Verbale CC 21 DICEMBRE 2006

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Verbale CC 21 DICEMBRE 2006
CONSIGLIO COMUNALE DEL 21 DICEMBRE 2006
SITUAZIONE DEGLI ANZIANI OSPITI DELLA CRAUP DI PIOVE DI SACCO
E MESSA A NORMA DELLE STRUTTURE RICETTIVE.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Buona sera e benvenuti a questo Consiglio comunale, grazie per l'ospitalità che ci viene
data dalla Casa da Riposo di Piove di Sacco.
Un saluto al signor Sindaco, al signor Segretario, agli Assessori presenti e ai colleghi
Consiglieri; un particolare ringraziamento per l'ospitalità al Presidente della Casa di
Riposo, dott.ssa Blundo e alla Direttrice della struttura, la dott.ssa Perin; un grazie a tutti
voi, ospiti della Casa di Riposo per essere così numerosi, interessati e partecipi a questa
riunione istituzionale che stiamo in questo momento facendo; un ringraziamento anche
al Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo; saluto i volontari che operano
instancabilmente presso questa struttura e i familiari che hanno voluto onorarci della
loro presenza questa sera e che dopo avremo il piacere di ascoltare attraverso i propri
rappresentanti.
Questo Consiglio comunale si riunisce su richiesta di cinque Consiglieri, che hanno
ritenuto di affrontare la tematica sulla situazione degli ospiti presso la Casa di Riposo, e
la ristrutturazione della struttura di questa Casa di Riposo, quindi questa sera
cercheremo di sviluppare questa tematica.
Per non rubare ulteriore tempo agli interventi che ci attendono, direi di procedure subito
all'appello.
[Il Presidente del Consiglio procede all'appello dei Consiglieri e degli Assessori per la
verifica del numero legale]
Accertata la presenza del numero legale, dichiaro aperta l'odierna seduta; ricordo a tutti
i Consiglieri e Assessori presenti che è stato fissato per il giorno 18 gennaio 2007, alle
ore 21, il convegno sulla Legge Finanziaria, quindi invito tutti a tenersi liberi per quel
giorno, in quanto saranno presenti due rappresentanti politici della maggioranza e due
rappresentanti politici della minoranza che affronteranno questa questione.
Cedo la parola al signor Sindaco per il suo intervento.
CROSTA MARIO - Sindaco:
Siamo noi ospiti questa sera, rispetto agli ospiti della Casa di Riposo, grazie per la
vostra presenza e la vostra accoglienza, e innanzitutto ringrazio gli organi della Casa di
Riposo, presidenza, Consiglio e Direzione per avere accettato l'invito perché si tenesse
qui una seduta del Consiglio comunale con la tematica specifica relativa alle questioni
che interessano l'appunto questa importantissima struttura del nostro territorio.
Farò un interve nto più di carattere generale, poi, sulle specifiche questioni entreremo
successivamente. Vi riporto un po' la sequenza degli impegni della giornata di oggi,
perché credo siano significativi. Ci troviamo in un momento dell'anno particolare, che
sono le festività natalizie, per cui gli auguri e le feste sono all'ordine del giorno:
abbiamo iniziato questa mattina con gli auguri ai dipendenti del Comune; arrivo adesso
dalle scuole, le quali hanno festeggiato oggi pomeriggio con dei saggi di musica; questa
sera siamo qui e poi ci sarà anche un gruppo di sportivi con cui si concluderà la
giornata.
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Dico questo perché credo sia importante, per chi amministra, tenere assieme tutte le
parti che compongono la società, perché nel momento in cui questo avviene, questo si
verifica, allora si può dare un disegno coerente di governo alle nostre città. Questo
perché i bisogni, le necessità, cambiano in base alle fasi della vita, cambiano in base alle
condizioni, alle situazioni in cui ognuno di noi si trova. Chi amministra, chi governa,
credo abbia proprio il compito di dare risposta, dare compimento al bene comune, che
non è l'insieme dei singoli interessi ma è qualcosa che va al di là, perché se fosse solo
difendere gli interessi dei singoli, alla fine prevarrebbe il più forte; chi governa ha altro
compito, ha il compito di fare solidarietà, ha il compito di redistribuire, ha il compito di
avere davanti un disegno organico di società, per cui credo che questa sera ci troviamo
in un luogo fortemente significativo, perché grazie a chi oggi è ospite qua, ci siamo noi,
c'è la nostra città, c'è la nostra società, perciò ritengo che innanzitutto ci sia da esprimere
il ringraziamento, il riconoscimento per quanto tutti voi avete fatto e per tutto quello che
avete contribuito a fare, perché se oggi ci troviamo in questa situazione, in queste
condizioni di vita, che sicuramente io credo siano migliori rispetto al passato, perché
penso ci sia comunque un progresso continuo, sia doveroso questo senso di
ringraziamento e di riconoscimento verso tutti voi.
Venendo alle questioni più specifiche, la struttura che c'è a Piove di Sacco è una
struttura importante, è importante forse anche solo per i numeri e per la grandezza che la
struttura stessa ha. E` una struttura ben diretta, che dà servizi molto buoni, servizi che
spesso, come cittadini, se non nel momento in cui ci approcciamo con questa realtà, non
sono conosciuti, non è solo una Casa di ricovero in senso stretto ma è qualcosa che va
ben al di là del semplice ricovero, è una struttura che ha bisogno di essere sostenuta, che
ha bisogno delle necessarie attenzioni.
Mi sento di potere dire che da sempre tra le Amministrazioni che si sono succedute,
tanto in Casa di Riposo quanto anche in Comune, c'è sempre stato un ottimo rapporto e
una ottima collaborazione e ci auguriamo che sempre migliore questa collaborazione
sia.
Ieri sera siamo stati fino a tarda ora con l'Assessore Contran a discutere di piani di zona
per quanto riguarda l'U.L.S.S., e discutere di piani di zona significa progettare per dare
delle risposte in termini di servizi sociali a tutte le persone, e sicuramente gli anziani,
per le specificità, per le necessità, per i bisogni che hanno, rappresentano una fascia a
cui deve essere dato il necessario e dovuto interesse, oltre che per il fatto del
riconoscimento e del ringraziamento che deve essere dato. Il motivo è che proprio in
funzione del fatto che il progresso ci ha consentito di vivere meglio oggi rispetto al
passato, abbiamo una vita media che è molto più lunga rispetto al passato. Questo
significa che fortunatamente vivremo di più. Molti di noi hanno ancora ben presenti le
immagini del Cardinale Tonini della settimana scorsa: ha 92 anni, e abbiamo dovuto
chiedergli noi, chi conduceva la serata, di chiudere, perché ancora alle 23 continuava il
suo intervento, continuava a fare battute e via dicendo, ed evidentemente è bene che
questo succeda.
Credo che tanto per la struttura Casa di Riposo, quanto per la struttura sociale, la
struttura della nostra società, il fatto che sempre più a lungo si vive, ci sia da dare
sempre di più attenzione a questo tipo di organizzazioni, e fare questo significa ad
esempio dovere affrontare delle risposte, delle necessità, dei bisogni che fino ad un po'
di tempo fa non c'erano; significa anche mettere in piedi delle risposte che siano
modulari, favorendo il fatto che queste strutture, oltre che per le risposte di tipo sociale
e sanitario che vengono date, assomiglino sempre più alle famiglie, in modo che gli
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ospiti possano sentirsi quanto più a loro agio. Per cui, credo che fosse dovuta questa
seduta solenne del Consiglio comunale, è una seduta del Consiglio comunale a tutti gli
effetti, e penso che fosse dovuto proprio perché anche tutti i Consiglieri, qualora già non
ce l'abbiano presente, abbiano presente il tipo di offerta che viene data, e perché ci sia
un momento di sensibilizzazione forte su questo.
E' previsto anche un intervento della Direttrice, in modo che potrà ulteriormente
approfondire il tipo di servizio che la casa offre, per cui per il momento chiuderei qui,
ritengo che con i vari interventi che si susseguiranno si potrà entrare ancor più nel
concreto delle questioni e sarà l'occasione anche per vedere come altrettanto
concretamente potrà ulteriormente migliorare il rapporto che c'è tra la direzione della
Casa di Riposo e l'Amministrazione comunale.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Durante l'intervento del Sindaco ci hanno raggiunto i Consiglieri Battistello, Chinaglia,
e Canova, quindi ne prendiamo nota a verbale.
Il Consigliere Candian chiede di potere intervenire.
CANDIAN ANDREA - Consigliere Gruppo D.S.:
Buona sera a tutti i presenti e grazie alla Casa di Riposo per avere ospitato questo
Consiglio comunale.
Ho chiesto di prendere la parola perché è stato il gruppo consigliare che presiedo a
richiedere questo Consiglio comunale, quindi mi pare opportuno fare un paio di
considerazioni, spiegare un attimo, anche se in parte è già stato fatto, quali sono le
motivazioni che ci hanno spinto a questa richiesta.
Innanzitutto un ringraziamento più che doveroso alla Presidente della Casa di Riposo, la
dott.ssa Blundo e alla Direttrice, la dott.ssa Perin, che si sono rese subito disponibili e
hanno apprezzato l'intento che soggiaceva alla nostra richiesta e ci hanno dato una mano
per realizzarlo; veramente un grazie molto sentito.
Un Consiglio comunale che noi abbiamo voluto fare qui perché riteniamo che questo
Centro Residenziale sia un punto di riferimento per la popolazione di tutto il Piovese.
Da circa un secolo offre servizi assistenziali, in modo da dare un ricovero, un
mantenimento all'assistenza agli anziani bisognosi. In tutto questo periodo di attività,
ovviamente sono cambiate le leggi, sono cambiate le normative, sono cambiate le
esigenze, e ci sono state ristrutturazioni, ampliamenti, la costruzione della nuova RSA
di via Botta, insomma tante cose sono successe. Comunque il Centro assicura
accoglienza definitiva o temporanea o diurna soprattutto agli anziani non autonomi, ma
vengono anche garantite delle prestazioni socio assistenziali, sanitarie, specialistiche, e
quindi il ruolo che esso ricopre nel territorio è un ruolo di fondamentale importanza.
