L`ENERGIA NUCLEARE L`energia nucleare…

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L`ENERGIA NUCLEARE L`energia nucleare…
L’ENERGIA NUCLEARE
L’energia nucleare…
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Fissione e fusione nucleare
Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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diabolica?
utile alla società?
catastrofica?
conveniente?
diffusa
in Italia, in Europa, nel mondo?
è…
Insomma:
l’energia nucleare
è “buona”
o “cattiva”
?
Risponde (o non risponde?…)
Paolo Montagna
Ricercatore in Fisica Nucleare all’Università di Pavia
Docente di Fisica Medica e Radioattività nei corsi di laurea delle Professioni Sanitarie Tecniche
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
pag.1
L’ENERGIA NUCLEARE
L’energia nucleare…
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Fissione e fusione nucleare
Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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utile alla società?
catastrofica?
conveniente?
diffusa
in Italia, in Europa, nel mondo?
è…
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Fissione e fusione
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Fissione nucleare
I nuclei pesanti (Z>92), se bombardati ad es. con neutroni, tendono
a decadere spezzandosi in due nuclei di massa circa metà di quella
di partenza, emettendo inoltre altri neutroni, che possono provocare
una reazione a catena.
Nella fissione viene
emessa energia:
circa 200 MeV
(contro i 20 eV
delle reazioni chimiche)
n+
235
92 U
→
236 *
92 U
→
→
P.Montagna
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144
56 Ba
140
54 Xe
+
+
89
36 Kr + 3n
94
38 Sr + 2n
1g di fissione Æ
30000 kWh di energia
= consumo familiare
di 5 anni!!!
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pag.4
Fusione nucleare
I nuclei leggeri (Z<15), in condizioni particolari (es. altissime
temperature) in cui riescono ad avvicinarsi l’un l’altro a piccolissime
distanze, possono fondersi a due a due in nuclei più pesanti.
Nella fusione viene
emessa energia:
alcuni MeV
(contro i 20 eV
delle reazioni chimiche)
Nel Sole, a ogni secondo,
564500 kg di idrogeno
si convertono in 560000 kg di elio;
i restanti 4500 kg diventano energia
che viene irraggiata nello spazio.
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Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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utile alla società?
catastrofica?
conveniente?
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in Italia, in Europa, nel mondo?
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Verso l’energia nucleare: le tappe
Dai fenomeni naturali...
1895:
1896:
1898:
1899:
Roentgen Æ raggi X
Becquerel Æ radioattività naturale
Curie Æ elementi radioattivi
Rutherford Æ radiazioni α, β, γ
1905: Einstein
Æ E=mc2
...ai fenomeni artificiali
1919:
1932:
1934:
1934:
1938:
1942:
P.Montagna
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Rutherford Æ reazioni nucleari
Chadwick Æ neutrone
Curie Æ produzione di radioisotopi
Fermi Æ neutroni lenti su uranio
Hahn-Strassmann Æ fissione
Fermi Æ reattore nucleare
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pag.7
I neutroni lenti e l’uranio
1932: scoperta del neutrone
Il neutrone è neutro, e quindi non
è soggetto a repulsione elettrica.
Ha quindi un’elevata capacità di
penetrazione nel nucleo.
Bombardando nuclei di uranio con neutroni si ottengono
moltissime sostanze radioattive.
Se i neutroni passano attraverso sostanze particolari
(moderatori: es. acqua o paraffina) che diminuiscono
la loro velocità, l’effetto radioattivo aumenta molto.
Inoltre vengono emessi altri neutroni che possono essere
utilizzati a loro volta per continuare il processo a catena.
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Reazioni a catena
La fissione
può avvenire
con reazioni
a catena.
Se controllata, è una enorme sorgente di energia!
Se incontrollata, ha effetti devastanti!
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Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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in Italia, in Europa, nel mondo?
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Il reattore nucleare
• contenitore (grafite)
Pila di Fermi,
• nocciolo:
Chicago 1942
combustibile (miscela isotopi di uranio)
moderatore (acqua)
assorbitore (barre di controllo: boro e cadmio)
Sollevando o abbassando le barre di controllo,
è possibile innescare o bloccare la reazione a catena.
