Le Anime Morte - Parrocchia SS. Redentore

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Le Anime Morte - Parrocchia SS. Redentore
progetto
Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno - Parrocchia SS. Redentore
n°1 - Gennaio 2013
42°
anno
di Comunità aperta
Famiglia e vita
Le Anime Morte
Cristo circondato da angeli musicanti
di Hans Memling, 1480 circa.
Temi forti del periodo post-natalizio
morte” è il geniale poema
”Ledi anime
Gogol’ che narra di un mediocre
protagonista che si fa strada nella società
russa ottocentesca acquistando anime da
proprietari terrieri. Chi possedeva anime,
cioè contadini, contava. Più possedeva
più contava. Ma gli elenchi non venivano
aggiornati depennando i defunti e le tasse
venivano sbadatamente pagate sul numero totale. Il vanesio eroe non si fa scrupolo
nell’acquistare a costo zero le anime morte, sgravando del peso residuo gli elenchi
In Questo Numero
✔Famiglia e vita
Dalla penna di don Natale
✔Cantate al signore un canto
nuovo Il parere di don Luigi
✔ Iniziative della CP
Signore insegnaci a pregare
✔Calendario parrocchiale
Tutti gli appuntamenti del mese
✔Festa della Famiglia
Tutti insieme
✔Paura La tregiorni
adolescenti e diciottenni
✔Archivio parrocchiale Chi
arriva, chi si sposa, chi ci lascia
✔ Preghiera col decanato venezia
La giornata della vita consacrata
✔Adozioni a distanza
Amore senza confini
✔ Freschi di stampa
Libri appena usciti letti per voi
✔Sintesi da Atlantide
Rapporti di coppia
✔ Cineforum I nostri film
✔35° giornata per la vita
L'uomo segno di Dio
✔ Indirizzi utili
dei proprietari. Per un certo tempo appare
come un possidente di anime in crescita
finchè, scoperto l’imbroglio, viene svergognato davanti a quelli che si erano fatti
ammaliare dalla sua meschina finzione.
Questa storia si ripete anche oggi per
esempio negli stormi del cielo virtuale.
Chi cinguetta in Twitter può far mostra
dei cosiddetti follower, cioè di coloro che
lo seguono leggendone i messaggi. Più
alto è il numero di follower più il blog è
considerato. Succede che per pochi euro
si possano comperare elenchi sterminati
di follower da far apparire come reali nel
proprio elenco. Il meccanismo delle anime
morte si presta in nuova forma a sostenere la vanità moderna. Così qualsiasi protagonista nano dell’opinione può mostrarsi
con il suo stormo nutrito di seguaci. Reali?
Finti? A chi importa? Appaio quindi sono!
Riprendiamo dunque il tema del reale e
del virtuale di qualche mese fa. Finchè la
comunicazione è virtuale si può campare
di imbrogli. Ma c’è un ambito della società
in cui la comunicazione, se è virtuale, non
regge: la famiglia. Genitori, figli, nonni, pa➲ Segue nella seconda pagina
Cantate al
Signore
un canto nuovo!
sa da dove arrivi.
”Nessuno
Né da dove, né come, né
‘perché’. Tutti però la sentiamo
scendere dentro di noi fino a
profondità inimmaginabili e, una
volta lì, la sappiamo capace di
compiere prodigi per chiunque
altro impensabili. La musica,
intendo. La lingua più alta. Probabilmente l’unica che ci consente di
appoggiare l’orecchio al petto del
tempo e percepire il flebile pulsare
dell’infinito.”
Così scrive Claudio Baglioni,
➲ Segue nella seconda pagina
➲ Segue dalla prima pagina
➲ Segue dalla prima pagina
rentado, dinamica di coppia: o si comunica o si scoppia. Non c’è spazio per anime
morte nella cellula della società e della
Chiesa che è la famiglia. Come può un
coniuge durare nella menzogna al cospetto dell’altro coniuge, la cui verità è carne
della propria carne? Come può un padre
vantare continuamente le proprie qualità
di fronte al figlio, la cui verità è il desiderio
di crescere in quelle qualità? Queste relazioni hanno le ore contate, non per dissolversi, ce lo auguriamo, ma per redimersi
nella verità.
