Programma Bagnacavallo Festival 2016

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Programma Bagnacavallo Festival 2016
Bagnacavallo festival
Cultura e territorio
Quinta edizione | Bagnacavallo, dal 25 luglio al 30 agosto 2016
www.bagnacavallofestival.wordpress.com
Programma
ANTEPRIMA
Lunedì 25 luglio, ore 20, partenza da piazza della Libertà (Torre civica)
In bicicletta alla scoperta del Passatore. Ideazione e organizzazione del Consiglio di
Zona di Bagnacavallo.
Dalla Torre dell’orologio, in bicicletta, alla volta di Boncellino per scoprire i “luoghi del Passatore”, tornando poi a
Bagnacavallo, nella sala di Palazzo Vecchio, dove assisteremo alla proiezione di un filmato sul noto brigante
Stefano Pelloni a cura del Club Cinefotoamatori di Russi. Per la partecipazione è necessario disporre di una
bicicletta dotata di fanali funzionanti e di tutti gli equipaggiamenti obbligatori.
Si prega di comunicare l’adesione all’Ufficio turistico del Comune di Bagnacavallo (piazza della Libertà 4, tel. 0545
280898) entro sabato 23 luglio.
Giovedì 4 agosto, ore 21.30, piazza della Libertà (in caso di maltempo: Chiesa del Suffragio,
via Trento Trieste 1)
Coro GenGenGè in Choir around the Rock. Ideato, diretto e messo in scena da Serena
Bandoli e Vanessa Vaccari. Con la partecipazione di The Jameson Band (Alessandro
Passanisi, chitarra; Mario Accardo, tastiere; Giacomo Sangiorgi, basso; Eleonora
Casadio, batteria; Marco Zoli, sax) e Stefano Pelloni, narratore.
Il Coro GenGenGè è composto da una quarantina di elementi di eterogenea estrazione, sia per formazione che
per generazione. Il progetto per l’estate 2016 è un viaggio che attraversa diversi stili attingendo ai repertori dei
gruppi vocali intesi come band pop-rock-folk che hanno fatto della vocalità e armonizzazione la propria
caratteristica soprattutto negli anni Settanta/Ottanta e nei primi anni Novanta: Beatles; Beach Boys; Crosby, Stills
Nash & Young; Queen; Simon & Garfunkel; America; Supertramp.
Lunedì 8 agosto, ore 20.30, partenza da piazza della Libertà (Torre civica)
Angoli di poesia. Ideazione e organizzazione del Consiglio di Zona di Bagnacavallo.
Un percorso poetico strutturato in quattro punti di lettura: Piancito di San Giovanni (letture in lingua straniera),
Piancito di San Girolamo (letture in dialetto romagnolo), Giardino dei Semplici (letture multietniche), Pozzo di
San Francesco (letture in lingua italiana).
Si prega di comunicare l’adesione all’Ufficio turistico del Comune di Bagnacavallo (piazza della Libertà 4, tel. 0545
280898) entro sabato 6 agosto.
Martedì 9 agosto, ore 21.30, giardino di casa Brunetti, Villanova, via Petrarca 30 (in caso
di maltempo: circolo Arci Casablanca, Villanova, via della Chiesa 2)
Salon de musiques in concerto: Marco Ferrari, flauti antichi, etnici, clarinetto;
Elisabetta Benfenati, chitarra rinascimentale, barocca e moderna; Fabio Tricomi,
percussioni, viella, chitarra barocca, oud, marranzano e flauto da tamburo. Ospite: Peppe
Frana, liuto, oud, cetera, percussioni.
Quattro musicisti con abituali collaborazioni internazionali eseguono un repertorio tra musica antica e musica
popolare. Un viaggio nel Mediterraneo all’insegna dell’improvvisazione.
Marco Ferrari si è dedicato dal 1978 allo studio dei rapporti tra musica scritta e musica di tradizione orale,
specializzandosi nelle tecniche esecutive e musicali degli strumenti a fiato in genere. È stato direttore artistico per
la musica del Festival del Ticino. Ha insegnato clarinetto al Conservatorio di Cesena e tiene regolarmente stage in
Francia e al Conservatorio superiore di Ginevra. Le collaborazioni con musicisti ed ensemble provenienti da
Romania, Grecia e Serbia, dalla tradizione araba egiziana, libanese e maghrebina, gli hanno fruttato una grande
esperienza e apertura verso le culture musicali di tradizione orale. Ha sostenuto una intensa attività concertistica e
discografica in Europa, Stati Uniti e Sud America.
