C.U. N. 2 - 2014
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C.U. N. 2 - 2014
Mensile della Coldiretti Umbria Campagne Umb re numero 2 novembre 2014 Spedizione Abb. Postale D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Perugia - Anno XLIII - n. 2 Novembre 2014 Aut. Trib. di Perugia n. 452 dell’08/10/1974 - Dir. Resp. Diego Furia - Stampa Tip. Giostrelli - Costo abb. annuo € 10,00 - Costo copia € 1,00 - Pagam. assolto tramite versamento quota associativa Il CAF COLDIRETTI e il PATRONATO EPACA, offrono un'ampia gamma di servizi in ambito fiscale e tributario, consulenze in materia di previdenza, diritto di famiglia e successione, mercato del lavoro, nonché per le prestazioni sociali legate al reddito: - · · · · · · · · · Dichiarazione dei redditi (UNICO, 730 e IMU) Modelli RED – DETR – INVCIV - ISEE Ristampa GRATUITA modelli CUD Pratiche relative a colf/badanti Domande di Pensione e Invalidità civile Domande di Disoccupazione (ASPI - MINI ASPI) INAIL - Infortuni e malattie professionali INPS - Domande iscrizioni/variazioni posizioni CD e IAP Dichiarazioni di Successione - Riunione di usufrutto - Volture catastali INFO: SEDE COLDIRETTI PERUGIA Via Settevalli, 131/F - tel. 075/506761 SEDE COLDIRETTI TERNI Via D. Bramante, 3/A - tel. 0744/612711 www.umbria.coldiretti.it L’Editoriale di Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria L e.migliaia.di.imprenditori.agricoli.e.cittadini.intervenuti lo scorso 21 ottobre all'evento “Porte Aperte al Consorzio Agrario di Perugia”, organizzato insieme a Coldiretti, testimoniano il successo di un'iniziativa che è riuscita ad aprire il mondo agricolo a tutta la comunità, agli addetti ai lavori in primis, ma anche a chi sta riscoprendo la strategicità del settore in questa difficile congiuntura economica. La soddisfazione, è stata quella di poter vedere il Consorzio come una grande “casa degli agricoltori”, aperta, oltre che a tante autorità istituzionali, dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, al Sindaco di Perugia Andrea Romizi, fino all'Assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini, soprattutto alla società civile e ai maggiori operatori economici del territorio. Le tantissime persone accorse, non fanno che ribadire l'importanza del ruolo che questa struttura può giocare sulle sorti presenti e future dell'agricoltura umbra, ma anche nazionale. L'obiettivo resta quello di contribuire ad aumentare il reddito delle imprese, interagendo con tutta l'economia locale e la società, cercando di interpretare al meglio l'esigenza di moder- nità del settore e i tr adizionali aspetti del mondo rurale tornato protagonista. Il Consorzio, operando in tutto il territorio regionale, rappresenta una struttura economica di rilievo per le imprese agricole umbre, in grado di ricoprire un ruolo di primo piano anche in molti progetti di filiera in cantiere. Lo sforzo comune, è quello di coniugare la tradizione e il “know how” dei vari operatori, con le nuove sfide che attendono il mondo agricolo, in cui il Consorzio può rivestire un compito di primo piano. Da registrare nel corso dell'evento, accanto al successo dell'esposizione delle nuove macchine agricole e di tutti i prodotti per l'agricoltura, anche la funzione di animazione svolta dal Mercato di Campagna Amica Coldiretti, capace tra l'altro di ricreare, anche in questo caso, un legame profondo tra consumatore e produttore, tra città e campagna. Il Punto di Diego Furia Direttore Coldiretti Umbria G perché la nostra Organizzazione può contare su un solido Progetto, modellabile a seconda dei comparti e dei cambiamenti che politiche e congiunture economiche richiedono e basato su stabili fondamenta che spingono a guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Già da ora, posso preannunciare che le “visite” sul territorio non si sono esaurite con questa prima, seppur intensa tornata: ad inizio 2015 torneremo direttamente a casa delle nostre imprese, con “focus” diversi, ma altrettanto importanti, attuali e sentiti, a cominciare da quello sul nuovo Piano di Sviluppo Rurale. D'altronde la spinta a continuare in questa direzione ci giunge proprio dai soci, “affamati” di approfondire quanto alla base del proprio lavoro, ma anche di una vicinanza sempre maggiore da parte della struttura e della dirigenza, che continueranno ad agire nell'interesse degli imprenditori. li.incontri.con.i.soci.che.si sono susseguiti ad un ritmo serrato per tutto il mese di ottobre in molte città delle regione, hanno sicuramente ottenuto un duplice effetto positivo. Il primo è stato quello di approfondire alcune tematiche di grande attualità: dalla nuova Pac agli ultimi aspetti fiscali, piuttosto che la strategia economica Coldiretti, che fa perno sul potenziamento delle filiere agroalimentari e sul protagonismo degli imprenditori agricoli. Il secondo, non meno importante, è stato quello di rinsaldare un rapporto diretto e trasparente con le oltre duemila persone incontrate, non semplici uditori nei vari appuntamenti, ma interlocutori interessati che hanno avuto modo di apportare un contributo importante in termini di suggerimenti e richieste. Sono fortemente convinto che solo aprendosi sempre di più alle esigenze dei nostri soci, ma anche a quelle che giungono dalla società odierna, che Coldiretti potrà continuare ad esercitare quel forte ruolo di forza sociale in grado di rappresentare le imprese agricole, che da tempo la contraddistingue. Nei vari incontri, non abbiamo mai nascosto le difficoltà che gli imprenditori oggi debbono affrontare, dalla burocrazia, ai costi di gestione e bassi redditi, sottolineando sempre però anche le tante opportunità all'orizzonte. Questo soprattutto Campagne Umbre 3 Novembre 2014 NAZIONALE A CERNOBBIO IL XIV FORUM INTERNAZIONALE DELL'AGRICOLTURA E DELL'ALIMENTAZIONE DELLA COLDIRETTI I sulla piattaforma Change.org insieme all'Associazione Pizzaiuoli Napoletani e alla fondazione UniVerde dell'ex ministro dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio, per garantire pizze realizzate a regola d'arte con prodotti genuini e provenienti esclusiv amente dall'agr icoltura italiana e combattere anche l'agropirateria internazionale. Presentata anche l'Indagine Coldiretti/Ixè su “Il Piano di governo degli italiani”, che sottolinea come se il 39 per cento degli italiani vive senza affanni, quasi la metà (42 per cento) riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi, mentre oltre 3 milioni di famiglie (14 per cento) non hanno oggi reddito a sufficienza neanche per l'indispensabile a vivere. Ma anche come per la prima volta dal 2007, gli ottimisti sul superamento della crisi sorpassano i pessimisti con ben quattro italiani su dieci che vedono in un futuro il miglioramento della situazione economica italiana, con un aumento dell'11 per cento nel 2014 rispetto allo scorso anno. Il secondo giorno ha registrato l'Indagine Coldiretti/Ixè sul prezzo dell'illegalità, con risultati sconvolgenti su come è cambiato l'atteggiamento degli italiani nei confronti della malavita a seguito delle difficoltà economiche, dalla