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PRIMO FILM FORMATIVO AL MONDO PER I MEDICI
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Sono sempre più numerosi gli ex specializzandi ’82-2006 che,
vittoria dopo vittoria, in tutta Italia, ottengono dallo Stato il loro
rimborso. Anche tu, come migliaia di tuoi colleghi, puoi ottenere
fino a 180.000 euro esentasse. Un’occasione unica per far valere,
a distanza di anni, i tuoi diritti. La nuova azione parte il 20 luglio,
a costi ridotti per OMCeO, Sindacati ed Enti convenzionati.
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arantire sempre il top ai medici. È questa la mission di
Consulcesi. Per riuscirci, spesso è necessario cambiare o,
meglio, evolversi. Per questo arriva una grande novità. L’evoluzione della Diamond Card è Consulcesi Club, la chiave
che apre tutte le porte per ottenere il massimo per la vita professionale
e personale. Per i nostri medici alcune grandissime novità: App myDott,
la rivoluzionaria applicazione per aumentare il numero dei pazienti e per
migliorare la comunicazione e l’interazione con la platea di assistiti. La seconda importante innovazione riguarda l’Educazione Continua in Medicina
(ECM), che grazie a Consulcesi Club si arricchisce di una nuova modalità
chiamata “film formazione”. Dopo il lungometraggio “e-bola” arriva un ricco catalogo di video-corsi in grado di garantire ai camici bianchi un nuovo e
più fruibile modo di ottenere i crediti obbligatori per legge. Anche in ambito
legale Consulcesi Club fornisce uno straordinario plus: la tutela penale
avanzata, un nuovo servizio capace di rassicurare il medico, mettendogli
a disposizione l’esperienza e la qualità del nostro Gruppo, sempre in prima
linea a difesa dei camici bianchi e pronto a sollecitare le istituzioni per rendere la normativa sulla responsabilità medica più adeguata all’esercizio
della professione. Ma Consulcesi Club è molto più di questo: un mondo di
servizi aperti ad un numero di medici che continua a crescere insieme a
quello di OMCeO, Società Scientifiche, Sindacati e Associazioni che scelgono Consulcesi per tutelarsi. Avanti dunque sulla strada dell’eccellenza
e dei risultati concreti. Come quelli che - cambiando la giurisprudenza in
Italia ed in Europa a favore dei medici - hanno portato ad oltre 402 milioni
riconosciuti, solo per chi si è affidato a Consulcesi. l
Simona Gori
Direttore Generale Consulcesi Group
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LE NUOVE AZIONI DI RIMBORSO
PARTONO IL 20 LUGLIO
NEWS
10
INFRANTO
il
MURO
400
dei
GIUGNO 2015
MILIONI di euro.
CONSULCESI NEWS
Anno 2° n. 2° Giugno 2015
Iscr. Tribunale di Roma n. 13 del
13/02/2014
Periodicità: trimestrale
I NOSTRI RIMBORSI VANNO SEMPRE “ASSEGNO”
6 Da nord a sud insieme ai medici. Sempre più stretti gli accordi
con OMCeO, Società Scientifiche, Sindacati e Associazioni
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Consulcesi Sanità nel Diritto S.r.l.
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8 Dalle principali testate alle voci dei medici: le storie dei vostri successi
SPECIALISTI ’82-2006
10 Infranto il muro dei 400 milioni: valanga di rimborsi per i nostri medici
11 Terzo Ddl in Parlamento, imminente l’accordo transattivo
12 Consulcesi realtà leader con l’85% di milioni riconosciuti e il 72% di medici tutelati
Direttore Responsabile
Ciro Imperato
Direttore Editoriale
Marco Blefari
TURNI MASSACRANTI
Coordinamento Redazionale
Cesare Buquicchio
14 È l’ora di riprendersi tempo e denaro: ottieni fino a 80.000 e
15 Sindacati (CIMO) e primari (ACOI) fronte comune: i medici hanno diritto
Redazione
Arnaldo Iodice
Chiara Stella Scarano
al risarcimento dallo Stato e non dalle Aziende
Rubriche legali
Avv. Eleonora Galterio
Avv. Valentina Palazzo
Avv. Flavio Valerio Rango
Avv. Francesca Sabeni
16 Istituzioni e mondo politico: Ddl imminente, subito una soluzione.
Rimborsi solo per chi fa ricorso
IRREGOLARITÀ BANCARIE
18 Scoppia il caso dei mutui fuorilegge: Consulcesi pronta alla prima azione legale
20 Irregolari tre mutui su quattro. Recupera fino a 80.000 e ogni 200.000 e erogati
Docta Comunicazione
Direttore Generale
Edoardo Pantano
Direttore Esecutivo
Axel Baccari
Project Manager
Joel Palumbo
Coordinamento team creativo
Matteo Mastrogiacomo
Progetto grafico ed impaginazione
Filomena Miranda
Grafica adv
Filomena Miranda
Manuela Zinzeri
Stampa
D’AURIA PRINTING
Zona Industriale Destra Tronto
S. Egidio alla Vibrata (TE)
Tel. 0861.80401
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SPAZIO LEGALE: GIURISPRUDENZA IN CAMICE BIANCO
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Pensione anticipata: no alla rottamazione dei medici
Ecco quando il medico ha diritto all’indennità sostitutiva per le ferie negate
L’Asl è responsabile civilmente dell’illecito del medico convenzionato
Mobilità studentesca: ammissione a Medicina anche senza test d’ingresso
Danni da mobbing al dirigente medico: Asl condannata
Interessi superiori al tasso d’usura: nullo il decreto ingiuntivo della banca
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medici al top
SOLUZIONI ESCLUSIVE SULLA STRADA DEL TUO SUCCESSO
SCUDO LEGALE COMPLETO
28 Ecco perché tutti i medici scelgono la tutela legale di Consulcesi Club:
la protezione totale aumenta e migliora anche in ambito penale
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“FILM FORMAZIONE” DA 16 CREDITI: LA NUOVA FRONTIERA DEGLI ECM
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30 Arriva la FAD 3.0: dal film “e-bola” alla collana dedicata al “Paziente virtuale”
31 Grande successo per “e-bola”, il primo film formativo che ha conquistato il mondo
e le Istituzioni
31 L’Ad Tortorella: “Con i nuovi film formazione superati i 100 corsi entro fine anno”
32 Ebola continua a far paura: per fermarlo servono conoscenza,
informazione e… “un film”
32 Con le pillole formative di “e-bola” 16 crediti ECM
LA TUA APP A COSTO ZERO PER AUMENTARE I TUOI PAZIENTI
34 App myDott, trovata la cura per il rapporto medico-paziente
36 Il sondaggio conferma: sempre più pazienti, solo per il medico
attento alla comunicazione
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CONVENZIONI ESCLUSIVE
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Piano sanitario Salute Doc: la migliore copertura con il massimo dei vantaggi fiscali
Free for You: il prestito facile e immediato pensato per i medici
Obbligo di POS: ai medici piacciono gli incentivi
Dottcar: costi e pensieri lasciali in garage
RUBRICHE
46 O.I.S. Il primo Istituto per conoscere “da dentro” il mondo medico-sanitario
47 Federfarma: ritrovare l’unione tra cittadini e farmacisti
48 Consulcesi Onlus: dopo la scuola, il dispensario per i bambini del Congo
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DA NORD A SUD INSIEME AI MEDICI
SEMPRE PIÙ STRETTI GLI ACCORDI CON OMCEO, SOCIETÀ SCIENTIFICHE,
SINDACATI E ASSOCIAZIONI
C
onsulcesi unisce l’Italia. Sono oltre 70mila
i medici tutelati e più
di 50 le convenzioni
stipulate con i maggiori Enti, Sindacati e Associazioni mediche
operanti nel nostro Paese. Da nord
a sud, dal Veneto alla Sicilia, Consulcesi gira lo Stivale non soltanto
per consegnare rimborsi milionari, ma anche e soprattutto per
portare in ogni angolo d’Italia la
propria esperienza e condividerla con i professionisti del posto.
Dalla Cisl Medici Milano Metropoli
all’OMCeO di Bari, da AIO Roma a
MediCoop Vesevo (Napoli), sono
tante le realtà sanitarie provenienti da tutta Italia che solo nelle
ultime settimane hanno affidato i
propri iscritti nelle esperte mani di
chi li tutela da oltre 20 anni. E poco
importa che ogni città, ogni Regione, ogni luogo abbia le sue peculiarità e le sue specifiche esigenze:
l’offerta proposta da Consulcesi è
così ampia, conveniente e variegata che la percentuale di rinnovo
delle convenzioni non si schioda
dal 100%. Nessun ripensamento,
dunque: chi prova Consulcesi non
torna mai indietro. l
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OMCeO
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OMCeO
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OMCeO
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OMCeO
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Roma
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Potenza
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LA NUOVA AZIONE PARTE IL 20 LUGLIO.
