Aggiornamento quadro dissesto 2015

Transcript

REGIONE PIEMONTE
PROVINCIA DI VERCELLI
COMUNE DI BORGOSESIA
Variante strutturale al vigente P.R.G.C.
RG1 - Relazione geologica per l'aggiornamento del quadro del
dissesto agli effetti degli eventi meteorici del novembre 2014
Elaborato
Codice
/Borgosesia/1//015
Rev.
Data
.
0
maggio 2015
I tecnici incaricati:
1
ATP
2
Dr. Geol. Fulvio Epifani
Dr. Geol. Marco Innocenti
Dr. Geol. Eugenio Zanella
3
Il Richiedente:
Comune di BORGOSESIA
Piazza Martiri n. 1 - BORGOSESIA (VC)
Il Responsabile del procedimento:
Geom. SENATORE
Associazione temporanea di professionisti
eletta nella sede di Via Pietrino Belli 65 - 10145 TORINO – Tel. e Fax 011-7495917
ATP - FULVIO EPIFANI, MARCO INNOCENTI, EUGENIO ZANELLA - GEOLOGI
VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. DI BORGOSESIA
SCHEDE DI AGGIORNAMENTO DEL QUADRO DEL DISSESTO
AGLI EFFETTI DEGLI EVENTI METEORICI DEL NOVEMBRE 2014
I significativi eventi meteorici che hanno interessato il territorio comunale nel mese di
novembre 2014 hanno prodotto effetti che hanno richiesto un puntuale esame dei nuovi
dissesti e la verifica della loro incidenza sulle previsioni di pericolosità geologica e idoneità
all'utilizzazione urbanistica già delineate nella cartografia geologica definita in precedenza
con l'adozione del progetto preliminare della Variante strutturale del PRGC.
Fatta salva la necessità di procedere al dovuto aggiornamento della Carta geomorfologica Quadro del dissesto, riportando le manifestazioni di frana o gli episodi di allagamento che
hanno interessato sia i versanti, sia i fondovalle, seppure coinvolgendo generalmente
superfici di estensione non particolarmente vasta e talvolta molto ridotta, si è altresì
imposta l'esigenza di apportare qualche modifica alla Carta della pericolosità geologica,
laddove le previsioni di utilizzo urbanistico senza condizionamenti non potevano più essere
confermate a motivo della presa d'atto dei fenomeni manifestatisi e dell'insorgenza delle
nuove condizioni di pericolosità, e si rendeva necessaria l'attribuzione di una classe più
penalizzante rispetto a quella precedentemente assegnata.
Nelle pagine seguenti, organizzate in forma di scheda, vengono fornite le informazioni
riguardanti i più rilevanti dissesti esaminati attraverso ricognizioni e rilievi di campo, ovvero
quelli che hanno indotto ad apportare limitazioni alle previsioni di utilizzo urbanistico dei lotti
interessati
o
comunque
impongono
un
qualche
livello
di
attenzione
da
parte
dell'amministrazione.
La
numerazione
fenomenologia
delle
schede
dissestiva,
segue
valutata
un
non
ordine
tanto
progressivo
sull'estensione
di
importanza
areale
del
della
territorio
compromesso, quanto piuttosto sulla scorta delle ricadute che si potrebbero determinare
sugli insediamenti abitativi coinvolti o sulle previsioni, magari già in essere, di un utilizzo
edificatorio di quegli areali.
Degli altri dissesti minori censiti e riportati nella cartografia tematica, riguardanti
principalmente scivolamenti pellicolari di suolo vegetale e/o copertura eluvio-colluviale,
viene proposta la semplice localizzazione e la documentazione fotografica.
COMUNE DI BORGOSESIA (VC) - Aggiornamento quadro dissesto per Variante strutturale P.R.G.
1
Scheda sito
1 - Cà Perdomi
Localizzazione
Fascia basale del versante collinare in sinistra idrografica del F. Sesia a monte di Viale Varallo e
della linea ferroviaria Novara-Varallo Sesia.