La famiglia ammette solo la comunicazione nella verità, tra anime vive e quindi usa
un’unica parola nel suo vocabolario: la parola “vita”. E’ la vita che è vera. La verità
si poggia su anime vive come l’apparenza
ha bisogno di anime morte. Pensiamo alle
parole del Papa nel suo messaggio per la
giornata della pace: “Coloro che non apprezzano a sufficienza il valore della vita
umana e, per conseguenza, sostengono
per esempio la liberalizzazione dell’aborto, forse non si rendono conto che in tal
modo propongono l’inseguimento di una
pace illusoria. La fuga dalle responsabilità, che svilisce la persona umana, e
tanto più l’uccisione di un essere inerme
e innocente, non potranno mai produrre
felicità o pace. … Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e
promossa, quale unione fra un uomo e
una donna, rispetto ai tentativi di renderla
giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà,
la danneggiano e contribuiscono alla sua
destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo
sociale.
Questi principi non sono verità di fede.
Essi sono inscritti nella natura umana
stessa, riconoscibili con la ragione, e
quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non
ha dunque carattere confessionale, ma
è rivolta a tutte le persone, prescindendo
dalla loro “affiliazione religiosa”.
Famiglia, vita: sono realtà iscritte nella natura umana. Se si custodisce la loro vera
natura ci si salva dal destino delle anime
morte e dalle loro false relazioni. Per questo la Chiesa ci offre nel mese di gennaio
e febbraio due domeniche speciali, una
dedicata alla famiglia e l’altra alla vita. Le
anime che celebrano queste realtà sono
anime vive.
Don Natale
all’inizio del libretto che accompagna le canzoni più care della sua
giovinezza.
Da sempre i cristiani si sono distinti
per il fatto di cantare. La testimonianza storica più antica in cui si
parla dei cristiani, risale a Plinio il
Giovane, che ha scritto all’imperatore Traiano per chiedergli come
doveva comportarsi con i cristiani.
Egli ha presentato i cristiani come
la gente del canto, coloro che “si
riuniscono in un giorno fissato per
cantare un inno a Cristo chiamandolo come Dio”.
Il cantare però non nasce con i
cristiani; cantare è un atto profondamente umano. E’ importante cantare
per i cristiani perché è importante
cantare per l’uomo. In realtà il
canto appartiene all’uomo come
prima forma di comunicazione, una
comunicazione che potremmo definire ‘allo stato puro’, al punto che,
appena nato, il bambino si esprime
in una delle forme più semplici di
canto: il grido.
Il canto è un segno rivelativo di una
particolare situazione in cui si trova
una persona. Si canta per comunicare.
Il canto e la musica sono particolarmente adatti ad esprimere la dimensione ‘spirituale’ della persona, la
parte più interiore e profonda di noi,
una specie di linguaggio dell’anima.
Questo spiega perché ogni volta
che l’uomo, di tutti i tempi e di tutte
le culture, ha cercato di raccontare,
ricordare o celebrare qualcosa
di importante della sua vita, non
si è accontentato della semplice
parola, ma ha sentito il bisogno di
un linguaggio più forte, capace di
esprimere l’indicibile. E spesso ha
utilizzato il canto. Tutti i riti religiosi,
di qualsiasi religione, prevedono la
presenza del canto.
La musica e il canto, in particolare,
segnano costantemente la vita del
popolo ebraico, prima, e del popolo
cristiano poi, fin dai suoi primi passi.
Quando il popolo d’Israele sente di vivere un momento importante della sua
storia, del suo rapporto con Dio sgorga
il canto. Pensiamo ai Salmi: essi sono
nati tutti per essere cantati, e alcuni di
essi contengono un esplicito invito a
lodare Dio con il canto e l’ausilio degli
strumenti: “Cantate al Signore un canto
nuovo, cantate inni al Signore con
l’arpa...” (Sal. 97/98).
I Vangeli annunciano la nascita del Dio
Bambino a Betlemme con il canto degli
angeli: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli”
(Lc. 2,14). Più avanti, quando Gesù entrerà per l’ultima volta a Gerusalemme,
viene accolto dal popolo che acclama
“Osanna! Benedetto Colui che viene
nel nome del Signore” (Gv. 12,13). Nel
contesto della Pasqua ebraica, Gesù
celebra l’ultima cena: “E dopo aver
cantato l’inno, uscirono verso il monte
degli ulivi” (Mt. 26,30).
Nel canto biblico c’è una costante: si
tratta sempre di un canto destinato a
coinvolgere l’intero popolo riunito. Ciò
che conta è il fatto stesso del cantare,
vissuto come espressione della unanimità della fede.
