Allegato 3 - Ciociaria Terra Dei Veleni

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Allegato 3 - Ciociaria Terra Dei Veleni
Comitato Cittadino “La Rinascita”
Patrica, lì 24.09.2015
Alla Regione Lazio
Dipartimento Territorio
Direzione Regionale
Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative
Area Qualità dell’Ambiente e
Valutazione Impatto Ambientale
Ufficio V.I.A.
Viale del Tintoretto 432, 00142 Roma
[email protected]
[email protected]
Alla Provincia di Frosinone
Ufficio Ambiente ed Energia
Via Francesco Brighindi, 03100 Frosinone
[email protected]
[email protected]
Al Comune di Patrica
Ufficio Tecnico
Via del Plebiscito 1, 03010 Patrica
[email protected]
e p.c. Al Sindaco del Comune di Patrica
[email protected]
OGGETTO:Osservazioni sull’Istanza di Valutazione Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 23 del
D.Lgs.152/2006, per l’intervento di “Realizzazione di un impianto di produzione di biometano
attraverso valorizzazione di rifiuti organici e sottoprodotti in Via Morolense” nel Comune di
Patrica (FR), presentata dalla Ditta Recall Frosinone S.r.l.
Sede: Via Ferruccia, 38 bis – C.F. 92074280600
Tel. 392 8887863 – E-mail: [email protected]
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Procedimento presso la Regione Lazio, Direzione Regionale Ambiente, Area VIA.
Istanza VIA presentata il 30 Luglio 2015.
Responsabile del procedimento: Arch. Fernando Olivieri
Termini di scadenza per deposito osservazioni e/o parere: 28 Settembre 2015.
Il Comitato Cittadino “La Rinascita” nella persona del Presidente e del Segretario, in merito al
procedimento sopra menzionato espongono le proprie osservazioni di seguito riportate compresi
gli allegati a supporto.
1. INTRODUZIONE
Dall’analisi della Sintesinon tecnicae di tutti i suoi elaborati tecnici e di progetto prodottidalla
RECALL Frosinone S.r.l. e presentati come documentazione di supporto all’istanza di Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA) presso la Regione Lazio, sono stati riscontrati i seguenti elementi di
criticità ed incoerenza, nonché alcuni aspetti relativi a carenze nella documentazione esaminata.
Le osservazioni sono state raggruppate per macro aree:
•
Rischio di esposizione per nuclei abitativi;
•
Rischio di esposizione per attività produttive e commerciali;
•
Rischio di esondabilità ed alluvionabilità dell’area da parte del Fiume Sacco e suo affluente
torrente Vadisi;
•
Quadro ambientale generale della Valle del Sacco;
•
Dissenso dei cittadini al nuovo insediamento industriale della RECALL, manifestato
mediante raccolta firme.
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2. RISCHIO DI ESPOSIZIONE PER NUCLEI ABITATIVI
Nella Relazione di Sintesi non tecnica elaborata e prodotta dalla RECALL Frosinone S.r.l. e dal
progetto Esco Lazio S.r.l., si afferma che:
I centri abitati più vicini risultano essere localizzati a più di 1Km: Tomacella a 1,39 km in
direzione Sud Est, Colli a 1,48 km in direzione Ovest e Ferruccia a 1,61 in direzione Sud;
seguono Caproleprata, Colle San Giovanni, Fontana Grande, Valle Fioretta ed altri tutti ad
una distanza maggiore di 2 km dall'area dell'intervento.
Vi è un’unica abitazione ubicata a circa 500 metri dall’impianto che risulta trattarsi di un
manufatto a servizio di uno stabilimento industriale.
Altre cinque case sparse sono presenti a circa 800 metri dai confini dell'impianto.
Non vi è invece presenza di alcun centro abitato entro il raggio di 1.000 metri dal confine
dell'impianto, ove per centro abitato si intende un «insieme di edifici, delimitato lungo le
vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e fine. Per insieme di edifici si intende un
raggruppamento continuo, ancorché intervallato da strade, piazze, giardini o simili,
costituito da non meno di venticinque fabbricati e da aree di uso pubblico con accessi
veicolari o pedonali sulla strada» (vedi “Nuovo codice della strada”).
