Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli
Transcript
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà». La sapienza della Croce - Ma voi, chi dite che io sia? È la domanda di Gesù al cuore del vangelo e al cuore di ogni uomo e di ogni stagione. Risponde Pietro: il Cristo di Dio. Ma la risposta di Pietro, attraversando il cuore di ogni uomo, deve diventare una risposta personale, la mia risposta a Lui, oggi, adesso. E la croce diventa il luogo dove il Trafitto interroga ognuno di noi. Dinanzi a Lui, come ad un figlio unico, ognuno è chiamato a diventare uno in Cristo Gesù. Per dare una risposta puntuale, bisogna andare dietro di Lui mettendo le nostre orme nelle sue. La croce diventa il luogo della sofferenza e perciò dell'amore e solo nella croce la risposta diventa autentica. Le tre risposte hanno sempre a che fare con la resurrezione. Gesù impone il silenzio: passione e risurrezione sono notizie grandi, da custodire nella profondità del silenzio e possibili da comprendere solo nella sequela del "venire dietro a me". Proprio perché "i discepoli erano con lui", gli avvenimenti futuri riguardano anche loro. Il cammino si dovrà concludere con la pasqua di Gerusalemme: croce e resurrezione. La croce si comprende nell'essenza di Dio. Dio muore in croce per noi peccatori, perché è amore e ci ama essendo noi sulla croce. La croce è il nostro male che lui si addossa perché ci ama. La sofferenza di Dio, però, fa sì che l'ultima parola non sia la morte, ma la vita. Rinnegare se stessi è ricevere la propria vita in dono, come grazia e poiché il nostro unico problema è quello di salvarla o perderla, seguire Gesù e rinnegare noi stessi è questione decisiva. Come in Gesù il suo "deve molto patire" fa parte del suo essere "il Cristo di Dio", così il dolore, le malattie, l'angoscia, la prova, i fallimenti, la fatica, lo scoraggiamento, la morte fanno parte della nostra condizione di discepoli. Questa consapevolezza cambia il modo di guardare la vita nostra e quella degli altri. Parrocchia S. Andrea Apostolo - Gonnesa - Via S. Andrea n. 45 Tel.: 078145210 - email: [email protected] Sito ufficiale Parrocchia S. Andrea Gonnesa – www.parrocchiagonnesa.it SAN LUIGI GONZAGA 21 giugno GIORNO MESSA. COLORE LITURG. Domenica 19 Giugno 2016 ANNO C Lit. delle Ore IV settimana Lunedì 20 Giugno 2016 PROPRIA VERDE Martedì 21 Giugno 2016 Mercoledì 22 Giugno 2016 - Ore 08:00 - S. MESSA DEL GIORNO - Ore 10:00 - S. MESSA DELLA FAMIGLIA “ La Fede nasce quando la ragione guarda il cielo con gli occhi del cuore.” Della XII settimana del Tempo Ordinario - Ore 18:30 + S. MESSA defunti Desogus ALBINO e DELIA - “Incontro Cenacolo Eucaristico Mariano”. FERIA VERDE MEMORIA BIANCO FERIA VERDE “ Apparire agli occhi umani, scomparire da quelli di Dio.” SAN LUIGI GONZAGA, religioso - Ore 18:30 + S. MESSA defunta Fois MIRANDA “Per custodire la purezza occorre la preghiera” Della XII settimana del Tempo Ordinario - Ore 18:30 + S. MESSA defunti Sanna MARIO e Reverdini IOLANDA - “Incontro Rinnovamento nello Spirito Santo” “Se le fatiche della vita ti affliggono, allarga le braccia come Gesù in croce: è il modo migliore per incontrarlo.” Giovedì 23 Giugno 2016 Venerdì 24 Giugno 2016 Sabato 25 Giugno 2016 Domenica 26 Giugno 2016 Della XII settimana del Tempo Ordinario - Ore 18:30 + S. MESSA defunta Assorgia PEPPINA “Chi stesso.” NATIVITÀ DI SAN GIOVANNI BATTTISTA - Ore 18:30 + S. MESSA defunto Mons. Penitenti GIULIO “Il mio credo è l'amore per il prossimo che si realizza con la pace.” Della XII settimana del Tempo Ordinario - Ore 17:30 - FERIA VERDE SOLENNITÀ BIANCO FERIA VERDE Come alla domenica “Sai da che riconosci che Dio è in te? Se nonostante le tue tristezze sai sorridere al fratello.” ANNO C Lit. delle Ore I settimana PROPRIA VERDE - Ore 08:00 - S. MESSA - Ore 10:00 - S. MESSA DELLA FAMIGLIA - Ore 18:30 - BATTESIMO DI BIANCA CINTI “Ho chiesto pane a Dio e mi ha dato sabbia. Ho chiesto acqua e mi ha dato aceto. Ho chiesto perdono e mi ha dato tutto.” Natività di San Giovanni Battista Profeta e martire - 24 giugno Giovanni Battista è l'unico santo, oltre la Madre del Signore, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di Gesù. Giovanni è il Precursore del Cristo con la parole con la vita. Il battesimo di penitenza che accompagna l'annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca. Parrocchia S. Andrea Apostolo - Gonnesa - Via S. Andrea n. 45 Tel.: 078145210 - email: [email protected] Sito ufficiale Parrocchia S. Andrea Gonnesa – www.parrocchiagonnesa.it Figlio del marchese Ferrante Gonzaga, nato il 19 marzo del 1568, fin dall'infanzia il padre lo educò alle armi, tanto che a 5 anni già indossava una mini corazza ed un elmo e rischiò di rimanere schiacciato sparando un colpo con un cannone. Ma a 10 anni Luigi aveva deciso che la sua strada era un'altra: quella che attraverso l'umiltà, il voto di castità e una vita dedicata al prossimo l'avrebbe condotto a Dio. A 12 anni ricevette la prima comunione da san Carlo Borromeo, venuto in visita a Brescia. Decise poi di entrare nella compagnia di Gesù e per riuscirci dovette sostenere due anni di lotte contro il padre. Libero ormai di seguire Cristo, rinunciò al titolo e all'eredità ed entrò nel Collegio romano dei gesuiti, dedicandosi agli umili e agli ammalati, distinguendosi soprattutto durante l'epidemia di peste che colpì Roma nel 1590. In quell'occasione, trasportando sulle spalle un moribondo, rimase contagiato e morì. Era il 1591, aveva solo 23 anni.