GIORNALINO ARCADIA 01-2016
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GIORNALINO ARCADIA 01-2016
A M G L A O NE ZI S C HO Numero 1 - Marzo 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia” Sommario Da mesi se ne parla... Grazie alla tenacia e voglia di creare un’opportunità in più per i ragazzi da parte di un gruppo di insegnanti e il Comitato Genitori ARBAFE. T utto è partito dal progetto Diario fatto dagli allievi di quarta elementare lo scorso anno, che hanno realizzato la personalizzazione del loro diario scolastico come fosse un giornale. Il risultato ottenuto è stato notevole, talmente è piaciuto che è partita da loro la richiesta di poter realizzare quest’anno “Il Giornalino scolastico”. Detto fatto! Grazie alla grande disponibilità del corpo docente della scuola, si è pensato di coinvolgere, in un progetto di continuità, i ragazzi delle classi seconda media, gli stessi che nel prossimo anno scolastico accoglieranno, in veste di "più grandi dell'Istituto", i compagni di classe prima. C INTERVISTE2-3 TECNOLOGIA4 SOLIDARIETÁ5 IN EVIDENZA6-7 RECENSIONI8-9 SPORT10-12 MULTICULTURA13 EVENTI14 GIOCHI15 E ora a voi piccoli redattori: siate orgogliosi di ciò che avete creato ed impegnatevi a tenere vivo ed alimentato questo spazio che vi è stato donato. Speriamo questo diventi uno strumento in grado di mostrare alla collettività tutto il vostro estro e che possa offrire sempre nuove notizie ai vostri lettori. Parlateci e scriveteci di tutto, i vostri sogni, le vostre esperienze, le vostre gioie e, perché no, anche le vostre preoccupazioni, magari potranno essere le stesse di tanti vostri amici. Sfruttate bene questo "megafono" che vi viene dato, anzi che avete guadagnato grazie all’ottimo lavoro di redazione del Diario. Ci piacerebbe che fosse vissuto come un parco giochi o un parchetto (a seconda dell’età) nel quale sedervi, trovare i vostri compagni e le vostre compagne, parlare e passare tempo con loro per scambiare idee su interessi, film, canzoni e attività varie. La palla adesso è vostra, siamo sicuri che giocherete la vostra miglior partita. Aiutaci a scrivere... iao, se vuoi, puoi aiutarci ad alimentare questo giornale inviandoci suggerimenti, articoli, foto o notizie. Basta scrivere a: [email protected] Questo spazio vuole diventare un’opportunità di espressione per tutti coloro che volessero comunicare qualcosa. Le mail pervenute saranno prese in carico dai ragazzi della redazione di turno che, a loro volta, svilupperanno gli argomenti. Ogni mail dovrà essere firmata (anche se pubblicheremo solo il nome di battesimo), tutte le altre saranno automaticamente cestinate. Il materiale inviato non potrà essere restituito. Le foto raffiguranti persone o minori non accompagnate da liberatoria, saranno rese irriconoscibili. La redazione e i Professori responsabili di ogni numero selezioneranno tutti i materiali pervenuti. Inutile dire che linguaggi oltraggiosi ed offensivi non saranno presi in considerazione. Nelle foto in alto a partire da sinistra la Scuola Media Arcadia, la Scuola Elementare Arcadia, la Scuola Elementare Baroni e la Scuola Elementare Feraboli Marzo 2016-1 INTERVISTE INTERVISTE CONOSCIAMO IL PRESIDE Il Dirigente Scolastico accerchiato da 6 giornalisti d’assalto... Dai banchi al taccuino, 18 domande che ci aiutano a capire chi è e cosa fa I l giorno 27 gennaio 2016 gli alunni della classe 5^B e della classe 2^B della scuola secondaria Arcadia si sono calati nei panni di giornalisti d’assalto. La loro prima missione è stata quella di fare irruzione nell’ufficio del Preside per intervistarlo a nome di tutti i ragazzi dell’Istituto. I giornalisti sono riusciti a carpire alcune risposte interessanti: 1. Da piccolo che lavoro avrebbe voluto svolgere? Mi sarebbe piaciuto diventare un fantino, in realtà non ho mai cavalcato un cavallo. Volevo anche fare il dottore in Africa, poi sono diventato musicista. 2. Quali erano le Sue materie preferite quando era studente? Da piccolo mi piacevano tutte le materie, ma andando avanti con lo studio ho prediletto le materie umanistiche. 3. Quali sono i suoi hobbies? Mi piace la musica, che è la mia grande passione, osservare gli strumenti musicali, praticare trekking, cucinare e dedicarmi ai lavori manuali. 4. Come si diventa Dirigente Scolastico ? Si diventa Dirigente Scolastico superando dei concorsi, insegnando per tanti anni e soprattutto maturando delle “idee scolastiche”, cioè la volontà di cambiare le cose “lavorando” con nuove generazioni. 5. Ha scelto Lei questo istituto o Le è stato imposto? Ho scelto questo Istituto perché mi ispirava il nome “Arcadia” e perché, dato che è presente nell’istituto un indirizzo musicale, mi sarei sentito un po’ a casa mia data la mia formazione di tipo musicale. Sono contento della mia scelta anche perché vedo tutti i giorni i volti felici degli alunni. 6. Perché ha scelto di diventare Dirigente Scolastico e non altro? Non pensavo che sarei diventato dirigente. Avevo una vocazione all’insegnamento e all’educazione, mi piaceva occuparmi dei bambini. Poi, dopo essere diventato insegnante, ho scelto di divenire dirigente. 7. Il lavoro del dirigente è difficoltoso? E’ un lavoro complesso. Ci sono varie esigenze da considerare: i bambini, le famiglie, i professori, il personale di segreteria, le esigenze del territorio. Insomma... in alcune situazioni è difficile. 8. Quanti alunni ha sospeso nella Sua carriera scolastica? Nella mia carriera scolastica ho sospeso pochi alunni. É una decisione alla quale si giunge solo in situazioni estreme e dopo aver valutato attentamente ogni altra possibilità con tutti i docenti. 