Lucio Dalla, folla alla camera ardente. Morandi: `Un brutto scherzo`

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Lucio Dalla, folla alla camera ardente. Morandi: `Un brutto scherzo`
Lucio Dalla, folla alla camera ardente. Morandi: 'Un brutto scherzo'
Sulla bara una rosa rossa, una «paglia», come Dalla, alla bolognese, chiamava le sigarette, e
un cornetto portafortuna. Dietro un'interpretazione dell'Ultima Cena, opera che lo stesso Dalla
aveva donato nel 2001 all'amico Stefano Cantaroni. Tra i primi a rendergli omaggio il sindaco di
Bologna, Virginio Merola, che ha atteso l'arrivo del feretro dalla vicina via D'Azeglio, dove Dalla
viveva. E poi Ron, l'amico di una vita, Bobo Craxi, l'ex primo cittadino Giorgio Guazzaloca,
Romano Prodi e la moglie Flavia, Samuele Bersani, la vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta
Mantovani, e Claudio Sabatini, il presidente della Virtus Bologna, una delle grandi passioni del
cantante scomparso. E poi una coda interminabile di gente comune, giovani e meno giovani,
che si lasciano andare a un lungo applauso sulle ultime note di 'Carusò. «Veniamo da Prato hanno spiegato padre e figlio, che per dire addio a Dalla hanno dovuto aspettare quasi due ore
-. Non potevamo non venire: ci ha migliorato la vita con le sue canzoni. È stato un piccolo
grande uomo che ha lasciato una traccia importante con tutte le sue canzoni colte, spiritose,
intelligenti, mai banali: era doveroso venire qui».
IL SALUTO DI MORANDI Gianni Morandi, visibilmente commosso, è arrivato nel cortile d'onore
di Palazzo d'Accursio a Bologna dove è allestita la camera ardente di Lucio Dalla. L'amico e
cantante bolognese si è fermato davanti al feretro per un momento di raccoglimento ed ha letto
alcuni dei messaggi che insieme ai mazzi di fiori sono stati lasciati dai fans e cittadini davanti
alla bara. Morandi si sta intrattenendo con gli amici più cari di Dalla tra cui Samuele Bersani e
Bibi Ballandi. Sono arrivati questa mattina nella camera ardente allestita all'aperto dal Comune
anche i giornalisti Marco Travaglio, Milena Gabanelli e Corrado Augias. Hanno portato un ultimo
saluto, inoltre, il rettore dell'Università di Bologna Ivano Dionigi, l'attice Isabella Ferrari e il
presidente della fondazione Carisbo Fabio Roversi Monaco. Con la sua morte Lucio Dalla «ci
ha fatto un brutto scherzo. Lui ne faceva tanti di scherzi, ma questo era veramente inaspettato».
Così, alla camera ardente per dargli l'ultimo saluto, Gianni Morandi ricorda l'amico scomparso
giovedì in Svizzera. «Stiamo vivendo delle giornate molto tristi - ha aggiunto - non solo noi che
amiamo la musica e amiamo Lucio: mi sembra tutta la città di Bologna e tutta l'Italia. C'è un
ondata di affetto meravigliosa - ha proseguito Morandi - per un uomo che ci ha lasciato tante
cose belle, tante canzoni, tante suggestioni, tante emozioni». Il cantante di Monghidoro, per
quasi mezzo secolo amico fraterno di Dalla, ha poi commentato l'ipotesi di tenere un concerto
con grandi artisti in ricordo di Dalla. «Penso che siano tutte cose che si potranno fare, ma noi, in
questo momento, non siamo contenti, non riusciamo a pensare a quello che faremo. Io - ha
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sottolineato ancora - sono venuto qui a salutare un amico che non c'è più».
DIECI CANZONI PER UN ADDIO Sono dieci le canzoni di Lucio Dalla diffuse dagli altoparlanti
in piazza Maggiore, a Bologna, dove da questa mattina è aperta la camera ardente del cantante
morto giovedì a causa di un infarto. Da Tu parlavi una lingua meravigliosa a Caruso, la canzone
che ha fatto sciogliere in un lungo applauso le migliaia di persone in fila per l'ultimo saluto al
cantante. Nella colonna sonora dell'addio al cantautore bolognese compaiono anche E non
andar più via, Tango, Notte, Felicità, Cara, Ayrton, Apriti cuore e le Rondini. Le dieci canzoni
saranno ripetute per tutto il giorno.
PRODI, CARONE E SAMUELE BERSANI L'ex presidente del Consiglio Romano Prodi,
accompagnato dalla moglie Flavia e dal parlamentare Pd Sandra Zampa, è arrivato alla camera
ardente di Lucio Dalla, allestita nel cortile d'onore di Palazzo D'Accursio. Tra i primissimi che
hanno salutato la bara il cantante Samuele Bersani e l'ex sindaco di Bologna Giorgio
Guazzaloca ma anche Pier Davide Carone, che ha cantato 'Nani« all'ultimo Sanremo in coppia
con Dalla.
4 MARZO 1943 Domenica, 4 marzo, Lucio Dalla avrebbe compiuto 69 anni e tutti se lo
ricordano perché la sua data di nascita è anche il titolo di una delle sue più celebri canzoni.
Certo è che il Comune sta già studiando il modo di farlo diventare, ogni anno, un Lucio
Dalla-day, una giornata di celebrazione in una città da sempre inzuppata di musica. Oltre alla
ricorrenza del 4 marzo, Bologna si interroga già sul modo migliore per ricordarlo: avrà una stella
sulla walk of fame del jazz di via Orefici, c'è chi chiede di intitolargli strade e piazze, alcuni suoi
amici hanno proposto di 'sonorizzarè con la sua musica via d'Azeglio, ogni sera, al tramonto.
Quel che è certo è che la sua Piazza Grande saprà, da sola, trovare il modo migliore per
ricordarsi sempre del suo cantore. «Una famiglia vera e propria non ce l'ho e la mia casa è
Piazza Grande - cantava Dalla - a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho». Un
pò di quell'amore, in questi giorni, tornerà indietro. (leggo)
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