E’ questo il significato autentico del
canto liturgico che la Chiesa fin dalle
origini ha tramandato e al quale la
Riforma iniziata dal Concilio Vaticano
II° ha cercato di ridare fiato. Il Concilio
afferma che il canto non è anzitutto un
elemento estetico nella liturgia; esso
diventa un linguaggio privilegiato per la
preghiera del cristiano. Si canta perché,
se l’eucaristia è esperienza di comunione, il canto è il linguaggio più forte che
ci permette di fare comunione.
Non esiste linguaggio che alla pari del
canto riesca ad unire le persone fino a
questo punto.
Come dice Sant’Agostino: “Chi canta,
prega due volte”.
Don Luigi Parisi
Calendario
parrocchiale
Gennaio
Una bella iniziativa della Comunità Pastorale
Signore, insegnaci
a pregare (Lc 11,1)
N
ella nostra Chiesa, soprattutto durante le ore in cui è poca frequentata, al mattino e nei giorni feriali, si ha
l’occasione di vedere fedeli immersi in
preghiera, inginocchiati per terra davanti
agli altari della Madonna di Loreto o del
Crocefisso e di S. Cristina o abbandonati sulle panche con il volto tra le mani,
che ci fanno pensare che abbiano una
Fede ben più grande della nostra o magari che siano soggetti a tribolazioni o a
prove ben più pesanti delle nostre. Noi
comunque preghiamo ogni giorno, talvolta insieme per figli e nipoti, per le nostre famiglie, parenti e amici, per le persone malate e abbandonate; più spesso
da soli in modo diverso, meditando la
Parola. Io, Feli, preferisco isolarmi nel
silenzio dinnanzi a un bel Crocefisso,
guardando le immaginette dei nostri cari
defunti, recitando ormai a memoria le
preghiere di alcuni santi a me più vicini o quelle insegnatemi dai miei nonni,
leggendo i salmi o brani di Vangelo. Io,
Roberto, recito le preghiere della tradizione cristiana e poi apro a caso una
pagina delle Sacre scritture, leggendo
e rileggendo il testo fino a trovarne un
insegnamento per la giornata che dovrò
affrontare. Per entrambi è però difficile
mantenere a lungo la concentrazione,
ad esempio durante l’ora di esposizione Eucaristica; i pensieri mondani legati
all’attività quotidiana tendono ad insinuarsi subdolamente nelle nostre menti,
allontanadoci dalla comunione con Dio.
Sentiamo allora il bisogno di un ausilio,
che troviamo puntualmente nei libretti
della Parrocchia con i testi dei salmi, dei
canti o delle preghiere.
Abbiamo quindi particolarmente apprezzato l’iniziativa della nostra Comunità
Pastorale di distribuire un sussidio nel
periodo di Avvento per aiutarci a pregare. Ritirato il foglietto, l’abbiamo applicato alla lettera, accendendo anche un
vecchio cero natalizio che produceva
una fiamma viva e robusta e diffondeva
un lieve tepore per scaldare la nostra
Fede. Ci siamo alternati nel leggere i
brani, una volta come voce guida e l’altra come coro, poi siamo rimasti in silenzio a meditare secondo le indicazioni
del testo, sia sulle parole Bibliche sia sul
brano del pensatore cattolico scelto.
Alla fine,. quando ci siamo alzati per
riprendere le nostre attività, eravamo
restii a spegnere il lume quasi fosse
un cattivo presagio; poi sorridendo,
per aver avuto contemporaneamente
questo strano pensiero, abbiamo soffiato insieme sulla candela pensando
che tanto l’avremmo potuta riaccendere l’indomani. Il lavoro quotidiano ci è
sembrato meno pesante e più motivato.
Abbiamo compreso ancor meglio che
affidandoci totalmente a Lui, il buon
Dio ci aiuterà e ci darà la forza per
combattere sempre la buona battaglia e per conservare la Fede anche
quando verrà il momento di sciogliere
le vele (2 Tm 4, 6-7).
Feli e Roberto Bosisio
Venerdì 18-Venerdì 25 Settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani.
Domenica 20 II dopo l’Epifania
Venerdì 25 alle 20.45 al Cinema
Palestrina, 5°incontro di
formazione adulti “Passi verso la
fede”.
Domenica 27 Santa Famiglia di
Gesù, Maria e Giuseppe.
