07/08_running_2014

Transcript

07/08_running_2014
ANNO 3 - NUMERO 7/8 - 2014
Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio - Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 38 del 20 gennaio 2012 - Poste
Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
California
dreamin’
PAGINA 18
REPORTAGE // RAAM 2014
PAGINE 16 E17
DI CORSA CON NICO
DA 30 ANNI ZOOT
È UNO DEI PUNTI
DI RIFERIMENTO
NEL TRIATHLON E PER
IL 2015 PRESENTA
LA SUA PRIMA COLLEZIONE
INTERAMENTE
DEDICATA AL RUNNING
EVENTI
FOCUS ON
PAGINA 9
DA OVEST A EST DEGLI
STATI UNITI: ALLA
LEGGENDARIA RAAM
IL NOSTRO DINO BONELLI
HA CORSO PER QUALCHE
TRATTO A FIANCO
DI NICO VALSESIA,
IN SELLA ALLA SUA BICI
ALLA RICERCA
DI UN NUOVO RECORD
SALOMON ADVANCED WEEK
FATE PISTA
A… HOKA
PAGINE 20 E 21
OUTRUN THE SUN
IL 21 GIUGNO ASICS HA MESSO ALLA PROVA
ALCUNI DEI SUOI MIGLIORI ATLETI
IN UNA EMOZIONANTE SFIDA ATTORNO
AL MONTE BIANCO. IMPRESA RIUSCITA
PER IL TEAM ULTRA TRAIL
PAGINA 10
GARMIN
TRIO
SIRMIONE
DOPO AVER PROMOSSO L’OVERSIZING NEGLI
ANNI DELLA PIENA ESPLOSIONE DEL BAREFOOT,
IL MARCHIO FONDATO NEL 2009 HA SAPUTO
RINNOVARSI. DAL TRAIL RUNNING ALLA STRADA
FINO ALL’ESCURSIONISMO. MA LA CORSA RIMANE
IL SUO TERRENO
PREFERITO, TANTO
DA ARRIVARE
PERSINO “SUL TARTAN”...
SCARPA DEL MESE //
DYNAFIT FELINE SUPERLIGHT
SPARTAN
RACE
MILANO
PAGINA 22
ALLE PAGINE CENTRALI
[email protected] / www.runningmag.it
SCARPA NEL TRAIL IN... 3 MOSSE
PAGINA 24
RITORNO AL MONDO PERDUTO
COLOMBIA
PAGINA 26
RUNNING MAGAZINE
EDITORIALE
di BENEDETTO SIRONI
[email protected]
Il mercato
si fa “piccante”
Sulle pagine di Running Magazine, oltre agli spazi
inevitabili e doverosi dedicati ai top brand del settore,
spesso trovate notizie e prodotti che riguardano anche
i marchi più piccoli ed emergenti. Questa, del resto, è
una delle caratteristiche principali del nostro giornale
e dei relativi canali web: dare visibilità anche alle realtà che hanno magari meno budget marketing da investire - a volte non ce l’hanno proprio - ma pur sempre
qualcosa di interessante da dire. Oltre a essere - ci si
perdoni la modestia - sintomo di serietà giornalistica,
questo denota anche una grande attenzione al mercato e alle sue dinamiche.
Su questo numero in particolare trovate alcuni
esempi perfetti di quanto detto sopra. Prendiamo
Hoka: marchio francese nato solo nel 2009 e portabandiera dell’approccio oversized in anni nei quali
era il minimalismo a farla da padrone. Grazie alle sue
continue innovazioni e all’allargamento della gamma
dal trail alla strada, oggi è uno dei brand più in crescita in USA e Europa (acquisito dal gruppo Deckers nel
2013). Ne abbiamo già parlato più volte in passato,
ma andate a leggervi l’articolo a pagina 9 e scoprirete
parecchie e inaspettate novità. Altra azienda “emergente” di cui parliamo a pagina 18 è Zoot. Il marchio
californiano ha in realtà una storia trentennale nel
triathlon, dove è tra i leader. Ma possiamo considerarlo quasi una new entry nel running con la sua collezione 2015 (abbigliamento e calzature), che porta una
fresca ventata di mood e atmosfere californiane.
Anche nel trail non mancano evoluzioni e novità.
Vi abbiamo già parlato di Dynafit nello scorso numero e proprio a una sua nuova calzatura SS 2015
dedichiamo la scarpa del mese alle pagine centrali.
Se pensiamo che il suo progetto trail / skyrunning è
partito solo tre anni fa, vedendo (e testando) i nuovi
prodotti e avendo partecipato alle ultime presentazioni ci siamo resi conto dell’ottimo lavoro che il brand
di proprietà del gruppo Oberalp sta portando avanti
Editore
Sport Press Srl
Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIO
Direttore editoriale: RICCARDO COLLETTI
Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23
20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616
Email: [email protected]
Website: www.runningmag.it
Stampa: Ingraph - Seregno (MB)
Redazione USA: DNF Media, Inc
1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050
Tel: 001.408.261.8809
in un settore molto affollato e competitivo come quello della corsa off-road.
Certamente più indietro in questo senso è Scarpa,
ossia un altro marchio leader nello sci alpinismo e
nella montagna, che si è affacciato timidamente nelle ultime stagioni anche al trail con una manciata di
modelli dedicati. Ma anche in questo caso sappiamo
che i progetti nel prossimo futuro sono ambiziosi,
importanti e innovativi, come è nel DNA dell’azienda veneta. Ve ne diamo qualche velata anticipazione
nell’articolo a pagina 24 dedicato a un nuovo evento
trail all’ombra delle Tre Cime di Lavaredo, sponsorizzato proprio da Scarpa.
Sono solo alcuni esempi di un mercato che - pur non
immune da problemi - continuerei a definire brillante, dinamico e… piccante. Già perché un po’ di sana
concorrenza in più non può far altro che aggiungere
un pizzico di pepe e rendere il tutto più “gustoso”.
Specie se i praticanti, come sembra, continuano ad
aumentare. Sempre per restare in tema di “piccante”,
chiudiamo con questa curiosa notizia: per celebrare
il National Running Day negli USA (lo scorso 4 giugno), Brooks ha condotto una ricerca per capire cosa
significhi per un runner la corsa. Tra i molti risultati
rivela anche che per il 76% degli intervistati la corsa
rende le persone particolarmente attraenti. Tre quarti
ammettono di essere attratti da chi pratica running e
che l’abbigliamento attraente di chi corre è una valida
motivazione per uscire di casa. Ben la metà degli intervistati dichiara di aver sfruttato la corsa per rimorchiare. Il 71% degli intervistati ammette inoltre che
correre insieme influisce - nel bene e nel male - sulla
vita sessuale della coppia. In tanti dichiarano infine
che la corsa ha anche un impatto positivo sul cervello:
secondo l’83% è un aiuto a trovare idee e ispirazioni.
Se rimaneva ancora qualche dubbio, ora ne abbiamo
la conferma: oltre a essere salutare, divertente e stimolante il running oggi è sempre più… sexy.
Anno 3 - N.7/8 - 2014
Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.38 del 20 gennaio
2012. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI.
Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima
riservatezza dei dati in suo possesso.
Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti
e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13
della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere rettificati
o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:
Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 22 luglio 2014
2
NUMERO 7/8 - 2014
in primo piano //
Gli orologi GPS TomTom
distribuiti da Athena
Sono stati la bella novità per il mondo della corsa
e degli sport multidisciplinari che TomTom ha presentato negli scorsi mesi e ora possono contare su un
importante partner. Sarà Athena infatti a distribuire in
Italia nei canali sport e consumer electronics gli orologi
gps sportivi sviluppati dal marchio specializzato nella
produzione di dispositivi satellitari. Michele Mancassola, sales manager di Athena, ha così annunciato la
firma dell’accordo: “Siamo
molto orgogliosi di poter collaborare con un
altro brand internazionale di primo livello. I
prodotti TomTom per
lo sport rappresentano
un’altra pietra miliare
di tecnologia in ambito
sportivo. Al pari di GoPro, altro brand leader nel nostro
portfolio prodotti, incentiva e sviluppa la passione per
la propria disciplina sportiva, sentimento che spinge
sempre il nostro team ad accettare sfide così importanti e ambiziose”. La linea comprende quattro modelli: TomTom Runner e TomTom Multi Sport, disponibili
in due versioni, con fascia cardio o con tecnologia a
sensore ottico Mio, che permette la misurazione diretta della frequenza cardiaca.
DISTRIBUITO DA // ATHENA EVOLUTION
0444.727290 / [email protected]
Possibile alleanza fra
Samsung e Under Armour
Stando ad alcune indiscrezioni ancora da confermare, il ceo di Under Armour Kevin Plank si sarebbe
recentemente recato in Corea del Sud per incontrare il
vice presidente di Samsung Yay Y. Lee. I media locali
hanno interpretato questo viaggio come il presupposto per un futuro accordo tra il marchio americano e
il colosso specializzato nella produzione e sviluppo
di strumentazioni tecnologiche, dal quale potrebbe
nascere un’interessante opportunità per lanciare sul
mercato nuovi dispositivi del settore delle cosiddette wearable technologies. Stiamo parlando dunque
di un campo prevalentemente gestito da brand quali
adidas e Nike (che oltretutto è già legato a un altro
“specialista” come Apple), che in questo caso vedrebbe l’ingresso di un nuovo player di prima fascia. Basti
pensare ai recenti numeri dell’azienda con sede a Baltimora fra i
leader mondiali nell’abbigliamento
sportivo, che negli ultimi mesi ha
già fatto scelte molto importanti allargando le proprie collezioni
e tornando a puntare in alto ad
esempio anche per quanto riguarda il segmento calzature (con il modello da running SpeedForm Apollo
a farla da padrone). Le vendite globali nel primo quarto
fiscale dell’anno hanno registrato una crescita del 36%,
e più precisamente si parla di +33% nell’apparel, +41%
nel footwear, +43% negli accessori. Certo, al di fuori del
mercato del Nord America gli affari sono ancora molto
marginali (si parla di un giro di affari del 9% sui 641,6
milioni di dollari complessivi di fatturato sempre relativi al primo quarter: di cui 459 milioni nell’abbigliamento). Ma qualcosa si sta muovendo eccome, dopo che
in Germania le vendite sono raddoppiate e nel Regno
Unito addirittura triplicate. O ancora che in Cina il numero di negozi gestiti direttamente da Under Armour,
o attraverso operazioni di franchising, è destinato ad
aumentare dai 20 attuali a 50. Gli analisti prevedono
che al termine dell’anno la crescita globale per il marchio dovrebbe attestarsi sul +24/25% con un fatturato
che dovrebbe essere fra i 2,88 e i 2,91 miliardi di dollari.
NEWS
Doppia vittoria ai campionati europei di corsa in montagna per i Dematteis nel cuore di Milano il nuovo showroom Reebok
// Vivono insieme, si allenano insieme e
corrono insieme. I due gemelli da Rore, paesino dell’Occitania piemontese,
continuano a far gran parlare
di sé. Dopo il sorprendente
successo alla Transvulcania VK,
gara d’apertura delle Skyrunner
World Series 2014 in cui si sono
piazzati rispettivamente al primo
e secondo posto davanti a Sua
Maestà Kilian Jornet, Bernard
e Martin Dematteis
ottengono un altro
prestigioso
risultato. Sabato 12 luglio
infatti Bernard si è
riconfermato campio-
// Oltre 500 persone, tra cui anche la rapper
italiana ambassador Reebok Classic Baby K, si
sono date appuntamento in via Morimondo
23 lo scorso 12 giugno per l’inaugurazione del
nuovo showroom Reebok. Esso sorge all’interno del complesso industriale dell’area ex Richard Ginori sui Navigli e si estende per circa
250 mq. Si tratta di un ampio open space su
due livelli e presenta anche una sala VIP riservata. In esposizione le proposte principali del
brand, che conferma il suo avvicinamento al
mondo running con una collezione funzionale
e correlata al fitness, parte dell’heritage Reebok.
Dimostrazione di questa vicinanza alla corsa è
stata anche l’organizzazione dello special opening party del nuovo showroom proprio pochi
ne europeo di corsa in montagna. La gara
decisiva si è svolta a Gap in Francia, dove il
ventottenne cuneese si è imposto con una prestazione
impeccabile che gli ha permesso di conquistare l’oro
continentale per il secondo
anno consecutivo. Ottima
prova anche per il neo-papà
Martin, che giungendo al traguardo in terza posizione ha
permesso all’Italia di vincere
la medaglia d’oro anche nella
classifica per nazioni davanti
a Gran Bretagna e Francia. Entrambi i fratelli
Dematteis vestono e calzano Mizuno e sono
supportati anche da Agisko e Salice.
L’innovativa app Helly Hansen per battere ogni record all’aperto
“Sporchi alla meta” con la Parmigiano Reggiano Strong Run
// Si svolgerà il 26 e il 27 luglio la Parmigiano
Reggiano Strong Run, gara podistica (competitiva e non) rientrante nella categoria “Mud”.
Ovvero in quella nuova frontiera della corsa
legata al superamento di ostacoli naturali e artificiali che convivono in una nuova forma di “corsa-avventura”. Il
percorso, un tracciato interamente
sterrato della lunghezza di 1200 mt,
è situato su area naturalmente predisposta: la pista Emc Offroad Area
di Fontanelle di Boves (Cuneo). Oltre a sfruttare la morfologia tipica della pista
(quindi salti, dossi, curve paraboliche), sul terreno verranno inseriti ostacoli artificiali (tubi
in cemento, tronchi, copertoni di diverse dimensioni, balle di fieno). Un tratto della pista
lungo circa 400 mt verrà allagato. Gli atleti si
dovranno pertanto destreggiare non solo nella
giorni prima della
partenza della Spartan Race Milano,
andata in scena il 14
giugno (vedi articolo
a pag 22).
// Il mondo come una passerella all’aria aperta, su cui muoversi liberamente e soprattutto
correre. Questa è la mentalità che caratterizza un marchio come Helly Hansen, che per
promuovere il suo lifestyle ha lanciato una
applicazione che incentiva le
persone a uscire di casa e fare
quanta più attività possibile.
Si chiama “The gone on my
catwalk” e come spiega Erik
Burbank, vice president global marketing Helly Hansen:
“Le nostre collezioni sono
sempre state pensate per coloro che vogliono godersi la vita all’aria aperta:
l’applicazione The Gone on My Catwalk sarà
uno strumento divertente per dare un ulteriore incentivo a stare all’aperto e incoraggerà
chi la usa a condividere con gli altri la propria
esperienza con entusiasmo. Vogliamo intera-
corsa, ma anche nel superamento dei diversi
ostacoli che incontreranno. Le iscrizioni sono
aperte ai solo maggiorenni. La gara sarà a staffetta a squadre composte da due atleti. Qualora entrambi siano in possesso di certificato
medico agonistico, la relativa squadra entrerà di diritto nella classifica
competitiva finale con premiazione.
Gli atleti con il solo certificato di
buona e robusta costituzione parteciperanno non competitivamente e
saranno premiati con riconoscimenti speciali. La classifica finale della competitiva
sarà stilata sulla base dei numeri di giri percorsi da ogni coppia nelle tre batterie da 45 minuti cadauna che tutti andranno a correre. Ogni
atleta della competitiva sarà munito, oltre che
di pettorale, anche di microchip per conteggio
giri e tempi.
gire e cercare di convincere sempre più persone a correre e muoversi, e a farlo sempre più
spesso lasciando la scrivania e il computer per
immergersi nella natura”. Ogni settimana una
giuria visionerà le foto delle “passerelle” che
gli utenti avranno scattato e
premierà quella migliore con
un gift. Inoltre per l’occasione saranno organizzate molte
sfide, sia nelle “catwalks” del
Nord America sia in quelle
dell’Europa. Infine, dopo che
un utente avrà raggiunto il
traguardo delle 20 ore spese
all’aria aperta, l’app continuerà a mandare
messaggi di incoraggiamento per registrare un
record personale. The Gone On My Catwalk
è disponibile sia su iTunes per Apple che su
Play Store di Android.
www.hellyhansen.com
L’8 giugno a Milano Marittima //
Affluenza da record per la terza Running In
// Quasi in 3.000 si sono presentati
ai nastri di partenza della terza edizione Running In Milano Marittima,
andata in scena lo scorso 8 giugno
con il supporto tra gli altri di Zoot,
Garmin e Technogym. L’iniziativa è in
grado di riunire appassionati di sport
e natura da tutta Italia e l’affluenza di
quest’anno ha davvero superato ogni
aspettativa. Da segnalare le presenze
di turisti stranieri e di rappresentanze
da Lombardia, Triveneto e Marche.
