Dispensa su Internet

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Dispensa su Internet
Università degli Studi di Trento – Facoltà di Ingegneria
Corso di Fondamenti di Informatica
Anno Accademico 2001/2002
Dispensa su Internet
Vincenzo D'Andrea – Ottobre 2001
1 ottobre 2001
Indice
1.
INTRODUZIONE........................................................................................................................... 2
2.
DEFINIZIONE DI INTERNET..................................................................................................... 2
2.1
CLIENT-SERVER ................................................................................................................................ 2
3.
SERVIZI.......................................................................................................................................... 3
4.
PROTOCOLLO TCP/IP................................................................................................................ 4
4.1
GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROTOCOLLO ................................................................................... 4
4.2
FORMATO DEI PACCHETTI .................................................................................................................. 5
5.
NOMI E INDIRIZZI ...................................................................................................................... 5
6.
DOMINI .......................................................................................................................................... 6
6.1
I DOMINI DI ALTO LIVELLO ATTUALI ................................................................................................... 6
6.2
I NUOVI DOMINI DI ALTO LIVELLO ...................................................................................................... 6
7.
TRASMISSIONE FILES CON FTP ............................................................................................. 7
8.
LA POSTA ELETTRONICA ........................................................................................................ 7
8.1
STRUTTURA DI UN MESSAGGIO .......................................................................................................... 8
8.2
MIME ED ATTACHMENTS ................................................................................................................. 8
8.3
LE FUNZIONALITÀ DI UN SISTEMA DI GESTIONE EMAIL ....................................................................... 8
BIBLIOGRAFIA........................................................................................................................................... 9
APPENDICE 1:
BIT & BYTES ........................................................................................................ 10
APPENDICE 2:
IL SISTEMA BINARIO........................................................................................ 10
Indice
1 ottobre 2001
1. Introduzione
Questa dispensa raccoglie gli appunti relativi alle lezioni su Internet del corso di
Fondamenti di Informatica, preparati da alcuni studenti (Francesco Franceschini e
Matteo Frisinghelli nell’anno accademico 1996-97; Roberto Lodola, Luca
Mantovani e Emiliano Tamè nell’anno accademico 1997-98), rivisti ed integrati da
Vincenzo D’Andrea. La presente versione viene messa a disposizione degli studenti
per fornire materiale di studio.
Il merito di aver raccolto negli appunti il materiale presentato a lezione va sicuramente
agli studenti che si sono fatti carico di questo lavoro, mentre la responsabilità dei
contenuti e le eventuali imprecisioni sono responsabilità del docente. Eventuali
commenti o segnalazioni di errori possono essere inviate a <[email protected]>.
2. Definizione di Internet
La rete Internet è un insieme di calcolatori collegati fra loro: nei collegamenti le
informazioni viaggiano come segnali elettrici attraverso reti telefoniche o altri canali
di comunicazione. La definizione più generale di Internet si basa su due aspetti: il
protocollo e la configurazione.
Il protocollo è l’insieme di definizioni che regolano lo scambio di informazioni tra
computer in rete. Tutti i computer collegati alla rete Internet devono essere in grado di
scambiare informazioni con altri computer utilizzando il protocollo TCP/IP
(presentato nel successivo punto 4), sia direttamente che indirettamente per mezzo di
opportuni punti di “traduzione” tra protocolli diversi (gateway). Un computer
collegato alla rete Internet è detto “host”.
Dal punto di vista della configurazione, Internet è una rete di reti. Ciascuna rete gode
di autonomia sia dal punto di vista tecnico (quali modalità di connessione utilizzare,
quali sistemi operativi, ...) che dal punto di vista della gestione. A livello centrale
vengono gestiti gli aspetti legati al regolare le risorse comuni (i nomi dei computer
connessi alla rete, i nuovi servizi e protocolli, ...). Anche dal punto di vista dei costi
del collegamento è utilizzata una struttura gerarchica che fraziona i costi fino agli
utenti finali.
Una maniera più legata alle funzionalità definisce Internet in base ai servizi forniti,
quindi è parte di Internet un host che può accedere ai servizi della rete o fornirne.
2.1 Client-Server
La modalità di funzionamento della maggior parte delle attività svolte con Internet si
basa sul paradigma client-server. Il server mette a disposizione di altri computer della
rete un servizio (ad esempio, accesso a informazioni) - nel computer server è presente
un applicazione che gestisce l’erogazione del servizio. Un altro computer della rete ha
il ruolo di client: gli utenti di tale computer possono utilizzare uno specifico
programma per accedere al servizio fornito dal server. Lo scambio di dati avviene tra
il programma client ed il programma server.
