minoranzèro - Comune di Pergine Valsugana
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minoranzèro - Comune di Pergine Valsugana
GIORNO PER GIORNO Mercoledì 23 - aperitivo Castello di Pergine ore 20.00 minoranFood Castello di Pergine Incontro enogastronomico con la cucina mòchena e musica live con MinoranSession Giovedì 24 ore 18.00 minoranBook - aperitivo Castello di Pergine Nuove produzioni bibliografiche e multimediali dell’Istitut Cultural Ladin Vigo di Fassa ore 21.00 minoranScene Palazzo Hippoliti Spettacolo teatrale (Teatro di Bambs - Istitut Cultural Ladin): Il segreto del lago di Carezza ore 17.00 minoranNote - seminario Castello di Pergine Palazzo Hippoliti MINORANZÈRO Piazza Municipio FESTIVAL DELLE MINORANZE www.minoranzero.it Insegnare la musica tradizionale delle-alle minoranze I resiani sono una popolazione isolata di antico ceppo slavo, appartenenti al ramo meridionale degli Slavi, nell’arco alpino e prealpino orientale, stanziatisi in Val Resia (Friuli orientale) nel VI, VII sec. d.C. La loro lingua si è sviluppata dallo stesso slavo alpino che sta alla base dello sloveno di oggi. Nel Medioevo il resiano faceva parte del raggruppamento dialettale sloveno detto carinziano/koroška. Dal sec. XV in poi, dopo l’annessione del Friuli alla Repubblica di Venezia, i legami di Resia con la Carinzia si sono indeboliti. Se per il suo parlare e per la sua tradizione popolare Resia appartiene chiaramente all’area slovena, gli sviluppi storici e sociali dal Rinascimento in poi hanno creato una situazione in cui i resiani stentano a identificarsi con la cultura slovena, anzi, si vedono come una popolazione ben diversa con una propria lingua e cultura. Sono oggi circa 40.000 le persone che parlano il ladino, suddiviso però nei cinque idiomi dell’Ampezzano, della Val Badia, della Val di Fassa, del Livinallongo e della Val Gardena. Nonostante l’arbitraria divisione amministrativa del loro territorio in tre province (Belluno, Bolzano e Trento), sembra che i Ladini possano oggi ritrovare l’unità nella cultura che – nella musica, nel teatro, nella letteratura – sta vivendo momenti di grande fermento. È in fase di realizzazione l’elaborazione di una lingua scritta unificata e nel monumento all’unità ladina, eretto nel 1996 al Passo Sella, sono state incise le parole: Inant adum! - «Andiamo avanti uniti!». ore 20.30 minoranVoci Concerto: Coro Monte Canin - Val Resia ore 21.30 minoranRète Il Duecento rappresenta per il Tirolo e la Carinzia un secolo di emigrazione. Alcuni gruppi di famiglie si stabiliscono a Sappada e a Sauris, isole linguistiche germanofone delle Alpi Carniche. Altri giungono nella Valle del Fersina trentina, la cosiddetta Valle dei “Mòcheni”, la Bersntol, come dicono gli abitanti. I nuovi coloni si erano appena stabiliti nella solitaria valle, quando nella zona arrivò tutt’altra gente: minatori d’oltralpe, attratti dalle voci di straordinaria ricchezza mineraria nel sottosuolo trentino. Tracce della presenza dei minatori si ritrovano ancora nelle molte leggende della Valle del Fersina. Organetti diatonici delle minoranze: mòcheni, sud-tirolesi, sloveni, resiani Sabato 26 ore 17.00 minoranVoci BREVIARIO EUROPEO SUGLI ALTRI OLTRE IL CONFINE Letteratura, Musica, Teatro, Cucina Castello di Pergine Concerto: Coro Monte Canin - Val Resia e Coro Castel Pergine ore 18.00 religioni in Minoranza MOCHENI (ceppo slavo) minoranBook Nuove produzioni bibliografiche e multimediali