problemi di definizione e rilevazione delle migrazioni internazionali
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problemi di definizione e rilevazione delle migrazioni internazionali
Di cosa ci occuperemo? Definizione di mobilità Definizione di migrante internazionale Problematiche inerenti la rilevazione 1 Per mobilità si intende l’attitudine della popolazione a spostarsi sul territorio Non esistono società statiche i cui componenti non mutino il loro luogo di dimora abituale... La mobilità è fisiologica perché funzionale all’equilibrio sociale “ Diversamente da quanto accade per altri eventi demografici (come le nascite, le morti e i matrimoni) non è facile definire in modo inequivocabile quali caratteristiche debba avere uno spostamento per essere meritevole di attenzione, così come non è sempre possibile disporre di un efficiente sistema di rilevazione che sia coerente con la definizione di mobilità che ci si propone di adottare” GC. Blangiardo, Elementi di demografia, il Mulino ed. 2 - la migrazione è un evento ripetibile - la migrazione non ha radici biologiche, ma solamente sociali, e per questo è un fenomeno molto variabile e dunque molto difficile da rilevare Potremo dunque ottenere soltanto una stima di massima I demografi di solito limitano l’attenzione ai movimenti che implicano un trasferimento della dimora abituale, intendendo con questa espressione il baricentro della vita di una persona (RESIDENZA) 3 Un secolo di «raccomandazioni» ignorate Durante tutto il ‘900 è stata sempre sentita l’esigenza di dare sia una definizione di immigrato, nelle sue specificità, sia di fornire dettagli sulla metodologia più idonea da seguire al fine di rilevazione al meglio il fenomeno. Scopo principale è stato quello di ottenere più quantificazioni più dettagliate più confrontabili I principali organismi internazionali furono coinvolti in questo processo: International Statistical Institute (ISI) convegno di Vienna, 1891 International Labour Organization (ILO) convegno di League, 1922 United Nations (UN) Recommendations on International Migration Statistics, 1953 UN Recommendations on Statistics of International Migration 1976 UN Recommendations on Statistics of International Migration, Revision I, 1998 in collaborazione con Eurostat, UN Population Division, UN Regional Commissions e altri 4 Principali caratteristiche della Revision I 1. 2. 3. 4. 5. ottenere un quadro comune sulla base di definizioni e concetti comuni Il concetto della cittadinanza assume un ruolo centrale nella rilevazione dei flussi in entrata e in uscita Si sottolinea l’importanza delle fonti amministrative Le quantificazioni devono essere il più dettagliate possibile (sesso, età, livello d’istruzione, stato civile, paese di cittadinanza, paese di nascita, data di arrivo, periodo previsto di permanenza, caratteristiche economiche, etc. Nuova sezione sui richiedenti asilo 5 Il documento del 1998 è divenuto basilare per la rilevazione All’inizio del XXI sec. cmq l’UN ritiene che le statistiche sulle migrazioni internazionali siano ancora INADEGUATE “For examples less than 40% of countries and areas have provided some migrant stock data since 1985, while the response on flow data is even more scarce. Statistics on international migration suffer from a lack of harmonized concepts and definition across the countries. There is also a lack of resources, and a lack of coordination among various agencies within countries, as well as at the national and international levels” (UN, 2004, World Economic and Social Survey 2004: International Migration) http://unstats.un.org/unsd/Demographic/sconcerns/migration/default.htm 6 La rilevazione delle migrazioni Internazionali 1. Rilevazione dei flussi: l’attenzione viene posta allo spostamento Punto 32 della Revision I del 1998 definizione di migrante internazionale: persona che cambia il proprio Paese di residenza abituale Viene introdotta la variabile tempo per distinguere • Migrazioni di lungo termine (spostamento da almeno 12 mesi) • Migrazioni di breve termine (spostamento da più di 3 ma meno di 12 mesi) 2. Rilevazione dello stock: l’attenzione viene posta all’individuo Foreigners persone con cittadinanza diversa da quella del Paese in cui risiedono Foreign-born persone nate in un paese diverso da quello in cui risiedono 7 Nella