(cfr pag. 16 della
Relazione)
Il quadro complessivo descritto nella Relazione non coincide con la realtà dei fatti, in quanto, in un
raggio di 1000metri dal confine dell’impianto, trattandosi di un’area industriale a confine con una
zona rurale e agricola, non ci sono centri abitati come sancito dal “Nuovo codice della strada” ma
anche se in forma sparsa e non aggregata, ci sono in totale circa 23 abitazioni, di cui 2 site in una
distanza di 500 mt e le altre ad una distanza di 1000 mt dall’impianto. Le abitazioni sono ubicate
su Via Ferruccia, Via Tomacella e Via Tufo per un totale di circa 76 abitanti che in maniera
permanente 24h/24h vivono in un’area sensibile e a rischio.
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Quindi vi è di fatto una presenza cospicua di abitazioni in un raggio di circa 1000 metri dal sito di
progetto.
Vedi i seguenti allegati:
Allegato N.
1
2
Descrizione
Mappa con la presenza dei nuclei abitativi in un raggio di 1000 mt circa dal sito di
progetto
Foto di alcune abitazioni presenti in un raggio di 1000 mt circa dal sito di progetto
3. RISCHIO
DI
ESPOSIZIONE
PER
ATTIVITA’
PRODUTTIVE
E
COMMERCIALI
Nella Relazione di Sintesi non tecnica elaborata e prodotta dalla RECALL Frosinone S.r.l. e dal
progetto Esco Lazio S.r.l., si afferma che:
L'area di progetto ricade all'interno del perimetro del Consorzio ASI, agglomerato di
Frosinone.
L'area circostante il sito produttivo risulta essere caratterizzata dalla presenza di numerose
aziende e stabilimenti industriali e/o commerciali e da un numero non rilevante di
abitazioni sparse ed isolate; ad oggi alcuni di questi stabilimenti industriali, compreso
quello in esame, risultano essere abbandonati generando situazioni di degrado puntuale
e diffuso.
Anche in questo caso, il quadro complessivo descritto nella Relazione non coincide con la realtà
dei fatti, in quanto, in un raggio di 1000 mt dal confine dell’impianto, solo su Via Ferruccia, Via
Tomacella, Via Morolense e sulla Strada ASI, ci sono circa 48 aziende tra Attività
Industriali/Produttive “attive e non dismesse” e 8 Attività Commerciali.
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Tenendo conto solo degli addetti che lavorano quotidianamente all’interno di queste attività
industriali e commerciali, parliamo di oltre 2000 persone che per almeno 8 ore al giorno,
lavorerebbero in un’area sensibile e a rischio .
Vedi i seguenti allegati:
Allegato N.
3
4
5
11
Descrizione
Mappa con la presenza delle attività commerciali in un raggio di 1000 mt circa dal
sito di progetto
Elenco delle attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt circa
dal sito di progetto
Foto di alcune attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt
circa dal sito di progetto
Mappa con la presenza dei siti produttivi in un raggio di 1000 mt circa dal sito di
progetto
In aggiunta, sono da tenere in considerazione i seguenti punti:
Tra le attività commerciali che si trovano in un raggio di circa 800 metri dal sito di progetto
c’è uno dei Centri Commerciali più grandi della Provincia di Frosinone (Centro Commerciale
“Le Sorgenti”) e che ogni giorno ospita migliaia di visitatori.
Tra i siti produttivi presenti in un raggio di 500 metri dal confine dell’impianto, vi è la
presenza di siti sensibili che già trattano rifiuti:
Tecnogea (essiccazione di fanghi civili ed industriali),
Depuratore di Gabrieli Giancarlo (trattamento di rifiuti speciali depurazione acque civili e
industriali),
Chemi (stabilimento chimico con annesso un impianto di termovalorizzazione ed uno di
essiccamento fanghi),
IPL (raccolta, lavorazione e trasformazione rifiuti speciali organici),
Galvanica (zincatura e verniciatura),
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A meno di 500 metri, vi è anche la discarica di Via Le Lame, che ospita da anni migliaia di
metri cubi di rifiuti solidi urbani e che è una fonte continua di inquinamento per tutta la
zona e la Valle del Sacco.
Quindi nell’area oggetto dell’intervento da parte della RECALL, vi è di fatto una presenza
importante di attività produttive e commerciali in un raggio di 500 - 1000 metri dai confini del
sito di progetto e con effetti cumulativi legati ad impianti e discariche già esistenti nell’area.
4. RISCHIO DI ESONDABILITA’ ED ALLUVIONABILITA’ DELL’AREA DA
PARTE DEL FIUME SACCO E SUO AFFLUENTE TORRENTE VADISI
Il sito presenta problemi di esondabilità ed alluvionabilità da parte del Fiume Sacco (meno di 500
metri) e del torrente Vadisi (confinante con il sito). Questo rischio non è statistico ma reale e
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dimostrato storicamente con almeno N.3 esondazioni negli ultimi 20 anni (esondazioni del 1993,
2008 e 2011).
