LA DISTRIBUZIONE DELLA PORTANZA
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LA DISTRIBUZIONE DELLA PORTANZA
LA DISTRIBUZIONEDELLA PORTANZA Quandosi iniziala realizzaÀonedi un nuovoaeromodello partendoda zèro, a volte si è tentatidi azzardarequalche congiderazione di aerodinamicapratica,utilizzandoal megliole scarseed incompletenozioniche sono nomalmentea disposizionedei costruttoridi modellivolanti. Selezionatoil profiloalare e la relativaincidenza,ipotizzando una possibilevelocìtàdi volo in baseall'esperienzadi ciascuno di noi ed il tipo di modello,arriviamoa contaresu un determinatowfficiente di poftanza lCLl. Se l'incidenzarimanecostanteper tr.útala semi-apertura alare (s), anche il coefficientedi portanzarimanecostante. Quindi,se immaginiamo disuddividerel'alain tanteTeftine" (magaridi ugualelarghezza),siamoportatia concludereche ognunadi esse sviluppiuna "briciola"di portanzastrettamente proporzionalealla sua superficie. La sommaditutte questepiccoleporzionidi portanzaè identica af peso del modelloin volo onzz.ontalelivellato,alla velocitàpiù sopra ipotizzata.Questoe quantoci insegnaqualsíasimanuale divulgativodi aerodinamica.Questoè quelloche sifa normalmenteper i calcolistrutturali,sia per aeromodelli,sia per velivoliamatorialiportapersone Quasisempre,versol'estremitàil profiloevolvein un altro profilopiù sottile,calettatoad un incidenzainferiore(magari0"), nell'intento(o nell'illusione)di ridune i vorticid'estremità. Dal puntodi vista strettamenteaerodinamico,la realtàè ben diversa:la conclusionepiù sopracitata(cioeportanza propozionalealla superficie)è validasolo per ala ad allungamentoinfinito (AR=o) (che esiste solo come astrazione teorica),sia che il profilosia stato pescatoin uno dei classicie senpre validiprofilarioppuresia statotracciatocon un programmainformatico,secondola modacorrente. Guardandoun'alaqualsiasi,pensiamosubitoai vorfia d'estremità,alla resistenzaindofta,ed alle loro inevitabili conseguenze.Ma c'è dell'altro. Sono arivato a quantosto per dirvi rileggendola LA DISTRIBUZOI{EDELI.A PORTANZAI corrispondenzacfie avevoa suo temposcambiatooon I'ingegneretedescoReimarHortenin Argentina,doveera emigratoallafine dellaguena 1939-1945. Comeè notoa chiunqueabbiaapprofonditoil discorsosuituttialaHorten, Reimared il fratelloWalter,dopo aver costruitoun centinaiodi modeltirclanti a configurazione tuttala,eranopassati.alla progettaziÒne di velivolituttalaportapersone,primacomealianti e poi come aeroplania motore.FuronoÒltre40 i loro progefti, sulla base dei qualifurono reafizate alcunecentinaiadivelivoli. pergli alleati,la guena sopracitataterminò FoÉunatamente primache fosse realizzatoiltuttala plurireatoreda loro progeftatoe destinatoa bombardareNewYork. Era stato approvatoanche da Goering. I fratelliHortenfuronotra i primia rendersicontodel reale significatopraticodelle ricerchedei ricercatoritedeschi Lippisch,Multhopp,ScfÌrenk,Wèissinger,ed altri anoora. Furonoi primiad applicareil princpio della distribuzione a campanadellaportanzalungoI'aperturaalare,anchese non è storicamenteprovatoc*tesia stato inventatoda loro. Tuttociò per "giustificare'ilfatto che io abbiàaccettatocome validissimemolteconsiderazionidell'ing.Horten. Attentissimioomeeranoalla distribu2ionedella portanzalungo a le semialidei loro tuttalaa freccia,per via