pro loco, presente e futuro!
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pro loco, presente e futuro!
PRODOTTI E SERVIZI PER LA RISTORAZIONE Bimestrale gratuito di informazione indipendente condividi con #ricadinforma www.ricadinforma.it [email protected] Ricad nforma Anno 3 · n. 6 · novembre/dicembre 2015 · Aut. del Trib. di Vibo Valentia n. 1/13 del 14/01/2013 Direttore responsabile: Francesco Apriceno PRO LOCO, PRESENTE E FUTURO! . so i n e i st prodotti itti freschi e surgci ela ti carne fresca e surgela ta olio d’oliva pomodori pelati acquistando uno spazio pubblicitario nel 2016 ! www.tomeomare.it - [email protected] Tel. + 39 0963 81010 - Fax +39 0963 84382 I Ricad nforma pag. 2 - novembre/dicembre 2015 editoriale UN PROGETTO DA SOSTENERE di Francesco Apriceno Il 2016 sarà un anno particolare per Ricadi, dal punto di vita istituzionale. Si tornerà infatti a votare per eleggere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione comunale, dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. Si ritorna quindi alla normalità con la nuova amministrazione che dovrebbe avere le carte in regola per operare bene nella gestione del territorio e rilanciare la progettualità, anche in occasione dei programmi comunitari di finanziamento 2014-2020. A proposito di opere pubbliche, nel nuovo anno dovrebbero essere aperte alcune sezioni del Mu.Ri (Museo civico di Ricadi), diretto dall’Arch. Vincenzo Calzona, dirigente dell’area tecnica del Comune. Il museo potrebbe essere un volano importante di sviluppo non solo culturale, ma anche turistico perché è ben evidente la necessità di creare nuovi canali di attrazione turistica e le ricadute altamente positive che il turismo culturale può generare se ben implementato. Nel campo associazionistico la Pro Loco e le altre realtà attive sul territorio comunale continuano a lavorare e ad ottenere importanti risultati per la comunità, principalmente attraverso iniziative dedicate alla promozione turistica, all’ambiente e al sociale. Dell’attivismo che caratterizza le poche, ma significative esperienze associative, ne abbiamo sempre parlato sia sul nostro giornale che sul sito, con l’intenzione di dare anche uno stimolo alla nascita di altre iniziative e di stimolare la rinascita dell’entusiasmo e della fiducia, dopo il duro colpo arrivato in seguito allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, che avrebbe potuto provocare un senso di sfiducia totale nei confronti del futuro di questa realtà e quindi disincentivare la voglia di fare dei cittadini. I ricadesi, invece, si sono rimboccati le maniche e hanno continuato a mettersi in gioco, creando nuove opportunità in termini di servizi culturali, sociali e di promozione del territorio. Al centro del progetto editoriale e culturale di Ricadinforma, sin dalla fondazione di questa testata, vi sono le finalità di raccontare la realtà di Ricadi, trasmettere messaggi di ottimismo nei confronti delle potenzialità del territorio, mettere in evidenza l’operosità dei Ricadesi, evidenziare aspetti problematici, non per avanzare una critica fine a sé stessa, ma con l’intenzione di individuare le possibili soluzioni, attraverso il confronto con i soggetti coinvolti in una determinata www.ricadinforma.it situazione Ricadinforma, come ricordato altre volte, è una realtà fatta di giovani, orgogliosi della propria appartenenza, che sacrificano energie e impegno per dare un servizio di informazione e approfondimento su diverse tematiche, a disposizione dei lettori in maniera comoda e gratuita. Ricadinforma vuole continuare ad informarvi anche nel 2016 e promette un ulteriore aumento della qualità. In tre anni il progetto è cresciuto tanto, sono state implementate nuove rubriche, è aumentata la qualità e la quantità delle notizie grazie anche all’ingresso di nuovi collaboratori in squadra. Sono state create le condizioni per il potenziamento di una testata ricadese che possa costituire un importante punto di riferimento del territorio. Il bimestrale ha infatti dato il “la” alla realizzazione di un network giornalistico territoriale (Tropeainforma e la nuova testata Drapiainforma in arrivo). Per poter mandare avanti il progetto è necessario però l’impegno e il coinvolgimento di tutti, anche della collettività di imprenditori del territorio che hanno a disposizione un’opportunità unica di coniugare la promozione della propria attività alla promozione territoriale attraverso un potente strumento di informazione che entra nelle case e viene letto da migliaia di persone. Per non parlare del ismo r u T e r o t Set schio ne Ri Prevenzio a Legionell La sicurezza sul lavoro è la nostra prima scelta. - SICUREZZA SUL LAVORO MPM MAIOLO - CORSI DI FORMAZIONE - IGIENE ALIMENTARE (HACCP) & Partners Multiservizi S.r.l. - FORMAZIONE ALIMENTARISTI 0963/93684 - www.mpmonline.it - ANALISI ACQUE mail: [email protected] - PRATICHE ANTINCENDIO I www.facebook.com/ricadinforma Ricad nforma sito web strutturato secondo le nuove dinamiche dell’informazione via web e social. È importante anche il coinvolgimento e la vicinanza dei lettori che possono avanzare critiche propositive ed effettuare segnalazioni. Ricadinforma è il giornale di tutti! Noi ci siamo! E voi? maggiore per cercare, dove possibile, di colmare il vuoto lasciato dall’interruzione del mandato amministrativo, senza nulla togliere alla terna commissariale che approfitto per ringraziare per la sensibilità e l’interesse dimostrati nei confronti della Proloco». Le iniziative della Proloco, come spiega Varrà, si sono snodate nel corso dell’intero anno, con una maggiore concentrazione nel periodo estivo. I mercatini di Natale nelle principali piazze del comune, la Befana per i bambini al Palazzo dei Congressi, il Carnevale organizzato con i plessi scolastici di Ricadi e Spilinga: sono tutte iniziative che hanno coinvolto tantissimi cittadini. Il presidente inoltre spiega: «L’organizzazione della stagione estiva è stata la più impegnativa per il susseguirsi delle attività e delle manifestazioni che abbiamo portato avanti con successo. Una convenzione con il Comune nel mese di giugno ci ha consentito di organizzare e gestire i parcheggi a mare: abbiamo dotato le sei postazioni di un gazebo in legno per la vendita dei ticket che ha funzionato anche da ufficio informazioni permettendo, altresì, a 12 giovani del Comune di prestare la propria opera per la durata di 60 giorni. Il servizio ha prodotto ottimi risultati non solo dal punto di vista dell’efficienza, ma anche per i vantaggi economici avuti dal Comune». Riscontro positivo, secondo Varrà, ha avu- intervista PRO LOCO, PRESENTE E FUTURO! di Valeria Muzzupappa Il presidente della Pro Loco Capo Vaticano, Francesco Varrà, traccia un bilancio delle attività svolte dall’associazione. Prima di farlo però non manca di ringraziare il direttivo (Romina Vietti, Fabrizio Giuliano, Giuseppe Bruzzese, Gaetano Scepi, Giuseppe Scaramozzino) «che con impegno e responsabilità ha portato avanti il programma della Proloco». Riguardo al 2015 il presidente dichiara: «Non è stato un anno sicuramente facile, sia per le scarse risorse finanziarie di cui si dispone, sia per l’assenza dell’amministrazione comunale a causa delle vicende a tutti note. Ciò è stato un limite ma allo stesso tempo ha motivato e responsabilizzato ancora di più l’intero direttivo ad un impegno pag. 3 - novembre/dicembre 2015 to la Fiera Costa degli Dei “dell’artigianato e degli antichi mestieri“, organizzata nelle frazioni di Santa Domenica e Capo Vaticano e svoltasi per due giorni a settimana per tutto il periodo estivo. Un collegamento con Tropea con bus navetta negli orari della fiera ha ampliato il numero dei partecipanti. Altro evento importante è stato costituito dalla gara podistica “Run Capo Vaticano” con 283 partecipanti che si sono sfidati su un meraviglioso percorso paesaggistico. La Pro Loco è stata inoltre presente anche con la propria organizzazione logistica in quasi tutte le manifestazioni estive. Dagli spettacoli del Teatro Torre Marrana, alla proiezione in piazza dei video riguardanti i “Ricadoti per il mondo”, al raduno regionale delle moto d’epoca, al torneo nazionale di Tennistavolo presso il palazzetto dello sport, alla sagra della cipolla, ecc. Riguardo ai feedback ricevuti nel corso dell’attività di informazione e assistenza turistica, Varrà spiega: «La nostra presenza sul territorio a contatto col turista ci ha permesso di ascoltare opinioni e giudizi sulla nostra località. Unanime il giudizio sulle bellezze paesaggistiche e le potenzialità ambientali del territorio, ma altrettanto unanimi i giudizi sulla precarietà dei servizi e l’organizzazione del territorio». La soluzione per migliorare lo status quo consiste «nell’ampliare e migliorare l’offerta turistica I Ricad nforma pag. 4 - novembre/dicembre 2015 in presenza di una domanda sempre più esigente spinta dal processo di globalizzazione che ha prodotto effetti anche nel settore turistico. Siamo lontani – dice il presidente della Pro Loco – dagli standard