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Stato critico
Condizione di criticità:
n.di neutroni prodotti =
n.di neutroni utilizzati
per alimentare la reazione
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Reattore nucleare
Centrali nucleari
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Centrali nucleari
Reattore protetto da una
campana di rivestimento +
sistema di raffreddamento
in cui circola acqua.
L’acqua trasformata in
vapore mette in azione una
turbina collegata con un
alternatore che produce
energia elettrica.
Il vapore uscito dalla
turbina passa in un
condensatore dove viene
raffreddato e trasformato
in acqua. Quest'acqua viene
di solito inviata al reattore
per essere riutilizzata.
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Centrali nucleari
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Centrali nucleari
Per qualsiasi tipo
di centrale:
• Il carburante (uranio, metano, carbone,…)
“brucia” e produce calore
• Un fluido di drenaggio asporta il calore
prodotto e produce vapore
• Il vapore alimenta le turbine
• Il vapore va quindi raffreddato
Solo l’energia iniziale è
di origine nucleare!
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Reattore nucleare
Centrali nucleari
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Verso la bomba
Il processo di fissione realizzato da Fermi in Italia nel 1934
viene capito solo nel 1939 da Hahn e Strassmann in Germania.
Negli Stati Uniti, dove Fermi e molti altri sono emigrati dopo
le leggi razziali del 1938, si teme che la Germania produca la
bomba atomica.
I fisici europei emigrati negli Stati Uniti, con l’appoggio
determinante di Einstein, convincono il presidente
Roosevelt della necessità di iniziare le ricerche
per costruire la bomba prima della Germania.
"Se avessi saputo che i tedeschi non sarebbero riusciti a costruire
la bomba atomica, non avrei mai alzato un dito.“
Albert Einstein
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pag.18
Los Alamos
Dicembre 1941: gli USA entrano in guerra
Estate 1942: Roosevelt crea il Progetto Manhattan per le ricerche
sulla bomba atomica
Dicembre 1942: Fermi realizza il reattore nucleare (pila di Fermi)
Marzo 1943: inizia in gran segreto
la costruzione della cittadella di
Los Alamos (direttore Oppenheimer)
Novembre 1944: si capisce che la
Germania non riuscirà ad arrivare
alla bomba. Inizia il dubbio degli
scienziati: non ci sono più motivi
per la bomba.
Primavera 1945: alcuni scienziati
scrivono a Roosevelt: fermiamoci!
Aprile 1945: muore Roosevelt.
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Via alla bomba!
Aprile 1945: Truman nuovo Presidente USA. Finisce la guerra in
Europa. Il Giappone non si arrende.
Giugno 1945: un gruppo di fisici (Oppenheimer, Fermi e altri)
chiede di lanciare subito la bomba sul Giappone; un altro gruppo
di fisici (Slizard e altri) chiede di usare la bomba solo nel deserto,
a scopo dimostrativo. Truman decide per il lancio sul Giappone.
Luglio 1945: pronti 2 tipi di bombe,
a uranio 235 e plutonio 239. Lancio
dimostrativo nel Nuovo Nessico:
potenza: 20000 tonnellate di tritolo.
Ultimatum al Giappone: respinto.
6 agosto 1945: Hiroshima
9 agosto 1945: Nagasaki
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pag.20
La bomba atomica
Principio contrario
a quello del reattore:
fissione totalmente
incontrollata.
Tempi accelerati: uso di neutroni veloci Æ eliminato il moderatore
Si ha fissione quando l’uranio supera una certa massa critica Æ
per “programmare” l’esplosione, il combustibile viene suddiviso in
più parti, e la reazione viene innescata mediante un normale
esplosivo, posto sulla testata, che fa “scontrare” le diverse
parti di uranio.
In base ai danni che si vogliono procurare, l’esplosione viene
fatta avvenire a una certa quota, determinata da un altimetro.
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pag.21
Hiroshima e Nagasaki
Hiroshima
uranio 235
98% distruzione
70000 morti
Nagasaki
plutonio 239
47% distruzione
75000 morti
La scienza in crisi
Prima bomba: necessaria? Æ sgomento...