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3. Servizi
Nella rete Internet vi sono numerosi “servizi” attivi. Alcuni servizi sono standard ma
pressoché chiunque potrebbe definire, realizzare e mettere a disposizione un nuovo
servizio. I principali servizi standard disponibili in Internet sono quelli sotto elencati.
• WWW (World Wide Web)
Il servizio WWW ha lo scopo di permettere un efficace scambio di informazione. Il
servizio si basa sul concetto di ipertesto, un testo che può essere letto seguendo più
percorsi di lettura e che può essere frammentato in più documenti. Nell’accezione
data al termine in ambito Web, i documenti dell’ipertesto possono essere ovunque
nella rete Internet. Il servizio WWW domina oggi l’uso di Internet, al punto che
questo servizio viene spesso confuso con l’intera Internet.
• FTP (File Transfer Protocol)
Il servizio FTP viene utilizzato per il trasferimento di file da un computer ad un
altro. In pratica, un file presente sul disco di un computer remoto può essere
trasferito sul proprio PC e viceversa.
• E-Mail
Sistema di posta elettronica utilizzato dagli utenti della rete per scambiare
messaggi. Oltre a messaggi di semplice testo, è possibile allegare ai messaggi di
posta elettronica anche file di vario tipo (Audio, software, grafica, ...).
• News
Si tratta di gruppi di discussione e di scambio di materiale informatico. La modalità
di funzionamento è analoga a quella di una bacheca, o meglio alle bacheche
elettroniche dei BBS (Bulletin Board System). Ciascun utente può appendere il
proprio messaggio e/o leggere tutti o parte dei messaggi. I Newsgroup (le
bacheche) sono organizzati in una gerarchia a seconda degli argomenti trattati.
Il nome di un newsgroup è composto da una serie di informazioni che permettono
di identificarne il contenuto. Ad esempio, comp.os.win95.bugs. La parte “comp” è
comune a tutti i newsgroup che trattano di informatica; la parte “OS” ne identifica
un sottoinsieme, quelli che trattano di sistemi operativi; la parte “WIN95” restringe
il campo al sistema Windows 95; infine la parte “BUGS” indica quale particolare
aspetto del sistema W95 viene trattato nel newsgroup.
• Telnet
Il protocollo Telnet è il principale tra quelli che permettono il cosiddetto “login
remoto" cioè la possibilità di operare con un sistema remoto. Inizialmente
progettato come sistema di collegamento di una rete di terminali ad un computer
remoto che elabora e distribuisce le informazioni, Telnet utilizza principalmente
sistemi Linux o Unix (sistemi operativi che permettono la multiutenza). Quando si
utilizza Telnet, le operazioni svolte vengono eseguite sulla macchina remota
mentre l’input e output avvengono con la macchina locale
• Comunicazione interattiva
Attraverso la rete Internet è possibile dialogare con altri utenti (purché questi siano
contemporaneamente collegati alla rete) attraverso “chat line”, gestite da appositi
programmi (IRC e simili). Attraverso l’utilizzo di programmi tipo NetMeeting, con
gli opportuni dispositivi hardware, è inoltre possibile effettuare un collegamento
audio e/o video (per esempio videoconferenze) in tempo reale e a bassi costi. Una
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potenzialità ancora poco sfruttata ma con enormi potenzialità è l’interoperabilità tra
la comunicazione vocale su Internet ed il telefono standard.
• Collaborazione
Oltre alla semplice comunicazione tra utenti, è possibile utilizzare la rete come
supporto alla vera e propria collaborazione nell’ambito di un gruppo di lavoro. Ad
esempio, sono disponibili applicativi che permettono la condivisione di
applicazioni (la schermata di un programma qualsiasi viene mostrata a due utenti
connessi alla rete, gli utenti possono prendere a turno il controllo
dell’applicazione), l’utilizzo di “lavagne trasparenti” (nel caso dell’applicazione
condivisa, una lavagna è una sorta di foglio trasparente sovrapposto alla finestra
dell’applicazione, sul quale gli utenti possono fare annotazioni, schizzi, etc.),
l’accesso controllato a database di informazioni, etc ...
• Altro ...