Oggigiorno ci troviamo anche di fronte a una necessità, perché le nuove normative in
materia di sicurezza impongono la ristrutturazione di questa struttura, una
ristrutturazione che è impegnativa sia dal punto di vista tecnico che economico, e quindi
c'è la necessità di rispondere e di trovare anche dei finanziamenti, e poi chi mi
succederà nella discussione spiegherà bene quali sono le esigenze, però era opportuno,
secondo noi, secondo me, che il Consiglio comunale venisse a conoscenza di questo
progetto di ristrutturazione in modo tale da prenderne conoscenza ed eventualmente
anche farsi cassa di risonanza perché la necessità di trovare dei finanziamenti per questa
opera c'è ed è importante che tutto il Consiglio comunale ne sia consapevole.
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Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto a questa richiesta, che è stata accettata e
ringrazio ancora una volta chi ha reso possibile questo.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Se non ci sono altre richieste di intervento da parte dei Consiglieri, chiederei al
Consigliere Blundo, in qualità di Presidente della Casa di Riposo, di fare il suo
intervento.
BLUNDO CANTO SEBASTIANA - Consigliere gruppo Margherita:
Buona sera a tutti e ringrazio il Consiglio comunale e i D.S. in particolare che hanno
richiesto questo Consiglio, non nella Casa di Riposo, perché la nostra non è una Casa di
Riposo, mi spiace correggere il Sindaco e il Capogruppo dei D.S., la nostra è un Centro
Residenziale di Assistenza, non solo ma in base alle linee regionali si qualifica sempre
più come Centro di servizi alle persone fragili, e in particolare agli anziani.
Per la parte strettamente tecnica, lascio la parola poi alla dott.ssa Perini, che illustrerà i
numeri, comunque, l'età media, tanto per renderci conto, viaggiamo sugli 82 e 84 anni,
correggetemi se sbaglio.
Il nostro Centro Residenziale, o meglio ancora, Centro dei Servizi, è caratterizzato da
una popolazione, e tengo a sottolinearlo - mi pare che ci siano ancora rappresentanze dei
Sindaci dei paesi vicini - che non sono piovesi, ma accoglie tutti i pazienti della
Saccisica ed arriva ad accogliere anche pazienti di Campolongo, che facevano parte
dell'area della Saccisica, anche se ora i giochi politici l'hanno messa con l'U.L.S.S. 13.
Questo significa che interessarsi del Centro Servizi per gli anziani o le persone fragili di
Piove è compito di tutti i Sindaci; non si può scaricare tutto sul Comune di Piove di
Sacco, non si può scaricare tutto sul centro della Saccisica, vale per l'assistenza ai
disabili, vale per l'Ospedale e vale anche per il Centro per gli anziani.
Detto questo, orientandoci, in linea generale, orientandoci, seguendo le direttive
regionali, che per altro per alcune cose sono arretrate, perché la Regione Veneto,
piccolo inciso, per giochi interni alla attuale maggioranza regionale non ha deciso la
natura dei centri residenziali per gli anziani, è l'ult ima Regione in Italia che ancora deve
prendere decisioni. Questo voglio che la gente lo sappia. Tutte le Regioni l'hanno fatto,
dalla Lombardia all'Emilia Romagna, il Veneto deve ancora decidere qual è la
legislazione dei centri residenziali. Siamo fermi alla Legge Crispi (1898), e questo ci
impedisce di muoverci in determinati modi e maniere più veloci.
Parlando del nostro centro, si caratterizza sempre più come direi Centro assistenziale
medico; è un Centro che accoglie... e mi pare anche giusto, la famiglia, prima di portare
un suo congiunto in questo luogo, io dico sempre che per quanto noi possiamo fare le
maniglie d'oro e i tappeti persiani, la casa propria è sempre migliore, perché lì l'anziano
ha vissuto, lì l'anziano si gira e riconosce tutto; quindi un Centro in cui arrivano qui in
una età sempre più avanzata, sempre più fragili e sempre più bisognosi di assistenza,
proprio quando la famiglia non ce la fa più. E` in aumento l'Alzheimer, lo sapete
benissimo, chiamiamolo demenza senile o come volete, il prodotto non cambia, è
l'individuo che ha perso la capacità di intendere e di volere e che ha tutti i ritmi alterati e
che altera quelli della famiglia.
Noi siamo stati forse i primi ad avere un centro per vegetativi (6 posti) che è da esempio
a tutto il Veneto. Mi piace dirlo, non è vanteria, perché io sono arrivata in questo
momento e vorrei ringraziare i Presidenti, da Cappellari, che fece tanto per questa casa,
agli ultimi che si sono succeduti, per quanto hanno fatto. Il nostro Centro vegetativi ha 6
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posti, è di esempio perché vengono dalle altre Case Residenziali di Assistenza per
venire ad imparare da noi, e questo ci fa piacere.
Siamo convenzionati con l'Università per insegnare agli psicologi e al personale che fa
tirocinio, e speriamo a brevissima scadenza di estendere questa collaborazione con un
dottorato di ricerca o con una scuola di specializzazione: abbiamo fatto la richiesta e
verrà preso. Questo servirà a qualificare sempre meglio noi e soprattutto a qualificare
sempre più la struttura, le persone spariscono, vanno via, ma la struttura e l'istituzione
resta.
Abbiamo poi i Centri diurni che stiamo potenziando. Vorrei ricordare, non lo dico ai
Consiglieri, che sono molto preparati, molto attenti all'assistenza al territorio, lo dico
soprattutto ai cittadini che noi abbiamo i Centri diurni. In che senso? Cioè, tutte le
badanti che ci sono, con quello che costano, prima o dopo chiederanno lo stipendio alle
8 ore e la famiglia non ce la farà, senza dire che l'anziano, con una badante, tutti e due
frustrati, perché uno che viene dall'estero, magari con una laurea e con una famiglia alle
spalle, mettersi a lavare e pulire un anziano, si demotiva, dopo un po' di tempo abbiamo
la sindrome del badante o della badante, ed ecco quindi ci sono famiglie che hanno il
bisogno di portare l'anziano qui, qui si gioca e si partecipa e ci sono tante attività,
perché l'anziano non ha bisogno di medicine, neanche l'Alzheimer non ha bisogno di
medicine, ha bisogno di assistenza, le medicine per l'Alzheimer fanno bene soltanto alle
ditte farmaceutiche. Non è frase mia, è frase dei geriatri. Vero Battistello? Fanno bene
solo alle ditte farmaceutiche. Quindi, di giorno li portano qua e di sera se li riportano a
casa propria, per questo abbiamo i Centri diurni che sono stati potenziati ed autorizzati
alcuni posti, che ci hanno però comportato una spesa molto grossa per attrezzarli
secondo le direttive regionali.
Poi abbiamo anche i cosiddetti periodi di soggiorno, di igiene mentale, gente che si
prenota da fuori zona, da fuori ASL, e paga in proprio, viene d'estate o in periodi
particolari, quando la famiglia deve avere un attimo di sollievo. Quindi, questo è una
buona qualifica per la nostra struttura.
Chiudo ringraziando i volontari, il servizio civile, il volontario aggiunge quell'animus,
quella carità, quella pietas... che non è la pietà come si intende in italiano, la pietas in
latino significa tutt'altro, significa partecipazione, significa empatia, significa soffrire
insieme, questo è la pietas, che in italiano ha tutto un altro significato. I volontari
vengono e collaborano, ed aggiungono quello che qualunque servizio non può dare.
Ringrazio ancora i famigliari, che non vengono per controllo... infatti io mi stupisco
come ci possono essere strutture in cui i Nas vanno a scoprire delle porcherie, perché mi
chiedo sempre: ma dove erano i famigliari? Dov'era l'ente che paga? Quindi, in
qualunque momento, che venga l'ente pubblico o il Comune, ASL, i Consiglieri, i
famigliari, è benvenuto, non per controllare e per giudicare, ma per collaborare insieme.
Nei nostri intenti. Abbiamo due malattie che sono in aumento, legate al benessere
purtroppo, ma anche all'allungamento della vita: i tumori, con tutti i dolori che comporta
il tumore, perché in Italia non c'è ancora la cultura di lenire il dolore: diceva il Cardinale
Mazzarino "sto morendo come una bestia", ma lo diceva nel '700, perché aveva un
tumore e non c'era ancora la terapia del dolore. Purtroppo anche da noi ancora si dice
sto morendo come una bestia; quindi, un centro che noi vorremmo fare è quello di avere
quattro o cinque posti per gli ammalati oncologici - questo direi che lo considero un fine
personale - nel senso che la famiglia può assistere il paziente terminale con la sicurezza
che in qualunque momento c'è un medico, c'è qualcuno, senza che debba chiedere in
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continuazione il farmaco. Quindi, come vi ho detto, l'Alzheimer e gli ammalati
oncologici.
Chiedo al Sindaco di essere invitata, glielo chiedo in pubblico, alla Conferenza dei
Sindaci. Per quale motivo? Come ho detto in premessa, noi abbiamo affluenti... non mi
piace il vocabolo utenti, utor in latino significa strumento, uso, quindi, che io debba
definire una persona utente, mi pare di definire una penna, e non è giusto. Qui
affluiscono cittadini di tutta la Saccisica, quindi è giusto che anche i Sindaci ci diano
una mano, basterebbe un euro all'anno che un Comune ci desse, perché noi dobbiamo
fare una struttura, ristrutturare. Il progetto iniziale, quando il Sindaco disse c'è solo l'ala
est, era un sogno!, non è l'ala est, è tutta la struttura che deve essere messa a norma,
messa a norma con le nuove leggi regionali. Tanto per dirvene una, Sarmeola, da mille
posti è passata a 690 posti, proprio per rispondere alle strutture e alle regole generali,
che puntano soprattutto alla sicurezza. Non so se riesco a spiegarmi. Ed anche fare dei
percorsi che il personale debba lavorare di meno, per non avere ascensori,
accompagnare etc., e questa è una spesa molto alta. Noi abbiamo un progetto di
massima, quindi saremo costretti a chiedere la carità. Se uno la chiede per gli altri diceva San Giovanni Bosco "non la chiedo per me ma la chiedo per i miei ragazzi" - fa
onore, chiederla per sé è umiliante, ma per chiederla per gli altri fa onore. Saremo
costretti a chiedere a tutti i Sindaci che si passino una mano, una al cuore e una al
portafoglio, per contribuire alla ricostruzione del Centro residenziale.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
La parola ora ai membri del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo, per un
intervento del Consigliere Bozzato Ivo,
BOZZATO GIOVANNI BATTISTA – Membro CdA C.R.A.U.P. Piove di Sacco:
La dott.ssa Blundo vi ha illustrato brevemente il servizio che offre il nostro Centro
Residenziale, io volevo fare un accenno storico di questo sito, anche per illustrare il
legame che c'è tra il Centro Residenziale Anziani e l'Amministrazione comunale.
