casa
da vescovo.
Il maestro Pagotto sarà all’organo mentre il tenore
Christian Zanella dirigerà
la compagine composta da
una parte del coro del
maestro stesso e dalla corale Santa Maria Maddalena della parrocchia di Rai
di San Polo. Il Laudate Dominum (Barthier - Della
Giustina) aprirà il programma dei canti, mentre
la solenne celebrazione
eucaristica delle 18 verrà
introdotta dall’Ecce Sacer-
dos magnus del Perosi. Altri canti sono stati armonizzati dal maestro Pagotto e verranno proposti il
Sanctus di Lourdes di Lecot e l’Agnus Dei del Bizet.
«È una gioia grande – spiega il maestro Pagotto – e
una immensa soddisfazione aver suonato alla prima
messa di don Ilario e ora aver
potuto preparare la corale e
suonare all’ingresso di sua eccellenza». Da 66
anni il maestro
Pagotto è organista, prima a
Rai di San Polo,
paese di origine,
e poi a Bocca di
Strada dove si è
trasferito. Una
simile situazione si verificò per
lui anche con il 41 anni dopo è ancora il maestro Gianni Pagotto ad accompagnare
vescovo di Città
la messa di don Antoniazzi
nella comunità di Tezze
siamo riconoscenti a don
Antonio per la sua particolare attenzione alle necessità delle giovani famiglie e dei loro figli: è stata
sua l’iniziativa di costruire l’asilo nido; diciamo
grazie anche per il suo
prodigarsi nell’organizzare dei corsi per fidanzati,
frequentati anche da coppie che provengono dai
paesi vicini; nel promuovere, secondo il Piano pastorale diocesano, la preparazione dei genitori che
chiedono il battesimo e
nell’avere a cuore il destino dei giovani e degli anziani.
Domenica 7 luglio l’intera
comunità si
è riunita per
celebrare
l’eucarestia e
ha pregato
perché il Padre doni ancora a don
Antonio un
lungo e fecondo ministero. Un
particolare
ringraziamento
è
giunto dal
sindaco
Maurizio Bonotto in rappresentanza di tutta la
giunta comunale. È seguita una gioiosa festa preparata con l’aiuto di Pro lo-
La messa del 50° di don Antonio Botteon
co, gruppo borgo Malanotte, rappresentanti dei
vari gruppi, associazioni e
movimenti.
La comunità di Tezze
Dai nostri paesi Coneglianese
14 luglio 2013
FRANCENIGO / L’ATTESA STRUTTURA IN MURATURA
Grandi progetti
per l’Arcuf
C
he bello, di questi
tempi, arrivare a
Francenigo. Il paese ti accoglie colorato. Ogni contrada ha appeso
bandiere e gagliardi con i
propri colori. La più orgogliosa è la rosso-verde via
Bruna-Fratelli Rosselli, che
negli ultimi anni ha dominato il palio dei vecchi mestieri, l’evento principe del
luglio francenighese.
Gli ottanta volontari dell’Arcuf (associazione ricreativa culturale Francenigo), ai quali si devono i
possenti festeggiamenti
dell’“Estate Francenigo”,
quest’anno hanno un motivo in più per metterci
grinta nel loro servizio.
Stanno, infatti, per realizzare un sogno iniziato diversi anni fa: la realizzazione di una struttura in
muratura per le cucine e
FRANCENIGO: Gianmario Pezzin, una delle “colonne” dell’Arcuf
incontri conviviali o di altro tipo. Verrà realizzata
in un’area data in concessione dal Comune, alle
spalle del grande capannone fisso sotto il quale, da
anni, il paese si ritrova per
gustare i piatti della nostra
tradizione (salsicce, braciole...). I soldi per l’opera
non ci sono tutti, si dovrà
accendere un mutuo. L’Arcuf è consapevole dell’im-
Agenda Pontebbana
GIOVEDÌ 11
Alle 21, al Pozzo della Regola
di Godega, la compagnia I 4 elementi propone lo spettacolo di strada “A ruota libera”.
VENERDÌ 12
Alle 21.15, all’esterno della
chiesetta di San Biagio a Baver, “El Scomio de San
Martìn”, teatro sulla mezzadria e le trasformazioni del
Veneto contemporaneo. In caso di maltempo rinvio a sabato 13. Ingresso libero. Informazioni: www.baver.it.
SABATO 13
Alle 19 inaugurazione a villa
Altan di Campomolino della
mostra del pittore Renzo Co-
dognotto. Apertura fino al 28
luglio. Orari: venerdì e sabato
21-23, domenica 17-23. Informazioni: 0434-758756. Organizza il Club 3 Molini.
Alle 21, al Cortivo Mazzorin di
Roverbasso, serata di cabaret. In caso di maltempo al Palablù di Codognè. È un appuntamento della rassegna “Notti
tra le stelle”. Ingresso libero.
MARTEDÌ 16
Ultimo appuntamento con la
rassegna Cinema all’aperto
al parco dell’oratorio di Gaiarine. Alle 21.15 circa viene
proiettato il film “Il principe abusivo”. In caso di maltempo
nel salone dell’oratorio. Offerta libera.
pegno che l’aspetta ma è
pure fiduciosa nell’aiuto
della popolazione, che le
ha manifestato affetto fin
dalla nascita, avvenuta
verso la fine degli anni Sessanta, sotto la spinta dell’allora cappellano don
Giuseppe Nadal (allora si
chiamava Gruppo ricreativo, diventerà Arcuf nel
1981).
L’associazione, presieduta
da Mauro Carnelos, ha
due fiori all’occhiello: il
torneo di dodgeball (la
classica “palla avvelenata”)
e il palio. Il primo vede
bambini, ragazzi, giovani,
adulti, sfidarsi in una
competizione sana, dove
non c’è contatto fisico e l’astuzia conta più della potenza. Il secondo è nato nel
1995 e non ha ancora raggiunto la fama che merita.
Si tratta di una competizione tra contrade che si
sfidano in giochi che richiamano antichi mestieri, come rimontare una
stufa o fare con acqua e farina alcuni panini. I concorrenti di ogni contrada si
ritrovano in un carro, che
percorre un tracciato lungo il quale si disputano le
varie sfide. Il palio quest’anno si gioca sabato 20
luglio alle 20, ma i festeggiamenti sono iniziati già
lo scorso 4 luglio, con l’apertura del chiosco, la musica dal vivo e i tornei sportivi.
Da tre anni l’Arcuf ha anche fatto una scelta ecologica, con la messa al bando delle stoviglie di plastica a favore di piatti di ceramica, bicchieri di vetro e
posate di acciaio. Ne guadagna l’ambiente, ma ne
guadagna anche... il palato.
Federico Citron
RUA DI FELETTO: MUSICA
TRA LE BOLLICINE
25
BREVI PONTEBBANA
GODEGA: burattini e cantastorie
Sabato 13 luglio nell’area Pozzo della Regola di Godega festa con marionette e burattini a cura dell’associazione Il piccolo principe, di Comune e Pro loco. Dalle
18 alle 20 laboratori e dalle 18 alle 23 brevi spettacoli
con burattini, cantastorie e giocoleria a cura della compagnia “La casa degli gnomi”, il musicista cantastorie
Felice Pantone e le magie di Maga Kostaki. Alle 20.30
storie a briglia sciolta con la compagnia “Ortoteatro”. Alle 21.30 Gunteria street show con il clown “Gunter Rieber”. E ancora prima speciale granitata, a cura delle gelaterie locali. Informazioni in biblioteca 0438-430545.
Grest, messa col Vescovo
Venerdì 19 luglio, alle 18 al PalaFiera di Godega, messa presieduta dal vescovo Corrado con i ragazzi del
grest dell’unità pastorale. Alle 19.30, al campetto presso la chiesa, giochi e altro. Il grest è iniziato l’8 luglio.
Tra le giornate speciali, martedì 16 visita al “Parco degli alberi parlanti” di Treviso con laboratori didattici.