Seconda bomba: inutile! Æ rabbia!...
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L’ENERGIA NUCLEARE
L’energia nucleare…
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Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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utile alla società?
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in Italia, in Europa, nel mondo?
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pag.23
L’energia nucleare è anche utile…
Tantissime applicazioni
dell’energia nucleare
in senso pacifico
e “utile alla società”,
in particolare
in ambito medico
(diagnostico/terapeutico)
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19/03/10
Tra i tanti possibili, alcuni esempi “pavesi”:
-Sminamento umanitario (INFN)
-Ispezione carghi – ricerca sostanze illecite (INFN)
- Esame sofisticazione sostanze (LENA)
- Terapia tumorale BNCT (LENA)
- Produzione di radiofarmaci per la PET (LENA-ciclotrone)
- Adroterapia (CNAO)
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pag.24
INFN – Progetto Explodet
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pag.25
Lo sminamento umanitario
L’energia nucleare, così devastante in guerra, può essere una preziosa
alleata in tempo di pace. Un esempio: le MINE ANTIUOMO.
Ogni anno: 20000 vittime per “vecchie” mine antiuomo (20% bambini).
Sminamento troppo costoso:
ispezione del terreno con sensori
di anomalia Æ allarme Æ estrazione
e neutralizzazione esplosivo
tempo: > 30 minuti
costo: 300-1000 $
falsi allarmi: 99 %
Tutti gli esplosivi contengono azoto in gran quantità (20-30%,
contro il <2 % normale) Æ I terreni minati sono ricchissimi di azoto
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pag.26
Il nucleare contro le mine antiuomo
INFN Pavia, Padova, Bari, 1999-2002
Bombardando con neutroni il terreno, si può rivelare
una anomala quantità di azoto.
Reazione di cattura neutronica:
14N
+ n Æ 15N + γ (Eγ=10.8 MeV)
Metodo proposto:
• tubo portatile (dimensioni
•
•
•
•
50 cm)
azionato da robot
neutroni da fissione spontanea di 252Cf
rivelazione dell’energia mediante scintillatori
analisi automatica (computer)
durante le successive ispezioni
intervento umano solo dopo la conferma
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pag.27
INFN – Progetto Euritrack
Progetto europeo EURITRACK
(EURopean Illicit TRAfficking Countermeasures Kit, 2004-07):
Tecnologia innovativa per l’ispezione dei container carichi nei porti marittimi,
per aumentare la sicurezza senza diminuire il flusso della merce in transito.
Ispezione dei carghi tramite bombardamento con neutroni veloci:
possibilità di analizzare materiali di notevole spessore,
misurandone la composizione chimica
per poter distinguere droghe o materiali esplosivi
nascosti all'interno del container.
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pag.28
Ispezione di container con neutroni
"Tagged Neutron Inspection System“ (TNIS).
Il volume sospetto del container,
precedentemente individuato da una radiografia
a raggi X, viene investito da una sorgente di
neutroni da 14 MeV, prodotti dalla reazione
deuterio-trizio, che produce anche una
particella alfa in direzione opposta al neutrone.
La rivelazione contemporanea dell’energia
dei raggi gamma secondari emessi dai nuclei
bersaglio (a energie caratteristiche), e della
direzione e del tempo di emissione delle
particelle alfa, permette una dettagliata
analisi chimica delle sostanze colpite, e
quindi l’individuazione di particolari
sostanze pericolose o nocive in base
alla loro composizione chimica.
