GIORNALINO ARCADIA 01-2016

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GIORNALINO ARCADIA 01-2016
A
M
G
L
A
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NE
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S C HO
Numero 1 - Marzo 2016 - Istituto Comprensivo Statale “Arcadia”
Sommario
Da mesi se ne parla... Grazie alla tenacia e voglia di creare un’opportunità in più
per i ragazzi da parte di un gruppo di insegnanti e il Comitato Genitori ARBAFE.
T
utto è partito dal progetto
Diario fatto dagli allievi di
quarta elementare lo scorso
anno, che hanno realizzato la
personalizzazione del loro diario
scolastico come fosse un giornale.
Il risultato ottenuto è stato notevole,
talmente è piaciuto che è partita da loro
la richiesta di poter realizzare quest’anno
“Il Giornalino scolastico”. Detto fatto!
Grazie alla grande disponibilità del corpo
docente della scuola, si è pensato di
coinvolgere, in un progetto di continuità,
i ragazzi delle classi seconda media,
gli stessi che nel prossimo anno
scolastico accoglieranno, in veste di "più
grandi dell'Istituto", i compagni di classe
prima.
C
INTERVISTE2-3
TECNOLOGIA4
SOLIDARIETÁ5
IN EVIDENZA6-7
RECENSIONI8-9
SPORT10-12
MULTICULTURA13
EVENTI14
GIOCHI15
E ora a voi piccoli redattori:
siate orgogliosi di ciò che avete
creato ed impegnatevi a tenere
vivo ed alimentato questo
spazio che vi è stato donato.
Speriamo questo diventi uno
strumento in grado di mostrare
alla collettività tutto il vostro
estro e che possa offrire sempre nuove
notizie ai vostri lettori.
Parlateci e scriveteci di tutto, i vostri sogni,
le vostre esperienze, le vostre gioie e,
perché no, anche le vostre preoccupazioni,
magari potranno essere le stesse di
tanti vostri amici. Sfruttate bene questo
"megafono" che vi viene dato, anzi che
avete guadagnato grazie all’ottimo lavoro di
redazione del Diario.
Ci piacerebbe che fosse vissuto come un
parco giochi o un parchetto (a seconda
dell’età) nel quale sedervi, trovare i vostri
compagni e le vostre compagne, parlare e
passare tempo con loro per scambiare idee
su interessi, film, canzoni e attività varie.
La palla adesso è vostra, siamo sicuri che
giocherete la vostra miglior partita.
Aiutaci a scrivere...
iao, se vuoi, puoi aiutarci ad alimentare
questo giornale inviandoci suggerimenti,
articoli, foto o notizie. Basta scrivere a:
[email protected]
Questo spazio vuole diventare un’opportunità
di espressione per tutti coloro che volessero
comunicare qualcosa. Le mail pervenute
saranno prese in carico dai ragazzi della
redazione di turno che, a loro volta,
svilupperanno gli argomenti. Ogni mail dovrà
essere firmata (anche se pubblicheremo solo
il nome di battesimo), tutte le altre saranno
automaticamente cestinate. Il materiale inviato
non potrà essere restituito. Le foto raffiguranti
persone o minori non accompagnate da
liberatoria, saranno rese irriconoscibili. La
redazione e i Professori responsabili di ogni
numero selezioneranno tutti i materiali pervenuti.
Inutile dire che linguaggi oltraggiosi ed offensivi
non saranno presi in considerazione.
Nelle foto in alto
a partire da sinistra
la Scuola Media Arcadia,
la Scuola Elementare Arcadia,
la Scuola Elementare Baroni
e la Scuola Elementare Feraboli
Marzo 2016-1
INTERVISTE
INTERVISTE
CONOSCIAMO IL PRESIDE
Il Dirigente Scolastico accerchiato da 6 giornalisti d’assalto...
Dai banchi al taccuino, 18 domande che ci aiutano a capire chi è e cosa fa
I
l giorno 27 gennaio 2016 gli alunni
della classe 5^B e della classe 2^B
della scuola secondaria Arcadia si
sono calati nei panni di giornalisti
d’assalto. La loro prima missione è
stata quella di fare irruzione nell’ufficio del
Preside per intervistarlo a nome di tutti i
ragazzi dell’Istituto. I giornalisti sono riusciti a carpire alcune risposte interessanti:
1. Da piccolo che lavoro avrebbe
voluto svolgere?
Mi sarebbe piaciuto diventare un fantino, in
realtà non ho mai cavalcato un cavallo. Volevo anche fare il dottore in Africa, poi sono
diventato musicista.
2. Quali erano le Sue materie preferite
quando era studente?
Da piccolo mi piacevano tutte le materie, ma
andando avanti con lo studio ho prediletto le
materie umanistiche.
3. Quali sono i suoi hobbies?
Mi piace la musica, che è la mia grande passione, osservare gli strumenti musicali, praticare trekking, cucinare e dedicarmi ai lavori
manuali.
4. Come si diventa Dirigente Scolastico ?
Si diventa Dirigente Scolastico superando dei
concorsi, insegnando per tanti anni e soprattutto maturando delle “idee scolastiche”, cioè
la volontà di cambiare le cose “lavorando”
con nuove generazioni.
5. Ha scelto Lei questo istituto
o Le è stato imposto?
Ho scelto questo Istituto perché mi ispirava il
nome “Arcadia” e perché, dato che è presente nell’istituto un indirizzo musicale, mi sarei
sentito un po’ a casa mia data la mia formazione di tipo musicale. Sono contento della
mia scelta anche perché vedo tutti i giorni i
volti felici degli alunni.
6. Perché ha scelto di diventare Dirigente
Scolastico e non altro?
Non pensavo che sarei diventato dirigente. Avevo una vocazione all’insegnamento
e all’educazione, mi piaceva occuparmi dei
bambini. Poi, dopo essere diventato insegnante, ho scelto di divenire dirigente.
7. Il lavoro del dirigente è difficoltoso?
E’ un lavoro complesso. Ci sono varie esigenze da considerare: i bambini, le famiglie, i professori, il personale di segreteria, le esigenze
del territorio. Insomma... in alcune situazioni
è difficile.
8. Quanti alunni ha sospeso nella Sua carriera scolastica?
Nella mia carriera scolastica ho sospeso pochi alunni. É una decisione alla quale si giunge solo in situazioni estreme e dopo aver valutato attentamente ogni altra possibilità con
tutti i docenti.
9. Che lavoro farebbe se non fosse
dirigente scolastico?
