2011- 2014 - ICS Onlus Alessandria
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2011- 2014 - ICS Onlus Alessandria
ICS ONLUS PROGRAMMA 2011- 2014 1 ICS ONLUS PROGRAMMA 2011 2014 Per l’Associazione l’approvazione di questo programma per il primo anno di lavoro, e nella prospettiva del triennio 2011 – 2014, è il vero atto costitutivo, che realizza le finalità dettate dallo Statuto. L’elaborazione del primo programma di lavoro dell’Associazione deve tradurre le finalità in risorse, atti concreti, metodo di lavoro. Questo programma nasce nell’alveo dell’esperienza di ICS consorzio, nei sui confronti però sconta una doppia distanza: - da un bilancio con un ordine di grandezza significativo, dato dalle risorse degli enti, dei progetti e dei privati, si passa a un bilancio che parte dalle sole quote associative - da una struttura con sede, personale fisso, e articolazione delle responsabilità e degli incarichi, si passa a una non struttura e a incarichi fondati sul volontariato. Le condizioni di partenza tuttavia ci sono e si fondano; sulle risorse umane e sulla loro manifesta volontà di cooperazione espressa nell’atto fondante. Il programma non può articolarsi armonicamente in entrate e spese, per il semplice motivo le sole entrate accertate solo quelle dei soci. Le altre entrate possono soltanto essere previste. Esse saranno verificate ed accertate nel corso dell’esecuzione del Programma. Si tratta di ragionare rigorosamente in termini di conto economico: ogni progetto che prevede una spesa è collegato ad una previsione di entrata a pareggio. Il verificarsi di questa (entrata) definisce la realizzabilità di quella (spesa) e del progetto. L’elaborazione dei criteri di fattibilità di un progetto deve tenere conto del fatto che l’Associazione, non ha ancora un retroterra economico, nè un conto di cassa atraverso cui poter effettuare anticipazioni. Il passaggio da consorzio ad associazione Onlus definisce l’ICS ente “senza fine di lucro” e i suoi attivisti come “volontari”. Il criterio di lavoro volontario non retribuito è dovuto, per necessità e rigore, almeno finché non si verifichino le condizioni positive per la capacità dell’Associazione di attivare finanziamenti seri per i singoli progetti. Solo l’accesso a finanziamenti derivanti da enti, pubblici o privati, che richiedano - in fase di elaborazione, realizzazione e valutazione - l’intervento di specialisti può consentire a ICS Onlus l’attivazione di incarichi e contratti. Questo criterio è valido anche per quelle parti del presente Programma che prevedono attività, percorsi, realizzazioni. Le condizioni di partenza necessitano tuttavia di prendere in considerazione il lavoro volontario dei soci e dei collaboratori come modalità assolutamente prioritaria. 2 ASPETTI ORGANIZZATIVI E LOGISTICI Per operare occorre avere un punto di riferimento. Molte associazioni operano senza una sede e una particolare struttura, ma esse sono solitamente limitate nel numero dei partecipanti e delle attività. ICS Onlus può anche, per necessità, operare per un breve periodo in tali condizioni, ma la natura delle sue finalità implica la presenza di una sede con tutte strumentazioni tecniche e i supporti organizzativi che ne conseguono. ICS Onlus è attualmente in cerca di una sede. L’istanza inoltrata al Comune di Alessandria è stata respinta senza che venissero proposte eventuali alternative. La stessa istanza è stata sottoposta agli altri enti dell’ex consorzio ed in particolare alla Provincia di Alessandria, sia direttamente che avere in comodato d’uso i beni descritti nell’inventario dell’ICS consorzio, inclusa la biblioteca interculturale. La risposta in merito dovrà essere espressa nel corrente esercizio 2011. Da quanto premesso consegue che non è ancora possibile definire l’ammontare delle spese correnti. Questo programma stabilisce pertanto il seguente criterio di partenza: - l’ammontare delle entrate da parte della risorsa definita “quote dei soci” è prevista in € 2.150,00. Essa viene interamente vincolata alle spese di funzionamento, - le spese di funzionamento sono definite come segue o costi del notaio e il commercialista per la costituzione e per la registrazione