PER OMCEO, SOCIETÀ SCIENTIFICHE, ASSOCIAZIONI
E SINDACATI CONVENZIONATI L’ADESIONE È A COSTI RIDOTTI.
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Il sindacato dei medici Cimo sceglie Consulcesi. I camici bianchi
iscritti alla Confederazione Italiana Medici Ospedalieri potranno
dunque usufruire dei servizi offerti dalla maggiore realtà in Italia
– e tra le più importanti in Europa – a tutela dei professionisti che
operano nella sanità. Tra questi, la possibilità di prendere parte alle
azioni collettive organizzate per ottenere il riconoscimento delle
borse di studio non erogate – o corrisposte solo parzialmente – per
gli anni di scuola post-laurea nei periodi 1982-1991 e 1994-2006.
Si tratta di compensi dovuti secondo le normative europee sul tema.
Consulcesi, attiva da oltre 20 anni sul fronte della rivendicazione dei
diritti dei professionisti sanitari, ha avviato e vinto numerose cause
nei Tribunali di tutta Italia, permettendo il riconoscimento ad oggi
di oltre 362 milioni di euro, consegnandone più di 50 soltanto negli
ultimi mesi. I medici iscritti a Cimo potranno inoltre prendere parte
al nuovo filone di azioni collettive organizzate da Consulcesi per
ottenere il risarcimento delle ore lavorate in più rispetto ai termini
stabiliti dalla Direttiva della Comunità Europea 2003/88, relativa agli
orari di lavoro e di riposo dei professionisti. Consulcesi garantisce
inoltre agli iscritti Cimo la possibilità di ricevere i 50 crediti Ecm
annuali obbligatori tramite i corsi presenti su una delle maggiori
piattaforme per la Fad (Formazione a Distanza) del web, un servizio
di consulenza assicurativa gratuito attraverso il partner SanitAssicura ed una protezione legale completa: civile, penale, professionale
e personale. «L’accordo stipulato dalla nostra confederazione con
Consulcesi – dichiara Riccardo Cassi, Presidente Nazionale Cimo
– garantirà ai nostri medici una serie di servizi necessari a tutela
dello svolgimento della professione. Si tratta di aggiornamento Ecm
e consulenza assicurativa, sostegno in sede legale e la possibilità di
aderire alle cause collettive per ottenere il giusto rimborso per gli
anni di scuola post-laurea non correttamente retribuiti e per le ore di
lavoro in più». «La convenzione stipulata con Cimo – spiega Massimo Tortorella, Presidente di Consulcesi SA – è solo l’ennesimo passo
compiuto in un percorso di sostegno all’intera categoria medica che
ci ha già permesso di stringere accordi con decine di altri OMCeO,
Società scientifiche e Associazioni mediche. Siamo dunque felici di
poter offrire anche alla Confederazione Italiana Medici Ospedalieri
i nostri migliori servizi a condizioni vantaggiose, ed offrire loro una
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tutela a 360°, formazione continua e riconoscimento
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medici italiani e gli organi d’informazione concordano:
Consulcesi è il top. Non ci sono soltanto gli oltre 70mila
camici bianchi che, nel corso degli ultimi venti anni, hanno già potuto verificare in maniera diretta l’efficienza e
la serietà della realtà internazionale leader in ambito sanitario.
Anche televisioni, radio, giornali e riviste hanno avuto tantissime occasioni per rendersi conto che le vittorie di Consulcesi
fanno notizia. E per questo hanno certificato tutti i risultati, le
vittorie e, soprattutto, i milioni riconosciuti ai camici bianchi. “Il
Sole 24 ore”, il “Corriere della Sera”, il telegiornale di Rai Tre, oltre che la stampa di settore e centinaia di testate locali, hanno
raccontato – soltanto negli ultimi mesi – il lavoro di Consulcesi
e interpellato i professionisti tutelati: tutti d’accordo nel definire Consulcesi il miglior alleato del medico nello svolgimento del
suo lavoro. l
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vedere rispettati i miei diritti.
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Con immensa gratitudine nei confronti di
Consulcesi, che ci ha guidato in questo
percorso che è stato denso di soddisfazioni
ed è giunto al termine di quello che tutti noi
speravamo.
ANTONIO BRESCIA
CHIRURGIA GENERALE; CHIRURGIA DELL’APPARATO DIGERENTE ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA
Mi compiaccio e faccio i miei complimenti a Consulcesi che ha messo finalmente in
risalto una delle tante “storture” dell’Italia, difendendo i diritti dei “deboli”.
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Consulcesi: maxi rimborso di 60
milioni per gli ex specializzandi
Rimborso record, 60 milioni di euro da parte dello Stato, per i medici ex
specializzandi che durante il loro periodo di formazione non hanno percepito
retribuzione e che si sono rivolti alla Consulcesi per vedere riconosciuti i
loro diritti, stabiliti da diverse normative europee che l’Italia ha adottato con
ritardo. La consegna degli assegni è avvenuta nella sede della Consulcesi a
Roma. «Sta accadendo proprio quello che abbiamo sempre sostenuto. Siamo
gli unici - afferma il presidente di Consulcesi Group, Massimo Tortorella - ad
essere riusciti a far riconoscere ai nostri medici, ad oggi, oltre 373 milioni. Una
cifra destinata ad aumentare in poco tempo. Dopo questa maxi consegna da
60 milioni proseguiremo il “Giro d’Italia” dei rimborsi e continueremo a dare
battaglia per il riconoscimento dei diritti negati ai camici bianchi».
Tutte le altre migliaia di testimonianze sul sito www.consulcesi.it
FABIANA CAROLI
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“Chi la dura la vince”… e la
conclusione è stata positiva. Bravi!!!
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MILIONI di euro.
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INFRANTO IL MURO
DEI 400 MILIONI
VALANGA DI RIMBORSI
PER I MEDICI CONSULCESI
LA NUOVA AZIONE PARTE IL 20 LUGLIO
D
opo aver frantumato record su record, i medici Consulcesi infrangono il muro dei 400
milioni. Grazie alle ultime sentenze positive, la realtà internazionale leader nella tutela dei
professionisti del camice bianco, ha infatti raggiunto un’altra vetta straordinaria “piantando la bandiera” dei rimborsi per gli ex specializzandi ad oltre 402 milioni. La scalata ha avuto una netta accelerazione nell’arco del 2014, iniziato con 327 e chiuso con 373 milioni riconosciuti dai
Tribunali di tutta Italia. Ed il trend del 2015 porta ad ipotizzare, alla luce di questa ulteriore impennata,
che quella cima, appena raggiunta, sarà presto superata. D’altronde la giurisprudenza – cambiata proprio da Consulcesi in Italia ed in Europa in favore dei medici – è ormai a senso unico e porta ad ipotizzare
che presto non resterà alcun medico senza rimborso. E si parla in media di 40mila euro – completamente esentasse – per ogni professionista, con picchi già registrati di oltre 100mila euro (in caso ad
esempio di doppia specializzazione) e con la possibilità di arrivare anche a 180mila in determinati casi.
Dalle casse della Banca d’Italia continuano ad uscire milioni su milioni. Lo Stato sembra aver preso
atto della situazione: mai come ora paga subito e lo fa anche spontaneamente, ovvero non appena
arriva la notifica della sentenza, per risparmiare su spese e interessi. La strada è spianata, ed è arrivato
il momento del riscatto per centinaia di migliaia di medici. Chi si è specializzato tra il 1982 ed il 1991
e tra il 1994 ed il 2006 si è visto negare un diritto sacrosanto nel primo caso senza intascare il becco
di un quattrino e nel secondo con una retribuzione incompleta. Eppure le direttive europee, alle quali
l’Italia non si era ancora adeguata, parlavano chiaro. Adesso, dunque, lo Stato paga il conto ed è pure
salato. E come se non bastasse può diventare una scoppola insostenibile per le
casse pubbliche: il rischio è dover sborsare
complessivamente più di quattro miliardi.
Una somma enorme, in grado di generare
un default finanziario.