Tre i percorsi previsti, pensati per tut-
L’assessore al turismo di Cervia
Roberta Penso con i primi tre
classificati della 21 km maschile
ti i livelli di preparazione: la 21 km è
stata vinta da Rudy Magagnoli e Valeria Bellan, mentre la 10,7 km è stata
vinta da Fabio Villari e Anna Sandrini.
Inoltre per la prima volta quest’anno
la manifestazione ha coinvolto anche
i più piccoli con Running In 4 Kids, un
percorso a misura di bimbo con allestimenti originali e tanto divertimento
per tutti. Questa iniziativa vuole essere un incentivo alla lotta all’obesità
infantile e ha previsto attività ad hoc
per bambini dai 3 ai 10 anni.
Rudy Magagnoli
al traguardo
La partenza
LO SPORT COME STRUMENTO DI
BENESSERE - La terza edizione della
manifestazione è stata anticipata da
un convegno titolato “Sport e benessere a tutte le età” e organizzato il
19 maggio a Cesena. Si è trattato di
una tavola rotonda tra organizzatori,
sponsor, esperti e media per dialogare sul valore turistico e sociale di
4
Running In Milano Marittima, concentrandosi in particolare sul tema
della salute a tutte le età. Durante
l’incontro, partner ed esperti hanno
portato il proprio contributo sui seguenti temi: il valore turistico e sociale della manifestazione che promuove la Romagna come valle del
benessere e regione ricca di eventi;
l’importanza dell’attività fisica a ogni
età; il diffondersi in Italia dell’obesità
infantile. Tra gli altri sono intervenuti Vittorio Brumotti, Davide Cassani (dirigente sportivo, ex ciclista e
commentatore televisivo) e il dott.
Silvano Zanuso (resp ricerca medico
scientifica Technogym).
photo credits: naphtalina.com
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8 - 2014
Alla scoperta di una Cagliari
sconosciuta con l’Urban Trail
Transcivetta Karpos, ben 900 le coppie iscritte
// Ennesimo successo per la Transcivetta Karpos, giunta quest’anno alla 34° edizione. La gara
internazionale di corsa in montagna, svoltasi il 20
luglio, ha contato 900 coppie iscritte (890 alla
partenza). Una partecipazione record, con 13 regioni e 37 province rappresentate. Diversi gli atleti
provenienti dall’estero e soprattutto da Svizzera,
Slovacchia, Polonia, Inghilterra, Germania e Cuba.
Ancora una volta i due specialisti della corsa ad
alta quota Alessandro Follador e Daniele De Colò
si sono imposti sugli altri concorrenti. Lungo tutti
i 23 km di percorso, che hanno coperto 1.900 m
di dislivello positivo, i due non hanno avuto rivali.
Tuttavia, chiudendo in 2h 08’ 35”, non sono riusciti
a battere il record di 2h 05’ 46” stabilito da Claudio Cassi e Franco Torresani nel 2005. Al secondo
posto si sono classificati Olivo Da Prà e Manuel
Speranza e al terzo Carlo Ratti ed Eros Radaelli. La
classifica relativa alle coppie miste ha visto il successo dei vicentini Mirko Righele e Federica Boifava, vincitori anche lo scorso anno. Alle loro spalle
// Conto alla rovescia per la seconda Urban
Trail, prevista per il prossimo 13 settembre. Si
tratta di un evento sportivo, culturale e turistico che avvicina i cittadini allo sport in città,
rendendo più dinamica la vita nei quartieri
storici di Cagliari. Si attraverseranno di notte
gli angoli più nascosti. Quest’anno il percorso
avrà delle novità che gli organizzatori di GleSport mantengono ancora segrete. A tutti i
partecipanti verrà dato un faretto e una t-shirt
con bande fosforescenti per rendere più visibile il percorso ma anche per creare un effetto
suggestivo e coreografico. L’evento è sostenuto
e patrocinato dal Comune di Cagliari, dalla
UISP e da diverse aziende.
www.urbantrailcagliari.com
Un nuovo “Running Village”
ad Asia Outdoor 2014
// In occasione della 9a edizione di Asia Outdoor, a Pechino dal 23 al 26 luglio, è stato allestito
un “Running Village” dove hanno esposto diversi
marchi internazionali tra cui Asics, Odlo, Salomon, X-Bionic e Skins. L’iniziativa è rientrata in
un programma ad hoc dedicato alla corsa che
ha previsto ad esempio la seconda edizione della
“Night Running Race” e la consegna di un “Running Award”. Inoltre con il “China Running Industry Forum” sono state approfondite tematiche
relative allo stato attuale e ai potenziali sviluppi
del mercato cinese. La fiera ha visto la partecipazione di oltre 600 espositori. Tra le new entry spiccano Gore-Tex e Mountain Hardwear. Gli organizzatori hanno fornito dati relativi allo sviluppo
del mercato outdoor cinese, che dopo due anni di
difficoltà mostra i primi segnali di ripresa.
Skechers fa causa a Reebok
per violazione di brevetto
// Skechers USA ha citato Reebok presso la corte
federale della California. Il marchio ritiene che la
sussidiaria Adidas abbia infranto un suo brevetto
nella linea di prodotto “Go Walk”. In particolare la querela riguarda la calzatura Walk Ahead
RS. Skechers richiede un risarcimento danni, un
provvedimento punitivo e un decreto ingiuntivo.
I vertici aziendali dichiarano di voler muovere
azioni legali contro i retailer che venderanno le
calzature in questione oltre che contro qualsiasi
società violi i suoi diritti di proprietà intellettuale.
Nonostante queste diatribe, non pare arrestarsi il
buon momento di Skechers che nel primo trimestre dell’anno ha registrato una crescita del 21%
nelle vendite a quota 546,5 milioni di dollari, con
aumenti a doppia cifra in Europa, Canada, Cina
e altre parti del mondo. A proposito del mercato
europeo, nel quale Skechers sta investendo pesantemente, si prevede una crescita delle vendite dirette fino a quota 150 milioni di dollari.
5
gli altoatesini Patrick Costabiei e Anna Pedevilla
seguiti da Tiziano Gasparini e Mara Golin. La gara
delle coppie femminili ha visto trionfare Angela De
Poi e Tina Sbrissa, seguite da Deborah Pomarè e
Michela Campigotto e da Stefania Zanon e Patrizia
Zanette.
A COROLLARIO DEL MAIN EVENT - Da segnalare l’assegnazione di premi speciali quali il Trofeo
Lorenzini per il concorrente più giovane, andato a
Christian Belluco (classe 2007) che ha corso insieme al papà Daniele. Congiuntamente alla manifestazione, si è svolta la Transcivetta Kids su un
tracciato di circa 2 km e con circa 100 partecipanti.
Il più bravo è stato Luca Kerer. Nella categoria 5-8
anni si sono imposti Mirta Gerardini e Paolo Bez,
mentre in quella 9-12 anni Beatrice Colleselli e di
nuovo Luca Kerer. Il ricco programma della Transcivetta Karpos ha incluso anche la mostra fotografica “6 A” curata da Foto Riva Alleghe e ospitata alla Grande Baita Civetta dei Piani di Pezzè. La
I vincitori di quest’anno con Silvano Rudatis,
coordinatore organizzazione
mostra ripercorre la storia della manifestazione dal
1975 ai giorni nostri e rimarrà aperta tutta l’estate.
LA COMBINATA - Da ultimo ricordiamo che
quest’anno la Transcivetta Karpos rientra nella
combinata con la Trail Dolomiti Park, che si svolgerà il prossimo 14 settembre. Chi parteciperà a
entrambe le manifestazioni concorrerà a una speciale classifica. Per farlo è sufficiente, al momento
dell’iscrizione alla Trail Dolomiti Park, segnalare di
aver gareggiato il 20 luglio alla Trascivetta Karpos.
RUNNING MAGAZINE
NEWS
NUMERO 7/8 - 2014
iniziative solidali & sostenibili //
Nel 2015 il primo Reda Rewoolution Orobie Ultra Trail
Si riaccende il CortoCircuito Solidale:
obiettivo correre per la Tanzania
// Dal 6 luglio il Corto Circuito Solidale è tornato
a scaricare la propria energia con la prima gara
2014. È stato l’Alpine Worderful Trail di Ponte
Maira a dare il via alla nuova edizione dell’iniziativa sportiva-umanitaria promossa da I Run For
Find The Cure. Dopo aver corso nel 2013 per raccogliere fondi da destinare alla realizzazione di
due pozzi in Mali, quest’anno l’obiettivo è costruire una scuola elementare a Msolwa Ujamaa, in
Tanzania. L’incasso delle iscrizioni alla colorata
manifestazione è stato destinato a questo progetto solidale: circa 450 i partecipanti totali. Ad
aggiudicarsi il podio maschile della 25 km sono
stati Danilo Lantermino, Claudio Giusiano e Dario Capriolo, mentre quello femminile ha visto
Franca Cagnotti sul gradino più alto, seguita
da Monica Bruno Franco e Paola Regis. Sull’impegnativa 35 km le prestazioni migliori per gli
uomini sono state di Fabio Cavallo, Massimo
Dalmasso e Massimo Domenino, per le donne
Francesca Di Nicola, Irene Borgna e Samanta
Odino. Il ricco programma di una tre giorni all’insegna di sport e solidarietà, ha inoltre compreso
il concerto di sabato sera con i “Trigomico” e la
loro musica occitana e l’esibizione domenicale
dal sapore rock anni ’70 dei “Le trois Tetons” direttamente nei prati del Ciarbonet Cafè. Si sono
svolti inoltre due incontri dedicati a yoga e running e proposte di sensibilizzazione alla causa
delle donne e alla rete antiviolenza.
// Si chiamerà Reda Rewoolution Orobie
Ultra Trail e il biglietto da visita con cui si
presenta nel già affollato mondo delle competizioni di corsa endurance su lunga distanza
è davvero di quelli che si ricordano. Sarà la
prima gara con arrivo al traguardo in una caratteristica città medievale. Stiamo parlando
della meravigliosa Bergamo e in particolare
della sua cittadella fortificata. Presentata non
a caso dall’agenzia Spiagames, che sulle alture orobiche è di casa, la prima edizione della
corsa è in calendario dal 31 luglio al 2 agosto
2015. Come spiega Tomaso Luzzana, responsabile di Spiagames: “Non si sta parlando di
un semplice evento sportivo ma di un’occasione per valorizzare e rilanciare turisticamente
irunfor.findthecure.it
La Mezza di Bergamo ed esosport
corrono insieme per la sostenibilità
// Una realtà nata per coniugare sport e sostenibilità e un evento che alla sua prima edizione lo scorso anno si è distinto per un’organizzazione impeccabile sia dal punto di
vista tecnico sia, appunto, per la capacità di
promuovere la solidarietà.
Ecco che la partnership
firmata dalla Mezza Maratona dei Mille “Città di Bergamo” insieme a esosport
consentirà ancora una
volta di mettere al centro
di una manifestazione podistica un’iniziativa importante. ESO è una società
che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti
da ufficio e da quando ha
avviato il progetto esosport si occupa anche
della raccolta di scarpe da ginnastica usate,
che sono poi utilizzate per creare pavimentazioni antitrauma ad assorbimento di impatto,
ideali ad esempio per la costruzione e riquali-
ficazione di parchi giochi per bambini. Come è
accaduto quando è stato inaugurato “Il giardino di Betty”, dedicato a Elisabetta Salvioni
Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou (ideatore di esosport) prematuramente scomparsa.
Durante lo svolgimento
della mezza bergamasca
in calendario il prossimo
28 settembre, all’interno
dell’area Expo sarà presente un centro di raccolta
e al momento del ritiro del
pacco gara sarà possibile
depositare le proprie vecchie scarpe nell’apposito
ESObox. Esosport si occuperà inoltre di promuovere
oggettistica il cui ricavato
verrà interamente devoluto dalla Associazione GoGreen all’Istituto Nazionale dei Tumori
di Milano, in particolare al reparto di pediatria
per la ricerca contro il tumore al cervello del
bambino.
Gargano Running Week: profumo di successo
// Se a tre mesi dall’esordio si contano già
oltre 1.500 iscritti, certamente si è partiti con
il piede giusto. Parliamo della prima Gargano
Running Week, manifestazione podistica di
ampio respiro che andrà in scena dal 9 al 12
ottobre. Cinque le gare
in programma: due su
strada (la 10mila Ulivi sulla distanza di 10
km e la Gargano Half
Marathon sui consueti
21,097 km) e tre trail
(il Saraceno Trail di 14
km, il Mattinata Trail
di 34 km e il Gargano Raid di 75 km). Tra le
tante iscrizioni già pervenute spiccano quelle
provenienti dall’estero. Ben 11 a oggi le nazioni rappresentate: Finlandia, Svezia, Olanda,
Belgio, Francia, Irlanda, Inghilterra, Spagna,
Germania, Svizzera e Polonia. L’evento, che
Una staffetta mondiale
fra i dipendenti di ING Bank Unicef
// Attorno al mondo per sostenere Unicef e
aiutare i bambini dei Paesi in via di sviluppo,
una cordata che ha toccato 14 città sparse
per il pianeta e che ha coinvolto tantissimi
professionisti per i quali la corsa questa volta
è stata molto di più che un hobby. Partendo
dall’Australia, lo scorso 18 giugno 1.650 dipendenti di ING Bank hanno partecipato all’iniziativa Ing Run for Unicef. La manifestazione si è conclusa seguendo il fuso orario delle
14 nazioni coinvolte e si è conclusa lo stesso
giorno a New York. Anche l’Italia ha fatto il
suo e 300 runner si sono mossi dall’Arena
Civica di Milano verso il Castello Sforzesco
il nostro territorio, a maggior ragione in vista
dell’occasione Expo 2015”. Due i percorsi
previsti: Orobie Ultra Trail, valido anche per
l’ammissione all’Ultra Trail del Monte Bianco
con i suoi 140 km e 11.000 metri di dislivello
positivo; e il Gran Trail delle Orobie, di 65
km e 5.000 metri di dislivello. Main sponsor
dell’evento sarà il marchio di abbigliamento
tecnico in pura lana merino Reda Rewoolution, che in questo modo festeggerà in grande
il suo 150° compleanno che cade proprio nel
2015. Tra i partner tecnici anche Agisko, Sidas ed Elle Erre, mentre sul fronte media si
segnala la partecipazione delle nostre testate
Running Magazine e Outdoor Magazine assieme a quella del magazine delle Orobie.
per arrivare fino all’Arco della Pace. La cifra
raccolta grazie a questa staffetta virtuale è
stata poi raddoppiata da Ing Bank che, anche in questo caso, ha appoggiato l’impegno
dei propri dipendenti: “Il grande risultato raggiunto anche quest’anno ci riempie di orgoglio”, ha commentato Don Koch, country ceo
di Ing Bank in Italia. “Assieme ai dipendenti
Ing di tutto il mondo, i nostri runner hanno
contribuito a raccogliere la significativa cifra
di 175.000 euro che sosterrà ancora una volta
e in maniera sempre più concreta UNICEF, ormai da anni nostro partner di charity a livello
internazionale”.
vede a capo del comitato organizzatore Davide Orlandi, sta raccogliendo consensi anche
dagli operatori locali come attestano le adesioni di numerose strutture alberghiere dell’area interessata al progetto Running Hotel.