CAMPOMOLINO: tornei estivi
Dal 12 al 28 luglio a Campomolino si svolgono i tornei
di greenball, splashbal, rosa e under 16. Al primo prendono parte 16 squadre di 5 giocatori ciascuna. Al secondo 48 squadre di 5 giocatori. Al terzo 8 squadre di
5 giocatrici. Al quarto partecipano 12 squadre di 5 giocatori ciascuna delle classi 1998, 1999 e 2000. Venerdì
12 e sabato 13 si gioca dalle 20, domenica 14 dalle
19. Inoltre sabato alle 19 c’è l’inaugurazione della mostra del pittore Renzo Codognotto. Durante i tornei funziona lo stand enogastronomico. Organizza il Club 3
Molini.
FELETTO LETTURE AL PARCO
iovedì 11 luglio al parco di via Della Libertà a Rua e gioG
vedì 18 luglio al parchetto di via San Marco a Bagnolo,
alle 20.30, letture animate per bambini a cura di Giacomo
Bizzai e Rossella Giaon (in caso di pioggia in biblioteca).
TEMPIO DI ORMELLE 55º DI NOZZE
ll’antico eremo camalA
dolese di Rua di Feletto (municipio) Pro loco e
Comune propongono la
manifestazione “Arte e
musica tra le bollicine”, dal
12 al 14 luglio. Venerdì 12
concerto improvvisazione
per piano solo dell’eclettico compositore e pianista
padovano Paolo Zanarella (nella foto). Sabato 13
concerto della “1906 Feletto Band” diretta dal
maestro Stefano Bertuol,
ospiti d’eccezione della serata gli “Out for out” con
interventi tratti dallo spettacolo teatrale “Altro che
na volta”. Domenica 14
“Sotto il cielo d’estate”
(canzoni e cabaret), spettacolo ideato da Ediva
Bartoli, cantante cabarettista e insegnante, piacevole susseguirsi di canzoni, gag, imitazioni e cabaret in pieno clima estivo.
Durante la manifestazione funziona lo stand enogastronomico e la sala degustazione vini dalle 19. Inizio spettacoli alle 21. Ingresso gratuito.
Italo e Giuseppina Dal Pos
Ringraziamo il Signore
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26
Dai nostri paesi Conegliano
14 luglio 2013
RICOSTRUIAMO IL PASTICCIO PACCAGNELLA
Brutta pagina
per la città
I
l Comune di Conegliano, messo con le spalle al muro da una sentenza del Tar, ha dovuto
concedere ad Adriano
Paccagnella di realizzare
un ristorante con annesso
parcheggio in una porzione di sua proprietà del
“Parco del Castello” tra via
Benedetto Croce e via
Molmenti. Non solo.
L’amministrazione dovrà
tirare fuori dalle sue esangui casse 620 mila euro
sempre a beneficio del
proprio concittadino giudicato parte lesa. La prima rata, da 200 mila euro,
si è presumibilmente già
involata, dato che scadeva
il 10 luglio.
Il bene comune, questo
miraggio
La vicenda è davvero brutta. Ed è finita proprio male per la città. Un provvedimento amministrativo
“illegittimo”, la conseguente guerra di carte bollate, una sentenza passata
in giudicato per il mancato ricorso da parte del Comune che forse sottovalutò la questione, una buona dose di superficialità da
parte degli amministratori nella gestione del caso,
la tenacia del privato nel
far valere i propri diritti e
la bravura dei suoi avvocati. Con un esito inoppugnabile: i legittimi interessi del singolo, tutelati secondo diritto, a scapito degli interessi di una comunità e di quell’ideale di “bene comune” che, per essere realizzato, ha bisogno
prima di essere capito e diventare “cultura” condivisa (da tutti). Dacché non
esistono tribunali a difenderlo.
Solo un vincitore
Questi, dunque, gli ingredienti del pasticcio, risultato non a caso indigesto
un po’ a tutti. All’amministrazione, che si è trovata
sul tavolo una richiesta di
risarcimento danni di 2
milioni e 700 mila euro da
parte di Paccagnella tale da
comportare, se fosse stata
confermata dal Consiglio
di Stato, e in assenza di un
accordo di transazione, “il
dissesto finanziario dell’ente”. Alla maggioranza
politica, che in consiglio
comunale ha votato turandosi il naso l’accordo di
transazione e le relative varianti urbanistiche per la
“valorizzazione” delle proprietà del privato. Alle minoranze, che sanno di cavalcare, al grido di “Basta
cemento in collina” e a colpi di sit-in, una battaglia
difficile da vincere. Ma soprattutto ai coneglianesi,
le cui sudate tasse, e per un
ammontare cospicuo, non
finiranno in beni, progetti
e servizi di pubblica utilità
ma a risarcimento del diritto ad edificare “leso” di
uno di loro.
La vicenda
È il febbraio 1997, ultimi
mesi dell’amministrazione di Achille Ghizzo. Il
privato invia al Comune una richiesta di parere preliminare per poter costruire unità residenziali
in un’area di sua proprietà
sempre in via Benedetto
Croce. Il Comune di Conegliano, previo parere
della Commissione Edilizia, nega la realizzabilità
dell’intervento. Nel 2006 il
Tar annulla il provvedimento e dà ragione ad Adriano Paccagnella: in
quell’area si poteva costruire. Nel 2003, intanto,
il Comune aveva adottato
il nuovo Prg, che aveva
cambiato la destinazione
d’uso del lotto edificabile
destinandolo a parco pubblico. Avrebbe potuto costruire la sua cubatura solo in accordo con altri due
privati, nella loro area. A
seguito della sentenza del
Tar il privato chiede dunque al Comune di ripristinare l’edificabilità della
sua area o, in alternativa,
di essere risarcito. Il Comune non ottempera alla
richiesta. Paccagnella ricorre ancora al Tar e vince nuovamente: il tribunale, con sentenza del
2012, condanna il Comune a risarcirlo. Il privato
quantifica il danno subito
in 2 milioni e 700 mila euro. Per il Comune sono invece 2 milioni e 200 mila
circa. Troppi, in ogni caso,
per le disponibilità dell’ente. Si avvia il negoziato per trovare un accordo.
Che viene trovato e il 4
giugno scorso approvato
dal Consiglio comunale
(con voto contrario delle
minoranze).
Il risarcimento
Il risarcimento offerto e
accettato da Paccagnella è
pari a 1 milione e 550 mila euro, di cui 620 mila euro gli verranno corrisposti
dal Comune in denaro in
rate suddivise in cinque
anni. Il restante ammontare della somma non viene corrisposto in denaro
ma mediante la “valorizzazione urbanistica” di tre
aree di sua proprietà. Due
lungo Benedetto Croce (a
monte e a valle) e una in
via delle Ginestre.
Le conseguenze
Secondo le norme tecniche
di attuazione del Prg, nel
pendio tra via Benedetto
Croce e via Molmenti avrebbe dovuto sorgere un
chiosco. Il nuovo accordo
concede invece la realizzazione di “un vero e proprio
punto di ristoro avente superficie di pavimento di 240
mq” (più eventuali piani interrati), un “pubblico esercizio per la somministrazione
non solo di bibite e gelati ma
più un generale di alimenti
e bevande”. Un ristorante, insomma. Con un parcheggio
in corrispondenza dell’incrocio di 500-700 mq (dai 25
ai 30 posti auto).
A valle di via Benedetto Croce il privato potrà ora edificare nella sua area con intervento diretto, senza necessità di piano attuativo o
formazione di comparto. Gli
830 mc di cubatura (una villetta) sono affrancati dal
convenzionamento (cioè il
privato non deve dare in
cambio nulla al Comune).
Altri 3.000 mc Paccagnella li
potrà costruire in via delle
Ginestre in area ora agricola da rendere edificabile con
il nuovo Pat (Piano di assetto del territorio) che l’amministrazione sta predisponendo. Anche qui senza
“qualsivoglia onere perequativo”.
Morale della storia
Diritto e giustizia non
sempre vanno a braccetto.
Perché il diritto ha a che
fare con la legge, la giustizia con l’uomo. Ma va ripensato anche, e le storie
come questa ne sono l’occasione, il rapporto tra
noi-cittadini e le istituzioni. Se il Comune è la casa
di tutti, entrare in relazione con esso significa farlo
con gli altri cittadini, i propri “vicini di casa”, non con
una struttura burocratica
appartenente solo a se
stessa. E chi amministra,
da parte sua, deve portare
avanti la sua missione con
estrema coscienza e scrupolosità senza mai mettere a repentaglio i beni della collettività, come non
metterebbe mai inutilmente a rischio il proprio
personale patrimonio.
