“Dreambrain”, il casco che “legge”
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“Dreambrain”, il casco che “legge”
PIEMONTE economia TORINO ■ XI MARTEDÌ 8 NOVEMBRE 2011 Mille invenzioni vengono brevettate ogni anno in Piemonte: la parte del leone la fa il Torinese La crisi non frena Archimede ILLE invenzioni all’anno. Nonostante la grande crisi, il Piemonte ha continuato a sfornare idee. Sono state 1.149 le innovazioni registrate nel 2010, di cui poco più di mille alla Camera di commercio di Torino. Nuove idee cui vanno aggiunti 272 modelli di utilità, cioè parti nuove di dispositivi più grandi e 84 modelli ornamentali, frutto del lavoro dei designer. Numeri che fanno della regione il quarto produttore di idee d’Italia, molto M distante dalla Lombardia (a quota 3.012 invenzioni brevettate lo scorso anno), ma molto vicina a Emilia Romagna (1.500) e Veneto (1.265). Mariangela Ravasegna, responsabile di Patlib, il centro della Camera di Commercio di Torino che si occupa dei brevetti, fa notare che «il Piemonte vanta il 9,3% dei depositi di brevetti che avvengono ogni anno in Italia». Poi ci sono i modelli di utilità, con Torino e le altre province che garantiscono alla regione il secondo posto, e le idee di design, ambito in cui il Piemonte scivola al sesto posto. Il capoluogo è la grande locomotiva, con l’ente camerale che ogni anno raccoglie il 95% dei brevetti depositati in regione. Un traino che durante la crisi non solo non si è fermato ma ha aumentato la propria forza: le invenzioni torinesi registrate erano 937 nel 2006, sono diventate 1.019 nel 2008 per salire ancora a 1.081 lo scorso anno. E anche questo 2011 si preannuncia positivo, con ipotesi di nuo- vo record: da gennaio a fine ottobre sono 991 i brevetti depositati. Numeri che il centro Patlib cerca di migliorare attraverso incontri formativi e la partecipazione a convegni su temi trasversali a tutti i settori. Il prossimo? Il 24 novembre alle 14, durante Restructura al Lingotto, si parlerà anche di come tutelare la proprietà intellettuale nell’edilizia biosostenibile. PAGINA A CURA DI STEFANO PAROLA © RIPRODUZIONE RISERVATA Brevetti nel 2010 Invenzioni Modelli di utilità Modelli ornamentali Piemonte 1.149 272 84 Torino 1.096 195 49 9.639 2.455 1.331 ITALIA LA CRESCITA NEL TORINESE Invenzioni brevettate 1.062 1.081 1.019 991 937 2006 956 2007 2008 2009 2010 2011* *al 31 ottobre FONTE: centro Patlib - Camera di commercio di Torino La storia/1 La storia/2 Creato da un ingegnere, è diventato una start up del Poli Un’applicazione per smartphone di TiLab e università “Dreambrain”, il casco che “legge” il pensiero “Want eat”, il software che fa “parlare” le tome L 13 dicembre del 2009 suo papà Fabrizio è stato colpito da un ictus: «Da quel giorno con lui si era interrotta qualsiasi comunicazione, lui parlava con un linguaggio suo e rifiutava la riabilitazione perché pensava di parlare», racconta Prodam, 32 anni, ingegnere specializzato in calcolo combinatorio che lavora in banca. E spiega: «Ho pensato di affrontare la cosa da ingegnere: ho un problema? Lo risolvo. Così mi sono messo a programmare tutte le notti per sei mesi». Ne è venuto fuori un modello matematico che, attraverso un casco dotato di 16 sensori e un software, è in grado di leggere nella mente delle persone come suo padre. Perché è in grado di “allenarsi” associando ciascuno stimolo cerebrale a un’azione. Funziona così: la persona pensa ad esempio al cibo, il casco decifra il suo pensiero e lo trasmette a un video. Così, attravero lo schermo il malato riesce a farsi capire da chi gli sta vicino. Lo stesso vale per tutte le altre funzioni essenziali, come bere, dormire, urinare, defecare. Le probabilità che interpeti correttamente il pensiero del malato sono superiori al 91% se si tratta di bisogni primari. Daniele Prodam l’ha battezzato DreamBrain e, aiutato dalla sorella Flavia, ha creato all’interno dell’incubatore del Politecnico I3p la sua Innovation Dream, una ELL’ERA in cui tutto comunica, perché non far parlare le persone con una toma o con del nebbiolo? “Want eat” serve proprio a questo: rendere intelligenti gli oggetti. E per farlo utilizza un semplice telefonino di ultima generazione. È un’applicazione per smartphone cui ha lavorato una trentina di persone del Telecom TiLab, del dipartimento di informatica dell’Università di Torino, dell’Università di Scienze gastronomiche e di Slow Food, grazie al co-finanziamento della Regione. Consente di fotografare una qualsiasi etichetta, di un vino, di un formaggio o di qualsiasi altro prodotto, e di ottenere in questo modo una serie di informazioni. Insomma, sintetizza Luca Console, docente di informatica e coordinatore dell’iniziativa, «l’idea è di permettere alle persone di interagire con il cibo, rendendolo in grado ad esempio di raccontare la sua storia, di spiegare chi lo ha prodotto, di descrivere la cultura del territorio da cui proviene, di suggerire ricette o ristoranti». Dunque, niente sensori radio o codici qr (quei quadratini bianchi e neri che a volte accompagnano le pubblicità), ma etichette qualsiasi. Che