Febbraio
Venerdì 1 Beato Andrea Carlo
Ferrari, fondatore delle due
parrocchie della Comunità
Pastorale -1° venerdì del mese
Sabato 2 Presentazione del
Signore, alle 9.30 Benedizione
delle candele
Domenica 3 - Penultima domenica
dopo l’Epifania-Giornata per la vita
- alle 10.00 S. Messa e memoria
del Battesimo dei bimbi da 1 a 3
anni.
Lunedì 4 alle 16.00 S. Messa e
inizio della Settimana eucaristica.
Mercoledì 6 alle 20.45 Consiglio
Pastorale della Com. Past. al SS.
Redentore.
Venerdì 8 alle 20.45 al Cinema
Palestrina, 6° incontro di
formazione adulti.
Sabato 9 alle 18.30 S. Messa
e conclusione della Settimana
eucaristica.
Domenica 10 Ultima domenica
dopo l’Epifania – domenica del
Perdono.
Mercoledì 13 alle 20.45, in
cappella, preghiera per le persone
separate.
Tutti insieme
per rivivere lo spirito
del Family 2012
Sabato 26 gennaio
E’ ancora vivo in noi il ricordo dell’esperienza fatta dalla nostra Comunità Pastorale
e da tutta la Diocesi durante l’incontro mondiale delle famiglie a Milano, il Family 2012.
I partecipanti dello scorso anno al pranzo con “ospiti a sorpresa”
iniziativa dell’oratorio SS Redentore e che quest’anno si ripete.
L
a parrocchia del SS Redentore nel
suo piccolo aveva ospitato 136 pellegini, sei preti, due suore, due vescovi e
famiglie da Ecuador, Porto Rico, Guinea
Bissau, Spagna, Mali, Camerun, Colombia, Francia ed Italia.
E’ ancora nella nostra mente la gioia e la
disponibilità con cui i volontari e le famiglie ospitanti hanno vissuto quei giorni di
inizio giugno 2012, testimoniati in seguito
da tanti articoli anche su questa stessa testata o sul sito.
E’ ancora viva la gioia che è scaturita in
tutta la Comunità della parrocchia nell’assaporare la bellezza dell’accoglienza e
dell’apertura, nonchè dalla partecipazione
alle Feste e alla Messa con il Papa Benedetto XVI. Molti ci avevavo riportato quanto sia importante, staccare dal tran-tran
quotidiano, da affanni e corse per potersi
concentrare sull’essenza della nostra esistenza.
E’ infine stato bella la riconoscenza delle
famiglie e dei pellegrini ospitati, che han-
no testimoniato quanto sia importante e
non difficile entrare in sintonia sulla base
del collante comune dell’insegnamento di
Gesù Cristo, quello dell’amore.
E’ proprio per fare memoria di tutto questo,
per non perdere traccia di quella spinta
poderosa alla nostra spiritualità derivata
da saper far posto all’altro e per coltivare
quel senso di Comunità che dovrebbe distinguerci come cristiani in parrocchia, che
si vuole organizzare per sabato 26 gennaio un ritrovo di tutte le famiglie ospitanti,
dei volontari coinvolti, dei sacerdoti ed in
generale di tutte le famiglie che desiderano cercare di formare una comunità reale.
Quindi tutte le famiglie della Comunità
Pastorale “SS.Redentore e San Gregorio
Magno”, sono invitate nella chiesa di San
Gregorio per presenziare alla S.Messa
comunitaria delle 18,00, con il momento
simbolico della distribuzione del pane alle
famiglie presenti e di una preghiera particolare dedicata alla famiglia.
L’incontro proseguirà nell’Oratorio di Via
Settala 25/27 con un happy hour (detta
anche “merenda cinoira” in torinese) con
lo scopo di conoscenza e socializzazione
tra le famiglie stesse. Il cibo sarà in condivisione, secondo lo spirito di fraternità
cristiana; ciascuno porterà qualcosa di appetitoso da mettere in comune con gli altri.
Si passerà poi nel Teatro Gregorianum per
assistere alle 20,45 alla serata musicale
dei due Gruppi Parrocchiali “ Vejet” e “ Sarabanda”, riuniti per l’occasione in un unico organico. Si tratta di persone ben note
per l’impegno di volontariato nelle nostre
Parrocchie, che ci divertiranno con la loro
bravura e il loro vasto repertorio come già
avvenuto in altre due occasioni.
