L`Adige del 07.03.2005

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L`Adige del 07.03.2005
24ORE
CULTURA & SOCIETÀ
l'Adige
ltri
A
media
INTERNET
& DINTORNI
G a cura
di Zenone
Sovilla
[email protected]
Segnali di rilancio delle iniziative online nell’editoria italiana.
Dal 1° marzo funziona il nuovo sito del Corriere della Sera
(www.corriere.it), completamente ridisegnato in funzione delle
esigenze di maggiore immediatezza nella navigazione e di maggiore rapidità di accesso ai contenuti, anch’essi arricchiti con nuove
aree informative. La riforma grafica, sottolinea Rcs Quotidiani,
«giunge al termine di una stagione di successi per il sito del Corriere della Sera, che a gennaio
2005 ha registrato il record assoluto di oltre 3,1 milioni di lettori,
con una crescita del 62% rispetto
allo stesso periodo del 2004, con
105 milioni di pagine visitate».
lunedì
7 marzo 2005
Nuove manovre dell’editoria italiana nel Web
Una tv online per Monrif
E il Corriere.it cambia pelle
Gli aggiornamenti in tempo reale caratterizzano le sette aree informative nelle quali è suddivisa
la sezione News del sito: Cronache, Politica, Esteri, Economia e
Finanza, Spettacoli e Cultura,
Sport, Scienze e Tecnologie. Ognuna di queste aree è caratterizzata
da una specifica home page, dalla quale si accede alle notizie, agli
approfondimenti e ai servizi relativi. Grande risalto viene dato anche agli speciali, vere e proprie
aree di approfondimento tematico, e ai forum. Con il debutto del
nuovo Corriere.it nasce anche la
nuova Divisione Rcs Digital, guidata da Giorgio Riva.
Frattanto, è nata anche
RdCNews, il canale televisivo on
demand in Internet del Resto del
Carlino, sviluppato da Monrif Net
e Logital Digital Media. RdCNews
è una televisione raggiungibile all’indirizzo www.rdc.tv, ed è curata
dalla
redazione
di
Home page del Corriere.it
Dovrà essere garantito il diritto a utilizzare il Web per comunicazioni, autorizzazioni e pagamenti
La burocrazia viaggerà online
Uffici pubblici, dal 2006 sportello telematico obbligatorio
Basta con le file agli sportelli
degli uffici pubblici. Presto cittadini e imprese potranno usare le
moderne tecnologie informatiche
in tutti i loro rapporti con le amministrazioni. È quanto prevede
il Codice della amministrazione
digitale approvato dal Consiglio
dei ministri secondo il quale dovrà essere sempre e dovunque disponibile un canale digitale sicuro e certificato che permetta di
dialogare con la pubblica amministrazione dal proprio computer. Il decreto prevede anche che
dal 2006 si possa fare qualsiasi
pagamento alle amministrazioni
in forma digitale. Secondo i calcoli del ministero dell’Innovazione, a regime potrebbero risparmiarsi 4-5 miliardi di euro per le
amministrazioni centrali e altrettanti per quelle locali. Con il meccanismo del silenzio assenso ci
saranno dei tempi dati per chi
presenta la domanda per avere
una autorizzazione.
Ecco una sintesi del provvedimento.
DIRITTO ALLA RETE: I cittadini e le imprese «hanno diritto a richiedere e ottenere l’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione nei rapporti con
le pubbliche amministrazioni centrali e con i gestori di pubblici servizi statali». Non sarà quindi più
possibile per una amministrazione obbligare i cittadini a recarsi
agli sportelli per presentare documenti cartacei, firmare fisicamente domande, o fornire chiarimenti.
DIRITTO ACCESSO A DOCUMENTI: Tutte le amministrazioni
devono organizzarsi per rendere
IL CASO
disponibili agli interessati documenti, atti e procedimenti, in modo sicuro e trasparente, in formato digitale. Entro due anni i cittadini avranno il diritto a trovare
on line anche tutti i moduli e i formulari necessari per qualsiasi
pratica verso le amministrazioni
pubbliche.
PAGAMENTI TELEMATICI: Dal
2006 le pubbliche amministrazioni centrali «consentono l’effettua-
Previsto anche il silenzio-assenso
per le domande di autorizzazione
Il cittadino non sarà più obbligato
a presentare documenti cartacei
L’email certificato avrà valore di
raccomandata con ricevuta di ritorno
zione con l’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione dei pagamenti ad esse
spettanti, a qualsiasi titolo dovuti».
COMUNICAZIONI VIA E-MAIL:
Le pubbliche amministrazioni
centrali «utilizzano la posta elettronica certificata per ogni scambio di documenti e informazioni
con i soggetti interessati che ne
fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata». La posta elettronica certificata varrà come una
raccomandata con ricevuta di ritorno.
