La "mia" Milano Vivo da molti anni in una grande città, Milano. Il

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La "mia" Milano Vivo da molti anni in una grande città, Milano. Il
La "mia" Milano
Vivo da molti anni in una grande città, Milano.
Il tempo necessario per apprezzarne pregi, difetti, problemi e risorse.
I "pregi" risiedono nella capacità di accogliere chi ha voglia di lavorare e costruirsi un futuro.
La posizione geografica baricentrica delle grandi città italiane, grazie ad una diffusa rete di
trasporti, permette di essere vicini ai grandi laghi, alle montagne, al mare o alle città d'arte,
ma anche di usufruire di servizi che spesso le piccole e medie città non offrono. Naturalmente
la vita in una grande città si deve coniugare con la efficienza della sua macchina
amministrativa e l'accesso facilitato ai servizi. Da ragazzo ero incantato dalla Fiera
Campionaria e dalla sua capacità di innovazione.
I "difetti" nascono anche dai suoi pregi.
I principali sono il traffico, l'inquinamento ed il rumore, connessi agli spostamenti casa - lavoro
/ hinterland - città che rendono la vita più difficile che in un piccolo centro o in una città di
provincia. Anche i costi allontanano dalla città molti suoi cittadini, vecchi e nuovi.
Città difficile, da vivere per chi non ci è nato, da amare per chi ci è nato, ma è pur sempre la
mia città ed è quella che offre più opportunità in Italia, ma i giovani se ne vanno lo stesso......
I "problemi" che ho notato in questi anni aumentare riguardano l'ambiente e la sua vivibilità
complessiva. Non c'è dubbio che la qualità della vita a Milano sia peggiorata in questi anni e la
tendenza è destinata ad aggravarsi ma si deve intervenire rapidamente per:
- ridurre assolutamente e drasticamente le immissioni nell'atmosfera di gas combusti e
incombusti, polveri sottili e calore, con provvedimenti anche drastici di limitazione del traffico e
di contenimento dei consumi energetici, pubblici e privati;
- creare le condizioni sociali per evitarne l'uso e l'abuso della città da parte di fasce non
marginali di giovani che la danneggiano con atti di vandalismo urbano che anche se sono il
segnale di un disagio, non sono in alcun modo giustificabili;
- invertire la tendenza a costruire indiscriminatamente su aree dismesse e/o di grande
pregio e/o agricole. Questa tendenza "consuma" il territorio, trasforma il volto della città e
della sua periferia e attira solo più traffico, ma non nuovi residenti;
- trasformare la città da una sola dimensione, quella del lavoro, ad una metropoli a più
dimensioni con le sue inevitabili complessità, perché Milano è bella, ricca di storia e di parchi
da conoscere a piedi o in bici. La sua bellezza è sfuggente e riservata, da scoprire lentamente
come una bella donna, non come molti frettolosi turisti d'affari, non come la subiscono
moltissimi pendolari. Milano è da vivere tutta la settimana, meglio..... nel week end.
Milano ha "risorse" umane, professionali, economiche e politiche per tornare ad essere vivibile
ed accogliente come lo è sempre stata. Per risolvere i suoi problemi non deve essere
amministrata come un condominio, dove spesso il vicino di casa non si conosce, ma con una
"visione" cosmopolita e proporzionata al suo ruolo in Italia, che ne faccia una capitale europea
non solo della finanza, della moda, della pubblicità e dei servizi immateriali. Deve recuperare la
progettualità di un tempo, la capacità di "costruire" il nuovo e di essere punto di riferimento
morale per il Paese.
La natura e lo sport…..
Ho sempre amato la natura e lo sport.
Sarà stata il lago di Como, le montagne più vicine, la voglia di week end, il mare più lontano,
ma l'arrivo a Milano ha aumentato il mio desiderio di aria aperta e di movimento.
Viaggi e conoscenza…..
La passione dei viaggi ha in se un che di familiare e di scoperta del più bel paese del mondo,
Italia - Europa. Posso aiutarvi a fare un bel giro? Certo non vi dirò in quale albergo andare o in
quale ristorante cenare. Ne tantomeno quale spiaggia è più chic. Queste informazioni potrete
trovarle in qualsiasi guida.
Vi proporrò itirerari e soste dove gustare un buon pesce o una buona mozzarella, ammirare un
panorama inconsueto, fare un buon bagno e per concludere la serata vedere magnifici fuochi
artificiali.
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Fotografia e cinema...........
Se sapessi raccontare una storia con le parole, non avrei bisogno di trascinarmi dietro una
macchina fotografica.
Lewis Hine
The painter constructs, the photographer discloses.
Susan Sontag
Photographier, c'est une attitude, une façon d'être, une manière de vivre.
Henri Cartier-Bresson
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------La passione della fotografia nasce nel periodo in cui studiavo a Napoli.
L'Atelier 70, centro di incontro, confronto, scontro di tendenze d'espressione visiva, mi
mise in contatto con un gruppo di giovani fotografi "impegnati" e con un mondo, quello delle
periferie urbane, visto attraverso gli occhi dei bambini.
Il bianco e nero era il mezzo espressivo più congeniale al reportage ed al ritratto, ma quante
nottate in camera oscura!
Lasciata l'università e finito il periodo della contestazione, ho smesso di fotografare in bianco e
nero ed ho cominciato a preferire il colore e le diapositive. L'Umbria, sede del mio primo
lavoro, era il luogo ideale per cominciare una nuova ricerca sull'ambiente e sulle luci. Dopo il
matrimonio i soggetti preferiti divennero i viaggi e ........la mia famiglia.
Un fotografo che ama il reportage è una persona appassionata alle storie e le storie in
movimento sono il cinema con tutto il suo fascino.
I commenti ai film che più mi sono piaciuti li trovate nella pagina "non tutto, ma di tutto"; le
foto sono un pò dovunque, alla pagina "le foto del cuore" trovate quelle più familiari, per luoghi
e persone, le mie storie per immagini le trovate invece nei set di Flickr.