2
Coronamento del dissesto gravitativo recente
Intervento di ripristino con gradonatura del pendìo e realizzazione di terre armate
3
Descrizione del fenomeno
Il fenomeno parossistico è consistito essenzialmente in una colata di fango (mud flow)
determinata per saturazione e fluidificazione delle parte più corticale dei terreni di copertura.
Nel suo percorso verso valle su settore di pendìo estremamente acclive, la massa fangosa
pellicolare ha attraversato il giardino della proprietà GALLINA e si è arrestata contro un
muretto di recinzione.
L'evento, di contenuta importanza, si inquadra però in una più importante fenomenologia che
riguarda il settore di versante analizzato, ovvero la presenza di un'area in dissesto
corrispondente ad un antico movimento gravitativo complesso e composito, ora
apparentemente stabilizzato, con prevalente componente di scivolamento rotazionale e piano/i
di scorrimento più o meno profondi.
La riattivazione manifestata in concomitanza con l'evento piovoso del novembre 2014 ha
riguardato il settore di monte dell'antico corpo di frana e coinvolto la porzione più superficiale
della coltre eluvio-detritico-colluviale.
I rilievi di campo effettuati in questo settore hanno messo in luce alcune fessurazioni del
terreno ad andamento grosso modo parallelo alle isoipse oltre che evidenti manifestazioni di
taglio.
Con l'attuale disponibilità di dati ed in mancanza di prospezioni geognostiche approfondite non
è possibile procedere ad una più dettagliata e precisa modellizzazione del fenomeno e definirne
il reale stato di attività nel suo complesso.
E' verosimile supporre che lo scavo di versante praticato per l'approntamento del piano di posa
dei fabbricati residenziali di recente costruzione abbia favorito la destabilizzazione del settore di
testata dell'antico corpo di frana.
Più precise e puntuali definizioni del fenomeno potranno effettuarsi solo dopo l'esecuzione di
un'adeguata campagna di indagini geognostiche e monitoraggi strumentali.
Da segnalare, in ultimo, la presenza, di un serbatoio d'acqua (o bottino di presa?) dismesso,
risalente alla prima metà del secolo scorso, ubicato appena lateralmente al fenomeno franoso
avvenuto nel novembre 2014, ove si raccolgono le acque di una locale scaturigine.
Quest'opera starebbe a testimoniare la presenza di una circolazione idrica cospicua nell'area
presa in esame, le cui caratteristiche non sono però definibili in mancanza di una più
approfondita indagine.
La raccolta e lo smaltimento delle acque superficiali avviene attualmente per mezzo di una
canaletta di scolo con andamento artificializzato, di cui non è noto il recapito finale.
4
perimetrazione del dissesto
canaletta di scolo
5
situazione attuale
proposta di modifica
6
Proposta di modifica della classificazione di pericolosità geologica
Le condizioni rilevate richiedono approfondimenti di indagine mirati ad una più precisa
definizione geometrica e dinamica della frana.
Circa le azioni di pianificazione territoriale legate alla Variante strutturale del PRGC, poiché
non è possibile escludere, al momento, riattivazioni del dissesto è necessario, a fini cautelari,
procedere alla modifica della classificazione di pericolosità geologica riportata attualmente
nella carta di sintesi, attribuendo la Classe IIIb3 ai lotti esposti direttamente ai mud flow
superficiali, che si potrebbero ripetere in analoghe condizioni di piovosità, la Classe IIIb2 a
quelli immediatamente laterali, e la Classe IIIa ai settori non edificati gravati comunque da
pericolosità.
In accordo con quanto proposto dalla Circ. PGR 8 maggio 1996 n. 7/LAP, i fabbricati che si
localizzano al piede dell'ipotizzato, antico, corpo di frana stabilizzato, possono permanere in
Classe IIb, almeno fintanto che gli auspicati approfondimenti di indagine non venissero ad
evidenziare movimenti in atto anche in quel settore del corpo di frana.
Risulta altresì indispensabile garantire un costante monitoraggio geologico finalizzato a
cogliere le manifestazioni di eventuali pulsazioni o evoluzioni del fenomeno franoso, che
potrebbero produrre effetti sulle abitazioni esistenti, mettendo a rischio l'incolumità dei
residenti.
