Valutazioni tecniche economiche

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Valutazioni tecniche economiche
Comune di Cornedo Vic.
VALUTAZIONI Tecnico-Economiche
sul SERVIZIO di IGIENE URBANA
dicembre 2015
Studio a cura di:
Dr. Andrea Treu
Studio in Piazza del Comune, 14
36051 CREAZZO (VI)
Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
INDICE
1.
PREMESSA ................................................................................................................. 2
2.
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI: RAPPORTO ISPRA 2014 ........................ 3
3.
L’OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI DEL VENETO .............................. 6
3.1.
La produzione e gestione dei rifiuti urbani in Veneto - Anno 2014 ...................... 6
3.2.
La nuova organizzazione per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani ................... 10
3.3.
I costi del ciclo di gestione dei rifiuti urbani rilevati da ARPA Veneto .............. 11
3.3.1.
Il costo medio ad abitante nei Bacini del Veneto ........................................ 11
3.3.2.
Correlazioni tra costo ad abitante e fascia demografica di appartenenza .... 14
3.3.3.
Correlazione tra costo ad abitante e percentuale di raccolta differenziata .. 16
4.
LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI VICENZA ............................................... 18
5.
IL COMUNE DI CORNEDO VICENTINO.......................................................... 20
5.1.
6.
Caratteristiche e costi del servizio ....................................................................... 20
VALUTAZIONE TECNICO-ECONOMICA......................................................... 22
6.1.
Valutazione tecnica: considerazioni in merito al tipo di servizio effettuato e ai
risultati di raccolta differenziata ...................................................................................... 23
6.2.
Valutazione economica: considerazioni in merito al costo dei servizi di raccolta
differenziata ..................................................................................................................... 25
7.
CONCLUSIONI ........................................................................................................ 31
8.
BIBLIOGRAFIA ....................................................................................................... 32
pag. 1
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1.
PREMESSA
Il Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 coordinato con la legge di conversione 17
dicembre 2012, n. 221 recante: «Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.», all’art.34,
commi 20 e seguenti, stabilisce:
20. Per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto
della disciplina europea, la parita' tra gli operatori, l'economicita' della gestione
e di garantire adeguata informazione alla collettivita' di riferimento,
l'affidamento del servizio e' effettuato sulla base di apposita relazione,
pubblicata sul sito internet dell'ente affidante, che da' conto delle ragioni e della
sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di
affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di
servizio pubblico e servizio universale, indicando le compensazioni economiche
se previste.
Il Decreto-legge, pertanto, nel caso degli affidamenti in house richiede che vengano
valutati i seguenti aspetti:
-
che la società individuata per l’affidamento in house risponda effettivamente al
modello in house così come definito dalla normativa comunitaria;
-
che la gestione in house risulti tecnicamente valida ed economicamente
conveniente.
La presente relazione è stata predisposta con l’obiettivo di rispondere a quanto richiesto
dal secondo dei due aspetti evidenziati, e cioè di verificare se la gestione in house sia tecnicamente
valida e conveniente.
I dati utilizzati sono stati desunti da pubblicazioni dell'ISPRA, dall’Osservatorio Regionale
Rifiuti dell’ARPAV e dai Piani Finanziari di alcuni Comuni della Regione Veneto.
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2.
CONSIDERAZIONI PRELIMINARI: RAPPORTO ISPRA 2014
ISPRA ha affrontato con attenzione, nei suoi rapporti annuali
sui rifiuti urbani, il tema dei costi dei servizi di igiene urbana.
L’indagine più recente, quella riportata nel Rapporto 20141,
riguarda l'analisi dei costi di gestione dei servizi di igiene urbana
relativi agli anni 2012 e 2013.
I dati utilizzati sono quelli delle dichiarazioni MUD degli anni
2013 e 2014.
L'analisi dei costi, su un campione omogeneo di Comuni, ha permesso, in estrema sintesi,
di rilevare i seguenti dati:
- nel 2013 il costo medio nazionale annuo pro capite di gestione dei servizi di igiene
urbana risulta di 158,86 euro, inferiore di 0,14 rispetto al 2012;
- la suddivisione dei costi è risultata nel 2013 la seguente:
- 60,23 Euro (pari al 37,9%) è imputabile alla gestione dei rifiuti
indifferenziati,
- 41,99 Euro (pari al 26,4%) alla gestione delle raccolte differenziate,
- 22,75 Euro (pari al 14,3%) allo spazzamento e lavaggio delle strade
- 33,89 Euro (pari al 21,3%) ai costi generali del servizio e di remunerazione
del capitale.
Il confronto tra le diverse regioni ha messo in luce come il costo annuo procapite del
Veneto sia inferiore a quello medio nazionale, e soprattutto, come il costo di gestione del rifiuto
indifferenziato sia tra i più bassi in assoluto.
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Cfr. ISPRA, Rapporto Rifiuti Urbani 2014, Dati di sintesi.
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Figura 1 – Medie regionali dei costi annui procapite totali, di quelli di gestione dei rifiuti indifferenziati e
di quelli delle raccolte differenziate, anno 20122
L'analisi condotta sullo stesso insieme di Comuni, distinti in quattro classi per dimensione
della popolazione3, mostra che i costi pro capite aumentano con il crescere della dimensione
comunale, passando dai 125,15 €/abitante per anno (120,36 € nel 2012) per i Comuni con una
popolazione inferiore ai 5.000 abitanti ai 178,77 € (183,43 € nel 2011) per i Comuni con più di
50.000 abitanti.
