anno 2006 dicembre - Parrocchia San Pietro Apostolo

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anno 2006 dicembre - Parrocchia San Pietro Apostolo
dal campanile
di Azzano Decimo
Bollettino Parrocchiale di Azzano Decimo (PN) Italia
Dicembre 2006
Natale: tra passato-presente-futuro
Il Natale lo si capisce guardando molto indietro, allorché l'uomo rovinò il progetto
divino. La creatura umana non fu abbandonata al suo destino di morte. Dio da buon
Padre fece la promessa di inviare il Messia, il Salvatore. E nella pienezza del tempo,
il fatto straordinario: il Verbo, il Figlio di Dio si fece uomo e venne ad abitare tra noi.
Una storia di duemila anni attesta la sua venuta e l'efficacia della Sua opera. Da
quel seme marcito spuntò un grande albero: la Chiesa. Una storia meravigliosa,
pur con pagine oscure, di santità espressa in mille forme. Il Natale lo si capisce
guardandoci attorno: quanti si spendono nell'amore, aiutano, sostengono, difendono
la dignità dei poveri, dei malati, di chi ha preso vie sbagliate .. . Se il Figlio di Dio è
sceso per salvare l'uomo, la sua opera viene portata avanti un po' ovunque da quanti
credono e seguono il Maestro. La parabola del buon Samaritano è storia attuale. Il
Natale lo vive chi ha speranza nel futuro. Il trionfo del bene, del vero, del giusto, della
pace annunciata a Betlemme ci sarà, perché nessuna forza awersa potrà bloccare
l'amore salvifico di Dio. Il Cristo risorto dà garanzia di vittoria finale. Fa bene riascoltare
e accogliere l'annuncio angelico: "Vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto
il popolo. Oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore".
A tutti gli azzanesi rivolgiamo l'invito a sostare davanti ai presepi, non tanto per ammirare le capacità inventive dei vari autori, quanto per convincerci che c'è Dio-Amore
che ci cerca e ci vuole totalmente suoi. Il Natale ritorna come dono di grazia da accogliere con gioia e riconoscenza. Buon Natale e Buon Anno 2007. I vostri Parroci
CON IL PAPA E PER IL DIALOGO
A margine delle reazioni minacciose e scomposte di alcuni
settori dell'integralismo islamico per l'ormai famoso discorso
di Benedetto XVI all'Università di Regensburg in Baviera, il
cardinale Ruini ha invitato i cattolici ad intensificare la preghiera per il Papa, per la Chiesa, per la libertà religiosa, per
il dialogo e l'am icizia fra le religioni e i popoli. La Chiesa,
dunque, sollecita ancora una volta ad impegnarsi per una rinnovata fraternità, in cui il dialogo e quindi l'accoglienza, la
condivisione, la misericordia e la benevolenza siano la manifestazione tangibile della identità cristiana; tutto questo in
controtendenza rispetto a troppe posizioni emotive ed intransigenti che anche nelle nostre comunità trovano convinti
assertori e qualunquistiche simpatie. "Volevo invitare al dialogo della fede cristiana con il mondo moderno e al dialogo
di tutte le culture e religioni" aveva già precisato il Papa nell'udienza di domenica 17 settembre a Castel Gandolfo, ribadendo il suo profondo rispetto per tutte le religioni con le
quali "siamo impegnati a difendere e promuovere per tutti gli
uomini la giustizia sociale, i valori morali , la pace e la libertà".
Questa insistita proposta al dialogo interreligioso come è
stata accolta nelle nostre comunità cristiane? Nel sentire i
commenti e le reazion i di quanti ancora seguono gl i insegnamenti della Chiesa, non mancano scetticismi, perplessità
e dubbi sull'efficacia del dialogo come mezzo appropriato per
favorire la convivenza civile; anzi esso appare come una opzione debole e perfino ingenua a fronte di tanti episodi di odio
e violenza. Ma si sa, la strada del cristiano è ripida e stretta,
spesso disagevole e per questo servono indicazioni precise
ed orientamenti concreti. Da qui l'invito della Chiesa a riconsiderare la nostra identità nel segno dell'''agàpe'' cioè dell'amore senza misura e senza contraccambio come ci ha spie-
gato il Papa nella sua recente enciclica. Il cristiano che ha
veramente fede sa che il mondo si migliora con la forza vivificante dell'amore, non con le barricate o le contrapposizioni violente e tanto meno con l'apatia o l'indifferenza. Per non
isterilirsi nella cultura del sospetto, del pregiudizio e della
paura, il cristiano prega, cerca la comunione con il Padre,
dialoga ... Il grande Papa Giovanni Paolo Il aveva testualmente affermato: ''Tutti i fedeli e le comunità cristiane sono
chiamate a praticare il dialogo ... e per esso è indispensabile l'apporto dei laici, che con l'esempio della loro vita e con
la propria azione possono favorire il miglioramento dei rapporti tra i seguaci delle diverse religioni". Per approfondire e
concretizzare questo invito poneva al primo posto le relazioni che si vivono in tutte le occasioni del vivere quotidiano, sui
posti di lavoro, nelle scuole, nelle comunità. Egli parlava del
"dialogo della vita" per cui le persone si forzano di vivere in
spirito di apertura e buon vicinato, con il desiderio di condividere i momenti felici della vita e di mostrare solidarietà nei
momenti difficili. Purtroppo ci troviamo a registrare tanti episodi di conflittualità anche simboliche che costellano le cronache quotidiane connesse con le immigrazioni (si pensi ad
esempio alle controversie sul velo islamico, ai crocifissi nei
luoghi pubblici, alle vignette blasfeme), pertanto le problematiche dell'accoglienza e del dialogo interreligioso appaiono tremendamente complicate. Forse non è inutile precisare
che il dialogo non è tanto un punto di partenza quanto un
punto d'arrivo, non è un mezzo ma un fine. Richiede uno sforzo continuo per costruire buoni rapporti, per mantenere e
creare le condizioni perché fluiscano dinamiche di vita ed impedire che le differenze religiose possano generare tensioni
o siano sfruttate per alimentare gli egoismi.
Salvino Lovisa
"GENITORI, PORTATE I BAMBINI A MESSA"
«Senza la Domenica noi cristiani non possiamo vivere». È
tornato a parlare di Eucaristia Papa Benedetto XVI che
domenica 12 giugno all'Angelus ha ricordato il Congresso Eucaristico di Bari.
«La partecipazione alla Messa domenicale - ha detto il Papa - deve essere sentita dal cristiano non come un'imposizione
o un peso, ma come un bisogno e una
gioia. È - ha aggiunto - un'esperienza
che dà senso alla vita, che infonde pace
al cuore». Il Papa ha quindi rivolto un'appello ai genitori perché facciano «scoprire
ai loro figli il valore e l'importanza» della
partecipazione alla Messa domenicale.
«In tale cammino educativo - ha detto
Benedetto XVI - una tappa quanto mai
significativa è la Prima Comunione, una
vera festa per la comunità parrocchiale, che accoglie per
la prima volta i suoi figli più piccoli alla mensa del Signore».
Il Papa ha annunciato che il 15 ottobre
prossimo si terrà in Vaticano uno speciale incontro di catechesi con i bambini, in
particolare di Roma e del Lazio, che durante quest'anno hanno ricevuto la Prima
Comunione. Questo festoso raduno verrà
a cadere quasi alla fine dell'Anno dell'Eucaristia, mentre sarà in corso l'assemblea
ordinaria del Sinodo dei Vescovi incentrata sul mistero Eucaristico.
«Sarà - ha detto il Papa - una circostanza
opportuna e bella per ribadire il ruolo essenziale che il sacramento dell'Eucaristia
riveste nella formazione e nella crescita
spirituale dei fanciulli».
PIANO PASTORALE DIOCESANO: "lo mando voi"
"Pace a voi! Come il Padre ha mandato
me, anch'io mando voi".
Questo passo tutto intriso della luce
nuova e rinnovante della Risurrezione,
tratto dal Vangelo di Giovanni, racchiude il mandato di Gesù agli apostoli. Agli
undici riuniti per accogliere lo splendore del Risorto, dopo la buia esperienza
dei giorni del dolore, Gesù rivolgeva l'invito a farsi annunciatori del suo Vangelo
"fino ai confini del mondo". Li incoraggiava a lasciare le pareti protettive del
cenacolo e ad andare tra gli uomini con
la novità che avrebbe segnato indelebilmente con la sua forza rivoluzionaria tutta la storia del futuro, fino alla fine
dei tempi.
L.:invito del Maestro, rimbalzando da un
secolo all'altro tra le intricate vicende
umane di tanti popoli della terra, risuona oggi per noi con intatta e rinnovata freschezza. Non solo tra le Parole
intessute di eternità delle pagine del
Vangelo ma anche tra le pagine del
nuovo Piano pastorale diocesano per il
prossimo triennio, inviato dal Vescovo
Ovidio Poletto a tutte le comunità della
Chiesa locale.
Un documento preparato con la riflessione di tre anni in tutta la diocesi e culminata nel Convegno diocesano dello
scorso dicembre. Il Pastore assume
proprio il "cuore" dell'espressione rivolta da Gesù ai suoi inviandoli a tutti gli
uomini per ripetere a ciascuno di noi
l'invito ad andare.
La missione di farsi portatori e testimoni
di Cristo non è riservata a pochi, non
soltanto a coloro che per il loro ruolo di
collaboratori nell'ambito delle attività
pastorali sono già stati chiamati e stanno rispondendo a una particolare missione. "lo mando voi" è per ogni uomo
che, in forza del Battesimo, è profondamente inserito in Cristo e, spesso
senza saperlo, è portatore del suo messaggio nella vita di ogni giorno. Infatti
in ogni momento si possono realizzare
incontri e stabilire relazioni profondamente segnati dallo stile di Cristo nei
rapporti interpersonali.
"Ama il prossimo tuo come te stesso":
c'è tanto amore autentico anche tra le
pieghe dei nostri giorni , per quanto ai
nostri occhi siano più evidenti le lacerazioni prodotte da incomprensione e
indifferenza che spesso segnano i rapporti familiari e umani.
Il bene resta per lo più nascosto, ma la
sua azione senza clamore continua a
salvare il mondo e la storia realizzando l'invito del Maestro Gesù. Senza dimenticare che il citato comandamento
dell'Amore è inscindibilmente collega-
L'UNITALSI ha programmato
il pellegrinaggio diocesano a Lourdes
che si terrà dal 3 al lO agosto 2007.
2
to con il primo dal quale scaturisce:
"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua anima, con tutte
le tue forze".
Nell'articolazione del primo anno, il Piano pastorale è incentrato nel tema vasto delle relazioni. Innanzi tutto con la
Parola di Dio, così sconfinata e tanto
ignorata. Quale posto le possiamo dare
nella nostra vita e nel cuore delle nostre famiglie? Se potessimo aprire insieme, in qualche breve spazio di silenzio "cercato e programmato" delle
ore serali, una pagina del libro della Vita per lasciare che la mente e il cuore
si nutrano a questa fonte inesauribile ...
Potrebbe essere una strada praticabile da tutti , purché si apra uno spiraglio
nel frastuono di giornate traboccanti di
impegni, in cui il mondo interiore è condannato a inaridire.
Non è una proposta impossibile, non è
un invito destinato a pochi. È certamente possibile che in ogni famiglia
cristiana, nella piccola comunità culla
della vita, si ascoltino insieme, per qualche minuto, le Parole della Vita che
cambiano il cuore orientandolo a stabilire relazioni nuove.
La Scrittura stessa assicura che la parola della Vita compie il miracolo di cambiare la nostra vita, rendendola sempre
più aperta al progetto di Dio.
Il Pastore della Diocesi invita anche a
ripensare e a costruire con novità di
cuore e di impegno le relazioni tra famiglie, nella parrocchia e tra parrocchie.
Il Consiglio pastorale di ciascuna comunità parrocchiale sta approfondendo l'invito e gli indirizzi proposti dal Vescovo diocesano per studiare le modalità di attuazione più rispondenti o ogni
peculiare realtà.
Flavia Sacilotto
VITA PARROCCHIALE
RIFLESSIONI AL CONVEGNO
ECCLESIALE DI VERONA
Il convegno ecclesiale di Verona è una
nuova tappa di cammino di attuazione
del Concilio Vaticano Il, un cammino
anzitutto con Dio Padre, con suo figlio
Gesù Cristo nello Spirito Santo, un cammino proteso all'evangelizzazione, per
mantenere viva e salda la fede del popolo italiano; questo cammino la chiesa lo ha percorso in stretta e costante
unione con il Santo Padre.
Il Santo Padre nella Sua omelia a Verona ha sottolineato i seguenti argomenti:
IL SIGNORE RISORTO
E LA SUA CHIESA
La risurrezione di Cristo è un fatto avvenuto nella storia, di cui gli Apostoli
sono stati testimoni e non certo creatori, essa infatti è la più grande "mutazione" mai accaduta, verso una dimensione di vita profondamente nuova, in
concreto nell'Ultima Cena egli ha anticipato e accettato per amore la propria
morte in croce, trasformandola così nel
dono di sé, quel dono che ci dà la vita,
ci libera e ci salva. La Risurrezione è
stata dunque come un'esplosione di luce, dell'amore che scioglie le catene del
peccato e dalla morte. Qui la nostra
gioia pasquale. La nostra vocazione e
il nostro compito di cristiani consistono
nel cooperare perché giunga a compimento effettivo, nella realtà quotidiana
della nostra vita.
IL SERVIZIO DELLA CHIESA
IN ITALIA E NEL MONDO
~Italia di oggi si presenta a noi come
un terreno profondamente bisognoso e
al contempo molto favorevole per una
tale testimonianza. Bisognoso perché
partecipa a quella cultura che predomina in Occidente e che vorrebbe porsi come universale e autosufficiente,
generando un nuovo costume di vita.
Ne deriva una nuova ondata di illuminismo e di laicismo. Così Dio rimane
escluso dalla cultura e dalla vita pubblica, e la fede in Lui diventa più difficile. Perciò questa cultura è contrassegnata da una profonda carenza, ma anche da un grande e nascosto bisogno
di speranza.
La chiesa italiana è una realtà molto viva, le tradizioni cristiane sono radicate
e continuano a produrre frutti. La Chiesa e i cattolici italiani sono chiamati a
cogliere questa opportunità ed esserne consapevoli, la Chiesa in Italia renderà un grande servizio non solo all'Italia ma anche all'Europa ed al mondo,
perché è presente ovunque l'insidia del
secolarismo e altrettanto la necessità
di una fede vissuta in rapporto alle sfide del nostro tempo.
RENDERE VISIBILE IL GRANDE "sì"
DELLA FEDE
In questo convegno avete ritenuto, che
sia indispensabile dare alla testimonianza cristiana contenuti concreti e
praticabili, avete riflettuto sulla vita affettiva e sulla famiglia, sul lavoro e sulla festa, sull'educazione e la cultura,
sulle condizioni di povertà e di malattia, sui doveri e le responsabilità della
vita sociale e politica.
Attraverso questa testimonianza, debba emergere quel grande "sì" che in Gesù Cristo Dio ha detto all'uomo e alla
sua vita, pertanto, la fede nel Dio dal
volto umano porti la gioia nel mondo.
Perciò l'opera di evangelizzazione non
è mai un semplice adattarsi alle culture, ma è anche una purificazione.
LA PERSONA UMANA, RAGIONE,
INTELLIGENZA, AMORE
La persona umana porta dentro di sé il
bisogno di amare, di essere amata e di
amare a sua volta. Proprio perché ci
ama veramente, Dio rispetta e salva la
nostra libertà, dunque l'invito più convincente a seguire Cristo sulla via del
dono di sé.
L'EDUCAZIONE
In concreto, perché l'esperienza della
fede e dell'amore cristiano sia accolta
e vissuta e si trasmetta da una generazione all'altra, occorre preoccuparsi
della formazione della sua intelligenza,
senza trascurare quelle delle sue libertà
e capacità di amare, per questa sollecitudine per la persona umana e la sua
formazione vengono i nostri "no" a forme deboli e deviate di amore, alle contraffazioni della libertà, a ciò che è manipolabile.
Non posso non ricordare, in particolare, l'impegno della scuola cattolica, perché nei suoi confronti sussistono ancora, in qualche misura, antichi pregiudizi, che generano ritardi nel riconoscerne la funzione e nel permettere in
concreto l'attività.
TESTIMONIANZE DI CARITÀ
~autenticità della nostra adesione a Cristo si verifica dunque specialmente nell'amore e nella sollecitudine concreta
per i più deboli e i più poveri. ~opera
r
spesso nascosta di tante parrocchie,
comunità religiose, associazioni e gruppi, persone singole mosse dall'amore
di Cristo e dei fratelli, mantenendosi
libera da suggestioni ideologiche e da
simpatie politiche, e soprattutto misurando il proprio sguardo sullo sguardo
di Cristo. La carità della chiesa rende
visibile l'amore di Dio nel mondo.
RESPONSABILITÀ CIVILI
E POLITICHE DEI CATTOLICI
La Chiesa, dunque, non è e non intende essere un agente politico. Nello stesso tempo ha un interesse profondo per
il bene della comunità politica, la cui
anima è la giustizia, e le offre il suo contributo specifico. A tal fine sono chiaramente indispensabili le energie morali
e spirituali che consentano di anteporre le esigenze della giustizia agli interessi personali, o di una categoria sociale, o anche di uno stato.
Si tratta di un compito importante, al
quale i cristiani laici italiani sono chiamati a dedicarsi con generosità e coraggio, illuminati dalla fede e dalla carità di Cristo.
Una speciale attenzione è richiesta oggi da quelle grandi sfide nelle quali vaste porzioni della famiglia umana sono
maggiormente in pericolo: le guerre e
il terrorismo, la fame e la sete, alcune
terribili epidemie, ma occorre anche
fronteggiare, il rischio di scelte politiche
e legislative che contraddicano fondamentali valori, in particolare riguardo alla tutela della vita umana in tutte le sue
fasi, dal concepimento alla morte naturale, e alla promozione della famiglia
fondata sul matrimonio, evitando altre
forme di unione.
ESSERE UNITI A CRISTO
I compiti e le responsabilità che questo
Convegno ecclesiale pone in evidenza
sono grandi e molteplici. Siamo stimolati perciò a tener presente che non siamo soli nel portarne il peso: ci sosteniamo infatti gli uni agli altri e soprattutto il Signore stesso guida e sostiene
la fragile barca della chiesa.
Impariamo a resistere a quella "se colarizzazione interna" che insidia la chiesa nel nostro tempo. Giorgio Luvisutto
ricevon~
on è mai stato aggiornato l'indirizzario di coloro che
il Bollettino Parrocchiale via posta, in modo particolare
quelli che sono residenti all'estero.
A volte non si ha alcun riscontro dell'esatto indirizzo!!
Annualmente le spese di spedizione si aggirano su 1300 Eur~.
Preghiamo i gentili lettori di comunicare in Parrocchia se desiderano
ancora ricevere il Bollettino che esce due volte all'anno.
Grazie per la collaborazione.