Elisabetta Benfenati ha iniziato lo studio della chitarra all’età di dieci anni, diplomandosi al Conservatorio di
Parma con il massimo dei voti sotto la guida di Enrico Tagliavini. In seguito ha perfezionato i suoi studi classici
con Alirio Diaz, Carel Harms (Nizza), Ruggero Chiesa (Accademia Chigiana), Alberto Ponce (Parigi). Ha suonato
in complessi da camera con le prime parti delle orchestre del Teatro Comunale di Bologna e del Maggio Musicale
via Cairoli, 7 – 48012 Bagnacavallo (Ra) – www.controsensobagnacavallo.it – Part. Iva e Cod. Fisc. 02138040395
Fiorentino. Dal 1995 collabora come chitarrista in orchestra con il Teatro Comunale di Bologna. Ha inciso per la
case discografiche Tactus, K617, Max Research e ha effettuato registrazioni radiofoniche per Rai Tre, Radio France
Culture, Radio Klara, Bbc, la Radio nazionale Olandese e la Radio nazionale Slovena. Attraverso la collaborazione
con i gruppi Salon de musiques e Lucidarium ha rivolto il proprio interesse all’utilizzo della chitarre classica,
barocca e rinascimentale attraverso le prassi esecutive della musica antica e della musica etnica esibendosi in
importanti festival in Europa e Stati Uniti.
Fabio Tricomi, musicista ed etnomusicologo, dal 1983 si dedica alla ricerca e alla documentazione degli aspetti
musicali legati alla tradizione siciliana. L’esperienza diretta con i musicisti tradizionali della sua regione lo ha
portato ad approfondire la conoscenza e lo studio, non solo teorico, delle tecniche e degli stili esecutivi su vari
strumenti di pertinenza agropastorale (come scacciapensieri, tamburello, flauto di canna, zampogna). Interessato
all’interpretazione e alla riesecuzione della musica antica, Tricomi attualmente suona da solista e in gruppo in
affermati ensemble e importanti rassegne di musica antica del mondo. Ha all’attivo la pubblicazione di vari scritti
sulla musica di tradizione orale, sulla musica medievale e cd di registrazione sul campo. Parallelamente si dedica
alla didattica, insegnando strumenti antichi e tradizionali alla Scuola popolare di musica Ivan Illich di Bologna e
in stage in Italia e all’estero.
Peppe Frana nasce a Salerno nel 1986. Appassionatosi in giovane età al rock d’oltreoceano e oltremanica,
diventa presto l’incubo dei migliori insegnanti di chitarra elettrica del circondario. Ventenne viene folgorato
dall’interesse per le musiche modali extraeuropee attraverso la musica di Ross Daly e intraprende lo studio
dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni
tra i più rinomati maestri. Dall’incontro con i membri dell’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la
musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e
insegnanti. Dal 2013 studia liuto medievale presso la Schola Cantorum Basilensis sotto la guida di Crawford
Young, inaugurando la sua prima esperienza di studio musicale accademico. È laureato con lode in Filosofia
presso l’Istituto Universitario L’Orientale di Napoli. Collabora stabilmente con molteplici artisti e progetti
musicali nell’ambito della musica antica, orientale ed extracolta, svolgendo una florida attività concertistica nei
più prestigiosi festival italiani e internazionali.
Giovedì 11 agosto, ore 21, Chiesa del Suffragio, via Trento Trieste 1
LE OMBRE ERRANTI. Viaggio musicale tra le rovine del monastero più celebre
e discusso del Seicento e i suoi spiriti erranti. La Dafne: Stefano Rossi, violino;
Rosita Ippolito, viola da gamba; Valeria Montanari, clavicembalo; Giulia Fratini, voce
narrante. Musiche di Froberger, Buxtehude, Couperin, Marais, Rameau, Sainte-Colombe. In
collaborazione con I luoghi dello spirito e del tempo 2016, Collegium Musicum Classense.