Da piccolo mi sarebbe piaciuto diventare
medico e andare in Africa, ma crescendo ho
cambiato idea così sono diventato musicista
e poi insegnante.
2 - Marzo 2016
l Il Preside Dott. Gianpaolo Bovio
10. Qual è la cosa più importante
del Suo lavoro?
Una delle cose più importanti del mio lavoro
è parlare con le persone: conoscere i docenti
dell’ Istituto ed instaurare un buon rapporto
con loro, per riuscire a lavorare nel migliore
dei modi pensando al bene degli alunni e delle loro famiglie
11. Come si sente a sapere che tutti
i ragazzi La conoscono e Lei ne conosce
pochi o nessuno?
Credo che questo sia un aspetto positivo e
naturale, legato al lavoro. Mi dispiace non conoscerli tutti singolarmente.
12. Da quanto tempo ricopre questo ruolo
e quale era il Suo lavoro precedente?
Ricopro questo ruolo dal 26 novembre 2015.
Precedentemente ho suonato e lavorato
come insegnante di musica e di strumento in
tante scuole.
13. Quali elementi caratterizzano
questa scuola?
Una delle caratteristiche di questa scuola è
la presenza di un valido gruppo di docenti. Il
lavoro è impegnativo ma vi sono molti aspetti
positivi, tra cui la volontà di affrontare i problemi e possibilmente, risolverli
14.Cosa ne pensa della scuola
italiana attuale?
La scuola italiana ha tante risorse ma avrebbe
bisogno di una certa attenzione soprattutto
per quanto riguarda l'aspetto economico.
Il punto di forza è legato alle risorse umane,
cioè a tutte quelle persone che si impegnano
quotidianamente nel proprio lavoro.
15. Che propositi ha per il futuro ?
Vorrei comprendere cosa succede nella scuola e capire che progetti attuare; mi
piacerebbe riuscire a creare, all'interno
della scuola, un clima piacevole e aperto;
lavorare con un gruppo docenti che andasse molto d’accordo, potenziare le attività
pratiche per aiutare i ragazzi in difficoltà.
Mi piacerebbe realizzare un progetto con
insegnanti e genitori, fare viaggi ed esperienze interessanti. Mi piacerebbe comporre nuove musiche e pubblicarne qualcuna
di quelle che ho nel cassetto
16. E’ favorevole all’uso delle nuove tecnologie da parte dei ragazzi?
Secondo me può essere sia un problema,
perché può creare delle barriere fra i ragazzi
quando non comunicano direttamente, sia
un vantaggio, perché può essere utile per
comunicare con compagni e amici lontani.
Ormai è impensabile immaginare di poter
portare avanti un lavoro senza l'ausilio delle
nuove tecnologie.
17. Che cosa ne pensa del fenomeno del
bullismo?
A mio parere il fenomeno del bullismo va
compreso e affrontato, poiché coinvolge
ognuno di noi grandi e piccoli. Credo che
chi subisca un atto di bullismo possa e
debba trovare all'interno di sé la forza per
reagire e comunicarlo a coloro che hanno la
possibilità di aiutarlo.
18. Come immagina la scuola del futuro ?
La immagino molto tecnologica, ma anche
molto attenta alle esigenze della persona, che
è fatta di mente e di corpo, di emozioni, di relazioni. Il fine ultimo, che è il successo formativo ad ampio raggio, deve essere raggiunto
in un ambiente attento e sereno.
2B e 5B
I giornalisti d’assalto Viola, Francesco e Matteo 5B con Adrian Poghirc, Luca Carrieri, Melissa Devecchi 2B,
le maestre Maria Chiara Lao, Gabriella Bondesan con la professoressa Mariolina Paronuzzi
il pool dei fotografi Omnya, Robert, Benedetta Bello e Norhan Abouelmagd con il Preside Dott. Gianpaolo Bovio
INTERVISTE
INTERVISTE
GIANLUCA VENEZIANI
Un giornalista a scuola.
Alcuni momenti della giornata. Sopra l'aula gremita dove si è svolto l'incontro.
Sotto, alcuni giovani giornalisti insieme a Gianluca.
artedí 9 febbrario 2016, tutti gli alunni delle classi quinte della scuola elementare del
plesso Arcadia e gli alunni della classe 2^C
della scuola secondaria hanno incontrato ed intervistato il giornalista Gianluca Veneziani. Gianluca nato a Bisceglie in puglia è un giornalista del sito on-line
“L’intraprendente” e collaboratore del quotidiano “Libero”.
M
Gianluca ci ha spiegato che non tutti i fatti divengono notizia ma
solo quelli rilevanti. Si tratta di fatti eccezionali o fatti determinanti,
nelle vita dei singoli o della società. Il giornalista può esprimere la
propria opinione come commento alla notizia. Gianluca ha spiegato alcune difficoltà: in quanto essere umano si ha sempre un punto
di vista soggettivo ma bisogna sforzarsi di riportare gli avvenimenti
cercando la massima oggettività.
È inoltre autore di un libro che si intitola “Confraternite e riti della
settimana santa a Bisceglie”. Gianluca ha “raccontato” la professione del giornalista nei suoi molteplici aspetti.
Il giornalista ha una grande responsabilità: deve documentarsi costantemente
rispetto ai temi che decide di affrontare
in modo da aquisire autorevolezza,ovvero una fondamentale credibilità data
dall’esperienza e dalla conoscenza.
È responsabile civicamente in quanto obbligato eticamente a denunciare
quanto accade e questo può esporlo a
gravi rischi. Ogni giornalista è consapevole che le notizie hanno una vita spazio temporale, proprio come le persone.
Ci sono notizie che divengono “eterne” perché entrano nei libri di storia.
Gianluca ha poi spiegato che quando si espone una notizia bisogna seguire una scaletta che garantisca la
massima chiarezza e completezza. Si tratta delle 5 w
corrispondenti alle 5 parole inglesi:
What?-Who?-When?-Where?-Why?
(Cosa- chi- quando- dove- perché).
Nel proporre la notizia al pubblico sarebbe
bene infine scegliere un titolo caldo che
susciti l’interesse del lettore. L’occhiello
precede il titolo introducendo brevemente
la notizia il catenaccio segue il titolo specificando quanto esposto nell’articolo.
Gianluca svolge questo lavoro da 15
anni con grande passione e ha catturato
la nosra attenzione al punto che alcuni
compagni si immaginano già giornalisti
del futuro.