Gli alberghi aderenti
forniranno vari servizi
compresi nel prezzo a
tutti gli iscritti alle gare
e i Comuni forniranno il transfert gratuito
dall’albergo alla partenza e il rientro dopo
l’arrivo. Un’iniziativa
spinta e sostenuta da Regione Puglia che in
Gargano Running Week ha identificato un
evento d’eccellenza per lo sviluppo turistico
nei prossimi anni. Tra le aziende partner si
annoverano Brooks, Buff e Raidlight.
www.garganorunningweek.com
È partita da artogne la stagione della Yankee Run by scott
Ahmed Ohuda, vincitore della prima Yankee Run
del 2014 svoltasi ad Artogne (BS)
6
// Una gara podistica a eliminazione riservata
agli atleti élite. È la Yankee Run che trova nel
suo format in stile americano la sua particolarità. In pratica gli atleti si sfidano a velocità
controllata per 10 giri su un breve tracciato
cittadino di 300 metri. L’ultimo arrivato per
ogni tornata viene eliminato. Alla fine solo due
podisti si contenderanno la vittoria allo sprint
finale. Lo scorso 5 giugno - per la prima volta ad
Artogne (BS) - è andata in scena la prima corsa
della stagione, organizzata da Fly-Up di Mario
Poletti. Sul primo gradino del podio Ahmed
Ouhda, che si è lasciato alle spalle Mattia Sottocornola e Marco Zanoni. Da segnalare i risultati di Giovanni Gualdi (in settima posizione) e
Marco De Gasperi (quinto classificato). A questo appuntamento è seguito quello di Sondrio
(18 luglio). Sarà poi la volta di Colere (BG, 12
agosto), Oltre il Colle (BG, 14 agosto) e Fiorano
al Serio (BG, 7 dicembre).
A CURA DI PAOLO GRISA E DAVIDE CORROCHER
tested
by
// LE SOLETTE NOENE DA 1 MM E DA 2 MM
Dalla città allo sterrato, un aiuto
per correre più a lungo e meglio
// Abbiamo provato tre modelli di solette Noene: le Universal
N02, le Invisible SP01 e infine le Optimum Foot Pad da 2
mm. Le prime le abbiamo inserite in un paio di scarpe lifestyle
con suola Vibram, utilizzate nell’uso quotidiano per muoversi
in città (precisamente il modello Mojito di Scarpa). I benefici
che si possono scoprire sono facilmente evidenziabili grazie alla diminuzione sensibile di quei piccoli dolori che
solitamente si percepiscono a fine giornata. Senza solette
le articolazioni risultano più affaticate e provate, perchè
magari nei vari spostamenti per raggiungere l’ufficio si
è costretti ad accelerate, salite e discese veloci di scalini
(quelli dell’entrata della metro) per stare negli orari delle
varie coincidenze dei mezzi di trasporto pubblico. D’altronde non è infrequente che proprio nella quotidianità
della giornata, tra una corsa e l’altra, si finisca per infortunarsi a causa di distrazioni derivanti dalla fretta.
Universal NO2
Per l’allenamento vero e proprio, abbiamo testato Invisible
SP01. Il modello di calzatura utilizzato è stato Wave Ultima
di Mizuno, già di suo molto reattiva e stabile. La soletta Noene non ha alterato minimamente la calzata e un beneficio
che abbiamo riscontrato fin dal primo utilizzo è un maggiore
comfort per la pianta. Il piede è molto meno affaticato e a
fine sessione meno gonfio, il che significa che nulla avrebbe
vietato di allungare un poco il tempo del training. Senonché
sembrerebbe che la capacità ammortizzante di Noene comporti una minima riduzione della prestazione in
fase di spinta e dunque la parte alta delle gambe
lavora un po’ di più rispetto al solito per compensare. Un effetto questo dalla doppia valenza,
perché se da una parte lo sforzo dei muscoli del
polpaccio e del quadricipite è maggiore, dall’altra si può dire che se usato con regolarità il plantare Noene Invisible SP01, oltre a ridurre gli
urti dannosi alle articolazioni, potrebbe in parte
favorire un ulteriore potenziamento muscolare.
Nulla avrebbe vietato di utilizzare nel medesimo Invisible SP01
conteso il modello da 2 mm Optimum Foot Pad. La nostra
scelta è stata però di cambiare contesto ancora una volta e
quest’ultimo lo abbiamo messo alla prova su terreni sterrati. Mizuno Wave Kazan è una scarpa creata con una mescola
molto morbida, pensata per le lunghe distanze. Si può dire
tuttavia che si sia rivelata molto efficace nella corsa di tutti
i giorni, magari per allenamenti di intenso trail running di
due o tre ore. In questo caso, le solette Noene sono state un
ottimo aiuto anche nel riposo durante il rientro a casa. Nella
corsa, anche dopo le lunghe discese che solitamente risultano
particolarmente dure e pesanti negli appoggi, il piede si gonfia
meno del solito.
DISTRIBUITO DA // Dls srl / 02.91084559 / [email protected]
7
LA TECNOLOGIA NEXUS
ENERGY SOURCE
NEL MODELLO
OPTIMUM FOOT PAD
Quello delle fibre chimiche intelligenti
è un universo appena nato. A
studiarne le potenzialità è una
scienza in evoluzione, la fisiologia
dell’abbigliamento, che analizza il
rapporto tra corpo umano, clima e
vestiario. La si applica già nei laboratori
dei principali istituti di ricerca, come
l’Hohenstein Institute in Germania
Optimum Foot Pad
e l’ITF (Institut Textile de France) di
Parigi, dove, per studiare le reazioni dei
vestiti sulla pelle, si usano manichini con sensori che
riproducono le condizioni umane. Nexus Energy Source
è una fibra high-tech che nasce dalla combinazione
di tre metalli nobili (platino, titanio e alluminio) che
conferiscono a questo tessuto la proprietà unica di
emettere infrarossi lontani (FIR), nelle frequenze che
interagiscono del corpo umano con effetti benefici.
Numerosi studi hanno dimostrato che Nexus Energy
Source migliora la circolazione sanguigna, diminuisce
la produzione di acido lattico, migliora l’idratazione
e l’equilibrio cellulare, migliora l’ossigenazione dei
muscoli. I raggi infrarossi sono radiazioni che esercitano
un’azione terapeutica sul corpo umano. Gli effetti
principali che si producono dalla loro applicazione sono
molteplici. Essi favoriscono il rilassamento muscolare,
perché provocano il riscaldamento dei tessuti (effetto
termico); hanno un effetto antalgico (cioè calmante,
antidolorifico) conseguente al fatto che promuovono la
vasodilatazione (aumento del calibro dei vasi sanguigni);
la stessa vasodilatazione, inoltre, ha un effetto trofico,
vale a dire che fa aumentare l’apporto di sostanze
nutritive e di ossigeno nei tessuti. Autorevoli Università
e Istituti di Ricerca in Italia e all’estero hanno condotto
ricerche specifiche sulle caratteristiche e le proprietà di
questa fibra, riconoscendone l’efficacia sull’intero ciclo
dell’attività umana. Ciò ha portato all’ottenimento della
certificazione FDA negli Stati Uniti e al riconoscimento
come dispositivo medico di classe 1 in Europa.
PRODOTTI
ANTEPRIME SS 2015
La soluzione Under Armour
per gli atleti cross fit
// Una calzatura perfetta per un uso cross fit e pensata per
runner esperti. È questo il profilo del modello Deception XT
firmato Under Armour, una calzatura che pesa 289 gr e che
ha un differenziale di 5 mm. La principale tecnologia adottata è l’UA ClutchFit sulla tomaia. Un brevetto che nasce per
dare stabilità alla scarpa mantenendo al contempo una grande leggerezza. Il tessuto ClutchFit bi-direzionale lavora con
l’atleta dando supporto in fase di cambio di direzione o nel
momento di maggiore stress della scarpa. Se esteso, il tessuto
si restringe creando una gabbia più contenitiva che aiuta il
piede a rimanere in sede. La scarpa presenta poi soletta di
5 mm in 4D Foam che si estende per tutta la lunghezza della pianta per migliorare il comfort e la stabilità. L’intersuola
è caratterizzata da Eva in mescola leggera ad alta resistenza
con inserto in Micro G, che garantisce un’ammortizzazione
ottimale con un peso molto contenuto. Gli inserti in TPU
laterali inoltre garantiscono un supporto aggiuntivo. Da ultimo la suola ha una costruzione disegnata per
aumentare al massimo i punti di contatto.
La suola si caratterizza per l’uso di Speed
TurTraction che garantisce
un grip più aggressivo per
un perfetto controllo nei
cambi di direzione.
DISTRIBUITO DA // SPORTBOX / 0423.621984 / [email protected]
La nuova Mutant by La Sportiva:
“Days of future past”
// Stabile e versatile, è perfetta per corse in montagna su
diversi tipi di terreno. La suola assicura aderenza eccellente,
per affrontare in sicurezza le superfici scivolose e i terreni
cedevoli e fangosi grazie ai tasselli pronunciati. Il sistema di
chiusura SpyralTongue consente una calzata rapida ed evita
l’entrata di sassi e fango. Il sistema di allacciatura è integrato con la struttura della tomaia: la tecnologia
FusionGate con rinforzi in alta frequenza
applicati a fusione permette di regolare i volumi e il livello di aderenza al piede, per una corsa
precisa e stabile anche
sui traversi.
DISTRIBUITO DA // LA SPORTIVA / 0462.571800 / WWW.LASPORTIVA.COM
Novità tra footwear
e apparel per Inov-8
// Tante le novità che Inov-8 ha
incluso nel suo catalogo dedicato
all’estate 2015. Il modello Race
Ultra 290 assicura ammortizzazione e comfort, per performance su
lunghe distanze senza compromettere la propriocezione. La
suola piatta garantisce una corsa più stabile. È inoltre possibile agganciare una ghetta all’originale sistema del modello così
da evitare l’ingresso nella scarpa di ghiaia e detriti vari. L’aggiunta
di una soletta X-Static di 6 mm controlla infine la formazione
di batteri per evitare il sudore e il cattivo odore. La tomaia è in
sintetico e tpu, la fodera in mesh, l’intersuola è in injected Eva.
La scarpa ha un differenziale di 8 mm ed è caratterizzata da soletta Race Ultra, compound Tri-C e shank Meta-Shank III. Altra
novità questa volta sul fronte apparel è il Race Elite Raceshell
FZ. Incredibilmente morbido ed elastico, il capo impermeabile è
stato progettato per proteggere gli atleti che si trovano nelle condizioni più selvagge di montagna, fornendo libertà di
movimento e traspirabilità. Ricomponibile nella
sua tasca, può essere fissato attorno
alla vita usando la corda elastica.
DISTRIBUITO DA // ABC DISTRIBUTION
0463.422401 / [email protected]
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8 - 2014
Grivel al tor dés geants:
la storia continua e “si aggiorna”
// Fanno parte della linea da trail running per la PE 2015 i nuovi zaini firmati Grivel Mountain Runner (in foto) e Mountain
Runner Comp. Sono ideali sia per corse di una sola giornata
che per competizioni di più giorni e sono stati sviluppati sulla
base dell’esperienza diretta del brand nel Tor dés Geants di cui
è superior sponsor. Grazie alle regolazioni multiple, i due zaini
sono disponibili in un’unica misura che si addatta a qualsiasi
corporatura. Sono caratterizzati da diversi taschini nel comparto principale e altre tasche con facile accesso per trasportare
qualsiasi cosa. Gli strap di compressione del carico consentono
una maggior agilità e libertà di movimento. Sono inoltre caratterizzati da air mesh (solo il modello Mountain Runner) e pannello posteriore imbottito in air mesh, oltre a 2 porta piccozze
e 2 porta bastoncini. Mountain Runner pesa 510 gr e ha una
capacità di 12 litri. Mountain Runner Comp pesa invece 450
gr e ha una capacità di 5 litri.
correre “all’asciutto”
con Obviate Gilet di dare 2b
// Per la prossima stagione estiva, Dare 2b presenta tra le
tante novità il gilet Obviate. Realizzato in tessuto di poliestere stretch Ilus D-Lab, è impermeabile fino a 10.000 mm e
traspirabile fino a 10.000/m2/24 h. Il capo è molto leggero
e studiato per il running, dispone di giromanica in stretch
aderente, una tasca torace con zip, due tasche inferiori con
zip, accesso per cuffie nella tasca interna, laccetto elastico regolabile su orlo e bavero antivento. Il peso, nella taglia M, è
inferiore a 270 gr. È inoltre antivento e con finitura idrorepellente. È più leggero del 35% rispetto al tradizionale D-Lab
Softshell.
DISTRIBUITO DA // REGATTA ITALIA
0423.614140 / [email protected]
DISTRIBUITO DA // GRIVEL / 0165.843714 / [email protected]
Correre in città
con Salomon Citytrail
// Salomon Citytrail è una collezione specifica per il running
in città. Partendo dal mondo del
trail running, Salomon ha sviluppato la massima competenza
nella cura del fit, dell’agilità e del
comfort specifici per le gare di
lunga distanza in diverse situazioni ambientali. “Cercare nuovi
itinerari, variare i terreni e scoprire
nuovi scorci interessanti fa parte del
concetto Citytrail”, spiega il responsabile
abbigliamento Salomon Trail Running Romy Mey. Rientrano
in questa linea i capi Elevate Midlayer, Elevate Tee, Park Short
e lo zaino Elevate Commuter Bag. In particolare quest’ultimo è pensato appositamente per chi si sposta per lavoro
con scomparti organizzati per trasportare scarpe e capi per
ricambio ma anche per laptop, che rimane ben fermo anche
quando si è di corsa.
Rientra nel concetto Citytrail anche la scarpa X-Scream3D che
offre ammortizzazione e andatura perfetta su asfalto e sterrato, stabilità, supporto e un grip perfetto su terreni misti. Il
punto di forza è la calzata grazie ai sistemi Sensifit e Quicklace. Grazie alla tecnologia Endofite alla tomaia senza cuciture,
la X-Scream3D si può utilizzare anche senza
calze. L’intersuola 3D Ride offre ammortizzazione e rullata flessibile. La suola Salomon
Contagrip, realizzata con materiali a
multi densità e con una tassellatura variabile, è resistente e assicura una lunga
durata anche sull’asfalto.
Il mondo Citytrail comprende anche un’App in grado di supportare i
runner a trovare e condividere nuovi itinerari, memorizzare passaggi
particolari, monitorare l’andatura e
interagire con una comunità di corridori in oltre 90 città del mondo.
DISTRIBUITO DA // AMER SPORTS
0422.5291 / [email protected]
8
Comfort e traspirabilità
per Millet con Polartec
// LTK Activist Zip SS Millet è una
t-shirt tecnica perfetta per attività come il trail running, grazie
al tessuto Polartec Power Dry
High Efficiency assicura una
rapida ed efficace fuoriuscita
del sudore. La superficie interna del capo è traforata e unisce buona protezione e traspirabilità con un
peso contenuto. Sotto le braccia sono
presenti inserti in mesh per migliorare ulteriormente la ventilazione e
offrire ottimo comfort climatico. La
maglia si caratterizza infine per il
trattamento antimicrobico Polygiene del tessuto e per la presenza di un taschino con zip sul
petto e di cuciture flatlock per evitare irritazioni sulla pelle.
È disponibile nelle taglie S-XXL. Peso: 145 gr.
DISTRIBUITO DA // L.M.O.
0423.648281 / [email protected]
Scott Kinabalu Supertrac:
comoda, protettiva e più ammortizzante
// La tomaia in rete e materiale sintetico supporta il piede con un’ammortizzazione per tutta la
lunghezza. La suola in Eva e gomma ha una
scolpitura Supertrac per il massimo
grip su ogni terreno. Il modello è
caratterizzato da Lace Bungee (la
trama dei lacci assicura un’allacciatura resistente), Wet-TractionRubber, Self-Cleaning Lug Positioning, talloniera iniettata (migliora stabilità e supporto). Le
tecnologie adottate sono aeroFoam+ (mescola ammortizzante,
resistente e protettiva), Insole System (plantari differenti per
uomo e donna), eRide (forma Rocker per un appoggio stabile
e forma tallone che trasforma l’energia dell’impatto in movimento). La scarpa ha un differenziale di 8 mm ed è disponibile da uomo (7-14 Us, 340 gr) e da donna (6-11 Us, 320 gr).
DISTRIBUITO DA // SCOTT ITALIA
035.756144 / [email protected]
Tor Leather Low
FOCUS
ON
RUNNING MAGAZINE
RIFLETTORI SULLA COLLEZIONE 2015,
CHE RAPPRESENTA UN ULTERIORE PUNTO
DI SVOLTA PER IL BRAND FRANCESE, NATO
NEL 2009 E DAL 2013 DI PROPRIETÀ
DEL GRUPPO DECKERS
Linea Trail
FATE PISTA
A… HOKA
Foto di apertura: Leo Manzano, medaglia
d’argento alle Olimpiadi di Londra nei 1.500
e nuovo testimonial Hoka. Sopra e sotto
le due anime del brand: trail e road
A CURA DI BENEDETTO SIRONI
Un atleta - e che atleta - che corre in pista con le Hoka ai piedi. Un’immagine impensabile solo fino a pochi mesi fa e che
ora invece apre addirittura il catalogo SS
2015 del brand francese, nato nel 2009 e
divenuto in pochi anni un vero e proprio
fenomeno nel trail running e non solo.