Interessante è anche la valutazione dei costi pro-capite relativa alle diverse frazioni di
rifiuto raccolto in maniera differenziata, come evidenziato dalla tabella seguente.
2
I valori CGIND si riferiscono ai costi di gestione del ciclo dei servizi sui RSU indifferenziati; i valori CGD
si riferiscono ai costi di gestione del ciclo della raccolta differenziata; i CTOT si riferiscono ai costi totali di
gestione dei servizidi igiene urbana.
3
Le 4 classi sono le seguenti: Classe A): comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; Classe B):
comuni con popolazione tra 5 e 15.000 abitanti ; Classe C) comuni con popolazione tra 15 e 50.000 abitanti;
Classe D): comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
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3.
L’OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI DEL VENETO
L’Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione rappresenta una importantissima banca
dati sul ciclo di gestione dei rifiuti urbani nei Comuni del Veneto.
In particolare l’Osservatorio contiene informazioni in merito alle modalità di svolgimento
dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani, alle quantità di rifiuti raccolti secondo le diverse tipologie
di materiale, alle percentuali di raccolta differenziata. La banca dati dell’Osservatorio, consultabile
nel sito dell’ARPAV, contiene i dati di tutti i Comuni del Veneto dal 2004 al 2014.
3.1.
La produzione e gestione dei rifiuti urbani in Veneto - Anno 2014
Per quanto riguarda l'ultimo rapporto, quello relativo ai dati dell'anno 20144, la situazione a
livello regionale può essere sintetizzata dalla tabella che segue dalla quale emerge come la quantità
di rifiuto residuo si sia ridotta del 4,5% rispetto all'anno 2013, mentre la quantità di rifiuti avviati
direttamente a discarica, dopo la drastica riduzione riscontrata nel 2013 (-23%) si sia stabilizzata,
con un leggero aumento dell'1,9%.
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Cfr. Produzione e gestione dei rifiuti urbani nel Veneto - Anno 2014, ARPAV, Settembre 2015.
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Per quanto riguarda l'andamento della produzione di rifiuto urbano nel Veneto, dopo
l'aumento registrato a partire dall'anno 2000 e fino al 2010, si è evidenziata una flessione fino al
2013 ed un leggero aumento nel 2014. La situazione è schematizzata nell'immagine seguente.
Per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata, la situazione nel Veneto nel
2014 è schematizzata nell'immagine seguente.
Nel 2014 la raccolta differenziata in Veneto (calcolata secondo il nuovo metodo della
DGRV 288/14) si è attestata al 65,3%. In particolare tutte le province hanno superato l’obiettivo
del 50% previsto dalla legge 296/2006 per l’anno 2009.
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La provincia di Treviso, con il 79,1%, oltrepassa non solo l’ultimo obiettivo previsto dal
D.Lgs. 152/06 per il 2012, ma anche il 76% di RD previsto per il 2020 dal nuovo Piano Regionale
Rifiuti approvato con DCR n. 30/2015, mentre la Provincia di Vicenza si attesta, col 67,1,
leggermente al di sopra della media Regionale.
Rispetto al dato complessivo, la produzione pro-capite regionale, nel 2014, aumenta in
maniera meno significativa (+1,1%); rispetto all’anno precedente si passa dai 449 kg/ab*anno ai
455 kg/ab*anno, valore tra i più bassi a livello nazionale, nonostante il Veneto abbia un PIL
elevato e oltre 60 milioni di presenze turistiche all'anno.
A livello provinciale la produzione pro capite del rifiuto urbano oscilla tra il valore
massimo della provincia di Venezia, determinato dall’elevata presenza di turisti (564 kg/ab*anno),
e quello minimo della provincia di Treviso (361 kg/ab*anno).
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3.2.
La nuova organizzazione per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani
Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale di settore, la Regione Veneto,
con LR 31 dicembre 2012, n. 525, ha dettato le nuove norme in materia di organizzazione del
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione e
adeguatezza, nonché di leale collaborazione tra gli enti locali.
La legge ha individuato in Veneto, ai sensi dell’art. 199, comma 3, lettera f), del D.lgs.
152/2006, un unico Ambito Ottimale Territoriale (ATO), coincidente con l’intero territorio
regionale, ed ha assegnato a nuovi Enti, denominati “Consigli di bacino”, le funzioni prima
esercitate dalle Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (gli Enti responsabili di bacino di cui alla
LR 21 gennaio 2000, n. 3, oggi soppressi).
Secondo tale ripartizione, i nuovi Bacini sono i seguenti.
5
“Nuove disposizioni per l’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani ed attuative
dell’articolo 2, comma 186-bis della Legge 23 dicembre 2009, n. 191 – Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello stato (Legge Finanziaria 2010)-“, modificata, dapprima dalla LR 7
febbraio 2014, n. 3 e, successivamente, dalla LR 2 aprile 2014, n. 11.
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3.3.