P.Montagna
19/03/10
d+tÆn+α
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pag.29
L’ENERGIA NUCLEARE
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Centrali nucleari
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è…
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pag.30
Il disastro di Chernobyl
Chernobyl, Ucraina, 26 aprile 1986
Per un test:interruzione del vapore +
disattivazione sistemi di sicurezza
reazione a catena incontrollata
Æ energia 100 volte superiore
aumento di temperatura
Æ fusione del reattore
aumento di pressione
Æ esplosione del “tetto”
incendio della grafite per 10 giorni
Nube radioattiva in tutta Europa:
131I
Æ T1/2 ≈ 8 giorni
137Cs
Æ T1/2 ≈ 30 anni
P.Montagna
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pag.31
Chernobyl prima e dopo
P.Montagna
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pag.32
Chernobyl: l’ambiente
Radioattività immessa nell’ambiente
• Attività totale: 1.2·1010 Bq (400 volte più di Hiroshima)
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Rilascio soprattutto nei primi 10 giorni
Circa 100 elementi radioattivi, molti a breve vita media
Pericolosità maggiore da iodio 131 e cesio 137
Rivelata in basse dosi in tutto l’emisfero nord terrestre
Per il contributo
su Chernobyl
grazie a
Saverio Altieri
Andrea Negri
Impatto sociale nella zona di Chernobyl
• 200000 persone impiegate inizialmente
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•
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nel contenimento dell’incidente
600000 persone impiegate successivamente
nella decontaminazione
116000 persone subito evacuate
in un raggio di 30 km
210000 persone evacuate successivamente
da Russia, Bielorussia, Ucraina
delimitata zona proibita di 4300 km2
P.Montagna
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pag.33
Chernobyl: i lavoratori
Quel giorno: i tecnici e i pompieri
2 morti nell'esplosione
134 colpiti da "Sindrome Acuta da Radiazioni" (SAR)
- 28 morti nei primi tre mesi
- almeno altri 14 morti nei dieci anni successivi
Medaglia-distintivo distribuita ai liquidatori:
rappresenta una goccia di sangue
con le tracce delle radiazioni α, β ,γ
Nei giorni successivi: i “liquidatori”
200000 persone coinvolte nella decontaminazione iniziale
- dosi medie al corpo intero: 100 mSv
(5 volte il limite massimo per i lavoratori professionalmente esposti)
- 20000 liquidatori con dosi di 250 mSv
- centinaia con dosi di 500 mSv
- alcune decine con dosi di 1 Sv, potenzialmente letali
P.Montagna
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pag.34
Chernobyl: la popolazione
116000 abitanti della “zona proibita”:
- 5% con dosi > 100 mSv
- 10% con dosi > 50 mSv
Tumori alla tiroide (curabili)
400000 persone vivono in zone
- Nessun aumento
tra i bambini nati dopo il 1986
- Previsto aumento agli adulti
(stima: qualche migliaio di casi)
con attività iniziale >550000 Bq/m2
soggette a misure di decontaminazione
e restrizioni su cibi prodotti localmente
- Netto aumento ai bambini
(1995: 800 casi a bambini <15 anni)
In Bielorussia (70% di rilascio)
2200000 persone vivono in zone
con attività iniziale >37000 Bq/m2
senza necessità di misure protettive
Altri tumori e sintomi
Fuori dall’ex URSS, non si sono
riscontrate dosi superiori a 0.8 mSv
(1/3 del fondo naturale)
- Nessun aumento di tumori e leucemie
(ma tempo ancora troppo breve)
- Aumento di tumori maligni ai liquidatori
(conclusioni non chiare)
- Vari sintomi psicologici
(ma non attribuibili
Quanti morti in totale?
direttamente
28+2 subito, 14 successivamente
all’esposizione a
Stima realistica effetti nel tempo: 4000
radiazioni)
(non certo 300000!)
P.Montagna
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pag.35
L’ENERGIA NUCLEARE
L’energia nucleare…
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Fissione e fusione nucleare
Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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diabolica?
utile alla società?
catastrofica?
conveniente?
diffusa
in Italia, in Europa, nel mondo?
è…
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pag.36
L’energia utilizzabile
Dall’energia nucleare
si ottiene solo
energia elettrica!
P.Montagna
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pag.37
L’energia nucleare
è “buona” o “cattiva”?
Come ogni cosa, ha vantaggi e svantaggi
Fissione:
+
-
facile innesco e controllo
costo e produzione combustibile
forte inquinamento radioattivo
pericolo di catastrofe
Fusione:
+
disponibilità illimitata combustibile
nessun inquinamento
difficile innesco (altissime temperature)
-
P.Montagna
19/03/10
Æ fusione fredda?...
