C.U. N. 2 - 2014

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C.U. N. 2 - 2014
Mensile della
Coldiretti Umbria
Campagne
Umb re
numero 2
novembre 2014
Spedizione Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Perugia - Anno XLIII - n. 2 Novembre 2014
Aut. Trib. di Perugia n. 452 dell’08/10/1974 - Dir. Resp. Diego Furia - Stampa Tip. Giostrelli - Costo abb. annuo € 10,00 - Costo copia € 1,00 - Pagam. assolto tramite versamento quota associativa
Il CAF COLDIRETTI e il PATRONATO EPACA, offrono un'ampia gamma di servizi in ambito
fiscale e tributario, consulenze in materia di previdenza, diritto di famiglia e
successione, mercato del lavoro, nonché per le prestazioni sociali legate al reddito:
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Dichiarazione dei redditi (UNICO, 730 e IMU)
Modelli RED – DETR – INVCIV - ISEE
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Domande di Pensione e Invalidità civile
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INAIL - Infortuni e malattie professionali
INPS - Domande iscrizioni/variazioni posizioni CD e IAP
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L’Editoriale
di Albano Agabiti
Presidente Coldiretti Umbria
L
e.migliaia.di.imprenditori.agricoli.e.cittadini.intervenuti lo scorso 21 ottobre all'evento “Porte Aperte al
Consorzio Agrario di Perugia”, organizzato insieme a
Coldiretti, testimoniano il successo di un'iniziativa che è
riuscita ad aprire il mondo agricolo a tutta la comunità, agli
addetti ai lavori in primis, ma anche a chi sta riscoprendo la
strategicità del settore in questa difficile congiuntura economica.
La soddisfazione, è stata quella di poter vedere il Consorzio
come una grande “casa degli agricoltori”, aperta, oltre che a
tante autorità istituzionali, dalla Presidente della Regione
Umbria Catiuscia Marini, al Sindaco di Perugia Andrea
Romizi, fino all'Assessore regionale all'agricoltura
Fernanda Cecchini, soprattutto alla società civile e ai maggiori operatori economici del territorio. Le tantissime persone accorse, non fanno che ribadire l'importanza del ruolo
che questa struttura può giocare sulle sorti presenti e future dell'agricoltura umbra, ma anche nazionale. L'obiettivo
resta quello di contribuire ad aumentare il reddito delle
imprese, interagendo con tutta l'economia locale e la società, cercando di interpretare al meglio l'esigenza di moder-
nità del settore e
i tr adizionali
aspetti del mondo rurale tornato
protagonista.
Il Consorzio, operando in tutto il territorio regionale, rappresenta una struttura economica di rilievo per le imprese agricole umbre, in grado di ricoprire un ruolo di primo piano anche in molti progetti di filiera in cantiere. Lo sforzo comune, è quello di coniugare la
tradizione e il “know how” dei vari operatori, con le nuove
sfide che attendono il mondo agricolo, in cui il Consorzio
può rivestire un compito di primo piano.
Da registrare nel corso dell'evento, accanto al successo
dell'esposizione delle nuove macchine agricole e di tutti i
prodotti per l'agricoltura, anche la funzione di animazione
svolta dal Mercato di Campagna Amica Coldiretti, capace tra
l'altro di ricreare, anche in questo caso, un legame profondo tra consumatore e produttore, tra città e campagna.
Il Punto
di Diego Furia
Direttore Coldiretti Umbria
G
perché la nostra
Organizzazione
può contare su un
solido Progetto,
modellabile a
seconda dei comparti e dei cambiamenti che politiche e
congiunture economiche
richiedono e basato su stabili
fondamenta che spingono a guardare al futuro con rinnovato
ottimismo. Già da ora, posso preannunciare che le “visite” sul
territorio non si sono esaurite con questa prima, seppur intensa tornata: ad inizio 2015 torneremo direttamente a casa delle
nostre imprese, con “focus” diversi, ma altrettanto importanti,
attuali e sentiti, a cominciare da quello sul nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
D'altronde la spinta a continuare in questa direzione ci giunge
proprio dai soci, “affamati” di approfondire quanto alla base
del proprio lavoro, ma anche di una vicinanza sempre maggiore
da parte della struttura e della dirigenza, che continueranno
ad agire nell'interesse degli imprenditori.
li.incontri.con.i.soci.che.si sono susseguiti ad un ritmo
serrato per tutto il mese di ottobre in molte città delle
regione, hanno sicuramente ottenuto un duplice effetto
positivo. Il primo è stato quello di approfondire alcune tematiche di grande attualità: dalla nuova Pac agli ultimi aspetti
fiscali, piuttosto che la strategia economica Coldiretti, che fa
perno sul potenziamento delle filiere agroalimentari e sul protagonismo degli imprenditori agricoli.
Il secondo, non meno importante, è stato quello di rinsaldare
un rapporto diretto e trasparente con le oltre duemila persone
incontrate, non semplici uditori nei vari appuntamenti, ma
interlocutori interessati che hanno avuto modo di apportare un
contributo importante in termini di suggerimenti e richieste.
Sono fortemente convinto che solo aprendosi sempre di più alle
esigenze dei nostri soci, ma anche a quelle che giungono dalla
società odierna, che Coldiretti potrà continuare ad esercitare
quel forte ruolo di forza sociale in grado di rappresentare le
imprese agricole, che da tempo la contraddistingue.
Nei vari incontri, non abbiamo mai nascosto le difficoltà che gli
imprenditori oggi debbono affrontare, dalla burocrazia, ai
costi di gestione e bassi redditi, sottolineando sempre però
anche le tante opportunità all'orizzonte. Questo soprattutto
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NAZIONALE
A CERNOBBIO IL XIV FORUM INTERNAZIONALE
DELL'AGRICOLTURA E DELL'ALIMENTAZIONE DELLA COLDIRETTI
I
sulla piattaforma Change.org
insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell'ex ministro
dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, per garantire pizze
realizzate a regola d'arte con
prodotti genuini e provenienti
esclusiv amente dall'agr icoltura italiana e combattere
anche l'agropirateria internazionale.
Presentata anche l'Indagine
Coldiretti/Ixè su “Il Piano di
governo degli italiani”, che sottolinea come se il 39 per
cento degli italiani vive senza affanni, quasi la metà (42 per
cento) riesce a pagare appena le spese senza permettersi
ulteriori lussi, mentre oltre 3 milioni di famiglie (14 per cento) non hanno oggi reddito a sufficienza neanche per
l'indispensabile a vivere. Ma anche come per la prima volta
dal 2007, gli ottimisti sul superamento della crisi sorpassano i pessimisti con ben quattro italiani su dieci che vedono
in un futuro il miglioramento della situazione economica
italiana, con un aumento dell'11 per cento nel 2014 rispetto allo scorso anno.
Il secondo giorno ha registrato l'Indagine Coldiretti/Ixè
sul prezzo dell'illegalità, con risultati sconvolgenti su
come è cambiato l'atteggiamento degli italiani nei confronti della malavita a seguito delle difficoltà economiche,
dalla ricerca del lavoro al momento di fare la spesa. La crisi
ha anche moltiplicato le frodi a tavola come dimostrano i
risultati dell'attività di contrasto delle forze dell'ordine
che sono stati presentati nell'occasione con la prima esposizione degli strumenti di contraffazione e dei prodotti alimentari sequestrati in Italia.
Da sottolineare, tra l'altro, come il 65
per cento degli italiani ritiene che la
crisi abbia fatto aumentare i rischi alimentari.
