N° 13 del 01-15/07/2003

www.ilvalcalore.it
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Anno V N .13
1- 15/ug/io 2003
QU INDICINALE GRATUITO D'IN FORMAZIONE
Parata di stelle-. c/~1·
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per dare lust r.~J;~;~;~:.
a Paestum
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VERNA
Annavelia Salerno
Dove comanda
ancora ~~Scelba ~~
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·-~~~-~c~
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Paola Deside rio
Ha saputo per caso, parlando con amici,
dell'intenzione del commissarialo per l'emergenza r:iftuti di collocare a Paeslum un
sito di stoccaggio. Subito ha deciso di
unirsi al coro de i no. G ilio Dorfles. artista. critico d' arte. cultore di estetica. è limasio sbigottito da un ' intenzione c he
nulla ha a che vedere 'con lo sviluppo d i
Paestum e la tutela del suo patrimo nio.
Nato a T1ieste nel 1910, libero docente
e poi ordinario d i estetica presso le università di Milano. T1ieste. Cagliari. a partire dagli anni Trenta Dorlles svolge intensa attività di critica d'arte e saggistica.
Nel primo dopoguerra riprende a dipingere c fo nda (con M un ari, Soldati e Mo nnct)
il MAC (Movimento AI1e Concreta) e fin o
allo scioglimento partecipa a tulle le attività del movimento. Alcuni anni fa è stato
insignito del titolo di cittadino onorario d i
Paestum dove ne l 1997 ha tenuto una mostra presso il M.M .M.A.C.
Lei conosce Paestu m, ne è a nche cittadino ono rario.
"Esatto, e come cilladino o nora1i o sono
molto interessato a q uello che succede a
Paestum e dintorni"
Viene s pesso a Paestum?
''Tanti anni fa ci sono sta to come turista,
poi in seguito sono tornato più volte perché lì ho mo lti am ici e perché il Museo dei
Materiali Minimi m ' interessava mo ltiss i-
mo. Ho spesso collaborato con il museo,
partecipando a varie mostre".
La cittadina nza onoraria q ua ndo le è
stata conferi ta?
"Circa d ue, Ire anni fa. La cerimo nia è
stata mo lto simpatica e sono ancora riconoscente al sindaco di C apaccio per questa manifestazione" .
Lei r icorda la prima volta che ha
visto i templi, l'emozione che ha provato?
"La prima vo lta è stato quando avevo
20, 30 anni, per cui è passato tanto tempo
e sono cambiate tante cose".
C he sensazione le d iede?
"Dal punto di vista dell a sto ria dell 'm·le sappiamo che i templi di Paestum sono
un documento straordinario, direi il più affascinante che c· è in Italia tra i ricordi dell' antica Grecia. E' una visio ne incomparabile, credo unica al mondo. Va rispettata e allargata perché sappiamo che una
metà della ci!là antica è ancora sotto terra.
C'è da sperare che un po' per volta si libelino anche tutti gli altri ten eni agricoli,
in modo che si possa completare l'anfiteatro di cui oggi si vede solo la metà e
po i possa essere completamente scavata
tutta l ' antica città di Paestum".
Cosa ritiene che occor ra fa r e per lo
sviluppo d i Paestum?
"La prima cosa da fare, come dicevo, è
cercare d i liberare le aree agricole che
sono ancora in parte in mani private . In
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. . . . .<L:
...
Il critico d· arte
Gilio Dorfles
ispiratore del
MMMACdi
Paestum.
modo che la sovrintendenza
possa intervenire c riprendere gli
scavi che non sono iniziati. Per
liberare la parte di Paesturn che
oggi è ancora coperta".
Diciamo no ai rifiuti,
ma liberiamo
le aree agricole
vicine agli scavi
che sono ancora
in mano ai privati
PAESTUM
di Enza M arandino
l 100 anni di Ancel Keys: storia della dieta Mediterranea
Qual è il segreto? È la domanda
che si pone rn genere ad una persona che compie 100 anni. Il centenmio al quale viene reso omaggio è Ance! Keys. Il segreto per
una vita sana, lo ha rivelato a tutto
il mondo, è la dieta meditenanea:
alla base l'attività motoria, l' alimentazione costituita in ordine
prioritario dal conswno giornaliero di cereali, verdura e frutta, olio
d'oliva, latticini; setlimanale di
pesce carni bianche, uova e dolci;
mensile di carne; tanta acqua e
vino con moderazione. Un simposio in suo onore è stato organizzato oggi 5 luglio a Paestum, con la
regia di Camùne Battipede, co-
adiuvato da Alllonello Scorziello
e Michele Carnrnarano. La prima
sessione si svolge presso il museo
archeologico; il luogo è all'aperto
ed alberato, da un lato le ven·ate
del museo lasciano vedere la
tomba del tuffatore, di fronte le
colline di Capaccio, alle spalle il
palazzo vescovile; tullo è stato preparato in modo impeccabile dalle
cmtelle infonnative, ai pannelli
che esaltano la dieta mediterranea
Sono presenti: il presidente della
provincia Alfonso Andria, l' assessore all'agricoltura Antonio Di
Vece, la direttrice del museo Malina Cipriani, il sindaco di Pollica
Angelo Vassallo, i funzionari del-
l'arclùvio di Stato Francesco Iannella e Caterina Alibe1ti; il presidente della Comunità Montana
Donato De Rosa, il senatore Gae!ano Fasolino. I grandi assenti,
Ance! e Margm·et Keys, hanno
fatto pervenire un messaggio, nel
quale commossi ringraziano e ricardano gli anni trascorsi a Pioppi,
in località Miru1elea. "Che belle
bambine, sono le prime parole che
ricordo di aver ascoltato, quando
giunsi a Pioppi per la prima volta
nell 'ottobre del 1967" scrive la figlia nel ricordare quando nell'ettobre dell967 venne a Minnelea,
di ritorno dalla Danirnm·ca e rimase colpita dalla bellezza del "mare
di un blu b1illante" dalla cordialità e affettuosità degli abitanti: "in
contrasto con la fredda e grigia Copenaghen." Antonio Di Vece assessore all'agricoltura sottolinea
che grazie anche an' opera di
Ance! Keys abbimn o raggiunto
l'obiett ivo di internazionalizzazione della cultura agro alimentare della nostra provincia. n nostro
problema oggi è quello di fm· capire ai mercati locali che i prodotti della dieta Meditenanea vanno
conswnati nel nostro temtorio.
Moderatore del convegno è Luciano Pignataro il q uale rileva
l' importanza di iniziative come
q uesta d i oggi prop1io nel mo-
mento in cui il Parlamento di Strasbw-go ha posto fme alla moratoria
degli ogm. stabilendo che basterà
sc1ivere sull'etichetta che la percentuale di ogm non supera lo
0,9% con w1a nonna in appm·enza
severa si spalancano le porte ai
prodotti geneticamente modificati.
l'Amministrazione
Purtroppo
Alnericana ha fatta mollissime
pressioni; il motivo è chiaro perché il l OO% deUa ricercasu queste
nuove tecnologie è in mano a multinazionali americane; il 90% degli
e tt.ar:i coltivati a ogm sono negli
Stati Uniti e Canada e una percentuale non defmita in S ud Alner:ica.
corùinua a pagina l O
Inerpicandosi lungo la srref/a via
che da Fonre di Roccadaspide si inst rada verso l'alto della monragna.
addentrandosi quasi subito tra ombrosi sentieri. si raggiunge 1111 luogo
quieto e silenzioso ma per niellfe isoIalo, dove la vi/a scorre normale,
quasi mono/ona: è Verna, u11o dei borghi più antichi di Roccadaspide. 11110
dei più suggestivi, dove la men/e si
prolende verso un orizzome che, in
lontananza, congiunge cielo e mare in
uno scenario da componimento poelìco. Verna si presenta avvinghiala ad
1111 piccolo colle del versante sud-oves/
della monlagna di Roccrulaspide, protesa sutm paesaggio che sembra quasi
rubato ad 1111 quadro di Van Gogh,
tanta e Jale è l'inlensità dei colori.
Qui vivono poche anime, circa 45
persone; si comano 16famiglie. Tuili
si chiamano Miano. Falla eccezione
per una famiglia, Poto. Un luogo dista/Ile appena tre chilometri da Fonte,
discosto, per stili di vita, da aln·e contrade rocchesi più popolose; tre chilomelri sufficienti a creare su questo
angolo di cielo un 'atmosfera di distensione e di serenità. Dal basso, la
vallata attraversata dalla nazionale, e
tut/o intomo solo natura e mille sug gestioni. A Verna, per questo. 11011
manca niente per essere mela ambita
di tanli turisti. È l'esempio eccelleme
della fusione tra antico e moderno: un
paesaggio bucolico, per 11011 dire fiabesco, dove la modemità si è conwnque insinua/a come altrove. Si lavora.
si coltivano i propri hobbies, ci si incontra con i vicini a chiacchierare del
più e del meno.
Gli abitanti di Verna hmmo anche
ww sorta di capotribù, definito da
molti il sindaco di Vema: si lratla di
O ' Scelba, 83 anni, vispo e arzillo
come tm ragazzino, artefice di originalissimi cestini di vimini.
continua a pagina 10
Premio Poesia
"Stregata"
dal
Cilento:
«Ci ritornerò
presto»
Il Va/calore
alla
scoperta
della
Australia
"Madre
Paestum
cultura
e solidarietà
da Vannulo
Il
Carmine
Cennamo
ritorna
alla
2 IL VALG&LORB
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N.13 l 1-1 5/uglio 2003
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Agropoli, svolta nella sicurezza
Parlano i commercianti, quando non tutti
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Una città turistica. dove la gente va al
mare di giorno, fa shopping nei negozietti artigianali. va a passeggio sul
corso la sera, senza il timore eli scippi,
furti e la scocciatura di pagare il "pizzo''
al parcheggio. Agropoli, a quasi due
mesi dall'aggressione al capitano dei carabinieri Giuseppe Genovese appare
così.
Ci andiamo in un pomeriggio qualunque del giugno da caldo record , per fare
spese. So no le 18.30 quando aniviamo
in centro. Posti per pru·cheggiare? E'
tutto pieno. Bisogna tornare giù, fino
alla piazzetta dove fanno il mercato
della frutta. Fino a qualche mese fa lì
c'erano tossici o zingari che chiedevano un euro per guardare l'auto, a due
passi dal comune e dal comando dei vigili urbani. Oggi leggiamo su un manifesto del Comune che comunica che a
partire da giugno i parcheggi verranno
regolamenlati con il gratta e sosti. Il
prezzo varia a seconda del parcheggio,
da Piazza dell a Repubblica, fi no a quello in riva al mare di Trentova.
Intanto in via Piave c'è un vigile urbano che, fischietto alla mano, impedisce alle auto di sostare in doppia fila.
pronto a scrivere multe a chi ha messo
l'auto nei posti vietati. Dopo qualche
minuto arriva anche la radio mobile dei
carabin ieri che ferma un 'auto per un
controllo.
Ci spostiamo a Corso Garibaldi.
Anche qui c'è gente che entra ed esce
dai negozi. Troviamo altri tre vigili muniti di fisch ietto e verbali da compilare.
Intanto la pattuglia dei carabinieri si
sposta sull'isola pedonale. I cittadini e i
commercianti sono abbastanza soddisfatti.
·'Le cose sono cambiate in maniera
positiva. - spiega Alfredo, commerciante del centro- Non ci sono più gli estorsori. gli zingari non danno più fastidio.