Marzo 2016-3
TECNOLOGIA
TECNOLOGIA
“LA TECNOSCUOLA”
“L’angolo della tecnologia nelle scuole”
S
econdo i dati
forniti dal Governo, in Italia solo
il 9% delle classi
è connessa ad
internet, mentre nei Paesi
Esteri con migliori situazioni economiche raggiungono la percentuale
dell’80%. L’Italia si trova
agli ultimi posti sia per l’uso di strumenti tecnologici nell’apprendimento, sia
per la formazione metodologica e tecnologica degli insegnanti.
Nel 2015 l’Italia si è confermata agli ultimi
posti con Polonia, Romania, Grecia, Un-
gheria e Slovacchia.
In alcune scuole italiane private,i tablet
vengono
utilizzati
come fonte di studio,infatti non hanno bisogno di libri
o quaderni dove
scrivere gli appunti o dove studiare.
Nelle scuole pubbliche ciò non è
possibile perché le
risorse economiche sono scarse e queste
non vengono utilizzate in spese tecnologiche ma per vari altri motivi. Nel settembre
dell’anno 2012 il quotidiano “LA STAMPA”
riportava le parole dell’ex ministro dell’istruzione Francesco Profumo che dichiarava
l’investimento di 24 milioni di euro per la
digitalizzazione (o modernizzazione) della
scuola. Più precisamente, il ministro riferiva
la volontà di dotare le scuole di pc e tablet
per migliorarne la didattica e l’amministrazione. Non solo, l’utilizzo delle nuove tecnologie
consentirebbe un risparmio notevole di carta
con una conseguente riduzione dell’impatto
ambientale.
Dopo 4 anni dalla notizia com’è la situazione?
Abbiamo elaborato un’indagine nella scuola
primaria Feraboli calcolando quante classi
siano dotate di tablet, pc o lim.
Si spera che, in tempi migliori, la tecnologia possa essere presente in tutte le scuole
italiane migliorandone l’apprendimento e risparmiando tempo e carta.
Elisa Migdadi, Stefano Patitucci,
Mariem Mitkies 2°C
Elisa Gazzetta, Marpessa Vergine 5°B.
ADOLESCENTI E NUOVE TECNOLOGIE
I
Nostra intervista ad un’insegnante di educazione civica “la famiglia e la scuola possono aiutare”
n occasione di una lezione di educazione civica abiamo intervistato
una professoressa di lettere riguardo
all’uso delle nuove tecnologie da parte degli adolescenti.
Professoressa, crede che le nuove
tecnologie ed in particolare i social
network influenzino noi adolescenti?
“Secondo le statistiche l’89% degli
adolescenti usa il personal computer,
l’81,1% utilizza abitualmente la posta
elettronica, il 27% partecipa ai forum, il
14% legge i blog. É chiaro che influenzano
la vita dei ragazzi. Penso addirittura che i
giovani siano più abili di noi ad usarli, di
me sicuramente. Spesso infatti mi rivolgo
ai miei studenti per delucidazioni tecniche.”
4 - Marzo 2016
Crede che le classi passate e nelle
quali insegna ora ne siano state
influenzate in modo particolare?
“Proprio l’anno scorso ho rimproverato
una classe che aveva abusato di whatsapp
perché la chat degli alunni (che dovrebbe
servire soprattutto per la trasmissione dei
compiti) era diventata fonte di litigi ed insulti e l’uso dello strumento informatico
era diventato esagerato e deleterio. Invece, per certi motivi, sono felice che i miei
alunni sappiano utilizzare così bene gli
strumenti informatici, perché mi hanno insegnato alcuni “trucchi” per conoscere meglio il mio smartphone ed il mio computer!”
Quali sono i rischi per i ragazzi?
“I rischi sono l’isolamento dal mondo reale
per immergersi totalmente in quello virtuale
e questo porta l’adolescente ad essere dipendente da Internet ed ad allontanarsi dal
mondo esterno”
Chi può aiutare il mondo giovanile?
“Fondamentale è per me il ruolo della famiglia che deve essere disposta ad ascoltare
i ragazzi ed a condividere i problemi dei figli durante tutto il periodo dell’adolescenza.
Se i ragazzi sanno di poter contare su relazioni familiari stabili, senza dubbio hanno
un’immagine positiva del mondo reale che
li circonda, si sentono protetti e
soddisfatti senza cecare lontano
nuove emozioni”
La scuola cosa può fare?
“Noi insegnanti, che comunque
utilizziamo Internet con il registro
elettronico per comunicare con
le famiglie, dobbiamo stimolare i
ragazzi verso la “sana” lettura cartacea, riscoprendo con loro il dialogo, il piacere di stare in gruppo
e di interagire col mondo esterno,
portandoli a musei, al cinema e
partecipando a numerose attività
extrascolastiche”
Grazie professoressa!
2B della scuola media Arcadia
SOLIDARIETA
SOLIDARIETÁ
GESTI DI CONDIVISIONE
Aiuto incondizionato: nutrimento d’amore “Solidarietà nella scuola e nel quartiere”
S
i tratta di una raccolta organizzata per aiutare i bambini
di Sarajevo, procurando loro denaro per l’acquisto di
cibo e per la realizzazione di un progetto organizzato
appositamente per loro. Questa raccolta è stata
proposta dalla scuola primaria di via Feraboli.
Purtroppo negli anni precedenti la somma raccolta è stata
maggiore rispetto a quest’anno, comunque possiamo dire che,
come sempre, è stata dimostrata una notevole generosità.
I cibi da donare possono essere:
- pasta - tonno - omogeneizzati per bambini
- scatolame e altri cibi non deperibili
I negozi che aderiscono a questa iniziativa in Italia sono circa 11.000.
Quest’anno, grazie a questa iniziativa, si sono raccolte circa 8.990
tonnellate di cibo.
Anche in questo caso purtroppo la quantità raccolta è stata inferiore
a quella dello scorso anno.
Per che cosa vengono utilizzati i fondi?
I soldi sono destinati all’associazione Sprorondo che organizza,
per tutto l’anno scolastico, dei laboratori artistici e sportivi a cui
possono partecipare i bambini di tutte le etnie presenti nella
città. Il fine è promuovere, attraverso l’accostamento al bello,
la crescita di una mentalità nuova, più accogliente e tollerante.
Abbiamo chiesto ad alcune prof di religione la loro opinione
riguardo a queste iniziative.