Francesca Nicastro
BREVI CONEGLIANO
Il tribunale verso Treviso
La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi presentati
contro la chiusura di una serie di sedi di tribunale prevista da un decreto legislativo del governo Monti. Su una
pronuncia favorevole della Corte contava l’amministrazione comunale di Conegliano per scongiurare la chiusura della sede cittadina del tribunale. Il termine ultimo
per la soppressione delle sedi distaccate, prevista dalla
riforma Severino, è il prossimo 13 settembre, ma probabilmente si avrà lo slittamento di un anno, a seguito di un
provvedimento su cui stanno lavorando i partiti.
Rotatoria in via Matteotti
Cominciano lunedì 15 luglio i lavori della nuova viabilità
in via Matteotti. L’intervento rientra tra quelli previsti dal
piano particolareggiato denominato Tmci Padovan-Dalmazia Trieste, che riqualifica un’area dismessa di notevoli dimensioni, una parte della quale sarà destinata ad
edilizia residenziale convenzionata e a verde pubblico. Come primo intervento sarà realizzata una nuova rotatoria.
A partire dal giorno 15 luglio viene istituito tra via Murialdo e via Maset un senso unico con direttrice periferia-centro città.
Da Colfosco per La Nostra Famiglia
Sabato scorso si è
svolta, al presidio di
riabilitazione della Nostra Famiglia di Conegliano, la consegna da
parte dell’Asd Camion
Calcio di Colfosco di
quanto ricavato dalla
annuale cena di solidarietà organizzata presso l’Oasi Campagnola di Mareno. Il ricavato della serata di beneficenza (2.500 euro) è
stato destinato al progetto “Km di solidarietà”.
Presentazione del Meeting di Rimini
Venerdì 12 luglio, alle 21 nell’ex convento di San Francesco, viene presentata la 34ª edizione del “Meeting per
l’amicizia tra i popoli” promosso da Comunione e Liberazione. Il Meeting, che si terrà a Rimini Fiera dal 18 al
24 agosto, avrà per tema “Emergenza uomo”. Ancora una volta il Meeting si propone di essere l’occasione per
incontrare ed incontrarsi, per sperimentare una positività
del vivere, nel tentativo di affrontare la vita e di dare risposta ragionevole a quel bisogno di verità che è iscritto nel cuore di ciascuno. Ingresso libero. Organizzano
l’amministrazione comunale di Conegliano e la Compagnia delle Opere Veneto.
Serata con Gian Antonio Stella
Lunedì 15 luglio, alle 21 nell’ex convento di San Francesco, Gian Antonio Stella sveste i panni del giornalista
e saggista e indossa quelli del romanziere per riportare
alla luce un pezzo della nostra storia: i misteri di via dell’Amorino. È un appuntamento della rassegna “Sere d’estate 2013”. Organizzano il Comune e l’associazione Equilibrio. In caso di pioggia nell’aula magna del convento. Ingresso libero.
Calalzo-Cortina in bici
Calalzo-Cortina, lungo il tracciato dell’ex ferrovia, andata&ritorno con Liberalabici domenica 21 luglio. Partenza con mezzi propri alle 8.30 dalle piscine del Colnù.
Informazioni e iscrizioni: Serena 348-6538599, [email protected].
Agenda Conegliano
GIOVEDÌ 11
Alle 21, all’ex convento di San Francesco, l’associazione I 4 accordi propone “Trio tango e zingarate” con Nicola Granillo violino, Massimo Scattolin chitarra e Stefano Mazzoleni contrabbasso. Musiche di Piazzolla, Sarasate, Monti, Boccherini.
Alle 22, al Garten dell’Apartamento
Hoffman, deep house aperitif. Ingresso riservato ai soci Arci.
night: negozi aperti, spettacoli con artisti di strada, gruppi musicali e cori
(coro Istituto Benedetti Michelangeli;
Frank De Franceschi - blues; The
Spammers; Down to ground), danza
(zumba, hip hop & break dance), arti
marziali. Al Biscione musica con la
Montegan River Band.
Alle 22, al Garten dell’Apartamento
Hoffman, Loud (deep/minimal).
SABATO 13
VENERDÌ 12
Alle 18.30, al ristorante Al Castello,
per aperitivo con l’autore: Andrea Molesini presenta il suo libro “Primavera del lupo”.
Alle 21, in centro, Festaloonga buy
Alle 21, all’ex convento di San Francesco, per Sere d’estate 2013
“Rossini, il tournedau e la cucina
‘sinfonica’”. Il piacere della buona
tavola e della buona musica. Ospiti chef prestigiosi del Veneto, in col-
laborazione con l’associazione culturale Magnar Ben. Sandra Foschiatto, soprano, Omar Camata,
baritono. Al pianoforte: Federico
Brunello. Presenta Cristiana Sparvoli.
Alle 21 primo appuntamento della
rassegna teatrale ai giardini del Castello (in caso di pioggia alla chiesetta di Sant’Orsola), il gruppo “Le
brugole” mette in scena “La metafisica dell’amore” di Giovanna Donini e Francesca Tacca. Ingresso: 7
euro singolo spettacolo, 15 euro abbonamento a tre spettacoli. Organizza la compagnia teatrale CostrettiOltreConfine, in collaborazione con ristorante Al Castello.
DOMENICA 14
MARTEDÌ 16
Il Cai ha in programma per oggi una
gita di escursionismo a Rocchetta di
Campolongo (2.375 m) nel Gruppo
Croda da Lago. Capogita Giuseppe
Perini 339-8652214.
Oggi Liberalabici propone “Ritorno
sul Kolovrat”: gita in bicicletta in territorio sloveno. Referente Alberto 0438336875.
Alle 21, all’ex convento di San Francesco, Letture d’estate con Armando Carrara in “Racconti di animali”.
I testi sono presi da racconti di Mario Rigoni Stern e Mauro Corona. Musiche dal vivo con Thomas Sinigaglia. Organizza l’associazione Altrestorie.
Prosegue fino a domenica 28 luglio, all’Officina dell’arte in via Manin, “Il tesoro nascosto” mostra d’arte di Gianni De Marchi. Orari: 9-12 e 15-18 da
lunedì a venerdì, su appuntamento
(336-500899) il sabato e la domenica.
Dalle 20 alle 23.30, da oggi a venerdì
19, al campetto esterno del palasport
in via Filzi, 3º Torneo 3 vs 3 Martini
Cup di basket. Tre le categorie: Junior (11-15 anni), Senior (dai 16 anni),
Pioneer (over 40) femminile. Organizza l’Asd Sc Vigor Basket Conegliano
MERCOLEDÌ 17
Alle 7.30 ritrovo alle piscine e parten-
za per il passo Cibiana dove ha inizio
l’escursione organizzata dall’Università Aperta. La meta è il bivacco Da Re
Copada (1.850 m). Dislivello 500 m
circa. 5-6 ore di cammino. Per informazioni: Cinzia 338-6292237.
GIOVEDÌ 18
Al giardino estivo dell’Apartamento
Hoffman in via Vazzoler, tornei di calcetto & ping pong.
Alle 21, in piazza Cima, concerto d’estate della Filarmonica Coneglianese.
Alle 22, alla Zoppas Arena, inizia “O’
clock summer music” con il concerto
di Nesli. Ingresso a pagamento, biglietti su www.ticketone.it.