9. Che lavoro farebbe se non fosse dirigente scolastico? Da piccolo mi sarebbe piaciuto diventare medico e andare in Africa, ma crescendo ho cambiato idea così sono diventato musicista e poi insegnante. 2 - Marzo 2016 l Il Preside Dott. Gianpaolo Bovio 10. Qual è la cosa più importante del Suo lavoro? Una delle cose più importanti del mio lavoro è parlare con le persone: conoscere i docenti dell’ Istituto ed instaurare un buon rapporto con loro, per riuscire a lavorare nel migliore dei modi pensando al bene degli alunni e delle loro famiglie 11. Come si sente a sapere che tutti i ragazzi La conoscono e Lei ne conosce pochi o nessuno? Credo che questo sia un aspetto positivo e naturale, legato al lavoro. Mi dispiace non conoscerli tutti singolarmente. 12. Da quanto tempo ricopre questo ruolo e quale era il Suo lavoro precedente? Ricopro questo ruolo dal 26 novembre 2015. Precedentemente ho suonato e lavorato come insegnante di musica e di strumento in tante scuole. 13. Quali elementi caratterizzano questa scuola? Una delle caratteristiche di questa scuola è la presenza di un valido gruppo di docenti. Il lavoro è impegnativo ma vi sono molti aspetti positivi, tra cui la volontà di affrontare i problemi e possibilmente, risolverli 14.Cosa ne pensa della scuola italiana attuale? La scuola italiana ha tante risorse ma avrebbe bisogno di una certa attenzione soprattutto per quanto riguarda l'aspetto economico. Il punto di forza è legato alle risorse umane, cioè a tutte quelle persone che si impegnano quotidianamente nel proprio lavoro. 15. Che propositi ha per il futuro ? Vorrei comprendere cosa succede nella scuola e capire che progetti attuare; mi piacerebbe riuscire a creare, all'interno della scuola, un clima piacevole e aperto; lavorare con un gruppo docenti che andasse molto d’accordo, potenziare le attività pratiche per aiutare i ragazzi in difficoltà. Mi piacerebbe realizzare un progetto con insegnanti e genitori, fare viaggi ed esperienze interessanti. Mi piacerebbe comporre nuove musiche e pubblicarne qualcuna di quelle che ho nel cassetto 16. E’ favorevole all’uso delle nuove tecnologie da parte dei ragazzi? Secondo me può essere sia un problema, perché può creare delle barriere fra i ragazzi quando non comunicano direttamente, sia un vantaggio, perché può essere utile per comunicare con compagni e amici lontani. Ormai è impensabile immaginare di poter portare avanti un lavoro senza l'ausilio delle nuove tecnologie. 17. Che cosa ne pensa del fenomeno del bullismo? A mio parere il fenomeno del bullismo va compreso e affrontato, poiché coinvolge ognuno di noi grandi e piccoli. Credo che chi subisca un atto di bullismo possa e debba trovare all'interno di sé la forza per reagire e comunicarlo a coloro che hanno la possibilità di aiutarlo. 18. Come immagina la scuola del futuro ? La immagino molto tecnologica, ma anche molto attenta alle esigenze della persona, che è fatta di mente e di corpo, di emozioni, di relazioni. Il fine ultimo, che è il successo formativo ad ampio raggio, deve essere raggiunto in un ambiente attento e sereno. 2B e 5B I giornalisti d’assalto Viola, Francesco e Matteo 5B con Adrian Poghirc, Luca Carrieri, Melissa Devecchi 2B, le maestre Maria Chiara Lao, Gabriella Bondesan con la professoressa Mariolina Paronuzzi il pool dei fotografi Omnya, Robert, Benedetta Bello e Norhan Abouelmagd con il Preside Dott. Gianpaolo Bovio INTERVISTE INTERVISTE GIANLUCA VENEZIANI Un giornalista a scuola. Alcuni momenti della giornata. Sopra l'aula gremita dove si è svolto l'incontro. Sotto, alcuni giovani giornalisti insieme a Gianluca. artedí 9 febbrario 2016, tutti gli alunni delle classi quinte della scuola elementare del plesso Arcadia e gli alunni della classe 2^C della scuola secondaria hanno incontrato ed intervistato il giornalista Gianluca Veneziani. Gianluca nato a Bisceglie in puglia è un giornalista del sito on-line “L’intraprendente” e collaboratore del quotidiano “Libero”. M Gianluca ci ha spiegato che non tutti i fatti divengono notizia ma solo quelli rilevanti. Si tratta di fatti eccezionali o fatti determinanti, nelle vita dei singoli o della società. Il giornalista può esprimere la propria opinione come commento alla notizia. Gianluca ha spiegato alcune difficoltà: in quanto essere umano si ha sempre un punto di vista soggettivo ma bisogna sforzarsi di riportare gli avvenimenti cercando la massima oggettività. È inoltre autore di un libro che si intitola “Confraternite e riti della settimana santa a Bisceglie”. Gianluca ha “raccontato” la professione del giornalista nei suoi molteplici aspetti. Il giornalista ha una grande responsabilità: deve documentarsi costantemente rispetto ai temi che decide di affrontare in modo da aquisire autorevolezza,ovvero una fondamentale credibilità data dall’esperienza e dalla conoscenza. È responsabile civicamente in quanto obbligato eticamente a denunciare quanto accade e questo può esporlo a gravi rischi. Ogni giornalista è consapevole che le notizie hanno una vita spazio temporale, proprio come le persone. Ci sono notizie che divengono “eterne” perché entrano nei libri di storia. Gianluca ha poi spiegato che quando si espone una notizia bisogna seguire una scaletta che garantisca la massima chiarezza e completezza. Si tratta delle 5 w corrispondenti alle 5 parole inglesi: What?-Who?-When?-Where?