A scopo preventivo è in ogni caso consigliabile prevedere la realizzazione di interventi di
drenaggio, raccolta e smaltimento delle acque meteoriche ruscellanti nella zona di testata
della frana, al fine di evitarne per quanto possibile l'infiltrazione in profondità.
7
Scheda sito
2 - Via San Grato
Localizzazione
San Grato (Montrigone). In prossimità del quadrivio fra le Vie San Grato, Montà e San Rocco.
8
9
Le copiose precipitazioni del novembre 2014 raccolte nel bacino imbrifero sotteso alla vallecola
retrostante, profondamente incisa, che trova sbocco nella pianura alluvionale senza che le
acque in essa raccolte siano adeguatamente canalizzate, hanno convogliato a valle una
rilevante portata che la caditoia esistente e la tubazione di sottopasso del piazzale asfaltato
adibito a parcheggio per autoveicoli, di recente realizzazione, non sono state in grado di
smaltire per evidente sottodimensionamento (si consideri che la portata di piena raccolta nel
bacino dovrebbe transitare attualmente in una tubazione ∅ 30 cm!).
L'ampio piazzale asfaltato, quindi impermeabile, ha contribuito ad aggravare gli effetti della
piena impedendo l'infiltrazione nel terreno di una rilevante aliquota di acqua di ruscellamento
superficiale.
Questa si è quindi riversata sulla viabilità sottostante interessando anche alcune abitazioni
presenti nell'area.
Gli effetti del fenomeno alluvionale riscontrato sicuramente ripetibili con intensità
eventualmente ancora più gravosa, non consentono di essere fronteggiati con l'adozione di
accorgimenti attuabili a livello del singolo lotto urbanistico.
L'attribuzione attualmente vigente della Classe IIa alle aree risultate inondate non può
pertanto, per motivi cautelari e di prevenzione, essere mantenuta.
Se ne propone pertanto la trasformazione in Classe IIIb2.
Resta però evidente la necessità di provvedere quanto prima alla realizzazione di efficaci opere
di regimazione idraulica, a partire dallo sbocco della vallecola nella piana alluvionale, in grado
di intercettare e convogliare le acque di piena e di recapitarle nella rete di smaltimento (di cui
occorrerà verificare l'adeguata officiosità idraulica), impedendone la dispersione areale e il
ruscellamento incontrollato.
Per quanto riguarda il cronoprogramma delle opere di riduzione o eliminazione della
pericolosità geologica-idraulica, a titolo esemplificativo, e fatto salvo quanto potrebbe
diversamente emergere dai necessari approfondimenti puntuali, è ragionevole supporre che
l'obiettivo può essere raggiunto effettuando alcuni fondamentali interventi, come
l'adeguamento della sezione della condotta di smaltimento che sottopassa il piazzale asfaltato e
una generale regimazione e canalizzazione delle acque a monte dell'imbocco del percorso
sotterraneo, che ora si espandono arealmente in modo incontrollato.
10
Scheda sito
3 - Zona Moione
Localizzazione
Estremo settore settentrionale del concentrico abitato di Borgosesia, in fregio alla ferrovia
Novara-Varallo, alla base della dorsale di Cartiglia.
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12
Rio Cartiglia a monte dell'attraversamento della massicciata ferroviaria
Rio Cartiglia all'imbocco dell'attraversamento della massicciata ferroviaria
13
Le acque ruscellanti dal versante che raccorda il crinale collinare di Cartiglia con la piana
alluvionale del T. Sesia, oltre a quelle scolanti dal piccolo bacino imbrifero sotteso alla vallecola
fossile orientata NNE/SSW in direzione di Vanzone si sono raccolte nella vasta area prativa
pianeggiante collocata fra il piede del pendìo e il rilevato della ferrovia Novara-Varallo,
disponendosi anche lungo la via Moione e, attraverso il fornice rappresentato dal sottopasso
della linea ferrata, espandendosi nelle vie laterali di quota più bassa con conseguente
allagamento dei locali interrati delle abitazioni che sorgono nell'area.
Nella zona di San Secondo si è registrata altresì l'esondazione del Rio Cartiglia che, a partire
dalla massicciata ferroviaria della linea Novara-Varallo segue un percorso sotterraneo di cui
non è noto l'andamento, fino allo sbocco in Sesia.