C'è più collaborazione tra cittadini e
forze dell 'ordine perché i cittadini si
sentono più protetti. Prima, invece, c'era
una sorta di pax Ira fo rze dell'ordine e
zingari" . Clima disteso, ma si può fare
ancora di più. "Qualcosa- continua Alfredo - dovrebbe venire anche dalla
Guardia di Finanza. Occorrerebbe aprire gli occhi sulla ricchezza di quelle persone. Abitano in quelle case e non pa-
mali arnvano per nuocere
gano (hanno un loro quartiere ndr) . Il
Comune dovrebbe provvedere. C'è uno
sfratto ma non è mai stato reso esecutivo. Si dovrebbe sfruttare ques to momen to favorev ole. Molti zingari da Eboli
comprano case ad Agropoli perché
sanno che per loro è un ' isola felice. Disognerebbe fargli capire che, come cittadini agropolesi, non hanno solo diritti, ma anche doveri''.
Ad Agropol i i commercianti, riuniti
nel!' associazione Assiopea, mantengono al ta la guardia. "L'aggress ione ha
sbloccato un clima che stava degene rando - ha spiegato il vice presidente
Antonio Cianfrone - La Procura dell a
Scenari politici capaccesi. Quali sorprese emergeranno dalle onde del mare
[ultima sfida tra Marino e Fasolino
Estate tempo di vacanze.
Anche per la politica capaccese?
Ufficialmente si, ma in realtà ...
Se è vero che le decisioni più importanti si prendono a tavola,
immaginate un po' cosa può accadere sotto l'ombrellone! Il
loto-candidato potrebbe diventare il passatempo dell'estate:
sulla spiaggia, tra le onde, passeggiando in riva al mare. Pasquale Marino si candiderà per il
terzo mandato sfidando la legge?
Lui dice di si, intanto i giochi non
sembrano per niente fatti. E già,
perché a quanto pare una terzJ].
candidatura non sarebbe gradita neanche ad alcuni componenti dei movimenli civici che lui capeggia. Alla domanda sulla candidatura rispondono in maniera
titubante. "Cosi dice" è il commento più frequente. E l'idea di
effettuare la scelta sentendo il
parere dei collaboratori., annunciata in un convegno della Margherita alcuni mesi fa? A quallto pare Marino ha messo tutti
davanli al fatto compiuto, delu-
Pasquale Marino
Gaetano Fasolino
dendo le attese degli aspiranti
eredi al trono ... In un primo momento dalla stanza dei bottoni
erano trapelaJe indiscrezioni su
presunte candidature: quella del
vice sindaco Antonio Mm1orano
e del presidente del consiglio comunale Vincenzo Mal/amaci, entrambi eletti nelle liste civiche. E
gli alleati diessini e della Margherita? Possibile che rimangano a guardare senza intervenire? Per il momento Scala e Parmisciano sembrano più interessaJi a difendere la loro position.e
ali 'interno dell 'Helenia Paestum
dalle mire di alcuni assessori in
carica. Ma Enzo Palella qualche
ambizione ce l 'ha. E dal cappello dei diessini altri. nomi sono destinati a venire fuori.. !manto la
"Margherita" dice no al progettodi trasfomwre l 'area occupata dali'ex Pannalat in megacentro commerciale.
Ed il tasso di conflittualità aumenta. Tutto tace a centro destra. Almeno per il momento.
Tace soprattutto il candidato a
sindaco Enzo Sica. Dopo le vicende che lo hanno visto involontario protagonista si è ritira-
to dietro le quinte. L'estate, come
la notte, porterà consiglio? La
scena l 'ha lasciata ad altri. Che
davvero all'ultimo momento Sica
ceda il campo al senato re Fasolino come qualcuno ha previsto
anzitempo? Una sfida MarinoFasolino? Anti, una sfida tra tre
ex socialisti con la candidatura
(non confermata dall'Udc) di
Paolo Paolina. Fantapolitica. E
qualcosa a cui pensare senza patemi d'animo distesi sotlo il sole.
E non dimentichiamo un 'altra
possibile candidatura: quella del
giornalista, diretlore de " fl Sud"
Nicola Nigro, l'unica annunciata da tempo. Nigra ha portato
Marino di nuovo alla corte di
Carmelo Conte ed è naturale
pensare che l'intesa continui a
dare frulli e sorprese. liste civiche o politiche? Boh, meglio andare in vacanza e non pensarci
più. Ne ripartiamo a settembre.
In attesa di sapere quali sorprese emergeranno dalle ondè del
mare.
anaconda
Repubblica ha dato una forte impronta.
Noi avevamo intrapreso alcune iniziative bloccate dal clima precedente l'aggressione . La Po lfer ora è stata potenziata. I carabinieri hanno ricevuto un
manda to più completo . Tutta la cittadinanza ne ha ricevu to beneficio". Ma i
problemi ad Agropoli, ricorda Cianfrone, non sono fin iti qui . '·Ora possiamo
dedicarci ad allri problemi. per l' estall'.
Come i delinquenti che arrivann Ja
fuor i. Speriamo che le stesse misure
adotta te per gli zing ari vengano utilizzate anche con loro". Per il momento ,
infatti, si è registrato anche un calo dei
furti. Intanto s i attendono risposte dal
Comune. Il primo intervento ì:: stata la
rimozi one del comandante Maurizio
Crispino. spos tato in un altro ufficio .
Con conseguente ricorso del comandante che oggi è ancora alla guida delta polizia municipale e aspetla la decisione
del giudice. Telecam ere vigilano su l
centro cittadino, me ntre il corpo dei vi gili urbani viene potenziato per l'estate
dali ' arri vo di ausili ari.
' ·Siamo in attesa de ll a gestione parcheggi, sta per partire il gra tta e sosta. conclude Cianfrone -Dall 'amm inistrazione abbiamo avuto molte risposte verbali, ora atte ndiamo i fatti. Abbiamo
protocollato richieste per l'illuminazione, la viabilità, l' ord ine pubblico. Ben
poche invece sul commercio. L ' estate è
inizi ata, ma le spiagge non sono state
ancora pulite, né sono stati regolru.n enlati gli spazi pubblici''. Il bilancio è per
ora positivo, ma per la resa dei conti occorrerà attendere l' arrivo dell'estate .
Paola Desiderio
IL VALOALORB
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1- 151uglio2003 l N.13
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Nessuno tocchi Cannito
Le ruspe sono tornate a casa, vacanze anticipate per gli operai
Nessun si to di stoccaggio verrà fatto
se q ue l luogo è tutelato da vincoli pacsaggistici.
I sigilli apposti dalla magistratura a
Cannito sembrano vo ler dire proprio
questo. Le ruspe sono tomate a casa. vacanze anticipate per gli operai. Fine
delle manifestazioni di protesta c tutti
al mare, maggioranza c opposizione,
ambientalisti c cittadini.
Si è smorzata così, alla fine di un giugno più caldo che mai, la polemica che
a Capaccio-Paestum ha contribuito acl
alzare la tem peratura. Si è conclusa, a lmeno tem poranenmc ntc, con un documento che porta la firmn del gip Periilo. disposizio ne seguita al la richiesta del
pm Frattini, già noto per le sue battaglie in d ifesa dell 'ambiente.
La mattina del 28 giugno, come in un
rito solenne, vigili urbani, carabinieri e
guardie forestali, alla presenza del sindaco Pasquale Marino, dell'assessore al
Commercio Nicola Ragni e di pochi curiosi che hanno sfidato il sole cocente
di mezzog iorno, ha nno piantato nel terreno i cartelli con l 'ordinanza di sequestro. Come vess illo di conquista su di
una lena usurpa ta dopo una d ura contesa. Q ualc uno ha gridato subito vittoria, ma in verità non è stata vin ta che
una ba t tag lia, sebbene decisiva.
Perché se, conclusa l'indagine, la magistratura stabilisse che effettivamente
vi è un' incongrucnza. che i pieni poteri del commissariato per l'emergenza rifiuti non sono davvero tali, ma si fermano davanti a vincoli invalicabi li. ad
attrattori turist ici e patrimoni inestimabili, allora Cannito dovrà essere esclu-
CAPACCIO
Alessandro Petraglia
La pineta
della vergogna
Un momento della protesta al sito di Cannito.
sa per sempre da ll a mappa delle possibi le sol uzioni dell'emergenza rifiuti.
Perché no n si può dimenticare che proprio a Cannito era ub icata la discarica
co mun ale, come no n si può scordare
che in quello stesso pos to nel 1996 si
pensò di realizzare una mega discari ca.
La ferita è stata riaperta nel 2001, e oggi
eli nuovo.
Se le indag ini della mag istratura
(nella peggiore delle ipotesi) rest ituissero il potere al commissariato d i realizzare a Cannito il s ito di stoccaggio
(ma passeranno comunque dei mesi)
probab ilmente ci sarebbe ben poco da
fare. Intanto. ancora prima che la magi-
stratura apponesse i sigilli a Cannito. è
iniziata la caccia ad un'altra zona, meno
importante turisticamente. ma pur sempre vicin a al cdr eli Battipag li a, da cui
proverranno le eco-balle destin ate al
!ermo valo rizzatore.
Rimarranno degli interrogat ivi senza
rispos ta. Perché proprio Capaccio? Non
ci è dato sapcrlo. E se la magistratura
metterà fi ne per sempre all a stori a di
Cannito, probabi lmente non lo sapremo
mai. Tanto meglio così. purché di Cannito in fu turo non si parli che per progetti tesi a valorizzarne lo splendido
paesaggio.
Pa o la Desid er io
Quand o Part eno pe è lontana dalla St erpini a. Il p rim o capitol o del d o po Ca nnito
l rifiuti nella pineta di Paesturn
~~~._,.,
L a pineta di Paestum e di Eboli dovrebbe far parte della Riserva fluviale
Sele-Tanagro, idea brillante e non nuova,
ma il Parco fluv iale Regionale esiste solo
sulla carta e nelle promesse dci politici regionali, Partenope è lontana mille miglia
dalla Ste1pinia.
Un pomposo nome, via Poseidonia, per
una lingua autostradale di 9m, con un
muro di cemento rivestito a tratti di "pietra locale", una canozzabile usa ali' accesso di autotreni, ed utilizzata dai barbari del XXI sec. quale discarica a cielo
aperto. Cumuli di "munnezza", scaricati
sul ciglio di una strada dal nome antico,
assurgono ad elementi storici, reperti archeologici non rimovibili, ma godibilmente contestualizzati. Dall'alto della roccaforte del monte Calpazio si può ammirare l'unica macchia di verde non invasa
dall'abusivismo c dall a speculazione immobiliare, la pineta di Paestum, ma l'intreccio della chioma compatta nasconde
alla vista del rapace il tappeto di "munnezza" che ne lordano le radici. Paestum
è colonna dorica, ma è anche materasso
putrido, frigo puzzolente, tanta plastica lurida che si arrampica sui suoi pini.
Lucio Capo
Filiali:
• Capaccio Capoluogo - Corso Carducci
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Tel. 10828) 821112
Roccadaspide- Piazza XX Settembre
Tel. 10828) 947012
Matinella - Via Kennedy
Tel. 10828) 984471
Paestum - Via Magna Graecia
Tei.I0828) 811141
Trentinara - Via Roma
Tel. 10828) 831157
Q uest e foto sono la perfetta dim ostrazion e d ell'improvvisazio ne
che accompagn a c hi è delegato a
tenere pulita la pineta della Nostra
c ittadina, c he dovr e bbe esser e il
fior e a ll'occhiello d i P aestum.