-Why? (Cosa- chi- quando- dove- perché). Nel proporre la notizia al pubblico sarebbe bene infine scegliere un titolo caldo che susciti l’interesse del lettore. L’occhiello precede il titolo introducendo brevemente la notizia il catenaccio segue il titolo specificando quanto esposto nell’articolo. Gianluca svolge questo lavoro da 15 anni con grande passione e ha catturato la nosra attenzione al punto che alcuni compagni si immaginano già giornalisti del futuro. Marzo 2016-3 TECNOLOGIA TECNOLOGIA “LA TECNOSCUOLA” “L’angolo della tecnologia nelle scuole” S econdo i dati forniti dal Governo, in Italia solo il 9% delle classi è connessa ad internet, mentre nei Paesi Esteri con migliori situazioni economiche raggiungono la percentuale dell’80%. L’Italia si trova agli ultimi posti sia per l’uso di strumenti tecnologici nell’apprendimento, sia per la formazione metodologica e tecnologica degli insegnanti. Nel 2015 l’Italia si è confermata agli ultimi posti con Polonia, Romania, Grecia, Un- gheria e Slovacchia. In alcune scuole italiane private,i tablet vengono utilizzati come fonte di studio,infatti non hanno bisogno di libri o quaderni dove scrivere gli appunti o dove studiare. Nelle scuole pubbliche ciò non è possibile perché le risorse economiche sono scarse e queste non vengono utilizzate in spese tecnologiche ma per vari altri motivi. Nel settembre dell’anno 2012 il quotidiano “LA STAMPA” riportava le parole dell’ex ministro dell’istruzione Francesco Profumo che dichiarava l’investimento di 24 milioni di euro per la digitalizzazione (o modernizzazione) della scuola. Più precisamente, il ministro riferiva la volontà di dotare le scuole di pc e tablet per migliorarne la didattica e l’amministrazione. Non solo, l’utilizzo delle nuove tecnologie consentirebbe un risparmio notevole di carta con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale. Dopo 4 anni dalla notizia com’è la situazione? Abbiamo elaborato un’indagine nella scuola primaria Feraboli calcolando quante classi siano dotate di tablet, pc o lim. Si spera che, in tempi migliori, la tecnologia possa essere presente in tutte le scuole italiane migliorandone l’apprendimento e risparmiando tempo e carta. Elisa Migdadi, Stefano Patitucci, Mariem Mitkies 2°C Elisa Gazzetta, Marpessa Vergine 5°B. ADOLESCENTI E NUOVE TECNOLOGIE I Nostra intervista ad un’insegnante di educazione civica “la famiglia e la scuola possono aiutare” n occasione di una lezione di educazione civica abiamo intervistato una professoressa di lettere riguardo all’uso delle nuove tecnologie da parte degli adolescenti. Professoressa, crede che le nuove tecnologie ed in particolare i social network influenzino noi adolescenti? “Secondo le statistiche l’89% degli adolescenti usa il personal computer, l’81,1% utilizza abitualmente la posta elettronica, il 27% partecipa ai forum, il 14% legge i blog. É chiaro che influenzano la vita dei ragazzi. Penso addirittura che i giovani siano più abili di noi ad usarli, di me sicuramente. Spesso infatti mi rivolgo ai miei studenti per delucidazioni tecniche.” 4 - Marzo 2016 Crede che le classi passate e nelle quali insegna ora ne siano state influenzate in modo particolare? “Proprio l’anno scorso ho rimproverato una classe che aveva abusato di whatsapp perché la chat degli alunni (che dovrebbe servire soprattutto per la trasmissione dei compiti) era diventata fonte di litigi ed insulti e l’uso dello strumento informatico era diventato esagerato e deleterio. Invece, per certi motivi, sono felice che i miei alunni sappiano utilizzare così bene gli strumenti informatici, perché mi hanno insegnato alcuni “trucchi” per conoscere meglio il mio smartphone ed il mio computer!” Quali sono i rischi per i ragazzi? “I rischi sono l’isolamento dal mondo reale per immergersi totalmente in quello virtuale e questo porta l’adolescente ad essere dipendente da Internet ed ad allontanarsi dal mondo esterno” Chi può aiutare il mondo giovanile? “Fondamentale è per me il ruolo della famiglia che deve essere disposta ad ascoltare i ragazzi ed a condividere i problemi dei figli durante tutto il periodo dell’adolescenza. Se i ragazzi sanno di poter contare su relazioni familiari stabili, senza dubbio hanno un’immagine positiva del mondo reale che li circonda, si sentono protetti e soddisfatti senza cecare lontano nuove emozioni” La scuola cosa può fare? “Noi insegnanti, che comunque utilizziamo Internet con il registro elettronico per comunicare con le famiglie, dobbiamo stimolare i ragazzi verso la “sana” lettura cartacea, riscoprendo con loro il dialogo, il piacere di stare in gruppo e di interagire col mondo esterno, portandoli a musei, al cinema e partecipando a numerose attività extrascolastiche” Grazie professoressa! 2B della scuola media Arcadia SOLIDARIETA SOLIDARIETÁ GESTI DI CONDIVISIONE Aiuto incondizionato: nutrimento d’amore “Solidarietà nella scuola e nel quartiere” S i tratta di una raccolta organizzata per aiutare i bambini di Sarajevo, procurando loro denaro per l’acquisto di cibo e per la realizzazione di un progetto organizzato appositamente per loro. Questa raccolta è stata proposta dalla scuola primaria di via Feraboli. Purtroppo negli anni precedenti la somma raccolta è stata maggiore rispetto a quest’anno, comunque possiamo dire che, come sempre, è stata dimostrata una notevole generosità. I cibi da donare possono essere: - pasta - tonno - omogeneizzati per bambini - scatolame e altri cibi non deperibili I negozi che aderiscono a questa iniziativa in Italia sono circa 11.000. Quest’anno, grazie a questa iniziativa, si sono raccolte circa 8.990 tonnellate di cibo. Anche