~
3
VITA PARROCCHIALE
,
UN'IDENTITA DA PRESERVARE
Sabato 28 ottobre noi giovani di 16 anni abbiamo fatto la
Cresima, o "Sacramento dell'addio", come l'ha chiamato ironicamente Don Raffaello per il fatto che molti dopo questa
cerimonia abbandonano la frequentazione della parrocchia.
In verità è il Sacramento della Confermazione, perché noi
confermiamo la nostra Cristianità; non diventiamo improvvisamente "veri cristiani", né ci accorgiamo solo ora di esserlo, ma vogliamo affermarlo con dignità e impegnarci a
fondo nella vita per seguire la strada che Gesù ha tracciato. In poche parole vogliamo affermare la nostra IDENTITÀ.
È una parola molto bistrattata, questa. Infatti, da una parte
dibattiamo spesso sul
confronto tra culture e
religioni diverse basandoci più sulle differenze
che ci separano piuttosto che sulle affinità che
ci possono unire; dall'altra parte, nonostante
la nostra volontà di essere riconosciuti, ci accorgiamo del vuoto interiore che ci ha privato
del nostro essere per lasciarci in balia del conformismo. Chi siamo noi?
Qual è la nostra cultura? Riusciamo ad affermarla anche se l'abbiamo dimenticata?
Ecco allora che pare un
po' stupido parlare per
esempio di radici cristiane da citare nelle costi-
tuzioni se prima la nostra identità non la custodiamo DENTRO. Non si può nemmeno affermare di possedere un'identità adottando ciecamente tutti gli input che la società
odierna ci trasmette, ma ascoltando la voce della propria
anima illuminata da Dio. La Cresima dovrebbe significare
proprio questo: la piena consapevolezza della nostra fede
e l'accettazione dei sacrifici che essa comporta, mantenendo la nostra identità; non per questo però chiudendoci
nel nostro io, ma ascoltando sempre i bisogni e le opinioni
altrui rispettosamente. Senza dimenticare che per essere
Matteo Basso
se stessi bisogna prima essere qualcuno.
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•• E ••
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MIO FIGLIO HA FATTO LA CRESIMA ...
Oggi è il 28 ottobre, di corsa perché tra
mezz'ora inizia la celebrazione della
Santa Cresima; dopo essere entrata in
chiesa, già gremita dai parenti dei cresimandi, mi risuona nella mente una cosa che Gesù disse nel Vangelo di Luca
(10,41-42): "Marta, Marta, come te la
prendi per tutte queste piccole cose!
C'è solo una cosa di cui valga la pena
preoccuparsi. Maria l'ha scoperta e nessuno gliela porterà via". Sì perché quante cose ho fatto prima di arrivare qui.
Mi sono assicurata che tutto fosse perfetto? Ho fatto in modo che la "cornice"
fosse adeguata al quadro di questa
giornata? Ho fatto un profondo respiro
e ho capito che stavo sbagliando atteggiamento. Era più importante la cornice o l'opera d'arte? I nostri figli sono
"opere d'arte" che il Signore ha voluto
donarci; siamo in grado noi genitori di
preservarli da tutto ciò che li vuole rovinare? Da chi vuole togliergli il colore,
la brillantezza, la preziosità?
Mons. Ovidio Poletto durante l'omelia
rivolgendosi ai ragazzi ha sottolineato
che la vita non è un'autostrada, tante
volte gli eventi rendono il cammino difficile e complicato, ma ha invitato i ragazzi a non scoraggiarsi perché accanto hanno un compagno di viaggio
che non li tradirà mai: Gesù.
I nostri ragazzi durante il cammino di
crescita spirituale sono stati accompagnati da vari catechisti ai quali va il nostro grazie per la preziosa disponibilità
ad infondere il gusto di stare con Gesù, i vari campeggi a Cugnan hanno
contribuito a rafforzare le amicizie, anche quella con Gesù grazie anche alla
costante presenza di Don Raffaello che
ha vegliato e vigilato su di loro.
Ho vissuto intensamente due momenti della celebrazione della Santa Cresima: il momento nel quale il Vescovo imponeva le mani sui ragazzi e su tutta
l'assemblea invocando la presenza e la
potenza dello Spirito Santo e il breve
tempo dopo l'unzione con il Sacro Crisma nel quale il Vescovo si è intrattenuto con ogni cresimando "distribuendo" pillole di saggezza. Quali saggi con4
sigli noi genitori possiamo dare ai nostri figli? Molte volte presi dalle nostre
frenesie sappiamo dire tanti sì per appagare le nostre mancanze, se così fosse non avremmo capito niente su quanto ci ha invitato a riflettere Don Raffaello
in Seminario domenica 15 ottobre. Signore aiutaci ad essere testimoni credibili per i nostri figli, effondi su di noi il
Tuo Santo Spirito di fortezza, saggezza, bontà, grazia, perseveranza; illuminaci perché adesso viene il bello quando non c'è più un collante che tenga
unito i nostri ragazzi con la vita della
comunità parrocchiale.
La speranza è che almeno qualcuno di
questi giovani in questo tempo di preparazione alla Santa Cresima possa
aver scoperto come Maria, che c'è una
cosa sola di cui valga la pena preoccuparsi: accogliere nella propria vita
Gesù e l'amore che Lui ha per tutti i
suoi figli, nonostante le difficoltà e le
tentazioni, e possa fare in modo di condividere con altri coetanei questa preUna mamma
ziosa scoperta.
VITA PARROCCHIALE
PER PREPARARCI ALLA CRESIMA
A PIEDI A CASTELMONTE ...
Novembre 2006. Per prepararci alla confermazione della nostra fede, un giorno di fine estate noi, allora cresimandi, abbiamo fatto un pellegrinaggio alla Madonna di Castelmonte.
Già durante la camminata per arrivare in cima ci siamo accorti
di come quella sarebbe stata un'esperienza indimenticabile,
che avrebbe reso il nostro gruppo più unito ed affiatato. Una
volta arrivati alla chiesa abbiamo lasciato spazio alle riflessioni
personali, abbiamo cioè dedicato qualche momento alle nostre intenzioni in prospettiva della Santa Cresima. Dopo la pausa pranzo, occasione per condividere tra ragazzi le nostre impressioni sulla giornata, don Raffaello ha celebrato la Santa
Messa nella chiesa inferiore. Qui abbiamo avuto modo di interagire con il nostro parroco, che ci ha seguiti per due anni,
e di trarre le conclusioni sul pellegrinaggio. Senza dubbio è
stata un'esperienza positiva per tutti noi e le parole, i gesti e i
sorrisi che ci siamo scambiati hanno aiutato noi ragazzi ad accogliere lo Spirito Santo con una rinnovata serenità interiore;
infatti, disse Thomas More, "Un sorriso non dura che un istante, ma il suo ricordo rimane a lungo". Giulia Melinda Furlanis
LA MESSA DELL'IMPEGNO
guaggio comprensibile per i bambini, che si
sentono, così, protagonisti attivi della giornata di festa. "Impegno" vuoi infatti sottolineare
la personale decisione e presa di responsabilità nel vivere cristianamente la propria quotidianità. "Impegno" significa consapevolezza
del grande cambiamento che la propria vita ha
subito in seguito alla Prima Comunione "Impegno" vuoi dire, per gli adulti partecipi alla festa e vicini ai bambini, la volontà e la gioia di
essere per loro esempio di vita cristiana, aiuto e sostegno nelle sfide quotidiane della crescita, presenza confortante nei momenti difficili. E a prova e a preparazione di questo importante appuntamento, la domenica precedente i bambini e i catechisti hanno partecipato ad una giornata di preghiera, riflessione,
condivisione e ascolto presso il Seminario Diocesano di Pordenone. Giornata conclusasi con il coinvolgimento dei genitori che hanno cenato insieme a tutti noi, a sigillare il comune
Le catechiste
accordo preso per la domenica successiva.
Il 4 giugno, una cinquantina di bambini di quinta elementare
hanno partecipato alla cosiddetta "Messa dell'Impegno". Una
volta chiamata Comunione Solenne, da qualche anno ha assunto questa denominazione per meglio tradurla in un lin-
NUOVO CONSIGLIO PASTORALE
Dopo 5 anni il vecchio consiglio pastorale ha concluso il suo mandato, così
durante la pausa estiva c'è stato il rinnovo dei consiglieri. Qualcuno ha confermato per il nuovo mandato la sua
presenza, altri invece sono entrati dopo il cortese invito dei due parroci. Ora
il consiglio è così formato: Don Dino,
Don Raffaello, Le Suore, Belluz Cristina, Polpatelli Paolo, Lovisa Beniamino,
Sacilotto Flavia, Biasin Denis, Bariviera Michele, Zanet Luigina, Moras Liliana, Luvisutto Giorgio, Favret Antonio,
Dalle Vedove Claudia, Fregonese Renzo, Pellarin Maria, Venuti Sandra, For-
nelli Cristina, Tondato Federico, Tondato Alberto, Drigo Daniele, Del Bianco Claudio, Mascarin Donata, Gaspardis Maria Serena, Sovran Bruno, Secondin Antonio, Del Bel Belluz Mario.
Ci siamo divisi in tre commissioni: 1s
GIOVANI (Scout, Condor, Coro, Gruppo Carità Giovani); 2s CARITÀ (San Vincenzo); 3 s LITURGICO-CATECHISTA
(Catechisti). Ogni commissione lavorerà per conto proprio nell'individuare
difficoltà, proposte e nel migliorare le
varie relazioni; riportando poi tutto all'intero consiglio pastorale. La Commissione Giovani ha il compito di riat5
tivare l'oratorio appena finita la ristrutturazione e richiamare i ragazzi a frequentarlo. La Commissione Carità deve
individuare le persone più bisognose di
Azzano Decimo e aiutarle. La Commissione Catechista cercherà di richiamare la gente alle funzioni liturgiche per risvegliare la gioia nell'incontro con Gesù.
Infine il Consiglio inizierà nuove relazioni con le altre unità pastorali e con
le comunità di Tiezzo e Corva.
Se qualcuno avesse desiderio di entrare nel consiglio per dare il suo aiuto
e il suo appoggio, la porta è sempre
aperta.
Cristina Belluz
VITA PARROCCHIALE
FESTA DEGLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
La comunità di Azzano Decimo ha celebrato, domenica 29 ottobre, la festa
nel ricordo dei 10, 25, 40, 50 e 60 anni di matrimonio. Questa giornata, organizzata da oltre quindici anni dal
gruppo coppie sposi, è diventata una
tappa importante nella pastorale familiare. Nella società attuale, piena di instabilità, è forte il bisogno di far conoscere le grandi ricchezze del matrimonio cristiano. Le coppie, durante la S.
Messa delle ore 11.00, hanno rinnovato il loro sì davanti Dio. Alle coppie è
stata donata la corona del rosario, con
l'immagine della nostra Madonna, con
l'auspicio che diventi segno di un legame più forte tra i coniugi e con
il Signore. Con il passare degli anni , si è registrato un
aumento delle nozze di diamante e d'oro, segno di una
crescente longevità e contemporaneamente esempio
di lunga fedeltà per le coppie
giovani. Riportiamo alcune
esperienze che abbiamo raccolto, come gruppo organizzatore, fra le coppie festeggiate. A Girardi Giancarlo e
Campagna Graziella ha fatto
molto piacere essere festeggiati dalla comunità parrocchiale e ringraziano quanti si
sono adoperati per la riuscita
della celebrazione; si sono
sentiti emozionati nel rinnova-
re le promesse matrimoniali di 25 anni
fa, ma con la gioia di guardare negli occhi i loro figli; hanno ringraziato Dio per
il dono dell'amore di coppia e hanno
cercato di condividere questo momento
con i loro figli. Secondo loro, ogni coppia
deve tenere presente le seguenti quattro paroline magiche: comprensione,
comunicazione, complicità e rispetto.
La coppia Bidoggia Vittorio e Gobbo Elvira ci riferisce di aver aderito con gioia
alla festa comunitaria organizzata in
parrocchia; ci raccontano che, grazie
all'organizzazione dei figli, avevano celebrato il loro anniversario di matrimonio tre giorni prima, presso la Chiesa
San Stino di Livenza, ove si erano spostati esattamente 50 anni fa. È stato
grande, nel nostro caso, il coinvolgimento dei figli frutto del nostro matrimonio. Ci siamo sentiti edificati.
Del Bel Belluz Erminio e Tonus Margherita hanno partecipato felici alla
festa parrocchiale in ricordo del loro
60° di matrimonio e sperano in futuro
di poter superare altri traguardi; festeggeranno a giorni in privato, con i figli, ma con piacere vogliamo ricordare
la parrocchia come un ambiente vitale
per la famiglia. Data la nostra età, speriamo di offrire preghiere a Dio.
Gruppo Coppie Sposi
ORDINAZIONE DIACONALE
DI FRA' LORENZO TREVISANELLO
Gesù è Via, Verità e Vita (GV cfr 14.6)
Per vedere semplicemente occorre la
luce, ma per vedere le cose come stanno realmente, per togliere il velo che c'è
tra di noi e la realtà, abbiamo bisogno
della Verità. Solo allora saremo in grado di imboccare la strada giusta, la
Vera Via che illuminata dalla luce della
Verità ci condurrà dritti, dritti alla Vita,
all'amore, a Gesù stesso. Nella vita di
ogni giorno, ci sono tante strade possibili che possiamo prendere, ma una
sola è quella VERA che conduce alla
vita, ed è la via stretta di Gesù; per entrarvi dobbiamo lasciare parte di noi,
tutte quelle cose che ci impediscono di
percorrerla e ci costringono a vagare
tra le tante FALSE VIE dell'ALIENAZIONE UMANA, che si rivelano fuga
dalla realtà, da noi stessi, da Dio! È la
ricerca sincera della verità, del senso
del nostro vivere in questo mondo, che
ci fa scoprire, quando meno ce lo aspettiamo, che c'è un Dio che ci ama immensamente, un Dio che ha dato la
Sua vita per ognuno di noi. Sette anni
fa ho fatto questa esperienza, e quando l'amore di Dio e il Suo perdono si
sono impressi nella mia anima, non ho
potuto fare a meno di donargli la mia
vita. Oggi, a pochi mesi dall'ordinazione sacerdotale, sento tutta la mia
piccolezza e debolezza di fronte ad una
chiamata così grande, però vivo la serenità e la pace che vengono dalla consapevolezza che "TUTTO POSSIAMO
IN COLUI CHE CI DÀ LA FORZA" (cfr
Fil 4.13). Chiedo a chi può, di ricordarmi con una semplice AVE MARIA. Anch'io vi ricordo nelle mie povere prefra'Lorenzo
ghiere. PACE E BENE.
6
VITA PARROCCHIALE
DOPO lO ANNI DI MATRIMONIO
Accanto ad un po' di "sconcerto" per la rapidità con cui questo anniversario è giunto, abbiamo provato la gioia di condividere una festa con la comunità. Ritornare, come nel nostro
caso, dopo dieci anni di fronte ad un altare, per rinnovare le
promesse matrimoniali con a fianco due figli che allora non
c'erano, oltre ad un profondo sentimento di gratitudine, ci ha
fatto molto riflettere sul senso di questa esperienza e sul valore della famiglia . In questi dieci anni il nostro matrimonio è
stato, pur tra inevitabili alti e bassi, un momento privilegiato
per comprendere la straordinarietà dell'amore di una coppia, capace di arricchire il singolo, di trasmettere il dono della vita, e nello stesso tempo di vivere momenti di grande fragilità. Abbiamo compreso, e soprattutto vissuto, che niente
è scontato e tutto si deve ricostruire con fatica ed impegno,
giorno dopo giorno. L.:esempio degli altri, di chi ci ha preceduto e di chi vive la medesima esperienza, è stato ed è fondamentale. Il dono dei figli, assieme alla gratitudine e allo
stupore di fronte al mistero della vita, ci pone anche il problema del domani, dell'educazione, dei valori che come genitori dovremmo incarnare e saper trasmettere. Tuttavia, di
fronte alle inquietudini che inevitabilmente abbiamo verso il
futuro, coltiviamo comunque un atteggiamento di speranza,
e questo non solo sulla base di un atto di fede, ma sulla
serena constatazione della nostra vita sinora, e dei tanti
momenti, persone o episodi, nei quali la Provvidenza si è
Paola e Andrea
manifestata in modo concreto.
GRUPPO COPPIE SPOSI
tengono il Sabato sera presso la Canonica. Consideriamo
prioritaria la riscoperta della parola di Dio a cui dobbiamo rifarci per saper discernere nella vita quotidiana. L.:argomento è proposto dalle coppie, a turno, e Don Dino è l'assistente
spirituale. Il gruppo collabora in parrocchia per le attività
pastorali e in particolare programma e realizza iniziative per
e con la famiglia come gli anniversari dei matrimoni, la festa
della famiglia, la giornata per la vita ed altre particolari circostanze. Per celebrare la vita, in tutte le su fasi, il gruppo
organizza inoltre una giornata presso la nostra Casa di Riposo per animare gli anziani e farli sentire parte integrante
della nostra comunità. In questi tempi, che il Signore ha affidato anche alla nostra responsabilità, la famiglia è il luogo
in cui ogni persona sperimenta le prime fondamentali relazioni interpersonali della vita. Il gruppo coppie sposi, continuando nella linea già intrapresa, intende offrire occasioni
d'aggiornamento, approfondimento e incoraggiamento a
tutti coloro che operano in tale ambito; il ritrovarci insieme
permetterà anche lo scambio d'esperienze e favorirà omogeneità d'orientamenti.
Famiglia Fregonese
Nuove relazioni con la Parola di Dio
Nella moderna "società degli individui" non è facile incontrare persone che s'interessano concretamente delle problematiche familiari nonostante che la famiglia sia considerata
la cellula su cui si fonda lo Stato e la Chiesa.
C'è bisogno di famiglie che non si lascino travolgere da moderne correnti culturali, ispirate all'edonismo e al relativismo,
ma che sappiano affrontare unite le molte e complesse sfide di questo nostro tempo. Il matrimonio è un cammino che
richiede amore reciproco, condivisione, fede e fedeltà.
Da oltre quindici anni opera, nella nostra parrocchia, il gruppo sposi che approfondisce la visione cristiana della famiglia. Per la formazione delle coppie, da una decina di appartenenti al gruppo, è stato assunto quest'anno il tema stabilito dal nostro Vescovo per la pastorale parrocchiale "Le relazioni con la Parola di Dio". Questo cammino avviene attraverso degli incontri quindicinali, aperti a tutti gli sposi, che si
HO INCOMINCIATO AD ESSERE CATECHISTA
... "V"lenl eseguImI
"" ...
... "Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" ...
Riascoltando queste parole di Gesù e
ripetendole dentro di me, mi ha fatto
piacere riscoprire la fiducia che Dio pone nell'uomo e ho pensato di lasciarmi
guidare dallo Spirito di Dio per capire
quello che Lui pretende da me in questo momento della mia vita. E ho capito che, oltre al dono della vocazione al
matrimonio e quindi alla vocazione all'amore, Gesù mi chiama a testimoniare la mia fede.