delle minoranze germanofone trentine Venerdì 25 Castello di Pergine RENATO MORELLI direzione artistica ore 23.00 concerti di minoranze Concerto: LUSMOR DUO PERGINE VALSUGANA Piazza Municipio La nuova musica Rom Zivignago Musica franco-provenzale e celtica 23 - 26 AGOSTO 2006 REGIONE AUTONOMA TRENTINO - ALTO ADIGE AUTONOME REGION TRENTINO- SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE LOCALI minoranRète ORGANETTI DIATONICI DELLE MINORANZE Già dal nono secolo la migrazione di genti germaniche di ceppo tirolese si intensificò a scapito delle genti ladine che prima abitavano il Sud Tirolo. Più tardi, nell’undicesimo secolo, nacquero i principati vescovili di Trento e Bressanone che, dal 1271, furono riuniti in uno stato feudale passato in seguito, dopo aver esteso la propria influenza sull’area di Trento, sotto l’influenza dell’Austria. L’avvento del regime fascista portò con sé una forte campagna di italianizzazione forzata. In seguito al referendum delle “opzioni” 185.000 sudtirolesi optarono per il trasferimento in Germania. Nel ’46 gli accordi De Gasperi-Gruber sancirono la nascita della regione a statuto speciale del Trentino-Alto Adige. L’inadempienza del governo italiano portò alla protesta popolare ed alla nascita del terrorismo in Tirolo, seguito da nuovi negoziati per la revisione del Trattato di Parigi che portarono alla creazione di un pacchetto di misure per la tutela della minoranza tedesca da attivare dal 1971 in poi sotto controllo internazionale. minoranVoci CORO MONTE CANIN VAL RESIA (UD) minoranScene COMUNE DI PERGINE VALSUGANA ASSESSORATO ALLO SVILUPPO ECONOMICO E TURISMO BERSNTOLER KULTURINSTITUT IL SEGRETO DEL LAGO DI CAREZZA minoranJazz-Rom MARTIN LUBENOV ORKESTAR minoranFood ISTITUTO CIMBRO KULTURINSTITUT LUSERN Luserna, un piccolo paesino di montagna a 1333 m, localizzato a sud-est di Trento, rappresenta l’ultima isola dove la lingua cimbra, un antico Bavarese, si è mantenuta viva attraverso i secoli e viene ancora correntemente parlata dal 90% della popolazione. L’origine di quest’isola linguistica va ricercata nelle migrazioni di popolazioni di coloni bavaresi, che a partire dal decennio 1053 - 1063, con successive ondate migratorie, partirono, causa varie carestie, dalle terre del convento di Benediktbeuern, in Baviera, stanziandosi dapprima sui Monti Lessini e sull’Altopiano d’Asiago, e colonizzando successivamente, ad opera del Principe vescovo di Trento Friedrich von Wangen (Federico Vanga), gli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. I Cimbri erano boscaioli e dissodatori “Zimmer-mann - lavoratori del legno”. INCONTRO ENOGASTRONOMICO minoranBook APERITIVO CON L’AUTORE AL CASTELLO ISTITUT CULTURAL LADIN minoranNote INSEGNARE musica tradizionale delle-alle minoranze Religioni in Minoranza con PAOLO RUMIZ e MONIKA BULAJ Le origini dei popoli rom e sinti sono antichissime. Sembra ormai dimostrato che essi provenissero originariamente dall’India. Nella seconda metà del XIV secolo con l’espansione dei Turchi ottomani, i Rom-Sinti si allontanarono dalla Grecia, in cui vissero per circa tre secoli, e si dispersero nei Balcani. Erano maniscalchi, fabbri ferrai, esperti nella lavorazione dei metalli. Furono cercatori d’oro in Transilvania e venivano apprezzati in Ungheria per le loro doti musicali e per la loro abilità di artigiani nel forgiare armi. Furono fatti schiavi, perseguitati, resi sedentari e oggetto di legislazioni più o meno coercitive