Proprio per questo si chiede a gran voce
di arrivare ad un accordo, attraverso l’iter
dei disegni di legge già giunti in Parlamento proprio sulla spinta di Consulcesi. L’esigenza di una transazione – valida solo per
chi avrà presentato ricorso prima della trasformazione in legge – viene sottolineata
da tempo su più fronti. In occasione dell’ultima maxi-consegna di 60 milioni – annunciata nella sede italiana di Consulcesi alla
presenza del popolare inviato di Striscia
la Notizia, Jimmy Ghione - il presidente
dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri
più grande d’Europa, Roberto Lala, è stato perentorio: “È diventata un’esigenza
improrogabile per lo Stato raggiungere un
accordo con i medici specialisti. Ormai è
un continuo di sentenze positive per i medici che fanno ricorso: è un’onda, cresciuta
piano piano ma che ora è inarrestabile. Si
avverte l’esigenza per lo Stato di trovare
una transazione per ridurre l’esborso economico e anche per liberare le aule dei Tribunali, ormai ingolfate”.
“Non basta il non aver ricevuto la borsa di
studio prevista da una normativa del 1978
– spiega Marco Tortorella, legale Consulcesi ed esperto del tema rimborsi – ma la
specializzazione conseguita dai medici tra
il 1982 e il 1991 non è riconosciuta a livello comunitario. Oltre il danno, dunque,
la beffa. È ormai necessario che la questione esca dai Tribunali per tornare nella
sua sede più congeniale: quella legislativa.
Magari approvando i Ddl al momento presenti in Parlamento per trovare un accordo
transattivo”.
E nel frattempo il 20 luglio parte una
nuova azione di rimborso, alla quale hanno aderito in tanti, tra OMCeO, Enti e Società scientifiche e singoli professionisti.
Per qualsiasi informazione specifica sono
inoltre già a disposizione oltre 350 avvocati e consulenti legali che rispondono gratuitamente al numero verde 800.122.777 e
sul sito www.consulcesi.it.l
TERZO DDL IN
PARLAMENTO,
IMMINENTE L’ACCORDO
TRANSATTIVO
DOPO LA CONSEGNA RECORD DI 60 MILIONI,
IL PRESIDENTE DELL’OMCEO ROMA, ROBERTO
LALA, LANCIA UN APPELLO ALLE ISTITUZIONI:
“TROVARE L’ACCORDO ORA È DIVENTATO
IMPROROGABILE”
I
l fiume in piena dei rimborsi impone allo Stato di trovare alla svelta una transazione
con gli ex specializzandi. Proprio per questo è davvero ad un passo la transazione
proposta dai tre Ddl sul tema, arrivati all’attenzione del Parlamento. L’accordo avrà
validità solo per chi avrà fatto ricorso prima della trasformazione in legge e
questo sta spingendo migliaia di specialisti del periodo compreso tra il 1982 ed il 2006
a seguire l’esempio di tanti colleghi, che hanno già ottenuto il riconoscimento del diritto
negato o sono ad un passo da quel traguardo.
Consulcesi, che con i suoi oltre 70mila medici tutelati, rappresenta la realtà leader di
settore, sta sollecitando da tempo le istituzioni, riuscendo ad ottenere un impegno bipartisan. L’ultimo Disegno di legge ha come primo firmatario il senatore Carlo Lucherini.
Insieme a diversi colleghi del Pd, e dunque della principale forza di governo, ha depositato
un provvedimento (atto Senato n.1548) che riguarda gli specialisti del periodo ‘94-2006.
Il testo va a rafforzare il Ddl (n.1269), proposto per la stessa fascia di medici, pochi mesi
prima dai senatori Luigi D’Ambrosio Lettieri, Andrea Augello e Piero Aiello. Ed arriva dopo il
Disegno di Legge (n.679) presentato nel 2013 – per chi si è specializzato tra l’82 ed il ‘91
- dai senatori Luigi D’Ambrosio Lettieri, Pietro Liuzzi e Francesco Giro a Palazzo Madama
e dall’onorevole Raffaele Calabrò a Montecitorio. Tutti e tre i Ddl prevedono un rimborso
forfettario di 13 mila euro per ciascun anno di frequenza. Sul tema si è espressa anche
il ministro alla Salute Beatrice Lorenzin. In una visita alla sede romana di Consulcesi ha
dichiarato che “va trovata una soluzione definitiva per gli ex specializzandi e snellito
l’iter per ottenere i rimborsi”. l
|
11
CONSULCESI REALTÀ LEADER CON L’85% DI MILIONI
RICONOSCIUTI E IL 72% DI MEDICI TUTELATI
S
ono complessivamente circa 470 i milioni che i tribunali di
tutta Italia hanno riconosciuto - ad oggi - ai medici che hanno
svolto la scuola di specializzazione tra il 1982 ed il 2006 senza ricevere il corretto trattamento economico dallo Stato. Una
giurisprudenza ormai consolidata sta portando a continue sentenze
- totalmente favorevoli a chi presenta ricorso - provocando una vera
emorragia per le casse pubbliche. Proprio per questo da più parti arriva, sempre con maggiore insistenza, la richiesta di trovare un accordo
transattivo, come già proposto dai Ddl all’attenzione del Parlamento.
È infatti un numero imponente quello dei camici bianchi che si sono
specializzati nel periodo in cui l’Italia non si era adeguata alle direttive europee dei primi anni ottanta: per la precisione sono in totale
158.159 gli specialisti e di questi 93.467 fanno riferimento al
periodo 1982-1991 e 64.692 a quello 1994-2006; nel primo caso
non avevano ricevuto la borsa di studio, nel secondo si erano invece
visti negare la rivalutazione periodica, le coperture previdenziali e assicurative e le differenze contributive.
I dati arrivano direttamente dalla FNOMCeO e sono stati diffusi da
news.sanitainformazione.it che ha pubblicato di recente un’inchiesta effettuata sul tema. Dall’indagine della testata giornalistica risulta
che il 90% dei successi in tribunale porta la firma di Consulcesi, lea-
der nel settore con gli oltre 402 milioni riconosciuti ai suoi medici tutelati, che sono più di 70mila (tra rimborsati ed in attesa
di giudizio): il 72% di quelli che hanno sin qui intrapreso azioni
legali. L’indagine sui principali player del settore ha rivelato che
Codacons insieme al network di legali del SIGM, lo studio legale
Bonetti e l’associazione Voglio Vivere si dividono - tutti insieme la restante fetta di tutelati (27.300, pari al 28%) con 68 milioni
riconosciuti. Tra questi la parte del leone la fa l’associazione dei
consumatori che dichiara successi in Tribunale per 62 milioni. Dal
network di avvocati al lavoro per i Giovani Medici arriva il dato di
1,5 milioni per il periodo 1982-1991 e 1 milione per quello 19942006. L’avvocato Bonetti quantifica in circa 2 milioni i successi dei
suoi clienti. Voglia Di Vivere afferma, infine, di essersi vista riconoscere poco più di 2 milioni.
Manca, infine, il dato dei milioni riconosciuti ad ANAAO, che dichiara di tutelare circa 4mila medici, senza fornire dati aggregati.
Insieme alle sentenze arrivano, ormai sempre più velocemente, anche gli assegni esentasse: sempre Consulcesi, solo nell’ultimo
anno, ha consegnato oltre 120 milioni ai medici tutelati. Proprio
come testimoniato dai maxi-rimborsi degli ultimi mesi, dalle casse
della Banca d’Italia stanno, quindi, ora uscendo milioni su milioni. l
INCHIESTA - EX SPECIALIZZANDI 1983-2006
Totale
milioni di euro
riconosciuti
Totale Medici
in Target
158.159
100%
470.500.000
Totale
Medici tutelati
100%
97.300
Medici tutelati
da Consulcesi
100%
70.000
72%
Medici tutelati
da Competitor
27.300
28%
Fonte: FNOMCeO
Totale
milioni riconosciuti
da Consulcesi
402.000.000
Totale
milioni riconosciuti
dai Competitor
68.500.000
15%
85%
Indagine: news.sanitàinformazione.it
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TURNI MASSACRANTI
È L’ORA DI RIPRENDERSI
TEMPO E DENARO
STOP ALLE MARATONE IN CORSIA, VIA AI RIMBORSI PER LE
ORE LAVORATE IN PIÙ. LE AZIONI CONTRO LO STATO CHE HA
VIOLATO LA DIRETTIVA UE 2003/88 SONO SOSTENUTE ANCHE
DALLE AZIENDE: FINO A 80.000 EURO A MEDICO
LA NUOVA AZIONE
DI RIMBORSO PARTE
IL 20 LUGLIO
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per chi aderisce
all’azione legale
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P
ersino le maratone più massacranti hanno un limite. Quando si avvista la linea del traguardo è fatta. Per i medici però non è così. Una volta in corsia c’è solo una cosa certa: lo start. L’ultimo chilometro,
invece, resta sempre più spesso solo un miraggio. Poi tutto il resto è un terno al lotto: si va dalle emergenze che si dovranno affrontare sempre con meno risorse e pochi effettivi (anche i tagli del DEF continuano
ad andare in questa direzione), e si arriva al rebus rappresentato, appunto, dal termine del proprio turno. Un lavoro
senza limiti: né di orari, né di legge. Eppure le due cose sono strettamente collegate, o meglio dovrebbero esserlo.