Lo scrittore e grande filosofo francese Pascal Quignard dedica nel 2015 un libretto dal titolo Sur l’idée d’une
communauté de solitaires a una serie di personaggi storici vissuti per la maggior parte in epoca barocca. Il volume
ha come tema centrale l’idea, paradossale, di una comunità di solitari, le cui vicende ruotano intorno l’abbazia
giansenista di Port-Royal des Champs, fatta distruggere da Luigi XIV nel 1711. Per Quignard, «l’espressione
“solitari” designava uomini della società civile, aristocratici o ricchi borghesi, che optavano per gli usi conventuali
(le astinenze, i silenzi, le austerità, le veglie, le incombenze, le letture), ma che rifiutavano di legarsi a tali usi
tramite dei voti […] Non seguivano regole esteriori, non obbedivano a nessuno, gelosi soltanto del loro ritiro dal
mondo». Della comunità immaginata dallo scrittore fanno parte, tra gli altri anche, il cembalista Froberger, il
famoso gambista Monsieur De Sainte Colombe, il liutista Charles de Fleury, il pittore Georges De La Tour.
L’ensemble La Dafne, partendo da un omaggio a Froberger nel quarto centenario della sua nascita, propone un
programma musicale di autori dell’epoca con l’obiettivo di evocare le atmosfere scaturite da quest’invenzione
appassionante rappresentata dal filosofo francese come la comunità di solitari. Fanno da contrappunto alla
musica letture di testi tratti dal libro di Quignard.
L’ensemble La Dafne raggruppa le esperienze solistiche cameristiche di alcuni dei migliori musicisti attivi
nell’ambiente concertistico italiano ed europeo. Obiettivo del gruppo è lo studio ed esecuzione del repertorio
strumentale e vocale italiano, francese e tedesco del XVII e XVIII secolo. Il nucleo base della formazione è
costituito dal repertorio a tre parti: violino, viola da gamba e clavicembalo. La Dafne affianca all’esecuzione
musicale un’intensa attività di ricerca del contesto storico e culturale a cui appartengono i compositori ogni volta
proposti, avvalendosi spesso della preziosa collaborazione di attori per presentare letture che aiutino la
comprensione di tali contesti. L’assidua attività di ricerca di pagine musicali ha portato inoltre alla riscoperta di
composizioni inedite. La Dafne utilizza un approccio organologicamente attento, utilizzando strumenti musicali,
temperamenti e messe a punto per quanto più possibili vicini alla genesi del repertorio indagato.
Stefano Rossi ha conseguito la specializzazione in violino barocco presso il Conservatorium van Amsterdam
sotto la guida di Lucy van Dael. Attualmente è primo violino di Concerto d’Amsterdam. Ha collaborato con
Holland Baroque, Divino Sospiro, Accademia Bizantina, Pomo d’oro, Cappella della Pietà dei Turchini, Musica ad
Rhenum e Zefiro tra gli altri, rivestendo anche i ruoli di violino principale e di prima parte. Al suo attivo ha
registrazioni con Naive, Stradivarius, Decca, Ambroyse, Virgin Classic e Archive. Suona un violino Hendrik Jacobs
del 1994.
Valeria Montanari – diplomata in pianoforte, organo, composizione organistica e clavicembalo – è vincitrice di
premi nazionali e internazionali. Si è specializzata con Claudio Astronio, Gordon Murray, Christophe Rousset e
Ottavio Dantone. Fonda nel 2004 l’ensemble La Dafne insieme alla violista Rosita Ippolito. Collabora in qualità di
continuista con numerose formazioni cameristiche e orchestrali specializzate nella prassi esecutiva antica
(Accademia Bizantina, Gene Barocco, Pomeriggi Musicali). Si dedica anche allo studio del pianoforte storico in
formazioni cameristiche strumentali (ensemble Il tetraone) e vocali (in duo con la contralto Marcella Ventura e
con l’ensemble Athena) e ad altri generi musicali dalla musica popolare africana (con la Classica Orchestra
Afrobeat), al jazz (con il clarinettista Gianluigi Trovesi). È docente di pianoforte e clavicembalo del Music Summer
Camp (corso estivo per ragazzi di Accademia Bizantina), clavicembalista accompagnatrice presso il Conservatorio
di musica Martini di Bologna e il Conservatorio di musica Frescobaldi di Ferrara.