E' fuori discussione, co munq ue,
la cattiva educazione di chi usa le
st rade come discarica a cielo aperto.
M i perme tto, pe rò, di solleva r e
un a ltro gravoso p roblema che si
abba tte s u tutta la via Sterpinia, e
c ioè quello della s icurezza str adale . L' inter a via, nonosta nte i lavori di a mmode rna m ento o rma i
fermi da oltre un anno, resta la più
p ericolosa del nostro ter r ito rio, sia
p erchè gli incroci sono occupati
d alle r ecinzioni delle ville de i privati, e per po ter avere un a buo na
visua le bisogna invader e la cors ia
con oltre la metà dell'a utovettu ra
e sia perchè l'allarga m e nto della
carreggiata non disciplinata da segnaletica stradale, spinge i soliti
imbecilli a correre come se fosser o sul circu ito di M o nza, su una
strada che ripeto essere pericolos issima.
Sarebbe opportuno che si chied esse a chi di co mpete nza come
mai i lavori di a mpli a m ento della
via Sterpinia sono orama i ferm i da
oltre un a nno e dove so no finit e le
t a nto recla mate pist e ciclabili, i
p archeggi e tutto q uello ch e
avrebbe dovuto r ende re q ua l tratt o di Pin eta la più bella del S ud
Italia . Non vi nascondo ch e qua nd o per questioni di la vo r o son o cos tre tto a d attra ver sare la P ineta o
p ercorrer e la Via Sterp.i nia, mi
vergogno di esser e citta dino Capa ccese a l solo pensier o che i t uristi a i qua li r a cconto tutte le m er uviglie della miu Cittadina (che a mo
a lla fo llia), de bbano vedere q ue llo
schifo d i s petta co lo. M i complim ento con chi ha a vuto questa mer avigliosa idea di pubblicizzare le
vergogne
che
siam o costr et t i a
s ubire ogni giorno, per colpa di
chi sa solo far s i
de lla
ridicola
pubblicità elettor a le, invece di
pen sar e che Paestum è cittad ina
del mondo e in
quanto ta le va r ispettata e a m a ta,
per le miglia ia di
turisti che la visitano
ne ll'a rco
dell'inter o anno.
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Gaetano Ricco e Vito Capozzoli. Per
l'U livo che cresce copioso intorno alle
colline tra Altavilla ed Albanella è aniva la l' ora d i prendersi la rivincita su Ila
Casa delle Libertà che si è ormai appropriata dei due municipi.
E così, quando le prossime elezioni
provinciali e region ali s'approssimano,
cresce la febbre politica. Ecco fiorire
nuove sezio ni .
E ' il caso della Marg herita, a Matinella, e dei Ds ad Altavilla Silentina.
Raccolta intorno a Vito Capozzoli, l'ex
assessore comunale che inventò la promozione turistica ad Albanella, è nato
il circo lo del partito di Rutelli.
Lo hanno "battezzato" big del calibro
di Alfonso Andria, Franco Alfieri , Tino
Iannuzzi, Ettore Liguori , Angelo Villani e Luigi Morena.
C'era da festeggiare l'a vvio della
strada che collegherà Matinella con le
grou e di Castelcivita , un ' opera fo rtemente ·'velocizzata" da Franco Alfieri.
Un po ' me no ricco il parterre per i
diessini altav illesi, g uidati dal medico
Fausto Bolinesi.
Con loro c'erano Mimmo Volpe, sindaco di Bellizzi, e Achille Mughini, seg retario provinciale della Quercia. In
entrambe le realtà i due rami ulivisti
stanno all 'opposizione.
Ad Albanella sono già in corso le
g randi manovre per la successio ne di
Renato Josca (era un'amministrazio ne
" amica" dell ' Ulivo ma che ormai veleggia verso i lidi di Forza Italia), mentre ad Altavi ll a le elezioni comuna li
sono più lontane e tutta l'attenzione è
incentrata s ui prossimi appuntamenti
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Saponara lascia
l'incarico a Petrone
Fausto Bolinesi
Vito Capozzoli
provinciali e region ali. "Alla fine di settembre già decideremo chi sono i nostri
candidati nei collegi.
E questa volta, nei colleg i più debo li , non manderemo allo sbaraglio qual che compagno vole nteroso ma ci affideremo al miglior candidato che saremo capace di individuare" .
L'affermazione di Mug hini è apparsa come un pubblico viatico per Fausto
Bolinesi, segre tario della Quercia altavillese, che ha già dimostrato di avere ,
oltre ad indubbie capacità po litiche,
anche un notevole seguito e lettorale.
E' fresca la sua polemica con il vicesindaco Enzo Giardullo e la sua serata
ded icata alla boxe . "Tutto e ra fuori
posto in quella manifestazione", attacca
Bolinesi.
Una poltro na all a Prov incia vuole
anche il sociali sta Di Chiara. che lo Sdi
si appresta a candidare nonostante i mal
di pancia di Armando Mazzei, sindaco
di Roscig no, ed altro pretendente all a
corsa.
"Ma come se fino ad ieri Di Chiara
era di Fi?", si do manda Mazzei.
Ad Albanella il cavallo da tenere
d'occhio è l'ex vicesindaco Gaetano
Ricco: correrà per " L' Italia dei Valori"
di Di Pietro.
Alla presenza
del presidente della
Federazione nazionale delle banche
di credito cooperativo (Bee), Alessandro Azzi e del direttore della Filiale della Banca d'Italia di Salerno,
Giuseppe Santonocito, si svolge sabato mattina nello splendido scenario
del Castello A rechi di Salerno, l'annuale assemblea della Federazione
campana delle Bee. Un appuntamento doppiamente importante, quest'atmo, per la scadenza del mandato
degli organi sociali. n presidente
uscente, Giovanni Saponara, al termine di una relazione che tocca diverse problematiche relative allo stato
del credito cooperativo in Campania
e, più in generale, dello sviluppo dell'economia meridionale, annuncia
l' intenzione di non ricandidarsi alla
presidenza per l'aumentato carico di
lavoro della sua azienda che ne limiterebbe l'impegno all'interno della
Federazione. Lo stesso Saponara,
presidente della Bee di Altavilla Silentina e Calabritto, avanza quindi la
1>roposta di candidatura di Silvio Petrone, presidente della Bee di Battipaglia. E la proposta viene approvata all'unanimità.
re.val.
Appunti di storia capaccese in collaborazione con l'Associazione Agorà
Per affittare un asino ci voleva la carta scritta
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è la stmia dei libri di scuola, fatta di guen·e, date da ricordare, grandi scope1te, grandi eroi
e condottieri; c'è la storia sc1itta
grazie alla scoperta di reperti archeologici importanti, di grandi
monumenti; c'è anche la storia
degli uomini comuni, della quotidianità, della gente che vive e
combatte le piccole battaglie
della vita, che testimonia un
modo di vivere, di pensare, di
agire, di un'epoca, di un paese
ed è questa storia vera che permette di scoprire l'identità di un
territorio, ma rischia di essere
perduta. È quest' ultima che
l'Associazione "Agorà dei Libeli di Capaccio Paestum", presieduta da Angelo Fasano, vuole
salvare e ricostruire, raccogliendo e salvando documenti e foto
ÌJ1erenti al territorio di Capaccio
- Paestum e del Cilento. Tanto è
stato già raccolto. Da questo numero ai lettori del nostro giornale regaliamo un tassello di
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foto, una curiosità. Non ci avreste mai credulo che per fittare un
asino era necessario un contratto in carta bollata alla presenza
di due testimoni. n documento
che vi proponiamo è di proprietà di Giovanni Petillo, componente del direttivo dell'Associazione.
"Dichiaro io sol/oscritto Giovanni Guidafu Pasquale ed alla
presenza dei sottoscrilli testimoni di aver preso a nolo o co-
munemente dello pedaggio dal
Signor Ferdinando Desiderio tm
asino di buona salute ed atto al
lavoro valutato lire novanlacinque per la durata di 1111 GilliO da
oggi 11 giugno 1910 all'll giugno 1911. Durante lo stesso io
locatario mi obbligo corrispondere a titolo di premio al Signor
Desiderio due tomo/e di grano
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dell 'anno io loca1ario sono tenuto a rivale re il signor Desiderio della metà della perdita sul
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aumento del prezzo stesso di li re
novGIIIaciiUjlle. Si dichiara inollre da me sottoscrillo, che non
mi è concesso assolutGinente di
vendere l 'asino su riferito, senUL
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corso od al tennine del presente contratto di soccida*. Nel
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1- 15 luglio 2003 l N.13
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redaz ione@ilva lca lore. it
OALORB 5
Norcia: varata l'Associazione dei comuni dei parchi ~AXIA
Antonio Miano: «Pubblicizzerà nostri pro d o t ti tipici e darà voce al territorio»
Il 29 Giugno, si è te nu ta . presso il
"Teatro Civico'' di Norc ia. un 'assemblea dei Comuni che fanno parte di un
Parco Nazionale, Regionale o di un 'area
protetta. Scopo dell ' incontro è stato
quello di costituire un· Associazione Nazionale tra questi comuni. L'iniziativa,
intrapresa dal Presidente dell'ente parco
dell ' Aspromonte e dal sindaco di Norcia, ha trovato l' appoggio di De Dominici, Presidente dell' A.N .C .l (Associazione nazionale comuni d ' Italia) e sindaco di Firenze. Egli, inoltre, ha messo
a disposizione dell ' Associazione la sede
romana deli'A.N.C.I. All'assemblea
so no intervenuti !50 comuni , di tutta
Italia, di c ui 25 dell 'arca Cilento- Vallo
di Diano rappresentati da Roccadaspide, Magliano, Laurino, Monteforte Cilento etc. A rappresentare Roccadaspide c'era Antonio Miano, assessore alla
cultura e delegato al Parco Nazionale.
Assessore, a ch e punto è la costitu zione dell'Associazione?
"Durante l'assemblea, è stata approvata un bozza di Statuto. E' stato nominato, in o ltre. un consig lio direttivo
provvisorio, di cui fann o parte due
membri del Parco del Cilento: Gino Marotta, presidente de ll a comunità del
parco e Aniello Mauto ne, sindaco di Pisc iotta. Ad ottobre ci sarà una convention che sancirà, in maniera definitiva.
la nasc ita dell 'Associazio ne che, probabilmente, avrà come Presidente, il
rappresentante de ll'ente - parco Aspromonte" .
Quali sono i fini dell'Associazione?
"I fini riguardano la possibilità di rendere i Parchi delle entità più concrete e
LAURINO
La Bimed apre
un nuovo sportello
CARNI ~CELTE
MONTEDOGLIE
Donato Di Stasi
Antonio Miano, assessore alla cultu ra del comune di Roccadaspide.
di confrontarsi a vicenda. E' una messa
in rete di uno scambio di idee, fin alizzato allo sfruttam ento delle risorse economiche e a sbocchi occupazionali.
L'altra finali tà è di istituire un organismo che si faccia valere in maniera unitaria di fronte a determinate problematiche.
Per dirne un a, la Legge 394 del '9 1
prevede, nell ' art.?, i finanziamenti da
parte dello Stato specifici per i Parchi
Nazio nali. Quest'articolo non è ma i
stato sfruttato e la rivendicazione di un
singolo parco a suo favore non avrebbe
voce. Un organismo, invece, come qu est' Associazione, che, raccoglie a livello nazionale tutti i parchi , avrà maggiore risonanza, anche grazie all ' aiut o dell' A.N.c.r.··.