Secondo la direttiva 2003/88/CE non si dovrebbero superare le 48 ore settimanali con un minimo di undici ore
consecutive di riposo al giorno e un ulteriore riposo settimanale di 24 ore. Detto che il provvedimento aveva come
obiettivo “promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori”, va anche specificato che
l’Italia - a differenza di tanti altri casi - si è adeguata rapidamente alla normativa. Ma allora perché i medici sono
ancora sottoposti a turni massacranti? La beffa è stata servita su un piatto d’argento dalla Finanziaria 2008:
attraverso due provvedimenti (L.n. 244/2007 e poi L.n. 112/2008), grazie ai quali è stato stabilito che la direttiva
2003/88/CE “si applicava a tutti i lavoratori fuorché quelli del ruolo sanitario del Servizio Sanitario Nazionale”. Un
caso incredibile, sicuramente con ben pochi precedenti. Una situazione che oltre a contrastare con le disposizioni
dell’Unione europea, esponeva a pericolosi rischi la salute dei medici con conseguenze ovviamente anche sui pazienti. Solo dopo sei anni, onde evitare sanzioni, lo Stato è corso ai ripari ed ha posto in atto una sorta di sanatoria
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SINDACATI E PRIMARI
FRONTE COMUNE.
CIMO E ACOI: “I MEDICI HANNO
DIRITTO AL RISARCIMENTO DALLO
STATO E NON DALLE AZIENDE”
Riccardo Cassi
Presidente di CIMO
con la legge n. 161 del 30 ottobre 2014, che
entrerà comunque in vigore solo a fine 2015.
Fino a quel momento (e poi ci sarà da verificare
se ci saranno effettivamente le condizioni per
una turnazione regolare) e per tutto il pregresso, resta la violazione di un diritto sacrosanto,
sancito da una inoppugnabile direttiva UE.
Subito il danno, c’è però la possibilità di vedersi
almeno riconoscere economicamente i sacrifici
sostenuti: ogni medico può arrivare a farsi rimborsare fino ad 80mila euro per le ore lavorate
in più. La legge è dalla loro parte, insieme alle
stesse aziende sanitarie che stanno spingendo
il personale a chiedere i rimborsi allo Stato inadempiente. In tanti hanno già imboccato la strada dei ricorsi, molti altri lo stanno per fare. Consulcesi, unica realtà in Italia e tra le principali
in Europa che ha cambiato la giurisprudenza a
favore dei medici, forte dei risultati già raggiunti
per gli ex specializzandi, è pronta a sostenere i
camici bianchi a farsi riconoscere quanto ingiustamente negato attraverso l’azione di rimborso in partenza il 20 luglio.
Per qualsiasi informazione specifica sono
inoltre già a disposizione oltre 350 avvocati
e consulenti legali che rispondono gratuitamente al numero verde 800.122.777 e sul
sito www.consulcesi.it. l
In questo momento
in Italia si parla solo di tagli
e non del lavoro che fanno
gli operatori sanitari. I nostri
camici bianchi si sono trovati ad affrontare quotidianamente turni lavorativi sempre più gravosi. Un medico
che viene da 24 ore di turno in corsia non è assolutamente nelle condizioni
di dare il massimo nel lavoro che fa. Noi abbiamo affidato a Consulcesi i
ricorsi per ottenere i risarcimenti per le ore di lavoro in più non retribuite.
Si tratta di azioni contro lo Stato e non contro l’azienda. È un diritto di tutti
i medici tutelarsi e pretendere di essere adeguatamente risarciti per un
diritto che è stato negato soltanto a loro.
Diego Piazza
Presidente ACOI
Non è il medico ad agire contro l’azienda, anzi è
l’azienda stessa a tutelare il
medico. Ma sono le istituzioni che dovrebbero occuparsi
di gestire anche quelli che sono orari di lavoro e di riposo. Mi sembra fondamentale, anche perché il numero di medici presente in un’unità operativa
complessa non viene stabilito dalla Direzione Generale ma risponde ad una
legge dello Stato. Se però consideriamo che ci sono unità operative con un
solo chirurgo e quindi è un prigioniero del reparto nel quale deve esercitare: è
un problema di cui sicuramente lo Stato deve prendersi cura.
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“Le istituzioni, a partire dal Governo, devono individuare una soluzione per questi lavoratori che devono trovare una risposta alle pressioni e alle condizioni lavorative particolarmente pressanti in cui si trovano, e che
rischiano di ripercuotersi sulla qualità del lavoro aumentando il rischio cui sono esposti i pazienti. Le organizzazioni sindacali fanno giustamente le loro rivendicazioni e noi dobbiamo trovare una soluzione. Innanzitutto
sul numero delle ore, poi sull’intervallo temporale tra un turno e un altro, e soprattutto sullo straordinario.
Dobbiamo regolamentare la materia, non possiamo più pensare di cavarcela con una battuta…”.
Federico Gelli
Responsabile Sanità del Partito Democratico
“Siamo pronti a fare una crociata su questo argomento e auspichiamo che il governo agisca, prima di fare un’altra figuraccia lasciando, anche su questo tema,
nuovamente in mano solo ai giudici la questione, attraverso la gestione dei ricorsi”.
Luigi D’Ambrosio Lettieri
FI, XII Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato
ISTITUZIONI E
MONDO POLITICO:
DDL IMMINENTE,
SUBITO UNA
SOLUZIONE
I
stituzioni e mondo politico ne hanno preso atto: è diventata una priorità
trovare una soluzione al problema dei turni massacranti a cui sono sottoposti i medici. Una situazione sempre più pesante per gli operatori sanitari con ripercussioni anche sui pazienti. Tutte le forze politiche, quelle
di Governo così come quelle di opposizione, sono state chiare ai microfoni di
Sanità informazione, che da tempo sta analizzando la questione. L’Italia si è
infatti adeguata in ritardo alle normative dell’Unione europea e si allineerà agli
Stati membri solo il prossimo anno, a patto che si compia l’iter legislativo e che
si trovino le risorse per sbloccare il turn over. Nel frattempo si studia, dunque,
la maniera per evitare una nuova ondata di ricorsi.
“La spesa sanitaria italiana negli ultimi anni è scesa e continua a diminuire. Siamo diventati il Paese che
spende di meno non solo in Europa, ma anche nel mondo. È necessario che tutte le risorse risparmiate
vengano reinvestite nel settore attraverso l’assunzione di nuovo personale e la formazione dello stesso.
In questo momento i nostri operatori sanitari lavorano molto di più rispetto ai colleghi europei ma vengono
pagati di meno, in quanto non gli vengono corrisposti gli straordinari: le istituzioni devono prenderne atto”.
Serenella Fucksia
M5S, Segretario XII Commissione Permanente Igiene e Sanità del Senato
“Diventa malpractice sottoporre un medico, che svolge un lavoro psicofisico, a turni massacranti che possono abbassare le sue capacità intuitive e di stimolo nei confronti del paziente. Capacità che, ad oggi, non
sono ancora state sostituite da nessun computer. Se ci fosse una normativa di fondo le aziende sarebbero
tenute a rispettarla, e ci troveremmo a lavorare non più in una situazione di disagio ma in condizioni di lavoro normali, in un giusto rapporto tra medico e paziente. Oggi invece il paziente che arriva in Pronto Soccorso
è già maldisposto nei confronti di un sistema che non lo accoglie come lui vorrebbe”.
Roberto Lala
Presidente OMCeO Roma
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SCOPPIA IL CASO
DEI MUTUI FUORILEGGE
CONSULCESI PRONTA
ALLA PRIMA AZIONE LEGALE
COME GIÀ PER GLI EX SPECIALIZZANDI ED I TURNI MASSACRANTI,
AL VIA UNA NUOVA BATTAGLIA.
RECUPERA FINO A 80.000 EURO OGNI 200.000 EROGATI
PER IL TUO MUTUO.