Rosita Ippolito ha suonato sotto la direzione di direttori di fama internazionale esibendosi in alcune delle sedi
concertistiche più prestigiose italiane ed europee. Fa parte dal 2013 dell’ensemble Sezione Aurea, gruppo
residente della Sagra Musicale Malatestiana con cui si è esibita nelle esecuzioni de Il Palazzo di Atlante di Luigi
Rossi e del King Arthur di Henry Purcell. Ha partecipato alla realizzazione e all’arrangiamento di musiche per
film e spettacoli teatrali, tra i quali: Gli occhi, gli alberi, le foglie (2012), del regista Girogio Diritti; Zero (2008),
scritto e interpretato da Massimiliano Bruno; La fabulosa historia di un burattino (2011), spettacolo di musica e
burattini della commedia dell’arte ideato con Moreno Pigoni; oltre a reading poetico-musicali con Paolo Rumiz,
Anna Maria Guarnieri, Giorgio Comaschi, Matteo Belli, Edoardo Sanguineti, Davide Rondoni, Roberto Herlitzka.
Ha partecipato a numerose dirette radiofoniche, alcune delle quali per Radio Nazionale Austriaca, RadioRai1 e
RadioRai3. Dal 2013 insegna viola da gamba, musica d’insieme e musica per consort di viole da gamba presso
l’Associazione La Musica Interna di Bologna.
Giovedì 18 agosto, ore 21, piazzetta del Carmine (via Mazzini) (in caso di maltempo:
loggiato del Palazzo Comunale, piazza della Libertà)
Vladimiro Strinati in Nicola e il mare. Spettacolo di narrazione con oggetti e figure, per
bambini, adulti e famiglie. In collaborazione con Fole e Burattini 2016, Teatro del Drago.
Ci immergiamo nel mare delle fiabe, tra onde e coralli. Ci sono giovani che crescono, nuotano e giocano tra i pesci.
Marinai e mercanti che navigano coi loro bastimenti solcando onde e terre sconosciute per caricare e vendere
merce preziosa. Racconti ispirati a fiabe come ColaPesce e Il Sale per scoprire che la ricchezza può risiedere in
cose semplici e inaspettate.
Laureato a Bologna in Pedagogia con una tesi in Storia della letteratura per l’infanzia, Vladimiro Strinati
debutta sulla scena nel 1992 a fianco di Sergio Diotti ne Il tempo delle fiabe. Nel 1994 fonda con Sergio Diotti la
Compagnia Diotti-Strinati, realizzando diversi spettacoli sulle figure di raccontatori di storie. Partecipa e collabora
a diversi spettacoli prodotti dalla cooperativa Arrivano dal Mare!. Nel 2004 intraprende la carriera solista dando
vita a un repertorio che mescola i burattini tradizionali alla narrazione: Burattini, fiabe e nani. Dal 2006
comincia il sodalizio con il regista e attore ravennate Danilo Conti, coautore e regista delle nuove produzioni: Il
Passatore al Teatro di Forlimpopoli con Sganapino e Fagiolino servi di scena; Aspetta mo’. Storie di donne
intraprendenti; Fagiolino e Sganapino contro la Zanzara Tigre; La Trafila di Garibaldi; Due burattini e un
bebè; Futbol; Il Castello degli spaventi.
Martedì 23 agosto, ore 21, piazzetta del Carmine (via Mazzini) (in caso di maltempo:
loggiato del Palazzo Comunale, piazza della Libertà)
Teatro del Drago in Il grande trionfo di Fagiolino pastore e guerriero. Spettacolo
di burattini tradizionali per bambini, adulti e famiglie. In collaborazione con Fole e Burattini
2016, Teatro del Drago.
Questo spettacolo, dalla trama molto semplice, segnalato in alcuni importanti festival internazionali, proviene da
un vecchio canovaccio del burattinaio bolognese Angelo Cuccoli (metà dell’Ottocento). Il Mago Norandino viene
rifiutato come sposo dalla bella Altea, Principessa nel regno di Tracia; per vendetta il terribile Mago, con una
stregoneria… toglie la favella alla Principessa. Fagiolino, aiutato da una Fata di nome Alcina, andrà prima a rubar
la “nocciolina fatata” al Diavolo Farfarello e poi a guarir la Principessa. Ovviamente alla fine affronterà anche il
Mago Norandino a suon di sane randellate. Si concluderà lo spettacolo con Fagiolino pastore che diventerà prode
guerriero e sposo prediletto della bella Altea. E per concludere… il balletto finale! Musica maestro!!!