della distribuzione campanache avevanointrodotto,ifratelli Hortenimpiegavanoa questo scopo la proceduraideata dal rieercatoretedesco O.Schrenkneglianni '30 del secolosoorso.La memoriadi Schrenk(Rif.8) è statatÉdotta anchein inglese(NACATM 948 - O.Schrenk-'A SIMPLEAPPROXIMATION METHODFOR THE SPAN-W|SEL|FTD|STRTBUT|ON"). oBTATNTNG Esistonoparecchialtri metodidi oalcolo,(alcunideiquali sono elencatitra i Riferimenti):i risultatifinalisono praticamente identici,almenoper quantoriguardala precisionerichiestanella pr?ticaaeromodellistica. Basti pensare- per esempio- agli angolid'incidenza,che in aeromodellismo esistonosolo sulle tavolecostruttive.Ghi ha mai usatoun inclinometro,magari . elettronico,perverificareil calettamentodiala e stabilizzatore orizzontale? . I-A DISTRIBUZOiIE DELLA PIORTAI{ZA2 Su suggerimèntodi Horten,questoprocedimentodi calolo è stato ed è tuttora impiegatoda costruttoriamatoriali di aerodine (sia aeroplani,sia modellivolanti),non solo in Germania. E' adattoper noi aeromodellisti,visto che non richiedeI'impiego di calcolimatematicidi livellomedio-alto,qualiintegrali,derivate e simili:molticostruftorinon hannofamiliaritàcon gueste procedureperchénon hannoavutol'opportunitàdiapprenderle, oppureperchéle hannodimenticate. Esistonodecinedi altri metodidi calcolo(Rif.2),dovutiai ricercatorisopracitati,(e di attri ancora, per esempio Weissinger,Rif.S):i risultatifinalisono assaisimili,talida non giustificare I'impiegodi procedureintrinsecamente complicate, soprattuttoper noi aeromodellisti. Vediamobrevementedi che cosa stiamoparlando, In un'alaad allungarnento finito, privadiwergolamento(cioè con incidenzacostantedalla radiceall'estremità)solo la forma in piantaellitticaassicurauna distribuzioneellitticadella portanzaa tuttigli angolid'incidenzadi impiegopratico. Come insegndqualsiasitestodi aerodinamicabasatosulla teoriadi Prandtl(Rif.3 e 4), a ciò conispondela più piccola resistenzaindotta. La distribuzionelungola semiaperturaalaresi scostada quella ellitticaquantopiù la geometriadell'alasi scostadallaforma ellittica. Questaconsiderazioneè alla basedel ragionamentodi Schrenkper ottenereil valoredel coefficientedi portanzain qualsiasipuntodellasemiapeÉuraalare. ta distribuzionedella portanzaè funzionedidue omponenti: una dipendentedallaforma in piantadell'ala,mentr,eI'altra dipendedallaformaellitticadi un'alaaventela stessa superficie. prenderein considerazioneun coetrtciente E'-consuetudine di portanzaCL = l, al qualepoi si rapportanoi valoridel profilo effettivamentescelto. La pgrtanzain ogni puntodellasemi-aperturadap è dato dalla relazione CLoc =,/"fc+X.@ LA DISTÍUAUZLOIILDELI.APORTAI{ZA3 fl) nellaquale i simbolisignificano: CL = coeffioiente di portanza 9 = corda locale dm S = superficie atare dm2 b = apeÉura alare cm s = b/2 = semi-aoerturaalarc cm c- = corda media Vn = distanza dalla radice alare K =(4oS):{nob) Incidentalmente, l'espressione sottoradicequadrata rappresenta la "corda"di unaellisse. Dividendoil valoretrovatoperognicordalocalec si ottieneil coefficientedi poÉanzaeffettivo. praticadel metodoSchrenk, Vediamounaapplicazione utilizzando anchela seguentetabella,persveltirei conteggi: PuntiY.