Mense dei poveri a Milano
- Centro Francescano Maria della Passione
- Centro S. Antonio
- Convento padri Cappuccini
- Fondazione Fratelli di S. Francesco
- Opera mensa della carità
- Opera pane S. Antonio
- Opera Pia pane quotidiano
- Opera S. Francesco per i poveri
- Suore Missionarie della carità
Prof. Fedeli
- Le raccolte fondi sono molto importanti se i soldi raccolti
vengono usati per qualcuno che ne ha bisogno.
Maestra Elisabetta
- Ho deciso di organizzare questa raccolta fondi, perché quando
ho visto questi bambini mi hanno fatto molta tenerezza e ho
deciso di aiutarli.
Colletta alimentare di cosa si tratta?
Si tratta di una raccolta esistente da 19 anni,
organizzata per aiutare le famiglie d’Italia
che hanno bisogno di cibo.
Si invitano le persone a comprare dei cibi da donare
al Banco Alimentare che poi provvede alla distribuzione
presso le mense dei poveri.
Le nostre considerazioni:
“Ciò che abbiamo appreso scrivendo questo articolo e da questa
esperienza è che spesso, soprattutto nelle scuole, molto cibo viene
avanzato o buttato; grazie a queste iniziative l’Italia sta imparando
a limitare questo atteggiamento, perché il cibo è importantissimo.
Pensate a quelle persone che per un pezzo di pane darebbero la loro vita;
noi abbiamo il piacere, ma soprattutto il dovere di dare una vita migliore
a queste persone e grazie a queste attività abbiamo l’opportunità di
donare alimenti e denaro per far sì che tutto ciò accada.”
“Una bambina eredita gli occhi dalla madre, la bocca la eredita dal
padre…il sorriso lo può ereditare da te….”
2^C : Beatrice e Marianna - 5^B : Ryan, Gabriele e Rebecca
Marzo 2016-5
IN EVIDENZA
IN
EVIDENZA
IL BULLISMO VERO DRAMMA GIOVANILE
Fenomeno che nasce soprattutto nel contesto scolastico
I
l bullismo è una forma di aggressività da parte di alcuni ragazzi nei confronti di altri più deboli,che consiste
nel minacciare, intimidire, ricattare e
picchiare. In realtà il bullismo non è
rappresentazione di forza, ma di debolezza
e spesso il prevaricatore tende a formare un
gruppo per sentirsi più forte e più sicuro.
Il bullismo si può presentare in forma diretta
o indiretta. E’ in forma diretta quando gli attacchi fisici e verbali sono ben visibili come
pugni e minacce. E’ in forma indiretta quando gli attacchi non sono evidenti,come nel
caso delle maldicenze e calunnie.
Solitamente il BULLO è un adolescente che
riesce a rapportarsi con gli altri solo in maniera “aggressiva” e prende di mira chi è
ritenuto più debole. Quest’ultimo non si ribella, anzi, sbagliando, non si rapporta con gli adulti e non racconta
ciò che vive. La vittima si chiude
in se stessa, tormentandosi per
la propria debolezza. L’intervento della famiglia diviene quindi
determinante. I genitori devono
imparare a comprendere ciò che
accade ai propri figli e a riconoscere i segnali di eventuali disagi.
Il comportamento prepotente,
purtroppo, è diffuso anche fra le
ragazze. Sono numerosi anche i
gruppi di BULLE che si scagliano
contro le compagne, anche per
semplice antipatia.
6 - Marzo 2016
In realtà le vittime del bullismo sono due: il
ragazzo importunato che spesso, oltre ad
avere conseguenze sul piano fisico e psicologico, può arrivare ad odiare e ad abbandonare la scuola ed il BULLO stesso
che nasconde un’ insicurezza personale
sotto atteggiamenti spavaldi e violenti.
Con l’arrivo dei social network, il bullismo si
è esteso anche in ambito informatico. Circolano sempre più frequentemente sui siti
web i video delle bravate, in cui si vedono
bulli infierire su ragazzi indifesi. In questo
caso si parla di cyberbullismo. Far circolare materiale cinematografico, sms o mail
contenenti materiale offensivo può costituire un danno psicologico per chi lo subisce.
Mentre il bullismo tradizionale avviene di
solito in luoghi e momenti specifici, ad
esempio a scuola, il cyberbullismo colpisce la vittima ogni volta che usa il computer o il cellulare per collegarsi a Facebook,
Whatsapp e altro… I ragazzi che vengono
aggrediti dai bulli di solito non reagiscono
perché hanno paura di vendette e perché
si sentono impotenti di fronte alla violenza
dei loro compagni.
Sarebbe bello che nella scuola ci fossero
più occasioni per socializzare, per permettere a noi studenti di vivere l’amicizia serenamente e non essere angosciati
dall’idea di essere maltrattati.
Se ci fossero più sportelli d’ascolto (ci
sono, ma forse non sono abbastanza) tenuti da specialisti a cui potersi rivolgere
nei momenti di disagio, sarebbe tutto più
facile.
Il 5 Febbraio a scuola è intervenuto il vicequestore di Lecco che
ci ha dato utili indicazioni per vincere il bullismo, raccontando episodi di vita vissuta e illustrando
questo pericolosissimo fenomeno dal punto di vista legislativo.
Tutto questo è stato utilissimo.
Per uscire da questo problema il
nostro consiglio è sempre denunciare agli adulti ogni atto offensivo
subìto, avendo il coraggio di rivolgersi a insegnanti e genitori senza
paura, senza timore.
2B della scuola media Arcadia
IN EVIDENZA
IN EVIDENZA
CDZ5R PROPOSTE
Consiglio di Zona 5 Ragazzi, le nostre proposte per migliorare la qualità di vita nel nostro quartiere
N
oi rappresentanti della cdz5rr vi descriveremo ciò che proponiamo ai cittadini della zona 5, avendo tenuto conto di una se-
rie di disagi ed esigenze che coinvolgono tutti noi. Riassumiamo
nei seguenti punti alcune proposte per migliorare la zona.
1
Predisporre delle pensilinee alle fermate
della linea 79 per riparare da eventuali
problemi climatici, infatti mentre le altre
fermate dei mezzi pubblici della zona
sono dotate di pensiline, la linea 79, nonostante sia la più utilizzata dai cittadini
della zona, inclusi gli studenti, ne è priva.
Riporre delle fontanelle, distributori o case dell'acqua presso l'anello di
via dei Missaglia per facilitare le attività fisiche e sportive e per coloro
che sono interessati a usufruire di questa area.