L'imbocco della condotta sotterranea è però palesemente sottodimensionato rispetto all'entità
di portate di piena non ricorrenti.
Classificazione di pericolosità geologica
Le criticità indotte dall'inadeguata regimazione delle acque hanno prodotto effetti la cui entità
non è comunque tale da giustificare la proposta di una trasformazione in una classe di
pericolosità più penalizzante rispetto a quelle che connotano attualmente l'area (Classe IIa e
IIb).
Fa eccezione il corso del Rio Cartiglia che deve invece porre in corrispondenza del suo tracciato
un'adeguata fascia di rispetto in Classe IIIa, laddove attualmente è invece indicata la Classe
IIa.
Più a Nord, l'utilizzo urbanistico dell'area prativa dovrà tenere conto del fenomeno registrato,
sia attraverso la previsione di un innalzamento del piano di imposta dei fabbricati di 0,50 m
rispetto alla quota del naturale piano di campagna, sia provvedendo ad una efficace
regimazione delle acque di superficie e al loro corretto recapito nella rete di smaltimento, della
quale occorrerà verificare la capacità di convogliamento.
In tutti i casi deve essere fatto divieto di realizzare locali interrati.
Occorrerà in ogni caso verificare puntualmente che i terrapieni da realizzarsi per la
sopraelevazione dal piano di campagna del piano di imposta di nuovi fabbricati non arrechino
un peggioramento delle condizioni al contorno ed evitare, o ridurre al minimo indispensabile, la
formazione di superfici impermeabilizzate .
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situazione attuale
15
Scheda sito
4 - Frazione Agnona
Localizzazione
Versante idrografico destro della Valle del Fiume Sesia. Alla base del versante che raccorda il
crinale di Pian del Vecchio con il fondovalle alluvionale del Fiume Sesia.
16
Si è trattato di una serie di eventi consistenti in:
• Frazione di Agnona:
15 - lungo la strada comunale per la località Piancastello ha ceduto un tratto del muro di
contenimento della sede stradale con conseguente franamento della stessa nel tratto
interessato;
16 - In Via Piemonte i rii impostati nel soprastante versante hanno riversato sulla strada e in
alcune vie pedonali interne una notevole quantità di acqua e fango;
18 - l'intensa attività erosiva di alcuni rii minori ha danneggiato le fondazioni e
sottofondazioni di una parte della struttura pubblica adibita a parcheggio;
38 - la dinamica torrentizia del Rio Dorava ha causato intensa erosione e danneggiamento
delle sponde del corso d'acqua.
La pericolosità geologico-idraulica dell'area, specialmente lungo le direttrici corrispondenti allo
sbocco nel fondovalle dei rii impostati sul versante a monte dell'abitato, era già nota, tanto
che è risultato necessario gravare una parte di essa con i vincoli previsti dalla L 64/74.
Le aree interessate dagli effetti dell'ultimo, significativo evento, erano già diffusamente
inserite in classe di elevata pericolosità geologico-idraulica.
E' sorta tuttavia l'esigenza di una modifica della previgente classificazione che tenesse in
conto le conseguenze della caduta al suolo delle piogge del novembre 2014.
A titolo cautelativo, relativamente ad un settore intercluso fra altri già posti in Classe IIIb3, si
è reputato opportuno modificare la Classe IIb di pericolosità geologica in precedenza
attribuitagli, trasformandola in Classe IIIb2.
Permane tuttavia la necessità di un costante monitoraggio dell'evoluzione dei fenomeni di
piena in occasione di eventi meteorici di elevato tempo di ritorno, unitamente a quella di
provvedere ad un riassetto della rete di raccolta e deflusso delle acque, talora inesistente o
comunque inadeguata a garantirne il corretto smaltimento.
17
situazione attuale
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Scheda sito
5 - Rio Pianezza
Localizzazione
Appena a Nord-Ovest dell'ospedale cittadino, in corrispondenza del primo tornante della Via per
Pianezza
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A seguito della piena del novembre 2014 la dinamica del Rio Pianezza ha causato erosioni
spondali e del letto torrentizio, con particolare danneggiamento del muro in sponda destra
appena a monte del sottopasso stradale della Via per Pianezza.