in questo caso purtroppo la quantità raccolta è stata inferiore a quella dello scorso anno. Per che cosa vengono utilizzati i fondi? I soldi sono destinati all’associazione Sprorondo che organizza, per tutto l’anno scolastico, dei laboratori artistici e sportivi a cui possono partecipare i bambini di tutte le etnie presenti nella città. Il fine è promuovere, attraverso l’accostamento al bello, la crescita di una mentalità nuova, più accogliente e tollerante. Abbiamo chiesto ad alcune prof di religione la loro opinione riguardo a queste iniziative. Mense dei poveri a Milano - Centro Francescano Maria della Passione - Centro S. Antonio - Convento padri Cappuccini - Fondazione Fratelli di S. Francesco - Opera mensa della carità - Opera pane S. Antonio - Opera Pia pane quotidiano - Opera S. Francesco per i poveri - Suore Missionarie della carità Prof. Fedeli - Le raccolte fondi sono molto importanti se i soldi raccolti vengono usati per qualcuno che ne ha bisogno. Maestra Elisabetta - Ho deciso di organizzare questa raccolta fondi, perché quando ho visto questi bambini mi hanno fatto molta tenerezza e ho deciso di aiutarli. Colletta alimentare di cosa si tratta? Si tratta di una raccolta esistente da 19 anni, organizzata per aiutare le famiglie d’Italia che hanno bisogno di cibo. Si invitano le persone a comprare dei cibi da donare al Banco Alimentare che poi provvede alla distribuzione presso le mense dei poveri. Le nostre considerazioni: “Ciò che abbiamo appreso scrivendo questo articolo e da questa esperienza è che spesso, soprattutto nelle scuole, molto cibo viene avanzato o buttato; grazie a queste iniziative l’Italia sta imparando a limitare questo atteggiamento, perché il cibo è importantissimo. Pensate a quelle persone che per un pezzo di pane darebbero la loro vita; noi abbiamo il piacere, ma soprattutto il dovere di dare una vita migliore a queste persone e grazie a queste attività abbiamo l’opportunità di donare alimenti e denaro per far sì che tutto ciò accada.” “Una bambina eredita gli occhi dalla madre, la bocca la eredita dal padre…il sorriso lo può ereditare da te….” 2^C : Beatrice e Marianna - 5^B : Ryan, Gabriele e Rebecca Marzo 2016-5 IN EVIDENZA IN EVIDENZA IL BULLISMO VERO DRAMMA GIOVANILE Fenomeno che nasce soprattutto nel contesto scolastico I l bullismo è una forma di aggressività da parte di alcuni ragazzi nei confronti di altri più deboli,che consiste nel minacciare, intimidire, ricattare e picchiare. In realtà il bullismo non è rappresentazione di forza, ma di debolezza e spesso il prevaricatore tende a formare un gruppo per sentirsi più forte e più sicuro. Il bullismo si può presentare in forma diretta o indiretta. E’ in forma diretta quando gli attacchi fisici e verbali sono ben visibili come pugni e minacce. E’ in forma indiretta quando gli attacchi non sono evidenti,come nel caso delle maldicenze e calunnie. Solitamente il BULLO è un adolescente che riesce a rapportarsi con gli altri solo in maniera “aggressiva” e prende di mira chi è ritenuto più debole. Quest’ultimo non si ribella, anzi, sbagliando, non si rapporta con gli adulti e non racconta ciò che vive. La vittima si chiude in se stessa, tormentandosi per la propria debolezza. L’intervento della famiglia diviene quindi determinante. I genitori devono imparare a comprendere ciò che accade ai propri figli e a riconoscere i segnali di eventuali disagi. Il comportamento prepotente, purtroppo, è diffuso anche fra le ragazze. Sono numerosi anche i gruppi di BULLE che si scagliano contro le compagne, anche per semplice antipatia. 6 - Marzo 2016 In realtà le vittime del bullismo sono due: il ragazzo importunato che spesso, oltre ad avere conseguenze sul piano fisico e psicologico, può arrivare ad odiare e ad abbandonare la scuola ed il BULLO stesso che nasconde un’ insicurezza personale sotto atteggiamenti spavaldi e violenti. Con l’arrivo dei social network, il bullismo si è esteso anche in ambito informatico. Circolano sempre più frequentemente sui siti web i video delle bravate, in cui si vedono bulli infierire su ragazzi indifesi. In questo caso si parla di cyberbullismo. Far circolare materiale cinematografico, sms o mail contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico per chi lo subisce. Mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici, ad esempio a scuola, il cyberbullismo colpisce la vittima ogni volta che usa il computer o il cellulare per collegarsi a Facebook, Whatsapp e altro… I ragazzi che vengono aggrediti dai bulli di solito non reagiscono perché hanno paura di vendette e perché si sentono impotenti di fronte alla violenza dei loro compagni. Sarebbe bello che nella scuola ci fossero più occasioni per socializzare, per permettere a noi studenti di vivere l’amicizia serenamente e non essere angosciati dall’idea di essere maltrattati. Se ci fossero più sportelli d’ascolto (ci sono, ma forse non sono abbastanza) tenuti da specialisti a cui potersi rivolgere nei momenti di disagio, sarebbe tutto più facile. Il 5 Febbraio a scuola è intervenuto il vicequestore di Lecco che ci ha dato utili indicazioni per vincere il bullismo, raccontando episodi di vita vissuta e illustrando questo pericolosissimo fenomeno dal punto di vista legislativo. Tutto questo è stato utilissimo. Per uscire da questo problema il nostro consiglio è sempre denunciare agli adulti ogni atto offensivo subìto, avendo il coraggio di rivolgersi a insegnanti e genitori senza paura, senza timore. 