Progettazione acustica degli ambienti industriali
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Progettazione acustica degli ambienti industriali
PROGETTAZIONE ACUSTICA DEGLI AMBIENTI INDUSTRIALI TITOLO CORSO Giuseppe Elia Eurofins Consulting srl Torino 1 PROTEZIONE DAL RUMORE ESTERNO Quando lo stabilimento è collocato in un’area industriale molto rumorosa, in prossimità di vie di traffico veicolare, ferrovie, aerovie. Quando le attività nello stabilimento richiedono attenzione e facilità di comunicazione orale Attività svolta Livello sonoro ammissibile dB(A) Uffici in cui si svolgono attività concettuali Uffici nei quali deve essere garantita una facilità di dialogo Grandi uffici, laboratori, sale disegno, aree di segreteria Reparti di piccola manutenzione, sale computer Sale controllo impianti di potenza Ambienti di lavoro generici 40 45 50 55 60 70 Norma UNI EN ISO 12354 parte 3 2 IMMISSIONE SONORA VERSO L’ESTERNO • • • • Lo stabilimento presenta sorgenti sonore all’interno o all’esterno che possono disturbare l’ambiente circostante I riferimenti normativi sono contenuti nella legge 447/1995 e nei decreti applicativi della stessa. Vanno rispettati i limiti di immissione (assoluto e differenziale) e i limiti di emissione. I nuovi insediamenti industriali e le modifiche sostanziali degli esistenti sono soggetti alla valutazione previsionale di impatto acustico ambientale in base all’art. 8 della legge 447/1995. Norma UNI EN ISO 12354 parte 4 3 PROTEZIONE DAL RUMORE ESTERNO METODO DI VALUTAZIONE a) Valutazione del livello sonoro presente nell’area di costruzione dello stabilimento b) Determinazione del potere fonoisolante dei vari elementi componenti l’edificio c) Calcolo del livello di potenza sonora immesso dentro l’edificio attraverso i vari elementi d) Calcolo del livello sonoro nell’edificio considerando le caratteristiche di assorbimento interno e) Confronto con l’obiettivo acustico ed eventuale ripetizione dei passi b, c, d, e, fino al conseguimento dell’obiettivo stesso. 4 PROTEZIONE DAL RUMORE ESTERNO Potere fonoisolante dei vari elementi componenti l’edificio Sono da includere nella valutazione: -le pareti dell’edificio -i portoni, le porte, le finestre -eventuali aperture (dotate o meno di sistemi silenzianti) Sono ovviamente più importanti, ai fini della potenza sonora immessa all’interno dello stabilimento, i componenti aventi minore isolamento acustico e maggior superficie. La determinazione può essere effettuata in base a dati di esperienza, di laboratorio, di documentazione scientifica, di calcolo (purché adeguatamente validati) 5 PROTEZIONE DAL RUMORE ESTERNO Livello sonoro immesso all’interno dell’edificio L’entità del rumore immesso dentro l’edificio dipende, oltre che dalla potenza sonora irradiata dai vari componenti, anche dalle caratteristiche riverberanti dell’ambiente stesso. In generale, negli ambienti industriali e commerciali di grandi dimensioni, non si possono applicare le teorie del campo diffuso, ma si ricorre ad altre impostazioni metodologiche. 6 IMMISSIONE SONORA VERSO L’ESTERNO METODO DI VALUTAZIONE a) Calcolo del livello sonoro incidente sulle pareti interne dell’edificio in base alle caratteristiche delle sorgenti sonore e dell’ambiente interno b) Determinazione del potere fonoisolante dai vari elementi componenti l’edificio c) Calcolo del livello di potenza sonora emesso all’esterno dei vari elementi dell’edificio d) Calcolo del livello sonoro nei punti esterni scelti (utilizzando i criteri della propagazione acustica in ambiente esterno) e) Confronto con gli obiettivi acustici ed eventuale ripetizione dei passi b, c, d, e, fino al conseguimento dell’obiettivo 7 IMMISSIONE SONORA VERSO L’ESTERNO Livello sonoro incidente sulle pareti interne dell’edificio in base alle caratteristiche delle sorgenti sonore e dell’ambiente interno Questa valutazione viene fatta determinando (tramite semplici algoritmi di calcolo o modelli matematici più complessi) il livello di pressione sonoro in corrispondenza delle differenti sezioni delle pareti, sulla base: •della potenza sonora delle sorgenti interne allo stabilimento, •della loro posizione e direttività, •delle caratteristiche di assorbimento, diffrazione e diffusione degli elementi presenti nell’ambiente. 