Questo sito è citato la prima volta nel 1309, quindi ha parecchi secoli di storia. Ha
esercitato sempre il suo servizio inglobato nell'amministrazione del vicino Ospedale,
fino al 1900, anno in cui il Consiglio comunale, in una apposita seduta, ha istituito la
Casa di Riposo di Piove di Sacco.
In questi secoli passati, la Casa di Riposo è stata via via casa di isolamento, ospizio,
lazzaretto, ospedale militare, casa di ricovero, casa di riposo, Centro residenziale, ed
ultimamente anche RSA, che è la Residenza Sanitaria Assistenziale. Oggi costituisce,
con il vicino Ospedale, un raro esempio anche di cittadella sanitaria.
Perché citavo il legame con l'Amministrazione comunale? Nel 2004, in occasione
dell'ultima Amministrazione comunale, prevedendo il grosso impegno che noi dovremo
affrontare nel prossimo futuro, diciamo nei prossimi almeno 15 - 20 anni, l'impegno che
noi avremo per la ristrutturazione di tutto questo complesso è particolarmente
importante e impegnativo. Diciamo subito che da solo, il Centro Residenziale, l'ente
CRAUP, non è in grado di farcela con i propri mezzi, anche perché tutto quello che
aveva di capitale che poteva essere alienato, è stato fatto, anche le numerose donazioni
ed anche importanti fatte in passato. L'ultima donazione importante, ricordo, è quella
della signora Negrisolo, che è mancata proprio nel corso di quest'anno, che ha dato un
grosso contributo; il contributo è stato impiegato per la nuova RSA, ed anche per la
ristrutturazione di questo complesso, le due ali, una è dove siamo adesso, e quella
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adiacente, ultimate solo nel 2000, quindi sei anni fa. Purtroppo, nel corso di questi
ultimi anni sono sorte nuove norme per l'esercizio di questi Centri, per cui anche i lavori
fatti solo sei anni fa dovranno per forza di cose essere ripresi per mettere a norma tutto
il complesso.
Ricordo che da sempre il complesso ha esercitato la sua funzione senza mai avere il
certificato CPI dei Vigili del fuoco, in quanto, essendo appunto la parte più antica, che è
l'ala est, che è quella storica, non in possesso dei minimi requisiti, anche il resto del
complesso, composto di altri tre edifici, non poteva essere agibile. Con responsabilità...
forse è un termine eufemico, ma forse il Consiglio di Amministrazione ed anche di
dirigenti che si sono susseguiti presso questo ente hanno comunque sempre garantito
l'esercizio della funzione per cui è stato proposto. Ricordiamo che il primo stralcio di
questi lavori - dopo la dott.ssa Perini ne parlerà - la copertura è stata già prevista, i
lavori forse inizieranno nel 2008, impiegheranno penso almeno un paio d'anni, per cui
quando inizierà il secondo stralcio, molto p robabilmente ci sarà un'altra
Amministrazione comunale, non so di quale colore, però i componenti molto
probabilmente saranno diversi, così pure anche il Consiglio di Amministrazione.
Dicevo, nelle ultime consultazioni comunali, prevedendo il grosso impegno finanziario
per la ristrutturazione, avevo mandato una lettera aperta a tutti i candidati sindaci perché
dessero il loro appoggio al progetto, appoggio morale ma anche un appoggio effettivo,
pratico, per potere affrontare con una certa serenità il futuro . Ricordo che anche l'attuale
Sindaco, dott. Crosta, ha risposto alla mia lettera con grande senso di responsabilità, e
per questo io lo ringrazio subito, ed è logico che la lettera era indirizzata ai Sindaci
candidati, intendo che la risposta nel suo comp lesso del Sindaco rappresenti tutto il
Consiglio comunale, quindi l'Amministrazione al completo, non è che il Sindaco possa
muoversi in isolamento, quindi, l'impegno penso che sia da parte di tutta
l'Amministrazione attuale e futura che possa portare a termine il progetto nel migliore
dei modi. Quindi ringrazio soprattutto in questo momento anche il Consigliere Candian,
che si è fatto partecipe per la convocazione del Consiglio comunale in questo Centro
Residenziale, era una cosa che anche noi avvertivamo nel Consiglio di Amministrazione
da tempo, per avere confronto diretto con il Consiglio comunale, anche perché tutti i
Consiglieri fossero consapevoli di quello che sarà nel prossimo futuro l'importante
impegno della Casa di Riposo, e il Consiglio di Amministrazione sicuramente farà la
sua parte, ci metterà il massimo impegno, però, essendo le risorse molto limitate, chiedo
appunto che ci sia la vicinanza, e sono sicuro che ci sarà, di tutta l'Amministrazione
comunale affinché anche noi ci sentiamo più sicur i nelle nostre scelte.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Possiamo proseguire con gli interventi. Chiedo alla Direttrice, dott.ssa Perin Emanuela
di potere illustrarci anche con il supporto degli strumenti informatici.
DOTT.SSA PERIN EMANUELA - Direttrice C.R.A.U.P. di Piove di Sacco:
Do il mio personale benvenuto al signor Sindaco dott. Crosta, al Presidente del
Consiglio comunale dott. Tormena, ai Consiglieri ed agli Assessori ed ai miei
Consiglieri di Amministrazione e un saluto agli ospiti e ai famigliari intervenuti.
Utilizzerò il tempo a mio disposizione, che è molto limitato, per farvi una breve
premessa sui servizi dell'Ente, come introduzione per parlarvi invece dell'argomento che
più ci interessa in questo momento, che è quello della ristrutturazione della Casa di
Riposo.
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Parlando dei servizi, mi ricollego alla premessa che ha fatto la nostra Presidente,
dott.ssa Blundo, per dirvi che l'evoluzione che hanno registrato i servizi della Casa di
Riposo negli ultimi anni è stata notevole, nel senso che la Casa di Riposo non si è
fossilizzata su un Servizio Residenziale rivolto agli anziani ma ha saputo evolvere,
andando incontro alle esigenze dei cittadini e realizzando quello che è previsto dalla
normativa nazionale e regionale in materia di servizi socio sanitari, in particolare citerei
il piano locale delle domiciliarità, di cui all'allegato A del DGR n. 39 del 17 gennaio del
2006, che parla di due direttive importanti: integrazione socio sanitaria, e politica della
domiciliarità. Credo che la Casa di Riposo si sia posta esattamente in conformità con
queste due linee direttive; integrazione perché partecipa attivamente con i Comuni e con
le U.S.L., sia nella fase di valutazione dei bisogni del cittadino, sia nella fase di
individuazione del servizio più appropriato; e politica della domiciliarità proprio perché
si è aperta a servizi differenziati, in particolare citerei il Centro diurno e il servizio
temporaneo.
Vi ho preparato alcune slide per fissare dei dati che ritengo interessanti e probabilmente
sono i dati meno noti, in particolare quelli sul servizio temporaneo.
Parto da una carrellata generale, come sapete, il CRAUP gestisce due strutture a Piove
di Sacco e poi, per conto del Comune di Strà, la Casa di Riposo di via Zanella.
Qui a Piove di Sacco i numeri sono questi: 147 posti letto in Casa soggiorno, di cui 95
accreditati, quindi non solo autorizzati al funzionamento ma coperti anche da
impegnative di residenzialità; gli altri invece teoricamente per ospiti non autosuffi cienti,
ma sappiamo essere per lo più parzialmente non autosufficienti, o addirittura proprio
non autosufficienti; con un nucleo RSA di 24 posti letto, all'interno del quale si colloca
la sezione per stati vegetativi di 6 posti letto.
La nuova RSA di via Botta, 107 posti letto tutti accreditati, con un nucleo RSA di 24
posti letto, ed è in fase di autorizzazione ed accreditamento il Centro diurno di 10 posti,
dopo avvieremo i lavori di adeguamento.
La RSA di Strà, 70 posti letto, tutti accreditati, con 10 posti già autorizzati di Centro
diurno.
I servizi offerti sono questi:
- ospitalità a tempo indeterminato... da noi si parla in gergo di ospitalità definitiva, io
direi che è meglio porsi nell'ottica di una ospitalità a tempo indeterminato, perché non
sono infrequenti i ritorni a domicilio, certo bisogna essere realisti, concreti, con anziani
di età sempre più avanzata ed ammalati che entrano da noi, non sono frequentissimi
questi casi, ma si verificano rientri a domicilio, quindi non la chiameremo più ospitalità
a tempo definitivo;
- ospitalità temporanea di cui poi vi parlerò diffusamente;
- ospitalità diurna, anche se il Centro diurno non è ancora autorizzato di fatto, diamo il
servizio in entrambe le strutture;
- la sezione per stati vegetativi permanenti;
- il servizio di assistenza domiciliare nel Comune di Piove di Sacco, che ormai continua
da tre anni, è iniziato nel maggio del 2003, con un contratto che attualmente prosegue,
salvo rinnovi in cui noi speriamo, fino a metà del 2007.
Entrerei di più nei numeri di Casa soggiorno. Dicevamo, abbiamo qui 140 anziani non
autosufficienti, io vi ho esposto alcuni numeri sul personale dipendente. Oltre il 70% dei
costi di gestione è rappresentato da spese del personale, in quanto il rapporto tra
assistenti ed assistiti è molto elevato. Come vedete abbiamo 83 operatori addetti
all'assistenza, addetti ai servizi generali su 147 posti letto; 14 infermieri, 5 medici
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esterni, 3 fisioterapisti, 1 psicologa, 1 animatrice, 1 logopedista, 1 assistente sociale, e
contiamo come risorse preziose volontari e sacerdote, parrucchiere, barbiere e pedicure,
e altri servizi.
