ortopedia e sanitari - maggio 2016
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ortopedia e sanitari - maggio 2016
Intervista Roberto Tognella Hospital Trentine Ortopedia su misura e non solo Nata nel 1993, Hospital Trentine si fonda su quattro settori indipendenti. Per l’ortopedia l’azienda è focalizzata sul su misura con la produzione di tutori, plantari, protesi e sistemi posturali, oltre che la vendita di carrozzine e seggioloni di vario tipo. Si avvale di tecnologie all’avanguardia unite a tecniche di lavorazione tradizionali Elisabetta Chirico e Giovanni Maria Cristini, titolari di Hospital Trentine 6 Ortopedici & Sanitari maggio 2016 F ondata da Giovanni Maria Cristini nel 1993 come ditta individuale dedicata alla fornitura di attrezzature medicali, Hospital Trentine, grazie ai risultati ottenuti in questi anni, è un’azienda multisettoriale che opera in diversi comparti: sanitaria, apparecchiature medicali, produzione di articoli ortopedici, manutenzione e fornitura di ausili sanitari, domotica. Dal 1997 Hospital Trentine ha sede ad Ala, in provincia di Trento, in una struttura molto ampia e funzionale che comprende uffici, show room, officina ortopedica e sala prove. Gianmaria Alessio Cristini, tecnico ortopedico, responsabile tecnico dell’azienda presenta questa efficiente realtà. Un’azienda, la vostra, impegnata in diversi settori sanitari. «Ai suoi esordi, Hospital Trentine si presentava come azienda fornitrice di attrezzature medico sanitarie nell’area del Trentino Alto Adige. Un’attività che si è sviluppata parecchio negli anni, a un punto tale da pensare sia a un cambio di sede, avvenuto nel 1997, sia a una diversificazione dei servizi offerti. Perciò sono stati costituiti tre distinti settori aziendali: il commercio di attrezzature medico-sanitarie, con la distribuzione di alcuni marchi in esclusiva per il Nord Italia; un servizio di manutenzione e service per le strutture sanitarie per le attrezzature medico-sanitarie e dispersioni elettriche con la certificazione di queste ultime; l’ortopedia su misura per la realizzazione di ortesi plantari, protesi e tutori di arto inferiore e superiore. Nel 2010 l’offerta è stata ulteriormente sviluppata con la nascita del settore domotica e automazione per l’istallazione di tecnologie assistite e la realizzazione di appartamenti domotici per il disabile o l’anziano». Parliamo, allora, del reparto ortopedico… «Per la realizzazione di presidi ortopedici su misura, abbiamo creato ambienti ad hoc attrezzati delle più moderne tecnologie. Tra queste, un sistema per l’analisi posturale il quale, attraverso telecamere e tecnologia laser, ci consente di ottenere un referto ben preciso sulle eventuali dismetrie, disequilibri dei segmenti corporei, flessioni del tronco, evidenziando i compartimenti anatomici in sofferenza. L’analisi può essere effettuata nuovamente dopo un certo lasso di tempo per verificare gli eventuali benefici e i miglioramenti nel quadro posturale a seguito del percorso riabilitativo. Proprio dai dati dell’analisi posturale, in collaborazione con il team riabilitativo – quindi, medico fisiatra, fisioterapista, osteopata… – nasce il progetto ortesico con la realizzazione di tutori su misura per gli arti inferiori o superiori che, riportando in asse i segmenti corporei, migliorano il quadro clinico del paziente lenendo infiammazioni, retrazione muscolo-scheletriche e quant’altro. Questa tecnologia ci ha permesso di specializzarci in tutori sempre Intervista Gianmaria Alessio Cristini, tecnico ortopedico, responsabile tecnico di Hospital Trentine più complessi con specifiche tecniche che possono sempre più rispondere alle esigenze personali di ogni paziente. Tutori ottenuti da lavorazioni termoplastiche, in carbonio o in altri materiali. Esempi particolari di queste applicazioni sono il tutore gamba-piede o coscia-gambapiede o, ancora, il tutore di arto superiore braccio-avambraccio-mano». Per quanto riguarda il tutore di arto superiore? «Un’applicazione interessante è nel paziente emiplegico o con spasticità, il quale non riesce a mantenere la flessione fisiologica di gomito a 120° con apertura palmare. Grazie a un tutore braccioavambraccio-mano, il