dell’offerta dei paesi a grande vocazione turistica e dalle mete più in auge in questo momento. Occorrono delle politiche sinergiche che coinvolgano i vari protagonisti del settore attraverso interventi mirati a livello infrastrutturale e strutturale capaci di rilanciare il settore verso uno sviluppo compiuto». Varrà inoltre aggiunge: «Capo Vaticano fino a 5 anni addietro era il primo ricettore in Calabria di presenze straniere, ragion per cui bisogna riconquistare quei mercati per evitare di essere retrocessi ad un ruolo di subalternità rispetto ad altre mete turistiche. Anche a livello locale bisogna intensificare la cooperazione tra il settore turistico e l’imprenditoria locale per consentire a quest’ultima di divenire parte integrante del sistema produttivo e dello sviluppo del territorio». Infine, riguardo alle prospettive future dell’associazione turistica che presiede, Varrà spiega: «Le risorse finanziarie della Proloco derivano dal tesseramento dei soci che formano il fondo cassa a cui attingere per portare avanti l’attività sul territorio. Tale carenza di risorse limita decisamente i programmi e gli obiettivi prefissati». www.twitter.com/ricadinforma affiancati da Pippo Cotroneo. I ragazzi giocano e si allenano presso lo stadio comunale “San Giovanni Bosco” di San Nicolò, messo a disposizione su concessione dell’amministrazione comunale, e usufruiscono delle di Ilaria Giuliano attrezzature per svolgere ogni tipologia di esercizio fisico. L’Asd Capo Vaticano è un’associazione senza scopo di lucro, nata nel 2010 per volontà di un gruppo di genitori i quali – una volta appresa la difficile realtà ricadese che offre molto poco ai ragazzi per il tempo libero e desiderando allontanare i propri figli dai “pericoli” della strada – hanno lavorato per costruire una vera e propria scuola calcio in grado di offrire un’opportunità di svago ai giovani del comprensorio. L’Asd, regolarmente affiliata al Coni e alla Figc, in questi anni è riuscita a coinvolgere Il presidente è Domenico Dicosta, mentre nel suo progetto tantissimi ragazzi nella fa- il vicepresidente è Francesco Carone. Con scia di età che va dai cinque ai sedici anni. Si lo sponsor ufficiale offerto da “Mobili La è creato, così, un ambiente sano, crescendo Torre Srl”, la segreteria del sodalizio è gestinel rispetto delle regole e valorizzando la ta da Francesco La Torre e Giuseppe Laria voglia di giocare a pallone, favorendo la for- mentre la dirigenza è affidata a Giuseppe mazione motoria dei ragazzi e lo sviluppo Paparatto, Mercurio Lasorba e Tonino La della loro personalità, perché l’insuccesso e Torre. la sconfitta stimolino il desiderio di provare L’Asd è giunta quest’anno al sesto anno di e valutare laddove si sbagliato. attività, allargando il suo campo di attività, Lo staff tecnico dell’associazione è com- occupandosi anche del settore dilettantistiposto da professionisti nel settore delle co e costituendo una squadra che partecipa scienze motorie, come il mister Francesco alla terza categoria provinciale. Questa noSchiariti e il professor Pasquale Vasinton, vità è scaturita dalla volontà di venire incon- sport L’ASD CAPO VATICANO condividi con #ricadinforma tro alle molte richieste dei giovani, e meno giovani, del nostro territorio che, avendo più di sedici anni, e non potendo quindi frequentare il settore giovanile, rischiavano di dover trascorrere il loro tempo libero in attività che nulla avevano a che fare col calcio. Così, grazie anche al contributo di imprenditori ricadesi e degli sponsor “Mobili La Torre Srl” e “Garden Bar”, si è riusciti a iscrivere la squadra al campionato. I ragazzi del settore giovanile, piccoli amici (5-7 anni), pulcini ed esordienti (8-11 anni) e giovanissimi (12-24 anni) si allenano tutti i mercoledì e venerdì dalle 17 alle 18.30, mentre la terza categoria il martedì e il giovedì alle 17. Ricordiamo, infine, che l’associazione ha partecipato, e partecipa tutt’ora, ai tornei e campionati organizzati dalla Lega provinciale dilettantistica di Vibo Valentia per il settore giovanile, dai piccoli amici ai pulcini fino ai giovanissimi, riuscendo, sin da subito, a raggiungere risultati lusinghieri nelle partite giocate. I Ricad nforma di bellezze naturali mozzafiato, è sempre difficile scegliere la via dell’emigrazione. Ad oggi, infatti, sarebbe possibile investire sulle ricchezze a disposizione per poter creare un sistema turistico da fare invidia alle migliori mete di tutto il mondo. Tuttavia, è risaputo che non vi sono grandi sbocchi lavorativi, dal momento che la stagione turistica a Ricadi (o meglio, a Capo Vaticano) riesce a sopravvivere all’estate con fatica: mancano le infrastrutture, mancano i mezzi, mancano anche le risorse. E con il termine “risorse” si intendono anche le “forze-lavoro”, nel senso che oggi i giovani del comprensorio tendono a trasferirsi per assicurarsi una posizione più stabile o, comunque, per acquisire quell’indipendenza economica che un lavoro trimestrale non può garantire. È il caso di una famiglia di San Nicolò, nello specifico di Francesco e Salvatore Stillitano, rispettivamente 43 e 24 anni, zio e nipote, i quali hanno scelto di lasciare Ricadi per poter svolgere le proprie mansioni professionali. In periodi differenti, i due si sono recati in Svizzera, a Sankt Moritz, dove entrambi ricadesi fuori sono coinvolti nel settore della ristorazione. Premesso che St. Moritz e Ricadi presentano pressappoco la stessa superficie e il medesimo numero di abitanti residenti, di Maurizio Pantano ci siamo chiesti come mai una così piccola cittadina riesca a produrre turismo per un In un territorio come il nostro, che gode anno intero. DA RICADI A ST. MORITZ pag. 5 - novembre/dicembre 2015 Per chiarire questo aspetto abbiamo intervistato Francesco e Salvatore, per comprendere le diverse esigenze generazionali ma anche per sollecitare qualche imprenditore di zona a prendere esempio da un sistema lavorativo molto più all’avanguardia del nostro. Come e quando avete deciso di intraprendere questa vostra esperienza in Svizzera? F. La partenza verso la Svizzera è avvenuta nel gennaio 2013, a seguito di una lunga serie di esperienze professionali all’estero, tra cui: un anno in Regno Unito (1992), otto anni in Germania (a partire dal 1994) e una stagione invernale in Engadina (Svizzera, 2001). Eppure, nel 2013, dopo aver pag. 6 - novembre/dicembre 2015 prestato servizio in una delle strutture più importanti della mia terra natia, non venivo riconfermato per la stagione successiva, trovandomi così spiazzato in quanto non trovavo più un posto vacante per esercitare la mia professione (Maitre d’Hotel / Food&Beverage). S. La mia avventura in Svizzera inizia nel dicembre 2013, quando ricevo un’insolita chiamata mattutina di mio zio Francesco il quale mi diceva di partire al più presto perché aveva trovato una buona occupazione per me, sapendo che allora ero disoccupato. Attualmente dove lavori e qual è la tua mansione? Quali sono gli aspetti più gratificanti del tuo lavoro? F. Lavoro presso l’Art Boutique Hotel Monopol “Preferred Hotels” di St. Moritz, una struttura di 75 camere e un centro Benessere al 6° piano, con una veduta mozzafiato sulla cittadina di St. Moritz, Bar & Lounge, un Ristorante à la Carte con circa 100 posti a sedere (la mia “bomboniera”). Svolgo la funzione quadro di Food & Beverage Manager. In questa struttura ho trovato la gioia di potermi mettere in azione e portare a casa grandi soddisfazioni professionali, superando tutte le difficoltà e assumendo diverse responsabilità, grazie anche al sostegno della proprietà e della direzione. Mi ritengo appagato dal punto di vista economico, poiché conduco la professione con vera passione e amore. I Ricad nforma S. Attualmente lavoro nella stessa struttura di mio zio e lui è il mio capo! Il mio ruolo è quello di “Chef de Rang” (Cameriere Capo della propria zona di sala). Inizialmente avevo un po’ di timore ad abbandonare la mia terra perché non sapevo cosa mi aspettava, ma quando ho realizzato dove mi trovavo la mia paura è svanita. Ho riscontrato un ottimo ambiente lavorativo che mi soddisfa sotto qualsiasi punto di vista. Hai già svolto questa attività in Italia? Quali sono state le differenze più determinanti che ti hanno fatto cambiare Paese? F. Ho iniziato a lavorare all’età di 12 anni presso l’albergo “La Bussola” dove il Sig. Giuseppe Giuliano (“All Right”) mi è stato da maestro; oggi gliene sono grato, perché quella maestria di allora non c’è più e pertanto mi reputo una persona fortunata ad aver appreso da lui tante cose che oggi non è più possibile apprendere dalla vecchia scuola, in quanto i tempi sono cambiati. Non è possibile cercare delle analogie tra St. Moritz e la mia terra, sono due realtà molto differenti. Io sono stato costretto ad andare via da Ricadi in quanto mi sono trovato in mezzo una strada ed avendo due bambine non avevo altre scelte. S. Ho fatto il cameriere nei ristoranti sin dall’età di 15 anni, per l’esattezza per 7 anni ho lavorato in Calabria. La differenza