Dai - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Dai - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO ANNO IC - Euro 1,00 Sped. in abb.post. DL. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art.1, c.1, NE/TV - Editoriale LA FEDE CHE APRE GLI OCCHI H C’è ancora fede oggi nel mondo? C’è sicuramente. Qualcuno, nonostante i desolanti vuoti nelle nostre comunità, afferma che è in ripresa, ma è una fede ridimensionata e relegata dentro la sfera individuale. C’è tanta gente che non può vivere senza questo appoggio interiore. Lasciamolo, si dice, se gli è utile, creda pure, però non è dalla fede che si può sperare qualcosa di buono per l’umanità. È questo l’atteggiamento oggi prevalente. Allora, su chi o su che cosa ap- o letto (velocemente) la nuova enciclica di papa Francesco dedicata alla fede e intitolata Lumen Fidei, la Luce della Fede, e mi ha colpito la precisione con cui coglie il punto centrale del dibattito odierno sulla fede. L’enciclica si rivolge ai credenti per aiutarli, nell’Anno della fede, a vivere in pienezza la loro fede, ma nello stesso tempo conduce anche un serrato dialogo con la cultura moderna. In questo si sente soprattutto la mano di Benedetto, resa, però, più leggera e più calda dalla mano di Francesco. www.lazione.it - [email protected] IP poggiarci oggi per migliorare la vita? Sulla scienza e sulla tecnica, naturalmente. Con il loro aiuto non si pretende di risolvere i problemi e le oscurità che incombono sull’umanità. È una luce limitata quella della scienza, ma è certa. Non ci fa vedere tutto il cammino, ma ci indica con sicurezza i passi utili da fare per sopravvivere. Solo questo. Il resto è illusione: qualcuno per vivere ha bisogno anche di illusioni. GpM Continua a pag. 8 DECRETO LAVORO, LUCI E OMBRE Il Decreto 76 approvato qualche settimana fa ritocca la cosiddetta Riforma Fornero, ma senza novità che sembrino particolarmente efficaci. Gli incentivi all’occupazione appaiono inefficaci in un momento, come questo, di grave crisi. Forse è mancato il coraggio di sperimentare vie nuove nel rispetto dei lavoratori e delle esigenze delle imprese. Ferruccio Righetto a pag. 5 30 14 LUGLIO 2013 All’interno Dieci preti concelebrano con il Papa a pag. 9 Oderzo: Opera Festival omaggia Verdi a pag. 14 Vittorio: panoramica sulle antenne a pag. 19 Francenigo: grandi progetti per l’Arcuf a pag. 25 Chiarano: l’ex asilo apre a fine estate a pag. 30 Primo Piano 2 Primo Piano La significativa visita di papa Francesco a Lampedusa 14 luglio 2013 LE PERIFERIE CI AS Il Papa ci invita a prestare attenzione alle situazioni di “p U n grido forte contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. Un richiamo alle responsabilità di tutti per fare fronte al dramma ignorato delle vittime del mare, 19 mila morti alle frontiere dell’Europa dal 1988 ad oggi. È stata una visita storica quella compiuta lunedì 8 luglio da papa Francesco nell’isola di Lampedusa. Il primo viaggio di papa Bergoglio, la prima visita di un pontefice a Lampedusa. Tutto organizzato in soli cinque giorni, dopo aver risposto, di cuore, all’invito che il parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi gli aveva fatto in una lettera il 19 marzo scorso. Tutta la popolazione si è mobilitata per accogliere, sotto un sole africano e con un calore umano che solo i siciliani sanno dimostrare, il Papa venuto dalla fine del mondo. La corona di fiori e l’incontro con gli immigrati Una visita di una sola mattinata che sembra essere durata tantissimo, tanto l’impatto emotivo ed eccezionale dell’incontro. Prima che il Papa arrivasse, nella notte è stato soccorso l’ennesimo barcone, con 166 immigrati subsahariani, tra cui quattro donne. Infreddoliti e ignari di cosa li aspettasse sull’isola. In Tanti di noi, mi includo anch’io, siamo disorientati, non siamo più attenti al mondo in cui viviamo, non curiamo, non custodiamo quello che Dio ha creato per tutti e non siamo più capaci neppure di custodirci gli uni gli altri questi anni la Capitaneria di porto ne ha salvati circa 30 mila. Papa Francesco è arrivato all’aeroporto di Lampedusa alle 9.15 per poi imbarcarsi a Cala Pisana su una motovedetta della guardia costiera. In mare è stato scortato da centinaia di barche di pescatori. Un momento fortemente simbolico è stato il lancio della corona di fiori in mare, in omaggio alle vittime, nel punto più a sud di Lampedusa, di fronte al monumento la Porta d’Europa che ricorda i morti nel Mediterraneo. E altamente toccante è stato l’incontro con una cinquantina di immigrati – scelti tra il centinaio ospitati ora al centro di Contrada Imbriacola – appena sbarcato al Molo Favarolo, dove abitualmente vengono dati i primi soccorsi ai migranti. Qui ha abbracciato bambini, ascoltato con commozione i racconti tragici delle violenze subite in Libia e durante i “viaggi della speranza”. A Lampedusa papa Francesco ha predicato da un ambone che aveva al centro un timone e consacrato il pane e il vino su di un altare fatto con una barca. Come pastorale una croce fatta col legno di una barca Dio chiede a ciascuno di noi: “Dov’è il sangue del tuo fratello che grida fino a me?”. Oggi nessuno nel mondo si sente responsabile di questo; abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna O’ scià ai lampedusani Una barca per altare, un timone per leggio Un vero e proprio mare di folla che sventolava cappellini e foulard bianchi e gialli, 10 mila persone accertate, di cui molte arrivate con il traghetto, ha accolto in un abbraccio emozionato papa Francesco. Tanti i giovani delle organizzazioni umanitarie che operano con i migranti, le mamme con i bambini. Nel campo sportivo Arena scandivano lo slogan “Si vede, si sente, Francesco è qui presente”. In prima fila persone disa- Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere, del “patire con”: la globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere! Stampa: C.S.Editoriale Grisignano Vi “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 [email protected] - www.lazione.it Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto bili e malati, mentre sul palco un altare colorato fatto con una lancia di pescatori. Il leggio con all’interno un timone, il pastorale e il calice erano realizzati da artigiani locali con i materiali dei barconi affondati. Le carcasse sono lì vicino, a pochi metri dal molo. A destra, la statua della Madonna di Porto Salvo, molto venerata dagli isolani. ABBONAMENTI 2013: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 48 Semestrale euro 27 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 10.7.2013 alle ore 16.00 È stata una liturgia penitenziale per chiedere perdono per “l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle”, per “chi si è accomodato, si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore” e “per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi”. Letture e preghiere forti, l’episodio di Caino e Abele nella Genesi, il Vangelo di Matteo sulla fuga in Egitto e la strage degli innocenti per mano di Erode, tutti riferimenti al dramma dei migranti che fuggono da miseria, povertà e disperazione per cercare in Europa speranze di vita. Da quel leggio papa Francesco nell’omelia ha chiesto più volte a braccio, tra gli applausi commossi della folla: «Ciò che è accaduto non si ripeta, per favore», riferendosi all’ultimo naufragio di cui ha letto notizie sui giornali. E poi, rivolgendosi agli immigrati musulmani ha detto: «La Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi, O’ scià» (il saluto tipico dei lampedusani che significa “tu sei il mio fiato, il mio respiro”, come dice una madre al proprio figlio, un intercalare affettuoso che si usa anche tra amici e parenti, n- La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza dr). E più avanti, sempre un fuori programma: «Ho sentito recentemente uno di questi fratelli. Prima di arrivare qui sono passati tra le mani dei trafficanti che sfruttano la povertà degli altri per farne fonte di guadagno. Quanto hanno sofferto, ed alcuni non sono riusciti ad arrivare!». Primo Piano 14 luglio 2013 3 ASPETTANO di “periferia” nella nostra vita quotidiana I VOLONTARI CARITAS SONO L’OCCHIO E L’UDITO DELLA NOSTRA CHIESA PER LE SITUAZIONI DI POVERTÀ Immersi nelle periferie P er trovare qualcuno esperto di periferie bisogna andare in Caritas. Lì ci sono l’occhio e l’udito con cui la nostra Chiesa vede i poveri, antichi e nuovi, e ascolta il loro pianto. Lì ci sono le mani che soccorrono. Ma lì ci sono anche le corde vocali che gridano alla comunità diocesana intera le situazioni di bisogno, stimolandola e sensibilizzandola all’impegno. Anche fisicamente la nuova sede della Caritas diocesana in via Malanotti a Vittorio Veneto esprime la volontà dell’organismo di essere sempre più mezzo che aiuta i credenti a crescere nella pratica dell’amore e non solo un “erogatore” di servizi. Il cuore della sede è la cappella, il polmone una sala per gli incontri di formazione, le arterie un itinerario di opere d’arte sui santi della carità e sulle opere di misericordia. In questi giorni in via Malanotti si sta facendo il punto sulla situazione delle nostre periferie. I risultati li troveremo, entro breve, nel dossier sulle povertà. In testa alle emergenze – spiega la vicedi- rettrice Mara Cattai – resta il lavoro che non c’è. La disoccupazione porta difficoltà a pagare le bollette, impossibilità a onorare i mutui, richiesta di cibo e vestiti. Diverse famiglie immigrate, magari in Italia da anni, si sono smembrate: il capofamiglia resta qui, gli altri sono rientrati nel Paese d’origine. Gli sfratti esecutivi incombono, e le abitazioni della Caritas sono tutte piene. Si tratta però di accoglienze temporanee. Che ne sarà, allora, fra qualche settimana, di quella madre con tre figli ospitati in un appartamento? In Caritas continuano anche a seguire, per quanto possibile, i profughi giunti nel 2011 dalla Libia. Nel Coneglianese ce n’è ancora una ventina. Da un po’ di mesi sono stati abbandonati dallo Stato al proprio destino. Non conoscono la nostra lingua, non trovano lavoro, non hanno i soldi per l’affitto. Sono figli di nessuno e l’unico campanello che conoscono è quello della Caritas. a poiché la Caritas non Mvuole essere una ong, e una conversazione che aiuti un immigrato a meglio conoscere la nostra lingua; con “Uno straniero a pranzo con noi” ci si rende disponibili ad avere alla propria tavola uno o più immigrati allo scopo di meglio conoscere culture e popoli presenti tra di noi; con “Una famiglia per una famiglia” ci si rende disponibili a sostenere, non con soldi ma con la vicinanza, una famiglia che affronta senza supporti un momento di difficoltà. è molto cammino da C ’ compiere, per far capire, innanzitutto alle comunità cri- Mara Cattai, vicedirettrice della Caritas per essa i poveri non sono destinatari passivi di erogazioni assistenziali, all’aiuto materiale si affianca l’accompagnamento umano. Inutile dire che il primo è molto più facile del secondo. Ma proprio in quest’ultimo sta la differenza cristiana. Ecco allora il progetto “Persone e tempo, non solo cose per una carità di qualità” elaborato da Luca Di Pietro. La Caritas si propone come intermediario per avvicinare famiglie italiane e immigrati per creare percorsi di conoscenza più o meno impegnativi: con “Il dono della parola” si dà la disponibilità di alcune ore per stiane, la vera natura della Caritas. Per fortuna di tanto in tanto avvengono episodi che iniettano entusiasmo a chi si spende nelle periferie. Come la storia di Zibi, profugo originario della Guinea Bissau, dodicimila chilometri di peregrinazioni nei piedi, oggi ventenne. Non ha fatto la fine di tanti altri profughi, grazie a una coppia di Cimetta che ha quattro figli e a una signora che gli ha dato un lavoro. La famiglia l’ha accolto in casa e praticamente l’ha adottato, la signora gli ha affidato la cura di una vasta tenuta. Il crocevia di queste disponibilità è la Caritas, che ha anche “spinto” Zibi verso l’esperienza degli scout a Orsago. Nelle periferie succede anche questo. Federico Citron L’IMMEDIATEZZA DI PAPA FRANCESCO gesti, confermati dalle parole, espresse tra l’altro con un linguaggio vivo, con cui egli manifesta con immediatezza ciò che vuole dire. La gente vede, ascolta e avverte lo spirito evangelico e libero del suo modo di fare. In questi giorni il Papa ha fatto la sua prima uscita dalla sede vaticana per andare a Lampedusa. Il significato di questa prima volta lo ha spiegato lui stesso: andare alla periferia, dove vivono prevalentemente i poveri, gli ultimi, i dimenticati della società. Proprio quelli che la nostra società, la politica, la stampa e larghi strati della popolazione italiana non vogliono. Papa Francesco non aggredisce, non critica frontalmente chi non la pensa come lui, ma con il suo atteggiamento mostra cosa preferisce. L’elenco dei gesti che manifestano la costante del suo agire ormai è lungo; è una sequenza di “prime volte” di per sé eloquente: la presenza di Sergio Sanchez, il rappresentante dei cartoneros dell’Argentina, accanto ai diplomatici nel giorno dell’inizio del suo pontificato; la lavanda dei piedi ai ragazzi, ospiti del carcere minorile di Casal del Marmo, la sera del Giovedì santo; il rifiuto di assistere al concerto offerto a lui, Papa, perché faceva pensare al tributo offerto ad un principe; il rifiuto di andare in ferie perché la maggioranza non può farlo…; tutto questo aggiungendo l’invito ad andare a portare il vangelo alle periferie della storia. Da dove gli viene questo stile? Dal Il senso positivo di “periferia” “Periferia ha un senso negativo, ma anche un senso positivo, perché la realtà si capisce meglio non dal centro, ma dalle periferie” (visita alla parrocchia di Santi Elisabetta e Zaccaria in Roma). Evangelizzare, ovvero uscire da se stessi “Evangelizzare implica zelo apostolico e cioè la parresia di uscire da se stessi e recarsi verso le periferie, non solo quelle geografiche ma anche le periferie esistenziali” (dal discorso del cardinale Bergoglio alle Congregazioni generali che hanno preceduto il Conclave). L’unzione giunga a tutti “Cari sacerdoti, Dio Padre rinnovi in noi lo Spirito di Santità con cui siamo stati unti, lo rinnovi nel nostro cuore in modo tale che l’unzione giunga a tutti, anche alle periferie, là dove il nostro popolo fedele più lo attende e apprezza” (omelia della messa del Crisma). Date testimonianza al Vangelo! Gesti che lasciano il segno atteggiamento con cui si è fatL ’ to da subito notare – e apprezzare – papa Francesco sono i FRANCESCO SULLE PERIFERIE vangelo messo in pratica seguendo l’esempio di Gesù Cristo. E anche non possiamo non pensare al santo, dal quale il Papa ha preso il nome, che ha abbandonato i privilegi di una vita ricca e festaiola per andare a servire i poveri e i lebbrosi alla periferia della sua città. Allo stesso modo papa Francesco ricerca i poveri nelle periferie della società attuale, li visita ponendoli al centro dell’attenzione di tutti. Ognuno, interpellato dal suo esempio, pensa di cambiare. C’è chi lo fa perché si vergogna di sentirsi privilegiato, ma non durerà a lungo; la parte migliore nella chiesa si lascia interrogare sinceramente: quali sono le periferie del mio ambiente, del mio paese? Dove manifestare la misericordia, termine ripetuto con frequenza da papa Francesco? Sono persone (più che “La Chiesa deve uscire da se stessa. Dove? Verso le periferie esistenziali, qualsiasi esse siano, ma uscire. Gesù ci dice: Andate per tutto il mondo! Andate! Predicate! Date testimonianza del Vangelo!” (cfr Mc 16, 15) (dal discorso ai movimenti nella veglia di Pentecoste). Don Gabriele Secco luoghi) che sperimentano la sofferenza della vita, sofferenza spesso nascosta agli altri oppure ignorata. Da noi sono gli stranieri che hanno perso il lavoro e mancano della solidarietà della famiglia o dei parenti; sono quelli che vivono in solitudine la vecchiaia, il fallimento della famiglia o del progetto lavorativo; sono quelli che la gioia di vivere è scomparsa dal loro volto. Cosa posso fare? Anche un piccolo gesto è infinitamente più di niente. Don Gabriele Secco Le periferie esistenziali “A me piace usare l’espressione ‘andare verso le periferie’, le periferie esistenziali. Tutti, tutti quelli, dalla povertà fisica e reale alla povertà intellettuale, che è reale, pure. Tutte le periferie, tutti gli incroci dei cammini: andare là. E là, seminare il seme del Vangelo, con la parola e con la testimonianza” (dal discorso di apertura al convegno della diocesi di Roma). 4 Primo Piano 14 luglio 2013 LA GIOVANE NIGERIANA ARRIVATA A CASA MATER DEI L’odissea di Joy, la vita di Samuel U na normale sera d’estate in Casa Mater Dei. Suore e mamme stanno ascoltando il telegiornale. Di fronte alle usuali immagini di barconi fitti di volti angosciati in balia delle onde, una mamma nigeriana in attesa di un bimbo, ospite da qualche mese, scoppia a piangere rivivendo ciò che lei stessa aveva vissuto. Quelle immagini che ci vedono spesso semplici spettatrici prendono vita negli occhi colmi di lacrime di questa giovane mamma che ci siede accanto. Calmatasi, Joy inizia a raccontare nel suo inglese più o meno comprensibile. Il viaggio Proveniente da una famiglia nigeriana molto povera, lascia il villaggio con altri suoi connazionali attratta dal bagliore del benessere europeo e, ignara, si affida ad una donna che le promette di portarla a Londra. Su un camion pieno zeppo di donne, bambini, uomini aggrappati ovunque, inizia, carico di speranza, un viaggio lungo ed estenuante. Per giorni e giorni solo deserto, cielo e sabbia, sete e fame. Joy vede amici e conoscenti cadere esausti da quel camion e rimanere lì abbandonati a se stessi, traditi dal sogno di una vita migliore. Poi l’arrivo in Libia, in una terra che rende prigionieri coloro che come lei si ritrovano stranieri privi di documenti. L’esperienza del carcere, in piena promiscuità, è dolorosissima sotto il profilo fisico e psicologico per le violenze subite. La fiducia ritrovata È proprio in questo luogo di sofferenza e di umiliazione che incontra un connazionale al quale aggrapparsi affettivamente ed è da questa relazione che Joy ritrova forza e fiducia nella vita. Una volta usciti dal carcere lui la salva dal pestaggio al quale Joy è sottoposta per essersi rifiutata di prostituirsi. Trascorrono poi insieme un periodo di sostanziale tranquillità in Libia, durante il quale trovano entrambi un piccolo impiego. Tranquillità che però viene interrotta dallo scoppio della guerra. Tutti gli africani immigrati in Libia sono costretti a fuggire. lumina il loro barcone. Qualcuno li ha avvistati. Una luce che significa salvezza, Europa. Si sbraccia Joy, insieme a tutti gli altri, alzando le braccia al cielo e ringraziando quel Dio a cui non ha smesso di affidare le sue preghiere, anche quando la barca sembrava affondare e ognuno invocava il proprio Dio gridando “Allah, Dio, aiutaci, salvaci, non vogliamo essere mangiati dai pesci!”. Mani tese a Lampedusa Mani tese a soccorrere, cuori aperti ad accogliere le ridonano vi- Joy e il suo compagno salgono nello stesso barcone, diretto a Lampedusa, dopo essere stati costretti a consegnare agli scafisti tutti i soldi che avevano con sé. Inizia per loro il viaggio dell’orrore: in centinaia e centinaia, tutti disposti “a spina di pesce”, così da occupare per intero lo spazio del barcone. Questa volta non è la sabbia a seppellire i corpi dei suoi compagni venuti meno lungo la traversata per fame e sete, ma l’acqua del mare. Nuovamente paura, disperazione, condizioni disumane prima di intravvedere in cielo le luci di un elicottero che il- Dal centro di prima accoglienza ad una comunità, ad un’altra ancora... giorni di viaggio attraverso paesi e regioni d’Italia, finché Joy viene accolta in un centro Caritas del Friuli. Qui la sorpresa: scopre di essere incinta e decide di accogliere quella vita concepita nel mezzo di un vortice di incertezze. È per lei un dono, ha diritto di esistere. Viene accolta nel- Joy con Joseph e Samuel a Casa Mater Dei Se la Chiesa si fa prossimo Q La nuova vita che arriva Il barcone LA SCELTA EMBLEMATICA DI LAMPEDUSA uando ho sentito la notizia, trasmessa quasi in sordina, che papa Francesco avrebbe fatto una visita a Lampedusa, mi sono subito balenati dei flash. Alcuni magari banali: - Papa Bergoglio, pur avendo antiche origini italiane, è un migrante, cittadino extracomunitario (sia come argentino, che come abitante dello Stato Vaticano): quando è sceso nell’isola gli avranno chiesto un visto di ingresso valido, oppure avranno attivato le procedure di respingimento applicate ai clandestini? - Papa Francesco, che i cardinali in conclave hanno chiamato “dalla fine del mondo” per eleggerlo papa, altro non è che una persona (e che persona!) che realizza un proprio cammino, che poi è una missione per l’umanità intera, lontano dal Paese natale, così come gore: l’arrivo a Lampedusa dà certezza alla sua speranza, i piedi finalmente toccano terra. Joy si sente stordita, stanca ma salva. Viene accompagnata al centro profughi di prima accoglienza, insieme alle altre donne e ai bambini, con lei sbarcati. È proprio qui che Joy comprende di essere stata separata dal suo compagno, a sua volta collocato in un altro centro per soli uomini. È impossibile rintracciarlo, rivederlo, parlargli, proseguire insieme il viaggio di speranza. I protocolli di accoglienza non rispettano certo i legami affettivi. Nel suo cuore rimane solo la speranza di poterlo un giorno riabbracciare. tanti altri uomini hanno fatto e continueranno a vivere la propria esistenza laddove libertà e speranza potranno loro consentirglielo. a ci sono flash molto più imM portanti, riflessioni, che vedono il gesto intriso di vitalità pastorale e di speranze di Chiesa autenticamente evangeliche. - Non è la prima volta che papa Francesco ci invita a stare nelle periferie del mondo. Ora lui ha realizzato concretamente un viaggio che parte dalle periferie, dalla vita concreta degli uomini del nostro tempo, per richiamare tutti ad abbandonare scranni, incensi, comodità, che spesso si rilevano e si salvaguardano al Centro. - La periferia di nome Lampedusa è, non solo simbolicamente, per molti italiani ed europei, quella più emblematica, soprattutto quando diviene porta di ingresso per i più disperati del mondo. La porta dell’Europa, luogo simbolo di speranza o, al contrario, di morte e disperazione. - È anche bello pensare che questo viaggio, il primo del pontificato (e anche questo merita attenzione sullo stile di questo Papa) non sia stato programmato dalla Curia o dai potentati del mondo, ma sia nato da una preghiera di un parroco della periferia più profonda, con i connotati della semplicità e della discrezione, che ha trovato la stupenda risposta affermativa del Papa. Probabilmente una modalità pastorale capace di stravolgere tanto di quello che sembrava omologato, per aprire porte di speranza impreviste e grandiose. Il viaggio di papa Francesco è scin- tilla, che richiama uno stile di essere Chiesa e di farsi prossimo, che spesso abbiamo messo da parte. i piace anche collegarmi al M mio vissuto personale. Sono da sempre un pellegrino delle periferie, l’unica modalità che mi permette di vivere incontri che danno senso alla mia vita e che, ogni sera, mi offrono la gioia di dirmi “è stata una giornata che valeva la pena di essere così intensamente vissuta”. Molto di quello che ho capito e vivo mi è stato donato dalle tante persone paragonate a “mezzi bicchieri vuoti”, ma dai quali, da quell’altra porzione di bicchiere ho sempre attinto acqua salutare, rinfrescante, che offre ristoro e speranza e diviene capace di dare tono alla mia esistenza. E allora mi viene anche spontaneo pensare alla nostra società, dove le periferie della vita sono più vaste delle sterminate pianure del pianeta. fortuna e la gioia di viveHreo laampie porzioni del mio tempo facendomi compagno d’av- la Casa Mater Dei di Vittorio Veneto. Il bambino che porta in grembo è il preludio di un nuovo futuro per lei, troppo provata dal dolore, ma pronta ancora una volta a lottare sostenuta da una gran voglia di vivere. I mesi alla Mater Dei I mesi alla Casa Mater Dei permettono a Joy, lentamente, di placare tensioni e angosce, di rielaborare tutto l’accaduto, di vivere il tempo dell’attesa con serenità e fiducia, di raccontare e di raccontarsi. Quella sera, come tante altre sere, il cuore di noi tutte, gonfio di commozione e di stupore ha colto, nella presenza di questa giovane incinta, un’altra Presenza da abbracciare, da amare. Samuel ritrova il papà La nascita del piccolo Samuel sarà per Joy segno dell’Amore di Dio, che mai abbandona i suoi figli, sarà “rinascita” anche per la madre. Questo evento fa emergere forte nel suo cuore il desiderio di poter rintracciare il compagno, divenuto ora padre, per condividere con lui emozioni e gioie che finalmente illuminano la loro storia. Attraverso non poche peripezie Casa Mater Dei si mette alla ricerca e viene a sapere che Joseph si trova in una comunità di accoglienza a Bari. Gli viene dato l’annuncio gioioso della paternità e ci si accorda con i responsabili, affinché Joseph e Joy possano riabbracciarsi e insieme stringere nell’abbraccio la loro creatura. L’incontro davvero commovente avviene, qui a Casa Mater Dei, nel giorno del battesimo del piccolo, giorno di grazia e di gioia. La luce e lo stupore ora illuminano i loro volti. Ed è festa per tutti. Questa storia, come tante altre, è grande segno dell’Amore Provvidente di Dio Padre che “scrive dritto sulle righe storte di noi suoi figli”. La Comunità Mater Dei di Vittorio Veneto ventura di persone con disabilità, di ogni tipo e gravità che comportano tante limitazioni e problemi. Ma in realtà sono loro che con un sorriso o un abbraccio, mi fanno dire che nonostante tutto sperano, che intravedono un domani diverso, atteso fin d’ora, di una vita buona, realizzata. Incontro anche molte persone, italiane e straniere, che portano sulle spalle pesantissime croci di povertà, di abbandono, di emarginazione. Diventare come l’uomo di Cirene permette di vedere degli abbozzi di sorriso, occhi che guardano un po’ più lontano. È, come dice il Papa “portare la gioia nelle periferie della vita”, incontrando dapprima le periferie che convivono dentro di noi, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità. Ecco allora che la Croce del Signore non sarà più di legno secco, mantenuto eretto nelle chiese e nei luoghi di culto, ma diverrà virgulto robusto, portatore di gemme feconde di bene, di misericordia, di umanità. Angelo Cremasco Attualità 14 luglio 2013 IL MONDO PRODUTTIVO È PERPLESSO Lavoro, novità poco coraggiose P rima di entrare nel merito degli ultimi provvedimenti del Governo in materia di lavoro, cerchiamo di capire il contesto della situazione economica in particolare nella nostra Regione, conseguente alla Grande Crisi cominciata nel 2008. Secondo i dati forniti da Veneto lavoro, in un anno, tra il 2012 ed il 2013 sono state perse 20mila unità, vale a dire che il saldo tra nuovi assunti e licenziati è negativo. Se dovessimo ampliare il confronto, comparando l’inizio della crisi con il momento attuale, il saldo è sempre negativo con circa 120mila posti scomparsi sommando il settore industriale, quello agricolo e i servizi, questi ultimi con il fiato corto (saldo occupazionale anch’esso negativo). In questo contesto si pongono i vari provvedimenti in materia di lavoro che si sono succeduti da luglio dell’anno scorso. Proprio in questo periodo dell’anno nel 2012 usciva la cosiddetta Riforma Fornero, ispirata da una severa critica delle normative precedenti che avevano allargato le tipologie dei rapporti di lavoro e avevano posto l’accento anche sui rapporti di tipo autonomo (partite Iva e contratti a progetto). Secondo Fornero era sufficiente porre limitazioni all’utilizzo di tale flessibilità e i mille rivoli in cui disperdeva l’occupazione sarebbero stati ricondotti a un unico grande alveo, quello del rapporto subordinato a tempo indeterminato. Una riforma di tal portata, al di là del giudizio di merito, avrebbe (forse) trovato la sua ragione in una fase espansiva dell’economia. In un sistema economico nel quale si evince una forte riduzione della capacità produttiva il comportamento degli imprenditori è orientato a minimizzare i costi e a ridurre i rischi. Si è quindi riscontrata una rapida decrescita dei “contratti incriminati” senza che questo portasse ad alcun beneficio per l’occupazione. Impegnarsi su un contratto a tempo indeterminato, con i vincoli che esso presenta, significa avere certezze: nel momento in cui queste non ci sono meglio evitare l’impegno in attesa di tempi migliori. Il nuovo decreto legge n. 76, emanato dal Governo qualche settimana fa, ha seguito la filosofia delle micro correzioni alle regole in essere senza modificare peraltro gli aspetti più farraginosi della precedente riforma. Il testo contiene molti provvedimenti: proviamo a vedere da vicino quelli di impatto sull’occupazione. Incentivi all’occupazione I benefici possono apparire rilevanti, pari a un terzo della retribuzione lorda per i primi 18 mesi e con ciò dare una boccata di ossigeno alle imprese ed (in teoria) favorire nuova occupazione. Peraltro qualsiasi incentivo non è di per sé determinante a spingere l’imprenditore ad assumere. Questo comportamento può essere efficacemente sintetizzato con una frase di un’imprenditrice artigiana: “Se non ho lavoro, come posso assumere? Cosa mi servono gli incentivi?”