Così per non perdere l'occasione ho
deciso di rispondere all'invito di Gesù,
fiera di poter dire "Eccomi Signore per
compiere il tuo volere". Sì, perché tutto
ciò che facciamo per il Signore è un modo per arricchire la nostra interiorità, la
parte più nascosta ma anche la più intima e preziosa di noi stessi. E così, non
senza dubbi, ho scelto di diventare ca-
techista. Per me il catechista è sempre
stato la figura che comunica una fede.
È il testimone che trasmette la stessa
fede che appassiona la sua esistenza.
Queste convinzioni mi hanno spinto a
provare questa esperienza di poter comunicare il messaggio di Gesù; e cerco di farlo con gratitudine e gratuità, con
umiltà, con gioia interiore, con decisione e fermezza.
Mi piace l'idea di essere un'accompagnatrice perché accompagnare significa unirsi a qualcuno per andare da
qualche parte. Il catechista ha una mèta condivisa con i propri ragazzi. Infatti
accompagnare vuoi dire mettersi in
cammino, non essere arrivati. Il catechista rimane un "ricercatore" di Dio e
mentre accompagna i bambini, è lui che
per primo si arricchisce di ciò che sco7
pre insieme a loro. Inoltre ciò che gli
rende possibile la testimonianza di Gesù, è la grazia dello Spirito Santo che
lo ha convinto che Gesù ha ragione,
sempre e comunque, che solo Gesù ha
parole di vita eterna e che il Suo amore è più forte di tutte le nostre paure.
Questa convinzione genera gioia di vivere, fiducia, coraggio e passione per
Dio. Quella passione deve invadere il
cuore di ogni cristiano per prepararlo a
rispondere generosamente alla chiamata di Gesù: "Vieni eseguimi ... ".
Ecco perché considero un dono il fatto
di poter essere catechista; perché attraverso la grazia di Dio che ci ricompensa della nostra fiducia per Lui, si
può comunicare con i ragazzi, ascoltarli, incoraggiarli e condurli per mano
Fabiana
verso la gioia del Vangelo.
VITA PARROCCHIALE
PASTORALE FAMILIARE: NUOVE RELAZIONI
Oggi, noi tutti, rispondiamo alle proposte formative che la
nostra parrocchia di Azzano organizza, soltanto se si sente
accolto, ascoltato e valorizzato per i talenti che ha. Anche i
cosiddetti non "Praticanti", ovvero quel gran numero di battezzati che vivono ai margini della nostra comunità, sono
maggiormente interpellati nel momento in cui si sentono
parte attiva e solidale di una rete di relazioni. Se è vero inoltre, che bisogna essere testimoni della Fede in Cristo nel
proprio tempo e nella propria comunità cristiana e parrocchiale, dobbiamo far risuonare la parola del Vangelo, promuovendo momenti di incontro in cui ci sia piena e totale
condivisione, ascolto e simpatia. Il modello culturale e della
trasmissione della nostra fede non si basa più sulla trasmissione di principi e divieti etici morali e religiosi, ma deve
essere un accompagnamento delle famiglie lungo la via
tracciata da Cristo. Si tratta dunque di stabilire dei percorsi
e nuove relazioni fra i sacerdoti e i laici che mettendo al centro la parola di Dio e che attualizzino in modo pieno e reale
la pastorale parrocchiale partendo dal vissuto di ognuno.
Tutto questo implica un nuovo modello pastorale imperniato sulla creazione e valorizzazione dei rapporti umani "RETE"
che si devono formare fra i presbiteri, consacrati, operatori
di pastorale e la comunità parrocchiale stessa. Tale modello è il luogo, lo spazio dove l'accoglienza, l'amicizia, la solidarietà, la condivisione provano la capacità di esprimersi
e di rendere visibile i propri vissuti di fede senza pregiudizi
e giudizi ma trovano la fonte di acqua VIVA per rigenerarsi,
per testimoniare sia a noi stessi che ai nostri fratelli la fede
in Dio. Una FAMIGLIA allargata dove ognuno ha i suoi doni
e responsabilità, ma anche la consapevolezza che non siamo soli ma attraverso l'aiuto di Dio possiamo essere degli
Otri Nuovi che contengono il vino antico, che nella nostra
società tale vino disseta ancora. Una comunità quindi che
cammina, che si sente fraterna, in rete, in una famiglia di
famiglie e che mostra la propria Fede e che vuole vincere le
sfide del futuro.
Barbara e Paolo
UN AZZANESE DA CONOSCERE E STIMARE:
DON GIOVANNI DEL RIZZO (4 parte)
a
Nel 1925 don Giovanni visita la famiglia
e rientra a Barranquilla (Colombia). Riprende la questua: magazzini, ditte, bar,
negozi, fabbriche, ristoranti. .. in compagnia del solito gruppo di bambini, generalmente bene accolto perché molto
stimato. Il nuovo edificio di San Rocco
fu ufficialmente aperto al culto nell'ottobre del 1926. La numerosa colonia italiana, tra la più solerte e generosa, volle ricordare Dante Alighieri, il massimo
poeta cristiano, con una lapide. Il tempio fu poi consacrato nel 1941. Nella
principale cappella laterale era stato
eretto un dignitoso altare al Bambino
Gesù, in legno scolpito. Nel 1952 verrà
sostituito da un nuovo artistico altare in
marmo, per ricordare l'opera di don Giovanni. Il nuovo Ispettore dei Salesiani
pensò bene, dopo 13 anni di permanenza a Barranquilla, di trasferire don
Giovanni alla città di Medellin. Qui la Comunità Salesiana, presente dal 1915
con le scuole professionali e l'oratorio
festivo, stava per avviare un centro di
apostolato nella zona alta della città erigendo la chiesa del Suffragio e col progetto di un nuovo oratorio festivo e scuole elementari, ginnasiali e liceali. A questo complesso di opere, per la parte sociale dell'oratorio, arrivò nel gennaio 1927
don Giovanni, il quale assicurò subito ai
suoi giovani un grande salone pluriuso.
Subito si fece conoscere come amico
dei bambini. Grazie all'esperienza precedente, attivò contatti con moltissima
gente, organizzò gruppi di catechisti, dame patronesse per le relazioni tra le famiglie, giochi, recite, cinema, ecc. L.:oratorio diventò un centro di attrazione alla
chiesa parrocchiale e per le iscrizioni ai
corsi del collegio. Don Giovanni si sentì
autorizzato ad agire con grande libertà!
Predicazioni, confessioni, catechismo,
diffondendo ovunque la devozione al
Bambino Gesù. Senonché un'associazione di ispirazione carmelitana rivendicò davanti alla Curia un diritto di precedenza esclusiva su tale devozione.
Dopo tre anni di ministero a Medellin,
l'Ispettore credette opportuno trasferirlo alla Parrocchia del Carmine di Ibagué, dove la devozione al Bambino Gesù era molto diffusa e senza polemiche.
Anche a Ibagué don Giovanni rimase
solo tre anni. L.:lspettore lo chiamò a
Santafé de Bogotà per metterlo a capo
della nuova presenza Salesiana nel Borgo 20 Luglio, data festosa della proclamazione dell'indipendenza dal dominio
coloniale della Spagna. Si fece eseguire da un noto pittore un grande quadro
di Gesù Bambino tra i sei-otto anni, già
capace di esprimere i suoi sentimenti
e la sua missione salvatrice, mentre si
offre alle braccia dei suoi devoti. Ha un
sorriso divino che affascina e incanta,
ha occhi azzurri vivacissimi, la tunica
di color rosa cinta ai fianchi da una
stretta fascia dorata; i piedi poggiano
sul mappamondo che porta la scritta:
IO REGNERÒ. Questo quadro segnò
l'inizio dell'apostolato di don Giovanni
(continua)
nel Borgo 20 Luglio.
GITA ANNUALE
Il 6 settembre gita premio a quanti prestano servizi di volontariato in parrocchia.
Con due automezzi ci siamo portati in Austria. Prima tappa al Santuario di Maria
Worth per la Messa.
È seguito il pranzo in
un ristorante di Velden e poi via per Innsbruck. Il Minimundus ci ha intrattenuti
a lungo, ammirando i
numerosi modelli in
miniatura delle più
belle opere architettoniche del mondo.
Abbiamo goduto una
giornata di serenità,
di svago, di cultura e
di amicizia.
8
VITA PARROCCHIALE
UN AFFRESCO DEDICATO A SAN PIETRO
Quest'anno la ricorrenza dei santi Pietro e Paolo è stata
illuminata da un particolare omaggio pittorico all'episodio
evangelico della pesca miracolosa di cui l'apostolo Pietro,
patrono della nostra parrocchia, è stato uno dei protagonisti.
Il grande quadro, un olio su tela di 5 m per 2,50, splende
nella preesistente cornice della parete a sinistra del presbiterio. L.:opera, di notevole impatto visivo ed emotivo, sorpresa
graditissima per la maggior parte dei parrocchiani, è stata
realizzata da un artista noto e affermato, il concittadino
Giulio Belluz. AI sacro tempio di Azzano Decimo era dovuta la presenza di un'opera d'arte di un pittore della nostra
terra, che perpetuasse nel tempo la fede e la devozione al
principe degli apostoli della gente azzanese del primo scorcio del XXI secolo. Della straordinaria rappresentazione della pesca miracolosa, una delle pagine più plastiche del Vangelo, colpisce il contrasto fra la zona d'ombra, a tinte intense, espressione della fatica di persone bruciate dal sole e
più ancora della loro incredulità, e la parte luminosa, che a
prua di una delle imbarcazioni contraddistingue la figura di
Gesù, dal quale riceve luce Pietro, il
nocchiero della Chiesa sulla terra. Il
Maestro, come ci fa osservare l'autore
dell'opera, guarda verso l'alto, in un intenso atteggiamento di comunione con
il Padre, nel momento in cui sta per realizzarsi lo stupefacente miracolo. Giulio
Belluz spiega come sullo sfondo della
sua creazione artistica sia presente il
contenuto della lettera di Giovanni
Paolo Il agli artisti; e come, in particolare, siano tornate nel suo ricordo le
esperienze vissute "sui gradini dell'altare" durante le catechesi di don Davide
Burlon, nell'Azione cattolica ragazzi e
nell'oratoriana Condor.
"È la mia chiesa - spiega Giulio - ed
ho cercato una mediazione tra la mia
modalità espressiva e l'opera da sintonizzare con l'architettura settecentesca del tempio e con le esigenze di comprensione della gente, ma soprattutto di renderne chiaro il
messaggio. A partire dal pellicano collocato sopra la vela
dell'imbarcazione, figura di Gesù che offre la salvezza con
il proprio sangue, all'investitura ufficiale di Pietro, ai pesci
che si lasciano catturare ed entrano nella "rete" della Chiesa,
agli altri che sono portati via dalla corrente, anime che si
perdono lontano". Pietro, che tiene tra le mani le chiavi del
potere conferitogli dal Maestro, è intensamente illuminato
dalla figura di Gesù. Entrambi sono assorti nello splendore
di una Luce avvolgente. È la Luce che si irradia anche sugli
altri apostoli e che si diffonderà fra tutti gli uomini, "fino ai
confini della terra". La chiesa arcipretale di Azzano Decimo,
intitolata al primo Papa, rende così un particolare omaggio
di arte e di fede al suo primato apostolico che continua
prolungarsi nei secoli con la lunga successione dei rappresentanti di Cristo tra gli uomini e che oggi è vivo nell'attuale
Pontefice Benedetto XVI.
Flavia Sacilotto
I GRUPPI DI PREGHIERA DI PADRE PIO DELLA
DIOCESI DI CONCORDIA-PORDENONE DAL PAPA
In occasione del 50° Anniversario dell'Ospedale "Casa Sollievo della Sofferenza di S. Giovanni Rotondo" venerdì 13 e sabato 14 ottobre i Gruppi di Preghiera di Padre Pio di tutta
Italia si sono incontrati a Roma dal Papa.
Anche la nostra Diocesi Concordia-Pordenone è stata rappresentata dai Gruppi di Azzano Decimo, San Vito al Tagliamento, Concordia Sagittaria, Blessaglia di Pramaggiore e S. Stino di Livenza.
Il 13 ottobre, nella Sala Nervi, abbiamo assistito ad una catechesi a più voci e rappresentazione di un recital su Padre Pio.
Il 14 ottobre, in Piazza S. Pietro, alle ore
10.00 ci siamo stretti attorno al Santo Padre per la celebrazione Eucaristica con
animo gioioso e colmo di gratitudine.
AI ritorno, con i sacerdoti che ci accompagnavano, abbiamo commentato i bei
momenti trascorsi durante il pellegrinaggio.
Dorina Zanette
9
VITA PARROCCHIALE
PELLEGRINAGGIO A PIEDI
AL SANTUARIO MADONNA DELLE GRAZIE
Si è svolta Domenica 15 Ottobre l'annuale pellegrinaggio a
piedi organizzato dal gruppo Virgilio Liut con meta prevista,
come ormai da tre anni, al Santuario Madonna delle Grazie
di Pordenone dove, nel pomeriggio, abbiamo partecipato
alla Santa Messa. Stimolati da una bella giornata soleggiata
ed accompagnati dalla guida spirituale di Don Endris, abbiamo unito la piacevolezza di una giornata tra amici a momenti forti di riflessione che hanno scandito il nostro passo.
Il tema scelto dagli organizzatori quest'anno portava il titolo
"Lasciatevi riconciliare dal Signore", ed attraverso la preghiera del Santo Rosario e la lettura di brani scelti dal libro
dell'Esodo, abbiamo meditato sul cammino interiore di ogni
persona necessario per poter arrivare alla riconciliazione
con il Signore e con il nostro prossimo. È stato comunque
un pellegrinaggio semplice, come da sempre è stato pensato e con umiltà tra le vie dei nostri paesi abbiamo testimoniato la nostra fede in Dio; ma sono stati soprattutto i
nostri fratelli malati, che anche quest'anno si sono uniti al
nostro cammino, che hanno dato la testimonianza più bella,
standoci accanto passo dopo passo, loro che il peso della
croce lo portano quotidianamente, giorno dopo giorno, insegnandoci ancora una volta che si può essere felici anche
seduti su una sedia a rotelle.
Ringraziamo quindi di cuore tutti quelli che hanno organizzato la giornata, rinnovando l'invito a tutti per il prossimo
anno.
I giovani del Gruppo della Carità
PELLEGRINAGGIO
PARROCCHIALE A VALVASONE
i Conti: la Reliquia del Miracolo poteva essere conservata a
Valvasone a condizione che costruissero una chiesa da dedicare al SS.mo Corpo di Cristo. E la chiesa fu costruita tra
il 1454 e il 1483 su un piazzale ricavato dalla demolizione di
vecchie case, al centro del Borgo medioevale di Valvasone.
Fu allora che il titolo della chiesa parrocchiale, precedentemente "S. Maria e S. Giovanni Evangelista", fu cambiato, per
disposizione di Papa Nicolò V in "Chiesa del SS.mo Corpo
di Cristo" (28 marzo 1454).
I giovani del Gruppo della Carità
Come ogni anno la prima Domenica di Settembre si è svolto il Pellegrinaggio parrocchiale organizzato dai giovani del
Gruppo della Carità. La metà scelta in questa occasione è
stata il Duomo di Valvasone intitolato al SS.mo corpo di
Cristo, dove abbiamo meditato il Santo Rosario ed abbiamo
partecipato alla Santa Messa.
Il Duomo è conosciuto per il miracolo Eucaristico di cui ne
è custode ed in quest'occasione siamo stati onorati di aver
potuto ammirare quella tovaglia molto speciale della quale
pochi conoscono la storia, o almeno non tutta, per cui in
poche righe ve la riproponiamo.
Una donna stava lavando una tovaglia d'altare della chiesa
di S. Giusto di Gruaro, sul lavatoio, lungo la roggia Versiola,
poco distante dalla chiesa stessa. Improvvisamente vide il
lino tingersi di sangue. Osservando bene, notò che il sangue
usciva da una particola consacrata rimasta tra le pieghe
della tovaglia. Stupita e terrorizzata, la donna corse ad avvertire il parroco. Questi ne diede notizia al Vescovo di Concordia, Giacomo d'Ottonello, il quale, accertati i fatti, avrebbe voluto portare la Tovaglia Miracolosa nella cattedrale di
Concordia. Il parroco, invece, insisteva per conservarla nella
sua chiesa, a Gruaro. Ai due si aggiunse un terzo "contendente": la famiglia dei Conti di Valvasone, giuspatroni della
chiesa di Gruaro, come di quella di Valvasone e di altre. Non
si trovò l'accordo. Fatto ricorso alla S. Sede, ebbero la meglio
Mercoledì 14 giugno, dopo la Santa Messa celebrata in suffragio
del compianto dott. Puiatti, presso l'Aula Comunale della sede Municipale,
è stato sciolto ufficialmente il Comitato Permanente "Premio dottor Puiatti".
I fondi sono stati devoluti a quattro benefiche Istituzioni cittadine.
Come Parrocchia ringraziamo il Comitato per aver devoluto
la somma di Euro 1.500 a favore dell'Oratorio don Bosco,
attualmente oggetto di gravosi lavori di riordino,
ristrutturazione ed ampliamento.
10
VITA PARROCCHIALE
"FATEMI STUDIARE, CONVIENE A TUTTI"
· San Vincenzo·
È un progetto della Società di San Vincenzo De Paoli per contrastare l'analfabetismo, fenomeno molto diffuso in
Italia e nel mondo, che è in grado di
spingere nell'emarginazione e nell'esclusione le persone prive di un minimo
di istruzione e, quindi, della possibilità
di conquistarsi un posto nella società e
favorire l'inclusione sociale.
Conviene a tutti noi che apparteniamo
alla società civile e desideriamo una
società orientata alla ricerca del bene
comune, prevenire le forme di povertà
che spingono le persone più vulnerabili ad essere emarginate. Anche tu puoi
contrastare la piaga dell'analfabetismo
aiutando la Società di San Vincenzo De
Paoli a realizzare uno dei tanti progetti in atto. Ad Azzano Decimo grazie alla collaborazione tra San Vincenzo De
ASSOCIAZZANO
Paoli di Azzano Decimo, Amici di Casa
Mia e il Comitato di Promozione Culturale Genitori Istituto Comprensivo Azzano Decimo, e il sostegno di Coop
Consumatori Nordest di Azzano Decimo, abbiamo promosso il progetto
BAMBINI VISIBILI E INVISIBILI.
Il progetto inserito nei "Vantaggi per la
Comunità", grazie alla collaborazione
delle associazioni partecipanti, vuole
sensibilizzare la comunità rispetto ai diritti dei minori come interesse collettivo
e nel suo piccolo, sostenere dei ragazzi rispetto al loro percorso di vita, che
passa anche per la scuola e per le occasioni di socializzazione che questa
crea. Le associazioni aderenti spinte
dalla comunanza dell'obiettivo di tutelare i minori, si impegnano ad assegnare dei voucher volti al sostegno scolastico (libri, corredo, corsi integrativi,
costi di trasporto, costi mensa, attività
extrascolastiche, ecc.) dei minori seguiti dalle associazioni aderenti.
Aiutateci, semplicemente donando i
Vostri punti della raccolta Coop al progetto Bambini Visibili e Invisibili.
Nelle giornate dello svolgimento della manifestazione
Associazzano è da sottolineare la presenza attiva
delle più importanti associazioni ed organizzazioni
della nostra parrocchia quali: il Gruppo della Carità, gli
Scout e la San Vincenzo.