Altri servizi hanno a che fare con il reperimento di files (archie), le informazioni su
utenti di utenti di un sistema (finger), archivi di file di testo (gopher), database di
informazioni indicizzate (wais), giochi di ruolo (muds), ...
I programmi client utilizzati per accedere ai vari servizi possono essere specifici per
accedere ad un singolo servizio (ad es. un programma per la posta elettronica) oppure
possono operare con più servizi (ad es. un browser web).
4. Protocollo TCP/IP
4.1 Gli elementi costitutivi del protocollo
Per gestire la comunicazione tra più elaboratori in rete è indispensabile utilizzare in
tutti gli elaboratori un unico sistema di trasmissione dei dati (chiamato protocollo).
sistema trasmettente
Sistema ricevente
APPLICAZIONE
APPLICAZIONE
FRAMMENTAZIONE
TCP
(trasmissione)
RICOSTRUZIONE
INDIRIZZO
IP
(rete)
INDIRIZZO
FISICO
FISICO
Nella rete Internet viene utilizzato il protocollo TCP/IP (Trasmission Control Protocol
/ Internet Protocol), formato da vari protocolli di trasmissione e di gestione della
comunicazione in rete. Proprio per sottolineare il fatto che è costituito da numerosi
protocolli specifici, il TCP/IP viene definito una “protocol suite”. Il protocollo TCP/IP
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è basato su una struttura a strati (layer). Nello schema viene presentata la struttura
logica degli strati del protocollo TCP/IP.
Lo strato di applicazione è quello in cui i dati da trasmettere vengono preparati prima
della trasmissione e dove vengono interpretati ed utilizzati dopo la ricezione.
Il successivo strato (generalmente detto “di trasporto”) ha il compito di ricevere i dati
dall’applicazione e gestirne la frammentazione in pacchetti durante la trasmissione e
la ricostruzione in ricezione. Oltre alla funzione di frammentazione/ricostruzione il
TCP si incarica anche di garantire la trasmissione dei dati: se l’applicazione non
riceve una segnalazione di errore, i dati sono stati certamente recapitati al destinatario.
Un altro protocollo di gestione dello strato di trasmissione è UDP (User Datagram
Protocol). Questo è utilizzato dalle applicazioni che non necessitano delle
caratteristiche di garanzia di trasmissione date da TCP e devono accedere il più
semplicemente possibile allo strato di rete (IP). In particolare UDP viene utilizzato
spesso in reti locali e per applicazioni in cui la verifica dell’integrità dei dati
trasmessi/ricevuti viene comunque svolta a più alto livello (ad es. condivisione di
dischi).
Lo strato inferiore (generalmente detto “di rete”) gestisce gli indirizzi di rete dei due
computer coinvolti nello scambio di dati e la consegna di quanto ricevuto al
protocollo dello strato superiore (ad es. TCP o UDP).
Lo strato fisico, infine, gestisce l’inoltro dei dati da trasmettere ai dispositivi
elettronici di collegamento alla rete vera e propria.
4.2 Formato dei pacchetti
Ciascuno degli strati attraverso cui passano i dati da trasmettere aggiunge ai dati una
intestazione (header) contenente alcune informazioni gestite dai protocolli dello strato.
Lo schema sotto riportato presenta un pacchetto di informazioni pronto ad essere
trasmesso in rete.
header IP
header TCP
• Destinatario
• N° ordine
• Mittente
• Applicazione
DATI
• Protocollo
Tra le informazioni che il TCP inserisce nel proprio header vi sono un numero
d’ordine progressivo (che permette di ricostruire i dati frammentati) e un indicazione
di quali siano le applicazioni che trasmettono e ricevono i dati (il codice usato è detto
“numero di porta”). Il protocollo IP inserisce nel proprio header varie informazioni tra
cui gli indirizzi del sistema di provenienza (mittente) e di destinazione (destinatario) e
il codice del protocollo dello strato di trasporto (TCP o UDP).
5. Nomi e Indirizzi
Un nome di un host Internet è formato da una sequenza di caratteri il cui significato è
descritto nella successiva parte 6. Il nome è utilizzato per la facilità di memorizzarlo e
per la possibilità di assegnare un significato evidente agli occhi degli utenti di Internet.
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Ad esempio, il nome “www.unitn.it” indica l’host che gestisce il servizio WWW per
l’Università di Trento.
I programmi ed i sistemi che permettono agli utenti di operare con la rete utilizzano
una rappresentazione diversa per individuare gli host della rete. Viene utilizzato un
indirizzo numerico, contenuto in 32 bit. La conversione tra indirizzi numerici e nomi
viene effettuata da appositi server detti “Name Server”.