. Se accanto a questo l’incentivo reca con sé alcuni aspetti problematici, allora poco può servire a movimentare un mercato del lavoro declinante. Quando si ha diritto al beneficio? Assumendo a tempo indeterminato un giovane (da 18 a 29 anni) che abbia i seguenti requisiti: in alternativa che siano privi di un impiego da almeno 6 mesi oppure che non abbiano un diploma di scuola media superiore o professionale oppure che vivano soli con una persona o più persone a carico. Già avere limitato il raggio d’azione ai soli contratti a tempo indeterminato appare di poca utilità poiché l’utilizzo del contratto a termine per i giovani già espulsi dal mercato del lavoro (e senza possibilità di utilizzo di apprendistato) rimane l’unica ancora di salvezza. Accanto ai requisiti soggettivi e alla tipologia contrattuale va evidenziato un altro elemento che certamente andrà ad influire negativamente sull’applicazione della norma: le assunzioni devono comportare un in- cremento occupazionale netto rispetto ai dodici mesi precedenti. Ci pare assurdo e controproducente in un mercato del lavoro così asfittico operare una tale limitazione che blocca peraltro le già residuali possibilità di turn-over (sostituzione dei lavoratori che si dimettono, anche per raggiunti limiti di età). Con queste incertezze applicative non possiamo pensare ad un immediato successo del provvedimento che ha dalla sua la positività dell’ampiezza temporale: le assunzioni devono essere infatti avviate entro il 30 giugno 2015 quando (tutti noi speriamo) il ciclo economico darà segni di ripresa. Forse in quella data le assunzioni si sarebbero fatte egualmente... Per inciso, molto più coraggio hanno avuto gli artigiani veneti che a marzo 2013 hanno sottoscritto un accordo regionale con le organizzazioni sindacali venete che prevede da subito e senza particolari formalità l’erogazione di incentivi da parte dell’ente bilaterale artigianato veneto (Ebav) per le nuove assunzioni da parte delle imprese artigiane, il tutto senza ingiustificati vincoli alle imprese che ne usufruiscono. Contratti a termine Senza entrare in particolari descri- zioni tecniche, che possono apparire complicate, non possono che essere accolte con favore le modifiche eseguite sul provvedimento Fornero. Tra tutte spicca l’abolizione del divieto di proroga del contratto acausale. In termini semplici il contratto a termine dev’essere sempre giustificato da cause di carattere tecnico, produttivo e organizzativo. Con la Riforma del luglio 2012 era stato introdotto il contratto a termine acausale, legittimando il datore di lavoro a stipulare per una e una sola volta un contratto, della durata massima di un anno, non prorogabile. Oggi la proroga è possibile e permette una semplificazione normativa che non potrà che aiutare le imprese. Manca peraltro la cancellazione dell’appesantimento di costo introdotto l’anno scorso che ha depresso il numero di assunzioni a termine. Contratto a chiamata Con il contratto a chiamata le imprese retribuiscono i dipendenti solo per l’orario effettivamente svolto, senza obbligo di garantire il salario per le ore restanti. La Riforma Fornero aveva limitato fortemente l’utilizzo di tale strumento e ciò aveva avuto una immediata ripercussione nella nostra regione tanto che, sempre secondo i dati forniti da Veneto Lavoro, sono 25mila i contratti risolti (e quindi non più attivi). Il ministro del Lavoro Giovannini introduce una nuova e ulteriore penalizzazione che riguarda la quantità di orario svolta dal lavoratore: se questa supera le 400 ore il contratto viene trasformato in tempo pieno e indeterminato. Serve tutto questo ad assicurare un “lavoro decente”, o andrà a deprimere la (poca) flessibilità delle imprese che lo utilizzano? Nella consapevolezza che alcuni rilievi mossi dai sindacati sullo strumento non appaiono così ingiustificati, manca il coraggio di sperimentare vie nuove che possano coniugare il rispetto verso il lavoro dipendente accanto alla giusta flessibilità di orario richiesta dall’impresa. In questo l’accento si dovrà porre più sulle tutele del lavoratore (soprattutto da attivare con gli enti bilaterali) che sulle misure draconiane, di immediata visibilità ma che hanno l’effetto di buttare via il bambino assieme all’acqua sporca. Sperando che nel frattempo le norme introdotte non abbiano di fatto reso impossibile l’accesso a tale strumento. Ferruccio Righetto Responsabile Divisione relazioni sindacali e contrattuali Confartigianato Imprese Veneto 5 Estate sì, ma senza eccessi Situazione: un campo di alta pressione si è radicato appena ad ovest delle nostre regioni, ed invia correnti mediamente nord-occidentali sull’Italia. In questo contesto leggere infiltrazioni di aria più fresca e umida sfiorano le Alpi apportando una modesta instabilità e contribuiscono a mantenere le temperature su valori tutto sommato accettabili. Giovedì 11 luglio (attendibilità 90%): giornata molto simile alle precedenti, con nuvolosità scarsa e aumento delle nubi nel pomeriggio e in serata. Venerdì 12 (90%): nelle prime ore della notte vi sarà ancora una certa instabilità con residui fenomeni specie sulla fascia più orientale del territorio (zona Cansiglio); in giornata maggiori schiarite e minore probabilità di fenomeni rispetto alla sera precedente. Sabato 13 (80%): da nordovest tenderà ad avvicinarsi un impulso leggermente più instabile che scivolerà verso sudest e favorirà un aumento della probabilità nonché dell’estensione dei rovesci o temporali, in moto dai monti verso le pianure dove tenderanno a persistere (seppur non estesamente) anche in serata/notte. Lieve calo termico più avvertito nelle zone interessate dai fenomeni più significativi. Domenica 14 (80%): l’ingresso di aria più secca tenderà a portare una giornata più stabile con ridotto sviluppo di cumuli pomeridiani e atmosfera più gradevole. Temperature in lieve ulteriore calo, con valori prossimi alla media stagionale. Tendenza L’estate sta mostrando il suo volto buono, fatto di valori globalmente accettabili. Anche nella settimana entrante tale persistenza sembra essere mantenuta, con la prosecuzione di una fase complessivamente in media con i valori attesi nel periodo (e senza ingenti perturbazioni all’orizzonte). Previsione emessa alle 20.30 di martedì 9 luglio 2013. 6 Attualità 14 luglio 2013 SCUOLE MATERNE: LA BUROCRAZIA BLOCCA I FONDI er le scuole dell’infanzia paritaP rie non c’è pace. Accanto ai tagli e allo scarso riconoscimento del loro ruolo, a complicare loro la vita ci sono anche questioni di ordinaria… burocrazia. Il problema, evidenziato nei giorni scorsi dai presidenti della Fism regionale e delle sette province del Veneto, è che “i contributi del Ministero alla pubblica istruzione alle scuole paritarie, già di per sé modesti e inadeguati, sono disponibili presso gli Uffici Regionali Scola- stici già da tre mesi, ma non vengono accreditati alle scuole paritarie (infanzia, primaria e secondaria) perché è cambiato il sistema di pagamento!”. Si tratta di una prima parte di contributo (poco più del 50%) relativo all’anno scolastico 2012-2013 che, per quanto limitato e in ritardo, consente alle scuole di fare fronte alle spese fisse (stipendi, contributi, ecc.) nel periodo estivo durante il quale, com’è noto, non c’è l’entrata delle rette delle famiglie. In sintesi, i fondi per i contributi alle scuole paritarie sono già pienamente disponibili dall’aprile scorso e l’Usr ha già provveduto a suo tempo a disporre il piano regionale di riparto. Ma emerge che il sistema operativo del Ministero all’istruzione non sarebbe compatibile con quello del Ministero dell’Economia e delle Finanze. A questa situazione si aggiunge, oltretutto, il ritardo del pagamento dei contributi deliberati dalla Regione del Veneto. L’AVIS SEGNALA CALO DI DONAZIONI rima di andare in vacanza, fai P una donazione di sangue! È l’invito lanciato dalla nuova presidente provinciale dell’Avis Vanda Pradal. «La generosità dei donatori della Marca trevigiana è forte - spiega Pradal nel lanciare l’appello, alla guida di oltre 32 mila donatori attivi -, ma già dall’ultima settimana di giugno si avverte un leggero calo delle donazioni, complici il primo fine settimana di sole e le tante preoccupazioni che tutti stiamo vi- vendo negli ultimi anni, componenti che si aggiungono al fatto che molti lavoratori sono restii a chiedere la giornata al datore di lavoro per venire a donare, dati i tempi difficili». L’invito è particolarmente rivolto ai giovani, su cui Avis punta molto. Basti pensare che gli studenti sono ormai il 31% dei nuovi iscritti. E dall’inizio dell’anno nella Marca i nuovi iscritti sono già 1.257 (86 in più rispetto allo stesso periodo del 2012). Per info: 0422-405077. te al dolore, che ha poi trascinato dietro a sé una esplosione di solidarietà di tante altre persone, non nasce in lui improvvisamente in un momento in cui il mondo gli crolla addosso. Giustamente il suo racconto incomincia dall’inizio, dalla vita della famiglia di poveri mezzadri di Castello Roganzuolo in cui è nato e cresciuto, dove ha conosciuto la prepotenza dei padroni che gli ha fatto nascere una profonda esigenza di giustizia e nello stesso tempo un bisogno di udiversa, ed è quella che ci tronire le forze con gli altri diviamo davanti agli occhi, di un sgraziati della terra per resifastidio generale quando non stere ai soprusi. Poi anche il di rimozione. Il dolore, proprio giovane Silvano è stato preso ed altrui, è sofferenza e infelidal flusso che ha portato i concità, che vanno se possibile etadini delle nostre terre a troliminati e comunque esorcizvare nel lavoro in fabbrica una zati. Questo è l’atteggiamento vita meno stentata. Ma anche comune”. alla Zoppas e “Poche parole” si Ma è proprio poi alla Zadallo sfondo nussi la vita intitola il libro che di questa denon era facile racconta la bella ludente cone per gli stessi avventura di Silvano statazione che motivi di Fiorot, fondatore emergono anmancanza di dell’associazione “Lotta giustizia. Per cor più luminosi i casi di contro i tumori Renzo e lui fu naturale coloro che inmettersi denPia Fiorot onlus”. Una vece sanno tro in tutte le vita, la sua, spesa tutta reagire alla battaglie e per gli altri sofferenza, coinvolgersi propria e alin tutte le atrui, con la solidarietà. L’unica zioni di solidarietà, attraverso maniera veramente umana e il gruppo delle Acli e il sindacristiana. Come il caso di Silcato della Cisl. vano Fiorot. Proprio quando Silvano penLa reazione di Silvano di fronsava di aver dato alla sua vita una forma solida. Dopo aver trovato in Pia la compagna ideale di vita e aver visto la nascita dei figli, Renzo, Annita, Alberta, tutto sembra crollare. Si ammala Pia, di tumore, ma sembra resistere e superarlo nonostante le poche speranze. Si ammala Renzo, sempre di tumore, non ce la fa ed è portato via nel pieno della giovinezza. E poco dopo ancora Pia che, questa volta, deve cedere. Potrebbe essere il momento della disperazione, ma Renzo prima di morire fa promettere al padre che avrebbe fatto qualsiasi cosa per poter ridare speranza e vita a qualche altro. E questa fu la rivincita della vita attraverso l’amore. Silvano radunò attorno a se gli amici e i medici con cui aveva lottato per salvare la vita del figlio e della moglie e insieme, nel 1984, danno vita a un’associazione per la lotta e la prevenzione dei tumori. Da allora è cresciuta in maniera imprevedibile, spinta dall’ardore indomito di Silvano, seguendo una rigorosa linea di gratuità e di volontariato, incanalando un flusso ininterrotto di solidarietà. Vale la pena conoscere la storia di Silvano, ora offerta in questo libro, perché anche in un mondo, dove tutto sembra funzionare sulla base dell’egoismo e dell’indifferenza, c’è la possibilità di vivere al contrario, sulla base dell’amore. GpM segretario del Centro studi, la neurologa Anna Rita Bentivoglio, il neuropsichiatra Massimiliano Pomponi e il terapista occupazionale, Bruno Morabito. A differenza dell’Alzheimer che mina la lucidità mentale, il Parkinson mette sotto scacco l’autonomia muscolare e volontaria, dentro un tremore crescente e una paralisi raggelante. Ma se nulla o poco si può affermare sulle cause, ancora ignote o tutte da verificare sul piano delle ricerche cliniche di possibili mutazioni genetiche, tanto si può fare sul fronte dell’approccio e della convivenza con la malattia. «In prima istanza mai stancarsi di parlarne, far conoscere e far capire l’effettivo decorso, degenerativo e cronico, della sindrome extrapiramidale – sottolinea il neuropsichiatra Pomponi – senza dimenticare l’a- fondamentale riadattare e risistemare gli spazi domestici eliminando ogni barriera, dagli angoli vivi ai mobili ingombranti, dai passaggi stretti ai pensili alti, dai letti troppo bassi ai sanitari privi di corrimano adiacente – consiglia il terapista Bruno Morabito – in tale direzione ci viene in soccorso economico la Legge 13 del 9 gennaio 1989 che prevede siano restituiti, entro dieci anni, tutti i soldi spesi per le modifiche ambientali, anti-barriere architettoniche, che rispettino un regolare quaderno tecnico». Ma come sempre c’è un valore aggiunto che sconfigge barriere e timori. «Da dieci anni convivo con il Parkinson e ci sono stati giorni in cui ho creduto di non farcela, ma grazie all’amore del mio angelo, mia moglie Annalisa, dei miei figli e del mio nipotino Giulio, ritrovo la forza di essere felice, malgrado tutto». Sono le parole di un neononno, Gianpaolo Cappelletto, presidente dell’Associazione parkinsoniani di Treviso, che sceglie la speranza contro la paura. Elena Pilato LA SUA VITA RACCONTATA DA SERGIO TAZZER Silvano Fiorot in poche parole “P oche parole”, così si intitola il libro che racconta la bella avventura di Silvano Fiorot. Poche parole e molti fatti, viene spontaneo da completare. Questa infatti è la vita di Silvano Fiorot, il fondatore dell’associazione Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot onlus, una vita spesa tutta per gli altri. È una lungo racconto in prima persona, raccolto dal giornalista Sergio Tazzer, lasciato nella sua forma grezza, senza preoccupazione letterarie, che lascia per questo trasparire la straordinaria passione di un uomo che, colpito in ciò che aveva di più caro nella vita, non si è lasciato piegare. Il racconto di Silvano è introdotto da una vicenda personale del giornalista. Un brutto incidente stradale che lo ha disteso in un letto dell’ospedale per lunghi mesi. Una esperienza di sofferenza che lo ha messo a contatto con quanto la nostra civilissima società fa per combattere la sofferenza. Non molto. “Civiltà e solidarietà - scrive Tazzer - sono termini che nei due casi, malattia e handicap, dovrebbero essere strettamente legati. La realtà è MALATTIA CON CUI SI PUÒ CONVIVERE Parkinson, strategie per il contenimento n nemico inesorabile e im«chiamati Uplacabile contro cui si è a combattere una lotta quotidiana, per disarmarlo e per contenerlo, con l’attenzione più vigile verso i sintomi sempre più invalidanti, con il recupero della volontà di controllo muscolare e con un allenamento della memoria fisica da esercitare, con costanza, ogni giorno». Così il dottor Diego Ricciardi descrive la spietatezza di una malattia non mortale ma incurabile, come il morbo di Parkinson. Una spietatezza che va affrontata con pari forza d’animo e coraggio. «Non si può subire il ricatto psicologico del Parkinson, cedergli la nostra dignità e identità di persone – continua lo specialista – occorre convincersi che, con l’adeguato ausilio medico, si deve e si può far leva sulle funzionalità psicofisiche residue». Ricciardi, docente in ambito geriatrico dell’Università cattolica di Roma, fa parte dell’équipe diretta dal professor Roberto Bernabei, che dal 2010 promuove, nella sede di viale Oberdan del Centro studi Linda e Achille Lorenzon di Treviso, corsi avanzati di divulgazione scientifica e di supporto terapeutico per i malati di Parkinson e i loro familiari (caregivers). Accanto a lui uno staff di specialisti di elevata competenza medica. Il dottor Augusto Di Vossoli, spetto di peculiare reazione soggettiva che ciascun paziente manifesta alla terapia farmacologica prescritta». Perché, altro elemento rilevante, il Parkinson non è uguale per tutti. «Bisogna ottimizzare sul paziente la perfetta terapia dopaminergica – precisa Pomponi – mai far mancare il sostegno psico-sociale di rinforzo, con incontri settimanali che stimolino la dimensione relazionale per evitare forme di autoisolamento; formulare, quindi, appropriate strategie motorie multiple, con percorsi di fisioterapia riabilitativa e ricorrere, nel caso di oscillazioni d’umore o di depressione reattiva, a una calibrata farmacoterapia con effetto adiuvante». Anche l’ambiente di casa va ridisegnato in funzione della malattia e del suo progredire. «Diventa Camminamonti - Attualità 14 luglio 2013 7 GLI ITINERARI DI CAMMINAMONTI 2013 SEMENZA E TOFFOLON, GESTITI DAL CAI DI VITTORIO I due rifugi... “vittoriesi” 6º itinerario: da Pian delle More - Piancavallo (1193 m) per la Val Grande sentiero n. 925. Dislivello: 850 m Tempo di percorrenza: ore 4 Difficoltà: E - Escursionistica RIFUGIO CARLO E MASSIMO SEMENZA (2020 m) BIVACCO ALESSIO TOFFOLON (1993 m) Alta Val de Piera - Gruppo del Col Nudo Comune di Tambre Telefono: 0437-49055 Proprietà: Sezione del Cai di Vittorio Veneto Gestore: Peruccon Alessia Posti letto: 18 e 10 posti d’emergenza Bivacco a Forcella Lastè: 9 posti cuccette Cartografia: Tabacco n 012 1:25000 (Forcella Antander - Gruppo Col Nudo-Cavallo) Comune di Chies d’Alpago Proprietà : Sezione del Cai di Vittorio Veneto Posti letto: 9 posti cuccette Cartografia: Tabacco n. 012 1:25000 I orge nell’alta Val de Piera, in Sposizione riparata poche decine di metri a sud ovest di Forcella Lastè, di collegamento attraverso la Val Sperlonga con la Val Salatis. Dal valico si staglia un’imponente vista sulle montagne del Friuli. Punto d’appoggio lungo le Alte Vie delle Dolomiti n. 6 e 7, è ottima base per escursioni, anche con gli sci e le racchette da neve, sui monti che coronano l’Alpago. All’intorno, di particolare suggestione all’inizio dell’estate, le abbondanti fioriture. La cucina offre piatti tipici di montagna, come canederli, casunziei e gulasch. Disponibile una piccola biblioteca. Al ritorno dall’escursione, chi raggiunge il rifugio da Pian delle Lastre, può fermarsi a Pian Grant all’agriturismo Cooperativa Monte Cavallo oppure a malga Sant’Anna e far provvista di formaggi, ricotta fresca e affumicata. Prodotti caseari di qualità sono reperibili anche nello splendido altipiano del Dislivello: 650 m circa solo andata Tempo di percorrenza: ore 3 Difficoltà: E - Escursionistica Il rifugio Semenza Cansiglio, al Bar Bianco e a malga Mezzomiglio. Il rifugio fu inaugurato nel 1963 per iniziativa della sezione di Vittorio Veneto del Cai. Fu ampliato nel 1992 e nel 2002, e ulteriormente ammodernato nel 2004. 1º itinerario: da malga Pian delle Lastre (1270 m) per la Val de Piera “sentiero alto” n. 926 o basso n. 923 Dislivello: 800 m Tempo di percorrenza: ore 2.15 - 2.30 Difficoltà: E - Escursionistica 2º itinerario: da Pian Canaie (m 1069) passando per casera Palantina e proseguendo in direzione Sassòn della Madonna, sentiero n. 922. Giunti a questo punto proseguire per sentiero n. 923. Dislivello: 1000 m Tempo di percorrenza: ore 3.30 Difficoltà: E - Escursionistica l bivacco Toffolon fu inaugurato nel 1981, realizzato presso la Forcella Antander, nel Gruppo Col Nudo-Cavallo - Dolomiti orientali, che si apre fra il Monte Antander e il Monte Messer, valico alpinistico fra l’Alpago e la Val Prescudin. Consiste in un fabbricato in legno rivestito in lamiera, montato nel 1980 ad opera della Sezione Cai di Vittorio Veneto. È intitolato ad Alessio Toffolon, alpinista vittoriese caduto nel 1968 sulla Cima piccola di Lavaredo. 1º itinerario: L’itinerario princi pale per accedere al bivacco prende avvio da Pian Formosa (1204 m) e si snoda lungo il sentiero identificato dal segnavia n. 979, che dapprima per bosco e quindi costeggiando un ripido ghiaione perviene ad un’ampia conca glaciale per raggiungere quindi, poco prima della forcella Antander, il bivacco. In discesa lo stesso itinerario o scendendo lungo il ghiaio ne. Dislivello: 800 m circa Tempo di percorrenza: ore 2 Difficoltà: E - Escursionistica 3º itinerario: Da malga Cate/casera Pal (1052 m) attraverso la Val Salatis e la Val Sperlonga, sentiero n. 924. Dislivello: 1000 m Tempo di percorrenza: ore 3.45 Difficoltà: E - Escursionistica 4º itinerario: da casera Capovilla - Piancavallo (1300 m) per la Val Sughet sentiero n. 924, poi sentiero attrezzato Cimon del Cavallo. Dislivello: 950 m solo andata Tempo di percorrenza: ore 3.30 Difficoltà: EEA - Escursionisti Esperti con attrezzatura 5º itinerario: dal rifugio Arneri Piancavallo (1630 m) passando per casera Palantina, sentiero n. 993. Giunti al Sassòn della Madonna proseguire per il n. 923. Il bivacco Toffolon LA PROVINCIA DI TREVISO HA RESO NOTI I DATI DELL’ULTIMO ANNO. LE PRESENZE REGISTRANO UN +2,66% LA PEDEMONTANA TRA LE AREE A VOCAZIONE TURISTICA Turismo, nel 2012 +8,56% di arrivi ra le aree tematiche e terriT toriali prioritarie per il turismo nel Veneto, la nuova legge nche il 2012 è stato un anA no buono per il turismo nella Marca Treviso. Nei giorni scorsi la Provincia ha diffuso i dati relativi ai 12 mesi, che registrano complessivamente +8,56% negli arrivi e +2,66% nelle presenze. A livello regionale Treviso è tra le province con i maggiori incrementi. È un dato che risulta diversificato nei diversi comprensori, con la migliore performance dell’area dell’Asolano (+22,95% di presenze), Treviso Sud (+18.36% arrivi, +6,41% presenze), Treviso Nord (+14,45% arrivi, +15,75% presenze), Treviso capoluogo (+8,88% arrivi). Traino di questo incremento risultano essere gli stranieri, con un incremento del 15% riguardo agli arrivi e dell’8,46% per le presenze. Quanto alle loro nazionalità primeggiano Cina, Germania, Francia, Austria e Usa. In ripresa gli altri asiatici e il Giappone. Riguardo alla scelta delle strutture ricettive il 68% degli stranieri e anche una maggioranza di italiani sceglie le strutture a 4 stelle o comunque di categoria medio-alta. Il 34% degli italiani invece si rivolge alle strutture extra-alberghiere. L’indotto stimato per il turismo nella Marca è quantificabile, secondo gli addetti ai lavori in 160 milioni di euro nel periodo da gennaio a novembre, con una spesa media per turista giornaliera di circa 90 euro. Guardando oltre i dati numerici, come ha sottolineato il presidente del consorzio Mar- ca Treviso, Gianni Garatti i «risultati sono soddisfacenti anche perché stiamo modificando il nostro turismo da business a leisure», cioè quello legato a vacanze e tempo libero. Un cambiamento confermato anche dal presidente dell’Associazione degli albergatori, Federico Capraro: «Noi stiamo performando in un periodo drammatico anche dal punto di vista economico. I dati presentano alcune zone in calo, che sono quelle con vocazione prevalente al business e non è un caso. Per quanto riguarda le presenze straniere stiamo assistendo ad un trasferimento del mercato: quello tedesco, in calo, è anche quello più ricco. Oggi abbiamo una tenuta come numeri, ma una qualità diversa». regionale ha inserito – insieme a Venezia e laguna, Dolomiti, Lago di Garda, mare e spiagge, Terme Euganee, il Po e le città d’arte – anche l’area della Pedemontana Veneta, tra cui l’alta Marca. «Si tratta di un risultato davvero fondamentale per il nostro territorio – sottolinea il consigliere regionale di Cappella Maggiore, Gianpiero Possamai (nella foto) –, perché la Pedemontana è ora riconosciuta come sistema turistico tematico, quindi come ambito territoriale omogeneo in termini di tipologie turistiche e specializzato in termini di presenza di risorse turistiche. È un territorio che ha più volte dimostrato di avere tutte le potenzialità per un turismo “alternativo”, grazie non solo a storia, arte, cultura e tradizioni ma anche a produzioni agroalimentari e artigianali di pregio, sport e manifestazioni». La legge, che punta a sburocratizzare e semplificare gli adempimenti, le procedure e le autorizzazioni e a promuovere e sostenere le attività turistiche in un quadro di risorse pubbliche sempre decrescenti, diventa ora la norma unica di riferimento per un settore sul quale la Regione ha competenze dirette e pressoché esclusive. L’idea di fondo della legge è dare organicità e razionalità al lavoro di promozione affidandone la regia alla Regione, che si avvarrà nella programmazione triennale (e nei piani annuali di attuazione) della consulenza del comitato regionale per le politiche turistiche. 14 luglio 2013 MALDICENZA LA PRIMA ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO La fede apre gli occhi e fa vedere prosegue dalla prima pagina enciclica fin dall’introduzione individua bene questo atteggiamento con una citazione del giovane Nietzsche, un anticipatore dell’attuale mentalità. In una lettera indirizzata alla sorella scrive: “A questo punto si separano le vie dell’umanità: se vuoi raggiungere la pace dell’anima e la felicità, abbi fede; ma se vuoi essere un discepolo della verità, allora indaga”. E l’enciclica commenta: “La fede è stata intesa allora come un salto nel vuoto che compiamo per mancanza di luce, spinti da un sentimento cieco; o come luce soggettiva, capace forse di riscaldare il cuore, di portare una consolazione privata, ma che non può proporsi agli altri come luce oggettiva e comune per rischiarare il cammino” (3). Questa è precisamente la sfida che i credenti devono oggi affrontare. L’ La sfida è affrontata soprattutto nel secondo capitolo dove si dice che la fede non è solo fonte di consolazione, ma apre anche gli occhi e fa, in qualche modo, vedere. Non come fa vedere la scienza: “Nella cultura contemporanea si tende spesso ad accettare come verità solo quella della tecnologia: è vero ciò che l’uomo riesce a costruire e misurare con la sua scienza, vero perché funziona, e così rende più comoda e agevole la vita”. D’altra parte “la verità grande, la verità che spiega nell’insieme la vita personale e sociale, è guardata con sospetto. Non è stata forse questa – ci si domanda – la verità pretesa dai grandi totalitarismi del secolo scorso, una verità che imponeva la dono. E dal dono risalire al donatore e sentirsi da lui amati. Una simile esperienza dà senso alla sua vita, la rende accettabile e comprensibile: la illumina. Non è un sentimento soggettivo del tutto incomunicabile. Di esso si può parlare con gli altri e trovare riscontro. Partendo da essa si può costruire insieme la vita. Oggi si ha paura delle verità universali che pretendono di abbracciare la vita propria concezione globale per intera perché sembrano contrarie schiacciare la storia concreta del alla libertà del singolo. Si preferisingolo?”