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pag.38
Energie a confronto
Per il contributo
sulle fonti di energia
grazie a
Massimo Marinucci
P.Montagna
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pag.39
Perché usare l’energia nucleare
L’energia prodotta per unità di materiale consumato è la maggiore ottenibile
235U
produce 3.700.000 volte più energia della stessa quantità di carbone
Una centrale da 1000 MW può essere alimentata da
2 tonnellate di 235U (7 camion) ogni anno e mezzo
100 tonnellate di carbone (1 treno) ogni … giorno!
+ 350.000 tonnellate di cenere + 4.000.000 di tonnellate di CO2 immessi nell’atmosfera
Il costo di produzione è competitivo con quello del carbone
L’uranio è abbastanza abbondante
USA, Sud Africa, Australia, Canada, Nigeria:
riserve tra 270 e 2400 migliaia di tonnellate
La quantità di scorie prodotte è minore
(ma sono le più pericolose!)
Per il contributo
sull’energia nucleare
grazie a
Andrea Negri
P.Montagna
19/03/10
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pag.40
L’uranio arricchito
L’uranio naturale è un metallo relativamente comune
che si trova nei minerali e nell’acqua del mare.
E’ costituito da: 99.3% 238U + 0.7% 235U.
L’unico isotopo naturale fissile è il 235U, troppo
scarso per generare una reazione a catena.
Va pertanto arricchito: 3-5 % per i reattori
90 % per la bomba atomica.
Arricchimento dell’uranio (difficile e costoso!)
Impossibile per via chimica (due isotopi dello stesso elemento)
Reazione uranio-fluoro: si ottiene esafluoruro di uranio (UF6), gassoso sopra i 56.4 °C,
dal quale si può ottenere l’arricchimento o per diffusione gassosa o per centrifugazione.
Dopo l'arricchimento, l'esafluoruro è decomposto, riottenendo uranio metallico e fluoro
gassoso, dopodiché è ossidato a formare diossido di uranio UO2.
(Contemporaneamente, si produce così uranio impoverito).
Problema politico:
chi ha impianti per arricchire l’uranio può anche costruire ordigni nucleari!
P.Montagna
19/03/10
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pag.41
Quanta energia nucleare si produce?
Quanto uranio è necessario per produrre una potenza di 1 GW?
1 fissione di 235U produce energia di circa
200 MeV = 200·1.6·106·10-19 J = 3.2·10-11 J
Quindi per ottenere 1 GW = 109 J/s = N·(3.2·10-11 J)
occorrono N = 109/3.2·10-11 = 3·1019 fissioni/s
Poiché in 1 g di
235U
sono contenuti circa (6·1023)/235 = 3·1021 atomi,
si può stimare che
per ottenere 1 GW di potenza occorrono 0.01 g di
235U
Un reattore da 1 GW in 1 giorno (86400 s) richiede quindi 860 g di 235U,
cioè, tenendo conto che il 235U è circa il 3-5% del totale, 860/0.04 =
circa 20 kg di uranio al giorno
P.Montagna
19/03/10
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pag.42
Combustibili e scorie a confronto
La medesima potenza di un Gigawatt
viene prodotta bruciando in un giorno circa
1 kg di 235U (20 kg di uranio), 2 tonn di petrolio, 3000 tonn di carbone
Un reattore nucleare movimenta quindi quantità di combustibile
enormemente minori e produce una massa di scorie (gas, polveri, residui
di produzione) proporzionalmente più bassa.
In tabella sono riportate in tonnellate/anno, per vari tipi di impianto,
emissioni e rilasci per una potenza di 1000 MWe (megawatt-elettrici)
P.Montagna
19/03/10
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pag.43
La gestione delle scorie radioattive
Ogni due anni circa i reattori vengono fermati e il 25/30% delle barre di combustibile bruciato
viene rimosso e collocato in piscine di decadimento adiacenti al reattore finché la maggior parte
della radioattività a vita media breve è svanita.
Ciò che resta costituisce le cosiddette scorie radioattive: di esse
• il 95% sono materiali a bassa attività (soprattutto 238U)
• il 5% sono materiali ad alta attività: frammenti di fissione, nuclei radioattivi leggeri, nuclei
più pesanti dell’uranio (es. plutonio 239Pu) e i cosidetti attinidi minori, a vita media lunghissima.