2B della scuola media Arcadia IN EVIDENZA IN EVIDENZA CDZ5R PROPOSTE Consiglio di Zona 5 Ragazzi, le nostre proposte per migliorare la qualità di vita nel nostro quartiere N oi rappresentanti della cdz5rr vi descriveremo ciò che proponiamo ai cittadini della zona 5, avendo tenuto conto di una se- rie di disagi ed esigenze che coinvolgono tutti noi. Riassumiamo nei seguenti punti alcune proposte per migliorare la zona. 1 Predisporre delle pensilinee alle fermate della linea 79 per riparare da eventuali problemi climatici, infatti mentre le altre fermate dei mezzi pubblici della zona sono dotate di pensiline, la linea 79, nonostante sia la più utilizzata dai cittadini della zona, inclusi gli studenti, ne è priva. Riporre delle fontanelle, distributori o case dell'acqua presso l'anello di via dei Missaglia per facilitare le attività fisiche e sportive e per coloro che sono interessati a usufruire di questa area. In conclusione riteniamo che un lavoro di programmazione e di proposte possa garantire un miglioramento della zona5. Sempre riguardo alle esigenze di coloro che praticano attività sportive, riteniamo opportuno proporre anche il prolungamento delle piste ciclabili già esistenti per favorire il percorso ciclistico dove attualmente non è possibile. Contiamo sul vostro sostegno e sul vostro interesse per un miglioramento complessivo della qualità della vita dei cittadini della zona 5. Noi ragazzi ci crediamo! 2B della scuola media Arcadia Marzo 2016-7 RECENSIONI RECENSIONI VIAGGIANDO CON I LIBRI… L “Una bellissima e coloratissima biblioteca!’’ a nostra scuola ospita una bellissima e coloratissima biblioteca che presenta molti libri, di vari generi, per diversi gusti: fantasy, horror, giallo, romanzo, avventura e tanti altri. Un libro della biblioteca molto apprezzato dai ragazzi è “Colpa delle stelle” di John Green. Racconta di una ragazza, Hazel Grace, malata di cancro ai polmoni costretta a vivere con una bombola di ossigeno. Un giorno incontra un ragazzo, Augustus Waters, i due si innamorano e così inizia la loro storia d’amore ricca di colpi di scena e mo- menti indimenticabili. Questo romanzo ci fa capire che, con una grande forza di volontà, si possono superare tutte le difficoltà. Interviste tra i libri… “ vorremmo più libri per i ragazzi ’’ Siamo andati in biblio- teca per intervistare le persone che se ne occupano. Perché ha deciso di dedicare il suo tempo alla biblioteca? Perché a me piacciono i libri e scegliendo un servizio per la scuola ho scelto la biblioteca. Il paese dei maghi Cosa le piace e invece cosa vorrebbe aggiungere nella biblioteca? Mi piace il fatto che ci siano tante sezione diverse e che i ragazzi abbiano una vasta scelta. Ma vorremmo nuove edizioni per i ragazzi. Com’ è la risposta degli alunni? Beh, quest’ anno è più che positiva rispetto agli anni scorsi: abbiamo sempre nuovi ‘clienti’, non è mai successo che non si sia presentato nessuno. Classe 2C: Sara e Serena Capitan Mutanda contro i gabinetti parlanti A Belverde dei Tigli Linda e Bella, due sorelle gemelle, un giorno incontrano il magico e simpatico Celestino, un pagliaccio fuori dal comune che viene rapito da un terribile orso malvagio. Le due bambine per salvarlo saranno catapultate in un paese strampalato dove dovranno affrontare un concorso con l’orso, attraversare sette miglia e incontrare maghi con la testa fra le nuvole... Riusciranno le due super-eroine a salvare il loro caro amico Celestino? Il linguaggio è comprensibile e adatto a bambini dai 7 anni in su. I disegni sono piacevoli ma poco definiti, tuttavia rappresentano bene la storia. Questo libro è consigliato a tutti coloro che amano lasciarsi coinvolgere dalla magia dell’avventura e farsi trasportare nel mondo della lettura.... che non ha confini! Autore: Pinin Carpi Illustratore: Alberto Longoni Casa Editrice: PIEMME Collana: Il battello a vapore (serie azzurra) Tipo di libro: Fantasy 8 - Marzo 2016 I l racconto si ambienta in una scuola dove viene organizzato un concorso di scienze da cui Giorgio e Carlo, messi in punizione per le troppe marachelle, sono esclusi. I due decidono di manomettere le invenzioni dei propri compagni..... Così la scuola viene invasa da oggetti stranissimi e toccherà a Capitan Mutanda salvarla. Lo stile usato dallo scrittore è comico e divertente, le illustrazioni sono ben definite. Il libro è consigliato a bambini e ragazzi che amano l’azione, le avventure e le risate. Autore: Dav Pilkey Illustratore: Dav Pilkey Casa editrice: PIEMME Collana: Battello a vapore serie azzurra Tipo di libro: Fantascienza CINEMA CINEMA VADO A SCUOLA Un film che fa riflettere... I l film narra la storia di quattro bambini provenienti da luoghi diversi del pianeta accomunati dalla sete di conoscenza. Hanno tutti lo stesso scopo: raggiungere la scuola a tutti i costi. Per arrivarci dovranno superare molti ostacoli, rischiando la vita. Riusciranno i quattro ragazzi a realizzare il loro sogno e ad avere un futuro migliore grazie all'istruzione? I fatti sono narrati secondo un ordine cronologico lineare (le quattro storie si sviluppano in modo parallelo). Luogo e tempo della vicenda: Kenya, Marocco, India, Argentina ai giorni nostri. La vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore. Protagonisti: Jackson, un ragazzo del Kenya che insieme a sua sorella attraversa la savana; Zahira, una ragazza del Marocco che insieme alle sue amiche percorre sentieri impervi; Samuel, un ragazzo disabile dell'India che sostenuto dai fratelli va con fatica a scuola; Carlito, un ragazzo dell'Argentina che si sposta con sua sorella in sella ad un