. La via stretta della fede sce che ciascuno dia alla sua vita il passa allora tra una verità che illusuo senso. “Se però – insiste il pamina la vita in tutta la sua estenpa – la verità è la verità dell’amosione ma che, nello stesso tempo, re, se è la verità che si schiude nellascia intatta la libertà del singolo. l’incontro personale con l’Altro e con gli altri, allora reL’enciclica trova sta liberata dalla L’enciclica si rivolge l’indicazione di ai credenti per aiutarli, chiusura nel singolo questa strada nelnell’Anno della fede, e può far parte del bela Lettera di Paolo ne comune” (34). a vivere ai Romani dove La fede resta sempre in pienezza la loro l’apostolo afferma: un percorso difficile. “Con il cuore si fede, ma nello stesso Il sentirsi così toccacrede”. Nel lintempo conduce anche ti da un amore che ci guaggio biblico il un serrato dialogo con trascende richiede cuore non è la secondizioni soggettive la cultura moderna de dei sentimenti di umiltà e di attento passeggeri, ma “è ascolto. Quello che il centro dell’uomo, dove si intrecl’enciclica rivendica con forza è che ciano tutte le sue dimensioni: il cortutto questo non è irrazionalità, po e lo spirito; l’interiorità della pura illusione, sentimenti soggetpersona e la sua apertura al montivi incomunicabili e pericolosi per do e agli altri; l’intelletto, il volere, la pace sociale quando si pretende l’affettività”. È in questo centro che di metterli in pubblico. È vita unoi “ci apriamo alla verità e all’amana di cui ognuno può rendersi more e lasciamo che ci tocchino e conto e di cui rendere conto agli ci trasformiamo nel profondo” altri, non con la evidenza del cal(26). In esso la persona, se è vigile colo scientifico, ma con le esigene sincera, può fare l’esperienza delze vere e oggettive che ogni uomo l’amore come della verità della vipuò scorgere nel profondo della sua ta. Può rendersi conto che la vita vita. Don Giampiero Moret non è un dato senza senso ma un Commenti all’enciclica che camminiamo verso un futuro di speranza» (arcivescovo Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede). a attirato la mia atten«zialeHriguardo zione un passaggio inia quella “affida- (Marcello Semeraro, vescovo di Albano). ’enciclica parla in realtà e«cheLnonsprimendosi in un “noi” è maiestatis ma bensì bilità” di Dio. Mi è tornata alla memoria (mi è parso di cogliere che molte volte il Papa ricorre al termine “memoria” e al verbo “ricordare” e ciò si trova anche in altri suoi precedenti testi) un assioma fondamentale per la spiritualità di un gesuita ed è l’affermazione – riferita a sant’Ignazio di Loyola – per cui occorre “cercare Dio in tutte le cose e in tutte le cose trovare Dio”. È un principio altissimo, che ispira molti autori spirituali e teologi provenienti dalle fila della Compagnia di Gesù» vuole riafferma«fedeLinre’enciclica in modo nuovo che la Gesù Cristo è un bene di comunione. Essa parla della fede come di una esperienza di comunione, di dilatazione dell’io e di solidarietà nel cammino della Chiesa con Cristo per la salvezza dell’umanità (...) Oggettivamente, la luce della fede orienta il senso della vita, porta conforto e conGerhard Ludwig Müller solazione ai per l’uomo ed è un bene per tutti, è un bene comune: la sua luce non illumina solo l’interno della Chiesa, né serve unicamente a costruire una città eterna nell’aldilà; essa ci aiuta ad edificare le nostre società, in modo si chiacchiera nel«constatazione QlauantoChiesa!». È l’amara fatta da papa Francesco nell’omelia a Santa Marta il 18 giugno. «Quanto chiacchieriamo noi cristiani – ha osservato il Papa –. Sembra bello chiacchierare. Non so perché, ma sembra bello. Come le caramelle al miele, no? Tu ne prendi una: “Ah che bello”, e poi un’altra, un’altra e alla fine ti viene il mal di pancia». La chiacchiera – ha spiegato Francesco – si presenta in tre forme: disinformazione (dire solo una parte della verità); diffamazione (rovinare le persone raccontando i loro limiti); calunnia (dire cose non vere). Sono tre armi per uccidere il prossimo «sono peccato, è dare uno schiaffo a Gesù nella persona dei suoi figli, dei suoi fratelli». Chi le usa diventa cristiano «di buone maniere e cattive abitudini!». La maldicenza – aveva detto a fine aprile sempre a Santa Marta – è tipica delle comunità cristiane chiuse che «parlano contro, distruggono l’altro e guardano dentro, sempre dentro, coperte col muro. Invece la comunità libera, con la libertà di Dio e dello Spirito Santo... va a- vanti, si diffonde, perché il bene è così: si diffonde sempre!». Le chiacchiere sono il primo nemico della mitezza (omelia del 9 marzo): «Quando si preferisce chiacchierare, chiacchierare dell’altro, bastonare un po’ l’altro – sono cose quotidiane, che capitano a tutti, anche a me – sono tentazioni del maligno che non vuole che lo Spirito venga da noi» facendoci «nascere in una vita nuova, miti, caritatevoli». Per i credenti la prima regola è “non giudicare perché l’unico giudice è il Signore”, la seconda “stare zitti” e se si deve dire qualcosa dirla agli interessati. Concetti ribaditi sabato scorso, 6 luglio, a seminaristi, novizi e novizie. Anche noi con Francesco chiediamo al Signore che ci dia «la grazia di fare attenzione maggiormente alla lingua, riguardo a quello che diciamo degli altri. È una piccola penitenza ma dà buoni frutti. Delle volte uno rimane affamato e pensa: “Che peccato che non ho gustato il frutto di un commento delizioso contro l’altro”. Ma, alla lunga, quella fame fruttifica e ci fa bene» (omelia del 13 giugno). FC VATICANO CONSACRATO A S. MICHELE o scorso 5 luglio papa FranL cesco ha consacrato lo Stato della Città del Vaticano a San Giuseppe e a San Michele Arcangelo, inaugurando anche un monumento di quest’ultimo nei giardini vaticani, presso il palazzo del Governatorato. Poco prima dell’inizio della cerimonia era giunto sul luogo Benedetto XVI, invitato personalmente dal suo successore. Il Papa emerito è stato salutato con grande affetto dai presenti e dal per- cuori inquieti e abbattuti, ma impegna anche i credenti a porsi a servizio del bene comune dell’umanità attraverso l’annuncio e l’autentica condivisione della grazia ricevuta da Dio» (cardinale Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi). credere s’impara cre«noA dendo, nell’esercizio piedella libertà e nel rischio dell’amore! Il Dio della fede non è l’oggetto di una dimostrazione matematica o di una prova scientifica legata a ciò che si vede: nell’atto di credere, il “cogito ergo sum” di René Descartes – “penso, dunque sono” – cede il posto al “cogitor ergo sum” – “sono pensato, dunque sono” – e ancor più all’“amor, ergo sum” – “ci sono, perché sono amato” –. Quando si parla di fede biso- sonale del Governatorato. Papa Francesco ha spiegato che l’inaugurazione di un monumento a San Michele Arcangelo, patrono dello Stato della Città del Vaticano, nei giardini vaticani era un’iniziativa già progettata da tempo, con l’approvazione del papa Benedetto XVI. Tra i presenti c’erano gli artisti autori del nuovo monumento, Giuseppe Antonio Lomuscio, e della fontana di San Giuseppe, Franco Murer. gna capovolgere l’ordine consueto della ricerca: l’oggetto deve divenire soggetto e il soggetto deve accettare di lasciarsi interrogare, sfidare, turbare dalla sovranità e dalla trascendenza dell’Oggetto puro (come lo chiamava il grande teologo evangelico Karl Barth), che è il Dio vivente» (monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto). Bruno Forte Chiesa 14 luglio 2013 A MOTTA QUATTRO INTERESSANTI INCONTRI I capisaldi del Concilio I l Centro culturale La Pira di Motta di Livenza nei mesi scorsi ha ricordato i cinquant’anni dal Concilio Vaticano II con quattro incontri, tenutisi in basilica o in duomo, sulle quattro costituzioni da esso promulgate. Il primo relatore, l’ex rettore della basilica padre Mario Favretto, ha aperto la serata del 15 febbraio con il celebre “discorso alla luna” di papa Giovanni. Ha raccontato l’entusiasmo e le aspettative sul Concilio, ma anche le preoccupazioni di chi temeva troppe aperture. Ha presentato poi la Sacrosantum Concilium, costituzione sulla liturgia, che nacque per rispondere a varie istanze di rinnovamento e per restituire l’anima alle celebrazioni dell’epoca, solenni ma asettiche, ed incomprensibili a chi non conosceva il latino. Monsignor Renato De Zan, pordenonese, un’ora dopo dell’elezione di papa Francesco si è approcciato alla Dei Verbum , la costituzione sulla Bibbia, partendo dalla Controriforma, quando la Chiesa tolse la Bibbia dalle mani del popolo per confinarla ad un ristretto pub- Mons. Giancarlo Bregantini blico di specialisti, in reazione alle interpretazioni sulle Scritture, non sempre corrette, di Martin Lutero. Le difficoltà di interpretazione della Bibbia non sono motivo sufficiente per impedire alla gente di leggerla: per questo i padri conciliari vollero ricostruire tra i fedeli una “mentalità biblica sana”, scontrandosi con gli ambienti più conservatori della curia romana, zittiti da papa Paolo VI. Monsignor Orioldo Marson, docente di Teologia Dogmatica a Pordenone, il 22 marzo ha discusso sulla Lumen Gentium , la costituzione sulla Chiesa, che indusse la Chiesa a mettere in discussione la considerazione VERSO UN’UNICA CELEBRAZIONE Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII santi apa Francesco ha autorizP zato la Congregazione delle cause dei santi a promulgare i decreti riguardanti i miracoli, attribuiti all’intercessione di alcuni beati e venerabili. Tra loro il beato Giovanni Paolo II, il servo di Dio Alvaro del Portillo y Diez de Sollano (prelato della Prelatura personale della Santa Croce e dell’Opus Dei), la serva di Dio Speranza di Gesù (fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell’Amore Misericordioso e dei Figli dell’Amore Misericordioso). Ha anche autorizzato a promulgare il de- creto di riconoscimento delle virtù eroiche di Giuseppe Laz- DIECI SACERDOTI ORDINATI NEL 1963 ALLA MESSA A SANTA MARTA I preti “d’oro” dal Papa che aveva di se stessa: da “societas” gerarchica che chiede all’esterno di essere riconosciuta come istituzione e si difende dalle sue ingerenze, a “corpo mistico di Cristo”, composta da laici e consacrati, “popolo di Dio in cammino nella storia al servizio dell’umanità” animato dallo Spirito Santo, che “è qualcosa che va oltre le sue strutture, la sua storia, i suoi organismi”. Il 22 maggio monsignor Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Campobasso, ha disquisito sulla Gaudium et Spes, la chiesa nel mondo contemporaneo, documento “che contiene tutto il cuore del Concilio”. Condendo la serata con aneddoti personali, Bregantini ha analizzato la genesi del documento e il suo significato più che i suoi contenuti, sottolineando anche l’apporto dato dai futuri papi Wojtyla e Ratzinger nella sua stesura definitiva. «C’è dentro una lettura del mondo – ha affermato –. E si tratta ancora oggi di un documento che ci chiede di vedere i problemi della società, valutarli secondo la sapienza del Vangelo ed agire». Andrea Pizzinat zati. Papa Francesco ha ritenuto che si possa procedere alla canonizzazione di papa Giovanni XXIII anche senza un miracolo, attraverso una procedura semplificata e ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà anche la canonizzazione del beato Giovanni Paolo II. Verosimilmente i papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII verranno proclamati santi lo stesso giorno. Dando il via libera alla canonizzazione dei due papi, Francesco invia al mondo il messaggio più bello ed esaltante: la Chiesa è viva perché lo Spirito Santo soffia ancora, continua a creare e ricreare il mondo nuovo attraverso la santità dei suoi figli, a partire dai pastori a cui la Chiesa stessa è affidata. I preti ordinati nel 1963 con papa Francesco: da sx don Antonio Botteon, don Gianfranco Armellin, don Ermanno Crestani, don Francesco Dal Cin, don Giuseppe Querin, don Carlo Savaldor, papa Francesco, don Egidio Masutti, don Piersante Dametto, don Primo Tegolotti, don Domenico Salvador oi sacerdoti ordinati nel ’63 N dal papa Luciani, allora nostro vescovo, abbiamo voluto festeggiare il nostro giubileo con un pellegrinaggio a Roma. Per le emozioni che ci ha dato, i pensieri e i ricordi che ha suscitato esso lascerà un forte segno negli anni che il Signore ci darà da vivere. È stato un ritorno alle sorgenti della nostra fede non certo con gli entusiasmi giovanili del tempo dell’ordinazione, ma con tutto il carico di grazia dei cinquant’anni di vita sacerdotale. L’esperienza della grazia di Dio, la ricchezza umana, spirituale dataci dal nostro contatto pastorale con le persone e le comunità, la consapevolezza dolorosa, ma fiduciosa di tutti i nostri limiti, ci hanno dato di sentire in maniera nuova e profonda il profumo della vita sacerdotale e quel perenne vigore giovanile che la fede sempre dona. La concelebrazione il 2 luglio mattina sull’altare della tomba di san Pietro è stato il primo momento veramente intenso. Ricordando le parole di Pietro “Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna” abbiamo sentito il nostro incontro con la fede di Pietro e abbiamo sinceramente pregato per la nostra fede e la fede di tutte le comunità e le persone affidate alle nostre cure. Lì, abbiamo ricordato i nostri compagni di ordinazione defunti: don Antonio Cella, don Mario Battistella, don Tarcisio Bertacco e don Luigi Fossati. Ci siamo soffermati poi in preghiera davanti alla tomba di papa Luciani, con commozione e IL CARDINALE TETTAMANZI AD AQUILEIA il cardinale Dionigi TettaÈ manzi, arcivescovo emerito di Milano, a presiedere la solenne celebrazione nella basilica di Aquileia nella ricorrenza dei santi martiri aquileiesi Ermagora e Fortunato. Con Tettamanzi concelebrano l’arcivescovo di Gorizia e i vescovi della Regione ecclesiastica del Triveneto e i rappresentanti dell’episcopato di Slovenia e Austria. La celebrazione è preceduta, alle 18.30, nel- 9 la sala Romana di piazza Capitolo da una lectio magistralis di Tettamanzi sul tema “Di fronte al mondo: Chiesa, che cosa dici di te stessa?”. Dalla Chiesa madre di Aquileia sono germinate le Chiese del Nord-est dell’Italia, ma anche le Chiese della Slovenia e dell’Austria e alcune Chiese della Croazia e della Baviera e persino dell’Ungheria. La memoria liturgica di Erma- gora e Fortunato ravviva quindi il ricordo della Provincia ecclesiastica aquileiese a cui Ceneda appartenne fin dall’inizio. Il Papa ha rivelato la sua profonda spiritualità per l’essenzialità della celebrazione e soprattutto nell’omelia: ha parlato a braccio, con semplicità e sicurezza, ma soprattutto col cuore riconoscenza. Abbiamo concluso la giornata con la visita alla basilica di San Paolo fuori le mura e con la preghiera sulla tomba, da poco scoperta, dell’Apostolo delle genti. Il momento più atteso e più emozionante è stata la concelebrazione di mercoledì 3 luglio in Santa Marta con papa Francesco. Il Papa ha rivelato la sua profonda spiritualità per l’essenzialità della celebrazione e soprattutto nell’omelia: ha parlato a braccio, con semplicità e sicurezza, ma soprattutto col cuore. Era il Vangelo di Tommaso. Ci ha invitati a ricordare che l’assenza di Tommaso al primo incontro con Gesù e la sua testardaggine sono stati trasformati da Gesù in opportunità per la sua e nostra fede; ci ha esortati poi ad incontrare Cristo nelle piaghe del corpo vivente degli uomini d’oggi, ad entrare in queste piaghe e non a fermarsi ad associazioni che sanno di puro filantropismo. Il saluto che ha dato a ciascuno di noi dopo la messa è stato commovente: con occhi vivi, con sorriso aperto, gioioso, ci stringeva la mano, ascoltava i nostri/vostri saluti, accettava i doni, ci parlava e ci chiedeva di pregare per lui. Bello, davvero! E abbiamo ritrovato e rinnovato i nostri vecchi rapporti, parlato, ricordato e anche riso molto tra di noi. Cogliamo qui l’occasione per ringraziare monsignor Beniamino Stella e monsignor Fabio Dal Cin e il signor Gugel: è per il loro interessamento che abbiamo goduto dei momenti così belli, significativi e indimenticabili. Grazie a loro di cuore. I dieci preti d’oro 10 Chiesa 14 luglio 2013 Azione Cattolica RIFLESSIONI DI UN LAUREANDO Non lasciamoci rubare la speranza F ra pochi giorni mi laureo e mi è stata data l’occasione di riflettere sulle parole che papa Francesco ha rivolto ai giovani la domenica delle Palme: “Non lasciatevi rubare la speranza!”. A pochi giorni dal momento “fatidico”, mi volto indietro per riguardare con maggior consapevolezza il cammino di quest’ultimo, intenso periodo. Vi confesso che spesso, durante questi lunghi mesi, mi sono ritrovato a pensare se quello che stavo facendo valesse il tempo speso, le arrabbiature e la fatica. Molte volte si è talmente di corsa che si corre il rischio di perdere di vista l’obiettivo. Ma ancora di più mi ritrovavo a guardare i miei compagni, anche loro laureandi, e a domandarmi se la spinta a fare quello che stavamo facendo fosse la stessa. C’era molto individualismo nell’ambiente universitario che ho frequentato, troppe volte l’io finiva per prevalere, soprattutto quando la tanto agognata luce in fondo al tunnel appariva come un miraggio. Non era, per così dire, un ambiente “sano”. Riuscivo però a scorgere chi, intorno a me, indicava l’opposto. I bambini e i miei co-educatori dell’Azione cattolica, la parrocchia e la mia famiglia mi spronavano a cercare di più. Per questo, ripensandoci bene, la frase del Papa dice tutto quello di cui noi abbiamo davvero bisogno. In situazioni come queste abbiamo la necessità di aggrapparci alla speranza. È il faro che ci permette di non perderci nella tempesta. È uno dei doni più grandi che Dio ci ha regalato: è Lui la nostra speranza, è Lui che non ci abbandona. Lo vedo nei bambini, nei giovani, nei sacerdoti e nelle suore, lo vedo in chiunque ha fede in Lui. Questo è fonte di grande sicurezza. E vi posso assicurare che, per noi giovani che stiamo cercando una strada nel mondo, la sicurezza è qualcosa di molto lontano. Se mi fermo a pensare alla situazione di oggi, dove sembra che l’incertezza sia la regola principale per qualsiasi cosa, diventa tutto più demoralizzante. Ecco perché non dobbiamo farci rubare la speranza, noi giovani in particolare. È solo così che facciamo il gioco di Dio, e non quello dell’uomo. E ne vale davvero la pena. Daniele Bolpet spirituale” –, il volume non è affatto una disamina di tutte le possibili ed esecrabili immaturità della figura del prete, in un tempo – come il nostro – fatto di chiacchiere e di critiche verso il mondo ecclesiastico. Il volume non è assolutamente un moralistico appello a “non dovete essere immaturi”, bensì è un intelligente invito a saper riconoscere nelle proprie immaturità delle opportunità di crescita, per un percorso di maturazione cristiana. L’autore intende mostrare come una certa “immaturità” (forse sarebbe meglio dire giocosità o gioco), se è vissuta evangelicamente, possa aprire inattese fecondità spirituali. È Gesù che ci pone su questa strada: quella del “diventare come bambini”. E, allora, «perché non provare […] a fare sul serio? A fare seriamente i bambini?» (p. 17), nella consapevolezza che «la richiesta di Gesù sia più vicina alla logica e ai dinamismi del gioco che della regressione verso l’immaturità, senza legge e senza coscienza […] Il gioco vissuto nella consapevolezza del gioco non è l’immaturità» (p. 18). Alla luce di “Camminando insieme… con stile” è il tema della due giorni, che, collocata più o meno a metà estate, offre l’opportunità ai responsabili di riflettere e crescere insieme, in preparazione anche al cammino assembleare del prossimo anno. L’inizio è previsto alle 18.30 di venerdì 2 agosto; le conclusioni domenica 4 agosto, con il pranzo, dopo la messa presieduta dal vescovo Corrado. Per le iscrizioni: Ufficio diocesano telefono 0438-940374. Campo Acr elementari 17-24 luglio Mercoledì 17 luglio inizia il terzo e ultimo campo Acr dedicato ai bambini di quarta e quinta elementare. Stefano sarà il capocampo, don Paolo l’assistente che, insieme ad altri undici educatori formeranno l’équipe educativa. I ragazzi provengono dalle parrocchie di Anzano, Bagnolo, Basalghelle, Codognè, Cordignano, Fontanelle, Lutrano, Francenigo, Gaiarine, Campomolino, Mansuè, Pianzano, Piavon, Pieve di Soligo, Solighetto, Ponte della Priula, Refrontolo, San Fior, Susegana, Vazzola, Vidor, Visnà. In cucina ci sarà il cuoco Eraldo e in segreteria Dante. CIMACESTA: messa di domenica 7 luglio ed équipe educativa del campo 26 giugno-3 luglio Una certa dose d’immaturità può essere d’aiuto queste considerazioni, la tesi di fondo del libro diviene più chiara: «Gesù stesso ha offerto indicazioni importanti affinché si possa essere adulti e bambini. Anzi affinché si debba essere adulti e bambini» (p. 19). Il volume tenta di coniugare in una prospettiva “pratica” il tema classico dell’infanzia spirituale, perché non resti semplicemente una devota – ma irrealizzabile – intuizione. I dieci capitoli, che compongono il volume, mostrano come una certa dose di “immaturità” possa esserci d’aiuto – e non di impedimento – ad “entrare” nelle dinamiche tipiche della vita spirituale cristiana, quali la preghiera, la tentazione, l’inquietudine, la visione, la perversione, la bellezza, la trasgressione, l’appartenenza, la solitudine e la presidenza (della comunità cristiana). Le linee indicate dal- Due giorni responsabili, 2-4 agosto Casa Cimacesta FOTO DA CIMACESTA UN LIBRO DEDICATO ALLA FATICHE DEI SACERDOTI ontrariamente a quanto poC trebbe sembrare dal titolo – “Il prete immaturo. Un itinerario BREVI AC UN GRUPPO DIOCESANO IN TURCHIA CON DON GIUSEPPE QUERIN nnesimo viaggio, quello apE pena conclusosi l’11 giugno, organizzato magistralmente da l’autore sono valide per ogni cristiano, anche se la loro declinazione è particolarmente attenta all’ambito del ministero sacerdotale, poiché in questo contesto esse sono maturate: l’accompagnamento personale e i corsi di esercizi spirituali rivolti ai seminaristi di alcune diocesi italiane. STEFANO GUARINELLI, Il prete immaturo. Un itinerario spirituale, EDB, Bologna 2013, 211 pagine. Don Alessio Magoga L’AUTORE Stefano Guarinelli, nato a Milano nel 1960, è stato ordinato sacerdote nel 1993. Ha conseguito la laurea in Ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano e il baccalaureato in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Si è poi licenziato in Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma conseguendo l’abilitazione all’esercizio della professione presso l’Università La Sapienza di Roma. don Giuseppe Querin, parroco di Santa Maria di Campagna e di Sant’Anastasio e instancabile guida spirituale in Terra Santa e nei Paesi limitrofi che, dall’Egitto alla Grecia, sono stati la culla del cristianesimo. Il viaggio ci ha portato con entusiasmo sui luoghi delle prime comunità cristiane fondate da san Paolo. Qui il Vangelo, partito da Antiochia di Siria, s’inserì presto tra i pagani, sulla costa e nell’entroterra, fortificato poi dalla testimonianza di Giovanni evangelista, sui resti della cui basilica, a Selçuk, nei pressi di Efeso, abbiamo voluto sostare per la foto di gruppo. È la terra dei primi martiri, da sant’Ignazio di Antiochia a Policarpo di Smirne, è la terra ove si ancorò un forte monachesimo tra le rocce tufacee della Cappadocia, in un paesaggio quasi lunare senza tempo. È in questi luoghi che i grandi Padri della Chiesa (san Basilio, san Gregorio di Na- zianzo) assieme a santi maestri hanno fatto i grandi Concili (Nicea, Efeso, Costantinopoli). Ma il viaggio ci ha affascinato anche per i suoi paesaggi straordinari: la catena del Tauro, con i cedri del Libano che svettano sulle dorsali; la Cappadocia, con i “camini delle fate”, le città sotterranee, i villaggi trogloditi, le chiese rupestri; l’altopiano anatolico, con le immense estensioni dei campi dorati di grano; Pamukkale, con le spettacolari formazioni calcaree e, ancora, le ampie vallate verso il mare Egeo tra cui, in particolare, quella percorsa dal fiume Meandro, dove lo spettacolo lo fanno le coltivazioni, dai ciliegi, ai fichi, agli olivi, alle viti di uva sultanina e ad ogni ben di Dio. E poi ci ha sbalordito la storia culturale e artistica, fin dai primordi, dal periodo ittita a quello greco-persiano-romano, dal periodo bizantino a quello selgiuchido e a quello ottomano. Insomma, un viaggio straordinariamente ricco e appagante. Mario Piccin Chiesa 14 luglio 2013 Gli si fece vicino Domenica 14 luglio - XV del tempo ordinario - anno C Dt 30, 10-14; Sal 18; Col 1, 1520; Lc 10, 25-37 I precetti del Signore fanno gioire il cuore Terza settimana del Salterio G esù si comporta con gli uomini come il Samaritano del racconto evangelico verso lo sconosciuto, come il buon Pastore, come il Figlio del padrone della vigna che si presenta dopo i profeti mandati invano. Così il Samaritano arriva dopo i sacerdoti e i leviti che non hanno voluto o potuto salvare l’uomo ferito. È rappresentata qui la storia della salvezza in cui Gesù viene sotto l’aspetto di un Samaritano disprezzato e costruisce proprio là dove altre tecniche di salvezza hanno fallito. In Cristo, Dio si è avvicinato all’uomo con una figura semplice e umana. Il Dio che ora conosciamo “non è troppo alto, né troppo lontano” da noi e la sua legge è molto vicina a noi, è nella nostra bocca e nel nostro cuore perché la mettiamo in pratica: è quello che ci indica la prima Lettura. Solo facendo quello che anche Cristo ha fatto, incontriamo veramente Dio: così Gesù conclude il suo colloquio con il Dottore della legge. È il grande comandamento della carità che con Cristo richiede nuove esigenze. Non basta più amare il prossimo come se stessi; occorre domandarsi come essere prossimo per l’altro e amarlo come Dio l’ama. E allora la domanda di Gesù: “Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?” ci fa capire che il prossimo non è l’altro, sono io; se, tuttavia, decido di farmi prossimo. È inutile che mi preoccupi di sapere chi devo amare, se non ho un atteggiamento di prossimità coltivato nel profondo; mancando di questo, sarà assai probabile che tiri diritto, scansando le situazioni concrete che la vita mi mette dinanzi, con l’alibi che ho cose più importanti da fare e L’abbraccio n viaggiatore, un turista U europeo che arriva in terra brasiliana rimane normalmente colpito da come le persone si salutano, si accolgono: aprono le braccia e si stringono in un caloroso abbraccio. E l’abbraccio diventa più intenso e prolungato nella misura della stima e dell’affetto da trasmettere. E per noi, stranieri del Nord, che siamo sempre controllati nell’esternazione dei nostri sentimenti e ci limitiamo a porgere solo la mano, questo gesto può essere un momento di imbarazzo. Gli uomini manifestano i loro sentimenti, oltre che con l’abbraccio, anche con le pacche sulle spalle e se qualcuno è deboluccio o mingherlino non è del tutto avvantaggiato. C’è un detto brasiliano che afferma che per stare bene con noi stessi e con gli altri dovremmo ricevere otto abbracci al giorno. Ero convinta che questo modo di pensare valesse solo per l’emisfero Sud finchè un articolo letto in una rivista mi ha fatto cambiare idea. Detto articolo sostiene che un gruppo di medici e ricercatori svedesi ha pubblicato in una rivista scientifica dell’Università di Stoccolma che basta un abbraccio di pochi secondi al giorno per suscitare degli effetti positivi. Sembra che essere stretti fra le braccia di qualcuno procuri dei benefici non solo alla nostra vita sociale, ma anche al nostro organismo. È stato scientificamente provato che l’esperienza emozionale positiva dell’abbraccio dà luogo a tutta una serie di reazioni che si tratta del lavoro che deve fare un altro, non io. Invece il messaggio che la parabola del buon Samaritano ci vuole inviare è “gli si fece vicino”, cioè condividere i disagi, le povertà, le sofferenze dei fratelli che incontriamo ogni giorno; diventare cioè disagiati, poveri, sofferenti al pari del fratello a cui siamo vicini, siamo prossimi. E la risposta finale del Dottore della legge interrogato da Gesù mette in primo piano proprio il coinvolgimento fisico del Samaritano: “… ha avuto compassione (misericordia in altre traduzioni) di lui…”. Prendiamo a prestito le parole di papa Francesco: «Questa “compassione” è l’amore di Dio per l’uomo, è la misericordia, cioè l’atteggiamento di Dio a contatto con la miseria umana, con la nostra indigenza, la nostra sofferenza, la nostra angoscia. Il termine biblico “compassione” richiama le viscere materne: la madre, infatti, prova una reazione tutta sua di fronte al dolore dei figli. Così ci ama Dio, dice la Scrittura». Per noi, tutto ciò può portare a una sola parola: amore, amore che non calcola, che non ha limiti, che si dona senza misura, che cammina a fianco del sofferente, straniero o nemico non importa, che abbatte il muro dell’indifferenza, infine che ama: come Gesù, il vero buon Samaritano. Gli amici della Parola di Sacile fisiologiche e biochimiche che scatenano un benessere psico-fisico nelle persone. L’articolo afferma che le persone più coccolate presentano minore rischio di sviluppare cardiopatie e sono meno soggette ai pericoli derivanti dallo stress da fatica. Un abbraccio quotidiano può potenziare il sistema immunitario rendendolo più forte nella prevenzione delle infezioni. Naturalmente le coccole hanno un forte effetto antidepressivo: gli esperti dicono che bastano dieci secondi d’abbraccio per abbassare la pressione sanguigna e far alzare il livello degli ormoni del benessere, come l’ossitocina. Allo stesso modo gli ormoni legati allo stress, a cominciare dal cortisolo, tendono a diminuire. Si è scoperto anche che l’ossitocina, detta anche ormone del benessere, agisce non solo durante l’allattamento per stimolare la produzione del latte materno, ma va molto al di là di questa funzione, favorendo una maggiore attenzione agli altri e forme più aperte nelle relazioni sociali. Se l’abbraccio è così benefico, riconciliamoci col nostro corpo e con quello degli altri e trasmettiamoci pulsazioni positive ed accoglienti. È quello che sta facendo papa Francesco nei suoi incontri con la gente, in maniera particolare con gli ammalati. Imelda Bornia 11 Domenica 14 luglio: celebra la messa a Soligo (ore 10.30) e a Cimacesta presso la casa dell’Azione cattolica diocesana (ore 14.30). A San Polo di Piave concelebra con monsignor Ilario Antoniazzi arcivescovo di Tunisi (ore 18). Lunedì 15 luglio: nel pomeriggio incontra il Consiglio diocesano affari economici e Consultori. Martedì 16 luglio: celebra la messa nella chiesa della Madonna del Carmine a Miane (ore 20). Mercoledì 17 luglio: tiene una catechesi per le monache cistercensi di San Giacomo di Veglia (ore 15). Venerdì 19 luglio: celebra la messa a Godega (ore 18). Da sabato 20 a martedì 30 luglio: in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù e per il 100º anniversario della diocesi di Caetité. BREVE DIOCESI Le ragazze del Miriam a Sarmeola Da