28
Dai nostri paesi Friuli
BRUGNERA: SABATO 13 CORSO
PER USARE IL DEFIBRILLATORE
14 luglio 2013
DUE VENERDÌ VINTAGE
A SACILE
A RADIO PALAZZO CARLI I SEGRETI
DELLA SCUOLA DI RICAMO DI SACILE
a riscosso un buon successo di iscrizioni il seconoppio appuntamento con “Incontriamoci a Sacile
artedì 23 luglio alle 17.20 e sabato 27 alle 9.45, nelH
do corso di primo soccorso, organizzato dall’asses- Dcon il vintage” iniziativa per gli amanti degli anni Mla trasmissione “Linea Azzurra- Spazio Scuola” di
sorato allo Sport di Brugnera e rivolto a tecnici, atleti, ’50, ’60, ’70 e ’80. Venerdì 12 luglio e venerdì 19 artisti Titti Burigana, gli ascoltatori di Radio Palazzo Carli podirigenti delle associazioni sportive presenti nel Comune. Il corso si è reso necessario perché il Comune ha
messo in dotazione degli impianti sportivi altri 2 defibrillatori (ora sono 4). L’iniziativa consiste in un incontro per sabato 13 luglio dalle 9 alle 13 nell’auditorio delle scuole medie di Brugnera. Tutti i ventuno richiedenti sono stati ammessi, derogando dal limite di venti partecipanti fissato inizialmente. Ad ogni partecipante sarà
consegnato, oltre al materiale didattico, un diploma che
lo abilita all’utilizzo del defibrillatore.
e band, mercatini e mostre, nonché l’immancabile esposizione di auto e moto d’epoca ravviveranno la città,
con una serie di iniziative dedicate. I negozi, aperti fino alle 23.30 per la rassegna estiva, saranno decorati a
tema, l’ideale per chi ama rivivere lo stile e rivedere gli
oggetti in uso nei decenni del rock’n’roll. Per coloro che
vorranno immergersi totalmente nella propria epoca
preferita ci saranno anche truccatori vintage, pronti a
farvi tornare indietro negli anni con un look davvero d’altri tempi! Informazioni: [email protected].
A SACILE FENOMENO IN CONTROTENDENZA
Giovani volontari,
è boom all’Auser
A
livello europeo, l’Italia è solo al 14º posto per il numero di
adulti che svolgono abitualmente attività di volontariato. In controtendenza
però, come raccontano dall’Auser Filo d’Argento di Sacile, è fortunatamente in
crescita il numero dei ragazzi che si impegna all’interno delle associazioni, soprattutto d’estate. Il volontariato coinvolge sempre di
più gli under 30, che imparano a stare vicino a chi soffre e a misurarsi con il disagio.
«Questo è senza dubbio un
dato confortante in considerazione del fatto che gli adulti vanno in pensione più
tardi di quanto accadeva fino a poco tempo fa e il ricambio tenderebbe a entrare in sofferenza – afferma il
presidente Natalino Valdevit, che ne è testimone diretto –. Anche quest’anno,
con l’arrivo delle vacanze estive, diversi giovani hanno
scelto di dedicare un po’ del
loro tempo e delle loro e-
nergie al volontariato».
All’Auser, ad esempio, sono
arrivati Gaia, Anna, Giorgio, Guglielmo, Giorgia, Elena, Deborah e Barbara, facendo balzare il numero dei
volontari a 55: «Possiamo
sentirci sicuramente confortati e incoraggiati nel vedere il nostro orizzonte sempre più ampio», aggiunge
Valdevit.
Nell’associazione che presiede, gli apprendisti volontari vengono impegnati in
attività di compagnia attiva
o vigilanza nella casa di riposo, dove operano in autonomia, oppure affiancando il gruppo storico dei volontari, lì presente già da
molti anni. Ma alcuni aspetti negativi permangono
e va di sicuro fatto qualcosa
in più per incoraggiare maggiormente questi giovani.
«Rimane tuttora forte, comunque – spiega il presidente –, il gap generazionale nella divisione di ruoli e
attività all’interno dei gruppi».
Il merito dell’inserimento di
nuove leve all’interno dei sodalizi di volontariato è sempre più spesso dell’intensa
attività di promozione del
volontariato giovanile portata avanti sul territorio da
famiglie, dalle associazioni
stesse, dalla scuola e dagli
enti pubblici. Proprio in
questi giorni si chiuderà ad
esempio il bando rivolto alle associazioni per poter ospitare al loro interno per
un periodo alcuni giovani
che si sono preparati partecipando ai seminari indetti
dal Centro culturale Zanca,
nel progetto S-fidiamoci.
«In un momento di forte
crisi, il volontariato si presenta come un valore aggiunto per la nostra società
– conclude Natalino Valdevit –, una risorsa preziosa
che favorisce la trasmissione di valori fondamentali offrendo un aiuto concreto ai
problemi e che stimola la
crescita di cittadini migliori nella sensibilizzazione e
nella promozione dei valori legati alla solidarietà».
Francesca Ceccato
DENIS
DE MARCHI
GUIDA L’ASDI
uovo corso per l’AN
genzia per lo sviluppo del distretto industriale del mobile Livenza: l’Asdi, infatti, affronta la crisi ripartendo da un nuovo
presidente, il ghiranese
Denis De Marchi (nella foto). Il trentacinquenne titolare
dell’azienda Leonardo Trade
di Prata,
specializzata nel commercio di impiallacciature nazionali ed
estere per le industrie del
mobile, dei semilavorati e
delle porte, è stato votato
all’unanimità subentrando al dimissionario Mauro Manassero. «Siamo di
fronte a una svolta epocale – ha dichiarato De Marchi dopo la nomina –. Infatti c’è bisogno ora più
che mai di unire le forze
tra aziende, enti economici e della finanza, istituzioni e tutte le parti sociali. Intensificare relazioni e sinergie, azioni e servizi, pertanto, sarà uno dei
miei obiettivi principali.
Credo che il modello distrettuale non sia superato, ma debba avere la capacità di trasformarsi per
affrontare i repentini
cambiamenti dei mercati
globali». Attualmente sono 42 le aziende socie dell’Asdi, molte delle quali
hanno sede legale o unità
produttiva nei comuni di
Brugnera, Caneva, Prata
e Sacile.
tranno conoscere il percorso e gli obiettivi della scuola
di ricamo di Sacile. Per quattro settimane, ogni mattina più di un centinaio di bambine, di ragazze e anche di
qualche maschietto sono stati felici di imparare o di ampliare le loro competenze di punti “vecchi” e nuovi, e anche di partecipare a momenti di preghiera, di gioco, di
ballo, contando sulla guida sicura della superiora delle
suore di Maria Bambina, suor Maria Rosa, di suor Anna, venuta da Venezia, di molte signore disponibili ed
esperte e di un gruppo di entusiasti animatori.
AL CASTELLO DI CANEVA UN EVENTO PER IL
PRODOTTO “TIPICAMENTE FRIULANO”
Festa del figomoro
opo il grande succesD
so ottenuto la scorsa
settimana con le manifestazioni legate al periodo
medievale, la Pro Castello
propone, dal 13 al 14 luglio, la seconda “Festa del
figomoro”: promossa in
collaborazione con il Consorzio di tutela del caratteristico frutto delle colline canevesi, si inserisce
nel contesto del “Tipicamente friulano”. Il fico sarà
al centro del programma
fin dal pomeriggio di sabato 13, con un convegnoconferenza dedicato a
questo frutto, con la relazione di Giampiero Rorato.
A seguire, la presentazione del libro “Prodotti e
piatti tra Livenza e Tagliamento”, realizzato dallo
stesso Rorato. Prima della
cena, che prevede anche
la degustazione di piatti a
base di “Figomoro”, ci sarà
spazio pure per la premiazione del concorso “Il Biscomoro di Caneva”. Nel
corso della serata, a partire dalle 20, verranno aperte le botteghe artigiane
che presentano prodotti alimentari del “Paniere di
Caneva” e del “Tipicamente friulano”. La serata
musicale sarà allietata dall’orchestra “Le sensazioni”.
Domenica 14, fin dalla prima mattinata, ancora
chioschi aperti, con il
Mercato alimentare. Alle
9, dalla piazza di Caneva,
partirà la “Passeggiata fra
Agenda Friuli
GIOVEDÌ 11
Alle 21.15, a borgo San Gregorio a
Sacile, viene rappresentata la commedia “Omo avvisado… Mezzo
sposado!” a cura de La Barcaccia
di Trieste. Ingresso unico 5 euro
(gratuito fino a 12 anni). In caso di
pioggia, al teatro Ruffo.
VENERDÌ 12
Alle 21, nella biblioteca comunale
di Prata di Pordenone, presentazione del libro “L’involucro del silenzio”, prima raccolta di poesie di Italo Bertolini. Interviene Roberto Pilutti.
Alle 21.15, nel parco di villa Varda
a Brugnera, per “Blues in villa”
concerto di Tommy Emmanuel.