tra le due realtà è abissale: innanzitutto lo stipen- [email protected] dio è proporzionato alle ore lavorative e al costo della vita, il contratto di lavoro viene rispettato al 100% e, cosa molto importante, viene rispettata la dignità di ogni lavoratore. Ho deciso di rimanere in Svizzera non solo per il lavoro ma perché il livello della qualità di vita è migliore, a partire dalle strade, ai mezzi pubblici e alla gentilezza delle singole persone. Come credi si possa integrare il tuo lavoro in un contesto come Ricadi? F. Ricadi gode di una ricchezza non indifferente e non ha nulla da invidiare ad altre destinazioni turistiche del nostro Paese. Tutti noi soffriamo quando andiamo via, lontani della nostra terra, ma non si deve escludere che abbiamo un handicap: abbiamo una mentalità di gestione obsoleta, cioè non siamo disposti a guardare oltre. Ci sono sempre le stesse difficoltà: nella nostra terra devi scendere sempre a compromessi, anche per svolgere la tua professione. Io penso che se avessimo una mente più aperta forse avremmo tutti da guadagnare, non da emigrare. Il Management Turistico non è un gioco dove chiunque può improvvisare tutto; sono necessarie esperienze del settore anche fuori dalla propria terra, dove la mente può aprirsi verso nuovi orizzonti. La mia posizione si potrebbe integrare perfettamente a Ricadi se solo venisse assegnata più fiducia verso i propri collaboratori, lasciandoli agire nelle proprie decisioni. I visita anche www.tropeainforma.it S. Sarebbe bello rimanere nella propria terra a lavorare, ma non c’è un buon compromesso perché che le strutture alberghiere di Ricadi sono operative pochi mesi all’anno. Credo che, per il momento, sia molto difficile migliorare le condizioni lavorative nel territorio di Ricadi e penso che per riuscirci ci sia bisogno di un grande aiuto che provenga dello Stato, mediante agevolazioni nei confronti di qualsiasi attività commerciale, rendendo possibili assunzioni di personale qualificato, con stipendi adeguati. A cosa attribuisci questo fenomeno migratorio dei giovani ricadesi verso altri Paesi? F. Credo che il fenomeno migratorio dei nostri giovani non sia sempre negativo, anzi solo in questo modo si possono portare nel nostro territorio nuove esperienze; per contro, penso che i ragazzi siano stanchi di essere usati e non gratificati (e non solo in ambito economico). Ad esempio, come può un giovane lavorare 7 su 7 giorni, senza un giorno di riposo? Come si può completare una stagione estiva senza un certificato di servizio? Come può un giovane apprendere se viene sovraccaricato di lavoro se non ha il tempo minimo per percepire quello che sta facendo e per correggersi? Qui invece si lavora 5 giorni su 7 (due turni di riposo) per un totale di 45 ore settimanali; ogni mese si maturano 2,9 giorni di ferie, che possono pag. 7 - novembre/dicembre 2015 Ricad nforma essere normalmente godute o retribuite appieno. Inoltre, a fine stagione, ogni collaboratore riceve un certificato di servizio, che rappresenta un enorme soddisfazione per il lavoro svolto. Ogni volta che torno nella mia terra tutti i giovani mi chiedono un aiuto per poter venire in Svizzera a lavorare, tant’è che a breve partiranno verso St. Moritz 7 ragazzi di Capo Vaticano. S. Purtroppo a Ricadi non c’è un grande futuro lavorativo per i giovani; nel mio caso, lavorando in ambito alberghiero, è impossibile puntare ad un lavoro costante vista la modesta durata della stagione. Per un ragazzo come me, che si introduce nel mondo del lavoro in età adolescenziale, tutto ciò è molto sacrificante e insoddisfacente. Personalmente, grazie all’aiuto di mio zio, svolgo un lavoro che mi ripaga tantissimo su ogni aspetto, anche perché fuori dall’Italia i lavoratori sono molto tutelati. Quanto può influire la lontananza dal proprio paese d’origine alla tua età? F. Influisce molto la lontananza dalla mia terra nel mio umore, prima di tutto per la lontananza dei propri cari. Come già ho detto, a Ricadi ho due bambine che sono la mia gioia e per questo rimango dove sono per dar loro un futuro migliore. Ritornerei volentieri nella mia terra, a condizione che ci sia una struttura ricettiva all’avanguardia che operi tutto l’anno, così da integrare il la- LA BRIATICO EOLIE VI INVITA A PROVARE L’EMOZIONE DELLA VERA voro con le mie esperienze di questi ultimi anni e poter vivere vicino la mia famiglia. S. Sento molto la mancanza della mia Calabria quando mi trovo fuori, principalmente mi mancano gli affetti più cari, ad esempio la mia famiglia, la terra nella quale sono cresciuto, gli amici con cui ho condiviso i momenti più belli della gioventù. Mi sono adattato alla Svizzera poiché, provenendo da una realtà quasi allo sfascio, qui è “un altro mondo”, dove tutto funziona alla perfezione. Questa è una cosa che mi fa molta rabbia e che mi spinge a non tornarci, nonostante Ricadi potrebbe essere il fiore all’occhiello del Sud per le sue bellezze naturali. religione NATALE IN PARROCCHIA di Ilaria Giuliano Don Giuseppe Lopresti, sacerdote delle parrocchie di Ricadi, Lampazzone e Barbalaconi, invita la sua comunità a vivere le festività natalizie, all’insegna della pace, condivisione e fratellanza. Valori cristiani fondamentali che, purtroppo, la società odierna tende ad oscurare. Un ricco programma natalizio, quello previsto da don Lopresti, che includerà tre eventi i quali sono M/N IMPERATRICE MINI-CROCIERA ALLE ISOLE EOLIE Prenotazioni +39.0963.395.865 Info +39.337.108.3060 Tel. di bordo +39.337.108.306 PER AMMIRARE IL MERAVIGLIOSO MONDO SOTTOMARINO DELLA COSTA DEGLI DEI Info e Prenotazioni:+39.389.931.2399 - Tel. di bordo +39.328.157.6209 SEMI-SOMMERGIBILE SubSea Explorer I Ricad nforma pag. 8 - novembre/dicembre 2015 la colonna portante di questo Natale 2015. Infatti, oltre alle tradizionali celebrazioni della messa e della novena che prepara la comunità dei fedeli alla nascita di Gesù, il coinvolgimento dei parrocchiani prenderà vita durante la seconda edizione del Presepe Vivente, previsto per il 27 dicembre a partire dalle 15.30. L’evento prevede la messa in scena della natività contornata dall’aspetto spirituale e tradizionale della comunità ricadese, grazie agli scenari storici preparati lungo il centro storico di Ricadi rappresentati da via Schioppo, Via degli amanti, via degli Artigiani e largo Migliarese. Saranno 80 gli attori e figuranti, tra i fedeli ricadesi, che rappresenteranno le famiglie, i bambini, i pastori, i lavoratori di un tempo passato e che faranno, quindi, da cornice perfetta, al culmine del percorso per le vie del centro storico, alla natività vivente. Grande entusiasmo e coinvolgimento da parte degli organizzatori, in primis don Giu- www.ricadinforma.it Ricadi. Ad annunciarlo sono stati i componenti dell’ASD “Atlantide” e il Presidente della società Gregorio Curello. Fondata nel 1999 e fortemente affermata in tale ambito sportivo, la società vibonese organizzerà il suo terzo torneo a livello nazionale che sarà anche il secondo previsto nel comune di Ricadi. L’appuntamento è denominato “Secondo Trofeo Città di Ricadi” e avrà come sede il Palazzetto dello Sport. Attirando l’interesse di numerose società di tennistavolo, il torneo si svolgerà nelle giornate di sabato 30 e domenica 31 gennaio. Le finalità di questa iniziativa sono indubbiamente valide e si concentrano non soltanto nell’esigenza di favorire la diffusione del tennistavolo, ma anche nel far conoscere la pratica sportiva a varie generazioni di atleti. Un’altra importante funzione che caratterizza il torneo, è quella di offrire un beneficio turistico al territorio in cui si svolgerà la competizione. Non a caso, un atleta di Brindisi, aderente lo scorso anno alla prima edizione del trosport feo, è rimasto così affascinato dalle bellezze del territorio che è ritornato poi a Ricadi per trascorrere le vacanze estive. Il programma dell’evento prenderà avvio alle ore 09:00 di Pasquale Scordamaglia di sabato 30 gennaio con le gare di Doppio Maschile. In seguito, intorno alle ore 12:00, La pratica sportiva del Tennistavolo ap- inizierà il torneo riservato agli atleti di Sinproderà nuovamente nel comprensorio di golare Maschile. seppe Lopresti coadiuvato da un gruppo di giovani: Giuseppe Merenda, Domenico La Torre, Antonio Dentato, Tiziana Caputo, Alice Schiariti ed Elisabetta Schiariti. Un nutrito gruppo di volenterosi si ritrova anche nel comitato festa e nelle diverse famiglie ricadesi che partecipano con entusiasmo all’organizzazione degli eventi parrocchiani. Un altro evento importante, che si terrà il 30 dicembre alle 12.30, sarà il pranzo sociale, con gli anziani di Ricadi, denominato “Natale di fraternità con gli anziani” e che si terrà presso il centro Tre Tende. Infine, l’anno nuovo sarà celebrato con una tombolata per i bambini e i giovani di Ricadi, Barbalaconi e Lampazzone, presso l’oratorio parrocchiale il prossimo 3 gennaio a partire dalle 16. Un’organizzazione, dunque, meticolosa e soprattutto sentita dall’intera comunità che grazie al sostegno del suo giovane sacerdote, ritrova il piacere di trascorrere insieme le festività imminenti. TENNISTAVOLO AL PALAZZETTO SANTA DOMENICA DI RICADI - TEL. 347.0141058 POLLO INTERO € 2,90 AL KG COSCIOTTO DI POLLO € 2,90 AL KG DAL 01/12/2015 AL 01/01/2016 DAL 01/12/2015 AL 01/01/2016 PETTO DI POLLO € 5,99 AL KG ALETTE DI POLLO € 1,99 AL KG DAL 01/12/2015 AL 01/01/2016 DAL 01/12/2015 AL 01/01/2016 Vieni a scoprire le altre imperdibili offerte natalizie! 