dell’Associazione o eventuale affitto sede e costi annessi o spese di gestione del conto bancario e postale o minute spese di funzionamento o stampa e duplicazione ad uso ufficio o telefoniche e fax ad uso ufficio o costi di connessione alla rete La gestione amministrativa richiede costanza e competenza. Essa può essere garantita dal contributo di Rosalba Venniro, già responsabile del settore amministrazione dell’ICS consorzio, in stretto raccordo con gli organi statutari, Direttivo e Presidente. LA GESTIONE DEL SITO WWW.icsal-onlus.it La gestione del dominio dell’Associazione su Internet e l’uso della posta elettronica, per la vita interna dell’Associazione e la sua attività di relazione, sono determinanti. Queste risorse erano impensabili all’inizio dell’esperienza di ICS. Il loro uso strutturale e condiviso da tutti è attualmente più rilevante della sede fisica. Il sito e la mail consentono comunicazioni veloci ed esaurienti a costi minimi Il Programma considera fondamentale l’impegno soggettivo di tutti alla redazione e alla gestione del sito, al suo aggiornamento per un uso quotidiano, come luogo d’incontro, ufficio, strumento divulgativo, collegamento con i partner della cooperazione. Sul piano pratico questo si renderanno necessari momenti d’incontro redazionale e un rapporto diretto e costante con la mail del compilatore del sito, Mauro Miceli ([email protected]). Le spese relative alla istituzione e gestione del sito fanno parte delle spese di funzionamento. LA MEDIAZIONE INTERCULTURALE La troppo recente costituzione dell’Associazione non ha consentito il candidarsi della stessa alla gestione del servizio. Come noto, il significativo budget di gestione deliberato dalla Regione Piemonte è assegnato alla Provincia di Alessandria. 3 La valutazione della gestione passata da parte dell’utenza di tutta la provincia è stato tra i più lusinghieri. L’adozione di criteri di continuità sarebbe pertanto stato doveroso e di sicuro interesse pubblico. Vi sarà pertanto un’interruzione determinata dall’affidamento del servizio all’ISRAL. Il programma dell’Associazione ICS Onlus sarà quello di non recedere dalle considerazioni sopra enunciate, rilevando la propria disponibilità al coinvolgimento diretto. Occorre sottoporre all’ISRAL la richiesta di una collaborazione organica, che permetta di non arretrare rispetto alla qualità dell’esperienza maturata. Un’istanza in tal senso è stata avanzata al Direttore dell’ISRAl. Occorre ragionare non soltanto sul breve periodo e tenere presente la continuità del servizio, che è in discussione quest’anno in termini metodologici e di qualità, ma su cui pende la spada di Damocle del taglio dei finanziamenti regionali negli anni successivi. Per questo è opportuna la elaborazione di modalità d’intervento di mediazione interculturale, che ci pongano in diretto rapporto con gli interlocutori pubblici, privati e con le scuole. SERVIZIO DI SUPPORTO SOCIO-LINGUISTICO NELLE SCUOLE Ai fini di radicare maggiormente l'associazione ICS Onlus sul territorio e di consolidare i rapporti di collaborazione e partnership con le scuole del territorio, sulla scorta delle esperienze precedentemente avviate, si intende riproporre l'attività del Servizio di supporto socio-linguistico nelle scuole, attivato all'interno del progetto “MediaAzione. Accoglienza e orientamento ai servizi ai cittadini stranieri recentemente arrivati in provincia di Alessandria“, già finanziato con Fondi FEI 2007-2013. Il servizio sperimentale è stato co-progettato e coordinato da Rosmina Raiteri, Paola Vigna e Giuseppe Rinaldi con la collaborazione di due esperte esterne, Chiara Bergaglio e Ilaria Dameri, in qualità di facilitatrici linguistiche. ed era stato proposto nel precedente anno scolastico 2010/2011 gratuitamente ad alcune delle scuole che avevano attivato interventi di mediazione interculturale con ICS consorzio contraddistinte da un alto tasso di alunni di origine immigrata. Il servizio ha convolto sei istituti scolastici della Provincia di Alessandria e ha riscontrato un notevole successo proprio perchè mirato a rispondere a bisogni specifici delle istituzioni scolastiche, ovvero l'insegnamento dell'italiano L2 ad alunni