6. Domini
Il sistema di nomi di host in Internet si basa su una suddivisione gerarchica. Più nomi
di macchine fanno riferimento ad un dominio, più nomi di domini fanno riferimento
ad un dominio di alto livello (“top level domain”).
Un indirizzo Internet (ad es. www.unitn.it oppure aleph.italy.xyz.com) può essere letto
a tre livelli diversi:
• Un dominio di alto livello. Nell’esempio: “.it” oppure “.com”
• Un dominio (insieme di computer gestiti da una organizzazione o parte di essa).
Nell’esempio: “unitn” nel top level domani “.it” (l’Università di Trento) oppure
”italy.mbs” ne top level domain “.com” (il dipartimento che si occupa dell’Italia
nella ditta MBS)
• Un calcolatore oppure un servizio della rete. Nell’esempio: “www” nel dominio
“unitn.it” oppure “aleph” nel dominio “italy.mbs.com”.
6.1 I domini di alto livello attuali
I domini di alto livello sono suddivisi in sette domini funzionali. Uno di questi è
ulteriormente suddiviso in tutti i nomi abbreviati di nazioni. I principali domini di alto
livello sono:
• .com
per organizzazioni a carattere commerciale
• .edu
per organizzazioni di ricerca, educative e culturali americane
• .gov
per enti del governo americano (esclusi quelli militari)
• .mil
per enti delle forze militari statunitensi
• .net
per organizzazioni che forniscono servizi di rete
• .org
per altre organizzazioni (ad es., non commerciali)
• .con
nome fittizio per i top level domain di connotazione geografica.
Viene sostituito dalla specifica abbreviazione di un Paese. Esempi:
•.it Italia
•.fr Francia
•.de Germania
•.uk Inghilterra •.ar Argentina
•.mn Mongolia •.hk Hong Kong
•.my Malesia
•.tr Turchia
•.ca Canada
•.ir Iran
•.cg Congo
6.2 I nuovi domini di alto livello
In seguito all’esplosione nell’uso di Internet, la richiesta di domini è notevolmente
incrementata e la stessa definizione dei domini di alto livello è attualmente ritenuta
inadeguata all’uso di Internet (specialmente in riferimento alle attività di carattere
commerciale). Nel novembre del 2000, sono stati definiti sette nuovi domini di top
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level, al momento non del tutto operativi, che si aggiungeranno a quelli attualmente
utilizzati. I nuovi domini sono:
• .biz
per attività di “business” (http://www.nic.biz/).
• .info
per scopi vari (http://www.afilias.info/)
• .name
per gli individui (http://www.nic.name/).
• .aero
per l’industria aerospaziale (http://www.sita.int/aero/info/index.asp).
• .coop
per società cooperative (http://www.cooperative.org).
• .museum
per musei (http://www.musedoma.org/).
• .pro
per professionisti (http://www.register.com/).
Per i primi tre domini top level (biz, info e name) l’attivazione è imminente ed è
possibile registrare un dominio (ottobre 2001).
7. Trasmissione files con FTP
Il servizio FTP è dedicato al trasferimento di files tra host di Internet. Ci sono due
modalità di utilizzo di FTP: utilizzando sistemi in cui si ha a disposizione un accesso
(username e password) oppure utilizzando sistemi ad accesso libero (utilizzando come
username “ftp”, e come password il proprio indirizzo di posta elettronica.
Il programma client, attraverso cui accedere al servizio, può presentare all’utente un
interfaccia a caratteri (il programma ftp per Unix) oppure grafica (il programma fetch
per Macintosh oppure winftp per Windows).
Le principali funzionalità che sono previste dal protocollo sono le seguenti (in
maiuscolo il nome del comando previsto dal protocollo):
• GET: trasferimento di file dal sistema remoto al sistema locale
• PUT: l’inverso
• CD: il cambiamento di directory di lavoro sul sistema remoto
• LCD: idem, sul sistema locale
• DIR, LS: elenco dei file contenuti nella directory di lavoro nel sistema remoto (con
più o meno dettagli sui file)
• ASCII: predispone la trasmissione di file di testo standard (non formattato)
• BINARY: predispone la trasmissione di file non testuali
• MGET, MPUT: analoghi a GET e PUT, per trasferire più file con un solo
comando,
8. La posta elettronica
Per potersi avvicinare all'utilizzo della posta elettronica (E-mail) è necessario
conoscere come è strutturato un indirizzo: nel caso più generale, un indirizzo di Email è strutturato in due parti, separate dal simbolo @. Le due parti indicano l’utente e
l'host (macchina collegata alla rete, comprensivo di nome del dominio). Ad esempio,
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nell’indirizzo [email protected]
ing.unitn.it l’host.