Queste con la loro semplicità hanno dimostrato l'impegno e l'importanza della loro attività per la comunità parrocchiale.
Don Galliano celebra la Santa Messa
in occasione della festa ''ASSOCIAZZANO''
INSIEME PER L'ORATORIO
I lavori sono terminati, ma ancora manca la mobilia ...
CD . .
.. . UN TAVOLO
... aiutaci a completare l'opera
UNA SEDIA
€ 35.00.. .
€ 90.00 ...
... C'E' ANCHE LA CUCINA . . .
... SENZA DIMENTICARE TUTTO IL RESTOI
La delegazione del Comune di Azzano Decimo in occasione
dell'incontro a Roma degli Azzano d'Italia che ha partecipato
all'udienza generale con il Santo Padre mercoledì 8 novembre 2006
ABBIAMO BISOSNO DEL TUO CONTRIBUTOIII
11
VITA PARROCCHIALE
DALLA SCUOLA MATERNA
Quest'anno scolastico, forti delle esperienze fatte insieme
negli anni precedenti, noi insegnanti abbiamo deciso che il
nostro obiettivo più alto è quello di dare voce, sempre di più,
a ciò che i bambini vogliono esprimere.
Consapevoli che i bambini sono esseri con un loro vissuto,
desideriamo dar loro l'opportunità di crescere con spirito
critico e di renderli consapevoli che, un domani, dovranno
essere protagonisti forti del mondo.
I bambini lavoreranno, quindi, con più insegnanti che avranno
il compito di osservare bisogni ed interessi e di supportare
tali esigenze. Anche quest'anno riproponiamo per le tre fasce di età le sedute di pratica psicomotoria con gli operatori
Roberto Barbisin (storico psicomotricista!) coadiuvato da
Antonella Rutto; il corso di musica propedeutica e di inglese
tenuti rispettivamente da Michele Franco e dalle insegnanti
del "Ianguage house".
a scuola con la mamma ...
12
VITA PARROCCHIALE
ADEGUAMENTO NORMATIVO, FUNZIONALE
E STRUTTURALE DELLA SCUOLA MATERNA
Come già precedentemente illustrato i lavori nella Scuola
Materna si rendono necessari al fine di adeguare dal punto di vista normativo, funzionale e strutturale la Scuola
Materna esistente, ma anche per ampliarne la capacità ricettiva visto il deficit d'offerta rispetto alla sovrabbondante
domanda del servizio. In sintesi si perverrà agli adeguamenti mediante un ampliamento in aderenza a Sud (verso
il parcheggio) che si svilupperà su piano seminterrato, rialzato e primo e la ristrutturazione dell'edificio esistente ad
entrambi i livelli con un piccolo ampliamento in corrispondenza dell'ingresso, per renderlo più confortevole e sicuro.
L.:intervento si articolerà in due lotti esecutivi. I lavori del primo lotto, costituiti dall'ampliamento, il cui decreto di finanziamento è in arrivo a breve, inizieranno entro l'anno e si
concluderanno prima dell'inizio del nuovo anno scolastico.
Svolgendosi le lavorazioni esternamente alla attuale struttura sarà possibile il prosieguo della attività, nella dovuta
sicurezza dei bambini e operatori, solo con un modesto disagio costituito da una piccola decurtazione dell'area esterna in prossimità del cantiere. Il secondo lotto ha pure ottenuto di recente un finanziamento da parte della Regione,
seppur analogamente al primo non su tutta la spesa prevista. Per la predisposizione della documentazione richiesta e rilascio del decreto di finanziamento saranno necessari alcuni mesi per cui i lavori potranno iniziare alla fine
della attività scolastica. Come detto in precedenza essi
riguardano la ristrutturazione dell'edificio esistente e pertanto le lavorazioni potranno essere attuate solo nella pausa estiva e pertanto si prevede possano esaurirsi in circa
due anni.
Ing. Arturo Busetto
FRrl.!ITEL BIGIO
Ciao sono Fratel
Bigio dopo tanti
anni di assenza
sono rientrata a far parte del gruppo scout, con qualche
titubanza iniziale. L.:anno trascorso è stato splendido, conclusosi con una bellissima vacanza di branco in un posto
altrettanto fantastico e magico: il vecchio "Casello della
Guardia" in Cansiglio. È stato bello riscoprire sensazioni che
da adulti si tende a dimenticare come il profumo del bosco
e della pioggia ... sono stati momenti di condivisione di fatiche e di giochi, la conoscenza di nuovi continenti, l'assaggio di piatti strani, un po' diversi dai nostri cibi tradizionali.
Il fare con le nostre mani "bamboline di fieno", tovagliette di
carta, origami, alberelli di rame, giardinetti zen ...
Stiamo iniziando un nuovo anno scoutistico: se avete voglia
di divertirvi e di vivere nuove esperienze, vi aspettiamo
ogni sabato dalle 14.30 alle 16.30 presso la casetta della
Fratel Bigio e la staff Branco Fiore Rosso
polisportiva.
ROUTE ESTIVA
A RIETI
Ad agosto siamo partiti per la valle Rietina alla scoperta della figura di S. Francesco. Il cammino a lui dedicato collega 4 santuari dove S. Francesco ha vissuto particolari momenti che hanno contribuito alla crescita del suo ordine e della sua fede. Partiti da
Rieti siamo giunti al santuario di Fonte Colombo nel quale S.
Francesco, dopo 40 giorni e 40 notti vissuti nel "Sacro Speco", scrisse la regola definitiva da lasciare ai suoi frati. Qui,
inoltre, Francesco subì l'operazione agli
occhi, che contrassero la malattia nella
sua missione in Egitto. Dopo vari chilometri siamo arrivati al santuario di Greccio, detto "la nuova Betlemme" perché
in questo eremo, Francesco nel Natale
del 1223 rievocò la prima natività di Gesù Cristo. Ora nel santuario si possono
visitare vari presepi differenti nello stile
e il piccolo dormitorio dove alloggiarono i frati. Il nostro cammino è proseguito attraverso la campagna per giungere a Poggio Bustone, luogo in cui Francesco ebbe la visione che gli confermò
il perdono dei suoi peccati giovanili e gli
fu predetta l'espansione del suo ordine.
Qui inoltre partì la sua missione di pace e dove lui fece una pubblica confessione davanti a una folla. Dopo aver vissuto l'esperienza di ospitalità per la notte in questo santuario siamo ripartiti per
quello della Foresta. A quest'ultimo sono collegati due importanti eventi: il miracolo dell'uva e la probabile composizione del cantico delle creature. Durante questo cammino
abbiamo riscoperto la bellezza della natura, l'essenzialità,
l'ospitalità e la cordialità della gente.
L.:ultima sera abbiamo conosciuto e condiviso la nostra nuova esperienza con
i ragazzi di "MONDO X", una comunità
di recupero della persona con il motto TEMPORA TEMPERA TEMPORE,
cioè, il tempo tempera il carattere. Infine tutti gli incontri fatti durante questo
cammino ci hanno messo in discussione e fatto riflettere su tante cose. È
un cammino da vivere in semplicità, con
un pizzico di fatica, a contatto con la
natura, con noi stessi e con gli altri, tutti
ingredienti che sprigionano un grande
entusiasmo.
Noviziato Girasole Silvia,
Tosca, Jessica, Gian, Cristina
13
VITA PARROCCHIALE
Ultreya!! Sempre più avanti! Questo è il
motto che ha accompagnato noi, clan
del gruppo scout Azzano Decimo 10 , nel
nostro tentativo di percorrere l'alta via
n.4 delle dolomiti; un cammino difficile,
da Dobbiaco a Calalzo, attraversando
alcune delle montagne più incantevoli e
maestose delle dolomiti bellunesi. Volendo arrogantemente compiere questa
impresa in tendina, non volendo cioè
dormire nei rifugi come prevedono tutte le descrizioni del percorso, siamo partiti con uno zaino da 27 kg ciascuno;
arrivati in treno alla stazione di
Calalzo, che sarebbe poi diventata la nostra meta finale con
mezzi pubblici ci siamo portati all'attacco del sentiero. Eravamo in
tre, il 18 agosto, giorno della nostra partenza, dalla prima mezzora di cammino abbiamo capito
la durezza della strada, pur portando solo l'indispensabile abbiamo più che mai sentito la fatica sulle nostre gambe e spalle,
come dice una poesia: "la strada
polvere, sassi, sudore e non si arriva mai. Realtà dura, che ti stanca e ti fa male ai piedi. Non è un'amica
pronta ad accontentarti; non ti lascia sedere tutte le volte che sei stanco perché
è lunga e non arriveresti mai. Non è
un'amica troppo premurosa: non ti da
l'ombra tutte le volte che il sole brucia,
né un riparo tutte le volte che piove. La
strada è forte ti darà la sua amicizia." La
prima sera abbiamo dormito, dopo aver
percorso all'incirca mille metri di dislivello, a quota 2223 msl sulle rive di un
piccolo ma pittoresco laghetto di montagna. La mattina presto siamo ripartiti
"Ehi, ragazzi! Qui è il reparto del gruppo scout di Azzano Decimo 10 che vi
parla"! Due parole per farci conoscere
da chi non ha occasione di comunicare con noi direttamente: la nostra associazione è stata fondata da Baden
Powell in Inghilterra a meta del 1800, e
riunisce in Reparto giovani dai 12 ai 16
anni. È un'associazione cattolica che
mira alla crescita personale,
sia tramite un'educazione religiosa, sia attraverso un percorso di vita nel quale i ragazzi sono aiutati dai capi. È
un mondo di riflessione e soprattutto di divertimento! È
una grande opportunità per
stare in compagnia, imparando a conoscere le persone
che ci stanno vicine, vivendo
insieme indescrivibili avventure. Molti si chiederanno cos'è quel fazzoletto colorato
che teniamo sempre al collo ... beh non è un semplice
VITASCOUTS
e come tutte le mattine della nostra route estiva, così noi scout del clan chiamiamo le nostre "vacanze" insieme, ci
siamo rimessi in cammino, ma a causa
delle cattive condizioni atmosferiche ci
siamo dovuti accampare prima di raggiungere il nostro obiettivo, e poiché non
tutto il male viene per nuocere, il lato
positivo l'abbiamo scorto l'alba seguente
quando abbiamo potuto ammirare le
multiformi sfumature della luce riflessa
sul lato più bello delle tre cime di Lavaredo, sul lato in cui mostravano tutta la
loro imponenza e verticalità: uno spettacolo unico e indimenticabile che rendeva poca cosa la fatica del giorno precedente e dava nuova energia per continuare l'impresa. Il mal tempo non ci ha
abbandonato e ci ha costretti a ridurre
il percorso facendoci scendere dal rifugio Auronzo a Misurina, per poi proseguire fino al passo tre Croci, luogo del
nostro terzo pernottamento con violen-
... EHI RAGAZZI
pezzo di stoffa, ma un simbolo che ci
ricorda la promessa che abbiamo fatto
davanti a Dio quando siamo entrati a
far parte di questa grande famiglia.
Da ottobre a giugno ci troviamo nella
nostra sede tutti i sabati per parlare,
14
to temporale, e da lì a Cortina d'Ampezzo. Appena fuori Cortina ci siamo
concessi il lusso di una notte in Campeggio, è stato lì che abbiamo recuperato gran parte delle energie fisiche e
psicologiche dopo una doccia ristoratrice. " nostro obbiettivo assunto come
simbolo della settimana era la salita al
monte Antelao, a 3200 msl, una salita
che sulla carta è indicata da 8 ore e per
alpinisti esperti, e che per la maggior
parte dell'anno è da affrontare con ramponi a causa del ghiaccio; in due giorni
ci saremmo dovuti arrivare. Per
ciò dopo essere risaliti al rifugio
San Marco ed aver bivaccato proprio di fronte al monte-simbolo ci
siamo diretti al Rifugio Galassi,
unico rifugio in cui abbiamo pernottato e in cui abbiamo cenato
degnamente, non con le solite
bustine di minestre liofilizzate.
" fato volle tuttavia che una perturbazione che coinvolgeva tutte le dolomiti si dovesse scatenare il giorno seguente, con lo
zero termico sceso a 2500 msl,
ciò ci impedì di salire il montesimbolo, per cui decidemmo di concludere un giorno prima la nostra route.
Anche se non siamo riusciti completamente nel nostro intento abbiamo apprezzato, in stile scout, la vicinanza con
una natura pressoché incontaminata,
non ci siamo scoraggiati ma, avendo
sempre in mente il motto "Ultreya", abbiamo serenamente trascorso una settimana in cui abbiamo potuto discutere scherzare e ragionare insieme, creare cioè una comunità eterogenea ma
Maurizio, Damiano, Enrico
unita.
giocare, metterci a confronto e stare assieme in allegria.
Molte sono le attività che vengono organizzate durante l'anno: uscite di squadriglia (il reparto e diviso in squadriglie),
uscite di reparto (cammir:late in montagna, biciclettate, gite in canoa ... ),
attività di autofinanziamento, Campo
Invernale e il più atteso e desiderato
Campo Estivo. Il Campo Estivo è la conclusione felice di
un anno, l'occasione per mettersi veramente in gioco, per
dimostrare quanto imparato e
per imparare ancora. Se un
pochino vi abbiamo incuriositi e volete saperne di più, vi
aspettiamo ansiosi di accogliervi il sabato pomeriggio
dalle 14:30 alle 16:30 presso
l'oratorio. Provvisoriamente
siamo ospiti presso gli impianti sportivi e più precisamente presso la casetta del
softball.
I capi Reparto
VITA PARROCCHIALE
CUGNAN:3a ELEMENTARE
ANIMATI E ANIMATORI COMMENTANO ...
primo soggiorno fuori casa senza di voi. Hanno affrontato
una settimana molto impegnativa che però è trascorsa in un
baleno sia per noi animatori che, fra filastrocche, urla, risa
e canti, abbiamo imparato tutti i nomi dei 28 bambini, sia per
loro, che ora vedete tutti qui assieme. Hanno appreso l'importanza del lavoro di squadra e della vera amicizia che non
si sgretola né si distrugge. Speriamo di essere stati un esempio, anche se dobbiamo ricordare che non siamo perfetti,
siamo solo cinque ragazzi che per una settimana hanno tentato di farli divertire e inevitabilmente ci siamo ritrovati supplenti di quella figura a loro tanto cara e importante: il genitore. In questa missione siamo stati supportati e sopportati
dalle Mamme Anna Maria e Barbara, dalla Nonna Vittorina
e dal Don che ci è stato vicino e ci ha guidato in questo percorso. Infine sentiamo l'obbligo di ringraziare grilli e cavallette che hanno sopportato in silenzio la sfrenata curiosità
dei bambini. Crediamo di aver citato quasi tutti ... no?!? Ah,
ma mancate voi bimbi, ma tanto noi ci rivediamo tutti l'anno
prossimo, vero?!?»
Federica, Federico, Lisa, Maurizio, Pietro
Le testimonianze degli Animati...
«A Cugnan abbiamo conosciuto Sant'Antonio, imparato
a costruire una capanna con il fieno e anche sradicato gli
alberi. Inoltre abbiamo potuto vedere da vicino tanti insetti
come i grilli e le cavallette che si facevano accarezzare!!!
Speriamo che l'anno prossimo il Don non ci faccia fare camminate così lunghe.» (Riccardo e Luca)
<di campeggio di Cugnan è stato molto divertente perché
siamo stati tutti assieme, sia di giorno, quando pregavamo
assieme o giocavamo nella stessa squadra, che la sera
prima di addormentarci, e perché abbiamo conosciuto altri
bambini.» (Vanessa e Giulia)
«Quella di Cugnan per noi è stata un'avventura magnifica
perché abbiamo imparato a costruire capanne e a raccogliere
il fieno, e perché abbiamo fatto i tornei di Calcio e Pallavolo
e lunghissime camminate nei boschi.» (Davide M. e Giorgia B.)
«A Cugnan ci siamo divertite tantissimo soprattutto quando
correvamo in picchiata giù dalle collinette, dove ogni mattina ci trovavamo per l'incontro prima della colazione, fino ai
piedi del grande pero dove ci riunivamo per fare il riassunto
della giornata, seduti sulle stuoie.» (Angela e Giorgia F.)
«Durante il campeggio, il Don ci ha spiegato come ci si confessa bene, ma anche come pregare tutti assieme. È stata
un'esperienza emozionante e l'anno prossimo ci voglio tornare.» (Tommaso)
«Durante i pomeriggi potevamo anche celebrare la messa
con il Don, a me piaceva molto ascoltare il Vangelo con le
parabole e i fatti della vita di Gesù. t..:esperienza di Cugnan
è stata bellissima: una vera bomba!!!» (Francesca)
La parola agli Animatori...
Dalla lettera scritta dagli animatori in occasione dell'incontro al termine della settimana con i genitori dei bambini:
«Cari Genitori, grazie per aver permesso o incoraggiato i
vostri figli a partecipare a questo campeggio, forse il loro
CUGNAN:4a ELEMENTARE
Quest'estate noi ragazzi delle superiori abbiamo fatto la nostra prima esperienza come animatori a Cugnan. Di
questi bambini ci ha colpito soprattutto
il modo in cui ci osservavano, poiché venivamo considerati come figure esemplari, e anche nei nostri più piccoli gesti, dovevamo cercare di mimetizzare i
nostri difetti affinché da noi riuscissero
a cogliere solo le cose positive. A Cugnan si è creato un clima di collaborazione e di complicità tra noi animatori e
i nostri ragazzi poiché loro ci rendevano partecipi sia nei momenti di gioco sia
nei momenti in cui avevano semplicemente bisogno di essere ascoltati: CI
HANNO FAnO RISCOPRIRE LA GENUINITÀ DEL VIVERE INSIEME! Alla
fine della giornata eravamo veramente
esausti ma felici e soddisfatti con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di
utile e qualcosa che sicuramente rimarrà impresso nella loro memoria.
Stando con i ragazzi abbiamo percepi-
to il loro grande bisogno di qualcuno
che li ascolti, con cui potersi confidare,
poiché spesso nella vita di tutti i giorni
non si trova il tempo di parlare di ciò che
ci accade, anche di episodi di poca importanza. Alla sera, come i bambini, anche noi sceglievamo di mettere il giglio
in una cesta se la giornata era stata positiva, mentre di mettere la spada se non
avevamo rispettato questo clima di collaborazione. Un altro compito che ci eravamo imposti di raggiungere è stato
quello di sciogliere i
vari gruppetti che i ragazzi formavano per
la timidezza di conoscere nuovi amici, e
di riunirci in un unico
gruppo per trascorrere una settimana veramente insieme: CE
t..:ABBIAMO FATTA.
Alla fine di questa
settimana c'eravamo
15
affezionati gli uni agli altri e ciò ci ha
fatto immenso piacere poiché ciò ha
significato che non abbiamo deluso le
loro aspettative e che si sono veramente divertiti insieme a noi.
Noi ci auguriamo che questa esperienza porti a tutti, bambini e Animatori, una
crescita spirituale che stimoli a dare il
meglio di noi stessi agli altri, accettando con amore, il confronto con il nostro
prossimo.