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Il “Secondo Trofeo Citta di Ricadi”, infatti, sarà l’unico torneo di tennistavolo che si svolgerà nella regione Calabria a livello nazionale. Tutti i partecipanti dovranno necessariamente essere tesserati alle società sportive che sono regolarmente iscritte alla Federazione Italiana Tennistavolo. Come se non bastasse, anche quest’anno, la realizzazione dell’evento si baserà sulla partecipazione sinergica e logistica della Federazione Italiana Tennistavolo, del CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, della Pro Loco Capo Vaticano con il suo Presidente Francesco Varrà e della Commissione Straordinaria del Comune di Ricadi per la concessione del Palazzetto dello Sport. In tal senso, l’iniziativa godrà a pieno titolo del patrocinio della Federazione Italiana Tennistavolo e di tutti gli altri enti promotori. pag. 9 - novembre/dicembre 2015 Ricadi e nel Presidente della Pro Loco Capo Vaticano, Francesco Varrà, delle persone molto disponibili. Le stesse ci sono state vicine prima e durante l’edizione iniziale del Trofeo, mettendosi a disposizione per la risoluzione dei problemi e delle necessità che via via si presentavano. L’ASD “Atlantide”» – prosegue il Presidente Curello – «si augura che quest’anno ci sia maggiore attenzione verso questo torneo, specialmente dai parte dei media locali»-«In particolare, auspichiamo che la kermesse sportiva sia ripresa da qualche emittente televisiva locale». «Mi auguro anche» – conclude il Presidente – «che ci sia un maggiore coinvolgimento da parte della gente di Ricadi che già lo scorso anno si è avvicinata con interesse a seguire tutte le fasi del torneo». Le iscrizioni all’iniziativa sono aperte fino alle ore 23:59 del 26 genInoltre, in contemporanea allo svolgimen- naio 2016 e dovranno essere effettuate sul to del “Secondo Trofeo Città di Ricadi”, lo sito della Federazione Italiana Tennistavolo: stesso torneo avrà luogo il 30 e 31 gennaio www.fitet.org. presso il Comune di La Spezia come sede del Centro Nord. Un aspetto senz’altro positivo cultura è soprattutto quello che ha spinto l’ASD “Atlantide” a riconfermare il Palazzetto dello Sport come sede dell’evento. Motivando con convinzione tale scelta, il Presidente Gregorio Curello ha dichiarato: «Come ASD “Atlantide” abbiamo preso tale di Michele Iannello decisione perché abbiamo individuato nella Commissione Straordinaria del Comune di Stanno per essere ultimati i lavori di ri- PALAZZO FAZZARI RITORNA AL SUO ANTICO SPLENDORE “L’energia e i servizi per crescere, insieme” Stazione di Servizio “Zanetta” SP 22 - RICADI (VV) Tel. +39 Bar - Tabacchi 0963 665708 eMail [email protected] # Carburanti 24h (con servizio Pagobancomat) # GPL # Autolavaggio Self Service pag. 10 - novembre/dicembre 2015 strutturazione del palazzo sito nella frazione di Santa Domenica di Ricadi, destinato ad ospitare il Museo di Paleontologia e Archeologia. I lavori di ristrutturazione di “Palazzo Fazzari” nella frazione di Santa Domenica sono ormai in fase di ultimazione. Se non intervengono intoppi, per la fine dell’anno dovrebbero essere completati. A questa fase seguirà poi l’allestimento interno che sarà eseguito con la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria e che, presumibilmente, dovrebbe concludersi nella primavera del 2016. L’antico palazzo venne acquisito e messo in sicurezza dal Comune nel 2004 per un importo di circa 260 mila euro, successivamente ne sono state consolidate le strutture, rifatta la copertura e la zona servizi per una spesa di circa 270 mila euro e, per ultimo – grazie ad un finanziamento di € 628.645,28 dal fondo per lo sviluppo e la coesione –, si sta provvedendo al suo completamento con le finiture esterne ed interne, impianti tecnologici, struttura ascensore ed allestimento. Il Palazzo è su due piani: il piano terra composto da 5 ambienti oltre i bagni, il locale tecnico ed un piccolo deposito per complessivi 170 mq; il primo piano composto da due grandi ambienti per complessivi 120 mq., oltre una terrazza scoperta di circa 50 I Ricad nforma mq. I due piani, oltre che dalla scala, saranno collegati da un ascensore. Annesso al Palazzo, nella parte posteriore, un piccolo giardino di circa 50 mq. Il restauro ha restituito al loro antico splendore, alcune caratteristiche architettoniche del palazzo fra le quali le due sale “voltate” al piano terra, il portale dell’ingresso principale, gli antichi balconi, il portico e il canale di scolo. Il Palazzo è destinato a divenire sede del Museo di Paleontologia e Archeologia ed ospiterà reperti di proprietà della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Il piano terra ospiterà la sezione archeologica. Qui saranno sistemati reperti relativi al periodo greco e romano, molti dei quali rinvenuti nella zona ed altri concessi dalla Soprintendenza. Un’apposita segnaletica, testi esplicativi, didascalie ed altri sussidi didattici, forniranno al visitatore le informazioni essenziali, in forma comprensibile, in più lingue, sui reperti esposti. Al primo piano sarà invece ospitata la sezione paleontologica dove troveranno posto numerosi reperti paleontologici consegnati al Comune dal Gruppo Paleontologico Tropeano e rinvenuti anche questi nella zona. Anche qui, tutte le didascalie e i relativi documenti riporteranno oltre al nome scientifico del fossile, il luogo e l’anno di ritrovamento con esempi di ricostruzione dell’ambiente da cui sono stati estratti. www.twitter.com/ricadinforma L’allestimento delle due sezioni sarà affidato a dei “curatori” individuati – così come prevede il regolamento – con procedura pubblica tra gli esperti dotati di adeguato curriculum e che presteranno la loro opera a titolo gratuito. Il Museo verrà inserito nella rete del Museo Civico di Ricadi (MuRi) che comprende, oltre alla Biblioteca Comunale, anche il “Museo antropologico e della civiltà contadina e della cultura immateriale” (sezione 2) con sede presso l’ex oleificio “Marcello Sculco” in via Artigiani a Ricadi, già ultimato ed allestito, il “Museo ed osservatorio del Mare” (sezione 3) con sede presso l’ex vedetta in Capo Vaticano viale Berto i cui lavori sono stati anch’essi ultimati e il “Museo delle Torri” (sezione 4) collocato nel sito archeologico della Torre Marrana, tra la torre stessa (del XIV secolo) e l’anfiteatro dove a breve inizieranno i lavori. La Commissione Straordinaria che amministra il Comune, ha già provveduto a nominare – in base all’articolo 7 del Regolamento del Museo Civico di Ricadi – l’architetto Vincenzo Calzona, responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, Direttore del Museo Civico di Ricadi. Il Direttore, secondo il citato regolamento, ha un ruolo importante. Su di lui grava infatti la responsabilità principale della conduzione e realizzazione delle funzioni del museo, ed in particolare Bar Caffetteria Gelateria Pasticceria Rosticceria Tavola Calda Tabacchi Super Enalotto Slot Machine La Nostra Specia lita’: Torta Baba’ Fashion Cafè - Q8 a Ricadi - SP 22 Garden Bar a San Nicolo’ di Ricadi GPL - CARBURANTI 0963.663205 - 329.6333208 I condividi con #ricadinforma Ricad nforma concorre “alla definizione del progetto culturale, scientifico e istituzionale del museo, è responsabile della sua attuazione, della gestione complessiva del museo, della conservazione, valorizzazione, promozione e godimento pubblico dei beni culturali in esso contenuti e della ricerca scientifica ad esso connessa”. Tra la prime cose da fare, ci sarà quella relativa all’organizzazione vera e propria del funzionamento del Polo Museale: personale addetto, requisiti richiesti, orari di apertura, ticket per l’ingresso, pubblicità dei siti, ecc. Tutte cose sulle quali bisognerà incominciare a ragionarci sopra sin da ora, per essere pronti all’apertura e soprattutto farsi trovare preparati per l’inizio della stagione estiva 2016 quando è immaginabile, come ci auguriamo, che i visitatori saranno davvero tanti. Finalmente, e lo diciamo con grande soddisfazione, il Comune di Ricadi potrà disporre a breve di un “polo museale” di tutto rispetto, distribuito su tutto il suo territorio, il quale costituirà un interessante itinerario storico–culturale del quale potranno avvalersi soprattutto le giovani generazioni per stimolare il loro spirito di conoscenza. Ma sarà sicuramente anche un’attrazione per le migliaia di turisti che ogni anno trascorrono le vacanze a Capo Vaticano e dintorni, collocandosi fra le attività cosiddette del “dopo mare” necessarie a completare un’offerta turistica sempre più interessante e diversificata. Da questo