liee075009_Il gufetto Gerardo

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liee075009_Il gufetto Gerardo
Percorso dal 3D al 2D
Osserviamo e rappresentiamo la realtà da due punti di
vista diversi
“Il gufetto Gerardo”
Classe I C
AMBITO
SPAZIO E FIGURE
Traguardi di competenza
Riconosce la propria
posizione e quella di
oggetti nello spazio.
Obiettivi di apprendimento
Ob. 1 Percepire la propria posizione
nello spazio e stimare distanze a
partire dal proprio corpo (fine classe
terza).
Ob. 2 Comunicare la posizione di
oggetti nello spazio fisico, sia
rispetto al soggetto, sia rispetto ad
altri, usando termini adeguati (sopra/
sotto, davanti/dietro, destra/sinistra,
dentro/fuori) (fine classe terza).
Rappresenta forme del
piano e dello spazio.
Abilità
CLASSE PRIMA

Rappresentare e collocare se stessi in
uno spazio fisico, avendo come
riferimento altre persone e oggetti

Saper localizzare oggetti nello spazio
fisico, sia rispetto a se stessi, sia
rispetto ad altre persone o oggetti

Riconoscere in oggetti dell’ambiente i
più semplici tipi di figure geometriche

Usare termini adeguati (sopra/sotto,
davanti/dietro, dentro/fuori…)
Conoscenze
CLASSE PRIMA