Proprio in corrispondenza dell'imbocco del sottopasso si assiste ad un restringimento d'alveo,
accompagnato dal grave sottodimensionamento della tubazione (∅ 60 cm) deputata al
trasferimento a valle della portata.
L'elevato volume idrico raccoltosi nel bacino imbrifero in occasione delle piogge novembrine,
cui si è verosimilmente associata una non indifferente portata solida costituita dai materiali
erosi dalle sponde, non ha trovato adeguato smaltimento attraverso il sottopasso, provocando
rigurgito a monte, esondazione e sversamento dell'acqua lungo la via.
L'area è già inserita nella Classe IIIa di pericolosità geologica
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Scheda sito
6 - Rio Croso brutto - Guardella
Localizzazione
Appena a Nord-Ovest dell'ospedale cittadino, in corrispondenza del primo tornante della Via per
Pianezza.
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L'area coinvolta dai due movimenti franosi è già inserita nella Classe IIIa di pericolosità
geologica. Per quanto riguarda eventuali influenze negative a valle non si ritiene che possano
variare le condizioni di pericolosità già delineate per quanto ocncerne la dinamica del Rio Croso
Brutto e quella del Rio Varcorba nel quale esso confluisce poco a monte dell'immissione nel T.
Sessera.
In mancanza di un'adeguata sistemazione è probabile si debba assistere ad un'evoluzione dei
due movimenti gravitativi.
Si tratta di due movimenti franosi contigui avvenuti su un promontorio roccioso in
corrispondenza della confluenza di due rii [Croso brutto ad Ovest (frana 34) - altro rio minore
ad Est (frana 33)], talché l'uno risulta rivolto a Sud-Est (33), l'altro a Sud Ovest (34).
Come si rileva dalle foto aree precedenti l'evento, l'area risulta boscata e priva di
urbanizzazioni.
I versanti coinvolti dai due dissesti gravitativi, incisi al piede dai corsi d'acqua richiamati,
presentano acclività molto elevate (dell'ordine di 60°-70°).
La causa dei movimenti è da ricondurre alla saturazione e al conseguente decadimento delle
forze di coesione e attrito interno della coltre di copertura eluvio-detritico-colluviale
determinata dalle intense piogge dell'autunno 2014, con coinvolgimento dell'orizzonte di
alterazione chimico-fisica del substrato roccioso che è localmente rappresentato dalle vulcaniti
permiane.
Un fattore che ha concorso ad aggravare gli effetti dello scivolamento gravitativo è stato
indubbiamente il peso della vegetazione arborea, agente in condizioni di riduzione delle forze
di resistenza del terreno.
Le masse franate si sono accumulate alla base del pendìo, ostruendo in un caso (33) l'alveo del
corso d'acqua con conseguente creazione di un piccolo bacinetto a monte; il rio ha
successivamente trovato una nuova via di deflusso favorendone lo svuotamento.
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DISSESTI MINORI INCIDENTI SULLA VIABILITA'
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Cedimento del muro di sostegno della carreggiata stradale
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Scivolamento superficiale di un tratto della scarpata stradale di monte
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Frana immediatamente a monte dell'imbocco del sottopasso stradale di un piccolo rio
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DISSESTI MINORI INCIDENTI SUI CORSI D'ACQUA
Erosione spondale del Rio di Rozzo con collasso della scogliera
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Erosione spondale del Rio di Rozzo
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DISSESTI MINORI INCIDENTI SU PROPRIETA' PRIVATE
Crollo di tratto di muro di sostegno della scarpata di scavo a monte della fabbrica
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Scivolamento di suolo vegetale lungo scarpata acclive. L'evoluzione del movimento franoso
può compromettere la stabilità di una stradina di collegamento perimetrale alle abitazioni
38
39
Scivolamento gravitativo della cotica erbosa di un terrapieno artificiale disposto
lungo il lato stradale di valle.
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Frana sotto il muro di sostegno della carreggiata stradale
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Aggiornamento quadro dissesto 2015

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