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GGI A R di Alberto Buffolano [email protected] Per ulteriori informazioni: Clover Bass Guitar – Schwanthalerstrasse 99 80336 Munich – Germany - www.cloverbasses.com Clover Apeiron Bass H.5 D a qualche tempo ormai, il mercato internazionale offre sempre più strumenti in grado di soddisfare appieno le peculiarità che il bassista pragmatico oggi ricerca: ovvero praticità, affidabilità e versatilità d’uso. E, perchè no, anche prezzi accessibili. Il basso Clover che prendiamo in esame, è un esempio pertinente di quanto detto: un basso unico, che dispone di un’infinita gamma sonora e costruito in Germania, con la scrupolosità e la precisione che contraddistingue questo Paese in svariati campi commerciali. Il titolare dell’azienda teutonica, Mr Jorg Neugebauer, si occupa personalmente della produzione dei bassi elettrici Clover ed oggi ne annovera a catalogo tre serie (Avenger, Xpression, Apeiron), ciascuna delle quali contempla bassi a 4 e 5 corde, fretless e versioni mancine. Body e design Di primo acchito, non si può fare a meno di notare la classica forma del body di “tipo JB” di derivazione fenderiana. Un design che, da quasi mezzo secolo, risulta un’ottima soluzione ai problemi di peso ed ergonomia. Tale body è costituito da due tavole di ontano rosso americano (American Red Alder), incollate longitudinalmente e finite esteriormente in vernice poliestere lucida, resistente ai normali solventi casalinghi e quindi di facile manutenzione. La mascherina tartarugata protegge e nasconde l’alloggio dei pickup. Manico e paletta Degno di nota è il manico bolt-on realizzato in acero canadese (Canadian Hard Rock Maple) di cui stupisce la precisione con cui è stato unito al corpo: infatti, alcun dislivello tra esso e il body è percettibile passando il dito lungo i punti di giunzione, così che viene spontaneo supporre che lo stesso sia in grado di rimanere in posizione anche senza l’ausilio delle sei viti che lo tengono ancorato. La sua sezione soft C/D, nonostante non rientri tra le più sottili, si mostra comunque confortevole. La finitura specifiche tecniche Body: American Red Alder Manico: Canadian Hard Rock Maple Tastiera: Rosewood Tasti: 21 Scala: 34” (mm 864) Segnatasti: Dot in madreperla Pickups: Delano The Hybrid e Delano JC-AL (single coil) Controlli: Volume, Balance, Bass Gain, Treble Gain Elettronica: Delano Custom attivo, a due bande, con circuito Ultra Low Noise bypassabile alla modalità passiva Ponte: Vintage Style cromato Finitura: lucida (Bianco, Rosso, Nero, Sunburst) Optional: versione mancina 81 81-83 clover apeiron bass.indd 3 19-09-2007 16:37:01 il suono La gamma (range) di sonorità di questo basso non conosce limiti. Impostando la modalità single coil e sfruttando entrambi i pickup, si ottiene il tipico sound da Jazz Bass degli anni ‘70, con un punch mozzafiato e un attacco sempre definito. Aprendo il pickup al centro del body, chiudendo i toni generali e suonando nei pressi del manico, il suono si gonfia, si arrotonda e rievoca quello di un Precision Bass. Si tratta di una impostazione ottima per affrontare dei walkin’ bass. In modalità humbucker si ottiene una timbrica che ricorda quella del Lakland Bass 55-94: mediosa e presente, molto sensibile alle variazioni delle dinamiche. Sfruttando appieno il pickup Hybrid, miscelandolo con un po’ della corposità del pickup al manico e dando pieno guadagno (gain) alle frequenze basse ed acute, ecco che il suono acquista in potenza ed attacco prestandosi molto alla tecnica dello slap. trasparente satinata rende questo manico molto piacevole al tatto. La paletta (su richiesta disponibile anche matched, ovvero in tinta col body), segue l’asse del manico ed ospita quattro meccaniche in alluminio cromato sul lato superiore ed una sul lato inferiore. (Di fondamentale importanza è l’abbassacorde che potenzia il sustain incrementando l’angolo tra il punto in cui è vincolata la corda al piolo e la tastiera). Tastiera La tastiera è in palissandro (Rosewood), dispone di 21 tasti di medie dimensioni a profilo bombato