la stringa
dandrea indica l’utente e
I protocolli usati nel trasferimento di posta elettronica sono:
• SMTP (Simple Mail Transfer Protocol): per la spedizione di un messaggio e per il
trasferimento di un messaggio tra due host;
• POP (Post Office Protocol): per ricevere sul proprio PC un messaggio depositato su
un server di posta elettronica.
8.1 Struttura di un messaggio
Una messaggio di E-mail è diviso in due parti: una parte di intestazione (header) e una
parte di messaggio vero e proprio (body).
Nel header sono presenti numerose informazioni, contenute in “campi”. Il contenuto
di alcuni campi viente inserito dall’utente: l'indirizzo del destinatario (To), l’oggetto
del messaggio (Subject), eventuali indirizzi di persone che riceveranno copia del
messaggio stesso (Cc), eventuali indirizzi di persone che riceveranno copia del
messaggio all’insaputa degli altri destinatari (Bcc). Altri campi vengono compilati
automaticamente dal sistema di gestione della E-mail: l'indirizzo del mittente (From),
la data di spedizione (Date), un numero di riconscimento del messaggio (Message-Id).
La seconda parte della E-mail è formata dal body: corpo del messaggio in cui l’utente
inserisce il testo da inviare. Il messaggio E-mail standard può contenere solo caratteri
alfanumerici standard (niente lettere accentate).
8.2 MIME ed Attachments
Il protocollo MIME definisce delle estensioni allo standard e consente di allegare ad
un messaggio anche immagini, suoni, documenti formattati, fogli elettronici,
programmi. Dato che il protocollo per lo scambio di posta elettronica è definito per il
solo testo senza formato, tutti questi tipi di documenti vengono codificati dal gestore
dei messaggi. La codifica degli allegati consiste in una traduzione del contenuto in
caratteri alfanumerici che vengono poi inseriti nel messaggio di posta elettronica.
Il file che viene inserito in forma codificata nel messaggio E-mail viene chiamato
Attachment o Allegato.
Il MIME è quindi lo standard che permette di identificare, all’interno di un messaggio,
il testo “fittizio” (allegato codificato) distinguendolo dal vero e proprio testo.
8.3 Le funzionalità di un sistema di gestione Email
Nella gestione della posta elettronica sono coinvolti sia i programmi che hanno a che
fare con la trasmissione dei messaggi (detti genericamente MTA - Mail Transport
Agent) che i programmi con cui interagiscono gli utenti per inviare o ricevere i
messaggi (detti genericamente MUA - Mail User Agent). Le funzionalità qui descritte
sono quelle di un generico MUA.
Le due principali funzionalità di un MUA sono:
• invio di messaggi: all’utente viene richiesto di specificare i campi To, Subject, etc.
e di costruire il contenuto del messaggio (con un editor di testo oppure
incorporando un file preparato precedentemente)
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• la ricezione di messaggi: l’utente può leggere i messaggi ed in seguito richiederne
la cancellazione o la memorizzazione in contenitori diversi da quello utilizzato per
la posta in arrivo
Dopo aver ricevuto un messaggio, questo può essere utilizzato per una delle seguenti
operazioni:
• risposta (reply): vengono predisposti dal MUA il campo To, in base al From del
messaggio a cui si risponde, e il campo Subject, che riprende il Subject del
messaggio a cui si fanno precedere i caratteri “RE:” per indicare che si tratta di
risposta. In genere è possibile istruire il MUA in modo che il messaggio a cui si
risponde venga incluso in quello di risposta in modo da poterne citare delle parti (le
righe di testo del messaggio originale vengono precedute da un carattere che li
distingue, in genere “>“).
• inoltro (forward): il messaggio viene rispedito ad altro indirizzo, il messaggio
originale viene inserito in quello che si inoltra, con opportuni segnalatori di inizio e
fine, per distinguerlo da eventuali parti scritte da parte di chi inoltra.
• rispedizione (bounce, redirect): il messaggio viene rispedito ad altro indirizzo, non
viene data la possibilità di modificarne il contenuto, se chi riceve l’inoltro attiva un
messaggio di risposta, tale messaggio verrà indirizzato al mittente iniziale (non a
chi ha inoltrato).
