IL MAESTRO MEDIATORE tratto da Rapporto Tecnico “Bambini

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IL MAESTRO MEDIATORE tratto da Rapporto Tecnico “Bambini
IL MAESTRO MEDIATORE
tratto da Rapporto Tecnico “Bambini maestri realtà”, vol 1 –
Università di Genova, Dipartimento di Matematica
Specie quando il bambino è impegnato nella descrizione e nella esposizione di situazioni dinamiche
fortemente complesse (es. descrizione di una situazione complessa o di un gioco, ricostruzione del
funzionamento di una macchina), il maestro interviene per sollecitare il pensiero o per districare,
distendere, sgrovigliare il pensiero contorto e produrre una articolazione espositiva chiara e
scorrevole. L'intervento del maestro mirerà ad orientare il bambino nella rilettura della realtà
esperita e, suggerendo talvolta forme sintattiche non spontaneamente usate perché a lui non
familiari, ma efficaci in relazione allo scopo descrittivo assunto, lo indirizzerà alla costruzione di
una articolazione sintattica coerente adeguata alla particolare situazione comunicativa.
L'esempio che segue riguarda le prime settimane di scuola; si tratta di un bambino di buone
potenzialità
- Maestra, ti racconto le mie vacanze in Sardegna.
- Non tutte, ti prego, solo un episodio, un fatto.
- Sì, del gommone.
- Comincia con ordine
- Ero sul gommone, e mio papà, mia mamma, sulla spiaggia, e mia sorella prima, ma volevamo
pescare ...
- Alt! Alt! Alt! Non ho capito niente. Con calma ricomincia. Che cosa viene prima?
- Pescavamo (prevalgono le intenzioni e le aspettative)
- Chi, tutti e quattro?
- No, io e mio papà
- E la mamma e Chiara?
- Erano sulla spiaggia
- E tu e papà dove eravate?
- Sul gommone, sulla spiaggia
- Aiuto, mi fai morire. Facciamo così. Rivedi tutto quello che è successo come se avessi una
telecamera che riprende un’immagine per volta: prima quella che viene per prima, per seconda
quello che succede subito dopo e via così. Altrimenti non capisco.
- Eravamo sulla spiaggia
- Tutti?
- No, io la mamma e Chiara.
- Bene. Eravamo sulla spiaggia io, la mamma e Chiara. E’ giusto? Ripeti.
- Eravamo sulla spiaggia io, la mamma e Chiara.
(scrivo)
- Seconda immagine.
- E’ venuto papà.
- Da dove?
- Dal mare, con il gommone.
- Ah, ora comincio a capire. Eravamo sulla spiaggia io, la mamma e Chiara ed è arrivato dal mare
papà con il gommone. E così? Ripeti.
- Sì. Eravamo sulla spiaggia io, la mamma e Chiara ed è arrivato dal mare papà con il
gommone. (scrivo)
- E poi?
- Sono andato a pescare con papà.
- Aggiungiamo anche questo? Diventa una frase lunga, molto bella, chiara. Se mai ti aiuto.
Riuscirai a copiarla? Dettami l’ultima parte.
- Sì. ... e io sono andato a pescare con papà.
(scrivo)
- Ora te la rileggo: Eravamo sulla spiaggia io, la mamma e Chiara ed è arrivato dal mare papà
con il gommone e io sono andato a pescare con papà.
Nota:
Bambino ricchissimo di idee e di esperienze, vissute in modo frenetico (è agitato anche in classe), ma non
ordinate con calma e tradotte in linguaggio . Parla con scarsa proprietà di linguaggio, pur appartenendo ad
una famiglia di buon livello culturale; sono presenti ancora difetti di linguaggio tipicamente infantili (noé - non
é; aviamo - abbiamo; Gevona - Genova).
N.B.: la documentazione é stata curata dall'insegnante Rosella Capitini, scuola elementare di Recco.