Tanto da essere stato acquisito nel 2013 da
Deckers (proprietario tra gli altri di Teva).
Con numeri che iniziano a diventare davvero importanti: 40mila paia vendute in Italia
nel 2013, 60mila in Francia e addirittura
500mila negli USA. A proposito: proprio
dagli States arriva l’atleta in questione, che
non a caso abbiamo messo in apertura di
questo articolo. Stiamo parlando di Leo
Manzano, medaglia d’argento alle ultime
Olimpiadi di Londra nei 1.500 e fresco vincitore dei Campionati statunitensi di specialità. Un’immagine che ben rappresenta
la versatilità di un marchio che, dopo essersi consolidato in poco tempo nel trail, ha
subito rivolto il suo sguardo anche all’altra
faccia del mercato, più grande, ricca e trasversale: quella del road running.
13 luglio). Ecco cosa abbiamo captato da
questo sempre interessante incontro.
UNA STRADA IN DISCESA
Dal primo e unico modello in collezione nel 2009 Hoka ne ha fatta di strada,
diventando uno dei marchi di riferimento,
in particolare nelle lunghe distanze o per
l’allenamento. Già, la “strada” come dicevamo: contro tutte le aspettative Hoka ha
saputo sorprendere anche qui e oggi alcuni
modelli sono molto apprezzati dai maratoneti, in particolare per gli allenamenti. Le
tecnologie esclusive e il grande cushioning
permettono infatti di allenarsi di più senza
incorrere in problemi alle articolazioni. La
R-MAT è un nuovo materiale da
intersuola con rimbalzo superiore,
maggiore resistenza e grip eccellente
della suola esterna, anche su superfici
bagnate. Offre inoltre grande
resistenza alla rottura, stabilità di
fondo e lunga durata
La forma ad “H” della suola
è caratterizzata da un’ampia
piattaforma per la parte centrale del
piede che offre la massima stabilità.
La forma a “K” garantisce una guida
dinamica grazie a una resistente
parete interna
DOPO AVER CONVINTO
MOLTI DEI VANTAGGI
DELL’OVERSIZING NEGLI ANNI
DELLA PIENA ESPLOSIONE
DEL BAREFOOT, IL MARCHIO
HA SAPUTO RINNOVARSI
A OGNI COLLEZIONE. DAL
TRAIL RUNNING ALLA
STRADA E ORA ADDIRITTURA
ALL’ESCURSIONISMO. ANCHE
SE LA CORSA, IN TUTTE LE
SUE FORME, RIMANE IL SUO
TERRENO PREFERITO. TANTO
DA ARRIVARE “SUL TARTAN”.
l’exploit e il cambio di paradigma che l’azienda ha saputo lanciare nel mercato del
trail running anche a un settore più maturo e tradizionale come questo. Un’idea del
tutto in linea con quello che è stato forse il
maggior trend del mercato outdoor presentato in fiera, lanciata in realtà già da alcuni
anni: la nascita di un nuovo “frequentatore
tipo della montagna”, lo speed hiker, colui
che cammina in montagna con un atteggiamento sportivo, a ritmo sostenuto, con uno
zaino finalmente più adeguato alle scarne
necessità di una/mezza giornata a caccia di
sentieri in montagna. D’altronde i concetti
alla base di Hoka, intersuola leggerissima
a dare grande protezione dagli impatti ma
Tre delle principali novità Hoka per il 2015. Da sinistra Mafate Speed, Conquest e Valor
gamma road ora conta su ben sette modelli, di cui tre inediti per la stagione 2015:
Valor, Conquest e Huaka (alla cui versione invernale abbiamo dedicato non a caso
la scarpa del mese sull’ultimo numero di
Running Magazine).
UN PASSO INDIETRO E UNO AVANTI
Sage Canaday,
forte maratoneta
e nuovo
testimonial Hoka
NUMERO 7/8 - 2014
Alberto Penne con la sua Abc Distribution distribuisce Hoka in Italia dal 2010
e ha avuto il merito di credere tra i primi nelle sue potenzialità. Vi avevamo del
resto già parlato della sua realtà allargando lo sguardo anche agli altri marchi che
distribuisce (vedi Running Magazine 6 2013): i “fantastici 4” come li chiama lui,
tutti accuratamente selezionati per il loro
focus sull’innovazione e per l’essere ben
riconoscibili sul mercato (oltre a Hoka,
inov-8, Skins e Mio). Da quell’intervista
ci eravamo lasciati con molte info in più
su questo curioso marchio francese, nato
da un’idea venuta a un atleta proveniente dall’altro capo del mondo durante una
gara italiana, ben lontana dalle Alpi: la
tappa finale dell’X-Adventure in Sicilia,
sull’Etna. Alberto ci aveva parlato di come
la nascita di questo marchio provenisse
anche dal know how di Jean Luc Diard,
ex ceo di Salomon e con importanti ruoli
anche in Tecnica Group. Entrambi li abbiamo ritrovati pieni di energia ed entusiasmo presso il visitatissimo stand Hoka
all’ultima edizione della fiera Outdoor
2014 di Friedrichshafen, in Germania (10-
TRAIL RUNNING: ORA ANCHE VIBRAM
Per quanto riguarda il trail running l’altra
grande novità è rappresentata dall’adozione
di suole Vibram sul modello maschile Rapa
Nui 2STrail (il più venduto lo scorso anno)
e su quello femminile Kailua 2S Trail.
Grande novità anche per suola e intersuola
della Mafate, rinominata Speed,
che uniscono la tradizionale Eva
a cellula chiusa al sistema R-Mat
(esclusiva Hoka, vedi info a sinistra). Quest’ultima, a parere di
Alberto, dopo gli ulteriori perfezionamenti, tornerà a essere
il modello di punta per questa
stagione.
ORE PURE HIKING
Tra le novità 2015 ecco anche
una mini-linea hiking che, per
dirla con le parole di Alberto, “rivoluzionerà il concetto di escursionismo per i prossimi anni”.
L’obiettivo è riuscire a ripetere e
9
morbida al tempo stesso in modo da assecondare le asperità del terreno e “abbracciarle” per garantire un’ottimo grip, sono
perfettamente in linea con le aspettative
di questo “nuovo utente” della montagna.
Tor Leather è il nome del modello Hoka in
questione declinato poi nelle versione low
e mid, quest’ultimo per una maggiore trattenuta della caviglia.
LINEA ZAINI E ABBIGLIAMENTO
Dopo questa repentina ma interessante digressione per una rivista che parla di
running, da sottolineare anche la crescita
della gamma accessori e abbigliamento. Sul primo fronte ottimo
il ricontro della linea zaini, già
presentata a Ispo e arricchita da
nuovi colori, che ha riscosso un
grosso favore del pubblico e che
è andata esaurita molto presto.
Anche qui, come per le scarpe, i
colori sgargianti e il design originale hanno saputo colpire i gusti
dei clienti. Grande novità invece
per l’abbigliamento, con proposte specifiche per uomo e donna, per un total look che sia a
disposizione non solo degli atleti
Hoka ma anche dei suoi sempre
più numerosi clienti finali.
DISTRIBUITO DA // Abc Distribution / 0463.422401 / [email protected]
RUNNING MAGAZINE
EVENTI
Impresa sfumata di pochi
secondi per il Team Enduro.
Onore a: Iazaldir ‘Iaza’
Feitoza, Holly Rush, Genis
Zapater, Sissi Cussot, Gert
Theunis, Lukas Naegele,
Megan Kimmel
IL 21 GIUGNO ASICS
HA MESSO ALLA PROVA ALCUNI
DEI SUOI MIGLIORI ATLETI
IN UNA EMOZIONANTE SFIDA
NUMERO 7/8 - 2014
Staffetta contro il sole
OUTRUN THE SUN È STATO UN EVENTO MAI TENTATO PRIMA: NEL GIORNO DEL SOLSTIZIO D’ESTATE DUE TEAM HANNO CORSO
ATTORNO AL MONTE BIANCO CON IL SOLO OBIETTIVO DI TORNARE A CHAMONIX PRIMA DEL TRAMONTO. IMPRESA RIUSCITA
PER I QUATTRO SPECIALISTI ULTRA RUNNER E SFUMATA DI POCHI SECONDI PER LA FORMAZIONE ENDURO.
• DAVIDE CORROCHER
C’eravamo lasciati con un bel punto interrogativo nella testa. Ce l’avrebbero fatta gli
atleti selezionati da ASICS a battere il sole?
Perché nonostante lo spiegamento di forze
presentato per l’occasione fosse di grande
valore, Outrun the Sun era una sfida inedita
e senza dubbio suggestiva: correre attorno al
Monte Bianco partendo al sorgere delle prime
luci e compiere il giro rientrando a Chamonix prima del tramonto. Un percorso di 152
km che attraversa gli ambienti più vari, dallo
sterrato dei sentieri montani all’asfalto dei
tragitti più urbani. 9.500 metri di dislivello
positivo in una lunghissima serie di saliscendi
fra gli stati di Francia, Italia e Svizzera. Tutto
questo è stato in sintesi l’evento programmato
dall’azienda con sede a Kobe per il 21 giugno
scorso, in coincidenza del solstizio d’estate.
Due staffette sono state formate per tentare
di portare a termine l’impresa entro la durata
di 15 ore, 3 minuti e 37 secondi prevista per
il giorno più lungo dell’anno: la prima composta da quattro ultra runner e la seconda da
sette specialisti di varie discipline endurance.
LA CRONACA DELLA GARA - Alle 05,42 il giapponese Kota Araki, rappresentante del Team
Ultra Trail è partito da Chamonix assieme
al brasiliano Iazaldir ‘Iaza’ Feitoza del Team
Enduro. Fino alla salita del Col du Voza la
coppia ha mantenuto lo stesso ritmo, poi il
trail runner nipponico ha accelerato la propria andatura riuscendo a passare il testimone
al suo compagno Xavier Thevenard tre minuti
in anticipo sul tempo previsto. Il suo rivale
si è invece presentato al checkpoint con un
ritardo di 23 minuti ed, esausto, si è dato il
XAVIER THEVENARD - “Sono molto soddisfatto della mia prestazione e
far parte di un team che ha battuto il sole correndo intorno al magnifico
Monte Bianco è incredibile. Sicuramente è stato un grandissimo
allenamento per partecipare all’UTMB 2014”
cambio con la britannica Holly Rush. Sia la
prova di Thevenard sia quella della maratoneta britannica sono state particolarmente veloci, su un tracciato che si è arrampicato fino
ai 2.500 m dell’innevato Col Du Bonhomme
e di lì ha proposto una discesa molto tecnica
sull’altro versante. Il terzo membro del Team
Enduro a partire è stato Genis Zapater, mentre il francese del Team Ultra ha proseguito
fino a Courmayeur prima di incontrare lo svedese Jonas Buud e consegnargli un vantaggio
sul sole di ben 45 minuti.
polata in una recinzione e ha deciso di fermarsi per liberare l’animale. Cinque minuti gli
sono occorsi per l’operazione, dopodiché ha
raggiunto Sissi Cussot a Courmayeur. L’atleta
transalpina è stata messa a dura prova da un
lungo tratto di salita di 14,6 km e ad Arnuva
si è data il cambio con Gert Theunis. Nel frattempo, Buud saliva verso Bertone con un vantaggio sul sole di 20 minuti e a Champeix ha
ceduto a Thomas Lorblanchet l’onore e l’onere
di concludere la staffetta del Team Ultra. Un
tratto molto tecnico mancava invece al road
runner belga prima di arrivare alla cittadina
francese e cambiarsi con Lukas Naegele, che
dunque è partito con un leggero svantaggio sul
tempo previsto e ha affrontato la dura salita
verso Bovine tentando di recuperare terreno.
FUORI PROGRAMMA SENZA RIMPIANTI - Uno dei
tanti momenti emozionanti della giornata è
stato quando il ventiduenne catalano Zapater,
ha incontrato una capra di montagna intrap-
KOTA ARAKI - “Quando ho iniziato a praticare il trail nella squadra militare
giapponese non avrei mai pensato che avrei corso attorno al Monte Bianco
assieme ad alcuni dei migliori atleti del mondo per battere il sole. Al termine
del mio tratto ero esausto, ho dato tutto ma la folla mi ha fornito quell’energia
in più per sprintare ancora fino alla fine”
JONAS BUUD - “Quando ho preso il testimone da Xavier eravamo in
un’ottima posizione, ed ero molto determinato a mantenere il nostro
vantaggio. Aver completato per la prima volta al mondo questa sfida,
resterà per me un ricordo indelebile”
THOMAS LORBLANCHET - “Sono contento di essere riuscito insieme ai
miei compagni a terminare un’impresa finora unica. Dopo la ricognizione
di prova, Xavier e io abbiamo preso la decisione di scambiarci i tratti che
avremmo dovuto correre: si è rivelata una grande decisione! Kota ci ha
garantito un ottimo inizio, Xavier ha corso in modo incredibile e Jonas è
stato molto forte, perché ha gareggiato nelle ore più calde del giorno: una
grande prestazione di squadra”
10
MINUTI CONTATI - La sfida per il Team Ultra si è
conclusa con successo, dopo che Lorblanchet
ha raggiunto il traguardo fermando il tempo
a 15 ore, 3 minuti e 37 secondi. Partendo
da Trient alle 19,36, dopo la performance di
Naegele, Megan Kimmel ha spinto al massimo completando con rapidità il tragitto che
collega Col de Balme, Argentiere e infine
Chamonix. Pur spinta da una folla di più di
500 appassionati, la trail runner americana
non è riuscita a portare a termine un’impresa
che ormai sembrava impossibile per appena
33 secondi. Al termine di questo giorno emozionante, il direttore di gara Laurent Ardito
ha commentato positivamente le due prestazioni delle formazioni sfidanti: “Sono molto
orgoglioso di tutti questi incredibili atleti.
Sono riusciti a formare due team straordinari e fare un grande lavoro di squadra. Chi
ha vinto sa di aver affrontato una sfida mai
tentata prima e ci sono stati tanti momenti
sportivi e umani davvero speciali: le lacrime
di Iaza, la gioia di Genis per aver salvato un
animale ferito o la prestazione di Xavier che
ha corso con un tempo molto più veloce rispetto a quello registrato in allenamento”. A
queste parole si aggiungono quelle di Michael Price, direttore marketing ASICS Europe:
“Abbiamo impiegato 18 mesi per organizzare
ASICS Outrun the Sun: vedere una delle
due squadre battere il sole e l’altra venire superata per soli 33 secondi è semplicemente
incredibile. Quando abbiamo pensato a questa sfida, volevamo puntare
l’obiettivo sullo sport del
trail running, e le grandi
storie e successi atletici che
abbiamo visto oggi hanno
fatto sì che si ottenesse questo risultato”.
RUNNING MAGAZINE
TREND
È UNA TENDENZA GIOVANE QUELLA
DEL RUNNING IN NOTTURNA,
MA I NUMERI DEI PARTECIPANTI
SONO SEMPRE PIÙ IMPORTANTI
NUMERO 7/8 - 2014
CORRERE SOTTO LE STELLE
Le strade della città illuminate dal cielo stellato, dai lampioni, dai riflessi, dai colori delle magliette degli atleti e dalle
frontali che tracciano un fiume di energia in costante crescita. Sono sempre di più gli eventi proposti in versione by night:
un modo diverso per stare insieme, divertirsi e magari sostenere anche iniziative solidali.