Vedi i seguenti allegati:
Allegato N.
6
10
Descrizione
Esondazioni del Fiume Sacco
Perizia Giurata per i danni allo stabilimento FATER S.p.A. per alluvione del
02.10.1993
Quindi l’area oggetto di intervento da parte della RECALL è tale da essere considerata “zona
soggetta a frequenti inondazioni” secondo la direttiva europea alluvioni recepita con
D.Lgs. 49/2010 e quindi non compatibile con l’attività di gestione dei rifiuti.
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5. QUADRO AMBIENTALE GENERALE DELLA VALLE DEL SACCO
Il sito si inserisce in un contesto ove ci sarebbero effetti cumulativi con altri impianti esistenti
nell’area, in un raggio di 500 metri e in particolare:
Chemi S.p.A.
-
Stabilimento chimico con annesso Impianto di termovalorizzazione di reflui liquidi (0,5 t/h
di solventi esausti e 0,5 t/h di acque madri saline) e di off-gas (8.000 Nm3/h), entrambi
clorurati, capacità 3,7 Mwt).
Impianto di essiccamento fanghi biologici (produzione di 300 t/mese)
Stabilimento soggetto a notifica ai sensi degli art. 6 e 7 del D.Lgs n. 334/99 (Legge Seveso)
Vedi il seguente allegato:
Allegato N.
7
Descrizione
Provv. 007 del Comune di Patrica in data 24.02.2015 nei confronti della
CHEMI S.p.A.
IPL (ex Gruppo LEM)
-
Ritiro e recupero di prodotti alimentari scaduti e mancato freddo – Trasporto, stoccaggio e
trasformazione di sottoprodotti di origine animale di Cat.3 e scarti ittici.
Vedi il seguente allegato:
Allegato N.
8
-
Descrizione
Provv. 004 del Comune di Patrica in data 10.02.2015 nei confronti della IPL Group
Discarica di Via Le Lame
Una discarica che doveva essere temporanea e che invece campeggia indisturbata da quasi
30 anni sul territorio della ciociaria con 625mila tonnellate di rifiuti. La discarica in
questione, è situata in via Le Lame, nella zona industriale di Frosinone e a meno di 100
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metri dal Centro Commerciale “Le Sorgenti” e a 500 metri circa dal sito individuato dalla
RECALL.
Molto probabilmente la discarica verrà inserita nel SIN, ovvero Siti di Interesse Nazionale
per la cui bonifica si interesserà direttamente il ministero dell’ambiente.
-
Tecno.Gea. S.r.l.
Piattaforma per il trattamento di tutte le tipologie di rifiuti, pericolosi e non. Trattamento di
essiccazione fanghi sia civili che industriali.
-
Depuratore di Giancarlo Gabriele
Impianti di trattamento chimico-fisico e biologico dei rifiuti liquidi non pericolosi 330t/g e
90t/g per i rifiuti pericolosi fino ad un massimo di 120.000 t/anno.
Non sono da sottovalutare gli effetti delle emissioni nauseabonde in relazione all’ubicazione
dell’impianto in progetto, il quale nonostante venga localizzato in Zona Industriale, in una raggio di
500 – 1000 metri sono comunque presenti numerosi insediamenti abitativi, produttivi e
commerciali.
Già ad oggi, senza questo nuovo impianto, per un raggio di 1500 – 2000 metri dal sito in questione,
le emissioni nauseabonde e l’inquinamento acustico da parte degli impianti esistenti (vedi allegati
7 e 8) sono tra i problemi più gravi che attanagliano questa parte della Valle del Sacco e dei vicini
Monti Lepini e che condiziona tantissimo la qualità della vita delle tante persone che vi risiedono o
dei tanti lavoratori che si recano quotidianamente in questa area per motivi di lavoro nelle
numerose attività produttive esistenti oppure semplicemente per motivi commerciali.
Le emissioni in atmosfera dichiarate dai progettisti della RECALL nella relazione di sintesi non
tecnica (pag. 61 – Par. 5.1.1.1 Emissione in atmosfera dei gas di scarico dei motori endotermici di
combustione biogas)
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a nostro avviso, peggiorerebbero ulteriormente la qualità dell’aria in questa zona.
