noi turismo - Corriere News

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10
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13
L‘altra informazione
Sport
Grottazzolina pronta alla sfida della
Serie A2 e il Fermano è di nuovo
protagonista nella pallavolo che conta
ANNO 14 - N.10/2016 - 14 OTTOBRE
Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese
Distribuzione gratuita
21
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.
In cerca di futuro
Prospettive economiche
Mentre i comparti tradizionali soffrono,
il turismo è in crescita. Facciamo
il punto sul sistema economico fermano
7 Sociale
A Fermo nuovo
progetto Sprar
8 Salute
Cardiochirurgia
a Di Eusanio
11 Economia
15 Terra nostra 16 Cultura
La tutela del
I Sibillini rinascono Risorse per tre
proprio patrimonio con un media tour Comuni
20 Cartellone
Corali da tutta Italia
protagoniste
23 Sport
L’Unione Fermana
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14 ottobre 2016
Inchiesta/Economia
Quello che ci raccontano e quello che viviamo: la luce in fondo al tunnel dov’è?
Lezioni di… economia domestica
di Daniele Maiani
Q
uando si parla di economia e territorio, confesso, mi trovo in difficoltà. Sarà perché fin
dai lontani tempi universitari la trovavo una
materia ostica, sarà perché a me le statistiche
e le previsioni si rifiutano di parlare, ma proprio è
più forte di me e, suppongo, la stessa sensazione la
proverà un sacco di gente, bombardata dai media da
dati e tabelle spesso oscure e allarmistiche o tranquillizzanti, a seconda dei punti di vista di analisti ottimisti
o ingenui ad oltranza o degli imbonitori di regime. Per
quanto mi riguarda, e non sono il solo, devo dire che lo
stesso effetto me lo fa l’elettronica, ma da quest’ultima
sono comunque affascinato, perché mi piacerebbe
moltissimo poter capire di transistor, diodi e ammennicoli annessi. Ma per quanto riguarda l’economia,
oggi come non mai si ha la sensazione di addentrarsi
in un territorio minato e in balia dell’alea dello scoppio
improvviso, ma poiché necesse est parlarne, come
disse Garibaldi: “Obbedisco”.
Perché l’argomento va a toccare corde necessariamente ansiogene, dati i tempi: come tutti sapete, da un
po’ di anni a questa parte, non è che le cose vadano
bene per quello che riguarda i soldi. Sia per quelli che
vengono guadagnati (pochi per i più) sia per quelli che
vengono spesi (tanti, sempre per i più). Situazione
schizofrenica che i politici si ostinano a chiamare “congiuntura sfavorevole”, ma la cui traduzione in italiano
lessicale dovrebbe essere “stiamo raschiando il fondo
del barile”. Perché, oltre al “fattivo” aiuto ai lavoratori
e agli imprenditori, elargito con sforzo diuturno e
costante con parole, esortazioni, frasi roboanti (false
come Giuda) che annunciano di una ripresa imminente
che proprio non riusciamo a vedere, lo Stato adotta un
altro sistema di “aiuto”, meno efficace del primo, ma
pur sempre rimarchevole: quello del mantenimento
di una pressione fiscale al limite dell’irragionevole e
del perverso, con non velate tendenze all’aumento.
È ovvio che anche nei nostri amati lidi la popolazione, che di politica ed economia come ben si sa ne
capisce poco o niente, trasuda un filino di sconten-
tezza per questo andazzo di
cose; scontentezza mista a
rabbia quando, ci si rende
conto che, per quanti sforzi
si possano fare, i conti in
rosso restano, granitici e
malevoli come l’occhio del
semaforo allo stop: suicidi
a raffica docent.
Non sono disposti alla leggiadria gli imprenditori che
adesso (tardi) capiscono
che razza di cetriolo vola ad
altezza glutei, a causa della
globalizzazione dei mercati:
tanto amata perché ai miopi
faceva balenare l’illusione
di guadagni facili. Adesso
provate a produrre voi qui,
ai costi di chi il welfare non
sa neppure cosa significhi!
Ma non brillano per allegrezza nemmeno i lavoratori dipendenti in base al
principio, mai morto, che
se l’economia va male la
prima cosa che deve subire
tagli è il costo e il numero
dei dipendenti (tranne nelle
Pubbliche Amministrazioni
o nelle Aule che contano,
ovvio). Ora, in questa situazione che ha tutta l’aria di
una tragedia, c’è sempre un gruppo di allegroni spensierati, pagati profumatamente da noi che, zuzzurelloni,
continuano a dire che tutto questo non è vero, che si
vive bene, perché i ristoranti sono pieni il sabato sera
e poi girano tante macchine e la gente va in vacanza (vi
ricorda qualcosa…?). Insomma, come dire, in pratica:
vi vogliamo vedere felici… mentre morite di fame. Ma
gli italiani, e i marchigiani in particolare, sono gente
tosta, di quelli che si inventano la vita e dunque un
lavoro e, in un modo o nell’altro, il pane lo portano a
casa, e pazienza per il companatico. Se non funziona
più la calzatura, mercato duro oramai, si prova con il
turismo o l’accoglienza e se un domani anche questo
non funzionerà più ci si inventerà qualche cosa d’altro.
Statistiche o no, domani il sole continua a sorgere e
tramontare e l’acqua a passare sotto i ponti, e a quelli
che raccontano bugie ai poveri cristi si allungherà il
naso e passerà il sorriso: perché, dai e dai, poi alla fine
la gente si… arrabbia.
Fiere, internet, mercati esteri, costo del lavoro: c’è ancora tanto da fare
La crisi non molla, manifatturiero ancora in difficoltà
Tra i primi di settembre e i primi di ottobre, in un mese, si sono giocati buona
parte delle commesse del prossimo
anno. Lo sanno bene gli imprenditori
del calzaturiero che il buon esito di
Micam e Obuv – le più importanti fiere
di settore – sono determinanti per il
loro futuro lavorativo. Un futuro che,
stando all’esito delle suddette fiere, non
sembra roseo. “Il trend, ormai da diversi anni, è negativo”, dice il presidente
della Cna di Fermo Paolo Silenzi. “Le
imprese vivono una situazione di stallo
che non permette loro di riconquistare
quote di mercato e commesse. E’ tutto
il sistema fiera, intesa come punto
d’incontro tra domanda e offerta, ad
essere ormai sottotono. Se fino a qualche anno fa il 70% del fatturato arrivava
dalle fiere e solo il 30% dalla rete commerciale, oggi accade il contrario”.
Che cosa non funziona più del sistema
fiera?
“La digitalizzazione ha fatto la differenza. Fin quando non esistevano tutti i
mezzi di cui disponiamo oggi, i buyers
erano più propensi a percorrere anche
lunghe distanze per vedere di persona
le novità e avere sottomano qualcosa di
esclusivo e non alla portata di tutti. Oggi
non è più così: stiamo andando verso
una sempre maggiore digitalizzazione.
Il web svolge un ruolo fondamentale
nelle ricerche di mercato. I clienti viaggiano meno e, quando lo fanno, vanno
alla ricerca di quei prodotti che hanno
visto attraverso le piattaforme digitali”.
Essere presenti e rintracciabili sul web
però non basta.
“Bisogna fare i conti con le congiunture
economiche negative che il mercato
riserva in certi periodi. Per il settore
calzaturiero, il mercato russo è stato
per molto tempo trainante. La svalutazione del rublo, dovuta alle sanzioni
che l’Europa impone alla Russai, sta
determinando uno stallo. Nel frattempo,
mercanti emergenti come la Turchia
stanno approfittando di questa situazione. I buyers russi vanno alla ricerca di
prodotti più appetibili e la manifattura
turca prolifera”.
L’economia locale è fatta quasi esclusivamente di aziende piccole e piccolissime. Riusciranno a sopravvivere?
“Il 95% delle partite Iva del Paese
hanno meno di dieci lavoratori. Quella
del Fermano è perciò una situazione
molto simile a quella del resto d’Italia
e il comportato manifatturiero vive le
stesse difficoltà di tutti gli altri. Per
questo, per migliorare le cose è necessaria una manovra che parta dal Governo centrale. Che l’economia italiana sia
in una fase di deterioramento lo si vede
anche dal fatto che in questi giorni si
stanno rivedendo al ribasso tutte le
stime sul Pil, il Prodotto interno lordo”.
Come dovrebbe intervenire il Governo?
“Dovrebbe sostenere e supportare le
imprese nel processo di internazionalizzazione. Da parte loro, le imprese
dovranno essere pronte e in grado di
viaggiare sulle reti digitali. Il Governo
dovrà aiutare le imprese a far conoscere
e promuovere, con politiche giuste e
mirate, i loro prodotti all’estero. Per fare
questo non servono defiscalizzazione e
sussidi, ma un supporto concreto. Lo
Stato deve rendere le imprese competitive per lo meno nei confronti degli altri
distretti manifatturieri d’Europa. Se in
Italia il costo del lavoro è doppio rispetto
a quello di altri Paesi europei, è ovvio
che i clienti che decideranno di investire
in commesse lo faranno nei mercati più
convenienti. Il costo del lavoro in Europa
deve essere uguale in tutti i Paesi. Solo
così si potrà sviluppare una sana competitività e non una concorrenza sleale”.
Francesca Pasquali
3
Inchiesta/Economia
14 ottobre 2016
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Il punto della Confcommercio di Fermo
Estate 2016: aumentano i turisti stranieri, accoglienza da migliorare
Il turismo è da sempre uno dei punti cardine dell’economia italiana, ma anche e soprattutto delle piccole
provincie, come quella di Fermo. In fatto di economia
turistica, pur in una congiuntura economica ancora
difficile, la domanda interna della provincia fermana
ha manifestato qualche timido segnale di risveglio.
Il mercato, però, sembra essere ancora ben lontano
dagli indici di redditività auspicati dagli albergatori e
ristoratori dell’interno e della costa.
A confermare ciò le parole del segretario della
Confcommercio di Fermo Basilio Giacomozzi: “In
particolare, si registra un aumento di turisti stranieri, a dimostrazione che gli alberghi nel territorio
italiano continuino ad essere apprezzati anche grazie ad un buon rapporto qualità-prezzo. Fattiva ed
efficacie è stata la collaborazione su più fronti tra le
amministrazioni di Fermo e Porto San Giorgio, cosa
che ha permesso di riqualificare e rilanciare l’offerta
turistica, accrescere lo sviluppo delle aree, migliorare
l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione di
servizi con particolare riferimento alle opportunità di
investimento”.
Del resto, come confermano i dati comunicati dal
sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e dal vice sindaco
Francesco Trasatti, la stessa città capoluogo ha registrato 700 mila persone raggiunte della pagina Facebook Visit Fermo, nel periodo dicembre 2015 - agosto
2016; 17 mila brochure di eventi e cinquemila guide
turistiche stampate. Grazie all’efficiente comunicazione, i visitatori nei musei, da gennaio ad agosto sono
stati 67 mila, cifra molto più alta dei 39 mila del 2013.
“Nonostante ciò – prosegue Giacomozzi – numerosi
continuano ad essere i problemi che affliggono la
periferia del lungomare sangiorgese e fermano, i
quali fanno riferimento alle carenze strutturali della
zona come l’illuminazione quasi inesistente”.
Promozione e comunicazione, accoglienza, innovazione a cui si aggiunge la riqualificazione delle strutture
recettive: sono questi i capisaldi sui quali dover puntare per l’estate 2017. “Condivido le parole di Giacomozzi al 101% – ammette Riccardo Tarantini, presidente
della Confcommercio e titolare dello chalet Delfino
Verde di Porto San Giorgio – anche se modernizzare il
lungomare non è cosa facile, soprattutto per via dello
spettro della direttiva Bolkestein. Per quanto riguarda la stagione estiva 2016, invece, numerosi sono stati
i turisti stranieri. L’andamento complessivo è stato
buono anche se di breve durata, poiché le ferie si sono
concentrate a Ferragosto e di conseguenza le presenze
più corpose. C’è da dire che molti stabilimenti balneari
sopravvivono grazie alla presenza dei giovani e, a tal
proposito, rimarco ancora una volta l’importanza nel
prestare maggiormente attenzione nell’attrezzare le
spiagge libere delle minime strutture sportive, come i
campi da beach volley, che permetteranno ai ragazzi di
ritrovarsi assieme per trascorrere il tempo libero. Ciò
vale per anche per gli anziani”.
Federica Balestrini
Prezzi ai minimi storici per le materie prime e le conseguenze del terremoto
Coldiretti: più vicini (e più risorse) alle nostre aziende
Un’analisi circostanziata dello stato del
comparto agricolo richiederebbe tempi
molto più lunghi di un’intervista. Perché
le problematiche sono tante e perché le
urgenze si sommano ad altre urgenze. È
diretto Paolo Mazzoni, presidente della
Coldiretti Ascoli Fermo, nello spiegare
gli effetti di un’annata particolare e
fortemente complessa.
“Il clima di questo 2016 non ha favo-
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rito le produzioni ed è stato speso di
più. Inoltre, si è aggiunto a questo il
discorso dei prezzi, che sono ai minimi storici soprattutto per grano, latte
e altre materie prime. Tutto questo è
sottopagato, sotto i costi di produzione
e porta le aziende a soffrire. Da noi c’è
sì tanta vendita diretta, ma i numeri
li fa chi produce materia prima. E
sui prezzi che non vengono fatti dalle
aziende, come ad esempio il grano, se
te lo pagano 16 euro cosa vuoi fare?”.
Come Coldiretti che tipo di iniziative
avete intrapreso per far fronte a questa
situazione?
“Coldiretti ha continuato e continua la
sua battaglia sull’etichettatura obbligatoria per il grano, considerando che
questa situazione dei prezzi è legata alla
grande quantità di materia che proviene
dall’estero. In sostanza, il prezzo non
si fa più qui, non lo fa la borsa merci
di Bologna ma quella di Detroit. Ma nel
pacchetto complessivo il consumatore
non riesce a capire se quella pasta
viene fatta con grano canadese, italiano o magari di Chernobyl. Quindi, ci
muoviamo esattamente come abbiamo
fatto per il latte e per l’olio d’oliva, e ci
sono buone prospettive che l’Europa
riconosca quanto stiamo chiedendo. Il
Ministro Martina è stato sollecitato e ha
già messo disposizione circa 50 milioni,
che sono pochi ma che sono comunque
un inizio, destinati alla cerealicoltura
italiana per aprire un tavolo di confronto
e come ulteriore aiuto alle aziende”.
In un’annata così complicata, per la nostra
area montana è arrivata anche la catastrofe legata al terremoto. Su questo avete
fatto un lavoro molto intenso e costante
sin dalle ore successive al sisma.
“L’impegno della Coldiretti per quelle
aree era partito già prima, indipendentemente dal dramma che c’è stato. Le
risorse del PSR che la Regione ha dato,
infatti, avevano una priorità per quella
zona”.
E oggi cosa chiedete?
“Che i soldi per sistemare non devono
essere presi dal plafond che c’era prima,
comunque già pochi e già destinati.
Servono invece misure alternative e
serve magari utilizzare fondi di altre
Regioni che non vengono spesi. Serve
soprattutto togliere quei centomila cavilli
che ci sono, magari senza graduatoria o
con una a parte, e serve far sistemare
le strutture a chi ha subito danni.
Aggiungo però che quello che abbiamo
visto recandoci in zona è che le stalle
non sono crollate perché non c’erano
già più. Invece, ci sono giovani che
vogliono investire in questo ambito e
allora dobbiamo aiutarli, semplificando
al massimo l’utilizzo delle risorse perché
hanno bisogno, più di altri, di liquidità”.
Andrea Braconi
14 ottobre 2016
Inchiesta/Economia
Impegni ed obiettivi del nuovo coordinamento presieduto da Gismondi
B&B, il “fare turismo” passa anche da qui
Turismo e accoglienza si stanno rivelando fattori
fondamentali per la valorizzazione, anche economica,
del Fermano. I dati parlano chiaro: nei primi sei mesi
del 2016 i viaggiatori stranieri nella nostra provincia
sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, salendo a 14.000 presenze. Riuscire ad
intercettare i flussi turistici è dunque la sfida del prossimo futuro.
Turismo e accoglienza, dicevamo, dove “accogliere”
significa legare il turista, magari occasionale, al luogo,
alla gente, a tutto quell’insieme di colori, sensazioni,
emozioni che il Fermano sa dare a chi ha la fortuna di
visitarlo. Saper accogliere perché chi arriva dalle nostre
parti per la prima volta sia incentivato a tornare e metta
in moto quel sistema di “tam tam pubblicitario” diretto o
virtuale che contribuisce ad affermare la nostra immagine
turistica. Grande importanza hanno dunque le strutture
ricettive che possono e debbono essere messe in condizione di dare il massimo in termini di ospitalità e di servizi
per favorire la crescita di un settore ormai nevralgico nel
nostro futuro economico. E che il futuro sia già iniziato lo
stiamo costatando grazie a tante piccole e grandi realtà.
Prendiamo l’esempio del coordinamento dei B&B cittadini di Fermo che si è recentemente costituito. I bad and
breakfast stanno aumentando vertiginosamente a Fermo
e nel Fermano. “Io sono stato il primo ad aprire a Fermo
questo genere di struttura ricettiva – spiega il presidente
del coordinamento Francesco Gismondi - quando la
legge regionale ne dava la possibilità, nell’ormai lontano
marzo 2001. Oggi il territorio comunale di Fermo conta
quasi 50 B&B!”.