punto di vista, l’augurio è che l’imprenditoria turistica assuma il Museo Civico come un importante fattore di sviluppo della nostra area al pari delle altre risorse paesaggistiche e quindi intervenga concretamente a sostegno del polo museale, seguendo quell’esempio positivo che viene da alcuni loro colleghi che si stanno facendo carico del restauro di alcuni monumenti e opere d’arte. È evidente che il successo del Museo Civico di Ricadi, una volta reso fruibile, è legato strettamente all’interesse e alla dedizione che ci metteranno l’Amministrazione Comunale, il Direttore e la Sovrintendenza per le Belli Arti della Calabria, i cui compiti e le cui funzioni sono definiti sia nell’apposito Regolamento del Museo che nella convenzione stipulata tra il Comune e la Soprintendenza. Ma un ruolo importante per il successo, potranno indubbiamente averlo i cittadini di Ricadi e soprattutto studenti e studentesse che, se avranno voglia di cogliere questa occasione cimentandosi con lo studio del nostro passato, delle nostre tradizioni e della nostra cultura, potranno arricchire non solo il loro bagaglio culturale, ma anche le sezioni del museo e le collezioni contenute, realizzando quell’interazione positiva tra cittadini e Museo Civico che è fra gli obiettivi principali della sua istituzione. pag. 11 - novembre/dicembre 2015 tecnologia LA PIATTAFORMA SENSORCIVICO di Simone Tocco SensorCivico è una piattaforma internet, disponibile sul sito ufficiale del Comune di Ricadi, che mette in comunicazione diretta i cittadini e l’Ente predisposto alla gestione del bene comune. La piattaforma permette ai cittadini di inserire segnalazioni inerenti al territorio ed è reperibile all’indirizzo web http://ricadi.opencontent.it/sensorcivico. L’obbiettivo principale è quello di migliorare i servizi del territorio e la protezione del bene comune. SensorCivico è un’ottima opportunità per segnalare anche piccoli malfunzionamenti di cui spesso tutti siamo a conoscenza, ma che nessuno segnala all’autorità competente. Si tratta nello specifico, di una piattaforma online che ha l’obbiettivo di raccogliere le segnalazioni dei cittadini per migliorare i servizi del territorio. Ogni cittadino, previa registrazione sul portale, potrà inviare le sue segnalazioni, ad esempio riguardanti un dissesto stradale in un preciso punto del territorio che potrà indicare sulla mappa, potrà indicare il mal funzionamento di un lampione o la presenza di rifiuti lungo una look fashion. capelli. estetica. stylist. make-up OFFICINE ® h a i r b e a u t y d a l 2 0 0 4 i n s i e m e viaromacentodiciannovesantadomenicadiricadi telefono: 0963.669826-347.6660224 I Ricad nforma pag. 12 - novembre/dicembre 2015 [email protected] utilizzabile da tutti i dispositivi connessi ad internet come smartphone e tablet. Al primo accesso, viene richiesta una rapidissima registrazione che consente di evitare un utilizzo non conforme dello strumento. Sarà quindi possibile inserire comodamente una segnalazione magari coadiuvata da immagini e posizione su mappa. comprendendo meglio le meccaniche burocratiche che spesso creano difetti comunicativi tra pubbliche amministrazioni e cittadinanza. cultura “CINANCA”, UNA CALABRIA CHE NON C’È PIÙ di Carmelina Pontoriero strada, insomma tutto quanto necessita di un intervento da parte degli enti comunali. L’ente comunale potrà vedere il territorio attraverso gli occhi del cittadino, e rispondere direttamente alle segnalazioni proposte in modo trasparente. La piattaforma è L’operatore comunale prenderà in carico la segnalazione avendo la possibilità di giustificare il disservizio o di informare circa le azioni intraprese dall’ente per la risoluzione di un problema. Lo stesso, avrà una visualizzazione complessiva delle segnalazioni grazie al loro posizionamento su una mappa. Siamo spesso abituati a dover convivere con problematiche legate ad una mala gestione del pubblico dominio, ma è anche vero che soprattutto in realtà piccole come la nostra le responsabilità dei disservizi vengono sovente accompagnate da attribuzioni romanzate o leggendarie. Questa piattaforma incarna sicuramente lo spirito della gestione pubblica partecipata, dove ogni cittadino potrà rendersi parte integrante dell’amministrazione pubblica Novità servizio d’urgenza 7gg/7gg 24h/24h Ripara e sostituisci al tuo domicilio 334.8763194 GLASSCAR SERVICE Carmelo Quaranta «In un piccolo paese della Calabria, nella parte più a Sud, lì dove il mare si tinge di blu, viola e turchino e le colline sono inaridite eternamente dal sole, viveva Cinanca. Era un bimbo gracile, gli occhi neri e penetranti, un cespuglio di capelli ricciuti cadevano su un viso piccolo e delicato». Cinanca, “lo sciancato”, è il protagonista del libro scritto a quattro mani da Francesca Vitale e Michele Furchì. A fare da sfondo alla vicenda, due mondi: uno un po’ più lontano, un mondo in cui il potere fondiario-latifondista dettava legge e l’altro più recente, un mondo in cui a dettare legge è la violenza di organizzazioni criminali, come la ‘ndrangheta. L’intento dei due autori è proprio quello di far rivivere un tempo “perduto”, un tempo in cui «i paesi erano anche loro come sospesi, VICINO A TE Vibo Valentia (VV) Vibo Valentia Via E. Bucciarelli , n°18 Tel. e Fax 0963.45253 Via E. Bucciarelli, 18 - Tel. e Fax 0963.45253 www.glasscarservice.com - [email protected] Da 35 anni al servizio del cliente: verniciatura a forno e banco di riscontro, attrezzatura all’avanguardia della tecnica, fiduciario delle più importanti compagnie di assicurazioni, auto di cortesia GLASSCAR Ma soprattutto: Lavoro a domicilio Carmelo Quaranta SERVICE A Casa Vostra! 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È questa la storia di uomini e donne sorpresi nella loro quotidianità, nella lotta contro la povertà alla ricerca di una vita migliore, di un lavoro dapprima verso il nord Italia, poi in America, in Australia, in Germania. Ricad nforma pag. 13 - novembre/dicembre 2015 Cinanca rivive Flò, dai capelli biondi e la pelle di luna, e i due amanti avvolti da bianche nuvole che, nelle notti di luna piena, appaiono al protagonista per dimostrare al mondo che con l’amore si può vivere in eterno. È questo un libro che dà voce ai protagonisti di una storia diversa, non la storia dei grandi vincitori ma la storia dei piccoli uomini, della vita quotidiana di milioni di uomini e donne che la storia l’hanno fatta pagando, a volte, anche con la propria vita. Il messaggio che ci vogliono lasciare i due autori è un messaggio positivo: il bene avrà sempre la meglio sul male, tra la violenza e la speranza scegliete e praticate la speranza. società IL NATALE DI UNA VOLTA (ANNI ‘50) di Michele Giuliano Si avvicina il natale 2015 e ritornano alla mente i ricordi del passato, della giovinezza, giochi di paese che oggi i nostri ragazzi non fanno più perché attratti da altri interessi. Chi è vissuto negli anni ‘50 sa che i nostri paesi (Brivadi, San Nicolò, Barbalaconi, Lampazzone, Orsigliadi, Ricadi, Santa Domenica) avevano le piazze e le strade senza bitume, pertanto era possibile disegnare figure e campanili per i vari giochi, alcuni inventati dai ragazzi. Proprio come il protagonista della storia, Cinanca, costretto dalle circostanze a emigrare, ad abbandonare la sua terra e i suoi profumi, la sua famiglia. «Dove non sono andati i Calabresi alla ricerca disperata del lavoro!» E così rivive la storia della nostra terra e del piccolo paese di Santa Domenica negli occhi di Annuzza, nella bottega del barbiere don Ciccio che diventa luogo di incontro culturale, di scambio, di dialogo, nella violenza di Cozza e don Antonio, nella disperazione di Matilde, di Cecia, nei paesaggi teatro delle vicende (torre Marrana, il torrente Ruffa, Monte Poro, Ciaramiti, San Nicolò, i piccoli scogli di Formicoli e Grotticelle). Ritorna chiaramente la tecnica dello scrittore Furchì, quella del racconto nel racconto. L’intera struttura si fonda sui flashback. Le vicende si susseguono in modo instancabile e dinamico, i colpi di scena si avvicendano pagina dopo pagina. La realtà si fonde con la fantasia e con il mito: nei sogni del piccolo Il gioco più seguito era quello delle mandorle che dovevano essere lanciate in una buca con un colpo preciso. In questo gioco erano più brave le ragazze che i ragazzi. I ragazzi preferivano giocare con le monetine da 10 lire equivalenti ai 50 centesimi di euro odierni. Si disegnava per terra un quadrato, in questi spazi bisognava spingere con il dito le monetine senza far fermare le monetine sulle linee del quadrato. Il Natale degli anni ‘50 era pieno di allegria, le famiglie impegnate nei campi si ritiravano a casa un po’ prima per preparare le cosid- dette “corolle” di Natale e le zeppole con l’uva passa. Era il tempo delle scorpacciate di frutta secca: mandorle, noci, castagne, fichi secchi infornati con un profumo da sogno! Quello che accende di più il ricordo è la vita gioiosa dei ragazzi dell’epoca, molto numerosi nei paesi, che nel periodo natalizio s’incontravano per giocare