domenica 14 a sabato 20 luglio si tiene, all’Opera Divina Provvidenza di S. Antonio (Opsa) di Sarmeola (Pd), la settimana di formazione e volontariato per ragazze dalla seconda alla quarta superiore (gruppo Miriam) promossa dal Centro diocesano vocazioni. BREVE CHIESA TRIVENETO Camposcuola a Lonigo I frati minori del Nord-Est propongono, ai ragazzi dai 9 ai 17 anni (quarta elementare-quinta superiore), il camposcuola “On the road... per fede”, a Lonigo (Vi) dal 19 al 28 luglio prossimi. Informazioni e iscrizioni: 320-8044787, www.ofmve.it. DALLA VENDITA DELLE PRIMULE NELLA GIORNATA PER LA VITA Raccolti 55 mila euro nche nel 2013 la “GiornaA ta per la vita” celebrata il 3 febbraio, indetta dalla Cei, si è svolta con grande interesse, con impegno e grande generosità da parte dell’intera comunità ecclesiale. È un ulteriore forte segno della significativa sensibilità umana e cristiana che è venuta a formarsi nelle coscienze della gente, nei confronti della difesa del valore della vita, offrendo attenzione particolare verso coloro che sono i più indifesi, i concepiti e le mamme che vivono in situazioni di notevole, a volte drammatiche, difficoltà esistenziali. Nella nostra diocesi, con 157 punti di distribuzione su 162 parrocchie, sono state messe a disposizione ben 31.265 piantine di primula, raccogliendo, nonostante le gravi difficoltà economiche che at- traversiamo, complessivamente, al netto delle spese, l’offerta di 55.318 euro. In base a questa cifra sono stati erogati i seguenti aiuti: Casa Mater Dei 21.000; Donne e bambini in difficoltà 14.300; Movimento per la vita 5.968; Fondo culturale per la vita 2.000; Acr partecipazione campiscuola bambini in difficoltà 5.400; Associazione “La Porta” 2.000; Caritas di Codognè assistenza neonati 1.700; Baby Hospital Bethlehem 1.000; Associazione Uomo Mondo onlus 400; Africa Chiama 700; Cernobyl bambini ammalati 350; A.B.C. Burlo Garofalo di Trieste 500. Si rinnova profonda gratitudine a quanti generosamente hanno collaborato per il buon esito dell’iniziativa. Mario Botteon 14 luglio 2013 AL GREST PER QUATTRO SETTIMANE I duecento di Farra A SAN GIORGIO DI LIVENZA Ottima risposta dei cresimati nche quest’anno il greA st di San Giorgio di Livenza è partito alla grande. Gli iscritti sono quasi 80, dalla prima elementare alla seconda media ed il tema scelto è quello dell’associazione Noi “I cinque sensi”. Le attività, che si svolgono dalle 14 alle 18, sono guidate da circa 24 ragazzi tra a- nimatori ed aiuto-animatori, e per la parrocchia di S. Giorgio questa è forse la gioia più grande, perché è il segno più evidente di una comunità che sta crescendo. Gli aiuto-animatori sono infatti i ragazzi appena cresimati che hanno risposto con generosità affiancando gli animatori più grandi. Insieme a loro ci sono anche diverse mamme che si occupano con cura e pazienza dei laboratori e delle pulizie. Anche quest’anno non mancano le uscite settimanali e tra le mete preferite rimangono i parchi acquatici dove i ragazzi possono divertirsi insieme. Ma le attività proseguono anche il sabato, quando tutti ragazzi si ritrovano in cappella per la messa delle 18.30, ed è una vera gioia vederli tutti insieme: i più piccoli con le loro magliette bianche e gli animatori con quelle blu e arancioni mentre alzano le mani cantando insieme. E dopo la messa si ritrovano per la pizza e la visione di un film. DLT l primo luglio è partito Iquattro il grest a Farra, durerà intense settimane. Quest’anno straripante… con circa 200 presenze ogni giorno: 140 bambini e ragazzi iscritti (23 da fuori Comune), di scuola elementare e media, qualcuno anche dell’infanzia; 40 gli animatori, di scuola superiore e oltre; 20 i collaboratori adulti, impegnati soprattutto nella conduzione dei laboratori (cucina, canto e ballo, fotografia, scacchi, ricamo, midollino, costruzione di gioielli di carta, di cornici di sughero, di vasetti portacandele…). Tema di quest’anno è “Gimme five” (= ho trovato un senso), si va quindi alla scoperta dei propri sensi e, attraverso balletti e laboratori, si impara anche a dare un senso al- lo stare insieme. Con la preghiera quotidiana don Brunone insegna a “rendere grazie” a Dio di tutti i doni ricevuti: mani aperte al prossimo, orecchi per ascoltare, nasi per sentire il profumo della generosità, bocche per parlare agli amici e gioire gustando il senso vero della vita. È una bella avventura per tutti, è servizio alle famiglie, è gioia di stare insieme, è senso di comunità. Davvero bello il mese di luglio a Farra al centro parrocchiale: voci, giochi, canti, musica, felicità,… vita! A PONTE DELLA PRIULA ANCHE MUSULMANI a martedì 18 giugno a mercoledì 10 D luglio all’oratorio di Ponte della Priula 230 bambini, ragazzi e animatori hanno trascorso giornate indimenticabili grazie al Grest dal titolo “Migliorare il mondo si può”. Ogni giorno gli animatori han- no proposto una scenetta nell’anfiteatro, un momento formativo (in chiesa per i cristiani e sotto il nespolo per i musulmani) e le attività nelle Botteghe. L’impegno degli adulti guida e traina il bel gruppo dei giovani. Raggiungi prima il tuo premio del catalogo! FINO AL 24 LUGLIO RICORDA CHE: đƫƫƫƫƫƫƫ24 LUGLIO 2013ƫ PREMI ALÌ Catalogo ALÌPER Fino al 24 Luglio 2013 Ăƫđƫāă E UNIX ĂĀā Migliora la Vita! đƫƫƫƫƫƫƫ ƫƫƫƫsƫƫ1 SETTEMBRE 2013 đƫƫƫƫƫƫ ƫƫƫƫƫƫ Per le aperture straordinarie visita il sito www.alisupermercati.it Seguici anche e su: 14 luglio 2013 LA GRANDE GUERRA NEL BASSO PIAVE: UN SITO DI RICERCA n vista della ricorrenza del IGuerra centenario della Grande 1915-1918, l’amministrazione comunale di San Donà di Piave ha realizzato un sito Internet dedicato al progetto di ricerca, catalogazione, organizzazione e diffusione del patrimonio di informazioni storiche relative al periodo della prima guerra mondiale nel Basso Piave e nel Veneziano, progetto svolto per conto della Regione del Veneto. Il sito è accessibile all’indirizzo http://sandonadipiave.net/portale/grandeguerra/index.php. Quanto prodotto è frutto esclusivamente di una serie di sinergie e professionalità interne al comune di San Donà di Piave. Il sito si rivolge in primo luogo ai cittadini del territorio sandonatese, e a tutti coloro che desiderino conoscere luoghi ed eventi della Grande Guerra nel Basso Piave e nel Veneziano, descrivendo il lavoro di ricerca svolto dal Comune di San Donà, che ha portato alla creazione di una banca dati di informazioni storiche georeferenziate al momento unica nel suo genere, e rendendo questo patrimonio informativo disponibile a tutti. Sfruttando tecniche tipiche dei sistemi informativi territoriali, i dati storici raccolti sono stati associati alla loro posizione geografica nel territorio. Utilizzando quindi le potenzialità offerte gratuitamente dalla piattaforma Google, le pagine Internet sono state organizzate in un percorso logico che consente al visitatore di “materializzare” alcune delle informazioni contenute nella banca dati e di vedere il luogo dell’evento storico sovrapponendolo alla realtà di oggi. Il tutto avviene in modo facile ed intuitivo. RR 600 ARTISTI IN PIAZZA A ODERZO SABATO 13 IMPAZZANO GLI EVENTI ESTIVI Opera festival omaggia Verdi Notti illuminate in paesi e città pera Festival 2013: ancor O più ricco e ampio. Con i confini allargati a Conegliano e al vicino Friuli, nella fattispecie villa Varda a San Cassiano di Livenza. Lo sguardo è rivolto a Giuseppe Verdi, nel 200º anniversario della sua nascita. Dopo l’operetta che si è svolta a Oderzo domenica scorsa in piazza del Foro Romano, trasferta a Conegliano il 9 luglio dove in piazza Cima è stata eseguita la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi. Serata con Carmina Burana Kolossal di Orff, Bolero di Ravel e Va Pensiero di Verdi sabato 13 alle 21 in piazza Grande. Tre grandi eventi in un’unica serata con 600 artisti in scena: Coro, Ballerini e Grande Orchestra, Coro Lirico Opitergino, Coro di Ostiglia e Mirandola, coro Incontro Armonico, coro Voci Bianche di Oderzo, Coro giovanile Istituto musicale Oderzo, coro San Gregorio Magno di Trecate coro Basso Piave, Coro lirico sandonatese, coro Basilica di Aquileia, coro Seghizzi Gorizia, coro L. Perosi Fiumicello, Corale A. Zaramella, Orchestra di Lubiana, Corpo di ballo Cfp Venezia Balletto, coreografa Sa- brina Massignani, costumi Cfp Venezia, soprano Petia Ivanova, baritono Jaki Jurgec, tenore Gianluca Pasolini, soprano Hui Tian. La regia, affidata esclusivamente al light designing Alfredo Troisi, giocherà con videoproiezioni di immagini in movimento ed effetti luminosi, creando un evento di grande impatto scenico oltre che di potenza sonora e musicalità travolgenti. Direttore Marco Titotto. Sabato 20 luglio alle 21 “Amor che move il sole e l’altre stelle” serata dantesca a villa Varda. Il tenore internazionale Miro Solman spiega e poi recita il V canto dell’Inferno accompagnato da immagini del celebre artista Alberto Martini e musiche dall’Opera Francesca da Rimini. Sempre a villa Varda, sabato 7 settembre alle 21 “E lucean le stelle”, recital lirico del tenore Miro Solman con accompagnamento LA COMPAGNIA TEATRALE CASELLO 24 DI ZOPPÈ RICERCA ATTORI/ATTRICI CON VOGLIA DI DIVERTIRSI AAA attrici cercasi cercasi attrici, A . A . A sembra essere questa la parola d’ordine che caratterizza il Casello 24, storica compagnia teatrale di Zoppè, un anno a questa parte. Non si cercano semplici teatranti, giovani o meno giovani non fa differenza, l’essenziale è che abbiano una gran voglia di divertirsi. Incontriamo lo zoccolo duro della compagnia, il presidente Corrado Rui, Gianni Cancian e Patrizio Mazzer, a R’Estate in piazza, il festival estivo organizzato proprio da loro in collaborazione con il Comune di San Vendemiano. Davanti ad una bibita fresca, la mente va indietro sino agli esordi. Siamo nell’estate del 1997, nessuno aveva mai sentito parlare né del Casello 24, né tantome- no di una compagnia teatrale a Zoppè. C’erano solo due ragazzotti quasi trentenni, con una gran passione per il teatro, che si divertivano, durante il carnevale, a creare esilaranti sketch per i bambini dell’asilo. Non si sa bene se la colpa sia stata di quell’estate particolarmente calda o di un salone nuovo di zecca con tanto di palcoscenico e quinte annesse, fatto sta che l’idea prende forma nella testa di Corrado, qualche telefonata a parenti e amici e in men che non si dica si forma già un gruppetto di attori e scenografi pronti all’opera. «Non importava la bravura del singolo – esordisce Corrado –, l’essenziale era la voglia di divertirsi e far ridere il pubblico. Nessun dubbio sulla tipologia di testo da scegliere quindi, tutti d’accor- di pianoforte. Spettacolo d’autunno “The Mission” sabato 19 ottobre alle 21 al palateatro ai Oderzo: il trombettista prediletto da Ennio Morricone, Mauro Maur, ritorna a Oderzo dopo il grande successo del 2008, per suonare, accompagnato dalla grande orchestra per Oderfestival, le più celebri colonne sonore in un concerto antologico che ripercorrerà la storia del cinema mondiale attraverso la musica, melodie capaci di attraversare il tempo, riproposte oltre che dal famoso trombettista, dal noto tenore Miro Solman, e dalla straordinaria pianista jazz Francoise De Clossey. Direttore Marco Titotto. Serata per ricordare il celebre regista Federico Fellini a 20 anni dalla scomparsa. Premio Oder a Francesca Fellini, ospite d’onore. Infine concerto di Natale “Note di stelle” domenica 1º dicembre alle 16 in duomo (ingresso libero). Informazioni e prenotazioni Oderzo Iat telefono 0422-815251. Un’ottima occasione per godersi grandi eventi musicali di qualità a due passi da casa propria. Annalisa Fregonese do, sarebbero state commedie brillanti. E così siamo partiti con “Ma che bella compagnia” un riadattamento di un’opera di Franco Roberto portata al debutto in meno di 7 mesi». «Nel mezzo però c’è stata la scelta del nome – interviene Gianni Cancian –, volevamo qualcosa che ci differenziasse e ci potesse dare anche una connotazione geografica, et voilà, il numero del casello dell’autostrada di San Vendemiano». Gli anni passano e si susseguono sul palco progetti molto diversi fra loro, lavori scritti e ideati dagli stessi attori, commedie d’autore ed anche un musical “Ciurma ci sono anch’io”, spettacolo che ha riempito le sale per oltre due anni ed è diventato sia una tesina di laurea che un progetto depositato al provveditorato degli studi di Treviso. L’eco di questo musical si è spinto così lontano da essere richiesto addirittura a Milano. Dall’inizio ad oggi, gli oltre venti componenti del Casello 24 sono cresciuti sia come attori che C he siate a Pieve di Soligo i martedì sera o a Vittorio Veneto e Motta di Livenza i giovedì o ancora a Conegliano e Sacile i venerdì, negozi aperti e iniziative di ogni genere animano le città della nostra diocesi, con appuntamenti per tutto il mese. La prossima settimana a “Pieve di sera”, il 16 luglio, il programma prevede in piazza Balbi Valier cena a base di cucina greca, cover band di musica rock e cabaret al ritmo di Zumba, al centro Balbi una mostra fotografica a offerta libera sostiene progetti in Zambia e Brasile, in piazza Vittorio Emanuele II si balla a suon di country e in piazza Caduti nei Lager le movenze e il cibo latino-americani scaldano la serata. Inoltre, un’esposizione di vetture d’epoca, show per i più piccoli, proiezioni di diapositive del Cai e i giochi della dama e degli scacchi animano le vie dell’intera città. A Vittorio Veneto “Vi-Ve di sera” giovedì 18 dedica la serata al commercio e all’artigianato: negozi aperti e un mercatino, musica dal vivo e videogiochi per ogni età, cui si aggiungono il raduno delle Mini, un’esibizione di “massaggio sonoro” con campane tibetane e l’expo Murano sotto la vigile presenza di Prealpi Soccorso onlus: i volontari della pubblica assistenza sanitaria e protezione civile cittadina realizzeranno dimostrazioni di soccorso ed esposizione mezzi. Sempre giovedì 18, a Motta di Livenza, la serata in centro storico si preannuncia magica: spettacoli di illusionismo e cartomanzia sono pronti ad affascinare grandi e piccoli, mentre per chi ama lo studio, in colla- Un’immagine della compagnia Casello 24 in scena come persone, c’è chi è diventato papà, chi mamma, chi ha cambiato città per lavoro o chi semplicemente ha intrapreso una strada d’arte diversa. «Ci troviamo in un momento particolare del nostro percorso – mi dicono i ragazzi – cerchiamo soprattutto nuove attrici, ma non è facile, sia perché fare teatro implica tempo ed energie mentali, sia perché per noi è molto più importante sentirsi bene in gruppo, che portare in scena in tempi record un lavoro. Fra di noi c’è un’amicizia che dura da vent’anni. Abbiamo i- niziato molti lavori in quest’ultimo anno ma siamo stati un po’ sfortunati, per un motivo o per un altro abbiamo dovuto desistere, tuttavia non ci siamo persi d’animo, le idee ci sono, decideremo la prossima settimana». Il tempo a disposizione per un’intervista seria finisce qui, il resto della serata è tutto un susseguirsi di gag e risate e chissà che per quando leggerete questo articolo, il Casello 24 non abbia anche già deciso come tornare a farci ridere. Romina Zanchetta 15 14 luglio 2013 CASTELBRANDO A SUON DI JAZZ iovedì 11 luglio alle 20.30 si G tiene il primo appuntamento dell’iniziativa “CastelBrando Dine&Jazz”, a Cison di Valmarino, sotto la direzione artistica di Vesna Maria Brocca. Nomi prestigiosi, che hanno fatto la storia del genere musicale, si alterneranno tra le antiche e suggestive mura del castello. Si inizia con il celebre Claudio Fasoli, nel ruolo di sax, tenore e soprano della sua formazione Claudio Fasoli Four con Michele Calgaro alla chitarra elettrica e acustica, Lorenzo Calgaro al contrabbasso e Gianni Bertoncini alla batteria ed elettronica. Un’occasione per gli amanti del genere o i curiosi musicali di ascoltare nuove composizioni e sonorità elettroniche, in brani caratterizzati da un ricercato corredo armonico di grande spessore. Per informazioni Camellia Rubra: 0438-9761, 976417. AZ ate tà borazione con la Biblioteca Civica, si tiene lo scambio di libri scolastici usati. Venerdì 19 a Conegliano sono tantissime le attività di Festaloonga buy night: artisti di strada, giochi per bambini, performance di zumba e musica che spazia dal jazz al reggae, passando per il blues latino-americano, oltre alle esibizioni dell’Accademia di arti marziali e il torneo del Circolo scacchistico cittadino. Nella stessa serata tante le iniziative anche a “Sacile è... Estate 2013”. La città, venerdì 19, viene invasa dal vintage con una mostra dedicata a S. Gregorio, un mercatino dove scovare pezzi introvabili e l’esposizione MOSTRE GAIARINE Sabato 13 luglio, a villa Altan di Campomolino, inaugurazione della mostra di Renzo Codognotto, curata dal Club 3 molini. Presentazione critica di Lorena Gava. Orari: venerdì e sabato 2123, domenica 17-23. La mostra resta aperta fino al 28 luglio. TREVISO Prorogata fino al 14 luglio ai Civici Musei la mostra retrospettiva su Carmelo Zotti (Trieste 1933-Treviso 2007) con una cinquantina di opere. Orari: da martedì a domenica 9-12.30 e 14.30-18. PADOVA Fino al 15 luglio ai Musei civici agli Eremitani, in piazza Eremitani, è visitabile una mostra antologica delle opere del pittore padovano Ugo Valeri. Orario: tutti i giorni dalle 9 alle 19 (lunedì chiuso). MOTTA DI LIVENZA Fino al 28 luglio, al palazzo La Loggia, c’è la mostra “Edifici storici veneti, urbani e rurali: “Rappresentazioni grafiche e litografiche” dell’architetto Igino Marangone e “Suggestioni grafico-architettoniche” di Lavinia Longhetto. Orari: tutti i giovedì, in occasione del Giovediamoci, 20-23; sabato e domenica 16-20. TORRE DI MOSTO Fino all’11 agosto al Museo del d’auto e moto d’epoca. In questo contesto la Croce rossa italiana, sezione cittadina, terrà una simulazione di salvataggio in acqua in collaborazione con l’Unità cinofila regionale Cri. Infine, per chi rimane in zona Oderzo, le Fiere della Maddalena illuminano la città archeologica di sera: sabato 20 luglio in piazza Grande si tiene il concerto “Caro De Andrè” dedicato al cantautore, mentre presso la sala parrocchiale la serata si fa poetico-musicale con “Io abbronzantissimo... E tu?”. Domenica 21 luglio la giornata inizia con la 35ª Fiera degli uccelli al parco comunale di Ca’ Diedo e in piazzale della Vittoria, oltre al 7º Vespa Raduno “Città di O- CONEGLIANO: DAL 17 IL FESTIVAL “O’CLOCK SUMMER MUSIC” al 17 al 29 luglio si svolge a CoD negliano il festival “O’clock summer music”, cioè dieci serate di musica dal vivo, concerti, aperitivi musicali e intrattenimento, ospitati nel parco Zoppas Arena, l’area verde di fronte al palazzetto dello sport coneglianese. Venerdì 17 l’avvio del festival avverrà con uno Zumba Party, al ritmo delle musiche cubane e caraibiche. Giovedì 18 luglio si terrà il primo concerto con gli artisti vincitori delderzo” presso la piazzetta ex Carceri; alla sera si torna in piazza Grande con un’appassionante esibizione di tango argentino. Giovedì 25 la magia della sfilata di moda “Sotto la luna” dona stile alle serate opitergine, mentre venerdì 26 va in scena “Locanda del Belvedere, Camara con vista”, commedia in tre atti interpretata da La barca dei comici. Infine, sabato 27 sera sono molteplici gli appuntamenti: viene premiato il vincitore del concorso Balcone fiorito e si tiene il concorso di musica leggera Oderzo musica d’estate; in piazza Carducci i buongustai possono perdersi nel percorso enogastronomico “La piazza dei goeosessi e del vino Raboso” diviso in otto saporite tappe. Serate che diventano occasione di aggregazione e conoscenza della propria (o di differenti) città del nostro territorio in veste inedita. Iniziative artistiche e culturali si accompagnano a momenti di sensibilizzazione di diversa natura, oltre ad essere un incentivo anche alla fiducia verso il futuro, di questi tempi, per i commercianti di zona. I centri storici recuperano così quella che è stata la loro forza nella storia e tornano, per una sera, luoghi di incontro e scambio, di crescita, anche culturale, per persone di ogni età ed estrazione. Anna Zuccaro paesaggio, in località Boccafossa, è visitabile la mostra “Artesho(w)p. Il corpo come paesaggio”. Orari: sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19. RIVA DEL GARDA Fino al 3 novembre, nel Museo Alto Garda, è visitabile la mostra “Alois Beer. 1900-1910. Panorami fotografici del Garda dalle collezioni del Kriegsarchiv di Vienna”. Orari: dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì. PIEVE DI SOLIGO Fino all’11 agosto, in villa Brandolini a Solighetto, è visitabile “F4_Un’idea di fotografia”, tre mostre: “Io amo l’Italia. Leonard Freed”, “My Vietnam. Gianpaolo Arena”, “Volti ritrovati. Ritratti dal fondo Munari”. Orari: da giovedì a sabato 16-20; domenica 10-13 e 16-20. Ingresso: intero 7 euro; ridotto 5 euro. ALTRI APPUNTAMENTI CONEGLIANO Venerdì 12 luglio, dalle 18.30 nella terrazza del ristorante al Castello, c’è il secondo appuntamento con “Aperitivo in giallo”, con Lucia Da Re che presenta “Un amico per volare” di Giliana Casagrande. TREVISO Fino all’11 agosto, a Casa dei Carraresi, è visitabile la mostra “Sguardi sul tempo. Percorsi nella fotografia d’autore. Francesco Jodice. Venezia / L’eredità dei precursori”, curata da Carlo Sala. Orari di apertura: da lunedì a domenica 10-21. Ingresso: interi 7 euro, ridotti 5 euro. ASOLO Sabato 13 e domenica 14 luglio, in occasione di “Per le vie di Asolo”, l’associazione culturale Akelon propone un’apertura straordinaria del Museo Civico fino alle 23, offrendo ai visitatori una visita guidata gratuita dedicata al collezionismo e agli oggetti da collezione presenti nelle sale del Tesoro della Cattedrale, della regina Cornaro, di Eleonora Duse e di Robert Browning. Le visite cominciano alle 19 e durano un’ora circa. VENEZIA Fino al 18 agosto, nelle sale di palazzo Ducale, è visitabile la mostra “Manet. Ritorno a Venezia”, curata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia. PIEVE DI CADORE Fino al 6 ottobre, a palazzo Cosmo, c’è la mostra “Tiziano: Venezia e il papa Borgia”, organizzata dalla Fondazione Centro studi Tiziano. AURONZO Mercoledì 17 luglio, nella sala consiliare del municipio di Auronzo, si tiene una conferenza sulla storia forestale della foresta di Somadida con il dottor Guido Spada. la trasmissione Mtv Spit e Nesli che presenta l’album Nesliving - Voglio di + Vol. 3. Venerdì 19 serata con gli Scotch Ale + Manta Rays con dj Rock. Sabato 20 per la prima volta andrà in scena “Techland”, un viaggio nella musica elettronica con alcuni dei dj più noti in Europa: Stefano Noferini, Marco Lys, Prock&Fich, Sinisa Tamamovic, Sam Paganini, Lipstick Guys e altri. Domenica 21 serata Rockabilly con i Rock’n’Roll Kamikazes guidati dalla storica voce degli Hormonauts Andy Macfarlane e Slick Steve and the Gangsters. Venerdì 26 serata con Andrea Nardinocchi, Artù e Tommaso di Giulio. Sabato 27 serata con Salmo + guest. Domenica 28 luglio si esibiranno Metalfest con Destrage, Dreamshade, Banned from Hell e Irreverence. Lunedì 29 luglio si chiude con il concerto dei Blastema insieme ai Down to Ground e ai Belfast. TEATRO SACILE Giovedì 11 luglio, alle 21.15 a Borgo San Gregorio, viene rappresentata la commedia “Omo avvisado… Mezzo sposado!” a cura de La Barcaccia di Trieste. Ingresso unico 5 euro (gratuito fino a 12 anni). In caso di pioggia, al teatro Ruffo. MANSUÈ Venerdì 12 luglio, alle 21 in piazza dall’Ongaro, c’è lo spettacolo “Pollicino” con la compagnia “Gli Alcuni”. Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si tiene nella sala polifunzionale. TEMPIO DI ORMELLE Venerdì 12 luglio, alle 21.15 a Tempio in piazza Cavalieri del Tempio, per “Teatro in villa” c’è lo spettacolo “Due allegri vagabondi” di Artusi & Meggiorin, con “La Piccionaia - I Carrara”. Ingresso: interi 7 euro; ridotti 5 euro. In caso di maltempo l’evento si terrà nella palestra comunale. BUDOIA Sabato 13 luglio, alle 21.15 nell’area festeggiamenti, c’è la commedia “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni, rappresentata dal Piccolo Teatro Città di Sacile. Ingresso libero. C O N E G LI A N O Domenica 14 luglio, alle 21 nel chiostro del convento di San Francesco, “Racconti di animali”, Letture d’estate 2013 da Mario Rigoni Stern e Mauro Corona, con Armando Carrara e Thomas Sinigaglia de “La Piccionaia”. Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si tiene nell’aula magna del convento. PONTE DI PIAVE Lunedì 15 luglio, alle 21 in piazza Castel Ginest a Levada, c’è lo spettacolo “Pollicino” con la compagnia “Gli Alcuni”. Ingresso libero. CONEGLIANO Sabato 13 luglio, alle 21 al ristorante al Castello, c’è lo spettacolo “La metafisica dell’amore” con il gruppo Le brugole. Ingresso: 7 euro. In caso di pioggia nella chiesetta di Sant’Orsola. MARENO DI PIAVE Martedì 16 luglio, alle 21.15 nel giardino del centro culturale, per “Teatro in villa” c’è lo spettacolo “Principesse befane” di e con Lucia Schierano. Ingresso: interi 7 euro; ridotti 5 euro. In caso di maltempo l’evento si tiene al teatro del centro culturale. FREGONA Sabato 13 luglio, alle 21 a Osigo, per “Scena foresta - Teatro nei borghi” c’è lo spettacolo “Genti, intendete questo sermone” di e con Matteo Belli. Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si terrà al centro sociale in piazza 2 Giugno. FARRA DI SOLIGO Mercoledì 17 luglio, alle 21 in piazza Municipio, per “Burattini e marionette 2013” c’è lo spettacolo “Le avventure di Fagiolino” con “Corniani Teatro”. Ingresso libero. In caso di maltempo l’evento si tiene all’auditorium Santo Stefano. GODEGA DI SANT’URBANO Sabato 13 luglio, alle 18 al Pozzo della Regola, per “Burattini e marionette 2013” c’è lo spettacolo “Un pozzo di storie”. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Mercoledì 17 luglio, alle 21.30 al Castrum di Serravalle, la compagnia Theama Teatro porta in scena “Il tecnico - l’ex marito in busta paga”. Ingresso a pagamento. CINEMA VITTORIO VENETO Venerdì 12 luglio, alle 21 al parco Papadopoli, si proietta “Il rosso e il blu” (Italia, 2012) di Giuseppe Piccioni. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto 3,50. Mercoledì 17 luglio, alle 21 al parco Papadopoli, si proietta il film “L’incubo di Darwin” di Hubert Sauper. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto 3,50. Mercoledì 17 luglio, alle 21 all’oratorio di San Giacomo di Veglia, si proietta “Molto forte incredibilmente vicino” di Stephen Daldry. Ingresso 2 euro. VIDOR Martedì 16 luglio, alle 21.15 al centro polifunzionale in località Capitello, c’è il film “Hotel Transylvania” di Genndy Tartakovsky. Ingresso: 3 euro. MOTTA DI LIVENZA Martedì 16 luglio, alle 21.30 in piazzetta Duomo, c’è il film d’animazione “Ralph spaccatutto”. Ingresso libero. SAN POLO DI PIAVE Mercoledì 17 luglio, alle 21.15 nella corte “Fondazione Giol”, c’è il film di animazione “Ponyo sulla scogliera”. Ingresso libero. Vittorio Veneto 6000 EURO DAL COMUNE PER LA MADONNA DELLA SALUTE ur trattandosi di un siP to privato, considerandolo di interesse pubblico per la massa di persone che percorrono il sentiero settimanalmente per accedere al santuario della Madonna della Salute, la giunta comunale ancora nella seduta del 3 luglio ha destinato una somma di 6 mila euro, trovati nelle pieghe dei residui di bilancio, alla parrocchia di Costa per la messa in sicurezza del muro di con- tenimento del terrapieno antistante il Santuario. Un contributo trovato grazie alla disponibilità e alla volontà di superare le problematiche connesse (l’opera è su terreno della parrocchia), dagli assesso- BOTTEON (PD) DENUNCIA PESANTI AUMENTI; IL GESTORE (CESANA), MINIMIZZA E SPIEGA È bagarre doposcuola I l mancato rinnovo del contratto di affitto da parte della provincia di Treviso dell’immobile del Luzzatti di via Pasqualis, da decenni sede della ragioneria “Marco Fanno”, avrà ripercussioni sulle tariffe pagate dalle famiglie dei bambini che, da settembre, frequenteranno il doposcuola. «Aumenti sbalorditivi, che vanno dal 33,3% al 50%, un vero e proprio salasso» tuona il consigliere comunale Adriano Botteon (Pd). «Si tratta di aumenti del 15% – frena Claudio Ciciliot, direttore dell’Ipab Cesana Malanotti –, le tariffe per il nostro doposcuola sono comunque in linea con quel- le di altri comuni italiani». Il motivo dell’aumento? «Il consigliere farebbe bene a documentarsi – afferma Ciciliot –: il doposcuola fatto fino a giugno di quest’anno veniva sostenuto con l’affitto versato dalla Provincia per l’edificio del Luzzatti, 80 mila euro, che ci permettevano di tenere le tariffe molto basse. Ancora mesi fa, avevamo fatto presente sia al sindaco sia ai dirigenti scolastici che saremmo stati costretti ad aumentare le rette, affermando inoltre che non eravamo interessati a continuare con il servizio. Abbiamo chiesto un contributo al Comune e ci ha risposto picche, abbiamo proposte al Comune di organizzare direttamente il doposcuola e di indire una gara, e ci ha detto di no; e così, pur di garantire il servizio, abbiamo deciso alla fine di organizzarlo noi». «Le famiglie che sceglieranno le 15 ore settimanali si troveranno a pagare 40 euro al mese in più per mandare un figlio al doposcuola. Di questi tempi è un aumento scandaloso» rimarca Botteon. Le tariffe mensili per l’anno scolastico 2012/2013 erano di 20 euro da 1 a 3 ore settimana, di 60 euro da 4 a 9 ore, di 80 euro da 10 a 16 ore, e di 100 euro per oltre 17 ore. Quest’anno per la frequenta- STOP ALL’INIZIATIVA DI SINTESI&CULTURA “Leggere insieme” chiude uando un’attività culturale è costretta a cessare è sempre un momento triste, soprattutto per chi l’ha ideata, portata avanti per anni, fatta crescere... Ma è un momento triste anche per chi vi ha preso parte con le proprie letture, i propri pensieri». Termina, a quasi tre anni dal suo avvio, il viaggio nella lettura condivisa promosso dall’associazione sintesi&cultura. A fine giugno l’ultimo incontro alla biblioteca comunale di San Giacomo di Veglia. Uno stop dovuto alla pausa estiva, ma anche forzato dal fatto che dal 1º luglio l’associazione non gestirà più la biblioteca di quartiere, affidata ora a due volonta- OLTRE IL LIBRO «Q Silvia Bevilacqua ri. «Le attività legate alla lettura per grandi e piccini non ci saranno più – afferma Silvia Bevilacqua presidente di sintesi&cultura –. Con tutto quel che c’è da tagliare, la spending review si è abbattuta su questi spiccioli ed è una mazzata sulla vita e sull’entusiasmo di un’associazione cultura- Non solo serate dedicate alla lettura, ma anche all’approfondimento dei temi del libro con autori e ospiti vari, spazio anche alla scrittura creativa e alla discussione le». Dal settembre 2010 sintesi&cultura aveva avviato l’iniziativa del gruppo di lettura in biblioteca a San Giacomo di Veglia. «Ci trovavamo ogni ultimo martedì del mese – spiega l’associata Maria Cavasin –. Circa una quindicina di persone rappresentavano lo zoccolo duro di questi rati al Bilancio e ai Lavori pubblici. «Erano anni che c’erano queste richieste per un intervento che va a caratterizzare un percorso religioso importante per i fedeli che raggiungono il zione di 9 ore alla settimana del doposcuola si pagheranno 80 euro, per 15 ore 120 euro e per 25 ore 140 euro. «Il tariffario è stato distribuito alle famiglie, ma sarebbe interessante capire come è stato calcolato, visto che non è noto sapere chi gestirà operativamente il servizio doposcuola per l’anno scolastico che inizierà fra due mesi» aggiunge Botteon. «Nei prossimi giorni – interviene Ciciliot – il Cesana Malanotti indirà un appalto pubblico per questo servizio. Lo scorso anno non ce l’avevamo fatta a fare una gara d’appalto e abbiamo assegnato il doposcuola all’unica realtà che si era detta disponibile ad attivare il servizio in 10 giorni». «Una scandalosa assegnazione» rimarca Botteon ripensando all’affido del servizio alla cooperativa “Insieme si può”. Botteon già lo scorso anno, al passaggio della gestione del doposcuola dall’Istituto Luzzatti al Cesana Malanotti, Ipab nel quale era confluito, aveva sollevato numerose obiezioni evidenziando anche ricadute sul personale docente. Claudia Borsoi incontri, che sono andati ad arricchirsi di presenza anno dopo anno. Non solo serate dedicate alla lettura, ma anche all’approfondimento dei temi del libro con autori e ospiti vari, spazio anche alla scrittura creativa e alla discussione. Si andava, cioè, oltre al libro». “Leggere insieme” ha voluto dedicare il suo ultimo appuntamento alla poesia. L’associazione, che fino allo scorso anno si occupava anche del Museo della Battaglia, rimane impegnata ora in città solo con la gestione della sala di lettura della biblioteca di Ceneda. «Auspichiamo di poter continuare con l’iniziativa del gruppo di lettura con l’appoggio dell’amministrazione – chiude l’associazione –, per questo speriamo in un arrivederci a settembre per poter continuare con il piacere della lettura condivisa». Claudia Borsoi santuario – dice l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Fasan –. È un contributo, che va a sommarsi ad altri finanziamenti pubblici, per la sistemazione di un percorso che da anni attendeva di essere messo in grado di essere agibile». 18 FADALTO, MESSA PER IL PATRONO omenica 14 luglio alD le 10.30 nella chiesa di Fadalto si celebra la messa nella ricorrenza dei Patroni Santi Ermagora e Fortunato. BREVI VITTORIO VENETO Festa etnica al parco Fenderl L’associazione culturale “Reenu Africa” ha organizzato per sabato 13 luglio in area Fenderl una festa etnica. La serata inizia alle 19.45 con assaggi di pietanze senegalesi (gradita prenotazione) e continua alle 21 con il saggio degli allievi, bambini e adulti, del corso di percussioni e danza africana, per chiudere con il concerto del gruppo di percussionisti senegalesi Reenu Africa. La serata è aperta a tutti. Per informazioni e prenotazione cena 346-1883940, 0438-555274, 3460191102. Lascia Francesco Zanette, il nonno vigile più longevo Il sindaco Da Re e l’assessore Caldart hanno ringraziato ufficialmente (consegnandogli un riconoscimento) il nonno vigile più longevo: Francesco Zanette, a 73 anni, ha annunciato il suo ritiro dalla consueta postazione davanti alla scuola Zanette in via Franceschi, che ha occupato (con un solo giorno di assenza) dal settembre 1995, senza ricevere alcun rimborso spese. «Mi ritiro con la morte nel cuore, perché avrei voluto proseguire per altrettanto tempo – ha detto – ma il fisico non è più quello di una volta». ViVe di sera: tocca allo sport Secondo appuntamento giovedì con “Vittorio Veneto ViVe di sera” la manifestazione dell’estate vittoriese con negozi aperti, musica e animazione in centro città. La seconda serata sarà dedicata allo sport: difesa personale, lotta, giochi di squadra, atletica e ginnastica. Presente anche Prealpi Soccorso onlus che, per tutte le serate della manifestazione, mette a disposizione un’ambulanza con soccorritori e, giovedì 11, anche un punto informativo. Non mancherà la musica e tornei di videogiochi per tutte le età. OPERATIVE IN CITTÀ TRE CASETTE DELL’ACQUA operative, in città, Sdelleonosindaco. tre casette dell’acqua Da qualche giorno è possibile acquistare al distributore, purché muniti di bottiglia portata da casa, acqua liscia o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente. Le tre casette blu sono state collocate a Meschio, in piazza XXV Aprile, a Soffratta, nel parcheggio di via Leopardi dietro la stazione dei treni, e a San Giacomo di Veglia, in piazza Fiume a lato del distributore del latte. Annunciate dall’amministrazione Da Re che vi ha investito circa 60 mila euro, le casette dell’acqua sono così entrate in funzione dopo che, in altri comuni, hanno riscosso molto successo. Allacciate alla rete idrica comunale, è possibile acquistare acqua refrigerata, gassata a 5 centesimi al litro o naturale a 2 centesimi al litro, o semplicemente affinata al costo di un centesimo al litro. L’obiettivo è quello di abbattere la produzione di rifiuti, in questo caso di plastica, riutilizzando i contenitori e riducendo l’impatto sull’ambiente anche in termini di emissioni di CO2, tenendo conto di tutta la filiera di produzione dell’acqua imbottigliata, che dalla sorgente arriva sulle nostre tavole. CB Dai nostri paesi Vittorio Veneto 14 luglio 2013 SOBRIETÀ E PREGHIERA ALLA FESTA DEL CARMINE omenica 21 luglio, D come da tradizione, nella chiesa di San Giovanni Battista a Serravalle si celebra la Festa della Madonna del Carmine, in coincidenza, come da alcuni anni, con la festa di “Tutti in strada in via Caprera”. Il Comitato Festeggiamenti Madonna del Carmine quest’anno ha però allestito un calendario esclusivamente religioso, ovvero senza iniziative musicali o di altro genere, per indirizzare ogni contributo raccolto alla Comunità doppia diagnosi “La Vela” (gestita dal Ceis di Belluno che opera anche nell’ex convento dei Carmelitani di via Caprera), distrutta mesi fa da un incendio. «Mantenere un profilo sobrio ed esclusivamente religioso – affermano gli organizzatori – è stato anche un segno di condivisione per la crisi economica in atto e di rispetto per tutte le persone in difficoltà con il lavoro». Martedì 16 luglio, ricorrenza liturgica della Madonna del Carmine, le messe a San Giovanni sono alle 10 e alle 18.30. Quindi giovedì 18 luglio comincia il triduo solenne, che prevede ogni giorno alle 18 il rosario e alle 18.30 la messa con la partecipazione delle par- UNA TRENTINA DI STAZIONI RADIOTRASMITTENTI TRA TARZO E CORDIGNANO SOTTO UNA SELVA DI ANTENNE A ntenne di telefonia ed emissioni elettromagnetiche: nel futuro sono destinate ad aumentare, se non a rimanere presenti in modo massiccio nel territorio vittoriese. Le colline che circondano la città si prestano particolarmente alle installazioni di antenne per telecomunicazioni (telefonini, televisione, radio). Mentre gli esperti indagano ancora sugli effetti a lungo termine delle onde radio sul fisico umano, ha fatto molto clamore un recente studio svedese sull’utilizzo prolungato del cellulare che, secondo gli autori, aumenterebbe il rischio di tumori al cervello; è noto come in questi anni le onde elettromagnetiche siano state più volte sospettate di causare danni anche gravi alla salute e i timori non siano ancora del tutto fugati, tuttavia continua l’avanzata tecnologica: ci sono sempre più telefonini e computer portatili che richiedono l’utilizzo di connessioni radio potenti, un trend in crescita che è facile prevedere sarà accompagnato dalla presenza costante di antenne sul territorio. Secondo i dati di Arpa Veneto aggiornati a fine 2011, le stazioni radiotrasmittenti presenti sul comprensorio vittoriese tra Tarzo e Cordignano sono una trentina. La maggior parte è collocata nel cuore del comune capoluogo, mentre in cima alle montagne o alle colline si possono notare singoli apparati trasmittenti, specialmente a scopi di diffusione radio-televisiva: per esempio in vetta al col Visentin o sul colle della Madonna della Salute, e di recente la comparsa, su terreno privato, di due pennoni alti 40 metri a borgo Fais. La legge Gasparri, infatti, consente libertà di installa- L’ESPERTO: LE NORME CI SONO, MA LE ANTENNE CRESCERANNO on è facile fare una N previsione sulla futura presenza di antenne sul territorio e su cosa questo significherà per la vita di tutti i giorni, anche perché si sviluppano continuamente nuove tecnologie. L’Azione ha chiesto un parere scientifico all’ingegnere vittoriese Roberto Piccin, che si occupa da anni a livello professionale di antenne e onde elettromagnetiche. «In questa fase i gestori stanno riconfigurando i vecchi impianti e aggiornandoli alla nuova tecnologia 4G, che si aggiungerà all’esistente. L’obiettivo è di aumentare la quantità di dati trasmessa nel tempo, anche per far fronte a mezzi digitali sempre più potenti – spiega Piccin –. Da fuori non si noterà la differenza rispetto a prima, al massimo verranno tolte delle antenne per sostituirle con altre. Ma prevedo che, a livello generale, si andrà ad aumen- tare il livello di emissione degli impianti, perché è più quello che si mette che quello che si toglie. Le intensità aumenteranno, è come un faro: se prima si illuminava sino a 10 metri ora si illuminerà sino a 20, l’impianto diventa più potente e si hanno valori di campo elettromagnetico più alti». Esistono comunque delle tutele garantite per legge sui livelli di emissioni elettromagnetiche: «I gestori riescono generalmente a rispettare i limiti di legge per le emissioni, qualche problema si può avere in zone densamente abitate. Spesso il problema è dovuto alla presenza di più gestori in una stessa zona o su una stessa antenna. In ogni caso l’Agenzia regionale per l’ambiente è molto attenta e severa e i controlli sono molto accurati, mentre i gestori prendono comunque tutti gli accorgimenti per rispettare i limiti di legge». Non ci sono rocchie. Giovedì 18: La fede, acqua della vita; venerdì 19: La fede, fondamento della speranza; sabato 20: La fede, testimoniata dalla carità. Sabato 20 luglio dalle 21 alle 24 c’è l’adorazione silenziosa davanti al Santissimo, perché la fede in Cristo si diffonda tra i non credenti, e per il mondo del lavoro. Domenica 21 alle 10 la messa solenne, e alle 16.30 vespri e processio- nuove sugli influssi per la salute delle onde radio: «Non ci sono grosse novità. A livelRoberto Piccin lo scientifico sono noti effetti negativi per esposizioni brevi ad alta intensità, ma ad oggi non è chiaro cosa avviene per l’esposizione a basse intensità sul lungo periodo». Difficile fare una previsione per capire quale sarà in futuro la presenza di impianti sul nostro territorio, ma ci sono alcuni parametri da tenere presenti: «La presenza di impianti è legata allo sviluppo urbanistico, nuove costruzioni ma anche nuove strade: penso che il numero di impianti sul territorio aumenterà o al più rimarrà stabile. Le leggi sono sempre le stesse ma esistono realtà, ad esempio la regione Friuli, dove i piani antenne sono obbligatori». Alberto Della Giustina ta di fronte all’ospedale di Costa, sulla rotonda tra via del Cansiglio e via Forlanini: il Comune ha concesso uno spazio di una trentina di metri quadri per un periodo di nove anni, incassando per tutto il periodo dell’installazione circa 108 mila euro (12 mila all’anno). IL PIANO ANTENNE IN COMUNE ex consigliere del quarL ’ tiere Centro Sergio Balliana ha raccolto oltre 250 firme di residenti vittoriesi per concretizzare un piano antenne per la città: la petizione è servita per proporre un punto all’ordine del giorno del consiglio comunale. Al momento il piano antenne è in discussione alla Quarta commissione permanente, lo scopo di Balliana era quello di elaborare un documento in modo da poter almeno controllare le installazioni sul territorio di concerto con i gestori. «La commissione ha analizzato la proposta e ha rimesso la questione al consiglio. È difficile conciliare la disciplina statale con le possibilità di azione da parte del Comune ma tutti si sono dimostrati attenti alla questione – ha spiegato il consigliere comunale e presidente della commissione Stefano Trubian –. Il piano così come presentato dai cittadini è stato rimesso alla valutazione del consiglio. La commissione, sensibile all’argomento, continuerà ad impegnarsi per elaborare delle valutazioni che potranno essere inserite nel Piano di assetto del territorio». ne con la partecipazione dell’associazione “Labandadicordignano” e il sostegno di Val Lapisina iniziative. Dalle 12 di sabato 20 a tutta domenica 21 luglio sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria. Dopo tanto tempo, per partecipare alla Festa della Madonna del Carmine, torna a Vittorio Veneto anche padre Alberto De Giuli, padre carmelitano per tanti anni in città. DOMENICA 14 TRADIZIONALE APPUNTAMENTO A CASERA SONEGO SUL MONTE COR Festa dee casère a tradizione è lunL ghissima: da chissà quanto tempo il parro- zione ai gestori dei servizi, che possono installare gli impianti sia su terreno pubblico che privato, senza che il Comune possa negare questa possibilità. Ma le antenne sono anche fonte di reddito, sia per il pubblico che per il privato. Esempio: recentemente sono stati rinnovati sino al 2021 i canoni delle antenne-pennone che svettano in centro città e a Ceneda, vicino al cimitero: l’introito totale stimato è di circa 410 mila euro, un canone annuale di 45 mila euro che verrà aggiornato in base alla variazione degli indici dei prezzi. Una nuova antenna per i telefonini (Telecom) sarà invece installa- 19 co di Santa Giustina all’inizio di luglio sale sulle pendici del monte Visentin, accompagnato da una schiera di chierichetti, per benedire le famiglie impegnate nelle casere per la fienagione e l’alpeggio del bestiame. I tempi oggi sono cambiati, e una visita puntuale del parroco in ogni casera non è più pensabile. Ma un segno andava mantenuto: questo hanno pensato gli “Ex amici della curazia - parrocchia di Santa Giustina”, un bel gruppo di parrocchiani di una certa età, che memori di quei tempi, quando si inerpicavano sul monte da chierichetti, o aspettavano il parroco nelle casere dei genitori, hanno deciso di organizzare un momento simbolico per rappresentare la benedizione di tutte le casere, in un clima di fede ma anche di amicizia. Da ormai ventidue anni (dal 1992) puntualmente allora si celebra sul monte Cor, nella casera di Genio Sonego (“ex amico” pure lui), la “Festa dee casere”: quest’anno l’appuntamento è per domenica 14 luglio. Un evento molto semplice: ci si ritrova sul prato davanti alla casera per la celebrazione della messa (alle 11.45, attenzione, un po’ più tardi rispetto al solito!), che per la prima volta spetta a don Federico De Bianchi, nuovo parroco di Santa Giustina; al termine, dopo la benedizione delle casere, si pranza al sacco, in allegria, tra i ricordi di un tempo che fu, i racconti dell’oggi e le speranze del domani. Raggiungere casera Sonego quest’anno sarà più agevole, grazie all’intervento di pulizia della strada che sale da Fais, cui ha provveduto il Comune. AT Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 12 MERCOLEDÌ 17 Prosegue la manifestazione Lanterne a Serravalle, con concerti, spettacoli e danza. Alle 21, a parco Papadopoli, si proietta “Il rosso e il blu” (Italia, 2012) di Giuseppe Piccioni. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto 3,50 euro. Alle 21, al Museo del Cenedese, si tiene il concerto per chitarra di Mauro Zanatta. Ingresso libero. Alle 21, al parco Papadopoli, si proietta il film “L’incubo di Darwin” di Hubert Sauper. Ingresso intero 4,50 euro, ridotto 3,50 euro. Alle 21, all’oratorio di San Giacomo di Veglia, si proietta “Molto forte incredibilmente vicino” di Stephen Daldry. Ingresso 2 euro. Alle 21.30, al Castrum di Serravalle, la compagnia Theama Teatro porta in scena “Il tecnico - l’ex marito in busta paga”. Ingresso a pagamento. DOMENICA 14 Alle 19, al parco Fenderl, si tiene lo spettacolo Jazz, con aperitivo biologico ed equosolidale. Ingresso libero. GIOVEDÌ 18 Alle 21, al Bianconiglio, si tiene il concerto dei Sadside Project. 20 Dai nostri paesi Vittoriese È USCITO IL NUOVO CEODINO 14 luglio 2013 APPUNTAMENTI VARI IN CANSIGLIO uscito, puntuale, il nuovo nuÈ mero del Ceodino, il giornalino trimestrale degli utenti del Ceod di San Martino di Colle Umberto. Un numero prevalentemente “fotografico”, sui lavori di riciclo dei materiali, sul 25 aprile a Cison e sui laboratori di ceramica nelle quarte e quinte classi primarie del paese. Le consuete rubriche di Luigi, Martina e Olivo regalano quindi qualche pillola di antica saggezza, che i redattori si sono divertiti a ricercare sia nella tradizione francese, sia nel Vittoriese e dintorni. enerdì 12 luglio ultimo appuntamento con la rasseV gna “I venerdì di Vallorch”: ospite è Roberto Ros, autore del libro “Tra campardi e palù. Gli Zaia, storia di una famiglia veneta (secoli XX-XVI)”. Al rifugio casa Vallorch. Sabato 20 luglio: escursione pomeridiana “andar per erbe”. Escursione botanico-naturalistica in Cansiglio alla ricerca delle piante officinali e dei loro impieghi. A conclusione della passeggiata ci sarà una proiezione-chiacchierata dedicata al mondo della fitoterapia. Ritrovo a casa Vallorch alle 14.30. Sabato 20 luglio, escursione serale “La notte e i suoi abitanti”, suggestioni e letture sotto la luna con Toio De Savorgnani. Informazioni per tutti gli eventi 334-3458496. INIZIATIVE DELLA PRO LOCO IL 14 E 27 LUGLIO Merenda al Caglieron F regona gradualmente aumenta le sue attrattive per turisti. Grazie alla Pro loco, il Castello di Piai è più facilmente accessibile, ed è diventato meta di passeggiate e sede di spettacoli, e nel Cansiglio fregonese è stato individuato il percorso tra i cippi della Serenissima, anche se per ora non c’è alcun sentiero a collegarli. I lavori del Parco delle Grotte del Caglieron, che contano su più di 1 milione di euro di finanziamento europeo, hanno posto le basi per un maggiore e multiforme utilizzo delle Grotte, che già più di un decennio fa furono teatro, ospitando un “Inferno” dantesco. Ora le Grotte diventano, ad esempio, un posto da Un suggestivo scorcio delle grotte del Caglieron merenda: domenica 14 e sabato 27 luglio alle 16 la Pro loco propone “Assaggiamo il territorio”, degu- stazioni di prodotti locali, alla Grotta di San Lucio. Cioè quella in cui la fregonese Agricansiglio ha IL PIANO TRIENNALE DI CAPPELLA MAGGIORE sicurezza di alcuni tratti di strada di via della Paglia e via Crispi con allargamento del parcheggio della scuola elementare (137.000) e la manutenzione straordinaria dell’illuminazione pubblica nelle vie Trento e Fontane (25.000 euro). 10.000 euro serviranno per le spese per l’adeguamento di strumenti urbanistici, 1.500 euro come trasferimento alla Comunità montana per la gestione associata del Sit, 10.000 euro per la sistemazione dell’area esterna della chiesa Mattarella e 12.000 per la restituzione di oneri di urbanizzazione. Nel 2014 l’investimento più importante riguarda la scuola media, con il completamento dei lavori di miglioramento strutturale antisismico della struttura per 256.000 euro. Sono previsti anche una manutenzione straordinaria del patrimonio comu- Investimenti ingessati ontestualmente al biC lancio di previsione 2013, il consiglio comunale di Cappella Maggiore ha approvato anche il programma triennale di investimenti. «Purtroppo i meccanismi determinati dall’applicazione del Patto di stabilità, che dal 2013 ha effetto anche sui Comuni sotto i 5 mila abitanti – commenta il sindaco Mariarosa Barazza – ingessano pesantemente gli investimenti del Comune e impediscono di investire in opere pubbliche l’avanzo di amministrazione che quest’anno è di quasi 300 mila euro. Il nostro auspicio è che il Governo attui realmente interventi di sviluppo, che non possono non passare per l’allentamento del Patto di stabilità, cui sono sottoposti i Mariarosa Barazza Comuni, che penalizza innanzitutto i cittadini dei Comuni virtuosi». Per il 2013 gli investimenti previsti riguardano la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale (15.500 euro), l’acquisto di attrezzature e arredi (24.500), il versamento nel fondo per migliorie boschive (5.200), la quota oneri di urbanizzazione per edifici religiosi (1.500), la sistemazione e asfaltatura di alcune strade comunali (36.200 euro), la messa in PIANO TURISTICO E PORTALE INTERNET Colle punta sul web l pittore Tiziano Vecellio, IOttavio il campione di ciclismo Bottecchia, il Servo sperimentato la stagionatura di formaggi. Ma le Grotte vestiranno anche altri panni: negli stessi due giorni spazio all’artigianato, con l’esibizione da scultore di Arturo Breda il 14 e la mostra “Vecchie cose, vecchi mestieri” il 27; e alla musica, con il violino di Emanuele Bastanzetti e la fisarmonica di Oscar. Finirà dentro una grotta la mostra “I segni dell’uomo sul territorio di Fregona”, con le foto stampate sul Lunario della Pro loco. In entrambe le giornate le Grotte saranno solo una tappa di una giornata intera proposta dalla Pro loco: si comincia alle 9 alla Crosetta con la passeggiata ai cippi, poi pranzo convenzionato, alle 15 visita a Castello e Grotte, chiusura alle 17.30 al centro sociale con l’approfondimento “Cansiglio, cippi, veneziani e montanari” a cura del presidente della Pro loco Franco Bastianon. Le manifestazioni sono parte del programma di eventi estivi in Cansiglio nel circuito della Cansiglio Estate Card. Per informazioni: 0438585487, [email protected]. di Dio don Costantino Vendrame, la famiglia di liutai Antoniazzi, il maggiore degli alpini Luigi Tarlazzi, l’alpinista Irene Pigatti e il burattinaio Fausto Braga prenderanno simbolicamente per mano chi vorrà conoscere Colle Umberto, magari per soggiornarvi, e farà loro conoscere le sue bellezze e le sue opportunità. Saranno tali personaggi, che in paese sono nati e vissuti o che hanno lasciato traccia significativa del loro passaggio, a costituire il filo rosso del portale web che verrà inaugurato nei prossimi mesi. Un portale che è solo una parte, la più visibile per il momento, del piano per il turismo di cui si è dotato il Comune di Colle Umberto e che verrà approvato entro la fine del mese di luglio. Un piano complesso e unico nel suo genere che, secondo il volere dell’amministrazione comunale, guarda lontano. «Si tratta – spiega il sindaco Giuseppe Donadel – di un documento a cui faranno affidamento le politiche turistiche del nostro territorio. Esso si serve di linee guida per capire in che percorso siamo inseriti e quali sono le potenzialità da sviluppare». Sarà un comitato di gestione, rappresentante di tutte le competenze del territorio (sociali, agricole, commerciali, associazionismo) ad occuparsi di sviluppare quanto contenuto nel piano. L’amministrazione comunale, da parte sua, offrirà supporto attraverso un as- sessore che fungerà da riferimento. Non si tratta di stravolgere la vita sociale e aggregativa del paese, ma di favorire le diverse attività e di coordinarle per una maggior visibilità e ricaduta in termini di conoscenza e fruibilità. La prima presentazione del progetto è stata esposta tre anni fa nell’ambito di un convegno. Oggi Colle Umberto ha avviato dei tavoli di confronto con alcuni comuni limitrofi quali Sarmede, Cappella Maggiore, Cordignano, Godega di Sant’Urbano e San Fior. «L’importante – continua il primo cittadino – è fare squadra, per creare opportunità e flussi. Attualmente il turista soggiorna al mare o ai monti e poi visita il nostro territorio “mordi e fuggi”. Dobbiamo invece invertire la dinamica, fare in modo che soggiorni da noi. È necessario farci conoscere come comprensorio e offrire proposte significative, e questo non vuol dire semplicemente fare pubblicità. È una forma di promozione del territorio realizzata con i giovani. Il portale web stesso è curato da giovani, e da giovani competenti. E questo ci inorgoglisce». Gerda De Nardi nale (22.000 euro), l’acquisto di attrezzature e arredi (5.000), la quota oneri di urbanizzazione per edifici religiosi (2.000) e la pulizia di alcuni fossi (10.000 euro). L’investimento più corpo- so del triennio è previsto per il 2015: si tratta del primo stralcio della riqualificazione dell’area di vicolo Giardino (300.000 euro). Sono anche previsti altri 22.000 euro per la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale e 2.000 euro per la quota oneri di urbanizzazione per edifici religiosi. 