La Domenica 27 è incentrata sulla partecipazione alle S. Messe nelle proprie Parrocchie, in ciascuna delle quali si metterà
l’accento sull’importanza della famiglia per
la crescita cristiana e per la missione nella
nostra città e nel mondo.
Per la Parrocchia del SS. Redentore si ripeterà inoltre l’iniziativa dello scorso anno
e cioè il pranzo con “ospiti a sorpresa”. E’
richiesto unicamente di iscriversi nell’Oratorio di Via Palestrina 7, dando la propria
disponibilità ad ospitare le famiglie della
nostra Parrocchia, quelle che accettano di
essere ospitate in casa di altri. I nominativi
delle famiglie ospitanti e ospitate verranno abbinati con sorteggio, fatto sempre in
Oratorio, così da evitare i pranzi consueti
tra amici e di facilitare invece l’accoglienza
e la conoscenza di persone nuove da far
entrare nella nostra consolidata cerchia
di amicizie. Anche qui tutto si basa sul
principio di condivisione fraterna; ognuno
porterà qualcosa per il gruppo, sia che sia
ospite sia ospitato.
Nel Gruppo Famiglia della nostra Comunità fervono i preparativi per far sì che
questa occasione non vada perduta, ma
riscuota i consensi di tutti con lo stesso
entusiastico spirito del Family 2012.
Nicola Bonzanino
e Il Gruppo Famiglia
dall’archivio
parrocchiale
Sono rinati battezzati in Cristo
Sofia Rolfi
Davide Arrigoni
Leonardo Maggioni
Gabriele Cassaro
Flavio Garrì
La tre giorni Adolescenti e diciottenni
U
Paura...
n tema che non si affronta con
facilità, perché non si ama parlarne. Eppure costituisce il nucleo della Tregiorni adolescenti e diciottenni
2013.
Proprio perché è difficile capire di cosa
si ha davvero timore e, in secondo
luogo, ammetterlo, gli educatori hanno scelto di approfittare di questi ultimi giorni di vacanza per allontanarci
fisicamente e mentalmente dalla vita
quotidiana e caotica con l’intento di
scoprire le nostre paure e provare ad
affrontarle.
Ciascuno di noi ha potuto intraprendere il percorso più adatto a lui, scegliendo due tra i quattro punti proposti:
paura del futuro, paura del silenzio/
solitudine, paura di soffrire e paure di
non essere all’altezza.
Il primo giorno quindi, alternando momenti di gioco alle catechesi, ci siamo
divisi in gruppi e ognuno ha riflettuto
sulle paure scelte: abbiamo capito
cosa sono, da cosa sono causate, gli
effetti che producono, quando ne siamo soggetti…
La paura del futuro, che si distingue
in paure relazionali o personali, può
comprendere tutte le altre, ed è l’unica
che non si può completamente superare, perchè nasce dall’incertezza sugli eventi che non conosciamo e che
non potremo mai conoscere fino al
loro compimento!
Fortunatamente le nostre riflessioni
non si sono fermate alla paura, ma
abbiamo affrontato i quattro concetti
UNA GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA
Nella vigilia della Festa della Presentazione del
Signore si terrà VENERDI’ 1 FEBBRAIO 2013, la
celebrazione dei primi vespri della presentazione
al tempio del signore.
Ore 18,45 ritrovo - ore 19,00 inizio presso il
MONASTERO S. BENEDETTO
Via Bellotti, 10 - Milano
Sono invitati tutti i fedeli laici e in modo particolare
tutti i Consacrati e le Consacrate del Decanato
Venezia insieme al Presbiterio decanale.
Sarà valorizzata l’ icona della Presentazione al
Tempio. Inoltre sarà dato spazio nella celebrazione
alla Commemorazione del battesimo.
Si sono sposati in Cristo:
Giancarlo Penna
e Soccorsa Nardino
Simone Ermini e Stefania Co’
Ci hanno preceduto
nella casa del Padre:
Aldo Porrati
di anni77
Teresina Aiello
“ 84
Renato Suttora
“ 84
Francesco Repossi
“ 78
Clelia Bolzani
“ 102
Filomena Anna Maggiore “ 51
Rosa Garoli
“ 86
Rita Angela Santi
“ 89
Ernesto Calonghi
“ 91
Ester Scaramuccia
“ 88
Franco Medinger
“ 91
Luisa Anna Maria Migliavacca 94
Renata Franchini
“ 83
sotto l’aspetto del coraggio.
