Programma di Intervento

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Programma di Intervento
Comune di Roè Volciano
Comune di Villanuova sul Clisi
Comune di Vobarno
COMUNE DI ROÈ VOLCIANO
COMUNE DI VILLANUOVA SUL CLISI
COMUNE DI VOBARNO
Provincia di Brescia
PROGRAMMA DI INTERVENTO
“DISTRETTO INTERCOMUNALE DEL COMMERCIO DEL MEDIO CHIESE: COMUNI
DI ROÉ VOLCIANO, VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO”
Giugno 2011
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SOMMARIO
PARTE 1 – PRESUPPOSTI PROGETTUALI ................................................................................... 3
1. TERRITORIO, MARKETING E RUOLO DEL COMMERCIO: I DISTRETTI COME STRUMENTO
DI SVILUPPO LOCALE ........................................................................................................... 3
1.1 Metodologia ........................................................................................................................ 5
1.2 Concertazione a livello locale: perché un distretto del commercio a Roè Volciano,
Villanuova sul Clisi e Vobarno ............................................................................................. 6
2. ANALISI CONTESTO DI RIFERIMENTO ................................................................................. 8
3. CONCLUSIONI: BASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO ............................................ 32
PARTE 2 – LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO: DALLA STRATEGIA ALLA
PROPOSTA DI DISTRETTO DIFFUSO DI RILEVANZA INTERCOMUNALE NEI COMUNI DI ROE’
VOLCIANO – VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO ................................................................. 33
4. GRUPPO DI INDIRIZZO ....................................................................................................... 33
5. ANALISI DEGLI ATTORI CHIAVE E COSTRUZIONE PARTENARIATO .................................... 35
5.1 Partenariato costituito ...................................................................................................... 35
6. DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DEL DISTRETTO .............................................................. 37
6.1 Indagine conoscitiva .......................................................................................................... 37
6.2 Esiti dell’indagine .............................................................................................................. 39
6.3 Fase di analisi .................................................................................................................... 47
6.4 Fase di Formulazione ........................................................................................................ 51
6.5 Quadro logico di Progetto ................................................................................................. 55
PARTE 3 – DESCRIZIONE PROGRAMMA DEL DISTRETTO ....................................................... 56
7. VISION DEL “DISTRETTO INTERCOMUNALE DEL COMMERCIO DEL MEDIO CHIESE:
COMUNI DI ROÉ VOLCIANO, VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO” ................................. 56
8. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI ..................................................................................... 58
9. QUADRI ECONOMICI COMPLESSIVI .................................................................................. 78
10. GOVERNANCE.................................................................................................................... 81
11. MONITORAGGIO, RISULTATI ATTESI E INDICATORI .......................................................... 83
12. CRONOPROGRAMMA........................................................................................................ 88
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PARTE 1 – PRESUPPOSTI PROGETTUALI
1.
TERRITORIO, MARKETING E RUOLO DEL COMMERCIO: I DISTRETTI COME STRUMENTO
DI SVILUPPO LOCALE
La letteratura di settore è alla base dell’analisi che conduce all’idea e successivamente
alla richiesta di individuazione di un Distretto.
Il territorio può essere interpretato come un sistema costituito da un insieme di attori e
di risorse, sede di attività e di relazioni, e guidato dal sub-sistema costituito dal “sistema
di governo”. Oltre che dalla dimensione spaziale, un territorio è caratterizzato anche da
una dimensione temporale in considerazione del fatto che le sue componenti
fondamentali (attori, risorse, attività, relazioni) si manifestano in modo dinamico 1.
In quanto entità che evolve, il territorio può essere quindi considerato un “sistema
vivente”2, che deve quindi creare, mantenere e rafforzare le condizioni utili per
svilupparsi secondo principi di sostenibilità, con una gestione delle risorse che tenga
conto sia delle necessità presenti che di quelle future.
Al territorio viene riconosciuta una nuova centralità nelle dinamiche produttive: da
contenitore diviene accumulatore. E’ uno spazio relazionale, complesso, unico e
difficilmente imitabile3.
In quest’ottica la capacità competitiva di un sistema territoriale può essere definita
come quella capacità di:
 creare o acquisire nel proprio ambito i fattori materiali e immateriali rilevanti
per realizzare nel modo migliore un definito progetto di sviluppo locale
sostenibile;
 assicurare a tali fattori le migliori condizioni ambientali per il loro sviluppo e
l’esplicitazione del potenziale positivo del territorio stesso.
La capacità competitiva di un sistema territoriale è dunque la sintesi di una capacità di
attrazione al suo interno delle fonti di determinate risorse e della capacità di
metabolizzazione di queste risorse a vantaggio degli stessi attori che fanno parte del
territorio e che con le loro azioni ne determinano l’evoluzione fisiologica.
All’interno di questa prospettiva il marketing territoriale costituisce un riferimento
importante per le politiche di sviluppo locale. In primo luogo dal punto di vista
metodologico, in quanto i principi di orientamento dell’offerta territoriale alla
soddisfazione delle aspettative della domanda, all’integrazione delle politiche territoriali
con la comunicazione e alla distribuzione della sua offerta sono principi che migliorano
l’efficacia delle azioni per lo sviluppo locale.
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Matteo G. Garoli, “Il marketing territoriale” – Franco Angeli
C.M. Golinelli, 2002
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Rullani, 1999
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In secondo luogo, dal punto di vista operativo nel collegare al meglio l’offerta territoriale
alla sua domanda, il marketing tende ad assumere esso stesso un ruolo attivo nelle
politiche di crescita locale, capace di innestare a livello locale un vero e proprio processo
di sviluppo.
Sulla base di questi logiche si inserisce la scelta di Regione Lombardia di attivare un
processo di valorizzazione e di sviluppo del commercio sul territorio lombardo,
mediante lo strumento strategico del “Distretto del Commercio” (in particolare con il
“Distretti Diffusi di Rilevanza Intercomunale”), definito come “l’ambito di livello
infracomunale, comunale o sovra comunale nel quale i cittadini, le imprese e le
formazioni sociali liberamente aggregati sono in grado di fare del commercio il fattore di
integrazione e valorizzazione di tutte le risorse di cui dispone il territorio, per
accrescerne l’attrattività , rigenerare il tessuto urbano e sostenere la competitività delle
sue polarità commerciali”4.
Tale definizione contiene gli aspetti rilevanti che rappresentano le colonne su cui
intende reggersi il progetto di Distretto Diffuso tra i Comuni di Gargnano, Tignale e
Valvestino.
Il primo aspetto riguarda il coinvolgimento di Comuni e di Associazioni rappresentative
del commercio, nel ruolo di soggetti di riferimento nella realizzazione di programmi
integrati finalizzati alla valorizzazione del commercio.
Il secondo aspetto attiene alla consapevolezza dei promotori che il commercio debba
svolgere il ruolo di agente di integrazione di uno sviluppo più vasto del territorio capace
di individuare la vocazione economica dell’area rispetto alle preferenze della società
locale e di rafforzare parallelamente un processo identitario a livello di comunità.
Il secondo aspetto riguarda il metodo di lavoro utilizzato nella predisposizione del
Progetto e che vuole rappresentare il modus operandi del Distretto, vale a dire la
condivisione tra i soggetti pubblici e privati dell’iniziativa che “essere un distretto” prima ancora di rappresentare un’entità logicamente e razionalmente definita - significa
riconoscere l’interdipendenza delle proprie azioni e operare per implementare soluzioni
su obiettivi di sviluppo condiviso a livello di area.
L’importanza del Distretto del Commercio deve essere vista non tanto solo in funzione
della capacità di agire come meccanismo di valorizzazione e di promozione del
commercio locale, quanto nel rappresentare uno strumento capace di riconciliare lo
sviluppo del territorio.
Ed è questa la prospettiva con cui si è ideato e costruito il “Distretto del commercio dei
borghi Dell’alto Lago di Garda – Sub area Gargnano, Tignale, Valvestino”.
La mission del Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale è da inquadrare rapportando
le iniziative commerciali ad un generale sviluppo territoriale dell’area, declinando gli
obiettivi lungo due direttrici:
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Allegato A d.g.r. 10397 del 28 ottobre 2009 «Modalità per l’individuazione degli ambiti territoriali
“Distretti del commercio”.
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

la prima è quella della crescita di una rete di offerta commerciale, che in talune
realtà passa attraverso una vera e propria ricostituzione di un minimo di attività
a servizio della popolazione residente, quale premessa per ridare un “centro” e
un’identità ai comuni coinvolti e a chi ci vive;
la seconda è quella legata soprattutto alla vocazione turistica dell’area, laddove
il turismo a seconda della diverse situazioni locali può giocare il ruolo di
moltiplicatore del commercio (area a vocazione turistica).
1.1 Metodologia
Per evitare errate interpretazioni, anche all’interno del gruppo di lavoro si è inteso
chiarire cosa si dovesse intendere per Programma di Intervento.
Si fa pertanto riferimento ad una nozione di Programma che si distingue da quella
della realizzazione di un opera o da un insieme di azioni finalizzate al
raggiungimento di un obiettivo non connesso ad altre strategie o non orientato al
futuro. Si è deciso di intendere il programma come l’introduzione di un
miglioramento della realtà dei soggetti beneficiari in un tempo determinato ed in
una prospettiva di medio-lungo periodo.
A questo punto si introduce una precisazione metodologica che chiarisce il percorso
seguito nella definizione del Distretto del Commercio.
Le fasi operative sono state le seguenti:
 Concertazione a livello sovracomunale e intercomunale;
 Studio del contesto di riferimento;
 Analisi, declinata in:
- analisi degli attori chiave e costruzione partenariato;
- analisi dei problemi;
- analisi degli obiettivi;
- analisi e formulazione delle strategie;
 Piano delle azioni e degli interventi.
Le attività sono attuate e gestite da un Gruppo di Indirizzo appositamente costituito
(per la descrizione si veda al capitolo 1. della Parte 2).
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1.2 Concertazione a livello locale: perché un distretto del commercio a Roè Volciano,
Villanuova sul Clisi e Vobarno
L’idea di Distretto si inquadra in una programmazione sovracomunale tesa allo
sviluppo ed alla rivitalizzazione dei principali settori economici e sociali, tra cui per
l’appunto il commercio, oltre che settori integrati e trasversali, quali l’artigianato
locale ed il turismo.
Questi ambiti sono oggetto di un processo di concertazione a livello di Comuni del
“Medio Chiese”, che è stato funzionale all’individuazione di possibili aggregazioni
nell’area.
Tra queste, in particolare, sono scaturite le intenzioni comuni delle
Amministrazioni Pubbliche di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno, per la
costituzione di un Distretto del Commercio a sostegno dei negozi di vicinato
caratterizzati da fragilità della rete commerciale.
I tre Comuni evidenziano alcune caratteristiche socio-economiche affini:
 forte antropizzazione nel capoluogo, caratterizzato da un buon livello di servizi
ed un’adeguata rete distributiva;
 elevata numerosità di borghi-frazioni all’interno del proprio territorio
comunale, interessati da fenomeni di spopolamento avvenuti negli ultimi
decenni, con una progressiva contrazione dei servizi essenziali: la posta, i
trasporti, la farmacia, l’edicola, ecc. e, di conseguenza, con una crisi assai
acuta degli esercizi commerciali di vicinato.
Il commercio in questi Comuni sta attraversando una grave crisi sia a causa della
presenza della distribuzione organizzata (già a partire dalla “media”), sia per i
processi di spopolamento e di disagio abitativo che si evidenziano da alcuni anni.
Tale situazione non garantisce un ritorno economico sufficientemente
remunerativo a quanti operano nelle località montane più disagiate.
La conseguenza è la progressiva estinzione degli esercizi commerciali di vicinato che
in queste aree assolvono ad una fondamentale funzione sociale, sia attraverso la
fornitura di molteplici servizi sia come centri di aggregazione. In queste aree la
chiusura del negozio alimentare o del punto vendita multi-merceologico, è
particolarmente avvertita da una popolazione prevalentemente anziana, con poca
mobilità ed autonomia.
Le caratteristiche descritte in sintesi costituiscono la base per l’avvio dell’indagine
approfondita del territorio e del contesto di inserimento del Distretto Diffuso del
Commercio, che sono di seguito trattate.
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Il territorio dei Comuni del Distretto è evidenziato nelle illustrazioni seguenti.
Il Distretto di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno è inquadrato
geograficamente nell’area est della Provincia di Brescia.
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2.
ANALISI CONTESTO DI RIFERIMENTO
I Comuni di Roè Vociano, Villanuova sul Clisi e Vobarno sono collocati geograficamente
all’interno della media Vallesabbia: il territorio è caratterizzato da una morfologia
estremamente diversificata, che trova il suo indiscutibile fascino proprio in quel mutare
dolce, graduale, raramente brusco e comunque sempre armonico; ne consegue una
varietà e vivacità sia nella flora che nella fauna, oltre che nelle risorse minerarie.
La Valle Sabbia ha avuto un ruolo significativo nel contesto del territorio provinciale: è
posta infaatti nella parte orientale della Lombardia, vicino al Veneto e al Trentino,
aperta verso la pianura nella zona di Gavardo, comunicante con il lago di Garda a
Tormini e poi, attraverso la Valvestino con Gargnano e Tignale porta verso il Trentino ed
il mondo nordico, con numerosi ed agevoli passi verso la media ed alta Valle Trompia,
unita alla Valle Camonica a Crocedomini. Nello specifico si entra nella Valle Sabbia,
percorrendo la strada statale che da Brescia porta verso al Lago di Garda ed il Trentino
Alto Adige, con i Comuni di Serle e Paitone. Proseguendo, si percorrono i Comuni di
Gavardo e Villanuova sino ai Tormini. Qui, la strada si biforca: a destra si raggiunge Salò
e la sponda gardesana, a sinistra con il Comune di Roé Volciano, ha inizio la Valle Sabbia
storica.
La strada di fondovalle porta al Comune di Vobarno, dove il paesaggio muta
rapidamente.
Continuando sul lato destro della valle, sorge il Comune di Sabbio Chiese, mentre sul
lato opposto, si estende la cosiddetta Conca d’Oro, che ospita i Comuni di Preseglie,
Odolo, Agnosine e Bione.
Poco più avanti, da Sabbio Chiese, si incontra il Comune di Barghe, da dove è possibile
raggiungere il Comune di Provaglio Valle Sabbia.
Procedendo verso Nord, le cime si fanno più aspre ed il paesaggio più montano. La
maestosa Corna Blacca con i suoi 2006 m. di altezza domina i borghi che fan corona a
Vestone, il Comune che ospita la sede della Comunità Montana. Da qui, dipartono ben
quattro valli laterali segnate da altrettanti corsi d’acqua: il Savallese con il torrente di
Nozza, i pendii di Pertica Alta e Pertica Bassa con i corsi del Tovere e del Degnane, ed il
territorio di Treviso Bresciano, bagnato dal Gorgone.
Salendo verso Lavenone, si scopre il Lago d’Idro, anticamente detto Eridio. Dal Comune
di Idro si raggiungono i Comuni di Treviso Bresciano e Capovalle, mentre sulla sponda
occidentale sorge il Comune di Anfo.
Più a Nord si colloca Ponte Caffaro, il borgo che separa il territorio bresciano da quello
trentino e dove il fiume Chiese sfocia nel lago. Qui, nella Valle del Caffaro, che ospita il
centro suggestivo di Bagolino, vengono rivolti ammirazione e interesse.
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Comune di Roè Volciano – Aspetti storici
Il territorio di Roè Volciano è di una singolarità unica: è contemporaneamente terra di
valle, di lago e di collina. Fa parte indiscussa della bellezza naturale del Benaco, esaltata
da innumerevoli poeti che evidenziano il caratteristico degradare dolce e lento delle
colline in un grande anfiteatro.
Il grande poeta-umanista Jacopo Bonfadio nato a Gazzane agli inizi del 1500 esalta le
bellezze e le forme dei monti che circondano il lago. Così, anche altri di fama, come
Bongianni Grattarolo, storico, vissuto nel 1500, autore della "Historia della Riviera di
Salò", dove sono descritti paesaggi bucolici del territorio di Volciano. La storia, quindi,
del comune di Roè Volciano si inserisce nel contesto piu' vario della storia del Garda e
della Valsabbia. Testimonianze di insediamenti abitativi le abbiamo fin dalla preistoria
assieme a ritrovamenti d'epoca romana, periodo in cui la Valsabbia segnava il confine
d'Italia. In epoca feudale, dopo la dominazione longobarda, la maggior parte dei territori
della Valle diventa parte di feudi ecclesiastici (sotto la giurisdizione del Vescovo, o di
monasteri), e solo alcuni (es Lodrone), appartengono alla feudalita' laica. Questo aspetto
e' importante perchè la giurisdizione ecclesiastica (particolarmente quella del Vescovo)
non rivendica particolari controlli. Anzi, favorisce lo sviluppo del pagus (villaggio)
romano alla plebs (pieve), dove la chiesa diventa il centro non solo religioso, ma anche
politico ed amministrativo della comunità. In essa gli uomini non godono del diritto di
libertà, ma godono di alcuni diritti di proprietà e di alcuni privilegi: eleggono i propri
rappresentanti con il compito di amministrare la comunità all'interno e di rappresentarla
nei rapporti con le autorità feudali (Vescovo, Priore, nobili). La pieve, dunque, che
costituì la base della posteriore comunità di valle fino alla costituzione della Signoria dei
Malatesta (1404), godeva di particolari diritti civili e aveva anche un esercito proprio
che, tuttavia, era imposto da vincoli di vassallaggio ed i cui capi non erano scelti da
consociati (gli abitanti del Comune) ma dalla nobiltà. I consociati tuttavia acquistano
sempre maggiori libertà (favoriti in questo dalla difficoltà di controllo da parte delle
autorità feudali dovute alla scarsità di vie di comunicazione) e potenziano sempre di più
quello che poi sarà il Comune di Valle che assorbe i diritti di proprietà dell'autorità
ecclesiastica. In questo modo, poco alla volta, la popolazione si sottrae ai vincoli di
vassallaggio e all'impostazione delle potestà militari, le uniche che, rappresentando la
nobiltà, cercavano di ostacolare l'ascesa dei consoli popolari. Autonomia
amministrativa, privilegi fiscali e libertà di commercio delle ferrarezze, favoriti da
difficoltà di controllo, dalla posizione di territorio di confine e rese necessarie dalla
povertà del suolo, sono le caratteristiche che accompagnano la storia dei comuni della
Valle.
Essi, nelle travagliate vicende delle lotte tra partiti avversi nel periodo comunale e, dopo
il 1385, tra signori avversi (all'epoca delle signorie), si schiereranno sempre con chi
garantirà e salvaguarderà questi privilegi e questa loro autonomia. Nel 1500 inizia un
periodo di difficoltà economiche, legate sia alla crisi inflazionistica internazionale
provocata dall'immissione sul mercato dell'oro spagnolo, sia alle vicende politiche
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dell'Italia, su cui prevale il dominio spagnolo. Lo stato in cui versa la popolazione è
documentato anche dall’ indagine svolta dal Cardinal Borromeo in visita alle parrocchie
della Valle. La relazione relativa alla parrocchia di S. Pietro in Liano porta la data del 1°
maggio 1580. Ormai l'autonomia mercantile che Venezia concede nel 1597 alla Valle
Sabbia non basta a sostenere il commercio valligiano delle ferrarezze contro la
concorrenza anche straniera. che produce merce di qualità superiore. Nel '600, a causa
delle guerre che Venezia deve sostenere e delle pesti e carestie che colpiscono il suo
territorio, peggiora la situazione della Valle, su cui grava la pressione fiscale della
Repubblica. Nella seconda metà del '700 la situazione diviene drammatica: questa crisi è
testimoniata dalle gravi carestie (1763-64 e 1775) che colpiscono le valli del Bresciano e
che sfociano in gravi tumulti e assalti ai mercati. Da questa situazione la Valsabbia si
solleverà solo quando, sotto il governo austriaco, tra il 1802 e il 1835, verranno costruite
le maggiori arterie di collegamento della Valle, Salò e Brescia. Dopo l'unità d'Italia,la
Valsabbia parteciperà al decollo industriale che sostituirà alle vecchie fucine le moderne
ferriere e alla manifattura tessile i nuovi cotonifici e lanifici. La storia della Valle è ancora
condizionata dalla sua posizione geografica nella prima guerra mondiale (è zona di
confine e quindi zona di operazioni) e nella seconda (si trova tra la Repubblica di Salò e
le vie di comunicazione col Trentino e, quindi, con la Germania).
La "corte" di Volciano è menzionata nel 1107; nel XIII secolo Volciano è comune
autonomo, mentre nel 1386 ha anche degli statuti propri; è quindi da ritenere che
Volciano fosse un insieme di "vicinie" che con le loro "pievi" formavano una
"communitas" ed il territorio posseduto un "Comune". In una carta topografica del 1574
compaiono, con una grafica diversa dall'attuale, i nomi dei nuclei abitati che
componevano il comune di Volciano: Olsano, Liano, Torbiolo, Gazzani.