L
e postille sono minuscole. E poi orientarsi tra numeri, percentuali, sigle, leggi (articoli
e comma compresi) è sempre più difficile. Rimbalzano notizie da ogni fronte, ma ci sono
anche precisi studi al riguardo, che confermano che mutui e finanziamenti sono viziati da
forti irregolarità. Se ne registrano in media tre su quattro. Un dato significativo e senza dubbio
preoccupante. Come difendersi? Affidandosi agli specialisti della tutela.
Consulcesi ha già dimostrato di esserlo. La competenza, la professionalità e anche la tenacia dei suoi
oltre 350 tra avvocati e consulenti legali sono stati fattori determinanti per cambiare la giurisprudenza – in Italia ed in Europa – a favore dei medici. Ha fatto valere i loro diritti, riuscendo a snellire prima
l’iter dei rimborsi e poi a velocizzare anche i pagamenti. Contestualmente ha sollecitato le istituzioni a
trovare una soluzione con un accordo transattivo tra le parti. Con la stessa forza e sempre con grande
decisione e autorevolezza, ora Consulcesi è pronta a far valere i diritti dei cittadini nei confronti delle
banche. Lo fa lanciando la prima azione collettiva contro le banche così come – sempre anticipando
tutti gli altri – ha fatto rispettare i diritti degli ex specializzandi.
Ha trovato i migliori partner sul mercato, stretto accordi di livello per arrivare all’obiettivo di ottenere
operazioni bancarie più trasparenti e la restituzione di quanto richiesto illegittimamente dagli istituti di
credito. Migliaia e migliaia di euro di interessi calcolati in maniera impropria, sempre più spesso con
tassi usurari e dunque fuori-legge: la delibera CICR 286 ha giudicato illegale l’anatocismo, ovvero
la capitalizzazione degli interessi passivi. Cifre da capogiro che possono essere completamente recuperate in tempi rapidissimi: le banche tendono ad evitare il Tribunale, preferiscono una risoluzione
stragiudiziale e accordi transattivi. In media un accordo con la banca viene trovato in sei/otto mesi
nel 45,8% dei casi secondo i dati raccolti dal Ministero della Giustizia. Si può arrivare a recuperare
fino a 80mila euro ogni 200mila erogati per un mutuo.
Per aderire all’azione è possibile contattare il numero verde dedicato 800.088.278 oppure visitare il
sito internet www.consulcesi.it. Sarà garantito uno studio di fattibilità gratuito e non impegnativo e tutti
i costi saranno interamente coperti stipulando l’assicurazione “Zero Rischi”. l
Si trova un accordo
con la banca in 6/8 mesi
nel 45,8% dei casi*
* Fonte: Ministero della Giustizia
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IRREGOLARI TRE MUTUI SU QUATTRO:
ADESSO PUOI ESSERE RIMBORSATO
GIÀ VALANGHE DI RISARCIMENTI PER PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
E TASSI USURARI. LE BANCHE OPTANO PER SOLUZIONI STRAGIUDIZIALI
E TRANSAZIONI IN SEI MESI
“I
l 72% dei mutui a tasso variabile presenta irregolarità”. È il dato eclatante che emerge da uno studio
condotto da uno dei principali player del settore. Tradotto in soldoni (è proprio il caso di dire…) significa
che nella stragrande maggioranza dei casi – per la precisione tre
volte su quattro – alle banche si restituisce molto più del dovuto. Cifre a parecchi zero e chi deve già fare i conti con sacrifici e
cordoni della borsa sempre più stretti, potrebbe tranquillamente
risparmiarle. Ci sono, infatti, norme ben precise e si sta creando
anche una consolidata giurisprudenza in merito. Le banche ne
sono consapevoli: di fronte alla richiesta di risolvere anomalie
e irregolarità nei contratti bancari, nel 35% dei casi si stipula un
accordo stragiudiziale e un altro 35% opta per la transazione dopo 6-7 mesi dal momento in cui arriva l’atto di citazione. Solo il
restante 30% sfocia in una causa.
Quanto si può recuperare? Va ovviamente valutato caso per caso
anche a seconda dell’irregolarità riscontrata. Nel caso specifico
di mutui e finanziamenti sono principalmente due: la pubblicità
ingannevole e l’usura. Vediamo nel dettaglio cosa succede.
Pubblicità Ingannevole: si verifica quando si induce in errore
un cliente pregiudicandone il suo comportamento economico.
Come? Al momento della stipula del contratto la banca dichiara
un Indicatore Sintetico di Costo più basso rispetto a quello effettivo, violando quanto contenuto nell’articolo 9 della delibera CICR
286 del 4 marzo 2003. L’obbligo è quello di “rendere noto un
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Indicatore Sintetico di Costo comprensivo degli interessi e degli
oneri che concorrono a determinare il costo effettivo dell’operazione per il cliente secondo la formula stabilita dalla Banca d’Italia”. Ai sensi dell’articolo 117 TUB (comma 6 e 7) è prevista la
nullità della clausola ed il rimborso del capitale al rendimento al
massimo dei BOT a 12 mesi. Facendo un esempio: considerando
un importo erogato nel 2007 di 120mila euro con un TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio, stabilito da Bankitalia) del 5,30% si
possono recuperrare 42mila euro. Il calcolo è effettuato detraendo 37,5mila euro di interessi pagabili per pubblicità ingannevole
all’ammontare complessivi degli interessi, che è di 79,5mila per
un mutuo/finanziamento sulla durata di 25 anni.
Usura: si tratta di un fenomeno che si verifica ogni volta che il
tasso supera la soglia pubblicata dalla Banca d’Italia. Nel caso ci
siano i presupposti per annullare la clausola, il cliente ha diritto
al 100% degli interessi versati se il mutuo/finanziamento è estinto; nel caso invece il mutuo/finanziamento sia ancora in essere
saranno rivalutati gli interessi già corrisposti e dovrà restituire
solo la quota capitale. La materia è regolata dall’articolo 1815
del codice civile e da una sentenza della Corte di Cassazione
(n.350/2013): viene stabilito letteralmente che “ai fini dell’applicazione dell’articolo 1815 c.c. e dell’art.644 c.p. si considerano
usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge al
momento in cui sono promessi o comunque convenuti a qualunque titolo, e quindi anche a titolo d’interessi moratori”. l
TURNI
MASSACRANTI?
NON TENERTI
TUTTO DENTRO.
Solo per i medici violata la direttiva 88/2003 CE
che stabilisce un orario settimanale massimo di 48
ore (compreso lo straordinario) e un periodo di riposo
giornaliero di 11 ore: l’Europa ci dà ragione.
Lo Stato – e non la tua azienda sanitaria – ti deve
fino a 80.000 € esentasse.
La nuova azione di rimborso parte il 20 luglio.
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LO SPAZIO LEGALE
a cura dell’ Ufficio Legale Consulcesi
GIURISPRUDENZA IN
CAMICE BIANCO
ECCO LE ULTIME SENTENZE E I PARERI
LEGALI CHE INTERESSANO DA VICINO I
PROFESSIONISTI SANITARI
L’
ufficio legale di Consulcesi, unica realtà ad aver concretamente cambiato la giurisprudenza in Italia ed Europa in favore dell’operatore sanitario, apre le porte e si mette a disposizione di tutti. Non solo per discutere delle ultime sentenze
che interessano il medico, ma anche per offrire pareri legali sulle tematiche
di più stretta attualità in ambito sanitario.
PENSIONE ANTICIPATA:
NO ALLA ROTTAMAZIONE DEI MEDICI
È inapplicabile la circolare ministeriale che dispone il pensionamento anticipato della dirigenza medica. Resta, invece, in vigore quanto previsto dalla legge n.
183/2010, che fissa a 65 anni il limite massimo di età per il collocamento a riposo su istanza
dell’interessato e al maturare del quarantesimo anno di servizio effettivo.
Consulcesi, da sempre al fianco dei medici, oltre ad esprimere una posizione di netta contrarietà
“alla rottamazione anticipata dei medici” è pronta a sostenerli anche in sede legale. È possibile
dunque far valere il diritto dei professionisti di scegliere liberamente se continuare l’attività di
fronte alla possibilità della risoluzione unilaterale da parte delle aziende sanitarie.
Puoi chiedere all’Avv. Flavio Valerio Rango ulteriori informazioni scrivendo alla mail
[email protected] oppure chiamando il numero verde 800.122.777
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ECCO QUANDO IL MEDICO HA DIRITTO ALL’INDENNITÀ
SOSTITUTIVA PER LE FERIE NEGATE
È possibile ottenere un indennizzo per ferie negate? La normativa contrattuale della dirigenza
medica lo prevedeva esplicitamente (art. 21 comma 13 CCNL 1994/97), ma poi è intervenuta la
L. 135/2012, che in un’ottica di contenimento della spesa pubblica, al suo articolo 5 comma 8, ha
fatto esplicito divieto di monetizzazione delle ferie non godute. Recenti pronunce della Cassazione (l’ultima
la n.8791 del 30.04.2015) hanno però aperto interessanti spiragli per chi non abbia potuto fruire dei periodi
di ferie per circostanze obiettivamente eccezionali dovute ad esigenze di servizio non prevedibili.