ricerca del lavoro al momento di fare la spesa. La crisi ha anche moltiplicato le frodi a tavola come dimostrano i risultati dell'attività di contrasto delle forze dell'ordine che sono stati presentati nell'occasione con la prima esposizione degli strumenti di contraffazione e dei prodotti alimentari sequestrati in Italia. Da sottolineare, tra l'altro, come il 65 per cento degli italiani ritiene che la crisi abbia fatto aumentare i rischi alimentari. Durante i lavori anche un approfondimento sull'agroalimentare italiano nello scenario internazionale, con un focus sul primo bilancio sugli effetti dell'embargo nel “mercato dei prodotti alimentari Made in Italy in Russia” con l'ampia esposizione dei fantasiosi surrogati che sugli scaffali dei supermercati del Paese di Putin hanno preso il posto dei cibi italiani originali. l 17 e 18 ottobre a Villa d'Este di Cernobbio si è svolta la quattordicesima edizione del Forum Internazion a l e d e l l ' A gr i c o l t u r a e dell'Alimentazione organizzato da Coldiretti in collaborazione con Studio Ambrosetti. Il Forum costituisce l'appuntamento annuale che riunisce i maggiori esperti, opinionisti ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti di governo e delle istituzioni, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere. Un momento di approfondimento che tradizionalmente sostiene il confronto delle opinioni con la presentazione di indagini e ricerche mirate e speciali focus su aspetti della vita quotidiana degli italiani ma anche provocazioni su temi di attualità. L'edizione di quest'anno, ha visto la presentazione del Rapporto Coldiretti/Censis sul tema “Gli effetti della crisi: spendo meno, mangio meglio” illustrata dal Presidente del Censis Giuseppe De Rita e dal Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, con le strategie adottate nel fare la spesa, in cucina o a tavola, la rivoluzione in atto per i pasti consumati nei luoghi di lavoro, nei momenti di svago o in famiglia e il valore sociale conquistato dal cibo nell'attuale fase di recessione economica. Dal rapporto emerge, tra l'altro, che gli italiani che non riescono neanche a portare in tavola i cibi necessari per garantirsi una buona salute sono più che raddoppiati (+130 per cento) rispetto all'inizio della crisi nel 2008 ed oggi si contano circa 11 milioni di persone che, pur volendolo, non possono permettersi un pasto proteico adeguato almeno ogni due giorni. Nel corso della prima giornata si è svolto anche il primo “duello” tra pizza originale e taroccata, per sostenere l'iscrizione dell' “arte della pizza napoletana” nella lista Unesco come patrimonio immateriale dell'umanità e tutelarne l'identità, fare chiarezza sulle modalità di preparazione e garantire le condizioni igienico e sanitarie ottimali. L'adesione della Coldiretti alla campagna accompagna la petizione lanciata Campagne Umbre 4 Novembre 2014 NAZIONALE Infine, quasi due italiani su tre (64 per cento) sono favorevoli alla coltivazione della cannabis ad uso terapeutico in Italia, per motivi di salute ma anche economici e occupazionali. È quanto emerso da un'altra analisi Coldiretti/Ixé, divulgata in occasione del Forum riguardo al primo studio sulle potenzialità economiche e occupazionali della coltivazione, trasformazione e distribuzione della cannabis ad uso terapeutico in Italia, che può generare da subito un business di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro dai campi ai flaconi. Tra le numerose e prestigiose personalità intervenute al Forum di Cernobbio, quella del Commissario designato all'Agricoltura UE, Phil Hogan, che in riferimento al Ttip, il trattato commerciale tra Ue ed Usa, ha sostenuto come “Non sacrificheremo la qualità degli alimenti dell'Unione Europea soltanto per amore di trading, di scambi commerciali maggiori”. Riprendendo le preoccupazioni espresse dal Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sui rischi connessi al trattato commerciale con gli Usa, Hogan ha affermato di “condividere l'impegno del presidente designato della Commissione, Juncker, per un accordo ragionevole e bilanciato che tuteli gli standard produttivi europei”. “I tanti interventi di uomini di cultura, politici, forze dell'ordine hanno tutti sottolineato la strategicità dell'agroalimentare non solo in Italia, ma nel mondo e nello stesso tempo hanno sostenuto la necessità di cambiare paradigma, perseguendo la strada che Coldiretti ha da tempo indicato. Usciamo confortati da questa due giorni perché di anno in anno ci accorgiamo di essere sempre meno soli”. Questo il messaggio del Presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel concludere i lavori del Forum. COLDIRETTI-SYMBOLA: LA TOP TEN DEI PRIMATI DELL'AGROALIMENTARE ITALIANO Solo 5 paesi al mondo possono vantare un surplus commerciale manifatturiero superiore a 100 miliardi di dollari. L'Italia è uno di questi. C'è un paese dell'eurozona che attira più turisti cinesi, statunitensi, canadesi, australiani e brasiliani di ogni altro. È l'Italia. C'è un paese che primeggia in quanto ad efficienza ambientale - meno CO2 e meno rifiuti - delle proprie imprese: è l'Italia. E c'è un paese che durante la crisi globale ha visto il proprio fatturato estero manifatturiero crescere più di quello tedesco: ancora l'Italia. È quanto emerge dal Dossier di Coldiretti con Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison. Dentro questo Made in Italy di successo, un settore in particolare ha dato prova di vitalità e tenuta, dimostrando di essere un comparto trainante per tutta la nostra economia: l'agroalimentare. Un Dossier di 10 verità sulla competitività italiana Focus agricoltura, che rappresenta una risposta a tanti luoghi comuni che “non rendono giustizia al nostro Paese e rischiano di distogliere l'attenzione dai suoi reali problemi”. [1 Verità] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] L'Italia è tra i paesi che, nella globalizzazione, hanno conservato maggiori quote di mercato mondiale. Il modello produttivo italiano è tra i più innovativi in campo ambientale. L'Italia è, nell'eurozona, la meta preferita dei turisti extraeuropei. Considerando il debito aggregato (stato, famiglie, imprese) l'Italia è uno dei paesi meno indebitati al mondo. L'Italia vanta 120 prodotti agroalimentari in cui è leader mondiale per qualità. I prodotti agroalimentari italiani dominano sui mercati mondiali. Il modello produttivo dell'agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto. L'agricoltura italiana è tra le più sostenibili. L'Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. L'Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici. Campagne Umbre 5 Novembre 2014 REGIONALE C OLIO: COLDIRETTI UMBRIA HA CHIESTO ALLA REGIONE MISURE A SOSTEGNO DELLE IMPRESE Anche per effetto del concomitante dimezzamento dei raccolti in Spagna, maggior produttore mondiale di olio, il rischio - sottolinea Coldiretti - è anche quello che il mercato europeo dell'olio di oliva, con consumi stimati attorno a 1,85 milioni di tonnellate, venga invaso dalle produzioni provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza. Per