Francesca Sartori e Gabriella Gregoris
... "......
VITA PARROCCHIALE
CUGNAN:5a ELEMENTARE
All'inizio non credevo che la mia esperienza a Cugnan potesse essere tanto entusiasmante e rivoluzionaria, per cui il
mio spirito nel passare una settimana "fuori dal mondo" era
inizialmente scettico ed in parte disinteressato. Ma durante
quei sette giorni il mio atteggiamento è cambiato, io stesso
sono cambiato, perché ho scoperto un nuovo lato dello stare insieme di cui prima ero totalmente allo scuro.
Ogni giorno venivano svolte delle particolari attività, che
spaziavano dal gioco a riflessioni e momenti didattici con la
compresenza di Don Raffaello e degli animatori, in cui i
bambini potevano esprimere loro stessi e al tempo stesso
cimentarsi assieme in attività di vario genere. Il clima che
usualmente veniva a crearsi, vista l'elevata presenza giovanile, tendeva ad essere allegro e vivace, ma in ogni caso
attivo e proficuo. In breve tempo si è creata una sintonia
profonda tra animati e animatori; i momenti trascorsi assieme hanno reciprocamente trasmesso qualcosa di concreto
e dai "grandi" forse dimenticato, come la semplicità spontanea dell'agire dei bambini. E a fine turno il ritorno a casa è
avvenuto forse a malincuore, ma certamente arricchito da
qualche nuovo valore ed esperienza.
Marco Turco
CUGNAN: la E 2a MEDIA
Vi siete mai chiesti comemaiilnostrocaroParroco.all.inizio della bella stagione, svanisca nel nulla? Finalmente è
giunto il momento di svelarvi dove si dilegua ... AI suo ritorno è sempre abbronzato, con l'occhio vispo, scattante ...
Dove sarà questo posto miracoloso?? Brasile? Cuba? No!!!
Si tratta di una località ben più famosa in quel di Azzano: la
caratteristica CUGNAN!! Ormai Cugnan rappresenta una
tappa nella vita di molti giovani e se qualcuno non ha ancora sperimentato cosa si celi tra le montagne bellunesi non
potrà mancare l'iscrizione alla prossima annata 2007. Ma
prima di creare lunghe code in Canonica per assicurarvi il
posto alla prossima edizione di Cugnan mettetevi comodi e
ascoltate cosa abbiamo combinato quest'estate. Dopo aver
trattato San Domenico Savio e San Tarcisio, per completare la trilogia, il tema di quest'anno non poteva che essere
San Antonio da Padova. Le preghiere e le riflessioni non sono state le sole attività predominanti ma si sono alternate
con momenti di gioco e di divertimento. L.:allegro gruppo di
animatori dei ragazzi di 1;! e 2;! media era formato da Me
(ovvio!), Francesca Paiero, Daniele Drigo, Christian Santarossa, Maurizio Santin, Manuel Valeriati Breda e Chiara Stefani. Ci siamo impegnati a seguire i ragazzi, ad ascoltarli e
a cercare di spingerli a socializzare tra loro organizzando
tornei di calcio e di pallavolo. La missione non era facile ma
con la nostra buona volontà, con l'aiuto di Don Raffaello e
soprattutto grazie all'impegno dei ragazzi il campeggio si è
rivelato proprio una bella esperienza. Di certo, le minacce
della montagna non sono mancate, come il pericolo Zegghy!
Tranquilli non è né un mostro né un drago ma solo una piccola e insignificante zecca, che però ha spezzato la quiete
nella pacifica Cugnan . Purtroppo qualcuno non è riuscito
a scampare alla minaccia , ma grazie alle efficientissime
mamme, partite con noi nella spedizione , l'unica a non
avere la meglio è stata proprio la nostra Zegghy! Ah ah!
Uomo 1 - Zegghy O. Comunque siamo riusciti a domare la
situazione e continuare il nostro viaggio nella vita di San
Antonio. Ai ragazzi veniva presentato ogni mattina un episodio significativo della vita del santo e durante l'arco del
giorno dovevano cercar di seguire il suo esempio. Alla
sera, invece, si faceva il punto della giornata con "Giglio o
Spada?", e se vi state chiedendo se è un nuovo reality alla
tvo un quiz, andate fuori strada, era il momento più importante in cui i ragazzi dovevano far fronte a come si erano
comportati nell'arco della giornata e quindi decidere se era
positiva (giglio) o negativa (spada). Comunicare e, specialmente, aiutare i ragazzi a capire anche
le piccole cose, tenendosi distaccati
era praticamente impossibile, allora
RAGAZZI ... DIAMO I NUMERI!!!
attraverso partite e camminate siamo
:::::::::::: CUGNAN 2006 ::::::::::::
riusciti ad infiltrarci in quel mondo che
3 a - 4 a - s a Elementare = 101 ragazzi
un po' di anni fa era il nostro; l'abbiamo
a
capito
solo quando i ragazzi sudavano
l a - 2 media = 33
freddo
davanti alle fatidiche domande
3 a media - superiori = 45
della riflessione, quelle domande a cu i
Animatori 39
abbiamo risposto anche noi a tempo
debito.
Guendalina e C.
=
16
VITA PARROCCHIALE
CUGNAN: 3a MEDIA E SUPERIORI
"PIOVE: UUUCCIU EL DEMONIO CHE
SE REMENA. .. SACRAMENTO!!!"
Tranquilli. .. non spaventatevi!!! Sono tutte invenzioni del don che anche quest'anno si è creato un nuovo motto!!! Eh
va beh ormai è un caso disperato, chi
lo ferma più ... tra illimoncello, il baileys
(tarocco), Sant'Antonio e la "sopressetta" rimane sempre il nostro amato don.
Anche quest'anno, grazie a lui, siamo
qui a raccontarvi cosa ci è rimasto del
tempo trascorso tra i nostri amici, in un
mondo che ormai riconosciamo come
casa nostra e di cui sentiamo la mancanza durante tutto l'anno. Non è facile raccontare in poche righe quelle
emozioni, quei ricordi che, passati veloci, ci rimangono impressi per sempre.
Beh arriviamo alle presentazioni almeno!!! lo sono Giulia, per tutti a Cugnan
"la Friuli"; io sono Elisa e poi c'è anche
Alessandra che dopo i vari campeggi è ormai diventata nostra inseparabile amica. Eh già perché
questa estate abbiamo
avuto l'opportunità di trascorrere ben due settimane a Cugnan, una da animatrici e l'altra da animate. All'inizio pensavamo
che sarebbe stato impossibile ma poi i nostri bambini ci hanno fatto sentire
a nostro agio e soprattutto importanti per loro come, d'altronde, lo sono
stati i nostri animatori per
noi, e tutto è andato al meglio, anzi. .. alla grande anche se ci ha impegnato molto in tutti i
campi! Partiti senza il rimpianto di dover lasciare Azzano, senza sapere cosa ci avrebbe riservato il domani e convinti che quegli istanti sarebbero rimasti per sempre, abbiamo affrontato quest'esperienza con la sola voglia di divertirci e convivere con caratteri nuovi.
Cugnan ti fa dimenticare le frustrazioni
che durante l'anno si accumulano, basta una sola settimana in quel tempio
naturale, a cancellare un intero anno.
Già ... è essenziale staccare la spina,
scappare da quel mondo di cui ci comoda vedere solo la superficialità, riflettere su tutte le cose che siano piccole, grandi, più o meno importanti, è
chi meglio di Cugnan può insegnarcelo?!? È semplice e ci fa riscoprire il vero senso delle cose soprattutto quelle
che contano di più e che spesso nascondiamo dietro l'egoismo senza che
ce ne rendiamo conto, riscoprendole
ascoltando il silenzio durante le riflessioni. Cosa abbiamo imparato? Beh ...
tanto ... e solo chi lo vive può capire il
significato di quel "tanto"; all'inizio pensavamo che le parole dette dagli amici
che hanno vissuto quest'esperienza prima di noi, fossero solamente per convincerci ad andare, ma poi abbiamo capito che ciò che ci avevano detto era la
pura e semplice realtà e adesso siamo
noi che vorremmo urlarlo a tutti. Infatti
è proprio qua che abbiamo conosciuto
i veri amici, quelli che ci stanno sempre
accanto, che ci sostengono nelle nostre
scelte e che anche senza parlare riescono a capirci al volo. Ci accettano per
quello che siamo senza niente da rimproverare ma sempre pronti a crescere insieme e a imparare dagli errori. Per
questo consigliamo a tutti questa esperienza, perché si scopre una parte di
noi stessi che non crediamo esser nostra. Un grazie ai genitori che senza i
loro sacrifici non ci avrebbero reso quel-
li che siamo. È vero, non siete ricompensati, tutto il bene che ci trasmettete vi viene tornato a metà e neanche
quello ... come dicono tutti siamo adolescenti!!! Ma le idee ce le abbiamo, non
siamo banali e i sentimenti li proviamo
e vi ringraziamo perché permettendoci
di vivere quest'esperienza ci avete fatto crescere ulteriormente. Vogliamo ringraziare in secondo luogo il don che
con il suo inseparabile fischietto, anche
quest'anno era la sveglia mattutina (come la radio a tutto volume della Lisa e
la signora del pane), inoltre riesce a leggere i nostri pensieri e ci da fiducia credendoci capaci d'affrontare questa forte esperienza. Passiamo alla parte più
divertente dei ringraziamenti: AGLI ANIMATORI. .. senza di loro non avremmo
mai assaporato fino in fondo il valore di
Cugnan: erano i primi a rimproverare
alcuni nostri comportamenti ma anche
i primi a farci divertire. Grazie ai due inseparabili amici Alain e Alessandro
(asa) che con la loro semplicità e voglia di trasmetterci le loro stesse espe17
rienze ci hanno accompagnato in quest'avventura. Per non parlare del dj Kevin che ogni pomeriggio ci faceva cantare a squarciagola e che era sempre
il primo a voler divertirsi con noi (come
l'ultima sera). Sacramento ... tochelo al
"coach" ades? .. eh Martin, quel Martin
di fama mondiale di taboo (no pedina
ma Francesca o montagna, neve, freddo quindi??? ... ski-pass) e re delle partite di rugby immerse nel fango!!! È un
grande, con lui il divertimento è assicurato! Grazie veramente! Passiamo alla coppia sposi new entry che proprio
in questo periodo, inconsapevolmente,
già aspettavano un renghino: Renga
(Andrea) e la principessa Daniela. Di
sicuro la loro esperienza è stata tale da
trasmetterci (oltre alle ore di spiegazione su come si canta) il vero senso
dello stare insieme. Renga poi ci ha
deliziato con la sua bellissima voce, appunto improvvisando concerti alla
Renga accompagnato dal
chitarrista Daniele. E la
Ariaaaaaaaana come che
la va in giro???? Non possiamo dimenticarci della
nostra maestra di canto e
pulitrice accanita dei bagni delle camere nuove ...
(pulizia bagno anche 2
volte al giorno!!!) che con
la sua semplice tranquillità
ci ha insegnato ad esser
umili. Sara nota come grissiiii, custode della camera
beautyfarm e prima promotrice della sfilata estate 2006 (interrotta dal don) e della nomina di mister Cugnan era la nostra
mammina che prima di andare a dormire ci veniva a dare insieme a Daniela (ricordiamo che l'Arianna già dormiva) il bacino della buonanotte. E infine,
"tra nuvole e lenzuola".cosa vi ricorda??? Ovviamente il tugurio e la nebbia che entrava in camera del re dei tavani Andrea, il dottore in scienze motorie che ogni sera alle sei in punto ci
faceva saltare tutti sotto camera sua,
abbracciati nelle note dell'inno d'Italia
(campioni del mondo) e dopo... ??? Tutti sotto la doccia!!! Grazie per i mille sorrisi che ci sai regalare!!! Ma ... cos'è Cugnan senza cuoche? Paola, Nadia o
meglio Emma, Rosanna e tutte le altre
mamme che hanno saputo ingrassarci
con le loro pastasciutte!! (o vari piatti di
zucchine della Rosa e della Pasqualina). Cugnan è sempre Cugnan ... meraviglioso ... unico e indimenticabile, un
solo difetto: ricordarsi di portare l'autan!!
Castel/arin Giulia,
Mazzonetto Alessandra, Zaina Elisa
VITA PARROCCHIALE
MAMME-CUOCHE A CUGNAN 2006
alla fine è rimasto il desiderio di ripetere questa esperienza
negli anni venturi. Vogliamo assicurare tutti i genitori che
affidano i loro figli al nostro Don Raffaello che svolgiamo questo servizio con gioia e specialmente felici che così tanti bambini e ragazzi possano partecipare a questa avventura. Siamo consapevoli che molti genitori hanno impegni lavorativi
assolutamente inderogabili e per questo motivo il nostro piccolo contributo è un modo per collaborare tutti insieme, per
aiutarci nell'allevare i nostri figli e accompagnarli al meglio
lungo il cammino della vita. Siamo felici quando riceviamo i
ringraziamenti, che giungono sempre copiosi e sinceri, di
tutte le mamme e i papà che incontriamo e questo ci basta.
Quest'anno per la prima volta la gestione della casa è stata
svolta direttamente dalla Parrocchia di Azzano e quindi le
provviste, i prodotti per la casa e le pulizie e tutto ciò che riguarda la conduzione dei campi ha visto il lavoro instancabile di numerose persone. Se noi mamme cuoche abbiamo
potuto svolgere al meglio il nostro servizio è perché l'organizzazione generale è stata davvero encomiabile! Le vivande erano di ottima qualità, abbondanti e sempre fresche! Un
grazie particolare e doveroso deve andare a Paola Lovisotto, per la generosità, ma anche per la grande professionalità
con la quale si è prodigata per la buona riuscita delle settimane a Cugnan. E un grazie affettuoso ad una mamma che
davvero per noi è stata un grande esempio. Noi ci siamo, mi
raccomando mamme e papà della Parrocchia continuate a
sostenerci con la vostra generosità e riconoscenza.
Elena, mamma di Alberto e Federico - Mariella, mamma di
Ilaria e Marta - Gloria, mamma di Greta - A nome di tutte le
mamme-cuoche di Cugnan.
Anche quest'anno i nostri figli hanno avuto la possibilità di
portare a termine la loro avventura a Cugnan. Abbandonati
libri, quaderni e terminati gli impegni sportivi di ogni genere
hanno riempito gli zaini di borracce, sacco a pelo e scarpe
da ginnastica per trascorrere un'intensa settimana tra boschi,
prati, sotto le stelle, con giochi sfrenati e intensi momenti di
riflessione. A riempire le loro insaziabili pance ci abbiamo
pensato noi mamme, che con tanta buona volontà ci siamo
improvvisate cuoche, ma anche infermiere tra un ginocchio
sbucciato e l'altro, scottature solari, vesciche e ... qualche
fastidiosa zecca. Questa intensa settimana alla fine si è trasformata in una vera "avventura" anche per noi mamme, che
tra i pentoloni fumanti avevamo un "osservatorio privilegiato"
sui nostri figli. È stato bello poterli guardare in un ambiente
completamente diverso da quello familiare. Dalle finestre
li osservavamo chiacchierare tra di loro, confrontarsi, collaborare e anche litigare e risolvere da soli le loro questioni.
Da qui ci siamo rese conto, e desideriamo testimoniarlo con
forza a tutti gli altri genitori, di quanto bisogno abbiano i nostri figli di compiere esperienze autentiche, che li mettano in
contatto diretto con l'essenziale, con la natura, con ciò che
conta veramente, perché possano scoprire con gioia il loro
rapporto con Dio! Allontanati da televisione, computer, telefonini e tutti gli impegni pressanti i nostri figli si scatenano
e si riscoprono veramente bambini e ragazzi. Che esperienza anche per noi mamme! Tra le fatiche quotidiane (e credeteci, cucinare per gruppi composti mediamente da 50 o 60
ragazzi non è impresa da poco!) non sono mancate le confidenze, le chiacchiere, i confronti e anche tante risate intorno ad un buon caffè! Sono nate belle e sincere amicizie e
CORALE COMUNALE AZZANESE
Il canto come espressione di
sé stessi, ma soprattutto come momento di condivisione
con gli altri. È questo il motivo di fondo che spinge un corista a dedicare una parte del
proprio tempo alle prove settimanali, che sono nello stesso momento impegno e piacere nel fare musica insieme.
A volte questa passione ci
porta lontano, come nello
scorso mese di giugno, quando ci siamo recati in pellegrinaggio al
Santuario di Loreto e a San Giovanni
Rotondo. In questo viaggio siamo stati accompagnati dal nostro parroco Don
Dino, e abbiamo animato la Santa Messa nella Chiesa Maggiore di Santa Maria delle Grazie, a San Giovanni. Abbiamo inoltre potuto visitare il Museo
dedicato a Padre Pio, ricco di oggetti e
di testimonianze della sua vita quotidiana, e il Santuario dedicato all'Arcangelo Michele a Monte Sant'Angelo,
in provincia di Foggia. In questo luogo
suggestivo e affascinante è custodita
la grotta che, secondo la tradizione, lo
stesso Arcangelo Michele ha voluto venisse dedicata al culto cristiano appa-
rendo in sogno ad un vescovo, che fece in seguito costruire il Santuario. Ma
è altrettanto bello eseguire un concerto nel nostro paese, per condividere
con la comunità i risultati del nostro impegno cercando, soprattutto, di trasmettere a chi ci ascolta le emozioni
che noi proviamo nel cantare. Alla fine
di giugno abbiamo rinnovato l'appuntamento di inizio estate con i "Concerti d'Estate": il 17 giugno nella Chiesa di
Azzano Decimo con la partecipazione
dell'organista MODaniele Toffolo e del
coro "Giovani del Contrà" di Fontanafredda, e il 18 giugno nella Chiesa di
Praturlone di Fiume Veneto, con il MO
Toffolo e la "Corale San Vitale" di Ceg18
gia (VE). Dopo la pausa estiva, stiamo ora preparando gli
impegni del periodo natalizio,
il primo dei quali sarà un concerto nel Duomo di San Vito
al Tagliamento la sera del 24
novembre. Il secondo appuntamento sarà all' Abbazia di
Sesto al Reghena il 10 dicembre alle ore 16.00. In questa occasione. avremo il piacere di esibirci nuovamente
insieme al MOToffolo e al coro "Giovani del Contrà". Infine, non mancherà l'appuntamento con i tradizionali "Concerti di Natale", il 16 dicembre
nella Chiesa di Azzano Decimo e il 23
dicembre nella Chiesa di Praturlone di
Fiume Veneto. Certi del fatto che, nel
canto corale, ogni nuovo arrivo costituisca un arricchimento, vogliamo invitare tutti coloro che amano la musica e
il canto a provare questa esperienza.
Le prove si tengono il martedì e il giovedì alle ore 20.45, presso la Chiesa di
Azzano Decimo. Noi coristi vi invitiamo
a partecipare numerosi a questi appuntamenti, e porgiamo a tutti voi i nostri migliori auguri per un lieto e sereMartina
no Natale.