fino al 1855, quando si ebbe la liberazione di tutti i Rom-Sinti in Romania. A seguito di ciò cominciò una grande emigrazione (verso la Russia, la Bulgaria, la Serbia, l’Ungheria, l’Europa centro-occidentale) intensificatasi durante la seconda guerra mondiale, per sfuggire alle persecuzioni naziste. SUD TIROLESI Mi.no.ran.Zè.ro, un gioco di parole per riflettere sullo “stato dell’arte” delle minoranze etnicolinguistiche, fra globalizzazione, contaminazione e tutela delle identità. Un “breviario” (parafrasando il celebre volume di Matvejevich sul Mediterraneo, in questo caso focalizzato sull’arco alpino e la nuova Europa) per interrogarsi sugli altri, sui diversi, sui confini che si rompono e si spostano, sulle minoranze anche lontane che diventano presenze vicine e quotidiane. Dopo il numero “zero” di tre anni fa, un primo esito di questo gioco richiama la grande tradizione del “romancero” delle letterature ispaniche, nel nostro caso idealmente legato ai minoranBook, incontri-aperitivo al Castello per conoscere le nuove pubblicazioni delle minoranze trentine (ladini, mòcheni, cimbri), e per incontrare Paolo Rumiz e Monika Bulaj nel loro viaggio attraverso le minoranze cristiane nelle terre dell’islam. Basta cambiare un accento ed il nostro logo si trasforma in “minoranzerò”, uno sguardo al futuro, alle nuove prospettive di minoranScene, dove la tradizione ladina ricerca nuove potenzialità espressive. Il tutto accompagnato dal fil rouge della musica che attraversa i confini antichi e nuovi di minoranVoci, per conoscere le tradizioni polivocali e strumentali della minoranza slovena (antico ceppo slavo) della Val Resia. Rivisitazioni e contaminazioni anche nei Concerti di minoranze dedicati rispettivamente alla musica celtica (riproposta da due giovani violiniste della minoranza franco-provenzale valdostana), ed alla nuova musica zingara-Rom del grande fisarmonicista bulgaro Martin Lubenov (unica data italiana della tournée in tutta Europa). La fisarmonica sarà ancora protagonista di minoranRète, un’opportunità singolare per vedere in uso sullo stesso palcoscenico diversi modelli di organetti diatonici, utilizzati per diversi repertori di danza, all’interno di diverse minoranze etnicolinguistiche: mòcheni, ladini, sudtirolesi, sloveni. Fisarmonica che sarà anche al centro di minoranNote, un seminario per riflettere sull’insegnamento della musica tradizionale delle-alle minoranze, con varie esperienze a confronto. Last but not least, minoranFood, il tradizionale appuntamento enogastronomico al Castello con la cucina e i vini di minoranza. minoranJazz-Rom Concerto: MARTIN LUBENOV ORKESTAR SINTI E ROM ore 21.00 CIMBRI Incontro con PAOLO RUMIZ e MONIKA BULAJ; presenta ANDREA ZANOTTI Publistampa Pergine Valsugana • Luglio 2006 SLOVENI ore 18.00 MINORANZE DI QUESTA EDIZIONE LADINI I valdostani imparano a scuola il francese e l’italiano, ma tra di loro parlano il patois francoprovençal. Sin dall’antichità hanno convissuto in Vallée d’Aoste il francese, come lingua scritta, ed i vari idiomi francoprovençaux derivati dal latino, come lingue parlate. Il francese divenne la sola lingua ufficiale della Vallée d’Aoste nel 1561, imponendosi come lingua scritta accanto al latino. Il binomio francese-francoprovençal rimase forte sino all’unificazione d’Italia, nel 1861, quando l’introduzione dell’italiano diede vita ad una nuova serie di rivendicazioni culturali, linguistiche e politiche. Oggi, comunque, circa