Le caratteristiche degli anziani ospiti. Come vedete, il numero degli anziani che
superano gli 85 anni è molto elevato, 42 anziani tra gli 85 e gli 89 anni, sopra i 90 anni
38 anziani; abbiamo numerosi centenari e sono veramente molte le persone vicino ai
100 anni. Come vedete dalla descrizione del sesso, 110 femmine e 37 maschi, e questo è
un fatto statistico demografico noto sulla longevità delle femmin e rispetto ai maschi. La
tipologia di profilo assistenziale degli ospiti. E` un gergo un po' tecnico però credo
chiaro. 13,3% di persone lucide, deambulanti, questi sono i numeri degli unici
autosufficienti che noi abbiamo in Casa di Riposo, che su 147 ospiti corrispondono a
circa 20 ospiti, tutti gli altri hanno le problematiche che vengono evidenziate di seguito,
quindi il 20,7% di persone che hanno problematiche varie di demenza senile, Alzheimer
etc., magari con qualche capacità di deambulazione; il 54% totalmente dipendenti,
quindi assolutamente incapaci di compiere le attività normali della vita quotidiana, e
non lucidi; il 6,7% con elevata necessità di cure sanitarie, questo è prevalentemente il
nucleo con gli stati vegetativi; abbiamo il 5,3% di disturbi comportamentali, quindi
persone con problematiche psichiatriche.
Comuni di provenienza. Mi riallaccio a quello che ha detto la nostra Presidente, per
darvi dati sulla provenienza degli ospiti di Casa soggiorno. Come vedete,
prevalentemente Piove di Sacco, 53 ospiti, ma per il resto, tutti gli altri ospiti sono
distribuiti nei vari Comuni non solo della Saccisica, prevalentemente Arzergrande,
Chioggia, Legnaro, Padova, Pontelongo, questi sono numeri, come vedete c'è una
distribuzione abbastanza ampia.
Questo è quello che vi dicevo prima: integrazione socio sanitaria e sostegno degli
interventi a domicilio. In questa ottica vi ho portato i dati di un servizio che è poco
conosciuto, e che è il servizio temporaneo. Attualmente si discute del Piano di zona
2006/2007, sui tavoli tecnici che attualmente sono organizzati presso l'U.S.L. 14, la
Casa di Riposo, come le altre Case di Riposo dell'U.S.L. 14, sono state coinvolte per
proporre i loro servizi, quindi il servizio temporaneo verrà convenzionato. Ma prim a
ancora che sia convenzionato, da numerosi anni l'ente svolge questo servizio con
risultati veramente soddisfacenti.
Obiettivi del servizio temporaneo. Favorire il più a lungo possibile una idonea
permanenza dell'anziano non autosufficiente presso il proprio domicilio: quindi, in
realtà il servizio temporaneo serve a ritardare il più possibile l'istituzionalizzazione.
Attuare interventi di riabilitazione dopo un ricovero ospedaliero. Rispondere ad
esigenze temporanee della famiglia per assenze del caregiver: spesso chi assiste
l'anziano ha problemi per cui si trova per periodi brevi a non potere prestare la propria
assistenza. Sollevare temporaneamente la famiglia da un eccessivo carico assistenziale
sia fisico che psicologico.
Questi sono i dati veri. Nel 2004, 37 accoglimenti temporanei; e siccome siamo
preparati alle domande maligne, nel senso se il temporaneo non sia una anticamera del
definitivo, rispondiamo già che nel 2004 soltanto 8 persone dei 37 accoglimenti sono
passate all'accoglienza dicevamo non definitiva ma a tempo indeterminato. Nel 2005, 41
accoglimenti, quindi sono aumentati, di cui solo 4 con passaggio ad ospitalità definitiva.
Nel 2006, 31 accoglimenti temporanei, di cui solo 2 con passaggio ad ospitalità
definitiva. Penso che questi siano numeri importanti, di una Casa di Riposo veramente
aperta alle esigenze del cittadino.
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Vi ho portato anche dei dati sulla assistenza domiciliare, però direi che magari ci
fermiamo qua e, se abbiamo tempo e se a qualcuno interessa, possiamo parlare anc he di
questo argomento.
La solidità dell'ente attuale in termini di diversificazione e qualità del servizio, solidità
economica, collaborazione stretta con altri soggetti istituzionali...
[vuoto per giro audiocassetta]
...impegnato in opere di ristrutturazione molto lunghe, fino al 1999, in cui aveva
completato le ristrutturazioni delle altre ali, nord, ovest e sud. Terminate queste opere,
sembrava quindi che fosse da completare soltanto l'ultima ala, che tra l'altro corrisponde
all'immobile più vecchio, un immobile vincolato, e che tra l'altro era l'immobile più
storico, quello che aveva ospitato anche la Geriatria dell'Ospedale.
Quando abbiamo presentato il primo progetto di ristrutturazione dell'ala est, l'incrociarsi
delle normative sulla sicurezza, sugli standard strutturali delle Case di Riposo, e i
vincoli dettati dalla Soprintendenza ai beni ambientali, ci hanno purtroppo messo
davanti una scoperta che l'ala est non può più essere utilizzata come ala adatta ad
ospitare anziani non autosufficienti. In quella zona possono essere soltanto predisposti
degli uffici amministrativi, e questa è l'unica destinazione che possono avere. Per questo
motivo, il Consiglio di Amministrazione ha dovuto fare revisionare il progetto, e a
questo punto pensare a dislocare diversamente i nuclei all'interno della struttura e
ripensare completamente tutta la struttura, in tutte le ali, per trovare innanzitutto un
nucleo adatto ad ospitare gli ospiti attualmente presenti in ala est. E` stato dato quindi
l'incarico allo studio di progettazione per la revisione generale del progetto, e questo
studio ha portato, il 27 luglio del 2006, all'approvazione di uno studio di fattibilità
generale. L'approvazione dello studio di fattibilità generale è opportuna anche perché si
vogliono evitare errori del passato volti a ristrutturare singoli pezzi dell'immobile per
dovere scoprire poi che questi pezzi vanno rimaneggiati. La struttura va pensata
unitariamente, anche perché ci sono implicazioni ad esempio per la sicurezza, per cui
non è possibile fare diversamente, e per questo si è cercato di essere lungimiranti, pur
con la preoccupazione economica, perché lo studio di fattibilità ha evidenziato un
quadro economico di spesa che escludendo la parte impiantistica raggiunge gli 8 milioni
di euro. La fase successiva del Consiglio, quindi, è stata quella di riflettere sulle cifre, e
ragionare in termini di priorità, nel senso che è impensabile che l'ente, o anche con la
partecipazione di altri soggetti istituzionali, possa tirare fuori dal cappello 8 milioni di
euro. Quindi, in realtà si tratta di decidere le priorità, e le priorità sono due: primo
spostare gli ospiti dall'ala est, che è veramente vetusta e direi vergognosa, per creare un
nucleo al piano terra adatto ad ospitarli; e la seconda priorità e la sicurezza generale
della struttura, cioè gli interventi volti a conseguire il certificato di prevenzione incendi.
Una volta realizzate queste opere, che già impegneranno parecchi anni, si potrà pensare
a proseguire gli altri stralci della ristrutturazione in un piano di ristrutturazione generale
che abbiamo già appunto approvato.
Il piano finanziario attuale, come diceva il Consigliere Bozzato, per quanto riguarda il
primo stralcio, circa 2 milioni di euro, esclusa l'impiantistica, è già parzialmente
coperto, sia perché l'ente ha fatto un po' la formichina in questi anni ed ha accantonato
una parte delle somme, poi abbiamo avuto la conferma del prestito senza interessi da
parte della Regione, 823 mila euro, appunto a finanziamento del progetto, e poi abbiamo
già avuto contatti con una Fondazione bancaria che dovrebbe confermarci in seguito un
contributo, quindi l'avvio di questo progetto ha già dei buoni punti di partenza. Si tratta,
però, ora, di creare veramente il coinvolgimento per il proseguo delle opere.
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Mi fermerei qui, naturalmente resto a disposizione dei Consiglieri o di chi voglia farmi
delle domande per precisazione, sia sui servizi, sia sulla ristrutturazione, e restituisco la
parola al dott. Tormena.
TORMENA CLAUDIO - Presidente de l Consiglio comunale:
Prima di dare la parola al signor Chinello della associazione de volontari e alla
Presidente del comitato dei famigliari ospiti, la signora Bosinco, ringrazio per
l'illustrazione la dott.ssa Perin, magari se vorrà, al termine del Cons iglio accompagnare
anche i Consiglieri comunali e l'Amministrazione a fare una visita presso questi luoghi,
in modo che potremo anche, vista la descrizione che ci ha fatto dell'ala est, se lei è
disponibile, prendere visione fisica della realtà. Inoltre ch iedo alla dottoressa se può
brevemente dire - una curiosità nostra -, con questi 8 milioni di euro, che non verranno
alla fine impegnati completamente ma ne verranno impegnati soltanto 2, cosa si prevede
poi di urgente per la Casa di Riposo, quali altri interventi sarebbe opportuno realizzare?
DOTT.SSA PERIN EMANUELA - Direttrice C.R.A.U.P. di Piove di Sacco:
Vi dicevo che la parte iniziale, il primo stralcio relativo al progetto preliminare già
approvato, riguarda la realizzazione a piano terra in questa ala e nell'ala nord adiacente,
di un nucleo di 24 posti letto, con poi ristrutturazione di questi spazi ad uso soggiorno
pranzo, e realizzazione di una parte dei servizi generali della struttura nella parte
retrostante.
Uno degli aspetti positivi del progetto è di rovesciare completamente gli spazi a piano
terra della struttura, perché attualmente, in maniera incredibile, l'ingresso della struttura
si trova in realtà ad avere servizi generali, anziché trovarsi ad avere zone come
soggiorno, pranzo, bar, etc., che dovrebbero essere collocate più correttamente
all'ingresso. Quindi, questa parte e l'ala nord dovrebbero diventare il nucleo destinato ad
ospitare gli ospiti dell'ala est.