Le sue previsioni a riguardo?
"L' Associazione offrirà un approfondimento su alcuni temi ambientali.
Primo fr a tulli il trasferimento dei poteri. a questo riguardo , dallo Stato alle
Regioni. Essa, inoltre, pubblicizzerà, ulteriormente i nostri prodotti e darà voce
al nostro Parco".
Francesca Pazzanese
La Pro-Loco di Roccadaspide si sta attivando per coi.nvolgci'C le Associazioni locali nell'organizzazione di un ·'Tomco cavalleresco c di giochi medievali", previsto in
Agosto. Tale manifestazione si propone di
rievocare. stoÌ1camcnle, il passaggio a Roccadaspide di Federico Il. Per questo la ProLoco ha stilato un regolamento provvisotio
dei giochi che sarà definiti vo entro il 30 luglio prossimo. U calendario prcvede la partecipazione di 7 squadre, ciascuna delle quali
sarà composta da 9 partecipanti, rigorosamente in coslwne medievale, residenti a Roccadaspide e frazioni (Ccnll·o stmico, Fonte,
Canetiello, Serra etc. ). Alcune gare saranno itincranli perché si svolgeranno nei luoghi di appartenenza delle squadre chiamate
''conll·ade" per l'occasione. I giochi riguarder:Hmo la corsa nei sacchi, il tiro del fen·o di
cavallo, il gioco delle parole c delle rime, la
giostra medievale. il tiro con I·arco, il tiro con
la balestra. li gran finale avrà luogo in piazza XX Scllembrc. dove si disputerà il tiro
della mola. Molte persone hanno già ade1ito
e la Pro-Loco, come accennato, sta contattando le Associazioni per ticcvere idee c collaborazione ::tflìnch..! il torneo diventi un appwltamento fisso.
La Comunità Montana
Alburni da ieri ha una
nuova maggioranza. A guidarla è Carmine Cennamo,
(nella foto) sindaco di Postiglione. È soddisfatto: "Si
tratta di una Giunta di larga
intesa, rappresentativa- ha
dichiarato -, composta dall'Udc, dai popolari , da
Forza Italia, dai Ds, dall'Udeur e dallo Sdi". li nuovo
gruppo: Enzo Luciano,
vice sindaco di Aquara è il
nuovo vice presidente comunitario; gli assessori ,
Nicola Zanuniello, Emesto
Scaramella, Basilio Sabetta, Giorgio Opramolla, Saverio Manfredi, Vito Resciniti, Francesco Di Poto.
"Dopo aver attentamente riflettuto ho accetto il
ruolo di leader di questa
maggioranza perché era
necessario superare ed
uscire da questa empasse.
Questo gruppo dovrà essere forte per dare risposte al
,~ :~~
~<}-(t: i.
TEL. 0828 742094
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Comunità Montana Alburni, c'è il nuovo presidente
1
Annavelia Salerno
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l/Torneo cavalleresco
e di giochi medievali~~
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Carmine Cennamo, il ritorno
tetTitorio solo così possiamo riscattare questi mesi in
cui di ris ultati se ne sono
raggiunti pochi. Non per
colpa del presidente D'Amato, che è stato un bravo
presidente e ha gestito fin
troppo bene questo periodo buio, a lui tutta la stima
e rispetto. È un professionista e come amministratore comunale saprà comunque dare il proprio contributo. Gli auguro di essere
presto in mezzo a noi.
Dobbiamo sottolineare che
si tratta di un governo istituzionale a tutli gli effetti e
che ha l'obbligo di dare immediate risposte al lenitorio. Agli amici che non
hanno condiviso per il momento questa decisione
prego loro di rivalutare le
proprie posizioni di modo
che possiamo insieme decidere per il territorio.
Mi ritengo di essere il
presidente di tuili, è la
prima volta che si realizza
una maggioranza delle
maggioranze. Questa sarà
la nuova politica di sviluppo. I rapporti di coll aborazione con la Regione Campania e con la Provincia di
Salerno dovranno immediatamente essere migliorati. Ai s indaci di Sen·e,
Petina e Bellosguardo, che
non fanno parte di questa
maggioranza, apertura e
coinvolgimento su lulle le
questioni che andremo ad
affrontare".
Un altro degli otto sportelli
della Bimed, Biennale delle Arti e
delle Scienze del Mediterraneo, ha
recentemente aperto i battenti a
Laurino tra le mura del Convento
di S. Antonio.
Considerata la vastità dell'impronta lasciata dalla Bimed fin dal
'97, anno di inizio delle sue attività, in ambito culturale, la sua programmazione doveva necessa riamente sfociare nell'istituzione di
questi sportelli che costituiscono il
nesso ideale tra l' Istituzione ed il
territorio, anche in virtù della vastità geografica dell ' area su cui la
Bimed opera.
Gli infopoint avranno il compito di vigilare e di valorizzare il territorio, mediante la gestione e l'organizzazione delle attività istituzionali, la promozione delle risorse storiche, artistiche e paesaggistiche, finanche l ' individuazione
di strategie di commercialiuazione dei prodotti tipici.
"Lo sportello della Bimed -dice
Gaetano Pacente, sindaco di Laurino - servirà a potenziare la qualità dell'offerta turistica non solo
di Laurino, ma in generale in tutto
questo territorio".
E Donato Di Stasi, primo cittadino di Felitto: " Lo sportello può
rappresentare una vetrina della
Valle del Calore attraverso la
quale mettere in mostra le tradizioni, i prodotti, le ricchezze della
valle". E a confermare la valenza
della Bimed, DiStasi prosegue individuando nella sua attività uno
degli strumenti di crescita piit efficaci: "Il riscatto di un 'area come
la nostra passa attraverso tre elementi: l'individuazione di strategie di sviluppo del territorio, il
supporto dei soggetti abitanti il
territorio, e la presenza della
Bimed come paladino della cultura, dell'arte e come elemento imprescindibile di promozione del
territorio nella sua totalità".
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DI
Il racco nto d el no st ro direttore, Bartolo Scandizzo, tra gli emigrati italiani
Quando si scioglie la neve in primavera l'erba appare verde rigogliosa,
cosi mi è successo in questo periodo di
"preparazione" almio viaggio in Australia.
Non parlo degli aspeui organizzativi
che, come al solito, ho risolto all'ultimo
minuto.
Parlo di rurre le sollecitazioni che mi
sono venute dalle persone che, saputo
della partenza, hanno voluto farmi partecipi delle loro esp erienze dirette e indi re l/e sull'Australia.
La cosa che mi ha fatto molto piacere è scoprire tante persone che hanno
avuto e hanno turr 'ora vivo il ricordo di
conosce/Ili o di posti che mi accingo a
conosce re.
Molti mi hanno conseg nato ricordi,
altri mi hanno scritto indirizzi, altri ancora mi hanno dato consigli sul viaggio.
L 'altra volta scrissi che avrei trovato le mie radici rovistando nei ricordi
degli emig ranti e dei loro figli.
Con mia grande sorpresa ho comin ciato a intravederne squarci già qui,
prima di partire.
Ne SO /lO felice.
Ho già incontrato compagni di viaggio inconsapevoli, ho scoperto collegamenti molto fo rti tra due mondi che reggono l 'urto della distanza e il logorio
del tempo.
Quando questo pezzo andrà in stampa io sarò già da tempo al/errato in Ausu·alia, mi piace pensare che insieme a
me, con lo spirito, a/ferreranno molti
altri.
Ognuno con il suo bagaglio, come il
mio, pieno di una vita da confrontare.
DALLE GINESTRE AGLI EUCALIPTI
Un anno fa, parlando del
carattere de i Cilen tani scrissi
che eravamo come le ginestre
"capaci di grandi slanci e di
repentine ritirate". Non avevo
fatto i conti con quanti, forse
i migliori, fig li della g uerra,
partirono per trovare fortuna
in terra di Au stralia.
Ebbene qui i nostri connazionali hanno dimostrato robustezza d' animo e grande
capacità di adattamento. Ma
quello che più ci deve inorgoglire è la loro perseveranza
nel raggiungere traguardi che
solo chi può vedere con i propri occhi e toccare con mano
può considerarne la portata.
Sono venuti q ui nel dopog uerra. Molti come prigionieri degli inglesi nei campi di
concentramento della seconda guerra mondiale. H anno
sfidato il m ondo intero e
anche qualcosa di più! Il
"più" è stata la difficol tà del
comunicare senti menti e bisogni.
Non è stata sufficiente la
voglia di vivere ma è stata necessaria anche la forza della
disperazione, quella forza che
ha però bisogno di un sosteg no; q uel sostegno che solo
un amico, un parente o anche
un semplice conoscente ti può
dare.
l coniugi
Scandizzo durante
un incontro con la
comun ità italiana
in Australia.
Ecco perché i vi nco li parentali e amicali sono più forti
qui lontano dal luogo d'origine. Sono stati questi vincoli a
guidare l'immaginaria carovana italiana c he ha solcato
d ue Oceani per approdare a
Port Melbourn e.
Ho visto case. ho incontrato volti , ho percorso s trade ,
ho ascoltato storie. ho calpestato prat i, g us tato sapori antichi .... Inso mma ho ripercorso sentieri che andavano
direttamente al cuore di quello che cercavo venendo qui.
Ho scoperto perché l' Au-
stralia ha saputo trasformare
semplici ginestre in imponenti eucalipti. E' riuscito il miracolo di innestare le ginestre.
Il clima ha ai utato molto, ma
mo lto di più ha fatto la mentalità inglese che qui ba modellato e limato il carattere
dei nostri connazionali della
prima generazione.
J loro fig li ne hanno tratto
bene ficio in modo indiretto .
Ancorati alle tradizioni dci
genitori. hanno saputo inserirsi in una realtà in crescita
senza deragliare. Sono cresciu ti Australiani m a con gli
occhi addosso di chi ha
scuoiato la propria vita per
dare loro un futuro. Oggi i
figli della gueiTa ammirano i
propri nipoti che sono ben insediati nella classe media e ,
in mo lti casi, sono già sulla
plancia di comando di molte
realtà locali, sia poli tiche che
economiche.
Se l'Australia è la nazione
giovane con un grande futuro
di prosperità con fondamenta
sol ide. lo deve anche al determinante contributo dei figli di
quelle ginestre gialle che colorano le nostre primavere.
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vedere qualcosa di diverso.
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proposta pur di scoprire il più
possibile. Accettiamo. La macchina prende la direzio ne fu01i
dal centro abitato. n tempo è un
po ' incerto, una pioggerellina
sottile ci accompagna. L'insegna indica che siamo in un
parco natw·ale, Biagio dice che
con un po' di fortuna possiamo
vedere i canguri. L· emozione è
grande: tante collinette intomo
con prati verdi ed alberi di eucalipto. Ne vedo prima uno. poi
due, poi un gruppo e poi un
altro ancora. Sono i canguri.
Mi sembra di rivivere un sogno,
mi sono rivista piccola tra i canguri . Scendo dalla macchina e
mi avvicino, più che posso.
Dartolo continua a scattare foto,
io continuo ad avvicinmmi, voglio immortalare questo momento così importante. Quegli
occhietti mi scrutano, no n sono
indifferenti alla mia presenza,
si "chiedono" perchè invado il
Gina Chiacchiaro davanti
alla casa che ha abitato da
bambina.
loro spazio, perchè non rispetto
il loro habitat. Io voglio solamente rivivere un mio momento d ' infanzia lo ntana q uando
senza paura li vedevo ovunque.
Il momento dura poco, i canguri se ne vanno ed io rit01110 in
macchina.