In conclusione riteniamo
che un lavoro di programmazione e di proposte
possa garantire un miglioramento della zona5.
Sempre riguardo alle esigenze di coloro che praticano
attività sportive, riteniamo opportuno proporre anche il
prolungamento delle piste ciclabili già esistenti per favorire
il percorso ciclistico dove attualmente non è possibile.
Contiamo sul vostro sostegno e sul vostro interesse
per un miglioramento complessivo della qualità della
vita dei cittadini della zona 5.
Noi ragazzi ci crediamo!
2B della scuola media Arcadia
Marzo 2016-7
RECENSIONI
RECENSIONI
VIAGGIANDO CON I LIBRI…
L
“Una bellissima e coloratissima biblioteca!’’
a nostra scuola ospita una bellissima e coloratissima
biblioteca che presenta molti libri, di vari generi, per diversi
gusti: fantasy, horror, giallo, romanzo, avventura e tanti altri.
Un libro della biblioteca molto apprezzato dai ragazzi
è “Colpa delle stelle” di John Green.
Racconta di una ragazza, Hazel Grace, malata
di cancro ai polmoni costretta a vivere con una
bombola di ossigeno.
Un giorno incontra
un ragazzo, Augustus
Waters, i due si innamorano e così inizia la
loro storia d’amore ricca
di colpi di scena e mo-
menti indimenticabili.
Questo romanzo ci fa
capire che, con una
grande forza di volontà,
si possono superare
tutte le difficoltà.
Interviste tra i libri…
“ vorremmo più libri per
i ragazzi ’’
Siamo andati in biblio-
teca per intervistare
le persone che se ne
occupano.
Perché ha deciso di
dedicare il suo tempo
alla biblioteca?
Perché a me piacciono
i libri e scegliendo un
servizio per la scuola ho
scelto la biblioteca.
Il paese
dei maghi
Cosa le piace e
invece cosa vorrebbe
aggiungere nella
biblioteca?
Mi piace il fatto che
ci siano tante sezione
diverse e che i ragazzi abbiano una vasta
scelta. Ma vorremmo
nuove edizioni per i
ragazzi.
Com’ è la risposta
degli alunni?
Beh, quest’ anno è più
che positiva rispetto agli
anni scorsi: abbiamo
sempre nuovi ‘clienti’,
non è mai successo che
non si sia presentato
nessuno.
Classe 2C: Sara e Serena
Capitan Mutanda
contro i gabinetti parlanti
A
Belverde dei Tigli
Linda e Bella, due
sorelle gemelle, un
giorno incontrano il
magico e simpatico
Celestino, un pagliaccio fuori dal
comune che viene
rapito da un terribile orso
malvagio. Le due bambine per salvarlo saranno catapultate in un paese strampalato dove
dovranno affrontare un concorso con l’orso, attraversare sette miglia e incontrare maghi con la
testa fra le nuvole... Riusciranno le due super-eroine a salvare il loro caro amico Celestino?
Il linguaggio è comprensibile e adatto a bambini
dai 7 anni in su. I disegni sono piacevoli ma poco
definiti, tuttavia rappresentano bene la storia.
Questo libro è consigliato a tutti coloro che amano lasciarsi coinvolgere dalla magia dell’avventura e farsi trasportare nel mondo della lettura....
che non ha confini!
Autore: Pinin Carpi
Illustratore: Alberto Longoni
Casa Editrice: PIEMME
Collana: Il battello a vapore (serie azzurra)
Tipo di libro: Fantasy
8 - Marzo 2016
I
l racconto si ambienta in una scuola dove viene organizzato un concorso di scienze da cui Giorgio e Carlo, messi in punizione per le
troppe marachelle, sono esclusi.
I due decidono di manomettere le invenzioni dei propri compagni.....
Così la scuola viene invasa da oggetti stranissimi e toccherà a Capitan
Mutanda salvarla. Lo stile usato dallo scrittore è comico e divertente,
le illustrazioni sono ben definite. Il libro è consigliato a bambini e ragazzi che amano l’azione, le avventure e le risate.
Autore: Dav Pilkey
Illustratore: Dav Pilkey
Casa editrice: PIEMME
Collana: Battello a vapore serie azzurra
Tipo di libro: Fantascienza
CINEMA
CINEMA
VADO A SCUOLA
Un film che fa riflettere...
I
l film narra la storia di quattro bambini provenienti da
luoghi diversi del pianeta accomunati dalla sete di
conoscenza. Hanno tutti lo stesso scopo: raggiungere la
scuola a tutti i costi. Per arrivarci dovranno superare molti
ostacoli, rischiando la vita. Riusciranno i quattro ragazzi
a realizzare il loro sogno e ad avere un futuro migliore grazie
all'istruzione? I fatti sono narrati secondo un ordine cronologico
lineare (le quattro storie si sviluppano in modo parallelo). Luogo
e tempo della vicenda: Kenya, Marocco, India, Argentina ai giorni
nostri. La vicenda si svolge in meno di ventiquattro ore.
Protagonisti:
Jackson, un ragazzo del Kenya che insieme a sua sorella attraversa la savana; Zahira, una ragazza del Marocco che insieme
alle sue amiche percorre sentieri impervi; Samuel, un ragazzo disabile dell'India che sostenuto dai fratelli va con fatica a scuola;
Carlito, un ragazzo dell'Argentina che si sposta con sua sorella
in sella ad un cavallo.
Altri personaggi:
principali: sorelle/fratelli e amici/amiche che affrontano il viaggio
insieme ai protagonisti
secondari: famiglie e abitanti che aiutano i bambini a raggiungere
la scuola.
Regista: Pascal Plisson
Paese di produzione: Francia
Anno di produzione: 2012
Attori principali: Jackson, Zahira, Samuel, Carlito
Genere: film documentario
Marzo 2016-9
SPORT
SPORT
A TUTTO SPORT!
I
Scopriamo lo sport, dalle origini ad oggi, notizie e curiosità
che forse non tutti sanno...
l termine "sport" è l’abbreviazione
della parola inglese "disport" che
significa "divertimento". Il termine deriva dal latino "deportare",
composizione della parola "de",
(allontanamento) e "portare", (proprio
del suo significato). Quindi "deportare"
significa portarsi lontano, uscire fuori
dalle mura cittadine per svolgere attività fisiche. Successivamente Thomas
Arnold (1795-1842) educatore, storico
britannico e teologo, fondò la “pedagogia sportiva”moderna.