Nella fase successiva dovrebbero essere realizzate due torrette di collegamento che
collegano l'ovest con il sud e il sud con l'est; queste due torrette di collegamento
dovrebbero consentire intanto la realizzazione di opere per la sicurezza, e poi
consentono al piano terra di realizzare tutti gli spazi per la riabilitazione, palestra ed
ambulatori dei professionisti; ai piani, creano gli spazi comuni a servizio dei nuclei
dell'ala sud, primo piano e secondo piano che attualmente non esistono, cioè, non solo
ala est, ma anche in ala sud, primo e secondo piano, ci sono solo stanze da letto, non ci
sono spazi comuni. Quindi, questo, oltre che essere una violazione della normativa
vigente in materia di standard strutturali, è un elemento che crea condizioni di vita direi
pessime.
La fase successiva, la terza fase, sarà di ristruttura re l'ala est, piano terra e primo piano
con la realizzazione degli uffici, e la quarta fase è la ristrutturazione del primo piano e
del piano terra e terzo piano dell'ala sud. Il terzo piano dell'ala sud ospiterà un'area che
attualmente ci manca completamente, che è quella l'area conferenze, formazione, sale
riunioni e via dicendo.
BLUNDO CANTO SEBASTIANA - Consigliere gruppo Margherita:
Ha fatto una ottima descrizione.
Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo. Quindi chiedo già a questo
Consiglio, quando inizieremo il piano attuativo, di avere un'altra ospitalità, magari
nell'atrio del Comune, dove presenteremo tutte le proiezioni reali, in modo che la gente
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possa capire, vedere, perché se ascolto dimentico, se vedono ci si rende conto dei vari
piani. Appena avremo l'inizio dei lavori e l'approvazione e i primi soldi, porteremo in
Comune tutti i disegni, i grafici, le cartografie, per vedere, perché, in questo modo, se le
persone vedono che i soldi non vengono mangiati e non vanno dispersi, si sentiranno
più motivati a fare delle donazioni. Ricordo che sia le ditte che i privati possono donare
dei soldi; man mano che vedono la realizzazione, proprio con i grafici e i disegni e tutto,
la porteremo in Comune, sarà uno dei nostri compiti, e già chiedo l'ospitalità.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Per una questione di galanteria, direi di fare parlare prima la signora Bosinco,
Presidente del comitato famigliari ospiti.
Signora BOSINCO - Presidente del Comitato Famigliari Ospiti:
Sto concludendo il mio incarico di Presidente del Comitato dei famigliari ospiti, e sono
pertanto lieta, nell'odierna occasione ufficiale, per ringraziare tutti coloro che hanno
collaborato con me in questi anni di attività, una attività in cui, il principale obiettivo è
stato salvaguardare l'attività degli ospiti attraverso il miglioramento della qualità della
loro vita in Casa di Riposo.
Già il Centro Residenziale anziani opera con quel sistema di qualità che lo
contraddistingue, e il personale in genere si attiene alle disposizioni interne che mirano
ad assicurare agli ospiti il massimo rispetto e massimo benessere.
Pur tuttavia, la presenza dei famigliari nelle varie strutture contribuisce a verificare più
da vicino, con quella maggiore sensibilità che il parente ha per il proprio famigliare
ospitato, che nulla venga trascurato.
In questo senso, quindi, i famigliari offrono un contributo che personalmente ritengo
prezioso per il costante miglioramento della qualità dei servizi, del resto sempre tenuto
nella debita considerazione dall'Amministrazione. Ma il rispetto per gli anziani si lega
anche al rispetto per il personale, che già si attiva con sensibilità affinché il soggiorno
nella struttura degli ospiti sia il migliore possibile. E quali famigliari, abbiamo sempre
tenuto conto di questo aspetto, discutendo con la direzione quanto rilevato in occasione
della nostra quotidiana presenza.
Ringrazio, quindi, la direzione e il personale, impegnati costantemente in questo
servizio, che soprattutto è un servizio di carattere sociale; ma anche il Consiglio
comunale che con questa odierna presenza testimonia l'attenzione e il coinvolgimento
con cui il mondo politico partecipa al delicato problema dell'assistenza degli anziani,
che è sempre più vicino ed avvertito dalla nostra società come un fatto culturale di
estrema rilevanza.
Porgo a tutti un augurio di buon proseguimento dei lavori e colgo l'occasione per
augurare a tutti un sereno Natale.
Signor CHINELLO - Rappresentante Associazione volontari:
Sono un volontario ospedaliero, ma siamo in Casa di Riposo, cioè sono un
rappresentante dei volontari. Cosa facciamo? Come siamo nati? Quando siamo nati?
Siamo nati in questa Casa, nella Casa di Riposo, il 9 dicembre del '90, fu il notaio
Menegatti il notaio della Casa di Riposo. Abbiamo iniziato nel '91 con il primo corso,
25 volontari, dei quali 14 subito in Casa di Riposo.
Perché in Casa di Riposo? Anzitutto devo dire una cosa, non si entra nella nostra
associazione se non si è fatto un corso di preparazione; un corso di preparazione
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prevede psicologia, prevede igiene, prevede la struttura della Casa e prevede anche la
struttura del personale, in modo che uno, quando entra, sa quello che deve fare, c'è
anche lo psichiatra molte volte che entra, perché nell'anziano abbiamo anche questi
problemi. Comunque, dopo questo corso si fanno due anni di tirocinio, quindi non si
entra ancora nell'associazione, perché desideriamo che chi entra sia una persona
preparata, sicura e che sappia quello che fa. Dopo due anni di tirocinio si entra nella
associazione.
Perché siamo entrati in Casa di Riposo? Nel 1990, la Casa di Riposo si stava aprendo al
pubblico, perché chi è anziano si ricorderà che prima di allora la Casa di Riposo era un
ghetto, era chiusa, c'erano stanzoni di 15 - 20 persone; in quel periodo, '86, '87, '88, si è
cominciato ad aprire la Casa di Riposo al pubblico, perché si credeva e si crede tuttora
che l'anziano qui non è un reietto, non è un condannato a morte, non è un lasciato lungo
la strada, è uno che fa parte della comunità, è uno che ha lavorato una vita per la
comunità e ha il diritto di essere assistito, visitato, confortato dalla comunità. Siccome
però la comunità non può intervenire, non può essere sempre presente, ecco il gruppo
dei volontari, che ogni giorno si presentano in questa Casa.
Cosa facciamo noi? Noi non siamo infermieri, non siamo operatori, siamo solamente
delle ombre, diciamo così, delle ombre che in punta di piedi camminano lungo le corsie,
prendono l'anziano, lo accompagnano, lo assistono, lo aiutano a fare movimenti, lo
portano a passeggio, parlano, cercano di rinnovare ricordi lontani, cercano di farlo
vivere, farlo vivere anche se ormai quella speranza che una volta c'era, forse oggi non
c'è più, ma anche l'anziano ha diritto a questa vita. Ecco ciò che fa il volontario, lo
accompagna, lo assiste. Ripeto, non è un infermiere, non è un operatore, è un compagno
di strada, forse negli ultimi giorni, forse fino a quando sarà l'ora... però un compagno di
strada, tutto qua.
Che operiamo nella Casa di Riposo siamo una cinquantina; quest'anno abbiamo avuto la
fortuna che sono entrati alcuni giovani, e i giovani noi desideriamo tanto, specialmente
gli anziani vedono molto volentieri i giovani, ma purtroppo i giovani studiano e
lavorano, vengono con tanta buona volontà e poi vanno. Allora, chi sono quelli che
vengono in questa associazione? Gli anziani, anziani anche noi, quelli che hanno la
pensione, quelli che sono nonni. Purtroppo questa qualità di nonni impedisce un po' la
nostra attività, perché la famiglia oggi ha bisogno anche del nonno, e molte volte il
nonno lascia l'associazione per la famiglia.
Brevemente, ancora. Quanti siamo qui? In 50. Quanti giorni facciamo? Una volta alla
settimana, 3 ore, di solito sono 3 mila, 3 mila 500 presenze all'anno, in 15 anni facciamo
conto che abbiamo fatto circa 500 mila presenze, perché poi le presenze bisogna
moltiplicarle per 3 ore che facciamo. Quindi, è un bel gruppo che lavora, è affiatato, un
gruppo costante, che dà una mano anche all'ope ratore. Questi sono i volontari di Piove
Di Sacco,
Grazie per l'attenzione, scusatemi se sono un po' emozionato, perché ho un po' di
emozione di fronte al Consiglio comunale, nel quale io ho partecipato per tantissimi
anni. Grazie anche della vostra presenza qui, che è importantissima. E vorrei dire
un'altra cosa, lo faccio come ex Consigliere comunale. Voi Consiglieri, venite qualche
volta in Casa di Riposo, venite, siete la magnifica comunità di Piove di Sacco, gli
anziani hanno piacere di vedervi. Una volta sono passato per il corridoio (parlo di molti
anni, ancora dell'85 - '86), ho dato la mano agli anziani e gli brillavano gli occhi
perché... "mi ha dato la mano, mi ha salutato!". Venite anche voi, siete responsabili un
po' della comunità, quindi cerc ate di venire a vedere come funziona questa bellissima
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struttura, che credo sia la migliore del Veneto, come personale che è eccezionale, e la
struttura altrettanto.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Ci sono richieste di intervento da parte dei Consiglieri?
CANOVA ALBERTO - Consigliere Gruppo Forza Italia:
Buona sera a tutti gli ospiti del Centro residenziale di Piove di Sacco, grazie per
l'ospitalità al Direttore dott.ssa Perin.
Ho accolto e ascoltato volentieri l'intervento della Presidente della Casa di Riposo,
dott.ssa Blundo, quando nel suo intervento diceva che tutti i Comuni della Saccisica in
qualche modo dovrebbero darsi da fare, dovrebbero intervenire per sostenere questa
situazione al Centro Residenziale. Ma io volevo cogliere anche questa occasione per
lanciare una proposta in primis all'Amministrazione comunale, alla Giunta, al Sindaco,
ed anche poi al Consiglio di Amministrazione del Centro Residenziale. La mia proposta
è questa, è da tanto che se ne parlava, oggi più che mai diventa di interesse generale:
perché non pensare ad unire le forze? Cioè unire il Centro Residenziale di Piove di
Sacco, quindi CRAUP, e quello di via Botta, nel territorio della Saccisica abbiamo una
ulteriore RSA, che è quella di Pontelongo, unire queste strutture per cercare di
razionalizzare i costi, questo sarebbe una cosa molto importante e sarebbe un obiettivo..
non è l'Amministrazione che rappresenta la mia area politica, però sarebbe un grosso
vanto per l'Amministrazione se questo si riuscisse a fare, perché avremmo anche più
forza contrattuale con tutti. Questo era l'intervento che volevo fare.