CORRITREVISO, LA STORICA 10 KM
ANCORA AL VIA DOPO IL TRAMONTO
Da 25 anni la classica di Piazza dei Signori
è un appuntamento immancabile per molti
appassionati, ma è soltanto dal 2013 che la gara
si tiene in notturna. Anche lo scorso 27 giugno
la CorriTreviso è tornata a movimentare le vie del
capoluogo veneto. 10 km, al termine dei quali il
vincitore fra gli uomini è stato Ruggero Pertile,
mentre fra le donne è stata Michela Zanatta. Fra
le curiosità di giornata, ad aggiudicarsi l’alloro
per la categoria “Over 45” è stato il marocchino
Abdelaziz Mahjoubi, l’uomo che nel 1998 aveva
stupito tutti imponendosi addirittura su due atleti
del calibro di Francesco Panetta e Alessandro
Lambruschini. Il programma della manifestazione
ha anche proposto la CorriTreviso Kids, alla quale
hanno partecipato circa 80 giovanissimi under
16. In totale sono stati 760 gli iscritti alle gare
assolute e master, record di sempre.
DAL CASTELLO SFORZESCO E DAL WEB,
ENERGIZER NIGHTRUN SOSTIENE UNICEF
Il 14 giugno scorso era tutto pronto per un nuovo
appuntamento
all’ombra (si fa
per dire, visto
che lo start della
gara era previsto
alle 22) del Castello Sforzesco.
Poi, causa maltempo, l’edizione 2014 dell’Energizer Nightrun for Unicef è stata rinviata.
La nuova data scelta per lo svolgimento della
corsa nata per sostenere il progetto solidale
di Unicef “100% Vacciniamoli tutti” è così
diventata il 18 luglio. Il villaggio come sempre
è stato allestito all’Arena Civica, dove anche
R101 ha contribuito alla perfetta riuscita della
manifestazione grazie all’animazione del suo
staff. Confermata la partnership tecnica con
Mizuno. Il percorso è partito invece da Viale
Malta all’interno del Parco Sempione. Circa
7mila runner si sono dati appuntamento per
l’occasione. Lo svolgimento è stato preceduto
dalla “raccolta punti” anche sui social network
di chi ha voluto prepararsi al meglio all’appuntamento. Grazie alla realizzazione della speciale
app Energizer Nightrun gli utenti hanno potuto
fare il pieno di “carica”: a ogni chilometro di
allenamento corrispondono dei punti che sono
stati trasformati dal title sponsor dell’evento in
una donazione per Unicef (l’iniziativa continua
anche ora in vista del 2015).
www.nightrun.it
NO MAN ALLOWED...
A SETTEMBRE TORNA MIDNIGHT RUN
PER ANLAIDS LOMBARDIA
Una doppia occasione per
sostenere il progetto di Anlaids
Lombardia attraverso una corsa
in notturna fra i sentieri di Parco
Sempione e le vie del centro di
Milano. Un primo appuntamento
c’è già stato lo scorso 9 maggio,
mentre il secondo è in calendario il 19 settembre sul finire dell’estate. Midnight Run è la corsa non
competitiva organizzata dall’associazione MenteCorpo e supportata
fra gli altri da Puma, Racer, Coca Cola HBC, Wellpharma e Fantastik.it.
Due le modalità previste: un percorso da 3 km e uno da 6 km. E a tutti
coloro che decidono di allungare la propria gara di altri 3 km viene donata una maglietta realizzata da Guess appositamente per la serata.
Per chi vuole è anche possibile personalizzare il proprio pettorale al
costo aggiuntivo di 1 euro che sarà anch’esso destinato al progetto
“0 trasmissioni” di Anlaids. Per la prima data sono stati oltre 2.400
i partecipanti. Un’estrazione a premi finale ha messo in palio due
biglietti di ingresso all’inaugurazione della Mostra Mercato Convivio e
un outfit di abbigliamento tecnico Puma.
BEL RITORNO DI ASICS ALLA “MEZZA”
AL CHIARO DI LUNA SULLA LAGUNA
Il tramonto sulla Laguna ha un fascino irresistibile e da quattro anni
fa da cornice a una delle più belle
mezze maratone d’Italia e non
solo. Grazie anche alla rinnovata
partnership con ASICS, lo scorso
24 maggio la Moonlight Half
Marathon è stata un successo con
oltre 3mila runner all’arrivo. Primo
ad arrivare al traguardo è stato il
kenyano Hosea Kimeli Kisorio,
mentre fra le donne il gradino più
alto del podio è andato alla sua
connazionale Hellen Jepkurgat.
Soddisfazione al termine per il presidente del Venicemarathon Club
Pietro Rosa Salva: “Sono contento
BERGAMO, COMO, MONZA E ROMA,
PUMA IN “ROSA” ALLA STRAWOMAN
Anche quest’anno la “Notte bianca dello Sport” di Bergamo è stata assai
movimentata. Circa 5mila donne infatti si sono date appuntamento nella
città orobica per correre la marcia in rosa non competitiva partita dal
“Sentierone”. Il via della manifestazione patrocinata dal Comune di Bergamo e supportata da Puma è stato dato alle 21 dello scorso 14 giugno. Il
marchio del felino ha regalato a tutte le partecipanti il classico run pack
da gara contenuto nella “clever little bag” ecosostenibile e ha premiato
le vincitrici con una selezione di prodotti della collezione performance
primavera/estate 2014. Oltre che un’occasione per divertirsi, muoversi
e ballare, l’iniziativa è stata un modo per raccogliere fondi a favore di
alcune Onlus locali. A seguire questa prima tappa, la StraWoman è stata
riproposta il 19 Luglio a Como e tornerà il 21 settembre a Monza e il 22
novembre a Roma.
ANCHE VALERIA STRANEO
ALLA NIKE WE OWN THE NIGHT
di poter dire che la 4a Moonlight
Half Marathon è stata un’edizione
particolarmente fortunata anche
per un clima pressoché perfetto ed
è ormai entrata di diritto tra le grandi classiche del settore. Abbiamo
assistito a risultati importanti sia
per qualità sia per quantità, che
hanno reso ancora più memorabile questa gara grazie anche a
un pubblico meraviglioso che ha
gremito piazza Mazzini per tutta la
sera. Grazie ancora una volta alle
amministrazioni comunali di Jesolo
e Cavallino Treporti e ai nostri partner che ci permettono di costruire
questa bella festa”.
Lo scorso 30 maggio sono state più di 7.500
le donne che alla seconda edizione della Nike
We Own The Night hanno corso per i luoghi
storici di quella tanto chiacchierata Milano
by Night. La cantante Emma Marrone, la modella Fiammetta Cicogna e le testimonial del
marchio con il baffo Valeria Straneo e Anna
Incerti hanno guidato le runner lungo i 10 km
che da piazza Gae Aulenti portano a Piazza
Mercanti, passando per piazza Duomo, l’Arena Civica e il teatro La Scala. Ad attendere le
numerose appassionate all’arrivo, un concerto
di musica classica, mentre dj set e musica
dal vivo hanno animato l’after party sempre
in piazza Gae Aulenti. Valeria Straneo ha
commentato: “We Own The Night di Milano
mi ha regalato qualcosa di veramente esclusivo e unico. Una notte in cui mi sono sentita
una vincente nello stile oltre che nella corsa”.
Alle sue parole si sono aggiunte quelle di
Fiammetta: “Energia, passione, divertimento e
sport: tutto in una notte. Il primo anno è stato
stupendo ma oggi è stata una notte incredibile per 7.500 donne. L’anno scorso è stata una
run, quest’anno è diventato un movimento”.
RUNNING IN NOTTURNA: TRE NUOVI MODELLI DI LAMPADE FRONTALI PER LA STAGIONE SS 2015
LED LENSER // NEO
PETZL // MIO RXP
PRINCETON TEC // SYNC
Dal peso minimo e dalla
grande potenza luminosa, questa frontale è
proposta in cinque varianti colori al neon: un vero
precursore che assicura divertimento e segue
l’attuale moda sportiva. Dal design compatto e
leggero, è perfetta specialmente per chi pratica
running e trail. L’alloggiamento e la forma sono
disegnati per assecondare l’anatomia umana e
adeguarsi perfettamente alla fronte e alla parte
posteriore della testa. Funziona con tre batterie
AAA 1,5 V ed è dotata di protezione dagli schizzi
d’acqua (IPX4). Peso: 54 gr. Potenza: 90 lumen.
Lampada frontale multifunzione, pensata per chi pratica attività outdoor
di endurance e ha bisogno di elevata potenza
di luce. Grazie alla ripartizione equilibrata del
peso sulla testa garantisce comfort di vestibilità
eccellente. Il diffusore quadrangolare mobile
consente di passare rapidamente da un fascio
luminoso ampio, per la visione di prossimità, a
uno focalizzato, per una copertura più lontana. È
dotata di tecnologia Standard Lighting e di una
funzione Boost per un accesso temporaneo alla
massima potenza. Peso: 175 gr.
Questo modello dispone di
ben 90 lumen di potenza e può durare fino a 150 ore. La manopola di
accensione rende semplice l’utilizzo delle quattro
modalità disponibili. Il raggio ampio consente di
illuminare un area vicina fino a 31 m. Quello più
lungo permette di fare luce fino a 58 m, mentre la
modalità dual beam unisce la distanza del primo
all’utilità del secondo. Infine è presente anche la
funzione con luce rossa, per preservare la vista
adattata alla notte a per mantenere un basso profilo. Peso: 83 gr con batterie. Potenza: 90 lumen.
INFO // 011.2732500 / [email protected]
INFO // 075.691193 / [email protected]
INFO // 030.9670918 / [email protected]
13
SCARPA DEL MESE
// DYNAFIT FELINE SUPERLIGHT
informazioni di base //
PER / Uomo e Donna
COLLEZIONE / SS 2015
DISCIPLINA / Trail running, skyrunning
TARGET / Calzatura dedicata agli atleti più evoluti, che
vogliono una grande reattività, precisione e sensibilità a ogni
passo, su qualunque superficie alpina, dalla roccia al fango.
I TRE PUNTI DI FORZA /
1 / Effetto fasciante e comfort attorno al piede grazie alla
tecnologia SensitiveFit, che favorisce un movimento naturale
2 / L’intersuola con tecnologia Multipad è in grado di adattarsi in
modo dinamico alle asperità del terreno
3 / La suola con tecnologia Vibram Mapping Compound
garantisce aderenza eccellente anche sulle superfici bagnate e
scivolose
PESO / Uomo 290 gr (nella misura 8 UK), donna 250 gr (nella
misura 5 UK)
DIFFERENZIALE / 8 mm
MISURE / Uomo 6-12. 13 UK, Donna 3-9 UK
COLORI / Uomo: firebrick / uppercut, sparta blue / uppercut,
firebrick / silver;
Donna: fiji / silvretta, black / trojan
PREZZO CONSIGLIATO ALLA VENDITA /
140 euro
TOMAIA //
Fabbricata in nylon traforato è molto traspirante. Caratterizzata dalla costruzione SensitiveFit, offre una calzata precisa
e un buon sostegno. È ideale per chi cerca una calzatura in
grado di favorire un movimento naturale e migliorare il coordinamento muscolare, equilibrio e controllo
ALLACCIATURA //
Invisible lacing con ghetta elasticizzata, per proteggere i lacci da
abrasioni accidentali sulle rocce
ed evitare che sassi e foglie entrino nella scarpa
PUNTALE //
Ballistic Bumper agisce riducendo
gli impatti accidentali sulle dita e
sull’avampiede. La scarpa inoltre
assicura una maggiore durata grazie alla maggiore resistenza
PLANTARE //
Ortholite per offrire comfort immediato a
ogni piede e una sensazione avvolgente.
Garantisce inoltre un’ammortizzazione superiore abbinata a una eccellente memoria
di forma, grande leggerezza e traspirazione
CoLORI //
Donna
Uomo
sparta blue / uppercut
firebrick / silver
firebrick / uppercut
14
black / trojan
fiji / silvretta
info Marketing
MATERIALE POP DEDICATO /
Sarà disponibile un espositore
da mensola o banco che
darà alla scarpa un look
più aggressivo e metterà in
particolare evidenza la suola.
INFO MARKETING /
Per l’estate 2015 il marketing
Dynafit si concentrerà ancora
di più sul mondo race, con lo
sviluppo di un’area dedicata;
una sorta di divisione
deputata allo sviluppo di
materiali, scouting di atleti e
coordinamento degli stessi
a livello internazionale, con
l’80% del focus rivolto all’Italia.
ATTIVITÀ CON I DEALER /
Sarà organizzato un ciclo
di formazione dedicato ai
negozianti, con test prodotto
specifici e supporto a eventi
locali organizzati dai dealer.
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8- 2014
i feedback dell’atleta //
Stefano Trisconi
Classe 1974, di professione responsabile
manutenzione all’Ipercoop di Gravellona Toce.
Nel tempo libero coltiva la sua vera passione, il trail
running. Quest’anno ha vinto “Le Porte di Pietra”,
gara ligure di 71 km e 4.000 m di dislivello
e si è classificato secondo al Trail del Monte Soglio
in Piemonte. Il prossimo appuntamento per lui
sarà l’Ultra Trail du Mont Blanc 2014.
Distanza preferita: 50-70 km
Training settimanale: 300 km, 100 km in periodo
di scarico
INTERSUOLA //
La sagomatura Multipad Midsole
si adatta in modo dinamico alle
asperità dei terreni alpini, per
una tenuta precisa, affidabile e
controllata, e una trasmissione
ottimale della potenza
Stefano ha avuto modo di testare in esclusiva la
nuova Feline Superlight:
“È un’ottima scarpa, adatta ad atleti
leggeri visto il peso da vertical/sky
race anche se sono convinto che possa
rispondere bene anche su gare un po’
più lunghe, 50/60 km”.
Ha amato sin da subito i colori accesi della scarpa e
ha notato alcuni cambiamenti importanti rispetto al
precedente modello:
“È sicuramente molto più morbida nella
zona anteriore e ammortizzata nella
zona del tallone, bella reattiva sui cambi
di direzione e traversi, il sistema di
allacciatura è veloce e intuitivo”.
SUOLA //
Vibram Mapping Compound:
battistrada con mescole e disegni differenziati in base alle
funzioni che andranno a svolgere (maggior stabilità laterale: gomma dura e tasselli
più ampi sull’avampiede esterno; massimo
grip anche su roccia bagnata e scivolosa e
maggiore ammortizzazione: mescola morbida sulla zona centrale dell’avampiede; maggiore durata e aderenza: mescola di media
durezza sulla punta e sulla zona posteriore)
Durante la fase di test Stefano si è trovato
immediatamente a proprio agio:
“Le cuciture interne non danno nessun
fastidio e il fit avvolgente contribuisce ad
aumentare la sensazione di comfort”.
15
REPORTAGE
DA OVEST A EST DEGLI
STATI UNITI, QUASI 5MILA
CHILOMETRI DA FARE IN BICI
IN UNA SOLA TAPPA:
È QUESTA UNA DELLE GARE
PIÙ EMOZIONANTI E DURE
AL MONDO. IL RUNNER E BIKER
PIEMONTESE È TORNATO PER
LA QUINTA VOLTA SU QUESTO
LUNGO PERCORSO CHE
SEPARA LA CALIFORNIA DAL
MARYLAND. AL SUO FIANCO
GLI AMICI DI SEMPRE, FRA CUI
IL NOSTRO DINO BONELLI.
• TESTO DINO BONELLI
• FOTO ALESS. BELTRAME E DINO BONELLI
Nico Valsesia è un extreme runner e un
ultrabiker. Uno di quelli che sa cos’è la fatica, anche se il suo motto recita “la fatica
non esiste”. Quando Nico mi ha chiesto se
avessi voluto seguirlo di nuovo, in veste di
fotografo, nella sua ennesima avventura alla
RAAM, ci ho messo meno di un secondo
a rispondere. Certe occasioni non bisogna
perderle. E poi, dopo averlo accompagnato
nella sua quarta prova, quella che nel 2011
lo aveva visto quinto assoluto all’arrivo, ero
rimasto in credito con la gara stessa di alcune curiosità. La RAAM, Race Across America, è la gara più massacrante del pianeta:
3.020 miglia, ovvero 4.859 km, dalla costa
pacifica a quella atlantica, dalla California
al Maryland, da fare in bici, in una sola
tappa. Una ultra da organizzare nei minimi
dettagli, pianificando allenamenti specifici
e mettendo insieme un team di supporto
che oltre a essere tecnico sia anche intraprendente e propenso all’avventura. Da
amante dello sport in generale, da praticante ciclista e da runner di resistenza, dopo
la mia prima esperienza alla RAAM sulla
media-car, mi sono riproposto di provare
almeno in parte alcune delle sensazioni che
Nico avrebbe incontrato strada facendo.