(s) 0,0 o,2 0;4 0.6 0,8 0'9 0.95 0,975 1,000 \m î,(xlo 0,980 0,917 0,800 0,6(x) 0,436 o,3ll 0,221 0,(xl0 E' consuetudineeseguirequesticonteggiper CL = 1. Per valoridiversida CL = I bisognamoltiplicarei valoricalcolati per il rapportotra i due oefficienti di portanza. Prendiamoin considerazionele semi-aliditre poasibili aeromodelli,Tipo [ | I, Tipo I ll I, e Tipo I lll | ; sonoillustrati nefleFlG. 1,2,3. .Lacordad'estremitaF è, in pratica,I'ultma primadelconsuetoterminale(più o meno centina.significativa, arrotonilàto)omessoneglischizzi.Hànnole seguenli caratteristichegeometriche: LA DISTRIBUZIONE DELLAPORTANZA4 nt u nill 50 200 25 I & 0,66 31,U7 50 2ú,1 19,5 {3,1 5(t 200 25 8 & 1,0378 1,0572 1,0613 1,0375 0,9342 0,50 l,ol75 1,05:ì1 1,054'2 1,0370 0,9462 0,50 1,369 1,21t0 1,930 l,(xlg 0,882 0,50 0.938 0,9346 0,955 Superficie S dm2 Apertura b cm . Cordamedia c, cm AllungamentoAR Hct g/dm' Caricoalare Rastremazione TR K=4oS/n.b A B c D E F Valore medio n 0,625 ar8 l,oo 31,U7 La FlG.4 mostrala differenza fÒndamentale tra itre tipi di ala per quantocon@rnela variazione del cpefficiente di portanzalungoa semi-apertura alare,mentrela FIG.Sindicala variazione defla portanzalocale.Le tre lineecurv€sdìo, moltoprobabilmehte, partedi unaellisse. A questopuntopossiamo'trane alqrneconclusioni indicative, (cioeNONdivaloreuniversale): a) contrariamente allenostrelogiche(?)aspettative, il valore del coeffigiente di portanzaGL nonrimanecostantelungola il suovaloremedioè in ognicasoinferiorea " semi-apertura; quellodi partenza; b) nellialaa piantarettangolarequestocoefficieritesubisce una "esaftazione" in conispondenza della mezzeria,rnentre perI'alacon rastremazione piùo rnenospintaI'inctemento di GL si verificaa circeil 30o/o dellasemi-apertura, a partire I.A IXSTRIBI'ZO E DELIA PORTA|IZA5 ' c) dallandice, con incipiente"miftenetretcf.lnpraticail campoaerodinamico di un'alaè moltocornplesso: si pensi, ad esempio,al fenomenodd "mitteneffel<f,che si esalta nelleconfigurazionialari a freeia positiva;comeiftatelli Hortenavevanorisconúatonei modellivolanùcfie avevano @struitoprimadi passareaivelivoliverie propri. Negliesempidimostrativisopra riportatisonostatiscelti- per semplicità- solosei punti:owiamentela precisione aumenta aumentando il humerodei puntiesaminatl. in considerazione Quandoprendiamo un profilo,siamostati abituatia prenderein considerazione la cosiddúa èfficienza aercdinamicaE, cioe il rapportotra.poftanzaL e naeisúenza D, oppuretra i duecoefficienti relativi: E=L:D=GL:CD (21 PergliesempisopraiportatiabbiamoassuntoGL = l; supponendoche il coefiicientedi resistenzasia GD= 0,05,éi aspettiamo un'efficienzaE = { : 0,05= 20. Daiconticinicheabbiamoeseguitorisultrano inveceiseguenti valori: E=0,938:0,05=18,76 t I I Ill I E=0,934,6 : 0,05=18,692 tlll I E =0,9558:0,05= 19,16 peggiori,in quanto ln praticai risultatisarebberoulteriormente esisteancheun incrementodellaresistenza(secondogili insegnamenti di Prandtl),delqualenonsiè tenutocontoin questa chiacclrierata. Ne potremoparlarein un fiÉuroconvegno, ammessodi riuscirea tróvareun velidostudiosul qualebasarei nostriragionamentidi dilettantiappassionatidi aerodinamica applicata. Analogasorpresaci aspetta,se decidessimp diverificareivalori delfattorcdi potenzaW, il cui valoremassimoassicurala minima velocftàdicadutaYy I.A DISIRIBI'ZOI{E DELL,/\PORTA{ZA 6 .Qualsiasitesto di aerodinamicaci insegnacfiè questoÍattoreè dato dalla relazione (3) W=GLI:Gú=E2.GL