Un aumento esponenziale e la nuova esigenza di organizzarsi insieme. “Per questo è nato il coordinamento
– prosegue il presidente - ed il merito va dato anche
all’amministrazione comunale nella figura dell’Assessore Trasatti, che crede molto in questo progetto. Attualmente contiamo quindici aderenti ma siamo aperti a
tutti e l’obiettivo è di estendere il nostro raggio d’azione
all’intera provincia perché è solo ragionando come
territorio unito, con la sua offerta turistica variegata
ed organizzata, che riusciamo ad essere competitivi
sul mercato. Tante sono le finalità del coordinamento
fra cui: elaborare i piani per la promozione turistica del
territorio, interfacciarsi e interloquire in modo unitario
con il Comune e la Regione, monitorare stagionalmente
il flusso turistico, favorire l’azione di acquisti centralizzati e servizi dedicati, promuovere e favorire la partecipazione degli associati a fiere nazionali ed internazionali
di settore e assisterli nelle loro attività. A proposito
dell’importanza dell’interlocutore politico/istituzionale:
noi intendiamo offrire un servizio adeguato a chi
domanda ospitalità, aumentando, con il coordinamento, la visibilità e la professionalità delle strutture di
Fermo e del territorio tutto. Da parte delle istituzioni ci
aspettiamo sempre maggiore attenzione in modo da
riuscire ad aumentare il flusso turistico. Apprezziamo
gli sforzi messi in atto in tal senso e deprechiamo gli
sperperi, quando questi si registrano. Per andare sul
pratico, si è fatto un gran parlare del Diamante di Porto
Sant’Elpidio, una delle porte dell’Expo nelle Marche.
Nessuno sa la ricaduta per il territorio, non se ne parla
più e lì sono state spese risorse pubbliche. Attendiamo
una relazione dettagliata sui costi e sui benefici in
termini di presenze turistiche e movimenti economici
registrati”.
Qual è la tipologia del fruitore di B&B? “Oggi rispetto
a qualche anno fa sono cambiate molte cose: prima il
B&B veniva richiesto quasi solo dai turisti, oggi la crisi
morde è tra i clienti registriamo anche chi soggiorna per
lavoro, per studio o per altro. I costi sono abbordabili, il
contatto umano con chi gestisce la struttura c’è”.
Cosa serve per aprire un B&B? “La procedura è semplice: basta fare una comunicazione al Comune in cui
si rappresenta l’apertura del B&B come da legge regionale, si dichiara di avere quel tipo di immobile agibile.
Bisogna adeguarsi ai parametri di legge. Ad esempio
non si possono disporre di più di tre camere, per un
totale di sei posti letto e occorre risiedere nella stessa
abitazione o in prossimità del B&B. Non parliamo di
un’attività vera e propria ma di un supporto al reddito
familiare, tant’è che il B&B non necessita di partita iva”.
Per la Cgil manca un tavolo di confronto. Intanto l’export non recupera
Una crisi produttiva che non accenna a risolversi
di Andrea Braconi
Parte da un recente report di Intesa San
Paolo Maurizio Di Cosmo, Segretario
della Cgil Fermo, per misurare la temperatura del tessuto economica del territorio. “I distretti marchigiani recuperano nell’export, tranne il sistema moda
e il calzaturiero. Noi continuiamo ad
essere dentro una crisi produttiva che
non accenna a risolversi”.
Perché continuiamo a ritrovarci in questo vortice?
“Da una parte l’export è ballerino,
vedi il mercato russo di cui prima ci
facevamo forza e invece oggi è sempre
in balia dei cambiamenti geopolitici del
pianeta. Dall’altra non c’è la domanda
interna. In più non esiste uno strumento di legge che affronti questo problema, non c’è una politica industriale. Noi abbiamo provato anche unitariamente a fare una riflessione con
il sistema delle imprese ma non c’è
niente da fare, perché una delle grandi
difficoltà è l’assenza di rappresentatività unitaria di questo territorio.
Avevamo la speranza che la Provincia
come ente istituzionale riuscisse a
mettere in piedi un tavolo di confronto
che rappresentasse le analisi e le istanze del settore produttivo, ma non solo:
pensiamo al turismo, al commercio e
ai servizi e all’agricoltura”.
Ma venendo meno la Provincia è finita
anche questa speranza.
“Stiamo insistendo da qualche anno
con il Sindaco della città capoluogo,
Camera di Commercio e associazioni
imprenditoriali, Confindustria in testa,
per istituire questo tavolo e far capire
alla nostra comunità ma soprattutto
all’esterno di cosa ci sia bisogno. Purtroppo non succede nulla, le imprese,
e così i lavoratori, sono abbandonate a
loro stesse”.
E da gennaio ci sarà anche la riforma
degli ammortizzatori sociali.
“Taglierà drasticamente gli interventi
per cassa integrazione, mobilità ed
altro, e creerà un ulteriore problema
senza sapere come fare fronte a questa
situazione. In più, anche nel Fermano
agiscono le conseguenze delle normative del Jobs Act: c’è un’esplosione
dei voucher che la stessa Inps condanna in maniera irrimediabile perché è la
sistematizzazione della precarietà del
lavoro. Questo significa che le politiche
del Governo non puntano all’innovazione, alla qualità, allo sviluppo tecnologico dei settori economici, ma piuttosto
ad innestare di nuovo un processo di
competizione con abbassamento del
costo del lavoro e dei diritti”.
Quindi, come Sindacato da adesso in
poi cosa farete?
“Stiamo insistendo con le istituzioni
per mettere in piedi questo tavolo. Se
non ci dovremmo riuscire, come Cgil
tenteremo di attivare una mobilitazione, di far vedere che c’è un problema
profondissimo che nessuno affronta.
Teniamo conto che dai progetti europei sulle aree di crisi siamo fuori, ci
sono sì i Comuni dell’area montana
ma il Fermano è sostanzialmente fuori
nonostante i dati di disoccupazione
e livello dei redditi in certi casi siano
peggiori di certe aree di crisi. Molto
dipende dalle politiche del Governo
centrale, ma molto dipende anche dalla
Regione con la quale siamo in una fase
di mobilitazione. Abbiamo cominciato
con le politiche per le università, dove
di fatto non ci sono risorse per borse di
studio e ricerca. Continueremo con la
sanità, dove non è stato risolto nulla. Il
problema vero, lo ripeto, è che ognuno
marcia per conto proprio”.
5
14 ottobre 2016
Sociale/News
Fermo/Trentadue richiedenti asilo nelle famiglie della città
P.S.Elpidio/Cabina di regia total quality
L’accoglienza cambia. E si completa Una città più accessibile
“Non è possibile immaginare di stoppare i flussi
migratori, soprattutto quelli dei richiedenti asilo
che fuggono da situazioni di pericolo. Il successo o
l’insuccesso delle politiche di accoglienza è determinato da quanto Stato ed Enti locali sono pronti a
mettere in campo per favorire l’integrazione”. Usa
queste parole l’assessore alla Cultura di Fermo
Francesco Trasatti per presentare il progetto Sprar
(Sistema di protezione per richiedenti asilo e
rifugiati) “Era domani”, promosso dalla Cooperativa Sociale Nuova Ricerca Agenzia Res e rivolto
ai richiedenti asilo. Come dice il nome, il progetto
si pone come fase di passaggio tra il presente e il
futuro di queste persone – perlopiù giovani tra i 18
e i 30 anni, tra loro anche alcune ragazze vittime di
tratta – scappati dai loro Paesi e arrivati in Italia in
cerca di un futuro migliore.
Un progetto sperimentale quello di Fermo, unico
per ora nelle Marche e con pochissimi analoghi in
Italia, finanziato dal Fondo nazionale per le politiche
per l’asilo del Ministero dell’Interno. Un progetto che
riguarderà 32 persone (18 uomini, 10 donne e 2
nuclei monoparentali), seguite da un’equipe di sei
professionisti, e che darà la possibilità a questi giovani
di vivere all’interno di alcune famiglie fermane. Un’accoglienza multidisciplinare e integrata, insomma, che
Gli utenti Sprar
Quello di Fermo è il quinto progetto Sprar sul
territorio provinciale. In totale sono 94 i ragazzi
coinvolti: 37 in un progetto della Provincia che
riguarda i Comuni di Fermo, Sant’Elpidio a Mare,
Porto Sant’Elpidio e Monte Urano, 5 a Porto San
Giorgio (progetto rivolto a persone con disagio
mentale), 32 a Fermo e 20 a Porto San Giorgio.
prevede per loro un percorso di inserimento lavorativo, sociale e abitativo.
“A fare la differenza rispetto agli altri progetti rivolti
ai richiedenti asilo – spiega Alessandro Fulimeni,
responsabile dei progetti Sprar per la Cooperativa
Sociale Nuova Ricerca Agenzia Res – è che, in questo, caso, si va oltre la fase della prima accoglienza.
Non si fa assistenzialismo, ma si cerca di dotare
queste persone di strumenti che li rendano autonomi
e che li aiutino ad inserirsi nel mondo del lavoro”.
Le famiglie che accoglieranno i richiedenti asilo
saranno scelte in collaborazione con i Servizi
sociali del Comune. Ogni famiglia riceverà 500
euro al mese, somma ricavata dai “famosi” 35
euro al giorno che lo Stato versa per ogni richiedente asilo che arriva sul suolo italiano e che, a
differenza di quanto molti pensano, non sono a loro
diretta disposizione. Quella economica non deve
però ovviamente essere la motivazione principale
a spingerà le famiglie ad accogliere questi ragazzi.
“Le famiglie – dice Maria Jolanda Dezi, dell’equipe
di lavoro (gli altri componenti sono Gianluca Del
Papa, Marco Milozzi, Michele Marchetti, Cristina
Girotti e Cristina Menghi) – saranno selezionate in
base alle loro motivazioni, alle reali intenzioni e a
criteri logistici di ospitalità”.
Nel complesso, l’esperienza durerà circa un anno.
Non tutti i richiedenti asilo possono partecipare al
progetto. Per farlo devono rispondere ad alcuni
requisiti, come il possesso dello status di rifugiato,
l’aver iniziato un percorso di inserimento lavorativo
e la padronanza della lingua italiana. Prima di entrare in famiglia, il giovane firmerà un contratto “rigoroso”, in base al quale, ad esempio, se si dedicherà
all’accattonaggio o salterà le lezioni di italiano sarà
escluso dal progetto. (Francesca Pasquali)
Sarà via Principe Umberto il primo banco di prova per la “Cabina di
regia per la total quality” formata dal Comune di Porto Sant’Elpidio,
dall’associazione Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) e da La Crisalide. Nata qualche settimana fa, la collaborazione
tra queste tre realtà servirà a rendere la città un posto accessibile a
tutti. Come? Controllando che tutti i luoghi pubblici siano alla portata
di chi cammina con le proprie gambe e da chi, per varie ragioni, si
deve servire di una sedia a rotelle.
“Il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche – spiega il
sindaco Nazareno Franchellucci – è un tema che dovrebbe essere caro
ad ogni amministrazione comunale. Per questo, ad agosto, con una
delibera di Giunta, abbiamo istituito la Cabina di regia di cui, oltre al
Comune, fanno parte due realtà impegnate da anni nella cura e nella
tutela dei diritti dei disabili”.
Intercettare finanziamenti per abbattere le barriere architettoniche,
coinvolgere la Cabina di regia nella realizzazione di nuove opere
pubbliche per garantire che siano accessibili, cercare di adeguare
quelle già esistenti: queste le linee di indirizzo individuate per Porto
Sant’Elpidio. Sotto osservazione, per ora, soprattutto il quartiere
Faleriense est – “una delle zone meno accessibili della città”, dice
il sindaco – per il quale si sta pensando ad un progetto ad hoc.
Soddisfatta della collaborazione la presidente de La Crisalide Morena
Pierangeli che sottolinea come questi interventi renderanno la città più
fruibile non solo per le persone disabili, ma anche, ad esempio, per gli
anziani e le mamme con passeggini. Quella nata a Porto Sant’Elpidio
è una delle circa venti cabine di regia presenti soprattutto nel centro e
nel sud Italia. Di quella elpidiense fanno parte cinque membri ma, di
volta in volta, saranno coinvolte tutte le realtà della città: dagli ordini
professionali alle associazioni di categoria all’Asur.
“Ogni settore – spiega il presidente di Fiaba Giuseppe Trieste – deve
entrare nella cultura che la qualità della vita percepita dai disabili
riguarda tutta la collettività. E’ un processo lento ma necessario,
importante per chi vive in un luogo ma anche per i turisti. Nel tempo,
il mercato premierà chi è a norma”.
Nelle prossime settimane si procederà alla mappatura dei punti sensibili, individuando gli interventi necessari. (f.p.)
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Salute/News
14 ottobre 2016
8
Marche/Giovane e preparato, è il nuovo direttore degli Ospedali Riuniti di Ancona
Cardiochirurgia marchigiana nelle mani del dottor Di Eusanio
“Una tappa importante del nostro lavoro,
per consolidare il futuro della Cardiochirurgia delle Marche, con un bacino di
utenza che coinvolge il medio Adriatico”.
Con queste parole il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Michele
Caporossi, ha presentato alla stampa
il nuovo direttore della Sod (Struttura
organizzativa dipartimentale) Cardiochirurgia, Marco Di Eusanio. Nato ad
Ancona nel 1973, laureato in medicina
e chirurgia a Bologna, vanta un curriculum professionale con oltre 2.500 interventi cardiochirurgici nell’ambito delle
patologie cardiache e dell’aorta toracica.
L’ultima sede di lavoro è stata l’Ospedale
Mazzini di Teramo. “Rafforziamo la presenza dell’Ospedale di Torrette di Anco-
na nella sanità marchigiana – ha detto il
presidente Luca Ceriscioli, nell’incontro
con la stampa - Torrette è l’ospedale di
tutta la regione. Nel momento in cui si è
stabilito, anni fa, in maniera intelligente,
di mantenere un’unica cardiochirurgia
per tutte le Marche, si è fatta una scelta
di qualità, di prospettiva che deve essere
riconosciuta da tutti i marchigiani come
propria. Il valore che dobbiamo aggiungere a Torrette, alla qualità che rappresenta e che rappresenterà grazie alla
crescita sulla quale stiamo investendo,
è che venga sempre più sentito da ogni
marchigiano come il proprio ospedale.
Spesso si pensa, invece, che la sanità
sia la moltiplicazione dei servizi, quando
invece solo la rete può garantire servizi
di grande qualità”.
Di Eusanio si è detto “contento e orgoglioso di far parte di una squadra che
ha una storia consolidata e che guarda
con entusiasmo al futuro. Qui ho trovato grande professionalità e questo
è un ottimo punto di partenza per il
lavoro che ci attende. Aiuterò l’ospedale
a crescere, offrendo alle Marche una
cardiochirurgia moderna e innovativa”.
Tra gli obiettivi indicati, il passaggio
dalla chirurgia tradizionale a quella mini invasiva che riduce lo stress
chirurgico (incisioni di 4-5 centimetri,
invece di 30) e favorisce un rapido ripri-
stino della salute. I settori che verranno
valorizzati saranno quelli della chirurgia
dell’aorta toracica e dello scompenso
cardiaco, “crescente causa di mortalità
e di invalidità nei Paesi Occidentali”.
Di Eusanio ha evidenziato l’importanza
di sviluppare la rete cardiochirurgica:
“Le Marche sono invidiate perché sono
l’unica regione dell’Italia centrale con
una cardiochirurgia unica. Nella nostra
unità operativa ospedaliera rafforzeremo
anche la produzione scientifica e la ricerca, perché dove c’è più cultura medica,
c’è maggiore qualità delle prestazioni”.
Michele Caporossi ha presentato alcuni
dati relativi alla cardiochirurgia della
struttura ospedaliera: la mobilità attiva
(prestazioni su pazienti provenienti da
altre regioni) è cresciuta dal 15,8% del
2013 al 18,7% del 2015, il numero delle
persone operate (dato 2015) è pari a
1.127, con un saldo negativo di 450
casi (marchigiani che, per libera scelta,
si curano in strutture extra regionali).
Rispetto agli indicatori Pne (Programma
nazionale esiti), che misura i risultati
ottenuti dalle prestazioni, in termini di
salute, l’Ospedale di Ancona ha un valore
di 1,91 per quanto riguarda la mortalità
da by-pass aortocoronarico isolato a 30
giorni (più basso del 2,31 nazionale) e
del 1,74 per quanto attiene la sostituzione della valvola cardiaca (anche qui più
basso, quindi con minore mortalità, del
dato nazionale, pari a 2,84). Caporossi
ha infine indicato gli obiettivi del 2016:
dal 1 ottobre, un incremento di cinque
sedute settimanali di chirurgia maggiore
e di due sedute per quella minore, con
un ulteriore incremento di tre sedute
di cardiochirurgia per ridurre le liste di
attesa e recuperare la mobilità passiva.
Inoltre, dal 23 settembre, è ripreso il
programma sperimentale (con apparecchiature funzionanti 12 ore al giorno)
sempre per ridurre le liste di attesa. Nel
2017 si prevede di elevare il numero
degli interventi di cardiochirurgia a oltre
1.300 e a incrementare di mille interventi quelli di altre specialità.
Brevi
Marche
Sanità: ok al piano assunzioni 2016
La giunta regionale delle Marche ha approvato il piano assunzioni delle aziende
ospedaliere e dell’Asur. Tremila unità in
più di personale che va a sostituire chi è
andato in pensione con un saldo attivo di
768 persone. Per l’Area Vasta 4 di Fermo
abbiamo un totale di 294 assunzioni (132
assunzioni a tempo indeterminato, 162
assunzioni a tempo determinato) con un
130% di turn over.
14 ottobre 2016
Salute/News
9
Tecnologie/Intervista al dr. Guido Sampaolo
Azienda Informa/Ambulatori San Biagio srl
Malanni di stagione, cosa fare
Funzionalità e comfort per il benessere
di Agnese Testadiferro
Si cambia! Nuova stagione e giusto
stile di vita per evitare i classici malanni. Il dr. Guido Sampaolo, medico di
medicina generale responsabile Marche
per la formazione dei medici di medicina generale, ci suggerisce cosa fare per
prevenire ma anche curare.