I costi del ciclo di gestione dei rifiuti urbani rilevati da ARPA Veneto
Lo studio più recente sui costi del ciclo di gestione dei rifiuti urbani nel Veneto è quello
condotto da ARPAV, presentato in un Convegno ad Este nel giugno 20136. Lo studio, che si basa
sui dati del 2012, fa emergere, innanzitutto, come il passaggio a tariffa di molti comuni abbia reso
senz’altro più comprensibile la lettura delle diverse voci di costo.
Nell’approccio alla valutazione dei costi viene evidenziato come, tra i diversi indicatori
possibili (costo a Kg di rifiuto prodotto, costo per abitante e costo per utenza), quello del costo ad
abitante, meglio ancora quello equivalente, sia quello più significativo. Infatti quello a Kg tende a
premiare le realtà dove la produzione pro-capite è più elevata, a scapito di quelle più virtuose dove
la produzione pro-capite è inferiore.
In particolare viene evidenziato come il costo ad abitante diminuisca con il passaggio da
un sistema di raccolta stradale ad un sistema domiciliare, mentre per contro aumenti quello a kg.
3.3.1. Il costo medio ad abitante nei Bacini del Veneto
Lo studio ha analizzato il costo medio pro capite su un campione di 552 comuni (pari al
95% del totale).
I confronti sono stati articolati per ambiti territoriali (Bacini) secondo la definizione
classica introdotta dal primo Piano Regionale per la gestione dei rifiuti solidi urbani.
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Cfr. Stefania Tesser – ARPAV Osservatorio Regionale Rifiuti, RIFIUTI: L’ANALISI DEI COSTI A
LIVELLO REGIONALE, Este, 7 giugno 2013.
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Figura 2 – Bacini per la gestione dei rifiuti urbani in Regione Veneto
I risultati, sintetizzati nel grafico che segue, hanno fatto emergere come i Comuni degli
Ambiti VI1, VI2 e VI3 presentino costi medi procapite tra i più bassi di tutta la Regione Veneto
(insieme agli Ambiti PD1 e VR3).
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Figura 3 – Analisi dei costi Euro/abitante residente (costo medio 130 Euro/ab*anno) Fonte: ARPAV 2013
Al fine di rendere maggiormente significativi i dati utilizzati, ARPAV ha poi proceduto a
depurarli dai valori dei comuni capoluogo e da quelli dei quelli turistici. I risultati ottenuti sono
evidenziati nei grafici che seguono.
Figura 4 – Analisi dei costi Euro/abitante equivalente (Province e Autorità d’Ambito) Fonte: ARPAV 2013
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Come risulta evidente, la provincia di Vicenza, insieme a quella di Padova, presenta i costi
abitante equivalente più bassi della Regione Veneto. In particolare poi, gli Ambiti VI1 e VI3
presentano i costi medi pro-capite più bassi di tutta la Regione.
Significativa è anche la rappresentazione del costo procapite normalizzato (eliminando
cioè i comuni che presentavano valori troppo bassi o troppo alti); anche da tale analisi emerge che
il costo medio procapite più basso è quello degli Ambiti VI3, VR3, VI2 e VI1, che si posiziona al
di sotto degli 80,00 Euro/ab*anno.
Figura 5 – Analisi dei costi Euro/abitante (valori normalizzati) Fonte: ARPAV 2013
L’analisi aggregata condotta da ARPAV consente di concludere che i costi di gestione
del ciclo dei rifiuti urbani ed assimilati nei Comuni appartenenti all’ambito del Bacino VI3,
ove opera esclusivamente il gestore Agno Chiampo Ambiente srl, possono essere considerati
tra i più bassi dei diversi ambiti della Regione Veneto.
3.3.2. Correlazioni tra costo ad abitante e fascia demografica di appartenenza
Lo studio mette quindi in evidenza alcune correlazioni riscontrabili tra il costo ad abitante
e la fascia demografica da una parte e la percentuale di raccolta differenziata.
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Figura 6 – Analisi dei costi Euro/abitante in funzione della fascia demografica di appartenenza Fonte:
ARPAV 2013
In particolare si evidenzia che i costi tendono ad aumentare in relazione alla consistenza
demografica del comune, e, in particolare:
-
nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, il costo medio
procapite è pari a Euro 89,00;
-
nei Comuni con popolazione da 5.000 a 15.000 abitanti, il costo medio
procapite è pari a Euro 95,00;
-
nei Comuni con popolazione da 15.000 a 50.000 abitanti, il costo medio
procapite è pari a Euro 112,00;
-
nei Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, il costo medio
procapite è pari a Euro 177,00.
Rispetto ai dati nazionali emerge come:
-
nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, il costo medio
procapite è di molto inferiore rispetto alla media nazionale (89,00 contro
125,15 Euro/ab);
-
nei Comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, il costo
medio procapite è di molto inferiore rispetto alla media nazionale (95,00
contro 134,48 Euro/ab);
-
nei Comuni con popolazione compresa tra 15.000 e 50.000 abitanti, il costo
medio procapite è di molto inferiore rispetto alla media nazionale (112,00
contro 153,71 Euro/ab);
-
nei Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, il costo medio
procapite è leggermente inferiore rispetto alla media nazionale (177,00 contro
178,77 Euro/ab).