CONTE LINO - Consigliere Gruppo Margherita:
Stavo facendo vedere cosa mi ero scritto come appunto: Pontelongo. Quindi è venuta
fuori la proposta, ha fatto bene il Consigliere Canova, non ha importanza la paternità su
queste cose, non servono assolutamente a nulla, probabilmente l'abbiamo pensata un po'
in tutti questa cosa, perché sarebbe veramente un passo importante vedere che la Casa di
Riposo (chiamiamola così perché ci capiamo meglio) di Piove di Sacco e quella di
Pontelongo abbiano una Amministrazione unica, probabilmente si potrebbero fare anche
dei risparmi a livello di scala e fare anche interventi. Quindi, parlo proprio per accettare
la proposta.
Ma visto che ho preso la parola, io, avendo fatto il Sindaco, ho vissuto anche un po' di
questi problemi, ma non solo, ho fatto anche l'amministratore dell'Ospedale nel 1977,
quando allora qua c'era la Neurologia e c'era la Geriatria. E in quel periodo, non c'erano
grossi problemi per dare risposte agli anziani, perché in quel periodo gli anziani
vivevano più facilmente in casa, erano assistiti in casa, ma soprattutto nel corso degli
anni si è visto che è aumentata l'età, viviamo tutti di più, ed evid entemente poi si sono
creati i problemi. Questo per dire cosa? Per dire che quando ho visto quell'elenco dei
Comuni che sono serviti, ho fatto alcuni pensieri, ma non li dico tutti i pensieri che ho
fatto, perché? Perché è bello vedere che arrivano persone da tanti Comuni, però a me
piacerebbe, perché ho vissuto con una persona, con una amica che aveva il genitore
malato di Alzheimer, che ha fatto la domanda per la Casa di Riposo, e ha avuto qualche
difficoltà, anzi, non c'era posto, e quindi è morto in rep arto, perché non c'era posto.
Ora, siccome su questo abbiamo parlato, perché quando è stato fondato il Centro per gli
ammalati di Alzheimer, io ero tra i soci fondatori insieme al dott. Simonato, e a un ex
Sindaco di Piove di Sacco, che era l'Antonietta Dan, quando l'abbiamo fatto, perché già
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allora i famigliari ci avevano fatto presente, parlo del 1997, di quanto fosse importante
questo argomento, quindi è giusto che lo consideriamo, quindi bisogna riuscire a dare
risposte ai cittadini. Per dare risposte bisogna avere anche i mezzi. Io mi sono preso
nota del fatto che ci vogliono 8 milioni di euro per fare... 8 milioni dei euro, tutto
sommato, detti così, sembra una cifra enorme, ma non è una cifra così grande 8 milioni
di euro in una società come la nostra, una società che si deve porre il problema degli
anziani, perché ci sono le banche, perché ci sono gli enti, c'è la Regione, c'è lo Stato, su
queste cose noi dobbiamo fare le battaglie, perché intervengano, a prescindere dal
colore politico, a me non interessa che siano amici o non siano amici, su queste cose i
soldi devono essere messi a disposizione, perché per una struttura che dà risposte a
centinaia di persone, possiamo immaginare che 8 milioni di euro siano un problema?
Che dobbiamo fare un ragiona mento su 2 milioni di euro per mettere a posto l'ala est, ha
detto, e poi 6 milioni per fare cosa? Per inseguire un certificato di prevenzione incendi,
perché tanto sappiamo che quello si insegue. Quando c'era l'Ospedale, ogni volta c'era
qualcosa di nuovo da aggiungere, quindi quello sarà un inseguimento continuo. Quindi,
quello di reperire quei soldi credo che non è che perché ho detto queste parole adesso i
soldi verranno, ma queste parole vogliono sollecitare il fatto che ci sono argomenti
come gli anziani, come il problema della sanità che devono essere prioritari in questa
nostra società. Così deve essere! E lo Stato di questo si deve fare carico. Se non lo fa, è
uno Stato che non sa fare il proprio dovere e il proprio mestiere.
Ne ho approfittato per dire queste cose. Per quanto riguarda la proposta, ho visto che
anche il mio caro amico, anche lui ex Sindaco, Carlo Valerio, anche lui si era scritto
Pontelongo, quindi vediamo che è una cosa condivisa.
Vi ringrazio. Scusate per il tono di voce, ma io sono fatto così.
VALERIO CARLO - Consigliere gruppo A.N.:
Un buona sera soprattutto a voi che avete deciso di ascoltarci. Siamo riuniti a casa
vostra, per la sensibilità di chi ha deciso di proporre questo Consiglio comunale,
cerchiamo di essere più chiari possibile, di annoiarvi il meno possibile, ma la nostra
presenza qua è un atto di rispetto a voi soprattutto, quindi, quello che trattiamo questa
sera è rivolto a voi.
Questo però è anche un Consiglio comunale, e un Consiglio comunale, come ogni
struttura di rappresentanza dei cittadini, ha varie parti politiche che partecipano. Perché
questa sottolineatura? Perché, riallacciandomi agli interventi soprattutto del Consigliere
Canova e del Consigliere Lino Conte, e sono amici soprattutto, prima che Consiglieri, io
vorrei fare un passo in più. Noi abbiamo sentito dire questa sera che ci sono delle
necessità economiche per sistemare questa struttura; non basta fare l'elenco delle
necessità economiche, bisogna anche capire come fare fronte. La struttura, l'ent e ha
chiaramente detto: da soli noi non possiamo fare. E questo è un primo dato di fatto. Uno
dei percorsi da seguire sicuramente è quello dell'integrazione con Pontelongo, anche
perché credo stiano facendo una mensa, ce n'è una a Piove, quando il Comune di Piove
di Sacco esperisce la gara per avere i servizi sociali affidati a qualcuno, c'è il Comune di
Pontelongo in concorrenza; ora, a 5 chilometri di distanza, nel 2006, con i Pati e con
tutte le altre strutture che dovrebbero vedere i Comuni collaborare, questa cosa
diventa... diciamo che lascia parecchio perplessi. Al di là di questo, comunque, la
questione è anche un'altra. E qua c'è la sottolineatura politica: Lino Conte dice:
chiediamo alla Regione, chiediamo allo Stato, chiediamo alle banche, chiediamo agli
enti. Lo Stato non è fatto di Stato centrale, di Regioni e di Comuni che sono enti distanti
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fra loro, lo Stato siamo noi cittadini: il primo livello dello Stato è il Comune di Piove di
Sacco e poi il secondo livello è la Provincia di Padova, la Regione del Veneto e
quant'altro. Se questa struttura e tutte quelle simili a questa hanno bisogno di soldi per
garantire il servizio ai cittadini che via via avranno sempre più bisogno di strutture di
questo tipo, è assolutamente indispensabile che le comunità locali si facciano carico di
queste esigenze. Se il Comune di Piove di Sacco è in grado di mantenere un teatro nel
quale fa spettacoli, e questo è assolutamente positivo e deve essere proseguito; se il
Comune di Piove di Sacco è in grado di realizzare strutture perché i giovani possano
fare musica o possano fare lo skateboard, il Comune di Piove di Sacco, cioè i suoi
cittadini, devono farsi carico anche di altre cose, ma non solo il Comune di Piove di
Sacco, perché abbiamo ben visto che gli ospiti di que sta struttura sono provenienti da
tutti i Comuni del circondario. Allora, qual è la questione? La questione, secondo me è
questa (io adesso i termini tecnici di come costruire questa cosa ovviamente non li
conosco, dovrebbero essere studiati): secondo noi bisogna fare una sorta di fondazione,
costituire una struttura che sarà partecipata da tutti i Comuni, nella quale i Comuni
confluiranno delle somme, e con queste somme dovranno essere eseguite le opere.
Come? Probabilmente bisognerà chiedere alla struttur a CRAUP di vendere alcuni
edifici che verranno ceduti in proprietà alla struttura, la quale, a fronte del diritto di
proprietà su questi edifici, potrebbe per esempio finanziarne la ristrutturazione.
Ora, vedo tutti molto perplessi, ma è una idea questa, cioè, se il Comune di Piove di
Sacco, insieme al Comune di Legnaro, di Correzzola, di Cona, di Brugine, possiede
l'acquedotto, per esempio, può possedere tranquillamente una società che possegga le
strutture della Casa di Riposo. Questo non vuole dire che prima o poi andrà a
vendersele, vuole dire che se le possiede la parte pubblica, è chiaro che queste cose
resteranno sempre nella disponibilità pubblica, altrimenti è difficile immaginare che il
Comune di Piove metta nel suo bilancio 500 mila euro o 1 milione di euro da destinare
ad un ente nei confronti del quale non ha rapporti diretti. Bisogna immaginarsi nuovi
strumenti, e questi nuovi strumenti devono passare, se poi vogliamo andare a chiedere
finanziamenti anche ad altri, devono passare inevitabilmente dalla buona volontà
operativamente dimostrata, a iniziare dai Comuni; altrimenti non se ne esce. Andremo
dalla Fondazione Cassa di Risparmio a chiedere i soldi, andremo a fare i picchetti in
Regione a Venezia, ma queste cose possono in qualche modo servire alla nostra
coscienza, ma servono pochino ai fatti reali. Bisogna immaginarsi strutture nuove.
Bisogna avere un atteggiamento nuovo. Il Comune di Piove di Sacco possiede dei
terreni, che possono essere o trasformati con funzioni edilizie e quindi valere dei soldi,
oppure essere lasciati come giardini. E non andremo a definire quali sono, anche se
potremmo farlo in un'altra occasione. Allora, noi decidiamo, il Comune di Piove di
Sacco cede la volumetria che proviene da quei terreni ed usa i soldi che provengono da
questa cessione per finanziare una parte dei lavori di ristrutturazione di questa struttura,
che sarà in parte sua e questo potrà giustificare questa cosa.