Oggi questo termine indica un insieme
di gare ed esercizi fisici individuali o di
gruppo che vengono praticati per svago e competizione.
Lo sapevi che .....
I
l record mondiale del salto con l’asta è un incredibile 6,14 metri stabilito nel 1994 da Sergei
Bupka. L’atletica comprende gare su campo. La
pista si usa per le corse: le più brevi sono quelle dei
100 m. mentre le più lunghe quelle da 1 km. L’uso
degli sci per spostarsi sulla neve è documentato
fin dalla preistoria. In questo sport è l’evoluzione
tecnologica che ha fatto nascere varie discipline.
RAGAZZI E SPORT!
P
er noi ragazzi lo sport è molto importante perché ci aiuta a crescere in
modo sano, ci permette di socializzare
e di stringere nuove amicizie. Per sapere quanti bambini fanno sport, abbiamo
fatto un sondaggio rivolto agli alunni delle classi della scuola primaria Feraboli e
della scuola secondaria Arcadia prendendo in analisi otto sport: calcio, pallavolo, nuoto, basket, tennis, rugby, scherma e altri sport. Il risultato ci ha permesso
di creare un grafico dal quale abbiamo
constatato quali sport vengono maggiormente praticati e quanti bambini praticano quello sport. Al termine della raccolta
dati, abbiamo compilato una tabella e
tratto le conclusioni riportate qui a fianco.
Mattia e Mario 5B, Mattia e Hassan 2C
Le origini
dello sport
L
e esercitazioni
sportive erano in un
primo tempo singole,
poi divennero collettive e
vennero praticate anche
dalle donne a partire dal
Medioevo. L’esercizio
più diffuso e più antico
fu probabilmente la
corsa, alla quale si
aggiunsero subito dopo
i lanci e i salti, utili per la
caccia e per le guerre.
Ben presto emersero
altre manifestazioni
indispensabili alla
sopravvivenza, dalle
10 - Marzo 2016
quali derivarono il
nuoto, il canottaggio,
l’equitazione, la lotta, il
pugilato e la scherma
contemporanea.
Successivamente si
aggiunsero giochi
con palle costruite
con erba e grossi
frutti. Inizialmente
queste manifestazioni
non mostrarono
caratteristiche
prevalentemente
agonistiche bensì
di gioco e di
intrattenimento.
scuola
primaria
Feraboli
scuola
media
Arcadia
sport più
praticato
Nuoto
(31%)
Calcio
(26%)
sport
meno
praticato
Scherma
(0%)
Scherma
(0%)
SPORT
SPORT
FAIR PLAY
’
L
espressione "FAIR PLAY" deriva
dall’antico inglese “PLEGA” e significa "gioco leale".
Si riferisce a un’ etica comportamentale improntata al riconoscimento e al rispetto dell’altro e delle regole,
nei rapporti personali e nei vari campi dell’agire umano. Il termine è una parola d’autore
dovuta al drammaturgo William Shakespeare, che la coniò nella tragedia “Troilo e Cressida”, del 1601. La F.I.F.A. (Federation International de Football Association) ha promosso
l’etica del calcio e comportamenti rispettosi
dell’avversario. Ai ragazzi viene insegnato
a saper perdere e a considerare anche la
sconfitta un’esperienza preziosa per la crescita umana e agonistica della persona.
Nel 1975 il C.I.F.P. (Comitato Internazionale FAIR PLAY) pubblicò la carta del “ FAIR
PLAY”, un decalogo internazionale dei nobili principi cui chiunque pratichi lo sport
dovrebbe ispirarsi.
Ecco alcuni punti su cui esso si fonda.
1. Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta in gioco e
dall’importanza della competizione,un
momento privilegiato.
2. Conformarsi alle regole e allo spirito
dello sport praticato.
3. Rispettare gli avversari come se stessi.
4. Accettare le decisioni degli arbitri o
dei giudici sportivi sapendo che tutti
si impegnano a giocare rispettando
le regole.
Esempi di Fair play
Luca Marini
Miroslav Klose.
Soccorre il compagno durante la gara del CEV: Luca Marini compie un gesto da vero campione. In Spagna, a Jerez, durante la
gara di MOTO 3 del CEV, Marini entra in contatto con il pilota Waine Rayn. Dopo la caduta, Marini avrebbe l’opportunità di ripartire
senza grossi problemi ma vede il compagno in difficoltà, per terra
e con il piede incastrato sotto la moto. Decide di aiutarlo anziché
partire e approfittare del vantaggio. Sicuramente Luca grazie a
questo gesto carico di sportività e intelligenza, passerà alla storia.
Il 27 settembre 2012,durante una partita tra la Lazio e il Napoli, il
tedesco Miroslav Klose segnò di mano. Dopo poco andò dall’arbitro Banti e confessò. Goal annullato e partita persa 3 a 0. Anni
prima, sempre Miroslav, durante una partita col Werder Brema,
aveva rinunciato ad un calcio di rigore.
Jon Vertonghen
Rugby, gioco da gentiluomini
Nel 2006, quando giocava nell’Ajax, il giocatore Jon Vertonghen
segnò un goal accidentale alla propria squadra nel tentativo di
restituire il pallone al portiere del SC Cambur . Alla ripresa del
gioco, i difensori della squadra avversaia restarono immobili
mentre i giocatori del Cambur pareggiavano i conti.
Gran parte dell’attrattiva del rugby risiede nel fatto che il gioco
è improntato al rispetto delle regole. La responsabilità in questo
ambito non dipende da una sola persona ma da allenatori, capitani, giocatori, arbitri e spettatori. È grazie alla disciplina, all’autocontrollo e al rispetto reciproco che lo spirito del rugby è fiorente.
Marzo 2016-11
SPORT
SPORT
MASCHI
39
30
42
0
0
3
6
5
14
1
4
0
0
1
0
3
nuoto
basket
calcio
danza
ginnastica
volley
tennis
rugby
karate/judo
parkour
equitazone
pattinggio
capoeira
baseball
rollerblade
atletica
D
FEMMINE
39
7
0
12
25
8
1
0
2
0
1
2
1
0
1
1
ARCADIA IN SPORT
a un'indagine effettuata nella scuola primaria plesso
Arcadia è emerso che gran parte dei bambini che
frequentano questo istituto praticano uno o più sport.
Tutte le classi sono state chiamate a partecipare al
sondaggio.