Quali sono i malanni di stagione più
comuni? “La stagione autunno invernale predispone alle malattie delle
vie respiratorie favorite dal clima
freddo. Si va dal raffreddore all’influenza fino alle complicazioni con la bronchite e la polmonite. I sintomi dell’influenza comprendono febbre, tosse,
mal di gola, naso chiuso, raffreddore,
dolori muscolari, mal di testa, brividi
e stanchezza e qualche volta nausea,
vomito e diarrea”. Come prevenirli e come curarli? “La
malattia influenzale dura circa una
settimana. Pertanto per una settimana
si dovrebbe stare a casa e ridurre al
minimo il contatto con gli altri, evitando
di andare al lavoro o a scuola; vanno
evitati anche i viaggi. In generale, si
dovrebbe evitare il contatto con altre
persone per non diffondere la malattia. Si è contagiosi dal giorno prima di
sviluppare sintomi fino a sette giorni
dopo che ci si ammala”.
Cure fai da te e visita medica: quando?
“La maggior parte delle persone guarisce senza la necessità di cure mediche; quasi per tutti saranno sufficienti i
comuni farmaci acquistabili in farmacia
senza ricetta per combattere i sintomi come il paracetamolo o l’aspirina
(quest’ultima va evitata per i bambini al
di sotto dei 5 anni). Il medico di famiglia va consultato se si appartiene
alle categorie a rischio (anziani, portatori di malattie croniche, etc.) e può
fornire consigli sulla terapia da adottare
(terapia sintomatica, antifebbrile, anti
tosse), decidendo se sia necessario
l’isolamento a domicilio, soprattutto
per non trasmettere l’influenza alle altre
persone”.
La vaccinazione può servire? “Da
tempo in Italia viene sottovalutata l’utilità della vaccinazione antinfluenzale stagionale che serve per prevenire le
forme gravi e complicate di influenza e
ridurre la mortalità nei gruppi a rischio
aumentato. Sono ad alto rischio di gravi
complicanze le persone di età superiore
a 65 anni, le donne nel 2°-3° trimestre
di gravidanza, le persone di ogni età
con patologie croniche (come asma,
diabete, malattie cardiache, ecc.). Per
tutte queste categorie la vaccinazione è
fortemente raccomandata”.
Consigli pratici per i bambini? “Un
atteggiamento responsabile da parte
dei genitori è quello di non mandare i
bambini a scuola in caso di influenza (e/o di qualunque altra malattia
infettiva/diffusiva) per non trasmettere
l’influenza agli altri bambini e quindi
ai loro familiari. Se il bambino è sano
potrà essere sufficiente consultare telefonicamente il pediatra il quale deciderà
se fornire consigli o nei casi più gravi
visitare il piccolo paziente”.
Consigli per gli anziani? “Le persone
di età superiore ai 65 anni sono più
soggette alle complicazioni, soprattutto
se appartengono alle categorie ad alto
rischio, come i diabetici, gli ipertesi i
cardiopatici, i bronchitici cronici. Tra
questi si registrano ogni anno in Italia moltissime complicazioni a seguito dell’influenza e alcune centinaia di
decessi. Per tutti gli over 65 è fortemente raccomandata la vaccinazione
anti influenzale da ripetere annualmente. Inoltre è raccomandata anche la
vaccinazione anti pneumococcica, che
protegge dalla polmonite, particolarmente frequente dopo i 65 anni; anche
per questa temibile malattia esiste un
vaccino, ottimamente tollerato, fornito gratuitamente dal Sistema Sanitario
Regionale per il quale è sufficiente una
dose singola ogni 10 anni”.
Brevi
Amandola L’ospedale torna operativo
Stanno tornando pian piano alla normalità le attività dell’ospedale di Amandola,
duramente colpito dal terremoto del 24 agosto. Parte degli spazi danneggiati sono
stati recuperati: è fruibile il corridoio di uscita d’emergenza nel Corpo A, sono stati
completati i lavori fatti sulla prima e sulla seconda stanza (dialisi) nel Corpo B, sono
stati completati i lavori di ripristino del piano terra e del primo piano nel Corpo C,
sono stati ripristinati gli ambienti del piano terra (punto di primo intervento) e primo
piano nel Corpo D.
Dal 6 ottobre sono quindi di nuovo funzionanti la piastra ambulatoriale (escluso
l’ambulatorio di odontoiatria), il punto di primo intervento nella sua sede originaria
e la dialisi.
A Fermo, in via M. Tornabuoni 63-65 – di
fronte a un panorama arioso, scolpito dal
profilo dei monti e delle colline, solcato
dagli invasi di valli, di torrenti e di fiumi
–, fornito di dispositivi tecnologici d’avanguardia e provvisto di soluzioni professionali di altissimo livello, si situa il
nuovo centro di terapie inalatorie termali
“Ambulatori San Biagio srl Fermo”.
Se la visuale prossima e lontana suggerisce immagini d’acque salutari, di vapori
benefici, di pozioni terapeutiche, il complesso sanitario cattura l’attenzione per una
disposizione geometrica e prospettica di assoluta e libera linearità e razionalità.
Funzionalità rigorosa e comfort attento garantiscono all’utente tranquillità di
accesso e di attesa nel rispetto della riservatezza e del decoro, mentre un sapiente alternarsi e combinarsi di colori e toni rende l’ambiente un luogo in cui ciascuno
può trovarsi perfettamente a proprio agio.
Strutturalmente attento ad ogni esigenza, il centro gode di una reception competente e cordiale che mette ciascuno nelle condizioni di usufruire al meglio delle
prestazioni offerte, e si propone come risposta ad esigenze sempre più ineludibili
d’interventi di salvaguardia dell’apparato respiratorio.
Attualmente, come è noto, le vie respiratorie sono insidiate non soltanto dai vecchi
classici agenti nocivi (batteri, virus), ma da una molteplicità di altri agenti di provenienza ambientale (fumi di sigaretta e non, inquinanti, polveri industriali grossolane
e sottili, micro e macroparticelle, microclimi inidonei, macroclimi dannosi ecc.).
Se si considera che le mucose respiratorie, oltre a garantire un efficace trasporto
dell’ossigeno e un’altrettanto efficiente rimozione dell’anidride carbonica (scambio
gassoso), oltre a intercettare gli agenti nocivi esterni (effetto barriera) e ad allontanarli (clearance muco-ciliare), sono anche la sede di essenziali dispositivi di difesa
immunitaria, si comprende bene l’importanza della loro integrità.
Se questa, infatti, viene alterata, si pongono i presupposti per patologie non solo
polmonari, ma anche cardiovascolari, immuno-allergiche e probabilmente persino
oncologiche generali (maggiore penetrazione nell’organismo di fattori chimico-fisici oncogeni). Di qui l’importanza di servizi quali il centro “Ambulatori San Biagio srl
Fermo”, presso il quale è possibile sottoporsi a tutta la gamma delle più moderne
procedure terapeutiche inalatorie, per le quali sono utilizzati impianti centralizzati
della TWE Italia certificati secondo le norme iso 9001 e iso 13485, in conformità
all’allegato ii della direttiva 93/42/cee. A regime funzioneranno 25 stazioni eroganti,
delle quali 5 dedicate ai bambini. Viene utilizzata l’acqua sulfurea di Tabiano Terme
insieme ai nuovi Sali di Salsomaggiore 3° Baumé, di cui la società è esclusivista
per la provincia fermana.
Le prestazioni inizialmente fruibili comprendono: Aerosol, Aerosol Medicale, Humage, Nebulizzazioni, Docce nasali, Insufflazioni endotimpaniche, Politzer crenoterapici. In prospettiva è prevista l’attivazione di: Ossigeno Terapia, Ozono Terapia,
Riabilitazione Vestibolare, Pediatria Termale, Centro Sordità Rinogena, Diagnostica
e Riabilitazione Cardiovascolare.
Marche/Avviato il percorso diagnostico terapeutico assistenziale
Lotta alla cistite interstiziale:
si accellera
La giunta regionale ha approvato il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la diagnosi e il trattamento della cistite interstiziale. Una
risposta alle richieste dei pazienti affetti
da questa patologia rara e che si trovano di fronte a problematiche di salute
rilevanti ed incidenti nella qualità della
vita. Il percorso diagnostico consente
di rendere tempestivi ed appropriati
gli accertamenti necessari riducendo il
tempo per la diagnosi e l’esclusione di
patologie confondenti e patologie associate. Allo stesso tempo sono state definite le modalità operative per rispondere
con una terapia adeguata a disposizione
di tutti i pazienti dando l’opportunità di
essere seguiti con qualità e appropriatezza nell’ambito del territorio regionale.
Il Coordinamento regionale malattie rare
ha attivato il team di lavoro tecnico
scientifico al quale hanno partecipato
gli specialisti che, con competenze tec-
niche scientifiche, intervengono nella
diagnosi, cura e assistenza della cistite
interstiziale. Il gruppo tecnico ha fatto
riferimento alle “Linee di indirizzo per
la predisposizione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali” e “Piani
Integrati di Cura della Regione Marche”.
Il documento tecnico prodotto è stato
condiviso con il coordinamento regionale malattie rare, con le direzioni sanitarie
e con gli specialisti urologi di riferimento
degli enti del servizio sanitario regionale.
Economia/News
Marche/Meno 43% e ripercussioni sui prezzi
CNA INFORMA
MALATTIE PROFESSIONALI: GRADO DI INABILITÀ,
DANNO BIOLOGICO E RENDITA
La malattia professionale è la patologia che il lavoratore contrae in occasione
dello svolgimento dell’attività lavorativa. E’ bene ricordare che la malattia professionale si distingue dall’infortunio sul lavoro in quanto quest’ultimo si verifica in
modo tendenzialmente immediato, incidendo istantaneamente e in modo traumatico sulla salute del lavoratore (quella che viene definita causa violenta), mentre
la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l’esposizione ad un fattore di
rischio presente nei luoghi in cui il lavoratore opera.
Per “occasione di lavoro” si intende che tra lo svolgimento dell’attività lavorativa in
un determinato contesto e la patologia deve esserci un rapporto di causa-effetto,
quello che viene tecnicamente definito come rapporto eziologico o nesso causale.
Inoltre, in caso di malattia professionale per ottenere le prestazioni da parte dell’INAIL è necessario effettuare una denuncia.
Se la malattia professionale viene riconosciuta e il grado di inabilità accertato è
compreso fra il 6% e il 15%, la normativa prevede il risarcimento del danno
biologico. In questo caso il lavoratore ha diritto all’indennizzo economico di un
capitale calcolato in base al grado di menomazione, dal sesso del soggetto protetto e dall’età dello stesso.
In caso di successivo aggravamento, il lavoratore può richiedere alla sede INAIL di
appartenenza la revisione del grado di inabilità a scadenza predeterminata.
Mentre se il grado di inabilità accertato è compreso fra l’16% e il 100%, in favore
del lavoratore viene erogata una rendita composta da danno biologico e ridotta
capacità lavorativa.
Si ricorda che nessun indennizzo è previsto per danni di gravità inferiore al 6%.
Il Patronato Epasa – Itaco di Fermo è a disposizione per la valutazione medica e
l’assistenza relativa all’iter di presentazione della denuncia.
PATRONATO EPASA - ITACO Sede di Fermo
Responsabile: Dott.ssa Sabrina Giusti
tel. 0734/600288 (Fermo), 0734/992746 (P.S.Elpidio)
mail: [email protected]
Via Salvo D’Acquisto n.123, 63900 Fermo (FM)
Via Belvedere n.20 (Villa Baruchello)
63821 Porto Sant’Elpidio (FM)
Crolla la produzione
di olio di oliva
Da qualche tempo se ne fa un gran parlare. Ora arrivano anche i dati ufficiali: crolla del 43 per cento la
produzione di olio di oliva nelle Marche. E’ quanto
afferma la Coldiretti regionale sulla base dei dati
Ismea/Unaprol. A causa delle cattive condizioni meteo,
il raccolto 2016 dovrebbe aggirarsi sui 22mila quintali,
con effetti inevitabili sui prezzi. Basti dire che alla
borsa merci di Bari, che è la più rappresentativa per
il settore a livello nazionale, le quotazioni sono in significativo aumento con un balzo
nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno. Ma non
sono le sole previsioni produttive a pesare negativamente sul settore. A preoccupare
è, infatti, anche la mancata applicazione della legge salva-olio con il moltiplicarsi
delle truffe. Secondo un sondaggio Coldiretti, al ristorante sono fuorilegge 3 contenitori di olio su 4 (76%) che non rispettano l’obbligo del tappo antirabbocco entrato
in vigore quasi 2 anni fa con la legge europea 2013 bis, approvata dal Parlamento. La
norma prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi,
fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo
di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il
riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta. Il tutto pena
sanzioni che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto.
Si tratta, sostiene la Coldiretti, di una tutela per produttori, consumatori ed anche per
i ristoratori rispetto dalla concorrenza sleale di chi spaccia come extravergine italiano
un prodotto importato di bassa qualità. Misure importanti per difendere un settore
che nelle Marche conta 22mila aziende su una superficie di circa 10mila ettari
di oliveti, con 80 frantoi attivi. Per quanto riguarda il biologico, la aziende sono
1.000, per una superficie di circa 1.600 ettari. Il valore della produzione olivicola
marchigiana è di 25 milioni di euro (2015), mentre quello dell’export ammonta a 2,3
milioni di euro (dato 2015). Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo
(Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop).
Parola di esperto/Il commercialista
TASSAZIONE DEL CONTRATTO PRELIMINARE
DI VENDITA
Nella compravendita di immobili il compromesso o
contratto preliminare è quell’accordo con cui il promissario acquirente e il promittente venditore definiscono, impegnandosi, gli elementi essenziali della
futura vendita, quali prezzo, anticipazioni, tempi di
consegna, ecc. La principale finalità è quella di tutelare l’acquirente, evitando che il venditore si impegni
a cedere l’immobile ad altri soggetti. Premesso che
la proprietà dell’immobile si trasferisce all’acquirente
esclusivamente con la stipula dell’atto di vendita
definitivo, è possibile scegliere tra due tipologie di
contratto preliminare: quello che definisce solo gli
aspetti essenziali della vendita senza trasferire anche
il “possesso”, oppure quello con effetti anticipati
che consente all’acquirente di entrare in possesso
dell’immobile prevedendo anche il pagamento in tutto
o in parte del prezzo di compravendita pattuito.
Dal punto di vista fiscale si ravvisa un regime di
imposizione diverso nei due casi. In linea generale
il compromesso è soggetto a registrazione, entro 20
giorni dalla sottoscrizione, con il pagamento dell’imposta di registro in misura fissa (200 euro). Inoltre,
se è prevista una caparra confirmatoria e sono previsti acconti si applica un’ulteriore imposta di registro
pari allo 0,50% della caparra e al 3% dell’importo
degli acconti. Pertanto, se il contratto non prevede
nulla ma solo la definizione degli elementi essenziali
della cessione, sconterà solo l’imposta fissa all’at-
14 ottobre 2016
10
to della registrazione. Mentre quando si tratta di
preliminare ad effetti anticipati, che prevede cioè il
pagamento integrale, o quasi, del prezzo, la consegna
del bene e il trasferimento di tutti i diritti e gli obblighi
propri della compravendita (tranne ovviamente il
diritto di proprietà), l’Agenzia delle Entrate stabilisce
che il contratto debba essere trattato come contratto
definitivo di compravendita e come tale tassato, con
applicazione delle regole previste dal Testo Unico e
delle dovute agevolazioni. In tal caso la registrazione
del rogito finale sconterà solo l’imposta di registro in
misura fissa.
Qualora, invece, il preliminare preveda soltanto alcuni
degli effetti suddetti, oltre all’imposta di registro in
misura fissa per la registrazione dello stesso occorrerà considerare un’ulteriore imposta di registro a
seconda dell’effetto prodotto. Ad esempio, se è prevista la consegna anticipata del bene si instaura tra le
parti un comodato d’uso, che dovrà essere registrato
con versamento dell’imposta in misura fissa ad euro
200; mentre la previsione di un pagamento anticipato
di tutto il prezzo, o parte di esso, qualifica una sorta
di “mutuo” concesso dall’acquirente al venditore e
l’importo pagato sconterà l’imposta di registro al
3%. In tal caso al momento della stipula del contratto
definitivo è concessa la detrazione dall’imposta di
registro dovuta, di quanto già assolto in sede di registrazione del preliminare per gli effetti anticipati da
questo prodotti (escluse le due imposte fisse pagate
per la registrazione del preliminare e quella eventuale
del comodato). Dott.ssa Cristina Claretti
Gamma Partners Stp
Giacinti Cippitelli Claretti – Dottori Commercialisti
Piazza C.A. dalla Chiesa n. 41 - 63813 Monte Urano (FM)
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Marche/Aumentano terreni e operatori
Biologico: è boom
Non conosce crisi il biologico nelle Marche che continua a crescere in produttori e superfici, al punto che la
nostra regione è quella in Italia con la maggiore presenza
di aziende bio che fanno vendita diretta rispetto alla popolazione. Secondo un’analisi di Coldiretti sulla base del
nuovo rapporto Sinab 2016, gli operatori nella nostra
regione sono in aumento del 12 per cento, sfiorando
quota 2.500, mentre i terreni coltivati con metodo biologico hanno superato i 63mila ettari, l’11 per cento in più
nel confronto con l’anno precedente.
Un trend che rende oggi l’agricoltura bio una grande
opportunità, un modello vincente che non solo rispetta
l’ambiente, tutela la biodiversità e la salute ma che crea
nuove prospettive occupazionali per tantissimi giovani,
specie nelle Marche. Lo dimostra il fatto, sottolinea Coldiretti, che la nostra regione è anche la terza per numero
di agriturismi biologici, ben 165, per densità di gruppi
di acquisto e di mercatini bio. Un fenomeno che traina
ovviamente i consumi, con l’aumento del 21 per cento
degli acquisti di prodotti biologici in Italia nel 2016. Una
crescita che dura ininterrotta da oltre un decennio con
ben 13 milioni di italiani che portano in tavola cibo bio
almeno una volta a settimana.