però sono in grado di creare quella che in gergo si chiama “realtà aumentata” e di costruire anche dei social network tra le cose: «In questo I start up che lo commercializzerà: «Per fare affari però – racconta l’ingegnere torinese – dovremmo aspettare due anni. In questo momento stiamo raccogliendo risorse attraverso diversi fondi d’investimento per affrontare la fase sperimentale, che verrà fatta alle Molinette per avvalorarne l’efficacia dal punto di vista medico. L’idea è di dare un servizio alle persone nella mia situazione, N “L’ho ideato per tornare a dialogare con mio padre che non parlava più dopo un ictus” che hanno bisogno di uno strumento per comunicare. Che funzioni per chi è stato colpito da ictus, ma anche da sla e alzheimer». Il prossimo passo? Daniele Prodam ha già sviluppato una seconda versione di DreamBrain, un casco che ha presentato sabato a Roma durante il festival “L’energia dell’Italia” organizzato da Anter, l’Associazione per la tutela delle energie rinnovabili: «Si può calibrare con qualunque tipo di pensiero e può essere messo in collegamento con altri DreamBrain. Un modo per andare oltre la comunicazione passiva permessa dal primo modello che ho ideato». QUARTI IN ITALIA Il Piemonte è la quarta regione d’Italia per numeri di brevetti dopo Lombardia, Emilia e Veneto modo gli oggetti non solo possono “parlare” con le persone – spiega Console – ma anche stringere amicizie tra loro. Per esempio, se molti utenti suggeriscono che quel formaggio e quel vino vanno bene insieme, tra i due oggetti si crea un legame che verrà segnalato agli utenti». Gli esempi non sono casuali, perché la prima sperimentazione è partita da un anno proprio Rende intelligenti gli oggetti: così l’etichetta permette di scoprire tutto di un prodotto sui prodotti alimentari del paniere della Provincia di Torino. Dopo una comparsata allo scorso Salone del gusto, “Want eat” farà il suo esordio ufficiale al Tosm, il meeting dedicato all’Ict che andrà in scena al Lingotto tra il 16 e il 18 novembre. E porterà con sé alcune applicazioni “cugine”: il Retrobottega, software sviluppato per i soli operatori del settore per registrare i propri prodotti culinari nel sistema e per controllare i pareri espressi dagli utenti, e WantEat Web, piattaforma Internet che consente di ripercorrere con calma le esperienze fatte utilizzando l’applicazione sul telefonino. Fissate le elezioni per il 15 e 16 novembre. Ma Ugl e Uilm non ci stanno Ex Bertone, è bagarre tra i sindacati ON cessa la bagarre sindacale attorno alla ex Bertone, oggi Officine automobilistiche Grugliasco di proprietà della Fiat. Ieri la commissione elettorale si è riunita per stabilire la data delle elezioni delle rsu, ordinate dal giudice dopo un ricorso della Fiom-Cgil. E ha deciso che i 1.077 lavoratori dello stabilimento di corso Allamano potranno votare i loro rappresentanti il 15 e il 16 novembre. Ma potranno scegliere soltanto tra le liste presentate da Fiom, Fim-Cisl e Fismic, perché sia l’Ugl che la Uilm hanno deciso di ritirare i propri candidati. A decidere è stata una commissione elettorale dimezzata a causa delle dimissioni di cinque membri su dieci N OGGI ASSEMBLEA La Fiom ha organizzato per oggi un incontro con i lavoratori della ex Bertone di Grugliasco (i due rappresentanti della Uilm, i due dell’Ugl e uno dei due della Fismic, che hanno fatto un passo indietro venerdì) e con un rappresentante della Fim che arriverà soltanto domani perché fuori città. Una composizione contestata dalla Uilm: «A riunirsi sono stati soltanto quattro membri e con meno del 50% della commissione la riunione non è valida», fa notare la funzionaria Flavia Aiello. Che spiega: «Abbiamo nominato le nostre rsa, come prevede l’accordo che abbiamo firmato con la Fiat. Anche perché votare delle rsu che restano in carica appena per un mese e mezzo avrebbe voluto dire prendere in giro i lavoratori». Tutto regolare invece per la Fiom, con Vittorio De Martino che spiega che «ora si va avanti a norma di regolamento», e pure per la Fim: «Già a giugno, quando abbiamo capito che con la Fiom su questo punto non si poteva La vicenda si innesta nel braccio di ferro tra Fiat e Fiom: c’è tempo due settimane per uscire dall’impasse ragionare – dice Margot Cagliero –, abbiamo deciso che bisognava votare e su questo non abbiamo cambiato idea. Fino al 31 dicembre vale il vecchio contratto, mentre dal primo gen- naio entrerà in vigore quello nuovo: la Fiom starà in fabbrica solo se firmerà». La vicenda delle elezioni si innesta all’interno del braccio di ferro tra la Fiat e la Fiom. Con l’azienda che venerdì ha dato un ulteriore ultimatum: se la sigla della Cgil accetterà di firmare i manager chiederanno per i 1.077 lavoratori la cassa integrazione per ristrutturazione, altrimenti sceglieranno la cig per cessata attività. Un diktat cui la Fiom non pare intenzionata a cedere e di cui il sindacato discuterà stamani in un’assemblea con i lavoratori. Il tempo per sciogliere l’impasse è limitato: il 19 novembre scade l’attuale ammortizzatore sociale. (ste.p.) © RIPRODUZIONE RISERVATA