Nel 2001 alcuni ricercatori dell’università “La Sapienza” di Roma e dell’università de l’Aquila hanno
pubblicato il “Rapporto Merli” sulla qualità ambientale del territorio della Valle del Sacco; lo studio
ha evidenziato un drammatico effetto delle emissioni inquinanti da parte delle attività industriali
locali sul territorio circostante.
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Nel marzo 2005, dopo i controlli sul latte contaminato e dopo il ritrovamento di circa 25 mucche
morte sulle rive del fiume Sacco ad Anagni (FR), è stato riconosciuto lo stato di emergenza per la
valle del Sacco e a seguito dei controlli eseguiti si è accertato un inquinamento ambientale di
ampia estensione legato alla contaminazione del Fiume Sacco. Gli studi effettuati hanno
dimostrato la presenza nelle acque del fiume Sacco presenza di HCH ( alfa-beta-gamma) e la
contaminazione dei terreni agricoli prossimi al fiume.
Il progetto “Salute della popolazione nell’area della Valle del Sacco“ condotto dalla ASL Roma G,
ASL Fr e Dipartimento di Epidemiologia della ASL RME, su incarico della Regione Lazio, ha messo in
evidenza valori di concentrazioni ematiche di B-HCH per coloro che risiedono in prossimità (entro
un Km) dal fiume Sacco.
Nella Relazione di Sintesi non tecnica elaborata e prodotta dalla RECALL sul punto:
3.10 Rapporto con Classificazione Acustica
La suddetta classificazione (All.sub 2) assegna all’area oggetto di intervento la classe acustica VI
- aria esclusivamente industriale ed alla Via Morolense la classe acustica IV- strada ad intenso
traffico.
Come si evince dalla relazione non tecnica della Recall, una “Valutazione previsionale di impatto
acustico” (elaborato R12) andrebbe ad aggravare una situazione già compromessa vedi ordinanza
Comunale n.07 del 24.02.2015 in Allegato n.7, e ARPA LAZIO sezione provincia di Frosinone con
nota prot. 0063622 del 02-09-2014 con cui comunica l’esito delle indagini e risulta che sulla zona
Ferruccia vi sia un inquinamento ambientale causato da siti produttivi.
Quindi il sito oggetto dell’intervento da parte della RECALL risulta ubicato nel territorio facente
parte del macro bacino del Fiume Sacco, dove ricadono fattori di criticità ambientali e siti
potenzialmente contaminati che negli anni hanno già compromesso la qualità della vita in
particolare con le emissioni nauseabonde e tali da impedire la collocazione di ulteriori attività
rispetto a quelle già presenti nel comprensorio.
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6. DISSENSO DEI CITTADINI AL NUOVO INSEDIMENTO INDUTRIALE
DELLA RECALL
Dai primi di agosto 2015, da quando cioè si è appresa la volontà della RECALL Frosinone di
realizzare un impianto di produzione di biometano attraverso valorizzazione di rifiuti organici e
sottoprodotti in Via Morolense nel Comune di Patrica (FR), in particolare sul territorio del Comune
di Patrica ma anche in tutti i paesi limitrofi della Valle del Sacco, migliaia di cittadini hanno
manifestato il proprio dissenso e preoccupazione per il nuovo sito produttivi, mediante una
raccolta firme. Si allega al presente ricorso, copia delle firme raccolte e gli originali sono a
disposizione presso Via Ferruccia, 38 bis (sede del Comitato Cittadino “La Rinascita”).
Vedi il seguente allegato:
Allegato N. Descrizione
9
Raccolta firme
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7. ELENCO DEGLI ALLEGATI
Allegato N.
Descrizione
1
Mappa con la presenza dei nuclei abitativi in un raggio di 1000 mt circa dal sito di
progetto
2
Foto di alcune abitazioni presenti in un raggio di 1000 mt circa dal sito di progetto
3
4
5
Mappa con la presenza delle attività commerciali in un raggio di 1000 mt circa dal
sito di progetto
Elenco delle attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt circa
dal sito di progetto
Foto di alcune attività produttive e commerciali presenti in un raggio di 1000 mt
circa dal sito di progetto
6
Esondazioni del Fiume Sacco
7
Provv. 007 del Comune di Patrica in data 24.02.2015 nei confronti della
CHEMI S.p.A.
8
Provv. 004 del Comune di Patrica in data 10.02.2015 nei confronti della IPL Group
9
Raccolta Firme
10
11
Il Segretario
Perizia Giurata per i danni allo stabilimento FATER S.p.A. per alluvione del
02.10.1993
Mappa con la presenza dei siti produttivi in un raggio di 1000 mt circa dal sito di
progetto
Il Presidente
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