cavallo. Altri personaggi: principali: sorelle/fratelli e amici/amiche che affrontano il viaggio insieme ai protagonisti secondari: famiglie e abitanti che aiutano i bambini a raggiungere la scuola. Regista: Pascal Plisson Paese di produzione: Francia Anno di produzione: 2012 Attori principali: Jackson, Zahira, Samuel, Carlito Genere: film documentario Marzo 2016-9 SPORT SPORT A TUTTO SPORT! I Scopriamo lo sport, dalle origini ad oggi, notizie e curiosità che forse non tutti sanno... l termine "sport" è l’abbreviazione della parola inglese "disport" che significa "divertimento". Il termine deriva dal latino "deportare", composizione della parola "de", (allontanamento) e "portare", (proprio del suo significato). Quindi "deportare" significa portarsi lontano, uscire fuori dalle mura cittadine per svolgere attività fisiche. Successivamente Thomas Arnold (1795-1842) educatore, storico britannico e teologo, fondò la “pedagogia sportiva”moderna. Oggi questo termine indica un insieme di gare ed esercizi fisici individuali o di gruppo che vengono praticati per svago e competizione. Lo sapevi che ..... I l record mondiale del salto con l’asta è un incredibile 6,14 metri stabilito nel 1994 da Sergei Bupka. L’atletica comprende gare su campo. La pista si usa per le corse: le più brevi sono quelle dei 100 m. mentre le più lunghe quelle da 1 km. L’uso degli sci per spostarsi sulla neve è documentato fin dalla preistoria. In questo sport è l’evoluzione tecnologica che ha fatto nascere varie discipline. RAGAZZI E SPORT! P er noi ragazzi lo sport è molto importante perché ci aiuta a crescere in modo sano, ci permette di socializzare e di stringere nuove amicizie. Per sapere quanti bambini fanno sport, abbiamo fatto un sondaggio rivolto agli alunni delle classi della scuola primaria Feraboli e della scuola secondaria Arcadia prendendo in analisi otto sport: calcio, pallavolo, nuoto, basket, tennis, rugby, scherma e altri sport. Il risultato ci ha permesso di creare un grafico dal quale abbiamo constatato quali sport vengono maggiormente praticati e quanti bambini praticano quello sport. Al termine della raccolta dati, abbiamo compilato una tabella e tratto le conclusioni riportate qui a fianco. Mattia e Mario 5B, Mattia e Hassan 2C Le origini dello sport L e esercitazioni sportive erano in un primo tempo singole, poi divennero collettive e vennero praticate anche dalle donne a partire dal Medioevo. L’esercizio più diffuso e più antico fu probabilmente la corsa, alla quale si aggiunsero subito dopo i lanci e i salti, utili per la caccia e per le guerre. Ben presto emersero altre manifestazioni indispensabili alla sopravvivenza, dalle 10 - Marzo 2016 quali derivarono il nuoto, il canottaggio, l’equitazione, la lotta, il pugilato e la scherma contemporanea. Successivamente si aggiunsero giochi con palle costruite con erba e grossi frutti. Inizialmente queste manifestazioni non mostrarono caratteristiche prevalentemente agonistiche bensì di gioco e di intrattenimento. scuola primaria Feraboli scuola media Arcadia sport più praticato Nuoto (31%) Calcio (26%) sport meno praticato Scherma (0%) Scherma (0%) SPORT SPORT FAIR PLAY ’ L espressione "FAIR PLAY" deriva dall’antico inglese “PLEGA” e significa "gioco leale". Si riferisce a un’ etica comportamentale improntata al riconoscimento e al rispetto dell’altro e delle regole, nei rapporti personali e nei vari campi dell’agire umano. Il termine è una parola d’autore dovuta al drammaturgo William Shakespeare, che la coniò nella tragedia “Troilo e Cressida”, del 1601. La F.I.F.A. (Federation International de Football Association) ha promosso l’etica del calcio e comportamenti rispettosi dell’avversario. Ai ragazzi viene insegnato a saper perdere e a considerare anche la sconfitta un’esperienza preziosa per la crescita umana e agonistica della persona. Nel 1975 il C.I.F.P. (Comitato Internazionale FAIR PLAY) pubblicò la carta del “ FAIR PLAY”, un decalogo internazionale dei nobili principi cui chiunque pratichi lo sport dovrebbe ispirarsi. Ecco alcuni punti su cui esso si fonda. 1. Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta in gioco e dall’importanza della competizione,un momento privilegiato. 2. Conformarsi alle regole e allo spirito dello sport praticato. 3. Rispettare gli avversari come se stessi. 4. Accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi sapendo che tutti si impegnano a giocare rispettando le regole. Esempi di Fair play Luca Marini Miroslav Klose. Soccorre il compagno durante la gara del CEV: Luca Marini compie un gesto da vero campione. In Spagna, a Jerez, durante la gara di MOTO 3 del CEV, Marini entra in contatto con il pilota Waine Rayn. Dopo la caduta, Marini avrebbe l’opportunità di ripartire senza grossi problemi ma vede il compagno in difficoltà, per terra e con il piede incastrato sotto la moto. Decide di aiutarlo anziché partire e approfittare del vantaggio. Sicuramente Luca grazie a questo gesto carico di sportività e intelligenza, passerà alla storia. Il 27 settembre 2012,durante una partita tra la Lazio e il Napoli, il tedesco Miroslav Klose segnò di mano. Dopo poco andò dall’arbitro Banti e confessò. Goal annullato e partita persa 3 a 0. Anni prima, sempre Miroslav, durante una partita col Werder Brema, aveva rinunciato ad un calcio di rigore. Jon Vertonghen Rugby, gioco da gentiluomini Nel 2006, quando giocava nell’Ajax, il giocatore Jon Vertonghen segnò un goal accidentale alla propria squadra nel tentativo di restituire il pallone al portiere del SC Cambur . Alla ripresa del gioco, i difensori della squadra avversaia restarono immobili mentre i giocatori del Cambur pareggiavano i conti. Gran parte dell’attrattiva del rugby risiede nel fatto che il gioco è improntato al rispetto delle regole. La responsabilità in questo ambito non dipende da una sola persona ma da allenatori, capitani, giocatori, arbitri e spettatori. È grazie alla disciplina, all’autocontrollo e al rispetto reciproco che lo spirito del rugby è fiorente. Marzo 2016-11 SPORT SPORT MASCHI 39 30 42 0 0 3 6 5 14 1 4 0 0 1 0 3 nuoto basket calcio danza ginnastica volley tennis rugby karate/judo parkour equitazone pattinggio capoeira baseball rollerblade atletica D FEMMINE 39 7 0 12 25 8 1 0 2 0 1 2 1 0 1 1 ARCADIA IN SPORT a un'indagine effettuata nella scuola primaria plesso Arcadia è emerso che gran parte dei bambini che frequentano questo istituto praticano uno o più sport. Tutte le classi sono state chiamate a partecipare al sondaggio. MASCHI FEMMINE Ecco i risultati: 1 1v/sett 1v/se& 62 10 6 6 6 5 4 4 3 2 2 1 1 1 1 0 2v/se& 10 1 25 30 9 0 6 3 0 18 0 0 0 0 0 3 1 anno 24 13 8 5 8 5 4 0 9 0 3 2 0 0 1 3 3v/se& o più 6 0 6 6 1 0 2 0 1 5 0 0 0 0 0 2 nuoto volley basket calcio karate/judo equitazione danza tennis atleAca ginnasAca paDnaggio parkour capoeira baseball 2 anni rollerblade 18 rugby 9 20 1 6 4 2 3 3 1 1 0 0 1 0 1 1v/se& 62 10 6 6 6 5 4 4 3 2 2 1 1 1 3 anni o più 1 36 0 15 14 6 11 2 1 2 4 0 1 0 1 0 0 0 Ai bambini è stato chiesto: 1. Quale o quali sport pratichi? 2. Quante volte alla settimana lo/li pratichi? 3. Da quanti anni lo/li pratichi? 4. Lo/li pratichi in quartiere o fuori dal quartiere? 2v/se& 10 1 25 30 9 0 6 3 0 18 0 0 0 0 0 3 Il sondaggio è stato effettuato su un numero totale di 248 alunni, di cui 148 maschi e 100 femmine. 3v/se& o più 6 0 6 6 1 0 2 0 1 5 0 0 0 0 0 2 4 FEMMINE 39 7 0 12 25 8 1 0 2 0 1 2 1 0 1 1 1v/sett 2 2 anni 3 anni o più 3 rugby karate/judo parkour equitazione paDnaggio capoeira baseball rollerblade atleAca 12 - Marzo 2016 2v/sett 1 anno nuoto basket calcio danza ginnasAca nuotovolley tennis basket rugby calciokarate/judo parkour danzaequitazione paDnaggio ginnasAca capoeira volleybaseball rollerblade tennis atleAca MASCHI 39 30 42 0 0 3 6 5 14 1 4 0 0 1 0 3 nuoto basket calcio danza ginnastica volley tennis rugby karate/judo parkour equitazone pattinggio capoeira baseball 3v/sett o più rollerblade atletica IN FUORI QUARTIERE QUARTIERE 31 47 24 13 21 IN 21 FUORI 4 8 QUARTIERE QUARTIERE 24 1 9 31 2 47 2 5 24 2 13 3 6 21 10 21 0 1 4 8 1 4 1 24 1 1 1 0 9 2 1 0 1 0 2 5 0 4 3 6 0 1 1 1 1 1 0 2 10 1 4 1 0 0 0 4 IN QUARTIERE nuoto basket calcio danza ginnastica volley tennis rugby karate/judo parkour equitazione pattinaggio capoeira baseball rollerblade atletica 1 anno 2 anni 24 18 13 9 8 20 5 1 8 6 5 4 4 2 0 3 9 3 0 1 3 1 2 0 0 0 0 1 1 0 3 1 FUORI QUARTIERE IN QUARTIERE 3 anni o più 36 15 14 6 11 2 1 2 4 0 1 0 1 0 0 0 MULTICULTURA MULTICULTURA L IL BERIMBAU o sapevate che il berimbao è uno strumento musicale a corda? E’ di origine africana e si diffuse in Brasile con l’importazione degli schiavi africani durante il colonialismo. Oggi è parte della tradizione della musica latino-americana, in particolare della Capoeira. E’ composto da un arco di legno lungo circa 1.5 mt. E’ una zucca secca che funge da cassa di risonanza. Questo strumento deve il suo nome al legno brasiliano denominato biriba, nome scientifico rollinia mucosa, con il quale veniva e viene tuttora prodotto. Si possono distinguere tre tipi di berimbau, a seconda dell'altezza del suono prodotto: "viola", "medio" e "gunga", che producono rispettivamente un suono acuto, intermedio e grave. Quest'ultimo, generalmente il più grande dei tre, viene spesso considerato strumento "sacro". L’atabaque I l nome deriva dall’arabo at-tabaq (prato).L’atabaque infatti è uno strumento di origine araba; è stato introdotto in Africa da mercanti che provenivano da paesi come l’Egitto e successivamente introdotto in Brasile .Di solito è fatto di legno duro come il palissandro, il mogano o il cedro. Il legno viene tagliato in strisce larghe che vengono bloccate tra loro con archi di ferro di diverso diametro in modo da ottenere una forma cilindrica o leggermente conica nella parte inferiore. La parte superiore è meno affusolata, è a forma di cilindro e viene chiusa con un pezzo di cuoio molto teso. Può essere cuoio di bue, di cerbiatto o di capra. Bisogna suonarlo con le mani, con due bacchette o con una bacchetta e una mano. L’atabaque è utilizzato in alcune cerimonie religiose afro-brasiliane nelle quali è considerato uno strumento sacro; da qui il suo uso è esteso nell’accompagnamento ritmico della Capoeira de Maculelé e di danze popolari brasiliane come il Samba de Roda, che hanno dato poi origine al samba e all’Axénusic. Nei rituali religiosi vengono generalmente utilizzati tre diversi tamburi(Atabaque): uno caratterizzato da dimensioni maggiori e suoni più gravi, uno di dimensioni e sonorità medie e il più piccolo con sonorità più acute. Nima, Kerrollayne, Mariam e Kirolles Nima, Kerrollayne, Mariam e Kirolles Il caxixi I l caxixi è uno strumento musicale a percussione di origine africana. Diffusosi in Brasile con la tratta degli schiavi, viene utilizzato per accompagnare il suono del berimbau nella capoeira. Per il suo suono vivace, il caxixi veniva originariamente usato per richiamare la presenza degli spiriti buoni e per spaventare e mandare lontano quelli malvagi. È un piccolo cestino di vimini all'interno del quale vengono posti dei semi