MASCHI
FEMMINE
Ecco i risultati:
1
1v/sett
1v/se&
62
10
6
6
6
5
4
4
3
2
2
1
1
1
1
0
2v/se&
10
1
25
30
9
0
6
3
0
18
0
0
0
0
0
3
1 anno
24
13
8
5
8
5
4
0
9
0
3
2
0
0
1
3
3v/se& o più
6
0
6
6
1
0
2
0
1
5
0
0
0
0
0
2
nuoto
volley
basket
calcio
karate/judo
equitazione
danza
tennis
atleAca
ginnasAca
paDnaggio
parkour
capoeira
baseball
2 anni
rollerblade
18
rugby
9
20
1
6
4
2
3
3
1
1
0
0
1
0
1
1v/se&
62
10
6
6
6
5
4
4
3
2
2
1
1
1
3 anni o più
1
36
0
15
14
6
11
2
1
2
4
0
1
0
1
0
0
0
Ai bambini è stato chiesto:
1. Quale o quali sport pratichi?
2. Quante volte alla settimana lo/li pratichi?
3. Da quanti anni lo/li pratichi?
4. Lo/li pratichi in quartiere o fuori dal quartiere?
2v/se&
10
1
25
30
9
0
6
3
0
18
0
0
0
0
0
3
Il sondaggio è stato
effettuato su un numero
totale di 248 alunni, di cui
148 maschi e 100 femmine.
3v/se& o più
6
0
6
6
1
0
2
0
1
5
0
0
0
0
0
2
4
FEMMINE
39
7
0
12
25
8
1
0
2
0
1
2
1
0
1
1
1v/sett
2
2 anni
3 anni o più
3
rugby
karate/judo
parkour
equitazione
paDnaggio
capoeira
baseball
rollerblade
atleAca
12 - Marzo 2016
2v/sett
1 anno
nuoto
basket
calcio
danza
ginnasAca
nuotovolley
tennis
basket
rugby
calciokarate/judo
parkour
danzaequitazione
paDnaggio
ginnasAca
capoeira
volleybaseball
rollerblade
tennis
atleAca
MASCHI
39
30
42
0
0
3
6
5
14
1
4
0
0
1
0
3
nuoto
basket
calcio
danza
ginnastica
volley
tennis
rugby
karate/judo
parkour
equitazone
pattinggio
capoeira
baseball
3v/sett o più
rollerblade
atletica
IN FUORI QUARTIERE QUARTIERE
31
47
24
13
21
IN 21
FUORI 4
8
QUARTIERE QUARTIERE
24
1
9
31 2
47
2
5
24 2
13
3
6
21 10
21
0
1
4
8
1
4
1
24 1
1
1
0
9
2
1
0
1
0
2
5
0
4
3
6
0
1
1
1
1
1
0
2
10
1
4
1
0
0
0
4
IN QUARTIERE
nuoto
basket
calcio
danza
ginnastica
volley
tennis
rugby
karate/judo
parkour
equitazione
pattinaggio
capoeira
baseball
rollerblade
atletica
1 anno
2 anni
24
18
13
9
8
20
5
1
8
6
5
4
4
2
0
3
9
3
0
1
3
1
2
0
0
0
0
1
1
0
3
1
FUORI QUARTIERE
IN QUARTIERE
3 anni o più
36
15
14
6
11
2
1
2
4
0
1
0
1
0
0
0
MULTICULTURA
MULTICULTURA
L
IL BERIMBAU
o sapevate che il berimbao è uno strumento musicale a corda?
E’ di origine africana e si diffuse in Brasile con l’importazione degli schiavi
africani durante il colonialismo. Oggi è
parte della tradizione della musica latino-americana, in particolare della Capoeira.
E’ composto da un arco di legno lungo circa 1.5 mt. E’ una zucca secca che funge da
cassa di risonanza. Questo strumento deve il
suo nome al legno brasiliano denominato biriba, nome
scientifico rollinia mucosa, con il quale veniva e viene
tuttora prodotto. Si possono distinguere tre tipi di berimbau, a seconda dell'altezza del suono prodotto: "viola",
"medio" e "gunga", che producono rispettivamente un
suono acuto, intermedio e grave. Quest'ultimo, generalmente il più grande dei tre, viene spesso considerato
strumento "sacro".
L’atabaque
I
l nome deriva dall’arabo at-tabaq (prato).L’atabaque infatti è uno strumento di origine araba; è stato introdotto in
Africa da mercanti che provenivano da paesi come l’Egitto
e successivamente introdotto in Brasile .Di solito è fatto di
legno duro come il palissandro, il mogano o il cedro.
Il legno viene tagliato in strisce larghe che vengono bloccate
tra loro con archi di ferro di diverso diametro in modo da ottenere una forma cilindrica o leggermente conica nella parte
inferiore. La parte superiore è meno affusolata, è a forma di
cilindro e viene chiusa con un pezzo di cuoio molto teso. Può
essere cuoio di bue, di cerbiatto o di capra. Bisogna suonarlo con le mani, con due bacchette o con una bacchetta e una
mano. L’atabaque è utilizzato in alcune cerimonie religiose
afro-brasiliane nelle quali è considerato uno strumento sacro; da qui il suo uso è esteso nell’accompagnamento ritmico della Capoeira de Maculelé e di danze popolari brasiliane
come il Samba de Roda, che hanno dato poi origine al samba e all’Axénusic. Nei rituali religiosi vengono generalmente
utilizzati tre diversi tamburi(Atabaque): uno caratterizzato da
dimensioni maggiori e suoni più gravi, uno di dimensioni e
sonorità medie e il più piccolo con sonorità più acute.
Nima, Kerrollayne, Mariam e Kirolles
Nima, Kerrollayne, Mariam e Kirolles
Il caxixi
I
l caxixi è uno strumento musicale a percussione di
origine africana. Diffusosi in Brasile con la tratta degli
schiavi, viene utilizzato per accompagnare il suono del
berimbau nella capoeira. Per
il suo suono vivace, il caxixi
veniva originariamente usato
per richiamare la presenza
degli spiriti buoni e per spaventare e mandare lontano
quelli malvagi. È un piccolo
cestino di vimini all'interno
del quale vengono posti dei
semi o delle conchiglie il cui
movimento genera il suono.
La base è generalmente costituita da zucca essiccata. A
seconda di dove i semi colpiscono il caxixi, i vimini o la
base di zucca, il caxixi genera un suono diverso.
