Progetto Roberta, le ragazze scoprono la Robotica

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Progetto Roberta, le ragazze scoprono la Robotica
Progetto Roberta, le ragazze scoprono la Robotica
Partner e del progetto: Scuola di Robotica
Scuola di Robotica è un’associazione culturale non profit costituita a Genova nel 1999, e
fondatavi nel 2000, per iniziativa di un gruppo multidisciplinare di ricercatori e studiosi. Ha
come scopo la promozione della cultura mediante attività di istruzione, formazione,
educazione e divulgazione delle arti e delle scienze coinvolte nel processo di sviluppo di
questa nuova scienza. Ne è Presidente Gianmarco Veruggio, scienziato robotico e fondatore
del CNR-Robotlab di Genova, oggi ricercatore del CNR-IEIIT.
Scuola di Robotica è Membro di EURON, European Robotics Research Network.
Scuola di Robotica non è una scuola tradizionale, racchiusa in un palazzo con le aule, i banchi
e le lavagne, poiché vuole promuovere la conoscenza della Robotica nelle strutture educative
e formative già esistenti. Nell’epoca del cyber-spazio si pone l’obiettivo di modernizzare non
solo i contenuti ma anche i metodi educativi della scuola tradizionale. Scuola di Robotica è
quindi un’associazione no profit che si occupa di raggiungere le scuole attraverso Internet e le
tecnologie della comunicazione al fine di promuovere forme di collaborazione fra scuole per
sperimentare nuove attività in rete, nell’ambito di un Laboratorio Virtuale Distribuito. I progetti
“Edurobot”, “Robot @ Scuola”, “Robodidactics”, “Roberta” sono il risultato di queste nostre
attività nelle scuole.
Scuola di Robotica si occupa inoltre dello studio della Roboetica, disciplina nata dal desiderio
del presidente di Scuola di Robotica, Gianmarco Veruggio e del vice presidente Fiorella Operto
di far si che la robotica e le sue evoluzioni si sviluppino nel rispetto dell’uomo e dei suoi valori.
Insieme a scienziati, filosofi, ingegneri e medici di fama mondiale, Scuola di Robotica ha
sviluppato la prima Roadmap sulla Roboetica. (www.roboethics.org). Alle riflessioni sull’etica
vengono rafforzate le motivazioni educative della robotica, infatti per gestire al meglio la
rivoluzione robotica in atto le future generazioni dovranno essere pronte a gestire e a
interagire con le nuove tecnologie legate al mondo del lavoro e della comunicazione.
Introduzione alla robotica educativa
La Robotica è un settore che sta acquistando sempre maggiore importanza scientifica,
economica e culturale ed è una delle chiavi dell’attuale rivoluzione industriale e culturale.
Il profilo particolare di questa nuova scienza implica - e promuove - una brillante attitudine
creativa negli studenti che intendono intraprenderne la carriera. Inoltre, lo studio e
l’applicazione della Robotica sviluppano negli studenti un atteggiamento nuovo ed attivo verso
le nuove tecnologie, esaltando il lavoro di gruppo, la cooperazione e l’interscambio culturale
fra gli studenti.
Secondo importanti esperienze educative (Papert e altri) , infatti, l’impiego dei robot nella
didattica, offre, se paragonato ad altri strumenti, molti interessanti vantaggi, derivanti dalle
caratteristiche del mezzo. Infatti:
i robot sono oggetti reali tridimensionali che si muovono nello spazio e nel tempo e che
possono simulare alcuni tratti del il comportamento umano e animale;
i giovani apprendono più rapidamente e facilmente se hanno a che fare con oggetti
concreti che soltanto operando su formule ed astrazioni, come sarebbe se i studenti si
impegnassero semplicemente a programmare un computer;
la motivazione di far funzionare una macchina intelligente e farla funzionare è molto
potente.
Il fascino che hanno i robot sui bambini e sui studenti fa sì che anche i più piccoli possano
esplorare, mediante questi sofisticati giocattoli intelligenti, il campo dell’ingegneria e delle
scienze esatte, da una prospettiva divertente. Inoltre, secondo una letteratura vasta, le
studentesse tendono a perdere interesse verso le materie scientifiche nel corso delle scuole
medie: il lavoro sui robot, in questo caso, ha mantenuto vivo l’interesse scientifico
associandolo ad uno sviluppo della manualità e del lavoro cooperativo.
La robotica come strumento per coinvolgere le bambine/ragazze all’apprendimento delle
materie scientifiche e tecnologiche
Scuola di Robotica ha avviato numerosi progetti per l’introduzione della robotica a scuola
come strumento didattico, il progetto più famoso è sicuramente Robot@Scuola
(www.scuoladirobotica.it/retemiur).
In questi anni di esperienze condotte da Scuola di Robotica si è mostrato che i robot suscitano
nelle studentesse un interesse pratico e “colorato emotivamente”. Inoltre, il metodo learning
by doing (imparare facendo) favorisce l’apprendimento. Sono stati sperimentati kit robotici
particolarmente orientati alla scoperta ed all’intervento ambientale, proprio per far leva
sull’interesse della ragazze verso i temi ambientali. Le studentesse hanno progettato, costruito
e programmato i robot con grande impegno.
La robotica come strumento di integrazione
L’ideazione, la progettazione, la costruzione di un robot prevedono una forte predominanza
della collaborazione fra bambini di origini culturali completamente distanti.
Infatti nei laboratori di robotica creati nelle scuole partecipanti ai progetti condotti da Scuola
di Robotica i bambini vengono divisi in gruppi di lavoro, dove in ogni gruppo i bambini
collaborano alla costruzione di una parte del progetto finale, in questo modo oltre alla
collaborazione interna al gruppo viene esaltata anche l’interazione fra gruppi.
In questo modo i bambini possono mettere i propri talenti al servizio del gruppo, e possono
stimolare qualità e passioni altrimenti nascoste nell’abituale studio individuale.
Questa forte interazione fra i bambini consente l’integrazione e la possibilità a bambini
contraddistinti da “talenti pratici” di emergere e guadagnare stima nel gruppo. Molto spesso i
leader positivi e riconosciuti nel gruppo non coincidono con i leader “scolastici” individuati cioè
dall’andamento scolastico.
La collaborazione fra “intelligenze” e culture diverse consente ai bambini di vedere sotto altri
punti di vista i propri compagni creando un ambiente di collaborazione positivo e sereno.
Imparare sbagliando
L’errore nella costruzione di artefatti robotici non è una parte demoralizzante come può essere
un voto basso dopo una verifica di matematica o italiano. L’errore nella progettazione,
programmazione del robot non demoralizza i bambini/e coinvolti ma li incentiva a migliorare,
solitamente i bambini trovano una grande soddisfazione a veder funzionare la loro creatura
artificiale e per questo nel caso di errori si sentono incentivati a capire più approfonditamente
i propri procedimenti di ragionamento e di studio senza per questo sentirsi giudicati o messi
alla prova.