130.000 euro saranno anche spesi per la sistemazione e l’asfaltatura di strade comunali. Giuseppe Donadel Dai nostri paesi Quartier del Piave 14 luglio 2013 SERNAGLIA: SERATA DI TEATRO PER I TERREMOTATI FARRA: IL PREMIO “GIOTTO” A SOSTEGNO DEI RAGAZZI 21 PIEVE: CRONACHE VENEZIANE RACCONTATE DA PERETTI osterrà i giovanissimi cittadini di Farra di Soligo e le loro a prima serata dell’edizione 2013 della rassegna iovedì 11 luglio all’osteria Al Portego in piazSla Pro G attività di volontariato il premio “Enrico Giotto”, istituito dal- L“Teatro sotto le stelle” è dedicata alle popolazioza Caduti nei Lager alle 20, intorno a una taloco di Col San Martino in onore del suo consigliere ni dell’Emilia colpite dal terremoto. A loro andrà il vola imbandita con specialità classiche “da mar”, scomparso in un incidente sul lavoro un anno fa. D’accordo con il Comune di Farra di Soligo, la Pro loco ha deciso di assegnarlo in modo continuativo al Consiglio comunale dei ragazzi. Ogni anno metterà quindi a disposizione un budget per concretizzare idee e progetti di associazionismo, con l’obiettivo di incoraggiare gli studenti a dedicarsi al volontariato. Tante le iniziative già realizzate dal Consiglio comunale dei ragazzi in carica, guidato dal sindaco dodicenne Paola Pederiva: il giornalino scolastico delle medie “Zanella”, eventi sportivi e culturali e il cineforum. ricavato delle offerte raccolte in occasione della rappresentazione della commedia brillante in tre atti “Niente da dichiarare” interpretata dalla locale compagnia teatrale “La Contrada”. Il sabato successivo, 20 luglio, altra commedia, “Sesso e gelosia”, interpretata dall’associazione culturale Arte Povera di Mogliano. Inizio sempre alle 21, nella piazzetta del municipio. In caso di maltempo nella sala polivalente del municipio. PER VILLA SPADA DI REFRONTOLO Si tenta la carta Grande Guerra P er villa Spada l’amministrazione comunale di Refrontolo gioca la carta Grande Guerra. In considerazione del ruolo avuto dalla settecentesca villa durante il conflitto (fu sede dei comandi germanico prima e austro-ungarico poi, per la veduta ideale sul Montello) e della ritrovata fama grazie al romanzo di Andrea Molesini “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, qui ambientato, il sindaco Mariagrazia Morgan conta di ottenere dalla Regione Veneto un adeguato contributo per la sistemazione del complesso. Un buon motivo la Regione ce l’avrebbe per soccorrere Refrontolo: fra due anni si celebra il centenario dell’inizio della prima guerra mondiale e molte sono le iniziative che si stanno promuovendo per rendere degno onore a tale anniversario. Quindi si spera che uno dei rivoli di soldi che par- REFRONTOLO: la porzione di villa Spada donata al Comune nel 2007. Sotto: picchetto austriaco davanti alla villa tiranno da palazzo Balbi arrivi fino al municipio di piazza Fabbri di Refron- tolo. Ma soldi per fare che cosa? Un museo multimediale per far conosce- re documenti e diari della guerra. L’idea è ambiziosa ma proprio per questo potrebbe far breccia negli amministratori regionali. Ma prima di pensare al museo c’è da provvedere al consolidamento statico del complesso. Dopo aver acquisito uno studio di fattibilità che ha dettato le linee guida per il restauro conservativo, l’amministrazione ha affidato a un ingegnere l’incarico per l’esecuzione di una perizia statica e per la definizione di una scaletta di priorità di interventi. Comunque per ora in cassa non ci sono neppure i fondi per le opere più urgenti. La villa, oggi disabitata, è divisa tra quattro proprietari: il Comune, la parrocchia (il salone, che più volte ha ospitato le premiazioni del concorso letterario indetto dal nostro settimanale), una piccola porzione centrale del dottor Candiani e l’ala storica dei Peretti di Venezia (eredi degli Spada). Un progetto di valorizzazione dell’edificio deve coinvolgere tutti i proprietari. L’amministrazione comunque non sta ferma in attesa di contributi. È stato infatti costituito un comitato finalizzato alla ricerca e raccolta di materiale per il progettato museo. Per, il quale, forse, sta passando il treno buono. FC Agenda Quartier del Piave GIOVEDÌ 11 SABATO 13 Festa della birra a Fontigo. Alle 21.30 concerto dei Rumatera. A Falzè di Piave torneo di bocce regionale ad invito a coppie cat. libera. Informazioni: 0438-895229. Festeggiamenti della Madonna delle Grazie a Colbertaldo. Nel pomeriggio giochi gonfiabili per bambini. Alle 16 pedalata per grandi e piccini. Alle 20 spiedo gigante. Alle 21 musica con il gruppo “Segnali caotici”. Festa della birra a Fontigo. Alle 16.30 partita di tamburello serie C. Alle 21.30 concerto della band Boss Hogg e alle 23 irish folk con il gruppo The Vad Vuc. VENERDÌ 12 Festeggiamenti della Madonna delle Grazie a Colbertaldo. Alle 20 degustazione di birra e prodotti locali. Su prenotazione. Alle 21 per la rassegna “Concerti in San Vigilio”, nella chiesetta di Col San Martino Silvia Rinaldi al violino barocco e Luca Chiavinato al liuto eseguono musiche di Cage, Falckenhagen, Vivaldi, Satie, Dowland, Assad, Ali Racy, Moorkens, Miyagi, Kapsber. Ingresso libero. Organizzano Comune di Farra e Asolo Musica. Festa della birra a Fontigo. Alle 21.30 hard rock con il gruppo The Riders e alle 23 blues, jazz e reggae con Arianna Antinori. DOMENICA 14 A Fontigo presso gli impianti sportivi 25ª edizione della Festa della birra. Alle 9 partenza della camminata nordic walking e alle 19 sei band emergenti si esibiscono al terzo Fontigo Brand. Informazioni: 0438-966428. A Falzè di Piave, presso il parco Pedrè, torneo di burraco. Informazioni: 349-6930630. Festeggiamenti della Madonna delle Grazie a Colbertaldo. Alle 12.30 spiedo gigante. Nel pomeriggio giochi gonfiabili per bambini. Alle 22.45 spettacolo pirotecnico. MARTEDÌ 16 Dalle 20.30 a Pieve l’associazione commercianti propone “Pieve di sera” con negozi aperti e intrattenimenti. Alle 21.15, al centro polifunzionale di Vidor, proiezione del film d’animazione “Hotel Transylvania” (Usa 2012). Ingresso 3 euro. Nell’ambito della rassegna “Cinema sotto le stelle”. In caso di maltempo all’interno del centro polifunzionale. MERCOLEDÌ 17 Alle 21, nella piazza del municipio di Farra, la compagnia teatrale Corniani propone lo spettacolo di burattini “Le avventure di Fagiolino”. In caso di pioggia all’auditorium Santo Stefano. Nell’ambito della rassegna itinerante di marionette e burattini. A Villanova di Sernaglia della Battaglia, presso casa Saluti campo sportivo, Festa dello sport. Nell’ambito della festa viene organizzato il 21º torneo di calcio a 9 memorial “Gianluca Lorenzon”. Informazioni: 043886480. VENERDÌ 19 Con il concerto musicale della Righea Big Band iniziano alle 20.30 a Refrontolo i festeggiamenti della patrona Santa Margherita. Alle 22 concerto pop e rock del gruppo Downtoground. Marco Peretti presenta il suo nuovo libro, edito da De Bastiani editore, dal titolo “Strappando al verbo il solito soggetto”. Un volume dedicato a Venezia, dove sono raccolti aneddoti familiari, ricette di cucina, storie di Campiello e di Canal, trasposizioni linguistiche e giochetti semantici, annotazioni poetiche, note di meteorologia lagunare... Un attore leggerà brani del libro e i “Fioi”, con chitarre acustiche e fisarmonica, canteranno melodie tradizionali. BREVI QDP SOLIGHETTO: lavori al parco secolare di villa Brandolini Il Comune di Pieve di Soligo ha appaltato all’impresa Costruzioni Virago snc di Cavaso del Tomba i lavori di recupero e riqualificazione ambientale del parco secolare di villa Brandolini di Solighetto. Il prezzo di aggiudicazione è di 48 mila 501 euro. SERNAGLIA: progetto per una sala musica a Falzè La giunta comunale di Sernaglia ha approvato il progetto preliminare dei lavori di allestimento di una sala musicale all’interno dell’edificio di proprietà comunale che ospita il Centro anziani a Falzè. È prevista una spesa di 28 mila euro, per la quale il Comune ha chiesto un contributo alla Regione. L’amministrazione intende realizzare la sala per metterla a disposizione di diversi gruppi di giovani che praticano musica ma sono privi di uno spazio adeguato per le prove. FARRA: concerto di frate Alessandro Giovedì 11 luglio, alle 20.30 nel parco della canonica di Farra di Soligo, concerto del tenore frate Alessandro da Assisi. Il religioso si confronta anche con i giovani su coraggio, preghiera e umiltà. Organizza il circolo Noi “Chiara&Francesco”. FARRA: alla Forca Rossa Alpini di Farra e Cai di Pieve organizzano una gita alla Forca Rossa con partenza dal passo San Pellegrino. La gita si terrà domenica 21 luglio con partenza da Farra alle 6. Sono previsti due itinerari, uno per i più allenati, l’altro per i camminatori più tranquilli. Informazioni: Claudio Andreola 0438-801083. VIDOR: celebrazione per il 113º delle Serve di Maria Sabato 13 luglio le suore Serve di Maria Riparatrici festeggiano il 113º anno di fondazione della Congregazione nella casa delle origini ad Alnè di Vidor. Alle 16.30 visita alla casa e preghiera di lode e ringraziamento. Alle 18.30 messa di ringraziamento nella chiesa parrocchiale di Vidor. SOLIGO: messa col Vescovo Domenica 14 luglio bambini, ragazzi e animatori del grest di Soligo si ritrovano alle 10.30 nella chiesa parrocchiale per la messa presieduta dal vescovo Corrado. PIEVE: due proposte dal Cai Due proposte per questo fine settimana dal Cai di Pieve. Domenica 14 il Family Cai parte alle 7.30 da piazza Stefanelli a Barbisano diretto al ricovero militare del monte Miaron (passo Mauria-Lorenzago di Cadore). Durata dell’escursione: un’ora e mezza per la salita, un’ora per la discesa; dislivello 450 metri; difficoltà: facile; trasporto con mezzi propri; informazioni: capogita Diego 347-2306702. L’Alpinismo giovanile, invece, sabato 13 e domenica 14 sale al rifugio Pramperet e cima Pramperet con pernottamento in tenda. 22 Dai nostri paesi Bellunese 14 luglio 2013 A ZUMELLE IL 13 E IL 14 LUGLIO FARRA DI MEL: “TÒ VEGNA” ANTICO GIOCO DELLA PALLA La Perdonanza al Castello nche quest’anno torA na la “Sagra de le palote e dei amoi”, che ha S abato 13 e domenica giornate c’era14 luglio al Castello no feste e i di Zumelle si tiene la mercanti acrievocazione storica della correvano al “Fiera della Perdonanza”. castello certi Un antico atto processua- di fare buoni le, presente nell’Archivio affari. Storico comunale di Mel, La manifestaattesta che ancora nel zione prende 1641 si usava tenere una il via sabato 13 fiera detta “della Perdo- luglio a partinanza”, tradizione popola- re dalle 12 e si re secondo la quale “ba- concluderà stea pasar tute le porte del alle 19 di docastel par aver il perdono menica 14 luglio. Il Cadei pecati”. Con la “perdo- stello sarà animato da aunanza” si voleva concede- daci soldati che si sfidere il perdono dei peccati ranno in duelli giudiziari, agli umili, da artigiani semplicee mercanti, La manifestazione mente paspopolani e prende il via sando le porcontadini, te dalla chieche con le sabato 13 luglio sa interna al botteghe di a partire dalle 12 castello e deantichi mee si concluderà dicata a San stieri, acalle 19 di Lorenzo. Ducampamendomenica 14 luglio ti, giochi rante le tre luogo la seconda domenica di luglio a Farra di Mel. La sagra, che ha origini che si perdono nel tempo ed è dedicata alla fine dei lavori di zappatura nei campi, prende il nome dalla “palota”, che è un arnese in ferro a forma di spatola che serve a pulire le zappe, e dagli “amoi”, un tipo di susina che matura proprio in questo periodo. L’edizione di quest’anno prende il via sabato 13 al campo sportivo di Farra alle 20 con la cena del paese allietata dallo spettacolo di cabaret del “Duo Matrix”. Prosegue domenica 14 con la celebrazione della messa alle 10 nella chiesa di Sant’Antonio. Alle 11 alle ex scuole elementari verrà inaugurata la mostra di pittura dell’artista zumellese Walter Comiotto (aperta anche domenica 14 luglio dalle 11 alle 12.30 CARVE: TAPPA IN PAESE PER IL TANDEM A ENERGIA SOLARE ualche giorno fa due Q speciali cicloturisti hanno fatto tappa a CarMEL: il Castello di Zumelle storici, come per incanto faranno rivivere il medioevo. L’ingresso è di 4 euro. Ingresso gratuito per bambini di età inferiore ai 10 anni e adulti over 65. La rievocazione è organizzata da Civitas Zumellarum con la partecipazione dei gruppi storici Alba Turris, Grifoni Rantolanti e Milites Silvarum e Mansio Templi Parmensis. ve, accolti calorosamente dal gruppo Carve Viva. Si tratta di Elvira e Christian, una coppia di pensionati che abitano a Flemalle, in Belgio. Si tratta di uno dei 31 equipaggi che prendono parte al primo raid mondiale per prototipi di bicilette auto-assistite da energia solare partito il 20 maggio scorso da Chambery in Francia e arrivo ad Artsana nel Kazakisthan entro il prossimo 28 settembre (9.600 km in tutto!). Elvi- ra e Christian viaggiano su un tandem di 15 anni riadattato e messo a punto con il contributo di una società francese, la LudoTechnologie. Il tandem è un vero assemblato di meccanica e tecnologia di ultima generazione con componenti acquistati in e dalle 15 alle 20; dal 15 al 21 luglio dalle 18.30 alle 21.30). Alle 15 ci sarà la sfilata delle contrade che subito dopo si disputeranno il 28° palio “To’ Vegna”, gioco della palla le cui origini risalgono al 1600. Il nome Tò Vegna deriva dal rituale botta/risposta che precede la battuta della palla: chi batte avverte “Tò” (prendi), chi riceve se è pronto risponde “Vegna” (vieni). Per tutta la giornata sarà attiva un’area giochi per i bambini. Info e prenotazioni cena Bar Tucano 0437-753304 varie parti del mondo.Il vero cuore del mezzo è una pesante batteria di 36 volt con una autonomia di 160 km, alimentata da due pannelli fotovoltaici di 3 mq collocati su un tender trainato dal tandem, che trasmette energia a due motori collocati sulle ruote anteriore e posteriore. Tandem piu tender pesano 170 kg. Dai nostri paesi Vallata 14 luglio 2013 CASTAGNI ANCORA SOTTO ATTACCO Devastante vespa cinese È ancora allarme “vespa cinese” per i castagni di diverse aree della Vallata. Il micidiale insetto è infatti già sfarfallato assai numeroso ed è temuto dai produttori nostrani più delle voraci cavallette di biblica memoria. In difficoltà quindi anche le celebri sagre delle castagne e dei marroni, che dovranno giocoforza integrare il magro raccolto con castagne di altre parti d’Italia, se non dall’estero (principalmente Turchia e Cina). La “vespa cinese”, nota agli entomologi come “Dryocosmus kuriphilus”, depone le sue uova nelle gemme del castagno a principiare da luglio e lì vi svernano le larve nate, ostacolando così lo sviluppo delle future castagne. A causa della “vespa” la nostra Vallata ha prodotto lo La vespa cinese scorso anno poco meno di 100 quintali di castagne fra piccole e grosse, quando la norma era di quasi 800; Combai, la storica “regina del marrone”, ha raccolto, sempre per colpa dell’invasiva vespa, non più di 50 quintali di prodotto contro i 250-300 degli anni migliori. Per contrastare il flagello cinese sulla Pedemontana DOMENICA 14 LA GRANFONDO IN UNA VASTA PORZIONE DELLA DIOCESI La Pina blocca tutto uova edizione, domeN nica 14 luglio, de La Pina Cycling Marathon, competizione granfondo e mediofondo per cicloturisti e cicloamatori organizzata dalla società Pinarello. Sono previsti due tracciati: il corto da 118 km e il lungo da 169 km. La partenza resta confermata in piazza del Grano a Treviso (alle 7.45), dove si affaccia lo storico negozio con cui Nane Pinarello diede vita all’azienda Pinarello. Il tracciato è in buona parte in territorio diocesano: Pontebbana verso Ponte della Priula, salita della Tombola, Refrontolo, Follina. Qui i percorsi si dividono: il corto a sinistra per Miane, Combai, Valdobbiadene e Crocetta; il lungo a destra per Valmareno da dove si attacca la storica salita di Praderadego, Valmaor, Lentiai, Quero, Crocetta, e poi via verso Treviso. A causa del gran numero di partecipanti (furono 3.999 nel 2012) le strade lungo le quali si svolge la gara vengono chiuse per buona parte della mattinata di domenica (ad esempio da Pieve diventa quasi impossibile raggiungere Vit- trevigiana sono stati effettuati questa primavera 12 lanci – composti di 100 femmine e 50 maschi ciascuno – di “Torimus sinensis”, un’altra vespa capace di uccidere quella dannosa. Ai lanci sono però stati interessati solo i castagni da frutto coltivati, mentre quelli selvatici o più scomodi da raggiungere sono rimasti in balìa del parassita, che da questi può pur sempre migrare e (re)infestare quelli che danno un buon ricavo. Se il “Torymus” funzionerà come si spera entro 5-6 anni la situazione potrebbe riequilibrarsi, ma il castagno è ancora in lotta perenne con i temibili funghi del cancro del castagno e del mal dell’inchiostro, sempre pronti a debilitare e poi uccidere la vigorosa pianta. Mario Sanson CORBANESE BREVI VALLATA PAMALI FESTIVAL MIANE: morta Carla Chiarion re giorni di musica e T amicizia. All’insegna della natura e del rispetto per l’ambiente. Momenti di aggregazione e di scambio culturale. Questo è il Pamali Festival, che si tiene al campo sportivo di Corbanese. Si comincia venerdì 12 luglio alle 20 con i gruppi Air Frank, Espana Circo Este e Casa del Vento. Sabato 13 dalle 15 musica con i Patois Brothers, i Sam Fall Mistic, i Sisyphos, i Wicked Dub Division Feat Dan-I e gli Anima Caribe. Domenica 14 il festival riprende alle 14 con i gruppi e gli artisti che partecipano alla selezione Pamali Art: poesia, fotografia, fumetti, ritratti, illustrazioni, arti plastiche, giocoleria, cabaret, musica... Nelle tre giornate sono in programma Street Art & Graffiti Art, laboratorio di Spray Art, scambi utili a costo zero, percorso sull’ascolto profondo del suono con Alberto Pennella, musiche e danza popolari del mondo. Ingresso gratuito. In caso di pioggia area totalmente coperta. Ingresso gratuito. Maggiori informazioni sul sito www.pamali.it. torio Veneto). Da qualche giorno la chiusura al traffico è segnalata lungo le arterie interessate. Si ripropone così il tema dell’utilizzo della strada pubblica per manifestazioni così da provocare una limitazione della libertà di movimento dei cittadini (solo nello scorso fine settimana tra Revine e Tarzo si è svolto il Prealpi Triathlon che ha comportato modifiche alla viabilità). Anche per i credenti che si ritrovano in chiesa per celebrare il giorno del Signore si creano degli inconvenienti. Al punto che in alcuni casi si è dovuto modificare l’orario delle messe. Su questo l’amministratore parrocchiale di Valmareno, don Gianpietro Zago, ha scritto una lettera al sindaco di Follina met- tendo in evidenza come “le strade sono di tutti e proprio perché di tutti ad ognuno va garantito il diritto di muoversi in libertà. Le strade non siano date a noleggio a nessuno! Sono contrario a queste manifestazioni e contrariato nel vedere che si invoca rispetto senza essere rispettosi”. Don Gianpietro scrive anche: “per tutti la domenica è occasione per programmare la giornata secondo un ritmo diverso dagli altri giorni”. Finora si è sempre evitato il dibattito pubblico intorno a questi aspetti ed è prevalsa la linea “portiamo pazienza, dopotutto è questione di qualche ora...”. Ma un confronto andrebbe invece fatto, per iniziare a fissare dei paletti. Perché le strade sono di tutti. la Madonna delle Grazie con il seguente programma: alle 18 apertura della mostra micologica “I funghi dei nostri boschi” e alle 21 musica dal vivo. Funziona il chiosco. Festa della birra a Miane. In serata musica con Tim(i)odà by Riflesso. camminata non competitiva di nordic walking su percorso di circa 8 chilometri, collinare, in totale relax; alle 12.30 pranzo con maialino allo spiedo, cotto sul posto (su prenotazione); alle 17 passeggiata per conoscere i funghi e il loro habitat; alle 19 apertura chiosco; alle 20.30 musica dal vivo. Festa della birra a Miane. In serata live tour del gruppo Diapasonband con omaggio a Vasco Rossi. 23 A Miane è morta a 64 anni Carla Chiarion. È stata segretario comunale a Miane, Borso, Castello di Godego e Asolo. Dal 2008 era in pensione. Dal 2005 al 2008 è stata consigliere comunale di minoranza a Miane dopo essersi candidata a sindaco. Era impegnata in vari ambiti di volontariato, dal doposcuola alla Lega italiana contro i tumori (Lilt). Lascia il marito e due figli. FOLLINA: si è dimesso Dal Vecchio Franco Dal Vecchio ha lasciato, per motivi personali, il consiglio comunale di Follina dove era all’opposizione con il gruppo “Follina domani”. Al suo posto Alberto Rui, coordinatore comunale del Pdl. REVINE: soldi per marciapiedi Tra i 73 interventi subito cantierabili finanziati dalla Regione Veneto vi è l’ampliamento e la ristrutturazione della rete dei percorsi pedonali nei tratti urbani attraversati dalla strada provinciale 35 in Comune di Revine. Per questi lavori la Regione ha stanziato 100 mila euro. LAGO: la Preistoria vista dalle donne Venerdì 19 luglio, alle 20.45, al parco archeologico del Livelet incontro dal tema “La Preistoria vista dalle donne”. La figura femminile rivestiva un ruolo importantissimo nelle comunità preistoriche, testimoniato dal ritrovamento di statuine e piccoli oggetti lavorati, e confermato dal ruolo ancora fondamentale della donna in molte popolazioni del mondo in alcune attività quotidiane o rituali. Alle 20 sarà attivo un laboratorio per bambini dedicato alla realizzazione di gioielli preistorici. A partire dalle 20.45 le antropologhe Flavia e Sandra Busatta faranno scoprire al pubblico il magico mondo delle nostre antenate. L’ingresso è libero. MIANE: concerto al Carmine Sabato 13 luglio secondo appuntamento, al santuario del Carmine, con la rassegna “Estate Carminense”. Alle 20.45 concerto del coro “Voci Vive” e della Corale di Barbisano; dirige il maestro Rinaldo Padoin. Il sabato successivo poesia e prosa di Giustina Menegazzi Brancati e musica con la Corale dei laghi di Tarzo. Messa del Carmine col Vescovo Martedì 16 luglio, festa della Beata Vergine del Carmelo, il vescovo Corrado presiede la messa solenne delle 20 nella chiesa del Carmine a Miane. TOVENA: escursione in San Boldo Le Guide Alpago Cansiglio organizzano per domenica 14 luglio una camminata da Tovena alle casere Jal e da qui, per chi se la sente, al passo San Boldo. Percorso di 14 chilometri, impegnativo, con dislivello di 700-800 metri. Ritrovo alle 9.30 in piazza a Tovena. Costo: 10 euro a persona, gratuita per bambini al di sotto dei 12 anni. Informazioni e prenotazioni: 334-3458496. TARZO: 30 itinerari in un libro Venerdì 19 luglio, alle 20.30 nella sala municipale di Tarzo, verrà presentato il libro “Percorrere” realizzato dai soci della Scuola di maratona di Vittorio Veneto, nel quale vengono presentati 30 itinerari per la corsa, il trail running, il nordic walking e l’escursionismo a Vittorio Veneto e dintorni. Ingresso libero. Agenda Vallata GIOVEDÌ 11 Con la rassegna Castelbrando Dine&Jazz questa sera arrivano all’antico maniero di Cison alcuni dei protagonisti della scena jazz mondiale: il sax di Claudio Fasoli e del suo “Claudio Fasoli Four”. Prezzi e orari: cena e concerto (alle 20.30) 50 euro; solo concerto (al teatro Magno alle 22) 30 euro. Organizza Camelia Rubra, con la direzione artistica di Vesna Maria Brocca, in collaborazione con Veneto Jazz. Informazioni: 04389761. VENERDÌ 12 Festa della birra a Miane. In serata concerto del gruppo Time Out con tributo a Max Pezzali e agli 883. SABATO 13 Oggi, come tutti i sabati di luglio e agosto, dalle 15 alle 19 Archeopomeriggi al parco palafitticolo del Livelet di Lago, con laboratori e visite tematiche alle palafitte. Ingresso 5 euro. Dalle 18 a Farrò tradizionale sagra del- DOMENICA 14 Dalle 9.30 a Farrò tradizionale sagra della Madonna delle Grazie con il seguente programma: alle 9.30, in collaborazione con la scuola Nordic Walking Altamarca, LUNEDÌ 15 Festa della birra a Miane. In serata pasta party. MARTEDÌ 16 Festa della birra a Miane. In serata concerto con la band Ostetrikagamberini. GIOVEDÌ 18 Alle 21, nella corte interna del municipio di Tarzo, Annalisa Padovani – insegnante e accompagnatrice turistica – presenta usi e costumi del popolo lappone. SABATO 20 MERCOLEDÌ 17 Alle 20 all’esterno della chiesa di San Giuseppe a Nogarolo “C’era una volta Favole nei cortili” a cura dell’associazione Va’ dee femene. Inizia oggi la 38ª Festa dell’emigrante a Tarzo. Alle 17 inaugurazione e apertura della mostra dell’artista Franco Coroccher nella struttura polivalente della Pro loco. Alle 19 cucina aperta. Alle 21 musica per tutti. 24 Dai nostri paesi Coneglianese 14 luglio 2013 SAN VENDEMIANO: MUSICA, SOLIDARIETÀ E SPORT COLLALTO: MERCATINO E PASSEGGIATA STORICA Agenda La Colonna San Vendemiano entra nel vivo la manifestazione “Estate sport”. La sera di venerdì 12 luglio al campo sportivo festa della birra e musica a cura dei dj Stefano Bosca e Loredana Forleo. Sabato 13 l’associazione Jmspace propone “Oltre il blues”, viaggio tra musica, danza e bellezza; la serata è organizzata per raccogliere fondi a favore del trasporto dei disabili alla Nostra Famiglia. Mercoledì 17 alle 20.30 sempre al campo sportivo festa con il gruppo Arcobaleno che da anni a San Vendemiano porta avanti iniziative di volontariato con persone adulte diversamente abili. Giovedì 18 concerto degli AEnima che propongono 60 hit per 5 medley in due ore di concerto. Nelle serate proseguono i vari tornei (basket, baech volley, bocce...). i rinnova domenica 14 luglio l’appuntamento col Mercatino dell’antiquariato di Collalto, che verrà proposto anche nella seconda domenica di agosto. Alle 10.30 e alle 16 c’è la possibilità di partecipare a una passeggiata storica nel borgo e nel castello con illustrazione della storia del paese del casato Collalto, condotta da Sergio Soldan. L’adesione è libera e gratuita. Presso l’area sportiva del borgo medievale di Collalto, gli appassionati possono trovare le bancarelle delle cose vecchie, dei mobili e dei pezzi d’arredamento, quelle degli oggetti da collezione, dei libri di storia locale, ma ci sono anche il pane fatto in casa e i dolci caserecci. Alle 20.30, a Soffratta di Mareno, inizia la sfilata delle tre bande che partecipano alla prima rassegna bandistica: il Corpo musicale di Mareno, il Corpo bandistico di Cappella Maggiore e il Complesso musicale bandistico di Tamai. Le bande raggiungono lo stand del gruppo Gas dove propongono un concerto. Con la proiezione del film “Scialla Stai sereno” termina questa sera la A S PER LA CHIUSURA DEL GIUBILEO DELLA CHIESA Tre vescovi alla Caminada D opo la grande fe- scovo Giacinto negli spa- tre vescovi. Alle 12.30 sesta della parroc- zi adiacenti la chiesa del- guirà il “Simposio dei vechia di Rai per la la Caminada, dove è già scovi”, pranzo preparato prima messa episcopale pronta una grande strut- negli splendidi saloni deldell’arcivescovo Ilario An- tura coperta per accoglie- la villa Papadopoli Giol. toniazzi di domenica 14 Durante l’evento sarà preluglio (vedi riquadro), un sentato il “piatto del Giualtro grande appuntabileo della chiesa della mento si svolgerà la Caminada”, che al suo domenica successiinterno riunisce le va, 21 luglio, alla tante motivazioni Caminada di San dell’evento: gli Polo di Piave per ottocento anni la solenne chiudella chiesa, i sura del Giubivent’anni dalla leo degli ottofondazione delcento anni dell’associazione l’antica chiesetta Caminada in coincidenza Sant’Anna che cucon la festa patrora tutte le manifenale di Sant’Anna, anstazioni e gli interticipata la domenica venti di restauro e abprecedente e con la bellimento e gli stemmi straordinaria concedei tre vescovi riuniti lebrazione dei tre ve- Il “piatto del Giubileo della chiesa della Caminada” realizzato sotto la riproduzione per la conclusione dei festeggiamenti per gli 800 anni dell’antico affresco scovi sampolesi. La festa inizierà merquattrocentesco della coledì 17 luglio con la pro- re i numerosi fedeli. Madonna della Caminacessione con la statua di Domenica la celebrazione da. Sant’Anna collocata sulla solenne inizierà alle 10.30 Infine venerdì 26 luglio è nuova portantina, che con i vescovi Marcuzzo, il giorno della festa liturpartirà alle 18.30 dall’ora- Gardin e Antoniazzi. Al gica di Sant’Anna con una torio, presieduta da mon- termine si svolgerà il rito messa che sarà celebrata signor Giacinto Boulos orientale del “mabruk”, dall’arciprete don Lucio Marcuzzo; alle 19 seguirà durante il quale tutti i pre- alle 10. Vinicio Cesana la messa celebrata dal ve- senti potranno salutare i A TEZZE DI PIAVE Festa per il 50º di don Antonio anniversario per il L ’ cinquantesimo di sacerdozio di don Antonio Botteon è un’occasione privilegiata innanzitutto per rendere grazie al Signore per averlo scelto, chiamato ed eletto all’ordine sacro e poi per ringraziare il nostro don per aver risposto a questa chiamata con il suo “eccomi”, riconfermandola nella fedeltà, giorno dopo giorno, con il suo “sì”. Questi 50 anni sono anche un’opportunità per riflettere su questo importante dono soprattutto oggi in cui la messe è molta e gli operai sono pochi. A sottolineare l’importanza del ministero sacerdotale sant’Ignazio di Antiochia ci ricorda che senza il vescovo, i presbiteri e i diaconi non c’è Chiesa; il santo Curato d’Ars ci ammonisce che se togliamo i parroci dalle parrocchie dopo alcuni anni gli abitanti adoreranno “altri idoli”. Pensando alla grandezza dei doni riversati in don Antonio con l’ordinazione e da lui elargiti alla nostra comunità il nostro cuore si riempie di gratitudine verso il Signore e verso il suo servo fedele. In questi anni di presenza VENERDÌ 12 rassegna di cinema all’aperto promossa da Comune di Susegana e Arci. Alle 21.30 in piazza Martiri a Susegana. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 17 Alle 21.15, nella corte della Fondazione Giol di San Polo, proiezione del film d’animazione “Ponyo sulla scogliera” (Giappone 2008). Ingresso libero. In caso di maltempo nella sede della Pro loco. Organizza il Comune. DOMENICA 14 MONS. ANTONIAZZI A RAI onsignor Ilario Antoniazzi, neoveM scovo di Tunisi, accompagnato dal “fratello” nella missione in Terra Santa e ora anche nell’episcopato, monsignor Giacinto Boulos Marcuzzo, celebra domenica 14 luglio la prima messa a Rai dopo l’ordinazione episcopale. Questo il programma: arrivo delle autorità religiose, civili e militari alle 17 presso casa Antoniazzi a Rai, dove alle 17.15 ci sarà un bre- ve saluto di indirizzo rivolto a monsignor Ilario. Alle 17.30 si muoverà il corteo verso la chiesa parrocchiale accompagnato dalle note della Banda di Mareno di Piave. Il nuovo arcivescovo si recherà in cimitero per alcuni istanti a salutare gli amati genitori e i due fratelli prematuramente scomparsi. Alle 18 inizierà il solenne pontificale. Al termine un momento conviviale per tutti i presenti. NEL 1972 AVEVA ACCOMPAGNATO LA PRIMA MESSA DEL NOVELLO SACERDOTE DON ILARIO Suona ancora Pagotto quarantuno anni di A distanza, il maestro Gianni Pagotto torna a di Castello, monsignor Domenico Cancian, per il quale suonò alla sua prima messa da sacerdote novello e in quella da vescovo a Bocca di Strada. Saranno sempre il tenore Christian Zanella e il maestro Gianni Pagotto a guidare la corale a Rai il giorno della festa del Carmine, domenica 21 luglio, alla messa delle 9 e ai vespri delle 17.30. Presiederà anche in queste occasioni il vescovo monsignor Ilario Antoniazzi. Gerda De Nardi suonare l’organo per monsignor Ilario Antoniazzi. Solo che allora, era il 1972, il giovane sacerdote novello era tornato a Rai di San Polo di Piave per presiedere la sua prima messa al paese natale. Ora, il 14 luglio, monsignor Antoniazzi fa ritorno a casa da vescovo. Il maestro Pagotto sarà all’organo mentre il tenore Christian Zanella dirigerà la compagine composta da una parte del coro del maestro stesso e dalla corale Santa Maria Maddalena della parrocchia di Rai di San Polo. Il Laudate Dominum (Barthier - Della Giustina) aprirà il programma dei canti, mentre la solenne celebrazione eucaristica delle 18 verrà introdotta dall’Ecce Sacer- dos magnus del Perosi. Altri canti sono stati armonizzati dal maestro Pagotto e verranno proposti il Sanctus di Lourdes di Lecot e l’Agnus Dei del Bizet. «È una gioia grande – spiega il maestro Pagotto – e una immensa soddisfazione aver suonato alla prima messa di don Ilario e ora aver potuto preparare la corale e suonare all’ingresso di sua eccellenza». Da 66 anni il maestro Pagotto è organista, prima a Rai di San Polo, paese di origine, e poi a Bocca di Strada dove si è trasferito. Una simile situazione si verificò per lui anche con il 41 anni dopo è ancora il maestro Gianni Pagotto ad accompagnare vescovo di Città la messa di don Antoniazzi nella comunità di Tezze siamo riconoscenti a don Antonio per la sua particolare attenzione alle necessità delle giovani famiglie e dei loro figli: è stata sua l’iniziativa di costruire l’asilo nido; diciamo grazie anche per il suo prodigarsi nell’organizzare dei corsi per fidanzati, frequentati anche da coppie che provengono dai paesi vicini; nel promuovere, secondo il Piano pastorale diocesano, la preparazione dei genitori che chiedono il battesimo e nell’avere a cuore il destino dei giovani e degli anziani. Domenica 7 luglio l’intera comunità si è riunita per celebrare l’eucarestia e ha pregato perché il Padre doni ancora a don Antonio un lungo e fecondo ministero. Un particolare ringraziamento è giunto dal sindaco Maurizio Bonotto in rappresentanza di tutta la giunta comunale. È seguita una gioiosa festa preparata con l’aiuto di Pro lo- La messa del 50° di don Antonio Botteon co, gruppo borgo Malanotte, rappresentanti dei vari gruppi, associazioni e movimenti. La comunità di Tezze Dai nostri paesi Coneglianese 14 luglio 2013 FRANCENIGO / L’ATTESA STRUTTURA IN MURATURA Grandi progetti per l’Arcuf C he bello, di questi tempi, arrivare a Francenigo. Il paese ti accoglie colorato. Ogni contrada ha appeso bandiere e gagliardi con i propri colori. La più orgogliosa è la rosso-verde via Bruna-Fratelli Rosselli, che negli ultimi anni ha dominato il palio dei vecchi mestieri, l’evento principe del luglio francenighese. Gli ottanta volontari dell’Arcuf (associazione ricreativa culturale Francenigo), ai quali si devono i possenti festeggiamenti dell’“Estate Francenigo”, quest’anno hanno un motivo in più per metterci grinta nel loro servizio. Stanno, infatti, per realizzare un sogno iniziato diversi anni fa: la realizzazione di una struttura in muratura per le cucine e FRANCENIGO: Gianmario Pezzin, una delle “colonne” dell’Arcuf incontri conviviali o di altro tipo. Verrà realizzata in un’area data in concessione dal Comune, alle spalle del grande capannone fisso sotto il quale, da anni, il paese si ritrova per gustare i piatti della nostra tradizione (salsicce, braciole...). I soldi per l’opera non ci sono tutti, si dovrà accendere un mutuo. L’Arcuf è consapevole dell’im- Agenda Pontebbana GIOVEDÌ 11 Alle 21, al Pozzo della Regola di Godega, la compagnia I 4 elementi propone lo spettacolo di strada “A ruota libera”. VENERDÌ 12 Alle 21.15, all’esterno della chiesetta di San Biagio a Baver, “El Scomio de San Martìn”, teatro sulla mezzadria e le trasformazioni del Veneto contemporaneo. In caso di maltempo rinvio a sabato 13. Ingresso libero. Informazioni: www.baver.it. SABATO 13 Alle 19 inaugurazione a villa Altan di Campomolino della mostra del pittore Renzo Co- dognotto. Apertura fino al 28 luglio. Orari: venerdì e sabato 21-23, domenica 17-23. Informazioni: 0434-758756. Organizza il Club 3 Molini. Alle 21, al Cortivo Mazzorin di Roverbasso, serata di cabaret. In caso di maltempo al Palablù di Codognè. È un appuntamento della rassegna “Notti tra le stelle”. Ingresso libero. MARTEDÌ 16 Ultimo appuntamento con la rassegna Cinema all’aperto al parco dell’oratorio di Gaiarine. Alle 21.15 circa viene proiettato il film “Il principe abusivo”. In caso di maltempo nel salone dell’oratorio. Offerta libera. pegno che l’aspetta ma è pure fiduciosa nell’aiuto della popolazione, che le ha manifestato affetto fin dalla nascita, avvenuta verso la fine degli anni Sessanta, sotto la spinta dell’allora cappellano don Giuseppe Nadal (allora si chiamava Gruppo ricreativo, diventerà Arcuf nel 1981). L’associazione, presieduta da Mauro Carnelos, ha due fiori all’occhiello: il torneo di dodgeball (la classica “palla avvelenata”) e il palio. Il primo vede bambini, ragazzi, giovani, adulti, sfidarsi in una competizione sana, dove non c’è contatto fisico e l’astuzia conta più della potenza. Il secondo è nato nel 1995 e non ha ancora raggiunto la fama che merita. Si tratta di una competizione tra contrade che si sfidano in giochi che richiamano antichi mestieri, come rimontare una stufa o fare con acqua e farina alcuni panini. I concorrenti di ogni contrada si ritrovano in un carro, che percorre un tracciato lungo il quale si disputano le varie sfide. Il palio quest’anno si gioca sabato 20 luglio alle 20, ma i festeggiamenti sono iniziati già lo scorso 4 luglio, con l’apertura del chiosco, la musica dal vivo e i tornei sportivi. Da tre anni l’Arcuf ha anche fatto una scelta ecologica, con la messa al bando delle stoviglie di plastica a favore di piatti di ceramica, bicchieri di vetro e posate di acciaio. Ne guadagna l’ambiente, ma ne guadagna anche... il palato. Federico Citron RUA DI FELETTO: MUSICA TRA LE BOLLICINE 25 BREVI PONTEBBANA GODEGA: burattini e cantastorie Sabato 13 luglio nell’area Pozzo della Regola di Godega festa con marionette e burattini a cura dell’associazione Il piccolo principe, di Comune e Pro loco. Dalle 18 alle 20 laboratori e dalle 18 alle 23 brevi spettacoli con burattini, cantastorie e giocoleria a cura della compagnia “La casa degli gnomi”, il musicista cantastorie Felice Pantone e le magie di Maga Kostaki. Alle 20.30 storie a briglia sciolta con la compagnia “Ortoteatro”. Alle 21.30 Gunteria street show con il clown “Gunter Rieber”. E ancora prima speciale granitata, a cura delle gelaterie locali. Informazioni in biblioteca 0438-430545. Grest, messa col Vescovo Venerdì 19 luglio, alle 18 al PalaFiera di Godega, messa presieduta dal vescovo Corrado con i ragazzi del grest dell’unità pastorale. Alle 19.30, al campetto presso la chiesa, giochi e altro. Il grest è iniziato l’8 luglio. Tra le giornate speciali, martedì 16 visita al “Parco degli alberi parlanti” di Treviso con laboratori didattici. CAMPOMOLINO: tornei estivi Dal 12 al 28 luglio a Campomolino si svolgono i tornei di greenball, splashbal, rosa e under 16. Al primo prendono parte 16 squadre di 5 giocatori ciascuna. Al secondo 48 squadre di 5 giocatori. Al terzo 8 squadre di 5 giocatrici. Al quarto partecipano 12 squadre di 5 giocatori ciascuna delle classi 1998, 1999 e 2000. Venerdì 12 e sabato 13 si gioca dalle 20, domenica 14 dalle 19. Inoltre sabato alle 19 c’è l’inaugurazione della mostra del pittore Renzo Codognotto. Durante i tornei funziona lo stand enogastronomico. Organizza il Club 3 Molini. FELETTO LETTURE AL PARCO iovedì 11 luglio al parco di via Della Libertà a Rua e gioG vedì 18 luglio al parchetto di via San Marco a Bagnolo, alle 20.30, letture animate per bambini a cura di Giacomo Bizzai e Rossella Giaon (in caso di pioggia in biblioteca). TEMPIO DI ORMELLE 55º DI NOZZE ll’antico eremo camalA dolese di Rua di Feletto (municipio) Pro loco e Comune propongono la manifestazione “Arte e musica tra le bollicine”, dal 12 al 14 luglio. Venerdì 12 concerto improvvisazione per piano solo dell’eclettico compositore e pianista padovano Paolo Zanarella (nella foto). Sabato 13 concerto della “1906 Feletto Band” diretta dal maestro Stefano Bertuol, ospiti d’eccezione della serata gli “Out for out” con interventi tratti dallo spettacolo teatrale “Altro che na volta”. Domenica 14 “Sotto il cielo d’estate” (canzoni e cabaret), spettacolo ideato da Ediva Bartoli, cantante cabarettista e insegnante, piacevole susseguirsi di canzoni, gag, imitazioni e cabaret in pieno clima estivo. Durante la manifestazione funziona lo stand enogastronomico e la sala degustazione vini dalle 19. Inizio spettacoli alle 21. Ingresso gratuito. Italo e Giuseppina Dal Pos Ringraziamo il Signore per il traguardo raggiunto. INAUGURA IL NUOVO SETTORE BEAUTY - HEALTH VI ASPETTIAMO MERCOLEDÌ 17 E GIOVEDÌ 18 LUGLIO dalle h. 10.00 alle h. 20.00 PER FARVI SCOPRIRE Liberare i G rassi resist enti g Anti-Agin cazione Ridensifi Cellu M6 Integr al ENDERMOLOGIE® EFFICACIA DIMOSTRATA DA OLTRE 110 STUDI SCIENTIFICI VIA SAN GIUSEPPE 38 · CONEGLIANO (TV) TEL. 0438 412449 - www.farmachlcone.com Endermologie è la scienza di stimolazione del tessuto connettivo messa a punto e brevettata da LPG® che permette di stimolare diversi tipi di tessuti e di cellule grazie al principio della meccanotrasduzione. La stimolazione meccanica in superficie prodotta dai manipoli di trattamento LPG invia un segnale in profondità alle cellule, in grado di attivare risposte mirate, preservando l’integrità dei tessuti. PROTOCOLLI LIPOMASSAGE® PER MODELLARE LA LINEA PROTOCOLLI ENDERMOLIFT® PER RINGIOVANIRE IL VISO 26 Dai nostri paesi Conegliano 14 luglio 2013 RICOSTRUIAMO IL PASTICCIO PACCAGNELLA Brutta pagina per la città I l Comune di Conegliano, messo con le spalle al muro da una sentenza del Tar, ha dovuto concedere ad Adriano Paccagnella di realizzare un ristorante con annesso parcheggio in una porzione di sua proprietà del “Parco del Castello” tra via Benedetto Croce e via Molmenti. Non solo. L’amministrazione dovrà tirare fuori dalle sue esangui casse 620 mila euro sempre a beneficio del proprio concittadino giudicato parte lesa. La prima rata, da 200 mila euro, si è presumibilmente già involata, dato che scadeva il 10 luglio. Il bene comune, questo miraggio La vicenda è davvero brutta. Ed è finita proprio male per la città. Un provvedimento amministrativo “illegittimo”, la conseguente guerra di carte bollate, una sentenza passata in giudicato per il mancato ricorso da parte del Comune che forse sottovalutò la questione, una buona dose di superficialità da parte degli amministratori nella gestione del caso, la tenacia del privato nel far valere i propri diritti e la bravura dei suoi avvocati. Con un esito inoppugnabile: i legittimi interessi del singolo, tutelati secondo diritto, a scapito degli interessi di una comunità e di quell’ideale di “bene comune” che, per essere realizzato, ha bisogno prima di essere capito e diventare “cultura” condivisa (da tutti). Dacché non esistono tribunali a difenderlo. Solo un vincitore Questi, dunque, gli ingredienti del pasticcio, risultato non a caso indigesto un po’ a tutti. All’amministrazione, che si è trovata sul tavolo una richiesta di risarcimento danni di 2 milioni e 700 mila euro da parte di Paccagnella tale da comportare, se fosse stata confermata dal Consiglio di Stato, e in assenza di un accordo di transazione, “il dissesto finanziario dell’ente”. Alla maggioranza politica, che in consiglio comunale ha votato turandosi il naso l’accordo di transazione e le relative varianti urbanistiche per la “valorizzazione” delle proprietà del privato. Alle minoranze, che sanno di cavalcare, al grido di “Basta cemento in collina” e a colpi di sit-in, una battaglia difficile da vincere. Ma soprattutto ai coneglianesi, le cui sudate tasse, e per un ammontare cospicuo, non finiranno in beni, progetti e servizi di pubblica utilità ma a risarcimento del diritto ad edificare “leso” di uno di loro. La vicenda È il febbraio 1997, ultimi mesi dell’amministrazione di Achille Ghizzo. Il privato invia al Comune una richiesta di parere preliminare per poter costruire unità residenziali in un’area di sua proprietà sempre in via Benedetto Croce. Il Comune di Conegliano, previo parere della Commissione Edilizia, nega la realizzabilità dell’intervento. Nel 2006 il Tar annulla il provvedimento e dà ragione ad Adriano Paccagnella: in quell’area si poteva costruire. Nel 2003, intanto, il Comune aveva adottato il nuovo Prg, che aveva cambiato la destinazione d’uso del lotto edificabile destinandolo a parco pubblico. Avrebbe potuto costruire la sua cubatura solo in accordo con altri due privati, nella loro area. A seguito della sentenza del Tar il privato chiede dunque al Comune di ripristinare l’edificabilità della sua area o, in alternativa, di essere risarcito. Il Comune non ottempera alla richiesta. Paccagnella ricorre ancora al Tar e vince nuovamente: il tribunale, con sentenza del 2012, condanna il Comune a risarcirlo. Il privato quantifica il danno subito in 2 milioni e 700 mila euro. Per il Comune sono invece 2 milioni e 200 mila circa. Troppi, in ogni caso, per le disponibilità dell’ente. Si avvia il negoziato per trovare un accordo. Che viene trovato e il 4 giugno scorso approvato dal Consiglio comunale (con voto contrario delle minoranze). Il risarcimento Il risarcimento offerto e accettato da Paccagnella è pari a 1 milione e 550 mila euro, di cui 620 mila euro gli verranno corrisposti dal Comune in denaro in rate suddivise in cinque anni. Il restante ammontare della somma non viene corrisposto in denaro ma mediante la “valorizzazione urbanistica” di tre aree di sua proprietà. Due lungo Benedetto Croce (a monte e a valle) e una in via delle Ginestre. Le conseguenze Secondo le norme tecniche di attuazione del Prg, nel pendio tra via Benedetto Croce e via Molmenti avrebbe dovuto sorgere un chiosco. Il nuovo accordo concede invece la realizzazione di “un vero e proprio punto di ristoro avente superficie di pavimento di 240 mq” (più eventuali piani interrati), un “pubblico esercizio per la somministrazione non solo di bibite e gelati ma più un generale di alimenti e bevande”. Un ristorante, insomma. Con un parcheggio in corrispondenza dell’incrocio di 500-700 mq (dai 25 ai 30 posti auto). A valle di via Benedetto Croce il privato potrà ora edificare nella sua area con intervento diretto, senza necessità di piano attuativo o formazione di comparto. Gli 830 mc di cubatura (una villetta) sono affrancati dal convenzionamento (cioè il privato non deve dare in cambio nulla al Comune). Altri 3.000 mc Paccagnella li potrà costruire in via delle Ginestre in area ora agricola da rendere edificabile con il nuovo Pat (Piano di assetto del territorio) che l’amministrazione sta predisponendo. Anche qui senza “qualsivoglia onere perequativo”. Morale della storia Diritto e giustizia non sempre vanno a braccetto. Perché il diritto ha a che fare con la legge, la giustizia con l’uomo. Ma va ripensato anche, e le storie come questa ne sono l’occasione, il rapporto tra noi-cittadini e le istituzioni. Se il Comune è la casa di tutti, entrare in relazione con esso significa farlo con gli altri cittadini, i propri “vicini di casa”, non con una struttura burocratica appartenente solo a se stessa. E chi amministra, da parte sua, deve portare avanti la sua missione con estrema coscienza e scrupolosità senza mai mettere a repentaglio i beni della collettività, come non metterebbe mai inutilmente a rischio il proprio personale patrimonio. Francesca Nicastro BREVI CONEGLIANO Il tribunale verso Treviso La Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi presentati contro la chiusura di una serie di sedi di tribunale prevista da un decreto legislativo del governo Monti. Su una pronuncia favorevole della Corte contava l’amministrazione comunale di Conegliano per scongiurare la chiusura della sede cittadina del tribunale. Il termine ultimo per la soppressione delle sedi distaccate, prevista dalla riforma Severino, è il prossimo 13 settembre, ma probabilmente si avrà lo slittamento di un anno, a seguito di un provvedimento su cui stanno lavorando i partiti. Rotatoria in via Matteotti Cominciano lunedì 15 luglio i lavori della nuova viabilità in via Matteotti. L’intervento rientra tra quelli previsti dal piano particolareggiato denominato Tmci Padovan-Dalmazia Trieste, che riqualifica un’area dismessa di notevoli dimensioni, una parte della quale sarà destinata ad edilizia residenziale convenzionata e a verde pubblico. Come primo intervento sarà realizzata una nuova rotatoria. A partire dal giorno 15 luglio viene istituito tra via Murialdo e via Maset un senso unico con direttrice periferia-centro città. Da Colfosco per La Nostra Famiglia Sabato scorso si è svolta, al presidio di riabilitazione della Nostra Famiglia di Conegliano, la consegna da parte dell’Asd Camion Calcio di Colfosco di quanto ricavato dalla annuale cena di solidarietà organizzata presso l’Oasi Campagnola di Mareno. Il ricavato della serata di beneficenza (2.500 euro) è stato destinato al progetto “Km di solidarietà”. Presentazione del Meeting di Rimini Venerdì 12 luglio, alle 21 nell’ex convento di San Francesco, viene presentata la 34ª edizione del “Meeting per l’amicizia tra i popoli” promosso da Comunione e Liberazione. Il Meeting, che si terrà a Rimini Fiera dal 18 al 24 agosto, avrà per tema “Emergenza uomo”. Ancora una volta il Meeting si propone di essere l’occasione per incontrare ed incontrarsi, per sperimentare una positività del vivere, nel tentativo di affrontare la vita e di dare risposta ragionevole a quel bisogno di verità che è iscritto nel cuore di ciascuno. Ingresso libero. Organizzano l’amministrazione comunale di Conegliano e la Compagnia delle Opere Veneto. Serata con Gian Antonio Stella Lunedì 15 luglio, alle 21 nell’ex convento di San Francesco, Gian Antonio Stella sveste i panni del giornalista e saggista e indossa quelli del romanziere per riportare alla luce un pezzo della nostra storia: i misteri di via dell’Amorino. È un appuntamento della rassegna “Sere d’estate 2013”. Organizzano il Comune e l’associazione Equilibrio. In caso di pioggia nell’aula magna del convento. Ingresso libero. Calalzo-Cortina in bici Calalzo-Cortina, lungo il tracciato dell’ex ferrovia, andata&ritorno con Liberalabici domenica 21 luglio. Partenza con mezzi propri alle 8.30 dalle piscine del Colnù. Informazioni e iscrizioni: Serena 348-6538599, [email protected]. Agenda Conegliano GIOVEDÌ 11 Alle 21, all’ex convento di San Francesco, l’associazione I 4 accordi propone “Trio tango e zingarate” con Nicola Granillo violino, Massimo Scattolin chitarra e Stefano Mazzoleni contrabbasso. Musiche di Piazzolla, Sarasate, Monti, Boccherini. Alle 22, al Garten dell’Apartamento Hoffman, deep house aperitif. Ingresso riservato ai soci Arci. night: negozi aperti, spettacoli con artisti di strada, gruppi musicali e cori (coro Istituto Benedetti Michelangeli; Frank De Franceschi - blues; The Spammers; Down to ground), danza (zumba, hip hop & break dance), arti marziali. Al Biscione musica con la Montegan River Band. Alle 22, al Garten dell’Apartamento Hoffman, Loud (deep/minimal). SABATO 13 VENERDÌ 12 Alle 18.30, al ristorante Al Castello, per aperitivo con l’autore: Andrea Molesini presenta il suo libro “Primavera del lupo”. Alle 21, in centro, Festaloonga buy Alle 21, all’ex convento di San Francesco, per Sere d’estate 2013 “Rossini, il tournedau e la cucina ‘sinfonica’”. Il piacere della buona tavola e della buona musica. Ospiti chef prestigiosi del Veneto, in col- laborazione con l’associazione culturale Magnar Ben. Sandra Foschiatto, soprano, Omar Camata, baritono. Al pianoforte: Federico Brunello. Presenta Cristiana Sparvoli. Alle 21 primo appuntamento della rassegna teatrale ai giardini del Castello (in caso di pioggia alla chiesetta di Sant’Orsola), il gruppo “Le brugole” mette in scena “La metafisica dell’amore” di Giovanna Donini e Francesca Tacca. Ingresso: 7 euro singolo spettacolo, 15 euro abbonamento a tre spettacoli. Organizza la compagnia teatrale CostrettiOltreConfine, in collaborazione con ristorante Al Castello. DOMENICA 14 MARTEDÌ 16 Il Cai ha in programma per oggi una gita di escursionismo a Rocchetta di Campolongo (2.375 m) nel Gruppo Croda da Lago. Capogita Giuseppe Perini 339-8652214. Oggi Liberalabici propone “Ritorno sul Kolovrat”: gita in bicicletta in territorio sloveno. Referente Alberto 0438336875. Alle 21, all’ex convento di San Francesco, Letture d’estate con Armando Carrara in “Racconti di animali”. I testi sono presi da racconti di Mario Rigoni Stern e Mauro Corona. Musiche dal vivo con Thomas Sinigaglia. Organizza l’associazione Altrestorie. Prosegue fino a domenica 28 luglio, all’Officina dell’arte in via Manin, “Il tesoro nascosto” mostra d’arte di Gianni De Marchi. Orari: 9-12 e 15-18 da lunedì a venerdì, su appuntamento (336-500899) il sabato e la domenica. Dalle 20 alle 23.30, da oggi a venerdì 19, al campetto esterno del palasport in via Filzi, 3º Torneo 3 vs 3 Martini Cup di basket. Tre le categorie: Junior (11-15 anni), Senior (dai 16 anni), Pioneer (over 40) femminile. Organizza l’Asd Sc Vigor Basket Conegliano MERCOLEDÌ 17 Alle 7.30 ritrovo alle piscine e parten- za per il passo Cibiana dove ha inizio l’escursione organizzata dall’Università Aperta. La meta è il bivacco Da Re Copada (1.850 m). Dislivello 500 m circa. 5-6 ore di cammino. Per informazioni: Cinzia 338-6292237. GIOVEDÌ 18 Al giardino estivo dell’Apartamento Hoffman in via Vazzoler, tornei di calcetto & ping pong. Alle 21, in piazza Cima, concerto d’estate della Filarmonica Coneglianese. Alle 22, alla Zoppas Arena, inizia “O’ clock summer music” con il concerto di Nesli. Ingresso a pagamento, biglietti su www.ticketone.it. 28 Dai nostri paesi Friuli BRUGNERA: SABATO 13 CORSO PER USARE IL DEFIBRILLATORE 14 luglio 2013 DUE VENERDÌ VINTAGE A SACILE A RADIO PALAZZO CARLI I SEGRETI DELLA SCUOLA DI RICAMO DI SACILE a riscosso un buon successo di iscrizioni il seconoppio appuntamento con “Incontriamoci a Sacile artedì 23 luglio alle 17.20 e sabato 27 alle 9.45, nelH do corso di primo soccorso, organizzato dall’asses- Dcon il vintage” iniziativa per gli amanti degli anni Mla trasmissione “Linea Azzurra- Spazio Scuola” di sorato allo Sport di Brugnera e rivolto a tecnici, atleti, ’50, ’60, ’70 e ’80. Venerdì 12 luglio e venerdì 19 artisti Titti Burigana, gli ascoltatori di Radio Palazzo Carli podirigenti delle associazioni sportive presenti nel Comune. Il corso si è reso necessario perché il Comune ha messo in dotazione degli impianti sportivi altri 2 defibrillatori (ora sono 4). L’iniziativa consiste in un incontro per sabato 13 luglio dalle 9 alle 13 nell’auditorio delle scuole medie di Brugnera. Tutti i ventuno richiedenti sono stati ammessi, derogando dal limite di venti partecipanti fissato inizialmente. Ad ogni partecipante sarà consegnato, oltre al materiale didattico, un diploma che lo abilita all’utilizzo del defibrillatore. e band, mercatini e mostre, nonché l’immancabile esposizione di auto e moto d’epoca ravviveranno la città, con una serie di iniziative dedicate. I negozi, aperti fino alle 23.30 per la rassegna estiva, saranno decorati a tema, l’ideale per chi ama rivivere lo stile e rivedere gli oggetti in uso nei decenni del rock’n’roll. Per coloro che vorranno immergersi totalmente nella propria epoca preferita ci saranno anche truccatori vintage, pronti a farvi tornare indietro negli anni con un look davvero d’altri tempi! Informazioni: [email protected]. A SACILE FENOMENO IN CONTROTENDENZA Giovani volontari, è boom all’Auser A livello europeo, l’Italia è solo al 14º posto per il numero di adulti che svolgono abitualmente attività di volontariato. In controtendenza però, come raccontano dall’Auser Filo d’Argento di Sacile, è fortunatamente in crescita il numero dei ragazzi che si impegna all’interno delle associazioni, soprattutto d’estate. Il volontariato coinvolge sempre di più gli under 30, che imparano a stare vicino a chi soffre e a misurarsi con il disagio. «Questo è senza dubbio un dato confortante in considerazione del fatto che gli adulti vanno in pensione più tardi di quanto accadeva fino a poco tempo fa e il ricambio tenderebbe a entrare in sofferenza – afferma il presidente Natalino Valdevit, che ne è testimone diretto –. Anche quest’anno, con l’arrivo delle vacanze estive, diversi giovani hanno scelto di dedicare un po’ del loro tempo e delle loro e- nergie al volontariato». All’Auser, ad esempio, sono arrivati Gaia, Anna, Giorgio, Guglielmo, Giorgia, Elena, Deborah e Barbara, facendo balzare il numero dei volontari a 55: «Possiamo sentirci sicuramente confortati e incoraggiati nel vedere il nostro orizzonte sempre più ampio», aggiunge Valdevit. Nell’associazione che presiede, gli apprendisti volontari vengono impegnati in attività di compagnia attiva o vigilanza nella casa di riposo, dove operano in autonomia, oppure affiancando il gruppo storico dei volontari, lì presente già da molti anni. Ma alcuni aspetti negativi permangono e va di sicuro fatto qualcosa in più per incoraggiare maggiormente questi giovani. «Rimane tuttora forte, comunque – spiega il presidente –, il gap generazionale nella divisione di ruoli e attività all’interno dei gruppi». Il merito dell’inserimento di nuove leve all’interno dei sodalizi di volontariato è sempre più spesso dell’intensa attività di promozione del volontariato giovanile portata avanti sul territorio da famiglie, dalle associazioni stesse, dalla scuola e dagli enti pubblici. Proprio in questi giorni si chiuderà ad esempio il bando rivolto alle associazioni per poter ospitare al loro interno per un periodo alcuni giovani che si sono preparati partecipando ai seminari indetti dal Centro culturale Zanca, nel progetto S-fidiamoci. «In un momento di forte crisi, il volontariato si presenta come un valore aggiunto per la nostra società – conclude Natalino Valdevit –, una risorsa preziosa che favorisce la trasmissione di valori fondamentali offrendo un aiuto concreto ai problemi e che stimola la crescita di cittadini migliori nella sensibilizzazione e nella promozione dei valori legati alla solidarietà». Francesca Ceccato DENIS DE MARCHI GUIDA L’ASDI uovo corso per l’AN genzia per lo sviluppo del distretto industriale del mobile Livenza: l’Asdi, infatti, affronta la crisi ripartendo da un nuovo presidente, il ghiranese Denis De Marchi (nella foto). Il trentacinquenne titolare dell’azienda Leonardo Trade di Prata, specializzata nel commercio di impiallacciature nazionali ed estere per le industrie del mobile, dei semilavorati e delle porte, è stato votato all’unanimità subentrando al dimissionario Mauro Manassero. «Siamo di fronte a una svolta epocale – ha dichiarato De Marchi dopo la nomina –. Infatti c’è bisogno ora più che mai di unire le forze tra aziende, enti economici e della finanza, istituzioni e tutte le parti sociali. Intensificare relazioni e sinergie, azioni e servizi, pertanto, sarà uno dei miei obiettivi principali. Credo che il modello distrettuale non sia superato, ma debba avere la capacità di trasformarsi per affrontare i repentini cambiamenti dei mercati globali». Attualmente sono 42 le aziende socie dell’Asdi, molte delle quali hanno sede legale o unità produttiva nei comuni di Brugnera, Caneva, Prata e Sacile. tranno conoscere il percorso e gli obiettivi della scuola di ricamo di Sacile. Per quattro settimane, ogni mattina più di un centinaio di bambine, di ragazze e anche di qualche maschietto sono stati felici di imparare o di ampliare le loro competenze di punti “vecchi” e nuovi, e anche di partecipare a momenti di preghiera, di gioco, di ballo, contando sulla guida sicura della superiora delle suore di Maria Bambina, suor Maria Rosa, di suor Anna, venuta da Venezia, di molte signore disponibili ed esperte e di un gruppo di entusiasti animatori. AL CASTELLO DI CANEVA UN EVENTO PER IL PRODOTTO “TIPICAMENTE FRIULANO” Festa del figomoro opo il grande succesD so ottenuto la scorsa settimana con le manifestazioni legate al periodo medievale, la Pro Castello propone, dal 13 al 14 luglio, la seconda “Festa del figomoro”: promossa in collaborazione con il Consorzio di tutela del caratteristico frutto delle colline canevesi, si inserisce nel contesto del “Tipicamente friulano”. Il fico sarà al centro del programma fin dal pomeriggio di sabato 13, con un convegnoconferenza dedicato a questo frutto, con la relazione di Giampiero Rorato. A seguire, la presentazione del libro “Prodotti e piatti tra Livenza e Tagliamento”, realizzato dallo stesso Rorato. Prima della cena, che prevede anche la degustazione di piatti a base di “Figomoro”, ci sarà spazio pure per la premiazione del concorso “Il Biscomoro di Caneva”. Nel corso della serata, a partire dalle 20, verranno aperte le botteghe artigiane che presentano prodotti alimentari del “Paniere di Caneva” e del “Tipicamente friulano”. La serata musicale sarà allietata dall’orchestra “Le sensazioni”. Domenica 14, fin dalla prima mattinata, ancora chioschi aperti, con il Mercato alimentare. Alle 9, dalla piazza di Caneva, partirà la “Passeggiata fra Agenda Friuli GIOVEDÌ 11 Alle 21.15, a borgo San Gregorio a Sacile, viene rappresentata la commedia “Omo avvisado… Mezzo sposado!” a cura de La Barcaccia di Trieste. Ingresso unico 5 euro (gratuito fino a 12 anni). In caso di pioggia, al teatro Ruffo. VENERDÌ 12 Alle 21, nella biblioteca comunale di Prata di Pordenone, presentazione del libro “L’involucro del silenzio”, prima raccolta di poesie di Italo Bertolini. Interviene Roberto Pilutti. Alle 21.15, nel parco di