VITA PARROCCHIALE
CORO "QUATTRO MOLINI"
Il coro "Quattro Molini" si sta preparando come tutti gli anni
alle feste Natalizie con impegno, per far sentire i canti e le
Laude Natalizie, con l'intento di accomunare le persone e di
vivere più in pace. Per il mese di dicembre l'agenda è strapiena , andremo a cantare dal 7 all'11 dicembre a Vienna
per i canti D'Avvento, canteremo al Municipio, al mercatino
di Natale e all 'abbazia di Melk. Poi tornati a casa, il 16 dicembre ci sarà il concerto di Natale nella nostra Chiesa
di Azzano con la Corale Azzanese ed il Coro Giovanile dell'Immacolata. Sabato 23 dicembre siamo impegnati con un
concerto insieme alla corale Quirita, nella chiesa di Tiezzo,
organizzato dall'Associazione Tiezzese. Domenica 24 dicembre alieteremo la Messa di Mezzanotte. Anche quest'anno il coro "Quattro Molini" sarà presente con il suo presepio che, insieme a tutti gli altri , adorneranno la piazza di
Azzano Decimo. Colgo l'occasione che mi da il Bollettino
Parrocchiale per ringraziare e porgere gli auguri di un buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti coloro che contribuiscono
ad aiutarci , all'Amministrazione Comunale, agli Enti , ai Commercianti e Artigiani, grazie di cuore. 1/ presidente Carli Gianfranco
CORO GIOVANILE IMMACOLATA
In data 27 e 28 Maggio 2006, si è svolta l'annuale gita del Coro Giovanile Immacolata, con meta Firenze. Le meraviglie architettoniche da ammirare sono state molteplici , ma il momento più
importante è stata la Santa Messa che
il nostro coro ha animato nel Duomo di
Prato in presenza delle televisioni locali. A tal merito vogliamo ringraziare il
Vicario Generale del Vescovo di Prato
per i complimenti mostratici, e Mons.
Antonio Pivetta, già cappellano ad Azzano Decimo, per la disponibilità ed
aiuto nell'organizzazione di questo
evento molto sentito da parte del coro.
I prossimi appuntamenti saranno i concerti natalizi in data 16 Dicembre nella
nostra Pieve ed il 23 Dicembre a Praturlone di Fiume Veneto. Anche in questa occasione i ragazzi sapranno dimostrare tutto l'impegno richiestogli nella preparazione dei brani che saranno presentati. La linea guida è sempre Nostro Signore che, insieme a Maria, ha permesso
la nascita di questo coro e guidato tutti coloro che operano per esso nel conservarlo, accudirlo ed accrescerlo come
patrimonio della comunità parrocchiale azzanese.
Arianna Del Rizzo
I
NEO LAUREATI
si prega di inviare alla Direzione del Bollettino i nominativi dei neolaureati se si desidera la pubblicazione
Cuccagna Alberto
Del Rizzo Luana
Facca Alberto
Girardi Serena
Marcuz Marzia
Mantovanelli Simone
Mazzonetto Andrea
Ragogna-Presta Elena
Santa rossa Miriam
Santin Lisi
Secondi n Giovanni
Università
Università
Università
Università
Università
Università
Università
Università
Università
Università
Università
degli
degli
degli
degli
degli
degli
degli
degli
degli
degli
degli
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
Studi
19
di Udine, Facoltà Economia Aziendale
di Padova, Facoltà Psicologia
di Udine, Facoltà Economia
di Udine, Facoltà Lingue e Letterature Straniere
di Padova, Facoltà Farmacia
di Udine, Facoltà Scienze Motorie
di Udine, Facoltà Scienze Motorie
di Trieste, Facoltà Scienze dell'Educazione
di Firenze, Facoltà Scienze Politiche
di Venezia, Facoltà Economia
di Udine, Facoltà Economia
VITA PARROCCHIALE
LA "CORALE GLORIA" DI TOKYO
La "Corale Gloria" di Tokyo diretta dal MO Yutaro Kobayashi ospite della Biasin Musical Instruments per il 25° Anniversario, si
è esibita nell'Arcipretale di Azzano Decimo con la partecipazione del Soprano Mayumi Kobayashi e Mezzosoprano e Contralto: Yukie Suzuki al pianoforte
Sayaka Kojima.
Oltre al Gloria RV589 di A. Vivaldi e alcune celebri partite del repertorio sacro, il Coro ha eseguito una prima assoluta, di un arrangiamento fatto proprio dal MO
Yutaro su invito di Biasin Denis,
di una celebre melodia popolare
azzanese, il Campanil d'Azzano
scritto nel 1955 dai Maestri Manias e Volpe, divenuto una bandiera per tutti i cittadini di questa
piccola città.
Il brano eseguito prima in versione originale è poi stato proposto in una versione Gospel per
quattro voci miste e due solisti
con un accompagnamento pianistico di grande classe. Grandi
emozioni hanno suscitato le prime note originali di questo tradizionale brano
popolare e "l'entusiasmo unito ad una
visibile commozione" ha trasmesso la
nuova melodia composta dal MO Yutaro. Gli applausi e le ovazioni del pubblico che invitavano la "Corale Gloria"
ad un ulteriore bis hanno voluto confermare l'apprezzamento e ringraziare
l'impegno assunto da una corale giapponese per aver donato una nuova versione di questa poesia in musica tanto
amata dagli azzanesi.
La "Corale Gloria" è stata costituita con
allievi del Maestro Yutaro Kobayashi nell'agosto del 1997 in occasione del concerto organizzato presso il Santuario
della Beata Vergine delle Grazie di Pordenone, tenutosi nel marzo 1998. A seguito della positiva esperienza, del successo ottenuto e dell'affiatamento crea-
tosi tra i coristi del coro, nel 2000 la "Corale Gloria" è divenuta un coro stabile.
La caratteristica che accomuna tutti i
componenti della "Corale Gloria" è principalmente il grande amore per la musica italiana, in particolare per la musica sacra e lirica e, dell'Italia.
Oggi la "Corale Gloria" vanta un organico di circa 30 elementi e tra essi vi sono: cantanti professionisti e, tra gli amatori sono presenti studenti universitari,
funzionari della finanza di Stato, funzionari di polizia, avvocati, insegnanti e
casalinghe.
Ad oggi la "Corale Gloria" si è esibita in
Italia (1998, 2000, 2002 e 2004) e in
Giappone in due importanti concerti
(2003 e 2005) ottenendo grandi consensi e dimostrando ottima preparazione, sotto la guida del Maestro Kobayashi, il quale è molto apprezzato per
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Giovani e meno giovani, in un momento di pausa,
dopo aver scaricato 267 quintali di ferro.
Le fatiche però vengono ricompensate con la somma
di Euro 3.206, devolute al nostro Oratorio.
Un grazie a tutti per la generosità e la collaborazione.
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le capacità di esaltare le doti canore dei singoli trasformando tutti in protagonisti.
Il Maestro Yutaro Kobayashi (Tenore) si è laureato presso l'università di Kunitachi di Tokyo, conseguendo in seguito il dottorato
presso la stessa università. La
sua voce è Tenore Lirico Spinto,
e ha perfezionato i suoi studi
presso la "Scuola Musicale" di Milano dal 1992 al 1993.
Rientrato in patria è stato prescelto, dal ministero dei beni culturali, per le sue capacità canore,
consentendogli di perfezionarsi
ulteriormente in Italia dal 1998
al 1999.
Ha debuttato nell'Opera nel 1987,
con il Maestro Otmar Suitner, nell'opera "Schauspieldirektor" di
Mozart. È stato finalista del "Concorso Internazionale di Mozart"
tenutosi in Giappone nel 1990.
Nel suo repertorio sono presenti: "Aida", "II Trovatore", "La Traviata", "Un Ballo in Maschera"
di Verdi; "Madama Butterfly" di
Puccini; "Die Fledermaus" di Johann
Strauss; "Otello" di Rossini; "Carmen"
di Bizet; "Candide" di Bernstein; "Così
Fan Tutte", "Bastien und Bastienne",
"LOca de Cairo" di Mozart; ecc. Fa parte inoltre dei solisti per l'esecuzione del:
"Requiem" di Verdi; "La Nona Sinfonia"
di Beethoven; "Requiem", "Messa dell'Incoronazione K317", "Missa Brevis
K220", "Regina Coeli" di Mozart; ecc.
Nel 2003 ha conseguito un grande
successo nel recital tenutosi a Tokyo,
con il quale ha iniziato ad esibirsi anche come concertista.
La sua carriera di cantante non gli impedisce di dedicarsi anche all'insegnamento e alla direzione del Coro, che lo
impegna sia in Italia (1998, 2000, 2002
e 2004) che in patria (2003 e 2005), dal
quale ha ottenuto grandi successi ed
enormi soddisfazioni.
VITA PARROCCHIALE
SULLE ORME DI SANT'ANTONIO
La decisione di portare i "ragazzi di Cugnan" a Padova trova una motivazione
ben precisa: bisogna risalire a giugnoluglio cioè a quando i giovani, a gruppi
dalle elementari alle superiori, hanno
trascorso con don Raffaello, un periodo
di cammino nella fede, nonché di vacanza-divertimento-relax, ripercorrendo la vita di Sant'Antonio. Ogni giorno,
con proiezioni di diapositive, letture e
soprattutto riflessioni i ragazzi hanno
potuto conoscere un esempio di vita
messa a servizio degli altri e soprattutto colmata con l'amore verso Dio Padre.
Proprio attraverso le riflessioni sul proprio comportamento, davanti all'immagine del Santo facendo riferimento all'esempio della sua vita, per ogni ragazzo alla sera il quesito era: "Metto ai suoi piedi un giglio o una spada? Mi sono comportato secondo il suo esempio oppure ho
mancato nei confronti di qualcuno?". Lemozione e la sensibilità con cui questo gesto veniva compiuto, era dawero grande. Quindi quale miglior proposta del don poteva essere se
non quella di poter andare a visitare i luoghi vissuti da Sant'Antonio? La prima meta è stata Campo San Piero dove Sant'Antonio ha vissuto un periodo della vita molto sofferta: qui c'è
ancora la sua cella dove dormiva e dove ha avuto la comparsa del piccolo Gesù Bambino. Dopo questa visita, la celebrazione della Santa Messa e la visione di una splendida
Via Crucis rappresentata con grandi immagini in ferro lungo
una via del parco circostante e un buon e abbondante pic-nic,
il punto d'arrivo è stata la Basilica del Santo a Padova. Grazie
"LA CASERA"
Via Saccon:
Luvisotto Albino ed il nipote Andrea
ad un'ottima organizzazione si sono potuti visitare e gustare
anche luoghi che difficilmente sono aperti al pubblico. Con la
preparazione fatta a Cugnan, ogni momento, ogni parola dei
frati disponibili a raccontare i particolari ed ogni cosa che
si presentava agli occhi, era un'emozione. È stata anche
un'emozione, ma d'altro tipo, quella vissuta nel tragitto in
pullman: canti, giochi, scherzi e la condivisione ancora di
momenti con "quegli amici di Cugnan". La gioia è stata supportata dagli splendidi animatori che anche in quest'esperienza hanno accompagnato i ragazzi facendoli divertire, non
tralasciando alcuno e donando le loro energie, il loro tempo,
e lo splendido esempio d'altruismo cristiano. La cornice di
questo splendido quadro è, comunque, il nostro don Raffaello
che ha permesso a noi tutti, sì anche a noi genitori poiché
viviamo anche di riflesso dei nostri figli , di conoscere, vivere
Amabile, mamma
e gustare questa esperienza.
Continuano nei nostri paesi, anche ad Azzano Decimo, le sane
tradizioni come quella della "casera". Ecco l'impegno, l'entusiasmo
e la soddisfazione dopo aver realizzato l'''opera d'arte".
I giovani dell'Oratorio
21
Via Zuiano: Antonio Tesolin, Vaccher Luigino,
Mascarin Gino e i fratelli Del Bel Belluz,
... presente il cane fedele!
VITA PARROCCHIALE
MADONNA DEL BEMBO
Conclusa magnificamente anche l'Edizione 2006 della tradizionale Sagra della Madonna del Bembo, una festa che vanta un'attività pluridecennale e che si svolge in località Capo
di Sotto, qui ad Azzano Decimo. Molto successo ha riscosso
l'atteso Torneo di Calcetto, che ha surclassato l'antico Torneo
di Briscola, ottenendo buonissimi risultati e numerosi apprezzamenti, soprattutto da parte del pubblico giovane. Non
è mancata, inoltre, la consueta presenza di giostre e giochi
per bambini e di bancarelle ed esposizioni varie. Negli anni
passati, durante la Sagra l'intero borgo si colorava di festa,
venendo addobbato con canne di bambù e bandierine. ~e­
vento principale era quello di carattere religioso: la Santa
Messa dell'8 Settembre, in onore della Beata Vergine Maria.
Oggi, sebbene i Festeggiamenti si siano modernizzati e si siano estesi sul piano territoriale, permane la ricerca di tradizione e costume. In questo senso 1'8 Settembre si è celebrata la
Santa Messa presso il capannone e domenica 3 Settembre,
durante la manifestazione lo Sfilo, è stata eletta Miss Bembo
2006. Ed è stata proprio la neoeletta Miss Jessica Doriguzzi,
affiancata dalla seconda classificata Amanda Bailot, ad estrarre i numeri fortunati dell'attesissima tombola di domenica 10
Settembre. La tombola, ricca di premi, non è stata l'unica protagonista dell'ultima serata della Sagra. Infatti l'orchestra
"Flavio Ricci" ha accompagnato la cena e le danze dei presenti, in attesa dei consueti fuochi d'artificio che hanno interpretato in cielo il nostro arrivederci a gennaio, in occasione
della classica "casera". È con questa immagine che vi salutiamo, augurandoci di ritrovarvi ad inizio anno, appunto, per
godere insieme dello spettacolo del falò, del calore del vin
brulè e della dolcezza della pinza.
G.S.C. Capo di Sotto
7° TORNEO DELL'AMICIZIA
Come vuole la tradizione, anche quest'anno si è svolta la 7~ edizione del Torneo dell'Amicizia, grazie a un meraviglioso sole che ha accompagnato l'intera giornata tutto è stato più facile, e i
numerosissimi partecipanti hanno dato vita a una manifestazione sportiva
Cugnan Dream Team
unica nel suo genere. ~obbiettivo non
era la vittoria! Ma un'opportunità di incontro, socializzazione e divertimento
fra giovani e meno giovani della nostra
comunità ... L:evento calcistico molto
seguito non solo in Azzano, ma oramai
in tutta la bassa pordenonese con l'arrivo di squadre da Chions, Prata, Fiume Veneto, Pramaggiore, e persino
Cordignano Veneto, non ha tradito le
aspettative degli organizzatori, che
sono riusciti a realizzare un torneo con
30 squadre e oltre 300 partecipanti.
I giocatori radunatisi al campo parrocchiale fin dalle prime ore del mattino
si sono scontrati con impegno e lealtà
fino a mezzogiorno quando per la meritata pausa,
si sono trasferiti presso i
festeggiamenti Madonna
del Bembo per consumare l'abbondante pranzo.
Le gare sono riprese nel
pomeriggio
per le fasi finali che hanno portato alla vittoria della squadra
"Tuxedo Bar"
formata da giovani Azzanesi sempre presenti fin
dalle prime edizioni. Non
sono mancati i consueti
premi per il miglior portiere,
miglior bomber, la squadra
che ha interpretato meglio
lo spirito del torneo per voglia di divertirsi, fair play e costume, la
blasonata e molto ambita
Coppa Chiosco, assegnata alla squadra che meglio
ha contribuito all'incasso
dello stesso. Ricordiamo
gli amici del basket, che
per il secondo anno si sono affiancati a noi con il 10ro torneo di street ball, sicuri del loro futuro successo li incoraggiamo!
Un ringraziamento particolare va alla BANCA DI
CREDITO COOPERATIVO PORDENONESE per
22
Lo Staff
aver contribuito alla realizzazione della
maglietta ricordo della giornata distribuita a tutti gli atleti.
Gli organizzatori inoltre colgono l'occasione per ringraziare Don Raffaello,
il Gruppo Sportivo CondQr, il Caffè Barocco e i partecipanti tutti per la collaborazione prestataci.
La squadra vincitrice 'TUXEDO BAR"
VITA PARROCCHIALE
SI PRESENTANO I TRECENTO RAGAZZI
DEL CENTRO GIOVANILE PER AZZANO DECIMO
È stata la bellissima cornice dell'Azienda Agricola Principi di Porcia e Brugnera ad ospitare lo scorso 16 settembre la cerimonia di presentazione delle squadre che fanno parte del Centro
calcistico giovanile di Azzano Decimo.
Un momento importante, che segna l'inizio, non solo della nuova stagione
sportiva 2006/2007, ma anche dell'attività di questa nuova organizzazione
giovanile, che mette insieme le quattro
società del nostro comune quali l'A.S.
Azzanese, il Gruppo Sportivo Condor,
l'A.C. Corva e l'A.S. Pro Fagnigola. Una
idea che ora è realtà, che si pone come principale obiettivo la crescita del
movimento giovanile, per migliorare ed
accrescere le potenzialità educative e
tecniche dei ragazzi del nostro comu-
ne. Sono salite sul palco le diciotto
squadre composte da trecento ragazzi
dai 6 ai 16 anni accompagnate dai tecnici ed accompagnatori che si presenteranno nei vari campionati federali con
il nome delle società appartenenti al
progetto. Alla manifestazione sono intervenute molte Autorità tra le quali il
Sindaco dott. Enzo Bortolotti, l'Assessore comunale Bortolus, i consiglieri regionali Paolo Pupulin e Paolo Panontin, il presidente regionale delle F.I.G.C.
Renzo Burelli, i rappresentanti del main
sponsor Bluenergy, e come oramai da
tradizione il parroco Don Raffaello Martin. Un appuntamento che di anno in anno cresce e si allarga, per la cronaca è
stata la Società oratoriale diversi anni
fa ad idearla, che poi ha visto aggiun-
23
gersi negli anni scorsi l'A.S. Azzanese
ed ora l'intero ambito comunale.
Per la crescita dei giovani si sono quindi giustamente superati i campanilismi,
le rivalità sportive che da sempre hanno caratterizzato la storia di tutte le
realtà cittadine.
Questo nuovo progetto, diversamente
da altri, si caratterizza per aver voluto
mettere insieme le diverse esperienze,
risorse umane ed idee nel segno della
continuità di tutte le società, che rappresentano e sono radicate nel nostro
territorio. Il G.S. Condor continua la sua
opera nell'ambito dell'Oratorio, prossimo alla totale riapertura dopo i significativi lavori di ristrutturazione, sia nell'ambito strettamente sportivo con la
partecipazione ai diversi campionati
federali che nell'organizzazione delle
molteplici manifestazioni, che si caratterizzano per coniugare lo sport e la solidarietà verso i bambini e le persone
bisognose, nell'intento non solo di raccogliere offerte, ma soprattutto contribuire al lavoro di sensibilizzazione ed
informazione.
