Versione PDF - Comune di Montelupo Fiorentino
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Montelupo com’era e com’è gli gl li INSERTI di La città Nuova Sono cittadina di Montelupo dall’ottobre 1979. Sono passati molti anni, ma ricordo nitidamente la sensazione avuta la prima volta che percorsi le strade della città che oggi amministro. L’allora strada principale, Corso Garibaldi, era la via che portava a Firenze ed era percorsa da ogni genere di veicolo, anche dai mezzi pesanti. Spesso le abitazioni venivano sfiorate dagli autoveicoli di passaggio ed un diffuso colore grigio smog caratterizzava il centro. Si presentava alla vista un paese anonimo che nascondeva alla perfezione la sua vocazione artigianale d’eccellenza e lasciava che le fabbriche adiacenti alle residenze stendessero più o meno su tutto il territorio la loro coltre grigia. Solo attraverso una forte determinazione degli amministratori ed una vincente idea di sviluppo urbano e della qualità della vita,legate al recupero e alla promozione della tradizione artigianale operate attraverso la valorizzazione culturale di ciò che eravamo e di ciò che siamo, ma anche e soprattutto un significativo processo di riqualificazione urbana operata con investimenti in opere pubbliche qualificate, un nuovo sistema viario e la partecipazione di capitale privato per la sostituzione del patrimonio produttivo del centro storico. A distanza di oltre 30 anni dalla prima pianificazione urbanistica, secondo questa nuova volontà di costruire una città fortemente identitaria e caratterizzata dalla visibile operosità e creatività dei suoi cittadini, possiamo dire che il processo, seppure non ancora completamente concluso, mostra i segni tangibili di una CITTÀ NUOVA, da non confondere con una NUOVA CITTÀ. Ciò che è stato realizzato, infatti, è costituito dagli stessi elementi originari, ma sapientemente combinati e implementati dai forti investimenti pubblici e privati, che hanno dato un nuovo volto a Montelupo. In ciò che è accaduto e che continua ad accadere possiamo anche ribaltare un concetto generale dell’amministrare. Spesso gli amministratori sono portati a ragionare in termini di durata del mandato: occorre fare presto per riuscire a cogliere i frutti delle proprie idee e del proprio programma prima della prossima tornata elettorale. Questo è un atteggiamento che può portare a non tenere conto delle esigenze dei cittadini e del territorio. Ciò che è accaduto a Montelupo è esattamente il contrario, da oltre 30 anni sindaci ed amministratori si passano un testimone ideale che, seppur con l’apporto personale e caratterizzante di ciascuno di noi, ci consente di lavorare allo sviluppo del progetto e alla realizzazione di quelle opere necessarie alla CITTÀ NUOVA nell’interesse della collettività e per la sua promozione. Rossana Mori Che cosa è Stato fatto dal 1999 ad oggi Viabilità e opere idrauliche l Variante alla strada provinciale 67 con la creazione di un nuovo attraversamento del fiume Pesa e di una rotatoria nell’intersezione con viale Cento Fiori. l Cassa di espansione lungo il Fiume Pesa. Obiettivo di questa opera è stato la mitigazione delle piene del torrente. Il terreno interno alla cassa di espansione è stato sistemato a verde per renderlo omogeneo al paesaggio circostante. l Marciapiedi. In questi anni sono stati sistemati quelli lungo via Turbone e nel tratto urbano di via della Pesa. Un nuovo marciapiede è stato realizzato nella frazione di Fibbiana, nella via del Ponte Nuovo che collega via Giovanni XXIII con via degli Orti. Edifici di pubblica utilità l Istituto comprensivo Baccio da Montelupo. Il sistema scolastico comunale è stato ripensato creando un polo scolastico che racchiudesse in un’unica sede le scuole elementari e le medie inferiori. L’edificio è stato progettato per rispondere pienamente alle esigenze distributive, di funzionalità, innovazione tecnologica ed accessibilità. Le ultime strutture sono in fase di completamento e l’ampia area a verde che circonda a scuola è stata inaugurata nella scorsa Primavera. l - Asilo nido Giuggiolo. La struttura è stata sottoposta ad un intervento che