DOMENICA 14
Alle 6.30 partenza da Sacile, via
Ponte Lacchin, dell’escursione con
il Cai al rifugio Roda di Vael (gruppo del Catinaccio - 2.430 m).
LUNEDÌ 15 LUGLIO
Alle 21, a palazzo Ragazzoni a Sacile, “Verdi a palazzo” con Traviata, Rigoletto e Ballo in maschera,
nell’ambito del Piccolo Festival del
Friuli Venezia Giulia.
I partecipanti
al “Tipicamente friulano”
e al “Paniere di Caneva”
Cortivo Pancotto (ricotta); Casale Cjanor (pestât
di Fagagna); Cà de Mocenigo (vino); Az. Casagrande (vino biologico);
Pasticceria De Bortoli
(crema cioccolata al figomoro); Paolino (aglio di
Resia e vino); Gava Alex
(formaggi del Cansiglio);
Pizzol Marcello (miele);
Birrificio Valscura (birre
artigianali);
Salvador
Giorgio (trote); Consorzio Figomoro (Il fico di
Caneva); Etelca Ridolfo
(Pan di sorc); Az. Le Favole (vino); Bier Filippo
(pitina), Az. Fassal (aglio
di Resia); Latteria Fiaschetti (formaggio Montasio).
le colline”, con visita guidata alle piantagioni di “Figomoro”, ad un apiario,
dove ci sarà anche la degustazione del miele abbinato al fico, e a due aziende vitivinicole del territorio situato attorno al Castello. Durante questa escursione ci sarà anche
spazio per la conoscenza
della flora locale. Nel pomeriggio, con inizio alle
17, si terrà il laboratorio
didattico dedicato alla pasta, in abbinamento sempre col “Figomoro” e con
altri prodotti tipici locali.
In serata, dopo la messa,
animata con canti in gregoriano dalla corale “Ensemble Armonia” di Cordenons, che verrà celebrata alle 19 nell’antica chiesa castellana dal concittadino don Egidio Masutti
che, per l’occasione, celebrerà il suo 50º anniversario di ordinazione sacerdotale, spazio per la cucina tradizionale, con degustazione di piatti a base di
“Figomoro”.
Le manifestazioni, legate
a “Castello in Festa 2013”,
termineranno con l’animazione musicale dell’“Elvira Livemusic Group”.
Luciano Borin
Dai nostri paesi Opitergino
14 luglio 2013
MANSUÈ HA FESTEGGIATO
DON ALFEO E SUOR ATTILIA
na mattinata di gioia
autentica e di ringraziamento solenne al Signore: è quella che si è svolta
domenica scorsa nella chiesa parrocchiale di Mansuè,
dove don Alfeo Nespolo ha
celebrato una messa di ringraziamento per i suoi 60
anni di sacerdozio. E dove
suor Attilia Zanutto ha espresso il suo grazie al Cielo per i voti religiosi profes-
U
sati cinquant’anni fa con la
veste delle suore Francescane Angeline.
Don Alfeo è un sacerdote
molto noto in diocesi. Il 30
giugno, a Mosnigo di Moriago, la sua parrocchia, si è
tenuta una festa molto partecipata, anche con la presenza del sindaco di Moriago, che ha consegnato a don
Alfeo un riconoscimento ufficiale. Già cappellano a
Don Alfeo Nespolo
Ceggia, poi parroco per 16
anni a Fontanellette, da 25 a
GLI EVENTI DELLA MADDALENA DAL 19 AL 29 LUGLIO
Tutto pronto
per le Fiere
Mosnigo, insegnante, don
Alfeo è noto pure oltreconfine e fra le popolazioni terremotate. Ben 493 i viaggi
effettuati in totale per portare aiuto e conforto ai terremotati del Friuli, ai profugi della guerra dell’ex Jugoslavia, ai poveri della Romania, ai terremotati dell’Emilia.
Suor Attilia Zanutto vive attualmente in una casa delle
suore Francescane Angeline in provincia di Alessandria. È una suora che colpi-
na giornata per il
U
campanile. La sta organizzando la parrocchia
la serata di lunedì 29.
Iniziative collaterali sono
sabato 27 il percorso enogastronomico La piazza
dei goeosessi e del vino Raboso, le Notti magiche a
cura di Forò i mercoledì 10
e 17, il concerto dei Nostro
malgrado sabato 20, la 35ª
Fiera degli uccelli e il raduno delle moto Vespa
domenica 21. AF
SU INTERNET LA NUOVA PIAZZA VIRTUALE PER
ATTIVITÀ, NEGOZI, SERVIZI VARI DI ODERZO
tutti la possibilità di essere presenti sul web – ha
spiegato Lino Carrer, presidente di Forò –. Al momento le attività presenti
sono una cinquantina.
Ciascuna ha la propria
scheda che la descrive,
dettaglia i prodotti, la collega ad una mappa per individuarla
facilmente.
Grazie al motore di ricerca è possibile sapere che
prodotti vengono venduti
in città». Infatti, anche se
non si conosce il nome del
negozio, è sufficiente digitare su Google la marca o
l’oggetto desiderato, aggiungendoci il nome di Oderzo, e subito comparirà
in quale attività commerciale esso è presente. Il
portale è stato realizzato
dagli informatici di Alchimatica, che già hanno al
loro attivo esperienze simili a Cittadella, Castelfranco, Bassano, Vittorio,
tanto per citarne alcuni.
«Standosene seduti si può
compiere un giro virtuale
fra tutte le attività presenti nel portale, dalla piazza
principale alla periferia. È
una grande opportunità,
ce lo dice l’esperienza che
abbiamo attuato altrove.
Dove abbiamo visto come
ne abbiano beneficiato tutti: il lavoro di squadra porta vantaggi a ciascuno»
hanno spiegato gli informatici ideatori del portale.
Insieme alle attività commerciali sono presenti le
associazioni, fra esse la Lega italiana lotta ai tumori,
la Fondazione Oderzo
Cultura e altri. Il portale
propone gli appuntamenti e le iniziative per quella
settimana e ogni attività
può inserire le proprie offerte. I tempi, per il piccolo commercio, sono decisamente cambiati. La concorrenza della grande distribuzione e degli outlet
che si trovano a pochi km
dall’Opitergino si fa sentire. Con Vivioderzo.it si
passa al contrattacco.
Annalisa Fregonese
C’è sempre grande folla per le serate delle Fiere della Maddalena
www.vivioderzo.it
come una grande piazÈ
za virtuale, dove lavorare tutti assieme per proporre il meglio di ciascuno.
Si chiama Vivioderzo.it ed
è il portale web finanziato
da Forò, l’associazione dei
commercianti del centro
storico che è aperto a tutti. Non serve essere associati né commercianti in
senso stretto. Nel portale
possono comparire ad esempio le palestre, gli artigiani, i veterinari, coloro
che offrono servizi alle famiglie e così via. I costi sono tutto sommato contenuti: 100 euro l’anno per
gli associati a Forò, 150 per
gli altri. L’obiettivo è di crescere insieme, lavorando
tutti per dare più opportunità ad un settore, quel-
lo commerciale, che sta segnando il passo. Lo dicono
le statistiche: si spende
sempre meno, si apre il
portafoglio ormai solo per
il necessario, talvolta
neanche per quello. Le famiglie sono allo stremo e
cercano le occasioni. È paradossale ma capita che
non le trovino perché i negozianti non riescono a
farle conoscere. Così a perderci sono in due: il consumatore che cerca di ottimizzare il suo denaro e il
negoziante che vive della
sua attività. Oggi se non sei
sul web è come se tu non
esistessi, ma non tutti possono permettersi un sito
internet. «Con il supporto
del Comune ci siamo prefissi l’obiettivo di dare a
n luglio sono diversi gli eIbuffolè.
venti nel borgo di PortoVenerdì 12 luglio c’è
“Cicchetti & Swing”: dalle 20
alle 23 si potranno assaggiare gustosi cicchetti nei locali convenzionati e ballare con
i Vintage, i Musetta e la Portobuffolè Swing Orchestra.
Sabato 13 luglio alle 21 il
concerto della Banda Turroni di Oderzo, diretta dal
maestro Salata.
Sos campanile
musica leggera “Oderzo
musica d’estate” con il coro Città di Oderzo.