Durante i lavori anche un approfondimento sull'agroalimentare italiano
nello scenario internazionale, con un
focus sul primo bilancio sugli effetti
dell'embargo nel “mercato dei prodotti alimentari Made in Italy in Russia” con l'ampia esposizione dei fantasiosi surrogati che sugli scaffali dei
supermercati del Paese di Putin hanno
preso il posto dei cibi italiani originali.
l 17 e 18 ottobre a Villa
d'Este di Cernobbio si è svolta la quattordicesima edizione del Forum Internazion a l e d e l l ' A gr i c o l t u r a e
dell'Alimentazione organizzato da Coldiretti in collaborazione con Studio Ambrosetti.
Il Forum costituisce l'appuntamento annuale che riunisce i
maggiori esperti, opinionisti
ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti
di governo e delle istituzioni,
responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e
politiche nazionali ed estere. Un momento di approfondimento che tradizionalmente sostiene il confronto delle opinioni con la presentazione di indagini e ricerche mirate e
speciali focus su aspetti della vita quotidiana degli italiani
ma anche provocazioni su temi di attualità.
L'edizione di quest'anno, ha visto la presentazione del Rapporto Coldiretti/Censis sul tema “Gli effetti della crisi:
spendo meno, mangio meglio” illustrata dal Presidente
del Censis Giuseppe De Rita e dal Presidente della Coldiretti
Roberto Moncalvo, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, con le strategie adottate
nel fare la spesa, in cucina o a tavola, la rivoluzione in atto
per i pasti consumati nei luoghi di lavoro, nei momenti di
svago o in famiglia e il valore sociale conquistato dal cibo
nell'attuale fase di recessione economica. Dal rapporto
emerge, tra l'altro, che gli italiani che non riescono neanche a portare in tavola i cibi necessari per garantirsi una
buona salute sono più che raddoppiati (+130 per cento)
rispetto all'inizio della crisi nel 2008 ed oggi si contano
circa 11 milioni di persone che, pur
volendolo, non possono permettersi un
pasto proteico adeguato almeno ogni
due giorni.
Nel corso della prima giornata si è svolto
anche il primo “duello” tra pizza originale e taroccata, per sostenere
l'iscrizione dell' “arte della pizza napoletana” nella lista Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità e tutelarne l'identità, fare chiarezza sulle
modalità di preparazione e garantire le
condizioni igienico e sanitarie ottimali.
L'adesione della Coldiretti alla campagna accompagna la petizione lanciata
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NAZIONALE
Infine, quasi due italiani su tre (64 per cento) sono favorevoli alla coltivazione della cannabis ad uso terapeutico in
Italia, per motivi di salute ma anche economici e occupazionali. È quanto emerso da un'altra analisi Coldiretti/Ixé,
divulgata in occasione del Forum riguardo al primo studio
sulle potenzialità economiche e occupazionali della coltivazione, trasformazione e distribuzione della cannabis ad
uso terapeutico in Italia, che può generare da subito un
business di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di
lavoro dai campi ai flaconi.
Tra le numerose e prestigiose personalità intervenute al
Forum di Cernobbio, quella del Commissario designato
all'Agricoltura UE, Phil Hogan, che in riferimento al Ttip, il
trattato commerciale tra Ue ed Usa, ha sostenuto come
“Non sacrificheremo la qualità degli alimenti dell'Unione
Europea soltanto per amore di trading, di scambi commerciali maggiori”.
Riprendendo le preoccupazioni espresse dal Presidente
della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sui rischi connessi al
trattato commerciale con gli Usa, Hogan ha affermato di
“condividere l'impegno del presidente designato della Commissione, Juncker, per un accordo ragionevole e bilanciato
che tuteli gli standard produttivi europei”.
“I tanti interventi di uomini di cultura, politici, forze
dell'ordine hanno tutti sottolineato la strategicità
dell'agroalimentare non solo in Italia, ma nel mondo e
nello stesso tempo hanno sostenuto la necessità di cambiare paradigma, perseguendo la strada che Coldiretti ha da
tempo indicato. Usciamo confortati da questa due giorni
perché di anno in anno ci accorgiamo di essere sempre
meno soli”. Questo il messaggio del Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel concludere i lavori del Forum.
COLDIRETTI-SYMBOLA:
LA TOP TEN DEI PRIMATI DELL'AGROALIMENTARE ITALIANO
Solo 5 paesi al mondo possono vantare un surplus commerciale manifatturiero superiore a 100 miliardi di dollari. L'Italia è
uno di questi. C'è un paese dell'eurozona che attira più turisti cinesi, statunitensi, canadesi, australiani e brasiliani di ogni
altro. È l'Italia. C'è un paese che primeggia in quanto ad efficienza ambientale - meno CO2 e meno rifiuti - delle proprie
imprese: è l'Italia. E c'è un paese che durante la crisi globale ha visto il proprio fatturato estero manifatturiero crescere più
di quello tedesco: ancora l'Italia. È quanto emerge dal Dossier di Coldiretti con Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison.
Dentro questo Made in Italy di successo, un settore in particolare ha dato prova di vitalità e tenuta, dimostrando di essere un
comparto trainante per tutta la nostra economia: l'agroalimentare. Un Dossier di 10 verità sulla competitività italiana Focus agricoltura, che rappresenta una risposta a tanti luoghi comuni che “non rendono giustizia al nostro Paese e
rischiano di distogliere l'attenzione dai suoi reali problemi”.
[1 Verità]
[2]
[3]
[4]
[5]
[6]
[7]
[8]
[9]
[10]
L'Italia è tra i paesi che, nella globalizzazione, hanno conservato maggiori quote di mercato mondiale.
Il modello produttivo italiano è tra i più innovativi in campo ambientale.
L'Italia è, nell'eurozona, la meta preferita dei turisti extraeuropei.
Considerando il debito aggregato (stato, famiglie, imprese) l'Italia è uno dei paesi meno indebitati al mondo.
L'Italia vanta 120 prodotti agroalimentari in cui è leader mondiale per qualità.
I prodotti agroalimentari italiani dominano sui mercati mondiali.
Il modello produttivo dell'agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto.
L'agricoltura italiana è tra le più sostenibili.
L'Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale.
L'Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici.
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REGIONALE
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OLIO: COLDIRETTI UMBRIA HA CHIESTO ALLA REGIONE
MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE
Anche per effetto del concomitante dimezzamento dei raccolti in Spagna, maggior produttore mondiale di olio, il
rischio - sottolinea Coldiretti - è anche quello che il mercato
europeo dell'olio di oliva, con consumi stimati attorno a
1,85 milioni di tonnellate, venga invaso dalle produzioni
provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza. Per
questo occorre applicare le importanti modifiche alla disciplina introdotta dalla legge salva olio approvata nel febbraio 2013 sotto il pressing della Coldiretti che contiene misure
di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del
vero Made in Italy. D'altronde le imprese agricole del settore devono scommettere sempre con maggiore forza sul legame con il territorio
umbro e sulla qualità del prodotto, con
l'obiettivo di giungere comunque a un
“Piano Olivicolo” che possa rilanciare il
comparto, dal lato dei consumi ma anche
sul fronte dei prezzi all'origine che ancora non soddisfano le legittime aspirazioni degli imprenditori agricoli, implementando anche, nel corso della stagione, i sistemi di monitoraggio sulla salute
degli olivi.