a nascondino per le vie buie dell’abitato. I giovani stavano tutti nei propri paesi, non c’era molto contatto con le altre frazioni. Ogni villaggio era un mondo a sé stante. Bisogna ricordare che il numero dei ragazzi nei paesi era elevato perché pochi si allontanavano dal proprio paese d’origine. Si viveva in campagna, ma nell’approssimarsi delle feste natalizie i centri pullulavano di giovani che stavano insieme a passare le serate per giocare a tombola o stare al braciere per raccontare le esperienze vissute in campagna. Gli adulti trascorrevano le loro serate presso i parenti che in occasione delle feste riempivano le tavole di corolle con il miele. Si stava tutti insieme fino alla mezzanotte, intorno ad un braciere che riscaldava tutta la casa. Tempo davvero lontani, se pensiamo che oggi di queste esperienze non è rimasto che il ricordo. Oggi le famiglie sono molto isolate. La solitudine di uomini e donne è diventata preminente anche nei nostri paesini. Chi pag. 14 - novembre/dicembre 2015 I Ricad nforma ha vissuto quel periodo conserva tutta la Luigi Lombardi Satriani e da noi già recennostalgia di un vissuto molto speciale che sito. «L’iniziativa del comune di Ricadi» – difficilmente può essere recuperato. spiega Vita – «di realizzare un museo della “cipolla di Tropea”, con la ricostruzione cultura delle diverse fasi della sua coltivazione e la raccolta delle testimonianze più autentiche del percorso commerciale di questo prodotto, rappresenta un punto d’indubbio valore culturale nella ricostruzione di una storia iniziata in epoche lontanissime quando, secondo una leggenda, i Fenici di Giuseppe Meligrana portarono il seme della cipolla sulle coste tropeane. In epoche più recenti, le lettere Della cipolla di Tropea che, dopo l’inseri- del pargheliese abate Ierocades e le note mento tra i prodotti a Indicazione Geogra- del “Giornale di Viaggio in Calabria” di Giufica Protetta, ha assunto la denominazione seppe Maria Galanti hanno documentato di “cipolla rossa di Tropea Calabria IGP”, si la presenza nel territorio di Tropea di queè sempre parlato in termini elogiativi, sia sto tipo di cipolla rossa, mentre, nell’Ottoper la sua dolcezza sia per gli effetti bene- cento, Benedetto Stragazzi ha descritto la fici che il suo consumo produce sull’orga- forma “bislunga” e il colore “incarnatino” nismo umano. Di recente, questo prodot- delle cipolle “pargalesi” e il loro imbarco dal to è stato inserito in uno dei due progetti porto di Tropea verso la Sicilia, le isole e gli identitari (l’altro riguarda il bergamotto) scali del Mediterraneo. della regione Calabria “Sapere di cipolla: le Dopo queste tappe, l’esportazione, a eccellenze enogastronomiche”, presentati metà del Novecento, nella classica cesta nel programma “Expo e Territori” con cui di Bagnara e con la caratteristica treccia, il Governo nazionale ha voluto valorizzare della cipolla di Tropea verso gli USA e i alcune aree del Paese. Paesi europei ha aperto nuove e, per quei I Comuni di Tropea e Pizzo hanno rea- tempi, insperabili prospettive commerciali lizzato alcune importanti iniziative eno- che, dopo la pausa dovuta all’ultima guerra, gastronomiche, mentre quello di Ricadi hanno ripreso con maggior vigore trovanha colto l’occasione per realizzare nell’ex do a S. Nicolò di Ricadi un momento signifistazione ferroviaria un Museo stabile della cativo con la costituzione della Scedar, una cipolla di Tropea. società che raggruppava i maggiori esporSu questa ultima iniziativa e, in particola- tatori del momento. re, sulle prospettive che si possono aprire L’apertura del Museo non va, però, consiper la politica culturale dei comuni dove si derata come la celebrazione conclusiva di è sviluppata la coltivazione della cipolla di questo percorso commerciale, ma piuttoTropea, il nostro giornale, sempre attento sto il momento di congiunzione tra un pasalle novità del circondario, ha voluto senti- sato ricco di risultati e le nuove prospettive re il parere di Pino Vita, autore del libro “La che si sono aperte con l’estensione della treccia rossa. Storia della cipolla di Tropea” coltivazione della cipolla al tratto di costa pubblicato dall’editore Pellegrini di Cosen- che va da Amantea e Campora S. Giovanni za, nella collana diretta dall’antropologo alla pianura lametina, con l’inclusione, nel www.ricadinforma.it IL MUSEO DELLA CIPOLLA E IL RUOLO DEI COMUNI 2008, nell’Elenco europeo dei prodotti a Indicazione Geografica Protetta e con la nuova denominazione di “Cipolla rossa di Tropea Calabria IGP”. Queste caratteristiche ne hanno fatto un prodotto ricercato sui mercati, particolarmente utilizzato dagli chef più famosi nella preparazione dei loro piatti. Si è aperta, pertanto, una fase di ulteriore crescita commerciale, adeguatamente rappresentata nel Museo e che trova nell’attività di promozione e tutela del “Consorzio tra i produttori” l’argine migliore contro ogni tentativo di falsificazione del prodotto. In questo nuovo quadro è necessario che i comuni, dove questa storia è iniziata e si è sviluppata, siano protagonisti di un impegno culturale straordinario che consenta di mantenere in vita e di arricchire con ulteriori iniziative una delle pagine migliori della storia economica e sociale della Calabria. So bene che l’attività dei Comuni è condizionata dalle gravissime emergenze e dalla ristrettezza dei loro bilanci, ma i sindaci, gli assessori alla cultura e i gruppi di minoranza dei comuni interessati potranno raccogliere il messaggio che viene dalla realizzazione del Museo e mettere su un “progetto” unitario e di vasto respiro l’intervento finanziario della Regione che, peraltro, in questa direzione si è già mossa. Senza questa comune volontà politica I www.facebook.com/ricadinforma Ricad nforma pag. 15 - novembre/dicembre 2015 Lei rispose: «Io sono Santa Lucia di Siracusa» e sparì ai suoi occhi. La donna corse in paese e raccontò il fatto. Da quel giorno tutti gli abitanti di Barbalaconi presero a cuore questa apparizione e dedicarono la loro Chiesa a Santa Lucia. Gli abitanti di Barbalaconi sono molto gelosi della loro di Michele Giuliano Santa che venerano con grande devozione ogni anno. La struttura della Chiesa di Barbalaconi risale agli inizi degli anni Trenta del XX secolo. Il terremoto del 1905, infatti, aveva gravemente danneggiato l’edificio preesistente, ragion per cui venne abbattuto e ricostruito sul medesimo sito. Per due decenni venne utilizzata come luogo di culto una baracca. Dell’antico edificio non è rimasta traccia, ma all’interno si conservano diverse statue lignee tra cui quella di Santa Lucia (Sec. XVIII), che è venerata il 13 dicembre con la partecipazione di tutta la comunità ricadese. Vi sono poi: la statua dell’Immacolata, di pregevole fattura (XVIII), la statua di Sant’Emidio, protettore dei terremoti, che è stata acquistata alla fine degli Il paese, molto bello, in mezzo ad una anni ‘30. Sulla cantoria si trova l’organo pianura di uliveti, è un balcone sul fiume positivo di Domenico Petillo del 1782 in Ruffa, di fronte a Brattirò. Molti turisti si buone condizioni. sono affezionati a questo luogo per la sua L’impianto delle campane è stato eletbellezza e soprattutto per la pace e seretrificato dalla ditta Italsonor di Brescia. nità, essendo lontano da strade trafficate Un pregevole pulpito ligneo, opera di artie rumorose. giani tropeani degli anni ‘40 è conservato La messa festiva viene celebrata alle ore all’interno del vano dell’unica navata. Per 9.30 a domeniche alterne con la chiesa di quanto riguarda la grandissima devozione Lampazzone, dal parroco Don Giuseppe a Santa Lucia si racconta che, agli inizi del Lopresti. 1700, un’anziana contadina, mentre si recava a prendere acqua, alla fontana vicino al fiume Ruffa, vide la santa di Siracusa che integrazione gli andava incontro. La povera contadina, pensando che fosse una mendicante, le di Francesco Apriceno disse che non aveva nulla da dare. Santa Lucia disse: «Non ho bisogno di nulla, Per la rubrica integrazione, che da tre vorrei solo essere la vostra protettrice». La donna domandò: «Ma voi chi siete?». anni ci porta a scoprire la diversità etnica religione LE PARROCCHIE DEL COMUNE: BARBALACONI c’è il rischio che le singole iniziative che potranno essere prese, anche le più lodevoli, finiscano per scadere in esercitazioni di campanilismo o rispondere a logiche puramente propagandistiche destinate a esaurirsi senza lasciare tracce durevoli.» GASTON GOUBA pag. 16 - novembre/dicembre 2015 che abita il comune di Ricadi, in questo numero abbiamo incontrato Gaston Gouba, giovane africano che a Ricadi ha trovato casa e messo su famiglia. Gaston Gouba, quando e perché è arrivato in Italia? Dove e con chi abita ora? Che lavoro fa? Sono venuto in Italia dal Burkina Faso, dove sono nato, con un visto di lavoro fatto dalla mia famiglia nel 2009, perché essa (papà, mamma, due fratelli e una sorella) si trovava già in Italia e, avendo la possibilità di trovarmi un lavoro, ho deciso di partire. Ora abito a Capo Vaticano con mia