La crescita rapida dei consumi, conclude la Coldiretti,
pone però l’esigenza di rafforzare il sistema dei controlli con particolare
attenzione ai falsi
prodotti biologici
importati dall’estero come dimostrano i numerosi
casi di frode scoperti dalle forze
dell’ordine.
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Economia/News
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Fermo/Il 27 ottobre un importante convegno nella sede di Confindustria
Successioni, come tutelare il proprio patrimonio
Tutela del patrimonio (familiare e aziendale) e passaggio generazionale: è il
tema del workshop in programma giovedì 27 ottobre, alle ore 17 nella sede
di Confindustria Fermo, organizzato da
Antonio Annessi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, che al Corriere
News spiega le ragioni di un’iniziativa su
un argomento ancora poco dibattuto nel
nostro Paese.
“Siamo di fronte - spiega Annessi ad una nuova esigenza del mercato.
Oggi i clienti chiedono di preservare,
salvaguardare nel tempo e trasferire
il patrimonio familiare e aziendale. In
precedenza invece le esigenze dei clienti
erano maggiormente focalizzate sulla
performance finanziaria e sulla richiesta
di reddito. La crisi economica in corso
ha modificato lo scenario di riferimento
e le conseguenti richieste dei clienti”.
Quindi, percepita la richiesta del mercato, cosa cercate di far conoscere?
“Le opportunità che ci sono attualmente per una valida pianificazione successoria. Si parla troppo poco dell’argomento per mancanza di informazione
(e aggiungerei anche per una questione
scaramantica); inoltre, perché manca
una figura professionale specializzata
nella materia. Ci si rivolge troppo spes-
so in modo sconclusionato alle varie
figure professionali classiche, che però
non hanno una visione d’insieme della
materia e quindi si rischia di prendere
delle decisioni senza valutare, in modo
coordinato, tutti gli aspetti dell’operazione. In tale ambito si inserisce il
Consulente Patrimoniale, figura professionale che è in grado di coinvolgere
e coordinare tutti gli aspetti dell’operazione (fiscale, legale, aziendale, ecc.) e
che permette di analizzare in maniera
esaustiva la situazione patrimoniale e
soprattutto le esigenze del cliente fornendo la migliore soluzione sulla base
della normativa in vigore”.
Chi sono i soggetti interessati?
“Direi tutti, dalle famiglie, o meglio i
capifamiglia, alle aziende, nelle persone
dei soci e degli imprenditori. La platea
è vastissima e le esigenze sono le più
disparate”.
Chi saranno i relatori che interverranno?
“Fulcro della giornata sarà l’intervento
del Dott. Gianni Fuolega, amministratore delegato della Kleros srl di Milano,
società di consulenza specializzata nelle
tematiche della pianificazione successoria familiare, del passaggio generazionale aziendale e della tutela patrimoniale.
Poi il Dott. Davide Tucci, consulente
Marche/Consentirà l’accesso al credito
Un fondo per le imprese
danneggiate dal terremoto
La Giunta regionale ha attivato un
Fondo di garanzia per favorire la ripresa delle attività economiche nelle
zone del sisma. Le aziende interessate
potranno accedere a un fondo preesistente per le imprese colpite da calamità
naturali. Un milione e 830 mila euro
verrà destinato alle garanzie di primo
grado a favore degli insediamenti produttivi, commerciali e turistici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, allo scopo di ricostruire le scorte e
ripristinare l’agibilità dei laboratori, dei
negozi, degli alberghi.
“In questa fase di post emergenza, la
Regione viene incontro anche alle esigenze del tessuto imprenditoriale delle
aree devastate dal terremoto, aiutandole
a superare le difficoltà collegate al riavvio delle attività economiche danneggiate – afferma l’assessora alle Attività
Produttive, Manuela Bora – Il sisma ha
causato, in questi territori, danni non
sempre percepiti nella loro devastazione, perché, accanto alle vittime e ai
crolli, tutte le infrastrutture, pubbliche e
private, sono state azzerate. Quelle economiche, in particolare, scontano i danni
diretti e quelli collegati alla ripartenza
delle comunità, inevitabilmente scandita
dai tempi della ricostruzione che va
accompagnata, pena la sua efficacia, da
una rapida ripresa del tessuto produttivo, capace di garantire la permanenza
delle popolazioni in queste zone”.
L’assessora indica anche altri possibili
canali di finanziamento per sostenere
le imprese: “Ulteriori risorse, già disponibili, potrebbero derivare dal milione
e 900 mila euro previsto per la concessione di garanzie di secondo grado
a favore dei Confidi per le piccole e
media imprese, da destinare a interventi
di adeguamento e di prevenzione del
rischio sismico. Entrambe le misure di
garanzia, agevolano l’accesso al credito,
con un importante effetto moltiplicatore
in presenza di misure complementari di
contributo a fondo perduto che potranno
essere previste nell’ambito delle risorse
destinate alla ricostruzione”.
Bora segnala, poi, l’imminente operatività di un bando Por Fesr 2014-2020,
già previsto, che assegnerà 5,8 milioni
per il sostegno delle start up (nuove
imprese innovative) che sorgeranno
nell’intera provincia di Ascoli Piceno
e in parte del Fermano, già classificate
come “aree di crisi” con provvedimenti
antecedenti al terremoto.
e manager del gruppo Azimut, società
internazionale di consulenza leader di
mercato nella gestione dei patrimoni,
che presenterà brevemente il gruppo
Azimut ed illustrerà i servizi offerti a
supporto degli imprenditori nella gestione e protezione dei patrimoni familiari
ed aziendali. E poi il sottoscritto che,
oltre all’attività classica, ha stretto una
fattiva collaborazione con le due realtà
sopra descritte nell’intento di sopperire alla mancanza nel nostro territorio
della figura del Consulente Patrimoniale, offrendo un supporto qualificato e
autorevole nella tutela patrimoniale e nel
passaggio generazionale”.
Quali potrebbero essere gli effetti di un
rialzo delle imposte di successione da
parte del Governo?
“Purtroppo non si parla soltanto di
rialzo delle imposte di successione, ma
siamo di fronte ad una rivoluzione in
materia di imposizione successoria
che cadrà come una mannaia sui nostri
patrimoni. I principali punti sono: 1) La
riforma del catasto, Legge 23/2014, si
tramuterà in una variazione delle rendite
catastali riferite a tutti gli immobili,
con conseguente aumento delle imposte ipocatastali in successione e/o in
donazione; 2) Il certificato successorio
europeo è diventato operativo in tutta
Europa dal 17 agosto 2015 e potrà
modificare sensibilmente la tematica
successoria in Italia; 3) Le imposte successorie potrebbero essere soggette
a variazioni in aumento (considerando
che al momento l’Italia applica imposte
sensibilmente minori rispetto alle altre
nazioni) e inoltre potrebbero diminuire
sensibilmente le franchigie ereditarie a
disposizione degli eredi (attualmente
agli eredi in linea retta spetta la franchigia di un milione pro capite).
4) Nella prossima revisione volta alla
riduzione e/o eliminazione delle esenzioni fiscali potrebbero essere coinvolti
anche i prodotti assicurativi ed i titoli
di stato (ad oggi gli unici prodotti
finanziari rimasti esenti in successione).
Quindi, sono molti gli interventi a cui sta
mettendo mano il Governo e tutti volti
ad una maggiore pressione fiscale
sulle proprietà. Da qui l’importanza
e l’urgenza di conoscere e analizzare
la propria situazione patrimoniale per
poter adottare al più presto quelle misure e quegli interventi volti a tutelare e
trasferire nel miglior modo possibile il
proprio patrimonio”.
Andrea Braconi
Brevi
Porto Sant’Elpidio Un patto tra Comuni
La Giunta Regionale ha approvato il Patto orizzontale regionale 2016 che mette a
disposizione una capacità di 3,53 milioni di euro da utilizzare per spese di investimento
(conto capitale). Nove Comuni marchigiani cedono parte della loro capacità di spesa per
consentire ad altri di investire le risorse, senza violare il pareggio di bilancio tra entrate
finali e spese finali. Tra questi figura anche il Comune di Porto Sant’Elpidio. Priorità di
spesa viene concessa ai Comuni sotto i mille abitanti e a quelli istituiti per fusione. I criteri
sono stati condivisi con il Consiglio delle autonomie locali e con Anci Marche.
“Una sorta di gioco di squadra tra amministrazioni comunali per completare interventi
che altrimenti rimarrebbero al palo per i vincoli di legge – afferma l’assessore al Bilancio,
Fabrizio Cesetti – Alcuni consentono ad altri di utilizzare la propria capacità di spesa che
recupereranno poi nel biennio 2017/2018, mentre chi utilizza ora recupererà spendendo meno nel prossimo biennio. Si tratta di una solidarietà a invarianza zero, utile per
rispondere alle esigenze locali sulla base della specifiche necessità dei territori, senza
compromettere l’equilibrio dei saldi di finanza pubblica”.
Fermano Bracconaggio, il punto della situazione
Nelle Marche dal 2009 al 2015 sono state registrate 1.631 infrazioni contro la fauna selvatica, 1.539 persone denunciate e 594 sequestri. Un quadro a tinte fosche, quindi, è quello che
emerge dal risultato di un approfondimento realizzato da Legambiente sul bracconaggio in
Italia. In questi 7 anni si contano 762 infrazioni solo nella provincia di Ancona e ben 427 in
quella di Ascoli Piceno, che presenta una media di 1 infrazione ogni 6 giorni. Al terzo posto
troviamo, invece, la provincia di Pesaro e Urbino con 260 infrazioni e, al quarto, quella di
Macerata, con 160 infrazioni. Nella classifica nazionale, maglia nera per procedimenti contro ignoti va alla provincia di Macerata, che si piazza al quinto posto in Italia con un totale di
65 nel quadriennio 2012-2015. Virtuosa, invece, risulta la provincia di Fermo per quanto
riguarda le infrazioni, con 22 rilevate in sette anni, dato tra i più bassi a livello nazionale.
Marche Nuove regole per l’apprendistato
Alternanza scuola-lavoro. Un modello didattico che si sta radicando sempre più nelle
Marche e che ha lo scopo di fornire ai giovani, oltre alle competenze di base, anche quelle
utili per inserirsi nel mercato del lavoro. In tale ottica rientrano i due provvedimenti
adottati dalla giunta regionale. Il primo perfeziona il quadro dei titoli di studio conseguibili
attraverso l’apprendistato cosiddetto di primo livello (qualifiche professionali, certificato
IFTS, diplomi di scuola media superiore). In questo modo viene riconosciuto alle aziende
che possiedono determinati requisiti, il ruolo di soggetto formatore. Con il secondo provvedimento è stato approvato uno schema di accordo tra la Regione, le associazioni dei
datori di lavoro e dei prestatori di lavoro le Università, Fondazioni ITS e l’Ufficio scolastico
Regionale, finalizzato alla disciplina dell’apprendistato di alta formazione e ricerca
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14 ottobre 2016
Terra nostra/News
Valdaso/Ercole D’Ercoli alla guida del museo diffuso
L’Ecomuseo nasce oggi
L’Ecomuseo è nato formalmente con l’atto
costitutivo grazie al quale diventa associazione e ha una forma giuridica. Il presidente Ercole D’Ercoli commenta così: “Un
riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni”. Adesso sono otto i comuni che
ne fanno parte e la sede è quella di Palazzo
Morelli a Campofilone, dove si trova il
Museo del Maccheroncino. Tutto è iniziato
cinque anni fa. Il lavoro finora fatto è stato
propedeutico all’atto costitutivo che mette
a frutto questa esperienza e dà una forma
giuridica a questa entità e alle attività di
promozione identitaria del territorio avvenuta tramite la partecipazione a bandi e
progetti svolti all’interno delle scuole: dalla
realizzazione della Mappa di Comunità, alla
Cucina a Regola D’Arte, a Girovallando.
Un percorso che parte dall’osservazione
delle campagne, cornice ideale per i nostri
borghi, delle nostre architetture, dei nostri
musei, delle torri, dell’enogastronomia. Da
qui il concetto di ecomuseo o museo diffuso, basato sulla condivisione degli obiettivi, sulle prospettive di crescita del territorio
e che ha come finalità principale quella di
tutelare, valorizzare e promuovere tutto il
patrimonio storico-paesaggistico.
Il direttivo, oltre al presidente, è formato da
due vice, Giusy Scendoni per la parte pubblica e Andrea Bagalini come rappresentante delle associazioni. Gian Mario Borroni è il
segretario e tesoriere. Il Consiglio direttivo
è composto dai rappresentanti nominati
da ogni comune: Ercole D’Ercoli (Campofilone), Gian Mario Borroni (Monte Rinal-
Amandola/La conta dei danni
Sisma, due
mesi dopo
A quasi due mesi dal terremoto dello
scorso 24 agosto, ad Amandola si fa il
punto della situazione. Dei 3.629 residenti, 770 (21,21%) hanno subito danni.
Al momento di andare in stampa gli
sfollati sono 375 (10,33%), di cui 296
residenti che ora si vivono in sistemazioni
autonome (3 in camper) e 79 provenienti
da strutture sanitarie. 237 sono i non
residenti ma domiciliati e/o continuativamente presenti nell’immobile lesionato,
158 i nuclei familiari con stalle, annessi
agricoli, garage, box, ecc. danneggiati.
Gli edifici e le infrastrutture comunali con
danni sono 18 (più uno di un ente non
comunale), 5 le chiese di proprietà comunale con problemi, 13 quelle di proprietà
di altri enti.
In totale sono state emesse 267 ordinanze di inagibilità, mentre le segnalazioni di edifici privati lesionati sono state
750. Trecentocinquanta le schede Aedes
compilate, di cui 2 sulle scuole. Per
quanto riguarda l’ospedale civile, unico
nosocomio dell’area di crisi reso inagibile
dal sisma, i reparti di medicina e chirurgia ed i laboratori annessi sono stati
completamente evacuati. Al momento
sono disponibili 70 posti letto per eventuali emergenze. Due sono i volontari al
momento presenti in zona per dare sostegno e supporto alla popolazione.
Si tratta comunque di dati parziali in
quanto la Protezione Civile regionale sta
ancora effettuando i sopralluoghi.
do), Giusy Scendoni (Ortezzano), Vincenzo
Polini (Carassai). Gli altri quattro comuni
hanno delegato Lorena Cionfrini (Moresco),
Giuliana Porrà (Altidona), Silvia Moreschini
(Monterubbiano), Serena Curto (Montefiore
dell’Aso). Per quanto riguarda la partecipazione delle Pro Loco, non tutte hanno fatto in
tempo a deliberare. Come rappresentante c’è
Luigi Calisti (Ortezzano) e per ora sono solo
tre: Altidona, Ortezzano e Montefiore. Tre
anche le associazioni: Legambiente, Associazione Belvedere, Black Sheep. Almeno
per il momento, restano fuori dall’ecomuseo Lapedona, Pedaso, Petritoli e Monte
Vidon Combatte. C’è margine per il rientro
in futuro di altri Comuni? “Certamente. Io
sono fiducioso, d’altronde la geometria dei
progetti è sempre stata variabile”, ha risposto D’Ercoli ricordando che non sempre,
anche in passato, tutti hanno aderito ad ogni
progetto realizzato. “Non entro in merito alle
scelte fatte, le più disparate e rispettabili. Mi
adopererò per la promozione dell’ecomuseo,
perché continui ad essere un progetto in
Valdaso unitario e unito”.
Risultati concreti ma non sempre condivisi
da tutti. Quali sono stati quelli più significativi ottenuti dall’Ecomuseo? “Su nostra
proposta – spiega il presidente – lo scorso
18 marzo la Regione Marche ha approvato
un comma specifico, all’interno della legge
4/2010, su beni e attività culturali svolti da
entità come quelle dell’ecomuseo. Questo è
avvenuto su spinta della Valdaso. Abbiamo
fatto un lavoro importante con le scuole,
con le pro loco e anche grazie all’ampia
partecipazione dei privati. Questo significa
che quando pubblico e privato collaborano
funziona. L’ecomuseo non è la panacea
universale ma può essere uno strumento per
valorizzare e conservare il nostro territorio,
non a caso il Ministero delle politiche agricole e la Rete rurale nazionale hanno scelto la
Valdaso e le sue aziende per organizzarvi la
formazione del Rural Camp (con 46 studenti
provenienti da 8 istituti agrari di tutta Italia)
che hanno incontrato aziende e imprenditori”. I prossimi obiettivi? “Coinvolgere i
comuni mancanti e fare attività costante di
monitoraggio dei bandi in uscita ai quali
partecipare da qui in avanti”. (Serena Murri)
13
città di fermo
27 e 29
ott
Il Flauto
MagIco
24 e 26
nov
Nabucco
9
nov
7
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di Wolfgang amadeuS mozart
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ProFuMo dI doNNa
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ambra angiolini, franceSco Scianna
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2016-2017
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slava’s sNowshow
creato e messo in scena da Slava
eScluSiva regionale
28
mar
Silvio orlando e vittoria belvedere in
10
nov
fuori abbonamento
la scuola
dee dee brIdgewater
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14 ottobre 2016
Terra nostra/News
15
Fermano/Il punto nelle zone più colpite
Dopo il terremoto, tutti a scuola
Il terremoto del 24 agosto nel Fermano
ha creato disagi non solo ad abitazioni,
luoghi di culto e opere d’arte, ma anche
agli edifici scolastici. A Monte Urano, la
scuola è iniziata con soli cinque giorni
di ritardo, optando per una soluzione provvisoria: gli alunni delle medie,
infatti, sono momentaneamente ospitati
nello stabile che fino ad ora era stato a
totale appannaggio degli studenti delle
elementari. Al momento si è cercato
di tamponare eventuali disagi causati
dall’alto numero di ragazzi, scegliendo di
utilizzare due ingressi diversi. Quello che
si augura la prima cittadina Moira Canigola, però, è la realizzazione di una sede
per la scuola secondaria, magari proprio
accanto a quella primaria dove c’è un’area privata utilizzata. O, ancora, accanto
ad asilo nido e scuola dell’infanzia. Quel
che è certo, è che si studieranno soluzioni per accedere ai finanziamenti o per
accendere un eventuale mutuo. Anche a
Falerone, dove la scuola media è stata
duramente colpita dal terremoto, tanto
da essere dichiarata inagibile, il sindaco
Armando Altini ha dovuto pensare a una
soluzione alternativa: almeno per due
mesi ancora gli studenti delle medie
resteranno a Piane di Falerone, nell’edificio adibito a scuole elementare.