villa Varda a Brugnera, per “Blues in villa” concerto di Tommy Emmanuel. DOMENICA 14 Alle 6.30 partenza da Sacile, via Ponte Lacchin, dell’escursione con il Cai al rifugio Roda di Vael (gruppo del Catinaccio - 2.430 m). LUNEDÌ 15 LUGLIO Alle 21, a palazzo Ragazzoni a Sacile, “Verdi a palazzo” con Traviata, Rigoletto e Ballo in maschera, nell’ambito del Piccolo Festival del Friuli Venezia Giulia. I partecipanti al “Tipicamente friulano” e al “Paniere di Caneva” Cortivo Pancotto (ricotta); Casale Cjanor (pestât di Fagagna); Cà de Mocenigo (vino); Az. Casagrande (vino biologico); Pasticceria De Bortoli (crema cioccolata al figomoro); Paolino (aglio di Resia e vino); Gava Alex (formaggi del Cansiglio); Pizzol Marcello (miele); Birrificio Valscura (birre artigianali); Salvador Giorgio (trote); Consorzio Figomoro (Il fico di Caneva); Etelca Ridolfo (Pan di sorc); Az. Le Favole (vino); Bier Filippo (pitina), Az. Fassal (aglio di Resia); Latteria Fiaschetti (formaggio Montasio). le colline”, con visita guidata alle piantagioni di “Figomoro”, ad un apiario, dove ci sarà anche la degustazione del miele abbinato al fico, e a due aziende vitivinicole del territorio situato attorno al Castello. Durante questa escursione ci sarà anche spazio per la conoscenza della flora locale. Nel pomeriggio, con inizio alle 17, si terrà il laboratorio didattico dedicato alla pasta, in abbinamento sempre col “Figomoro” e con altri prodotti tipici locali. In serata, dopo la messa, animata con canti in gregoriano dalla corale “Ensemble Armonia” di Cordenons, che verrà celebrata alle 19 nell’antica chiesa castellana dal concittadino don Egidio Masutti che, per l’occasione, celebrerà il suo 50º anniversario di ordinazione sacerdotale, spazio per la cucina tradizionale, con degustazione di piatti a base di “Figomoro”. Le manifestazioni, legate a “Castello in Festa 2013”, termineranno con l’animazione musicale dell’“Elvira Livemusic Group”. Luciano Borin Dai nostri paesi Opitergino 14 luglio 2013 MANSUÈ HA FESTEGGIATO DON ALFEO E SUOR ATTILIA na mattinata di gioia autentica e di ringraziamento solenne al Signore: è quella che si è svolta domenica scorsa nella chiesa parrocchiale di Mansuè, dove don Alfeo Nespolo ha celebrato una messa di ringraziamento per i suoi 60 anni di sacerdozio. E dove suor Attilia Zanutto ha espresso il suo grazie al Cielo per i voti religiosi profes- U sati cinquant’anni fa con la veste delle suore Francescane Angeline. Don Alfeo è un sacerdote molto noto in diocesi. Il 30 giugno, a Mosnigo di Moriago, la sua parrocchia, si è tenuta una festa molto partecipata, anche con la presenza del sindaco di Moriago, che ha consegnato a don Alfeo un riconoscimento ufficiale. Già cappellano a Don Alfeo Nespolo Ceggia, poi parroco per 16 anni a Fontanellette, da 25 a GLI EVENTI DELLA MADDALENA DAL 19 AL 29 LUGLIO Tutto pronto per le Fiere Mosnigo, insegnante, don Alfeo è noto pure oltreconfine e fra le popolazioni terremotate. Ben 493 i viaggi effettuati in totale per portare aiuto e conforto ai terremotati del Friuli, ai profugi della guerra dell’ex Jugoslavia, ai poveri della Romania, ai terremotati dell’Emilia. Suor Attilia Zanutto vive attualmente in una casa delle suore Francescane Angeline in provincia di Alessandria. È una suora che colpi- na giornata per il U campanile. La sta organizzando la parrocchia la serata di lunedì 29. Iniziative collaterali sono sabato 27 il percorso enogastronomico La piazza dei goeosessi e del vino Raboso, le Notti magiche a cura di Forò i mercoledì 10 e 17, il concerto dei Nostro malgrado sabato 20, la 35ª Fiera degli uccelli e il raduno delle moto Vespa domenica 21. AF SU INTERNET LA NUOVA PIAZZA VIRTUALE PER ATTIVITÀ, NEGOZI, SERVIZI VARI DI ODERZO tutti la possibilità di essere presenti sul web – ha spiegato Lino Carrer, presidente di Forò –. Al momento le attività presenti sono una cinquantina. Ciascuna ha la propria scheda che la descrive, dettaglia i prodotti, la collega ad una mappa per individuarla facilmente. Grazie al motore di ricerca è possibile sapere che prodotti vengono venduti in città». Infatti, anche se non si conosce il nome del negozio, è sufficiente digitare su Google la marca o l’oggetto desiderato, aggiungendoci il nome di Oderzo, e subito comparirà in quale attività commerciale esso è presente. Il portale è stato realizzato dagli informatici di Alchimatica, che già hanno al loro attivo esperienze simili a Cittadella, Castelfranco, Bassano, Vittorio, tanto per citarne alcuni. «Standosene seduti si può compiere un giro virtuale fra tutte le attività presenti nel portale, dalla piazza principale alla periferia. È una grande opportunità, ce lo dice l’esperienza che abbiamo attuato altrove. Dove abbiamo visto come ne abbiano beneficiato tutti: il lavoro di squadra porta vantaggi a ciascuno» hanno spiegato gli informatici ideatori del portale. Insieme alle attività commerciali sono presenti le associazioni, fra esse la Lega italiana lotta ai tumori, la Fondazione Oderzo Cultura e altri. Il portale propone gli appuntamenti e le iniziative per quella settimana e ogni attività può inserire le proprie offerte. I tempi, per il piccolo commercio, sono decisamente cambiati. La concorrenza della grande distribuzione e degli outlet che si trovano a pochi km dall’Opitergino si fa sentire. Con Vivioderzo.it si passa al contrattacco. Annalisa Fregonese C’è sempre grande folla per le serate delle Fiere della Maddalena www.vivioderzo.it come una grande piazÈ za virtuale, dove lavorare tutti assieme per proporre il meglio di ciascuno. Si chiama Vivioderzo.it ed è il portale web finanziato da Forò, l’associazione dei commercianti del centro storico che è aperto a tutti. Non serve essere associati né commercianti in senso stretto. Nel portale possono comparire ad esempio le palestre, gli artigiani, i veterinari, coloro che offrono servizi alle famiglie e così via. I costi sono tutto sommato contenuti: 100 euro l’anno per gli associati a Forò, 150 per gli altri. L’obiettivo è di crescere insieme, lavorando tutti per dare più opportunità ad un settore, quel- lo commerciale, che sta segnando il passo. Lo dicono le statistiche: si spende sempre meno, si apre il portafoglio ormai solo per il necessario, talvolta neanche per quello. Le famiglie sono allo stremo e cercano le occasioni. È paradossale ma capita che non le trovino perché i negozianti non riescono a farle conoscere. Così a perderci sono in due: il consumatore che cerca di ottimizzare il suo denaro e il negoziante che vive della sua attività. Oggi se non sei sul web è come se tu non esistessi, ma non tutti possono permettersi un sito internet. «Con il supporto del Comune ci siamo prefissi l’obiettivo di dare a n luglio sono diversi gli eIbuffolè. venti nel borgo di PortoVenerdì 12 luglio c’è “Cicchetti & Swing”: dalle 20 alle 23 si potranno assaggiare gustosi cicchetti nei locali convenzionati e ballare con i Vintage, i Musetta e la Portobuffolè Swing Orchestra. Sabato 13 luglio alle 21 il concerto della Banda Turroni di Oderzo, diretta dal maestro Salata. Sos campanile musica leggera “Oderzo musica d’estate” con il coro Città di Oderzo. Domenica 28 il concerto della Banda Turroni, poi l’estrazione della tombola di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione no-profit che si occupa dei bambini di Chernobyl. I famosi fuochi d’artificio saranno esplosi F PORTOBUFFOLÈ sce per il suo spirito positivo, l’entusiasmo, l’ottimismo. Tutti in chiesa ne sono rimasti colpiti e l’hanno salutata con un affettuoso applauso. A don Alfeo e a suor Attilia il parroco don Lucio ha consegnato un’icona a nome di tutta la comunità. Don Alfeo e suor Attilia sono originari di una comunità, quella di Mansuè, dove sono fiorite in passato tante vocazioni. L’auspicio di tutti è che questa fioritura possa riprendere. AF IL 21 LUGLIO GIORNATA PER IL RESTAURO NELLA PARROCCHIA DI SS. SIMONE E GIUDA di Santi Simone e Giuda per domenica 21 luglio, allo scopo di raccogliere fondi per il restauro del campanile. Il programma prevede la messa solenne alle 10.30, quindi l’apertura della mostra fotografica “Persone e luoghi”. Il pranzo per tutti viene organizzato con lo spiedo gigante nella sede della Pro loco. A seguire animazioni per adulti e bambini con la partecipazione del gruppo Acr. Vallonto è una parrocchia antichissima. La chiesetta che un tempo vi sorgeva, purtroppo abbattuta, apparteneva all’Abbazia di Lovadina di Spresiano, lo attesta un documento del 1124. Dopo la seconda guerra mondiale, per sostituire il campanile provvisorio realizzato con quattro lunghi pali, venne decisa la costruzione di uno nuovo. Il progetto fu pronto nel iere della Maddalena, è tutto pronto. Iniziative da venerdì 19 a lunedì 29 luglio. Fra gli eventi di spicco, il concerto “Caro De Andrè” a cura della Pro loco sabato 20; la serata di tango argentino domenica 21, la sfilata di moda giovedì 25. Alle Fiere danno un apporto fondamentale alcune associazioni opitergine, come la Pro loco, il gruppo Scouts-Agesci, la compagnia teatrale La barca dei comici. Quest’ultima, venerdì 26 proporrà la commedia brillante “Locanda Belvedere, camara co’ vista”, lavoro originale di Luisa Milanese. Sabato 27 la premiazione del concorso “Balcone fiorito” indetto dal Comune, a seguire il concorso di 29 gennaio del 1949 elaborato dall’architetto Luigi Candiani. I lavori terminano nell’ottobre del 1949. La nuova torre campanaria è alta 49,80 metri. I decenni sono trascorsi, l’azione del tempo oggi si fa sentire. Il campanile, così bello, orgoglio di tutta la comunità, ha bisogno di cure. In Il campanile di Vallonto paese si stanno rimboccando le maniche per dargliele. AF BREVI OPITERGINO FONTANELLE: serate estive per i giovani E stiamo insieme sotto le stelle: ritorna la bella iniziativa delle serate animate organizzate dalla biblioteca e rivolte ai ragazzi. Venerdì 12 luglio teatro con la compagnia Ortoteatro che propone “Fatti avanti se hai coraggio”. Venerdì 19 “Mondo nano” con la compagnia Toni Zafra (Spagna). Inizio alle 21, ingresso libero, al centro polivalente Marcuzzo, vicino alla scuola media. ODERZO: sulla via delle perle Venerdì 12 luglio, alle 21 nelle sale del museo del Duomo, si inaugura “La via delle perle, sulle rotte dei velieri da Venezia al Mondo”, mostra curata da Augusto Panini e Bianca Cappello. Interverranno Augusto Panini ed Emilio Francesco Orsega dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Una schermata del nuovo portale opitergino Agenda Opitergino SABATO 13 Alle 21 per “Opera in Piazza 2013”, opera e balletto in Piazza Grande sul tema “Carmina Burana, Bolero e Va’ Pensiero”. Musiche di Carl Orff, Maurice Ravel e Giuseppe Verdi con seicento artisti in scena, il Coro Nazionale del- l’Opera di Maribor e altri cori. Regia Miro Solman e Valentina Turcu; direttore Simon John Robinson. DOMENICA 14 Tutto il giorno a Portobuffolè: mercatino dell’antiquariato e del collezionismo. MERCOLEDÌ 17 Terzo appuntamento con “Notti magiche” in centro storico a Oderzo: negozi aperti, animazioni per bambini, musica dal vivo. VENERDÌ 19 Iniziano stasera le Fiere della Maddalena. 30 Dai nostri paesi Mottense - Veneziano 14 luglio 2013 MOTTA PREMIATA DA LEGAMBIENTE COME COMUNE RICICLONE ono stati consegnati a Roma da Legambiente i riconoscimenti ai Comuni ricicloni: ottimi risultati per tutto l’Opitergino con Motta di Livenza migliore di Oderzo tra i Comuni sopra i 10 mila abitanti. Per i Comuni più piccoli è invece Cessalto a superare tutti all’interno del Comprensorio piazzandosi 19º. Motta di Livenza ha guadagnato quest’anno venti posizioni classificandosi 33ª, S mentre Oderzo è scivolata al 56º posto confermando il trend in discesa degli ultimi anni pur mantenendosi ad ottimi livelli di raccolta differenziata che sfiora l’85%. «Il miglioramento dei dati dal 2010 al 2012 – dicono dal Comune di Motta – è stato possibile grazie al passaggio dal sistema di raccolta porta a porta soft a quello spinto. L’incidenza del costo per i cittadini per questo passaggio è stato inferiore all’inflazione, infatti il costo complessivo del sistema nel 2012 è stato superiore del 3,3% rispetto a quello del 2012. Tale risultato è stato possibile grazie alla minor produzione di secco e ad un aumento della qualità dei materiali riciclabili». I numeri evidenziano che in due anni il secco pro capite è passato dagli 82 kg annui del 2010 ai 59,8 kg annui dell’anno scorso. Con- A CHIARANO ACCOGLIERÀ OTTO DISABILI GRAVI L’ex asilo apre a fine estate C i sono importanti novità per l’ex asilo Vascellari di Chiarano. Infatti, per la fine dell’estate potranno entrare i primi ospiti: la struttura diventerà un centro in grado di ospitare otto disabili gravi. L’aveva sostenuto il sindaco di Chiarano Gianpaolo Vallardi nei mesi scorsi, l’ha confermato di recente Ubaldo Scardellato, medico e direttore dei Servizi sociali dell’Ulss 9. «L’ex asilo Vascellari, oggi tramutato in un centro in grado di ospitare otto persone con disabilità gravi, aprirà a breve» spiega. «Stiamo arrivando alla fine dell’iter, dopo aver risolto una serie di problemi di carattere organizzativo e burocratico. Abbiamo promosso il bando, per cui è questione di giorni. Tempistica? Nella pubblica amministrazione è necessario andare cauti, ma siccome siamo fiduciosi, possiamo dire che per settembre potrebbero arrivare i primi ospiti. Sono convinto che una struttura di questo tipo, realizzata in maniera ottimale, potrà essere utilissima». Qualche mese fa sulla questione si tenne un vertice fra il sindaco Gianpaolo Vallardi, Claudio Dario, allora direttore dell’Ulss, Gerardo Favaretto e Paolo Michielin responsabili dei Servizi sociali dell’Ulss; con loro Remo Sernagiotto e Franco Manzato per la Regione. In quel frangente venne appunto deciso l’avvio del bando di gara per l’assegnazione e la gestione del servizio. Il sindaco Vallardi ha commentato: «Nonostante i tagli lineari decisi a Roma, l’Ulss e la Regione L’ex asilo Vascellari sono riusciti ad avviare un importante servizio. Disabili del nostro comune o di questo territorio, che ora sono ricoverati lontano, potranno finalmente essere curati vicino alle loro famiglie. Questa è la più grande soddisfazione. L’ex asilo? Chi lo vede lo può verificare di persona: è una struttura bellissima, ed è importante sottolineare che mentre in altre zone realtà di questo tipo vengono chiuse, a Chiarano invece nascono». Gianandrea Rorato IL PARROCO DI SANTA MARIA DI CAMPAGNA NEL CINQUANTESIMO DI ORDINAZIONE Festa per don Querin rande festa domenica G 30 giugno a Santa Maria di Campagna per il cinquantesimo di ordinazione del parroco don Giuseppe Querin: una ricorrenza cui hanno partecipato molte persone, impreziosita dalla presenza del vescovo Corrado. Egli è riuscito a mantenere fresche le sue energie grazie ai mille interessi che ha conciliato con il suo servizio sacerdotale: la pesca, il calcio, il ciclismo, ma soprattutto i viaggi. Punto fondamentale della sua vita è stato il primo pellegrinaggio in Terra Santa, nel 1976. Nei luoghi della Passione egli ha concretizzato una nuova maturità spirituale, che lo ha portato a riscoprire la propria fede. Ad allora risale il suo inesauribile amore per la Terra di Gesù, che ha trasmesso alle innume- Il vescovo Corrado con don Giuseppe temporaneamente si va raffinando la raccolta differenziata con la presenza di frazione estranea nella plastica che si è drasticamente ridotta dal 63% degli anni passati al 20% del 2012. Questo si riflette direttamente sui costi a carico dei cittadini: in media 104 euro annui per gli utenti di Savno contro la media veneta pari a 136 euro e quella nazionale pari a 176 euro. CS MOTTA Gruppo di cammino per neo genitori arte da Motta di LiPvenza la nuova inizia- tiva dell’Ulss 9 dei gruppi di cammino per neo genitori. Il progetto nasce all’interno del progetto “Questione di tempo” grazie alla comunione d’intenti tra l’Ulss, il Comune di Motta, il distretto socio-sanitario e con la collaborazione dell’associazione Stradafacendo. «La ridotta attività fisica – ha commentato il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 9 Giovanni Gallo – è diventato il primo fattore di rischio per la qualità della vita, prima ancora del fumo. Occorre promuovere quindi sempre di più i corretti stili di vita. Camminare alle neo mamme fa bene: combatte la depressione post parto, l’osteoporosi da allattamento e aiuta a ritornare nel proprio peso forma». I gruppi di cammino saranno proposti ai neo genitori durante i corsi pre parto e al momento dell’iscrizione all’anagrafe comunale. CS revoli comitive di pellegrini che di anno in anno ha accompagnato in questi luoghi, di cui è profondo conoscitore. Dal 1981 si dedica alla preparazione dei fidanzati: ha accompagnato tante coppie al matrimonio e molti continuano a ricorrere a lui per un consiglio, un conforto, una certezza. Grazie a queste esperienze don Giuseppe ha maturato un profondo senso di accoglienza verso tutti e ha stretto rapporti di amicizia e stima con persone di culture e religioni diverse. Negli anni trascorsi a Santa Maria di Campagna ha sempre sostenuto le diverse iniziative e si è adoperato per la realizzazione delle molte opere, come l’oratorio, che è punto di incontro, di formazione e di svago per la comunità e il prezioso mosaico in onore di San Valentino sul frontone della chiesa. BREVI MOTTENSE MOTTA: mostra sugli edifici storici È stata inaugurata nei giorni scorsi in Loggia a Motta la mostra “Edifici storici veneti, urbani e rurali: Rappresentazioni grafiche e litografiche dell’architetto Igino Marangone e “Suggestioni grafico-architettoniche” di Lavinia Longhetto. Oltre agli autori sono intervenuti anche Enrico Flora dell’associazione Laboratorio Livenza che organizza l’evento e lo storico Lazzaro Marini. La mostra proseguirà fino al prossimo 28 luglio. Orari: tutti i giovedì, in occasione del Giovediamoci (20-23); sabato e domenica 16-20. GAR MOTTA: centralina Arpav per 40 giorni È stata avviata giovedì 4 luglio a Motta una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria mediante una centralina mobile posizionata dall’Arpav in via Alcide De Gasperi. Il monitoraggio durerà circa 40 giorni e verranno rilevati i seguenti parametri: biossido di zolfo, ossidi di azoto, monossido di carbonio, ozono, benzene, Pm10, idrocarburi policiclici aromatici, metalli. Questa rilevazione partita verrà integrata e completata con i risultati del successivo monitoraggio che verrà effettuato nello stesso sito nel periodo invernale. Sui risultati l’Arpav pubblicherà, non appena sarà pronta, una relazione sul proprio portale Internet nella pagina dedicata ai monitoraggi mediante centraline mobili e nella pagina del Dipartimento provinciale di competenza. VILLANOVA: mostra fotografica È stata inaugurata sabato 6 luglio al salone parrocchiale della canonica di Villanova di Motta la mostra fotografica “Confronti e contrasti: tempo, territorio e società”. Esposte le opere di Luca Curtarelli, Michele Zambon, Miriam Bonadio, Renzo Rusalen, Paolo Venturin, Paolo Tommasini, Francesca Donadello e Simone Miotto. La mostra rimarrà aperta durante i festeggiamenti locali fino al 21 luglio. Al taglio del nastro presenti lo scrittore Emilio Del Bel Belluz, l’architetto Alfonso Vesentini, docente all’Università di Trieste, il sindaco di Motta Paolo Speranzon, l’assessore regionale della Protezione civile Daniele Stival e il parroco don Stefano Taffarel. Informazioni: www.villanovadimotta.it. Concorso fotografico su Motta “Architetture mottensi - Aspetti storici e artistici degli edifici” è il tema proposto per la quarta edizione del concorso fotografico “Laboratorio Livenza”, organizzato dall’associazione culturale “Laboratorio Livenza”, dal Circolo dell’immagine “La Loggia” e da Elettronica Veneta, con il patrocinio dell’amministrazione comunale. La scadenza per la partecipazione è fissata il giorno sabato 28 settembre. In palio buoni sconto da 250 euro per il primo premio categoria Senior, 150 euro per il secondo premio categoria Junior, 100 euro per il Premio copertina. A BOCCAFOSSA UNA MOSTRA SUL CORPO COME PAESAGGIO l Museo del paesaggio di IMosto, Boccafossa, a Torre di quest’estate propone una mostra dal titolo “doppio”: “Artsho(w)p / Il corpo come paesaggio”, dove si trova il richiamo all’arte sia come “spettacolo” che come “negozio”. Curata da Giorgio Baldo, l’esposizione affronta il tema del “guardarsi-guardare” il corpo, visto metaforicamente come paesaggio, insieme di natura e artificio in perenne metamorfosi. La mostra vede protagoniste tredici artiste provenienti dal mondo dell’arte, stiliste e designer che si esprimono con diversi linguaggi: Silvia Bellinzani, Cristina Bettin, Sabina Bragato, Barbara D’Altoè, Francesca De Pieri, Elettra Foltran, Lian Parpinel, Chiara Pizzinato, Patrizia Polese, Sonia Santin, Chiara Trentin, Kristel Vendrame, Giulia Vidotto. La mostra è promossa da Comune di Torre di Mosto, con la partecipazione della Fondazione Terra d’Acqua e Minuti Arredamenti. La mostra è aperta fino all’11 agosto con questi orari: sabato 16-19, domenica 10-12 e 16-19. Informazioni: telefono 0421-324440, e-mail [email protected], sito www.museodelpaesaggio.ve.it. S. GIORGIO: ORARIO MESSE ino alla fine di agosto F cambiano gli orari delle messe domenicali a San Giorgio di Livenza: la mattina in chiesa parrocchiale è alle 10 e in cappella alle 19. 31 AL CESANA MALANOTTI DI VITTORIO VENETO IL VINO FA BUON SANGUE. ANCHE I PESTICIDI? SAN FIOR C’è il pranzo, niente messa S e i partecipanti al pranzo di beneficenza di domenica 7 luglio, l’iniziativa dell’Istituto Cesana Malanotti per l’avvio del fondo di solidarietà “ForCare” nei confronti delle persone economicamente fragili, avessero saputo che per organizzare il pranzo era stata compiuta una prevaricazione verso gli ospiti e i loro familiari, avrebbero assaporato con un po’ di amaro in bocca le specialità del menu. Infatti, a tutti coloro che domenica si sono presentati in piazza Cesana all’interno dell’Istituto a Vittorio Veneto, per partecipare alla consueta celebrazione eucaristica delle 10, è stato risposto che la messa non poteva essere celebrata, perché bisognava predisporre l’ambiente per il pranzo di solidarietà. Tutto questo è stato fatto senza avvisare l’assistente spirituale don Paolino, i suoi collaboratori, gli ospiti, i familiari e tutti coloro che abitualmente frequentano la celebrazione: tutti hanno appreso la novità poco prima dell’orario di inizio previsto. Non erano stati avvisati nemmeno gli operatori dell’Istituto, che avevano regolarmente preparato gli ospiti che desideravano partecipare alla messa, come di consueto e per tempo. Alla richiesta di chiarimenti, è stato candidamente risposto che ci si era dimenticati che ogni domenica la piazza Cesana è impegnata per circa un’ora per la messa: preso atto di questa risposta e dell’assenza di proposte Il direttore del Cesana, Claudio Ciciliot alternative da parte dell’Istituto, tutti hanno dovuto rinunciare. Questo episodio evidenzia, a mio parere, che l’assistenza religiosa, al di là di tante belle parole, nei fatti è solo sopportata dall’Istituto, non certamente favorita e promossa. Come non ci si è fatti alcun scrupolo di lasciare senza messa domenicale e senza alcun preavviso decine di persone, peraltro in un contesto di sofferenza e di fragilità, analogamente dopo aver cambiato la destinazione dell’ambiente, previsto inizialmente come chiesa nella progettazione, non ci si è preoccupati di riservare neppure un piccolo spazio permanente per la preghiera. Come mai? Probabilmente anche qui ci si è dimenticati. Peraltro, tra i servizi offerti ed elencati nella Carta dei servizi del Cesana vi è l’assistenza religiosa, tra cui la celebrazione della messa, esplicitamente menzionata. Come rappresentante degli ospiti non vorrei che l’Istituto, impegnato da un susseguirsi di iniziative tese a dimostrare di saper intercettare i vecchi Per allestire un pranzo di solidarietà (!) si impedisce la celebrazione domenicale della messa senza avvisare né il sacerdote né gli ospiti pronti alla celebrazione. e nuovi bisogni delle fasce fragili della popolazione, si stesse dimenticando un po’ troppo facilmente della quotidianità. Questa è fatta di cure e assistenza al bisogno e non secondo orari prefissati, di un ambiente confortevole d’estate e d’inverno, di una risposta professionalmente competente e tempestiva da chi è preposto e, anche, del conforto di un momento di preghiera comunitaria, assieme ai propri familiari, alla domenica. Per parte loro, sono certa che il vescovo Corrado e la diocesi sapranno reagire nei modi opportuni al gravissimo atto commesso dall’Istituto impedendo la celebrazione della messa. Alberta Taffarel Presidente del Comitato di rappresentanza ospiti Il fatto è grave, e mostra la mancanza di sensibilità dei responsabili nei confronti delle esigenze degli ospiti, oltre che la non osservanza del regolamento che prevede il servizio religioso. Il vescovo Corrado ha già fatto pervenire alla direzione della Casa di riposo le proprie rimostranze. ivo ai piedi delle colliV ne della pedemontana trevigiana, una zona tanto incantevole quanto invivibile, nel periodo da maggio ad agosto in cui vengono fatti i trattamenti fitosanitari. È un territorio in cui da sempre esistevano le vigne in collina coltivate a Prosecco, e i campi in pianura coltivati a mais. Ora, da quasi 10 anni, con l’estensione della zona Doc a tutta la pianura, hanno piantato vigneti ovunque, anche in zone molto umide dove la lotta alla peronospora impone pesanti trattamenti con pesticidi spesso tossici e molto tossici. Parlando con altre persone della zona scopro che sono in molti ad avere mal di gola, irritazioni cutanee, tachicardia e asma. Guardo avanti pensando a quale sarà il nostro futuro, dopo aver perso nell’ultimo anno mia madre, mia suocera e la mia prozia, tutte a causa del cancro: casualità? L’azienda sanitaria della zona, l’Ulss 7, riscontra negli ultimi 3 anni un aumento preoccupante dei malati oncologici, da un malato ogni 22 abitanti nel 2009, ad un malato ogni 18,5 abitanti nel 2012; eppure questo è un territorio composto da piccoli paesi, poco industrializzati e con un moderato traffico di autoveicoli. Preoccupato, cerco su PubMed le pubblicazioni medico-scientifiche sui pesticidi, constatando che ci sono più di 6000 studi in cui viene stabilita la correlazione fra pesticidi e cancro, e non solo: i pesticidi sono spesso i responsabili di disfunzioni ormonali specie alla tiroide, sviluppo puberale precoce, diminuzione della fertilità maschile, aumento di aborti e gravidanze extrauterine, disturbi autoimmuni, deficit cognitivi, iperattività, patologie neurodegenerative. In Francia il morbo di Parkinson è riconosciuto come malattia professionale per gli agricoltori. Al mattino apro le finestre della camera osservando il sole che risplende sulle colline, ma scorgendo anche agricoltori già impegnati nell’irrorazione delle vigne, in tuta bianca con mascherina a doppio filtro combinato per proteggersi dall’inalazione di polveri e vapori. A quel punto richiudo le finestre sperando di poter arieggiare la camera il giorno successivo. Ma il giorno successivo un rumore annuncia l’arrivo dell’elicottero, pronto a spargere i prodotti fitosanitari direttamente dal cielo. Nelle schede tecniche dei prodotti fitosanitari viene spesso raccomandato di non entrare nel vigneto nelle 48 ore successive all’irrorazione, ma ogni angolo verde qui è stato trasformato in vigneto, cosicché le case, scuole e gli asili si trovano in mezzo ai vigneti! Quindi, secondo le prescrizioni dei fitofarmaci, nel periodo delle irrorazioni tutti gli abitanti qui, soprattutto mamme e bambini, dovrebbero indossare la tuta bianca con mascherina a doppio filtro. È questa la vita che abbiamo sognato per noi e per i nostri figli? Oppure dovremmo ignorare il problema, sperando in futuro di non vivere l’esperienza del tumore? Paolo Subiaco Farra di Soligo ANGELO ZANETTE n. 24.5.1930 - m. 12.7.2011 Sono già passati due anni da quando ci hai lasciati, ma il tempo non potrà mai cancellare il tuo ricordo dai nostri cuori. LEVADA-TORINO DOMENICO ZIGONI n. 10.2.1933 - m. 15.7.2012 È passato un anno da quando ci hai improvvisamente lasciati, anche se non sei più qui, il ricordo di te resta vivo più che mai in tutti noi. I tuoi cari. SUSEGANA ANNA PRADAL in DALTIN n. 9.10.1930 - m. 28.7.2012 A un anno dalla scomparsa il marito Mario la ricorda con grande affetto e la affida alla preghiera di quanti le hanno voluto bene. LUTRANO GUIDO MIGOTTO n. 19.11.1910 - m. 16.7.1989 È sempre vivo il ricordo di te in noi. I tuoi cari. Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 tende da sole e...molto di pi più per la vostra casa GAZEBI E OMBRELLONI T EN D E D A SO L E TENDE DA INTERNI ZANZARIERE E TAPPARELLE MOB I L I D A GI A R D I N O CUPOLINI per sole e pioggia Esposizione e vendita: Sede e produzione: SAN FIOR (TV) Via Caliselle, 49 Tel. 0438.260270 - 260180 Fax 0438 260312 SAN FIOR (TV) - Via Bradolini, 3 (circonvallazione di Conegliano) Tel. 0438.401112 - Fax 0438.409033 Numero Verde www.teporlux.com 800-384618