il 50% della Vallée d’Aoste parla il patois francoprovençal e si assiste all’uso di questo patois, seppur limitatamente e insieme al francese, in certe riviste e periodici quali “Le Flambeau”, o “Les Cahiers du Ru”. FRANCOPROVENZALI MINORANZE DI QUESTA EDIZIONE minoranBook minoranFood minoranNote Aperitivo con l’autore Incontro enogastronomico con la cucina mòchena Musica live con MinoranSession SEMINARIO Insegnare la musica tradizionale delle-alle Minoranze Esperienze a confronto Ore 20 - Castello di Pergine Ore 17 - Castello di Pergine Ore 18 - Castello di Pergine Apertura Minoranzero 2006 con LUIGI CHIOCCHETTI Assessore regionale alle minoranze MARCO VIOLA Servizio Promozione Minoranze Linguistiche Provincia Autonoma di Trento Nuove produzioni bibliografiche e multimediali delle minoranze germanofone trentine BRUNO GROFF presidente Istituto Culturale Mòcheno ANNAMARIA TRENTI KAUFMAN presidente Istituto Culturale Cimbro MENÙ Insalata di patate e porri all’aceto balsamico con luganeghe della Val dei Mòcheni / Gnocchi di ricotta alle verze saltate con pancetta e cipolle / Raviolo al mirtillo nero con finferli trifolati / Stracotto di cervo al merlot con polenta storese e mirtillo rosso / Strudel ai piccoli frutti di S. Orsola con salsa tiepida alla cannella CONCERTO CORO MONTE CANIN prenotazioni Tel. 0461 531158 • Fax 0461 531329 [email protected] • www.castelpergine.it minorVini in accoppiamento cantina Pravis Lasino Nosiola l’Ora 2003, Pinot Grigio Polin 2005, Merlot Enfin 2003, Soliva Passito 2004 Ore 20.30 - Cortile interno Palazzo Hippoliti minoranBook minoranScene RACCONTI DI MINORANZE Aperitivo con l’autore TEATRO DI MINORANZE Ore 21 - Cortile interno Palazzo Hippoliti Ore 18 - Castello di Pergine (in caso di maltempo, Teatro PSA) GIGI ZOPPELLO e FABIO CHIOCCHETTI minoranVoci € 30,00 (vini compresi) > GIOVEDÌ 24 AGOSTO Nuove produzioni bibliografiche e multimediali Istitut Cultural Ladin Vigo di Fassa Referat Volksmusik Bolzano, Conservatorio di Trento, Conservatorio di Trieste, Conservatorio di Ilirska Bistrica (Slovenia), Scuole musicali del Trentino, Istituto culturale ladino Vigo di Fassa, Istituto Culturale Mòcheno. IL SEGRETO DEL LAGO DI CAREZZA CORO Monte Canin Val Resia (UD) in collaborazione con il coro Castel Pergine Il patrimonio della lingua (antico ceppo slavo), delle tradizioni, dei canti e delle danze della Val Resia (minoranza slovena del Friuli Orientale) viene tramandato oralmente da generazione in generazione. Fondato nel 1971, il coro Monte Canin ha pubblicato una musicassetta e un LP dal titolo “Hre Alba” (sorge il sole), il volume musicale “Lipe Rosize” (bei fiorellini), collaborando a varie colonne sonore, fra cui “TG2 Dossier: ad un anno dal Mondiale 1990”, “Le Alpi Giulie” di Folco Quilici. Oltre al coro, la Val Resia vanta una fra le più arcaiche e significative attestazioni di violino popolare in Europa, utilizzato soprattutto per le suggestive danze del carnevale tradizionale. Il coro Monte Canin porterà a Pergine anche l’orchestra tradizionale resiana, che consta di soli tre strumenti: il violino (zitira), il violoncello (bunkula), e… il battito del piede che – accompagnando tutte le danze – è il “terzo strumento”, fondamentale per assicurare il ritmo. minoranRete Lo spettacolo è una co-produzione Teatro di Bambs - Istitut Cultural Ladin Ore 21.30 - Piazza Municipio di Pergine Il “Segreto” è una finestra aperta sul magico mondo delle leggende