Principio di smaltimento: i rifiuti radioattivi sono depositati in un sito e in un modo tali che le
sostanze pericolose in essi contenute non possano venire a contatto con la biosfera, isolandole
quindi dall’acqua e dai fenomeni sismici.
Se l’intera massa dei rifiuti radioattivi, (circa 20 tonnellate all’anno per un reattore da 1000
MWe) viene così depositata, la presenza degli attinidi richiederà che il sito mantenga le sue
caratteristiche stabili per migliaia di anni!
Si sta perciò affermando in tutto il mondo il ritrattamento del materiale
scaricato dai reattori: uranio e plutonio sono riutilizzati per fabbricare
combustibile fresco, mentre con nuove tecniche si sta avviando la
trasmutazione attraverso fissione con neutroni veloci dei radioisotopi
a lunga vita per trasformarle in sostanze a vita media più breve di
piu agevole conservazione.
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
pag.44
Il problema delle scorie radioattive
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
pag.45
Verso la quarta generazione
Dopo Chernobyl, progettati reattori di terza generazione, già innovativi:
- Sistemi di sicurezza completamente passivi (refrigerazione per convezione naturale,
moto di fluidi per gravità, resistenza materiali ad alta temperatura)
- Standardizzazione spinta per la riduzione dei costi, operatività per lungo periodo,
assorbitori bruciabili, elevato n. di atomi che fissionano per unità di combustibile).
Ora individuati 6 tipi di reattori di quarta generazione, da realizzare entro il 2030
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
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L’ENERGIA NUCLEARE
L’energia nucleare…
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Fissione e fusione nucleare
Neutroni e uranio
Reattore nucleare
Centrali nucleari
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diabolica?
utile alla società?
catastrofica?
conveniente?
diffusa
in Italia, in Europa, nel mondo?
è…
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
pag.47
Il nucleare in Italia: in teoria…
Reattore Triga Mark II
LENA, Univ.Pavia
P.Montagna
19/03/10
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Il nucleare in Italia: … e in pratica!
Dopo il disastro di Chernobyl, in Italia si
diffonde tra l’opinione pubblica un
sentimento di ostilità e di rifiuto nei
confronti dell’energia nucleare: i risultati
di tre referendum popolari (1987), pur
riferendosi ad aspetti puramente tecnici
del nucleare, sono interpretati dalla
grande maggioranza delle forze politiche
e dai cittadini come un netto rifiuto della
politica energetica nucleare.
Referendum 8 novembre 1987
Votanti: 65.1 %
NO (80.6%)
alla costruzione di nuove centrali
nucleari in Italia
NO (71.9%)
alla partecipazione dell'Enel
a impianti nucleari all'estero
NO (79.7%)
ai contributi per incentivare
le centrali nucleari
In Italia
non esistono più centrali nucleari:
le 4 esistenti, a
Caorso (PC), Trino (VC), Latina, Garigliano (CE),
sono state chiuse (non smantellate!),
e nessun’altra verrà più costruita.
Ma l’Italia deve
importare una enorme quantità di energia
dai Paesi vicini (es.Francia).
E se avvenisse un incidente ai nostri confini...
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
pag.49
Il nucleare ai nostri confini
Dal 1987 l'Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a un passo
da noi. L'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione ambientale) le considera, dal punto di
vista delle conseguenze di un eventuale incidente sulla popolazione e sull’ambiente,
come se fossero praticamente nel territorio italiano.
13 centrali a meno di 200 km dai nostri confini:
Francia: Phenix, Tricast, Cruas, St-Alban, Bugey, Fessenheim
Svizzera: Muenleberg, Goesgen, Beznau, Leibstadt
Germania: Grundemmingen, Isar
Slovenia: Krsko
Mappa delle fonti di un possibile
inquinamento nucleare per l’Italia
Sono evidenziati in rosso i centri di
rilevamento di radiazioni che dovrebbero
dare tempestivamente l’allarme in caso
di incidente nucleare.