Domenica 28 il concerto
della Banda Turroni, poi
l’estrazione della tombola
di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione no-profit che si
occupa dei bambini di
Chernobyl. I famosi fuochi
d’artificio saranno esplosi
F
PORTOBUFFOLÈ
sce per il suo spirito positivo, l’entusiasmo, l’ottimismo. Tutti in chiesa ne sono
rimasti colpiti e l’hanno salutata con un affettuoso applauso. A don Alfeo e a suor
Attilia il parroco don Lucio
ha consegnato un’icona a
nome di tutta la comunità.
Don Alfeo e suor Attilia sono originari di una comunità, quella di Mansuè, dove sono fiorite in passato
tante vocazioni. L’auspicio
di tutti è che questa fioritura possa riprendere. AF
IL 21 LUGLIO GIORNATA PER IL RESTAURO
NELLA PARROCCHIA DI SS. SIMONE E GIUDA
di Santi Simone e Giuda
per domenica 21 luglio,
allo scopo di raccogliere
fondi per il restauro del
campanile. Il programma
prevede la messa solenne
alle 10.30, quindi l’apertura della mostra fotografica “Persone e luoghi”.
Il pranzo per tutti viene
organizzato con lo spiedo
gigante nella sede della
Pro loco. A seguire animazioni per adulti e bambini con la partecipazione del gruppo Acr. Vallonto è una parrocchia
antichissima. La chiesetta che un tempo vi sorgeva, purtroppo abbattuta,
apparteneva all’Abbazia
di Lovadina di Spresiano,
lo attesta un documento
del 1124. Dopo la seconda guerra mondiale, per
sostituire il campanile
provvisorio realizzato
con quattro lunghi pali,
venne decisa la costruzione di uno nuovo. Il
progetto fu pronto nel
iere della Maddalena,
è tutto pronto. Iniziative da venerdì 19
a lunedì 29 luglio. Fra gli eventi di spicco, il concerto
“Caro De Andrè” a cura
della Pro loco sabato 20; la
serata di tango argentino
domenica 21, la sfilata di
moda giovedì 25.
Alle Fiere danno un apporto fondamentale alcune associazioni opitergine,
come la Pro loco, il gruppo Scouts-Agesci, la compagnia teatrale La barca
dei comici. Quest’ultima,
venerdì 26 proporrà la
commedia brillante “Locanda Belvedere, camara
co’ vista”, lavoro originale
di Luisa Milanese.
Sabato 27 la premiazione
del concorso “Balcone fiorito” indetto dal Comune,
a seguire il concorso di
29
gennaio del 1949 elaborato dall’architetto Luigi
Candiani. I lavori terminano nell’ottobre del
1949. La nuova torre
campanaria è alta 49,80
metri. I decenni sono trascorsi, l’azione del tempo
oggi si fa sentire. Il campanile, così bello, orgoglio di tutta la comunità,
ha bisogno di cure. In
Il campanile di Vallonto
paese si stanno rimboccando le maniche per
dargliele. AF
BREVI OPITERGINO
FONTANELLE: serate estive
per i giovani
E stiamo insieme sotto le stelle: ritorna la bella iniziativa delle serate animate organizzate dalla biblioteca e rivolte ai ragazzi. Venerdì 12 luglio teatro con la compagnia Ortoteatro che propone “Fatti avanti se hai coraggio”. Venerdì 19 “Mondo nano” con la compagnia Toni
Zafra (Spagna). Inizio alle 21, ingresso libero, al centro
polivalente Marcuzzo, vicino alla scuola media.
ODERZO: sulla via delle perle
Venerdì 12 luglio, alle 21 nelle sale del museo del Duomo, si inaugura “La via delle perle, sulle rotte dei velieri da Venezia al Mondo”, mostra curata da Augusto Panini e Bianca Cappello. Interverranno Augusto Panini ed
Emilio Francesco Orsega dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia.
Una schermata del nuovo portale opitergino
Agenda Opitergino
SABATO 13
Alle 21 per “Opera in
Piazza 2013”, opera
e balletto in Piazza
Grande sul tema
“Carmina Burana, Bolero e Va’ Pensiero”.
Musiche di Carl Orff,
Maurice Ravel e Giuseppe Verdi con seicento artisti in scena,
il Coro Nazionale del-
l’Opera di Maribor e
altri cori. Regia Miro
Solman e Valentina
Turcu; direttore Simon
John Robinson.
DOMENICA 14
Tutto il giorno a Portobuffolè: mercatino
dell’antiquariato e
del collezionismo.
MERCOLEDÌ 17
Terzo appuntamento
con “Notti magiche”
in centro storico a Oderzo: negozi aperti,
animazioni per bambini, musica dal vivo.
VENERDÌ 19
Iniziano stasera le
Fiere della Maddalena.
30
Dai nostri paesi Mottense - Veneziano
14 luglio 2013
MOTTA PREMIATA DA LEGAMBIENTE COME COMUNE RICICLONE
ono stati consegnati a Roma da Legambiente i riconoscimenti ai Comuni ricicloni: ottimi risultati per
tutto l’Opitergino con Motta di Livenza migliore di Oderzo tra i Comuni sopra i 10
mila abitanti. Per i Comuni
più piccoli è invece Cessalto
a superare tutti all’interno del
Comprensorio piazzandosi
19º. Motta di Livenza ha guadagnato quest’anno venti posizioni classificandosi 33ª,
S
mentre Oderzo è scivolata al
56º posto confermando il
trend in discesa degli ultimi
anni pur mantenendosi ad
ottimi livelli di raccolta differenziata che sfiora l’85%. «Il
miglioramento dei dati dal
2010 al 2012 – dicono dal
Comune di Motta – è stato
possibile grazie al passaggio
dal sistema di raccolta porta
a porta soft a quello spinto.
L’incidenza del costo per i cittadini per questo passaggio è
stato inferiore all’inflazione,
infatti il costo complessivo
del sistema nel 2012 è stato
superiore del 3,3% rispetto a
quello del 2012. Tale risultato è stato possibile grazie alla minor produzione di secco e ad un aumento della
qualità dei materiali riciclabili». I numeri evidenziano
che in due anni il secco pro
capite è passato dagli 82 kg
annui del 2010 ai 59,8 kg annui dell’anno scorso. Con-
A CHIARANO ACCOGLIERÀ OTTO DISABILI GRAVI
L’ex asilo apre
a fine estate
C
i sono importanti
novità per l’ex asilo Vascellari di
Chiarano. Infatti, per la fine dell’estate potranno
entrare i primi ospiti: la
struttura diventerà un
centro in grado di ospitare otto disabili gravi. L’aveva sostenuto il sindaco
di Chiarano Gianpaolo
Vallardi nei mesi scorsi,
l’ha confermato di recente Ubaldo Scardellato,
medico e direttore dei
Servizi sociali dell’Ulss 9.
«L’ex asilo Vascellari, oggi tramutato in un centro
in grado di ospitare otto
persone con disabilità
gravi, aprirà a breve» spiega. «Stiamo arrivando alla fine dell’iter, dopo aver
risolto una serie di problemi di carattere organizzativo e burocratico.
Abbiamo promosso il
bando, per cui è questione di giorni. Tempistica?
Nella pubblica amministrazione è necessario andare cauti, ma siccome
siamo fiduciosi, possiamo
dire che per settembre
potrebbero arrivare i primi ospiti. Sono convinto
che una struttura di questo tipo, realizzata in maniera ottimale, potrà essere utilissima».
Qualche mese fa sulla
questione si tenne un vertice fra il sindaco Gianpaolo Vallardi, Claudio
Dario, allora direttore dell’Ulss, Gerardo Favaretto
e Paolo Michielin responsabili dei Servizi sociali
dell’Ulss; con loro Remo
Sernagiotto e Franco
Manzato per la Regione.
In quel frangente venne
appunto deciso l’avvio del
bando di gara per l’assegnazione e la gestione del
servizio.
Il sindaco Vallardi ha
commentato: «Nonostante i tagli lineari decisi a
Roma, l’Ulss e la Regione
L’ex asilo Vascellari
sono riusciti ad avviare un
importante servizio. Disabili del nostro comune
o di questo territorio, che
ora sono ricoverati lontano, potranno finalmente
essere curati vicino alle
loro famiglie. Questa è la
più grande soddisfazione.