moglie e le mie due figlie; lavoro nel campeggio della famiglia di mia moglie. Qual è il livello di integrazione sua e della sua famiglia? Premetto che ho vissuto un anno nel nord Italia, Emilia Romagna, 2 anni a Napoli e 3 anni in Calabria, a Ricadi. Il livello d’integrazione è un po’ complicato a Napoli e in Calabria perché la gente del Sud mostra diffidenza nei confronti dello straniero. Mi rivolgono la parola solo se le persone mi conoscono, mentre al Nord qualcuno mi rivolge la parola anche non conoscendomi, ma scambiano volentieri quattro parole di cortesia. La mia famiglia invece è italiana, quindi non ha problemi di integrazione. Quanto è stato difficile ambientarsi? Quali sono le differenze culturali tra il suo paese d’origine e l’Italia? Arrivato in Italia ho avuto la fortuna che il francese, la mia lingua, somiglia molto all’italiano e che la mia famiglia, venuta in Italia dieci anni prima di me, parlava bene italiano e mi ha aiutato a capirlo. Mi sono quindi ambientato bene, avendo formato una famiglia qui in Italia. Una delle differenze che ho notato è che nel mio paese quando uno ha soldi, come un capo di azienda, lavora poco e si diverte, mentre qui un capo lavora più di un dipendente, torna a casa stressato e per divertirsi va in vacanza. Un’altra differenza è che nel mio paese se non lavori muori di fame, mentre qui quasi tutti hanno da mangiare. La ter- I Ricad nforma www.twitter.com/ricadinforma za differenza è che qui si ha solo una moglie, mentre nel mio paese è consentita la poligamia. Quali aspetti le piacciono di questo luogo e quali non le piacciono? Perché? L’aspetto bello di questo paese che si può sempre trovare un lavoro. Potrei quindi aiutare i miei familiari se dovessero averne bisogno. Il brutto è quando non si ha un documento o, viceversa, nel caso si riesca a trovare un lavoro, potendo rimanere in Italia per 10 anni, non vedere la famiglia e gli amici lasciati in Africa. Quale aspetto della sua terra porterebbe qui? L’aspetto che porterei qui è il forte legame familiare, un cugino, anche se di decimo grado è sempre un cugino Quale aspetto porterebbe invece nel suo paese dall’Italia? Porterei nel mio paese la sanità, gli ospedali. Vista l’importanza e l’attualità del tema, posso chiederle quale religione pratica? È musulmano? Qual è il suo commento della situazione attuale e degli attentati terroristici eseguiti da parte dello Stato Islamico? Non sono di nessuna religione o meglio credo in Dio, ma non sono ancora battezzato. Io, riguardo agli attentati penso che chi veramente crede in Dio non va a uccidere poveri innocenti trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, per strada o dentro ad un teatro. sport DANILO SCORDIA GIOVANE STELLA DEL FLYBOARD di Pasquale Scordamaglia Danilo Scordia, classe 1994, è nato a Tropea e vive nella frazione di Santa Domenica di Ricadi. Con i suoi ventuno anni compiuti da poco e un’infinita voglia di vivere, questo ragazzo è divenuto un vero talento nell’ambito della disciplina sportiva del Flyboard. Tale disciplina prende vita nel novembre del 2011 grazie all’idea iniziale di Franky Zapata (noto campione di moto d’acqua) e su iniziativa della società francese Zapata Racing. Attraverso l’utilizzo di una particolare piattaforma e il necessario collegamento a una moto d’acqua, il macchinario del Flyboard genera delle spettacolari evoluzioni avveniristiche e permette agli atleti come Danilo di alzarsi in volo direttamente dalla superficie del mare. Il macchinario del Flyboard, infatti, alimenta ogni evoluzione tramite la propulsione sott’acqua ed in aria. L’amore di Danilo per il Flyboard è nato presso un’attività di noleggio nautico, ricadente nel territorio di Santa Domenica di Ri- condividi con #ricadinforma cadi e ubicata a poca distanza dalla Spiaggia di Formicoli. È proprio in questo luogo che il giovane Danilo non ha mai smesso di allenarsi, fin dal 2013 sempre con dedizione e sempre con il prezioso supporto del suo allenatore Aldo Loiacono. Due mesi fa, nelle giornate del 16, 17 e 18 ottobre 2015, il ragazzo ha preso parte al campionato nazionale di Flyboard che si è tenuto a Cagliari presso il Porto Turistico “Marina Piccola”. Questa esperienza si è dimostrata trionfante per il giovane Danilo e, in tal senso, è stata coronata dal titolo di Campione d’Italia nella categoria riservata ai giovani tra i 16 e i 21 anni. La nostra testata, a seguito di questo primo e decisivo traguardo, ha deciso di intervistarlo per dare voce al suo impegno e alla sua passione. Gentile Danilo Scordia, lo scorso mese di ottobre ha partecipato ai campionati nazionali di Flyboard classificandosi al primo posto nella categoria dei giovani di età compresa tra i 16 e i 21 anni. Cosa ricorderà in particolare di questa esperienza e che importanza assume per lei il conseguimento di questo significativo titolo? Per me questo titolo ha avuto un significato importante perché è frutto di sacrifici e di duro lavoro che ho affrontato e svolto nel corso di svariati mesi. Porto a casa un bagaglio che sicuramente è ricco di valori perché, comunque, il compito dello sport, in generale, rimane quello di trasmettere un insegnamento sia dal punto di vista tecnico che morale. Sono molto soddisfatto del conseguimento I Ricad nforma pag. 17 - novembre/dicembre 2015 di questo titolo e intendo continuare a lavorare per perfezionare la mia preparazione. Com’è stato il suo primo approccio con questa disciplina sportiva? Questo percorso è nato quasi per gioco da quando ho iniziato a vedere in azione altri amanti del Flyboard. Da lì è sorto in me come un dubbio del tipo: “Potrei riuscirci anch’io?” Quali motivazioni l’hanno maggiormente spinta a perfezionare in maniera del tutto professionale la tecnica del Flyboard? Alla prima prova pratica mi sono accorto che, pur essendo un principiante, altri allenamenti avrebbero potuto affinare la mia tecnica; e così alla fine è stato. Come ho detto già in precedenza, infatti, devo questo mio successo al costante bisogno di voler mettere in pratica la moderna disciplina del Flyboard. Flyboard. Un ruolo decisivo, in questo mio cammino, l’ha avuto indubbiamente il mio allenatore Aldo Loiacono che è stato sempre presente durante i miei allenamenti e in tal In questo percorso quanto è stato determodo ha contribuito al perfezionamento di minante per lei il sostegno della sua famiogni mia performance. glia e dell’allenatore Aldo Loiacono? Che messaggio si sente di lanciare a chi Direi che senza il sostegno di entrambi oggi sta muovendo i primi passi nel settore non avrei mai potuto neanche ambire a quedel Flyboard? sto speciale titolo di Campione Italiano di A chi si sta avvicinando a questa disciplina, dico di non puntare a ottenere risultati immediati, ma di impegnarsi in maniera graduale per acquisire un livello di conoscenza che favorisca il raggiungimento di risultati decisamente professionali. In tal senso, un altro invito che rivolgo agli aspiranti del Flyboard, è senz’altro quello di non arrendersi al presentarsi delle difficoltà che sono legate all’apprendimento iniziale di tale disciplina. In questo momento che progetti ha in mente per il suo futuro atletico? Ho intenzione di continuare ad allenarmi assiduamente; lo farò non Referente di Zona: Andrea Principe - Cell. 329 9652795 - Email: [email protected] pag. 18 - novembre/dicembre 2015 solo perché auspico di raggiungere risultati più elevati, ma soprattutto perché praticare il Flyboard mi trasmette un senso di libertà mai provato e mi offre la sensazione di poter volare veramente. Concludo con il dire a tutti gli amanti dello sport, non solo del Flyboard, di portare avanti le proprie passioni. Dal mio punto di vista, infatti, proprio quest’ultime stanno alla base di una crescita atletica che può produrre notevoli risultati. scuola I PROGETTI DELL’ICS RICADI di Carmelina Pontoriero “Imparare a essere, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme”. La frase di Jacques Delors è il motto dell’Istituto Comprensivo Statale di Ricadi e racchiude pienamente il percorso che i bambini e i ragazzi intraprendono a scuola attraverso i diversi progetti che costellano il piano dell’offerta formativa. A partire dai laboratori teatrali, di “Musica” e “Ambiente e territorio”, che si intrecciano nel progetto legato alla riscoperta di antiche tradizioni popolari come la lira. Passando poi per l’educazione stradale, l’educazione alimentare e l’educazione alla legalità e alla cittadinanza, progetto che tocca i ragazzi di tutte le età. Infatti il tema della legalità è uno degli elementi più significativi dell’offerta formativa, perché risponde a specifiche esigenze del territorio: lotta all’illegalità, alla violenza, al bullismo, agli abusi, al mancato rispetto delle pari opportunità di genere, di categoria, di religione, di razza, di condizione sociale. Snodo prioritario dell’educazione alla cittadinanza è che gli allievi imparino a riconoscere e rispettare i valori sanciti nella I Ricad nforma Costituzione della Repubblica