FIRMA DIGITALE: Deve riferirsi in modo univoco a un solo soggetto. Garantisce con sicurezza
l’identificazione di chi firma e la
volontà di firmare. Dà validità giuridica a qualsiasi attestazione nei
rapporti tra privati, tra privati e
pubbliche amministrazioni e tra
amministrazioni. AZZERAMENTO
CERTIFICATI: Secondo il ministero dell’Innovazione ogni anno si
producono 35 milioni di certificati con un costo per i cittadini di
13,50 euro per documento. Il codice punta ad azzerare il numero
dei certificati necessari attraverso la trasmissione dei documenti tra amministrazioni e la condivisione del database.
E-MAIL INVECE DI POSTA TRADIZIONALE: Ogni messaggio email al posto di una lettera tra amministrazioni fa risparmiare allo
Stato, secondo i calcoli del ministero, oltre 18 euro. L’e-mail compresa l’archiviazione costa 1-2 euro invece dei 20 della lettera tradizionale.
Nuova versione per il super-programma di posta elettronica secondo la filosofia del software libero
«Overlook», un caso da manuale
Il webmailer sostenuto dal Comune di Riva del Garda
di MARIO A. SANTINI
Il nuovo software Overlook 3.0
(www.openit.it/index.php/openit/prodotti_gpl/overlook), più sicuro e più veloce piace al comune di Riva del Garda che ha deciso di investire nel progetto.
Il Webmailer, un programma di
posta elettronica via Internet, esce
in questi giorni con una nuova versione che vede notevoli cambiamenti. Gran parte del codice è stato riscritto, l’interfaccia ripensata per essere più "amichevole"
possibile, le prestazioni sono state ottimizzate notevolmente, ma
la novità più interessante è forse
il modulo gpg (Gnu Privacy Guard,
guardiano della privacy).
Grazie a questo nuovo modulo
il programma è in grado di inviare e ricevere e-mail cifrate o firmate, ovvero con il testo in chiaro ma
con un codice allegato in grado di
stabilire se il contenuto della email è stato alterato rispetto all’originale. Un contributo notevole sulla sicurezza, difficile da trovare nei programmi accessibili via
browser web. La funzionalità di sicurezza, infatti, è disponibile nei
principali programmi che si utiliz-
zano sul proprio computer; però,
sui client disponibili su Web non
c’era ancora questa funzionalità.
Ora chiunque utilizzi Overlook è
in grado di spedire e-mail cifrate
da qualunque parte del mondo
utilizzando solo un browser, come se fosse sul computer del proprio ufficio o di casa.
Con la versione 3.0, rilasciata
dagli sviluppatori proprio in questi giorni, Overlook si avvia ad essere un prodotto maturo e com-
pleto. La sua caratteristica principale è stata quella di assomigliare, non solo nel nome, ma anche
nell’aspetto al più noto client di
Microsoft Outlook Express, con il
pregio di riportare tutta la comodità dell’emailer tradizionale su
un browser web. Una sintesi fra le
necessità di un utente con la casella di posta molto ricca di contenuti e con necessità raffinate di
utilizzo, e la praticità di accedere
alla propria casella di posta da
ogni parte della rete.
Grazie al nuovo modulo di sicurezza il programma è diventato allettante per le pubbliche amministrazioni, che possono centralizzare la posta, garantendo così la
possibilità di fare copie di salvataggio o comunque di depositarla su sistemi molto più stabili e sicuri del semplice pc alla scrivania.
Per tutto il lavoro sono stati necessari due intensi mesi di svilup-
Motore di ricerca e molto altro: il segreto nell’approccio plurimo al Web
I dieci anni quasi d’oro di Yahoo!
Yahoo!, il primo motore di ricerca su Internet, ora
diventato uno dei colossi del Web offrendo una miriade di servizi a 345 milioni di utenti in tutto il mondo,
compie dieci anni. Yahoo!, superata negli anni scorsi
la crisi della bolla delle dotcom, le aziende legate al
web, gode ora di ottima salute. L’anno scorso il fatturato del gruppo ha raggiunto i 3,6 miliardi di dollari
e l’azienda, che si trova nei pressi di San Francisco, ha
7.600 dipendenti in tutto il mondo. Yahoo! non sembra soffrire della concorrenza degli altri motori di ricerca, come il numero uno Google. Il perché è semplice da capire: Yahoo! ha conservato un approccio plurimo, offrendo, oltre al motore di ricerca, indirizzi
email, notizie, negozi virtuali, guide turistiche, offerte di lavoro, video musicali, agenzie per incontri sentimentali, messaggerie istantanee o anche strumenti
di investimenti finanziari online. Il motore di ricerca,
come molti miracoli californiani, è nato quasi per caso. Due studenti dell’università di Stanford, a Palo Alto, vicino a San Francisco, David Filo e Jerry Yang, decisero, il 2 marzo 1995, di trasformare in una impresa seria la mini-guida che Jerry aveva pubblicato su
Internet, «Jerry’s Guide to the World Wide Web». L’idea
- geniale allora, anche se oggi sembra banalissima- era
di vendere attraverso Internet una serie di beni, organizzando una sorta di meta-negozio virtuale.