fassane legate al Lago di Carezza. Uno spettacolo di testo, musica e canto che si ispira molto liberamente al “Segreto del Bosco Vecchio” di Dino Buzzati e lo sviluppa attraverso un intreccio di fiabe e leggende della più bella tradizione della Valle di Fassa. Il testo narrato in italiano e le musiche suonate dal vivo accompagnano le canzoni in Ladino. Il connubio italiano-ladino permette di dare spessore culturale e ritmo “etnico” allo spettacolo senza però che esso ne perda in chiarezza di contenuti. Una storia per tutti, adulti e bambini, per tornare a godere delle antiche leggende delle Dolomiti narrate con taglio moderno, ma fedele allo spirito della tradizione narrativa ladina. Zoran Lupinc Pfleger Musik Diplomato in fisarmonica classica e in corno, campione del mondo di fisarmonica nel 1987. Compositore ed arrangiatore. Autore di metodi per l’insegnamento della fisarmonica diatonica e di raccolte di composizioni con la notazione tradizionale, nel 1984 fonda a Trieste una delle prime scuole per armonica diatonica. Recentemente è stato autore del piano di studi per armonica diatonica nei conservatori della Slovenia. Robert Schwaerzer, Gernot Niederfrieniger, Florin Pallhuber, Manuela Cristofoletti, sono quattro insegnanti di musica popolare (Referat Volksmusik) presso l’Institut fuer Musikerziehung in deutsche und ladinischer Sprache di Bolzano. Suonano diversi strumenti della tradizione musicale sud tirolese: organetto diatonico, chitarra, arpa, salterio, flauti. Ano urco al’ pej dvej Quartetto vocale (due voci femminili e due voci maschili) con trio strumentale (fisarmonica, chitarra e contrabbasso), nato per valorizzare la cultura musicale del gruppo etnico sloveno triestino. Il gruppo è attivo da circa otto anni ed ha inciso tre CD. > SABATO 26 AGOSTO (in caso di maltempo, Teatro PSA) (liberamente ispirato al Segreto del Bosco Vecchio di Dino Buzzati) Musiche di J.S. Bach e altre originali di Gianfranco Grisi Adattamenti e Arrangiamenti di Gianfranco Grisi Testo di Andrea Brunello e Gianfranco Forma con Michela Embriaco e Andrea Brunello Gianfranco Grisi - Concertina Franco Giuliani - Chitarra e mandolino Fabrizio Zeni - Clarinetto, Cl. basso Regia di Gianfranco Forma I PROTAGONISTI > VENERDÌ 25 AGOSTO > MERCOLEDÌ 23 AGOSTO minoranVoci CONCERTO CORO MONTE CANIN Val Resia (UDINE) e CORO CASTEL PERGINE Ore 17 - Castello di Pergine minoranJazz-Rom CONCERTI DI MINORANZE - MUSICA ZINGARA MARTIN LUBENOV ORKESTAR La nuova musica rom Ore 21 - Piazza Municipio di Pergine (in caso di maltempo, Teatro PSA) Martin Lubenov è considerato uno dei più grandi fisarmonicisti balcanici. Con un virtuosismo da togliere il respiro ed una eleganza vivace, riesce a combinare la musica zingara balcanica tradizionale con sfumature di swing, jazz moderno, tango nuevo, salsa e bal musette, riuscendo ad onorare la propria musica nella stessa maniera in cui Astor Piazzolla e Richard Galliano hanno onorato, rispettivamente, il tango e il musette. A Vienna, sua città di adozione, ha proseguito questo tipo di approccio con il suo ben poco ortodosso quartetto balcanico Orfej, tornando poi a Sofia con un solido bagaglio di composizioni ed arrangiamenti per dare vita al suo crack group. La Martin Lubenov Orkestar è formata da alcuni dei più famosi musicisti di tradizione zingara bulgara, la cui reputazione musicale va ben oltre questo genere. Grazie alla sua conoscenza di stili e continenti, Martin Lubenov è