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3.3.3. Correlazione tra costo ad abitante e percentuale di raccolta differenziata
Per quanto riguarda la correlazione tra costo ad abitante e percentuale di raccolta
differenziata, nonostante la grande variabilità dei dati analizzati, si evidenzia una linea di tendenza
decrescente all’aumentare della % di RD, anche se, a partire da valori di percentuale di raccolta
differenziata superiore al 70%, si intravede una leggera tendenza a ritornare a crescere.
Figura 7 – Analisi dei costi Euro/abitante in funzione della percentuale di raccolta differenziata
Fonte: ARPAV 2013
Nel dettaglio, a livello regionale il costo medio sostenuto ad abitante per la gestione dei
rifiuti urbani è così articolato:
-
44,00 Euro/ab sono relativi alla gestione della frazione secca non riciclabile e
ai rifiuti da spazzamento;
-
40,00 Euro/ab sono relativi alla gestione dell’umido e delle altre raccolte
differenziate;
-
22,00 Euro/ab sono relativi agli altri costi.
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
Un ulteriore elemento di interesse è rappresentato dalla valutazione che nello studio viene
fatta del costo a kg per il rifiuto indifferenziato (secco e spazzamento) e per le raccolte
differenziate. Il risultato fa emergere come il costo per gestire 1 kg di rifiuto indifferenziato (secco
e spazzamento) è stato, nel 2012 in Veneto, pari mediamente a Euro 0,35, mentre il costo per
gestire 1 kg rifiuto differenziato (umido, carta, plastica, vetro, lattine,…) è stato, mediamente pari
a Euro 0,15.
Figura 8 – Analisi dei costi a kg per il rifiuto indifferenziato e per quello differenziato Fonte: ARPAV 2013
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4.
LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI VICENZA
Dall'analisi della Scheda Sintetica sui Rifiuti Urbani del Bacino Territoriale di Vicenza7
(che raggruppa 92 Comuni della Provincia, escluso l'altopiano di Asiago e l'ambito del Bassanese),
predisposta da ARPAV per l'anno 2014, emerge una situazione sostanzialmente molto positiva
dove la quasi totalità dei comuni, ad eccezione di alcuni appartenenti alla fascia montana, supera il
50% di raccolta differenziata e i 2/3 dei Comuni supera il 65%.
Figura 9 – Percentuali di raccolta differenziata nei Comuni dell'Ambito Territoriale di Vicenza 2014
7
Cfr. Produzione e gestione dei rifiuti urbani - Bacino Territoriale Vicenza - Scheda Sintetica anno 2014, a
cura di ARPAV Servizio Osservatorio Rifiuti
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
Dai dati riportati nel Rapporto ARPAV, relativo all'anno 20138, emerge come la
produzione totale di rifiuti, dopo il picco raggiunto negli anni 2008-2010, sia scesa ai livelli del
2005, sicuramente per effetto della crisi economica che ha interessato la Provincia di Vicenza e
non solo.
Figura 10 – Andamento della produzione totale di rifiuto urbano in Provincia di Vicenza
Parallelamente si è comuque assistito al continuo calo della quantità di rifiuto
indifferenziato e alla crescita della quota di rifiuto raccolta in maniera differenziata, che, nel 2013
ha superato, mediamente, il 65%9.
Figura 11 – Andamento della produzione di rifiuto urbano differenziato e indifferenziato in Veneto
8
Cfr. I rifiuti urbani in Provincia di Vicenza - Scheda Sintetica anno 2013, a cura di ARPAV Servizio
Osservatorio Rifiuti.
9
Ibidem.
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
5.
IL COMUNE DI CORNEDO VICENTINO
Il Comune di Cornedo Vicentino ha una popolazione di circa
12.079 abitanti distribuiti su una superficie di 23,56 kmq.
La produzione di rifiuti è risultata complessivamente pari a
3.670.255 kg (dato 2014), con una produzione procapite di 303,8
kg/ab*anno.
La percentuale di raccolta differenziata, sempre nel 2014, si è
attestata, secondo le nuove modalità di calcolo introdotte dalla DGRV
288/14, al 68,9%.
5.1.
Caratteristiche e costi del servizio
Il servizio di gestione dei rifiuti urbani nel Comune di Cornedo Vicentino riguarda:
- raccolta porta a porta e trasporto delle seguenti tipologie di rifiuti:
- frazione secca;
- frazione umida;
- carta e cartone;
- plastica e lattine;
- raccolta stradale con contenitori dedicati e trasporto delle seguenti tipologie di rifiuti:
- pile, farmaci scaduti, contenitori etichettati T e/o F (con bidoncini di piccole dimensioni
dislocati in alcuni punti del territorio comunale);
- vetro (in apposite campane stradali);
Le frequenze di raccolta sono le seguenti:
- frazione secca:
settimanale
- frazione umida:
bisettimanale
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
- carta e cartone;
quindicinale
- plastica e lattine:
settimanale
- rifiuti urbani pericolosi:
quindicinale
Il Centro Comunale di Raccolta è aperto il lunedì mattina, il mercoledì pomeriggio e il
sabato mattina e pomeriggio (orario continuato).
Complessivamente, il costo di gestione del servizio, desunto dal Piano Finanziario del
2015, è risultato pari a Euro 923.904,08 (IVA compresa), corrispondenti a 76,49 Euro/ab.