on una lettera indirizzata all'Assessore regionale
all'agricoltura Fernanda Cecchini, Coldiretti Umbria,
nel segnalare i gravissimi danni alla campagna olearia
di quest'anno, ha chiesto alla Regione di porre allo studio opportune misure di intervento a sostegno delle imprese agricole danneggiate. Coldiretti ha sottolineato la grave
situazione derivante da una particolare virulenza
dell'attacco della mosca dell'olivo, con la perdita anche
totale della produzione per molte aziende e per tanti produttori che raccolgono per “autoconsumo” e con evidenti
difficoltà pure per chi lavora nell'indotto, come cooperative e frantoi. Tutto il territorio regionale, è stato coinvolto
da tale attacco ed in particolare sono
state colpite le imprese agricole biologiche, molte delle quali impossibilitate a
raccogliere. Una vera e propria calamità
dunque, conseguenza anche di una stagione invernale ed estiva quantomeno
anomale, a conferma degli effetti dei
cambiamenti climatici in atto, che stanno incidendo sempre più in negativo sul
settore agricolo. In Umbria ipotizzato
un forte calo produttivo, con picchi del
70-80% in meno in alcuni territori.
D
TABACCO: PROSEGUE IL RITIRO DEL “BRIGHT”
tanti aree del nostro Paese.
Masiello nel ribadire la valenza innovativa del contratto
siglato a partire dal 2011 da Coldiretti e Philip Morris Italia,
che ha contribuito a garantire un reddito alle imprese e a
mantenere il lavoro in una filiera che occupa in Italia
complessivamente circa 50 mila addetti, nelle sole fasi di
coltivazione e di prima trasformazione, ha chiesto
l'impegno di tutte le manifatture presenti in Italia a confermare l'approvvigionamento del tabacco nazionale.
Alla prima giornata di ritiro del
prodotto a Bastia Umbra, erano
presenti anche Cesare Trippella Responsabile degli acquisti di Philip
Morris Italia, Luigi Auriemma Amministratore delegato ONT Italia,
Marcella Calabresi Presidente di OPIT,
l'Organizzazione Produttori Italiani
Tabacco promossa dalla Coldiretti
Umbria, Albano Agabiti e Diego Furia,
rispettivamente Presidente e Direttore Coldiretti Umbr ia, con
quest'ultimi che hanno ribadito come quello del tabacco sia
ancora un settore portante dell'economia regionale, grazie
anche allo sforzo di tanti produttori agricoli che hanno
puntato su qualità e sostenibilità.
opo le prime consegne di fine settembre del prodotto
veneto, continua la fase di ritiro del tabacco greggio
del contratto sottoscritto da O.N.T. Italia (Organizzazione Nazionale Tabacco) e Philip Morris Italia per il
raccolto 2014. Il contratto riguarda la varietà FCV Bright
delle Organizzazioni dei produttori OPIT e APROTAB e interessa oltre 120 aziende, umbre, venete, toscane e abruzzesi,
3.100 ettari e 10.000 tonnellate di tabacco, che rappresentano circa il 25% della varietà Bright complessivamente
contrattata in Italia.
Anche quest'anno abbiamo deciso
di iniziare le consegne prima degli
altri contratti nazionali - ha affermato Gennaro Masiello, Presidente
di ONT Italia, intervenuto presso il
centro di raccolta di Bastia Umbra in
occasione della prima giornata di
ritiro del prodotto - per velocizzare il
pagamento del prezzo ai produttori.
Per Masiello l'intera filiera deve
continuare in modo incisivo
l'azione di razionalizzazione e di efficientamento intrapresa negli ultimi anni e garantire, con adeguate politiche
di mercato, la sostenibilità della coltivazione del tabacco;
settore che resta fondamentale per le economie di impor-
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PAC 2014 - 2020: OLTRE 700 IMPRENDITORI AGRICOLI
AL CONVEGNO DI BASTIA UMBRA
U
n centro congressi di Umbriafiere, affollato da oltre
700 imprenditori agricoli, ha ospitato il 1 ottobre
scorso, il Convegno organizzato da Coldiretti
Umbria in collaborazione con il CeSAR (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale) e Europe Direct Umbria, dal titolo
“Le scelte della nuova PAC 2014-2020: indicazioni per
imprese agricole e zootecniche”.
Un Convegno, come ha spiegato il Direttore regionale Coldiretti Diego Furia, che si è posto l'obiettivo di informare
gli imprenditori agricoli, sulle ultime novità riguardanti la
nuova Politica Agricola Comune e il suo impatto sulle
imprese locali.
L'incontro è stato aperto dalla Presidente della Regione
Umbria Catiuscia Marini, che ha affermato come
“l'agricoltura rappresenta per l'Umbria uno degli assi strategici per lo sviluppo. E noi siamo vicini a questo mondo
non solo a parole, ma con atti e fatti concreti. Lo dimostrano le importanti risorse conquistate nell'ambito della prossima stagione della programmazione dei fondi comunitari,
con un budget complessivo per il periodo 2014-2020 di
circa 900 milioni di euro. Il settennio che si sta chiudendo
ha visto l'Umbria raggiungere risultati positivi e non solo
perché è riuscita ad utilizzare e spendere tutte le risorse
comunitarie, ma perché le ha soprattutto spese bene. Con il
nuovo Piano di Sviluppo Rurale vogliamo favorire ancora di
più la competitività delle imprese dell'agroalimentare, così
come la tutela delle risorse naturali ed ambientali. Scegliere di lavorare e investire in agricoltura, non è affatto una
scelta “di ripiego”: dobbiamo sostenere l'imprenditoria giovanile in agricoltura perché i giovani sono portatori di grandi competenze, professionalità e di una straordinaria capacità innovativa”.
Per l'Assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini, da qui al 2020 si è ottenuto un risultato positivo in
termini di risorse, con soddisfazione per tutti i settori, che
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mette in condizione le aziende di andare avanti, guardando positivamente al futuro. Va sempre di più incoraggiata ha aggiunto l'Assessore Cecchini - un'agricoltura che produce cibo, qualità, valorizzazione del territorio e innovazione.
Con la nuova PAC - ha affermato Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria, cui sono state affidate le conclusione del Convegno - si profila un importante scenario di crescita per l'economia agricola regionale: è chiaro che ora per
ogni impresa va costruito un proprio progetto, creando un
sentiero di sviluppo nel mercato. L'obiettivo è quello di arrivare ad aziende in grado di produrre reddito, pronte ad
affrontare il mercato; deve proseguire comunque, ha sostenuto tra l'altro Agabiti, il processo di semplificazione e sussidiarietà per agevolare il lavoro degli imprenditori.
In quest'ambito, per Elsa Bigai, Direttore Centro Assistenza Agricola Coldiretti nazionale, la sfida attuale, è
quella di creare regole più semplici ed agevoli, anche per far
arrivare agli imprenditori i premi comunitari nei tempi
dovuti. Nel suo intervento Bigai ha ricordato, tra l'altro, il
ruolo della Coldiretti nel difficile percorso di negoziazione
sulla PAC, che ha puntato a dire “basta alle rendite”, da cui
una “black list” di soggetti che non potranno più accedere
ai contributi comunitari, ma anche a tutelare il vero made
in Italy agroalimentare.