Anche nel catastico "Da Lezze" del 1609-1610 sono riportati i nomi delle "terre" del
Comune di Volciano: Volciano, Tribiol, Havon, Gazane, Lian, Ruca, Agni; mentre in una
carta topografica del 1629 compare il nome di Tor di Tormei, quella che sarà
successivamente la località di Tormini. La frazione di Tormini cominciò a sorgere dopo il
1884, con la costruzione della ferrovia Rezzato-Vobarno e delle tramvie Brescia-Riviera
del Garda e Brescia-Vobarno. Il paese di Roè si sviluppò dopo il 1875, quando in quella
località, la famiglia svizzera Hefti costruì un cotonificio, poi acquistato dalla Società De
Angeli Frua. Nel 1928 Roè, data l'importanza assunta per la presenza del cotonificio,
diviene capoluogo del comune, che assunse il nome di "Comune di Roè Volciano".
Comune di Villanuova sul Clisi – Aspetti storici
Da Villa, all’origine borgata di Gavardo. La zona fu abitata sin da epoche remotissime,
come dimostra la stazione preistorica del Monte Covolo in cui furono trovati reparti del
Neolitico superiore, assieme ad altri rinvenuti a livelli medi ed alti della stratificazione:
ceramiche, punte di freccia ovalari e cordiformi risalenti a 2.500 anni prima di Cristo.
Testimonianze galliche e romane vennero alla luce in zona Campagna, al "Bus del Bò", in
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Monte Magno (tomba romana): tutto il materiale si può ammirare al Museo del Gruppo
Grotte Gavardo. L’antica strada gallica, poi romana, attraversava il Chiese a Tormini sul
Ponte Pier.
I più lontani insediamenti furono probabilmente sul Monte Covolo e continuarono per
secoli, come attestano i resti della più antica Chiesa ancora visibili sul versante che
degrada verso il Garda; si tratterebbe di S. Zenone, forse di epoca longobarda, o di poco
successiva; lo si ricava dalle caratteristiche dei ruderi attribuibili al primo romanico.
Altro nucleo assai remoto è quello di Valverde.
Il primo documento sull’esistenza di Villanuova risale al 1253. Nel libro dei possidenti di
Gavardo, che dovevano rendere ragione al Vescovo di Brescia, compare tale Garoella di
Villanuova. In un documento dell’11 aprile 1496, attestante lascito di un prato, è
ricordata la chiesa di S. Agata "hora chiamata S. Matteo". Giustamente il Cocca osserva:
"sorprende il fatto che per un prato situato nel territorio di Villanuova, con due
contraenti pure di Villanuova, la stesura dell’atto di compravendita sia avvenuta a
Prandaglio. Questo può portarci a pensare che Prandaglio fosse a quel tempo più
importante di Villanuova".
La borgata fu capellania della pieve di Gavardo e, dagli inizi del XV secolo, aspirò al
riconoscimento di parrocchia. Nel citato documento del 1496 è accertata l’esistenza
della chiesetta di S. Mattesche in precedenza si chiamava S. Agata; pertanto si può
ritenere che tale costruzione fosse sorta molto tempo prima.
Fu S. Carlo Borromeo, il 12 novembre 1580 (ritenendo giuste le richieste della
delegazione di Villanovesi che si erano recati a presentare la supplica nel convento di S.
Domenico in Brescia, dove aveva la residenza come visitatore apostolico), a decretare la
costituzione di una nuova parrocchia ponendola sotto la protezione di S. Matteo
apostolo. L’abitato contava allora 450 anime circa.
Fra gli eventi di quel secolo, drammatica l’invasione dei lanzichenecchi durante la guerra
tra Carlo V e la Francia (1521-1559); comandati da Giorgio Fronsberg e diretti a Roma
scesero dal Tirolo in diciottomila, più quattromila avventurieri e tremila donne al
seguito, come racconta il Nassino, che nel 1527 era Vicario della Quadra di Gavardo.
Passato il Chiese "assaltarono il Monte Magno"- scrive il Nassino- e scesero a Gavardo “
al desdotto de novembre il qual dì era lo giorno de lunedì de sera". Non trascurarono di
razziare le abitazioni incontrate sulla propria strada, quelle di Villanuova e Prandaglio.
Da oltre un secolo la borgata era entrata a far parte della Quadra di Gavardo con
l’avvento della Repubblica veneta (1426).
Nel 1630 la peste dimezzò la popolazione. Nella sua breve nota, il parroco del tempo,
don Batta Faustini, scrisse che il primo a morir di peste fu Gio Maria Turi detto il Longo e
in due anni morirono 200 tra "Huomeni et done". All’inizio del Settecento, un’altra
calamità si presentò sul territorio, la presenza degli eserciti stranieri in guerra per la
successione al trono di Soagna. Nel 1705, Eugenio di Savoia, al comando dei soldati
tedeschi imperiali, pose il campo a Gavardo. Le popolazioni dei paesi vicini furono
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obbligate ai rifornimenti, e non poche furono le violenze compiute, soprattutto dai
francesi che si scontrarono con i soldati imperiali.
Seguirono anni di pace in cui fiorì l’economia. Nell’ Estimo Mercantile del 1750
risultarono funzionanti a Villanuova due fucine, ambedue di Gio Battista Usmarini di
Gavardo di cui una esercitata da Baldassar Aderenti e un mulino della comunità. Nel
1771 era attivo il setificio di Carlo e Fratelli Lolli, dotato di 40 fornelli; "le filaresse"
lavoravano con attenzione, producendo una seta perfetta per "finezza".
Sulla fine del secolo il paese subì le conseguenze dello scontro tra l’armata napoleonica
e gli austriaci. Nella battaglia del 29 luglio 1796 i francesi ebbero la peggio e, prima di
ritirarsi a Salò, fecero saltare la passerella sul Chiese; Villanuova, abbandonata, fu
saccheggiata dagli austriaci che sfondarono anche il campo trincerato di Bostone.
Tramontato l’astro di Napoleone e passato il territorio sotto il dominio austriaco(1814),
si ebbero alcuni anni di grande impegno per la comunità. Il paese, che nel 1805 era stato
aggregato a Gavardo con decreto di Napoleone I, tornò nuovamente autonomo nel
1816.
La vicenda risorgimentale vide la partecipazione dei Villanovesi come attesta la
motivazione della medaglia commemorativa assegnata alla Municipalità di Brescia a
perenne ricordo che alcuni terrazzani di Villanuova S/C presero parte attiva alla gloriosa
insurrezione bresciana delle giornate del 1849, le X giornate.
A Villanuova passa la Gardesana Occidentale che porta verso Brescia e Salò e l’inizio
della strada di fondovalle della Valsabbia che arriva fino a Barghe, inoltre nel territorio
comunale c’è la strada provinciale 116 che attraversa il paese.
Fino al 1976 il paese era attraversato dalla ferrovia Rezzato-Vobarno, oggi nel territorio
comunale è presente la pista ciclabile Rezzato-Salò.
Comune di Vobarno – Aspetti storici
Vobarno, che attualmente è il maggior centro della media Valle Sabbia, trova la sua
origine probabilmente in epoca preromana come piccolo insediamento di popolazioni
“reto-celtiche” raccolte sulla sponda sinistra del fiume Chiese, alla base della collina del
Cingolo; lo stesso toponimo latino, “Voberna” (“vadum arenae”=guado di sabbia), si rifà,
forse, ad un’età
più antica.
Durante il I secolo a. C. è “vicus” romano di una certa importanza, sede di legioni, che
dal 43 a.C. viene a trovarsi “ai confini d‟Italia”, come attesta la famosa lapide di Publio
Atinio. Numerose sono le memorie riconducibili a questo periodo: il Mommsen,
localmente, raccolse nove iscrizioni, di cui due dedicate a Marte e Minerva e sette
funerarie ( il cippo di L.Leuconio, veterano della XXI legione, è ancora leggibile alla base
della torre campanaria). Molte, poi, le sepolture coeve,
rinvenute in epoche diverse sia nel capoluogo che nelle frazioni.
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Dal V-VI d.C. Vobarno è sede della “pieve” cristiana, con giurisdizione su un vasto
territorio suddiviso in quattro “decanie”: presso la pieve, dedicata a “Santa Maria
assunta”, esisteva il battistero di S. Giovanni Battista, unico fonte battesimale per
l’intero pievato. Essa era retta da un arciprete che, col tempo, avrebbe sommato alle
funzioni ecclesiastiche quelle di autorità secolare, quale “gastaldo” vescovile.
Nel Medioevo, essendo un nodo strategico di difesa territoriale tra Riviera, Valle Sabbia
e Trentino, Vobarno è munito di una “rocca” e diviene centro di un’ importante “corte
feudale”, che verso il X-XI secolo passa sotto la giurisdizione del Vescovo di Brescia, con
l’obbligo di albergare l’Imperatore e la sua corte quando fosse stato di passaggio in
questa parte dei territori lombardi.
All’ombra della rocca, nel 1172, si svilupperà il più antico mercato stabile di Valle Sabbia.
Il castello raggiunge la sua massima estensione fra l’ XI e il XII secolo, quando la torre
superiore e i casamenti annessi, sulla cima del Cingolo, vengono circondati da una
triplice cerchia di mura che scende fino alle rive del fiume Chiese.
Diventa, poi, oggetto di contesa in più occasioni ed è espugnato, una prima volta, dagli
Scaligeri nel 1330 e poi da Bernabò Visconti nel 1362, che, per rappresaglia, lo devasta,
demolendo buona parte delle fortificazioni. Nella prima metà del 1400 è comunque
ancora un “arnese da guerra” ed ospita un castellano al soldo di Sigismondo Pandolfo
Malatesta, signore di Rimini, partecipando alle successive lotte fra Milano e Venezia.
Verrà abbandonato e trasformato in “oratorio” solo sul finire del XV secolo, in seguito
alle mutate condizioni politiche del territorio. Infatti, nel 1426 Vobarno, insieme alla
Riviera di Salò di cui era entrato a far parte nel 1385, aveva fatto atto di volontaria
sottomissione alla Repubblica di San Marco, e le sarebbe restato fedele sino alla fine.
Nel periodo veneto diverrà la piccola capitale della “Quadra di montagna” della
“Magnifica Patria” e potrà godere di varie esenzioni e benemerenze quale
riconoscimento, da parte della Serenissima, degli aiuti offerti alla città di Brescia durante
l’assedio di Niccolò Piccinino (1438).
Il periodo di relativa tranquillità che ne segue favorisce una marcata ripresa delle attività
economiche e commerciali entro il vasto scenario mercantile veneziano, ma già dal ‘500
la situazione subisce una contrazione, a causa di ricorrenti carestie e pestilenze. A ciò si
aggiungono innumerevoli turbolenze, causate dagli eserciti belligeranti di Francia,
Spagna e Austria, che razzieranno il territorio per tre secoli. Fra le più celebri, ricordiamo
la calata dei “Lanzichenecchi” di Georg V. Frundsberg, nel 1526, attraverso la valletta
della Degagna (gli stessi “lanzi” che avrebbero posto “a sacco” Roma nel 1527) e la
conclusiva devastazione del 1797, ad opera delle armate napoleoniche e dei “giacobini”
bresciani con un’azione punitiva contro i “controrivoluzionari” di Riviera e Valle Sabbia,
difensori estremi della libertà veneziana. In quell’occasione Vobarno andò fuoco per
metà: bruciarono la casa comunale, le suppellettili sacre e i banchi della nuova
Parrocchiale, trasformata in stalla; andò così definitivamente perduto quanto restava
degli antichi archivi religiosi e secolari. L’arciprete, don G. Catazzi e il Sindaco della
Quadra, M.A. Turrini di Teglie, vennero fucilati come “ribelli” presso la “Fossa” di Salò.
Giugno 2011
13
Con le successive riorganizzazioni territoriali, francese e austriaca, Vobarno entrò a far
parte della Valle Sabbia: scomparve l’antico Comune di Teglie, definitivamente
accorpato a quello di Vobarno nel 1810 (quello di Degagna lo sarà solo nel 1928).
Anni gravi seguirono alle devastazioni, agli espropri e alle tassazioni imposte da questi
governi stranieri, sicché la ripresa economica dovette attendere la seconda metà del
secolo XIX per trovare una nuova prospettiva. Infatti, solo nei primi anni post-unitari
sorse a Vobarno e cominciò a produrre la “Ferriera italiana” (1868), fondata da Giuseppe
Ferrari con capitali di facoltose famiglie milanesi, ma questa grande struttura industriale
passò presto di mano ad un altro milanese, Angelo
Migliavacca (1873) e nel 1906 entrò a far parte della Società Anonima Acciaierie e
Ferriere lombarde: nel 1931 diverrà “Falck”.
Tutto il ‘900 vobarnese fu contraddistinto dalla presenza della grande industria, che con
i suoi ritmi e le sue politiche assicurarono un certo grado di benessere all’intera zona,
indirizzando lo sviluppo del paese e condizionandone, nel contempo, le dinamiche
sociali.
La crisi del settore siderurgico e le contrazioni del mercato, oltre alla crisi stessa del
Gruppo Falck, in anni recenti determinarono la cessione dello stabilimento (1996) ad
altri gruppi industriali, inducendo nuove prospettive imprenditoriali e nuove
problematiche sociali.
Sono presentati a seguire i profili dei Comuni del Distretto del Medio Chiese:
Comune di Roè Volciano
Popolazione 1861-2010
ANNO
1861
1871
1881
1901
1911
1921
1931
1936
1951
1961
1971
1981
1991
2001
2010
Giugno 2011
RESIDENTI
1014
1069
1110
1670
2087
2006
2582
2889
3319
3287
3458
3560
3706
4177
4496
NOTE
min
max
14
Come si evince dalla
tabella sopra riportare e
dal grafico qui a fianco, si
vede un buonissimo
incremento
della
popolazione negli anni
partendo da un minimo
storico fino ad un
massimo nel 2010.
Bilancio Demografico
Questa tabella presenta il bilancio demografico dal 2002 al 2010, negli anni presi in
esame l’ aumento della popolazione ha avuto un rallentamento, aumento riscontrato
invece per quanto riguarda la popolazione straniera.
Il saldo naturale è variabile negli anni mentre il saldo migratorio ha avuto un picco nel
2002 per poi essere sempre positivo tranne nel 2009.
Residenti per stato civile anno 2010
Stato civile
Celibi
Coniugati
Divorziati
Vedovi
Totale
Maschi
993
1093
59
56
2201
Femmine
804
1109
75
301
2289
Totale
1797
2202
134
357
4490
Nel grafico a fianco vediamo la situzione dei
residenti per stato civile, notiamo una
percentuale intorno al 50 % di popolazione
coniugata, dalla tabella invece possiamo vedere
che le donne sono in numero maggiore rispetto
agli uomini anche se di poche unità e che vi è
una maggioranza di donne vedove rispetto agli uomini.
Giugno 2011
15
Popolazione per età
ANNO
2007
2008
2009
2010
% 0-14
anni
14.5
14.5
14.6
14.2
% 15-64
anni
65.9
65.6
65.5
65.8
+65
anni
19.6
19.8
19.9
20.0
Età
media
42.3
42.5
42.5
43.1
La tabella descrive la popolazione suddivisa per età negli ultimi anni, notiamo un’età
media in aumento nell’ ultimo anno rispetto a quelli precedenti.
Popolazione per età anno 2010
Il grafico a fianco segnala la distribuzione di
popolazione nel 2010, notiamo la prevalenza di
individui trai i 15 e i 64 anni e una buona presenza di
anziani.
0-14
15-64
oltre 65
Comune di Villanuova sul Clisi
Popolazione 1861-2010
ANNO
1861
1871
1881
1901
1911
1921
1931
1936
1951
1961
1971
1981
1991
2001
2010
Giugno 2011
RESIDENTI
648
649
1008
1385
1853
2152
2806
2839
3481
4021
4336
4349
4411
4762
5855
NOTE
min
max
16
Dalla tabella possiamo notare
come la popolazione sia stata
molto bassa negli anni dal 1861 al
1900, osserviamo poi un netto
incremento di cittadini fino ad
arrivare nel 2010 ad un massimo
storico.
Bilancio Demografico
Anche negli anni dal 2002 al 2010 la popolazione è cresciuta in maniera costante e come
si evince dalla tabella qui sopra riportata sia il saldo naturale che quello migratorio è
sempre positivo.
La popolazione straniera, come da trend nazionale è in crescita di anno in anno.
Residenti per stato civile anno 2010
Stato civile
Celibi
Coniugati
Divorziati
Vedovi
Totale
Maschi
1220
1500
62
46
2828
Femmine
992
1495
96
402
2985
Totale
2212
2995
158
448
5813
Dal grafico notiamo che la popolazione
coniugata supera il 50% ed abbiamo
anche in questo caso dei dati rilevanti
per quanto riguarda la popolazione
celibe.
Popolazione per età
ANNO
2007
2008
2009
2010
Giugno 2011
% 0-14
anni
14.7
15.0
14.9
14.7
% 15-64
anni
66.0
65.7
65.5
65.5
+65 anni
19.3
19.3
19.6
19.8
Età
media
42.2
42.2
42.3
42.5
17
Popolazione per età anno 2010
La tabella sopra riporta segnala la popolazione
suddivisa per età, notiamo una diminuzione di
cittadini tra i 15 e 64 anni e un aumento degli
anziani.
0-14
15-64
oltre 65
Comune di Vobarno
Popolazione 1861-2010
ANNO
1861
1871
1881
1901
1911
1921
1931
1936
1951
1961
1971
1981
1991
2001
2010
RESIDENTI
2581
2733
3144
3672
4561
4578
6066
6543
7566
7961
7515
7579
7479
7477
8259
NOTE
min
max
Dal grafico si può evincere come
nel corso degli anni dal 1861 al
2010, a Vobarno ci sia stato un
incremento
costante
della
popolazione a parte per dal 1961
al 1971 in cui vi è stato un calo
della popolazione. Ripresosi poi
negli anni successivi fino al 1981
con percentuali elevate.
Giugno 2011
18
Bilancio Demografico
La tabella ci fa vedere come negli anni che vanno dal 2002 al 2010 la popolazione si
cresciuta sempre, lo stesso vale, guardando l’ ultima colonna della tabella, per il bilancio
della popolazione straniera, cresciuta anch’ essa.
Il saldo naturale è variabile negli anni mentre quello migratorio è sempre positivo con
numeriche importanti.
Residenti per stato civile anno 2010
Stato civile
Celibi
Coniugati
Divorziati
Vedovi
Totale
Maschi
1803
2144
67
120
4134
Femmine
1332
2069
83
551
4035
Totale
3135
4213
150
671
8169
Nel comune di Vobarno possiamo
notare una prevalenza di cittadinanza
maschile in tutti gli stati civili tranne,
come spesso in Italia in questi anni per
la popolazione vedova.
Nel grafico si può osservare una
percentuale superiore al 50% di
coniugati e un numero importante di
celibi.
Popolazione per età
ANNO
2007
2008
2009
2010
Giugno 2011
% 0-14
anni
14.4
14.4
14.5
15.1
% 1564 anni
65.5
65.4
65.0
64.5
+65 anni
20.1
20.2
20.3
20.4
Età
media
42.4
42.6
42.6
42.6
19
Popolazione per età anno 2010
Nel grafico qui a fianco possiamo notare come nel
2010
la
popolazione
di
Vobarno
sia
prevalentemente tra i 15 e i 64 anni con un numero
minori di bambini rispetto al numero di anziani.
0-14
15-64
oltre 65
Tessuto produttivo
Il tessuto economico-produttivo e il tessuto imprenditoriale
Lo studio della rete commerciale presente nei comuni partecipanti al progetto del distretto è
basato sulla classificazione degli esercizi commerciali in base alla loro tipologia ( alimentare,
non alimentare e mista) ed in base alla loro grandezza ( piccola, media ed esercizi di
vicinato).
Il comune di Roè Volciano è caratterizzato dalla presente di due sole grandi strutture di
vendita di carattere misto, per quanto riguarda le medie strutture invece possiamo trovare 5
esercizi singoli non alimentari e 1 esercizio misto; possiamo anche segnalare che esistono 12
esercizi di vicinato alimentari e 27 non alimentari.
Nel comune di Vobarno non troviamo nessuna grande struttura di vendita, si notano invece
10 esercizi singoli non alimentari e 4 misti facenti parte delle medie strutture di vendita, per
quanto concerne gli esercizi di vicinato notiamo un numero importante di strutture non
alimentari e una buona presenza di esercizi alimentari e misti.
A Villanuova sul Clisi, si segnalano 2 esercizi non alimentari e 2 misti di grandi dimensioni, 10
esercizi singoli non alimentari e 2 singoli misti appartenenti alle medie strutture di vendita e
per finire 61 esercizi di vicinato di cui 7 alimentari e 54 non alimentari.
