L`emblema della cooperazione tra meccanica ed elettronica
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L`emblema della cooperazione tra meccanica ed elettronica
PAGINA 4 L’emblema della cooperazione tra meccanica ed elettronica Tecnologia CNC: sempre più diffusa e richiesta. L’analisi del rinnovato ruolo di macchinari ed operatori N egli ultimi tempi sono indubbiamente numerose le occasioni nelle quali ci si imbatte in termini specifici che riguardano l’elettronica e la meccanica. Quante volte avrete sentito nominare macchine ed operatori CNC? E non mi riferisco unicamente ad esperti e professionisti del settore i quali, per forza di cose, fronteggiano giorno dopo giorno i riscontri che il progresso tecnologico apporta in questa o quella particolare disciplina; anche semplicemente chi, alla ricerca di un impiego, si sofferma ad osservare le offerte di lavoro noterà con stupore la ricorrenza (recentissima) di queste tre letterine che, in successione l’una dopo l’altra, ben poco rivelano riguardo le proprie oscure valenze. Già, perché le aziende meccaniche hanno abbracciato questa nuovissima tecnologia con entusiasmo travolgente e, in misura sempre maggiore, si trovano nella condizione di dover impiegare personale specializzato che possa permettere una sicura interazione delle nuove macchine con le vecchie. Cosa intendiamo perciò con la soprindicata ed apparentemente inconoscibile sigla? Qual è l’espressione che si cela dietro il diabolico arcano ? Computer numerical control. Le macchine in questione vengono utilizzate in ogni campo delle meccanica e sono oggi sempre più diffuse, nonostante al loro debutto fossero impiegate unicamente per lavorazioni ad altissima precisione. Esse altro non sono che l’evoluzione di una precedente tecnologia, quella delle macchine NC, la C che fa difetto va ad evidenziare una mancata automazione, o computerizzazione che dir si voglia, del controllo numerico, il quale rimane la costante caratteristica di tali congegni. Il controllo numerico caratterizza le macchine utensili il cui movimento durante la lavorazione è come monitorato da un meccanismo che ne comanda gli spostamenti; una macchina, insomma, che ha il compito di controllare, eseguendo un pre-impostato programma di lavoro; esse a differenza delle robotizzate sorelline minori, richiedono la supervisione dell’occhio umano. Le macchine che sfruttano queste innovazioni computerizzate sono, per lo più, torni, fresatrici, punzonatrici, presse piegatrici e macchine di taglio lamiere. La precisione dei lavori realizzati con questa metodologia è sorprendente ed arriva quasi a far vacillare l’essenza di inimitabile unicità dell’opera artistica: se l’occhio di chi osserva non è dei più ferrati in materia, risulterà alquanto arduo discernere le differenze tra oggetti d’arte realizzati a mano e lavorazioni in serie che ben poco hanno a che fare con l’ispirazione. Ma andando nello specifico della tecnica insita nelle macchine CNC, osserviamo l’importanza della motorizzazione degli assi, motori che sono in grado di variare la propria velocità, muovendo viti ad alta precisione; il computer svolge, ovviamente, il ruolo principale di controllo e comando di tutti i motori. Tutto ciò che risulta necessario fare è, quindi, impostare in un primo momento, il programma di lavoro, il quale verrà automaticamente realizzato senza la necessità di un successivo intervento umano. Sostanzialmente quello che cambia rispetto al passato è l’automazione di procedimenti che, una volta, erano affrontati in maniera differente: tornio e fresa tradizionali, ad esempio, avevano leve per comandare i numeri di giri e avanzamento dell’utensile o del pezzo, mentre tutto quel che rimane da maneggiare con le macchine CNC, sono monitor e tastiera di fronte ai quali ci si può comodamente sedere per digitare codici, che molto diligentemente verranno interpretati ed eseguiti. Qual è il ruolo, allora, del tanto bramato e ricercato operatore CNC all’interno del processo produttivo? Esso si profila come una sorta di composito professionale, che incarna le competenze dell’ingegnere e le abilità del meccanico. La sua mansione consta nella programmazione della macchina-computer e nella manutenzione della stessa, dal punto di vista della sostituzione e controllo di pezzi ed utensili. La figura professionale in questione va ad impersonare un concetto nuovo, quello di Meccatronica. Essa è una scienza, recente come lo è la parola stessa che suona quasi cacofonica all’orecchio inesperto, la quale studia l’interazione delle due discipline che ne compongono il termine, meccanica ed elettronica, così che la seconda possa agevolare e semplificare i sistemi di produzione della prima. Un software d’impiego concreto, insomma, che vede nell’utilizzazione della tecnologia CNC un emblema assoluto.