Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
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Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982
Scheda tratta da Mauro Natale, catalogo dei dipinti, Milano 1982 Luca Cranach il Vecchio Kronach, 1472 – Weimar, 1553 San Giovanni Battista Olio su tavola, 18, 3 x 12,5 cm (n. inv. 1037) Iscrizione (in basso): “[FU]IT HOMO MISSUS A DEO CUI NOMEN ERAT JOHANN[ES]” La Vergine Immacolata con il Bambino e due angeli Olio su tavola, 18,3 x 13,6 cm (n. inv. 1038) Questo piccolo dittico, oggi avulso dalla cornice di cui ancora serba l’impronta lungo i margini, fu acquistato nel 1908 per 1600 lire, su proposta di E. Modigliani, presso il sacerdote A. Cumino di Torino (Archivio del Museo Poldi Pezzoli, faldone 14/a e restaurato l’anno seguente da L. Cavenaghi. In buono stato di conservazione, i due pannelli portano la sigla dei dragone alato con cui Lucas Cranach il Vecchio (dal 1509) e i figli Hans Cranach e Lucas Cranach il Giovane contraddistinsero le loro opere (Schade, 1974, pp. 420421). Queste notevoli produzioni del capostipite, impreziosite da lumeggiature in oro e da una sciolta e raffinata tecnica d’esecuzione, sono sfuggite, per una ragione che ci è ignota, all’attenzione degli studiosi del pittore tedesco. Esse vanno comunque confermate alla sua mano e datate, per le forti analogie di scrittura pittorica e di registro inventivo con la Natività della Gemäldegalerie a Dresda (n. inv. 1907 A: Friedländer Rosenberg, 1978, p. 90, n. 101), agli anni tra il 1515 e il 1520. F. Russoli (1955, p. 141), che già propose tale riferimento cronologico, giustamente notava che in questa “sottile grazia della minuta grafia” è possibile scorgere ancora il ricordo dell’Altdorfer. Si rimarcherà inoltre che sia dal punto di vista iconografico che da quello compositivo le due opere rivelano un forte influsso della pittura nord-italiana, percepita forse, in questo caso, attraverso modelli lombardi (l’impianto bergognonesco è particolarmente avvertibile nella figura di San Giovanni Battista). Va tuttavia rilevato che la morfologia del paesaggio poco corrisponde ai motivi che il pittore abitualmente proponeva nel secondo decennio dei Cinquecento; un fondo di alberi di fattura molto simile a questa compare in un Adamo e Eva, datato 1549, che secondo un’antica documentazione spetterebbe a Lucas Cranach il Giovane (Friedländer, Rosenberg, 1978, p. 156, n. 432). Bibliografia aggiornata al 2012 G. Cagnola, Un interessante acquisto della Fondazione Artistica Poldi Pezzoli, in “Rassegna d’Arte”, X, 1910, pp. 65-66, p. 66, n. 1. Museo artistico Poldi Pezzoli. Catalogo, Milano 1911, p. 165. A. Morassi, Il Museo Poldi-Pezzoli in Milano, Roma 1932, p. 22. F. Wittgens, Il Museo Poldi Pezzoli a Milano, Milano 1937. F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1951, p. 23. F. Russoli, La Pinacoteca Poldi Pezzoli, Milano 1955, p. 141. F. Russoli, Pittura e scultura, in Il Museo Poldi Pezzoli, Milano 1972, p. 256. F. Russoli, Il Museo Poldi Pezzoli in Milano. Guida per il visitatore, Firenze 1978, p. 30. M. Natale, in Museo Poldi Pezzoli. Dipinti, Milano 1982, catt. 220-221, p. 165. W. Schade, O. Westheider, S. Schuck, in Lucas Cranach. Glaube, Mythologie und Moderne, a cura di W. Schade, Hamburg 2003, n. 60, p. 178. I. Dingel e G. Wartenberg, Politik und Bekenntnis. Die Reaktionen auf das Interim von 1548, Lipsia 2006, pag. 139-176