Ho voluto condividerne le insidie, capire
un po’ di più. Per ragioni logistiche non
ALLA LEGGENDARIA RAAM ABBIAMO CORSO
PER QUALCHE TRATTO A FIANCO
DI NICO VALSESIA, IN SELLA ALLA SUA BICI
ALLA RICERCA DI UN NUOVO RECORD
RAAM 2014:
DI CORSA CON NICO
bere sempre e bere bene, ovvero sorseggiare frequentemente senza esagerate nella
quantità di liquido assunto. La strada è un
saliscendi continuo. La temperatura è alta
ma non altissima: 38 gradi. Ci viene detto
che nei giorni precedenti era molto più alta.
Nico, galvanizzato dal maestoso paesaggio
che lo avvolge, nonostante abbia già 1.150
km nelle gambe, reagisce bene al clima arido e pedala con la sua innata leggerezza.
Una buona mezz’ora dopo il suo transito,
io accuso molto di più il caldo, che nel caso
del ciclista è parzialmente attenuato dal vento che viene incontro. Dallo stesso inferno
Nico era appena uscito nella depressione californiana e nella seguente regione stepposa
dell’Arizona del sud. Poi lo avrebbe rivissuto tra Colorado e Kansas. Un inferno che
inasprisce ulteriormente una gara già dura
di suo per il lungo chilometraggio.
ho potuto portare con me la bici e dunque
ho scelto la corsa. Volevo fare esperienza
di cosa significhi faticare per ore nel caldo
torrido dell’Arizona, nell’aria rarefatta delle montagne del Colorado e nell’infinita
monotonia dei lunghi rettilinei del Kansas.
Un test assolutamente non scientifico, ma
di sana curiosità. Un’appendice diversa da
aggiungere alla routine giornaliera in cui ci
s’immerge alla RAAM. Così, indossati canotta, pantaloncini e scarpette, ho mosso
le mie gambe là dove le ruote di Nico tracciavano la sua gara.
NELLA VALLE DELL’INFERNO - Monument Valley, Arizona prima e Utah poi. Un sole forte
riscalda un asfalto grigio e irregolare, crepato dal tempo e ricucito con catrame liquido,
consolidato, nero. Lo stesso sole, ormai calante, arrossisce le granitiche torri che fanno di questo parco nazionale uno dei posti
più belli del mondo. La mia corsa è blanda
ma sudo tantissimo. L’aria è secca e la gola
s’inaridisce fin dai primi passi. Bere tanto,
LA “CIMA COPPI” DELLA RAAM - Wolf Creek
Pass, la Cima Coppi della RAAM, 10.856
piedi sul livello del mare, 3.300 m (il pas-
16
so dello Stelvio, per intenderci, è a quota
2.757 m). Una salita, nella sua parte più
interessante, di 13 km con pendenza media
del 7%. Io inizio a correre un paio di miglia
prima di questo punto e anticipo l’arrivo di
Nico, in modo da farmi affiancare verso la
sommità. Fatti gli unici due lunghi tornanti
che arrampicano dolci la montagna, vedo in
basso la sagoma del nostro eroe avvicinarsi
“al piccolo trotto”, sempre seguito dall’ammiraglia rossa che lo assiste giorno e notte.
L’aria, che oltre a essere rarefatta è anche
inaspettatamente fredda, entra nei polmoni e sembra volerli tagliare in due. In un
panorama assolutamente alpino, le conifere, che prima punteggiavano rade i verdi
pascoli, ora s’impadroniscono del sipario e
puntano il cielo terso. Rallento leggermente
la mia falcata già corta di suo, riprendo un
po’ di fiato e mi faccio raggiungere da Nico.
Anticipato dalla sua ombra mi affianca sorridente, stupito di vedermi correre sul suo
percorso. Non gli avevo detto gli intenti di
questo mio progetto. Io col fiatone e lui sen-
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8 - 2014
za, chiacchieriamo affiancati per un paio di
chilometri, poi estraggo dal marsupio la mia
inseparabile Canon Power Shot e ci facciamo un selfie. Le sue gambe segnate dagli oltre 1.500 km percorsi dalla partenza, girano
a meraviglia, la sua faccia è incredibilmente
fresca e rilassata e la sua voce decisa e scherzosa. Usando gli stessi gel energetici, me ne
chiede uno per non disturbare l’ammiraglia
che nel frattempo ci ha superati e lo aspetta sulla cima alla salita. Il suo passo gara,
decisamente più veloce del mio, mi costringe ad aumentare il ritmo. Fatico ma non
mollo. So quanto può valere una distrazione mentale per un atleta che cavalca la sua
bici per ore e ore senza nessuno di fianco,
ammiraglia esclusa. Raggiunta la sommità il
mio amico si ferma per rivestirsi in ottica
discesa. Io mi fermo ansimante a strecciare
i miei poveri muscoli, indolenziti più dalla posizione statica imposta dalle tante ore
la corsa è troppo lenta per rilevare questo
dato, quindi corro per il piacere di farlo e
poi ne subisco la tediosità direttamente con
la media-car. Nico sa dalle passate esperienze che questo è il tratto che soffre di più,
fisicamente e mentalmente. Una consapevolezza che ha aumentato lo stress psicologico, anche se imperterrito tira dritto su
una strada senza curve. Il contachilometri
delle sue gambe ne misura oltre 2.000 percorsi e l’ipotetica linea di metà RAAM è vicina. Il sorriso, talvolta nascosto da smorfie
di sfinimento, è sempre quello di chi ama
la vita e quello che fa, anche quando soffre.
E la sofferenza, quella profonda ormai penetrata nei muscoli e nelle ossa, nei nervi
e nella testa, si legge tutta nei suoi occhi
azzurri che a volte sembrano persi in un’altra dimensione. Una dimensione sovrumana. Dall’ammiraglia provano ad alleviare
la monotonia di questi spazi infiniti con
di auto che da questa breve corsa. Poi lui
riparte, lasciandosi alle spalle anche questa
grossa prova nella prova. Un ostacolo che
sommato ad altri simili e ad altri minori per
quota ma con maggiori pendenze, porta il
dislivello positivo totale della RAAM a oltre
40.000 m.
IL LUNGO, PIATTO KANSAS - Kansas, temutissimo Kansas, noiosissimo Kansas. Un rettilineo unico, o quasi, che da Trinidad, per la
verità ancora abbondantemente in Colorado, arriva fino a Montezuma, nel bel mezzo
dello stato più centrale degli Usa. 400 km
di piatto assoluto, suddiviso tra zone desertiche e infinite coltivazioni di grano: il
tutto condito da temperature infernali che
rendono l’asfalto incandescente e ne creano l’effetto Morgana che allaga l’orizzonte
grigio. Con il mio curiosare vorrei testare
la monotonia di strade così infinite, ma
17
una grande varietà di musica emessa dalla
tromba direzionale montata sul tettino e
ad alleggerire il calore spruzzandogli addosso acqua vaporizzata. Forse solo palliativi,
comunque benaccetti. Anche se il Kansas
rimane, e non solo per Nico, il noiosissimo
Kansas di sempre.
Nico conclude questa sua quinta RAAM in
un crescendo, che lo porta a passare diversi
altri concorrenti che fino al Kansas gli erano davanti. Finisce al terzo posto assoluto,
con nuovo record personale di 9 giorni,
12 ore e 44 minuti. Nico è uno sportivo
eccezionale, di rara concretezza e correttezza. Lo conosco da anni e ogni volta che lo
frequento con un po’ di costanza, la consapevolezza di conoscere un grande atleta
si rinnova e rinforza, tanto come quella di
avere in lui un grande esempio sportivo e
un ottimo amico.
BRAND
PROFILE
www.zootsports.com
RUNNING MAGAZINE
FRA SPUNTI TECNICI ORIGINALI, TENDENZE
E LIFESTYLE ICONICI, ZOOT METTE
IN MOSTRA IL PROPRIO HERITAGE NATO
SULLE COSTE DI SAN DIEGO UNITO
A UNA FORTE E MODERNA TECNICITÀ
NUMERO 7/8 - 2014
CALIFORNIA DREAMIN’
Due foto della linea
apparel SS 2015
DA 30 ANNI È UNO DEI PUNTI DI RIFERIMENTO
NEL MONDO DEL TRIATHLON E CON
LA LINEA 2015 LANCIA PER LA PRIMA VOLTA
UNA COLLEZIONE COMPLETA DI PRODOTTI
SPECIFICI PER IL RUNNING. UN NUOVO CORSO
PER IL QUALE IN ITALIA È GIÀ STATO OFFERTO
UN ASSAGGIO ALLA TERZA EDIZIONE DELLA
RUNNING IN MILANO MARITTIMA.
QUESTIONE DI STILE - In questa operazione di al-
• DAVIDE CORROCHER
La sua madrepatria è quella Kona hawaiiana che per tantissimi triatleti rappresenta
una sorta di sogno proibito. Difficile non
comprendere immediatamente come il dna
di un marchio come Zoot sia determinato
per la maggior parte dalla sua componente
legata alla triplice disciplina. La sua storia lo
dimostra molto chiaramente, anche se per il
futuro prossimo sono attese importanti novità che riguardano il running. Abbigliamento, mute, calzature e accessori pensati specificamente per il triathlon sono prodotti da
sempre in collezione per quello che è riconosciuto come uno dei leader di quel mercato,
ma a partire dalla stagione estiva 2015 sarà
lanciata nei negozi la prima linea completa
di calzature e abbigliamento interamente dedicata al mondo della corsa. I suoi caratteri
principali sono rappresentati dal look, dallo
stile e dagli elementi iconici del surf style e
della moda della west coast americana. Non
per nulla questi temi hanno subito trovato
un ideale corrispettivo anche in Italia,
dove Zoot ha appena partecipato alla
terza edizione della
Running In Milano
Marittima, evento
giovane e improntato allo sport e alla
mondanità (vedi report a pagina 4).
ALCUNI CENNI STORICI - I primi prodotti Zoot
creati dalla fondatrice Christal Nylin erano
pensati per essere soprattutto funzionali per
gli atleti e dunque che consentissero di ridurre i tempi di cambio da un settore all’altro. Christal è stata una delle prime persone a tentare di “combinare” fra loro diversi
elementi provenienti dalle singole discipline
che compongono il triathlon. Realizzò dei
pantaloncini da running con i tessuti che di
solito si impiegano per i costumi da bagno,
inserì delle imbottiture negli shorts da corsa
o combinò una canotta con dei pantaloni
da bike, solo per citare alcune delle sue idee
originali. Da allora sono passati circa 30
anni: 31 per l’esattezza, visto che il marchio
è stato fondato nel 1883. La svolta principale si manifesta con lo spostamento della
Pur avendo allargato
al running, il core business
di Zoot rimane ancora molto
legato al triathlon con una
gamma di prodotti dedicati
di allargare la propria offerta e di puntare
forte sul running. Da gennaio 2012 per circa
un anno è stato al vertice della federazione
WTC, proprietaria del marchio Ironman.
La sua esperienza è stata fondamentale per
l’evoluzione di Zoot negli ultimi mesi, quando si è deciso di far riscoprire gli elementi
che hanno caratterizzato il marchio fin dagli esordi. Come ha recentemente spiegato
a Triathlon Business.com: “Zoot è nato nel
1983 ed è stato il primo brand a creare abbigliamento tecnico per il triathlon, ma ancora molte persone questo non lo sanno. Per
questo motivo abbiamo voluto rafforzare le
nostre credenziali e far conoscere la nostra
tradizione. Anche perché ora sono in molti ad avere in catalogo una collezione di ‘tri
apparel’. Ma tra questi finora siamo soltanto
noi ad esempio ad avere investito anche sulle
calzature specifiche per la triplice disciplina”.
Linea apparel
donna
SS 2015
sede aziendale sulla terraferma, dalle Hawaii
a San Diego. Era il 1996 e da allora il suo
mood è fortemente ispirato dal suo legame
con la California. Ed è stato proprio questo
stile a contribuire alla sua crescita nel tempo e alla sua espansione anche oltreoceano
e in Asia. Oggi il brand è distribuito in 26
Paesi e nonostante gli Stati Uniti rimangano
il principale mercato, registra una tendenza
molto positiva sia in Europa sia in Giappone, senza scordare le aree del Sud America e
dell’Est Europa.
Tra i modelli fall winter
più running oriented
la TT Trainer 2.0
e la Solana (foto sotto)
IL NUOVO CORSO - Fra le principali novità della
storia recente di Zoot, a marzo dello scorso
anno è stata annunciata la nomina di Erik
Vervloet alle cariche di vice president e general manager. Una scelta significativa, se
si pensa che in passato come direttore dello
sport marketing per K-Swiss fu uno dei primi ad avvertire la necessità per il marchio
18
largamento del marchio al mondo running,
molta cura è stata dedicata proprio alla componente heritage rappresentata dallo stile
“California inspired”. Non per nulla i nomi
delle calzature SS 2015 richiamano alcune
delle sue spiagge più rinomate, Del Mar,
Coronado, Carlsbad e Solana. Così come il
look, il design e le grafiche, che non lasciano
alcun dubbio sulla loro derivazione. Proprio
questo è stato il leit motiv che ha caratterizzato la prima esperienza di Zoot alla Running
In Milano Marittima dello scorso 8 giugno.
Queste le parole di Alessandro Costa di The
Group Distribution (country manager Italia)
al termine dell’evento: “È stato entusiasmante. L’organizzazione, la location, il percorso tra spiaggia e pineta hanno permesso ai
3.000 partecipanti di correre competere e
divertirsi. In perfetta sintonia con la filosofia
‘Zoot California Run’ ed è per questo che in
futuro, più che alle classiche gare cercheremo di riproporre lo stesso format della corsa
romagnola magari sulla costa del Tirreno”.
Anche calze e
abbigliamento
a compressione
nell’offerta Zoot
Sono circa 30 i negozi italiani di triathlon a
trattare il brand e già diversi specializzati running hanno scelto di seguirne l’innovazione:
“Essendo ancora all’inizio, concentreremo le
nostre forze nel sostenere i dealer che credono nel nostro progetto, con materiale in prova, un team di atleti di alto livello, supporto
a manifestazioni locali e attenzione a garantire la marginalità” conclude Alessandro. “Ci
interessa far capire la tecnicità del nostro
prodotto, per tentare di crescere insieme. Poi
vedremo dove si potrà arrivare”.
DISTRIBUITO DA // The Group Distribution / 059.744024 / [email protected]
INTERVISTA
DOPO AVER TOCCATO NEGLI ANNI PASSATI ALCUNE DELLE PIU’ BELLE
LOCATION AL MONDO L’EVENTO E’ GIUNTO PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA.
ABBIAMO PARLATO DI QUESTA IMPORTANTE INIZIATIVA SALOMON
CON AUGUSTO PRATI, RESPONSABILE MARKETING AMERSPORTS ITALIA
Advanced Week:
verso nuovi traguardi
UNA SETTIMANA DI TEST, ALLENAMENTI, INCONTRI E RIUNIONI CHE VEDE PROTAGONISTI GLI ATLETI
PIÙ FORTI DEL MARCHIO DI ANNECY. È STATA UNA VERA E PROPRIA PARATA DI STELLE, UN’OCCASIONE UNICA
PER “FARE IL PUNTO” SULLO STATO DI PROGETTAZIONE PRODOTTI, IMBASTIRE IL LAVORO NEI MESI SUCCESSIVI
E PREPARARSI AGLI APPUNTAMENTI PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE TRAIL E SKYRUNNING.