Consulcesi è pronta a promuovere azioni per porre fine a questa ennesima ingiustizia ai danni della categoria. È sufficiente che il professionista sia in grado di dimostrare di aver fatto richiesta del godimento delle
ferie obbligatorie ed essersele viste negare anche per motivazioni che rientrano tra eccezionali e motivate
esigenze di servizio o cause di forza maggiore. I medici che non hanno goduto del periodo di riposo annuale
possono dunque ottenere l’indennità sostitutiva delle ferie non godute.
Puoi chiedere all’Avv. Valentina Palazzo ulteriori informazioni scrivendo alla mail
[email protected] oppure chiamando il numero verde 800.122.777
L’ASL È RESPONSABILE CIVILMENTE DELL’ILLECITO
DEL MEDICO CONVENZIONATO
Se un medico convenzionato commette un illecito, l’Asl ne risponde civilmente. Lo stabilisce la sentenza della Corte di Cassazione, Sez. III, n. 6243/2015. La Corte analizza il rapporto che sussiste fra
utente e medico convenzionato e rileva come tale rapporto fiduciario sia difforme da un rapporto con un libero professionista qualunque, in quanto insiste su un rapporto di convenzione fra il medico stesso – iscritto e selezionato
presso gli elenchi gestiti dall’Asl – e le Asl.
Dunque è la Asl ad assumere le vesti di “debitore” nei confronti dell’utente per quanto concerne il suo diritto soggettivo a ricevere l’erogazione del servizio assistenziale medico-generico definito dalle normative vigenti. Il medico
convenzionato è solo il terzo esecutore e tramite attraverso cui la Asl realizza ed eroga la prestazione dovuta.
Puoi chiedere all’Avv. Eleonora Galterio ulteriori informazioni scrivendo alla mail [email protected]
oppure chiamando il numero verde 800.122.777
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LO SPAZIO LEGALE
MOBILITÀ STUDENTESCA:
AMMISSIONE A MEDICINA
ANCHE SENZA TEST D’INGRESSO
Le Università italiane non possono precludere l’iscrizione a
chi chiede il trasferimento dall’estero. Lo ha stabilito l’Adunanza
plenaria del Consiglio di Stato con la sentenza n. 1/2015 stoppando
dunque i rifiuti motivati dalla mancata partecipazione al test di ingresso.
Questo è infatti in contrasto con la normativa dell’ Unione europea sulla
libertà di circolazione e soggiorno sul territorio degli Stati membri.
Anche se l’ammissione è subordinata ad un rigoroso vaglio dei crediti formativi acquisiti presso l’università straniera in cui è cominciato il
percorso di studio, i Giudici di Palazzo Spada hanno dettato un principio
che pone fine a contrasti giurisprudenziali tra gli organi di giustizia amministrativa. Consulcesi, da tempo al fianco dei giovani medici, è ora a
disposizione degli studenti che dopo aver frequentato il primo anno, o
anche i successivi, in Atenei di paesi dell’Unione si sono visti negare la
possibilità di accedere alle Università italiane ed ora possono intraprendere un percorso giudiziale per la cura dei propri interessi.
Puoi chiedere all’Avv. Valentina Palazzo ulteriori informazioni scrivendo alla mail [email protected] oppure chiamando il numero
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DANNI DA MOBBING AL DIRIGENTE
MEDICO: ASL CONDANNATA
Una sentenza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
del 10 febbraio 2015 consolida la giurisprudenza sul mobbing lavorativo. Il giudizio intentato da un dirigente medico nei
confronti della Asl di appartenenza per il risarcimento dei danni da mobbing,
dequalificazione professionale e l’illegittimità del licenziamento ha visto la
condanna dell’Azienda al pagamento della somma di 353.818,00 euro per il
solo danno non patrimoniale causato dalla condotta mobbizzante.
Il ricorrente ha subito progressivamente un ridimensionamento qualitativo e
quantitativo delle mansioni svolte, fino ad essere sostanzialmente privato di
tutte le attività rientranti nel profilo della qualifica di appartenenza, ovvero in
quella di dirigente medico chirurgo, vedendo, in seguito al comportamento
vessatorio, del tutto esautorato il proprio ruolo all’interno dell’amministrazione sanitaria. Consulcesi è pronta a supportare i camici bianchi, sostenendoli
in sede giudiziaria.
Puoi chiedere all’Avv. Flavio Valerio Rango ulteriori informazioni scrivendo alla mail [email protected] oppure chiamando il numero verde
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INTERESSI SUPERIORI AL TASSO D’USURA:
NULLO IL DECRETO INGIUNTIVO DELLA BANCA
È affetto da nullità parziale il decreto ingiuntivo emesso per il pagamento di un credito fondato su di un contratto in cui sono stati previsti ed
applicati interessi in misura usuraria. Questo è quanto ha stabilito il Tribunale di Enna con una recentissima pronuncia (sent. n. 25/2015)
nella quale ha accolto l’opposizione a decreto ingiuntivo proposta da una ditta individuale nei confronti della quale era stato emesso - su richiesta della banca - un decreto ingiuntivo per il pagamento di un credito scaturente da un contratto di mutuo fondiario. In particolare, l’opponente
aveva chiesto la revoca del decreto ingiuntivo opposto in quanto si trattava di un credito fondato su di un contratto di mutuo da dichiararsi nullo per la previsione
dell’applicazione di tassi di interesse usurari.
Il Giudice investito della questione, ha anche previsto la rideterminazione e riduzione del credito ingiunto. Consulcesi, proprio mentre scoppia il caso delle irregolarità
bancarie, è pronta a lanciare la prima azione per tutelare i medici con la forza e la professionalità di un Gruppo, capace già di cambiare la giurisprudenza, in Italia ed
in Europa a favore dei camici bianchi.
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una grande novità. L’evoluzione della Diamond Card in
Consulcesi Club. Per i nostri medici alcune grandissime
novità: App myDott, la rivoluzionaria applicazione per
aumentare il numero dei pazienti e migliorare la comunicazione e l’interazione con la platea di assistiti. La
seconda innovazione riguarda l’Educazione Continua in
Medicina (ECM) con i “film formazione”: il più ricco catalogo di video-corsi in grado di garantire ai camici bianchi un nuovo e più fruibile metodo per ottenere i crediti
formativi obbligatori. Anche in ambito legale Consulcesi
Club fornisce uno straordinario plus: la tutela penale
avanzata, un nuovo servizio capace di rassicurare, ora
ancor di più in modo completo, il medico. Ed in più, oltre
agli altri importanti servizi relativi alla professione (come ad esempio la rassegna stampa scientifica, l’archivio sentenze mediche o DoctorPay, il dispositivo mobile
per adempiere in comodità e a costi zero all’obbligo di
POS), sono ancora tante le soluzioni pratiche e conve-
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lavorativa, ma anche quella di tutti i giorni grazie alle
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Pazienti con la denuncia facile e caos normativo costringono, oggi, il medico ad “operare” sul filo del
rasoio. Ma anche in questo caso il Consulcesi Club
offre qualcosa in più: la tutela legale unica. Si tratta
della formula più scelta dai medici. Per quale motivo?
Innanzitutto perché è assicurata una copertura estesa
anche all’ambito civile con la garanzia di una protezione valida in ambito professionale e personale. Ma gli
operatori sanitari possono lasciare a casa anche tutte
le altre preoccupazioni. A cominciare da quelle legate
ai costi, comprese le spese di perizia e consulenza. Ed
oltre a poter contare sui migliori avvocati, specializzati
nel settore richiesto, i medici del Consulcesi Club possono contare su due straordinari punti di forza, legati a
partnership di altissimo livello: da una parte la solidità
del gruppo DAS Generali e dall’altra la professionalità
dello studio legale del professor avv. Stefano Bortone
per quanto concerne gli affari penali con la certezza
e la garanzia di poter ottenere la migliore assistenza possibile. In un momento in cui la classe medica è
costantemente sotto attacco con denunce spesso pretestuose (otto volte su dieci come conferma un sondaggio di O.I.S.) , arriva finalmente un servizio pensato
per il medico, che potrà contare un supporto costante:
a partire dal “pronto soccorso” non appena si apre il
contenzioso, fino al completamento dell’intero iter
giudiziario.