ha previsto l’adeguamento alle norme antisismiche, il rifacimento del tetto e la sistemazione della facciata. l- Asilo nido Madamadorè. L’intervento, finanziato con 309.000 euro, ha consentito una ristrutturazione dell’edificio che prima ospitava la scuola elementare di Fibbiana. Gli spazi al piano terra sono stati ottimizzati per la funzione di asilo nido ed i locali al piano superiore sono stati adeguati per poter accogliere un centro infanzia e famiglie. l Completamento dell’area sportiva adiacente al Palazzetto dello sport (nuovo campo con pista di atletica, tribune area a parcheggio e zone e a verde). l Potenziamento degli impianti sportivi di Fibbiana 5 l Adeguamento del centro Arco in Cielo. La ex scuola elementare di Camaioni è stata completamente ripensata per adattarla alla funzione di centro diurno per disabili. Riqualificazione delle aree del centro storico l Realizzazione di un parcheggio nello scalo merci ferroviario l Sistemazione di corso Garibaldi. La strada, un tempo attraversata dal traffico cittadino, è stata pedonalizzata. Per darle la connotazione di corso principale della città è stata pavimentata con listelli in gres ceramica e lo slargo è stato arricchito dalla monumentale fontana a forma di barca spezzata, in ricordo dell’antico rapporto fra la produzione delle ceramiche ed il fiume. l Ristrutturazione di piazza della Libertà l Pavimentazione di via XX Settembre. Con la variante alla statale 67 è stato possibile chiudere al transito questo tratto di strada e procedere alla pavimentazione con lo stesso materiale utilizzato per corso Garibaldi e piazza della Libertà. l Realizzazione del parcheggio in via dei Pozzi. l Centro commerciale Val di Pesa. L’attuale struttura sorge sull’area dove un tempo era collocato il complesso produttivo Cookson–Mattey, ed è conseguenza di un piano di recupero attuato da un soggetto privato. Il comune in questo contesto ha realizzato il parcheggio e acquisito la palazzina degli ex uffici, destinata a direzione didattica, centro polivalente e centro cottura. Riqualificazione del verde pubblico l Riqualificazione urbana del parco dell’Ambrogiana. L’intervento ha avuto l’obiettivo di valorizzare l’area intorno alla villa medicea e dare alla città un polmone verde di dieci ettari. l Recupero dell’Orto dei Frati ed inserimento nel sistema del parco urbano. informa nr.6-NOVEMBREDICEMBRE2006 Sistemazione della rete museale e delle aree espositive l Realizzazione della nuova sede del museo della ceramica nei locali della ex scuola Corradini l Sistemazione dei complessi di Santa Lucia e SanQuirico e destinazione a museo archeologico l Mulino dell’Elmi. L’intervento di manutenzione straordinaria è stato finalizzato alla valorizzazione di ambienti che fanno parte del percorso pedonale lungo il Fiume Pesa. Zona Industriale L’area era stata individuata sin dagli anni ’70 come nuova zona industriale. L’amministrazione negli ultimi anni ha incentivato il trasferimento delle attività produttive che permanevano nelle zone residenziali. l Urbanizzazione dell’area PIP (Piano Insediamenti Produttivi). L’area è stata strutturata in tre macro lotti a loro volta frazionati in 13 zone edificabili che sono state successivamente affidate alle piccole imprese ed agli artigiani che ne hanno fatto domanda. Nel PIP si trovano oggi oltre 50 aziende, la maggior parte delle quali si dedica alla produzione della ceramica. l Scuola di ceramica e locali per piccole attività. Il comune, in uno dei lotti del PIP, ha realizzato un edificio su due piani che attualmente ospita la scuola professionale della ceramica e, nella parte inferiore, 23 piccoli laboratori da affittare alle nascenti piccole imprese locali. L’obiettivo è stato quello di costruire un complesso organico che, partendo dalla preparazione teorico–pratica, consentisse l’avviamento di nuove aziende. Interventi sui cimiteri In questi anni sono stati oggetto di ristrutturazione e ampliamento i cimiteri di Ambrogiana, Fibbiana, Samminiatello, Sammontana e San Vito. Edilizia residenziale Pubblica e convenzionata. È stato realizzato un edificio con 18 appartamenti nella zona di San Quirico