o delle conchiglie il cui movimento genera il suono. La base è generalmente costituita da zucca essiccata. A seconda di dove i semi colpiscono il caxixi, i vimini o la base di zucca, il caxixi genera un suono diverso. Nima, Kerrollayne, Mariam e Kirolles Marzo 2016-13 EVENTI EVENTI Open day Divertimento e passione… …una cosa che ci accomuna I l 16 gennaio 2016, presso la scuola media Arcadia, si è svolto l’Open day. Gli alunni delle elementari di tutte le scuole del quartiere hanno assistito al concerto dei ragazzi delle classi prime, seconde e terze che frequentano l’associazione “Note d’ Arcadia”. I bambini si sono poi divisi in vari gruppi accompagnati dai ragazzi delle seconde e hanno girato per tutta la scuola divertendosi in 4 laboratori diversi: quello di arte, dove si realizzavano segnalibri colorati da portare a casa; quello di tecnica, dove si costruiva un calendario tridimensionale del 2016 a forma di dado; la biblioteca e il laboratorio di matematica dove si giocava con le figure geometriche L a scuola, per gli alunni, non è solo fatica e studio, ma anche divertimento e collaborazione; il divertimento e la passione sono cose che accomunano persone di tutte le età. Come tutti gli anni, i ragazzi della scuola media Arcadia che fanno parte dell’ associazione “Note d’Arcadia”, ,hanno organizzato un concerto per festeggiare il Natale insieme ai professori e ai genitori. I ragazzi hanno suonato diversi strumenti: il violino, il flauto traverso, la chitarra e il pianoforte, con cui hanno eseguito vari brani popolari e tradizionali come Jingle Bells, la Cucaracha e La renna con il naso rosso Creato da: Marta e Alfonsina 2 C Asia,Sofia e Gianluca 5 B La 5^B sulle tracce di Dio Le recite che facciamo ogni anno ci sono sempre piaciute perché farle è un’opportunità per far vedere ai nostri genitori cosa abbiamo imparato. Prima e dopo le recite provavamo tante emozioni: prima della recita siamo sempre un po’ agitati e speriamo che tutto vada bene, infatti è così; recitiamo, cantiamo e balliamo molto bene e alla fine ci sentiamo orgogliosi di noi stessi con gli applausi. 14 - Marzo 2016 Lo sapevi che ..... I l termine Arcadia indica un luogo nel quale si svolge una vita serena ed idilliaca, lontana dalla realtà.Ha le sue radici nel nome di una regione storica della Grecia, nella penisola del Peloponneso, scarsamente abitata per via della sua topografia e prevalentemente occupata da pastori. Questa regione appariva nei tempi antichi come una meta da sogno, dove non era necessario lavorare per sostenersi, perchè una natura generosa provvedeva già a donare il necessario per vivere. GIOCHI GIOCHI 1 2 3 4 5 7 8 9 10 6 11 12 13 14 15 16 17 19 20 5 8 4 7 5 9 1 6 9 4 6 3 7 3 7 1 2 8 3 8 1 4 2 4 6 5 2 3 2 6 8 4 18 3 2 1 9 6 6 4 8 2 9 1 8 9 5 3 2 1 Orizzontali : Verticali : 1 spalla di Batman 5 negazione 7 la respiriamo 8 emergenza 9 la capitale… corta 10 un genere musicale 11 si usa per scrivere 12 pronome personale plurale 14 articolo determinativo 15 vocali in moda 16 Consorzio Nazionale dell’Economia e del Lavoro 19 vocali in aghi 20 contrario di odiare 1 quasi rara 2 prima del bronzo e dell’argento 3 li cura la tata 4 Imperia Ancona 5 negazione… allungata 6 non sempre è desiderato 8 la fanno i pendolari 13 …. tanto 16Cagliari 17 nota musicale 18 in testa al treno D D 2 3 R R 4 5 R M 6 R L 7 I I 9 10 T T 8 Paolo, Luca, Davide, Ghita e Sara I I 1 Si gira con il vento - 2 Ha gli aculei - 3 Ti segue sempre, a volte ti precede 4 Figura geometrica - 5 Città con il vulcano - 6 Si getta in mare - 7 Vento che arriva da Ovest 8 Famosa dea egizia - 9 Alcuni hanno la testa lì - 10 Superlativo di buono 1 = SI GREBUS: IRA CON 5-3-2-5 IL VENTO 2 = HA GLI ACULEI Giornale di informazione dell'Istituto Comprensivo Arcadia Via dell'Arcadia, 24 - 20142 Milano (MI) - Tel. 02.88446990 - Fax 02.88447001 Anno I°, Numero 1, Marzo 2016 Mail di redazione: [email protected] Dirigente Scolastico: Dott. Gianpaolo Bovio Responsabile Progetto: Laura Bocchino Presidente comitato genitori ARBAFE: Andrea Carrera Referente impaginazione progetto grafico: Massimo Dornini Consulenza progettuale grafica: Francesca Toselli Contenuti realizzati in questo numero da: 2B e 2C della scuola media Arcadia, 5B della scuola elementare Arcadia e 5B della scuola elementare Feraboli Supporto tecnologico informatico: Prof. Laura Stragliotto Supporto impaginazione: Emanuele Pessina, Matteo Bottegal, Manuel Thacy, Simon Quaglioni, Alessia Osorio Docenti di riferimento per questo numero: Prof. Lia Cecalupo, Prof. Mariolina Paronuzzi, le maestre Gabriella Bondesan, Maria Chiara Lao, Anna Pia Gellini e Generoso Maraia Distribuzione gratuita - Chiuso in redazione il 4 Marzo 2016 3 = TI SEGUE SEMPRE, A VOLTE TI PRECEDE 4 = FIGURA GEOMETRICA _____ ___ __ _____ Troverete leC soluzioni numero 5 = CsITTĂ ON sulIprossimo L VULCANO Marzo 2016-15 ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE! Ciao abbiamo bisogno di aiuto!! Stiamo preparando i giochi per la festa di fine anno per i bambini delle scuole elementari, ci riuniamo il martedi sera dalle 21,00 alle 23,00 presso la scuola elementare Feraboli. Insieme ad altri papà e mamme delle tre scuole realizziamo le scenografie e tutto quello che serve. Se hai voglia di conoscere altri genitori scendi e passerai un paio d'ore in allegria, se hai fantasia e creatività sapremo sfuttare le tue capacità, se invece pensi di non poter essere d'aiuto scendi lo stesso potresti accorgerti invece del contrario. Non c'è niente di difficile... 16 - Marzo 2016