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6.
VALUTAZIONE TECNICO-ECONOMICA
I dati riportati nei precedenti paragrafi 2 e 3.3 hanno fornito una prima valutazione dei
costi dei servizi di igiene urbana a livello nazionale, in Veneto e nei diversi ambiti territoriali di
gestione nei quali il Veneto risulta organizzato.
I dati riportati hanno innanzitutto evidenziato come il Veneto presenti un costo annuo
procapite inferiore a quello medio nazionale, e questo a fronte di importanti risultati raggiunti in
termini di riduzione del rifiuto residuo avviato a smaltimento e di percentuale di raccolta
differnziata.
A livello regionale, mediamente, i Bacini della Provincia di Vicenza hanno evidenziato
costi di gestione mediamente più bassi di quelli di altri ambiti territoriali (soprattutto se si
escludono i comuni della fascia montana che, per caratteristiche territoriali e per flussi turistici,
presentano costi mediamente superiori).
In particolare, secondo l'analisi condotta dall'Osservatorio Regionale Rifiuti, tra i diversi
ambiti omogenei, quello dei Comuni serviti dal Gestore Agno Chiampo Ambiente srl evidenzia i
costi più bassi nei confronti dell’intero ambito provinciale e regionale.
Nonostante si tratti di una analisi aggregata, va senz'altro sottolineata la validità dei sistemi
di gestione adottati che, grazie alla modalità porta a porta estesa a tutte le frazioni di rifiuto (ad
eccesione del vetro), consentono di raggiungere livelli elevati di soddisfazione da parte degli utenti
e risultati molto importanti in relazione alla riduzione del rifiuto da avviare a smaltimento e alla
elevata differenziazione dei rifiuti.
Ai fini di una una valutazione più puntuale, sia di tipo tecnico che economico, di seguito
verranno valutati l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di raccolta adottati e, dal punto di vista
economico, l’effettiva economicità dei servizi offerti.
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
6.1.
Valutazione tecnica: considerazioni in merito al tipo di servizio effettuato e
ai risultati di raccolta differenziata
Per quanto riguarda i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti si sono sviluppate diverse
modalità organizzative che sono state adottate dai vari gestori dei servizi, quali, ad esempio:
- raccolta porta a porta per tutte le frazioni di rifiuto (secco non riciclabile e umido, carta,
vetro, plastica e lattine in alluminio e banda stagnata);
- raccolta porta a porta per le frazioni di rifiuto secco non riciclabile e umido e a
contenitore stradale per le frazioni secche riciclabili (carta, vetro, plastica e lattine in alluminio e
banda stagnata);
- raccolta puntuale con contenitore dotato di sistema di identificazione per la frazione
secca, stradale per la frazione umida e le altre frazioni;
- raccolta puntuale con contenitore dotato di sistema di identificazione per la frazione
secca, stradale per la frazione umida e porta a porta per le altre frazioni;
Le frequenze di raccolta poi possono essere diverse in relazione sia al tipo di contenitore
adottato che alla frazione merceologica interessata.
Tutte queste variabili comportano costi diversi legati al tipo di strutture utilizzate, al tipo
di mezzi impiegati e al numero delle persone occupate nello svolgimento del servizio.
Nella Provincia di Vicenza, ad esempio, si possono individuare diverse metodologie di
raccolta differenziata, anche, in relazione al gestore del servizio, quali:
1) nell’Ambito ex-VI1, gestito da una molteplicità di soggetti, i sistemi di raccolta in essere
sono del tipo:
- VALORE AMBIENTE: a contenitore stradale per il secco e l’umido e le frazioni secche
riciclabili, oppure con sistema porta a porta del secco, con bidoncino, o con cassonetto
stradale dotato di calotta;
- UTILIA srl: porta a porta per il secco, l’umido e le altre frazioni secche riciclabili;
- SORARIS spa: porta a porta per il secco (con bidoncino dotato di chip) e con contenitore
stradale per l’umido; porta a porta per le frazioni secche riciclabili;
- AGNO CHIAMPO AMBIENTE srl: porta a porta per il secco, l’umido e le altre frazioni
secche riciclabili ad eccezione del vetro che viene raccolto con contenitore stradale;
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
- S.I.T. spa: porta a porta per il secco, l’umido e le altre frazioni secche riciclabili.
2) nell’Ambito ex-VI2, gestito principalmente da GRETA srl, i sistemi di raccolta in essere
sono del tipo: porta a porta per il secco e l’umido, a contenitore stradale oppure porta a porta
per le frazioni secche riciclabili; con contenitori stradali nelle aree meno densamente abitate.
3) nell’Ambito ex-VI3 i sistemi di raccolta in essere sono del tipo:
- AGNO CHIAMPO AMBIENTE srl: porta a porta per il secco, l’umido e le altre frazioni
secche riciclabili ad eccezione del vetro che viene raccolto con contenitore stradale.
4) nell’Ambito ex-VI4, i sistemi di raccolta in essere sono del tipo:
- ETRA spa: in press-container o a contenitore stradale per il secco, a contenitore stradale
per l’umido e le altre frazioni secche riciclabili;
- altri gestori: con contenitori stradali.