Angelo Frascarelli Direttore CeSAR e Europe Direct
Umbria ha sottolineato come i pagamenti diretti assicureranno un sostegno di 90 milioni di euro/anno
all'agricoltura umbra, con una migliore distribuzione sul
territorio regionale che andrà ad accrescere il sostegno
soprattutto nelle zone montane. Alcune parole chiave per
l'agricoltura 2020, saranno: competitività, beni pubblici,
produttività, sostenibilità, selettività.
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I PRODOTTI DELLE AZIENDE DI CAMPAGNA AMICA,
NEL “MENÙ DEL PELLEGRINO”
O
Protocollo d'Intesa tra Coldiretti Umbria, Fondazione Campagna Amica
e Consorzio Umbria & Francesco's Ways
di arricchire l'offerta legata ai cammini di fede, riproponendo quello stretto rapporto tra cibo e cammino che appartiene
alla tradizione secolare del pellegrinaggio.Grazie al “Menù
del Pellegrino”, si implementerà la promozione dei prodotti
agroalimentare italiani, anche attraverso la loro vendita e
diffusione presso le strutture ricettive e ristorative aderenti
al Consorzio.
Come emerge da recenti stime tra l'altro, vola verso il valore
record di 5 miliardi di dollari il giro d'affari del turismo religioso in Italia nel 2014 sotto la spinta dell'attrazione fatale
esercitata da Papa Francesco. I “viaggiatori religiosi” nel
mondo sono 300 - 330 milioni l'anno, con un fatturato
annuo di 18 miliardi di
dollari, con un enorme
potenziale di crescita per
l'Italia. Da segnalare
negli ultimi anni, proprio
la riscoperta di forme più
tradizionali di turismo
con un numero crescente
di quanti percorrono a
piedi gli itinerari religiosi
verso le mete di culto.
rganizzare.un.sistema.di.azioni.per lo sviluppo e la
promozione del cammino “Via di Francesco” e delle vie
collegate, per quanto riguarda i servizi resi lungo il percorso, nonché per lo sviluppo del progetto “Menù del Pellegrino”.Questo l'obiettivo principale del Protocollo d'Intesa
siglato tra Coldiretti Umbria in collaborazione con Fondazione Campagna Amica e il Consorzio Umbria & Francesco's Ways, dedicato al turismo spirituale. In particolare, i
prodotti umbri delle imprese agricole della rete di Campagna
Amica Coldiretti, saranno alla base del “Menù del Pellegrino”, studiato dal Consorzio Umbria & Francesco's Ways per
riproporre in chiave moderna i cibi della tradizione, nel
rispetto dell'ambiente e della cultura enogastronomica
umbra.
Si tratta di un “pranzo al sacco” che, a partire dal 2015, le
strutture ricettive lungo la Via di Francesco, potranno consegnare ai moderni pellegrini che si avventurano lungo il percorso che conduce ad Assisi partendo da La Verna o da Greccio. Un insieme di prodotti della Terra di Francesco (come per
esempio la lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp, la patata
rossa di Colfiorito e la fagiolina del Trasimeno) che possa
completare l'esperienza spirituale dei moderni pellegrini
lungo la Via di Francesco. Un progetto che permetterà anche
UN WORKSHOP CON GLI IMPRENDITORI AGRICOLI
SUL PROGETTO FA.RE.NA.IT
S
l'accesso ai fondi previsti per chi opera
in tali aree.
Rete Natura 2000, è un insieme di aree
naturali identificate dall'Unione Europea come zone che necessitano di particolare protezione, per la presenza di
specie vegetali e animali che rischiano
di scomparire. Con il Progetto Fa.re.na.it, tra l'altro, si vuol dare un impulso
alla valorizzazione dei prodotti di chi
vive e opera nelle aree protette
dall'Europa.
All'iniziativa, oltre a rappresentanti della Coldiretti
Umbria, sono intervenuti esperti dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e CTS (Centro Turistico Studentesco e giovanile). Maggiori informazioni sul sito www.lamiaterravale.it.
i è tenuto il 30 ottobre scorso,
presso l'agriturismo “Capanne
Alte” a Monteverde di Valfabbrica, un interessante Workshop rivolto
agli imprenditori agricoli sul Progetto
Fa.re.na.it, che vede anche Coldiretti
tra i suoi partner. Il Progetto rappresenta una campagna di comunicazione
volta a rilanciare nel mondo rurale
Rete Natura 2000, i suoi benefici e le
tematiche relative alla biodiversità in
ambito agricolo. Partendo dalle attività di comunicazione sviluppate dal Progetto, la giornata
formativa ha avuto l'obiettivo di presentare i servizi e i prodotti a disposizione allo scopo di aumentare, tra gli operatori del settore agricolo, la conoscenza delle opportunità di
sviluppo rurale legate a Rete Natura 2000 ed a favorire
Campagne Umbre
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PROVINCIALE
D
PELLEGRINAGGIO ASSISI-GUBBIO:
CAMPAGNA AMICA NEL "SENTIERO DI FRANCESCO"
grazie al lavoro
degli imprenditor i agr icoli,
che prima di
essere produttori di beni alimentari, rappresentano dei
veri e propri
custodi della
natura.
L'attenzione
dei partecipanti al pellegrinaggio anche alle produzioni
agricole locali, non ha fatto che ribadire la sempre più profonda richiesta della società di alimenti sicuri, tracciati e
del territorio.
Inoltre lo spirito con cui essi hanno intrapreso il cammino in
Umbria, avvalora la tendenza di tanti italiani nel riscoprire
l'importanza di immergersi nella natura, a contatto stretto
con il buon cibo.
Sta aumentando sempre più infatti, il turismo legato alla
natura in montagna, nei parchi e nelle campagne, con il successo del turismo ecologico e ambientale determinato
anche dall'elevato valore educativo e dalla pluralità di mete
disponibili senza dover percorrere grandi distanze.
al 1 al 3 settembre, i prodotti dell'agricoltura locale
sono stati protagonisti del pellegrinaggio che ripercorre l'itinerario compiuto da San Francesco agli
inizi del 1200. Coldiretti Perugia infatti è stata impegnata a
fornire prodotti del territorio a “Km Zero” a quanti hanno
percorso i circa 50 km che caratterizzavano otto secoli fa il
sentiero del “Poverello”
di Assisi. In particolare i
pellegrini hanno potuto
rifocillarsi con frutta di
stagione, prodotti da
forno e bevande di
aziende Campagna
Amica nei punti ristoro
posti lungo il “Sentiero
di Francesco”.
Inoltre, legumi, carne chianina IGP, salumi, formaggi, vini e
prodotti da forno, delle aziende aderenti al progetto Coldiretti Campagna Amica, sono stati i protagonisti anche della
cena di fine pellegrinaggio presso il Chiostro della Pace del
Convento di San Francesco a Gubbio.
La tre giorni tra Assisi e Gubbio ha rappresentato una splendida occasione per ribadire ancora una volta l'importanza
rivestita dalla tutela dell'ambiente e della natura. Un obiettivo che Coldiretti è impegnata a raggiungere ogni giorno,
L
LE ECCELLENZE AGROALIMENTARI LOCALI
PROTAGONISTE A “TERNI ON”
tradizionale, composta dalle mille produzioni dei territori
italiani: una trentina quelli già accreditati in
provincia di Terni. Formaggi, vini, olio extravergine di oliva, legumi, ortaggi, carni: questi
alcuni dei prodotti che aziende agricole
locali della Coldiretti hanno fornito ai due
esercizi commerciali per l'occasione, per
proporre sfiziosi piatti a base di eccellenze locali ma anche “cibo da strada”.