Giugno 2011
20
100
80
Roè Volciano
60
Vobarno
40
Villanuova S/c
20
0
grandi strutture
vendita
Medie strutture
vendita
esercizi di vicinato
Il grafico qui sopra descrive la quantità di strutture presenti in base alla tipologia. Si nota che
il comune di Vobarno ha una maggioranza di esercizi di vicinato e di medie strutture mentre
è mancante di grandi strutture;il comune di Villanuova ha presenze anche se minori di tutte
le tipologie di strutture come il comune di Roè Volciano.
Situazioni superfici del distretto
Grandi Strutture di Vendita
Medie Strutture di Vendita
Esercizi di Vicinato
Dal grafico qui esposto vediamo come gli esercizi di vicinato nel distretto commerciale siano
concludere una parte di grandi strutture di vendita presenti sul territorio dei comuni facente
parte del progetto.
Superfici locali in mq
Giugno 2011
21
Da questa tabella possiamo invece valutare i mq totali per ogni settore, partendo dalle
grandi strutture di vendita troviamo sui territori dei comuni facenti parte del distretto 1650
mq di esercizi singoli non alimentari e 10.240 mq di esercizi misti. Si notano invece 7.000 mq
di strutture di centri commerciali misti.
Guardando alle medie strutture di vendita possiamo osservare che sul territorio sono
presenti 12.459 mq di strutture non alimentari facenti parte di esercizi singoli e 5254 di
esercizi singoli misti.
Nel comparto degli esercizi di vicinato possiamo notare un totale di 1696 mq di esercizi
alimentari, 10810 mq di esercizi non alimentari e 1131 mq di esercizi misti.
Elementi di Attrattività
Il territorio del Distretto Intercomunale del commercio del Medio Chiese è una destinazione
turistica d’eccezionale varietà.
CHIESE E MONUMENTI SACRI
Comune di Roè Volciano
Da vedere:
VOLCIANO si propone nella sua struttura originaria pressochè inalterato. L’ingresso del
paese è segnato da due dimore signorili e, cercando pazientemente nei vicoli e nei cortili, si
possono vedere portali in pietra ad arco, ballatoi in legno, logge ed altri elementi
architettonici caratteristici dell’arte e dell’architettura rurale locale.
TROBIOLO conserva anch’esso dimore rurali e signorili di pregio.
LIANO nonostante le dimensioni limitate, Liano presenta degli esempi di architettura rurale
ancora integri, con portici e logge di notevole bellezza. Particolare la casa Busi con portico e
sovrastante loggetta tipica delle case signorili di Roe’ Volciano.
CHIESA DELLA MADONNA DEL BRIZZO (o degli osei)
Si tratta di una costruzione antica, a due piani, che era ornata di un portichetto, ora
demolito. Per accedervi si devono salire due scalinate in marmo. Al primo piano è stata
mantenuta la struttura dell’antico tabernacolo ornato dall’affresco della Madonna con il
bambino datato 1527.
In occasione della festa della Madonna del Brizzo si svolgeva una sagra con grande mangiata
di polenta e osei, da qui deriva il nome di Madonna degli Osei, come viene comunemente
chiamata.
Giugno 2011
22
CHIESA DELLA MADONNA DEL RIO
E’ posta all’incrocio tra due corsi d’acqua ed al confine tra Roè Volciano e Salò, pur
appartenendo al territorio del comune di Salò.
Anche questa chiesa, era un punto di riferimento per pastori e viaggiatori, che trovavano
riparo sotto il suo portico. All’interno, c’è un ex voto in cui è raffigurato un carro rovesciatosi
durante la discesa dal sentiero del Ruinà (quello che arriva da Bagnolo) il cui conducente
“miracolato” è rappresentato sano e salvo vicino al carro.
CHIESA DELLA S.S. TRINITA’ A TROBIOLO (Santuario della famiglia)
In bella posizione, affiancata da due cipressi monumentali, l’elegante chiesa di Trobiolo si fa
risalire alla metà del 1400. All’interno, sull’altare maggiore, sono di grande interesse la tela
di Paolo Farinati, allievo di Paolo Veronese, e la statua in legno della Beata Vergine del
Pianto. (Recentemente la chiesa è diventata santuario della Famiglia).
CHIESA DELLA VISITAZIONE DEI TORMINI
Posta sull’antica strada romana, per secoli unico collegamento tra Brescia e il lago, era
originariamente una semplice Cappella votiva, ed ha sempre rappresentato un luogo di
riposo per i viandanti sia presso l’attiguo ospizio che sotto il portico, ormai entrambi
scomparsi. Nel XVIII secolo la santella fu allungata, chiusa e trasformata in chiesa. All’ interno
due affreschi quattrocenteschi suscitano particolare interesse, uno rappresenta la vergine in
trono con i santi e l’ altro ha mantenuto ben visibile la datazione 1497.
LA CHIESA DELL’ASCENSIONE
Situata sulla via principale, la chiesa dell’ ascensione presenta un’ unica navata, la sua origine
è sicuramente antecedente al 1500. Fu una presenza importante nella storia della comunità,
tanto da diventare già nel XVII secolo oggetto di vertenza per la volontà della gente di
Volciano di staccarsi dalla Parrocchiale di S. Pietro. All’interno vi sono alcuni dipinti di buona
fattura tra cui: la pala dell’altare laterale del Sepolcro di scuola Veneziana; la tela
dell’ascensione e particolare attenzione merita anche l’altare maggiore in marmo. Sulla
destra, opposta all’ingresso laterale, vi è una cappella in stile barocco, aggiunta nel ‘700.
CHIESA DI SAN GIOVANNI
Lungo la Via Bonfadio, a Gazzane, si affaccia la Chiesa di San Giovanni risalente al 1400 e
fondata dalla famiglia Bonfadini, sempre presente nella storia di questa chiesa. Molti furono
i membri di questa famiglia che esercitarono qui il loro sacerdozio, al punto che, nel
1586,ben tre Bonfadini erano in ballottaggio per concorrere alla carica di cappellano. La
chiesa ospita la pala dell’Altar Maggiore, che con ogni probabilità, fu eseguita su
commissione dell’insigne famiglia di Jacopo Bonfadio, infatti, in basso il dipinto reca lo
stemma della famiglia stessa, onde rosse in campo bianco e le lettere F.B.
Accanto alla chiesa l’attuale Casa di Riposo ricavata da un palazzo con giardino interno e
portico.
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CHIESA DI SAN PIETRO IN VINCOLI
Si tratta della chiesa più antica del Comune, risale infatti ad alcuni secoli prima dell’anno
mille. Situata in posizione isolata ma strategica, sulla sommità della collina, è visibile da quasi
tutto il circondario. Dal sagrato e dal portico si gode di un bellissimo panorama sul golfo di
Salò. L’interno ha un’unica navata scandita da pilastri, quattro altari laterali, un pulpito
riccamente decorati e volta a botte affrescata. Sopra l’ingresso vi è una balconata in legno
con l’organo. L’abside ha un coro ligneo ed è illuminata da due vetrate policrome con figure
di santi, al centro delle quali vi è la pala di Zenon Veronese: La Madonna col Bambino e i
Santi Pietro, Paolo, Caterina e Lucia. Sull’altare maggiore “la deposizione della Croce”;
quest’ultima è una copia del 1904 del pittore Arturo Castelli, mentre l’originale si trova nella
pinacoteca di Brescia.
La facciata è caratterizzata da un protiro e due nicchie con statue con santi.
CHIESA DI SAN ROCCO A LIANO
Come altre Chiese del Comune di Roè Volciano anche questa era una semplice santella;
significativa la pala dell’altare raffigurante la Madonna in Gloria e la cappella,
presumibilmente affrescata dall’Anselmi.
LA CHIESETTA DI SANT’ ADAMINO
Si trova appena fuori dal paese, tra il cimitero e la chiesa di S. Rocco. Fu costruita nel 1614 da
Gianfranco Dagani con sussidi del Comune e dedicata alla Madonna della Neve, è detta degli
Adamino perché costruita sulle loro proprietà. Il campanile, la sagrestia, il vestibolo e la
cantoria furono aggiunti successivanente, tra il 1670 e il 1680. La facciata, elegante per
l’ottima proporzione tra chiesa e campanile, è una tipica costruzione seicentesca; i vuoti
della porta di ingresso e delle finestre sono sormontati da tre nicchie che contribuiscono,
insieme alla bifora posta in alto, a creare giochi di ombra e di luce. All’interno si trova il
vestibolo con due belle colonne bianche che sostengono la cantoria e danno all’unica navata
un maggior senso di movimento. Gli scalini dell’altare, in marmo bianco cristallino, sono
costituiti da pietre lavorate, provenienti probabilmente da un portale. La soasa è semplice
ma interessante. La cimasa racchiude il busto del padre Eterno in rilievo e faceva da cornice
ad una pala che nel 1972 fu trasportata altrove perché rovinata; sotto fu scoperto l’affresco
raffigurante la Madonna col Bambino e S. Giovanni Battista. L’affresco non è molto
interessante, ne copre un altro visibile in alcune parti, chiuso entro un arco gotico.
Comune di Villanuova sul Clisi
Il fiume e la fabbrica
Progetto per un percorso letterario dedicato agli scrittori locali del Novecento lungo la
pista ciclabile risalente il fiume Chiese nei comuni di Gavardo, Villanuova S/Clisi, Roè
Giugno 2011
24
Volciano e Vobarno, fra le emergenze di archeologia industriale del Lanificio di Gavardo
(1889), Cotonificio di Villanuova S/Clisi (1883), Cotonificio di Roè (1882), Ferriera di
Vobarno (1868) ed ex ferrovia Rezzato-Vobarno (1897).
Il percorso “Il fiume e la fabbrica”, tutto su pista ciclabile segnalata e protetta dal traffico,
interamente su asfalto e con minima altimetria (da un minimo di 201 mt ad un massimo di
245 mt slm), è particolarmente adatto per escursioni in bicicletta di famiglie e scolaresche.
La sua lunghezza Vobarno-Sopraponte di Gavardo, è pari a 9,9 km.
Il percorso prende avvio dalla zona nord del comune di Vobarno, esattamente dal piazzale
antistante la biblioteca civica, ricavata dal grande salone punterie della ex Ferriera di
Vobarno, in un edificio datato 1907 e sapientemente restaurato. Qui è possibile ricevere
informazioni dettagliate e materiali informativi adeguati a meglio seguire il percorso. Di
fronte alla biblioteca è aperto un ristorante self service. In paese sono attivi due negozi e
meccanici per biciclette.
L’avvio può essere segnalato con un primo cartello indicatore, recante un brano di Solitro
narrante del lavoro nella ferriera.
Si procede scendendo la valle e accanto al fiume lungo la pista ciclabile che, scorrendo ai
piedi di una collina, raggiunge la frazione di Pompegnino.
Poche centinaia di metri più a valle si incontra lo stupefacente coacervo della strada che
supera su due ponti il fiume e il canale adduttore della centrale dell’ex cotonificio di Roè, il
tutto superato a sua volta da due ponti in ferro della ex ferrovia Rezzato-Vobarno. Si
raggiunge località Roè con negozi, bar e panificio artigianale.
Ex cotonificio di Roè Volciano
La pista occupa la ex linea ferroviaria per un tratto, sfilando accanto all’ex Cotonificio di
Roè, il villaggio operaio col monumento e la villa padronale. Si prosegue verso Tormini
dopo aver incrociato la deviazione per Salò è il lago di Garda.
Qui si utilizza il vecchio ponte in ferro della ex ferrovia, con un bel panorama sul golfo di
Salò e si raggiunge la ex stazione di Tormini.
Si prosegue lungo la pista ciclabile sulla ex linea ferroviaria, si attraversa la strada statale
(con semaforo dedicato ai ciclopedoni e si raggiunge l’ingresso del Cotonificio di Villanuova
S/Clisi. Qui può essere posto un altro cartello informativo, con testi di Ravasio). Qui
supermercato, bar e nel paese servizi di meccanica per biciclette.
Ex cotonificio di Villanuova S/Clisi
Giugno 2011
25
Si supera il ponte sul fiume Chiese nella frazione Valverde di Villanuova S/Clisi e si segue la
pista che ricalca la antica strada romana (appunto detta “Via Romana”). Si attraversano
prati, zone boschive a pochi metri dal fiume. Si prosegue sino a Sopraponte, zona di arrivo
con il ponte sull’affluente di destra del fiume, torrente Vrenda, e il centro medievale della
frazione, anche qui con testi di Bertuetti o Baruzzi. Particolarmente attenti alla narrazione
di stampo naturalistico e legata al vivere sul fiume La pista prosegue verso sud sino a
Gavardo e si innesta sugli itinerari ciclo pedonali del naviglio Grande Bresciano. Da vedere
il restaurato mulino quattrocentesco, sempre sul fiume Chiese fra Sopraponte e il centro di
Gavardo.
Ex stazione ferroviaria di Gavardo sulla linea Rezzato-Vobarno
Lungo il percorso, oltre alla segnaletica informativa è prevista l’istallazione di un punto
sosta-ristoro in tre postazioni, nei territori di Vobarno, Roè Volciano e Villanuova S/Clisi. La
disponibilità di guide ad hoc è prevista nei luoghi di partenza ed arrivo, in negozi o
strutture delle località intermedie oltre naturalmente che in altre sedi, uffici ed agenzie di
carattere turistico.
Comune di Vobarno
CHIESA DEDICATA AI SANTI CORNELIO E CIPRIANO
Situata nella frazione di Teglie la chiesa è frutto di un restyling settecentesco di un tempio
precedente. Sul lato a ponente è ancora in uso un portichetto ad arcatelle ioniche del ’400.
L’interno, a sala unica, è impreziosito da tre altari e una nicchia con fonte battesimale, la
volta, distinta in tre scomparti, è interamente affrescata con il trionfo dei santi patroni. Alle
pareti si trova un affresco votivo con Madonna in trono e santi di grandi dimensioni, datato
1512 e affreschi di Gabriel Gatti, eseguiti in occasione dell’ultimo restauro della chiesa, nel
1958. Notevoli sono la pala dell’altar maggiore, del ’700, e una crocefissione di sapore
settecentesco su un altare laterale. Interessante è anche la tela di S. Bartolomeo,
proveniente dall’omonima chiesa di Moglia. Sopra ad un ingresso secondario è collocato
l’organo a mantice, semplice ed elegante del ‘700.
CHIESETTA DEI SANTI FABIANO E SEBASTIANO
Situata nella frazione di Collio, la chiesa sorge nell’antico abitato in forme umili del quattrocinquecento. Anche l’interno è semplice, ma denota interventi dei secoli successivi.
CHIESA DEDICATA AI SANTI GERVASIO E PROTASIO
Situata in località Carvanno, edificata nel ’700 per volere della famiglia Martinengo, secondo
il gusto dell’epoca, quale segno tangibile della loro presenza nel piccolo centro montano.
Oltre a questa bella chiesa imponente ve ne è un’altra, più discosta e più umile con annesso
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il cimitero, è l’antica parrocchiale dedicata a San Gervasio e Protasio, splendida nella purezza
del disegno tre/quattrocentesco. Fiancheggiato da un campanile coevo, con bifore sui
quattro lati, all’interno l’edificio vi sono affreschi parietali del primo cinquecento.
CHIESA DI S. FAUSTINO E GIOVITA
In posizione deliziosamente panoramica, a mezza strada fra l’abitato e il santuario della
rocca, sorge su un antico bastione, essa incorpora i resti di una vecchia cappella del ’300,
trasformata nelle forme odierne nel XVI sec. E’ ad aula unica con un solo altare. Affrescata
interamente nel ‘650, continuò ad essere luogo di culto fino verso il 1850, quando venne
utilizzata quale lazzaretto, poi, successivamente utilizzata come ricovero per le truppe e
sfollati, così da essere sconsacrata e poi ceduta a privati. Recentemente ha subito gravi
deturpamenti agli affreschi. Nel 1982 l’amministrazione comunale ne ha acquisito la
proprietà.
CHIESA DEDICATA A SAN MARGHERITA
Situata in località Carpeneda è stata edificata ex novo nel secondo dopoguerra.
CHIESA DEDICATA A SAN ZENONE
Si trova nella frazione di Eno e venne consacrata nel 1522.
PARROCCHIALE DI SAN MARTINO
Situata nella frazione di Degagna, è stata eretta in varie fasi durante il XVII secolo con il
contributo delle popolazioni. Consacrata nel 1676, essa si presenta oggi a navata unica, con
abside orientato verso est contenente l’altar maggiore di marmo policromo in belle forme
barocche e la pala dedicata al santo patrono, con cornice lignea imponente a colonne binate,
intagliata e dorata. Sui lati si aprono quattro altari minori, due per parte, anche’essi con
pregevoli intarsi marmorei multicolori, il pulpito intagliato nel legno, fronteggiato dal
maestoso organo con fregi e movimento ricercato, di recente restaurato ed utilizzato per
concerti. All’esterno, su una lesena che delimita la facciata è scolpita, in un blocco di tufo,
una faccia umana, deformata a mò di maschera, è un reperto singolare ed enigmatico,
richiama alla mente rituali pagani e culti agresti pre-cristiani.
PARROCCHIALE DI SAN ROCCO
Chiesa votiva, edificata presso la foce del torrente Agna, ha dato il nome alla contrada
omonima; eretta in linee semplici ai primi del ’500, ha forse risentito l’influsso
dell’emergente cultura rinascimentale in quelle arcatelle a pilastri toscani che sorreggono il
coro e nei due ingressi architravati con bella cornice in pietra. All’esterno è fiancheggiata da
uno snello campanile con basamento in granito, a scarpata. Al suo interno vi sono due altari
uno dedicato a S. Rocco e l’altro alla maternità di Maria Vergine. Particolarmente elegante
l’altare di sinistra dove sono scomparsi due angeli artistici del ’600. Nel giugno del 1859 la
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chiesa ospitò i Garibaldini in marcia verso la Valle Sabbia. All’ interno si può trovare una
pregevole tela dedicata al santo patrono.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA ROCCA
A poca distanza dalla chiesetta di San Faustino e Giovita si trova il Santuario della Madonna
della Rocca, antico oratorio di San Giovanni. Sorto sui ruderi del Castello già nel XVI,
adattando il mastio alle esigenze culturali, esso conteneva una pala del Farinati sull’unico
l’altare e una tela con vergine e Bambino attribuita al Moretto e alla sua cerchia.
Nell’immediato secondo dopoguerra il fervore popolare la restaurò e modificò
ulteriormente, cambiando l’ingresso e costruendo la rampa d’accesso alla chiesa.Scomparve
il quadro del Farinati danneggiato dalle imperie e recentemente anche il quadro della
Vergine è stato trasferito nella parrocchiale, mentre nell’oratorio hanno trovato collocazione
nove opere di artisti vobarnesi, oltre ad una statua lignea dedicata alla Madonna scolpita da
artigiani della Val Gardena.
SANTUARIO MADONNA DELLA NEVE
Situato fra Teglie e Provaglio v.s. sorge il santuario della madonna della neve. Datato 1666,
centro di solenni festività annuali.
ROCCA DI VOBARNO
Di questo poderoso castello, sorto a guardia della Valle del Chiese e del torrente Agna,
sull’antica “via teutonica”poco o nulla rimane dell’assetto originario. Il castello era il nodo
nevralgico delle strategie di difesa territoriale fra Riviera, Valsabbia e Trentino. Il castello
raggiungse la sua massima estensione fra l’ XI e il XII secolo, quando la torre superiore e i
casamenti annessi, sulla cima del Cingolo, vengono circondati da una triplice cerchia di mura
che scendeva fino alle rive del fiume Chiese; divenne, poi oggetto di contesa in più occasioni.
Espugnato una prima volta dagli Scaligeri nel 1330 e poi da Bernabò Visconti nel 1362, che,
per rappresaglia, lo devastò demolendo buona parte delle fortificazioni. Nella prima metà
del 1400 rimase comunque ancora un “arnese da guerra” ed ospitò un castellano al soldo di
Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, partecipando alle successive lotte fra
Milano e Venezia: venne abbandonato e trasformato in “oratorio” solo sul finire del XV
secolo, in seguito alle mutate condizioni politiche del territorio. Della sua triplice cerchia
muraria, avvolgente la collina del Cingolo dell’abitato alla sommità, rimangono abbondanti
tracce, alcune affioranti in più parti, altre celate dalla vegetazione.
RISERVA NATURALE SORGENTE DEL FUNTANI’
La riserva si estende per circa 60 ettari in Val Degagna, pochi chilometri a monte della
confluenza del torrente Agna con il fiume Chiese, in Valsabbia.
Nonostante la vicinanza al centro abitato e ad una delle valli più urbanizzate nel bresciano, la
riserva si trova immersa in un paesaggio ancora incontaminato e selvaggio.
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L’ istituzione della riserva è motivata dalla presenza, nelle acque di alcune sorgenti della Val
Degagna, di un elevato numero di molluschi d’acqua dolce.
La presenza di queste specie, legata alla composizione calcarea del substrato e alle passate
vicende glaciali, è un valido indice di ottima qualità ambientale, trattandosi di specie
destramente sensibili a forme di inquinamento o alterazione fisico-chimiche delle acque.