5) nell’Ambito ex-VI5, i sistemi di raccolta in essere sono del tipo:
- ETRA spa: porta a porta per il secco, l’umido e le altre frazioni secche riciclabili; oppure
porta a porta per il secco e l’umido e a contenitore stradale per le frazioni secche
riciclabili.
Il sistema di raccolta adottato dal Comune di Cornedo Vicentino è analogo a quello
adottato da Agno Chiampo Ambiente srl per la maggior parte dei comuni serviti; si tratta di un
sistema che privilegia la raccolta porta a porta spinta per tutte le frazioni di rifiuto (secco, umido,
carta, plastica e lattine), ad eccezione del vetro (che viene raccolto con campane stradali).
Mediamente, questo tipo di servizio prevede le seguenti modalità di conferimento e frequenze:
rifiuto
tipo di raccolta
Frequenza
modalità di conferimento
secco non riciclabile
porta a porta
Settimanale
sacco
umido
porta a porta
bisettimanale
secchiello con sacchetto in
MaterBi
carta
porta a porta
Quindicinale
a pacco
vetro
contenitore
stradale
Quindicinale
sfuso
plastica e lattine in
alluminio e banda stagnata
porta a porta
Settimanale
a sacco
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
Un tale sistema di raccolta consente di migliorare in maniera decisiva la qualità dei
materiali raccolti e quindi di aumentare considerevolmente gli introiti derivanti dalla cessione ai
consorzi di filiera di carta, plastica e lattine in alluminio e banda stagnata.
Quest’ultimo aspetto è estremamente importante in quanto molto spesso si assiste, al
crescere delle percentuali di raccolta differenziata, ad un sensibile incremento delle frazioni
estranee conferite. Mantenendo il sistema di raccolta con la modalità porta a porta, invece, è
possibile raggiungere livelli di qualità dei materiali raccolti estremamente interessanti (ad esempio,
le impurità rilevate all'interno della frazione umida sono mediamente pari all’1%).
Inoltre, l’adozione di sistemi di raccolta differenziata spinta consente, mediamente, di
raggiungere percentuali di raccolta differenziata che superano il 65%. Nel caso del Comune di
Cornedo Vicentino tale percentuale ha raggiunto, nel 2014, il 68,9%.
Pertanto, dal punto di vista tecnico, si può concludere che il servizio attualmente
svolto nel Comune di Cornedo Vicentino risulta sicuramente efficiente ed efficace in quanto
aumenta la quantità di rifiuto raccolto in maniera differenziata e migliora, nello stesso
tempo, la qualità delle frazioni merceologiche raccolte riducendo al minimo la quantità di
rifiuto da avviare a smaltimento.
6.2.
Valutazione economica: considerazioni in merito al costo dei servizi di
raccolta differenziata
Come è emerso dai paragrafi precedenti, i costi di gestione del ciclo dei rifiuti urbani
dipendono da numerosi fattori quali, ad esempio, le dimensioni del Comune, la complessità della
struttura insediativa e territoriale, il sistema di raccolta ed il tipo di impianto di smaltimento finale.
Ma anche nel caso di Comuni che conferiscono i propri rifiuti agli stessi impianti di
smaltimento e recupero (pertanto con le medesime tariffe di conferimento), i costi complessivi di
gestione possono risultare molto diversi tra loro. Ciò dipende dal fatto che i costi complessivi sono
connessi a molteplici altri fattori, quali, ad esempio:
-
la presenza più o meno consistente di utenze non domestiche e quindi l’incidenza dei
rifiuti assimilati sul totale dei rifiuti prodotti;
-
la presenza di flussi turistici; che influenza il livello di produzione pro-capite di rifiuti;
pag. 25
Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
-
le modalità di svolgimento del servizio di raccolta delle frazioni secca non riciclabile e
umida (porta a porta o stradale), le dimensioni dei contenitori utilizzati, la frequenza
della raccolta;
-
le modalità di svolgimento del servizio di raccolta delle frazioni secche riciclabili (porta
a porta o stradale), le dimensioni dei contenitori utilizzati, la frequenza della raccolta;
-
la presenza di servizi puntuali e/o aggiuntivi per specifiche tipologie di utenze;
-
la frequenza e le modalità di svolgimento del servizio di spazzamento (manuale,
meccanico, misto, con o senza servente);
-
la percentuale di raccolta differenziata raggiunta che determina, oltre all’importo
dell’ecotassa, anche la ripartizione dei costi tra smaltimento e recupero;
-
la presenza o meno di un centro comunale di raccolta.
L’incidenza delle singole voci di costo può pertanto variare notevolmente da comune a
comune in base alle modalità operative con cui vengono svolti i diversi servizi ed alle tipologie
impiantistiche cui i rifiuti vengono destinati.
Al fine di condurre dei confronti per voci di costo omogenee si è fatto riferimento alle
categorie introdotte dal DPR 158/1999. Il DPR 158/1999, infatti, prevede che ciascun comune
prediponga annualmente il proprio Piano Finanziario di Gestione dei rifiuti urbani utilizzando le
seguenti definizioni:
Costi operativi di gestione - CG.