Mi aspetta un'aln·a emozione, mi hanno promesso di accompagnmmi a vedere la casa
che io ho abitato quando, con i
miei genitori, sono venuta in
Australia e ci sono rimasta per
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quattro anni. Mio marito mi
prende in giro da tanto tempo
perchè lui non crede al fatto che
io ricordi la mia casa.
La desctivo ogni qual volta si
parla dell'Australia, sono sicura di Iiconoscerla e così è. Scendo dalla macchina quando il signor Franco Lettieti, l'amico di
mio padre. me la indica. Mi avvicino, la osservo. è proprio
come la ricordavo: bianca, tutta
in legno, con la recinzione aneh' essa bianca, le finesn·e aper-
te. Svolto l'angolo per cercare
la porticina, nella recinzione di
alluminio, dell'uscita laterale
de lla casa, e la trovo, la tocco
ma poi vado via.
L'emozione mi prende. mi
sono rivista bambina quando la
sera aspettavo la mia matruna
che tornava dal lavoro, con la
porticina socchiusa ed io con la
testa appena fuo ri perchè non
mi era permesso di uscire in
strada.
ASSOCIAZIONI
l cilentani di Salerno
A Salerno i Cilentani sono migliaia.
Animarono l'emigrazione degli anni sessanta e sctl311ta, quando abbandonarono
i borghi di origine pigramente adagiati
nelle anse di mare, disseminati a raggiera sui crinali delle colline, sfavillanti di
sole sui cocuzzoli delle montagne e si
trasferirono in città con il miraggio di un
"posto" nelle industrie, nel pubblico impiego o nei sevizi con il desiderio di riscatto umano e sociale. modificando tenore e abitudini di vita. Oggi ci sono tìgli
e nipoti eli prima e seconda generazione,
cittadini salemitani a tutti gli effetti, ma
con il cuore ai paesi dei padri e dei nonni.
Si sono riuniti in Associazione proprio
per un orgoglio di identità e di appartenenza e, di tanto in tanto, si dmmo appuntamento per pubbliche mmlifestazioni in grado di riscoprire ed esaltare le
proptie origini nel segno della cultura e
delle n·adizioni. Presidente dell'Associazione "Amici del Cilento" è l'avvocato Mm-cello Feola, originario di Campora. Attiva, capace e motivata vice-presidente, l' ing. Antonietta De Bellis, di
Trentinara. Due paesi nel cuore verde
del Parco del Cilento.
Gina Chiacchiaro
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IL VALCJ4LORB 7
a cura di Oreste Mottola
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borgate
Matinella: la locomotiva dello sviluppo
La vecchia, ma neanche tanta , Malinella? Al centro era quasi un unico
grande "parco" popolato dalle bufale
dei Di Lucia e dei Cammarano . Con il
canale principale della bonifica che g li
Alleati nel 1943 trovano ancora in costruzione, è solo una landa traversata da
strade precarie.
Sullo sfondo le grandi proprietà della
borghesia agraria quelli che hanno i palazzi ad Albanella paese. Quella d· oggi
è ancora una delle nuove fron tiere di
quella Piana del Sele che non smette
d'essere il nord dell a provincia di Salerno, co ntinuando ad esserne la locomotiva economica. Il tri angolo d 'oro
dello sviluppo basato sulle piccole e
med ie aziende familiari, sull'autofinanziamento e non sulle erogazioni pubbliche comincia da Falagato, piana altavillese, termina a "Vannulo": al Rellifilo di Capaccio. In mezzo c'è Ponte Barizzo. Percorrendo via Fravita ci si può
rendere conto di quante e quali infinite
relazioni vi siano tra queste località. Ed
in mezzo c'è Matinella: qui è la s ua forza.
"Nel 1952 qui c'erano non più di venti
fam iglie: i Picilli. i
Capozzoli, Cerruti.
Per il resto so lo acquitrini e bufale".
racconta zì Gabriele
Scorzelli, mastro di
tulle le feste che a
Matinella siano state
mai
organizzate.
Completata la bonifica Matinella conosce
uno sviluppo impetuoso. Le case crescono come funghi.
Da Albanella, ma Gaetano Ricco
anche da Altavilla accorrono in tanti, attratti da quella località così vicina all e
grandi vie di comunicazione. I pionieri
di quella stagione sono annu llati dall a
prorompente personalità di Peppe Auricchio c he era a capo di un piccolo impero economico: "Teneva l'appallo
della manutenzione
della ferrovia da
Napoli a Regg io
Calabria. Amava racconta Gabriele
Scorzelli - le macchine lu ssuose ma
fece tanto per far
sviluppare Matinella'· . Auricchio fu
anche sindaco per
sei mesi. più che
politico si sentì
sempre imprenditore e nella son nacchiosa Albanella
del tempo la cosa
non era ben digerita. Politica a parte, Don Carlo Ciocca
a Matinella con tinuano a costruire:
palazzi su palazzi. case su case, l'attività edilizia continua incessante. Qualche numero esce nel 1986, col primo
condono edilizio.
Le istanze saranno quasi ottocento. Da quel
punto in poi si
comincia a capire che, oltre le
case, va strutturata una società.
Nasce e s'afferma una classe
media fa tta di
so lidi professionisti (medici. avvocati e commercialisti) e.
sopratt utto, s'esprime una classe d irigen te che
ha in mano l'amministrazione
comunale dell' intero paese. "Poi qualcuno si è messo
ad attizzare l'odio tra Albanella c Malinella. Si distin sero Gaetano Ricco ed
Eolo Florenzano. Loro hanno cominciato a scavare quel fosso c he poi ha
propiziato le due affermazioni di Rena-
to Josca", dice
Vito Capozzoli,
oggi esponente locale della Margherita. Già, la prima
volta Josca vince
proprio su quest'idea di limit are lo
"strapotere"
di
Matinella. Almeno
così è tradotta
terra terra la sua
proposta politica.
La borgata percepisce come qualcuno la voglia soggiogare e limitare,
anestet izzandone
la voglia di crescere . Esagerazio ni ?
Malafede? Probabilmente sì, sono cambiate le leggi, gli
indici urbanistici non sono più dei meri
optional. Don Carlo Ciocca, milanese
ottimamen te trapian tato, a volerlo da
q ueste parti furono don Remigio Bellizio e don Paolo Sangiovanni. è il testi mone ideale per cercare di capire quanto ci sia di reale in questi luoghi comuni. "Questa è una realtà giovane, molto
libera dagli schemi. Invece nell'ultimo
decennio scientemen te si è voluto far
pagare a Matinella la co lpa del declino
di Albanella. Invece d'integrare i due
centri si è continuato a perorare il ritorno al '·picco lo mondo antico" di mezzo
secolo fa. L · handicap di queste zone è
soprattutto nell'abbandono isti tuzionale.
Dei municipi come
della stessa Curia
che è ancora troppo
vallese. Il Vescovo
no, è ben coscien te
dell a situ azione e
presto lo dimostrerà
concretamente che
non è un vallocentrico". Con don Carlo
co llabora il giovane
Carmelo
Suozzo.
Hanno creato l'Associazione Arcobaleno,
aderente al circuito
nazionale dell · Anspi,
con o ltre 240 giovani iscritti. Organ izza- Renato Josca
no la vita socia le e
costruiscono qualificati momenti di vita culturale. La loro
ultima realizzazione si chiama"Tempus
tempum··. un viaggio che ripercoiTC la
tradizio ne rel igiosa ed artistica di queste terre d'antico insediamento cristiano
co n il continuum tra Hera Argi va e la
Madonna "del Granato".
NEL REGNO DELLA BUFALA
caoor=73o'OOO)
Oltre un quarto del patrimonio bufalino salernitano è a Matinella. Si stimano oltre lOmila animali dal pelo nero,
tre grandi caseifici (B ufalat. Nuova
Co ntadina e Le Delizie) e centin aia
d'ex tracomunitari di provenienza ind iana e pakistana addetti agli allevamenti.
Siamo aperti in tutta Italia,
siamo aperti tutto l'anno.
Qualche passo in avanti registra il
processo d'integrazione di questi lavo ratori. E Matinella costruita pezzo su
pezzo dagli "immigrati" dai paesi vicini si trasforma in polo d'attrazione per
chi viene in Italia a cercare nuove condizioni d i vita. Matinella continu a ad
essere il punto di rifer imento commerciale del settore. L'esempio è quello dei
trattori e delle mungitrici. Non s i può
prescindere dai Castellari, con i marchi
Same e Westfalia o da Lettieri con Jhon
Deere ed Alfa Lavai.
E poi gli art igiani, ormai industriali:
Iannolo ed Erminio Acito, la conceria
dei Lamberti, la frutta secca di Del Prete
e l'industria boschiva di Carmelo Suozzo.
Ricicla la plastica agricola l' Agricola Imballagg i. distribuisce gas la Dipogas. Da Altavilla è arrivato. insieme coi
caseifici, Iuliano che costruisce le zanzariere.
PER INNESTARE
LA MARCIA IN PIÙ'
Cosa manca a Matinell a per avere
quella marcia in più nello svil uppo economico c quella completezza di comunità? "C'è bisogno eli un a classe dirigen te adeguata, che faccia da vero
pun to eli riferimen to'', chiede don Carlo
Ciocca. "Diciamo" e ·'Cogito'' sono le
due voci di Matinella, esprimono la parrocchia e i giovanissimi "alternativi''
raccolti intorno a Giorgio Mottola e a
Francesco Cantalupo. ''L'impegno dei
cristiani deve investire tutti gli aspetti
dell ' esistenza. Anche quello del governo della comunità nella quale s i
vive - dice do n
Carlo Ciocca - c
dobbiamo favorire un aumento
dell 'impegno politico". Nel frattempo c'è da riso! vere - è la soleli
lecitazione
Vito Capozzoli J'obbrobriosa situazione dello
sbocco sulla Statale 18, all'al tezza di Ponte Barizzo. Ma a tenere banco sono gli
equilibri po li tici
loca li.
Il carismatico sindaco Josca è al termine del secondo mandato, quindi non
più rieleggibile. Se due più due fa quattro. a sentire i discorsi che si fanno dappertutto a Matinella, vuoi dire che la
parrocchia, l'intera comuni tà, non resteranno a guardare (come sos tanzialmente fecero nelle elezioni di quattro
anni fa) e vorranno tornare a fa r pesare
l'ago della bilancia a favore della locomotiva dello svil uppo del cuore pulsante della Piana del Sei e . 1osca o non
l osca. Capezzuto, Ricco Maraio o Frunzo. c'è da far ripartire lo sviluppo.
Magari con una candidatura a sindaco a sorpresa .
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Grande serata di cultura e solidarietà a Vannulo
Il premio letterario "Madre Paestum" di Maria Palmieri s'impone all'attenzione naziona le
" La poesia nasce da spiriti umili magnanimi che sanno interpretare i sentimenti che sanno cantare lo sdegno e la
passione dell'umanità ... La poesia è il
balsamo del cuore ed ogni sentimento
si nobilita ... Senza i poeti la storia sarebbe arida e insignifi cante" così l' avvocato poeta Alfredo Di Marco dà il via
alla serata. Domenica 29 giugno, in uno
scenario unico, sfondo facciata di Villa
Palmieri, in un parco alberato, si svolge la manifestazione finale del Premio
internazionale eli poesia "Madre eli Paestum" Il edizione, organizzato dall' As-
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sociazione "Lega per i diritti degli Handicappati" pres iedu ta da Maria Palmieri che è anche l'ideatrice e l' anima della
manifestazione: direttore artistico Vincenzo Mari, di cui tutti co noscono la
passione musica le e la cultura, c he sono
garanzia di uno spettacolo eli al lo livello artistico. Il presentatore G iacomo
Giuliano rende la serata intensa e senza
pause. I componenti la giuria, presieduta dal poeta Alfredo Di Marco, sono:
la coordinatrice Enza Maffia, Antonietta De Bellis, E nzo Pasculli, Caterina
Matrone; hanno lavorato intensamente
dovendo sceg liere tra 350 poesie di
adulti e 150 eli giovani, pervenute da
og ni parte d' Italia e da o ltre confine.