questo occorre applicare le importanti modifiche alla disciplina introdotta dalla legge salva olio approvata nel febbraio 2013 sotto il pressing della Coldiretti che contiene misure di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del vero Made in Italy. D'altronde le imprese agricole del settore devono scommettere sempre con maggiore forza sul legame con il territorio umbro e sulla qualità del prodotto, con l'obiettivo di giungere comunque a un “Piano Olivicolo” che possa rilanciare il comparto, dal lato dei consumi ma anche sul fronte dei prezzi all'origine che ancora non soddisfano le legittime aspirazioni degli imprenditori agricoli, implementando anche, nel corso della stagione, i sistemi di monitoraggio sulla salute degli olivi. on una lettera indirizzata all'Assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini, Coldiretti Umbria, nel segnalare i gravissimi danni alla campagna olearia di quest'anno, ha chiesto alla Regione di porre allo studio opportune misure di intervento a sostegno delle imprese agricole danneggiate. Coldiretti ha sottolineato la grave situazione derivante da una particolare virulenza dell'attacco della mosca dell'olivo, con la perdita anche totale della produzione per molte aziende e per tanti produttori che raccolgono per “autoconsumo” e con evidenti difficoltà pure per chi lavora nell'indotto, come cooperative e frantoi. Tutto il territorio regionale, è stato coinvolto da tale attacco ed in particolare sono state colpite le imprese agricole biologiche, molte delle quali impossibilitate a raccogliere. Una vera e propria calamità dunque, conseguenza anche di una stagione invernale ed estiva quantomeno anomale, a conferma degli effetti dei cambiamenti climatici in atto, che stanno incidendo sempre più in negativo sul settore agricolo. In Umbria ipotizzato un forte calo produttivo, con picchi del 70-80% in meno in alcuni territori. D TABACCO: PROSEGUE IL RITIRO DEL “BRIGHT” tanti aree del nostro Paese. Masiello nel ribadire la valenza innovativa del contratto siglato a partire dal 2011 da Coldiretti e Philip Morris Italia, che ha contribuito a garantire un reddito alle imprese e a mantenere il lavoro in una filiera che occupa in Italia complessivamente circa 50 mila addetti, nelle sole fasi di coltivazione e di prima trasformazione, ha chiesto l'impegno di tutte le manifatture presenti in Italia a confermare l'approvvigionamento del tabacco nazionale. Alla prima giornata di ritiro del prodotto a Bastia Umbra, erano presenti anche Cesare Trippella Responsabile degli acquisti di Philip Morris Italia, Luigi Auriemma Amministratore delegato ONT Italia, Marcella Calabresi Presidente di OPIT, l'Organizzazione Produttori Italiani Tabacco promossa dalla Coldiretti Umbria, Albano Agabiti e Diego Furia, rispettivamente Presidente e Direttore Coldiretti Umbr ia, con quest'ultimi che hanno ribadito come quello del tabacco sia ancora un settore portante dell'economia regionale, grazie anche allo sforzo di tanti produttori agricoli che hanno puntato su qualità e sostenibilità. opo le prime consegne di fine settembre del prodotto veneto, continua la fase di ritiro del tabacco greggio del contratto sottoscritto da O.N.T. Italia (Organizzazione Nazionale Tabacco) e Philip Morris Italia per il raccolto 2014. Il contratto riguarda la varietà FCV Bright delle Organizzazioni dei produttori OPIT e APROTAB e interessa oltre 120 aziende, umbre, venete, toscane e abruzzesi, 3.100 ettari e 10.000 tonnellate di tabacco, che rappresentano circa il 25% della varietà Bright complessivamente contrattata in Italia. Anche quest'anno abbiamo deciso di iniziare le consegne prima degli altri contratti nazionali - ha affermato Gennaro Masiello, Presidente di ONT Italia, intervenuto presso il centro di raccolta di Bastia Umbra in occasione della prima giornata di ritiro del prodotto - per velocizzare il pagamento del prezzo ai produttori. Per Masiello l'intera filiera deve continuare in modo incisivo l'azione di razionalizzazione e di efficientamento intrapresa negli ultimi anni e garantire, con adeguate politiche di mercato, la sostenibilità della coltivazione del tabacco; settore che resta fondamentale per le economie di impor- Campagne Umbre 6 Novembre 2014 REGIONALE PAC 2014 - 2020: OLTRE 700 IMPRENDITORI AGRICOLI AL CONVEGNO DI BASTIA UMBRA U n centro congressi di Umbriafiere, affollato da oltre 700 imprenditori agricoli, ha ospitato il 1 ottobre scorso, il Convegno organizzato da Coldiretti Umbria in collaborazione con il CeSAR (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale) e Europe Direct Umbria, dal titolo “Le scelte della nuova PAC 2014-2020: indicazioni per imprese agricole e zootecniche”. Un Convegno, come ha spiegato il Direttore regionale Coldiretti Diego Furia, che si è posto l'obiettivo di informare gli imprenditori agricoli, sulle ultime novità riguardanti la nuova Politica Agricola Comune e il suo impatto sulle imprese locali. L'incontro è stato aperto dalla Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, che ha affermato come “l'agricoltura rappresenta per l'Umbria uno degli assi strategici per lo sviluppo. E noi siamo vicini a questo mondo non solo a parole, ma con atti e fatti concreti. Lo dimostrano le importanti risorse conquistate nell'ambito della prossima stagione della programmazione dei fondi comunitari, con un budget complessivo per il periodo 2014-2020 di circa 900 milioni di euro. Il settennio che si sta chiudendo ha visto l'Umbria raggiungere risultati positivi e non solo perché è riuscita ad utilizzare e spendere tutte le risorse comunitarie, ma perché le ha soprattutto spese bene. Con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale vogliamo favorire ancora di più la competitività delle imprese dell'agroalimentare, così come la tutela delle risorse naturali ed ambientali. Scegliere di lavorare e investire in agricoltura, non è affatto una scelta “di ripiego”: dobbiamo sostenere l'imprenditoria giovanile in agricoltura perché i giovani sono portatori di grandi competenze, professionalità e di una straordinaria capacità innovativa”. Per l'Assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini, da qui al 2020 si è ottenuto un risultato positivo in termini di risorse, con soddisfazione per tutti i settori, che Campagne Umbre mette in condizione le aziende di andare avanti, guardando positivamente al futuro. Va sempre di più incoraggiata ha aggiunto l'Assessore Cecchini - un'agricoltura che produce cibo, qualità, valorizzazione del territorio e innovazione. Con la nuova PAC - ha affermato Albano Agabiti Presidente Coldiretti Umbria, cui sono state affidate le conclusione del Convegno - si profila un importante scenario di crescita per l'economia agricola regionale: è chiaro che ora per ogni impresa va costruito un proprio progetto, creando un sentiero di sviluppo nel mercato. L'obiettivo è quello di arrivare ad aziende in grado di produrre reddito, pronte ad affrontare il mercato; deve proseguire comunque, ha sostenuto tra l'altro Agabiti, il processo di semplificazione e sussidiarietà per agevolare il lavoro degli imprenditori. In quest'ambito, per Elsa Bigai, Direttore Centro Assistenza Agricola Coldiretti nazionale, la sfida attuale, è quella di creare regole più semplici ed agevoli, anche per far arrivare agli imprenditori i premi comunitari nei tempi dovuti. Nel suo intervento Bigai ha ricordato, tra l'altro, il ruolo della Coldiretti nel difficile percorso di negoziazione sulla PAC, che ha puntato a dire “basta alle rendite”, da cui una “black list” di soggetti che non potranno più accedere ai contributi comunitari, ma anche a tutelare il vero made in Italy agroalimentare. Angelo Frascarelli Direttore CeSAR e Europe Direct Umbria ha sottolineato come i pagamenti diretti assicureranno un sostegno di 90 milioni di euro/anno all'agricoltura umbra, con una migliore distribuzione sul territorio regionale che andrà ad accrescere il sostegno soprattutto nelle zone montane. Alcune parole chiave per l'agricoltura 2020, saranno: competitività, beni pubblici, produttività, sostenibilità, selettività. 