• TESTO DAVIDE CORROCHER
• FOTO JORDI SARAGOSSA/ADVANCED WEEK
È stato un parterre de rois unico e sensazionale quello che ha caratterizzato l’appuntamento di quest’anno con la Salomon Advanced
Week. L’ormai consueto evento che, alla vigilia della stagione di skyrunning, l’azienda con
sede ad Annecy dedica ai suoi atleti e allo sviluppo dei prodotti, si è svolto dal 31 marzo al 5
aprile scorso nella splendida location di Limone sul Garda. Alcuni dei maggiori protagonisti
del mondo trail si sono dedicati a un’intensa
serie di test e training personalizzati, incontri e
riunioni con gli specialisti podologi e con i fisioterapisti, prima di salutarsi in vista degli imminenti appuntamenti in calendario. Hanno
partecipato i due vincitori delle World Series
2013 Kilian Jornet ed Emelie Forsberg, assieme
a Ryan Sandes, Stevie Kremer, Ricky Lightfoot, Stefie Jimenez, Cameron Clayton, Dimitris
Theodorakakos, Thorbjorn Ludvigsen, Philipp Reiter, Michel Lanne, Rickey Gates, Jonathan Wyatt, Zhanna Vokueva, Tina Lewis,
Cassie Scallon, con gli italiani Antonella Confortola, Silvia Serafini, Simona Morbelli, Giuliano Cavallo e Fabio Bazzana. Particolarmente
interessante è stata la serata del 2 aprile, aperta
ai media e agli appassionati per un contatto
diretto con i protagonisti di questa bella iniziativa. Per sapere come è andata e farci anticipare
alcuni dei contenuti riguardanti Salomon che
ci attendono nel prossimo futuro, al termine
dell’evento ci siamo rivolti a Augusto Prati, responsabile marketing Amersports Italia.
Quello che ha portato Salomon a distinguersi negli ultimi anni è la grande attenzione allo sviluppo di prodotti di alta
gamma pensati per le performance degli
atleti più forti. E infatti partendo da questo principio è nato il progetto Salomon
S Lab che vede lavorare a stretto contatto
tecnici e atleti, di cui la Advanced Week
rappresenta solo una delle fasi principali.
Quali sono i temi più importanti sui quali
vi confrontate in questa occasione in cui
avete a disposizione i vostri runner più forti in uno stesso luogo?
Gli obiettivi della Advanced Week sono
soprattutto tecnici: finalizzare lo sviluppo
di quanto già si è deciso di produrre, otte-
nere nuove informazioni su ciò che è ancora in cantiere, comprendere le differenti
esigenze degli atleti per offrire loro il meglio in futuro, confrontare con le referenze
più accreditate dei competitors.
Come vi preparate all’evento per sfruttare
al meglio questo tempo? E come prosegue
il lavoro una volta terminata questa fase?
Organizziamo gruppi di atleti con differenti caratteristiche che svolgono sessioni
giornaliere di test, ognuno stende un report personale e lo discute insieme ai responsabili dello sviluppo. Dopodiché inizia il dibattito collettivo, un confronto in
cui emergono le informazioni più interesIn questa pagina alcune
splendide vedute aeree
di Limone sul Garda,
che oltre ad essere stato
scelto come location per
l’evento è anche sede della
Limone Extreme, che anche
quest’anno sarà la tappa
finale delle Skyrunning
World Series 2014 per Sky
e Vertical (10-11 ottobre)
santi. Al ritorno in azienda inizia la selezione delle idee, dopo sei settimane un tech
briefing prima che il reparto R&D definisca su quali progetti si è deciso di investire.
La Salomon Advanced Week è un evento i
cui contenuti non sono solamente tecnici
ma anche “mediatici”. Lo abbiamo visto
soprattutto quest’anno come un simile
concentramento di atleti sia in grado di
attirare grande attenzione da parte di giornali e televisioni, e non solo da parte degli
specialisti. E anche in questo senso voi di
Salomon avete dimostrato di essere molto
attenti al rapporto del team con il pubblico e con i media. Anche un’importante
operazione di promozione di marketing
dunque, con quali feedback?
I feedback sono stati più che positivi e
non solo dal punto di vista mediatico, ma
anche da parte del pubblico presente che,
oltre ad aver avuto la possibilità di conoscere atleti di tale calibro, ha anche potuto
capire quanta attenzione e dedizione Salomon mette nella progettazione e produzione dei propri prodotti. I social network
sono stati un ottimo strumento per condividere con i nostri fan i momenti salienti
della settimana e renderli maggiormente
partecipi di questa esperienza, con ottimi
risultati e un alto livello di engagement.
Quanti giornalisti erano presenti?
Una ventina di giornalisti italiani e altrettanti stranieri.
20
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8 - 2014
Dall’alto in senso
orario: due momenti
della presentazione
degli atleti e della
proiezione video
nella sala gremita.
Kilian e gli altri
atleti discutono
sulle caratteristiche
tecniche dei vari
prodotti.
Alcuni membri
dello staff aziendale
international
di Salomon
A parte i media specializzati, quali gli extrasettore più importanti?
Tutti i media hanno risposto in maniera
molto positiva. Ci ha fatto piacere ospitare una troupe di Sky TG24 che, oltre alla
scontata intervista a Kilian, ha “scoperto”
personaggi incredibili e con tante storie da
raccontare. Anche la stampa femminile ha
incontrato le nostre splendide atlete che
hanno avuto modo di raccontare esperienze straordinarie, e questo ci fa particolarmente piacere.
Prima citavi i social network che vi hanno
offerto una piattaforma importante per il
contatto diretto con i vostri fan. Qual è
quello che vi sta regalando le maggiori soddisfazioni in termini di engagement con il
pubblico finale?
Sicuramente Facebook è il canale social
dove al momento siamo più presenti. Ma i
nostri consumatori si stanno dimostrando
molto attivi anche su Twitter e Instagram,
dove il numero di follower continua a crescere, a dimostrazione di un sempre maggiore interesse verso la disciplina e la pubblicazione di contenuti di qualità.
Su quali aspetti gli atleti intervengono nella
definizione di un nuovo prodotto?
Tutti gli atleti sono molto attenti. Alcune
caratteristiche sono fondamentali per alcuni e meno per altri, la tipologia di gara e il
clima determinano le diverse richieste fatte. Giuliano Cavallo ha estrema attenzione
per lo zaino, Kilian Jornet per il peso e la
traspirabilità di ogni cosa, Jonathan Wyatt
e Stephanie Jimenez hanno una enorme
sensibilità per i particolari delle scarpe.
Silvia Serafini da oltre un anno segue lo
sviluppo della collezione CityTrail. Da pochi giorni è commercializzata una piccola
collezione sviluppata da Anna Frost per le
runner più attente allo stile.
Come viene coordinato il rapporto tra di
loro e lo staff R & D di Salomon?
Molti atleti svolgono un lavoro continuo
di test, un gruppo si dedica esclusivamente
al CityTrail e gli altri alla gamma. Inoltre
ci sono undici “amatori” in varie parti del
mondo che lavorano per raccogliere notizie
da un punto di vista differente. Il confronto è diretto tra R&D e tester. Per i prodotti
più trasversali ci si affida anche a consulen-
ti esterni, la cromatica è una componente
non trascurabile.
mon vuole supportare al meglio l’attività di
ogni atleta, gestire presenze e comunicazione in ogni continente richiede attenzione.
Ogni atleta è coinvolto anche in attività nella sua nazione.
Limone sul Garda è una delle mete simbolo
del panorama dello skyrunning italiano e
internazionale. Come vengono scelte le location della Salomon Advanced Week?
L’organizzazione locale, i panorami e la
varietà della sentieristica sono i tre punti
base per organizzare una Advanced Week.
Durante la settimana i fotografi e una video
crew sono all’opera per raccogliere immagini che vengono utilizzate nel corso di tutta
la stagione e non solo. Limone sul Garda
offre panorami e una rete di sentieri ideali
per proporre ottime immagini e testare al
meglio i prodotti. I limonesi hanno accolto
la famiglia Salomon e garantito una disponibilità enorme in ogni frangente.
Che stagione sarà quella di quest’anno?
Impegno su tutte le distanze, dai vertical
alle ultra in ogni continente. Gli atleti più
noti seguiranno un progetto nuovo per avvicinare i giovani alla corsa in natura e cercare
nuovi talenti.
Avete selezionato nuovi membri nel team
internazionale?
Landie Greyling dal Sudafrica e
Thorbjorn Ludvigsen dalla Norvegia, entrambi seguiranno il circuito Skyrunner
World Series. Kasie Enman (USA) rientra
dopo la maternità, Tom Owens dopo un
infortunio.
Quali sono le altre iniziative che avete in
programma da qui a fine anno per migliorare ulteriormente le performance dei vostri
prodotti?
Il lavoro è continuo, non ci sono scadenze annuali. A inizio giugno i tester e gli atleti
hanno avuto a disposizione i primi prototipi creati dal feedback di Limone sul Garda e
le versioni definitive dei prodotti SS15.
E in quello italiano?
I protagonisti saranno Giuliano Cavallo,
Fabio Bazzana, Simona Morbelli, Silvia Serafini e Stephanie Jimenez. Inoltre seguiamo con attenzione due giovani, Davide
Magnini e Davide Cheraz. Tutti saranno
impegnati anche all’estero insieme al team
internazionale.
Come vi siete preparati per le Skyrunner
World Series?
Abbiamo pianificato la stagione agonistica a fine autunno scorso. Gli atleti seguono
i circuiti SWS e ITRA e saremo presenti ai
più noti appuntamenti internazionali. Salo-
Il movimento dello skyrunning in generale sta conoscendo un’ottima crescita negli
ultimi anni a livello di organizzazione, livello e numero di partecipanti, copertura
dei media. Ma escludendo quelli che sono i
praticanti di alto profilo di questa disciplina, come ti sembra di poter giudicare l’andamento del trail anche verso un pubblico
di praticanti più allargato?
Vediamo un notevole incremento delle
gare organizzate e nel numero di partecipanti che arrivano dagli sport più disparati.
Il livello medio sta crescendo e anche l’attenzione alla scelta delle gare a cui prendere parte. Il poter partecipare a gare più
accessibili, come le “corte” da 20/30 km,
aiutano chi si vuole avvicinare al trail running senza dover prevedere fin da subito
sforzi eccessivi.
Fra i contenuti più recenti che hai nominato anche prima c’è il cosiddetto segmento
CityTrail, una specie di nuova disciplina
ibrida fra corsa off road e corsa su strada.
Quali sono le maggiori novità che presentate in questo settore?
Salomon crede molto nel City Trail. Nel
mondo e in Europa abbiamo già organizzato manifestazioni di alto livello. Lione e
Barcellona sono un esempio su tutti. Il Salomon City Trail Milano in programma il 21
settembre sarà una svolta nel nostro Paese.
Anche le istituzioni, a cui abbiamo presentato questo ambizioso progetto, ne sono
rimaste entusiaste. Speriamo che lo stesso
contagi anche il mondo del trail running
più classico, ma il percorso sarà eccezionale.
Assolutamente da provare.
Quali sono gli eventi che organizzerete per
diffondere questa nuova tendenza?
Oltre all’evento di Milano, stiamo organizzando in collaborazione con i nostri
negozianti diversi Community Run, test
di prodotto indirizzati ai consumatori. Qui
sarà possibile ricevere informazioni sulla
nuova collezione e testarla “sul campo” tramite dei brevi City Trail accompagnati dai
nostri atleti.
Zhanna Vokueva in azione
21
RUNNING MAGAZINE
EVENTI
LO SCORSO 28 GIUGNO,
800 ATLETI AL VIA DELLA TERZA
EDIZIONE DEL TRIATHLON OLIMPICO
DELLA PERLA DEL GARDA
BEATRIATHLETE È STATO
IL CLAIM DI GARMIN
TRIO NEL 2014, A
SOTTOLINEARE CHE LA
GARA DI QUEST’ANNO SI
SAREBBE CARATTERIZZATA
PER IL LEGAME STRETTO
FRA SPORT E MUSICA.
UN’INIZIATIVA CHE HA
SEGNATO IL RINNOVATO
SUCCESSO DELL’EVENTO.
Sirmione è una meta turistica
ricca di fascino tanto che per molti
è diventata semplicemente la “Perla
del Garda”. Sirmione però dal 2012
è anche destinazione d’obbligo per
tantissimi appassionati di triathlon.
In tre sole edizioni il Garmin TriO
è diventato un appuntamento fisso
per molti atleti provenienti da tutta
Italia e non solo, e di anno in anno è
cresciuto per numero di partecipanti
e per qualità. Per la stagione 2014 ad
esempio, alla base del progetto pensato da TriO Events c’è stato il claim
“Beatriathlete”. Come ha spiegato
Massimiliano Rovatti dell’organizzazione: “L’idea è quella di un Beat appunto, un battito che è anche ritmo.
NUMERO 7/8 - 2014
A ritmo di TriO
A CURA DI DAVIDE CORROCHER
Quello stesso ritmo che scandisce la
nostra vita, che anima la nostra passione per lo sport. Lo stesso Beat che
accende la musica e che ne determina le cadenze”.
LA GARA FEMMINILE - E così è stato l’evento andato in scena lo scorso 28 giugno. Erano oltre 800 gli atleti al via,
dopo il sold out fatto registrare già
con diverse settimane di anticipo rispetto alla data tanto attesa. La prova
sulla distanza olimpica è partita alle
16 con la batteria femminile, composta da oltre 90 atlete. Al termine
degli 1,5 km della frazione a nuoto,
la prima a uscire dall’acqua è stata
l’atleta di casa Elisa Battistoni. La
portacolori del 707 Triathlon, vincitrice dell’edizione del 2013, lasciava la
sua diretta inseguitrice Mateja Simic
a circa 40” di distacco. Nel passaggio
in bici alla coppia di testa si è unita
Giulia Bedolin, che al T2 è entrata insieme alle due rivali. Da questo punto
il ritmo serrato imposto dalla croata
è stato insostenibile dalle avversarie
che si sono dovute accontentare dei
gradini più bassi del podio. Vittoria
per Mateja, secondo posto per Elisa e
terzo per Giulia. In ordine di ranking
sono partite le varie batterie maschili.
Nella categoria principe la cronaca
della gara racconta il primo posto di
Vladimir Polikarpenko al termine
della frazione natatoria. Il pluritito-
lato atleta dell’Aquatica Torino Ads
è uscito dall’acqua gardese con un
discreto vantaggio sul carabiniere
Giulio Molinari e poco più indietro
su un gruppo di atleti guidati da Daniel Hofer. La svolta è stata all’altezza
dei 38,5 chilometri sui 40 previsti per
la bici, quando Giulio, dalla seconda
posizione, è riuscito a colmare l’intero
svantaggio sulla testa e a prendere in
mano le redini della gara. Al momento del cambio di settore erano 45 i secondi di distacco da Hofer, Butturini
e Polikarpenko. Nei 10 km previsti
per la corsa il carabiniere ha gestito
questo margine giungendo primo al
traguardo. Secondo posto finale per
Hofer e terzo posto per Polikarpenko.
I PARTNER - Garmin si è dimostrato ancora un dei più attivi promotori del
triathlon italiano. Fra le collaborazioni si è contata inoltre quella di Aquasfere, Santini, Ipanema, Terme di Sirmione, Grok e PowerBar. Sul fronte
media partnership anche Running
Magazine, mentre Radio Deejay è stata presente con i propri deejay. Il progetto di TriO Events per il 2014 non
finisce qui. Il 7 e l’8 settembre si terrà
la prima edizione dell’evento a Forte
dei Marmi. Tanto sport come sempre, con la prova su distanza olimpica
nella giornata di sabato e su distanza
sprint domenica, e ancora tanta musica e una grande festa sulla spiaggia.
garmintriosirmione.com
La seconda e ultima tappa italiana della Spartan Race //
Lo “Sprint” di Milano
Lo scorso 14 giugno erano oltre 3.500 gli spartani al via, tra i quali
anche due nostri inviati. Che hanno potuto saggiare di persona
l’ottima organizzazione e la scelta della location, davvero azzeccata:
18 ostacoli lungo un percorso di 5 km attorno al Castello Sforzesco.
• dal nostro inviato Benedetto Sironi
Erano stati 3mila gli appassionati e curiosi che
hanno voluto saggiare le caratteristiche della
Spartan Race all’esordio italiano dello scorso
26 aprile. La gara si era svolta nella Capitale, tra
lo Stadio dei Marmi, lo Stadio Olimpico e il Foro
Italico, e ha contato oltretutto ben 10mila spettatori. Segno che l’evento era atteso con grande
interesse da parte del pubblico nostrano. Date
queste premesse, non stupisce dunque che anche la seconda data in calendario per la corsa
a ostacoli promossa da Reebok sia stata un
nuovo successo. A Milano, lo scorso 14 giugno,
sono stati oltre 3.500 gli atleti al via dall’Arena
Civica. A differenza di Roma, per l’appuntamento all’ombra della Madonnina era prevista soltanto la formula Sprint, su un percorso di circa 5
km che è passato anche per l’Arco della Pace e
i fossati del Castello Sforzesco.