Continua l'impegno di Coldiretti Terni
quindi, per arricchire sul territorio, la
presenza di Mercati, Punti Vendita
aziendali (Fattorie), Botteghe e anche
Ristoranti di Campagna Amica.
Tutto questo per valorizzare ulteriormente la
Filiera tutta agricola e tutta italiana, che mira,
tra l'altro, alla diffusione di una nuova cultura
dell'educazione alimentare di qualità.
e eccellenze delle imprese agricole del territorio sono
state tra le protagoniste di “Terni On”, la manifestazione di fine settembre con la notte
bianca, grazie a due ristoranti della città “La
Clessidra” e “Il Convivio”, accreditati come
“Ristoranti di Campagna Amica nel Piatto”, che hanno proposto appositi piatti a
Km zero anche in versione “street food”.
Campagna Amica nel Piatto, identifica
quegli esercizi commerciali di somministrazione di pasti e bevande, che nel loro
menù del giorno, hanno almeno un
piatto di Campagna Amica, ossia una
portata il cui ingrediente primario proviene
esclusivamente da aziende agricole accreditate a Campagna Amica. Fondazione Campagna
Amica, riconosce ai “suoi” Ristoranti, il ruolo di
“ambasciatori” del gusto e della qualità della vera cucina
Campagne Umbre
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L'Italia ha bisogno di un progetto giovane.
E noi ce l'abbiamo:
"Una Filiera Agricola tutta Italiana"
“Oggi costruiamo il futuro”
COLDIRETTI
GIOVANI IMPRESA
LA FORZA GIOVANE DEL PAESE
COSTRUIAMO LA FILIERA
AGRICOLA TUTTA ITALIANA
DALLA TERRA ALLA TAVOLA PER IL BENESSERE DEL PAESE
Guardiamo all'impresa agricola come alla cosa più bella che ci potesse capitare. In tasca abbiamo un progetto per il quale stiamo
lavorando infaticabilmente. Dentro abbiamo messo storia, esperienza, capacità. Ma anche un pizzico di ambizione, una sconsiderata dose
di innovazione, la saggezza e il buonsenso di chi è sulla stessa frontiera da più tempo di noi. Un progetto che non delega ruoli e non
scarica responsabilità, nello stile che caratterizza noi giovani imprenditori agricoli. La filiera agricola la vogliamo tutta italiana e
interamente in mano a noi. Dalla terra alla tavola ci prendiamo cura dell'Italia.
www.campagnamica.it
L'Oscar Green
Premiamo la buona innovazione
Oscar Green si divide in sette categorie ciascuna delle quali
ospita tre parecipanti selezionati da tutta Italia.
Abbiamo un termometro che misura l'avanzamento della capacità di fare impresa degli imprenditori agricoli italiani. Un termometro che
restituisce la cifra dell'efficacia di una scelta, del peso specifico che hanno il coraggio e la determinazione, della dimensione che ha un
progetto e della consistenza dei risultati. Abbiamo un termometro che indica la temperatura ideale per fare germogliare i piccoli grandi
fiori all'occhiello dell'Italia, che definisce i contorni delle storie, le sagome che hanno i giovani agricoltori capaci di mettersi in gioco, le rotte
indicate per traghettare il Paese verso il riscatto. Si chiama Oscar Green: l'oscar alle imprese agricole che fanno suonare la sveglia all'Italia.
www.oscargreen.it
L'impresa della Formazione
La Formazione dell'impresa
Conoscere il mercato, posizionare in maniera efficiente la propria produzione, sfidarne
le dinamiche, dotarsi di tecnologia e costruire il profilo di un imprenditore di successo,
è questa l'impresa agricola a cui pensiamo. Siamo sicuri di offrire alle giovani energie
italiane gli strumenti migliori per soddisfare a pieno le proprie legittime ambizioni.
Ai giovani chiediamo di entrare a far parte del nostro mondo e di dire si ad una sfida entusiasmante come l'impresa agricola.......................
All'imprenditore agricolo affidiamo la scommessa di fare grande la sua azienda, di lasciare un segno del suo passaggio, di migliorare la vita
dei suoi collaboratori, di preservare l'ambiente che lo circonda e di diffondere energia positiva intorno a sé, offrendo una opzione di futuro
differente, capace, come fa la natura, di stimolare meraviglia. Ritornare alla natura non è il gesto antico di una tradizione che alla novità guarda
con pigrizia e malinconia, è piuttosto la rivitalizzazione di un sapere lontano che oggi è pronto per essere speso sullo scacchiere
dell'innovazione e della contemporaneità.
Corsi gratuiti, formatori, docenti, professionisti, uomini e donne d'esperienza, tecnologia e multimedialità:
la nostra formazione è modellata attorno a te. Perchè conosciamo chi sei.
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Viaggi, ti lasci affascinare da realtà di successo, ti formi, ti ingegni, ti reinventi e poi declini i tuoi sogni in progettualità concreta.
Sei il giovane orgoglio di un Paese; un giovane che dell'impresa agricola ha fatto una scelta di vita, un modo diverso di guardare al mondo.
È per questo che noi crediamo in te e diamo credito alle tue idee. C'è da mettere le mani sulle nuove leve e sugli ingranaggi che possono
sbloccare e fare decollare il Paese. Noi non ci tiriamo certo indietro, la nostra parte siamo pronti a farla al fianco della migliore energia italiana:
l'impresa giovane, quella che sa cosa vuole. Ecco il "Progetto Giovani" che Coldiretti Giovani Impresa e CreditAgri Italia hanno realizzato.
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LA FORZA GIOVANE DEL PAESE
[email protected]
tel. +39 06 48 99 32 27 - fax +39 06 48 99 32 21
www.giovanimpresa.coldiretti.it
Umbria: tel. 075.5067663
oscargreen.it
ColdirettiGiovaniImpresa
ColdirettiG
giovanimpresa.coldiretti.it
coldiretti
coldirettigiovani
TECNICO / ECONOMICO
U
PAC 2014-2020: LA NOVITÀ DEL "GREENING"
na delle principali novità della prossima Politica Agricola Comune, è quella del “Greening”, ovvero degli
impegni in campo ambientale richiesti alle aziende
agricole. L'impegno è obbligatorio e il mancato rispetto provoca delle penalizzazioni sui pagamenti della domanda PAC.
seminativo ed è su queste che occorre fare i conteggi per
la sua applicazione.
-
DIVERSIFICAZIONE COLTURE
Per diversificazione, si intende la presenza contemporanea
di più colture appartenenti a diversi generi della classificazione botanica.
Esempio: grano duro e grano tenero non sono colture diverse, mentre grano duro e orzo sono colture diverse.
-
Gli impegni principali sono: la diversificazione delle colture e la creazione di aree a valenza ecologica.
L'impegno del Greening, interessa solo le superfici a
QUANDO SI APPLICA
Superficie aziendale a seminativo
Colture
Dimensione minima
fino a 10 ettari
esenzione
- Nessun obbligo
da 10 a 30 ettari
min. 2
nessuna delle colture deve coprire più
del 75% della superficie a seminativo
maggiore di 30 ettari
min. 3
la coltura principale copre al massimo il 75% della superficie
a seminativo; le due colture principali al massimo il 95%
NESSUN OBBLIGO PER:
Ÿ i seminativi investiti per più del 75% a foraggio e/o a maggese, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali
impegni non superino i 30 ettari;
Ÿ i seminativi interamente coltivati nell'anno precedente con una coltura diversa, se tali seminativi non sono stati
dichiarati per più del 50% nella stessa domanda di aiuti nell'anno precedente.