7 Novembre 2014 REGIONALE I PRODOTTI DELLE AZIENDE DI CAMPAGNA AMICA, NEL “MENÙ DEL PELLEGRINO” O Protocollo d'Intesa tra Coldiretti Umbria, Fondazione Campagna Amica e Consorzio Umbria & Francesco's Ways di arricchire l'offerta legata ai cammini di fede, riproponendo quello stretto rapporto tra cibo e cammino che appartiene alla tradizione secolare del pellegrinaggio.Grazie al “Menù del Pellegrino”, si implementerà la promozione dei prodotti agroalimentare italiani, anche attraverso la loro vendita e diffusione presso le strutture ricettive e ristorative aderenti al Consorzio. Come emerge da recenti stime tra l'altro, vola verso il valore record di 5 miliardi di dollari il giro d'affari del turismo religioso in Italia nel 2014 sotto la spinta dell'attrazione fatale esercitata da Papa Francesco. I “viaggiatori religiosi” nel mondo sono 300 - 330 milioni l'anno, con un fatturato annuo di 18 miliardi di dollari, con un enorme potenziale di crescita per l'Italia. Da segnalare negli ultimi anni, proprio la riscoperta di forme più tradizionali di turismo con un numero crescente di quanti percorrono a piedi gli itinerari religiosi verso le mete di culto. rganizzare.un.sistema.di.azioni.per lo sviluppo e la promozione del cammino “Via di Francesco” e delle vie collegate, per quanto riguarda i servizi resi lungo il percorso, nonché per lo sviluppo del progetto “Menù del Pellegrino”.Questo l'obiettivo principale del Protocollo d'Intesa siglato tra Coldiretti Umbria in collaborazione con Fondazione Campagna Amica e il Consorzio Umbria & Francesco's Ways, dedicato al turismo spirituale. In particolare, i prodotti umbri delle imprese agricole della rete di Campagna Amica Coldiretti, saranno alla base del “Menù del Pellegrino”, studiato dal Consorzio Umbria & Francesco's Ways per riproporre in chiave moderna i cibi della tradizione, nel rispetto dell'ambiente e della cultura enogastronomica umbra. Si tratta di un “pranzo al sacco” che, a partire dal 2015, le strutture ricettive lungo la Via di Francesco, potranno consegnare ai moderni pellegrini che si avventurano lungo il percorso che conduce ad Assisi partendo da La Verna o da Greccio. Un insieme di prodotti della Terra di Francesco (come per esempio la lenticchia di Castelluccio di Norcia Igp, la patata rossa di Colfiorito e la fagiolina del Trasimeno) che possa completare l'esperienza spirituale dei moderni pellegrini lungo la Via di Francesco. Un progetto che permetterà anche UN WORKSHOP CON GLI IMPRENDITORI AGRICOLI SUL PROGETTO FA.RE.NA.IT S l'accesso ai fondi previsti per chi opera in tali aree. Rete Natura 2000, è un insieme di aree naturali identificate dall'Unione Europea come zone che necessitano di particolare protezione, per la presenza di specie vegetali e animali che rischiano di scomparire. Con il Progetto Fa.re.na.it, tra l'altro, si vuol dare un impulso alla valorizzazione dei prodotti di chi vive e opera nelle aree protette dall'Europa. All'iniziativa, oltre a rappresentanti della Coldiretti Umbria, sono intervenuti esperti dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e CTS (Centro Turistico Studentesco e giovanile). Maggiori informazioni sul sito www.lamiaterravale.it. i è tenuto il 30 ottobre scorso, presso l'agriturismo “Capanne Alte” a Monteverde di Valfabbrica, un interessante Workshop rivolto agli imprenditori agricoli sul Progetto Fa.re.na.it, che vede anche Coldiretti tra i suoi partner. Il Progetto rappresenta una campagna di comunicazione volta a rilanciare nel mondo rurale Rete Natura 2000, i suoi benefici e le tematiche relative alla biodiversità in ambito agricolo. Partendo dalle attività di comunicazione sviluppate dal Progetto, la giornata formativa ha avuto l'obiettivo di presentare i servizi e i prodotti a disposizione allo scopo di aumentare, tra gli operatori del settore agricolo, la conoscenza delle opportunità di sviluppo rurale legate a Rete Natura 2000 ed a favorire Campagne Umbre 8 Novembre 2014 PROVINCIALE D PELLEGRINAGGIO ASSISI-GUBBIO: CAMPAGNA AMICA NEL "SENTIERO DI FRANCESCO" grazie al lavoro degli imprenditor i agr icoli, che prima di essere produttori di beni alimentari, rappresentano dei veri e propri custodi della natura. L'attenzione dei partecipanti al pellegrinaggio anche alle produzioni agricole locali, non ha fatto che ribadire la sempre più profonda richiesta della società di alimenti sicuri, tracciati e del territorio. Inoltre lo spirito con cui essi hanno intrapreso il cammino in Umbria, avvalora la tendenza di tanti italiani nel riscoprire l'importanza di immergersi nella natura, a contatto stretto con il buon cibo. Sta aumentando sempre più infatti, il turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne, con il successo del turismo ecologico e ambientale determinato anche dall'elevato valore educativo e dalla pluralità di mete disponibili senza dover percorrere grandi distanze. al 1 al 3 settembre, i prodotti dell'agricoltura locale sono stati protagonisti del pellegrinaggio che ripercorre l'itinerario compiuto da San Francesco agli inizi del 1200. Coldiretti Perugia infatti è stata impegnata a fornire prodotti del territorio a “Km Zero” a quanti hanno percorso i circa 50 km che caratterizzavano otto secoli fa il sentiero del “Poverello” di Assisi. In particolare i pellegrini hanno potuto rifocillarsi con frutta di stagione, prodotti da forno e bevande di aziende Campagna Amica nei punti ristoro posti lungo il “Sentiero di Francesco”. Inoltre, legumi, carne chianina IGP, salumi, formaggi, vini e prodotti da forno, delle aziende aderenti al progetto Coldiretti Campagna Amica, sono stati i protagonisti anche della cena di fine pellegrinaggio presso il Chiostro della Pace del Convento di San Francesco a Gubbio. La tre giorni tra Assisi e Gubbio ha rappresentato una splendida occasione per ribadire ancora una volta l'importanza rivestita dalla tutela dell'ambiente e della natura. Un obiettivo che Coldiretti è impegnata a raggiungere ogni giorno, L LE ECCELLENZE AGROALIMENTARI LOCALI PROTAGONISTE A “TERNI ON” tradizionale, composta dalle mille produzioni dei territori italiani: una trentina quelli già accreditati in provincia di Terni. Formaggi, vini, olio extravergine di oliva, legumi, ortaggi, carni: questi alcuni dei prodotti che aziende agricole locali della Coldiretti hanno fornito ai due esercizi commerciali per l'occasione, per proporre sfiziosi piatti a base di eccellenze locali ma anche “cibo da strada”. Continua l'impegno di Coldiretti Terni quindi, per arricchire sul territorio, la presenza di Mercati, Punti Vendita aziendali (Fattorie), Botteghe e anche Ristoranti di Campagna Amica. Tutto questo per valorizzare ulteriormente la Filiera tutta agricola e tutta italiana, che mira, tra l'altro, alla diffusione di una nuova cultura dell'educazione alimentare di qualità. e eccellenze delle imprese agricole del territorio sono state tra le protagoniste di “Terni On”, la manifestazione di fine settembre con la notte bianca, grazie a due ristoranti della città “La Clessidra” e “Il Convivio”, accreditati come “Ristoranti di Campagna Amica nel Piatto”, che hanno proposto appositi piatti a Km zero anche in versione “street food”. Campagna Amica nel Piatto, identifica quegli esercizi commerciali di somministrazione di pasti e bevande, che nel loro menù del giorno, hanno almeno un piatto di Campagna Amica, ossia una portata il cui ingrediente primario proviene esclusivamente da aziende agricole accreditate a Campagna Amica. Fondazione Campagna Amica, riconosce ai “suoi” Ristoranti, il ruolo di “ambasciatori” del gusto e della qualità della vera cucina Campagne Umbre 9 Novembre 2014 L'Italia ha bisogno di un progetto giovane. E noi ce l'abbiamo: "Una Filiera Agricola tutta Italiana" “Oggi costruiamo il futuro” COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA LA FORZA GIOVANE DEL PAESE COSTRUIAMO LA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA DALLA TERRA ALLA TAVOLA PER IL BENESSERE DEL PAESE Guardiamo all'impresa agricola come alla cosa più bella che ci potesse capitare. In tasca abbiamo un progetto per il quale stiamo lavorando infaticabilmente. Dentro abbiamo messo storia, esperienza, capacità. Ma anche un pizzico di ambizione, una sconsiderata dose di innovazione, la saggezza e il buonsenso di chi è sulla stessa frontiera da più tempo di noi. Un progetto che non delega ruoli e non scarica responsabilità, nello stile che caratterizza noi giovani imprenditori agricoli. La filiera agricola la vogliamo tutta italiana e interamente in mano a noi. Dalla terra alla tavola ci prendiamo cura dell'Italia. www.campagnamica.it L'Oscar Green Premiamo la buona innovazione Oscar Green si divide in sette categorie ciascuna delle quali ospita tre parecipanti selezionati da tutta Italia. Abbiamo un termometro che misura l'avanzamento della capacità di fare impresa degli imprenditori agricoli italiani. Un termometro che restituisce la cifra dell'efficacia di una scelta, del peso specifico che hanno il coraggio e la determinazione, della dimensione che ha un progetto e della consistenza dei risultati. Abbiamo un termometro che indica la temperatura ideale per fare germogliare i piccoli grandi fiori all'occhiello dell'Italia, che definisce i contorni delle storie, le sagome che hanno i giovani agricoltori capaci di mettersi in gioco, le rotte indicate per traghettare il Paese verso il riscatto. Si chiama Oscar Green: l'oscar alle imprese agricole che fanno suonare la sveglia all'Italia. www.oscargreen.it L'impresa della Formazione La Formazione dell'impresa Conoscere il mercato, posizionare in maniera efficiente la propria produzione, sfidarne le dinamiche, dotarsi di tecnologia e costruire il profilo di un imprenditore di successo, è questa l'impresa agricola a cui pensiamo. Siamo sicuri di offrire alle giovani energie italiane gli strumenti migliori per soddisfare a pieno le proprie legittime ambizioni. Ai giovani chiediamo di entrare a far parte del nostro mondo e di dire si ad una sfida entusiasmante come l'impresa agricola....................... All'imprenditore agricolo affidiamo la scommessa di fare grande la sua azienda, di lasciare un segno del suo passaggio, di migliorare la vita dei suoi collaboratori, di preservare l'ambiente che lo circonda e di diffondere energia positiva intorno a sé, offrendo una opzione di futuro differente, capace, come fa la natura, di stimolare meraviglia. Ritornare alla natura non è il gesto antico di una tradizione che alla novità guarda con pigrizia e malinconia, è piuttosto la rivitalizzazione di un sapere lontano che oggi è pronto per essere speso sullo scacchiere dell'innovazione e della contemporaneità. Corsi gratuiti, formatori, docenti, professionisti, uomini e donne d'esperienza, tecnologia e multimedialità: la nostra formazione è modellata attorno a te. Perchè conosciamo chi sei. www.inipa.it CREDITO PER I GIOVANI DIAMO GAMBE ROBUSTE ALL'AMBIZIONE >>>> DIAMO ENERGIA ALLE IDEE >>>> Viaggi, ti lasci affascinare da realtà di successo, ti formi, ti ingegni, ti reinventi e poi declini i tuoi sogni in progettualità concreta. Sei il giovane orgoglio di un Paese; un giovane che dell'impresa agricola ha fatto una scelta di vita, un modo diverso di guardare al mondo. È per questo che noi crediamo in te e diamo credito alle tue idee. C'è da mettere le mani sulle nuove leve e sugli ingranaggi che possono sbloccare e fare decollare il Paese. Noi non ci tiriamo certo indietro, la nostra parte siamo pronti a farla al fianco della migliore energia italiana: l'impresa giovane, quella che sa cosa vuole. Ecco il "Progetto Giovani" che Coldiretti Giovani Impresa e CreditAgri Italia hanno realizzato. www.creditagri.com LA FORZA GIOVANE DEL PAESE [email protected] tel. +39 06 48 99 32 27 - fax +39 06 48 99 32 21 www.giovanimpresa.coldiretti.it Umbria: tel. 075.5067663 oscargreen.it ColdirettiGiovaniImpresa ColdirettiG giovanimpresa.coldiretti.it coldiretti coldirettigiovani TECNICO / ECONOMICO U PAC 2014-2020: LA NOVITÀ DEL "GREENING" na delle principali novità della prossima Politica Agricola Comune, è quella del “Greening”, ovvero degli impegni in campo ambientale richiesti alle aziende agricole. L'impegno è obbligatorio e il mancato rispetto provoca delle penalizzazioni sui pagamenti della domanda PAC. seminativo ed è su queste che occorre fare i conteggi per la sua applicazione. - DIVERSIFICAZIONE COLTURE Per diversificazione, si intende la presenza contemporanea di più colture appartenenti a diversi generi della classificazione botanica. Esempio: grano duro e grano tenero non sono colture diverse, mentre grano duro e orzo sono colture diverse. - Gli impegni principali sono: la diversificazione delle colture e la creazione di aree a valenza ecologica. L'impegno del Greening, interessa solo le superfici a QUANDO SI APPLICA Superficie aziendale a seminativo Colture Dimensione minima fino a 10 ettari esenzione - Nessun obbligo da 10 a 30 ettari min. 2 nessuna delle colture deve coprire più del 75% della superficie a seminativo maggiore di 30 ettari min. 3 la coltura principale copre al massimo il 75% della superficie a