8 IMMISSIONE SONORA VERSO L’ESTERNO Livello sonoro incidente sulle pareti interne dell’edificio in base alle caratteristiche delle sorgenti sonore e dell’ambiente interno Per determinare il livello di intensità sonora incidente sulle pareti occorre poi sommare il coefficiente di diffusione, variabile •da 0 dB nel caso di poche sorgenti direttive poste di fronte ad una parete assorbente •a – 6dB nel caso di ambienti piccoli con campo sonoro diffuso e di fronte ad una parete riflettente 9 ACUSTICA INTERNA DI EDIFICI INDUSTRIALI DISTRIBUZIONE DEI LIVELLI SONORI NELL’AMBIENTE La distribuzione del livello sonoro all’interno di un ambiente dipende, oltre che dalle caratteristiche e dalla posizione delle sorgenti sonore, dalle caratteristiche acustiche dell’ambiente. Essa può venir calcolata attraverso : •modelli di calcolo semplici (ad esempio attraverso la teoria del campo diffuso, quando l’ambiente ha tutti i lati pressoché equidimensionali e le sorgenti sono poco numerose) •modelli di calcolo complessi (ad esempio con la tecnica del ray tracing) soprattutto quando si è in presenza di numerose sorgenti di rumore, di ambienti a forma non regolare o aventi dimensioni fra loro molto differenti. 10 ACUSTICA INTERNA DI EDIFICI INDUSTRIALI CAMPO DIFFUSO 11 ACUSTICA INTERNA DI EDIFICI INDUSTRIALI CAMPO DIFFUSO In questo caso l’andamento della propagazione acustica al crescere della distanza da una sorgente sonora dipende quasi unicamente dall’area equivalente di assorbimento acustico. Esiste poi una correlazione fra l’area di assorbimento acustico, il volume dell’ambiente e il tempo di riverberazione (formula di Sabine o altre espressioni matematiche similari). 12 ACUSTICA INTERNA DI EDIFICI INDUSTRIALI La teoria del campo diffuso è valida per ambienti le cui dimensioni (altezza, lunghezza, larghezza) non siano troppo dissimili tra loro e nei casi in cui l’assorbimento acustico sia distribuito in maniera uniforme sulle diverse superfici (ambienti sabiniani). Viene inoltre trascurato l’assorbimento dell’aria, che va considerato invece in ambienti di grandi dimensioni. In realtà, esistono ambienti industriali che differiscono dalle ipotesi sabiniane, ad esempio: 1) ambienti con pavimento e soffitto fortemente assorbenti (ad esempio, sale da conferenza): in questo caso le riflessioni provengono principalmente dalle pareti laterali 2) ambienti bassi e vasti: in essi le riflessioni multiple si indirizzano sull’asse ortogonale al pavimento ed al soffitto; 3) ambienti lunghi (tunnel o corridoi): in questi le riflessioni distribuiscono nel piano ortogonale all’asse maggiore 13 ACUSTICA INTERNA DI EDIFICI INDUSTRIALI In tali casi, per caratterizzare il livello sonoro si può ad esempio utilizzare il parametro DL2, cioè il decremento del livello sonoro per il raddoppio della distanza Valori per i parametri DL2 negli ambienti industriali DL2 Campo vicino Distanze medie Campo lontano 5 ~ 6 dB 2 ~ 5 dB > 6 dB 14 ACUSTICA INTERNA DI EDIFICI INDUSTRIALI CAMPO 100 ACUSTICO IN UN AMBIENTE A PIANTA APERTA 95 90 [dB] 85 Ldir Lsper 80 Lsemiriv 75 70 65 60 1 10 100 [m] 15 ACUSTICA INTERNA CRITERI DI LAY OUT Quando non è essenziale che una sorgente sonora nell’ambiente ove si trovano i lavoratori, deve essere: • • • • risieda segregata in un ambiente a parte installata all’esterno (compatibilmente con la sua funzionalità e con le esigenze acustiche