-
Il periodo preso come riferimento per la verifica della presenza della diversificazione delle colture, è quello compreso tra il 1 aprile e il 9 giugno dell'anno di domanda.
Nel caso di due colture in successione, si prende come riferimento la coltura DIVERSIFICANTE, identificata con la coltura
che rimane sul terreno per un periodo maggiore. In altre parole, su una superficie in cui si pratica la policoltura, coltivando
una coltura principale intercalata da una seconda coltura, la
superficie si ritiene occupata esclusivamente dalla coltura
principale, detta “coltura diversificante”.
zati ai fini della creazione di aree a valenza ecologica sono: terreni lasciati a riposo; - siepi o fasce alberate di larghezza
fino a 10 metri; - alberi isolati con chioma del diametro minimo di 4 metri; - alberi in filari con chioma del diametro minimo di 4 metri; - gruppi di alberi, le cui chiome si toccano e si
sovrappongono, e boschetti, su una superficie massima di
0,3 ettari in entrambi i casi; - bordi dei campi di larghezza
compresa tra 1 e 20 metri, sui quali è assente qualsiasi produzione agricola; - stagni della superficie massima di 0,1 ettari;
- fossati di larghezza massima di 6 metri, compresi corsi
d'acqua aperti per irrigazione o drenaggio; - muretti di pietra tradizionali; - presenza di piante azotofissatrici.
Tra le più interessanti c'è sicuramente la possibilità di utilizzare delle piante, dette azotofissatrici, che possono rappresentare una coltura utile al fine della diversificazione e nello
stesso tempo soddisfare le esigenze richieste dalla creazione
di aree a valenza ecologica. Tra le piante azotofissatrici più
frequenti per il territorio umbro ricordiamo:
cece (Cicer arietinum L.), cicerchia (Lathyrus sativus L.), erba
medica e luppolina (Medicago sp.), fagiolo (Phaseolus vulgaris L.), fava, favino e favetta (Vicia faba L.), lenticchia (Lens
culinaris Medik.), lupinella (Onobrychis viciifolia Scop.),
pisello (Pisum sativum L.), sulla (Hedysarum coronarium L.),
trifogli (Trifolium sp.), soia (Glycine max L.), veccia (Vicia sativa L.).
N.B. - Nel caso di utilizzo di queste piante la superficie seminata va moltiplicata per il parametro 0,7 per ottenere la
superficie valida ai fini del greening.
-
Esempio: · grano-pomodoro: coltura diversificante grano;
· loietto-mais: coltura diversificante loietto;
· favino-tabacco: coltura diversificante favino;
· triticale-soia: coltura diversificante triticale.
CREAZIONE AREE A VALENZA ECOLOGICA
Le Aree a valenza ecologica (EFA) sono obbligatorie per le
aziende con più di 15 ettari di seminativi e devono occupare
almeno il 5% della superficie a seminativo. Le aree possono
essere create o possono essere valorizzati elementi del paesaggio presenti sui seminativi o strettamente collegati con
essi. Sono escluse dall'obbligo del 5 %, le aziende i cui seminativi sono utilizzati per più del 75 % per la produzione di
erba o altre piante erbacee da foraggio, per terreni lasciati a
riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una
combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impieghi non siano superiori a 30
ettari. Le superfici e gli elementi che possono essere valoriz-
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TECNICO / ECONOMICO
ALCUNI ESEMPI DI DIVERSIFICAZIONE + AREA A VALENZA ECOLOGICA
Azienda con meno di 10 Ha a seminativo
Superficie Aziendale Ha 9,50
1° coltura Grano = Ha 9,50 = 100%
Area valenza ecologica = 0
L'azienda ha meno di 10 ettari, per cui non ha obblighi particolari e non ha problemi anche
se ha seminato tutto grano.
Azienda con più di 15 Ha di seminativo ma meno di 30
Superficie Aziendale Ha 16,00
1° coltura Grano = Ha 11,00 = 69%
Area valenza ecologica = 0,80
2° coltura Girasole = Ha 4,20 = 26%
L'azienda ha l'obbligo di avere due colture + la creazione di area a valenza ecologica.
Azienda con più di 30 Ha di seminativo
Superficie Aziendale Ha 40,00
1° coltura Grano = Ha 27,00 = 67% 2° coltura Girasole = Ha 5,00 = 13%
3° coltura Mais = Ha 6,00 = 15%
Area valenza ecologica = 2,00
L'azienda ha più di 30 ettari e quindi ha l'obbligo di tre colture + la creazione di area
a valenza ecologica.
Azienda con più del 75% a foraggere o terreno a riposo
Superficie Aziendale Ha 40,00
1° coltura Medica = Ha 35,00 = 87% 2° coltura Grano = Ha 5,00 = 13%
Area valenza ecologica = 0
L'azienda ha più del 75% a foraggio e non ha obblighi.
Azienda con più di 30 Ha di seminativo che utilizza piante azotofissatrici
Superficie Aziendale Ha 40,00
1° coltura Grano = Ha 27,00 = 68% 2° coltura Girasole = Ha 10,00 = 25%
3° coltura Favino = Ha 3 = 8% Area valenza ecologica = favino
L'azienda ha tre colture e ha il favino come adempimento del greening aree valenza ecologica
(azotofissatrici). La superficie per il Greening è maggiore del 5% poiché gli ettari vanno
moltiplicati per 0,7 (Ha 3 x 0,7 = 2,1).
AVVISO - Si ricorda che il Reg. (UE) n. 299/2013 ha introdotto dal 1° gennaio 2014, nuove disposizioni in materia di controlli
di conformità degli oli di oliva posti in commercio e lotta alle frodi alimentari. In particolare l'art. 7 bis cita “Le persone e i gruppi
di persone fisiche o giuridiche che detengono, ai fini dell'esercizio della loro professione o a fini commerciali, olio d'oliva ed olio
di sansa, dalla fase dell'estrazione al frantoio fino all'imbottigliamento incluso, hanno l'obbligo di tenere registri di entrata e di
uscita per ogni categoria di questi oli”.
Pertanto il Decreto Ministeriale n. 16059 del 23 dicembre 2013, recependo il Regolamento di cui sopra, dispone:
-
1) L'obbligo di tenuta del registro per chiunque produce, detiene o commercializza uno o più oli (frantoi, confezionatori,
commercianti di olio, commercianti di olive, raffinerie e sansifici, commercianti di sansa) per stabilimento e/o deposito.
2) I registri vanno tenuti con modalità telematiche nell'ambito dei servizi del SIAN - Sistema Informativo Agricolo Nazionale.
-
Anche gli olivicoltori che detengono olio di oliva (ottenuto da olive provenienti dalla propria azienda) allo stato sfuso da
destinare alla commercializzazione, devono adempiere a tali obblighi.
-
Gli operatori di filiera (olivicoltori, frantoi, ecc..) possono delegare il CAA Coldiretti all'iscrizione al SIAN, all'aggiornamento
del registro di carico/scarico e all'attività di trasmissione mensile delle produzioni olio e/o olive da tavola, mediante sottoscrizione di apposita delega.
Campagne Umbre
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TECNICO / ECONOMICO
RIFIUTI E SICUREZZA SUL LAVORO
re con la patente necessaria per la guida di una macchina agricola. Le attrezzature per le quali è prevista l'acquisizione di
specifica abilitazione sono: piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, carrelli elevatori semoventi con conducente
a bordo (muletti, trattrici con elevatori ...), gru mobili, trattori
agricoli e forestali, escavatori, pale caricatrici, terne e autoribaltabili a cingoli.