po, ma è stato fondamentale anche l’interesse del comune di Riva del Grada che ha creduto in
Overlook investendoci. Il software è tutto disponibile in rete in
quanto è licenziato tramite la Gpl
- General Public License. Si tratta
anche di un esempio da manuale
di applicazione di business sul free
software, in quanto Riva del Garda non ha pagato tutto il prodotto, come nel caso di una licenza
d’uso di Outlook, ma ha finanziato solo la realizzazione delle componenti che le interessavano maggiormente. Ora questo investimento è disponibile a tutti, grazie
alla scelta della Gpl, sicuramente
i Comuni o altri enti, aziende che
sceglieranno di utilizzare Overlook si avvantaggeranno di questo,
ma se la comunità cresce, cresceranno le esigenze e anche l’impegno dei programmatori. Il prodotto diverrà così più robusto, affidabile, sicuro e ricco di funzionalità.
Speriamo che la "scommessa"
del Comune di Riva e degli sviluppatori di Overlook sia vinta, anche per dimostrare come nel mercato del software le dimensioni
che contano sono principalmente quelle virtuali.
7
Quotidiano.Net. Il palinsesto sarà
organizzato su due livelli: quello
nazionale e internazionale, e quello locale. L’attenzione sarà puntata su sport, spettacolo, e vita cittadina. I lettori, attraverso le loro
testimonianze, saranno al centro
della rubrica «Vox populi». La
webtv avrà anche contenuti speciali: la rubrica «Il Resto dell’Economia», sarà curata dal direttore
Giancarlo Mazzuca; «Il punto sul
campionato» parlerà di calcio e
sarà a cura del giornalista Giuseppe Tassi; «Mondo Rossoblù» avrà
per protagoniste le voci Giuseppe Tassi e del collega Stefano Biondi; Angelo Costa condurrà «Basket
City»; infine per «RdC Pole Position» Leo Turrini.
FREE SOFTWARE
Il sapere
libero
è sviluppo
Ciò che viene scritto fra le
righe del sorgente di un programma non sono solo informazioni che saranno tradotte
da una macchina ed eseguite.
Nel codice sorgente c’è conservata anche l’idea del programmatore che ha scritto il
software di come esso doveva funzionare. Leggendo i sorgenti si estrapola lo schema
primario del software, l’approccio adottato per risolvere il problema. Certo, un
esperto lo può ricavare anche
dal codice binario, quello eseguito dalla macchina e che
normalmente viene consegnato all’utente finale.
Osservando che cosa il programma fa e ricostruendo a
ritroso le operazioni si possono capire molte cose. Ma c’è
un forte limite anche a questa
tecnica d’analisi. Senza i sorgenti originali è molto difficile capire certi comportamenti o alcuni passaggi chiave.
Queste informazioni molto importanti per lo sviluppo dei
nuovi programmi. Ad esempio due programmatori che
realizzano un software che risolve lo stesso problema, potrebbero scrivere due programmi molto differenti, che
funzionano diversamente, con
problemi e pregi diversi. Se
un terzo programmatore cominciasse a risolvere lo stesso problema realizzerebbe
senz’altro qualcosa di paragonabile al lavoro dei primi due,
ma se avesse l’opportunità di
sbirciare nel codice dei suoi
predecessori, avrebbe ottime
possibilità di produrre un software molto migliore dei precedenti. Thomas Edison, ad
esempio, ebbe bisogno di un
migliaio di tentativi prima di
riuscire a realizzare una lampadina funzionante. Certo nel
software è più semplice, ma
se si sbaglia non si avranno
mai tutte le possibilità che
hanno permesso a Edison di
correggersi e diventare famoso. Insomma, oggi abbiamo la
lampadina perché un signore
ha avuto il coraggio di investirci tutto il tempo necessario per realizzarla, incurante
delle spese. Di certo non è la
filosofia preferita delle aziende, nemmeno di quelle legate all’alta tecnologia. La libera scelta delle aziende sarà
sempre orientata al profitto e
alla riduzione dei costi, ma è
poca l’innovazione che può
essere realizzata attraverso
questo "dogma". Se Edison
avesse avuto una sola possibilità, fallita questa avrebbe dovuto rinunciare al progetto.
Sicuramente avrebbe avuto
un certo vantaggio potendo
esaminare eventuali tentativi
precedenti. Ma se la conoscenza non viene divulgata, se
ognuno è costretto a partire
daccapo, non potremmo arrivare alla lampadina a meno
che non ci si dedichino un numero considerevole di persone. Accedere al codice sorgente dei programmi significa anche questo: accelerare lo sviluppo della tecnologia.
M. A. S.