Nelprofilo di,pàrtenzàabbiamoW = E2. GL = 20, rrlèrÌf€ nelle fre ali pesg in esarle abbiamo YV=1815 o0,938 tll IilI tllll W=19,16.0,956 =18,13 Ancfrequ{abbiamoun noterloleruiofarrentola furnula cfie ci dala ' Se prend*sims in considerazione velrcÍtàdi caduta VY = 4.. (che troviamo in qualsiasi manualedi aerpmoOellismo): troveremmovalori assai peggioridi quello che pofuemmo caleolarecon i valori iniziali del.profiloda allungatnentoinfinito (GL =1, GD = 0,05). Concludendoquesta semplicechlaocftieratainbrrnativa, dovremmorieorddrciche, impegnandociin contèggi elernentad,utilízzandole consueteformule, dobbiamo.usafe un nefficienfe di poftama GL debitamenteoirctto seoondola distribuzionedella portanF lungo la semi€pertura ahre- ll valore oomunementebmits per allungnlnentoinfinito pò servire solo per un gpssolano confrontoha i diversi pm'nli disponibiti. Baieno 4 Agosto 2011 Ferdinando Galè Nota:nella FlG.6è riportatoun fogliodi calcolieseguitia mano(calcolatrice elettronicae regolocalcolatoreda 85 centimetri).mpiegandoun fogliodi calcoloExceli risultatisono praticamenteidentici. LA fXSTRtBtEtgNE ftEtIA poRTAf{zA 7 RIFERITEIITI 1) If,ACAREPORT572(1937\ DETERMINANON OF THECF{ARACTERISTICS OF j TAPERÉDWINGS R.F.Anderson 2) l.lACAREFORT12Og(rgsr) A COMPARISON OFTHE SPAI.IWISE LOADING CALCULATED BYVARIUOSMETHODS W]TH EXPERIMENTAL LOADINQS W.C.Schneider Q)NACATN s (1e20) THEORYOF LIFTING SURFACES PaÉ1 L.Prandtl 4) ÀTACATN 10(1920) THEORYOF LIFTINGSURFACES Part2- L.Prandtl 5) NACATM1120{19/.:21 THELIFTDISTRIBUTION OF SWEPTBACKWINGS J.Weissinger RADTOGUTDATI 6) PROGETTO AeRODrrunUrcO DrALIANTT (1993) AeronauticaTorino F.Galè La Bancarella DESIGN 7} LOWPOWERT.AMINARAIRCRAFT (1993) A.Strojnik NAEHERUNGSVERFAHREN ZUR . s) EINETNFACHES VERTEILUNGEN VONAUFTRIEB ERMITTLUNG (1%O) LAENGSDERTRAGLUEGELSPANNWEITE O.Schrenk Il DIStTRRIAONE DEUI POnTA|||Z/II W-a: 100- fucAL LrflÉ o ol \-0 o ot (o (l, 5t QTpTE ltl r* i-t<;s;-= A.s4i-i l--=1r.b.--1!-- FIG:I Alatipo I OE-r.l nOnmlzl s 1 DISTRTSJZÍXIE --t s z rT P I4t fl' (lt q9 q x3 i+ L I* >'l i*-l ixt llll lî1'.1 il'*i lI) lfr_ q, I =r+ FlG.2 |; DFTRBK)|C Alatipo ll DEJrAFoRrArtr {0 lÌi b6:a: loo- CD FOCAL LIIIE tlrEA }oclù-E r+ .- h-o Jt ,.h-ao--l I -t lr-6ó-__-._:....."__: je:go_________-_-____= _le,_ru QlfiE t,,1 i I FlG.3 L flSrHEuaOq 4'5 K-" - dG: Alatipo lll lELl.ApTORTAr{zA tl 2., tt I 1847_t lll an- FlG.4 (Ali l, 11,lll) Variazionedi CL lungola semi-apertura LA DISIRIBUAONE OELLAPORTANZA12 FIG.5 Variazionedellaportanzalocale(Ali l, ll, lll) LA DISTRIBUZONEDELI.A PORTANZA13 Àd t\J È (F. h *r :/. I Jl* ? + v q tF U\ \.È_ c\l $ \) tt g(i qj ì' {f OO it- ù fE t: :+ n, È) \J =s v |l )rr. s t-.--.ll .t-{fì rrÉ /t f. Fl s- \ìF \" 6f \ v s if cq 9. *v il f\ x K \ìt- s .s r\ sn ; d s s só \s $ r{t qo SqJ Nl ID iî (.\, F.) G) \n s' \-9 co c-t È, \9 s t\ s- s a- E rl, E s -! tlt ar o ú s q-r _\r Sr o $'. -+ s o r.9 6 s ait $J \9 on s è \f, \ s *$ v a,: Iti \ _lt a: d .{| s B. :8 64\ sn -v \h s g bf a Esempiodifogliodicalcoto t, g tg1 o I-A DISTRIBUZPIIIEDELLA PoRTA zA 14 {^ l'\' \- $ aJ t-- 9. q! ({ uí s F1 È \ iv\ el G s- Fr oai OO Gr f.\ st :.s 6l $ --o È N (\, (\t s- a s 'E q FlG.6 r*. s (!r: s o) {f .o v Sn I 1rf r1|\ c\, 8 r-S .-t -{'- lìÈ- .ù CJ @ o EIl l-) ÒJ al C-J q + ft )t ,!.t lL! tn{l lclt rRr itr! f=t -*l t I i5