e ben si addice ad una lunghezza standard della corda vibrante (34”). I dots (segnatasti a punto) sono in madreperla e presenti sulla tastiera sia anteriormente che lateralmente. Ponte Il ponte è di costruzione ETS su progetto Clover ed è denominato Vintage Style. Sebbene la timbrica e il suo aspetto estetico ci rimandino ai bassi di 30 anni fa (da qui il nome Vintage), questo tipo di ponte (bridge) non preclude le innovazioni tecniche di oggi. E’ in ottone massiccio, cromato ed offre degli inviti speciali che permettono di ancorare le corde dall’alto. Ovvero, senza che esse debbano scorrere, attraverso dei fori, nel telaio o nel body dello strumento. Le sellette sono di forma rettangolare, con l’invasatura a cuneo, e permettono la regolazione delle ottave, della spaziatura tra una corda e l’altra (da un minimo di mm 18 e un massimo di 19,5) e dell’altezza delle stesse. La quinta corda (Low B) c’è ed esiste. E, con la dovuta regolazione ed il giusto calibro, non perde l’intonazione nemmeno sui registri più acuti. Questo Clover è un vero 5corde: certamente non un 4corde con un handicap in più. Controlli ed elettronica La parte elettronica è ciò che pone questo basso al top delle opzioni riguardo alla circuiteria oggi in circolazione. Quest’ultima, unitamente ai pickup, è stata appositamente realizzata per Clover dalla Delano, un’azienda anch’essa tedesca. L’accesso ai circuiti avviene attraverso la piastra di metallo anteriore che cela un preamplificatore a due bande, alimentato da una batteria da 9V posta in un vano ricavato nella superficie posteriore del body del basso. I pickup sono collocati in posizione “JB”: quello al manico è un single coil con poli magnetici in alnico, mentre quello al ponte è una vera novità, il vero punto di forza di questo Clover a cinque corde. Si tratta di un humbucker ibrido, denominato appunto The Hybrid. Questo pickup racchiude in un unico microfono tutte le caratteristiche, timbriche e tecnologiche, di single coil ed humbucker. E’ fornito di due file di poli in alnico: una fila, quella più vicina al ponte, vanta magneti da mm 5 mentre l’altra magneti da mm 9. Il segnale di questo pickup I fans di Clover Basses Stu Grimshaw (Ike Willis. Blow Beat. Xaver Fischer Trio. Starlight Express). Paul Turner (Jamiroquai). Volkmar Weber (Die Apokalyptischen Reiter). Matthias Scholz (sessionman). Joel Starander (sessionman). 82 81-83 clover apeiron bass.indd 4 19-09-2007 16:37:12 pubblicitàguitar2 viene controllato attraverso uno switch a due posizioni il quale, in modalità single coil, bypassa la circuitazione attiva e lascia lavorare soltanto la bobina più vicina al ponte. In modalità humbucker, invece, il segnale arriva da entrambi gli avvolgimenti in parallelo e passa attraverso il preamp interno. I controlli sono quattro e gestiti attraverso dei knobs di metallo cromato. In ordine, partendo da quello più vicino al manico, vediamo: volume generale, bilanciamento pickup, bass gain e treble gain. (Quest’ultimo, in modalità single coil, controlla i toni generali ed opera da “totalmente chiuso” sino allo scatto di metà corsa). L’elettronica non è mai troppo invadente; passando da passivo a attivo non si nota troppo ne l’aumento di volume, ne la compressione: fenomeni normalissimi in questo tipo di processo. La presenza del noise reductor integrato, aiuta molto in situazioni live quando si sfruttano i single coil. Conclusione L’aspetto di questo basso teutonico è imponente, così come il suo peso (4,7 chilogrammi). Pur se perfettamente bilanciato (la paletta non tende mai al pavimento) è conveniente munirsi di una tracolla comoda, in modo da sostenere lo strumento senza incappare in sofferenti esibizioni live o in prove di forza di lunga durata. Non è semplice trovare sul 81-83 clover apeiron bass.indd 5 pubblicitàguitar2007.indd 1 mercato internazionale un basso così completo e proposto a un prezzo che batte i suoi concorrenti più validi. Un basso a cui è stato dato un nome che gli calza a pennello: Apeiron... ovvero (dal greco)... privo di limiti. 19-09-2007 16:37:23 07/06/2007 19.42.22