Anche a Belmonte Piceno si è optato
per il trasferimento: il polo scolastico
di Largo Silvestro Baglioni 10 è stato
dichiarato agibile, ma sono necessari
lavori per la messa in sicurezza prima di
far tornare gli studenti. Ecco allora che i
bambini della scuola primaria sono stati
trasferiti nell’istituto pari grado a Monsampietro Morico, mentre quelli della
scuola dell’infanzia hanno trovato posto
due numeri civici più in là, nella sede
dell’edificio comunale “I Piceni”. Come a
Monte Urano, anche a Belmonte Piceno
le autorità cittadine sono state costrette
a posticipare l’inizio dell’anno scolastico
fino agli inizi di ottobre.
A Montegiorgio nessuno spostamento
fuori dalle solite “mura”: i ragazzi delle
medie infatti si trovano ancora nello
storico edificio ubicato in centro storico,
anche se al momento si è preferito svolgere le lezioni al terzo piano.
“Il terzo piano è stato risistemato subito,
mentre per avere le lezioni al secondo
piano si dovrà attendere il termine dei
lavori”, afferma David Beleggia, rappresentante dei genitori della prima media
e facente parte del nuovo Comitato dei
genitori, nato a seguito del terremoto.
Ha figli che frequentano o hanno frequentato la scuola primaria a Montegiorgio e si è interessato anche di queste
ultime: “Le elementari hanno retto bene,
le medie hanno avuto più danni. Alle
elementari hanno spostato i bambini in
alcune classi per poi tornare a utilizzare
tutte le aule poco tempo dopo l’inizio
della scuola. La spinta è stata data da
qualcosa di negativo come il terremoto,
ma non è l’unica questione di cui si è
occupato e vuole occuparsi il comitato.
Vogliamo essere di supporto all’amministrazione comunale, a questa e a
quelle che verranno”, spiega.
Se nei primi giorni dopo il terremoto era
girata voce che diversi genitori avessero
ritirato i figli dalla secondaria “Giacinto
Cestoni” e iscritto questi a Rapagnano
e Grottazzolina, a causa di paure legate
alla sicurezza, Beleggia precisa che così
non è: “la maggior parte dei trasferimenti – una decina – è stata fatta prima
del terremoto, ma il tutto è stato reso
pubblico dopo”. Le motivazioni quindi
sarebbero altre: “Documenti alla mano,
ci è stato detto che un’aula non poteva
ospitare più di 22 alunni, ma i ragazzi
sarebbero stati divisi in un due gruppi
da 28 e da 29. Abbiamo chiesto una
terza sezione, non ci è stata concessa
e allora qualcuno ha deciso di portar
via i figli”, continua.
Il comitato, oltre ad aver tenuto informati i genitori sullo stato delle strutture
scolastiche, sui controlli fatti nei vari
edifici (a Montegiorgio i sopralluoghi
sono stati tre: da parte dell’ufficio tecnico, di uno studio privato e della Pro-
tezione Civile, n.d.r.), nasce anche per
realizzare un sogno.
“Ok l’agibilità, ma quello che vorremmo è un nuovo polo. Nel ‘94 sembra
ci fosse un progetto, ma nulla ha mai
visto la luce. Attraverso finanziamenti
europei, l’iniziativa la ‘Buona scuola’
vorremmo avere una nuova struttura
idonea, con tecnologie moderne. Anche
se ora termineranno i lavori, è un problema nascosto sotto la sabbia, perché
c’è una questione sicurezza di fondo.
L’ideale sarebbe un polo dove viabilità
e sicurezza vadano di pari passo, una
struttura simile a quella creata per ospitare il Liceo ‘E.Medi’”.
A Montegiorgio sia la scuola primaria che la secondaria si trovano infatti
nel centro storico. Intanto i contatti
con l’amministrazione ci sono già e si
concretizzeranno presto in un incontro.
Relativamente al terremoto, nei giorni
scorsi si è tenuto un incontro aperto al
pubblico con Emanuele Tondi, geologo
e docente di Unicam: “Ci sono rimasto
male della scarsa presenza dei genitori.
La stessa avrebbe magari dato una maggiore spinta all’amministrazione e, più
generale a politici locali: è più semplice
parlare nei social network e poi tirarsi
indietro”, conclude Beleggia.
Silvia Ilari
Turismo/Media tour con bloggers e instagramers Breve
I Sibillini ripartono
dalla loro bellezza
Serviva un titolo esplicito per far comprendere le ragioni dietro l’organizzazione di
un media tour di cinque giorni (da mercoledì 12 a domenica 16 ottobre) tra i Monti
Sibillini a distanza di quasi due mesi dal terremoto. E la scelta è caduta su #ripartidaiSibillini, a testimoniare la volontà di rilanciare il turismo in questa splendida
zona del centro Italia da parte di bloggers, instagramers ma soprattutto strutture
ricettive, attività di ristorazione e istituzioni.
Ideatore del progetto è Luca Tombesi, che cura il blog raccontidellostomaco.it, a
cui si sono subiti affiancati Instagramers Italia, AITB (Associazione Italiana Travel
Blogger) e Confcommercio e Federalberghi Marche, oltre che i siti web Cronache
Maceratesi e Cronache Fermane.
Tombesi, come nasce #ripartidaiSibillini?
“L’idea nasce dalla volontà di fare qualcosa di concreto per le zone terremotate
mettendo a disposizione le nostre capacità. Avendo molti amici che gestiscono
strutture in quelle zone so che stanno vivendo un brutto momento per il drastico
calo di presenze, fatto che in una zona che vive di turismo rischia di fare danni ben
più gravi del terremoto stesso. Perciò noi bloggers vogliamo dimostrare ai nostri
lettori che fare una vacanza sui Sibillini non è solamente sicuro, ma può essere
un’esperienza meravigliosa”.
Bloggers e instagramers insieme: che programma avete predisposto per loro?
“Il programma prevede diverse esperienze da vivere in questo territorio. Dall’assaggio di prodotti tipici alla visita a musei, centri storici e chiese fino a brevi trekking
in montagna”.
Quali ulteriori iniziative potrebbero essere sviluppate per sostenere le strutture
ricettive e le attività di ristorazione
dell’area dei Sibillini?
“Altre iniziative dovranno puntare
sulla promozione di un turismo
attento e di qualità che sappia
apprezzare la natura, l’enogastronomia e la storia di questi monti unici.
Per questo ben vengano iniziative
che coinvolgano i nuovi media come
blog e social.” (Andrea Braconi)
Sant’Elpidio a Mare Nuova rotatoria tra via Tevere e via Angeli
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra via Tevere e via Angeli, opera il cui procedimento è stato avviato
con l’accordo di programma denominato “Variante parziale al prg 95 per adeguamento e
riqualificazione viabilità quartiere Celeste e formazione di un’area commerciale lungo la
strada provinciale monturanese” per 200 mila euro.
“La rotatoria è un’opera pubblica attesa da tempo in città – spiega il sindaco Alessio
Terrenzi – ed abbiamo avviato la procedura per poter arrivare alla sua realizzazione.
Approvato il progetto esecutivo, la tappa successiva sarà la pubblicazione della gara a
cura del Sua (Sportello unico appaltante) di Fermo per l’assegnazione dei lavori. Siamo
consapevoli di quanto sia necessario rendere più agevole la circolazione stradale
in quella zona e un intervento di questo tipo andrà a migliorare la situazione. Nostra
intenzione è di rispettare i tempi previsti e cominciare i lavori nei primi mesi del 2017”.
ANNO 14 - n.10 - 14 Ottobre 2016
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini
Art: Marco Borzacchi
Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo
Vignette: Daniele Ripani
Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini
CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo
tel. 0734.223110 - fax 0734.220161
www.corrierenews.it - [email protected]
Per la vostra pubblicità: 348.3576685
Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003
Prossimo numero in distribuzione dall’11 Novembre all’8 dicembre
Cultura/News
14 ottobre 2016
16
Marche/Finanziate Fermo, Grottazzolina e Amandola Fermo/L’esperienza della Junior Band di Fermo
Quasi dieci milioni per
il patrimonio culturale
Nove milioni e settecentomila euro: è la somma stanziata dalla Regione
(risorse POR FESR 2014/2020) per la tutela, valorizzazione e messa in rete
del patrimonio culturale delle Marche.
“Per la prima volta – spiega l’assessore a Turismo e Cultura Moreno Pieroni – è stato elaborato un progetto organico che si articola su tutto il
territorio regionale, finalizzato a migliorare l’offerta turistico culturale e
l’accoglienza attraverso una più efficace fruizione dei beni culturali. Si tratta
di un importante strumento di programmazione che riguarda misure di
valorizzazione integrata tra cultura e turismo già previsto nel Piano annuale
della Cultura relativamente alle cinque aree tematiche: Il Rinascimento nelle
Marche, la Musica e lo spettacolo dal vivo, La Cultura e l’Arte nei luoghi della
fede, Il Contemporaneo, Aree e siti archeologici. La Regione svolgerà anche
un ruolo di coordinamento delle reti culturali che dovranno legarsi attorno
a obiettivi congiunti: i Comuni dovranno quindi connettersi tra loro per la
promozione unitaria della rete tematica. Ciò favorirà non solo la percezione
di un’immagine culturale omogenea delle Marche, l’acquisizione di una più
consapevole identità culturale, ma accrescerà anche la capacità di dialogo
con gli operatori sociali ed economici”.
Fermo è stata individuata come capofila dell’area tematica “Il Contemporaneo” e sarà in rete con Amandola, Grottazzolina, Spinetoli, Porto Recanati
e Monteprandone, per una dotazione finanziaria di 1 milione e 750 mila euro.
Ai tre comuni del Fermano spetterà il grosso della fetta: al capoluogo andrà
un milione da usare per la rifunzionalizzazione del complesso monumentale
di Fontevecchia e del Terminal, Grottazzolina riceverà 250 mila euro per il
recupero e l’adeguamento funzionale del Teatro “Novelli”, Amandola sarà
destinataria di 200 mila per il recupero, restauro e adeguamento dell’ex
Collegiata e del Teatro “La Fenice”. In base alle indicazioni, i teatri di Grottazzolina e Amandola dovranno diventare “punti di riferimento per lo spettacolo
dal vivo contemporaneo”.
Il micro micro racconto di Sergio Soldani
QUEL LAMPIONE TANTO ODIATO…
Vincenzo si svegliò di colpo alle tre di notte e dalla finestra aperta della sua stanza da letto vide come un mostro
luminoso : non era nient’altro che il solito lampione accecante, che dava un finale ancor più orripilante ai suoi frequenti incubi. Egli era
soggetto a queste manifestazioni di ansie notturne e di gravi disturbi del sonno
che molto lo facevano soffrire. Da bambino riuscì a vivere un’infanzia abbastanza tranquilla, suo padre era il bidello della palestra della scuola media di
Ravenna, dove il professore Massimo Gargiulo, di origine meridionale, sapeva
far amare il basket come pochi. Vincenzo si avvicinò a quello sport, dapprima
con nitidezza, poi attratto e coinvolto dall’entusiasmo dell’insegnante cominciò
ad entrare nella società del Ravenna e lì si distinse per quei lontani campionati
giovanili nei quali non era stata introdotta, la regola del tiro da tre punti.
Smise di gareggiare a causa della maturità classica, che gli procurò i primi
incubi : si era convinto di non capire la filosofia, in particolare le varie “Ragioni”
del filosofo tedesco Kant. Ricordava appena con piacere Marx e le sue forse
consolanti ma violente e omicide utopie! Sviluppò di seguito dentro di sé un
eccellente senso della giustizia umana e dell’egalitarismo, comunque accadde
che, a 19 anni la filosofia lo traumatizzò, sognò, per esempio, sua madre, bellissima donna di origine svedese che lo frustava molto dolorosamente con un
flagello, o che con il suo amico Giampiero a folle velocità, uscissero di strada
con il mitico motociclo di quegli anni chiamato “Caballero” e al malcapitato
Giampiero gli si spaccasse irrimediabilmente la testa, per poi giungere al
decesso. Da quel giovanile periodo della sua vita fino ad ora cinquanseienne,
fortunato si potè ritenere se sulle intere sette notti che compongono le settimane, ce ne fosse una almeno senza paurosi, anche se corti, ma veri incubi. Quella
notte perse la pazienza e probabilmente il senno! Cominciò a insultare a voce
alta il lampione : “Lampione di merda, se ti prendo ti ammazzo con le mie mani,
odio tutti i lampioni…tutti i lampioni del mondo!!! Dato che era un bevitore,
non esagerato però, di pregiati vini rossi, ne teneva sotto un mobile della sua
ampia camera una cinquantina di bottiglie : le tirò tutte fuori con stizza furiosa,
dal “Brunello di Montalcino” alla “Lacrima di Morro d’Alba”. Mirando alla lampada del lampione fino a deflagrarla interamente proprio con una bottiglia di
“Morellino di Scansano”. I vicini chiamarono , prima la Polizia che a sua volta
avvisò poi la Croce Azzurra che lo trasferì ancora urlante, dalla sua abitazione
al reparto neuro psichiatrico dell’ospedale di Ravenna.
Giovani e musica si incontrano
Tra le realtà musicali giovanili più importanti
del Fermano, il giusto spazio va concesso
alla Junior Band di Fermo. Ne parliamo con il
Maestro Mirco Barani. “La Junior Band Città
di Fermo è stata fondata nell’ottobre 2013 su
proposta dell’Accademia DAS, - spiega Barani
- ed ha preso forma grazie all’interessamento
e alla forte volontà dell’Assessore alla Cultura
di Fermo Francesco Trasatti. Il progetto Junior
Band si chiama “Tutto d’un…fiato!” e prevede che ogni anno scolastico, i ragazzini di
quarta elementare dei tre Istituti Compresivi di
Fermo, facciano un incontro con i maestri della
scuola di musica per conoscere questa realtà.
In base ad una prova attitudinale ai bambini
vengono assegnati gli strumenti che sono di
proprietà del Comune di Fermo. Ogni anno
inseriamo 24 bambini che suonano tutti gli
strumenti di una banda musicale: flauto, clarinetto, sassofono, corno, tromba, trombone,
euhponium, percussioni ed anche una classe di
pianoforte. Attualmente abbiamo attivi quattro
livelli: la seconda media (i primi che hanno
iniziato); la prima media, la quinta elementare
e il prossimo ottobre le classi quarte, per un
totale di circa 60 bambini”.
Lei che ruolo svolge all’interno di questa realtà
musicale? “Io sono il direttore artistico dell’Associazione Amadeus che comprende: la Junior
Band, la Banda Città di Fermo e l’Accademia
DAS di Fermo. Chi segue materialmente l’organizzazione della junior band e della banda è il
Presidente dell’Associazione, la signora Arianna Isidori; l’accademia di direzione la seguo io
insieme a Gianluca Sartori che è il segretario
dell’associazione. A Romina Giommarini va
il ringraziamento per l’aiuto che ci dà come
consigliere dell’associazione”.
Cosa offre una junior band ad un ragazzo che si
avvicina al mondo della musica, e cosa chiede
in cambio? “Aldilà dei benefici oramai noti che
lo studio della musica ha sul cervello umano,
esiste il fatto che grazie a questo progetto, già
dalle prime lezioni ragazzini della stessa età
possono suonare tutti insieme; inoltre la Junior
Band offre una grande opportunità di socializzazione, di coordinarsi con gli altri e con
il gesto del direttore, di creare un’occasione
unica di empatia capace di abbattere le barriere sociali e razziali; insegna il rispetto del
prossimo (nella puntualità, nell’essere responsabili delle proprie parti musicali, della divisa).
Credo, infine, che offra una grande occasione
di crescita della persona. In cambio chiede
serietà e rispetto. Niente di più!”.
Quali attività organizzate e quali sono le prospettive future per i ragazzi che suonano nella
junior band? “Come dicevo sopra l’Associazione Amadeus organizza, tra le altre cose,
anche l’accademia DAS - che si occupa della
preparazione di musicisti nella direzione. I corsi
sono annuali (da novembre a giugno) quindi,
durante l’anno accademico, vengono invitati
docenti di fama internazionale, mentre a
chiusura dei corsi, nel mese di giugno, viene
invitato un compositore e direttore di fama
internazionale (gli ultimi sono stati tre compositori americani: Robert W. Smith, Robert
Shledon, e Brian Balmages). La Junior Band
viene coinvolta in questo progetto, attraverso
incontri con i grandi maestri durante l’anno. I
più grandi si trovano ad essere diretti da importanti esperti del campo, come Lorenzo Pusceddu, Robert Sheldon, Brian Balmbages. Per
esempio il prossimo giugno 2017 sarà ospite
dell’Accademia il compositore americano Frank
Ticheli e la Junior Band Città di Fermo lavorerà
e si esibirà sotto la sua direzione. Il progetto
nasce con l’intenzione di preparare musicisti
per la Banda Città di Fermo. Quindi il naturale
percorso di questi ragazzi li porterà a suonare
nella banda della Città. Per i più appassionati,
c’è sempre la possibilità di entrare a studiare nel Conservatorio Pergolesi di Fermo
con il quale abbiamo intrapreso una proficua
collaborazione”.
Rime “nostre” (Riccardo Manzini)
Io devo esse propio un gran cocció,
in tutti ‘st’anni, ‘nzo capito có.