Nima, Kerrollayne, Mariam e Kirolles
Marzo 2016-13
EVENTI
EVENTI
Open day
Divertimento e passione…
…una cosa che ci accomuna
I
l 16 gennaio 2016, presso la scuola media
Arcadia, si è svolto l’Open day.
Gli alunni delle elementari di tutte le scuole
del quartiere hanno assistito al concerto dei
ragazzi delle classi prime, seconde e terze che
frequentano l’associazione “Note d’ Arcadia”.
I bambini si sono poi divisi in vari gruppi
accompagnati dai ragazzi delle seconde e
hanno girato per tutta la scuola divertendosi
in 4 laboratori diversi: quello di arte, dove si
realizzavano segnalibri colorati da portare
a casa; quello di tecnica, dove si costruiva
un calendario tridimensionale del 2016 a
forma di dado; la biblioteca e il laboratorio
di matematica dove si giocava con le figure
geometriche
L
a scuola, per gli alunni, non è solo fatica e studio, ma anche divertimento
e collaborazione; il divertimento e la passione sono cose che accomunano
persone di tutte le età.
Come tutti gli anni, i ragazzi della
scuola media Arcadia che fanno parte
dell’ associazione “Note d’Arcadia”,
,hanno organizzato un concerto per
festeggiare il Natale insieme ai professori e ai genitori. I ragazzi hanno
suonato diversi strumenti: il violino, il
flauto traverso, la chitarra e il pianoforte, con cui hanno eseguito vari brani popolari e tradizionali come Jingle
Bells, la Cucaracha e La renna con il
naso rosso
Creato da: Marta e Alfonsina 2 C
Asia,Sofia e Gianluca 5 B
La 5^B sulle tracce di Dio
Le recite che facciamo ogni anno ci sono sempre piaciute perché farle è
un’opportunità per far vedere ai nostri genitori cosa abbiamo imparato.
Prima e dopo le recite provavamo tante emozioni: prima della recita siamo
sempre un po’ agitati e speriamo che tutto vada bene, infatti è così;
recitiamo, cantiamo e balliamo molto bene e alla fine ci sentiamo orgogliosi
di noi stessi con gli applausi.
14 - Marzo 2016
Lo sapevi che .....
I
l termine Arcadia indica un luogo nel quale
si svolge una vita serena ed idilliaca, lontana
dalla realtà.Ha le sue radici nel nome di una
regione storica della Grecia, nella penisola del
Peloponneso, scarsamente abitata per via della
sua topografia e prevalentemente occupata
da pastori. Questa regione appariva nei tempi
antichi come una meta da sogno, dove non
era necessario lavorare per sostenersi, perchè
una natura generosa provvedeva già a donare il
necessario per vivere.
GIOCHI
GIOCHI
1
2
3
4
5
7
8
9
10
6
11
12
13
14
15
16
17
19
20
5
8
4
7
5
9
1
6 9 4
6 3
7
3 7 1 2 8
3
8
1
4
2
4
6
5 2
3
2
6
8
4
18
3
2 1
9 6
6
4
8
2
9
1
8
9
5
3
2
1 Orizzontali :
Verticali :
1 spalla di Batman
5 negazione
7 la respiriamo
8 emergenza
9 la capitale… corta
10 un genere musicale
11 si usa per scrivere
12 pronome personale plurale
14 articolo determinativo
15 vocali in moda
16 Consorzio Nazionale
dell’Economia e del Lavoro
19 vocali in aghi
20 contrario di odiare
1 quasi rara
2 prima del bronzo
e dell’argento
3 li cura la tata
4 Imperia Ancona
5 negazione… allungata
6 non sempre è desiderato
8 la fanno i pendolari
13 …. tanto
16Cagliari
17 nota musicale
18 in testa al treno
D D
2 3 R R
4 5 R M
6 R L
7 I I
9 10 T T
8 Paolo, Luca, Davide, Ghita e Sara
I I
1 Si gira con il vento - 2 Ha gli aculei - 3 Ti segue sempre, a volte ti precede 4 Figura geometrica - 5 Città con il vulcano - 6 Si getta in mare - 7 Vento che arriva da Ovest
8 Famosa dea egizia - 9 Alcuni hanno la testa lì - 10 Superlativo di buono
1 = SI GREBUS:
IRA CON 5-3-2-5
IL VENTO 2 = HA GLI ACULEI Giornale di informazione dell'Istituto Comprensivo Arcadia
Via dell'Arcadia, 24 - 20142 Milano (MI) - Tel. 02.88446990 - Fax 02.88447001
Anno I°, Numero 1, Marzo 2016
Mail di redazione: [email protected]
Dirigente Scolastico: Dott. Gianpaolo Bovio
Responsabile Progetto: Laura Bocchino
Presidente comitato genitori ARBAFE: Andrea Carrera
Referente impaginazione progetto grafico: Massimo Dornini
Consulenza progettuale grafica: Francesca Toselli
Contenuti realizzati in questo numero da: 2B e 2C della scuola media Arcadia,
5B della scuola elementare Arcadia e 5B della scuola elementare Feraboli
Supporto tecnologico informatico: Prof. Laura Stragliotto
Supporto impaginazione: Emanuele Pessina, Matteo Bottegal,
Manuel Thacy, Simon Quaglioni, Alessia Osorio
Docenti di riferimento per questo numero:
Prof. Lia Cecalupo, Prof. Mariolina Paronuzzi,
le maestre Gabriella Bondesan, Maria Chiara Lao, Anna Pia Gellini e Generoso Maraia
Distribuzione gratuita - Chiuso in redazione il 4 Marzo 2016
3 = TI SEGUE SEMPRE, A VOLTE TI PRECEDE 4 = FIGURA GEOMETRICA _____ ___ __ _____
Troverete leC
soluzioni
numero
5 = CsITTĂ ON sulIprossimo
L VULCANO Marzo 2016-15
ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE!
Ciao abbiamo bisogno
di aiuto!!
Stiamo preparando i giochi per la festa di fine anno per i bambini delle scuole elementari,
ci riuniamo il martedi sera dalle 21,00 alle 23,00 presso la scuola elementare Feraboli.
Insieme ad altri papà e mamme delle tre scuole realizziamo le scenografie e tutto quello
che serve. Se hai voglia di conoscere altri genitori scendi e passerai un paio d'ore in
allegria, se hai fantasia e creatività sapremo sfuttare le tue capacità, se invece pensi di
non poter essere d'aiuto scendi lo stesso potresti accorgerti invece del contrario.
Non c'è niente di difficile...
16 - Marzo 2016