Oltre a questi organismi, in effetti di difficile osservazione ad occhio nudo, in riserva è
possibile ammirare ambienti estremamente diversificati, dal movimentato corso del torrente
Agna ai fitti carpineti e castagneti dei versanti, dai prati magri dalle colorate e pregiate
fioriture ad alberi maestosi, dagli scorci sulle formazioni geologiche di Carvanno alle vallate a
vegetazione pseudo mediterranea.
Non mancano elementi ben conservati di archeologia industriale, relativa agli impianti di
regimazione e prelievo delle acque a scopo idroelettrico.
Dal centro visitatori, allestito con acquari e pannelli didattici partono alcuni sentieri segnalati
per escursioni di diversa durata e difficoltà.
Attività sportive
- BICI E MOUNTAIN BIKE: Strade asfaltate poco trafficate che mettono in comunicazione le
frazioni dei Comuni e strade sterrate che si snodano tra i boschi costituiscono la fitta rete
di sentieri percorribili in Mountain Bike. Gli ambienti intimi e caratteristici dei paesini
lasciano spazio a panorami di grande fascino: bellezze naturali e tradizione si fondono
regalando ambienti unici ed indimenticabili.
Manifestazioni
ROE’ VOLCIANO
- Giornata del Volontariato” – Mostra fotografica ed intrattenimenti musicali in occasione
dell’anno Europeo del volontariato presso le Scuole medie e Auditorium;
- “Di Sana e Robusta Costituzione?”;
- Campionato provinciale di atletica (Centro Sportivo);
- Torneo Doppio Maschile Tennis “1° Memorial Fabio Franceschini” (Centro Sportivo);
- Campionato individuale pesca alla trota (Località Caffaro);
- Torneo Amatori Volley Vallesabbia;
- Concerto estivo Banda Roè Volciano – Casa Vezzola;
- Spettacolo teatrale “Non voglio mica la luna”;
- Incontro di preparazione su “Il Barbiere di Siviglia”;
- Spettacolo Teatrale “L’orco e il Fiume” Parco Pubblico – zona Italmark;
- Opera “Il Barbiere di Siviglia” c/o Arena di Verona;
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- Festival della Chitarra “Estate a 6 corde II° edizione” – Quartetto del Buen Ayre (Chiesa
Parrocchiale San Pietro);
- Palio delle Contrade;
- Concerto estivo Banda Roè Volciano (Piazza di Volciano);
- “Musicando 2011” – Campo in sabbia (Centro Sportivo);
- “Spalleggiando” (Centro Sportivo);
- Raduno moto storiche con motogita a Limone;
- Gara di mountain bike “Terzo Gran Premio degli Ulivi” presso il Centro Sportivo;
- Serata “eno-gastronomica” – Pic-nic sotto le stelle.
VILLANUOVA SUL CLISI
-
Mercatino dell’antiquariato;
Il Veliero – 4° Country Fest (organizzato dal Comitato Feste De Paes);
1° Country Bike (organizzato dal Comitato Feste De Paes);
Incontri sull’educazione per “..crescere con i figli”;
Rappresentazione teatrali della compagnia Teatrale di Vobarno “Il Risveglio”;
Concerto con il Gruppo Baraban (in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia);
Il Teatro Poetico (presenta Wanted Garibaldi);
Incontro pubblico con il fisico Antonino Zichichi);
Manifestazione in Piazza di auto d’Epoca;
Incontro con l’Autrice;
Concerto con Charlie Chinelli (Teatro Corallo);
Incontro con lo scrittore Guido Quarzo;
Incontro con lo scrittore Pino Pace;
Rappresentazione dell’opera Don Pasquale (Teatro Corallo);
Concerto in piazza in occasione della Festa della RepubblicaM
Country Fest (festa in piazza a cura dei commercianti – associazioni ed amministrazione
comunale);
In collaborazione con “Acque e terre festival” Ascanio Celestini in “La Fila Indiana –
località Isolo);
In collaborazione con “La Rosa e la spina” c/o cortile del Centro Sociale;
Il Fiume e la Fabbrica – percorsi degli scrittori lombardi del 900;
La compagnia di G.Onofrio presenta: Quattro serate in compagnia dei burattini c/o Piazza
Donatori di Sangue;
In collaborazione con “Terre di Brescia – Festival del paesaggio 2011” Giuseppe Cederna
in “Il viaggiatore incantato” – località Isolo;
Associazione Commercianti – Amministrazione comunale Sentieri di Gusto – Itinerario
enogastronomico da Villanuova sul Clisi a Prandaglio con spettacolo musicale serale sul
sagrato della parrocchiale di Berniga;
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- Festa del Fil de Fer – Tradizionale Festa in piazza organizzata dalla compagnia teatrale”Fil
De Fer”;
- In occasione della festività dell’Assunta Concerto in Piazza di MusicaSacra e Arie d’Opera
Famose c/o Piazza Valverde;
- Festa dell’Ospite;
- Dopo i lunghi lavori di ristrutturazione, Inaugurazione del Santuario della Madonna della
neve. Al termine delle funzioni religiose, pranzo comunitario a base di spiedo e concerto
della banda civica;
- Tradizionale Festa de Là del Pont – Musica – Spettacoli – Gastronomia c/o Piazza Donatori
di Sangue;
- In occasione dell’undicesimo anniversario del gemellaggio i cittadini di Villanuova sul Clisi
ospitano gli amici di Trébeurden: cena dell’amicizia;
- Piergiorgio Cinelli e Giorgio Zanetti in “I Tajacantù” c/o cortile del Centro Sociale;
- In collaborazione con la farmacia c/o Teatro Corallo;
- San Matteo – Festa del Patrono (il concerto in piazza della Banda Civica sarà preceduto
dalla cena comunitaria lungo Via Chiesa);
- Durante la stagione invernale-primaverile 2012 sarà allestita una rassegna teatrale con
compagnie nazionali ed attori di grande levatura: è in corso di predisposizione, nell’arco
dello stesso periodo, un calendario di incontri con illustri personalità nella campo della
formazione, poesia, letteratura, musica, politica, e della società..che conta.
VOBARNO
-
-
-
Giornata della memoria e Giornata del ricordo 2011;
Attività di promozione della lettura con le classi 4° della Scuola Primaria di Vobarno;
Cineforum “Progetto Giovani” (serie di 4 proiezioni);
Celebrazione del 150° anniversario dell’Unità nazionale;
2° Rassegna classica valsabbina, dedicata al 150° dell’Unità nazionale;
“Incontri letterari”, tre appuntamenti dedicati al mondo femminile;
Concorso artistico/interpretativo dal titolo “La cosa più importante”, condotto con le
classi 2° della Scuola Primaria di Vobarno, con premiazione dei lavori migliori prodotti da
ciascuna classe e spettacolo rivolto a tutti gli alunni partecipanti;
“Incontri italiani” – iniziativa composta da 3 appuntamenti di approfondimento sul tema
dell’Unità italiana, con docenti universitari;
“Per non perdere la bussola”, iniziativa inerente l’uso delle nuove tecnologie e l’abuso di
sostanze stupefacenti, rivolta agli studenti delle Scuole Secondarie di 1° e 2° grado,
promossa di concerto con gli Assessorati alla P.I. e Servizi Sociali;
Visita al Museo della Croce Rossa internazionale, nel 150° dell’Unità nazionale;
Visita a Santona e Torino, Palazzo e tomba di Camillo Benso di Cavour ed al Museo del
Risorgimento italiano di Torino, nel 150° dell’Unità nazionale;
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- Partecipazione alla Rassegna “Acque e Terre festival 2011”, con uno spettacolo musicale
della tradizione italiana;
- “Cinema sotto le stelle” – set di 4 proiezioni all’aperto;
- Realizzazione del progetto “Il fiume e la fabbrica” (presentata domanda di contributo a
Regione Lombardia”, con realizzazione di una pubblicazione e produzione di uno
spettacolo teatrale;
- Presentazione di una pubblicazione, frutto di una ricerca sul periodo risorgimentale e
relativo spettacolo teatrale;
- Presentazione di una pubblicazione, frutto di ricerca sul periodo risorgimentale e relativo
spettacolo teatrale;
- 24° edizione del Premio d’arte “Vobarno, i suoi colori”;
- 9° Stagione teatrale;
- Festa della Madonna della Rocca.
Strutture ricettive
Questa zona della provincia di Brescia non è una zona altamente turistica, ma vista la
vicinanza al Lago di Garda, zona amata dai turisti nord europei, si può pensare ad uno
sviluppo in tal senso. Ad oggi su questi territori abbiamo una presenza limitata di
strutture ricettive; si trovano infatti solo una struttura 3* a Vobarno, due strutture 3* e
3 B&B a Roè Volciano e nessuna struttura turistica a Villanuova sul Clisi.
3.
CONCLUSIONI: BASI PER LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO
Il requisito necessario affinché l’ambito territoriale possa definirsi “Distretto del commercio”
è la presenza sul territorio di soggetti in grado di fare del commercio il fattore di integrazione
e valorizzazione di tutte le risorse, e quindi, la presenza di attività economiche di tipo
commerciale, para commerciale e assimilate.
Infatti, se non esiste questo elemento, o le condizioni per consentirne lo sviluppo, non potrà
mai essere realizzato un Distretto del commercio.
I Distretti del commercio sono geneticamente il punto di arrivo di un percorso di analisi e
studio delle “buone pratiche” di interventi di valorizzazione del territorio che utilizzano come
strumento il commercio urbano.
L’analisi dell’area considerata, con i commenti e le osservazioni rilevate (si veda il capitolo
2. Analisi contesto di riferimento), alla luce dei dati di contesto riportati, esprime alcuni
aspetti dei quali una politica di riqualificazione e rivitalizzazione del commercio nel medio
periodo deve necessariamente tener conto.
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PARTE 2 – LA COSTITUZIONE DEL DISTRETTO DEL COMMERCIO: DALLA STRATEGIA ALLA
PROPOSTA DI DISTRETTO DIFFUSO DI RILEVANZA INTERCOMUNALE NEI COMUNI DI ROE’
VOLCIANO – VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO
4.
GRUPPO DI INDIRIZZO
Sin dalle fasi di concertazione a livello locale l’aggregazione dei tre Comuni si è creato un
Gruppo di indirizzo, composto da:
 Sindaci;
 Assessori al commercio;
 Assessore al bilancio del Comune Capofila;
 Funzionari Ufficio Tecnico (Lavori Pubblici);
 Funzionari Ufficio Commercio;
 Segretario Comunale dell’Ente Capofila;
 1 Rappresentante delle attività economiche locali.
Gli elaborati e le analisi sono inoltre state diffuse presso:
- ASCOM e Confesercenti (che sottoscrivono l’Accordo di Distretto);
- Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia.
Le tre Amministrazioni hanno lavorato per l’individuazione degli interventi pubblici
strettamente connessi ed integrati che risultassero prioritari e strategici in una logica di
rivitalizzazione delle attività commerciali e per la definizione dell’area di Distretto.
I Comuni hanno infatti individuato le aree d’intervento e l’intervento pubblico di propria
competenza anche e soprattutto in funzione delle esigenze e dei fabbisogni dei soggetti
privati.
Parallelamente alla fase di programmazione pubblica sono stati avviati:
 un processo di animazione territoriale rivolto agli operatori economici locali;
 contatti per la presentazione dell’idea alle associazioni imprenditoriali e di
categoria presenti in ambito provinciale: in particolare Ascom Brescia,
Confesercenti.
Si segnala inoltre il coinvolgimento della Camera di Commercio di Brescia.
Tali azioni sono state realizzate per:
 assicurare informazioni trasparenti a tutti i soggetti del territorio di riferimento e
potenzialmente interessati (operatori economici e cittadinanza) in riferimento
all’iniziativa;
 individuare e far emergere concreti bisogni del territorio;
 definire le strategie d’intervento;
Giugno 2011
33

coordinare le attività e modalità operative per l’elaborazione e candidatura del
Programma di Intervento.
Le attività del Gruppo di indirizzo sono iniziate all’inizio del mese di gennaio 2010 e sono
terminate con la presentazione delle proposte e della strategia generale a metà del mese di
giugno 2011.
A seguito dell’istituzione del “Distretto diffuso intercomunale del commercio”, il Gruppo di
Indirizzo assumerà la struttura di Cabina di regia per la Governance del Distretto (per gli
approfondimenti si rimanda allo specifico capitolo, più avanti nel presente lavoro).
Gli incontri pubblici con gli operatori economici si sono svolti presso le sedi dei tre Comuni,
come riportato nel prospetto seguente.
Luogo
Tipo d’incontro
Incontro ristretto con i
Comune di Roè
rappresentanti delle tre
Volciano
Amministrazioni comunali
Incontro ristretto con i
Comune di Roè
rappresentanti delle tre
Volciano
Amministrazioni comunali
Incontro ristretto con i
Comune di Roè
rappresentanti delle tre
Volciano
Amministrazioni comunali
Comune di Roè Incontro pubblico con operatori
Volciano
economici locali
Comune di
Villanuova sul
Clisi
Incontro pubblico con operatori
economici locali
Comune di
Vobarno
Incontro pubblico con operatori
economici locali
Ordine del Giorno
Valutazione opportunità e primo esame
22/12/2011
delle possibili linee di azione
Avvio Impostazione del progetto e avvio
29/12/2011
Avvio contatti con Associazioni locali no
profit e indicazioni per gestione dei
rapporti con le Associazioni provinciali 25/01/2011
rappresentative
del
settore
del
commercio
Raccolta ed esame principali criticità ed
esigenze
locali,
definizione
del 31/01/2011
programma di lavoro
Raccolta ed esame principali criticità ed
esigenze
locali,
definizione
del 01/02/2011
programma di lavoro
Raccolta ed esame principali criticità ed
esigenze
locali,
definizione
del 07/02/2011
programma di lavoro
Incontro con i sindaci dei 3 Comuni
Comune di Roè
Impostazione del progetto e avvio delle
aderenti al Distretto e con il
Volciano
procedure concertative tra i soggetti
personale tecnico
Valutazione dei progetti presentati dai
Comune di Roè Incontro con i sindaci dei 3 Comuni
soggetti privati, raccolta proposte
Volciano
aderenti al Distretto
migliorative
Comune di Roè Incontro con i sindaci dei 3 Comuni Prima analisi dei progetti pubblici da
Volciano
aderenti al Distretto
inserire nel progetto
Incontro con i sindaci di Roè
Comune di Roè
Definizione degli interventi pubblici da
Volciano e di Vobarno, Assessori e
Volciano
inserire nel progetto
personale tecnico
Comune di
Incontro con il sindaco di
Definizione degli interventi pubblici da
Villanuova sul Villanuova sul Clisi ed Ass. Lavori
inserire nel progetto
Clisi
pubblici
Giugno 2011
Data
10/02/2011
10/03/2011
21/04/2011
24/05/2011
31/05/2011
34
Per quanto riguarda gli incontri pubblici con gli operatori commerciali, ai partecipanti sono
stati forniti i seguenti materiali:
- Scheda sintetica dell’intervento;
- Scheda di manifestazione di interesse alla partecipazione;
- Questionario informativo.
5.
ANALISI DEGLI ATTORI CHIAVE E COSTRUZIONE PARTENARIATO
Relativamente agli attori chiave sono stati presi in considerazione, oltre ai soggetti
necessari per legge, altri che rispondessero alle seguenti caratteristiche:
 detentori di una conoscenza della realtà da modificare;
 interesse diretto al verificarsi del cambiamento che si intende produrre;
 disponibilità ad operare per favorire tale cambiamento.
Tenendo in considerazione anche i diversi livelli di rilevanza per lo sviluppo del territorio
dei potenziali soggetti, nonché la loro influenza (leadership morale, culturale, religiosa,
ecc.) sui beneficiari finali, il gruppo di lavoro ha selezionato gli aderenti sulla base di due
elementi di valutazione, ovvero il tipo di contributo sperato da parte del soggetto
coinvolto ed il suo probabile interesse nel successo del programma.
Tale processo di analisi ha portato alla costituzione del partenariato, descritto nel
prossimo paragrafo.
5.1
Partenariato costituito
Alla conclusione della fase di analisi degli attori chiave il Gruppo di Indirizzo sono
stati definiti tutti i soggetti partner e firmatari dell’Accordo di Distretto, di seguito
precisati.
Partner obbligatori:
 Comune di Roè Volciano (Capofila), Comune di Villanuova sul Clisi, Comune di
Vobarno;
 ASCOM Brescia;
 Confesesercenti Brescia.
Altri partner firmatari dell’Accordo di Distretto:
 Comitato Feste De Paes;
 Amici del Palio;
 Associazione Il Sassolino;
 Associazione Pensionati Anziani
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Ruoli e responsabilità dei partner
Comune di Roè Volciano
Capofila e coordinatore del Progetto, attuatore di interventi a finalità pubblica e
delle attività indicate al punto 15 “Tipologie di interventi previste all’interno di un
Distretto” ed al punto 16 “Spese ammissibili” del D.d.u.o. 1 marzo 2011 - n. 1822,
Approvazione del 4° bando «Distretti del Commercio» - D.g.r. 993 del 15 dicembre
2010, previste nel Distretto.
Comune di Villanuova sul Clisi e Vobarno
Partner del Progetto, attuatore di interventi a finalità pubblica.
ASCOM Brescia e Confesesercenti Brescia
Oltre a rappresentare le istanze del territorio ed a stimolare la raccolta di idee da
parte degli attori privati, hanno fornito elementi fondamentali di conoscenza del
settore specifico, contribuendo alla elaborazione della strategia generale.
Entrambe le associazioni parteciperanno agli organismi di coordinamento del
distretto, contribuendo alle attività di gestione, monitoraggio e rendicontazione
della attività private.
Istituto Tecnico di Istruzione Superiore di Valle Sabbia “Giacomo Perlasca”, sede di
Vobarno
Nonostante l’Istituto non figuri tra i firmatari dell’Accordo di Distretto, si segnala
che gli alunni dell’Istituto parteciperanno al concorso per la realizzazione di un
“Logo del Distretto”. L’attività potrà diffondere tra gli studenti la conoscenza del
Distretto del Commercio e delle sue opportunità, stimolando un’ottica positiva che
potrebbe favorire il rilancio di attività nel Distretto e ridurre nel futuro lo
spopolamento delle aree.
Comitato Feste De Paes, Amici del Palio, Associazione Il Sassolino, Associazione
Calcio, Associazione Pensionati Anziani
Queste Associazioni avranno ruolo fondamentale di supporto e/o di realizzazione
degli eventi e delle manifestazioni programmate nel Distretto.
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36
6.
DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DEL DISTRETTO
La definizione della strategia è passata attraverso una fase di analisi; a conclusione di
tale processo si è ottenuto il quadro degli aspetti di criticità che ostacolano lo sviluppo
ed il consolidamento del sistema commerciale nell’area del Distretto.
6.1 Indagine conoscitiva
In linea con l’obiettivo di creare azioni ed attività di coinvolgimento degli operatori
economici nella strategia di sviluppo del Distretto, e con l’obiettivo di studiare le
potenzialità commerciali della zona interessata, si è deciso di rafforzare il processo
di concertazione locale tramite un’indagine conoscitiva realizzata attraverso la
predisposizione di un questionario rivolto ai settori coinvolti dal progetto.
Il questionario ha lo scopo di analizzare principalmente i settori del commercio e
dell’ospitalità alberghiera e ristorativa, al fine di restituire sia un quadro dello stato
dell’arte, con dati quantitativi relativi alle attività presenti nei Comuni del Distretto,
sia dare un’idea complessiva di come viene percepita dagli operatori del settore la
qualità dell’offerta commerciale.
L’obiettivo è quello di mettere in evidenza i punti problematici sui quali lavorare e
le opportunità sulle quali investire per fare del Distretto una zona ad alta attrattività
commerciale.
L’indagine ha lo scopo quindi di restituire dati sia quantitativi che qualitativi, che
permettano di dare un quadro complessivo della realtà.
Soggetti coinvolti
Per realizzare l’indagine i tre Comuni in collaborazione con Gruppo Impresa, ha
redatto un questionario articolato e differenziato per i diversi settori dell’offerta
commerciale e turistica.
Il questionario è stato sottoposto all’attenzione dei commercianti, degli albergatori
e dei ristoratori che hanno manifestato interesse alla partecipazione all’iniziativa
distrettuale.
Sono stati raccolti n° 39 questionari compilati relativi a commercianti ed esercizi
pubblici, un buon numero rispetto agli operatori potenzialmente interessati
nell’area.
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Modalità dell’indagine
Il questionario
L’indagine si è avvalsa di uno strumento quale il questionario come mezzo che
facilmente permette di raggiungere il maggior numero di persone, strumento
efficace per ottenere dei dati statistici confrontabili.
Si tratta di un questionario autocompilato, cioè dove il soggetto sottoposto alle
domande può rispondere in modo autonomo.
Si è utilizzato un questionario parzialmente strutturato caratterizzato dalla presenza
di domande chiuse, di domande aperte e di spazi liberi per esprimere brevi note.