Tutti però m’ha sembre ditto che
so’ avutu un gran regalu a vini qquà
ci sta la fila, ‘gniunu vo’ bboccà
questa è ‘na ‘ita da no’ murì ma’!
Lu Cocciò
Io devo essere proprio un gran testone,
in tutti questi anni, non ho capito niente
Tutti però mi hanno sempre detto che
ho avuto un gran regalo a venir qui
c’è la fila, ognuno vuole entrare
questa è la vita da non morire mai!
« Nooooo… » te spiega filosofegghienne,
« mori llo stesso, lu bonu devi fa’
Berzebù senn’ te ve’ a pijà,
che ppo’ co’ quillu ce rragioni male! »
«Nooooo…» ti spiegano filosofeggiando
«muori lo stesso, devi fare il bravo,
altrimenti ti viene a prendere Belzebù,
poi con lui ci ragioni male! »
Comme quann’ eri fricu tu llà ccasa:
« Se ‘n fai lu bonu, piji le ttottò! »
Addè che sci capito tutto e có,
tu po’ dicide co’ libburu arbitriu.
E come quando da bambino, in casa
«Se non fai il bravo, prendi le botte!»
Adesso che hai capito tutto e niente,
tu puoi decidere liberamente.
‘Na voce me rembomma su la coccia:
« Allora tu vo’ jì propio all’Infernu! »
Io non capiscio ‘ssu gastigu eternu,
de’ vinì qquà, ‘n Te la so’ chiesto io!
Una voce mi risuona sulla testa:
«Allora tu vuoi proprio andare all’Inferno»
Io non capisco questo castigo eterno,
non ti ho chiesto io di venire qui!
E sembre quissi ch’ ha capito tutto,
dìcia che pinu sci de libbertà.
Scì, ma sembre quajó dà caminà,
lu cambu certo ‘ntu lu sceji tu!
E ancora questi che hanno capito tutto,
Dicono che sei del tutto libero.
Sì, ma sempre quaggiù devi camminare,
il campo certo non lo scegli tu!
Qquà, jende mia, tanda è la cunfusció,
‘nze sa da ddo’ se vena, che fai qquì,
la coccia se cumingia a ‘nnacquarì.
Comme te chiami? … Ddio? ... Iudeme tu!
Qui, gente mia, tanta è la confusione,
non si sa da dove si viene e cosa fai qui,
la testa inizia ad annacquarsi.
Come ti chiami?... Dio?... aiutami tu!
In tutti ‘st’anni, ‘nzo capito có,
io devo esse propio un gran cocció!
In tutti questi anni, non ho capito niente
io devo essere proprio un gran testone!
14 ottobre 2016
Cultura/News
17
Una ricetta al mese
RICETTA DI OTTOBRE
di Chi Mangia la Foglia!
TAGLIATELLE DI CASTAGNE,
FUNGHI e PANCETTA
Note informative
a cura del Presidente Noris Rocchi
Con l’arrivo dell’autunno, da “chi mangia la foglia” si evidenzia il circuito della
cucina di montagna con i suoi prodotti
stagionali, che arricchiscono la cucina di
profumi intensi e sapori complessi. Da
questa ricetta emergono due elementi
della tradizione gastronomica, le tagliatelle e le castagne. Le tagliatelle sono
una pasta all’uovo tipica del centro nord
Italia, Ogni territorio le tira un po’ dalla
sua parte. Il loro nome deriva dal verbo
“tagliare”. La leggenda ideata dal Maiani
nei primi del ‘900 indica la nascita delle
tagliatelle nel Rinascimento, in occasione
delle nozze tra Lucrezia Borgia ed Alfonso
I D’Este Duca di Ferrara. Con questa ipotesi, si ricorda anche le intense relazioni
storiche tra il Fermano e Ferrara. L’unità
di misura della tagliatella è stata depositata dall’Accademia della cucina italiana
nel 1972.
L’altro elemento è la castagna ossia
Castanea sativa (Mill.) fam. Fagaceae,
definita da sempre il pane dei poveri, la
dove tradizioni e leggende si intrecciano
per tutte le aree montane d’Italia dove il
castagno cresce maestoso. Sicuramente
è una delle piante più antiche, ne sono
stati reperiti resti fossili di circa 20.000
anni fa e i nostri antenati se ne cibavano già nell’anno 1000 A.C. dove la presenza nel centro Italia era dell’8% della
flora arborea con ascesa all’epoca della
antica Roma. Oggi nelle Marche risultano
3.344,00 ettari pari al 31,78% della attuale superfice boschiva.
Virgilio, nel secondo libro delle Georgiche
consiglia d’innestare il castagno sul
faggio, inoltre ricorda le castagne
cucinate con il latte e mangiate con il
formaggio. Il castagno, grande risorsa
economica ed alimentare, è già protetto
da uno Statuto comunale di Spoleto
del 1545 che prevedeva delle norme a
tutela del castagno e di altri alberi, ed era
prevista una multa di 50 libbre di denari,
che poteva variare secondo la pianta e il
danno arrecato.
Ingredienti per 4/6 persone
300 gr di farina di castagne, 100 gr di
farina bianca 00, 4 uova, 300 g circa di
porcini (eventualmente misti anche con
galletti o altro), 1 spicchio di aglio, un
rametto di rosmarino, 1 foglia di alloro,
olio extravergine d’oliva q.b., sale q.b.,
peperoncino (oppure pepe macinato al
servizio), formaggio pecorino
Procedimento
Amalgamare le due farine fino a composto omogeneo di colore e granulosità,
disporre a fontana su una spianatoia,
mettere le uova e se necessario un po’ di
acqua, procedere nell’amalgamare l’impasto, terminata l’operazione lasciarlo riposare per cica 30 min. in frigo poi tirare
la sfoglia e tagliare le tagliatelle a misura
desiderata.
In una padella versare l’olio, l’aglio a
pezzetti ed il peperoncino, il rametto di
rosmarino e la foglia di alloro, lasciar
rosolare, aggiungere la pancetta (se la
si vuole croccante tagliarla sottile e farla
soffriggere ma non seccare), aggiungere
i funghi già mondati e sale q.b.
Nella pentola dell’acqua bollente precedentemente salata versare le tagliatelle
cuocere per qualche minuto poi ripassatele in padella; servire con una spruzzata
Fermo/Nuova vita per la “Pietra di Mercenario”
Il tesoro ritrovato
Tempo fa pubblicammo un articolo nel
quale denunciavamo lo stato di semiabbandono di un importante reperto della
storia medievale di Fermo. Parlavamo
di una pietra (forse architrave o lapide)
posta nel giardino di Villa Vitali, tra
piante, e giochi per bambini, nella quale
ancora si notano uno stemma, una
croce (templare?), e si legge il nome
di Mercenario da Monteverde, tiranno
che ha dominato per parecchi anni
Fermo nella prima metà del ‘300. Una
testimonianza fondamentale perché di
Mercenario, e di altri signorotti che tra
il XIV e il XV secolo tiranneggiarono su
Fermo e sul suo territorio, non rimane
molto, in quanto colpiti quasi tutti da
“damnatio memoriae”.
Della questione è stato interessato l’Assessore alla Cultura Francesco Trasatti,
che, sensibile all’argomento, ha convenuto riguardo all’importanza di trovare
una sistemazione più adeguata. Detto,
fatto! Oggi la “Pietra di Mercenario”
è stata ricoverata all’interno di Villa
Vitali, in una nicchia nell’ala ovest, e
non è più soggetta alle intemperie, ci
di formaggio pecorino e allegoria di prezzemolo tritato.
Note Dietetiche
a cura della dott.ssa Maria Preziosa Del
Papa
Sapori di Autunno... Sapori di montagna:
farina di castagne e funghi sono i due
ingredienti prevalenti in questa gradevole
ricetta ed è di questi che vorrei parlare.
La farina di castagne, lo dice la parola, è
un farinaceo (glucide complesso) ma di
Indice Glicemico medio/alto (Farina bianca- I.G. 85; Farina di castagne-I.G.65)
importante questo per chi ha il diabete!
La particolarità, inoltre, è la presenza di
fibra “insolubile” quella fibra che servirà
a dare “volume alle feci”, sarà “spazzino
per l’intestino” ma sempre quella fibra
che sarà la responsabile di “meteorismo”
risolvibile fornendo acqua all’organismo
e dosando le tagliatelle!!
L’intestino, ricordiamoci, richiede “gradualità”. Come la maggior parte delle
farine anche quella di castagne ci apporta Potassio ma in quantità rilevante
(847mg/100g).
Il Potassio supporta la normale attività
muscolare e il funzionamento del sistema
nervoso, non solo, contribuisce a mantenere la pressione sanguigna nella norma.
I funghi assicurano anch’essi un po’ di
fibra, del ferro e dell’Acido folico (vit.B9
di cui abbiamo già parlato). Purtroppo
a livello proteico dobbiamo rilevare che
l’azoto, pur presente nei funghi, per un
60% non ha potere nella sintesi proteica.
I funghi, comunque, completano organoletticamente la ricetta. Non dimentichiamo che le uova per impastare la farina
ci riforniranno di Proteine di Alto Valore
Biologico. Come sempre non mancano
le erbe aromatiche (rosmarino, alloro…)
per il “tocco finale” e con i loro “antios-
sidanti” ci proteggeranno da ossidazioni
nocive.
Note Salutistiche
a cura della dott.ssa Paola Palmieri
La castagna è un buonissimo frutto
autunnale. E’ molto ricco di sostanze
amidacee, quindi molto energetico, consigliato nelle astenie fisiche, per chi pratica sport e per chi è stressato. Il potassio
in essa contenuto agisce sui muscoli
potenziandoli e il fosforo, anch’esso in
buone quantità, contribuisce alla formazione delle cellule nervose.
Il sodio di cui è molto ricca aiuta la digestione e l’assimilazione dei cibi. L’alta
concentrazione di magnesio fa sì che la
castagna aiuti la stabilizzazione dell’umore, il calcio alla formazione delle ossa
e il ferro a migliorare la circolazione del
sangue. La presenza di cellulosa, fibra
alimentare, regolarizza l’intestino e aiuta
nella stitichezza. Recenti studi hanno
dimostrato la sua attività antinfiammatoria in caso di febbre e dolori reumatici.
Un decotto da sorseggiare la sera è utile
in caso di raffreddamento. Le castagne
non contengono glutine, ma essendo
ricche di zuccheri attenzione in caso di
diabete.
NOTA AI LETTORI: auspichiamo che i
nostri lettori provino a realizzare le ricette
proposte in Corriere News comunicandoci
la propria opinione ed eventuali varianti
della ricetta
[email protected]
[email protected]
Brevi
Fermo
Mostra dedicata a Luigi Mannocchi
Sabato 15 ottobre alle ore 17,30, presso la Sala lettura della Biblioteca civica “Romolo
Spezioli” di Fermo, verrà inaugurata la mostra documentaria“Luigi Mannocchi: un umanista marchigiano tra folklore, poesia e patriottismo”, a cura di Pierluigi Vitellozzi. L’esposizione sarà visitabile nel Gabinetto stampe e Disegni della Biblioteca fino a sabato 26
novembre, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13.
Tel. 0734.284310 - [email protected]
Falerone Torna
assicura il Responsabile del Servizio
Musei, Francesca Giagni. “A seguito di
un sopralluogo con un funzionario della
Soprintendenza, abbiamo preso questa
decisione vista, tra l’altro, la prossimità
dell’edificio e anche per il fatto che la
pietra proviene dalla collezione Vitali”.
E ora? “Sicuramente andrà restaurata
– aggiunge la Giagni – e poi studiata
per renderla “viva” e permettere a tutti
di essere ammirata e di svelare la sua
storia”.
Una storia sicuramente interessante che
porterà nuova luce in un passato, quello
di Fermo e della sua Marca, che ha
ancora tanti lati oscuri.
Alessandro Sabbatini
la Settimana del libro per ragazzi
Dal 22 al 29 ottobre torna a Falerone la Settimana del libro per ragazzi. Nella sala del
Consiglio comunale, in Piazza della Concordia, la mattina si terranno incontri con autori
di testi per giovani, a cui prenderanno parte i bambini e i ragazzi delle scuole elementari
e medie del paese, e nel pomeriggio sarà possibile sfogliare e acquistare i libri esposti. Il
giorno dell’apertura della rassegna, gli alunni delle scuole di Falerone leggeranno alcuni
brani su tematiche relative al paese, in diversi punti del centro storico. La manifestazione,
giunta alla nona edizione, è organizzata dal Comune. Il programma giornaliero è consultabile su www.comunefalerone.it.
Fermo Orari
dei servizi demografici
Il Comune di Fermo ha disposto di organizzare temporaneamente, con effetto dal 16
settembre 2016 fino a nuova diversa disposizione e comunque in attesa di un più ampio
provvedimento riorganizzativo dell’Ente, l’attività degli sportelli dei servizi demografici
del Capoluogo e di quelli delle delegazioni di Capodarco e Torre di Palme, prevedendo
la seguente articolazione dei servizi al pubblico: capoluogo, dal lunedì al venerdì dalle ore
9,30 alle ore 13; martedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18: Carte d’identità, Stato Civile e
Residenze anagrafiche; il sabato: limitato agli sportelli delle Carte d’identità e dello Stato
Civile dalle ore 09,30 alle ore 13; Capodarco nei giorni: lunedì – mercoledì dalle ore 9:30
alle ore 13; Torre di Palme: mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 10,30.
Cartellone/News
Eventi
Jazz
Fermo
Fermo
Scocca l’ora di “FermoNoir”, nel segno di Diabolik
Sarà una prima edizione di FermoNoir
con un protagonista d’eccezione:
Diabolik! Si, proprio lui, l’uomo in calzamaglia nera, lo stratega dei furti impossibili, il trasformista per antonomasia, appassionato d’arte e collezionista,
abile lanciatore di coltelli e cultore della
mitica Jaguar E-Type. Il personaggio
creato dalle sorelle Angela e Luciana
Giussani ha introdotto, con le sue strisce a fumetti, migliaia e migliaia di lettori nel mondo del crimine immaginario.
Dal 1962 le sue avventure riscuotono
un grande successo editoriale e continuano ad intrigare gli appassionati del
genere. Che sono tanti.
Ma Diabolik non è solo il “re del terrore”. È un uomo che negli anni ha sviluppato un approccio più complesso alla
realtà, lasciando intravedere sensibilità
nuove e non consuete per un ladro ed
assassino. Sempre però nel solco della tradizione, che lo vuole maestro del
crimine ed innamorato di Eva Kant.
Diabolik sarà protagonista di una mostra con tavole originali a lui dedicata
disegnate da Angelo Maria Ricci, e di
un gioco che coinvolgerà chiunque
vorrà indossare i panni del suo eterno
antagonista, l’ispettore Ginko. Non solo:
vi sarà anche la proiezione del film di
Mario Bava (1968) con John Phillip
Law nei panni di Diabolik e Marisa Mell
in quelli di Eva Kant, colonna sonora di
Ennio Morricone.
L’altra novità di FermoNoir è che vi
saranno soltanto scrittrici a raccontare i loro libri: “abbiamo voluto dare un
tocco rosa al festival, con autrici quali
Maria Silvia Avanzato, Giovanna Zucca
e Paola Rinaldi che rappresentano una
interessante novità nel panorama letterario nazionale”.
A parlare è Carlo Pagliacci, ideatore del
festival GialloMare di cui FermoNoir
rappresenta una sorta di gemmazione.
“Dopo otto anni in cui abbiamo toccato diversi comuni della provincia,
quest’anno ripartiamo dal capoluogo
concentrando gli eventi nel centro storico: mostre, cinema, incontri con l’autore, giochi e cene con delitto. Con la
certezza di continuare a presentare storie interessanti, che si colorano di sfumature anche ironiche come nel caso di
Zucca e Rinaldi, o che s’insinuano tra i
meandri della psiche umana come nel
caso della Avanzato.”
Tre donne che affiancano Diabolik, l’anima nera che tiene le fila di FermoNoir. A
chiudere il cerchio poi due inedite cene
con delitto, appuntamento oramai fisso
e sempre molto partecipato del festival.
Maggiori informazioni sul programma:
www.festivalgiallomare.blogspot.it.
Dee Dee Bridgewater al Teatro dell’Aquila:
il regalo di TAM per i suoi 20 anni
Un bellissimo ritorno a Fermo per TAM Tutta un’Altra
Musica, che chiuderà al Teatro dell’Aquila l’anno del
ventennale della rassegna ideata da Giambattista
Tofoni. Giovedì 10 novembre, infatti, la città capoluogo
ospiterà, a partire dalle ore 21, un grandissimo evento
internazionale: il ritorno di Dee Dee Bridgewater,
accompagnata dal trombettista Theo Croker e da una
travolgente band di giovani talenti i DRVKFUNK.
“Al Teatro dell’Aquila abbiamo portato artisti del calibro di Paco De Lucia, Pat Metheny, Brad Mehldau, Jim
Hall - ha rimarcato Tofoni in occasione della conferenza stampa di presentazione – e avere una cantante del
calibro della Bridgewater rappresenta il coronamento
di una stagione di altissimo livello, l’ennesima per
TAM. È una delle artiste che meglio ha reinterpretato
la musica afroamericana e per questo confidiamo in
un teatro pienissimo ed in una serata straordinaria,
realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Un evento, questo,
che è anche il frutto delle numerose collaborazione che abbiamo attivato a livello
nazionale e internazionale nell’ambito delle principali reti jazzistiche”.
“Oltre ai sette spettacoli di teatro e prosa in abbonamento - ha spiegato l’Assessore
alla Cultura Francesco Trasatti - abbiamo colto l’occasione di inserire questo concerto
fuori abbonamento. Con TAM recentemente abbiamo ospitato in Pinacoteca una tappa
del tour Europeo “Take the Green Train” con Evan Parker. A TAM abbiamo chiesto di
sviluppare una programmazione che possa abbinarsi alle strutture museali della città”.