P.Montagna
19/03/10
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pag.50
Il nucleare in Europa
P.Montagna
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Il nucleare in Europa
P.Montagna
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Il nucleare nel mondo
Í 441 impianti nucleari operativi con una capacità totale di 368 GW
Í circa 30 impianti nucleari in costruzione
Situazione
Dicembre 2005
P.Montagna
19/03/10
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Nucleare, luoghi comuni e realtà
Si sente dire…
“Il disastro di Chernobyl ha prodotto un ripensamento generale sull’energia
nucleare, che a livello mondiale è ormai in via di abbandono …”
Ma in realtà…
Potenza nucleare in funzione nel mondo (dic.1985): 250 MWe (megawatt elett.)
Potenza nucleare in funzione nel mondo (dic.2005): 368 MWe (+47 %)
Reattori attivi (dic.2005): 441
Reattori in costruzione/progetto: 39
Energia complessiva prodotta:
circa 2600 GWh (= circa 1016 J)
Si sente dire…
“Il nucleare ha un ruolo marginale: è solo il 7% dell’energia prodotta nel mondo…”
Ma in realtà…
Il nucleare non serve a produrre energia, ma energia elettrica.
Il suo contributo va quindi confrontato con la produzione di energia elettrica.
L’energia nucleare contribuisce alla produzione elettrica (dati ONU 2002):
per il 35 % in Europa, per il 25 % nei paesi dell’OCSE, per il 17 % nel mondo
Oggi l’energia nucleare è la prima fonte di produzione elettrica in Europa
(davanti al carbone).
P.Montagna
19/03/10
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pag.54
Rinunciare all’energia nucleare?
La verità è che non vi abbiamo mai rinunciato...
L'energia elettronucleare soddisfa il 17% del fabbisogno elettrico mondiale
e il 35% di quello europeo. Dal 1995 in poi, anche l'Italia ha importato
elettricità nucleare dall’estero per quote variabili fra il 14 e il 18%.
Con la decisione di fermare
le nostre centrali
non abbiamo rinunciato
all'energia nucleare:
l'abbiamo resa una nuova
fonte d'importazione.
Nel frattempo il nostro
sistema energetico
continua a dipendere
…e voi, che cosa
ne pensate?
per oltre l'80% dall'estero.
P.Montagna
19/03/10
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Una lettura consigliata
Recensione da: Le Scienze, dicembre 2007, n. 472
Giancarlo Nebbia
Nucleare: il frutto proibito
Bompiani, Milano, 2007 - pp. 250 - euro 12,00
Se, come sembra, qui da noi riprenderà il dibattito sull'impiego dell'energia
nucleare, segnatevi questo libro. Sarà molto utile per evitare le insidie della
disinformazione, da qualunque parte esse provengano (il partito dei pro e
il partito dei contro). E' bene chiarire subito che Giancarlo Nebbia è un
fisico nucleare, e tra le altre cose è primo ricercatore dell'Istituto di Fisica
Nucleare e consulente per l'Agenzia internazionale per l'energia atomica nel campo delle
tecnologie nucleari applicate alla sicurezza. Dunque la visione dell'autore sull'impiego
dell'energia atomica è chiara: si può fare. Ma l'impostazione del libro non vuole argomentare il
si di Nebbia all'atomo, almeno non in modo diretto e militante tipico di altri scritti su questo
tema. L'autore, piuttosto spiega perché è sbagliato considerare la fisica nucleare come uno dei
grandi mali procurati dalla scienza moderna. E l'argomentazione è ricca di numeri e statistiche
su cui ragionare, di fatti travisati o mistificati da chiarire ( per esempio l'impatto del disastro di
Chernobyl e quello di Bhopal), di applicazioni che sul nucleare si basano e troppo spesso non
viene ricordato, o meglio, spiegato (per esempio le applicazioni nella medicina e nell'arte).
Nebbia non sfugge al lato oscuro del nucleare (in primo luogo gli armamenti e il rischio di
prolificazione globale) che però non può essere l'unica visione di un sapere che ha dato e molto
sta dando ancora oggi all'umanità.
Giovanni Spataro
P.Montagna
19/03/10
Energia nucleare - Liceo "Omodeo" Mortara
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