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LA SOLA DIFFERENZA CON IL CINEMA
TRADIZIONALE – SPIEGA L’AD DI SANITÀ INFORMAZIONE, ANDREA TORTORELLA – È CHE
NEL NOSTRO CASO I TEMI VENGONO TRATTATI
CON TALE RIGORE SCIENTIFICO CHE I
PROFESSIONISTI SANITARI POSSONO USARLI
COME MATERIALE DIDATTICO.
FILM FORMAZIONE:
ARRIVA LA FAD 3.0
Sanità in-Formazione porta nel mondo la FAD 3.0. Di cosa si tratta? Dell’ultima frontiera dell’aggiornamento medico: i “film formazione”. Vere e proprie pellicole da sala, che diventano una nuova ed importante modalità per
ottenere i crediti Ecm. “La sola differenza con il cinema tradizionale – spiega l’Ad di Sanità in-Formazione, Andrea Tortorella – è che nel nostro caso i
temi vengono trattati con tale rigore scientifico che i professionisti sanitari
possono usarli come materiale didattico”. È questa l’idea alla base delle
pellicole realizzate da Falcon Production, casa di produzione internazionale specializzata appunto nella realizzazione di film didattici per i medici: far
vivere in perfetta simbiosi la “finzione” del cinema e la formazione scientifica più precisa e aggiornata. “Sia la parte didattica dei film – spiega ancora
Tortorella – che l’intera sceneggiatura sono seguite e supervisionate dalle
maggiori università italiane. È per questo che le pellicole di Falcon Production vengono accreditate in tutto il mondo come corsi formativi per medici a
tutti gli effetti”. E dopo il lungometraggio “e-bola” arriva un ricco catalogo di
video-corsi in grado di garantire ai camici bianchi un nuovo e più fruibile modo
di maturare i crediti Ecm, obbligatori per legge.
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GRANDE SUCCESSO PER “e-bola”
IL PRIMO FILM FORMATIVO
CHE HA CONQUISTATO
IL MONDO E LE ISTITUZIONI
Il film “e-bola” è soltanto il primo passo di un percorso molto più ampio che porterà una vera e propria rivoluzione nella formazione medica
di tutto il pianeta: “Questa pellicola è stata il biglietto da visita – spiega Tortorella – con cui Sanità in-Formazione e Falcon Production si sono presentati al
mondo. Partendo dall’Italia ci siamo infatti già imposti anche negli Stati Uniti, in Francia,
in Germania, Austria e nel Regno Unito, portando con noi la nostra esperienza e le nostre competenze nell’ambito dell’innovazione”. La nuova modalità di aggiornarsi attraverso l’assoluta novità dei “film
formazione” ha già conquistato esperti e addetti ai lavori, affermandosi per la sua rivoluzionaria maniera di
soddisfare il bisogno formativo ECM.
“CON I NUOVI FILM FORMAZIONE
SUPERATI I 100 CORSI ENTRO FINE ANNO”
AL VIA DA GIUGNO LA COLLANA DEL PAZIENTE VIRTUALE CON 12 CREDITI ECM
“In questo momento i corsi targati Sanità in-Formazione accreditati sono circa 90 ed entro fine anno quota cento sarà
abbondantemente superata”, spiega ancora l’Ad Tortorella illustrando i motivi di un così grande successo: “Dopo
l’amplissimo riscontro registrato dal corso di lingua inglese per i professionisti della sanità, abbiamo proseguito e
ampliato il progetto realizzando lezioni analoghe anche in spagnolo e francese. Altro fiore all’occhiello della nostra
offerta è il paziente virtuale: si tratta di una sorta di gioco di ruolo – conclude Tortorella – in cui il medico dovrà affrontare diverse situazioni e a seconda delle risposte che darà a quesiti e problematiche la ‘storia’ avrà un esito diverso”.
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EBOLA CONTINUA A FAR PAURA:
PER FERMARLO SERVONO
CONOSCENZA, INFORMAZIONE
E… “UN FILM”
“e-bola” È LA PRIMA PELLICOLA PENSATA PER FORMARE GLI
OPERATORI SANITARI DI TUTTO IL MONDO CON UN PRODOTTO
DI INTRATTENIMENTO AD ALTO VALORE SCIENTIFICO
CON LE PILLOLE FORMATIVE DI
“e-bola” 16 CREDITI ECM
Sono 16 i crediti ECM che si possono ottenere attraverso le pillole formative del film “e-bola”. Il corso, accreditato Agenas, è aperto a tutte le specializzazioni e si
pone come obiettivo quello di formare ed informare gli
operatori sanitari riguardo una delle peggiori epidemie
del ventunesimo secolo: l’Ebola. Una malattia che ha
causato oltre 11mila decessi, e spesso il personale medico e sanitario ha finito per pagare il conto più salato.
Grazie ad un sistema innovativo, rivoluzionario e assolutamente unico nel suo genere, il provider Sanità inFormazione mette a disposizione dei professionisti del
camice bianco gli strumenti più adeguati per affrontare
e gestire il virus e prevenire il contagio. Il corso si compone di 80 slides e 13 video.
4MILA MEDICI DEPENNATI NON ERANO
IN REGOLA CON I CREDITI ECM
LORENZIN: “NUOVO CORSO DEL
MINISTERO SULLA FORMAZIONE”
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L’incubo Ebola continua a spaventare il mondo. Il secondo caso italiano, con l’infermiere sardo 37enne contagiato in Sierra Leone, ha
confermato quanto la minaccia sia sempre forte e preoccupante. Ed è
stata la riprova dei rischi che corrono gli operatori sanitari, sempre in
prima linea e dunque particolarmente esposti. Ebola è una malattia
terribile: resiste da oltre 40 anni, non riesce ad essere debellata, muta continuamente e rapidamente, diventando sempre più forte. Formazione ed informazione sono le armi principali a disposizione degli
operatori sanitari.
È per questo che Falcon Production UK, casa di produzione internazionale specializzata nella realizzazione di pellicole formative e informative - contenute nel ricco catalogo dei “film formazione”- per
i professionisti sanitari, ha deciso di dedicare un film proprio all’epidemia, realizzandolo col supporto di Sanità in-Formazione, partner
di Consulcesi e società leader in Italia ed in Europa nel campo della
formazione. Il film “e -bola” è un perfetto mix tra fiction e realtà, tra
plot e dinamiche autentiche. La portata rivoluzionaria del lungometraggio – diretto dal regista Christian Marazziti – è unire al cinema d’
“intrattenimento” informazioni e nozioni medico-scientifiche talmente precise e puntuali da poter diventare materiale didattico – accreditato ECM – per la formazione degli operatori sanitari avvalendosi di
una modalità innovativa, rivoluzionaria e con corsi decisamente più
fruibili . “e-bola” è un progetto in questo senso esemplare: oltre alla
storia raccontata, l’opera comprende anche una serie di pillole formative realizzate – come il resto del film – avvalendosi delle tecnologie
cinematografiche più all’avanguardia e della consulenza scientifica
dell’Università “Sapienza” e dell’istituto nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma.
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Dal taschino del camice bianco spunta ormai sempre uno
smartphone e sulla scrivania non può più mancare un tablet.
Se la valigetta del dottore è diventata hi-tech, anche il modo di
rapportarsi con i pazienti è condizionato dalle nuove tecnologie.
Sono cambiate anche le aspettative di chi si rivolge agli operatori
sanitari: c’è maggiore informazione (grazie alle ricerche sul web),
ma anche ritmi di vita e lavorativi più frenetici. Da qui l’esigenza di poter sfruttare la forza delle App per raggiungere sempre e
dovunque il proprio medico di fiducia o il professionista ad hoc. E
nasce proprio su questi presupposti myDott: l’applicazione – realizzata e sviluppata da Consulcesi SA – attraverso cui il medico
riesce ad “aver cura” direttamente dei suoi assistiti. Un prodotto per i pazienti, ma cucito addosso ai professionisti della sanità.
Ogni medico può, infatti, costruirsi la sua App per instaurare un
rapporto continuo e diretto con i pazienti, semplificando la comunicazione, elemento fondamentale – come confermato anche
dal sondaggio realizzato da Consulcesi – per lavorare meglio e
veder crescere il numero dei propri pazienti.