Il questionario è costituito da:
o un elenco di domande poste in successione suddivise in macro argomenti, per
ciascuna delle quali sono prestabilite anche le possibili risposte.
o domande aperte che hanno lo scopo di sondare le opinioni degli operatori e le
problematiche emergenti.
La struttura del questionario
La struttura del questionario è suddivisa per macroargomenti:
1. Dati anagrafici
Si è preferito mantenere in forma anonima il questionario, per permettere una
maggiore libertà di risposta, specialmente in merito alle valutazioni attinenti
l’attività dell’amministrazione comunale.
2. Esperienza del personale
Questo campo di domande è mirato ad analizzare il livello dell’esperienza degli
operatori del settore, basandosi sugli anni di lavoro nel settore attuale del gestore o
proprietario e le esperienze pregresse. Inoltre si vuole indagare il numero di
dipendenti del settore e l’esperienza del personale.
3. Tipologia offerta commerciale
Questo gruppo di quesiti è volto a definire le principali tipologie di offerta La qualità
dell’offerta viene indagata attraverso l’individuazione di punti di forza delle attività,
la presenza di servizi aggiuntivi e il livello di promozione della propria attività da
parte del commerciante la realizzazione di investimenti e attività congiunte.
4. Clientela e guadagni
Le domande hanno lo scopo di ricostruire un quadro dell’attività nei diversi mesi
dell’anno, per mappare la tipologia di clientela e il cambiamento passando dall’alta
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alla bassa stagione e quanto l’afflusso di clientela e di guadagni è cambiato negli
ultimi due o tre anni.
5. Attrattività
Le domande in questo macroargomento sono volte a definire il grado di attrattività
commerciale dei Comuni interessati, a cominciare dalla definizione di un’identità
del territorio composta dagli elementi che principalmente lo caratterizzano, le
risposte raccolte saranno utili a stabilire quali degli elementi caratterizzanti rendono
l’area maggiormente attrattiva e quali sono gli strumenti migliori per la promozione
delle attività commerciali. In questa sezione si è data particolare attenzione a
raccogliere le problematiche, i disagi e le priorità.
6. Partecipazione locale
Tra gli aspetti che si è ritenuto interessante indagare, il livello di interesse alla
collaborazione con l’amministrazione locale la predisposizione a partecipare a
progetti di sviluppo locale.
6.2 Esiti dell’indagine
L’indagine, attraverso il questionario ed alcuni contatti diretti con i commercianti,
ha raccolto dati significativi soprattutto per quanto riguarda le opinioni degli
operatori rispetto al livello di qualità dell’offerta commerciale, permettendo di
individuare alcuni aspetti che caratterizzano il settore quali: tendenze in atto,
evoluzioni e cambiamenti nei settori, pratiche di vendita o di ospitalità, consolidate
o innovative, punti di forza e di debolezza.
Il quadro è stato ricostruito attraverso la raccolta di un campione di risposte sul
totale degli operatori dei tre Comuni interessati, rappresentativo degli operatori che
hanno aderito al Distretto ma anche sufficientemente significativo rispetto al totale
degli operatori dei Comuni.
I dati ricavati, pur rappresentando un campione di soggetti contenuto, è comunque
utile a sondare elementi di opinione generale che fanno riferimento molto
probabilmente ad uno scenario omogeneo e coerente con la totalità dei soggetti
che lavorano nei settori analizzati.
Tipologia di offerta commerciale
L’offerta commerciale si presenta caratterizzata da una percentuale maggiore di
negozi alimentari di tipo tradizionale, per lo più di tipo “alimentare”. Vi è inoltre
un’offerta piuttosto consistente di “artigianato”, che fa riferimento ad operatori (ad
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es. pasticcerie e fornerie) con attività prevalente di commercio (codice di attività
Primaria Ateco).
Tra i negozi di alimentari pochi vendono prodotti di qualità a marchio, DOP, DOC,
IGP, ma anche biologici e di produzione propria.
I punti di forza dell’attività sono pressoché equamente suddivisi tra il buon rapporto
qualità – prezzo, il servizio e la zona di collocazione.
Tra questi da segnalare il servizio alla clientela che si distingue per la particolarità di
alcune pratiche che persistono ancora, come la spesa a credito, ma anche il
rapporto con il commerciante di fiducia che offre una serie di piccoli servizi per il
cliente come ad esempio il trasporto della spesa a casa.
Elemento importante per l’offerta turistico-commerciale è il livello di innovatività.
E’ stato quindi chiesto ai commercianti se recentemente hanno eseguito dei
cambiamenti nella loro attività, sia nelle strutture, sia nell’offerta.
Oltre il 75 % dei commercianti ha realizzato dei cambiamenti nella propria attività
negli ultimi anni. La qualità dell’offerta si misura oltre che per i prodotti, i servizi e il
prezzo, anche per il luogo in cui avviene la vendita, vale a dire principalmente il
negozio.
Il 44% dei commercianti ha eseguito soprattutto interventi di ristrutturazione,
altri si sono limitati all’offerta di prodotti e servizi e una buona parte, pur non
avendo eseguito alcun cambiamento, ha in previsione di farne.
Altro elemento fondamentale per aumentare l’attrattività commerciale della zona,
è la promozione delle attività, che viene fatta da alcuni commercianti attraverso
mezzi tradizionali quali giornali e riviste o sponsorizzando eventi sportivi o culturali.
Uno dei mezzi che sembra essere efficace nell’area è la stampa, che a differenza
del web, meno utilizzato, viene sfruttato per la pubblicità.
Per capire il livello complessivo dell’offerta commerciale nei Comuni del Distretto,
è stata posta la domanda a chi vive la situazione dall’interno: il 48% è abbastanza
soddisfatto, il 26% è mediamente-molto soddisfatto, mentre il 26% non è per
niente soddisfatto della qualità commerciale complessiva nel Distretto
(quest’ultimo, dato particolarmente significativo).
Di seguito i risultati puntuali dell’indagine per la sezione “Offerta commerciale”.
Giugno 2011
40
Offerta
Commerciale:
Tipologia di offerta
Alimentari
Mini - Market
Abbigliamento
Artigianato
Altro
33,3%
2,6%
7,7%
53,8%
2,6%
Offerta Commerciale:
Offre dei servizi
aggiuntivi alla clientela?
No, nessuno
Consegne a domicilio
Servizi di trasporto
Shopping card/punti
fedeltà
Spesa a credito
Altro
51,35%
21,62%
2,70%
16,22%
8,11%
0,00%
12,24%
26,53%
6,12%
32,65%
10,20%
12,24%
Offerta
Commerciale:
Partecipa insieme ad altri
operatori di settore ad
iniziative di promozione
del territorio?
Sì
50,00%
No
50,00%
Giugno 2011
74,4%
25,6%
Offerta Commerciale:
Ha fatto investimenti
recenti per migliorare la
sua attività?
Nessuno
Ristrutturazione
Nuovi prodotti
Nuovi servizi
Altro
23,08%
43,59%
17,95%
7,69%
7,69%
Offerta Commerciale:
E’
soddisfatto
della
qualità complessiva del
centro urbano?
Offerta Commerciale: Lei
promuove la sua attività?
se si con quali mezzi ?
No
Pubblicità giornali/riviste
Spot Radio o TV
sponsorizzazioni
Sito web
Altro
Offerta Commerciale:
Vende prodotti tipici
della zona?
No
Sì
Per niente soddisfatto
Abbastanza soddisfatto
Mediamente soddisfatto
Molto soddisfatto
Offerta Commerciale:
Punti di forza
Assortimento prodotti
Qualità/prezzo
Servizio
Zona di collocazione
Altro
25,64%
48,72%
20,51%
5,13%
8,6%
32,3%
29,0%
30,1%
41
Clientela e guadagni
Dall’analisi dell’affluenza risulta che la stagione estiva (periodo Giugno – Settembre)
registra una maggiore affluenza di clientela, rappresentata da turisti in vacanza
nelle zone vicine, o di passaggio, persone residenti e famiglie.
La posizione strategica dei Comuni del Distretto, tra il Lago di Garda (Salò è a pochi
chilometri) e la Valle Sabbia, zona con buone frequentazioni turistiche grazie alla
presenza del Lago d’Idro e di località come Anfo (rocca napoleonica d’Anfo),
Bagolino.
In bassa stagione si registra una clientela costituita per la maggior parte da residenti
e persone di passaggio. Le maggiori zone di provenienza dei clienti sono provinciali.
Da segnalare che purtroppo oltre la metà dei commercianti (56,4%) registra un
cambiamento dei guadagni negli ultimi 3 anni con una tendenza al ribasso che si
aggira intorno al 20%. Un ulteriore 7,7% addirittura comunica una riduzione
superiore al 20%.
Di seguito i risultati puntuali dell’indagine per la sezione “Clientela e guadagni”.
Clientela e guadagni:
Periodi di maggiore
affluenza dei clienti?
Dicembre/febbraio
Marzo/maggio
Giugno/settembre
Ottobre/novembre
Clientela e
Tipo
di
prevalente?
17,95%
20,51%
53,85%
7,69%
Clientela e guadagni:
Quale è la provenienza
prevalente
dei
suoi
clienti?
Comune
17,14%
Provincia
68,57%
Altre Città
8,57%
Estero
5,71%
Giugno 2011
guadagni:
clientela
Residenti
Persone di passaggio
Turisti
49,06%
45,28%
5,66%
Clientela e guadagni: qual è
l’andamento guadagni negli
ultimi 2/3 anni ?
No. Nessun cambiamento
Diminuzione maggiore del 20%
Diminuzione inferiore al 20%
Aumento superiore al 20%
Aumento inferiore al 20%
20,51%
56,41%
10,26%
7,69%
5,13%
42
Attrattività e Partecipazione locale
L’analisi delle risposte evidenzia come la componente paesaggistica-naturalistica
(48,7%), sia ritenuta il principale punto di forza dell’area, anche in ordine alla
capacità di attrarre clientela non residente.
Gli operatori ritengono che il comune sia poco conosciuto (48,7%), ma facilmente
raggiungibile dall’esterno, denotano una discreta segnalazione mediante
cartellonistica che aiuti all’individuazione delle attività commerciali.
La percezione della dotazione di infrastrutture di servizio è abbastanza negativa;
tra gli interventi prioritari da realizzare si segnalano il miglioramento della viabilità e
dei parcheggi (con un eloquente 61,79%), della sicurezza (12,56%),
dell’illuminazione (12,69%) e dell’arredo urbano (10,3%).
Emerge quindi un quadro piuttosto variegato di necessità in ambito
infrastrutturale. Non sembrano attualmente necessari soltanto gli interventi che
riguardano le aree verdi.
Appare invece ottimo il contributo in termini di trasporto urbano, punto di
partenza importante per impostare politiche di attrazione verso le aree commerciali
dei Paesi interessati.
Gli ambiti che si ritengono più importanti per migliorare l’attrattività della zona
commerciale sono quelli degli eventi e delle manifestazioni (addirittura il 70%)
seguiti attività promozionali e di marketing (19,59%).
Il programma annuale di eventi e manifestazioni è gradito alla maggior parte degli
operatori, circa il 69%, contro il 31% non soddisfatto.
L’utilità degli eventi messi in campo dal comune è alta (60,67%) degli intervistati,
abbastanza alta per il 31%. Solo l’8% esprime un giudizio negativo.
Pertanto l’indicazione è quella di proseguire con la programmazione di eventi e
manifestazioni, con l’obiettivo di rafforzarne l’effetto positivo, potenziando, ad
esempio, la comunicazione verso l’esterno, ad oggi poco efficace per circa il 46% del
campione.
Di seguito i risultati puntuali dell’indagine per la sezione “Attrattività e
Partecipazione locale”.
Giugno 2011
43
Attrattività:
Quali
sono gli elementi di
attrattività del suo
comune?
Sport
Arte e cultura
Paesaggio-ambiente
naturale
Commercio
Eventi
Attrattività: E’ servita
da sufficienti parcheggi
nelle vicinanze?
Sì
No
7,69%
23,08%
48,72%
5,13%
15,38%
58,97%
41,03%
Attrattività:
La zona commerciale è
segnalata
adeguatamente
Attrattività: Quanto il
suo
comune
è
conosciuto da persone
non residenti?
Poco
Abbastanza
Molto
48,72%
41,03%
10,26%
Attrattività:
La zona commerciale
urbana è facilmente
raggiungibile?
Sì
No
85,71%
14,29%
Attrattività:
Come
valuta l’efficienza del
trasporto pubblico per
raggiungere
il
comune?
Insufficiente
Sufficiente
Ottimo
1,25%
87,50%
11,25%
con appositi cartelli ?
No
Sì
51,28%
48,72%
Attrattività: E’ soddisfatto
Attrattività: Se ha risposto
della dotazione di
infrastrutture a servizio
delle attività nel paese?
no, quali ritiene siano gli
interventi prioritari da
realizzare?
Sì
No
Giugno 2011
41,03%
58,97%
Parcheggi e viabilità
Aree verdi
Arredo urbano
Sicurezza
Illuminazione
61,79%
2,56%
10,38%
12,56%
12,69%
44
Attrattività: Come valuta
Attrattività: In quali ambiti
gli interventi di promozione
commerciale e turistica fino
ad ora realizzati?
bisognerebbe investire per
aumentare l’attrattività del
comune?
Insufficiente
Sufficiente
41,82%
58,18%
Attrattività: Quali ritiene
siano i maggiori problemi
e disagi del settore
commercio e turismo?
Concorrenza
69,74%
Poca programmazione
con gli Enti del settore di 30,26%
riferimento
Attrattività: Secondo lei
eventi e manifestazioni
sono utili motivi di
attrattività commerciale
e turistica?
Poco
7,87%
Abbastanza
31,46%
Molto
60,67%
Pubblicità e marketing
Fiere, promozione
all’estero
Servizi di trasporto
Eventi e manifestazioni
Altro
19,59%
2,06%
3,09%
70,10%
5,15%
Attrattività: Come valuta
il programma di eventi e
manifestazioni locali?
Non soddisfatto
Abbastanza soddisfatto
Molto soddisfatto
28,21%
69,23%
2,56%
Attrattività: Qual è il
grado di comunicazione (ai
residenti e all’esterno) di
eventi e manifestazioni?
Nullo
Scarso
Sufficiente
Ottimo
4,40%
41,76%
49,45%
4,40%
Per quanto riguarda l’ambito della partecipazione locale, quasi l’unanimità del
campione (97,4%) ritiene che l’amministrazione comunale possa giocare un ruolo
importante nel sostegno all’imprenditoria locale.
Tra gli interventi che si ritengono più utili, al primo posto vi è la richiesta di una
programmazione integrata pubblico – privato (43,85%); a seguire il sostegno
all’avvio di nuove imprese (28,33%), infine sono ritenuti importanti anche gli aspetti
legati alla formazione (25,26%).
Giugno 2011
45
In tale contesto l’Amministrazione Comunale è quindi vista come non solo come
ente locale più vicino ai cittadini, ma anche come “motore” dello sviluppo del
territorio.
Pertanto gli operatori ritengono che le Amministrazioni debbano:
a) impegnarsi in processi di pianificazione qualitativa (urbanistica commerciale) e
di governo attivo del territorio (policy) – concepito come visione strategica e
complessiva dell’intero territorio comunale - nel quale possono giocare un ruolo
decisivo sia lo sviluppo di progetti rivolti sul versante della vivibilità/mobilità di
una particolare area (per ridurre il disagio economico e sociale) che
l’innovazione tecnologica.
Le risorse finanziarie debbano essere funzionali ad una competitività dei
territori e non disperse su singole iniziative “settoriali” prive di un disegno
strategico di fondo.
b) Condividere gli obiettivi di un piano strategico comunale, con tutti gli
interlocutori interessati a sviluppare la sussidiarietà e la collaborazione nel
reperimento e nella gestione delle risorse finanziarie.
c) Riservare ampio spazio, nell’ambito delle strategie del territorio e urbane, alla
valorizzazione del centro urbano che costituisce uno dei capitoli principali, sia
nella fase di valutazione delle risorse disponibili per lo sviluppo, sia nella fase di
determinazione del ruolo che l’ente comune deve giocare per il raggiungimento
dei più generali obiettivi strategici di sviluppo territoriale ed economico.
Attrattività:
Attrattività: Se si, quali
Ritiene importante che
l’Amministrazione
comunale ponga in essere
iniziative per sostenere
l’imprenditoria locale?
interventi
secondo
lei
potrebbero essere più utili?
Sì
No
Giugno 2011
97,4%
2,6%
Corsi di Formazione
25,26%
Agevolazioni avvio nuove
28,33%
imprese
Orientamento e
accompagnamento
2,56%
Progetti congiunti
pubblico-privato
43,85%
46
6.3 Fase di analisi
Analisi dei problemi
Il partenariato ha avviato la fase di analisi dei problemi, ovvero il processo di
raccolta, elaborazione e scelta degli elementi che, a giudizio degli attori chiave, sono
collegati al settore in esame, sono realmente sperimentati nel contesto e sono
fonte di insoddisfazione / frustrazione per i beneficiari finali (operatori del
commercio, turismo e servizi). Tale processo ha avuto luogo in alcune sessioni di
lavoro, volte a chiarire con gli stessi soggetti partecipanti il significato delle idee
esposte, raggruppando quelle afferenti a problematiche simili condividendone
successivamente le relazioni di causa effetto ed elaborando un ordine gerarchico
condiviso di priorità anche in funzione della relativa urgenza e rilevanza.
Il risultato di tale processo è rappresentato dall’albero dei problemi, rappresentato
graficamente a pagina 50.
A conclusione della fase di analisi si è ottenuto un quadro ampio e articolato degli
aspetti di criticità che costituiscono ostacolo allo sviluppo e consolidamento del
sistema commerciale dei centri urbani.
Di seguito si individuano le principali criticità emerse principalmente nel corso
dell’indagine (questionario) e nei confronti con gli operatori.
A. Bassa competitività
Le attività economiche presenti nelle aree commerciali dei tre Comuni
presentano potenzialmente le caratteristiche di sistema commerciale integrato
ma, alla luce delle minacce anche dello scenario generale, presentano alcuni
segnali di difficoltà, in particolare:





Diminuzione degli incassi e dei guadagni per gli operatori;
Scarsa conoscenza da parte dei non residenti;
Scarsa attenzione ed utilizzo delle iniziative di formazione;
Elevata disomogeneità estetica;
Scarsa presenza di medie superfici con assortimenti profondi dovuto alla
struttura piccola dei locali.
B. Limitata capacità di comunicazione e attrazione verso clienti e visitatori esterni
 Scarsa comunicazione d’insieme e visibilità dell’area commerciale e
delle opportunità che offre;
 Difficoltà a seguire i cambiamenti del mercato e dei flussi;
 Comportamenti individualistici degli operatori;
 Sporadicità delle iniziative di fidelizzazione e comunicazione;
Giugno 2011
47
 Limitate azioni di marketing e promozione delle attività commerciali;
 Non elevato livello di comunicazione esterna del calendario di eventi.
C. Efficienza urbana e servizi
L’attrattività esercitata dalle aree a valenza commerciale e i flussi
dall’esterno rendono necessario un sistema di accesso molto efficiente.
Si sono evidenziate le seguenti criticità:
 Scarsa presenza di parcheggi;
 Scarsa funzionalità del sistema infrastrutturale di collegamento (ad es.
marciapiedi);
 Non elevato grado di sicurezza (percepita) nelle aree commerciali;
 Scarsa organicità nell’assetto della segnaletica;
 Limitata qualità estetica e fruibilità di alcune aree pubbliche adiacenti
agli esercizi commerciali.
Analisi degli obiettivi
Diretta conseguenza della costruzione dell’albero dei problemi è stata quella di
trasposizione degli stessi in obiettivi da raggiungere per ridurre / eliminare /
risolvere le negatività espresse.
Tali obiettivi costituiscono pertanto la descrizione del miglioramento nella realtà
che si intende ottenere.
Si sottolinea come in questa fase non sono state prese in considerazione i processi,
le azioni o gli strumenti necessari per la realizzazione del miglioramento o beneficio
atteso o condizione positiva desiderata.
Gli obiettivi sono stati formulati tenendo in considerazione la loro raggiungibilità in
un tempo definito, la loro desiderabilità condivisa da tutti gli attori, la loro chiara
formulazione come traguardi da raggiungere e non come azioni da intraprendere.
Il risultato di tale attività è l’elaborazione dell’albero degli obiettivi, (rappresentato
graficamente a pagina 53):
 Generali;
 Specifico;
 Operativi – Risultati.
Giugno 2011
48
Analisi delle strategie
In questa fase, sulla base della situazione analizzata in precedenza, sono state
operate le scelte e gli impegni in merito ai contenuti del programma, operando una
scelta precisa degli obiettivi ritenuti meritevoli di essere raggiunti.