LE NOSTRE IMPRESSIONI - Abbiamo partecipato di persona all’evento verificandone la perfetta organizzazione. Ottima la scelta di far partire i runners in batterie da 200 persone circa,
in modo da non creare “ingorghi” agli ostacoli.
Molto ben congeniati i vari ostacoli, impegnativi
ma alla portata di (quasi) tutti. Davvero azzeccata la location: il Parco Sempione e il Castello
Sforzesco si sono rivelati la cornice ideale sia
dal punto di vista funzionale che estetico. Correre nel fossato o arrampicarsi con le reti sulle
mura di un vero castello del 1.400 ha regalato
un indubbio valore aggiunto al tutto.
FORMAT E NUMERI - Come abbiamo più volte sottolineato le gare a ostacoli coinvolgono
non solo gli appassionati di fitness, ma anche
molti runner. Dalle 14 alle 18, ogni quarto d’ora era prevista la partenza di una batteria. Gli
ostacoli da superare erano 18, tra i quali Cargo Net, Spear Throw, Monkey Bars, Hercules
Hoist e Fire Jump. Un ritmo serrato, per quattro
ore di adrenalina, divertimento, fatica e sudore.
Novità assoluta rispetto alla tappa di Roma è
stata invece la prima Spartan Race Junior. L’iniziativa dedicata ai bambini dai 6 ai 13 anni ha
coinvolto circa 70 giovanissimi spartani. Partfra il marchio britannico e la Spartan Race.
Reebok è sempre di più specialista del fitness ed è per questo motivo che ha scelto di
diventare fornitore ufficiale di abbigliamento, scarpe e accessori
delle gare italiane e all’estero.
Così anche a Milano è stato allestito uno spazio espositivo per
mostrare ai visitatori la linea di
prodotti dedicata appositamente
per gli atleti della Spartan Race.
Punta di diamante è la collezione Reebok All Terrain Series, che
comprende calzature da running
pensate per affrontare i terreni
delle gare a ostacoli. I contenuti tecnologici di queste scarpe
sono stati sviluppati in collaborazione con lo staff e la community del marchio
che detiene fra gli altri anche i diritti del circuito internazionale di CrossFit.
ner dell’evento è stata la Onlus Dottor Sorriso,
che ha raccolto fondi attraverso le iscrizioni
della corsa dedicata ai bambini per destinarli a
un progetto di clown terapia dell’istituto di riabilitazione “Nostra Famiglia”.
SPARTAN RACE E REEBOK - Come sempre
Reebok era in prima linea anche a Milano.
Dal 2013 è stata annunciata una partnership
22
SUL GRANDE SCHERMO - Per finire, sempre
sul fronte collaborazioni, si è segnalata la partecipazione di Warner Bros Entertainment Italia. L’etichetta cinematografica
è stata presente in quanto di lì a
pochi giorni, nei negozi italiani,
sarebbe stato distribuito in home
video il film “300 – L’alba di un
impero”. Per questa occasione
è stata allestita una vera e propria prua di una nave spartana.
Il perfetto scenario scenografico
per gli atleti che hanno voluto
scattarsi una foto d’antan. Ma il
bello di questa manifestazione è
anche questo. E dopo l’eccellente esordio nel 2014 della Spartan
Race in Italia, nel 2015 si punta a
crescere ancora. Non mancheremo di raccontarvi - come sempre “dal di dentro” - le prossime evoluzioni.
EVENTI
DOPO I PRIMI EVENTI A PARTIRE DAL 2011
E LA PRESENTAZIONE DELLA LINEA PRODOTTI
NEL 2012, QUEST’ANNO L’AZIENDA DI ASOLO
ALZA LA POSTA E SEMBRA PUNTARE
SUL SERIO ANCHE SULLA CORSA OFF-ROAD
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8 - 2014
SCARPA NEL TRAIL
IN… 3 MOSSE
È IL NUMERO PERFETTO E PER IL BRAND È DIVENTATO UN MOTIVO RICORRENTE: 3 COME GLI
ANNI DI ATTIVITÀ IN QUESTA DISCIPLINA, 3 COME I MODELLI PRESENTATI ALL’ESORDIO, 3 COME
LE GARE A CUI IL SUO NOME È STATO AFFIANCATO FINORA. E 3 COME LE CIME DI LAVAREDO,
LOCATION UNICA AL MONDO DOVE A SETTEMBRE ESORDIRÀ LA TRE CIME EXPERIENCE.
• DAVIDE CORROCHER
Casomai qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio, l’ultima edizione
dell’OutDoor Show di Friedrichshafen ha
dato conferma di quella tendenza che nelle ultime stagioni sembra essere diventata
una delle chiavi di mercato più mature e
pronte da cogliere. Stiamo parlando del
trail running, della montagna vissuta in
maniera diversa, veloce e più giovane. Perché diciamolo, il mondo outdoor è fatto
principalmente di grande tradizione, di una
storia lunga di tantissimi anni. Correre sui
sentieri off-road, in tutte le sue accezioni,
è un’attività molto più recente e per molti
aspetti ancora tutta da scoprire. Si tratta di
uno sport che sta crescendo a ritmi degni
di nota, sia per numero di praticanti sia
per eventi e iniziative. Non per nulla molte aziende vi hanno visto una interessante
possibilità di business e hanno deciso di
incominciare a investire anche in questa
direzione. Scarpa, tra i marchi leader nella
montagna e nell’outdoor, vuole presentarsi in prima linea anche su questo fronte al
quale dal 2011 è approdata a tutti gli effetti.
Nel 2012 è stato il turno della presentazione dell’inedita linea prodotti composta da
tre modelli di calzature, parzialmente rivista e arricchita con la stagione successiva. A
proposito: per la SS 2015 attualmente sono
rimaste in collezione la Minima e la Ignite,
mentre da circa otto mesi è stato intrapreso
un nuovo corso per lo sviluppo delle principali novità SS 2015 che dovrebbero essere svelate il prossimo autunno. Così, dopo
qualche aggiustamento iniziale e i primi
riscontri ottenuti, a partire da settembre si
attendono novità molto interessanti sia sotto questo aspetto (che approfondiremo sui
prossimi numeri di Running Magazine) sia
per quanto riguarda gli eventi.
L’ESORDIO “STORICO” - Tutto era partito con il
Trofeo Scarpa, ovvero il Trail degli Eroi che
si svolge sui percorsi della Grande Guerra
sul Monte Grappa. Le prime tre edizioni
avevano registrato un ottimo successo, con
un progressivo aumento di partecipanti e
un grande consenso legato anche al fascino
di un evento di grande impatto. Ed è per
certi versi significativo riflettere sul fatto
che l’impegno del marchio nel mondo della
corsa sia partito da una manifestazione in
cui si intrecciano in maniera tanto fondamentale temi quali la storia, le radici con il
paesaggio, il senso per la patria. Perché questa è in fondo l’identità di Scarpa, quello
che l’ha portata a diventare uno dei marchi
più riconosciuti al mondo. Ma come si diceva prima, sebbene il trail abbia un grande
rispetto per i valori della tradizione, è prima
di tutto un ambiente fresco, giovane, veloce. E questo spiega il “cambio di corso” e il
fatto che nel 2014 le partnership strette da
Scarpa sono cambiate: si è deciso di pun-
tare sul nuovo e a settembre è prevista la
prima edizione del Tre Cima Experience by
Scarpa.
TRE CIME EXPERIENCE - Un evento all’ombra
delle Tre Cime di Lavaredo, che si preannuncia di grande impatto e per il quale Scarpa ha già firmato un accordo di collaborazione per i prossimi tre anni. L’appuntamento
in calendario per il 2014 è il prossimo 21
settembre. Saranno due la gare in programma. Cadini SkyRace partirà dal lungolago e
prevede un percorso di 20 km e 1.600 m di
24
dislivello totale che passerà per il rifugio Città di Carpi e il rifugio Fonda Savio. Misurina Sky Marathon invece si svilupperà su un
tracciato di 40 km con un dislivello di 2.800
m. Lo scorso anno si è tenuta quella che in
gergo è considerata l’edizione zero. Al test
hanno partecipato molti atleti di alto livello
internazionale, da Ivan Geronazzo a Ivano
Molin, Eugen Innerkofler e Philipp Reiter.
Per l’occasione anche gli organizzatori della
The North Face Lavaredo Ultra Trail, Simone Brogioni e Cristina Murgia, hanno saggiato le qualità della corsa, così come Massimo Casagrande, presidente della sezione di
Auronzo del Cai.
UN PUNTO DI EQUILIBRIO - Le premesse sono
assolutamente invitanti. Ma l’aspetto interessante delle collaborazioni di Scarpa
nel trail previste per questa stagione è che
non va dimenticata la partecipazione alla
prima edizione del Trail Duerocche, svoltasi lo scorso 25 aprile. Si è trattato di un
evento che ha allargato la proposta della già
popolarissima manifestazione che dal 1972
si ripete ogni anno per unire in un trekking
la Rocca Monumentale di Asolo alla Rocca
di Cornuda. Un secondo evento dunque,
supportato proprio all’interno di quel territorio che è stato la culla del marchio dei
Parisotto. E chissà che forse non possa essere questa la chiave di volta per la sua crescita nel trail. Due manifestazioni: una per
restare vicino alle proprie radici e ai propri
contenuti originali, e una, quella di Misurina, per promuovere il nuovo, sperimentare
un diverso punto di vista e credere in un
trend che guarda tantissimo al futuro. Non
pochi indizi lasciano intendere che forse
potrebbe essere questo il punto in cui Scarpa troverà la propria collocazione nel trail
running, in equilibrio ideale fra passato e
innovazione.
ENTRIAMO IN QUELLA COLOMBIA
SUDAMERICANA STRETTA FRA L’OCEANO
PACIFICO E IL MAR DEI CARAIBI, E CI
ADDENTRIAMO PER QUANTO POSSIBILE NELLA
FORESTA AMAZZONICA CHE VI SI AFFACCIA
RUNNING MAGAZINE
NUMERO 7/8 - 2014
RITORNO AL MONDO
PERDUTO
DA LETICIA, REMOTO AVAMPOSTO IL CUI
FASCINO STA PROPRIO NELLE USANZE
QUASI PRIMIGENIE DEI SUOI ABITANTI, CI
SI PUÒ AVVENTURARE NELLA FITTA FLORA
DELL’AMAZZONIA. QUI, LONTANO DAL
PROGRESSO E DALLA CIVILTÀ, CI SI IMMERGE
IN UN AMBIENTE TUTTO DA ESPLORARE.
• TESTO DINO BONELLI
• FOTO DANILO RUBINI E DINO BONELLI
Non si va nella foresta amazonica per correre, ma se si è lì per qualsiasi altra ragione…
si può anche correre. Avevo visto il nome di
Leticia, giù in fondo, nell’angolo in basso a
destra della cartina della Colombia, nel mio
primo viaggio in questo instabile ma vivace
Paese sudamericano. Mi aveva incuriosito
quel puntino nero lambito dal grande fiume e abbracciato dalla grande foresta. Mi
aveva stuzzicato il suo essere cosi distante,
isolato, al di fuori del cosiddetto mondo civilizzato. Sembra essere invisibile agli occhi
del turismo. Me l’ero segnata come meta da
raggiungere e, grazie a un viaggio in Perù, ci
sono arrivato cavalcando il grande fiume.
Un serpentone marrone che scorre lento tra
due ali di natura incontaminata, un recipiente che raccoglie le acque di migliaia di altri
sconosciuti fiumiciattoli che insieme vanno
a comprendere il bacino della foresta amazzonica, il più grande al mondo. Si incontrano villaggi di palafitte e case galleggianti
disseminati nel nulla e avanti un gruppo di
case più grandi che guardano lo scorrere del
fiume da una piccola altura. E ancora, un
molo per l’attracco delle barche, per lo più
dei pescatori, qualche passerella in legno e
una strada asfaltata, qualche albergo e bar a
uso ristorante, una serie di negozietti cambio
della barca. Un mondo che lasciamo, a malincuore, per tornare a Leticia prima che cali
il sole.
valuta che si alternano a commestibili o altri di vario genere, un piccolo ospedale, una
caserma come presidio militare e l’aeroporto
che la tiene collegata con Bogota e il resto
della Colombia.
FINALMENTE RUNNING… - L’aria sembra più respirabile, ora la testa insiste per muovere le gambe, per correre: Ci si cambia e si parte. Strade sterrate che si diramano dalle due arterie
principali asfaltate, sentierini che a loro volta
escono dalle sterrate. Corriamo per il piacere
di farlo e per curiosare di qua e di la, senza
perdere la cognizione del tempo. Perché quando il sole cala, il nulla che ci avvolge diventa
un nero impenetrabile che potrebbe diventare
pericoloso. Si suda tantissimo e le punture dei
mille moscerini attratti dalla pelle salata, sono
una norma a cui non ci si può abituare. Una
notte rumorosamente violentata da un acquazzone tropicale che sembra non finire mai,
una mattina nuovamente soleggiata e calda,
tanto calda. Altra escursione nel mondo che
fu, la dove incontriamo anche alcuni indios
seminudi che vanno a caccia con la cerbottana. Sono gentili, non sembrano stupiti di vederci, parlano con la nostra guida, anch’essa
di chiare origini amazoniche e con un cenno
della mano salutano prima di scomparire la
dove di colpo erano comparsi. Un bradipo artigliato a un ramo si muove con la lentezza che
lo ha reso famoso, un boa attraversa sinuoso
il nostro cammino e una fila di pappagalli appollaiati su un ramo ci osserva dall’alto.
UN’ESCURSIONE NELLA FORESTA - Leticia, mia
bella adorata, come cantava qualche anno fa
il rocker colombiano Carlos Vives. All’epoca questa cittadina di confine dove si affacciano anche Brasile e Perù era il centro del
narcotraffico sudamericano. Poi i governi
dei tre Paesi fecero un intervento drastico,
a gamba tesa, con l’uso massiccio dei propri
eserciti. Una pulizia di fatto e d’immagine, e
Leticia rincominciò una nuova vita, più solare, meno narco-dipendente. E finalmente
divenne accessibile. Il caldo umido qui è insopportabile. Di correre non se ne parla. La
testa lo esclude a priori, mentre è ben felice
di inoltrarsi con una barca nel cuore pulsante della foresta. Suoni e rumori contendono
a profumi e odori le vibrazioni dell’aria. Il
sole sparisce dietro ad alberi immensi creando giochi di luce e sospirate zone d’ombra. Il
fiume è l’habitat naturale di piranha e altri
pesci simili, meno conosciuti e altrettanto
famelici. La foresta nasconde animali e popoli che in essa hanno saputo ambientarsi e
grazie a essa sono sopravvissuti al tempo e al
progresso. Un mondo nuovo e sconosciuto
si apre davanti ai nostri occhi e scorre ai lati
26
RITORNO A LETICIA - Un mondo che fu, perché
questo sembra essere, per grande che sia, l’ultimo piccolo avamposto terrestre che il cosi detto progresso non si è ancora mangiato. C’è lo
godiamo a pieni polmoni e a occhi spalancati,
poi ritorniamo sui nostri passi nella nostra
adorata Leticia. La corsa serale è un piacere a
cui non sappiamo rinunciare, come pure difficile è resistere a una birra fresca alla sera o al
caffè de Colombia alla mattina. Poi un ultimo
giro nel folcloristico mercato locale, dove tranci di coccodrillo da fare alla piastra sono esposti di fianco a improbabili intrugli artigianali
che garantiscono di guarire tutto, dove pesci
dai denti affilati come coltelli posano in bella
vista tra abiti firmati rigorosamente falsi e palloni da calcio di seconda mano. Un vecchio ci
invita a bere una brodaglia scura. Io e Danilo
con il sorriso decliniamo l’invito con la scusa
di dover andar via, che poi purtroppo è la verità. Addio amata Leticia, o meglio arrivederci,
perché oramai sappiamo che esisti, che ci sei,
che sei viva, bella e raggiungibile, che sei la facile porta d’accesso per un mondo che fu. Un
mondo che torneremo a visitare.
Sul prossimo numero //
Dal caldo umido della foresta amazzonica, sul
prossimo numero approderemo nel freddo secco
della Groenlandia, in compagnia del 4 volte
campione italiano di maratona Migidio Bourifa.
www.runtheworld.it