Cavalcando - Parrocchia San Rocco | Sambuceto

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Cavalcando - Parrocchia San Rocco | Sambuceto
Cavalcando l’onda
con Giona
Parrocchia San Rocco – Sambuceto
Mensile a cura dei Ragazzi del post Comunione
TEMPO DI NATALE
Da alcuni giorni sono iniziate le
vacanze natalizie per tutti i
bambini. Per i ragazzi del post
Comunione è invece iniziato un
periodo di grande attività e
impegno e così ecco il secondo
numero carico dell’impegno dei
nostri ragazzi per portare a tutti
le loro piccole esperienze.
Attraverso
questo
piccolo
strumento i ragazzi augurano a
tutta la comunità parrocchiale
che le nostre case siano sempre
più aperte a Gesù che “cerca
Casa” e che la nostra comunità
sia sempre più casa di tutti, dove
ciascuno si senta a proprio agio
e si prenda cura di ogni fratello.
Buon Natale e
Felice 2016!!!
N° 2 – 29 Dicembre 2015
Quattro chiacchiere con …
il nostro Vice Parroco
Don Guido Carafa
Don Guido: Bene eccomi qua
sono pronto per le vostre
domande.
Alice: Quando sei nato?
Don Guido: Il 26 novembre
1987.
Alice: Dove?
Don Guido: A Casoli un paese
vicino alla montagna.
Alice: Hai fratelli o sorelle?
Don Guido: Un Fratello più
grande di quattro anni si chiama
Vincenzo.
Alice: Qual è il tuo cibo
preferito?
Don Guido: Il cibo che mi piace
di più è la pizza.
Alice: Il tuo colore preferito?
Don Guido: Il Blu per tre
motivi. Mi fa pensare alla
Madonna, è un colore elegante e
così evito di vestire sempre di
nero.
Alice: Quando hai sentito la
vocazione?
Don Guido: Ero più piccolo di
voi in terza elementare.
Alice: Quando sei diventato
sacerdote?
Don Guido: il 28 giugno 2013.
Alice: Perché hai deciso di fare
il sacerdote?
Don Guido: Perché ho sentito
che il Signore mi rendeva felice.
Alice: Cosa fa un vice parroco?
Don Guido: Vuole bene al
parroco, cerca di aiutare il
parroco e la comunità per farla
diventare santa.
Alice: Qual è stata la tua prima
parrocchia da prete?
Don Guido: la prima parrocchia
dopo essere diventato sacerdote
Sambuceto.
Alice: Ti piace stare in questa
parrocchia?
Don Guido: Si mi piace
moltissimo stare qui con voi. È
facile volervi bene.
Alice: È molto impegnativo
essere il segretario del Vescovo?
Don Guido: Si e molto
impegnativo ma mi da anche
l’occasione di conoscere tanti
sacerdoti e persone e imparare
cose nuove.
Alice: ti è piaciuto stare in
cattedrale per l’apertura della
porta santa?
Don Guido: Si è stata una bella
esperienza e poi per l’apertura
della porta c’erano diverse
persone tra cui una signora di
Sambuceto
e
mi
sono
commosso.
Alice: Quali sono le cose più
belle della tua vita?
Don Guido: Essere prete, il
dono della mia famiglia e il dono
dell’amicizia, perché ogni amico
è come se fosse un angelo.
Alice: Com’è Andrea?
Don Guido: Andrea sta qui con
noi per fare esperienza. È un
amico. Passiamo diverso tempo
insieme, pranziamo insieme e
preghiamo insieme.
Alice: Com’è stare con Don
Massimo e Andrea?
Don Guido: Io, Don Massimo e
Andrea siamo come tre fratelli.
Alice: Ti è piaciuta questa
intervista?
Don Guido: Si tanto. Mi è
piaciuto stare in mezzo a voi e
con le vostre domande mi avete
fatto ricordare dei momenti belli
della mia vita. Grazie.
Ragazzi: Grazie a te Don Guido.
(Gruppo Giona)
Il salvadanaio che ci è stato consegnato
L’Angolo della Preghiera
Ti ringraziamo Dio: per averci dato la vita e una famiglia con cui
divertirci e stare insieme; per perdonarci quando sbagliamo e
darci un’ altra possibilità; per averci dato cibo e acqua con cui
nutrirci e dissetarci; per averci insegnato ad amare e ad
accogliere gli altri.
Per questo annuncio della tua Parola
(Leonardo Pingiotti e Benedetta Scurti)
Grazie Gesù per tutte le cose che ci hai donato e perché ti sei
sacrificato per noi. Il tuo amore è immenso come il nostro per te.
(Serena La Torre)
Il salvadanaio della giornata
per l’infanzia missionaria
Quest’anno Don Massimo ha
deciso di coinvolgere tutti i
bambini della parrocchia in un
progetto molto importante. Ogni
bambino nel mese di novembre
ha
ricevuto
un
piccolo
salvadanaio. Per circa un mese e
mezzo ci stiamo impegnando
tutti a dare soldini facendo dei
piccoli sacrifici. Ad esempio se
ci danno due monetine una la
teniamo per noi l’altra la
mettiamo nel salvadanaio. A
gennaio lo restituiremo alla
parrocchia. Non importa quanto
daremo. Quello che conta è il
nostro impegno per aiutare chi
ha più bisogno di noi. I soldini
che tutti insieme abbiamo
raccolto andranno ai bambini
poveri. Ma questo progetto non è
solo dare, ma anche ricevere.