dell’area circostante) schermata allontanata dalle zone ove staziona il personale 16 ACUSTICA INTERNA CRITERI DI LAY OUT Le sorgenti sonore debbono essere collocate (compatibilmente con gli altri vincoli) in modo da minimizzare il livello sonoro cui sono sottoposti i lavoratori e il numero di lavoratori acusticamente influenzato Generalmente è preferibile una collocazione distribuita delle sorgenti sonore, quando in prossimità ad esse sostano degli addetti, nel caso opposto è preferibile una collocazione concentrata 17 ACUSTICA INTERNA CRITERI DI LAY OUT Le sorgenti sonore non debbono essere collocate troppo vicine a pareti riflettenti se in prossimità si trovano lavoratori. E’ opportuno evitare una sistemazione che ponga gli addetti di una macchina fra la macchina stessa ed una parete riflettente (si può intervenire ad esempio ruotando di 180° la macchina) Le sorgenti sonore aventi più elevato livello di potenza sonora debbono essere il più distante possibile dalle zone più densamente popolate dello stabilimento. Analogamente, l’orientamento spaziale delle sorgenti sonore deve essere individuato privilegiando le situazioni in cui le aree più frequentate dagli addetti siano quelle di minore direttività acustica delle sorgenti stesse. 18 ACUSTICA INTERNA RIVESTIMENTO FONOASSORBENTE Incrementare il fonoassorbimento delle pareti e del soffitto di un ambiente è opportuno quando: a) vi sono postazioni di lavoro in cui il campo riverberato è di entità almeno prossima a quella del campo diretto b) vi sono aree di lavoro prossime a superfici riflettenti c) la riverberazione acustica influenza negativamente l’intellegibilità del parlato, se tale aspetto è importante per l’ambiente in esame Nel caso b) le superfici da rivestire con materiale fonoassorbente sono facilmente identificabili, nei casi a) e c) valgono queste regole generali: 19 ACUSTICA INTERNA RIVESTIMENTO FONOASSORBENTE • In un ambiente a pianta aperta è da privilegiare il trattamento del soffitto, poiché sono in numero molto maggiore le riflessioni che interessano il soffitto rispetto a quelle che coinvolgono le pareti laterali • In ambienti a tunnel è opportuno un intervento a soffitto più una delle pareti sul lato lungo • In ambienti le cui tre dimensioni principali sono simili è opportuno intervenire sul soffitto e due pareti adiacenti • L’efficacia di un rivestimento è tanto minore quanto è più ingombra la parte su cui è posto 20 21 ACUSTICA INTERNA SCHERMI ACUSTICI L’influenza relativa delle aree di lavoro può essere ridotta attraverso degli schermi, che impediscono la propagazione delle onde dirette (e parzialmente anche quelle riflesse) fra sorgenti e aree di ricezione. 22 ACUSTICA INTERNA SCHERMI ACUSTICI 23 ACUSTICA INTERNA ATTENUAZIONE DI SCHERMI ACUSTICI IN AMBIENTI INDUSTRIALI • altezza del ricettore 1,6 m • altezza dell’ambiente compresa fra 3 e 13 m • limitato assorbimento acustico a soffitto Attenuazione di barriere in ambienti industriali dB Valori medi e deviazioni standard di misure per bande d’ottava a 1000 Hz Altezza barriera / altezza locale Distanza sorgente-ricevitore / altezza locale 0,3 0,3 – 1 0,3 7,4 ± 1,4 3,6 ± 2,1 0,3 – 0,5 10 7,1 ± 1,8 4,5 ± 1,8 8,6 ± 1,7 6,3 ± 1,5 0,5 0,3 – 1 24 ACUSTICA INTERNA ATTENUAZIONE DI SCHERMI ACUSTICI IN AMBIENTI OPEN SPACE • • • altezza ambienti compresa fra 2,7 e 3,5 m soffitto molto fonoassorbente sorgente e ricevitori posti a 1 – 1,2 m dal pavimento Attenuazione di barriere in ambienti “open space” dB Valori medi e deviazioni standard di misure per bande d’ottava a 1000 Hz Altezza barriera m Tipo di rumore Distanza sorgente-ricevitore m 2-3 4-6 7-9 1,3 – 1,5 continuo (42 misure) 6,4 ± 2,8 5,4 ± 2,0 4,1 ± 2,4 1,5 – 2,2 continuo (42 misure) 8,3 ± 2,5 6,5 ± 1,6 6,0 ± 3,0 1,5 – 2,2 impulsivo (12 misure) 8,8 ± 1,1 8,1 ± 2,5 6,4 ± 1,9 25