Nei vari gruppi siamo arrivati a capire
da dove esso nasce, come trovarlo,
perché è necessario. Inoltre abbiamo scoperto il profondo legame che
sussiste tra il coraggio e la Fede: affidandoci a Dio, Egli ci accompagna,
ci tranquillizza, ci aiuta a vedere positività anche se circondati da timore
e a superare le nostre paure. Gesù ci
dà un chiaro esempio di fiducia in Dio,
grazie al quale possiamo trovare tranquillità anche riguardo alla paura del
futuro, affrontando la morte (la paura
peggiore e comune a tutti) con estremo coraggio.
Siamo tornati a casa fiduciosi grazie
a una frase del Vangelo con la quale
gli educatori hanno voluto concludere
questa Tregiorni spirituale: “Ecco, io
sono con voi tutti i giorni, fino alla fine
del mondo.” (Mt 28,20)
Giulia Campaniello
Amore
Senza Confini
Adozioni a distanza
O
vita e a non diventare ragazzi di strada.
In Mozambico una famiglia sostiene
due sorelline e un’altra un seminarista,
Celso, che sta studiando per diventare
sacerdote. Ultimi arrivati nella nostra
grande “famiglia” due bimbi birmani.
Ogni progetto è seguito sul posto da
operatori che coordinano i supporti a distanza e mantengono i contatti e in Italia
dalle “case madri” dei missionari. Anche
se non è facile da questi paesi lontani
e spesso privi dei moderni mezzi di comunicazioni, almeno una volta all’anno,
di solito per Natale, giungono gli auguri e
le fotografie dei bimbi e ragazzi.
Alcuni sono già giunti agli studi superiori,
qualche ragazza si è sposata, mentre i
più piccoli sorridono dalle foto che testimoniano la loro crescita.
Per parlare a tutti e in particolare alle famiglie “adottanti” del sostegno a distanza, verrà tra noi sabato 9 febbraio alle
16 padre Mario Meda, missionario del
PIME, tanti anni trascorsi in missione e
“Ambrogino d’oro” per la sua opera, che
chiama le adozioni a distanza (di cui è
stato l’iniziatore nel lontano 1958) “adodi Maria Bambina per essere nutriti e zioni d’amore”. Quale definizione migliore
studiare; sempre in Bangladesh, attra- per questo gesto di carità in risposta al
verso il progetto denominato “adotta un comandamento di Gesù, che è per tutti,
malato”, è sostenuta l’opera iniziata da “amatevi gli uni gli altri…come io vi ho
suor Silvia Gallina per dare modo ai nu- amato”?
merosissimi malati di tubercolosi di essere curati e aiutati a rimettersi in forze.
Gruppo Missionario SS. Redentore
In Camerun è seguita da anni l’opera
portata avanti attualmente da padre Al- (Per informazioni rivolgersi al Gruppo
fonso Ruiz, gesuita, ma iniziata da suor missionario, nella sede di Via Palestrina
Paola Vizzotto, che molti dei parrocchia- 7, porta a sinistra sotto l’androne, tutti i luni conoscono, che aiuta i minori della nedì dalle 15,30 alle 18,30 dal 14 gennaio
terribile prigione di Yaoundé a rifarsi una alla fine di febbraio)
rmai da molti anni, precisamente
dal 1995, alcuni parrocchiani, tramite il gruppo missionario, si sono impegnati a sostenere l’opera di alcuni missionari e missionarie attraverso ”l’adozione
a distanza” di bambini e progetti.
Tutto ciò si traduce in rapporti sistematici
e durevoli di amicizia con alcune comunità in Bangladesh, Camerun, Birmania e
Mozambico.
In Bangladesh, a Saidpur, sono stati
“adottati” 23 bambini consentendo loro
di essere accolti nell’ostello delle suore
Freschi di stampa
I libri consigliati in questa rubrica sono disponibili
al Banco della Buona Stampa situato in chiesa.
Bruno Maggioni
Le parabole
San Paolo edizioni
pp. 68, € 16,00
Della serie ‘Se non
diventerete come i
bambini’, le più belle
parabole
del Vangelo
raccontate ai
bambini da
Bruno Maggioni
e illustrate
da Tommaso
D’Incalci.
Domenico
Cravero
L’educazione
alla solitudine
Messaggero
di Padova
edizioni. pp. 172, € 10,50
Un breve saggio che
suggerisce come
affrontare le nuove
solitudini di oggi e come
fare della solidarietà il
punto di riferimento per
promuovere lo sviluppo
morale della società.