Ora, ripeto, io non sono un tecnico, non so se questo sia esattamente possibile, ma credo
che le strade ci siano, e comunque sia, è la manifestazione di un sentimento come
amministratore della cosa pubblica. Bisogna che ci inventiamo sistemi nuovi e diversi
per affrontare i problemi, altrimenti ci limiteremo sempre ad andare a chiedere a
qualcuno e poi magari non avremo risposte perché questo qualcuno, cioè gli altri enti,
sono comunque in difficoltà economica perché devono occuparsi di tante altre cose,
allora partiamo noi, ma non noi solo Piove di Sacco, questa è una cosa che deve essere
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vostra, affrontata, valutata ed approfondita da tutte le Amministrazioni locali che
afferiscono a questo territorio.
Grazie per l'attenzione ed auguri naturalmente di buon Natale a tutti voi.
FAGGIAN IVO – Membro CdA C.R.A.U.P. di Piove di Sacco:
Ringrazio il Consiglio comunale che ci permette questa sera di parlare del problema
della Casa di Riposo. Dico del problema perché, da quanto esposto sia dal Presidente e
sia dal Direttore, per quanto invece riguarda la struttura nell'insieme dei servizi che
vengono erogati, su questo credo che si possa dare dell'eccellenza, e mi fermo qua,
perché le cose sono state spiegate.
Parlo del problema. A me è stato chiesto un anno fa di entrare a fare parte del Consiglio.
Sapevo di entrare in una struttura che era appena stata ultimata, che era quella di via
Botta, conoscevo questa struttura e sapevo che sostanzialmente era una struttura idonea,
sapevo anche che c'era un problema dell'ala est, e mi sono detto: ma quali saranno mai i
problemi per risolvere e ristrutturare una piccola parte di un complesso così importante?
Il problema poi non era così, perché mano a mano che andavamo avanti, che
conoscevamo e che abbiamo affrontato i problemi, è venuto fuori il problema di questa
struttura. Il problema di questa struttura, come vi è stato spiegato, non è un problema di
ala est ma è un problema nel suo insieme. Allora, quando è venuto avanti il progetto,
come Consiglio di Amministrazione, abbiamo detto sì, il progetto ci va bene, perché
sostanzialmente il progetto ci diceva una cosa sola: mettiamo le mani su un progetto
complessivo e definitivo, perché altrimenti, se mettevamo mano ancora una volta all'ala
est, fra qualche anno avremmo dovuto, per i motivi che vi erano stati esposti, ritornare
ancora su tutte le strutture. Ma il problema dei problemi, all'interno del nostro
Consiglio, e ringrazio proprio il Consiglio comunale perché finalmente possiamo
portare fuori dalla Casa di Riposo, al Consiglio comunale e dal Consiglio comunale
ufficialmente nel territorio del Piovese che la questione è molto più grande. E` vero che
l'ex Sindaco di Piove ci diceva non è una questione di soldi, come lo diceva l'altro ex
Sindaco Lino Conte, ma per noi, 8 milioni di euro in quel momento ci hanno veramente
spaventati, e tanto! Il problema ci ha spaventati sostanzialmente per un duplice motivo,
primo perché c'era la disponibilità solo di una piccola parte da un punto di vista
economico; secondo, perché cominciare a lavorare a stralci vuole dire che forse fra dieci
anni saremo ancora qua a ricostruire il Centro Residenziale CRAUP di Piove di Sacco.
Allora, se è vero che il problema è così sentito, se è vero che il problema può essere
risolto, se è vero che il problema è della comunità, se è vero che il problema è di tutti
noi, io credo che allora, insieme dobbiamo lavorare soprattutto per due questioni, primo
per portare a norma tutta la struttura, secondo per portarla a norma più velocemente
possibile, perché i problemi che nasceranno dallo spostamento degli anziani da una
parte all'altra della strut tura, oltre a creare un problema di disorientamento, perché da
tanti anni abituati a vivere in una parte specifica della Casa di Riposo, e domani trovarsi
qua e poi ritornare da un'altra parte, crea degli scompensi di non poco conto.
Allora credo che sia necessario che tutti insieme, Casa di Riposo, ente, U.S.L. e quanti
più soggetti riusciamo a mettere insieme, dobbiamo lavorare sia perché possiamo
trovare le somme che necessitano, ma soprattutto per fare sì che i lavori, una volta che
saranno cominciati, possano terminare nel più breve tempo possibile.
Entro su una seconda questione molto di passaggio. E` vero che possiamo mettere
insieme le Amministrazioni di Piove di Sacco, di Pontelongo, operiamo anche
nell'U.S.L. 13 ad esempio, ma io non la vedo qua solo una questione economica, la vedo
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più una questione culturale, perché mettersi insieme vuole dire fare tutti lo stesso
identico lavoro sullo stesso territorio, lavorando in maniera disgiunta ognuno va avanti
con progetti propri. Allora la vedo proprio una questione culturale, la vedo anche una
questione politica, e soprattutto anche scientifica.
BATTISTELLO LINO - Consigliere Gruppo Margherita:
So che gli ospiti si stanno stancando, per cui io sarò breve.
Una facile battuta. Che due ex Sindaci dicano che i Comuni sono disponibili a fare
fronte alla ristrutturazione, è comprensibile, bisogna sentire cosa dice l'attuale Sindaco,
visti i fondi di cassa del Comune e viste le Finanziarie come vanno, perché se va bene ci
aumenteranno le tasse per fare fronte ai problemi del paese. Questo non vuole dire che
io sia pessimista nei confronti di una ristrutturazione che con varie iniziative si può
affrontare, volevo soltanto fare due riflessioni. Si deve per forza riaffrontare una
ristrutturazione di questa RSA, perché tale si chiama, perché è una delle RSA che dà
valore all'Ospedale e viceversa; è una situazione socio sanitaria che è invidiabile nei
confronti di tutti gli altri Ospedali e a tutti gli altri Distretti socio sanitari.
Parlando di Distretti socio sanitari, la seconda riflessione. E` incomprensibile come noi
siamo organizzati come sanità in un Distretto, dove c'è una RSA, che è quella di
Pontelongo, che fa parte di un'altra entità, come mai? Non è prevedibile, per la
continuità terapeutica assistenzia le, che si debba parlare con più di interprete: meno ce
ne sono, meno confusione si fa. Questo è il motivo per cui bisogna ristrutturare questa e
per cui è valida l'idea - e qui mi associo - di inglobare anche in futuro la RSA di
Pontelongo.
Ultimo concetto. E` utile ristrutturarla perché c'è un problema fondamentale: gli anziani,
l'avete detto tutti, aumentano, aumenta l'età ed aumenta il periodo di disabilità,
purtroppo, per cui le RSA servono per questo. Il fenomeno badanti si sta drasticamente,
e alcuni studi lo hanno evidenziato, riducendo, per cui le RSA saranno sempre più
oberate di ospiti che non trovano posto. Le badanti si stanno sindacalizzando, in sintesi,
e costano più che una RSA, e danno meno sicurezza, sono d'accordo.
L'ultimo concetto. Ho visto anch'io la lista di tutti i paesi, non voglio fare la solita
diatriba con Chioggia, non voglio fare campanilismi, ma chi sovrintende da parte del
Comune alla assegnazione dei posti? Uno? No! Dovrebbe esserci anche il Comune
dentro nel Distretto a dire la sua per l'assegnazione dei posti. Deve diventare questa una
operabilità costante, perché noi siamo nella situazione che io ho un paziente da sei mesi
ricoverato in Geriatria perché non trova posto in Casa di Riposo, ed è di questo paese;
mentre ci sono 15 pazienti da Chioggia e tanti altri da altri posti. Mi spiegate come
funziona la cosa, e come si può ovviare? Un paziente in ospedale costa 450 euro al
giorno, e li paghiamo tutti noi.
RANZATO ANTONIETTA - Consigliere Gruppo D.S.:
Buona sera a tutti, e grazie. Anch'io sarò breve, data l'ora, che penso è tarda per molti
ospiti.
Grazie per gli interventi, condivido sicuramente gli interventi dei Consiglieri, però
penso appunto che queste proposte che sono emerse, queste richieste meritano anche un
tavo lo di approfondimento anche in ulteriori sedi. Anch'io invito il Sindaco all'interno
della Conferenza dei Sindaci a trovare appunto le collaborazioni con i Comuni e le
strade che si riterranno più opportune. Volevo però riportare l'attenzione anche su un
altro aspetto, il maestro Chinello ci ha dato l'opportunità, quando ha presentato l'Avo e
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l'azione dei volontari, che condivido e quindi grazie anche per l'invito fatto a noi
Consiglieri di essere a volte anche presenti e di incontrare i nostri nonni. L'attenzione
potrebbe essere rivolta, e mi rivolgo alla Direttrice, magari ad avere anche delle azioni
con le scuole, con i ragazzi, dalle elementari alle superiori, e magari ci impegnamo
anche noi all'interno delle nostre Commissioni, la Commissione dei servizi, della
cultura, della scuola, a potere appunto condividere dei progetti, proprio perché penso sia
importante anche raccogliere la ricchezza che viene data dai nostri nonni, dai nostri
ospiti.
Grazie veramente anche per la presentazione dei servizi, per noi Consiglieri molto bella,
molto approfondita, che cercheremo sicuramente di approfondire ancora.
SIVIERO RITA – Membro CdA C.R.A.U.P. di Piove di Sacco:
Anch'io volevo ringraziare il Consiglio e il Sindaco che sono venuti in Casa di Riposo, e
per me che sono entrata nel Consiglio di Amministrazione quest'anno, è stata una
sorpresa veramente molto gradita vedere questa struttura come è gestita, l'efficienza che
c'è, la ricchezza che ha Piove di Sacco in questa struttura, dove mia madre tanti anni fa è
morta proprio di Alzheimer, adesso è tutta un'altra vita quella che fanno gli ospiti, come
qualità, come assistenza, come motilità, sotto tantissimi aspetti, proprio sembra
completamente un'altra vita.
Per questo, proprio, credo valga la pena di investire risorse, tempo ed energie nel
migliorare questa struttura di Piove di Sacco, è veramente la ricchezza, anche perché ci
sono tanti anziani, ed è una cosa detta mille volte questa sera, però dobbiamo tenerne
conto.