L’ex asilo? Chi lo vede lo
può verificare di persona:
è una struttura bellissima,
ed è importante sottolineare che mentre in altre
zone realtà di questo tipo
vengono chiuse, a Chiarano invece nascono».
Gianandrea Rorato
IL PARROCO DI SANTA MARIA DI CAMPAGNA
NEL CINQUANTESIMO DI ORDINAZIONE
Festa per don Querin
rande festa domenica
G
30 giugno a Santa
Maria di Campagna per il
cinquantesimo di ordinazione del parroco don
Giuseppe Querin: una ricorrenza cui hanno partecipato molte persone, impreziosita dalla presenza
del vescovo Corrado.
Egli è riuscito a mantenere fresche le sue energie
grazie ai mille interessi che
ha conciliato con il suo
servizio sacerdotale: la pesca, il calcio, il ciclismo,
ma soprattutto i viaggi.
Punto fondamentale della
sua vita è stato il primo
pellegrinaggio in Terra
Santa, nel 1976. Nei luoghi
della Passione egli ha concretizzato una nuova maturità spirituale, che lo ha
portato a riscoprire la propria fede. Ad allora risale
il suo inesauribile amore
per la Terra di Gesù, che
ha trasmesso alle innume-
Il vescovo Corrado con don Giuseppe
temporaneamente si va raffinando la raccolta differenziata con la presenza di frazione estranea nella plastica
che si è drasticamente ridotta dal 63% degli anni passati
al 20% del 2012. Questo si riflette direttamente sui costi
a carico dei cittadini: in media 104 euro annui per gli utenti di Savno contro la media veneta pari a 136 euro e
quella nazionale pari a 176
euro. CS
MOTTA
Gruppo di cammino per
neo genitori
arte da Motta di LiPvenza
la nuova inizia-
tiva dell’Ulss 9 dei gruppi
di cammino per neo genitori. Il progetto nasce
all’interno del progetto
“Questione di tempo”
grazie alla comunione
d’intenti tra l’Ulss, il Comune di Motta, il distretto socio-sanitario e con la
collaborazione dell’associazione Stradafacendo.
«La ridotta attività fisica –
ha commentato il direttore del dipartimento di
prevenzione dell’Ulss 9
Giovanni Gallo – è diventato il primo fattore di
rischio per la qualità della vita, prima ancora del
fumo. Occorre promuovere quindi sempre di più
i corretti stili di vita. Camminare alle neo mamme
fa bene: combatte la depressione post parto, l’osteoporosi da allattamento e aiuta a ritornare nel
proprio peso forma».
I gruppi di cammino saranno proposti ai neo genitori durante i corsi pre
parto e al momento dell’iscrizione all’anagrafe
comunale. CS
revoli comitive di pellegrini che di anno in anno
ha accompagnato in questi luoghi, di cui è profondo conoscitore.
Dal 1981 si dedica alla preparazione dei fidanzati: ha
accompagnato tante coppie al matrimonio e molti
continuano a ricorrere a
lui per un consiglio, un
conforto, una certezza.
Grazie a queste esperienze don Giuseppe ha maturato un profondo senso
di accoglienza verso tutti e
ha stretto rapporti di amicizia e stima con persone
di culture e religioni diverse.
Negli anni trascorsi a Santa Maria di Campagna ha
sempre sostenuto le diverse iniziative e si è adoperato per la realizzazione
delle molte opere, come
l’oratorio, che è punto di
incontro, di formazione e
di svago per la comunità e
il prezioso mosaico in onore di San Valentino sul
frontone della chiesa.
BREVI MOTTENSE
MOTTA: mostra sugli edifici storici
È stata inaugurata nei giorni scorsi in Loggia a Motta la
mostra “Edifici storici veneti, urbani e rurali: Rappresentazioni grafiche e litografiche dell’architetto Igino Marangone e “Suggestioni grafico-architettoniche” di Lavinia
Longhetto. Oltre agli autori sono intervenuti anche Enrico Flora dell’associazione Laboratorio Livenza che organizza l’evento e lo storico Lazzaro Marini. La mostra proseguirà fino al prossimo 28 luglio. Orari: tutti i giovedì, in
occasione del Giovediamoci (20-23); sabato e domenica 16-20. GAR
MOTTA: centralina Arpav per 40 giorni
È stata avviata giovedì 4 luglio a Motta una campagna di
monitoraggio della qualità dell’aria mediante una centralina mobile posizionata dall’Arpav in via Alcide De Gasperi.
Il monitoraggio durerà circa 40 giorni e verranno rilevati
i seguenti parametri: biossido di zolfo, ossidi di azoto,
monossido di carbonio, ozono, benzene, Pm10, idrocarburi policiclici aromatici, metalli. Questa rilevazione partita verrà integrata e completata con i risultati del successivo monitoraggio che verrà effettuato nello stesso sito nel periodo invernale. Sui risultati l’Arpav pubblicherà,
non appena sarà pronta, una relazione sul proprio portale Internet nella pagina dedicata ai monitoraggi mediante centraline mobili e nella pagina del Dipartimento
provinciale di competenza.
VILLANOVA: mostra fotografica
È stata inaugurata sabato 6
luglio al salone parrocchiale
della canonica di Villanova di
Motta la mostra fotografica
“Confronti e contrasti: tempo,
territorio e società”. Esposte
le opere di Luca Curtarelli, Michele Zambon, Miriam Bonadio, Renzo Rusalen, Paolo
Venturin, Paolo Tommasini,
Francesca Donadello e Simone Miotto. La mostra rimarrà
aperta durante i festeggiamenti locali fino al 21 luglio. Al
taglio del nastro presenti lo scrittore Emilio Del Bel Belluz, l’architetto Alfonso Vesentini, docente all’Università
di Trieste, il sindaco di Motta Paolo Speranzon, l’assessore regionale della Protezione civile Daniele Stival e il
parroco don Stefano Taffarel. Informazioni: www.villanovadimotta.it.
Concorso fotografico su Motta
“Architetture mottensi - Aspetti storici e artistici degli edifici” è il tema proposto per la quarta edizione del concorso fotografico “Laboratorio Livenza”, organizzato dall’associazione culturale “Laboratorio Livenza”, dal Circolo dell’immagine “La Loggia” e da Elettronica Veneta, con
il patrocinio dell’amministrazione comunale. La scadenza per la partecipazione è fissata il giorno sabato 28 settembre. In palio buoni sconto da 250 euro per il primo
premio categoria Senior, 150 euro per il secondo premio categoria Junior, 100 euro per il Premio copertina.
A BOCCAFOSSA UNA MOSTRA
SUL CORPO COME PAESAGGIO
l Museo del paesaggio di
IMosto,
Boccafossa, a Torre di
quest’estate propone una mostra dal titolo “doppio”: “Artsho(w)p /
Il corpo come paesaggio”,
dove si trova il richiamo
all’arte sia come “spettacolo” che come “negozio”.
Curata da Giorgio Baldo,
l’esposizione affronta il tema del “guardarsi-guardare” il corpo, visto metaforicamente come paesaggio, insieme di natura
e artificio in perenne metamorfosi.
La mostra vede protagoniste tredici artiste provenienti dal mondo dell’arte, stiliste e designer che si
esprimono con diversi linguaggi: Silvia Bellinzani,
Cristina Bettin, Sabina
Bragato, Barbara D’Altoè,
Francesca De Pieri, Elettra
Foltran, Lian Parpinel,
Chiara Pizzinato, Patrizia
Polese, Sonia Santin,
Chiara Trentin, Kristel
Vendrame, Giulia Vidotto.
La mostra è promossa da
Comune di Torre di Mosto, con la partecipazione
della Fondazione Terra
d’Acqua e Minuti Arredamenti. La mostra è aperta fino all’11 agosto con
questi orari: sabato 16-19,
domenica 10-12 e 16-19.
Informazioni: telefono
0421-324440, e-mail [email protected], sito www.museodelpaesaggio.ve.it.
S. GIORGIO:
ORARIO
MESSE
ino alla fine di agosto
F
cambiano gli orari delle messe domenicali a San
Giorgio di Livenza: la mattina in chiesa parrocchiale è alle 10 e in cappella alle 19.