Questi i prezzi:
- 30 euro Settore A; 20 euro Settore B (15 euro ridotto per under 25, over 65 e
possessori della Marche Jazz Card); 15 euro Settore C
La biglietteria del Teatro dell’Aquila (tel. 0734.284295) è aperta dal lunedì al venerdì
con orario 9.30-12.30 e 16.30 19.30 ed il sabato dalle 9.30 alle 12.30.
È possibile acquistare i biglietti per il concerto della Bridgewater anche attraverso il
circuito Vivaticket (www.vivaticket.it). tel. 338.4321643 - www.tam.it
14 ottobre 2016
18
14 ottobre 2016
Cartellone/News
Calendario eventi
SAGRE E FESTE
14 Venerdì Ottobre
Montoktober Fest Festa della birra
MONTOTTONE
15 Sabato Ottobre
27ª Castagnata
e 8ª Sagra de lu polento’ ’ndegghiatu. Stand
gastronomici a cena, anche da asporto
MONTE URANO Chiesa San Giovanni
Battista, quartiere San Pietro
Castagnata e giochi tra contrade
MONTEGIORGIO Piazza Matteotti
Montoktober Fest Festa della birra
MONTOTTONE
16 Domenica Ottobre
Castagnata
con dolci inerenti e Fiera degli uccelli
FALERONE Contrada Madonna del Molino, Piane
27ª Castagnata
e 8ª Sagra de lu polento’ ’ndegghiatu.
Stand gastronomici a pranzo e a cena,
anche da asporto. Dalle ore 15,30 musica
con Giusepe e Monica
MONTE URANO Chiesa San Giovanni
Battista, quartiere San Pietro
in collaborazione con il Corriere Proposte
ogni mese in edicola
Festa della Madonna della Salute
MORESCO Tel. Comune, 0734.259983
Castagnata
SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Casette d’Ete
Tel. 0734.8196407 - 372
Castagnata in piazza
stand gastronomici e prodotti tipici
SMERILLO vie del paese intera giornata
Tel. Comune, tel. 0734.79124
22 Sabato Ottobre
Castagnata a Papa Giovanni
tradizionale festa d’Autunno - Pizzica
GROTTAZZOLINA Loc. Papa Giovannidalle ore 16
Tipicità & Archeologia
tradizionale festa d’Autunno con prodotti
tipici e tesori archeologici
MONTE RINALDO dalle ore 19
Tel. Comune, 0734.777121 [email protected]
23 Domenica Ottobre
Castagnata a Papa Giovanni
tradizionale festa d’Autunno - musica folk
GROTTAZZOLINA Loc. Papa Giovanni dalle ore 11
Tipicità & Archeologia
Castagnata
MONTEGIORGIO Piazza Matteotti
tradizionale festa d’Autunno con prodotti
tipici e tesori archeologici. Gastronomia a
pranzo e a cena
MONTE RINALDO Dalle ore 12
Castagnata
Tel. 0734.777121 castagne, dolci di castagne, panini, vino
cotto, vin brulé e acquaticcio gratis. Ore 14,30 giochi tra contrade
MONTEGIORGIO Zona Barricata e Piazza
Matteotti intera giornata
Castagnata
SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Luce,
piazzale Scuole Piane Tenna
Tel. 0734.8196407 - 372
19
Teatro
Belmonte Piceno
Stagione di prosa e musica: otto spettacoli da ottobre ad aprile
Belmonte Piceno ha la sua stagione di
prosa e musica. E che stagione! Il direttore
artistico è Manu Latini, l’organizzazione è di
Progetto Musical. Lo slogan sintetizza il pensiero di Latini e del sindaco Ivano Bascioni:
BAT, acronimo di Belmonte ama il Teatro.
Otto appuntamenti, dal 15 ottobre al 15
aprile, garantiscono tanta qualità. Una sfida
vinta, quella di Latini e Bascioni: anche in
periferia si può fare cultura di livello, grazie a
competenza e passione.
Veniamo ai nomi degli ospiti. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.15. Il debutto,
sabato 15 ottobre, sarà con Blas Roca Rey e Monica Rogledi (foto) che metteranno in
scena “Storie d’amore”, un viaggio appassionante nella poesia, nella letteratura e nel
teatro. Sabato 26 novembre sarà la volta del comico napoletano Antonio Fiorillo in “A
gamba tesa”, racconto esilarante dei cambiamenti del paese Italia scanditi dalle partite
della Nazionale italiana. Poi spazio alla prosa: venerdì 16 dicembre, lo stesso Manu Latini
e Rebecca Liberati saranno i protagonisti di “Radice di due”, testo di Adriano Bennicelli
vincitore dei prestigiosi premi “Fabbri” e “Oltreparola”. Mercoledì 28 dicembre, spettacolo fuori abbonamento con un importante momento di solidarietà: “Poesia e note”
vedrà sul palco Gabriele Mancini, Ilario Damiani, Sonia Trocchianesi e Lucia Marziali;
l’incasso a offerta libera sarà interamente devoluto alle popolazioni marchigiane colpite
dal sisma il 24 agosto scorso.
Quattro le tappe del 2017. Sabato 21 gennaio, Simona Patitucci darà visita al recital
“Ah!... l’amore che cos’è?!”. La Patitucci, accompagnata al pianoforte da Emiliano
Begni, è nota al grande pubblico quale voce italiana del personaggio Ariel (la Sirenetta di
Walt Disney) e per aver recitato con ruoli da protagonista in musical di successo quali
“Pinocchio” e “Aggiungi un posto a tavola”. Sabato 18 febbraio, ecco la cantante Cinzia
Dominguez impegnata nel concerto “Parterre de Rois”. Poi sarà la volta di Piero Massimo Macchini: il popolare comico fermano sabato 18 marzo metterà in scena “Scherziamo”. Grande chiusura, sabato 15 aprile, con il pianista di fama internazionale Romano
Pallottini, da oltre vent’anni residente a Parigi ma fermano di nascita.
Il teatro di Belmonte Piceno ha una capienza di 98 posti. L’abbonamento (per 7 spettacoli) è offerto a un prezzo popolare: 50 euro intero, 30 euro ridotto (under 14). Biglietto di
ingresso per il singolo evento: 15 euro intero, 8 euro ridotto. Tel. 339.3706029
Comune di
Belmonte Piceno
BELMONTE PICENO
ROMANO
PALLOTTINI
MANU
REBECCA
PIER MASSIMO
LATINI LIBERATI MACCHINI
MONICA
BLAS
ROGLEDI ROCA-REY
SIMONA
PATITUCCI
ANTONIO
CINZIA
FIORILLO DOMINGUEZ
GABRIELE
MANCINI
STAGIONE TEATRALE 2016 - 2017
SABATO
15 OTTOBRE
SABATO
21 GENNAIO
con Blas Roca Rey e Monica Rogledi
BIGLIETTI
Intero: € 15,00
Ridotto (under 14): € 8,00
26
ABBONAMENTI
Intero: € 50,00
Ridotto (under 14): € 30,00
SABATO
18 FEBBRAIO
PRENOTAZIONI
Comune di Belmonte Piceno
Via G. Leopardi, 1
☎ 0734. 771100
(dalle 9.00 alle 14,00)
☎ 328. 4658868
con Cinzia Dominguez
STORIE D’AMORE
SABATO
NOVEMBRE
A GAMBA TESA
con Antonio Fiorillo
VENERDÌ
16 DICEMBRE
RADICE DI DUE
con Manu Latini e Rebecca Liberati
28
MERCOLEDÌ
DICEMBRE
POESIE E NOTE*
con Gabriele Mancini, Ilario Damiani
Sonia Trocchianesi e Lucia Marziali
* Fuori abbonamento
project partner
PIANE DI FALERONE (FM)
INFORMAZIONI
339.3706029
PROGETTO MUSICAL
[email protected]
inizio spettacoli ore 21,15
AHI!... L’AMORE CHE COS’E’?!
con Simona Patitucci
PARTERRE DE ROIS
SABATO
18 MARZO
SCHERZIAMO
con Piero Massimo Macchini
SABATO
15 APRILE
PIANOFORTE SOLO
con Romano Pallottini
Cartellone/News
14 ottobre 2016
20
Musica classica
Fermo
VI Concorso Corale Nazionale “Città di Fermo” e II Concorso per cori di voci bianche “In…Canto Piceno”
L’edizione 2016 del Concorso Corale Nazionale “Città
di Fermo”, organizzato dall’Associazione Musica Poetica
di Fermo, conferma un alto livello artistico per cori selezionati con formazioni che già hanno ottenuto risultati di
rilievo in analoghe competizioni.
Il Concorso avrà luogo presso l’Auditorium San Martino di
Via Leopardi a Fermo, con inizio alle ore 15. Si esibiranno: il
Coro di Voci Bianche “Nisea” di Teramo - Direttrice: Claudia
Morelli; il Coro di Voci Bianche “Akademia” di Fabriano Direttrice: Milly Balzano; il Coro Giovanile “Città di Schio” di
Schio (VI) - Direttrice: Stefania Lanaro; il Coro di Voci Bianche “Orlandini - I. C. Scocchera” di Ancona - Direttrice: Laura
Ricciotti; il Coro di Voci Banche “I Piccoli Cantori delle colline
di Brianza” di La Valletta Brianza (LC) - Direttrice: Floranna
Spreafico; il Coro “Voci Bianche del Contrà” di Fontanafredda
Calendario eventi
Castagne e dintorni
SANTA VITTORIA IN MATENANO Vie del
paese dalle ore 15
29 Sabato Ottobre
24ª Festa del Braciere
Enogastronomia, musica e allegria. In caso di
maltempo la manifestazione si terrà al coperto
MORESCO Piazza Castello dalle ore 18
Tel. Comune, 0734.259983
Festa di San Crispino concerto
(PN) - Direttrice: Jessica Lot; il Coro di Voci Bianche “Gli
Harmonici” di Bergamo - Direttore: Fabio Alberti.
Alle ore 17,30 si riunirà la giuria altamente qualificata, a
seguire cerimonia di premiazione e concerto dei cori premiati. Alle ore 21,15, presso il Teatro Comunale di Porto
San Giorgio si terrà il concerto dei cori del concorso.
Come detto, le fasi concorsuali, con inizio alle ore 15,30,
saranno regolate da una giuria, composta da eminenti personalità del mondo corale nazionale (Aldo Cicconofri, Mario
Giorgi direttore artistico, Luigi Leo (delegato FE.N.I.A.RE.
CO), che dovrà esprimere una valutazione in centesimi. I
cori premiati saranno tre ai quali verrà rilasciato il diploma di
partecipazione e una targa premio. L’Associazione Regionale
Cori Marchigiani, aderente alla Fe.n.i.a.r.co (Federazione Naz.
le Italiana delle Associazioni Regionali Corali) che patrocina
in collaborazione con il Corriere Proposte
ogni mese in edicola
30 Domenica Ottobre
24ª Festa del Braciere
Enogastronomia, musica e allegria. In caso di maltempo la manifestazione si terrà al coperto
MORESCO Piazza Castello dalle ore 12
Tel. Comune, 0734.259983
Antichi aromi d’autunno
TORRE SAN PATRIZIO Centro storico
intera giornata
PORTO SANT’ELPIDIO piazza Garibaldi ore 21
Tel. Comune 0734.510151
Antichi aromi d’autunno
6 Domenica Novembre
stand gastronomici
TORRE SAN PATRIZIO Centro storico dalle ore 20
Tel. Comune 0734.510151
Castagnata
PORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi
l’iniziativa, istituisce un premio speciale da destinare, su
indicazione della Giuria, al miglior Direttore del Concorso.
La Fe.n.i.a.r.co, Federazione Nazionale delle Ass.ni Corali
Regionali, istituisce un premio speciale consistente in materiale scelto dalle proprie Edizioni da attribuire ai Cori che si
saranno classificati ai primi tre posti.
La manifestazione è patrocinata e sostenuta dalla Regione
Marche, dalla Prefettura di Fermo, dalla Provincia e dal
Comune di Fermo, dall’Arcidiocesi di Fermo, dal Conservatorio “Pergolesi” di Fermo e dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Fermo ed ha ricevuto, nelle passate edizioni,
la “Medaglia di rappresentanza del Presidente della
Repubblica”. Un ringraziamento va alla Videx Electronics
che sostiene le attività dell’Ass.ne Musica Poetica. Coordinatore Generale del Progetto è il Sig. Claudio Laconi.
14 ottobre 2016
Cartellone/News
MOSTRE MERCATO
Fiera degli uccelli
bianche ”In... canto piceno”.
Ore 15 inizio concorso,
ore 17,30 riunione giuria,
a seguire cerimonia di premiazione
e concerto dei cori premiati
FERMO Auditorium San Martino,
Via Leopardi
Elpianimalshow
Cori in Canto
Tel. 0734.992081
www.facebook.com/elpidogpse
VI Concorso Corale Nazionale
Città di Fermo
16 Domenica Ottobre
e castagnata con dolci inerenti
FALERONE
contrada Madonna del Molino, Piane
mostra amatoriale canina e felina
PORTO SANT’ELPIDIO Lungomare centro,
area ex Orfeo Serafini dalle ore 15
23 Domenica Ottobre
Artigiana...ndo
Mercatino di antiquariato, modernariato,
collezionismo, artigianato artistico, oggettistica varia e tipicità alimentari
CIVITANOVA MARCHE
Piazza XX Settembre ore 8-20
a cura della Corale Dolce Canto a Leo
MONTE URANO Chiesa di San Michele
Arcangelo ore 18
e secondo concorso per cori
di voci bianche ”In... Canto Piceno”.
Concerto dei cori in concorso
PORTO SAN GIORGIO
Teatro Comunale ore 21,15
27 Giovedì Ottobre
Il Flauto Magico
Dal 29 Ottobre al 1° Novembre
di W. A. Mozart. Stagione d’Opera.
Anteprima giovani
FERMO Teatro dell’Aquila ore 21
Dimmi di sì
Tel. 0734.284295
Tel. 338.4054034 - 347.2365505
CIVITANOVA MARCHE CivitaExpo
Tel. 335.6562081
30 Domenica Ottobre
Fiera di San Crispino
merceologia varia, oltre 250 ambulanti
PORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi,
zone adiacenti intera giornata
MOSTRE ARTE
Sotto il segno di Caro
mostra mostra storico-artistica
e multimediale su Annibal Caro
CIVITANOVA MARCHE Città Alta,
Auditorium di Sant’Agostino
Orario: sabato e domenica 17-20
Fino al 20 Novembre
29 Sabato Ottobre
Il Flauto Magico
di W. A. Mozart.
Stagione d’Opera. Serata di gala
FERMO Teatro dell’Aquila ore 21
Tel. 0734.284295
MUSICA LEGGERA
29 Sabato Ottobre
Festa di San Crispino
concerto in piazza
PORTO SANT’ELPIDIO
TEATRO
Tel. 0733.891019 - 892650
www.pinacotecamoretti.it
15 Sabato Ottobre
L’anello di Cupra
A cura di Blas Roca Rey.
Con Blas Roca Rey e Monica Rogledi
BELMONTE PICENO
Teatro comunale ore 21.15
Icone della femminilità dalla preistoria a
Rubens, da Van Gogh ai contemporanei.
Reperti archeologici, dipinti, sculture e
installazioni di grandi artisti
FERMO Palazzo dei Priori
Fino al 23 Ottobre
Tel. 0734.217140
www.sistemamuseo.it
Sandro Trotti. Omaggio a Fermo
”La poesia della natura”.
A cura di Nunzio Giustozzi
FERMO Palazzo dei Priori
Fino al 23 Ottobre
Storie d’amore
Tel. 339.3706029
9 Mercoledì Novembre
Profumo di donna
con Massimo Venturiello
FERMO Teatro dell’Aquila
Tel. 0734.284295
ALTRI EVENTI
Tel. 0734.217140
Dal 15 al 30 Ottobre
Luigi Mannocchi:
Premio San Crispino
un umanista marchigiano tra folklore,
poesia e patriottismo. Mostra documentaria
a cura di Pierluigi Vitellozzi
FERMO Biblioteca civica,
Gabinetto stampe e Disegni
Orario: da lunedì a venerdì 9-13 e 16-18,
sabato 9-13 Dal 15 Ottobre al 26 Novembre
Tel. 0734.284310
10 anni di Galleria
collettiva d’arte
PEDASO Galleria Marcantoni
Fino al 16 Ottobre
Tel. 0734.933178 - 349.4306492
www.galleriamarcantoni.it
MUSICA CLASSICA
15 Sabato Ottobre
VI Concorso Corale Nazionale
Città di Fermo
e secondo concorso per cori di voci
8ª Rassegna internazionale d’arte
PORTO SANT’ELPIDIO
Villa Baruchello
ore 9.30 - 11.30 e 15 - 18
Tel. 0734.908263
Dal 22 al 29 Ottobre
9ª Settimana del libro per ragazzi
esposizione libri per alunni della scuola
dell’obbligo ed incontri con gli autori
FALERONE
Sala del Consiglio comunale,
Piazza della Concordia
Tel. Comune, 0734.710750
5 Sabato Novembre
La figura e l’opera dello scrittore
fermano Franco Matacotta
incontro sul tema
FERMO Sala lettura
della Biblioteca Civica ore 17
Tel. 0734.284451
Teatro
Fermo
“Profumo di donna” inaugura la Stagione di prosa
del Teatro dell’Aquila
Una residenza di allestimento (anteprima italiana), un’esclusiva regionale,
sette titoli, dieci serate di spettacolo,
proposte che sono anche interessanti
trasposizioni teatrali di note pellicole.