Per gli utilizzatori di tali attrezzature del solo settore agricolo e forestale, l'entrata in vigore dell'accordo è stata differita al 22 Marzo 2015, pertanto a questa data bisogna
essere abilitati alla guida in sicurezza delle macchine agricole.
Il coltivatore diretto ed i propri collaboratori familiari, non
devono conseguire alcuna abilitazione quando abbiano
un'esperienza documentata nell'utilizzo delle proprie macchine agricole per un periodo di almeno due anni negli ultimi
dieci, nell'ambito di un normale ciclo produttivo aziendale.
In tal caso il coltivatore diretto può documentare mediante
una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà
l'esperienza conseguita per sé e per i propri collaboratori
familiari, ma tutti dovranno comunque frequentare un corso
di aggiornamento, di almeno 4 ore, entro il 12 Marzo 2017.
Anche i lavoratori subordinati delle aziende agricole che
hanno maturato esperienza di almeno due anni negli ultimi
dieci, possono documentare la propria esperienza citando i
periodi e le aziende ove la stessa è stata conseguita. Anche
per loro è richiesto un corso di aggiornamento, di almeno 4
ore, entro il 12 Marzo 2017. Sono soggetti a formazione anche
gli utilizzatori occasionali e i dipendenti assunti senza la qualifica di trattoristi.
Rifiuti speciali:
gli obblighi per le aziende agricole
-
Ai sensi del D.M. n.126 del 24/04/2014 le imprese agricole
non sono più obbligate ad iscriversi al SISTRI (Sistema
Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti). Quelle già iscritte
che non vogliono restare nel sistema SISTRI debbono
cancellarsi e non debbono pagare il contributo annuale
SISTRI.
Le aziende agricole che restano fuori dal sistema, ad oggi debbono adempiere ai seguenti obblighi:
a) Quelle produttrici di rifiuti speciali pericolosi, al fine di
non essere iscritte al SISTRI, debbono stipulare entro il
31/12/2014, un contratto di servizio con “un circuito
organizzato di raccolta”, ovvero un'impresa autorizzata
al trasporto di rifiuti speciali. Il contratto di servizio può
essere stipulato solo sulla base di una convenzione quadro (ove si riportano le tipologie di rifiuti speciali che possono essere ritirati, i costi per le imprese agricole, la
destinazione finale dei rifiuti speciali) stipulata dal trasportatore con le associazioni imprenditoriali rappresentative a livello nazionale.
Coldiretti Umbria continua nella sottoscrizione delle convenzioni per permettere alle aziende agricole la stipula
del citato contratto di servizio;
b) Tutte quelle produttrici di rifiuti speciali pericolosi e
non, debbono conferire i propri rifiuti a una ditta autorizzata al massimo entro un anno dalla loro produzione,
conservando i formulari e le schede SISTRI per almeno
cinque anni;
c) Quelle che producono rifiuti speciali pericolosi ed hanno
un volume d'affari annuo superiore ad € 8.000,00, devono compilare il registro di carico e scarico dei rifiuti,
dopo la vidimazione presso la Camera di Commercio competente. L'impresa agricola può gestire in azienda e per
proprio conto tale registro o può delegare Impresa Verde
Umbria S.R.L. presso Coldiretti, alla sua tenuta;
d) Quelle che producono rifiuti speciali pericolosi ed hanno
un volume d'affari annuo superiore ad € 8.000,00, sono
tenute entro il 30 Aprile di ogni anno, a predisporre ed
inviare telematicamente il MUD (Modello Unico di
Dichiarazione Ambientale) alla Camera di Commercio
competente.
Normativa antincendio:
adempimenti per le cisterne di gasolio
-
Il “Nuovo regolamento di prevenzione incendi”, elenca diverse attività che debbono o meno essere comunicate al Comando
Provinciale dei Vigili del Fuoco mediante SCIA (Segnalazione
Certificata di Inizio Attività), al fine di conseguire il rilascio di
Certificazione Prevenzione Incendi (CPI) o il verbale di
visita tecnica. Alcune attività sono effettuate anche
nell'azienda agricola (es: lo stoccaggio di gasolio in cisterne
per il rifornimento di macchine agricole, la macinazione/deposito di cereali, l'essiccazione di vegetali, essiccazione del tabacco, depositi di fieno/paglia/legname, agriturismi, ecc… Per quanto attiene alle cisterne per il contenimento
del gasolio per rifornimento delle macchine agricole, il recente decreto competitività, ha stabilito che tali cisterne, quando abbiano una capacità che supera i sei metri cubi (circa
6.000 litri) debbono essere notificate mediante SCIA al
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco.
Abilitazioni per le attrezzature da lavoro
L'accordo Stato-Regioni del 12 Marzo 2012, prevede una specifica abilitazione mediante la partecipazione a corsi di formazione di base e di aggiornamento per gli utilizzatori di
alcune attrezzature da lavoro, siano essi lavoratori autonomi
o dipendenti, ai sensi dell'art. 73 del D. Lgs. 81/08. La durata
dei corsi varia in funzione delle attrezzature utilizzate e al termine del corso viene rilasciato un attestato da non confonde-
Campagne Umbre
Per informazioni e ulteriori chiarimenti
contattare gli Uffici Zona Coldiretti
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TEMPO DI SEMINA…
Il bel tempo e la tramontana hanno asciugato i terreni, e dunque è arrivato il tempo della semina. Ma quanta fatica prima
della seminagione! L'aratura, che richiede pazienza, forza;
duro lavoro. Poi le grandi zolle vanno affinate, dunque, di
nuovo c'è da prodigarsi per vedere il terreno pronto ad accogliere i semi. Infine la semina. Poi inizia la grande attesa. Non
si può raccogliere subito. Il seminatore investe a lungo termine. Il mondo d'oggi, purtroppo, ha altri ritmi: “Tutto e subito”. Ma la natura, che dobbiamo custodire, e chi lavora la terra, hanno tempi diversi. È il momento dell'attesa; che è sempre colmo di speranza e di vigilanza.
Quest'anno non è stata una buona stagione, diciamolo con
franchezza, ma non per questo non si semina. Anzi con più
entusiasmo, confidando in un raccolto abbondante. Perché
la terra ci insegna a pensare a domani. Per questo la fatica,
l'impegno, il sudore, sono l'investimento più importante per
avere futuro. Facciamo nostri i sentimenti della Scrittura che
dice: “Nell'andare se ne va piangendo portando la semente da
gettare, ma il ritorno è pieno di gioia con i covoni pieni di buon
seme”.
Queste parole vanno comprese, e cioè: quando
seminare signif icava
togliere dal magazzino il
grano che era il pane
sicuro per i propri figli e
gettarlo nel campo, e se la
stagione non favoriva un
raccolto accettabile era, carestia, fame. Ma questo era ed è il
rischio grande da correre, per poter
mangiare anche l'anno successivo. Davanti al fascino della
semina mi pongo due domande. Quanto oggi è importante,
nel processo educativo (trasmettere ai giovani il saper vivere)
attuare la “logica” del seminatore? In questo tempo di crisi e
profondi cambiamenti, siamo capaci di progettare investendo sul futuro?
Buona semina a tutti.