Pace, amore, solidarietà, voglia el i vivere sono i temi delle poes ie dei bambini, men tre la nostalgia per tempi lontani sono quelli delle poes ie degli adu lti. I sentimenti che esprimono sono esaltati e p arlano al cuore, recitate e interpretate da Bruna Alfieri e Pina Belmonte. Molte e tutte validi le poesie segnalate e vincitrici. Primi classificati
sezione adu l ti: Gianc arlo In terlancli ,
Benito Galilea, G ianni Rescigno; sezione giovani: Valentina Gori, Giorg ia
Serena Capelli, Emiliana Botti.
Medaglia d'argento, offerta dal Presidente della Repubblica, viene consegnata a Ines De Cartis (pseudon imo ) autrice della poesia "Al padre". Brani musicali di Boccherini, Schuberl, Mozart,
Uno dei viali della Tenu ta Va nnulo di casa Pa lm ieri.
Handel e Bizet, esal tano i sentimen ti.
suonati magistralmente dal trio degli artisti: Lucia Di Sapio (arpist a), Caterina
D'Amore (flau tista), Antonio A vi tabile
(violoncellista). Aree famos issime per
la loro inte nsità di Donizzetti. Puccini,
Lehar, Lara, vibrano ne ll 'aria cantate
dal tenore Francesco Marsiglia. Ospite
della serata Diego De Sil va, salernitano, nato a Napoli nel 1964. Ha pubblicato tra gli altri romanzi "Certi bambini" (2001 ). premio selezione Campiello,
che raccon ta l'universo difficile di un
bambino della sua città. ",da cui è stato
tratto un film. Eg li stasera vuole ricordare uno scri tt ore, morto da poco, Giu-
seppe Pontiggia. autore del libro " Nati
due volte" ne l qu ale racconta la storia
el i suo figlio disabile, come egli scopre
i difetti della propria normalità. attraverso l'anormali tà di suo figlio. La dedica è importantissima e significativa
per questa serata " Ai disabili che lottano non per diven tare normali ma se
stessi". La serata si conclude con i saluti
degli organizzatori , in p articol are di
Maria Palmieri. " Presiedo con orgoglio
questa premiazione. La poesia nasce e
matura dal dolore, d all a sofferenza,
dalla capaci tà el i esprimere la vita in
versi. Grazie a tutti ".
Enza Marandi no
A co lloquio con Maria Palmieri, presidente dell'Associazione "Lega per i diritti degli Handicappati"
Vivere serenamente aiutando gli altri
PercotTO il viale alberato,
giungo davanti alla villa, che
silenzio, ci sarà qualcuno?
Mi apre personalmente
"Eravamo in giardino", mi saluta subito cordialmente e ci
diamo del tu, mi precede
nello studio, tutto è in ordine
perfetto: "C'è so lo qualche
targa non ancora consegnata,
fino a ieri era un caos".
Parliamo dell' Associazione, quando e llerché è stata
fondata?
"È nata nel 1994. Non abbiamo uno statuto autonomo
in quanto è parte di un'associazione a livello nazionale
con sede a Napoli. Tuttavia
possiamo organ izzarci autonom amente e attingere ai
fondi.
Ci riuniam o quando c'è da
affrontare un problema, più
spesso quando stiamo organizzando una manifestazione
come quella del " Premio
Madre Paestum". Il direttivo
è form ato da me, Antonio
Barlotti, Erald G rillo, Luigia
D' Angelo, Carme la Russo,
Antonio Gorrera.
Ci occupiamo dei diri tti dei
disabili a livello sco las tico,
pensionistico. Spero che la
nuova sede al Cafasso, promessa dal Sindaco , darà
modo di farci conoscere per
essere ancora più operativi."
Quali sono i problemi affrontati?
" La battaglia è difficile.
Qualcosa è stato fatto c'è ancora tanto da fare per eliminare le barriere architettoniche. Il guaio maggiore è l'incompetenza, gli scivoli acl
esempio hanno quasi tutti un
dentino che non consente di
fare da solo, io personalmente devo essere sempre aiutata
anche con la sedia a ro telle
elettrica. che è la mia fedele
compagn a. Prioritariamente
noi ci occupiamo dei ragazzi
del sostegno. Riceviamo tante
telefonate e spesso riusciamo
acl aiutare qualcuno. Quest'anno ad esempio, un bambino, che non aveva un sostegno adeguato, è stato spostato in un'altra scuo la dove ha
realizzato notevoli progressi.
Anche e soprattutto in questo
campo bisogna avere il coraggio di dire "Io non sono
competente",
frequentare
corsi formativ i come "musicoterapia". Voglio che iragazzi non vengano trascurati,
la mia sofferta esperienza mi
incita a sollevare ed aiutare
soprattutto i bambini.
Nel salone atrio ho visto il
pianoforte, so che eri una
brava pianista.
"Purtroppo non ho frequentato il conserv atorio , a
causa della mia malattia, ma
ho imparato. Ho insegnato per
venti anni pianoforte."
TRENTINARA (SA)
Lavori molto a computer?
"Da un anno ho imparato a
servirmene, lavoro soprattutto per l' Associazione. Io sono
autodidatta, ho letto moltissimo , ma a volte sono timida.
perc hé mi frena la pa ura di
non esprimermi conettamente."
Direi il contrario. H segreto di questa ser enità che
trasmetti?
"Molto mi ha dato il rapporto con un 'am ica. Enza
Maffia. con cui condiv ido lavoro, ini zia tive. m a anche
qualche piccolo momento di
svago, come una passeggiata
a Salerno. Quattro anni fa insieme abbiamo fa tto un' impresa straordinar ia, siamo
state in Australia, vi siamo rimas te d ue mesi, ed è stata
un 'esperienza bellissima; la
mamma ha sentito moltissimo
la mia mancanza.
Certo le sofferenze fisiche
ci son o ma cercando di dare
una m ano agli altri, riuscendo a far soffrire meno qualcuno, riesci a vivere serenamente anche con poco."
Enza Marandino
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1- 15/uglio 2003 l N.1 3
~
[email protected]
LV&Lo&LORB 9
a cura di Giuseppe liuccio
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~-~;..n
Scrigno di storia ed arte alle falde del Cervati
E' miraggio ad oasi di sogni quel
ricamo di case a crinale di collina.
E' spettacolo da sbrigliare fantasie
e scatenare emozioni a poeti e pittori se, nell'autunno-inverno, gioca
a nascondino con nuvole leggere a
sfrangiare azzurro di cielo o, in primavera-estate, brilla nella gloria del
sole a dominio di verde di vallata.
E' conquista ardita a tornanti ariosi che s'aprono ad mizzonti di arabeschi allegri di contrade fresche di
boschi ed acque.
E' Laurino, scrigno di storia ed
arte, anticipo di cielo nell 'avamposto del paradiso del Cervati.
Giù il Calore accende bagliori al
me1iggio di fuoco ed il corso d' acqua zig-zagando, ingrossandosi con
l'apporto di numerosi minuscoli
tmrenti, nastri azzurri nel verde dei
displuvi al verde dei frutteti o nel
marrone cupo del maggese fresco,
nell'altemarsi delle stagioni a ritmo
di sapiente e paziente lavoro.
E con il fiume con·ono giù, rotolando nel greto ciottoloso, la storia
e le storie di briganti intraprendenti e vergini anacorete, raccolte su
alle radici del Cervati o alla Sella
del Cmticato, alla Grava di Vesalo
o alle gmtte di Pluno, allo Scanno
del Tesoro o alla Fontana del Cenu,
dove ancora riecbeggiano nelle memorie di contadini e pastmi le imprese del b1igante Tardio e i miracoli di Sant'Elena.
Te1ra di santi e briganti, di duchi
arroganti e di rivoluzionari eroi.
E quel Palazzo feudale che, mas-
siccio, domina la valle testimonia
di "signori" potenti dai vasti possedimenti. E la Chiesa Collegiata, che
custodisce, con orgoglio di fede, le
sacre spoglie della Vergine Plutettrice, ostenta un prezioso coro !igneo e vanta sinodi di vescovi dotti,
attenti a regolare il govemo delle
anime. Ed il convento di Sant' Antonio, fresco di intelligente restaum, ripmpone tesori d'rutc di pittura e architettura nella genealogia dei
monaci colti e santi. Ed un teatrobomboniera, dalle linee di tardo rococò contenuto, mostra segni di un
passato prestigioso di cultura. Ed il
"seggio" nello slru·go del centro storico esalta un lungo esercizio alla
democrazia rappresentativa e partecipativa nelle amministrazioni locali. E la Chiesa dell'Annunziata è
una sorpresa tutta da gustru·e con
mosaici policrorni a docwnento di
passaggi di gloriose civiltà di monachesimo orientale. E la storia no-
bile dello Stato di Laurino bussa
alle porte della mente e del cuore
ed incasella i suoi tasselli ad esaltare un te1Titorio dalle inesauribili
so1prese. Sono le tante ricchezze
nascoste del Parco del Cilento, che
si mostra al visitatore non solo nella
bellezza e nella varietà della flora
e della fauna, ma anche nelle tracce straordinariamente coinvolgenti del vissuto dell'uomo. E a Laurino i segni della storia sono visibili
in lapidi e monwnenti disseminati
un po' dappertutto nell ' intrico del
Centro Storico. Qui esplose con
inaudita violenza la rivolta con conseguente repressione legate, l'una
e l'altra, alle sorti della Repubblica
Napoletana del1799. Qui si distinsem per atti di emismo i Iivoluzionrui dell820-1828-1848, entusiasti
ai richiami delle gesta gloriose di
Morelli e Silvati prima, del Canonico De Luca, poi, e di Costabile
Cru·ducci, successivamente, quasi
per 1ispondere ad un i.nsopplimibile bisogno di libertà e di giustizia
sociale.Quante pagine di storia minuta, ma ricca di calde ed appassionanti testimonianze umane, attende la liberazione dalle polveli
degli scaffali delle biblioteche e
degli archivi pubblici c privati per
attivare Jicerche di giovani studiosi ed animare percorsi didattici per
scuole di ogni ordine e grado alla
conquista orgogliosa della identità
di una comunità! Ed Agostino Magliani, severo negli occhi vivaci e
nella bru·ba da filosofo antico, testi-
di Rosa/ba Marciano
TEMPALTA
Il 3 agosto il palio di San Martino
Anche quest'anno, il
secondo consecutivo, il
"Comparanch club",
affiliato Fite.Trek.Ante,
organizza il Palio di
San Martino.
Questa gara equestre, giunta all'ottava
edizione, si svolgerà il
3 agosto nella località
San Martino di Tempalta di Roccadaspide
e vedrà interessate due
categorie: la prima riservata a i cavalli di
razza, la seconda riservata ai cavalli indigeni.
I partecipanti, che si
prevedono più numerosi dello scorso anno,
si sfideranno su un
percorso a cronometro
lungo 800mt.