paziente emiplegico riuscirà a mantenere questa postura e a rilassare il tronco, dando così al terapista la possibilità di trattare l’arto. Questo favorirà il movimento, la riduzione delle contratture e del dolore a carico dell’intero comparto superiore e cervicale». Un esempio per l’arto inferiore? «Di recente abbiamo avuto il caso di un paziente con un problema bilaterale, non era in grado di deambulare. Siamo riusciti a ripristinare la stazione eretta e il cammino grazie a un’ortesi speciale. Partendo dall’esame posturale, dall’analisi dei carichi, dalla presa misure, abbiamo realizzato un presidio dedicato utilizzando i componenti forniti dalla casa tedesca. Questo doppio tutore in lega leggera è in grado di sostenere il carico della persona, di bloccare il ginocchio in fase di appoggio I settori di punta di Hospital Trentine sono: commercio di attrezzature medico-sanitarie, manutenzione e service per strutture sanitarie, ortopedia su misura, domotica e automazione 8 Ortopedici & Sanitari maggio 2016 e di sbloccarlo quando il peso passa sull’arto contro laterale. Ciò consente un passo più fluido, fisiologico e dinamico. La tecnologia su cui si basa questa ortesi è stata determinante per il conseguimento dell’obiettivo riabilitativo, ma senza un progetto ortesico alle spalle, realizzato ad hoc per quel paziente, ciò non sarebbe stato possibile. La costruzione di quella ortesi bilaterale ha richiesto variazioni delle specifiche tecniche dei componenti delle articolazioni, è stato calcolato il corretto spessore di queste ultime, la loro grandezza, la loro capacità di movimento. L’importante, quindi, non è utilizzare materiali tecnologicamente avanzati, bensì realizzare un progetto di produzione del tutore che rispecchi le specifiche richieste per quel determinato paziente». Parlava di articolazioni… «Per quanto riguarda i tutori per arto inferiore, è molto importante capire quali siano i fulcri articolari e quale sia il tipo di articolazioni meccaniche che da utilizzare per il tutore. Oggi le articolazioni meccaniche rispecchiano sempre più il movimento anatomico fisiologico corporeo. Una corretta applicazione dell’articolazione permette di compensare con successo deficit specifici. Sono articolazioni intelligenti, abbiamo parlato del bloccosblocco del ginocchio, ma anche per quanto riguarda la caviglia, le moderne articolazioni consentono un movimento più fisiologico e fluido; grazie ad apposite molle, infatti, avviene il ritorno energetico, che agevola il sollevamento della punta del piede e, perciò, il cammino». Esame posturale anche nello sportivo? «Nello sportivo amatoriale o professionista è molto importante valutare, per esempio, le fasce muscolari o le articolazioni che sono in sofferenza; Intervista Realizzate anche plantari… «…servendoci di tecnologie avanzate come il podoscopio e la pedana baropodometrica. L’esame è, quindi, computerizzato, però la realizzazione avviene con tecnica ancora tradizionale – quindi attraverso calco gessato – la sola che permetta di rispecchiare anatomicamente in maniera perfetta il piede. La costruzione del plantare avviene poi con materiali di ultima generazione, specifici per area del piede, per capacità ammortizzanti o di ritorno energetico e propulsione, di stabilizzazione. Tradizione e innovazione insieme, quindi, per offrire al cliente il risultato migliore possibile». Per l’analisi del passo e la valutazione del piede, l’azienda si serve sia di tecnologie all’avanguardia La produzione dei plantari avviene con metodo tradizionale da questi riscontri partire, quindi, con un progetto terapeutico sempre in equipe con fisiatra, fisioterapista, osteopata ecc. Per lo sportivo è una questione spesso di usura delle componenti anatomiche e articolari, per la quale si andranno a realizzare plantari che 10 Ortopedici & Sanitari maggio 2016 permettono di assorbire e ammortizzare gli urti. Un’altra applicazione sono i tutori nella fase riabilitativa dopo un infortunio, presidio che consentirà di stabilizzare l’articolazione, di proteggerla fino alla completa guarigione del comparto anatomico interessato». Non solo tutori e plantari, però? «Realizziamo anche unità posturali su