Bibliografia
•
Un testo, reperibile in biblioteca, che fornisce una buona panoramica di Internet e
dei principali servizi è:
Calvo, Ciotti - Internet 2000:Manuale per l'uso della rete – Laterza - 1999
• Una introduzione alle problematiche relative alla privacy in Internet:
http://www.colossus.net/wepinsto/pgp/htu.html
• Una storia di Internet sintetica ma molto completa ed autorevole (è scritta dai
principali attori della nascita e dello sviluppo della rete) si trova in:
http://www.isoc.org/internet/history/brief.html
• Quasi tutti gli standard Internet vengono proposti e diffusi mediante documenti
chiamati RFC (Request For Comments). Gli RFC sono disponibili on-line, un sito
dove si trovano tutti i più recenti è: http://sunsite.auc.dk/RFC/
• Una descrizione (molto tecnica) della suite di protocolli TCP/IP si trova in:
Uyless Black, Il manuale TCP/IP, McGraw Hill, 1995
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Appendice 1:
bit & bytes
In un calcolatore l’informazione viene rappresentata in mediante segnali elettrici. La
maniera più semplice ed efficiente per trattare segnali elettrici è verificare la presenza
o assenza di segnale. Di conseguenza, per codificare l’informazione si possono
utilizzare due valori, corrispondenti a presenza/assenza. I due simboli utilizzati per
rappresentare i valori sono 0 e 1. Un bit è la più piccola unità di informazione
trattabile da un calcolatore, ovvero un valore 0 o 1. Avendo a disposizione due soli
simboli, si possono rappresentare i numeri con il sistema binario (Appendice 2).
Un gruppo di 8 bit viene definito byte. Un byte è quindi un numero binario di 8 cifre,
che può assumere 256 valori diversi: i numeri interi da 0 a 255.
I multipli utilizzati sono calcolati a fattori di 1024 (2^10) e sono: Kilobyte (1024
Byte), Megabyte (1024 Kilobyte), Gigabyte (1024 Megabyte), etc.
Per rappresentare i numeri negativi si utilizza il bit più significativo per indicare il
segno. Di conseguenza, a parità di bit utilizzati, il numero di valori positivi
rappresentabili si dimezza (ad esempio, per un byte rimangono 7 bit utili, con i quali
rappresentare i valori positivi da 0 a 127 e i valori negativi da -1 a -128).
Per rappresentare i numeri reali si utilizza la cosiddetta “rappresentazione in virgola
mobile”. I numeri vengono riportati ad una forma normale, i cui tutte le cifre
significative appaiono dopo la virgola (135.24 diventa 0.13524x1000). Vengono poi
immagazzinati separatamente, in numero opportuno di byte, il valore della parte
frazionaria (detta mantissa, 13524 nell’esempio) e il valore della potenza di dieci che
la moltiplica (detto esponente, 3 nell’esempio).
Per rappresentare i caratteri alfanumerici e di punteggiatura si utilizza generalmente il
codice ASCII (American Standard Code for Information Interchange) che fa
corrispondere 7 bit ad un carattere. Ad esempio: “A”=65, “B”=66, “(“=40, “)”=41,
etc.
Appendice 2: il sistema binario
Come premessa è bene ricordare che il sistema numerico che utilizziamo normalmente
è basato su una rappresentazione posizionale dei numeri. Ogni cifra ha un peso che
dipende dalla posizione nella sequenza di valori. Il peso viene assegnato con potenze
crescenti di un valore detto base. Ad esempio nel numero 3251 le cifre, lette da destra
verso sinistra, valgono: 1 unità (peso 10^0=1), 5 decine (peso 10^1=10), 2 centinaia
(peso 10^2=100), 3 migliaia (peso 10^3=1000).
Il numero di simboli usati per rappresentare le cifre è pari alla base utilizzata. Nel caso
usuale, si utilizzano 10 simboli: 0,1,2,3,4,5,6,7,8,9.
Il sistema binario è un sistema numerico posizionale a base 2. In tale sistema si
utilizzano due simboli: 0 e 1. Il peso delle posizioni è dato da potenze crescenti di due.
Ad esempio nel numero binario 10011 le cifre, lette da destra verso sinistra, valgono:
1x2^0, 1x2^1, 0x2^2, 0x2^3, 1x2^4 (ovvero 19 in base 10).
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