Si premieranno i
primi tre classificati
nelle due categorie.
Organizzare questo
avvenimento sportivo,
ci sottolinea il presidente Gabriele Brenca,
non è certo facile, ma
ci si riesce grazie all'impegno dei soci del
Comparanch, alla collaborazione data dagli
abitanti di San Martino-Tempalta e quest'anno grazie alla dis-
ponibilità del Comune
di Roccadaspide, che
ha offerto per la serata un gruppo canoro,
ed all'intervento della
Comunità Montana del
Calore che ha messo a
disposizione mezzi ed
uomini per il servizio
antincendio.
La qualità nei ricevimenti
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monia, nella mole dei suoi scritti di
economista di valore, il contributo
di questa terra al governo del
Regno. E stmia da recuperare ed
esaltare reclamano Vincenzo Ippoliti e Gimlamo Consulmagno, insuperati ed insuperabili maestri incisoli, che trasfonnru·ono in arte
sublime di cesello informi tronchi
strappat~ forse, a castagni, ontani e
faggete dai monti dove ru1cora oggi
si aggira famelico il lupo o irrompe
devastante il cinghiale o canta il
picchio nero o plana a caccia di
preda lo sparviem o flauta inascoltati messaggi d'runore il passem solitru·io. Ed è percorso da visibilio di
piacere nell'afoso luglio la a·aversata della Valle Sottana, tra chiese
di campagne e gmtte appartate
dove aleggia ancora lo spirito di
preghiera della Santa Anacoreta,
flno alla conquista della Grava, pa~­
sione ardita di speleologi a pratica
di sport estremo con quel torrente
Milenzio che si inabissa a precipi-
zio nelle viscere rantolanti della
tena. E dappettutto l'acquagioca a
catturare sole ptima del caracollo a
valle ad ingmssru·e il fiume, regno
di ll-ote astute che guizzano d' argento rapido a fuga nella tana a
gabbare pescatmi pazienti alla cattura. E, ad esser fmtunato, qualcuna la gusti a sublime cottura di intingoli aromatici in una con pastosi fusilli al sugo di casn-ato e robusti affettati di montagna di lw1ga e
sapiente lavorazione, delizie che un
oste pacioso ti esalta con orgoglio
di mestiere 3.11tico nell 'accogliente
ristorante a salto di "'Rupe'·.
Oh, le potenzialità di storia, arte.
cultura, ambiente e gasllunomia del
mio Cilento che attendono di essere immesse nel circuito fecondo del
mercato dell'offerta dell'ecoturismo, sempre che al Pru·co cessino
le defatiganti 1isse da cmtile e si imbocchi la strada della pmgettualità alta e della promozione intelligente e mit-ata!
Jazz in Laurino: concerti
e seminari sulla musica della libertà
La fmmu la è quella del
workshop di musica creativa. Si Iivolge a tutti, ma
proprio a tutti gli amanti
della musica. t atteso con
ansia, dai tanti che adelirrumo, per il periodo a·a il
9 e il 13 agosto prossimo.
Porta il nome di Jazz in
Lawino: all' evento, come
prevedibile, faranno da
contorno ora le pareti del
convento di S. Antonio,
ora le ombre ristoranici del giardino del Palazzo Ducale, ora lo sfondo artistico di piazza Magliani, che nel periodo clou del caldo
torrido di agosto offrii-anno il giusto ristoro
ai pru·tecipanti. Il workshop, cui si combinerà l'evento prettamente rutistico e musicale,
vedrà una mescolanza tra Iitmi e suoni apparentemente diversi ed appartenenti a stili
diversi, accomunali, però, da un unico ftlo
conduttore: "!'evento si 1ivolge a tutti quelli che si interessano di musica in qualsiasi
modo o per qualsiasi ragione, - affetma Angelo Maffia (nella foto), presidente dell 'associazione pmmotrice dell'evento - a chi
cerca un motivo di appmfondimento o solo
diveJtimento, a chi cerca solo un pretesto per
essere almeno una volta
dall · alll·a prute di uno sllumento musicale, a chi
vuole un approccio più meditato e di ricerca, infine, a
quanti vogliano una nuova
consapevolezza nell' ascolto della musica, che ne accresca il piacere. senza
farne perdere la magia ed il
senso di meraviglia". L· iniziativa vedrà, al mattino,
l'aspetto fonnativo dell 'esperienza, costituito dai seminari incentrati
su terni quali la musica d'insieme ··ad hoc"',
grooves e ritmi colloquiali speciali esercizi
per l'ascolto, interplay musicale ed interazione, improvvisazione free c melodica,
senso di atn-azione temporale e di espansione armonica, la decosnuzione deU' arrangiamento jazz e cenni di storia del jazz. Le serate, invece, saranno cont:l-addistinte dall'esibizione di gmppi musicali di generi diversi, i gruppi j azz in p1ima linea, ·•un'idea totale di libertà per quanto 1iguru·da i generi
musicali ( ... ), ovc l'unico comune denominatore è rappresentato dalla creatività, declinata in ogni fotma e modo".
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Appena il tempo di vincere lo "Strega" e
si è carambolata di corsa su e giù per il Cilento guidata da Vincenzo Pepe, il presidente della fondazione "Vico". Melania
Mazzucco ha potuto visitare i nostri luoghi
immersi nella grande storia e le piccole comunità ad imminente rischio di estinzione.
Si è trovata subito a suo agio in questa terra
che tm1to ha dato all'emigrazione. Dove si
bestemmia ''Mannaggia a C ristoforo Colombo'' quando evocm1o i costi sociali della
diaspora cilentm1a punteggiate dalle tante
vedove bianche.
Perché "Vita" ha al centl'O un piccolo
paese e la grm1de America. Temi per noi
molto familim·i. Melania d a ragazza appena maggiorenne, inquieta ed assetata di
esperienze, ha fallo anche la g um·daboschi
precaria a Ferriere un paese alpino dove c'erano solo i fantasmi del cimitero.
Come a Roscigno Vecchia e San Severino di Centola. "Avevo uno zio che mi ha
raccontato le storie che g li aveva raccontato suo padre. Attraverso i suoi racconti e un
lungo lavoro negli m·chivi e nelle soffilte,
ho cercato di ricostruire la storia della mia
famiglia. Diamante e Vita, i protagonisti del
libro, sono realmente esistiti". Melania
Mazzucco, 37 anni, una grande massa di capelli neri ed occhiali da grande lettlice, proplio una bella faccia da sc1ittrice così come
Melania Mazzucco
uno se l' immagina, è la vincitrice del Premio Strega 2003, ospite a Villa Salati a Paestum lo scorso 6 luglio, ha spiegato così la
matrice autobiografica d i "Vita", il romanzo per il quale si è aggiudicata l'edizione
numero 57 del p restigioso premio lellerario.
Il nuovo romanzo dell 'autrice è già in lavorazione. "Ma preferisco non parlame ha commentato - la scrillura è come una gestazione: il bambino si fa vedere solo quando è nato. Si tralta comunque di una storia
molto diversa da 'Vita· che è stato per me
un po' un punto d'anivo, una summa delle
mie opere precedenti".
Quella di " Vita" è un'America che
possiamo paragonare a quanto accade
oggi in Italia?
"C'è stata una cancellazione della memoria molto grave, che è stata fatta, prima
di tutto, da coloro che sono andati via. per
una necessità di abbellire la loro storia, di
non raccontare davvero quello che è successo. Erano ferite che si dovevano cicatrizzare. C'era anche una vergogna sociale
che macchiava le persone partite, per cui le
famiglie, pian piano, hanno rimosso. Ho
messo nel libro anche degli articoli del New
York Times, un quotidiano oggi considerato progressista ma che usava, al tempo, le
parole invasione, illegalità, criminalità, di
altra religione. perché comunque il callolicesimo all'epoca in America veniva visto
come una religione eversiva. Un po · come
la '·Padania" oggi, insomma.
U suo rapporto con il Cilento?.
"Il Cilento lo conoscevo già per esserci
venuta a fare twi.smo culturale con i miei genitori quando ero piccola. Poi sono venuta
anche a fare i bagni a Palinwu e a Cala degli
Infi-eschi. Certo, però, di questo tenit01i o mi
manca tutta la pmte in tema. Ci tornerò in un
momento meno frastornante per me".
Paola Desiderio
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dalla prima
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·'Di fi·onte agli interessi co- me di alcune sette, ad esempio i
spicui che sono in campo, terri- pitagorici avevano il divieto di
tori piccoli come il nostro, che mangiare carne.
tutto sommato so no marginali
La prima parte termina con la
sul pim10 economico, non lettura di un documento da arte
hanno che un' unica risorsa pos- del Presidente della Provincia
sibile che è quella di rilnm·cm·e con il quale si chiede al Presiuna s01ta di impossibilità ad es- dente della Repubblica di consere copiati nel momento in cui cedere ad Ancel Keys la medail prodotto viene lavorato e pro- glia d'oro per i suoi meri li.
posto." Angelo Vassallo, sindaI partecipanti sono invitati a
co di Po llica, ricorda di aver trasferirsi presso la tenuta Vanfatto lui stesso da cavia; a Piop- nulo dove si svolge la seconda
pi è in allestimento un centro sessione, per gustare le speciastudi sull'alilnentazione.
lità offerte da Antonio Palmieri.
InteressmJtissirno l'intervento Alle ore 15.30 s ullo schermo
di Marina Ciprim1i, che delinea scorrono le immagini che testila storia dell'alimentazione nella moniano la vita avventurosa,
Magna Grecia, come è emerso coraggiosa, interessante della
dallo studio dei reperti archeo- coppia Ance! e Margaret Keys.
logici; per quanto attiene alle Li vediamo in giro per il mondo
persone comuni era estrema- studiare la dieta dei contadini
mente semplice: focacce con fa- greci, iugoslavi e italiani conrina d'orzo e di farro, accompa- trapposta a quella ricca di grasgnate dal pesce, da formaggi, si di finlandesi, giapponesi, staolive e verdure; i greci erano . tunitensi, olandesi, fino a ferchiamati in modo dispregiativo: marsi a Napoli e alla scoperta di
Pioppi nel1963, dove, conquimangia fog lie.
Diversa era l' alimentazione stati dalla bellezza del luogo, si
delle pmti emergenti della so- fe1marono e la loro casa divencietà; a Sibari, madre di Pae- ne un importante Centro di
stum, l'alimentazione era ricca e studi.Nel 1999 scriveva "Gli
complessa; Platone biasimava anni passano ed io mi chiedo se
gli "italioti" che avevano l'abi- potrò tenninare il lavoro prima
tudine di fare due pasti abbon- che io muoia". Il secondo fildanti al giorno. La crune entra- mato ci mostra Carmine Battiva solo nelle occasione di feste pede e la sua troupe che rage sacrifici. La dieta era un regi- giungono la casa di Ancel Keys
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Ancel Keys
a Minneapolis. L'incontro è
chiaramente emozionante sia
per i giornalisti italiani, sia per lo
studioso che ricorda semp1-e con
grande nostalgia gli anni trascorsi a Pioppi. "Stiamo lavorando a un libro"dice. Tutti i
presenti esplodono in esclamazioni di piacevole meraviglia e
ammirazione. Allora scopriamo
un altro segreto dell'elisir di
lunga vita: la voglia di vivere,
di scoprire e di lavorare.