Concetti spaziali e topologici

Collocazione di oggetti nello spazio
fisico e nelle tabelle

Le principali figure geometriche piane
(quadrato,
rettangolo,
triangolo,
cerchio)
Il nostro percorso si propone di far acquisire agli alunni la capacità di:
• Posizionare gli oggetti in uno spazio definito, seguendo istruzioni date;
• Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto,
sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto,
davanti/dietro, destra/sinistra…)
• Riconoscere e denominare le principali figure geometriche piane;
• Osservare la realtà da punti di vista diversi;
• Rappresentare in 2D un paesaggio realizzato in 3D.
Il progetto propone la fiaba come contesto narrativo dal quale partire per poi rappresentare
un paesaggio da punti di vista diversi: partire dal punto di vista frontale per giungere alla
rappresentazione dall’alto.
Il pretesto della fiaba e la lettura animata permettono di strutturare una situazione di
insegnamento/apprendimento stimolante, divertente e piacevole.
Il percorso privilegia l’esperienza e la didattica laboratoriale.
Tutta la progettazione è improntata all’interdisciplinarità; le esperienze si sono svolte in un
clima prettamente ludico, attraverso modalità di cooperative learning e tutoring fra pari.
L’insegnante promuove la riflessione sui concetti proposti e l’acquisizione di competenze
attraverso: conversazioni, formulazione di domande-stimolo, osservazioni, letture, attività
ludiche, lavori individuali e di gruppo.
Pupazzo
Pasta colorata e spago
Materiali di recupero (carta di
giornale, rotoli di carta igienica
e scottex, scatole, tappi di
plastica e sughero…)
Oggetti reperibili in aula (colla,
gomme, barattoli, post-it, carta
e cartone, Das…)
Fogli, quaderni e matite
L’intero percorso si è svolto all’interno dell’aula.
•
•
•
•
Per la messa a punto preliminare nel gruppo LSS: 2 ore;
Per la progettazione specifica e dettagliata nella classe: 8 ore;
Tempo scuola di sviluppo del percorso: 15 ore;
Per la documentazione: 14 ore.
Il percorso si propone di stimolare i bambini ad osservare la realtà da punti di vista diversi, con curiosità e
sguardo critico, ad analizzare ogni elemento nel suo contesto spaziale e a scoprire che può essere rappresentato
in vari modi, in base alla posizione dell’osservatore (lavorando con alunni di classe 1^, abbiamo preferito
prendere in considerazione solo 2 punti di vista: quello frontale e quello dall’alto). Abbiamo pensato che
proporre un semplice «dettato topologico» non fosse abbastanza motivante; da qui è cominciata la stesura di
una fiaba che ci permettesse di catturare l’interesse degli alunni, calandoli in una situazione verosimile. Anche
la lettura animata della storia si è dimostrata estremamente efficace.
Tutta la progettazione è improntata all’interdisciplinarità: le attività promuovono la capacità
di ascoltare, comprendere e comunicare oralmente, di operare con figure geometriche, di orientarsi
e collocare nello spazio (reale e rappresentato) oggetti e immagini, di orientarsi nel tempo per
ricostruire l’ordine cronologico degli eventi. Inoltre, attraverso la realizzazione di un plastico
(raffigurante l’ambiente della storia) e la successiva rappresentazione grafica, i bambini hanno
avuto la possibilità di riprodurre in 2D un paesaggio realizzato in3D (oltre a sperimentare
tecniche artistiche).
Abbiamo letto una fiaba che i bambini conoscevano già (l’avevamo utilizzata per
presentare il numero 4):
I musicanti di Brema
Abbiamo distribuito a ciascun alunno un foglio, che è stato
diviso a metà; abbiamo poi chiesto ai bambini di disegnare,
nella parte a sinistra, l’ambiente in cui si svolge la storia
(dopo aver concordato gli elementi da rappresentare e cioè
il bosco, la casa, la strada).
Abbiamo poi chiesto di disegnare, nella parte destra, gli stessi
elementi del paesaggio come se fossero visti da qualcuno che vola in
alto…
La maggioranza dei bambini ha riprodotto ciò che aveva già disegnato
a sinistra…
Rispettando le aspettative,
tutti i bambini hanno scelto
la prospettiva frontale e la
maggioranza ha aggiunto
almeno uno degli animali
protagonisti (anche se non
richiesto).
O
sopra
…
Il tuo disegno è
uguale a quello
precedente…
Qualcuno è rimasto perplesso e ha cominciato a pensare…
Questi bambini erano
tutti vicini tra loro e
probabilmente si sono
influenzati a vicenda…
Io ora ho disegnato
solo il fuori della casa,
perché se uno vola in
alto il dentro non lo
vede.
Due bambini sono rimasti a lungo senza disegnare niente e poi hanno
prodotto questo…
Anche loro erano
seduti in due
banchi vicini…
Io ho capito che il disegno deve
essere diverso da quello di prima…
ma non so come fare!
Fase
1
Ascoltiamo la storia del gufetto Gerardo
Come sono
triste! Chi
mi potrà
aiutare?
Poi, con la pasta colorata
e lo spago, realizziamo
il nostro braccialetto
«magico» ( e intanto
contiamo fino a 12…)
Dopo prepariamo i vari elementi per comporre il plastico:
i petali e i fiori
Poi, mentre la maestra legge le indicazioni,
mettiamo tutti gli elementi al posto giusto
e ricostruiamo il paesaggio della radura!
il riccio
i cespugli
il mattone e la
lucertola…
Mentre i vari gruppi si alternano per realizzare il plastico, gli altri bambini colorano un cartellone
e le immagini che serviranno per ricostruire la storia, seguendo la successione temporale degli eventi.
«Si vede solo il sopra delle cose!»
Poi impariamo che gli oggetti
hanno forme geometriche…
L’albero e i funghi sono a forma
di cerchio, il mattone è un
rettangolo, il prato è quadrato e
i petali dei fiori sono tanti
piccoli triangoli!
…e coloriamo le forme geometriche con i colori del plastico:
il triangolo giallo come i petali dei fiori;
il cerchio verde scuro come la chioma dell’albero del gufo;
il quadrato verde chiaro come il prato;
il rettangolo arancione come il mattone della lucertola Gina.
(per individuare la forma
delle case, i bambini
hanno avuto bisogno
dell’aiuto dell’insegnante…)
Se guardo il banco dall’alto
vedo solo un quadrato
Il barattolo delle matite,
la colla, il cestino hanno
la forma tonda:
sono cerchi!
Non li abbiamo trovati…
così li abbiamo fatti noi,
piegando un post-it!
Perciò il rettangolo
ha due lati lunghi e
due corti, invece
quelli del quadrato
sono tutti uguali
…
…e della cattedra
vedo solo il sopra
che è un rettangolo
Anche i libri e i quaderni
hanno la forma dei
rettangoli!
È un quadrato!
Quelli a cui vi riferite
si chiamano LATI!
NOOO! È un
rettangolo perché
quei due sono più
lunghi e gli altri
sono corti…
Coloriamo:
i rettangoli di blu, i quadrati di arancione,
i triangoli di verde e i cerchi di rosso.
Poi, con le frecce, li «trasciniamo» nella
casella giusta.
Quest’attività è servita anche per verificare la capacità di riconoscere le principali figure geometriche
piane; abbiamo poi mostrato ai bambini le varie figure e, oralmente, abbiamo chiesto loro di denominarle.
Riuscite a
riconoscere
questi
elementi?
i fiori
la chioma
dell’albero
E questo? Vediamo
un po’… cosa
manca? Ma sì!
Questa è la strada!
un
cespuglio
il
mattone
i funghi
Tutti gli elementi del prato sono tornati al loro posto!
Il gufo Gerardo è felice!!!
Grazie
a tutti per
l’aiuto!
Abbiamo chiesto ai bambini di disegnare nuovamente il paesaggio
della fiaba «I musicanti di Brema», dal punto di vista del gufo
Gerardo (che, guarda caso, stava svolazzando
proprio da quelle parti…)
Il 97% dei bambini ha rappresentato le chiome
degli alberi e il tetto della casa.
La rappresentazione del tetto non è corretta, ma i bambini hanno comunque
capito che «il gufo quando vola vede solo il tetto della casa».
In effetti abbiamo lavorato sulla rappresentazione dall’alto degli oggetti
dell’aula e degli elementi del plastico e non abbiamo dato nessuna
informazione che potesse far capire loro come si rappresenta un tetto…
Così utilizzando la
LIM e Google maps
abbiamo osservato
dall’alto la nostra
città, le strade,
le piazze e i tetti
delle case…!
E questa è Piazza
Dante con la
nostra scuola.
Al termine del percorso possiamo affermare che i traguardi previsti in fase di progettazione sono stati
raggiunti. La maggioranza dei bambini ha dimostrato di saper riconoscere e denominare le figure geometriche
piane presentate e di saper rappresentare in 2D un paesaggio realizzato in 3D; gli alunni si sono resi conto
che, cambiando il punto di osservazione, varia anche la rappresentazione degli oggetti e sono stati in grado
di riprodurre graficamente un ambiente visto dall’alto.
La metodologia prescelta si è rivelata efficace: il contesto narrativo e la realizzazione del plastico hanno
suscitato l’interesse dei bambini, che si sono mostrati motivati e collaborativi, assumendo un ruolo attivo
durante tutto il percorso.
Ci siamo rese conto che progettare attività basate su una didattica di tipo laboratoriale, strutturate in base
alle caratteristiche del gruppo (tenendo conto dell’età dei soggetti e delle loro esperienze pregresse) è un
lavoro impegnativo e complesso; comunque se il processo di insegnamento/apprendimento riguarda
l’esperienza diretta e coinvolge attivamente l’alunno, le possibilità di successo sono maggiori.