Scarpe adeguate per prevenire malattie del piede Le malattie dei

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Scarpe adeguate per prevenire malattie del piede Le malattie dei
Scarpe adeguate per prevenire malattie del piede
Le malattie dei piedi sono riscontrabili a tutte le età ma dopo i 60 anni aumentano sensibilmente a
causa dell’usura e degli atteggiamenti viziati. Hanno disturbi ai piedi il 20% delle persone sotto i 50
anni, il 42% tra i 50 e i 60 anni, il 64% degli ultrasessantenni. La percentuale aumenta in soggetti
che hanno praticato sport. In Italia il 20% della popolazione (12 milioni di persone) pratica lo sport
in modo continuato e il 60% pratica attività sportiva in modo discontinuo (dati ISTAT-CONI 2005).
La pratica dello sport, qualunque sia il livello di allenamento del praticante, provoca una
iperutilizzazione dei sistemi osteo-articolare, muscolare e cutaneo. Il piede e la caviglia sono le sedi
più frequenti di traumi da sport (vesciche cutanee, distorsioni alla caviglia, tendiniti, fasciti plantari,
fratture da fatica) causati da sollecitazioni dovute alle accelerazioni di velocità, alle alterazioni delle
superfici di gioco, agli aumentati carichi di lavoro e alle predisposizioni morfodinamiche del piede.
Le alterazioni del piede e le anormalità strutturali possono generare sovraccarichi in alcune parti
della struttura podalica, così come la corsa su strade asfaltate, in cemento, in pietra. La corsa su
piste non lisce o su strade non pianeggianti o accidentate può generare instabilità, stress muscolotendineo e a volte traumi perché la velocità in cui si innesca l’instabilità di appoggio non riesce ad
essere controllata dal sistema neuro-motorio. Nella pratica sono gli squilibri meccanici, gli eccessi
di contrattura muscolare o di lassità, gli squilibri tra muscoli agonisti e antagonisti che
predispongono gli infortuni ma la causa principale dei traumi è la cosiddetta “onda di shock”
generata dalla massa corporea che si viene a schiantare su una superficie, il più delle volte assai
rigida (habitat innaturale), che genera compensazioni meccaniche muscolo-articolari assai dannose
se valutate in rapporto al fattore tempo. Si può tentare di prevenire i traumi del piede bloccando le
sollecitazioni che esso assorbe dal terreno eliminando le instabilità, rinforzando adeguatamente le
strutture muscolari e migliorando la performance attraverso l’ottimizzazione dell’equilibrio
biomeccanico. Per agire in tal senso Il prof. Paolo Ronconi, I.U.S.M. Roma, consiglia di analizzare
il gesto sportivo, di studiare la cinematica e la barocinetica, di realizzare ortesi plantari preventive
di riequilibrio e stabilizzazione e, soprattutto, di indossare un buon paio di scarpe adeguate al piede
e al tipo di sport e non alla moda.
Paolo Raimondi