misura, quindi schienali, cuscini e poggiatesta partendo da calco in gesso o sistema vacuum, per carrozzine o seggioloni basculanti. I componenti predisposti, anche in questo caso, non riescono a rispondere a esigenze specifiche come deformità ortopediche, vizi posturali consolidati; serve un dispositivo su misura che permetta di rispecchiare le forme anatomiche sullo schienale, sul cuscino con le opportune correzioni per garantire il corretto posizionamento in seduta. Ciò consente di diminuire i picchi pressori, migliorare la postura dei vari assi corporei, la linea visiva. Il disabile potrà così rimanere più ore seduto sulla carrozzina, anziché a letto, avere una migliore visuale e quindi un’interazione più efficiente con le persone che avrà di fronte». In tema di ausili? «Forniamo carrozzine elettroniche dotate anche di comandi speciali quando Intervista Hospital Trentine è specializzata nella fornitura di ausili, in particolare di carrozzine elettroniche la persona ha difficoltà a utilizzare il classico joystick. Dispositivi come i comandi a mento, a bocca, a soffio con l’utilizzo di vari sensori che permettono di attivare gli attuatori della carrozzina. Proponiamo seggioloni, carrozzine chiudibili, carrozzine super leggere per pazienti molto attivi con unità posturali capaci di garantire una quotidianità molto dinamica nel tempo libero e sul lavoro. Siamo, inoltre, specializzati nei servizi per la neuropsichiatria infantile, con ausili per l’età evolutiva. Ausilio che accompagna il bambino da un anno e mezzo di vita fino all’età adulta. I bambini sono più problematici rispetto all’adulto, spesso risulta difficile fornire un ausilio che possa essere gestito nel migliore dei modi sia a scuola sia a casa. Difficile è pure individuare l’ausilio di partenza, quello che possa seguire il bambino durante la crescita, un ausilio che dovrà essere sempre più modulare, magari con la possibilità di cambiare solo piccoli componenti, mirati a seguire la crescita anatomica della persona». Il settore della domotica è per voi un ambito in continuo sviluppo. «In questo ambito abbiamo a disposizione personale altamente specializzato. Ciascun progetto incomincia con la valutazione dell’ambiente in cui l’anziano o il disabile vivono. Di solito si tratta di ambienti protetti dove l’individuo riceve dei servizi da parte della struttura sanitaria come, per esempio, pasti o infermeria. La maggior parte del tempo, però, la trascorre da solo, all’interno della propria casa; ecco quindi l’importanza di creare una casa domotica pensata per proteggere la persona attraverso opportuni sensori. Sensori che consentiranno, per esempio, di rilevare cadute all’interno dell’appartamento o una non mobilità, le ore notturne a letto, le uscite dal letto e i rientri, l’abbandono della casa in ore pericolose come quelle notturne. I sensori attiveranno diversi sistemi di allarme che potranno essere sonori, di chiamata telefonica con messaggi preimpostati, messaggi di posta elettronica. Siamo in grado, inoltre, di proporre un’applicazione a smartphone per connettersi con la domotica dell’appartamento e interagire L’ausilio viene personalizzato con la realizzazione di sistemi di seduta ad hoc con essa, oltre che per i servizi già detti, anche per il funzionamento dell’impianto di riscaldamento piuttosto che per illuminazione e acqua ecc. è un ambito complesso, un comparto in continua crescita che richiede competenze specifiche». Vi occupate anche di manutenzione… «La manutenzione e service è un servizio che viene effettuato dai nostri tecnici specializzati sulla manutenzione di attrezzature medico sanitarie, di elettromedicali ecc. Servizio che noi offriamo a ospedali, case di riposo, strutture sanitarie, per poter effettuare i controlli periodici delle loro attrezzature, e l’eventuale riparazione». Progetti per il futuro? «Sarà sempre più focalizzato sulla formazione interna, e sull’ulteriore sviluppo del settore ortopedia. Crediamo nei quattro comparti che costituiscono la nostra azienda e pensiamo che essi ci permetteranno di affrontare il futuro in tutta serenità». � © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 Ortopedici & Sanitari maggio 2016