Mi riallaccio anche a quello che ha detto il dott. Battistello, ad esempio in altre strutture,
come a Conselve, mi sembra che facciano proprio una scelta di appartenenza alla
struttura stessa, alla zona locale, e perciò anche questa veramente è una idea da non
tralasciare.
Mi ha molto anche dato coraggio sentire i Consiglieri prof. Conte e dott. Valerio che
sembra che avere i soldi sia tutto sommato abbastanza facile; noi come Consiglio di
Amministrazione speriamo di potere portare avanti il primo stralcio, questa è una cosa
importante secondo noi. Lo studio globale è molto bello, impegnativo, però veramente
ne vale la pena e sarà una cosa completa, impegnativa però, dal punto di vista
economico mi sembra parecchio...
[vuoto per cambio audiocassetta]
CROSTA MARIO - Sindaco:
Credo che ancor più che altre volte, questa sera, più che di chiudere si tratti di aprire una
discussione, ma più che una discussione, un tavolo di lavoro che operativamente vada
ad individuare delle ipotesi per affrontare la questione.
Dico già, credo molto poco a soluzioni che vadano nel senso di dire: qui viene solo
qualcuno, e qualcun'altro se resta a casa sua è meglio. Queste soluzioni qua,
francamente... anche perché magari abbiamo visto la rappresentazione di Comuni di
provenienza degli ospiti, ma magari qualcuno arriva da Albignasego perché ha i figli
qua, o ci sono anche situazioni di questa natura, per cui gli anziani non sono un
problema, gli anziani sono una opportunità, come mi ha fatto piacere sentirlo l'ho detto
anche io, è emerso in più di qualche intervento, proprio per il rispetto, per il
riconoscimento che dobbiamo loro, deve essere loro garantita l'assistenza e deve essere
garantito il servizio necessario.
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Poi sta a chi ha compiti di governo andare a definire le soluzioni tecniche, le soluzioni
operative, ma io credo che partite dal dire ognuno stia a casa propria, io penso che
facciamo gran poca strada. Per cui c'è una questione che deve essere affrontata nel suo
complesso, con senso di responsabilità.
Per quanto riguarda il rapporto tra Case di Riposo, per altro, è stato detto, ma proprio
adesso, contestualmente, è in corso una assemblea di APGA, la società che gestisce
l'acquedotto, perché questa sera parliamo di anziani ma dall'altra parte
contemporaneamente si sta parlando di acqua, che non è un bene volutuario, è un bene
indispensabile ed essenziale per la vita, e mi auguro che anche qui si arrivi quanto prima
a delle soluzioni che vanno a rendere sinergico il rapporto tra enti diversi, perché avere
una serie di strutture che vanno un po' per i fatti loro, con Consigli di Amministrazione,
con tecnici, con strutture di tutti i tipi e nature varie, è solo e soltanto una spendita di
risorse, per cui io credo che poi alla fine, se effettivamente ci fosse la volontà e ci fosse
il mirare alla soluzione dei problemi, le risorse ci sono, anche proprio quello che diceva
prima il Consigliere Battistello, costa sicuramente molto ma molto di più avere una
degenza in ospedale piuttosto che avere una degenza in una struttura come questa. Per
cui, ancorché, ripeto, sia necessario e sia indispensabile tenere sempre presente come
principio ispiratore della nostra azione il riconoscimento e il rispetto che dobbiamo
avere verso gli anziani, ma anche portare la cosa sotto il profilo economico, agire in un
determinato modo, sicuramente ci sono dei benefici.
Detto questo, la Presidente Blundo qualche settimana fa ha incontrato i vertici della
Casa di Riposo di Pontelongo, con l'Assessore Contran, con cui seguiamo queste cose, e
più volte la questione è stata affrontata, e non nascondo che ci sono certe resistenze. Il
fatto che ci siano resistenze non significa abbandonare o non percorrere questa strada,
perché io penso sia una strada che va assolutamente percorsa. Però io credo anche,
siccome queste strutture nascono anche con il contributo di enti che sono sopra il
Comune, anche qua, allora, perché non pensare a farci promotori di una proposta di
legge, perché dove le persone non ci arrivano per convinzione, che ci arrivino per
costrizione, tutti quanti, perché magari oggi diciamo di qualcun altro, ma dobbiamo
anche arrivare a fare sì che ci siano, perché poi da parte della Regione, da parte del
Governo centrale, nel momento in cui si va a risolvere tutto quanto con dei parametri,
per cui un territorio deve avere certi posti letto, un territorio deve avere certi.. ti finanzio
quello là, di più, oltre a quello non te lo finanzio; allora capite che poi è evidente che c'è
il forte rischio che le strutture... come veniva ricordato prima, perché tutto sommato il
bilancio di una struttura come la Casa di Riposo è molto semplice, perché i costi li devi
parametrare alle rette o viceversa le rette le parametri ai costi. Alla fine qualcuno che
paga c'è, non è completamente vero che il Comune non intervenga rispetto alla Casa di
Riposo, è vero che non interviene direttamente, però interviene in maniera sostanziosa a
sostenere le integrazioni delle rette degli ospiti che non hanno la possibilità di pagarle
completamente.
Per cui io credo che questo sia veramente un argomento che merita di essere
approfondito, ma che merita di essere approfondito anche in maniera molto pragmatica,
al di là di qualsiasi tipo di appartenenza. Per cui la proposta che faccio è che la
Commissione consiliare che si occupa dei servizi sociali possa... sicuramente il
passaggio in Conferenza dei Sindaci lo faremo, il problema è appunto trovare i
contributi che già i Comuni danno per le quote sociali, ma il passaggio in Conferenza
dei Sindaci non è un problema; pero ritengo sia importante anche dare un mandato alla
Commissione consigliare che si occupa dei servizi sociali, magari aperta anche a tutti i
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Consiglieri e alle Consigliere di buona volontà che vogliono approfondire la questione
ed assieme anche ai rappresentanti della Casa di Riposo, per andare concretamente a
vedere le questioni e a fare le proposte, tanto sotto il profilo operativo diretto, per
quanto riguarda il rapporto tra il Comune di Piove di Sacco e i Comuni della Saccisica,
e la Casa di Riposo, quanto anche... perché io credo che nostro dovere sia anche questo,
andare a fare sì che le normative vadano in un certo senso, e sia il senso di dare risposta
a servizi sacrosanti dei nostri concittadini e siano anche dare economicità nell'offerta di
questo tipo di servizio. Abbiamo un modello di welfare che probabilmente non funziona
più, che deve essere rivisto, questo non significa che l'offerta in termini di servizi
sociali, di servizi assistenziali debba rispondere solo a criteri economici, perché questo
evidentemente sarebbe la fine. Per cui, anche qua, andare a fare una considerazione su
come le risorse pubbliche vengono destinate su strutture pubbliche piuttosto che su
strutture private, vedere magari come può essere diversamente ripartita la somma
complessiva di risorse che vengono destinate per il sociale, penso sia anche questa una
riflessione che deve essere fatta.
Per cui, chiudo dicendo... credo sia appunto necessario chiudere non tanto con una
chiusura ma con una apertura nei termini che proponeva, in termini molto concreti,
attivando tutte le forze che possono essere coinvolte in un progetto di questa natura,
nuovamente ringrazio tanto chi ha provocato la convocazione di questo Consiglio
comunale, ringrazio i Consiglieri di Amministrazione, ringrazio la Direttrice e
soprattutto ringrazio chi opera all'interno della struttura in maniera continuativa, chi lo
fa in termini di volontariato, chi lo fa anche con il servizio civile, che è un'altra
espressione fortemente significativa, di come possa esserci una forte valenza anche fra
chi ha una certa ispirazione e certi valori di fondo da mettere al servizio del bene
comune.
Ormai non sono più rimasti, ma il saluto principale va agli ospiti che a quest'ora,
giustamente, per i propri ritmi di vita, sono già a cena, per cui, tramite i rappresentanti
dell'ente chiedo che si facciano portavoce di estendere innanzitutto tra di noi ma anche a
loro un ringraziamento e un augurio per le ormai prossime festività natalizie e di fine
anno.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Ha chiesto brevemente la parola la dott.ssa Perin.
DOTT.SSA PERIN EMANUELA - Direttrice C.R.A.U.P. di Piove di Sacco:
Molto brevemente, vista l'ora tarda.
A proposito di sinergie, a proposito di servizio civile, questa non è la sede, però credo
che sia giusto dirvi che la Casa di Riposo vorrebbe avviare con il Comune di Piove di
Sacco dei progetti comuni per quanto riguarda il volontariato del servizio civile.
Avevamo presentato quest'anno due progetti importanti, uno nell'area educativa e uno
nell'area più socio assistenziale, i progetti sono stati approvati a livello nazionale, ma
non finanziati, vista la grande quantità di richieste. Abbiamo, quindi, la necessità di
aumentare il punteggio che otteniamo nella presentazione dei nostri progetti, e
presentare dei progetti comuni con un altro ente, come può essere appunto il Comune,
potrebbe portarci al risultato che vogliamo.
Poi volevo brevemente rispondere al Consigliere prof. Conte. Mi dispiace, non so in che
epoca sia successo che quella persona anziana non è riuscita ad entrare in tempo utile;
ora i tempi di attesa sono assolutamente accettabili. Volevo ricordare, comunque, che il
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principio della graduatoria unica fa preferire l'ingresso di persone in base a criteri di
emergenza sociale e sanitaria, e questo ha molto attenuato la possibilità di dare la
preferenza ai residenti. Questo è un dato di fatto ed è un dato normativo. Poi, per il
resto, ovviamente, sui rapporti con l'U.S.L. e il Comune, queste sono cose che escono
dall'aspetto tecnico.
Volevo infine ringraziarvi per la vostra presenza e per la proficua discussione. Faccio
gli auguri a voi e alle vostre famiglie, e in particolare al dott. Contino, che mi ero
dimenticata di salutare all'inizio.
TORMENA CLAUDIO - Presidente del Consiglio comunale:
Non essendoci altre richieste di intervento, dichiaro chiusa l'odierna seduta, auguro a
tutti una buona serata e soprattutto, visto che ormai è l'ultimo Consiglio dell'anno,
estendo a tutti i Consiglieri, a tutta l'Amministrazione, gli auguri per un Santo Natale e
per un nuovo anno.
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