stranieri neo-arrivati attraverso personale qualificato e una programmazione didattica specifica. Si ritiene pertanto positivo riproporre il Servizio alle scuole interessate anche per l'anno scolastico in corso come servizio a pagamento per dare continuità all'esperienza e ai risultati precedentemente ottenuti. FORMAZIONE E RICERCA NELL’EDUCAZIONE INTERCULTURALE Il confronto tra le culture è sempre stato il terreno naturale su cui si sono mosse le attività dell’ICS. Il confronto implica la conoscenza, la valorizzazione, l’attitudine critica. Ogni progetto di cooperazione porta con sé la ricerca storica, culturale, economica del luogo, in modo diretto e attraverso l’evidenza umana dei partner. Il progetto è però una dimensione di nicchia, per gli appassionati e gli addetti ai lavori. La storia di ICS ha tuttavia rotto, in più occasioni, questa barriera tra esperti e opinione pubblica, si pensi al Nicaragua, alla Cambogia, all’Afghanistan, alla Romania … momenti, ma di grande rilievo. Realizzazioni di vere e sia pur brevi esperienze di cooperazione di comunità. Il confronto con le culture ha però una dimensione diffusa sul territorio attraverso la presenza di un crescente numero di persone provenienti da altri paesi. L’ICS Onlus si propone di proseguire il programma di ricerca e formazione degli operatori dei servizi (in particolare della scuola) e dei mediatori che intendono svolgere la loro attività nella prospettiva dell’interculturalità. 4 Quest’attività di ricerca e formazione, che si avvale delle competenze di pedagogisti, antropologi, etnopsicologi e sociologi di valore nazionale, è concepita come un costante aggiornamento, perché la situazione è dinamica e l’adeguamento dell’approccio teorico necessario. Anche per questo il contributo di ICS è unico e insostituibile nel panorama locale. Il programma di ICS Onlus, organizzato da Rosmina Raiteri, prevede lo svolgimento di una serie di conferenze pubbliche, in collaborazione con librerie, biblioteche, Associazioni culturali (quali Acsal e altre), enti, che verranno successivamente comunicate. Saranno promossi anche specifici incontri formativi rivolti ai soci di ICSOnlus. La prospettiva è quella di ampliare l’offerta attraverso corsi di formazione che prevedano anche la modalità della ricerca- azione e che si intreccino con un’attività di ricerca sociologica sul territorio mirata ad analizzare i bisogni degli utenti, le strategie e le risorse dei servizi. I costi del piano di conferenze saranno prevalentemente assorbiti dall’intervento degli enti patrocinatori e dai partner. Questo può valere per i costi di sala e di pubblicizzazione. Vi sono però spese di comunicazione e trasferta, non sempre risolvibili sul piano volontario. Definiti i costi, occorre valutare le possibilità di finanziamento, essenzialmente: o chiedere un costo d’iscrizione, oppure valutare l’uso delle formula “amici di ICS”. Per quest’attività si può configurare il seguente quadro previsionale: PERCORSI DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE NELLA SCUOLA La proposta di percorsi di educazione interculturale nelle scuole di ogni ordine e grado, ma con maggiore rispondenza nelle scuole dell’obbligo, sono una tradizione pluridecennale. Interromperla sarebbe un grave errore anche perché esistono le condizioni di una presenza rinnovata, considerando la presenza e la disponibilità di Lorenzina Zulato. Rispetto ai tempi di programmazione delle scuole per questo primo anno siamo in ritardo, ma c’è tempo per rinsaldare i rapporti e c’è attesa e attenzione da parte dei docenti. Ora siamo di fronte a due alternative: ripresentare nel suo insieme il pacchetto delle proposte già collaudate e richieste, oppure elaborare una proposta limitata ma più direttamente collegata al fare di ICS Onlus in questa fase (cooperazione con il Marocco – StrAlessandria). Sulla base di quanto discusso nella fase preparatoria e all’interno dell’Assemblea, la priorità in questa fase dev’essere data alla qualità della proposta educativa, più che alla quantità. Si richiama in proposito il vademecum “Un altro modo di fare scuola” di Antonella Ghibaudi, che descrive esperienza e metodo dello stage formativo. Qualità