riuscito in qualcosa di impossibile: un ibrido completamente nuovo che entusiasma intellettuali, fans del jazz, aficionados della world-music, ma anche del popfreaks. Martin Lubenov cura direttamente tutti i testi, le musiche e gli arrangiamenti. Martin Lubenov è nato a Sofia nel 1976. Nel suo modo di suonare, assolutamente non convenzionale, si incontrano le tradizioni musicali dei Balcani: la musica folk macedone e bulgara e le sonorità degli zingari Rom originari dei Balcani del sud si sono sviluppate continuamente, scoppiando di vivacità. Aggiungete a queste basi il Jazz, il tango nuevo, il bal musette parigino, le musiche serbe, rumene, greche e turche, un virtuosismo eccezionale ed arrangiamenti inusuali: questo è Martin Lubenov. Martin ha studiato musica classica e jazz a Sofia e a Vienna. Le sue radici nelle vibranti musiche tradizionali delle feste da matrimonio balcaniche lo hanno salvato dal divenire un musicista “accademico”. Trasferitosi a Vienna per un periodo di studio, è diventato una sorta di importante legame tra la musica delle comunità macedoni e iugoslave e le sonorità folk centro-europee. Martin Lubenov Neno Illiev: Zhivko Stoyanov: Ventislav Radev: Asen Radev: Nikolai Antov: Nenad Vasiliç: ORGANETTI DIATONICI DELLE MINORANZE (in caso di maltempo, Teatro PSA) Mòcheni Sloveni Sudtirolesi Palaier Learmusikonten Zoran Lupinc e “Ano urco al’ pej dvej” Pfleger Musik In apertura zitira e bunkula dalla Val Resia minoranRète Un gioco di parole fra minoranze e fisarmoniche diatoniche (chiamate rète in Val dei Mòcheni). Un’opportunità singolare per vedere in uso sullo stesso palcoscenico diversi modelli di organetti diatonici, utilizzati per diversi repertori di danza, all’interno di diverse minoranze etnico-linguistiche: mòcheni, sloveni, sud tirolesi. Un’occasione preziosa per ascoltare e confrontare un particolare concentrato di musiche tradizionali, accomunate – pur nella loro diversità – dall’uso di uno stesso strumento musicale. In apertura un omaggio all’orchestra tradizionale resiana, una fra le più arcaiche e significative attestazioni di violino popolare in Europa. Verranno eseguite alcune fra le più suggestive danze del carnevale tradizionale resiano. religioni in Minoranza MINORANZE CRISTIANE NELLE TERRE DELL’ISLAM Ore 18 - Castello di Pergine INCONTRO CON PAOLO RUMIZ e MONIKA BULAJ Gerusalemme perduta… (Frassinelli, 2005) Concerti di Minoranze LUSMOR DUO Musica franco-provenzale e celtica Ore 23 - Zivignago presenta ANDREA ZANOTTI (in caso di maltempo, Teatro PSA) Paolo Rumiz è giornalista-viaggiatore, lavora come inviato a La Repubblica e percorre di preferenza le strade d’Oriente. Concerto in collaborazione con la manifestazione: “Magiaceltica” 2006. Monika Bulaj fotografa, antropologa e scrittrice polacca. Ha pubblicato reportage sui confini estremi delle fedi. Andrea Zanotti Professore di Diritto canonico all’Università di Bologna, presidente dell’Istituto Trentino di Cultura. Nicoletta Alby e Giada Costenaro hanno iniziato a studiare violino all’età di 6 anni, frequentando i corsi Suzuki presso l’Istituto Musicale di Aosta. La loro passione per la musica irlandese è nata ascoltando vari complessi che si esibivano nelle feste celtiche; da qui è nata l’idea di costituire il duo LusMor, che ha avuto la fortuna di esordire esibendosi con il noto gruppo irlandese Liam O’ Connor Band. fisarmonica voce clarinetto percussioni tromba e sassofono chitarra contrabbasso