rilevazione dello stock dei migranti i due criteri portano comunque a sottostimare il fenomeno • Il criterio della nascita non permette di rilevare i figli e i nipoti degli immigrati nati nel paese di accoglienza e considera tra gli immigrati i cittadini del paese di accoglienza nati all’estero. • Il criterio della cittadinanza permette di rilevare per intero la prima generazione degli immigrati e una parte variabile –dipende dalla legislazione del paese in tema di naturalizzazione e di cittadinanza- della seconda e terza generazione di immigrati 8 United Nations Demographic Yearbook (DYB) Raccoglie dal 1948 i dati di 230 paesi/aree (anche) sulle migrazioni internazionali I dati sulle migrazioni internazionali vengono raccolti sulla base di 3 questionari: Dati di flusso 1. International Migration and Travel Statistics questionnaire (annuale) Dati di stock 1. Population census questionnaire (temporizzazione basata su quella del censimento del paese a cui ci si riferisce) 2. Population census-economic characteristics questionnaire (temporizzazione come sopra) 9 Dati ricavati dai censimenti Altre domande riguardano: • membri della famiglia che risiedono altrove • Motivo della migrazione • Paese di nascita del padre e/o della madre • Rimesse ricevuta dalla famiglia da altri membri che vivono all’estero 10 Non tutti i paesi diffondono i dati rilevati Round 2000 1. Dei 158 paesi con dati relativi al paese di nascita al censimento solo il 68% li rese disponibili 2. Dei 128 paesi con dati sulla cittadinanza solo il 72% li rese disponibili Motivazioni • Dati sensibili nonostante l’inserimento delle domande nei questionari del censimento • Si dà priorità ad altri argomenti e quindi si divulgano altri dati • I dati si rendono disponibili solo a livello nazionale e non si compilano i questionari del DYB 11 La disponibilità di dati diminuisce all’aumentare delle specificazioni richieste. Solo 1 paese al round 2000 e 8 al round 2010 rilevano gli stranieri secondo il livello d’istruzione 12 Le informazioni sulla struttura per sesso ed età dello stock dei migranti vengono rilevate e diffuse ovviamente più nei Psa che nei Pvs 13 Ancora maggiori difficoltà nella rilevazione e diffusione dei dati sui flussi Nel 2012 sono soltanto 43 i paesi che hanno fornito all’UNSD i dati sui flussi migratori internazionali DOMANDA Com’è possibile che le al 2013 l’UNPD ci fornisce le serie storiche dei dati sullo stock e sui flussi per sesso e per età di 232 paesi??? 1. Quello di cui disponiamo sono STIME ad esempio per 43 paesi gli statistici delle UN devono uguagliare i dati rilevati secondo il concetto della nascita con quelli rilevati secondo la cittadinanza (20% dei paesi considerati) 2. Anche quando i dati sono disponibili, vengono cmq modificati per ottenere valori standardizzati tramite i metodi di interpolazione e il metodo dei moltiplicatori di Sprague (http://demographicestimation.iusso.org) 14 A livello Europeo, nel 2007 il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’EU hanno adottato la Regolamentazione (EU) n.862/2007 che stabilisce che i paesi membri dell’EU devono fornire all’Eurostat statistiche armonizzate sui richiedenti asilo, sullo stock e sui flussi di migranti, sulle acquisizioni di cittadinanza e attuare misure contro le migrazioni illegali. A tal fine la Commissione Europea ha creato nel 2004 il progetto THESIM (Towards Armonized Statistics on International Migration) al fine di 1. confrontare definizioni e concetti relativi alla migrazione internazionale 2. analizzare i dati disponibili al fine di vedere ciò che i dati rivelano già e dove sono i principali problemi in termini di affidabilità e di comparabilità 3. integrare i dati in materia di asilo con i dati sui flussi e gli stock al fine di ottenere le informazioni più attendibili sulla migrazione internazionale de facto all'interno di ciascun paese 4. descrivere e analizzare tutti gli sforzi fatti, bilaterali e internazionali, al fine di migliorare la situazione e di identificare la scarsa affidabilità e la mancanza di comparabilità delle politiche nella fase di attuazione 5. proporre, dopo un dibattito ampio tra produttori e fruitori di dati sui movimenti migratori, raccomandazioni pratiche sul modo per migliorare la situazione e formulare una possibile politica migratoria comune. 15