significa raccordare le persone che si occupano di interculturalità, ricerca ed educazione. Il gruppo dovrebbe coordinarsi con il contributo di Beppe Rinaldi e avere un nuova attenzione per la scuola superiore. Realizzare attività formative e stage coinvolgendo gli studenti delle superiori può dare all’Associazione possibilità di ricambio generazionale. La traccia da seguire è quella che gli stessi collaboratori dell’ICS avevano avviato con attività di sensibilizzazione all’interno delle scuole superiori alessandrine in relazione al progetto di cooperazione e alla partecipazione alla Straragazzi e StrAlessandria. In conseguenza di questa discussione sono stati proposti e messi in atto i primi percorsi nelle scuole di ICS Onlus: QUESTA E’ LA MIA TERRA! Per studenti delle scuola secondaria di primo grado Il percorso parte dal presupposto che il conflitto e l’instabilità abbiano ripercussioni sulla convivenza quotidiana, anche all’interno della scuola, e analizza il caso della Palestina. Profondi sono i legami tra le comunità sulle due sponde del Mediterraneo: il gemellaggio tra i Comuni di Alessandria e Gerico; le attività di 5 cooperazione della Provincia di Alessandria (e dell’ICS a Ramallah, Gerico, Hebron); l’attenzione del Centro Pace e del Comune di Ovada verso la Palestina alla collaborazione con l’Associazione israeliana contro la demolizione delle case palestinesi e all’Associazione di solidarietà “L’Ulivo e il libro”. Metodologia: Cooperative learning, lezioni frontali, giochi di cooperazione, presentazioni power point, video. Ai docenti verrà consegnato materiale utile per dare continuità ai temi trattati. L’Associazione ICS Onlus realizzerà il percorso in collaborazione con l’Associazione di solidarietà L’ulivo e il libro PROGETTI DI COOPERAZIONE, IL MAROCCO E LA STRALESSANDRIA La possibilità di poter includere da subito la previsione di un intervento di cooperazione internazionale è dovuta all’impegno di Silvio Bottazzo di proseguire il progetto pluriennale dell’ICS in Marocco sulla tessitura femminile dei tappeti a Boujad, attivo dall’anno 2009. Boujad è una cittadina rurale nel cuore del Marocco, con un alto tasso di disoccupazione e di emigrazione, soprattutto verso il Piemonte. Le donne rappresentano l’anello più debole della comunità, spesso costrette da degrado e analfabetismo a una vita di marginalizzazione tra le mura domestiche. Queste donne, tuttavia, posseggono una straordinaria risorsa, che, se ben utilizzata, può rappresentare per loro una concreta opportunità di emancipazione e un solido mezzo di sostentamento: l’arte della tessitura dei tappeti. La tessitura è uno dei mestieri tipicamente femminili della zona, che vanta una lunga tradizione di tappeti di rara bellezza e originalità. Con il deteriorarsi della situazione economico-sociale, questa attività si è progressivamente impoverita dal punto di vista sia della qualità che del rendimento del prodotto. Manufatti scadenti, venduti quasi a prezzo di costo a intermediari senza scrupoli, hanno soppiantato gli antichi e sopraffini tappeti di Boujad, famosi in tutto il Marocco. Ma oggi, grazie all’ICS, che per due anni ha organizzato corsi di formazione qualificati, la popolazione femminile di Boujad sta riscoprendo i segreti dell’antica arte tessile e ritrovando nella tessitura una preziosa fonte di incremento delle entrate familiari. Nel 2009 sono state formate 30 tessitrici che, sotto la guida del più famoso esperto di tappeti del Marocco, sono diventate le “formatrici” di altre 100 donne. I corsi hanno riguardato sia le operazioni di lavorazione della lana (filatura, cardatura, lavaggio, tintura con colori vegetali e sintetici) che le tecniche di tessitura vera e propria. A fianco di queste attività specifiche sono stati organizzati anche corsi di alfabetizzazione e momenti di incontro finalizzati a promuovere la creazione di cooperative di lavoro femminili. Nel 2010 sono stati prodotti numerosi esemplari di una vera e propria collezione che comprende oltre un centinaio di tappeti “tradizionali” e una dozzina di tappeti di nuovo design, creati sotto la guida di stilisti italiani e marocchini. Nel 2011 è stata infine creata formalmente a Boujad una prima cooperativa di produzione che riunisce circa decina donne. Sono in fase di costituzione altre due cooperative in villaggi vicino a Boujad. Tuttavia, perché la struttura diventi effettivamente operativa, occorre fornirle un supporto manageriale per la fase di start-up e per la commercializzazione dei prodotti, sia nel mercato interno che internazionale. 