31
AL CESANA MALANOTTI DI VITTORIO VENETO
IL VINO FA BUON SANGUE.
ANCHE I PESTICIDI?
SAN FIOR
C’è il pranzo, niente messa
S
e i partecipanti al
pranzo di beneficenza di domenica 7 luglio, l’iniziativa dell’Istituto Cesana Malanotti
per l’avvio del fondo di solidarietà “ForCare” nei
confronti delle persone economicamente fragili, avessero saputo che per
organizzare il pranzo era
stata compiuta una prevaricazione verso gli ospiti e i loro familiari, avrebbero assaporato con
un po’ di amaro in bocca
le specialità del menu.
Infatti, a tutti coloro che
domenica si sono presentati in piazza Cesana all’interno dell’Istituto a
Vittorio Veneto, per partecipare alla consueta celebrazione eucaristica
delle 10, è stato risposto
che la messa non poteva
essere celebrata, perché
bisognava predisporre
l’ambiente per il pranzo di
solidarietà. Tutto questo
è stato fatto senza avvisare l’assistente spirituale
don Paolino, i suoi collaboratori, gli ospiti, i familiari e tutti coloro che abitualmente frequentano
la celebrazione: tutti hanno appreso la novità poco prima dell’orario di inizio previsto. Non erano
stati avvisati nemmeno gli
operatori dell’Istituto, che
avevano regolarmente
preparato gli ospiti che
desideravano partecipare
alla messa, come di consueto e per tempo.
Alla richiesta di chiarimenti, è stato candidamente risposto che ci si era dimenticati che ogni
domenica la piazza Cesana è impegnata per circa
un’ora per la messa: preso atto di questa risposta
e dell’assenza di proposte
Il direttore del Cesana, Claudio Ciciliot
alternative da parte dell’Istituto, tutti hanno dovuto rinunciare.
Questo episodio evidenzia, a mio parere, che l’assistenza religiosa, al di là
di tante belle parole, nei
fatti è solo sopportata
dall’Istituto, non certamente favorita e promossa. Come non ci si è fatti
alcun scrupolo di lasciare senza messa domenicale e senza alcun preavviso decine di persone,
peraltro in un contesto di
sofferenza e di fragilità,
analogamente dopo aver
cambiato la destinazione
dell’ambiente, previsto inizialmente come chiesa
nella progettazione, non
ci si è preoccupati di riservare neppure un piccolo spazio permanente
per la preghiera. Come
mai? Probabilmente anche qui ci si è dimenticati.
Peraltro, tra i servizi offerti ed elencati nella
Carta dei servizi del Cesana vi è l’assistenza religiosa, tra cui la celebrazione della messa, esplicitamente menzionata.
Come rappresentante degli ospiti non vorrei che
l’Istituto, impegnato da
un susseguirsi di iniziative tese a dimostrare di saper intercettare i vecchi
Per allestire un
pranzo di
solidarietà (!) si
impedisce la
celebrazione
domenicale della
messa senza
avvisare né il
sacerdote né gli
ospiti pronti alla
celebrazione.
e nuovi bisogni delle fasce fragili della popolazione, si stesse dimenticando un po’ troppo facilmente della quotidianità. Questa è fatta di cure e assistenza al bisogno
e non secondo orari prefissati, di un ambiente
confortevole d’estate e
d’inverno, di una risposta
professionalmente competente e tempestiva da
chi è preposto e, anche,
del conforto di un momento di preghiera comunitaria, assieme ai
propri familiari, alla domenica.
Per parte loro, sono certa che il vescovo Corrado e la diocesi sapranno
reagire nei modi opportuni al gravissimo atto
commesso dall’Istituto
impedendo la celebrazione della messa.
Alberta Taffarel
Presidente del Comitato
di rappresentanza ospiti
Il fatto è grave, e mostra la
mancanza di sensibilità dei
responsabili nei confronti
delle esigenze degli ospiti, oltre che la non osservanza
del regolamento che prevede il servizio religioso. Il vescovo Corrado ha già fatto
pervenire alla direzione della Casa di riposo le proprie
rimostranze.
ivo ai piedi delle colliV
ne della pedemontana
trevigiana, una zona tanto
incantevole quanto invivibile, nel periodo da maggio
ad agosto in cui vengono
fatti i trattamenti fitosanitari.
È un territorio in cui da
sempre esistevano le vigne
in collina coltivate a Prosecco, e i campi in pianura coltivati a mais. Ora, da
quasi 10 anni, con l’estensione della zona Doc a tutta la pianura, hanno piantato vigneti ovunque, anche in zone molto umide
dove la lotta alla peronospora impone pesanti trattamenti con pesticidi spesso tossici e molto tossici.
Parlando con altre persone della zona scopro che
sono in molti ad avere mal
di gola, irritazioni cutanee,
tachicardia e asma. Guardo avanti pensando a quale sarà il nostro futuro, dopo aver perso nell’ultimo
anno mia madre, mia suocera e la mia prozia, tutte
a causa del cancro: casualità? L’azienda sanitaria
della zona, l’Ulss 7, riscontra negli ultimi 3 anni un aumento preoccupante dei malati oncologici, da un malato ogni 22 abitanti nel 2009, ad un malato ogni 18,5 abitanti nel
2012; eppure questo è un
territorio composto da
piccoli paesi, poco industrializzati e con un moderato traffico di autoveicoli.
Preoccupato, cerco su
PubMed le pubblicazioni
medico-scientifiche sui
pesticidi, constatando che
ci sono più di 6000 studi
in cui viene stabilita la correlazione fra pesticidi e
cancro, e non solo: i pesticidi sono spesso i responsabili di disfunzioni ormonali specie alla tiroide, sviluppo puberale precoce,
diminuzione della fertilità
maschile, aumento di aborti e gravidanze extrauterine, disturbi autoimmuni, deficit cognitivi, iperattività, patologie neurodegenerative. In Francia
il morbo di Parkinson è riconosciuto come malattia
professionale per gli agricoltori.
Al mattino apro le finestre
della camera osservando il
sole che risplende sulle
colline, ma scorgendo anche agricoltori già impegnati nell’irrorazione delle vigne, in tuta bianca con
mascherina a doppio filtro
combinato per proteggersi dall’inalazione di polveri e vapori. A quel punto
richiudo le finestre sperando di poter arieggiare
la camera il giorno successivo. Ma il giorno successivo un rumore annuncia l’arrivo dell’elicottero,
pronto a spargere i prodotti fitosanitari direttamente dal cielo.
Nelle schede tecniche dei
prodotti fitosanitari viene
spesso raccomandato di
non entrare nel vigneto
nelle 48 ore successive all’irrorazione, ma ogni angolo verde qui è stato trasformato in vigneto, cosicché le case, scuole e gli
asili si trovano in mezzo ai
vigneti! Quindi, secondo le
prescrizioni dei fitofarmaci, nel periodo delle irrorazioni tutti gli abitanti
qui, soprattutto mamme e
bambini, dovrebbero indossare la tuta bianca con
mascherina a doppio filtro.
È questa la vita che abbiamo sognato per noi e per i
nostri figli? Oppure dovremmo ignorare il problema, sperando in futuro
di non vivere l’esperienza
del tumore?
Paolo Subiaco
Farra di Soligo
ANGELO ZANETTE
n. 24.5.1930 - m. 12.7.2011
Sono già passati due anni da
quando ci hai lasciati, ma il
tempo non potrà mai cancellare il tuo ricordo dai nostri cuori.
LEVADA-TORINO
DOMENICO ZIGONI
n. 10.2.1933 - m. 15.7.2012
È passato un anno da quando ci hai improvvisamente
lasciati, anche se non sei più
qui, il ricordo di te resta vivo
più che mai in tutti noi.
I tuoi cari.
SUSEGANA
ANNA PRADAL
in DALTIN
n. 9.10.1930 - m. 28.7.2012
A un anno dalla scomparsa
il marito Mario la ricorda
con grande affetto e la affida
alla preghiera di quanti le
hanno voluto bene.
LUTRANO
GUIDO MIGOTTO
n. 19.11.1910 - m. 16.7.1989
È sempre vivo il ricordo di te
in noi.
I tuoi cari.
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
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