In particolare si è proceduto nell’identificazione e scelta (scoping) delle strategie,
ovvero quelle connesse agli obiettivi generati da problemi urgenti e rilevanti,
utilizzando una matrice che tiene in considerazione quattro criteri:
1) Impatto sull’obiettivo specifico;
2) Realizzabilità di breve periodo;
3) Minore intensità di investimenti;
4) Capacità di contribuzione con risorse proprie degli attori chiave.
Le attività di questa fase hanno comportato l’identificazione di diverse aree di
intervento, tra le quali sono state scelte quelle relative a:
competitività, attrattività, promozione e coordinamento, accessibilità e mobilità,
qualità ambiente urbano.
Le attività di questa fase hanno comportato l’identificazione di diverse aree di
intervento, tra le quali sono state scelte quelle relative a:
 Competitività;
 Attrattività;
 Sostenibilità energetica ed ambientale;
 Comunicazione - Marketing;
 Promozione – Animazione e Coordinamento;
 Sicurezza;
 Sviluppo e al sostegno dell’imprenditoria;
 Accessibilità e mobilità.
 Servizi in comune;
Sono pertanto state eliminate altre possibilità in quanto non rispondenti a tutti od
alcuni dei criteri precedentemente elencati.
Giugno 2011
49
Albero dei Problemi
Area distrettuale
interessata da fenomeni di
marginalità
Diminuzione del valore
degli immobili
commerciali
Riduzione servizi e
socialità/aggregazione
Aumento situazioni di
disoccupazione
Riduzione n esercizi
comm., attività turistiche e
dei servizi esistenti
Perdita di posti di
lavoro nell'area
Riduzione vendite e margini per
gli operatori dell'area distrettuale
Limitata capacità di
competere con l'offerta
commerciale delle aree
confinanti
Insufficiente n. di visitatori
nell'area
Spazi urbani per il
commercio non curati e
non fruibili
Scarsa presenza di
medie superf ici con
assortimenti prof ondi
dovuto alla struttura
piccola dei locali
Giugno 2011
L'aspetto esteriore ed
interno di alcuni esercizi
non è gradevole / efficiente
La crisi nell'economia ha
ridotto i redditi delle
famiglie
L'area commerciale non
ha visibilità all'esterno
delle aree interessate
Eventi e manifestazioni
insuff. come richiamo e non
abbastanza comunicati
I residenti si spostano
all'esterno o alle grandi
superfici per gli acquisti di
prodotti alimentari e altri
I commercianti hanno
difficoltà nell'interpretare i
gusti e le preferenze dei
consumatori
I commercianti non sono
coinvolti nelle iniziative
promozionali e hanno
comportamenti individualistici
Scarsa attenzione
ed utilizzo delle
iniziative di
formazione
Non è sufficientemente
garantita la sicurezza
di beni e persone nelle
ore serali
I sistemi di sicurezza
nelle aree commerciali
sono scarsi
(percezione)
Il sistema viario è
poco efficiente
(parcheggi,
marciapiedi,strade)
Amm.ni Comunali poco
attente alle esigenze del
commercio, turismo e servizi
50
6.4 Fase di Formulazione
La scelta degli Obiettivi
Si è scelto di operare secondo la formulazione del Quadro Logico, così come posto a
base e condizione di accesso a numerosi programmi di finanziamento promossi
dall’UE e da altri organismi finanziatori (ad es.: banca mondiale, Nazioni Unite, ecc.).
Il Quadro Logico è rappresentato nel prospetto riassuntivo riportato alla pagina
55, dove sono state anche indicate, in connessione con gli obiettivi specifici del
programma di intervento, le macro aree di intervento individuate dalla normativa di
Regione Lombardia relativa ai Distretti del Commercio.
Passaggio I: Obiettivo specifico
Pertanto si è proceduto nell’identificazione dell’Obiettivo specifico, ovvero il
beneficio per i destinatari finali o scopo del programma. Trattandosi di un
programma integrato l’obiettivo specifico dovrà essere conseguenza di tutto ciò che
verrà fatto, ovvero conseguenza diretta di tutte le strategie scelte e dei benefici da
esse apportate.
In questo progetto l’obiettivo specifico individuato è il seguente:
Incremento delle vendite e dei margini per gli operatori (settori commercio,
turismo e servizi), dell’area individuata nel triennio successivo all'avvio del
Distretto
Passaggio II: Obiettivi generali
Ad un livello più alto sono collocati gli Obiettivi generali, costituiti dai benefici o
effetti che il programma contribuisce a raggiungere successivamente al
raggiungimento del suo scopo, intendendo quindi un arco temporale al di là della
durata del progetto. Nel caso specifico gli obiettivi generali riguardano le soluzioni
ai problemi di:
 Mantenimento / incremento servizi e socialità / aggregazione;
 Mantenimento del valore degli immobili utilizzati per le attività e non;
 Mantenimento n° esercizi commerciali, attività turistiche e dei servizi
esistenti;
 Occupazione e coesione sociale migliorate;
 Mantenimento dei posti di lavoro nelle aree;
Giugno 2011
51
Passaggio III: Obiettivi operativi - Risultati
Il terzo passaggio concerne l’individuazione degli Obiettivi operativi cioè quei
servizi, espressi in termini di benefici, che il programma si impegna ad erogare ai
beneficiari finali per consentire il raggiungimento dell’Obiettivo specifico. Nel caso
in esame sono stati individuati gli Obiettivi operativi, da raggiungere nel percorso
di sviluppo che costituiscono l’ossatura della strategia di intervento proposta dal
presente programma.
Tali obiettivi, opportunamente sintetizzati per macro - tipologia logica, sono i
seguenti:
1. Miglioramento dell’aspetto esteriore e delle performance ambientali
degli esercizi commerciali
Il raggiungimento di tali obiettivi consente agli operatori la capacità di
competere con l'offerta commerciale delle aree confinanti.
2. Migliorata visibilità dell'area commerciale dei Paesi interessati
Il raggiungimento di tale obiettivo stimola l’aumento dei visitatori.
3. Migliorato stato e fruibilità degli spazi urbani per il commercio
nell'area
4. Rafforzata promozione di eventi e manifestazioni nelle aree
5. Commercianti coinvolti nelle iniziative e collaborativi tra loro e con le
Amministrazioni
Intesa come partecipazione degli Attori alla creazione / condivisione di
competenze e conoscenze per lo sviluppo del Distretto, da realizzarsi
anche mediante un’efficiente sistema di governance.
6. Aumento della sicurezza per beni e persone migliorata nelle ore serali
nelle aree interessate
7. Aumentata accessibilità / fruibilità del sistema viario e del parcheggi
8. Aumentata attenzione ed utilizzo delle iniziative di formazione
Un ulteriore obiettivo: “Amministrazioni Comunali impegnate alle
esigenze del commercio, turismo e servizi”, è trasversale e di sintesi
rispetto agli altri e si estrinseca in prima istanza nella promozione del
presente Distretto del Commercio.
Giugno 2011
52
Albero degli Obiettivi
Rivitalizzazione e sviluppo
economico dei settori
commercio, turismo e servizi
Rivitalizzazione
e sviluppo
dei Comuni dell'area
economico nei borghi e
frazioni di collina e
montagna dell'area
Mantenimento del
valore degli immobili
commerciali edel
non
Mantenimento
valore
Mantenimento /
incremento servizi e
socialità
/ aggregazione
Mantenimento
/ incremento
Occupazione e coesione
sociale migliorate
Occupazione e coesione
sociale migliorate
servizi e socialità /
degli immobili
aggregazione
commerciali e non
Mantenimento n esercizi
comm., attività turistiche e
dei servizi esistenti
Mantenimento
n. esercizi
comm. di vicinato e pubblici
esercizi esistenti
Mantenimento dei posti di
lavoro nelle aree
Mantenimento dei posti di
lavoro nelle aree
Incremento delle vendite e dei margini per
gli operatori (settori commercio, turismo e
servizi),
dell’area
nelmargini
triennioper
Incremento
delleindividuata
vendite e dei
successivo all'avvio
del Distretto nel
i commercianti
delle frazioni-borghi
OBIETTIVO SPECIFICO
"Distretto del commercio del Medio Chiese"
OBIETTIVO SPECIFICO
Distretto del commercio dei borghi dell’alto Lago di
Garda – Sub area Gargnano, Tignale, Valvestino
triennio successivo all'avvio del Distretto
del Commercio
Migliorata capacità di
competere con l'offerta
commerciale
delle
aree
Migliorata
capacità
di competere
confinanti
con l'offerta
commerciale delle
aree urbane a lago
Aumentato n. di visitatori
nell'area
Aumentato
n. di visitatori turisti nei borghi-frazioni a
monte-collina
Migliorato stato e fruibilità
degli spazi urbani per il
Migliorato stato e fruibilità
commercio
nell'area
degli spazi urbani
per il
Migliorato aspetto esteriore e
performance
ambientali
di
Miglioramento
aspetto
alcuni
immobiliesede
di attività
esteriore
performance
ambientali di alcuni esercizi
Rafforzata promozione di
eventi
e manifestazioni
di di
Rafforzata
la promozione
richiamo
nelle aree di
eventi
e manifestazioni
richiamo nelle aree
INTERVENTI STRUTTURALI COMUNICAZIONE E
INTERVENTI
PER LA
COMPETITIVITA'
E
SOSTENIBILITA'
ENERGETICA
MKTING
QUALIFICAZIONE
(Strutturale-MARKETING
COMUNICAZIONE
EDAmbientale-Energetica)
AMBIENTALE
Giugno 2011
Migliorata visibilità dell'area
commerciale dei paesi
Migliorata visibilità dell'area
interessati
commerciale
nelle frazioniborghi interessati
commercio nell'area
Maggiore
assortimento
e
Maggiore
assortimento
profondità
prodotti
di prodottiditipici
locali
(gastron., artigianato)
Redditi delle famiglie colpite
dalla crisi dei settori
tradizionali
mantenuto
livelli
Redditi delle
famiglieacolpite
sufficienti
dalla crisi
dei settori tradizionali
mantenuto a livelli sufficienti
I residenti restano
nell'area per gli acquisti di
I residenti
nell'area
prodottirestano
e servizi
per gli acquisti di prodotti
alimentari e altri beni
Migliorata capacità di
rispondere ai gusti ed alle
Migliorata capacità di
preferenze
deiaiconsumatori
rispondere
gusti ed alle
preferenze dei consumatori
Commercianti coinvolti
nelle iniziative e
collaborativi
tra loro
e
Commercianti
coinvolti
con le nelle
Amministrazioni
iniziative
GESTIONE DI
PROMOZIONE SERVIZI IN
ANIMAZIONE
PROMOZIONE - ANIMAZIONE
- MKTING
COMUNE
Attenzione ed utilizzo
delle
iniziative
di
Migliorata
capacità
di
formazione tra singoli
collaborazione
operatori
SVILUPPO E
SOSTEGNO
COORDINAMENTO
ALL'IMPRENDITORIA
SERVIZI
IN COMUNE
Sicurezza di beni e
persone migliorata
Sicurezza di beni e
nelle ore serali nelle
persone migliorata nelle
aree interessate
ore serali nelle aree
interessate
Rafforzata la presenza
di sistemi dilasicurezza
Rafforzata
presenza di
negli
esercizi negli
sistemi
di sicurezza
esercizi
SICUREZZA
SICUREZZA
Aumentata
accessibilità / fruibilità
del
sistema
e di
Aumentato viario
numero
del parcheggi
esercizi
multi-attività
nelle aree
Aumentata
accessibilità /
fruibilità del
sistema viario
Amm.ni Comunali
impegnate
alle esigenze
Amm.ni
Comunalidel
commercio,
turismo
e servizi
impegnate
a favore
del
piccolo commercio
ACCESSIBILITA' E
ACCESSIBILITA' MOBILITA'
MOBILITA'
53
La scelta degli interventi – Azioni
La fase successiva all’individuazione degli obiettivi del Progetto (Quarto passaggio) è
quella della scelta degli Interventi – Azioni da attuare per il raggiungimento dei
benefici degli Obiettivi operativi.
Tali attività costituiscono pertanto il processo per dare corpo ai servizi di cui il
programma necessita. Ne consegue che la rivitalizzazione commerciale dell’area
interessata dagli interventi, sia quelli a finalità pubblica che quelli a finalità privata,
è diretta a:
 migliorare l’attrattiva estetica – architettonica ed ambientale, anche
in connessione con iniziative nel settore dell’accoglienza nei locali;
 migliorare le condizioni infrastrutturali, in termini di fruibilità e
accessibilità (strade, sistema dei parcheggi);
 favorire lo sviluppo di interventi per la valorizzazione e risanamento
di aree, anche dal punto di vista della sicurezza;
 promuovere le aree commerciali dei tre Comuni, anche ricercando
economie di scala fra gli operatori e con il pubblico, a livello
strategico nella comunicazione di eventi / manifestazioni;
 favorire un potenziamento dell’accessibilità e fruibilità dell’area per
il commercio, il turismo e i servizi;
 far maturare una prospettiva di sviluppo comune e condivisa.
 far sviluppare una cultura della formazione mediante la
partecipazione a corsi di formazione.
Giugno 2011
54
6.5
Quadro logico di Progetto
Rivitalizzazione e
sviluppo economico
Mantenimento del
OBIETTIVI GENERALI
dei settori
valore degli immobili
A LUNGO TERMINE commercio, turismo e
commerciali e non
servizi dei Comuni
dell'area
OBIETTIVO SPECIFICO
Mantenimento /
incremento servizi
e socialità /
aggregazione
Occupazione e
coesione sociale
migliorate
Mantenimento n°
Mantenimento dei
esercizi comm.,
posti di lavoro nelle
attività turistiche e
aree
dei servizi esistenti
Incremento delle vendite e dei margini per gli operatori (settori commercio, turismo e servizi), dell’area individuata nel triennio successivo all'avvio del Distretto
Migliorato aspetto
esteriore e
OBIETTIVI OPERATIVI performance
RISULTATI
ambientali di alcuni
immobili sede di
attività
Migliorato stato e
fruibilità degli spazi
urbani per il
commercio nell'area
CONNESSIONE CON
MACRO AREA DI
INTERVENTO DA
BANDO REGIONALE
7. INTERVENTI
PER LA
1.
2. PROMOZIONE
SOSTENIBILITA' COMUNICAZIONE
E ANIMAZIONE
ENERGETICA ED
E MARKETING
AMBIENTALE
3. INTERVENTI
STRUTTURALI DI
QUALIFICAZIONE
URBANA
Rafforzata
promozione di
eventi e
manifestazioni di
richiamo nelle aree
Commercianti
Migliorata visibilità
coinvolti nelle
dell'area
iniziative e
commerciale dei collaborativi tra loro
paesi interessati
e con le
Amministrazioni
6. GESTIONE DI
SERVIZI IN
COMUNE
Attenzione ed
utilizzo delle
iniziative di
formazione
Amm.ni Comunali
Aumentata
Rafforzata la
impegnate alle
accessibilità /
presenza di sistemi
esigenze del
fruibilità del sistema
di sicurezza negli
commercio,
viario e del
esercizi
turismo e servizi
parcheggi
8. SVILUPPO E SOSTEGNO
ALL'IMPRENDITORIA
5. SICUREZZA
4.
ACCESSIBILITA' E
MOBILITA'
AZIONI - INTERVENTI (PARTE 3 – DESCRIZIONE PROGRAMMA DEL DISTRETTO)
Giugno 2011
55
PARTE 3 – DESCRIZIONE PROGRAMMA DEL DISTRETTO
7.
VISION DEL “DISTRETTO INTERCOMUNALE DEL COMMERCIO DEL MEDIO CHIESE:
COMUNI DI ROÉ VOLCIANO, VILLANUOVA SUL CLISI E VOBARNO”
Sulla base di quanto emerso nei capitoli precedenti i Comuni di Roè Volciano, Villanuova
sul Clisi e Vobarno hanno intrapreso un ambizioso processo di riqualificazione,
animazione e valorizzazione delle aree commerciali, con l’obiettivo specifico di
preservare o migliorare la redditività delle attività commerciali presenti nell’area nel
periodo 2011-2012, facendo del commercio il motore trainante dello sviluppo
economico e sociale del territorio.
Il Distretto nasce all’interno di un contesto in cui le Pubbliche Amministrazioni
condividono caratteristiche del territorio e politiche di sviluppo territoriale, tra le quali la
visione di sviluppo del sistema commerciale rientra.
I tre comuni interessati condividono la progressiva estinzione degli esercizi commerciali,
che hanno da sempre assolto una fondamentale funzione sociale, sia attraverso la
fornitura di molteplici servizi sia come centri di aggregazione e quindi un progressivo
abbandono della popolazione nelle aree e delle attività a valenza commerciale.
Tra i Comuni dell’area le Amministrazioni di Roè Volciano, Villanuova sul Clisi e Vobarno
si sono aggregate per progettare e sviluppare interventi in un Distretto del Commercio
nel quale si ritrovano declinati gli elementi caratterizzanti l’intera area:
Il “Distretto del commercio del Medio Chiese”, vuole essere:
 Identitario
In grado di saper sviluppare le tipicità locali ed un chiaro e riconoscibile
modello unitario di presentazione, nella forma (pagine web, logo del
Distretto) e nella sostanza (stili comuni nel servizio commerciale).
Ovvero capace di riconoscere, tutelare e fare apprezzare i propri valori e
caratteri distintivi anche attraverso il recupero e la promozione delle risorse
esistenti dal punto di vista abitativo, insediativo, storico-architettonico,
economico, sociale, culturale.
 Competitivo e sostenibile nel tempo
In grado di dotarsi delle capacità e delle risorse per sviluppare processi di
miglioramento finalizzati al raggiungimento di posizioni di eccellenza
nell’area. E, nel tempo, di conseguire le economie necessarie al loro
mantenimento in modo da sviluppare un un’elevata qualità della vita.
Questo significa che nei Comuni del Distretto si vuole venga riconosciuta dai
residenti attuali e potenziali così come dai visitatori, una superiore dotazione
di risorse ambientali e volontà e capacità di conservarle. Allo stesso tempo
tutto il Distretto deve essere annoverato tra le aree dove la qualità della vita
Giugno 2011
56
è più elevata anche in relazione alla disponibilità e alla qualità dei servizi
pubblici e privati e alla qualità delle relazioni tra persone e tra persone e
istituzioni.
 Qualificato ed ospitale
Il Distretto deve presentare condizioni di ordine ed estetica gradevole nelle
strutture sfuggendo l’incuria, in modo da stimolare la frequentazione dei
luoghi.
Deve inoltre saper offrire elevata qualità nelle relazioni con il pubblico,
sviluppando una superiore cultura del servizio commerciale, rispondendo in
modo adeguato alla richiesta di attrezzature e di servizi espressa dai diversi
segmenti di domanda rappresentati dai diversi tipi di fruitori (ad esempio i
residenti, i visitatori – turisti).
 Facilmente accessibile
Il Distretto dovrà esprimere condizioni di mobilità pedonale, automobilistica
e ciclistica per una facile fruibilità dei clienti (residenti e turisti-visitatori).
La frequentazione con qualsiasi mezzo non dovrà creare esternalità negative
sulle altre funzioni dei territori che richiedono mobilità, ma anzi contribuire
ad incentivare la frequentazione degli esercizi commerciali dell’area del
Distretto, che sarà vissuto come sistema eccellente di accessibilità, anche
per anziani (molto presenti nell’area di Distretto), ed altre fasce deboli sul
piano della mobilità.
 Sicuro
In grado di poter garantire una frequentazione sicura ai clienti, non solo
all’interno degli esercizi commerciali, ma in tutta l’area del Distretto.
La sicurezza dovrà essere uno degli elementi di attrazione valutati dai
potenziali operatori commerciali che intendano investire nell’area.
Oltre alla sicurezza delle persone nel Distretto dovrà essere garantita la
sicurezza delle merci.
 Sostenibile dal punto di vista energetico ed ambientale
Gli interventi e le azioni del Distretto dovranno garantire un basso impatto
ambientale, ridotti consumi di risorse non rinnovabili e limitati carichi
ambientali nelle qualificazioni delle strutture a valenza commerciale.
Giugno 2011
57
8.
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
COMUNICAZIONE E MARKETING DI DISTRETTO
Finalità
Ottenere una migliore comunicazione delle iniziative del distretto e dei suoi attori
Obiettivo operativo:
- Migliorare l’attrattività del territorio
Contenuti
Nell’ambito di tale macro area di intervento rientrano tipologie di intervento a finalità
pubblica relative al coordinamento e gestione del distretto e quelle volte a favorire una
ampia e diffusa conoscenza del distretto e delle sue iniziative. Nel secondo tipo di
iniziative si collocano le spese relative alla creazione di una immagine coordinata ed alla
creazione di un website dedicato al Distretto.
