Diolaguardia - Sorrivoli

Transcript

Diolaguardia - Sorrivoli
Diolaguardia – Sorrivoli – Diolaguardia
Quand uiè da magnè… è il commento sul branco che si incontra in piazza alle 19 per partire alla
volta di Diolaguardia, sorprendentemente numeroso visto che si trattava di una trasferta in collina e
si affrontava la prima tappa con forti dislivelli. All’arrivo in piazza incontriamo Marco Galassi,
titolare della pizzeria Ci ne Ma, che ci augura una buona camminata e si dispiace di non poter
venire con noi causa un aperitivo con due gentili signorine al Bar dei Marinai. Dopo qualche minuto,
non si sa se per la troppa gentilezza o poca disponibilità delle signorine, Marco entra a far parte dei
Lupi. Arriviamo a Diolaguardia dopo un lungo viaggio a bordo della macchina di Lupo di mare,
allietato dalle suadenti melodie di uno dei più grandi e famosi xilofonisti del mondo, tale… A
Diolaguardia troviamo cumuli di neve ai bordi della strada che riflettono la luce di una luna quasi
piena e rendono più romantico il paesaggio, invitando alla camminata. Il tempo di una foto di
gruppo, scattata gentilmente da un amico di Ivan e che, però, non vede presente il trepidante
Lancialupo, colto al momento da impellenti bisogni fisiologici. Il primo tratto della camminata è in
preoccupante discesa, facendo temere le sofferenze da affrontare al ritorno a stomaco pieno. A metà
percorso prendiamo una strada secondaria, via Gazzolina, ripida, in parte sterrata e punteggiata
dall’abbaiare dei cani, che sollevano le prime perplessità sul percorso. Giunti a Sorrivoli
ricompattiamo il gruppo e affrontiamo la pericolosa discesa verso l’agriturismo Le Spighe. I tratti
ghiacciati invitano a una discesa prudente, “Cercate lo sporco”, ripete saggiamente Lupo di mare,
oppure a rispolverare una ormai fioca esuberanza giovanile, come Piper lupo che scende all’indietro
scivolando su una gamba sola. Il branco, nelle sue avanguardie e nella sua pancia, procede
comunque con passo sicuro, quando però, improvvisamente… il fattaccio. Nelle retrovie (e dove se
no!) Lancialupo, forse distratto da pensieri audaci e lussuriosi, forse in preda ai crampi della fame,
forse spossato dalla sua prima settimana in palestra, forse addirittura spinto, come sostiene qualcuno,
sta di fatto che affronta imprudentemente una curva, scivola e si ritrova steso sul ghiaccio, dolorante.
Un brutto colpo, che lo spinge ad imprecare all’indirizzo di Lupus in fabula, facendo compagnia ad
Arsenio lupin, il quale, arrivato all’agriturismo, augura a chi scrive una defecazione lenta e molto
frequente. I postumi del colpo purtroppo si fanno sentire: a tavola Lancialupo annuncia, fra la
costernazione generale, che non parteciperà alla Mercato – Cesenatico e che si dovrebbero fare solo
dei Dadi. E non cambia idea neanche dopo aver bevuto un dignitoso vino novello (“Il sangiovese è
sempre un vino nuovo”, dice saggiamente Lupo di mare), aggredito squisiti tortelli ai funghi,
gustose tagliatelle (“Ma la mia Cristina le fa meglio”, dice Lancialupo) e azzannato un carnoso
stinco di maiale, naturalmente imitato dal resto dei lupi, come documentato dalle sempre preziose
istantanee di Spiderwolf. Si riparte, dopo una votazione sul percorso che porta a scegliere la strada
asfaltata, inizialmente in discesa ma che poi prevede una terribile salita: Ardiano. Si cammina
godendosi il silenzio della notte e il paesaggio delle colline innevate rischiarate dalla luna,
accompagnati, come all’andata, dal latrato dei cani in lontananza. Ancor prima di cominciare la
salita, il gruppo Lancialupo accusa un pesante ritardo, che spinge addirittura Lupo della steppa,
Lupo di mare e Lupo drudi senior a portarsi avanti per evitare l’ibernazione. La salita è di quelle
toste, ma viene affrontata con passo grintoso, la media, viste le pendenze, è molto alta. Ad Ardiano,
al termine del tratto duro, si erano perse le tracce di Lancialupo, rintracciato solo grazie al satellite e
ad una trasmissione televisiva di Rai Tre. Dobbiamo riconoscere però, che pur con il suo passo,
Lancialupo ha recuperato forza e morale, grazie anche al valido e generoso sostegno di Lupolullone
e Passodelupo, che gli hanno consentito un arrivo, seppur distanziato, più che dignitoso e che lascia
ben sperare per il futuro.
È stata una grande serata per i lupi.