Alfredo Luciani
La spiritualità
del lavoro
Paoline
edizioni
pp. 168, € 13,50
La riscoperta della
dimensione spirituale
del lavoro che non
è soltanto un mezzo
necessario per vivere, ma
un modo per esprimere
la propria personalità e
per collaborare al piano
creativo di Dio.
Sergio Versini
Fantagiallino
Segno edizioni
pp. 96, € 10,00
Uno strano racconto
di fantasia misto
alla fantascienza
riservato ai ragazzi
ed agli eterni
ragazzi.
un problema o
una via di realizzazione?
Il rapporto tra marito e moglie
Ospitiamo ogni mese sui nostri
fogli, un estratto dal giornale di
opinione che da molti anni viene
esposto all’interno della nostra
chiesa e sul sito web della nostra
parrocchia; temi che affrontano e
discutono la realtà e l’attualità
che ci circonda, perchè talvolta
soffermarsi e approfondire
il pensiero aiuta la fede e la
nostra coscienza.
Costanza Miriano
autrice di “Sposala e
muori per lei”:
un libro sulla virtù cristiana della
Costanza quotidiana.
L
a coppia imperfetta”, della neuropsichiatra Mariolina Ceriotti Migliarese, e “Sposala e muori per lei”, della
giornalista Costanza Miriano, sono due
libri che approfondiscono in maniera arguta e seria il rapporto tra i coniugi nelle
famiglie odierne.
Questa è la prima epoca storica in cui
l’uomo e la donna hanno maggiore parità – ha evidenziato la dott.ssa Migliarese – e potrebbe essere il momento
favorevole per il pieno compimento
del loro rapporto; ma la cultura moderna “confonde un po’ le acque”, e così
rischiamo di non vedere la ricchezza
nell’altro. Tendiamo a dare più spazio
ad emozioni forti e a soddisfazioni immediate e rischiamo di non cercare più
con il cuore, la ragione e la volontà il
segreto scritto dentro di noi. Invece,
se alimentiamo la nostra ragione e non
permettiamo alle nostre emozioni di tra-
Cineforum
volgere il pensiero, l’altra persona cessa
di esserci estranea e diviene luogo nel
quale scoprire noi stessi, alleata nella
crescita reciproca. A questo proposito
Benedetto XVI, durante il recente incontro mondiale delle famiglie, aveva sottolineato questo fondamento per il rapporto tra marito e moglie: «è bello questo
sentimento dell’amore, ma deve essere
purificato: devono unirsi ragione, sentimento e volontà. Nel rito del matrimonio
la Chiesa non dice: “Sei innamorato?”,
ma “Vuoi?”, “Sei deciso?”». Ricordiamoci che in quel “lo voglio” che la Chiesa
ci fa pronunciare c’è la promessa di allenarsi quotidianamente per mantenere
vivo il rapporto. È un sollievo pensare
che è nel sì detto ogni giorno che viene
costruito il “per sempre” della relazione.
Considerazioni molto vicine a queste
ha sviluppato Costanza Miriano, con
un’ironia che ottiene l’effetto di riportare alle giuste dimensioni difficoltà, che
invece spesso vengono ingigantite fino
a essere considerate insormontabili.
Una lezione di realismo che ci dice che
«L’amore vero c’è, e regge, quando supera la disillusione reciproca che viene
dal capire che l’unione simbiotica, facile, spontanea non esiste. Quando tu
però ce la metti tutta e accetti di morire
a tutto quello che desideravi, di portare
questa ferita sempre aperta, di lavorare
sui tuoi difetti – la donna sulla volontà
di dominio, l’uomo sull’egoismo - allora
ci si può amare al di là delle proprie intenzioni. [...] Solo salendo di un gradino,
guardando dall’orizzonte dell’Eterno, la
parete scabrosa diventa un bassorilievo
audace e definitivo». Per fare questo
passo, superando la normalità di tutte
le proprie istintive aspettative, marito e
moglie potranno contare sempre sull’aiuto di Colui che ha benedetto la loro
unione. E quando arriverà, come alle
nozze di Cana, il momento in cui il vino
finisce, sarà sempre possibile scoprire
un vino migliore che farà ripartire la festa: a patto che Gesù sia tra i convitati
al banchetto.
La Redazione di Atlantide
I film selezionati e proiettati questo mese nelle sale della nostra Comunità Pastorale.