seminativo; le due colture principali al massimo il 95% NESSUN OBBLIGO PER: Ÿ i seminativi investiti per più del 75% a foraggio e/o a maggese, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impegni non superino i 30 ettari; Ÿ i seminativi interamente coltivati nell'anno precedente con una coltura diversa, se tali seminativi non sono stati dichiarati per più del 50% nella stessa domanda di aiuti nell'anno precedente. - Il periodo preso come riferimento per la verifica della presenza della diversificazione delle colture, è quello compreso tra il 1 aprile e il 9 giugno dell'anno di domanda. Nel caso di due colture in successione, si prende come riferimento la coltura DIVERSIFICANTE, identificata con la coltura che rimane sul terreno per un periodo maggiore. In altre parole, su una superficie in cui si pratica la policoltura, coltivando una coltura principale intercalata da una seconda coltura, la superficie si ritiene occupata esclusivamente dalla coltura principale, detta “coltura diversificante”. zati ai fini della creazione di aree a valenza ecologica sono: terreni lasciati a riposo; - siepi o fasce alberate di larghezza fino a 10 metri; - alberi isolati con chioma del diametro minimo di 4 metri; - alberi in filari con chioma del diametro minimo di 4 metri; - gruppi di alberi, le cui chiome si toccano e si sovrappongono, e boschetti, su una superficie massima di 0,3 ettari in entrambi i casi; - bordi dei campi di larghezza compresa tra 1 e 20 metri, sui quali è assente qualsiasi produzione agricola; - stagni della superficie massima di 0,1 ettari; - fossati di larghezza massima di 6 metri, compresi corsi d'acqua aperti per irrigazione o drenaggio; - muretti di pietra tradizionali; - presenza di piante azotofissatrici. Tra le più interessanti c'è sicuramente la possibilità di utilizzare delle piante, dette azotofissatrici, che possono rappresentare una coltura utile al fine della diversificazione e nello stesso tempo soddisfare le esigenze richieste dalla creazione di aree a valenza ecologica. Tra le piante azotofissatrici più frequenti per il territorio umbro ricordiamo: cece (Cicer arietinum L.), cicerchia (Lathyrus sativus L.), erba medica e luppolina (Medicago sp.), fagiolo (Phaseolus vulgaris L.), fava, favino e favetta (Vicia faba L.), lenticchia (Lens culinaris Medik.), lupinella (Onobrychis viciifolia Scop.), pisello (Pisum sativum L.), sulla (Hedysarum coronarium L.), trifogli (Trifolium sp.), soia (Glycine max L.), veccia (Vicia sativa L.). N.B. - Nel caso di utilizzo di queste piante la superficie seminata va moltiplicata per il parametro 0,7 per ottenere la superficie valida ai fini del greening. - Esempio: · grano-pomodoro: coltura diversificante grano; · loietto-mais: coltura diversificante loietto; · favino-tabacco: coltura diversificante favino; · triticale-soia: coltura diversificante triticale. CREAZIONE AREE A VALENZA ECOLOGICA Le Aree a valenza ecologica (EFA) sono obbligatorie per le aziende con più di 15 ettari di seminativi e devono occupare almeno il 5% della superficie a seminativo. Le aree possono essere create o possono essere valorizzati elementi del paesaggio presenti sui seminativi o strettamente collegati con essi. Sono escluse dall'obbligo del 5 %, le aziende i cui seminativi sono utilizzati per più del 75 % per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, per terreni lasciati a riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impieghi non siano superiori a 30 ettari. Le superfici e gli elementi che possono essere valoriz- Campagne Umbre 11 Novembre 2014 TECNICO / ECONOMICO ALCUNI ESEMPI DI DIVERSIFICAZIONE + AREA A VALENZA ECOLOGICA Azienda con meno di 10 Ha a seminativo Superficie Aziendale Ha 9,50 1° coltura Grano = Ha 9,50 = 100% Area valenza ecologica = 0 L'azienda ha meno di 10 ettari, per cui non ha obblighi particolari e non ha problemi anche se ha seminato tutto grano. Azienda con più di 15 Ha di seminativo ma meno di 30 Superficie Aziendale Ha 16,00 1° coltura Grano = Ha 11,00 = 69% Area valenza ecologica = 0,80 2° coltura Girasole = Ha 4,20 = 26% L'azienda ha l'obbligo di avere due colture + la creazione di area a valenza ecologica. Azienda con più di 30 Ha di seminativo Superficie Aziendale Ha 40,00 1° coltura Grano = Ha 27,00 = 67% 2° coltura Girasole = Ha 5,00 = 13% 3° coltura Mais = Ha 6,00 = 15% Area valenza ecologica = 2,00 L'azienda ha più di 30 ettari e quindi ha l'obbligo di tre colture + la creazione di area a valenza ecologica. Azienda con più del 75% a foraggere o terreno a riposo Superficie Aziendale Ha 40,00 1° coltura Medica = Ha 35,00 = 87% 2° coltura Grano = Ha 5,00 = 13% Area valenza ecologica = 0 L'azienda ha più del 75% a foraggio e non ha obblighi. Azienda con più di 30 Ha di seminativo che utilizza piante azotofissatrici Superficie Aziendale Ha 40,00 1° coltura Grano = Ha 27,00 = 68% 2° coltura Girasole = Ha 10,00 = 25% 3° coltura Favino = Ha 3 = 8% Area valenza ecologica = favino L'azienda ha tre colture e ha il favino come adempimento del greening aree valenza ecologica (azotofissatrici). La superficie per il Greening è maggiore del 5% poiché gli ettari vanno moltiplicati per 0,7 (Ha 3 x 0,7 = 2,1). AVVISO - Si ricorda che il Reg. (UE) n. 299/2013 ha introdotto dal 1° gennaio 2014, nuove disposizioni in materia di controlli di conformità degli oli di oliva posti in commercio e lotta alle frodi alimentari. In particolare l'art. 7 bis cita “Le persone e i gruppi di persone fisiche o giuridiche che detengono, ai fini dell'esercizio della loro professione o a fini commerciali, olio d'oliva ed olio di sansa, dalla fase dell'estrazione al frantoio fino all'imbottigliamento incluso, hanno l'obbligo di tenere registri di entrata e di uscita per ogni categoria di questi oli”. Pertanto il Decreto Ministeriale n. 16059 del 23 dicembre 2013, recependo il Regolamento di cui sopra, dispone: - 1) L'obbligo di tenuta del registro per chiunque produce, detiene o commercializza uno o più oli (frantoi, confezionatori, commercianti di olio, commercianti di olive, raffinerie e sansifici, commercianti di sansa) per stabilimento e/o deposito. 