Proprio nelle scorse settimane i dirigenti
della Società hanno presenziato all'inaugurazione dell'Area giovani presso
il CRO di Aviano, dove sono state allestite delle stanze di degenza per i ragazzi in cura presso questa struttura,
alla cui opera sono state destinate le
offerte raccolte durante la scorsa edizione della Coppa Carnevale svoltasi
a gennaio con oltre 150 bambini della
nostra provincia. Infine, è alle porte la
nona edizione del premio in memoria
di Mons. Domenico Cadore la cui consegna si svolgerà il 22 dicembre in occasione della tradizionale Messa dello
sportivo.
Giancarlo Migliorini
VITA PARROCCHIALE
ALCUNI INTERVENTI ALLA
STRUTTURA SPORTIVA DELL'ORATORIO
GRAZIE AL GRUPPO SPORTIVO CONDOR
Oltre all'importante ristrutturazione dell'Oratorio, sono da sottolineare altri interventi apportati in questi ultimi mesi
all'area sportiva, questo grazie all'opera volontaria dei dirigenti del Gruppo
Sportivo Condor e degli sportivi azzanesi. Come indicato dalle foto, si sono
ultimati i due campetti in erba sintetica
completi di recinzione e impianto di illuminazione, realizzati grazie anche al
contributo finanziario dell'Amministrazione comunale ed all'estenuante lavoro di molti volontari; gli stessi vengo-
no utilizzati non solo per l'attività sportiva della società oratoriale, ma anche
dall'intera comunità di giovani azzanesi. Nelle ultime settimane si è poi provveduto al rifacimento totale della recinzio ne del campo di allenamento e la
sostituzione delle porte e all'acquisto
della porta mobile ed alla sistemazione dell'area antistante gli spogliatoi,
questo grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia con il determinante intervento del consigliere regionale avv. Paolo Panontin.
~~
ORATORIO PARROCCHIALE "DON BOSCO"
Si sono conclusi in questi giorni gli ultimi lavori previsti nel 1°
e 2° lotto dell'intervento di adeguamento normativo e funzionale del Ricreatorio Parrocchiale. Manca ancora da realizzare il 3° lotto, che prevede in buona sostanza la realizzazione
del portico sulla facciata a Est che ora ne risulta sprovvista,
dando così continuità a quelli già esistenti nelle altre due facciate contigue. I lavori inizieranno a breve, appena sarà pervenuto il decreto di finanziamento da parte degli Uffici Regionali. Con i lavori completati il ricreatorio risulta tutto adeguato nella parte impiantistica essendo stati completamente
rifatti l'impianto elettrico e gli impianti meccanici. Il superamento delle barriere architettoniche è stato affrontato con la
realizzazione di una piattaforma elevatrice che collega tutti i
tre livelli del fabbricato con il piano di campagna esterno: sono stati pure realizzati servizi per disabili al piano seminterrato e rialzato. La struttura risulta così articolata: - al piano seminterrato vi sono tre ampie sale per attività, una sala giochi,
una sala bar con vano annesso, cucina con dispensa, ripostigli, depositi e servizi igienici; - al piano rialzato hanno sede
cinque aule di catechismo, con disimpegni e atrio di socializzazione e accoglienza, una biblioteca con direzione e attesa,
e un'ampia sala polifunzionale che prospetta sul portico e su
un'atrio di ingresso da cui si accede anche al seminterrato,
nonché una batteria servizi; - al piano primo è stata realizzata, con una piccola sopraelevazione della parte centrale del
tetto, un'ampia sala polifunzionale con servizi igienici. t..:intervento fino ad ora realizzato (1 ° e 2° lotto) ha comportato un
costo complessivo di circa 1.000.000 di euro, in parte assistito da contributo regionale. Con il 3° lotto, che si andrà a concretizzare tra poco, anch'esso assistito in part~ da contributo
regionale, si andrà al completo recupero del fabbricato ad uso
di ministero pastorale. Per quanto riguarda le attrezzature sportive si fa presente che la Regione ha finanziato un primo stralcio del recupero degli spogliatoi esistenti. Ing. Arturo Busetto
24
VITA PARROCCHIALE
LA CHIESETTA DI CESENA
La frazione di Cesena, da quest'estate ha la gioia di vedere
realizzato un sogno ipotizzato fin dai tempi dei nostri avi, la
piccola chiesetta dedicata a Maria Regina della Pace.
Il 29 luglio il Vicario Generale Monsignor Basilio Danelon ha
benedetto la chiesetta celebrandovi la Santa Messa con la
partecipazione delle autorità e della popolazione.
La chiesetta è stata costruita per volontà del gruppo G.S.C.
di Cesena, gruppo che opera nella comunità da oltre trentanni, in collaborazione con l'amministrazione comunale.
L.:idea è partita nel 2003, il progetto è stato approvato 2 anni
fa, fino alla realizzazione conclusasi nell'estate. La proposta
aveva subito trovato consenso unanime.
L.:opera era ambita anche dal compianto arciprete Monsignor
Cadore. Cesena infatti, era l'unica borgata della parrocchia
di Azzano sguarnita di un luogo di culto.
Una borgata che è stata da sempre ricca di tradizioni, con
una comunità dalle radici di fede profonde. La nuova chiesetta, su suggerimento di don Raffaello, è stata dedicata a
Santa Maria della Pace. Costruita su un modello che si trova al passo di Monte Croce Comelico. Presenta all'interno,
nella facciata di fronte, un angelo con ai piedi una colomba,
più. in basso un dipinto raffigura la campagna azzanese
nella direzione delle nostre
montagne. A ridosso della
facciata , si intravede un piccolo altare che all'occorrenza può essere spostato all'esterno per le celebrazioni.
Due colonne ai lati accolgono a sinistra la statua di Maria Ausiliatrice e a destra un
crocifisso di Ortisei, alle pareti quattro quadri della Via
Crucis realizzati da un artista locale Dante Turchetto,
raccolgono le quattordici stazioni, un'acquasantiera, dei
candelabri alle pareti, una
cassetta per le offerte e sei
banchi completano l'arreda-
mento sacro. Una chiesetta semplice e raccolta, luogo di incontro e di preghiera. In particolare, nei mesi dedicati alla
recita del santo rosario per la celebrazione delle sante messe, stabilite nel calendario annuale, particolarmente quella
del 10 maggio per le rogazioni (una messa votiva istituita
cent'anni fa molto sentita dalla gente del luogo). Dopo la solenne benedizione e taglio del nastro da parte del Vicario,
affiancato da Don Raffaello e dal sindaco Bortolotti è seguita
la Santa Messa animata dal coro Quattro Molini.
Incisivo il messaggio del Vicario durante l'omelia, che mettendo in rilievo il significato della pace, così si è espresso
«Azzano Decimo diventi con questa chiesetta dedicata a
Maria Regina della Pace, vera città della pace. Dalla chiesa
arcipretale partano i vari raggi, diretti nelle frazioni, quartieri,
borgate, o gruppi di famiglie». E proseguendo «Sono compiaciuto di quest'opera, poiché Cesena era ancora l'unica
frazione priva di un luogo di culto. Vi ringrazio per quanto
avete fatto e farete, certo che le radici profonde di fede di
questa frazione potranno fare tanto del bene» al termine il
presidente del G.S.C. di Cesena, ha ringraziato e menzionato tutti coloro che in qualche modo si sono resi disponibili o
con la propria opera o con offerte, perché questa chiesetta
fosse realizzata. AI termine,
parole di plauso e compiacimento sono arrivate dal primo cittadino Bortolotti, il quale ha ribadito che «anche
l'amministrazione comunale
ha collaborato alla nascita di
quest'opera religiosa».
Il direttivo G.S.C. anche da
queste righe ringrazia tutti
coloro che hanno prestato la
loro opera, sia a livello manuale che a livello finanziario nei più svariati modi. La
chiesetta alla domenica è
sempre aperta per chiunque
voglia fermarsi per una preghiera.
Mario Del Bel Belluz
GITA ALLE CINQUE TERRE
PELLEGRINAGGIO A PADOVA
25
VITA PARROCCHIALE
PATER NOSTRO PICININ
Pater nostro picinin
sull'altar d ell'ucilin,
sull'altar d e la cintura,
guarda in suso,
guarda in duso.
Guarda chi ch e passa,
passa una colombina bianca.
Gu arda cosa ha n el b ecco ,
h a una bronza
de fu oco b en ed e tto.
Guarda andove chi la porta ,
NATALE A CESENA
Anche quest'anno la frazione di Cesena vedrà impegnata la Pro Loco per festeggiare l'arrivo del Santo Natale. Il pomeriggio di domenica 24 dicembre Babbo
Natale, accompagnato dal suo aiutante, arriverà in piazza a Cesena su un calesse
trainato da uno splendido cavallo per distribuire ai bambini che lo stanno aspettando caramelle e regali. In concomitanza sarà organizzato un mercatino di oggetti artigianali e decorativi per il Natale realizzati da alcune volenterose signore
della borgata. Tutto il ricavato del mercatino sarà devoluto in beneficenza. L.:iniziativa, giunta ormai al suo terzo anno, sta riscuotendo un crescente successo, merito sia della creatività e dell'impegno delle nostre signore, sia della generosità di
quanti vivono il Natale come dono verso ch i ha più bisogno. Come di consueto la
Pro Loco ha anche allestito un piccolo Presepe. Vi invitiamo a visitarlo e ci auguriamo che l'immagine della Sacra Famiglia ispiri serenità alle vostre e nostre famiglie. Infine, per la gioia di tutti i presenti, ci si potrà riscaldare con una buona
tazza di cioccolata o di tè o anche con una fumante fetta di polenta appena cotta.
Vi aspettiamo tutti, grandi e piccini, il 24 dicembre a Cesena per trascorrere insieme alcune ore in amicizia, allegria e solidarietà. Buon Natale. Pro Loco Cesena
la porta sulla piera rossa.
L a piera rossa schiope ttava,
tutto il mondo s'illuminava.
San Battista e San Lorenzo
ch e portav an o l'incenso,
acqua di mare,
pomo di altare,
b en edetta quell'anima
che la possa imparare .
Chi la sa e la dirà
andrà in paradiso ,
chi la s a e non la dirà
andrà all'inferno.
Nico/e Taia rio / e
bisn onn a Ma /uin a Manias
100 ANNI DI NONNA GIOCONDA
Con una spettacolare cerimon ia presso il Centro Diurno Sociale, il 6 novembre è stata festeggiata nonna Gioconda Rambaldini che ha compiuto
100 anni. Adornata con
manto, corona e scettro
è stata posta sul tro no quale "regina delle
centenarie". La festa è
iniziata con la benedizione di don Raffaello
quindi, ha ricevuto l'omaggio floreale dal sindaco Enzo Bortolotti e
parole di augurio e compiacimento a cui sono
seguite quelle dell'Assessore ai Servizi Sociali Angelo Bortolus, dell' Assessore Sociale Rita Furlan, dei volontari
e del personale del Centro. Omaggi e
poesie sono stati offerti
dagli alunni di 1<! B e di
4<! A della Scuola Elementare. Oltre che da
numerosi invitati , Gioconda era attorniata dai
figli Igea, che vive con
lei, da Piergiorgio, venuto appositamente dal
Canada con la moglie,
dai nipoti e pronipoti.
Elena Pignat
CASA DI RIPOSO
tivo, il maggior coinvolgimento, nella gestione della Struttura, delle Amministrazioni comunali e dei Servizi dell'Ambito
Socio-sanitario ed infine la collaborazione con i parroci e le
associazioni di volontariato esistenti nel territorio.
Analizzando l'attuale lista d'attesa: delle oltre settanta persone che chiedono di accedere alla struttura per anziani,
verrebbe da implorare la nostra Regione a concedere contributi per la realizzazione di almeno un altro nucleo di 27
posti letto. Tutti siamo esortati, ricordando le parole di Cristo, a adoperarci, ognuno per quanto possibile, per questi
anziani non più autosufficienti.
Fregonese Renzo
La nostra struttura per anziani si è trasformata, per disposizioni di legge regionale, in azienda pubblica di servizi alla
persona e ha un nuovo consiglio d'amministrazione che durerà in carica quattro anni. La Presidenza è stata attribuita
al rappresentante del Comune di Fiume Veneto mentre al
sottoscritto, unico consigliere confermato, è andata la VicePresidenza. Ho acquisito esperienze d'amministratore pubblico da molti anni e sin dagli anni '80 ho lavorato a fianco
d'altre persone per la realizzazione della Casa di Riposo.
Nel passato le presidenze erano sempre state attribuite ad
azzanesi, ma da tempo gli enti fondatori avevano espresso
la volontà di far ruotare gli incarichi.
La Struttura per anziani accoglie da quasi due anni 84 persone mentre all'ultimo piano è attiva dall'inizio anno la Residenza sanitaria assistenziale con 27 posti letto gestiti dall'Azienda Servizi Sanitari. Purtroppo, la lista aggiornata degli anziani in graduatoria per l'accesso alla Casa di Riposo
è di 73 persone. A questa lista sono d'aggiungere 24 domande d'anziani non ancora inseriti nella lista d'attesa.
Tra le priorità del nuovo consiglio d'amministrazione vi sono: la valorizzazione degli anziani, l'ottimizzazione ed estensione dei servizi per migliorare al massimo il livello qualita-
mam~
F':'ngraZiamo di cuore tutte le
~ vche si ~ono prestate per la pulizia dell'Oratorio\I ~
dopo il completamento dei lavori.
ra che la struttura è stata rinnova:Ja,
cerchiamo la disponibilità
anche di forze nuove.
~
26
VITA PARROCCHIALE
FOTO D'ARCHIVIO
a cura di Tullio Milanese
Azzano Decimo 16 settembre 1961
Foto ricordo in occasione della festa
d'addio per il trasferimento di
Don Bruno Panont a nuovo incarico.
Foto scattata nella sala televisione
dell'oratorio, al primo piano.
Locali ricavati dall'ex asilo di Azzano.
(foto di Don Bruno Panont)
Prima fila in basso seduti a terra da sinistra
1 Miot Giannino, 2 Taiariol Giuseppe, 3 Battiston
Luciano, 4 Mascherin Guido, 5 Del Rizzo Celso,
6 Del Bel Belluz GianFranco, 7 Moretton Arnaldo, 8 Moretti Ilario, 9 Valvasori Pietro Giorgio,
10 Guerra Renato
Seconda fila seduti sulle sedie da sinistra
1 Sorgi Luciano, 2 Taiariol Dino, 3 Diana Silvio,
4 Facca Olivo, 5 Morasutto Erminio, 6 Coral Dino,
7 Toffolon Pietro, 8 Montagner Livio, 9 Gasparotto Pietro, 10 Iseppi G. Franco, 11 Gasparotto
Michele, 12 Trevisan Bruno, 13 Valeri Luciano,
14 Zucchetto Rolando
Terza fila in piedi da sinistra
1 Azzano Vitaliano, 2 seminascosto da Vitaliano - Roman Renato, 3 Rambaldini Oddone, 4 Roman Roberto, 5 Pascot Ado, 6 Santi n Sergio, 7 Pin Sergio,
8 Buttignol Antonio, 9 Peschiutta Aldo, 10 Don Bruno Panont, 11 Tesolin Dario, 12 Bertolo Guido, 13 Zentil Agostino, 14 Pin Mario, 15 dietro Pin - Drigo
Adriano, 16 Facca Antonio, 17 tra Pin e Facca - Santin Guido, 18 Favot Giuseppe, 19 Pascotto Giuseppe
Quarta fila da sinistra
1 Coral Antonio, 2 Sala Giuseppe, 3 Pezzutti Alessandro, 4 Carmona Federico, 5 davanti Carmona - Longo Giordano, 6 Monticco Ovidio, 7 Pin Renzo,
8 Bertolla Noris, 9 Marcuz Aldo, 10 Dalle Vedove Aldo, 11 Milanese Giovanni Paolo, 12 Bariviera Paolo, 13 Bassan Pier Antonio, 14 Meneghin Ennio,
15 Sorgi Gianni
Ultima fila in alto da sinistra
1 Pavan Bruno, 2 Del Rizzo Francesco, 3 Mascherin Guerrino, 4 Mascherin Silvio, 5 Perin Pietro Arcangelo, 6 Bressan Beniamino, 7 Lovisotto Ernesto
A destra in piedi Don Antonio Moretto
Azzano Decimo 21 giugno 1961
Foto scattata in occasione della
benedizione della nuova bandiera
di fronte all'asilo.
(foto di Don Bruno Panont)
In alto da sinistra
1 Mascherin Guerrino, 2 Milanese Giovanni Paolo,
3 Iseppi G. Franco, 4 Del Rizzo Francesco, 5
Zucchetto Rolando, 6 Tondato Bruno, 7 Peschiutta
Ezio, 8 Dalle Vedove Aldo, 9 Lovisotto Ernesto,
10 seminascosto da Del Rizzo - Morettin Clemente
Seconda fila da sinistra
1 Roman Renato, 2 Valeri Bruno, 3 Rambaldini
Oddone, 4 Gasparotto Pietro, 5 Pavan Bruno, 6
Del Bel Belluz GianFranco, 7 Mascherin Silvio,
8 Montagner Livio, 9 Perin Pietro Arcangelo ,
10 Sala Giuseppe, 11 Del Rizzo Guido
Terza fila da sinistra
1 Pascotlo Giuseppe , 2 Peschiutla Aldo, 3
Reginato Simone, 4 Pin Sergio, 5 Toffolon Pietro,
6 Roman Roberto, 7 Valvasori Pietro Giorgio,
8 Guerra Renato
Quarta fila in basso da sinistra
1 Paggetto ..
2 Facca Aldo, 3 Tesolin Corrado, 4 Busetto Attilio, 5 Bertolla Noris, 6 Marcuz Aldo, 7 Trevisan Bruno, 8 Buttignol Antonio, 10 Drigo Adriano,
11 il Paggetto è Pigat Carlo
0
o 0 0'
27
ANNIVERSARI
50° ORDINAZIONE
SACERDOTALE
25° DI MATRIMONIO
I
50° DI MATRIMONIO
RENATO BELLOMO E PIERINA FOSSALUZZA
25° DI MATRIMONIO
MONS. DANILO
PARROCO DI TIEZZO,
GRATO AL SIGNORE, HA RICORDATO
I 50 ANNI DI VITA SACERDOTALE.
AD MULTOS ANNOS!
SANTE
Lus
E GRAZIELLA SIST
A MIA NIPOTE LARA
Uccellino dai capelli di grano,
esserino minuto, minuto,
ascolto, i battiti del cuore
e, sento, un trasporto, interiore,
per la tua innocenza,
candida come la neve,
un sorriso lieve, lieve,
e scappi, scappi,
cerbiatto, atterrito
dalle brutture del mondo,
e, mostri, una bellezza,
al di là di ogni parola,
e mostri un'immagine d'aurora,
resta, pettirosso biondo,
fa' sì che la piattezza quotidiana,
non c'invada,
fa' sì che ti guardiamo volare,
in una splendida terra
di ciliegi fioriti,
Lara, Lara,
bambina, dalle guance,
pomoli rosa,
refoli di vento,
coriandoli di parole,
accompagnino,
un visetto di fata,
ti accompagnino,
il manto regale d'un giorno d'estate,
e tu ravvivi, un fuoco,
non è poco, non è poco,
rosellina diafana, da cogliere,
come una perla lucente,
nel mare, nel mare,
dove viaggiano,
mille ninfee bianche.