Cinema PALESTRINA
Via Palestrina, 7 Milano
- proiezione pomeridiana
h. 17.00
- proiezione serale con
presentazione e dibattito
h. 21.00 a cura di G. Zappoli (My
Movies) e A. Autieri (Box Office).
Sala GREGORIANUM
Via Settala, 27 Milano
- proiezione domenicale h. 16.00
- proiezione del martedì con
presentazione e dibatitto h. 21.00.
info: www.gregorianum.com
Martedì 22 gennaio
Reality di Matteo Garrone
con A. Arena, L. Simioli, N.
17 gennaio la guerra è dichiarata Paone, G. Marina, N. Iorio
24 gennaio i colori della passione Italia, 2012, 115 min. Dramm.
31 gennaio on the road
7 febbraio Reality
Martedì 29 gennaio
14 febbraio Monsieur Lazhar
Il rosso e il blu di
Giuseppe Piccioni con M. Buy, R.
Scamarcio.Italia, 2012, 98 min.
Comm.
Martedì 5 febbraio
Argo di Ben Affleck con B.
Affleck, B. Cranston, A. Arkin, J.
Goodman, V. Garber. USA, 2012,
120 min. Dramm.
Martedì 12 febbraio
Tutti i santi giorni di Paolo
Virzì con L. Marinelli, M. Azzurro,
C. Pallitto, S. Felicioli, F. Gargia
Italia, 2012, 102 min. Dramm.
2 febbraio, 35° Giornata per la vita
L’uomo, segno di Dio
L’uomo si scopre come
presenza del Dio assente,
come segno di Lui, come
espressione in cui
Egli si manifesta, pur
essendo l’inesprimibile.
L’uomo in questo senso
è parola di Dio”.
C
osì scriveva nel 1981 il card. Martini. Queste parole dell’indimenticabile cardinale, che trovo bellissime
e medito spesso, specialmente adesso che sono nonna, forse ancor più di
quando ero mamma affannata attorno
a tre bambini piccoli, mi erano venute
in mente quando mi furono mostrate
le immagini della prima ecografia della
mia nipotina, di quando cioè era ancora
nel grembo materno, ma già… “completa” nel suo essere donna. Ricordo il mio
stupore di fronte a ciò che mi era apparso un vero miracolo, il miracolo della
vita, così si è soliti dire. Alla luce delle
parole del card. Martini l’espressione
PARROCCHIA SS. REDENTORE
Orari S. Messe
Feriali: 7.15 - 9.30 - 16.00 - 18.30
Prefestivi: 18.30
Festivi: 8.30 - 10.00 - 11.00 - 12.15 18.30
SACERDOTI della COMUNITA’
PASTORALE
Don Natale Castelli (Parroco)
026694498 3478517657
Don Gigi Colombo (Vicario
Parrocchia SS. Redentore)
0267384114 3478033042
Don Sergio Tomasello (Vicario
Parrocchia S. Gregorio)
0229409888 3392752279
Don Alessandro Noseda (Vicario
Oratorio SS. Redentore)
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Parrocchia SS. Redentore)
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Parrocchia SS. Redentore)
0267384113
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11.00-12.00 e 16.00-19.00 domenica
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“miracolo della vita” mi era sembrata
allora, e mi sembra anche oggi, assai
riduttiva rispetto a cos’è per noi cristiani
ogni uomo fin dal suo concepimento: un
valore unico, una speranza, una gioia,
segno di Dio, espressione in cui Lui si
manifesta, addirittura Sua parola.
Dunque, pur consapevoli della difficoltà
che incontra oggi chi vuole costruirsi una
famiglia, non stanchiamoci di ripetere ai
nostri giovani che si deve pensare che
ogni vita, anche se ancora piccolissima,
è dono gratuito di Dio e accogliamo le
parole dei nostri Vescovi che, in occasione della 35° Giornata della Vita, dicono, tra l’altro, nel loro messaggio: ”La
logica del dono è la strada sulla quale si
innesta il desiderio di generare la vita,
l’anelito a fare famiglia in una prospettiva feconda, capace di andare all’origine
della verità dell’esistere, dell’amare e
del generare”, insomma di scoprire in
ogni uomo la presenza di Dio.
Annalisa Morelli
progetto
di Comunità Aperta
Parrocchia SS. Redentore
via L. Palestrina 5 - Milano
Direttore responsabile
Margherita Faustinelli
Per contatti:
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Registrato presso il Tribunale
di Milano n° 426 del 19-11-1971
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