La Famiglia Monticelli è una famiglia d’arte attiva nel settore dei burattini e delle marionette dalla prima metà
del XIX secolo. Oggi con il nome di Teatro del Drago, i fratelli Mauro e Andrea (gli attuali direttori artistici),
rappresentano la quinta generazione, proseguendo un filone artistico basato sul linguaggio del teatro di figura sia
tradizionale (burattini in baracca) che contemporaneo (pupazzi, ombre, animazione a vista). La compagnia
gestisce a Ravenna la stagione Le Arti della Marionetta e a Casola Valsenio il festival di teatro Casola è una
favola/Festa dei Racconti dimenticati. Nel corso di 36 anni di attività sono stati prodotti più di 30 spettacoli, tutti
rappresentati anche all’estero nei più importanti festival di settore. Tradizione e ricerca sono sostenute dalla
conservazione del patrimonio storico di famiglia, oggi raccolto presso il Museo La casa delle Marionette, aperto al
pubblico nel centro storico di Ravenna.
Giovedì 25 agosto, ore 21.30, giardino di casa Minguzzi, via Matteotti 28 (in caso di
maltempo: Chiesa del Suffragio, via Trento Trieste 1)
Operisti a salotto. Trio Eccentrico: Massimo Ghetti, flauto traverso; Alan Selva,
clarinetto; Javier Gonzalez, fagotto. Musiche di Mozart, Bellini, Donizetti, Verdi.
Uno spettacolo per rivivere l’atmosfera di un salotto dell’Ottocento e riascoltare brani notissimi in una veste
insolita.
Dopo il diploma di flauto, conseguito nel 1994 presso il Conservatorio Rossini di Pesaro, Massimo Ghetti ha
frequentato seminari e corsi di perfezionamento con Patrick Gallois, Michele Marasco, Dante Milozzi, Bruno
Cavallo, Giuseppe Garbarino e, all’Accademia Chigiana di Siena, con il Quintetto Bibiena. Si è aggiudicato
numerosi premi, tra i quali, con il Trio Eccentrico nel 2002, il primo premio assoluto al Concorso internazionale
Città di Vignola (Modena). Ha collaborato con prestigiose orchestre italiane, in particolare l’Orchestra Haydn di
Bolzano e Trento, l’Orchestra Rossini di Pesaro, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra Sinfonica
di Sanremo e l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da Riccardo Muti. Dal 2001 al 2003 è stato invitato dal
Rossini Opera Festival di Pesaro in qualità di primo flauto. Dal 2004 è insegnante di musica presso le Scuole
medie paritarie Malpighi di Bologna e San Giuseppe di Modena.
Nato a Faenza nel 1972, Alan Selva si è diplomato in clarinetto nel 1993. È stato allievo di Alessandro Carbonare
all’Accademia internazionale Chimeri di Lonato (Brescia). Nel 2003 ha frequentato i corsi estivi tenuti dai Maestri
del Quintetto Bibiena presso l’Accademia Chigiana di Siena. Svolge attività concertistica in ambito cameristico e
sinfonico. Attualmente collabora con diverse orchestre, tra le quali l’Orchestra Maderna di Forlì, l’Orchestra Città
di Ravenna, l’Orchestra Pistoiese Pro Musica, la Camerata del Titano. Ha partecipato a registrazioni e concerti
diffusi da RadioTre e RaiTre. All’inizio dell’anno 2002, assieme al flautista Massimo Ghetti e al fagottista Javier
Gonzalez, dà vita al Trio Eccentrico. Ricopre la cattedra di clarinetto nella scuola media a indirizzo musicale.
Nato a Cordoba, in Argentina, nel 1973, Javier Gonzalez si dedica allo studio del fagotto diplomandosi presso
l’Istituto musicale O. Mascagni di Livorno. Ha frequentato i corsi di perfezionamento con i Maestri S. Azzolini, E.