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
2011
2012
Totale
Pubblico
5.000 17.000 22.000
Comune di Roè Volciano
5.000 15.000 20.000
Comune di Villanuova sul Clisi
1.000
1.000
Comune di Vobarno
1.000
1.000
Totale complessivo
5.000 17.000 22.000
Contributo RL cofinanziamento
20.000
2.000
20.000
1.000
1.000
20.000
2.000
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
2011
2012
Totale Spese correnti Spese c/capitale
Pubblico
5.000 17.000 22.000
22.000
Comune di Roè Volciano
5.000 15.000 20.000
20.000
Comune di Villanuova sul Clisi
1.000
1.000
1.000
Comune di Vobarno
1.000
1.000
1.000
Totale complessivo
5.000 17.000 22.000
22.000
-
Giugno 2011
58
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Immagine coordinata di distretto con Logo
e
progettazione pagine web
Comune di Roè Volciano
Pubblico
Roè Volciano
1 Comunicazione e Marketing
1.1 azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del
distretto
Spese la gestione ed il coordinamento del Distretto
20.000
20.000
0
5.000
15.000
Immagine coordinata distretto con Logo
e
progettazione pagine web
Comune di Villanuova s/c e Vobarno
Pubblico
Villanuova s/c e Vobarno
1 Comunicazione e Marketing
1.1 azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del
distretto
Creazione LOGO e pagine Sito Web Distretto
2.000
0
0
0
2.000
Tale intervento è integralmente a carico delle amministrazioni comunali, non sono
richiesti contributi a Regione Lombardia
Giugno 2011
59
PROMOZIONE E ANIMAZIONE
Finalità
Animare e vivacizzare l’area del distretto.
Obiettivi operativi:
- migliorata attrattività del territorio
- migliorata capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori
Contenuti
La macro area comprende la promozione delle attività del distretto realizzata attraverso
la collocazione di pannelli informativi in punti critici dell’area (Roè Volciano e Vobarno)
nonché la realizzazione di una newsletter periodica da distribuire ai cittadini,
contenente informazioni aggiornate sulle attività del distretto stesso.
Fanno parte di questa macro tipologia anche gli eventi che forniscono occasioni di svago
e socializzazione per i cittadini e che attraggono visitatori esterni nell’area distrettuale.
Eventi legati allo shopping saranno inseriti nell'ambito di iniziative culturali che si
svolgono all’interno dei centri storici (Es: mostre, sfilate, concorsi).
In vari periodi dell’anno sono state già programmate alcune iniziative di rilievo da
realizzare all’interno del distretto. Il calendario verrà concordato in sede di tavoli di
coordinamento eventualmente integrando gli eventi programmati con altri nuovi e
sinergici.
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
2 Promozione e Animazione
2011
2012
Totale Contributo RL cofinanziamento
Pubblico
22.000 51.000 73.000
12.852
60.148
Comune di Roè Volciano
1.000
5.000 6.000
1.828
4.172
Comune di Villanuova sul Clisi
20.000 41.500 61.500
10.070
51.430
Comune di Vobarno
1.000
4.500 5.500
954
4.546
Totale complessivo
22.000 51.000 73.000
12.852
60.148
Giugno 2011
60
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
2 Promozione e Animazione
2011
2012
Totale Spese correnti Spese c/capitale
Pubblico
22.000 51.000 73.000
68.000
5.000
Comune di Roè Volciano
1.000
5.000 6.000
1.000
5.000
Comune di Villanuova sul Clisi
20.000 41.500 61.500
61.500
Comune di Vobarno
1.000
4.500 5.500
5.500
Totale complessivo
22.000 51.000 73.000
68.000
5.000
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE INVESTIMENTO
CONTRIBUTO RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA INTERVENTO
DESCRIZIONE
Giugno 2011
Cartellonistica e notiziario distrettuale
Comune di Roè Volciano
Pubblico
Roè Volciano
2. Promozione ed animazione
2.1 Campagna di Promozione
Pannelli informativi da posizionare in area
distrettuale contenenti informazioni di pubblica
utilità e newsletter periodica del distretto
6.000
1.828
4.172
5.000
Calendario condiviso manifestazioni
distrettuale
Comune di Villanuova sul Clisi
Pubblico
Villanuova sul Clisi
2. Promozione ed animazione
2.1 Campagna di Promozione
e notiziario
Mercatino dell’antiquariato, Il Veliero – 4° Country Fest
(organizzato dal Comitato Feste De Paes), 1° Country Bike
(organizzato dal Comitato Feste De Paes), Incontri
sull’educazione per “..crescere con i figli”, Rappresentazione
teatrali della compagnia Teatrale di Vobarno “Il Risveglio”,
Concerto con il Gruppo Baraban (in occasione del 150°
anniversario dell’Unità d’Italia), Il Teatro Poetico (presenta
Wanted Garibaldi), Incontro pubblico con il fisico Antonino
Zichichi), Manifestazione in Piazza di auto d’Epoca, Incontro con
l’Autrice, Concerto con Charlie Chinelli (Teatro Corallo), Incontro
con lo scrittore Guido Quarzo, Incontro con lo scrittore Pino
61
Pace, Rappresentazione dell’opera Don Pasquale (Teatro
Corallo), Concerto in piazza in occasione della Festa della
RepubblicaM, Country Fest (festa in piazza a cura dei
commercianti – associazioni ed amministrazione comunale), In
collaborazione con “Acque e terre festival” Ascanio Celestini in
“La Fila Indiana – località Isolo), In collaborazione con “La Rosa e
la spina” c/o cortile del Centro Sociale, Il Fiume e la Fabbrica –
percorsi degli scrittori lombardi del 900, La compagnia di
G.Onofrio presenta: Quattro serate in compagnia dei burattini
c/o Piazza Donatori di Sangue, In collaborazione con “Terre di
Brescia – Festival del paesaggio 2011” Giuseppe Cederna in “Il
viaggiatore incantato” – località Isolo, Associazione
Commercianti – Amministrazione comunale Sentieri di Gusto –
Itinerario enogastronomico da Villanuova sul Clisi a Prandaglio
con spettacolo musicale serale sul sagrato della parrocchiale di
Berniga, Festa del Fil de Fer – Tradizionale Festa in piazza
organizzata dalla compagnia teatrale”Fil De Fer”, In occasione
della festività dell’Assunta Concerto in Piazza di MusicaSacra e
Arie d’Opera Famose c/o Piazza Valverde, Festa dell’Ospite,
Dopo i lunghi lavori di ristrutturazione, Inaugurazione del
Santuario della Madonna della neve (Al termine delle funzioni
religiose, pranzo comunitario a base di spiedo e concerto della
banda civica), Tradizionale Festa de Là del Pont – Musica –
Spettacoli – Gastronomia c/o Piazza Donatori di Sangue, In
occasione dell’undicesimo anniversario del gemellaggio i
cittadini di Villanuova sul Clisi ospitano gli amici di Trébeurden:
cena dell’amicizia, Piergiorgio Cinelli e Giorgio Zanetti in “I
Tajacantù” c/o cortile del Centro Sociale, In collaborazione con
la farmacia c/o Teatro Corallo, San Matteo – Festa del Patrono
(il concerto in piazza della Banda Civica sarà preceduto dalla
cena comunitaria lungo Via Chiesa). Inoltre, durante la stagione
invernale-primaverile 2012 sarà allestita una rassegna teatrale
con compagnie nazionali ed attori di grande levatura: è in corso
di predisposizione, nell’arco dello stesso periodo, un calendario
di incontri con illustri personalità nella campo della formazione,
poesia, letteratura, musica, politica, e della società..che conta.
TOTALE INVESTIMENTO
CONTRIBUTO RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
61.500
10.070
51.430
20.000
41.500
62
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE INVESTIMENTO
CONTRIBUTO RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
Cartellonistica e notiziario distrettuale
Comune di Vobarno
Pubblico
Vobarno
2. Promozione ed animazione
2.1 Campagna di Promozione
Pannelli informativi da posizionare in area
distrettuale contenenti informazioni di pubblica
utilità e newsletter periodica del distretto
5.500
954
4.546
1.000
4.500
63
INTERVENTI STRUTTURALI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
Finalità
Aumentare la competitività degli esercizi commerciali
Obiettivo operativo:
- Migliorata capacità di rispondere alle esigenze dei consumatori
Contenuti
Sono compresi gli interventi finalizzati a migliorare la qualità ed il livello di gradevolezza
estetica degli esercizi destinati al commercio o alle attività turistiche e delle aree
destinate al commercio con interventi pubblici e privati che riguardano:
- Il rifacimento di facciate, vetrine, insegne
- L’acquisto di attrezzature da esterno (tende, dehors e simili)
- Installazione di impiantistica multimediale (aree wi-fi ecc)
- Riqualificazione di aree pubbliche.
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
Privato
Pubblico
Comune di Roè Volciano
Comune di Vobarno
Totale complessivo
3 Interventi strutturali
2011
2012
Totale
Contributo RL cofinanziamento
69.700
216.602 286.302
104.097
182.205
50.000
250.560 300.560
85.855
214.705
20.000
70.560
90.560
34.969
55.591
30.000
180.000 210.000
50.886
159.114
119.700
467.162 586.862
189.952
396.910
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
3 Interventi strutturali
2011
2012
Privato
69.700
216.602
Pubblico
50.000
250.560
Comune di Roè Volciano
20.000
70.560
Comune di Vobarno
30.000
180.000
Totale complessivo
119.700
467.162
Giugno 2011
Totale Spese correnti Spese c/capitale
286.302
286.302
300.560
300.560
90.560
90.560
210.000
210.000
586.862
586.862
64
TITOLO
Interventi strutturali di natura privata
Co.Po. Di Cobelli Snc
ATTUATORE
Immobiliare Almara
Artemia di Ghidini G.
Bar Trattoria Ricomilla
Bar Vino Cattivo
S. Mansi & C. Snc
Calzature Podavini Roberto
Bar Ponte Snc
Pizzeria Corona Snc
Valley Restaurants
Macelleria Hallal Agadir Sas
Bar Pit Stop di Beatrice Forti
Montini Aldo
Servizio Q8 Venni Enrico
Colori & Fantasia
Stip Bresciana di Perlotti
Gioielleria Guatta
N.B Games Srl
Il Quadrifoglio
Bottega del Pane Sas di Piccinelli Debora e C.Silverado di Gabrielli Silvia
Guido Giacomini
Lab Srl
Giorni Felici Snc
Pensieri e Parole
Il Mercato del Sapore di Baroni Matteo
Bar One di Claudio Garuffini
Il Gatto e La Volpe Snc
Happy Dog
Bianchi Erik & Stefania & C. Sas
Bar Corallo di BM Women Snc
Cavedaghi Giuseppe
Fullcomics di Amantea & C.
Caccia Pesca Vedovelli di Milva Ferremi
Mo.lv. Di Gottardi & c. Snc
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
Privata
Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Vobarno,
3. Interventi Strutturali
3.1 Qualificazione Estetica degli immobili
attrezzature esterne
DESCRIZIONE
L’intervento verrà attuato da diversi commercianti e sarà incentrato
sulle seguenti tipologie di lavori:
- Acquisto e posa in opera nell’area esterna di pertinenza
dell’esercizio di attrezzature (dehors, pedane, espositori, elementi
riscaldanti)
- Acquisto di elementi di arredo: tavoli, sedie, banconi, ombrelloni
- Sistemazione e tinteggiatura di facciate e rifacimento di vetrine
- Acquisto e posa di insegne
- Acquisto e posa di illuminazione esterna
Tali interventi verranno realizzati nel rispetto delle linee guida
previste dalle norme tecniche di attuazione degli strumenti di
programmazione vigenti.
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
e
acquisto
286.302
104.097
182.205
69.700
216.602
65
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
Interventi strutturali di natura pubblica
Comune di Roè Volciano
Pubblica
Roè Volciano
3. Interventi Strutturali
3.3 Qualificazione e sistemazione finalizzata a migliorare
impatto visivo e fruibilità spazi urbani
Rifacimento marciapiede con eliminazione barriere
architettoniche e rifacimento illuminazione pubblica via
Bellini
90.560
34.969
55.591
20.000
50.560
Interventi strutturali di natura pubblica
Comune di Vobarno
Pubblica
Vobarno
3. Interventi Strutturali
3.3 Qualificazione e sistemazione finalizzata a migliorare
impatto visivo e fruibilità spazi urbani
Riqualificazione piazza Ferrari e marciapiedi di via
Garibaldi
210.000
50.886
159.114
30.000
180.000
66
ACCESSIBILITA’ E MOBILITA’
Finalità
Migliorare il concetto di mobilità urbana, anche attraverso la riduzione delle emissioni
inquinanti.
Obiettivo operativo:
- Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali.
Contenuti
Per quanto riguarda i soggetti privati la macro area di intervento comprende interventi
destinati a migliorare l’impatto ambientale delle attività commerciali attraverso l’ acquisto di
mezzi di trasporto più ecologici.
Dal punto di vista degli investimenti a finalità pubblica la tipologia comprende interventi
sulla struttura viaria della zona urbana che consentano di migliorare l’accessibilità e la
mobilità del distretto, oltre alla realizzazione di nuovi parcheggi a servizio delle zone
commerciali
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con indicazione
dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
4 Accessibilità e Mobilità
2011
2012
Totale Contributo RL cofinanziamento
Privato
35.500
96.600 132.100
48.024
84.076
Pubblico
33.740 180.000 213.740
39.590
174.150
Comune di Roè Volciano
3.740
10.000
13.740
5.020
8.720
Comune di Villanuova sul Clisi
30.000 170.000 200.000
34.570
165.430
Totale complessivo
69.240 276.600 345.840
87.614
258.226
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della natura
della spesa (spese correnti e in conto capitale).
4 Accessibilità e Mobilità
2011
2012 Totale
Spese correnti Spese c/capitale
Privato
35.500
96.600 132.100
132.100
Pubblico
33.740 180.000 213.740
213.740
Comune di Roè Volciano
3.740
10.000
13.740
13.740
Comune di Villanuova sul Clisi
30.000 170.000 200.000
200.000
Totale complessivo
69.240 276.600 345.840
345.840
Giugno 2011
67
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
Acquisto di mezzi di mobilità dolce
Arcadia Snc di Carminati
& C.
Guido Giacomini
Artemia di Ghidini G.
Immobiliare Almara
Bianchi Erik & Stefania &
La
Fioreria
di
C. Sas
Ponchiardi Antonia
Comaglio Fabrizio
Pizzeria Corona Snc
Servizio Q8 Venni
Gioielleria Guatta
Enrico
Valley Restaurants
Privata
Roè Volciano, Villanuova s/c, Vobarno
4. Accessibilità e Mobilità
4.1 Interventi di governo flussi di accesso
L’intervento prevede l’acquisto di automezzi a basso impatto
ambientale funzionali all’esercizio dell’attività commerciale
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
132.100
48.024
84.076
35.500
96.600
Viabilità e parcheggi
Comune di Roè Volciano
Privata
Roè Volciano
4. Accessibilità e Mobilità
4.1 Interventi di governo flussi di accesso
Opere di miglioramento stradale rotatoria di via Marconi e
realizzazione parcheggi a servizio area commerciale
13.740
5.020
8.720
3.740
10.000
68
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
Interventi di sistemazione viaria e parcheggi
Comune di Villanuova sul clisi
Privata
Villanuova sul clisi
4. Accessibilità e Mobilità
4.1 Interventi di governo flussi di accesso
Riqualificazione Piazza Roma (pavimentazione) opere di
adeguamento per mercati, abbattimento barriere
architettoniche, creazione nuovi parcheggi a servizio aree
commerciali
200.000
34.570
165.430
30.000
170.000
69
SICUREZZA
Finalità
ottenere un miglioramento della sicurezza per persone, merci e immobili.
Obiettivo operativo:
- Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali
Contenuti
Si tratta di interventi pubblici e privati relativi alla installazione di sistemi di
videosorveglianza che svolgano funzione di prevenzione (deterrente per azioni
criminose o vandaliche) e controllo delle aree critiche. Gli interventi sono realizzati sia
da soggetti privati all’esterno degli esercizi commerciali che dalle amministrazioni
comunali.
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
Privato
Pubblico
Comune di Roè Volciano
Totale complessivo
5 Sicurezza
2011
12.500
5.000
5.000
17.500
2012 Totale
Contributo RL cofinanziamento
53.163
65.663
23.879
41.784
10.600
15.600
5.703
9.897
10.600
15.600
5.703
9.897
63.763
81.263
29.582
51.681
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
Privato
Pubblico
Comune di Roè Volciano
Totale complessivo
Giugno 2011
5 Sicurezza
2011
12.500
5.000
5.000
17.500
2012 Totale
Spese correnti Spese c/capitale
53.163
65.663
65.663
10.600
15.600
15.600
10.600
15.600
15.600
63.763
81.263
81.263
70
TITOLO
ATTUATORE
Acquisto sistemi videosorveglianza e anti intrusione
Immobiliare Almara
Artemia di Ghidini G.
Bar Ponte Snc
Calzature Podavini Roberto
Valley Restaurants
Gioielleria Guatta
Servizio Q8 Venni Enrico
Il Quadrifoglio
N.B Games Srl
Silverado di Gabrielli Silvia
Bottega del Pane Sas di Piccinelli D e C.
Lab Srl
Guido Giacomini
Fullcomics
Giorni Felici Snc
Il Senso del Gusto
Il Gatto e La Volpe Snc
Comaglio Fabrizio
Bianchi Erik & Stefania & C. Sas
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
Privata
Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Vobarno
5. Sicurezza
5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree
L’intervento
prevede
l’acquisto
di
sistemi
di
videosorveglianza e antintrusione da parte degli operatori
privati
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
65.663
COFINANZIAMENTO
23.879
41.784
SPESA PER ANNO
2011
2012
12.500
53.163
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Giugno 2011
Interventi per la sicurezza delle aree pubbliche
Comune di Roè Volciano
Pubblica
Roè Volciano
5. Sicurezza
5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree
Acquisto e installazione sistemi videosorveglianza esterna via Bellini
15.600
5.073
9.897
5.000
10.600
71
GESTIONE DI SERVIZI IN COMUNE
Finalità
Migliorare la pulizia e la salubrità degli ambienti urbani e delle aree pubbliche in
generale
Obiettivi operativi:
- Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali
- Migliorato aspetto esteriore e performance ambientali
Contenuti
In questa macro area trovano collocazione gli interventi pubblici finalizzati a migliorare il
livello di pulizia ed igiene dei luoghi pubblici.
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
6 Gestione Servizi in comune
2011
2012 Totale Contributo RL
Pubblico
1.000
3.100 4.100
Comune di Roè Volciano
600
600
Comune di Villanuova sul Clisi
1.000
2.000 3.000
Comune di Vobarno
500
500
Totale complessivo
1.000
3.100 4.100
-
cofinanziamento
4.100
600
3.000
500
4.100
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
6 Gestione Servizi in comune
2011
2012
Pubblico
1.000
3.100
Comune di Roè Volciano
600
Comune di Villanuova sul Clisi
1.000
2.000
Comune di Vobarno
500
Totale complessivo
1.000
3.100
Giugno 2011
Totale Spese correnti Spese c/capitale
4.100
4.100
600
600
3.000
3.000
500
500
4.100
4.100
-
72
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
Servizi aggiuntivi di pulizia aree esterne
Comune di villanuova s/c, Vobarno
Pubblica
Roè Volciano, Vobarno, Villanuova sul Clisi
6. Gestione servizi in comune
6.1 Servizi pulizia spazi comuni
Servizi pulizia strade in occasione di manifestazioni
mercati
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
e
3.500
0
3.500
1.000
2.500
Tale intervento è integralmente a carico delle Amministrazioni comunali, non sono
richiesti contributi a Regione Lombardia
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Interventi per la sicurezza delle aree pubbliche
Comune di Roè Volciano
Pubblica
Roè Volciano
5. Sicurezza
5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree
Gestione annuale sistema videosorveglianza
600
0
600
0
600
Tale intervento è integralmente a carico dell’Amministrazione Comunale, non sono
richiesti contributi a Regione Lombardia
Giugno 2011
73
SOSTENIBILITA’ ENERGETICA E AMBIENTALE
Finalità
Miglioramento salubrità, fruibilità degli spazi urbani
Obiettivo operativo:
- Migliorato stato e fruibilità delle aree commerciali
- Migliorato aspetto esteriore e performance ambientali
Contenuti
In questa macro area trovano collocazione gli interventi pubblici relativi alla raccolta
differenziata porta a porta.
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
2011
2012 Totale Contributo RL cofinanziamento
Pubblico
1.000 2.000 3.000
3.000
Comune di Roè Volciano
1.000 2.000 3.000
3.000
Totale complessivo
1.000 2.000 3.000
3.000
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
2011
2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale
Pubblico
1.000 2.000 3.000
3.000
Comune di Roè Volciano
1.000 2.000 3.000
3.000
Totale complessivo
1.000 2.000 3.000
3.000
-
Giugno 2011
74
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Raccolta differenziata
Comune di Roè Volciano
Pubblica
Roè Volciano
7. Sostenibilità energetica ed ambientale
7.1 Investimenti per riduzione consumi, risparmio
energetico, tutela ambientale
Raccolta differenziata
3.000
0
3.000
1.000
2.000
Tale intervento è integralmente a carico dell’Amministrazione Comunale, non sono
richiesti contributi a Regione Lombardia
Giugno 2011
75
INIZIATIVE PER IL SOSTEGNO E LO SVILUPPO DELL’IMPRENDITORIA
Finalità
Aggiornamento professionale operatori privati.