I costi operativi di gestione sono suddivisi come segue:
a) CGIND = costi di gestione del ciclo dei servizi sui RSU indifferenziati. In tali costi sono compresi:
- Costi Spazzamento e Lavaggio strade e piazze pubbliche = CSL;
- Costi di Raccolta e Trasporto RSU = CRT;
- Costi di Trattamento e Smaltimento RSU = CTS;
- Altri Costi = AC
b) CGD = Costi di gestione del ciclo della raccolta differenziata. In tali costi sono compresi:
- Costi di Raccolta Differenziata per materiale = CRD;
- Costi di Trattamento e Riciclo = CTR (al netto dei proventi della vendita di materiale ed energia
derivante da rifiuti).
Nel computo dei costi CGD non sono inclusi:
- i costi relativi alla raccolta dei rifiuti di imballaggio coperti dal CONAI;
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
- i costi relativi alla raccolta dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari, a carico dei produttori e
utilizzatori.
Costi Comuni - CC.
In tali costi sono compresi:
- Costi Amministrativi dell'Accertamento, della Riscossione e del Contenzioso = CARC;
- Costi Generali di Gestione = CGG. In tali costi vanno ricompresi quelli relativi al personale in
misura non inferiore al 50% del loro ammontare;
- Costi Comuni Diversi = CCD.
Costi d'uso del Capitale - CK.
- I costi d'uso del capitale comprendono: Ammortamenti (Amm.), Accantonamenti (Acc.) e
Remunerazione del capitale investito (R.).
Come evidenziato nel precedente paragrafo 3, i costi complessivi di gestione dei servizi di
igiene urbana evidenziati dall'ambito VI3 (gestito da Agno Chiampo Ambiente srl) sono risultati,
secondo uno Studio condotto da ARPAV, i più economici a livello regionale.
Volendo confrontare tale costo con quello di altre realtà del panorama Veneto di
dimensioni analoghe (per le quali è risultata disponibile la documentazione relativa ai costi del
servizio), abbiamo considerato le seguenti:
- Spinea (27.794 abitanti), della Provincia di Venezia, gestito da VERITAS spa;
- Due Carrare (9.065 abitanti) dell'ex bacino PD3, gestito da Padova TRE srl, Abaco spa,
SESA spa e De Vizia Transfer spa;
- Montagnana (9.276 abitanti), dell'ex bacino PD3, gestito da Padova TRE srl, Abaco spa,
SESA spa e De Vizia Transfer spa;
- Conselve (10.319 abitanti), dell'ex bacino PD3, gestito da Padova TRE srl, Abaco spa,
SESA spa e De Vizia Transfer spa;
- San Bonifacio (21.226 abitanti), della Provincia di Verona, gestito da S.I.T. spa;
- Zevio (14.936 abitanti) dell'ex Bacino VR4, gestito da De Vizia Transfer spa.
Il tipo di servizi di raccolta differenziata effettuati e le modalità di svolgimento sono
evidenziati nella Tabella A a pagina seguente. Nella stessa tabella viene evidenziato il gestore del
servizio e se lo stesso sia stato affidato mediante gara d’appalto o in house.
I costi dei servizi, desunti dai Piani Finaziari predisposti in ottemperanza a quanto definito
pag. 27
Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
dal DPR 158 (comprensivi dell’IVA), sono riportati di seguito nella Tabella B.
Come emerge dalle tabelle allegate, il costo del servizio di igiene urbana del Comune
di Cornedo Vicentino, gestito da Agno Chiampo Ambiente srl, pari a 76,49 Euro/ab, risulta
quello economicamente più conveniente, tra le realtà considerate. Tale costo risulta inoltre
decisamente inferiore anche a quello medio rilevato nel 2013 da ARPAV relativamente ai
comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti (pari a 95,00 Euro/ab).
pag. 28
Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
TABELLA A - CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI
Cornedo
Spinea
Due Carrare
Montagnana
Conselve
San Bonifacio
Zevio
Ambito
VI3
VE
PD3
PD3
PD3
VR4
VR4
Tipo di affidamento
In house
In house
In house
In house
appalto
appalto
Ente affidatario
ACA
VERITAS spa
Consorzio PD sud
Consorzio PD sud
Gestore del Servizio
ACA
VERITAS spa
Padova TRE,
Abaco spa, SESA e
De Vizia Transfer
Padova TRE,
Abaco spa, SESA e
De Vizia Transfer
In house
Consorzio PD
sud
Padova TRE,
Abaco spa, SESA
e De Vizia
Transfer
SIT SPA
DE VIZIA
TRANSFERT spa
68,9
54,0
76,1
73,2
59,5
75,7
62,9
SI
SI
SI
SI
SI
SI
SI
secco
pp 1v/sett
stra 2v/sett
pp 1v/sett
pp 1v/sett
pp 1v/sett
pp 1v/sett
pp 0,5v/sett
umido
pp 2v/sett
stra 2-3v/sett
pp 2v/sett
pp 2v/sett
pp 2v/sett
pp 2v/sett
pp 2-3v/sett
carta
pp 0,5v/sett
stra 2v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 1v/sett
stra 2v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 1v/sett
pp 1v/sett
stra 0,5v/sett
-
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 0,5v/sett
pp 1v/sett
Ecocentro
Si
Si
Si
Si
Si\
Si
Si
Altre raccolte pp (verde,
ingombranti,....)