Da novembre a marzo una nuova ricca,
varia e come sempre curiosa Stagione
di prosa attende il pubblico del Teatro dell’Aquila di Fermo. Il cartellone,
promosso dal Comune di Fermo con
l’AMAT e il contributo della Regione
Marche e del Ministero dei beni e delle
attività culturali e del turismo, è stato
presentato questa mattina alla Rollina
del Teatro. Tanti i nomi della scena
italiana, e non solo, che calcheranno
il teatro fermano: da Galatea Ranzi a
Laura Morante, da Silvio Orlando a
Massimo Venturiello (foto).
L’inaugurazione il 9 novembre è con
Profumo di donna da “Il buio e il miele”
di Giovanni Arpino interpretato e diretto
da Massimo Venturiello - attore, regista
e doppiatore italiano noto al grande
pubblico per aver interpretato Cesare
Carrano nella serie Distretto di polizia
6 - che debutta al Teatro dell’Aquila
in anteprima italiana al termine di una
residenza di allestimento in città. “Mi
sono innamorato del romanzo di Giovanni Arpino – scrive Venturiello nelle
note di regia – e ho deciso di portarlo
in scena come già fece Dino Risi con
l’indimenticabile film interpretato da
Vittorio Gassman, poi risorto nel remake Scent of a Woman di Martin Brest
con Al Pacino. Questo romanzo-film è
sicuramente l’emblema della solitudine
moderna, della disillusione esistenziale
che inevitabilmente conduce al cinismo
e alla perdita di umanità e che assume
nella figura del protagonista Fausto una
dimensione cosmica in cui la disperazione si confonde con l’ironia e il
sarcasmo”.
Tel. 0734.284295
21
Sport/News
14 ottobre 2016
22
Pallavolo/Squadra potenziata e con tanta voglia di fare bene
M&G Videx alla prova della A2
La M&G Scuola Pallavolo nasce nel
2008 con l’obiettivo di creare una società
capace di mettere insieme in unico
progetto le eccellenze del panorama
pallavolistico fermano, rappresentate
da Montegiorgio e Grottazzolina (che
poteva contare su una storia trentennale
culminata con un decennio di militanza
in A2). Nel 2009 iscrive la squadra di
punta alla Serie C regionale maschile,
ottenendo la promozione in B2. In tale
categoria la società milita per cinque
anni, fino al passaggio di categoria in
B1. Un anno di ambientamento e poi
la cavalcata trionfale nella stagione
2015/2016, culminata con l’approdo
in Serie A2: “La nuova stagione che
andremo ad affrontare sarà senza
dubbio difficile perché sarà la prima in
Serie A per me come per molti di noi,
sia a livello di staff che per i nostri
giovani canterani. Da un lato è normale
che ci sia un pizzico di timore dettato
dall’inesperienza, d’altro canto però
la voglia di respirare l’aria di Serie A è
enorme e lo stimolo e le motivazioni
possono essere il valore aggiunto che
deve contraddistinguere ciascuno di
noi, soprattutto i debuttanti, insieme
ad una buona dose di umiltà. Siamo
ben consci che non saranno “rose e
fiori” e che rispetto allo scorso anno
ci potranno essere difficoltà maggiori
dovute al salto di categoria; dovremo
abituarci sin da subito alla eventualità
che non sempre riusciremo a vincere
e che potranno esserci compagini più
attrezzate di noi, per cui sarà importante
lavorare dal punto di vista psicologico,
oltre che tecnico”. Parole e musica del
2° Allenatore Michele Cruciani, che
va poi ad illustrare il roster 2016/2017
della Prima Squadra: “La squadra è
stata potenziata con alcuni elementi
di valore senza squilibrare un roster
già importante. Ad ogni modo l’idea
di andare ad affrontare campioni del
calibro di Cisolla, Cernic ed altri è
sempre un’emozione ed uno stimolo
a fare bene”. Questo il Roster della
squadra militante in A2: Davide Cester,
Luca Girolami, Daniele Tomassetti,
Federico Fiori ed Hiosvany Salgado
sono i Centrali; nel ruolo di Libero
si esibiranno Simone Gabbanelli e
Jacopo Brandi, mentre i Palleggiatori
saranno Nicola Cecato e Francesco
Pison. Schiacciatori Nicolò Brandi,
Riccardo Vecchi, Federico Moretti,
Claudio Paris e Francesco Sideri.
1° allenatore (nonchè responsabile
del settore giovanile) Massimiliano
Ortenzi: 2° Allenatore Michele
Cruciani (assistente Roberto Tegazi).
In ambito societario, la “poltrona” di
Presidente è occupata da Manuela
Ortenzi (vice Claudio Laconi), mentre
il Direttore Sportivo è Rossano Romiti.
Ai nastri di partenza anche la Don
Celso Pallavolo di Fermo, con le sue
ben 17 formazioni pronte a misurarsi
nei più svariati campionati e che si
presenteranno evidenziando grandi
novità sia in campo maschile che in
quello femminile. Per quanto concerne
i ragazzi, neopromossi in Serie D,
confermato alla guida tecnica Coach
Franco Nardinocchi (vice Simona
Diomedi), mentre la formazione
ragazze militanti nella stessa categoria
(rinforzate dagli innesti, fra le altre, di
Letizia Capancioni e Linda Rastelli)
sarà guidata da Guidomassimo
Postacchini. L’Associazione Sportiva
‘Don Celso Pallavolo’ rappresenta
oggi una realtà sportiva nel settore della
pallavolo sia maschile che femminile.
Nata alla fine del 1992 con un gruppo
di sole 15 ragazze, dopo che da oltre
un decennio, presso il ricreatorio
San Carlo, era cessata quasi del tutto
l’attività sportiva. L’associazione conta
oggi circa 200 atleti. I più piccoli
provengono dalla scuola elementare alla
scuola dell’obbligo. Inoltre si esercitano
attività agonistica squadre dei settori
giovanili maschile e femminile.
Uberto Frenquellucci
Breve
Fermo Maria Giulia Cicchinè sul tetto d’Italia
Stagione sportiva da incorniciare per la velista fermana Maria Giulia Cicchinè. Dopo la
medaglia d’argento conquistata a luglio ai campionati europei a Crozon Morgat (Francia)
nella categoria under 16 femminile, nei giorni scorsi a Muggia (Trieste) ha ottenuto ai
campionati giovanili il titolo femminile. Nelle otto prove del campionato, partecipando
alle varie regate miste (maschili e femminili) e su 104 concorrenti, Maria Giulia ha ottenuto ottimi risultati.
Quattordici anni, in forza al Club vela Portocivitanova (direzione Sportiva dell’olimpionico
Michele Regolo e coach Giacomo Sabbatini), si è avvicinata allo sport della vela all’età
di 7 anni, partecipando ai corsi di vela organizzati dalla ASD Nautica Picena di Porto San
Giorgio ai tempi della presidenza di Luciano Gaucci.
Calcio/Si riparte dalla prima categoria
Montegranaro al via con qualche ambizione
Dopo anni di campionati di Eccellenza ed anche di
serie D, a Montegranaro il calcio riparte dalla 1ª
Categoria. Forse qualcuno dirà che si è perso le puntate precedenti, ma è proprio così, nella stagione appena
iniziata l’espressione calcistica più alta nel popoloso
centro calzaturiero è rappresentata dal Montegranaro
Calcio che milita nel girone D di 1ª Categoria.
Dopo la scelta effettuata nell’estate del 2013 dall’allora
patron del Montegranaro Calcio di trasferire la serie
D a Fermo con la matricola della società calzaturiera
del 1965, ma con la nuova denominazione di Fermana
FFC, che oggi è brillantemente impegnata nel torneo
di D per una stagione da protagonista, per un anno il
nome del Montegranaro Calcio è scomparso dai campi
di gioco regionali e provinciali. Nella stagione 2014/15
dopo la promozione in 2ª Categoria della società montegranarese dell’Atletico 99, alla società del Presidente
Sauro Di Chiara venne concesso l’utilizzo del nome
“Montegranaro Calcio 1965” da parte della dirigenza
veregrense trasferitasi a Fermo, cosicché i gialloblù
sono tornati a disputare un campionato provinciale,
sfiorando subito la promozione in 1ª Categoria, con
lo spareggio perso al “Recchioni” di Fermo contro il
Santa Caterina.
Il traguardo della “Prima” è stato raggiunto la scorsa
estate, al termine di un entusiasmante campionato
vinto e di un rinnovato entusiasmo, che ha riportato
tanti appassionati sulle gradinate dello Stadio “La
Croce”. Sotto la sapiente guida di mister Marco
Vecchiola la società ha allestito una valida rosa
con quasi tutti calciatori di Montegranaro, insieme a
qualche atleta che ha già vestito la maglia del Montegranaro Calcio, con l’obiettivo di disputare una buona
stagione, senza disdegnare un bel pensiero per le
zone alte della classifica, anche se il campionato di 1ª
Categoria, con la presenza insieme alle fermane delle
squadre picene è sempre particolarmente difficile.
Questa la rosa gialloblù. Portieri: Matteo Gentili, Marco
Pierini, Leonardo Basso. Difensori: Edoardo Pierluigi,
Denny Paniccià, Fabio Diomedi, Luca Marzetti, Marco
Isidori, Matteo Marini, Cristian Acciarrini, Roberto
Salvatelli. Centrocampisti: Matteo Magrini, Francesco
Medori, Ruggero Montuori, Mattia Petrarulo, Edoardo
Marconi, Mirko Moretti. Attaccanti: Matteo Della Valle,
Nico Pistelli, Daniele Meschini, Alan Tirabassi, Filippo
Quintili, Luca Ferranti. Allenatore: Marco Vecchiola.
Collaboratore tecnico: Cristian Canullo. Fisioterapista:
Alessandro Boncori.
Un’ultima considerazione che è anche una riflessione,
sull’attuale momento che le squadre calcistiche del
territorio stanno vivendo. A fine anni ‘80 inizio anni
‘90 oltre a Fermo in serie D allora denominata Interregionale c’erano Montegranaro, Porto San Giorgio,
Monte Urano, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare.
Attualmente solo la squadra del capoluogo è in serie D,
mentre le squadre degli altri cinque centri più popolati
della Provincia sono impegnate fra la Promozione e la
1ª Categoria. Questo è inevitabilmente, anche lo specchio della forte crisi che ha colpito il nostro territorio
negli ultimi anni, con il mondo del calcio che non
poteva rimanerne fuori. Ora i budget delle società si
sono ampiamente ridimensionati, con la quasi totale
presenza di calciatori delle diverse città, che difendono i colori del proprio centro di appartenenza. Forse,
verrebbe da dire, non tutti i mali vengono per nuocere,
con qualche categoria importante in meno, ma tanti
giovani ed anche meno giovani del territorio in campo,
per difendere i colori delle proprie realtà.
Endrio Ubaldi
14 ottobre 2016
23
Softball/Promozione in A1 sfumata per un soffio
Unione Fermana, quanta sfortuna!
Quella che va in archivio è una stagione piena di buoni
risultati per l’Unione Fermana Guardolificio Diomedi,
ma in cui i rimpianti sono sicuramente maggiori
rispetto alle soddisfazioni. Purtroppo la squadra
del territorio che svolge la propria attività agonistica
presso la bellissima struttura del Diamante Verde di
Montegranaro, dopo aver stravinto la regular season,
conducendo il proprio girone di serie A2 dall’inizio alla
fine del torneo, alla vigilia della serie finale dei play off,
ha perso per infortunio la propria lanciatrice titolare.
Ecco, quindi, che nella sfida decisiva contro la Pro
Roma, che nella stagione regolare era finita alle spalle
delle ragazze fermane, dopo un buon pareggio nei
primi 2 match disputati nella Capitale, le gialloblù
davanti al proprio pubblico avevano la grossa chance
di riconquistare la serie A1.
Così non è stato, con una drammatica gara 5 disputata
la domenica dopo la parità raggiunta nelle due partite
del sabato pomeriggio fino a tarda serata. Nella partita decisiva l’equilibrio durava fino al termine, con la
disputa dell’extra-inning, l’equivalente dei tempi supplementari del calcio. E qui un colpo molto contestato
veniva assegnato alla squadra ospite, sancendo la
vittoria della Pro Roma di misura per 1-0, con le fortissime proteste dei dirigenti veregrensi e l’espulsione
del coach Escobar.
A distanza di due settimane l’Unione Fermana riusciva
a conquistare il diritto a giocare la final four per la
Coppa Italia di serie A2, che la Federazione sceglieva di
disputare proprio a Montegranaro. Ma anche in questa
circostanza sulla strada delle gialloblù arrivava la Pro
Roma, che infliggeva ancora una sconfitta di misura
per 6-5 nella semifinale (nella foto le squadre schierate
prima della semifinale). La squadra capitolina dopo
aver battuto la squadra montegranarese, ha vinto
senza difficoltà la finale, realizzando la “doppietta”
campionato e coppa sconfiggendo nella finalissima
il Bovisio Masciago per 4 a 1, con ancora tanti rimpianti per le atlete dell’Unione che dovranno rimanere
ancora in serie A2 e con la Coppa disputata in casa
sfumata di un soffio.
Di positivo restano sicuramente tanti risultati, fra
questi l’organizzazione del Campionato Europeo di
Softball Maschile, che ha portato tanti appassionati
da ogni angolo del vecchio continente a Montegranaro.
Inoltre, è proseguita con successo, l’attività di coinvolgimento anche degli altri Comuni del Fermano,
con il diamante di Porto Sant’Elpidio che è stato il
secondo campo da gioco durante gli europei, unitamente al reclutamento di giovani atlete ed atleti per far
crescere la bellissima realtà del softball e del baseball,
che accomuna tanti centri del Fermano.
Endrio Ubaldi
Nuoto/La Virtus Buonconvento vince il bando e continua nella gestione
Piscina comunale di Fermo: si riparte
Mentre riprendono i corsi di acquaticità, nuoto per ragazzi e adulti, acquafitness, nuoto libero e corsi speciali
alla piscina comunale di largo Teodori a Fermo (informazioni ed iscrizioni
alla segreteria aperta dal lunedì al
venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle
ore 17 alle ore 20; sabato dalle ore 9
alle ore 13), la Virtus Buonconvento, società sportiva che continuerà a
portare avanti attività, servizi e corsi,
dopo essersi aggiudicata ad agosto il
bando europeo per la gestione per 15
anni della struttura, annuncia i suoi
propositi e gli interventi che effettuerà
sulla struttura.
Il bando, infatti, prevede oneri di manutenzione straordinaria a carico del concessionario, quali la realizzazione di
opere essenziali ed indispensabili per
l’efficientamento e la riqualificazione
energetica e per il maggiore sviluppo
funzionale della struttura. L’impianto
è in funzione dagli anni ’80, negli
anni 1999-2000 sono stati realizzati
dal Comune interventi di manutenzione straordinaria che hanno permesso
l’utilizzo della struttura fino al 2013,
anno in cui con il nuovo affidamento in
gestione sono stati eseguiti altri lavori
sui diversi ambienti.
Per l’affidamento in concessione della
gestione e per la realizzazione degli
interventi di manutenzione straordinaria l’Amministrazione Comunale
ha scelto di adottare la “concessione
mista” di lavori e servizi (il Comune
contribuisce in conto capitale e con un
contributo per la gestione).
“Ottimo esempio di partnership fra
pubblico e privato – ha commentato
il Sindaco Paolo Calcinaro, presente insieme all’Assessore allo sport
Alberto Scarfini alla presentazione
delle attività – cui si aggiunge la solidità di una programmazione a lungo termine che con questo bando è possibile
fare. Vedo un bel clima anche da parte
dei sostenitori, segno dell’attenzione
positiva per questa struttura, di cui
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non vedo l’ora di vedere le migliorìe, e
per questa gestione”.
A proposito di gestione a Fermo Marco
Cicconi (docente regionale, allenatore di atleti nazionali, allenatore di
quarto livello europeo), sempre della
Vurtus Buoncovento, succederà nella
direzione dell’impianto al Presidente Gianluca Valeri dopo tre anni di
presenza a Fermo, che nel passaggio
di testimone dice: “nel gestire questa
struttura come questa ci siamo sentiti
più fermani di tanti fermani. E’ una
scommessa che ci siamo voluti prendere volentieri perché qui ci sono attività importanti e di rilievo. Circa 200
in complesso gli atleti che praticano
nuoto a livello agonistico nella piscina,
1.330 quelli che nella scorsa stagione
hanno frequentato la struttura a vario
titolo non agonisticamente”.
Basket/Gare casalinghe al PalaSavelli
La lotta per restare in C della
Virtus Porto San Giorgio
Un nuovo coach, Giampaolo Ambrico, già
assistente in Legadue Silver con Matera. Poi,
incassata l’impossibilità di tesserare i due
americani, Allen e Carter, tutte le fiches sono state
puntate su Kamren Belin (ex Youngstown State
University) che arriva a Porto San Giorgio dopo
aver disputato buoni campionati in Romania ed in
Portogallo; Giulio Perini, Marco Tombolini e Patrick Belleggia, oltre a garantire quella
“continuità territoriale” che nello sport non fa mai male, consentono di guardare al
futuro con una rinforzata dose di ottimismo e fiducia.
Perché l’obbiettivo principale della Silva Virtus Porto San Giorgio, compagine
cestistica militante in Serie C, è quello del mantenimento della categoria: “E’ così,
facendo quanto di meglio possibile per entrare fra le prime otto della graduatoria
– ha dichiarato Fabio Lanciotti, massimo dirigente del sodalizio rivierasco – Ciò
ci consentirebbe di evitare i play out. Inoltre un particolare occhio di riguardo lo
riserveremo al nostro florido Settore Giovanile, che vanta quasi 200 tesserati,
e che in questa stagione sarà impegnato in ben cinque campionati (Under 13,
Under 14, Under 16, Under 16 ed Under 18) ed a tre Tornei di minibasket”. Con la
riforma dei campionati, le Società di C Silver dovranno disputare le gare interne
in impianti rispettosi delle misure valide per le categorie nazionali: “Disputeremo
le nostre gare in casa al PalaSavelli – conclude Lanciotti – e per noi è motivo di
grande orgoglio”. (u.f.)