2) I registri vanno tenuti con modalità telematiche nell'ambito dei servizi del SIAN - Sistema Informativo Agricolo Nazionale. - Anche gli olivicoltori che detengono olio di oliva (ottenuto da olive provenienti dalla propria azienda) allo stato sfuso da destinare alla commercializzazione, devono adempiere a tali obblighi. - Gli operatori di filiera (olivicoltori, frantoi, ecc..) possono delegare il CAA Coldiretti all'iscrizione al SIAN, all'aggiornamento del registro di carico/scarico e all'attività di trasmissione mensile delle produzioni olio e/o olive da tavola, mediante sottoscrizione di apposita delega. Campagne Umbre 12 Novembre 2014 TECNICO / ECONOMICO RIFIUTI E SICUREZZA SUL LAVORO re con la patente necessaria per la guida di una macchina agricola. Le attrezzature per le quali è prevista l'acquisizione di specifica abilitazione sono: piattaforme di lavoro mobili elevabili, gru a torre, carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo (muletti, trattrici con elevatori ...), gru mobili, trattori agricoli e forestali, escavatori, pale caricatrici, terne e autoribaltabili a cingoli. Per gli utilizzatori di tali attrezzature del solo settore agricolo e forestale, l'entrata in vigore dell'accordo è stata differita al 22 Marzo 2015, pertanto a questa data bisogna essere abilitati alla guida in sicurezza delle macchine agricole. Il coltivatore diretto ed i propri collaboratori familiari, non devono conseguire alcuna abilitazione quando abbiano un'esperienza documentata nell'utilizzo delle proprie macchine agricole per un periodo di almeno due anni negli ultimi dieci, nell'ambito di un normale ciclo produttivo aziendale. In tal caso il coltivatore diretto può documentare mediante una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà l'esperienza conseguita per sé e per i propri collaboratori familiari, ma tutti dovranno comunque frequentare un corso di aggiornamento, di almeno 4 ore, entro il 12 Marzo 2017. Anche i lavoratori subordinati delle aziende agricole che hanno maturato esperienza di almeno due anni negli ultimi dieci, possono documentare la propria esperienza citando i periodi e le aziende ove la stessa è stata conseguita. Anche per loro è richiesto un corso di aggiornamento, di almeno 4 ore, entro il 12 Marzo 2017. Sono soggetti a formazione anche gli utilizzatori occasionali e i dipendenti assunti senza la qualifica di trattoristi. Rifiuti speciali: gli obblighi per le aziende agricole - Ai sensi del D.M. n.126 del 24/04/2014 le imprese agricole non sono più obbligate ad iscriversi al SISTRI (Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti). Quelle già iscritte che non vogliono restare nel sistema SISTRI debbono cancellarsi e non debbono pagare il contributo annuale SISTRI. Le aziende agricole che restano fuori dal sistema, ad oggi debbono adempiere ai seguenti obblighi: a) Quelle produttrici di rifiuti speciali pericolosi, al fine di non essere iscritte al SISTRI, debbono stipulare entro il 31/12/2014, un contratto di servizio con “un circuito organizzato di raccolta”, ovvero un'impresa autorizzata al trasporto di rifiuti speciali. Il contratto di servizio può essere stipulato solo sulla base di una convenzione quadro (ove si riportano le tipologie di rifiuti speciali che possono essere ritirati, i costi per le imprese agricole, la destinazione finale dei rifiuti speciali) stipulata dal trasportatore con le associazioni imprenditoriali rappresentative a livello nazionale. Coldiretti Umbria continua nella sottoscrizione delle convenzioni per permettere alle aziende agricole la stipula del citato contratto di servizio; b) Tutte quelle produttrici di rifiuti speciali pericolosi e non, debbono conferire i propri rifiuti a una ditta autorizzata al massimo entro un anno dalla loro produzione, conservando i formulari e le schede SISTRI per almeno cinque anni; c) Quelle che producono rifiuti speciali pericolosi ed hanno un volume d'affari annuo superiore ad € 8.000,00, devono compilare il registro di carico e scarico dei rifiuti, dopo la vidimazione presso la Camera di Commercio competente. L'impresa agricola può gestire in azienda e per proprio conto tale registro o può delegare Impresa Verde Umbria S.R.L. presso Coldiretti, alla sua tenuta; d) Quelle che producono rifiuti speciali pericolosi ed hanno un volume d'affari annuo superiore ad € 8.000,00, sono tenute entro il 30 Aprile di ogni anno, a predisporre ed inviare telematicamente il MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) alla Camera di Commercio competente. Normativa antincendio: adempimenti per le cisterne di gasolio - Il “Nuovo regolamento di prevenzione incendi”, elenca diverse attività che debbono o meno essere comunicate al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco mediante SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), al fine di conseguire il rilascio di Certificazione Prevenzione Incendi (CPI) o il verbale di visita tecnica. Alcune attività sono effettuate anche nell'azienda agricola (es: lo stoccaggio di gasolio in cisterne per il rifornimento di macchine agricole, la macinazione/deposito di cereali, l'essiccazione di vegetali, essiccazione del tabacco, depositi di fieno/paglia/legname, agriturismi, ecc… Per quanto attiene alle cisterne per il contenimento del gasolio per rifornimento delle macchine agricole, il recente decreto competitività, ha stabilito che tali cisterne, quando abbiano una capacità che supera i sei metri cubi (circa 6.000 litri) debbono essere notificate mediante SCIA al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. Abilitazioni per le attrezzature da lavoro L'accordo Stato-Regioni del 12 Marzo 2012, prevede una specifica abilitazione mediante la partecipazione a corsi di formazione di base e di aggiornamento per gli utilizzatori di alcune attrezzature da lavoro, siano essi lavoratori autonomi o dipendenti, ai sensi dell'art. 73 del D. Lgs. 81/08. La durata dei corsi varia in funzione delle attrezzature utilizzate e al termine del corso viene rilasciato un attestato da non confonde- Campagne Umbre Per informazioni e ulteriori chiarimenti contattare gli Uffici Zona Coldiretti 13 Novembre 2014 TEMPO DI SEMINA… Il bel tempo e la tramontana hanno asciugato i terreni, e dunque è arrivato il tempo della semina. Ma quanta fatica prima della seminagione! L'aratura, che richiede pazienza, forza; duro lavoro. Poi le grandi zolle vanno affinate, dunque, di nuovo c'è da prodigarsi per vedere il terreno pronto ad accogliere i semi. Infine la semina. Poi inizia la grande attesa. Non si può raccogliere subito. Il seminatore investe a lungo termine. Il mondo d'oggi, purtroppo, ha altri ritmi: “Tutto e subito”. Ma la natura, che dobbiamo custodire, e chi lavora la terra, hanno tempi diversi. È il momento dell'attesa; che è sempre colmo di speranza e di vigilanza. Quest'anno non è stata una buona stagione, diciamolo con franchezza, ma non per questo non si semina. Anzi con più entusiasmo, confidando in un raccolto abbondante. Perché la terra ci insegna a pensare a domani. Per questo la fatica, l'impegno, il sudore, sono l'investimento più importante per avere futuro. Facciamo nostri i sentimenti della Scrittura che dice: “Nell'andare se ne va piangendo portando la semente da gettare, ma il ritorno è pieno di gioia con i covoni pieni di buon seme”. Queste parole vanno comprese, e cioè: quando seminare signif icava togliere dal magazzino il grano che era il pane sicuro per i propri figli e gettarlo nel campo, e se la stagione non favoriva un raccolto accettabile era, carestia, fame. Ma questo era ed è il rischio grande da correre, per poter mangiare anche l'anno successivo. Davanti al fascino della semina mi pongo due domande. Quanto oggi è importante, nel processo educativo (trasmettere ai giovani il saper vivere) attuare la “logica” del seminatore? In questo tempo di crisi e profondi cambiamenti, siamo capaci di progettare investendo sul futuro? Buona semina a tutti. Don Vito Stramaccia Consigliere Ecclesiastico Coldiretti Umbria AVVIATO CON SUCCESSO