" Keys ha conni.buito a portare ali' attenzione di tutti qumlto la nutrizione condizioni la nostra vita" così afferma Eugenio
Del Torna docente di Scienza
dell'alimentazione, sottolineando l'eccezionalità dell' avventura umana e scientifica dello stuciioso, ma evidenzia come altri
studi hanno rilevato l'importanza dell'attività fisica. Da consi-
derare qui11di il grave dmmo che
sta derivando oggi dalla sedentarietà e la complessità del problema che resta sempre aperto.
Riconosce il fascino del professore e il merito della Dieta
Mediten·anea Alfonso Iaccm·ino, chef intemazionale, autore
di un libro di 1icette di successo
"La cucina colorata" .
"Stiamo perdendo tracce
della nostra cucina antmpica,
siamo diventati debitori di cereali " è l' allmme che lancia Antonio Vacca. Dobbiamo recuperare memoria e rad ici. iniziando dalla riscoperta di quella dieta che in realtà era spontanea , naturale, obbligata dalla
necessità e che dovremmo chiamare dieta dell'Italia Meridionale, vista la vastità e vmi età dei
paesi che si affacciano sul Mediterraneo. "Stiamo acquisendo
la consapevolezza di appm1enere a un teni.torio eccezionale,
acquisendo l'orgoglio di appm·tenenza e identità" afferma il
presidente del Pm·co G iuseppe
Tarallo. "Sono pessimista per il
futuro'' esordisce Anna Fen·o
Luzzi nel sottolineare l'assenza
della donna che impegnata in attività lavorative spesso non ha
più tempo da dedicm·e alla cma
dell'alimentazione dei figli. Rievoca la figura patema di Keys
maestro di vita.
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collinetta posta a 404 metri sul livello del mare a regalargli tutta quella
viralità.
O' Scelba è la persona adarta per
sapere com 'era prima La vita di questo villaggio antico, cosa è cambiato
con il cosiddetto progresso: "100
anni fa il numero di famiglie e ra limitato. ma Le persone erano di piiÌ.
Ricordo che la gente partiva da
Fonte per venire a far festa qui: si
cantava e si ballava fino a norte
tarda .... ".
Ve ma, dunque, in passato sembra
sia stato una specie di attrattore per
qum1ti, lassù, si fermavano, mangiavano e facevano f esta per ripartire,
il giorno seguente, molte ore prima
del sorgere del sole, per andare a
raccogliere La Legna; ca ricavano i
tronchi sui muli e li portavano giù.
"C'era la teleferica, anni fa, nel
'40 ... ", ricorda L'uomo più anziano
di Verna.
E ribadisce che non è vero, come si
pensa, che, considerata la complicità della zona ombrosa e piena di
maestosi albe ri, sia stata rifugio di
briganti: "i briganti?- dice- ce ne
so110 più adesso che prima!
La gente lavorava, andava a scuola.
Ricordo che i bambini andavano a
scuola fino alla terza elementare a
Verna, poi andavano a Fonte. Questo
fino alla realizzazione della strada
che attraversa il centro abitato, costruita nell979".
Dà quasi noia ritornare a valle,
mentre lassù, dall'alto della collina,
si può ancora guardare il sole rosso
del tramonto immergersi a poco a
poco nel mare; mentre a valle, ironia della sorte, l 'incantesimo è già
finito, il sole è già scomparso, e della
bella Verna non resta che il rimpiallfo di averla lasciata e la certezza di ritomarvi presto.
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tJW:tmMml
1-15 fuglio2003 l N.13
[email protected]
1JL
W~LCJALOBB11
a cura di Diodato Buonora
[email protected]
A"La Frescura del Principe" di Roccadaspide, come un pie nic tra i monti
Che caldo. Si soffre a lavorare, mangiare e dormire. Veramente eccezionale l'ondata di caldo che ci sta colpendo
in questo inizio estate. Così, per il nostro appuntamento gastronomico, abbiamo cercato un posto al fresco. Ci
siamo g uardati intorno, abbiamo chiesto qualche consiglio ed ecco che siamo
arrivati al Ristorante "La Frescura del
Principe" di Roccadaspide. Abbiamo
pensato ad uno dei tanti posti preferiti
dal Principe Filomarino, invece no, il
nome del posto viene dato, poiché, Antonio D'Angelo, nonno dell'omonimo
proprietario, era soprannominato "il
principino". Per alTi varci, da Capaccio
Scalo, ali' incrocio di SeiTa, dopo i famosi o tto to rnanti , s i svolta a des tra.
Dopo 300 metri si gira ancora a destra
e dopo poco più di 3 km di salita, raggiungiamo la nostra meta a 630 m. d'altitudine. L 'aria è fresca, quasi fredda.
Tra giganteschi castagni, diversi gazebo in legno rustico, un chioschetto bar,
una grande pista da ballo, musica popolare (non dal vivo) e tavoli con banchetti da sagre paesane, ricoperti con
tovaglie plasti ficate. Avete capito,
l'ambiente è sempl ice, cam pagnolo,
adatto a trascorrere del tempo nell a natura, infatti, prima di arrivare un cartello ci informa che siamo nel Parco
Nazionale de l Ci lento. In occasio ne
della nostra visita non c'è molta affluenza, ci sed iamo, un bravo ragazzo
vestito da cameriere s i prende cura di
no i. Prepara il tavolo con tovag lie (a
quadretti bianchi e ross i) e tovaglioli
(verde marino) , coltelli con manico
rosso di plastica , bicchieri casa lin ghi
senza piede. Proprio, come se qualcuno
All a fine, abbiamo fatto due chiacchiere con Giuseppe D' Angelo (nell a
foto). figlio eli Antonio. Ci ha spiegato
che il ristorante è aperto da giugno ad
agosto, mentre in altri periodi apre solo
su prenotazione.
C'e una piccola e graziosa sala interna di circa 50 posti, adatta a ritrovo tra
amici. Nel frattempo c i è offerta un a
grappa (scadente), servita in bicchierini di carta monouso.
Noi s iamo stati a "La Frescura de l
Principe" il 29 giugno ed in 3 ci hann o
portato un conto di eu ro 55.85. Se ci
andate anche voi di sera. non dimenticate di portarvi un pullover o un giubbino, sicuramente ne avrete bisogno.
Mezze penne rigate
con fiori di zucca e prosciutto
avesse organizzato per noi un pic-nic.
Non c 'è menu , pochissima la scelta. Ci
servono come antipa sto: prosci utto
crudo, soppressata, capicollo, fo rmaggio e melanzane sott'olio. Tutto locale. A seg uire dei buoni cavatelli al tegamino e una discreta grigliata el i carne
(vi te ll o, maiale e agne llo) accompagnata da patate fritte cotte in modo ca.:. • !
sereccio. Questo menu avrebbe meritato di essere accompagnato da un buon
barbera 200 1 della Val Calore. L'abbiamo chiesto, ci hanno detto eli si. Non
c'era. Abbiamo dovuto rim ed iare con
il Rosso Paestum IGT ed il Rosso Paestum frizza nte IGT della Val Calore
che sono veramen te dei piccoli vin i.
Peccato.
!
l l
Ristorante Pizzeria La Frescura del Principe,
Località Tampone Zerrillo - 84069 Roccadaspide (SA)
Tel. 0828.742559 1 360.391866
li viri ommene
sott'a ddo lèmmete
eco dda nenna
ca le paure
re l'allontanava
l'addecrlo.
aspettànno le strira
re la prima aiatura.
Te viri salivo
roppo ddo trièmo fessa
re la terra, ca la fada
abballà
com'a 'n no strummolo.
Te viri 'nnanti
a li prufessuuri
eco 'nno trièmo
inta le gammi
ppe dda laurea
ra dottore.
Te viri appiedato
com'a 'nna pila
quanno la prima vota
stavi pp'addeventà patre
E, te viri, puri come
ancora nun sl, viecchio
a spassà li figli re li figli
e, eco chi t'amào, ncapo,
e, ca mai te lassa
fin'a l'urtimo respiro.
IN RIVA AL MARE. In riva al mare/ quando il sole d'agostQ' ti ferisce le spali~ e la brezza ti fa fremere/ il capo s'affolla di pensieri/ ti porta lontano} li rivedi bambin~ con il
grembiule ne~ ed il fiocco blu/ li rivedi uom~ sotto quella siepe/ con quella ragazza/
le cui paui"EY venivano fugate/ dal piacere/ n rivedi davanti ai professorV con quel tremolio alle gambe/ per la laurea/ da dottore/TI rivedi frenetic~ come una pila/ quando
la prima volta/ stavi per diventar padre/ in attesa delle strida/ della prima creatura/ li rivedi sal~ dopo quel terremot~ che la terra faceva ballar~ come una trottola/ E, ti rivedi. Pure com~ ancora non sei, vecchi~ a giocare con i figli dei figli/ e con quell'amore segret~ che mai ti lascia/ fino all'ultimo respiro.
Dal volume di poesie:
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Molti di noi hanno di che lamentarsi del passaggio a livello che sta a
ridosso della zona archeologica di
Paestum.
Capita spesso di restare ad aspettare per dei lunghissimi minuti.
Quello che è accaduto al S ignor Armando Morganti di Lucca, è a dir
poco scandaloso. Sentiamo: "24 giugno, mi avevano spiegato la strada
per raggiungere un noto caseificio
del posto. Arrivo al passaggio a livello nei pressi della stazione e _Io
trovo chiuso.
Sono le 12 e 24. Fa caldo, tanto
caldo ed è veramente difficile stare
in sosta al sole. Passa un treno che
arriva da nord, che fortuna, ho pensato.
Invece, niente, il passaggio non si
apre. Pochi minuti ed ecco un treno
da sud.
Neanche si apre. ll caldo si fa sentire sempre di più. Ecco un treno
merci da nord, rimetto in moto,
penso si parte.
Niente. Alcuni automobilisti girano e cambiano strada. Aspettiamo,
dovrà pur aprire sto maledetto passaggio. Un altro treno, il quarto, uno
di quelli a grande velocità. Si a pre il
passaggio? Macché. Finalmente arriva il quinto treno.
Siamo arrivati alle 12 e 46 ed ecco
che il passaggio a livello si apre. Ho
sostato 22 minuti abbondanti sotto il
sole, con il gran caldo che ci sta attanagliando da pa recchi giorni. Pensate se in qualche macchina c'era un
bambino piccolo o una persona anziana.
A mio avviso, c'era abbondantemente il tempo per aprire e richiu dere il passaggio a livello, e permettere ai tanti automobilisti che aspettavano di ripartire, ma forse la pigrizia di uno dei tanti statali che
ruba lo stipendio, hJl pensato di farci
soffrire ed offrirei una sauna gratis."
Anche a me è capitato pochi gio rni fa di pazientare per 16 minuti dietro la sbarra del passaggio pestano,
ed effettivamente con quest'afa non
è piacevole. Da allora, faccio sempre
delle strade alternative.
Ma chi non lo conosce?
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Nozze sul mare,
mangiare naturale
e tutti a baDare...
22 minuti al passaggio a livello!
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mezze penne rigate - 200 g di fiori di
zucca - 100 g di prosciutto crudo - aglio
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Preparazione: lavare, pulire e tagliare a julienne i fiori di zucca. Tagliare il prosciutto a tocchetti. In una
padella soffriggere aglio e basilico, aggiungere i fiori di zucca, il prosciutto e
pepe q.b. Nel frattempo cuocere in abbondante acqua salata le mezze penne.
saltarle nel composto preparato e amalgamarle con una noce di burro e un a
spolverata di grana paciano. Buon Appeti to.
Vino consigliato: Falanghina San nio
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LA VOCE DEL TURISTA
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