Don Vito Stramaccia
Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Umbria
AVVIATO CON SUCCESSO IL PROGETTO SUI CEREALI BIOLOGICI
Si è chiusa con successo la prima campagna di adesione al
progetto sui cereali biologici, nato da un accordo tra Coldiretti Umbria e Gruppo Grifo Agroalimentare.
Gran parte dei soci Coldiretti Umbria, assoggettati al sistema
di controllo per l'agricoltura biologica, ha sottoscritto
importanti contratti di coltivazione per consegnare, a luglio
2015, circa 2.000 quintali di cereali biologici certificati, al
Gruppo Grifo Agroalimentare, con prezzi di ritiro altamente
vantaggiosi. Si è trattato di un primo importante passo a
livello regionale per tutti i produttori biologici, che, da
quest'anno, si sono avvalsi di un percorso virtuoso per ciò
che concerne la commercializzazione dei propri prodotti
cerealicoli, concentrando l'offerta ed uniformando le produzioni.
Dalla prossima campagna agraria, sarà possibile incrementa-
re le semine programmate sul biologico, con ulteriori adesioni di altre aziende.
Il progetto è partito grazie anche a vari incontri tecnicoeconomici sul territorio, cui hanno partecipato le aziende
agricole socie di Coldiretti ed esperti di settore, che hanno
condiviso problematiche e soluzioni, al fine di intraprendere
un percorso comune inerente gli standard produttivi.
Si è passati poi alla consegna della semente ed alle successive
semine di farro dicocco, farro monococco, grano duro e
grano tenero certificati biologici. L'assistenza tecnica sia in
campo, che per i prodotti necessari alla corretta coltivazione
dei cereali, sarà fornita dal Consorzio Agrario di Perugia, che
utilizzerà le sue sedi distaccate per raggiungere più facilmente con i propri prodotti gli imprenditori agricoli che ne
faranno richiesta.
EPACA TERNI SIGLA UNA CONVENZIONE NEL CAMPO DELL'ASSISTENZA
EPACA Terni ha il
piacere di comunicare a tutti gli assistiti, che nel mese
di settembre 2014 è
stata stipulata
un'importante Convenzione con Terni Assistenza, azienda
impegnata nell'assistenza alle famiglie, nella cura delle persone anziane o non autosufficienti. Terni assistenza è una
struttura che si occupa di servizi infermieristici, visite spe-
Campagne Umbre
cialistiche, assistenza domiciliare ed ospedaliera, pulizie,
fisioterapia, aiuto alla deambulazione e altro, come il reperimento di badanti per l'assistenza domiciliare continuativa. Attraverso i nostri operatori Epaca, sarà possibile prendere contatto con la struttura, per ricevere informazioni più
dettagliate. La Convenzione rappresenta un ulteriore ed
importante servizio messo in campo dal Patronato EPACA,
che va incontro alle esigenze di tante famiglie che si rivolgono alla nostra struttura.
INFO: Epaca Terni, tel. 0744/612735
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FISCALE / TRIBUTARIO
IL REGIME DI ESONERO PER GLI IMPRENDITORI AGRICOLI
ATTENZIONE Gli acquirenti da produttori agricoli eso-
Il regime di esonero riguarda gli agricoltori che esercitano
attività di piccolissime dimensioni e consiste in un esonero,
quasi completo, dagli obblighi documentali e contabili (fatturazione, registrazione, liquidazione periodica, versamento
e dichiarazione annuale).
A CHI SI APPLICA Il regime di esonero si applica ai produttori
agricoli con volume d'affari non superiore a € 7.000,00,
costituito per almeno 2/3 da cessioni di prodotti inclusi nella
Tabella A I° Parte del D.P.R. 633/72.
nerati devono autofatturare gli acquisti con diritto
alla detrazione senza alcun obbligo di versare
l'imposta. Le autofatture devono essere annotate, dagli acquirenti, nel registro degli acquisti
con la possibilità di detrarne l'Iva.
CESSAZIONE DEL REGIME
Il regime di esonero cessa a partire dall'anno solare successivo a quello in cui sia stato superato il limite di € 7.000,00.
Se, invece, viene superato il limite di un terzo di cessioni di
beni non agricoli, l'applicazione del regime di esonero cessa
nel corso dell'anno stesso e si determinano le seguenti conseguenze:
· restano applicabili, per l'intero anno solare, le regole del
regime di esonero;
· a fine anno si procede alla verifica del perdurare del superamento del limite dei 2/3;
· a fine anno si procede alla registrazione riepilogativa delle
autofatture e delle fatture di acquisto;
· entro il termine previsto va liquidata l'Iva dovuta per
l'intero anno e versata quella relativa alle operazioni non
agricole e presentata la dichiarazione Iva.
ATTENZIONE
Il regime di esonero si applica anche ai contribuenti con volume d'affari pari a zero. Nel calcolo
del volume d'affari sono escluse le cessioni di
beni ammortizzabili.
COME FUNZIONA
Gli agricoltori che rientrano in tale regime sono esonerati:
· dal versamento dell'imposta;
· dagli obblighi di fatturazione, registrazione,
liquidazione periodica;
· dall'obbligo di presentazione della comunicazione
annuale e della dichiarazione annuale.
ESERCIZIO DELL'OPZIONE PER PASSAGGIO DAL REGIME DI
ESONERO AL REGIME SPECIALE O A QUELLO ORDINARIO
È possibile passare dal Regime di Esonero a quello Speciale o a
quello Ordinario in qualunque momento; tale passaggio comporta la tenuta della contabilità con le regole previste compresa la presentazione della dichiarazione Iva (requisito
necessario per essere “agricoltore attivo” in determinati casi
previsti dalla nuova PAC). La scelta del regime (speciale o ordinario) viene effettuata in base alla tipologia di azienda e di
prodotti venduti. L'opzione è vincolante per almeno 3 anni e
rimane valida sino a revoca.
Devono, invece:
· conservare le fatture relative agli acquisti e le autofatture
emesse dai clienti;
· annotare la tipologia e gli importi delle vendite a privati e
autoconsumo;
· sono obbligati alla compilazione ed invio dell'elenco
clienti-fornitori, c.d. “spesometro”.
Alle cessioni e ai conferimenti di prodotti agricoli compresi
nella Tabella A I° Parte del D.P.R. 633/72, effettuati in regime
di esonero, si applicano le percentuali di compensazione.
CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI: SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO, IGIENE ALIMENTI (HACCP)
Impresa Verde Umbria S.R.L., ente di formazione di Coldiretti, organizza periodicamente corsi di formazione, previsti come
obbligatori, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sull'igiene degli alimenti (HACCP). Inoltre si organizzano anche corsi
sull'utilizzo di attrezzature in agricoltura.
-
Corsi sicurezza luoghi di lavoro (Obbligatori per aziende e società con dipendenti. Tranne che per le società semplici, per le altre
tipologie di società, obbligatori anche senza dipendenti).
1. RSPP - Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione
2. Antincendio
3. Pronto Soccorso
4. RLS - Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (da eleggere nelle aziende con più lavoratori)
5. Corso per dipendenti che lavorano più di 50 giornate all'anno
-
HACCP base e aggiornamento
Obbligatorio per tutti quegli imprenditori, coadiuvanti e dipendenti che hanno a che fare con la manipolazione di alimenti.
Per INFO: [email protected] tel. 075/5067648. Le schede di adesione ai corsi, sono scaricabili anche
dal sito www.umbria.coldiretti.it sezione “Attività” - Corsi di Formazione e Aggiornamento.
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