IL PROGETTO SUI CEREALI BIOLOGICI Si è chiusa con successo la prima campagna di adesione al progetto sui cereali biologici, nato da un accordo tra Coldiretti Umbria e Gruppo Grifo Agroalimentare. Gran parte dei soci Coldiretti Umbria, assoggettati al sistema di controllo per l'agricoltura biologica, ha sottoscritto importanti contratti di coltivazione per consegnare, a luglio 2015, circa 2.000 quintali di cereali biologici certificati, al Gruppo Grifo Agroalimentare, con prezzi di ritiro altamente vantaggiosi. Si è trattato di un primo importante passo a livello regionale per tutti i produttori biologici, che, da quest'anno, si sono avvalsi di un percorso virtuoso per ciò che concerne la commercializzazione dei propri prodotti cerealicoli, concentrando l'offerta ed uniformando le produzioni. Dalla prossima campagna agraria, sarà possibile incrementa- re le semine programmate sul biologico, con ulteriori adesioni di altre aziende. Il progetto è partito grazie anche a vari incontri tecnicoeconomici sul territorio, cui hanno partecipato le aziende agricole socie di Coldiretti ed esperti di settore, che hanno condiviso problematiche e soluzioni, al fine di intraprendere un percorso comune inerente gli standard produttivi. Si è passati poi alla consegna della semente ed alle successive semine di farro dicocco, farro monococco, grano duro e grano tenero certificati biologici. L'assistenza tecnica sia in campo, che per i prodotti necessari alla corretta coltivazione dei cereali, sarà fornita dal Consorzio Agrario di Perugia, che utilizzerà le sue sedi distaccate per raggiungere più facilmente con i propri prodotti gli imprenditori agricoli che ne faranno richiesta. EPACA TERNI SIGLA UNA CONVENZIONE NEL CAMPO DELL'ASSISTENZA EPACA Terni ha il piacere di comunicare a tutti gli assistiti, che nel mese di settembre 2014 è stata stipulata un'importante Convenzione con Terni Assistenza, azienda impegnata nell'assistenza alle famiglie, nella cura delle persone anziane o non autosufficienti. Terni assistenza è una struttura che si occupa di servizi infermieristici, visite spe- Campagne Umbre cialistiche, assistenza domiciliare ed ospedaliera, pulizie, fisioterapia, aiuto alla deambulazione e altro, come il reperimento di badanti per l'assistenza domiciliare continuativa. Attraverso i nostri operatori Epaca, sarà possibile prendere contatto con la struttura, per ricevere informazioni più dettagliate. La Convenzione rappresenta un ulteriore ed importante servizio messo in campo dal Patronato EPACA, che va incontro alle esigenze di tante famiglie che si rivolgono alla nostra struttura. INFO: Epaca Terni, tel. 0744/612735 14 Novembre 2014 FISCALE / TRIBUTARIO IL REGIME DI ESONERO PER GLI IMPRENDITORI AGRICOLI ATTENZIONE Gli acquirenti da produttori agricoli eso- Il regime di esonero riguarda gli agricoltori che esercitano attività di piccolissime dimensioni e consiste in un esonero, quasi completo, dagli obblighi documentali e contabili (fatturazione, registrazione, liquidazione periodica, versamento e dichiarazione annuale). A CHI SI APPLICA Il regime di esonero si applica ai produttori agricoli con volume d'affari non superiore a € 7.000,00, costituito per almeno 2/3 da cessioni di prodotti inclusi nella Tabella A I° Parte del D.P.R. 633/72. nerati devono autofatturare gli acquisti con diritto alla detrazione senza alcun obbligo di versare l'imposta. Le autofatture devono essere annotate, dagli acquirenti, nel registro degli acquisti con la possibilità di detrarne l'Iva. CESSAZIONE DEL REGIME Il regime di esonero cessa a partire dall'anno solare successivo a quello in cui sia stato superato il limite di € 7.000,00. Se, invece, viene superato il limite di un terzo di cessioni di beni non agricoli, l'applicazione del regime di esonero cessa nel corso dell'anno stesso e si determinano le seguenti conseguenze: · restano applicabili, per l'intero anno solare, le regole del regime di esonero; · a fine anno si procede alla verifica del perdurare del superamento del limite dei 2/3; · a fine anno si procede alla registrazione riepilogativa delle autofatture e delle fatture di acquisto; · entro il termine previsto va liquidata l'Iva dovuta per l'intero anno e versata quella relativa alle operazioni non agricole e presentata la dichiarazione Iva. ATTENZIONE Il regime di esonero si applica anche ai contribuenti con volume d'affari pari a zero. Nel calcolo del volume d'affari sono escluse le cessioni di beni ammortizzabili. COME FUNZIONA Gli agricoltori che rientrano in tale regime sono esonerati: · dal versamento dell'imposta; · dagli obblighi di fatturazione, registrazione, liquidazione periodica; · dall'obbligo di presentazione della comunicazione annuale e della dichiarazione annuale. ESERCIZIO DELL'OPZIONE PER PASSAGGIO DAL REGIME DI ESONERO AL REGIME SPECIALE O A QUELLO ORDINARIO È possibile passare dal Regime di Esonero a quello Speciale o a quello Ordinario in qualunque momento; tale passaggio comporta la tenuta della contabilità con le regole previste compresa la presentazione della dichiarazione Iva (requisito necessario per essere “agricoltore attivo” in determinati casi previsti dalla nuova PAC). La scelta del regime (speciale o ordinario) viene effettuata in base alla tipologia di azienda e di prodotti venduti. L'opzione è vincolante per almeno 3 anni e rimane valida sino a revoca. Devono, invece: · conservare le fatture relative agli acquisti e le autofatture emesse dai clienti; · annotare la tipologia e gli importi delle vendite a privati e autoconsumo; · sono obbligati alla compilazione ed invio dell'elenco clienti-fornitori, c.d. “spesometro”. Alle cessioni e ai conferimenti di prodotti agricoli compresi nella Tabella A I° Parte del D.P.R. 633/72, effettuati in regime di esonero, si applicano le percentuali di compensazione. CORSI DI FORMAZIONE OBBLIGATORI: SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO, IGIENE ALIMENTI (HACCP) Impresa Verde Umbria S.R.L., ente di formazione di Coldiretti, organizza periodicamente corsi di formazione, previsti come obbligatori, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e sull'igiene degli alimenti (HACCP). Inoltre si organizzano anche corsi sull'utilizzo di attrezzature in agricoltura. - Corsi sicurezza luoghi di lavoro (Obbligatori per aziende e società con dipendenti. Tranne che per le società semplici, per le altre tipologie di società, obbligatori anche senza dipendenti). 1. RSPP - Responsabile Servizio Protezione e Prevenzione 2. Antincendio 3. Pronto Soccorso 4. RLS - Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (da eleggere nelle aziende con più lavoratori) 5. Corso per dipendenti che lavorano più di 50 giornate all'anno - HACCP base e aggiornamento Obbligatorio per tutti quegli imprenditori, coadiuvanti e dipendenti che hanno a che fare con la manipolazione di alimenti. Per INFO: [email protected] tel. 075/5067648. Le schede di adesione ai corsi, sono scaricabili anche dal sito www.umbria.coldiretti.it sezione “Attività” - Corsi di Formazione e Aggiornamento. - Campagne Umbre 15 Novembre 2014