30 agosto 1997
28
zio Enrico
A N A GR A F E & O F F E R T E (g i u 9 n o 2 OO6 - n o ve m b re 2 O06) - salvo errori ed omissioni -
BATTESIMI
Zanni Jacopo di Andrea e Quattromini Alessandra, nato a Pordenone il
2/2/06, battezzato il 21/5/06; Gaspardo Leonardo di Giordano e Dorattiotto Nicla, nato a Pordenone il 21/1/06,
battezzato 1'11/6/06; Flores Davide di
Marco e Micelli Roberta, nato a San Vito al Tagliamento il 4/2/06, battezzato
il 17/6/06; Michieli Martina di Luca e
Savani Ilaria, nata a Latisana il 17/2/06,
battezzata il 17/6/06; Alo' Edoardo
Francesco di Carlo e Moro Simonetta, nato a Pordenone il 18/3/06, battezzato il 25/6/06; Belluz Gaia di Stefano e Pitton Chiara, nata a San Vito al
Tagliamento il 23/3/06, battezzata il
25/6/06; Boccalon Ambra di Daniele
e Sabatlao Francesca, nata a Pordenone il 23/2/06, battezzata il 25/6/06;
Cogo Simone di Igor e Marcuz Michela, nato a San Vito al Tagliamento
il 31/1/06, battezzato il 25/6/06; Grillo
Gaia di Giuseppe e Pezzutti Sara, nata a Pordenone il 2/9/05, battezzata il
25/6/06; Iseppi Valentina di Mirko e
Pavan Alessia, nata a Pordenone il
3/11/05 , battezzata il 25/6/06; Mazzon
Benedetta di Omar e Casolin Romina,
nata a Pordenone il 13/3/06, battezzata il 25/6/06; Meduri Antonio Karol di
Demetrio e Tatarczak Magorzata, nato
a San Vito al Tagliamento il 2/11/05 ,
battezzato il 25/6/06; Reginato Marta
Lorenzina di Riccardo e Bellese Catia, nata a Pordenone il 16/12/05, battezzata il 25/6/06; Tonel Anna Maria
di Valentino e Momesso Lauretta, nata a Pordenone il 13/1/06, battezzata il
25/6/06; Bortolatto Samuel di Paolo
e Rambaldini Roberta, nato a Pordenone il 5/12/03, battezzato il 2/7/06;
Bortolatto Sebastian di Paolo e Rambaldini Roberta, nato a Pordenone il
10/7/05, battezzato il 2/7/06; Morinelli Rebecca di Marco e Tolusso Deborah, nata a Pordenone 1'1/2/06, battezzata il 9/7/06; Brollo Manuel di Graziano e Savian Lucia, nato a Pordenone il 9/5/06, battezzato il 13/8/06; Mascarin Celeste di Alessandro e Bardelli Emanuela, nato a San Vito al
Tagliamento il 18/6/06, battezzato il
27/8/06; Verzi Francesco di Carmine
Giampietro e Furlanetto Lucia, nato a
San Vito al Tagliamento il 13/3/06,
battezzato il 24/9/06; Trovò Massimiliano di Marco e Muzzin Vanessa, nato a Pordenone il 29/3/06, battezzato
il 24/9/06; Fantuz Giorgia di Luca e
Mantoan Flavia, nata a Pordenone il
28/5/06, battezzata il 24/9/06; Casagrande Alice di Luca e Brunetin Silvia, nata a Pordenone il 14/8/06, battezzata il 24/9/06; Mascherin Richard
di Stefano e Campagna Sabrina, nato
a San Vito al Tagliamento il 3/5/06, battezzato il 24/9/06; Perissinotto Alice
di Dino e Parpinel Susanna, nata a Pordenone il 29/4/06, battezzata il 24/9/06;
Merlino Giulia di Michele e De Lorenzi Daniela, nata San Vito al Tagliamento
il 3/2/06, battezzata il 24/9/06; Pilot
Daniel di Massimo e Moretton Silvia,
nato a Pordenone il 10/5/06, battezzato il 24/9/06; Trevisan Martina di Andrea e Salamon Michela, nata a Pordenone l' 1/5/06, battezzata 1'8/10/06;
Paschetto Marco di Stefano e Poles
Cristina, nato a Pordenone il 4/3/06,
battezzato il 14/10/06; Basso Manuel
di Alessandro e Rusalen Anna Rita, nato a Pordenone il 26/7/06, battezzato il
15/10/06; De Poli Giada di Manuele e
Candosin Gloria, nata a Pordenone il
25/8/06, battezzata il 15/10/06; Lazzari Giorgio di Alfonso e Stival Tharim,
nato a Pordenone il 21/7/06, battezzato il 22/10/06; Corazza Alessandro di
Gianluca e Francescato Annalisa, nato a Pordenone il 22/05/06, battezzato
il 12/11/06; Miot Amy Giulia di Francesco e Salatin Sonia, nata a Pordenone il 28/09/06, battezzata il 12/11/06;
Lo Verde Erica di Enrico e Pietrobon
Teresina, nata a San Vito al Tagliamento il 2/3/06, battezzata il 26/11/06.
MATRIMONI
Francescon Ornar e Zamuner Laura
il 27/5/06; Pujatti Luca e Santin Cinzia il 27/5/06; Brunetta Francesco e
Pradegan Jessica il 3/6/06; Martin
Orlando e Carollo Monica Caterina
il 4/6/06; Panontin Piero e Pivetta Antonella il 10/6/06; Ngome Alberte
Eseh e Ngo Mandeng Nicole il 10/6/06;
Vazzoler Roberto e Pigat Sara il
17/6/06; Fiorido Alessandro e Battistella Sara il 26/8/06; Moretti Giovanni e Battiston Ketty il 2/9/06; Bertuzzi Roberto e Mascarin Sabrina il
2/9/06; Boer Claudio e Secondin Cristina il 9/9/06; Facca Michele e Gobbo Sara il 16/9/06; Merlino Michele e
De Lorenzi Daniela il 24/9/06; Barel
Cristian e Meneghin Francesca il
30/9/06; Loisotto Michael e Pasquarelli Marina il 21/10/06.
MORTI
28/6/06, di anni 84; Perosa Maria Gabriella, vedo Cal Angelo, morta il 5/7/06,
di anni 66; Moretti Remigio, marito di
Muzzin Natalina lIia, morto il 9/7/06, di
anni 68; Bottos Raffaele Sante, marito di Battiston Corina, morto il 12/7/06,
di anni 84; Del Bianco Licia, nubile,
morta il 13/7/06, di anni 68; Facca Milena, vedo Battiston Ernesto, morta il
26/7/06, di anni 92; Spurio Ezio, vedo
Battistuzzi Maria, morto il 31/7/06, di
anni 92; Casetta Maria, vedo Furan Giacomo, morta 1'1/8/06, di anni 93; Gatto
Pierluigi, celibe, morto il 30/7/06, di
anni 42; Rizzo Patrizia, moglie di De
Marco Roberto, morta 1'8/8/06, di anni
38; Cesselli Mauro, celibe, morto il
12/8/06, di anni 46; Rossetto Ada,
moglie di Valvasori Luciano, morta il
13/8/06, di anni 59; Murador Agnese,
vedo Gobbo Giuseppe, morta il 18/8/06,
di anni 97; Valvasori Maria, vedo Sandre Marco, morta il 24/8/06, di anni 101;
Fantinel Rino, celibe, morto 1'1/9/06,
di anni 63; Del Bianco Erlino, vedo Battiston Ida Giovanna, morto il 3/9/06, di
anni 82; Prosdocimo Emma Maria,
vedo Martelli Ivo, morta il 5/9/06, di anni 72; Nerlati Luigia, nubile, morta il
9/9/06, di anni 83; Vaccher Rosa, vedo
Turchetto Giovanni, morta il 12/9/06, di
anni 80; Tesolin Vittorio, celibe, morto il 14/9/06, di anni 89; Fogale Ermenegildo, marito di Del Bianco Delfina,
morto il 14/9/06, di anni 91; Mattiuz ViIma, vedo Pascotto Amelido Amedeo,
morta il 16/9/06, di anni 85; Roman Maria, vedo Morassutto Guerrino, morta il
30/9/06, di anni 86; Minatel Augusta,
vedo Longo Marino, morta il 14/10/06,
di anni 91; Guerra Itala Regina, moglie di Israel Alfredo, morta il 18/10/06,
di anni 78; Pantarotto Maria, vedo Stocco Angelo, morta il 27/10/06, di anni 93;
Zani Loris, marito di Da Ros Gabriella, morto il 30/10/06, di anni 58; Stefanutto Mario, celibe, morto il 3/11/06,
di anni 62; Moretti Cornelio, vedo Moro Zita, morto il 5/11/06, di anni 80; Di
Prospero Genoveffa, vedo Lovisa Pietro, morta il 9/11/06, di anni 71; Tonello Frederic, celibe, morto 25/11/06, di
anni 22.
PRO CHIESA
Piva Tinesca, vedo Belluz Giovanni,
morta il 29/5/06, di anni 90; Pezzutti Liliana, vedo Del Bel Belluz Elso, morta
1'1/6/06, di anni 75; Del Rizzo Italia,
vedo Rambaldini Corrado, morta il
5/6/06, di anni 81; Facca Francesco,
celibe, morto il 5/6/06, di anni 46; Buttignol Serafino Gelindo, celibe, morto il 15/6/06, di anni 85; Volpe Annibale
Lorenzo, marito di Bertolo Rosa Anna,
morto il 16/6/06, di anni 56; Pinzin
Enrichetta, ved oFantin Antonio, morta
il 17/6/06, di anni 90; Litardi Danilo,
marito di Collovini Dialma, morto il
29
60° matrimonio Lovisa Vincenzo e Carissima 50; Matrimonio Brunetta Francesco e Pradegan Jessica 100; Matrimonio Panontin Piero e Pivetta Antonella 100; Matrimonio Pigat Sara e Vazzoler Roberto 150; 25° matrimonio Bellomo Renato e Pierina 70; Matrimonio
Battistella Sara e Fiorido Alessandro
100; Matrimonio Facca Michele e Gobbo Sara 150; Matrimonio Boer Claudio
e Secondin Cristina 150; Matrimonio
Meneghin Francesca e Barel Cristian
100; Matrimonio Mascarin Sabrina e
A N A G R A F E & O F F E R T E (g i u 9 n o 2 O O6 - n o v e m b re 2 OO6) - salvo errori ed omissioni -
Bertuzzi Roberto 100; Matrimonio N.N.
100; Matrimonio N.N. 100; 25° matrimonio Lus Sante e Sist Graziella 100;
50° matrimonio Bidoggia Vittorio ed Elvira 100; In memoria Litardi Danilo 380;
In memoria Rossetto Ada 120; In memoria Biasotto Mario, i parenti Zucchet
Domenico e Antonio (Canada) 100 dollari; In memoria Fantinel Rino 50; In memoria Nerlati Luigia 70; In memoria Minatel Augusta 100; In memoria Pantarotto Maria 100; Battesimo Michieli Martina 30; Battesimo Flores Davide 50;
Battesimo Reginato Marta 100; Battesimo Iseppi Valentina 100; Battesimo
Belluz Ch iara 50; Battesimo Di Pasquale Nicolas 50; Battesimo Mascarin
Celeste 150; Battesimo Casagrande Alice 50 ; Battesimo Fantuz Giorgia 50 ;
Battesimo Perissinotto Alice 150; Battesimo N.N. 50; Battesimo Mascherin
Richard 50; Battesimo Grillo Giada 60;
Battesimo Paschetto Marco 100; Battesimo Manuel 50; Battesimo Lo Verde
Erica 50 ; G.S.C. 98,50 ; N.N. 70; N.N.
10; N.N. 100; N.N. 10; N.N . 50; Classe
1961 100; Anniversari matrimonio 245;
Cresimati 2006 605; Corazza Graziano
e Denise 50; Classe 1961 100; N.N .
150; N.N.50; N.N.50; N.N.250; Fam.
in memoria Pinzin Enrichetta in Fantin
150; Boccalon Ambra 50; Tonel Annamaria 50; Classe 1931 30; N.N. 10; N.N.
30 ; Borgo Saccon per suore Bolivia
102; N.N. 60; N.N. 50; Fam. Buttignol in
memoria Serafina 50; Fam. in memoria
Moretti Remigio 100; De Lorenzi Elsa
30 ; N.N. 100; N.N. 100; N.N. 50; N.N.
90;N.N.50; N.N.20;N.N. 100;N.N. 200;
Fam . Gobbo in memoria Agnese Murador 100; Pivetta Olinto 10; Sposi Enrico Sacilotto e Jessica Doro 100; N.N.
30; N.N. 20; N.N. 10; N.N. 250; Goz Ilde 30; Fam. in memoria Fogale Ermenegildo 110; N.N. 15; N.N. 50; N.N. 10;
N.N. 40; 5° anniversario di Zagolin Paolo 100; In memoria Donadel Emanuela, Peschiutta Lino e Vincenzo 50 dollari; N.N. 100; Classe 196650; Pilot Daniele 50; Trevisan Martina 50; Facca Rinaldo, Lino e Maria in memoria Francesco 200; N.N . 200; N.N. 20; N.N . 10;
N.N. 30; N.N. 10; N.N. 30; N.N. 5; In memoria Aquilino Tesolin , sorelle Ginesta,
suor Eugenia e nipoti Bertolo 50; In memoria Moretti Cornelio 100; N.N. 20;
N.N.30; N.N. 20;N.N.40;N.N.50;N.N.
20; N.N. 20; N.N. 100; Fam. Rambaldini 100; N.N. 100; N.N . 20; N.N.70.
Augusto 50; Del Rizzo Lucia 10; Longo
Rino 50; N.N . 50; N.N. 50.
PRO ORATORIO
Taiariol Loris e Daniela 50; In memoria
Pezzutti Liliana 250; N.N. 40; Lovisa Vincenzo e Carissima 50; Consolaro Francesco e Elda 50; N.N. 80; N.N. 40; Luvisutto Fidenzio 80; In memoria Valvassori Sandre Maria, le figlie 200; In memoria Valvassori Sandre Maria 85; In
memoria Valvassori Sandre Maria, i nipoti Sandre e Peschiutta 250; N.N. 100;
Bassani Luigina 30; N.N. 100; N.N. 70;
Boer Anna 50; N.N. 20; 50° matrimonio
Lovisotto Tarcisia e Maniero Primo 150;
Panontin Celso 50; Perosa Recotti 40;
Clienti Caffè Commercio 120; N.N. 40;
Ivano Mazzonetto 150; Santin Daniele
50; Filippi Elso 100; Caldo Maria 40;
N.N. 50; N.N. 150; N.N. 50; N.N. 100;
N.N. (pro cucina) 2.000; In memoria Moretti Cornelio, Fam. Bassan Fernanda
50; In memoria R.O. 200; N.N. 30; Vaccher Anteo 50; Classe 1941 100; C.D.S.
Capo di Sotto 50; Ballardin Michele 100;
N.N. 10; catechiste 50; N.N. 40; N.N. 50;
Fam. Litardi in memoria Danilo 500; Perin Luciana 70; N.N . 50; N.N. 20; N.N.
1.800; N.N. 50; N.N. 50; N.N. 20; N.N.
50; Fam. in memoria Fogale Ermenegildo 110; N.N. 70; N.N. 10; In memoria
Mio Gino, i fratelli e la sorella 170; N.N.
30; N.N. 10; N.N. 50; In memoria Roman
Maria, i figli 100; N.N. 50; N.N. 80; N.N.
50; N.N. 150; N.N. 20; Spartiti del Campanil di Azzano 270; N.N. 20; In memoria Moro Athos, N.N. 200; N.N. 50; Fam.
Presta 100; Fam. Covre 30; In memoria
Carlo della Pietra 50 ; In memoria Tonello Frederic, N.N. 200; N.N. 70.
PRO SAN VINCENZO
In memoria di Litardi Danilo i familiari
100; Abitanti via Pezzut 135.
In questa notte così simile
a tante altre notti,
mentre gli aerei solcano il cielo,
le auto sfrecciano sulle autostrade
ed i treni trasportano il loro carico
di umanità, tu ci offri,
proprio come duemila anni fa ,
il segno che è per tutti:
un bambino avvolto in fasce ,
che giace in una mangiatoia.
In mezzo al trambusto della festa
tu ci strappi ai nostri regali,
alle notizie liete e tristi
che ci giungono
da ogni parte della terra,
alle variazioni dei mercati
e delle borse,
alle turbolenze dell'economia
e della politica
e ci trascini davanti alla capanna
del presepio
perché contempliamo quel Bambino
che è il tuo Figlio,
offerto per la gioia e la pace
di questo mondo
così convulso e sconvolto,
così diviso e lacerato,
così percorso da pene e miserie.
Sì, è questa la tua risposta
alle nostre attese più profonde:
un piccolo d'uomo, fragile e indifeso,
nato in un alloggio di fortuna,
deposto sulla paglia
di una mangiatoia.
PRO BOLLETTINO
N.N. 100; Sellan Dante (Toronto) 40;
Stefanutto Modesto 20; Fam. Longo
(Canada) 80; Zanette Irma (Toronto) 20
dollari; Fam . Litardi 50; Fam. Moretton
Gianfranco (Canada) 50 dollari ; Basso
Tranquillo e Giovanna 50; Anna Bregolin in memoria Edoardo 50; Del Rizzo
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini
che egli ama» (Luca 2,14)
Affresco "Madonna del Latte" presso la
vecchia casa paterna di un tempo della
fam . Bottos Raffaele, in via Capo di Sotto
30
Il tuo Figlio è venuto ad abitare
in mezzo a noi
per condividere in tutto
la nostra vita,
per versare lacrime,
sudore e sangue
e trasfigurare questo suolo conteso
in un giardino di fraternità
e d'amore.
NECROLOGIO
Edoardo Bregolin
Silvio Del Bianco
Egidio Sandre
Licia Del Bianco
Angela Sartor
Raffaele Bottos
Emilia Ravagnolo
Mira Provedel
Severo Zara
Loris Zani
Virginia Mattiuz
Luigi Zanette
Dario Tesolin
Benito Zanchi
Graziano Muccignat
Giuseppe Tesolin
Narciso Del Bel Belluz
Elda Fosca Vaccher
Michele Mario Biasotto
Alfredo Pasquini
Danilo Litardi
I
i
~
mo~::::t~~olare
generosament~~
Parrocchiale.~'
r = : a diversi anni alcune persone adulte e in
i giovani, gentilmente e
v
D
compiono il prezioso servizio di distribuzione, in ogni famiglia, del Bollettino
~
La comunità li ringrazia e li incoraggia a continuare nonostante a volte
non vengano accolti educatamente e con rispetto.
È consuetudine poi dare un'offerta: e di questo ne siamo grati.
Sarebbe bello almeno "coprire le spese" della tipografia!!
31
\I
~
Con questa bella veduta di Azzano Decimo,
il campanile e la fontana della piazza,
i parroci don Dino
e don Raffaello, don Heider,
i consigli Pastorale e per gli Affari Economici,
porgono a tutti i migliori auguri
di un Santo Natale
e di un Felice Anno 2007!