Obiettivo operativo
Amministrazioni comunali impegnate e visibili sul fronte del sostegno alle attività
commerciali.
Contenuti
In questa macro area trovano collocazione gli interventi pubblici relativi ai corsi gratuiti
di visual merchandising per gli operatori del distretto
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) con
indicazione dei contributi richiesti e della quota di cofinanziamento.
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
2011
2012 Totale Contributo RL cofinanziamento
Pubblico
1.500 1.500
1.500
Comune di Roè Volciano
500
500
500
Comune di Villanuova sul Clisi
500
500
500
Comune di Vobarno
500
500
500
Totale complessivo
1.500 1.500
1.500
Budget complessivo annuale per tipologia d’investitore (privato e pubblico) e della
natura della spesa (spese correnti e in conto capitale).
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
2011
2012 Totale Spese correnti Spese c/capitale
Pubblico
1.500 1.500
1.500
Totale complessivo
1.500 1.500
1.500
-
Giugno 2011
76
TITOLO
ATTUATORE
FINALITA'
COMUNE
MACRO AREA
TIPOLOGIA
INTERVENTO
DESCRIZIONE
TOTALE
INVESTIMENTO
CONTRIBUTO
RICHIESTO
COFINANZIAMENTO
SPESA PER ANNO
2011
2012
Corsi di formazione per operatori commerciali
Comune di Roè Volciano, Villanuova s/c, Vobarno
Pubblica
Roè Volciano, Villanuova s/c, vobarno
8. Iniziative per lo sviluppo ed il sostegno all’imprenditoria
8.1 corsi di formazione professionale e aggiornamento
Corsi di aggiornamento professionale per vetrinisti
1.500
0
1.500
0
1.500
Tale intervento è integralmente a carico delle Amministrazioni comunali, non sono
richiesti contributi a Regione Lombardia
Giugno 2011
77
9.
QUADRI ECONOMICI COMPLESSIVI
Tab. 1 - Budget complessivo per tipologia e per anno e piano di copertura
2011
2012
Investimento Contributo RL Cofinanz.
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
5.000
17.000
22.000
20.000
2.000
2 Promozione e Animazione
22.000
51.000
73.000
12.852
60.148
3 Interventi strutturali
119.700 467.162
586.862
189.952
396.910
4 Accessibilità e Mobilità
69.240 276.600
345.840
87.614
258.226
5 Sicurezza
17.500
63.763
81.263
29.582
51.681
6 Gestione Servizi in comune
1.000
3.100
4.100
4.100
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
1.000
2.000
3.000
3.000
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
1.500
1.500
1.500
Totale complessivo
235.440 882.125
1.117.565
340.000
777.565
Tab. 2 - Budget complessivo per intervento e per anno
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
1.1 Azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del distretto
2 Promozione e Animazione
2.1 Campagna di Promozione
3 Interventi strutturali
3.1 Qualificazione estetica degli immobili e degli spazi destinati al commercio in sede fissa
3.3 Qualificazione e sistemaz. finalizzati a migliorare impatto visivo e fruibilità spazi urbani
4 Accessibilità e Mobilità
4.1 Interventi di governo dei flussi di accesso
5 Sicurezza
5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree
6 Gestione Servizi in comune
6.1 Strutturazione di servizi e sistemi comuni
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
7.1 Investimenti per riduzione consumi, risparmio energetico, tutela ambientale
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
8.1 Corsi di formazione professionale e aggiornamento
Totale complessivo
anno 2011 anno 2012 Investimento
5.000
17.000
22.000
5.000
17.000
22.000
22.000
51.000
73.000
22.000
51.000
73.000
119.700
467.162
586.862
69.700
216.602
286.302
50.000
250.560
300.560
69.240
276.600
345.840
69.240
276.600
345.840
17.500
63.763
81.263
17.500
63.763
81.263
1.000
3.100
4.100
1.000
3.100
4.100
1.000
2.000
3.000
1.000
2.000
3.000
1.500
1.500
1.500
1.500
235.440
882.125
1.117.565
A testimonianza dell’effetto di mobilitazione sul territorio dell’iniziativa, si mette in
evidenza come il piano complessivo di intervento raggiunge una cifra di circa 1.117.565 € ,
con un effetto leva sul contributo massimo ottenibile (320.000,00 € + 20.000€ per le
attività di coordinamento ) di 3,3 volte l’ammontare delle risorse pubbliche messe a
disposizione dalla Regione Lombardia.
Si evidenzia inoltre che l’amministrazione comunale ha deciso di aumentare la quota di
contributo regionale destinata agli investimenti privati, trasferendo ad essi una quota di
circa 16.000 € .
Pertanto la ripartizione del contributo massimo regionale (al netto dei costi di
coordinamento) è suddivisa tra il 45% per le iniziative a finalità pubblica (144.000 €) e 55%
per iniziative a finalità privata (176.000,00 € )
Giugno 2011
78
Tab.3 - Budget complessivo per natura del soggetto e natura delle spese
Valori
soggetto
Investimento Tot. Spese correnti Totale Spese c/capitale
Privato
484.065
484.065
Pubblico
633.500
98.600
534.900
Totale complessivo
1.117.565
98.600
1.018.965
Tab.4 - Budget complessivo tipologia, soggetto e natura delle spese
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
Pubblico
2 Promozione e Animazione
Pubblico
3 Interventi strutturali
Privato
Pubblico
4 Accessibilità e Mobilità
Privato
Pubblico
5 Sicurezza
Privato
Pubblico
6 Gestione Servizi in comune
Pubblico
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
Pubblico
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
Pubblico
Totale complessivo
Investimento Spese correnti Spese c/capitale
22.000
22.000
22.000
22.000
73.000
68.000
5.000
73.000
68.000
5.000
586.862
586.862
286.302
286.302
300.560
300.560
345.840
345.840
132.100
132.100
213.740
213.740
81.263
81.263
65.663
65.663
15.600
15.600
4.100
4.100
4.100
4.100
3.000
3.000
3.000
3.000
1.500
1.500
1.500
1.500
1.117.565
98.600
1.018.965
Tab.5 - Budget complessivo per soggetto, anno e piano di copertura
anno 2011 anno 2012 Investimento Contributo RL tot. Cofin.
Privato
117.700
366.365
484.065
176.000 308.065
Pubblico
117.740
515.760
633.500
164.000 469.500
Totale complessivo
235.440
882.125
1.117.565
340.000 777.565
Si evidenzia come il cofinanziamento medio complessivo sia pari al 69,6% (777.565 su
1.117.565), nel dettaglio:

Livello di cofinanziamento investimenti pubblici: 74,1%

Livello di cofinanziamento investimenti pubblici: 63,6%
Entrambi ampiamente superiori al 50%.
Giugno 2011
79
Tab.6 - Budget complessivo per tipologia e soggetto/copertura
Privato
Investimento Contributo RL cofinanziamento
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
2 Promozione e Animazione
3 Interventi strutturali
4 Accessibilità e Mobilità
5 Sicurezza
6 Gestione Servizi in comune
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
Totale complessivo
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
2 Promozione e Animazione
3 Interventi strutturali
4 Accessibilità e Mobilità
5 Sicurezza
6 Gestione Servizi in comune
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
Totale complessivo
286.302
132.100
65.663
104.097
48.024
23.879
182.205
84.076
41.784
484.065
176.000
308.065
Pubblico
Investimento Contributo RL cofinanziamento
22.000
20.000
2.000
73.000
12.852
60.148
300.560
85.855
214.705
213.740
39.590
174.150
15.600
5.703
9.897
4.100
4.100
3.000
3.000
1.500
1.500
633.500
164.000
469.500
Investimento Contributo RL cofinanziamento
totale
totale
totale
1 Comunicazione e Marketing di Distretto
2 Promozione e Animazione
3 Interventi strutturali
4 Accessibilità e Mobilità
5 Sicurezza
6 Gestione Servizi in comune
7 Interventi per la sostenib. enegetica ed ambientale
8 Iniziative per sviluppo e sost. imprenditoria
Totale complessivo
Giugno 2011
22.000
73.000
586.862
345.840
81.263
4.100
3.000
1.500
1.117.565
20.000
12.852
189.952
87.614
29.582
340.000
2.000
60.148
396.910
258.226
51.681
4.100
3.000
1.500
777.565
80
10. GOVERNANCE
Il Gruppo di Indirizzo che ha definito la promozione del presente Distretto del Commercio
costituirà una struttura di riferimento per l’implementazione di uno stabile e condiviso
assetto organizzativo che consenta il funzionamento del Distretto nel tempo: la Cabina di
regia.
Struttura
La Cabina di regia convocherà i seguenti soggetti:
 Sindaci dei Comuni del Distretto;
 Manager di Distretto;
 Assessori al commercio / turismo (o Attività Produttive) dei Comuni del Distretto;
 Assessori ai Lavori pubblici dei Comuni del Distretto;
 Funzionario Ufficio Tecnico (uno per Comune);
 1 Rappresentante ASCOM;
 1 Rappresentante Confesercenti;
 1 Rappresentante degli operatori privati del commercio;
 1 Rappresentante soggetti no profit dell’area.
Le competenze della Cabina di regia sono le seguenti:
 individuare in modo chiaro gli organi di governo del Distretto formato dal
partenariato pubblico-privato;
 individuare le singole responsabilità, le modalità di delega operativa che si ritiene
necessario affidare a figure professionali per la realizzazione dell’attività del Distretto.
In particolare individuare un Manager di Distretto che:
 assumerà il ruolo di responsabile del coordinamento e dell’attuazione delle
politiche commerciali e promozionali nell’area per un periodo iniziale non
inferiore a due anni;
 definire le strategie di sviluppo economico e di qualificazione;
 individuare gli strumenti e le azioni più adatte alla loro attuazione;
 organizzare e coordinare le risorse assegnate creando un collegamento tra gli
interessi di tutti i soggetti del partenariato: amministrazioni, associazioni
imprenditoriali, operatori del commercio, consumatori ed altri soggetti no
profit.
 coordinarsi con i Funzionari incaricati dei Comuni individuati all’interno degli
Uffici Tecnici / Lavori Pubblici – Edilizia Privata, Commercio.
 Indirizzare le azioni future del Distretto cogliendo ulteriori opportunità di
sviluppo attraverso una nuova progettualità e una capacità di attrazione di
risorse aggiuntive;
 revisionare il progresso del progetto e sviluppare e implementare le azioni per
correggere le deviazioni dal piano del progetto;
 monitorare ed assistere il Piano per il suo intero svolgimento e fino alla sua
completa realizzazione;
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 condividere le modalità di gestione dei rapporti con gli altri partner e
beneficiari coinvolti nella realizzazione del Programma di Intervento di Distretto
(ad es.: erogazioni a favore dei singoli operatori commerciali);
 tenere i rapporti con Regione Lombardia.
La Cabina è convocata dal Presidente eletto ogni volta che si rende necessario, e comunque
almeno una volta al semestre.
Per lo svolgimento delle proprie attività potrà avvalersi del supporto di risorse esterne da
individuare tra Professionisti altamente qualificati.
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11. MONITORAGGIO, RISULTATI ATTESI E INDICATORI
L’idea forza del Programma di intervento caratterizzato da un forte legame e accomunato da
una strategia di reciproca collaborazione tra i comuni, le associazioni di categoria ed i privati,
è quella di finalizzare ed attivare una comune e strategica politica di sviluppo fondata
prioritariamente sul potenziamento e rilancio dei settori del commercio, turismo e servizi.
Il partenariato locale, attraverso un’azione integrata fra il pubblico e il privato, intende
quindi raggiungere una serie di obiettivi concordati, condivisi con le associazioni di categoria
e ritenuti strategici al fine di offrire una risposta concreta alle esigenze manifestate dalla
popolazione locale.
Gli interventi sono fortemente integrati tra loro e strutturati in modo tale che ogni progetto
non incida positivamente solamente sugli interessi dei singoli, ma vada a risolvere più
problematiche nello stesso tempo in un’ottica di potenziamento e valorizzazione del
territorio in oggetto.
Inoltre, come ricaduta indiretta, il partenariato si aspetta che le iniziative avviate nell’ambito
del Distretto Diffuso possano dare nuovo impulso e stimolo anche ai soggetti privati esterni
alla partnership, che potranno intraprendere altre iniziative imprenditoriali di supporto al
settore del turismo, dell’artigianato locale, dell’edilizia e della ristorazione. Inoltre,
l’Amministrazione Comunale è convinta che la valorizzazione dell’area individuata possa
fungere da stimolo agli abitanti della zona per dare il via ad opere di manutenzione e
ristrutturazione dei propri edifici, di fatto attivando un circuito virtuoso di cui possano
indirettamente beneficiare anche le attività economiche.
Per favorire e verificare gli obiettivi individuati all’interno del Programma di Intervento sarà
attivato un apposito strumento. La Cabina di regia, infatti, ha tra le sue mansioni ed obiettivi
quello di monitorare ed assistere il Piano per il suo intero svolgimento e fino alla sua
completa realizzazione: saranno attivati indicatori di impatto e di risultato che, oltre a
garantire un efficace ed efficiente realizzazione del programma, saranno in grado di valutare
i risultati ed il grado di raggiungimento degli obiettivi preventivati.
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1.1 Monitoraggio
Si tratta dell’insieme delle attività sistematiche di raccolta dati, elaborazione degli
stessi e traduzione in decisioni operative in supporto alla gestione del programma di
intervento.
Il monitoraggio accompagnerà la gestione del programma sin dalla sua partenza e
sostanzialmente si articola su due dimensioni:
1.
il monitoraggio di efficienza, basato sulle attività e sulle risorse;
2.
il monitoraggio di efficacia, basato sugli obiettivi individuati.
Il primo tipo di monitoraggio è volto a determinare, periodo per periodo, se gli
output del progetto sono stati prodotti ed erogati in accordo con le attività
pianificate
Il periodo di monitoraggio minimo è stato previsto a cadenza trimestrale e fornirà gli
elementi necessari alla Cabina di regia per ottenere un quadro generale
dell’andamento e per valutare la necessità di attuare azioni correttive.
Nel dettaglio, per ogni intervento, ogni 6 mesi verranno raccolti i dati relativi a:
 percentuale di avanzamento delle attività sul totale;
 percentuale di spesa (o altro indicatore monetario) rispetto al totale;
 prodotti ottenuti (suscettibili di essere contati o misurati, per esempio con numeri,
metri lineari, ecc ) in particolare si segnalano;
o n° nuovi punti luce pubblici installati
o n° riqualificazioni estetiche esercizi privati
o n° installazioni multimediali private realizzate
o n° interventi privati sulla sicurezza
o n° telecamere videosorveglianza pubblica installate
o n° pannelli informativi installati
o n° piani e programmi di marketing elaborati
o n° eventi e manifestazioni riferite al Distretto realizzate
o n° articoli e interviste pubblicate su stampa locale e nazionale
o n° medio mensile di visitatori sito
o n° copie newsletter inviate



previsione di avanzamento attività nel semestre successivo;
previsione avanzamento spesa nel semestre successivo;
eventuali criticità.
La raccolta dati verrà effettuata tramite invio (fax o mail) di apposita scheda di
monitoraggio da compilare a cura di ogni singolo beneficiario e restituire all’ufficio
commercio del Comune che provvederà alla successiva rappresentazione dei dati
aggregati per la Cabina di regia per le opportune valutazioni.
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Il secondo tipo di monitoraggio, monitoraggio di efficacia, risponde alla logica di evitare che
i giudizi espressi sullo stato e sulle dinamiche dell’area commerciale urbana siano affidati ad
impressioni o percezioni superficiali.
La disponibilità di dati di sintesi, con diversi gradi di oggettività, consente sia di valutare
l’efficacia del programma in ragione del raggiungimento dei suoi obiettivi (risultati) sia di
meglio comprendere le caratteristiche e le dinamiche dell’area oggetto di intervento,
nonché quali e quante variabili possono essere utilmente modificate anche nei periodi
successivi al progetto. Si tratta perciò di utili supporti al processo decisionale degli eventuali
organismi di gestione e consentono di esprimere corrette valutazioni sull’esito dei progetti,
misurandone natura e quantità di cambiamento indotto.
Gli indicatori utilizzati per la valutazione del programma di intervento del distretto diffuso
riguardano tre distinti livelli:
 il raggiungimento degli obiettivi operativi (risultati )
 il raggiungimento dell’obiettivo specifico del progetto.
 Il contributo al raggiungimento degli obiettivi generali di lungo periodo
Indicatori di efficacia relativi agli obiettivi operativi
AREE DI PARCHEGGIO A SERVIZIO DEL DISTRETTO
Percentuale di variazione (rispetto inizio progetto) numero posti
Indicatori
auto a servizio dell’area
Fine primo anno e fine progetto
Periodicità
Comando di Polizia locale
Fonti dei dati
SERVIZI PUBBLICI
Indicatori
Periodicità
Fonti dei dati
Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero di
servizi pubblici presenti nell’area
Annuale
Amministrazione Comunale, ufficio Commercio
FRUIBILITA’ E DECORO DELLE AREE PUBBLICHE
Indicatori
Periodicità
Fonti dei dati
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Livello di gradimento (rispetto anno precedente) espresso da
campione di popolazione
Annuale
Sondaggio on line sul sito istituzionale del Comune
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ATTRATTIVITA’
Indicatori
Periodicità
Fonti dei dati
Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero utenti
servizi intrattenimento (cinema, teatro, ecc)
Annuale/stagionale
Amministrazione Comunale
Comando di Polizia locale
EVENTI E MANIFESTAZIONI
Indicatori
Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero eventi
e manifestazioni sul territorio comunale
Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero eventi
e manifestazioni riferite al DISTRETTO
Periodicità
Annuale
Fonti dei dati
Amministrazione Comunale
Indicatori di efficacia relativi all’obiettivo specifico del progetto
ANDAMENTO DELLE VENDITE
Variazione trimestrale dell’andamento delle vendite effettuata dagli
Indicatori
esercizi dell’area rispetto al trimestre precedente
Periodicità
Trimestrale, con riepilogo Annuale
Camera di Commercio
Fonti dei dati
Associazioni commercianti
Questionario di rilevazione
ANDAMENTO REDDITUALE
Indicatori
Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) dei redditi per
tipologia di esercizio
Periodicità
Annuale
Fonti dei dati
Questionario di rilevazione annuale
SODDISFAZIONE DEGLI UTENTI
Variazione (rispetto anno precedente) del livello di gradimento per
Indicatori
le attività realizzate dal DISTRETTO
Periodicità
Annuale
Questionario di rilevazione annuale, distribuito presso le scuole
Fonti dei dati
comunali
Sondaggio on line sul sito istituzionale del comune
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Indicatori di efficacia relativi agli obiettivi generali a lungo termine
OCCUPAZIONE
Indicatori
Periodicità
Fonti dei dati
Percentuale di variazione (rispetto anno precedente) numero
occupati nell’area commerciale
Variazione tasso di disoccupazione nell’area commerciale
Annuale
Schede di rilevazione periodiche
Questionario di rilevazione annuale
CONSISTENZA ESERCIZI COMMERCIALI
Percentuale di variazione numero esercizi commerciali per tipologia
Indicatori
Percentuale di variazione superfici di vendita esercizi commerciali
per tipologia
Periodicità
Annuale
Osservatorio regionale sul commercio
Fonti dei dati
Questionario di rilevazione annuale
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Privati
Pubblico
Pubblico
Responsible
interventi pubblici
interventi pubblici
Sostenibilità energetica ed ambientale
Pubblico
Pubblico
Privati
Servizi comuni
Pubblico
Interventi privati
Privato
interventi pubblici
Sicurezza
Acquisto mezzi a basso impatto ambientale
Accessibilità e Mobilità
Qualificazione e sistemazione finalizzati a migliorare impatto visivo spazi urbani Pubblico
qualificazione estetica immobili privati
Interventi qualificazione urbana
Calendario Eventi
Promozione e animazione
azioni di marketing funzionali alla valorizzazione del distretto
Comunicazione e Marketing di distretto
Area di Intervento
mar-11
mar-11
mar-11
mar-11
mar-12
dic-11
dic-11
giu-11
dic-11
Start Date
dic-11
dic-11
dic-12
dic-11
dic-12
dic-12
dic-12
lug-12
dic-12
End Date
8
ott-11
7
set-11
6
ago-11
5
lug-11
4
giu-11
3
mag-11
2
apr-11
1
lug-12
giu-12
mag-12
apr-12
mar-12
feb-12
gen-12
dic-11
nov-11
9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
ago-12
31/1/00
set-12
mar-11
dic-12
ott-12
mar-11
nov-12
Giugno 2011
dic-12
01/03/2011 31/12/2012
Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale
del commercio del Medio Chiese: Comuni di Roè Volciano, Enter Project Range
Start Date
End Date
Villanuova Sul Clisi e Vobarno
12. CRONOPROGRAMMA
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