Chi restituirà in tempo il
salvadanaio riceverà in cambio
un piccolo pensiero che ci verrà
dato proprio da quei bambini
che noi aiuteremo.
Attualmente la Pontificia Opera
dell’Infanzia
Missionaria
è
presente in 150 nazioni e
sostiene progetti di solidarietà
che aiutano i bambini dei 5
continenti fornendo loro: cibo,
vestiario, medicine, case, scuole.
La
Giornata
dell’infanzia
missionaria è stata voluta da Pio
XII, il quale nel 1950 esprimeva
la sua volontà di far progredire
ovunque l’Opera della Santa
Infanzia.
Così anche noi, quest’anno,
insieme ai bambini missionari
dei
cinque
continenti
ci
impegniamo a celebrare la
giornata
per
l’infanzia
missionaria il 6 Gennaio.
Questo nostro piccolo impegno
ci porta così a seguire i passi dei
Magi, illuminando le strade che
portano a Gesù.
(Michela Zuccarini)
L’Albero di Natale
L’immagine dell’albero, come
simbolo del rinnovarsi della vita
e delle sue foglie sempre verdi
richiama la vita che non muore
mai, è un popolare tema pagano.
Questa usanza risale alla
Germania del XVI secolo.
Si decora con luci, festoni,
dolciumi e cose colorate e,
solitamente con sotto il presepe e
i regali.
La specie dell’albero di Natale
può essere una conifera sempre
verde o un abete. Può essere
tenuto in casa o all’esterno. Di
solito viene preparato il giorno
dell’Immacolata Concezione e
viene rimosso dopo l’Epifania.
In molte località dell’Italia
meridionale l’albero viene tenuto
fino al 2 Febbraio (Candelora).
Oggi la tradizione dell’albero di
Natale
è
universalmente
accettata anche nel mondo
cattolico. Nell’antico testamento
i profeti ci dicono che l’albero
indica, il Messia nascente, che
verrà a liberare il popolo di
Israele (cfr. Isaia 11,1: “Un
germoglio spunterà dal tronco di
Iesse, un virgulto germoglierà
dalle
sue
radici”).
La
simbologia dell’albero è presente
anche nel Nuovo Testamento
con riferimento a Gesù e alla sua
Croce. Papa Giovanni Paolo II lo
introdusse nel suo pontificato
facendo allestire, accanto al
presepe, un grande albero di
Natale proprio in piazza San
Pietro.
(Giada Di Pasquale)
La leggenda
della Befana
Con la tradizione cristiana la
Befana non c’entra proprio
niente, ma nella tradizione
popolare c'è una leggenda che
in qualche modo la inserisce
come protagonista di questa
festa religiosa.
Cosa racconta la leggenda?
I Re Magi stavano andando a
Betlemme per rendere omaggio
al Bambino Gesù. Giunti in
prossimità di una casetta
decisero di fermarsi per chiedere
indicazioni sulla direzione da
prendere.
Bussarono alla porta e venne ad
aprire una vecchina. I Re Magi
chiesero se sapeva la strada per
andare a Betlemme perché là era
nato il Salvatore. La donna che
non capì dove stessero andando i
Re Magi, non seppe dare loro
nessuna indicazione.
I Re Magi chiesero alla
vecchietta di unirsi a loro, ma lei
rifiutò perché aveva molto
lavoro da sbrigare.
Dopo che i tre Re se ne furono
andati, la donna capì che aveva
commesso un errore e decise di
unirsi a loro per andare a trovare
il Bambino Gesù. Ma nonostante
li cercasse per ore ed ore non
riuscì a trovarli e allora fermò
ogni bambino per dargli un
regalo nella speranza che questo
fosse Gesù Bambino.
E così ogni anno, la sera dell'
Epifania lei si mette alla ricerca
di Gesù e si ferma in ogni casa
dove c'è un bambino per lasciare
un regalo, se è stato buono, o del
carbone, se invece ha fatto il
cattivo.
(Serena La Torre)
Senti che profumino …
I Cantucci
Ingredienti:
450 gr di farina
300 gr di zucchero
300 gr di mandorle intere
3 uova
50 gr di margarina
1 bustina di lievito
2 bustine di vanillina
1 bicchierino di liquore
Limone
Formare dei salsicciotti e
aggiungere sopra abbondante
zucchero semolato.
Infornare a 180° per quindici
minuti. Togliere il salsicciotto
dal forno tagliarlo a fette di circa
un
centimetro
e
mezzo.
Rinfornare fino a che non
diventano ben cotti.
(Mamma Marisa)
Procedura:
Su una spianatoia formare una
fontana con la farina . Mettere al
centro le uova, lo zucchero, la
margarina, il liquore e mescolare
bene.
Quando l’impasto è pronto
aggiungere le mandorle intere.
Soluzione: ___________________________________
(Realizzato da:Lorenzo Di Silvestro)
Un po’ di buonumore
È la vigilia di natale, Babbo
Natale sta per partire con la sua
slitta. Va nella stalla e vede
tutte le renne capovolte. Allora
chiama un dottore.
Il dottore arriva e mette sulle
renne una polverina e dopo 5
minuti le renne si rialzano.
Babbo Natale dice al dottore
“Dottore ma come ha fatto?”
E
il
dottore
risponde:
“Semplice
gli
ho
dato
Voltaren!”
- Qual è il colmo per un albero di
natale? Essere conciato per le
feste.
- Perché il cammello dei Magi è
veloce? Perché viaggia a tutta
mirra!
(Gruppo Giona)