Italiana, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (art.2); il riconoscimento della pari dignità sociale (art.3); il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della società (art.4); la libertà di religione (art.8); le varie forme di libertà (articoli 13-21). Particolarmente interessante è il progetto “Generazioni connesse – Il futuro è nelle menti connesse” finalizzato a integrare i regolamenti già esistenti per disciplinare l’utilizzo delle TIC (tecnologia informatica e della comunicazione a supporto della didattica) all’interno della scuola, dotandola di una Policy di e-safety, creare laboratori per la promozione del rispetto della diversità (rispetto delle differenze di genere, di orientamento e identità sessuale, di cultura e provenienza), organizzare laboratori di educazione socio-affettiva rivolti agli studenti e attivare uno sportello di ascolto, definire e adottare un sistema di procedure interne per la segnalazione dei casi di abuso o di altre problematiche associate all’utilizzo di internet e delle tecnologie digitali. Tale progetto prevede anche la partecipazione al bando “Scelgo io” con realizzazioni artistiche (fumetti, disegni, pannelli polimaterici) sul tema della sicurezza informatica. Ironia, gioco e creatività si fondono insieme per imparare a conoscere e identificare i comportamenti che mettono a rischio la vita digitale dei minori. Sulla scia dell’innovazione e dell’inclusione l’Istituto di Ricadi rientra anche in due reti di scuole denominate “CLILTIC” e “WIKI ABILE”. Il primo progetto prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica (in questo caso l’argomento è il caos) attraverso una lingua veicolare diversa da quella usata quotidianamente; il secondo progetto invece ha come tematica i BES e la dispersione scolastica, proponendo un processo originale di analisi e individualizzazione di [email protected] metodi e strumenti per una didattica inclusiva, disegnata su misura per ogni bambino. Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre ed è questo che il nostro Istituto fa ogni giorno attraverso la didattica e i diversi progetti che risvegliano nei nostri bambini la motivazione e la curiosità ad imparare. Seguiremo i progetti passo dopo passo insieme ai docenti della scuola e nei prossimi numeri le diverse iniziative anche con piccole interviste ai ragazzi! Restate connessi! cultura LE TORRI DI RICADI NEL CODICE ROMANO CARRATELLI di Carmelina Pontoriero 99 pagine, 99 disegni acquerellati a mezzo foglio accompagnati da un resoconto dettagliato in elegante calligrafia cancelleresca. È il Codice Romano Carratelli, un manoscritto cinquecentesco che “fotografa” luoghi, andati oggi in buona parte perduti, della nostra Calabria. Si tratta di castelli, fortificazioni, torri, mulini voluti da Carlo V e dal figlio Filippo II, per difendere le coste del Mediterraneo dai continui assalti turchi. L’idea di un Codice che racchiudesse tutte queste fortificazioni risale proprio al XVI secolo. Lo scopo era quello di disegnare una mappa geografica militare in cui ogni torre, castello, fortificazione, ogni opera (mulini, tonnare, porti) fosse descritta in maniera precisa, come in una fotografia. Questo codice è stato rintracciato da un bibliofilo tropeano, l’on. Domenico Romano Carratelli, che lo ha acquistato definendolo la sua “Bibbia di Gutenberg”. Le pagine illustrano località delle attuali province di Catanzaro, Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia attraverso acquerelli dipinti con colori ricavati esclusivamente da sostanze naturali. Un’opera unica, straordinaria che resiste nel tempo rivoluzionando gli studi portati avanti finora dagli storici. Infatti alcuni dettagli presenti nel codice Romano Carratelli sembrano smentire ipotesi storiche ritenute da tempo, ed erroneamente, consolidate. Il codice ha ricostruito una memoria che visita anche www.tropeainforma.it si era persa, nuova, mostrando immagini sconosciute e modificandone la prospettiva. Infatti, per la prima volta le illustrazioni non vengono riprodotte dal mare bensì dalla terra. Le torri che costellavano il territorio calabrese – come ci spiega il prof. Agostino Gennaro – potevano essere di due tipi. Le torri di difesa, che sorgevano vicino ai centri abitati ed erano provviste di una guarnigione armata, e le torri di guardia o di avvistamento, più piccole delle precedenti, con pochi uomini e un solo cannone, disposte su alture e in vista l’una dall’altra per favorire la comunicazione degli avvistamenti in mare con segnali di fumo, durante il giorno, e l’accensione di fuochi durante la notte. A volte erano previsti anche servizi di ronda a cavallo, da torre a torre, effettuati dai cosiddetti “cavallari” o “torrieri”. «Se facessimo una ricerca anche dettagliata ci renderemmo conto – continua il prof. Gennaro – che il numero di torri, sul nostro comune, e i loro nomi si riducono, si moltiplicano e si confondono. A volte sono tre, a volte cinque, altre sette. Tale confusione è dovuta sia alla scarsa conoscenza del territorio sia al fatto che molte famiglie nobili fortificarono le loro abitazioni con delle torri, basti pensare al rudere in località Pissione.» Nella cartografia storica e turistica sono riportate solitamente cinque torri: Torre Ruffa, Torre Marrana, Torre Santa Maria, Torre Balì e Torre Marino. Grazie al Codice Romano Carratelli sappiamo che, nel momento in cui vennero “fotografate” nei disegni acquerellati, le torri costiere del promontorio di Capo Vaticano erano cinque. Tonde erano le torri già edificate e quadrate quelle ancora in costruzione. «Dietro l’autorizzazione dell’on. Carratelli – dice il Prof. Gennaro – posso condividere con voi l’emozione di sfogliare le quattro pagine del prezioso manoscritto dedicate al nostro territorio, documenti inediti perché mai pubblicati finora. Secondo gli acquerelli c’erano quindi cinque torri. La Torre di Santa Maria di Loreto di Ricadi edificata nel territorio di Tropea sotto il casale di Ricadi, sopra un capo eminente e lontano dal mare mezzo miglio, tonda, molto antica e crepata d’alto in basso in tre o quattro punti. La Torre Gatticano (Capo Vaticano), anch’essa tonda, costruita in modo da guardare da un lato la torre di Santa Maria e dall’altro quella della Ruffa. Fu edificata da mastro Arcangelo Manfridio di mastro Cola e mastro Camillo Certo. Dal disegno e I Ricad nforma dalla descrizione sottostante si tratta sicuramente di Torre Marrana. Nel resoconto si fa cenno alla necessità di costruire un’altra torre, “distante dal mare 30 canni, tra formicule e lo tono”, si parla sicuramente di Torre Marino. E infine Torre della Ruffa, di cui non ci sono molte notizie in quanto era ancora in costruzione, e Torre Santa Domenica, lontana dal mare 30 canni, e detta successivamente Torre Balì perché abitata dal comandante di tutte le torri di guardia circostanti.» pag. 19 - novembre/dicembre 2015 di scritto ma anche di costruito e chiese, case, ponti, anfiteatri possono raccontare le loro vicende con la chiarezza di un libro stampato, se si hanno occhi per vedere. Così come le nostre torri con la loro presenza raccontano la storia del nostro comune. U.C.A.S. SAS DI F. CURCIO&CO. [email protected] +39-393-849 8786 [email protected] +39-340-137 3958 Agente di commercio gruppo DAC “ECCELLENZA PER LA RISTORAZIONE” È un tuffo nel passato del nostro comune quello che ci propone il prof. Gennaro attraverso le pagine del Codice Carratelli. Un viaggio alla scoperta del nostro territorio, un esercizio di memoria per non dimenticare le bellezze storiche e culturali che ci circondano. «Col passare degli anni – conclude il prof. Gennaro – le torri persero la loro funzionalità e passarono a proprietari privati che le svalorizzarono totalmente. La torre Balì, posta sul costone roccioso a picco sul mare, è quella che riversa nelle condizioni peggiori, della struttura muraria originaria ne resta solo una piccola parte. Della torre Santa Maria se ne sono perse le tracce. Non possiamo cancellare il nostro passato, dovremmo prendercene cura. Sì, perché la scomparsa di questi illustri reperti finiranno con il cambiare la fisionomia del nostro territorio provocando un grave danno sia paesaggistico sia storico.» Infatti proprio come diceva Eileen Power la storia non consiste soltanto in qualcosa RICADINFORMA Bimestrale gratuito di informazione indipendente Autorizzazione dei Tribunale di Vibo Valentia n. 1/2013 del 14 gennaio 2013 Anno 3 - n. 6 - novembre/dicembre 2015 Chiuso in redazione il 30 novembre 2015 Tiratura uscita 2000 copie [email protected] | www.ricadinforma.it Direttore responsabile: Francesco Apriceno Direttore editoriale: Giuseppe Meligrana Ricadinforma è un progetto di: Fabrizio Giuliano, Giuseppe Meligrana e Fabio Muzzupappa Proprietà letteraria riservata. È vietata la copia totale o parziale di foto o articoli pubblicati sul bimestrale senza citarne l’autore e la fonte. La collaborazione è da intendersi a titolo gratuito e a scopo divulgativo. 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