Marshall, V. Zucchiati (primo fagotto dell’Orchestra del Teatro alla Scala) e, all’Accademia Chigiana di Siena, con
il Quintetto Bibiena. Svolge attività concertistica in ambito cameristico con i Fiati di Ancona, i Fiati Italiani e i
Solisti Teatini di Chieti. Attualmente collabora con diverse orchestre, tra le quali l’Orchestra Sinfonica di Savona,
la Camerata del Titano, l’Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, l’Orchestra Città di Ravenna,
l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, l’Orchestra Maderna di Forlì, l’Orchestra da Camera delle Marche,
Accademia Bizantina; con alcune di queste ha partecipato a registrazioni e concerti diffusi da RaiSat, Sky Classica
e Radio Vaticana. Nell’estate 2001 ha collaborato alla produzione dell’opera di Bellini I Capuleti e i Montecchi per
Ravenna Festival.
Martedì 30 agosto, ore 21.30, piazza della Libertà (in caso di maltempo: Chiesa del
Suffragio, via Trento Trieste 1)
Orchestra della Scuola di musica Doremi in DoReMiPizzica. Direzione di Thomas
Foschini.
Una spettacolare serata a ballo con l’Orchestra della Scuola di musica Doremi di Bagnacavallo. Trenta
elementi (archi, fiati, chitarre, percussioni e voci) condurranno il pubblico attraverso un affascinante viaggio tra
ragazze danzanti, pastori ed emigranti nostalgici a cui il cuore batte sempre in sei ottavi. Dal ballo della pizzica al
repertorio griko e arbereshe (emblema di una Puglia meno conosciuta, ma altrettanto affascinante, dove
tradizioni linguistiche, culturali e musicali antiche di secoli sono state tramandate sino a oggi) alla religiosità
pagana del culto di Sant’Antonio Abate e le sfrenate tarantelle carnevalesche in onore di San Paolo, fino al grido
disperato del brigante contro ogni forma di autorità costituita che spesso, specialmente in questa parte d’Italia, si
è trasformata in sopraffazione e sopruso.
Informazioni
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è a offerta libera, a esclusione degli
appuntamenti del 25 luglio e dell’8 agosto che sono a partecipazione gratuita. La
direzione è affidata a Michele Antonellini. L’immagine del festival è di Elisa Cesari. Per
informazioni sul programma, rivolgersi a Associazione culturale Controsenso, e-mail
[email protected], tel. 0545 63002. Per informazioni su ospitalità, viabilità e sedi degli
spettacoli, rivolgersi a Romagna d’Este, ufficio turistico, piazza della Libertà 4, tel. 0545
280898, sito www.romagnadeste.it. Il programma può subire variazioni.
Organizzazione e partner
La rassegna è ideata e organizzata da Associazione culturale Controsenso in
collaborazione con il Comune di Bagnacavallo. Partner: Aido, Avis, Associazione
musicale Doremi, Auser, Circolo Arci Casablanca, Collegium Musicum
Classense, Consorzio il Bagnacavallo, Teatro del Drago.
Con il patrocinio di
Regione Emilia-Romagna, Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Pro Loco
Bagnacavallo.
Il fischietto di Bagnacavallo festival
Il fischietto in argilla – un po’ strumento musicale, un po’ gioco, un po’ simbolo ancestrale
beneaugurante – fa parte della tradizione romagnola. Abbiamo chiesto, come per l’anno
passato, a Fabiano Sportelli – artista creatore di ceramiche fischianti – un piccolo
fischietto per il festival, da portare al collo, collezionare e suonare. La vendiamo durante tutti
gli appuntamenti del festival a 10 euro. Il ricavato sarà devoluto all’organizzazione della
rassegna; acquistando il fischietto, insomma, potrai finanziare Bagnacavallo festival e
portare a casa un piccolo oggetto d’arte.
Aiuta il festival!
Diventa sostenitore del festival: fai un bonifico sul conto corrente bancario di Associazione
culturale Controsenso, Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, Iban
IT93S0854267490005000114338, causale “Bagnacavallo festival 2016”. Le donazioni con
bonifico sono fiscalmente deducibili.
I buoni sconto
Se partecipi agli spettacoli, ti verranno consegnati i buoni di tutte quelle aziende che, oltre a
finanziare Bagnacavallo festival, ti offrono uno sconto per acquisti presso di loro. I buoni
vanno ritagliati e presentati alle aziende aderenti entro il 31 dicembre 2016.
Sponsor principale
Gruppo Hera
Sostenitori principali
Bagnacavallo energia soc. coop. agricola
Cobar Conad – Conad Superstore
Credito cooperativo ravennate e imolese
Deco industrie
Lucarossi
Mambo gelateria
Natura Nuova
Ottima soluzioni
Terremerse