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Il sondaggio conferma:
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Una maggiore attenzione nella comunicazione con i pazienti o potenziali tali può aumentare la qualità e la quantità del lavoro. Lo
sostengono nove medici su dieci nel sondaggio realizzato da Consulcesi su un campione di 1.516 operatori sanitari. Per il 61% degli
intervistati influisce “molto” ed il 30% risponde “abbastanza” alla
stessa domanda. Ma il miglioramento per l’85% dei medici (per il
45% “molto” e per il 40% “abbastanza”) non può prescindere da una
forte attenzione verso la preparazione professionale tramite corsi di
Crede che una maggiore preparazione professionale, tramite corsi di aggiornamento e formazione, possa migliorare la quantità/qualità del Suo lavoro?
Crede che una maggiore attenzione nella comunicazione con i Suoi pazienti o
potenziali tali possa migliorare la quantità/qualità del Suo lavoro?
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7%
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Che importanza dà agli strumenti di comunicazione di nuova generazione (social network
- sito internet - app mobile – presenza sul web – etc…) nell’ambito delle attività da porre
in essere per la Sua professione?
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social
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aggiornamento FAD. Il 72% degli intervistati giudica importanti
o fondamentali gli strumenti di comunicazione di nuova generazione come social network, sito internet, App mobili o la semplice presenza sul web. Significativo, in questo senso, è il dato
relativo alla quantità di camici bianchi che usa un sito internet
per promuovere la propria attività: lo fa il 48%. Il 16% usa prevalentemente i social network, il 14% le App mentre solo un medico su cinque (il 22%) si affida ancora alla pubblicità classica.
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IL PIANO SANITARIO
SALUTE DOC
La spesa sanitaria italiana è alta ma non basta a coprire tutte le esigenze dei cittadini. Si deve, dunque, ricorrere alle varie forme di assistenza sanitaria integrativa,
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svolto principalmente a realtà non più in linea con le vigenti normative in tema di detrazione fiscale. Ora, però,
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PIANO SANITARIO CON LA MASSIMA
DEDUCIBILITÀ E DETRAIBILITÀ
FISCALE GRAZIE ALLA DISTINZIONE
TRA PRESTAZIONI SOSTITUTIVE ED
INTEGRATIVE, COSÌ COME RICHIESTO
DALLA LEGGE E CONFERMATO DI
RECENTE ANCHE DALL’AGENZIA
DELLE ENTRATE CHE DI FATTO HA
AZZERATO IL VANTAGGIO FISCALE
PER PRATICAMENTE TUTTI GLI
STRUMENTI SANITARI PRESENTI SUL
MERCATO.
LA TIPOLOGIA DI COPERTURA
È PENSATA PER RISOLVERE
QUALSIASI PROBLEMATICA
DEL MEDICO E DELLA SUA
FAMIGLIA, AZZERANDO TUTTI
I COSTI AGGIUNTIVI ED
INSERENDO PRESTAZIONI ORMAI
INTROVABILI SUL MERCATO
DELLE ASSICURAZIONI, COME
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ODONTOIATRICHE PER TUTTO IL
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favorire la diffusione dell’utilizzo del POS, già obbligatorio – secondo la legge 15 del 27 febbraio 2014
– per pagamenti superiori ai 30 euro. In questo senso
è andato il Ddl n. 1747, presentato in Senato, alimentando un ampio e ricco dibattito mediatico sul quale
si sono confrontate diverse categorie. Consulcesi si
è fatta portavoce degli operatori sanitari. “Abbiamo
sempre sostenuto – afferma il presidente Massimo
Tortorella – che oltre alle sanzioni servivano gli incentivi, sollecitando le istituzioni per un provvedimento
che andasse in questa direzione. Proprio per questo
motivo il Ddl n. 1747 può segnare la vera svolta per
incentivare l’utilizzo del POS insieme alle nuove tecnologie, sulle quali abbiamo già puntato con i nostri
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bianchi italiani. O.I.S., il primo istituto interamente dedicato alle indagini
sul mondo medico-sanitario, vuole infatti osservare da vicino le difficoltà,
le problematiche riscontrate e le necessità più impellenti di chi si è appena avvicinato – o si
appresta a farlo – al mondo del lavoro in corsia.
O.I.S. rappresenta, in questo senso, un punto di vista privilegiato sull’universo medico: grazie
alla collaborazione con la testata giornalistica Sanità Informazione e ad un database profilato con oltre 400mila contatti, l’Osservatorio svolge sondaggi, analisi, studi ed è in grado
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Vittorio Contarina
Presidente di Federfarma Roma
FEDERFARMA:
RITROVARE L’UNIONE
TRA FARMACISTI
E CITTADINI
IL NUOVO PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE CAPITOLINA
VITTORIO CONTARINA DETERMINATO A INAUGURARE
UN NUOVO CORSO
N
uovo corso per Federfarma Roma. Il nuovo presidente Vittorio Contarina intende attuare un’autentica rivoluzione copernicana, partendo dal dialogo con le istituzioni
e rafforzando la sinergia con i cittadini per impedire la scomparsa della fascia C.
“L’obiettivo – spiega proprio Contarina in una intervista rilasciata a Sanità Informazione - è ritrovare l’unione con i cittadini. Unione che in realtà non abbiamo mai
perso, ma di cui dobbiamo essere più consapevoli. Cittadini e farmacisti vogliono le stesse cose, e lo
dimostra il fatto che qualche mese fa sono riuscito, con 250 farmacie che mi hanno seguito, a raccogliere 40mila firme di cittadini impauriti dalla ventilata scomparsa della fascia C. Evidentemente
non è solo un bisogno dei farmacisti; ma anche i cittadini temono che senza la fascia C le farmacie
chiudano. E hanno ragione: con l’uscita della fascia C molte di loro, soprattutto nei piccoli comuni,
chiuderebbero. Le esigenze dei cittadini si coniugano perfettamente con le esigenze della nostra
categoria; ed è per questo che dobbiamo lottare insieme contro la grande distribuzione che vuole
tenere per sé il fatturato della fascia C”.
Proprio con questa determinazione Federfarma Roma intende far sentire la sua voce anche nel contesto nazionale. “Sarò ben lieto di dialogare con tutti, perché credo che sia un modo democratico per
portare le istanze dei cittadini, dei farmacisti e dell’Assemblea romana fino ai vertici di Federfarma
nazionale”, conferma Contarina, che però comincerà a voltar pagina dalla sua federazione: “Nel nostro settore, in Italia, c’è stata per troppo tempo la tendenza ad essere accentratori, ad arroccarsi su
certe posizioni e ad imporle. Vorrei innanzitutto – spiega Vittorio Contarina – attuare una rivoluzione
copernicana in tal senso, cioè che fosse l’Assemblea dei soci di Federfarma Roma a dettare le linee
guida al Consiglio; e il Consiglio al Presidente, che sarà semplicemente un portavoce dell’Assemblea. Questa potrà essere la nostra forza, in grado ridare entusiasmo ad una categoria che, negli
ultimi 37 anni, l’ha completamente smarrito”. l
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IL DISPENSARIO
SARÀ DOTATO DI
UNA SALA PARTO,
UN’AREA RICOVERO,
UN REPARTO
PEDIATRICO PER I
CASI PIÙ GRAVI E DI
UNA FARMACIA.
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CONSULCESI ONLUS:
DOPO LA SCUOLA, IL DISPENSARIO
PER I BAMBINI DEL CONGO
C
onsulcesi Onlus vola – ancora una volta – in Africa per fare del bene. Qui, nel cuore
del Continente Nero, ha scelto di supportare l’Associazione “La Terrazza dell’Infanzia” Onlus del dottor Emanuele Ausili, pediatra presso il Policlinico Gemelli di Roma,
nei suoi progetti umanitari per l’area di Kinta, nel Congo, insieme alla Fondazione
Pediatrica di Kimbondo. La Repubblica Democratica del Congo è uno dei Paesi più poveri del mondo, e la Onlus di Consulcesi aveva già finanziato la costruzione di una scuola nell’area di Kinta per
migliorare la qualità della vita ed il livello di istruzione dei numerosissimi abitanti dell’area, molti
dei quali sono bambini senza madre né padre. L’asilo ha visto la luce nel 2012, e nel 2014 sono
state aggiunte, sempre grazie alla collaborazione tra la Onlus di Consulcesi e la Onlus del dottor
Ausili, altre quattro aule alla struttura iniziale. Ora, il nuovo progetto prevede la costruzione di un
dispensario medico per far fronte alle esigenze sanitarie dei circa diecimila abitanti della zona. Il
dispensario sarà ultimato entro la fine dell’anno, e sarà dotato di una sala parto, di un’area ricovero, di un reparto pediatrico per i casi più gravi e di una farmacia. l
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