No
Si
Si
Si
Si
Si
Si
% racc. differenziata 2014
spazzamento
plastica e lattine
vetro
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
TABELLA B - COSTI DEL SERVIZIO DI GESTIONE RIFIUTI
Cornedo
Spinea
Due Carrare (1)
Montagnana (1)
Conselve (1)
San Bonifacio
Zevio
Ambito
VI3
VE
VERITAS spa
PD3
Padova TRE,
Abaco spa, SESA e
De Vizia Transfer
VR4
ACA
PD3
Padova TRE, Abaco
spa, SESA e De
Vizia Transfer
VR4
Gestore del
Servizio
PD3
Padova TRE, Abaco
spa, SESA e De
Vizia Transfer
SIT SPA
DE VIZIA
TRANSFERT spa
CLS
79.211,00
425.955,34
357.650,70
51.645,00
CRT
141.464,40
506.740,05
250.800,00
677.557,51
CTS
195.690,00
380.977,32
339.076,10
279.548,01
CRD
215.980,75
1.176.461,88
754.822,00
-78.000,00
CTR
74.580,00
370.079,30
243.100,00
185.993,50
-
39.581,12
12.650,00
19.057,05
CARC
68.090,00
76.895,00
10.421,80
18.644,20
22.251,65
47.160,00
11.000,00
CGG
119.021,83
-
420.846,46
600.512,95
519.364,15
140.554,00
202.054,54
CCD
-5.500,00
16.468,20
66.999,00
-1.164,87
CK
35.366,10
100.000,00
12.400,00
37.500,00
2.500,00
7.249,00
5.490,41
TOTALE
923.904,08
3.093.158,21
933.127,80
1.276.695,53
1.072.650,83
2.220.060,80
1.353.181,15
AC
489.459,54
620.038,38
528.535,03
ABITANTI
12.079
27794
9.065
9.276
10.319
21.226
14.936
Costo Euro/ab
76,49
111,29
102,94
137,63
103,95
104,59
90,60
(1) Dati aggregati forniti dal Gestore del Servizio
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
7.
CONCLUSIONI
Il presente studio ha voluto analizzare gli aspetti tecnici ed economici che caratterizzano
l'attuale servizio di igiene urbana del Comune di Cornedo Vicentino in relazione a quelli di altri
comuni del Veneto.
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, il servizio di raccolta effettuato nel Comune di
Cornedo Vicentino, analogo a quello adottato da Agno Chiampo Ambiente srl per i comuni serviti,
garantisce il raggiungimento di ottimi risultati in materia di raccolta differenziata e, soprattutto,
consente di ottenere una buona qualità delle frazioni merceologiche raccolte.
Si tratta di un sistema che privilegia la raccolta porta a porta spinta per tutte le frazioni di
rifiuto (secco, umido, carta, plastica e lattine), ad eccezione del vetro (che viene raccolto con
campane stradali), adattando la frequenza di raccolta alle diverse realtà servite.
Grazie all'adozione di questa modalità di raccolta, il Comune di Cornedo Vicentino ha
raggiunto una percentuale di raccolta differenziata (calcolata secondo le nuove direttive di cui alla
DGRV n.288/2014) pari, nel 2014, al 68,9%.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, già ARPAV ha rilevato, nel proprio studio del
2013, come la gestione dei rifiuti urbani effettuata nell'ambito VI3 (ove opera Agno Chiampo
Ambiente srl) sia tra le più economiche a livello regionale.
Tale considerazione è stata avvalorata anche dalle verifiche illustrate nel paragrafo 6.2
della presente relazione. In particolare, il confronto tra i comuni analizzati ha evidenziato come i
costi proposti da Agno Chiampo Ambiente srl per il Comune di Cornedo Vicentino risultino
economicamente tra i più convenienti, tra le realtà considerate. Tali costi risultano inoltre inferiori
anche a quelli medi rilevati nel 2013 da ARPAV relativamente ai comuni con popolazione
compresa tra i 5.000 e i 15.000 abitanti.
Dr. Andrea Treu
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Valutazioni Tecnico-Economiche sul servizio di igiene urbana - Comune di Cornedo Vicentino
8.
BIBLIOGRAFIA
1) Regione Lombardia, Relazione sullo stato di organizzazione ed erogazione del servizio di igiene
urbana Lombardia 2009-2010. Milano, 29 marzo 2010.
2) ISPRA, Rapporto Rifiuti Urbani 2014.
3) Enti di Bacino della Provincia di Padova, Ricognizione dello Stato di Fatto, 2006.
4) Sito ARPAV, Banca Dati rifiuti urbani 2013.
5) Stefania Tesser – ARPAV Osservatorio Regionale Rifiuti, Rifiuti: l’analisi dei costi a livello
regionale, Este 7 giugno 2013.
6) ARPAV - Produzione e gestione dei rifiuti urbani nel Veneto: Anno 2014, Settembre 2015.
7) Emiliano Manzato - Dinamica dei prezzi dei servizi di raccolta e trasporto in realtà estese Padovatre.
8) Piani Finanziari 2015 dei Comuni analizzati.
9) ARPAV Servizio Osservatorio Rifiuti: Produzione e gestione dei rifiuti urbani - Bacino
Territoriale Vicenza - Scheda Sintetica anno 2014
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