6 L’intervento a Boujad, che ha incontrato negli anni l’entusiastica partecipazione delle autorità locali e del Ministero dell’Artigianato marocchino, è in divenire. L’evento: mostra in Alessandria presso il centro espositivo Palazzo del Monferrato Attorno a questo incontro si intende costruire una manifestazione espositiva – strutturabile come mostra itinerante – che prevede non una suddivisione per sezioni, ma un intreccio dei vari elementi allo scopo di creare suggestioni e rispecchiamenti. La mostra è così concepita, in collaborazione con la Camera di Commercio e la Provincia di Alessandria: 1 – Presentazione dei tappeti frutto dell’attività di formazione a Boujaad, con particolare risalto a quelli di nuovo design frutto della fase finale dello stage formativo 2 – Presentazione dei tappeti nati dalla collaborazione tra Tamburelli e gli artigiani marocchini 4 – Presentazione dei tappeti di diverse epoche e di varie manifatture provenienti da collezioni pubbliche e private del Marocco 5 – Integrazione con prodotti artigianali italiani, marocchini e risultato di collaborazione tra Italia e Marocco. LA STRALESSANDRIA 2012 StrAlessandria è un progetto ideato da ICS Consorzio, registrato da PGS Alessandria, per creare attorno ai progetti di cooperazione consenso e sostegno economico. I progetti sostenuti da StrAlessandria sono sempre stati progetti di ICS. Questa tradizione verrà ripresa nel 2012 (dopo lo “strappo” del 2011) con il sostegno al progetto Marocco. Attorno a questa edizione verrà raccolto il più ampio consenso da parte di “tutti gli uomini di buona volontà”. L’Assemblea di ICS Onlus intende esprimere il massimo di collaborazione affinchè l’obiettivo del rilancio della StrAlessandria sia condiviso da parte di tutti gli strati della popolazione, dalle associazioni e dagli enti. Una parte importante sarà la condivisione di questo obiettivo con le Amministrazioni provinciale e comunale di Alessandria. L’Assemblea si rivolge pertanto con questo spirito al Sindaco di Alessandria per meglio garantire il futuro di StrAlessandria. La rinnovata coesione permette di programmare e organizzare la Straragazzi a sostegno del progetto Marocco con attività specifica per sensibilizzare le scuole… Nel concreto i fondi della StrAlessandria forniranno un po’ di linfa vitale alla cooperativa delle dotte tunisine, che è all’inizio della sua attività, in attesa di trovare più cospicui e duraturi finanziamenti da parte degli organi istituzionali, marocchini e internazionali. DARE CONTINUITA’ AI PROGETTI DI COOPERAZIONE Tutta l’attività deliberata da ICS consorzio è stata oggetto di liquidazione. Chi ha concretamente operato questa liquidazione – designato dagli enti -, a partire dal mese di marzo 2011, si è reso conto del valore immenso dell’esperienza forzatamente interrotta e pur tuttavia ancora riconducibile in porto. ICS Onlus deve studiare e riflettere su questa fase di liquidazione per due motivi: - perché i progetti hanno quasi tutti carattere pluriennale - perché il patrimonio di credibilità e di relazione tra i diversi partner non si esaurisce nel suo aspetto istituzionale. 7 In altre parole è esattamente da quel sentiero interrotto che occorre orientare il cammino. Questo è il senso della proposta sopra sintetizzata, relativa al Marocco. Il compito di ICS Onlus, nelle ristrettezze delle sue dimensioni economiche, non può essere quello di riaprire i canali progettuali al livello preesistente. Esso può tuttavia cercare di non interrompere la comunicazione, la volontà di progettazione e di relazione con il partenariato attivo di ICS Onlus. Questo dipende essenzialmente dalla partecipazione, all’interno di ICS Onlus delle persone che hanno diretto e realizzato i progetti in questi decenni. In particolare vengono rimesse all’interno dell’attenzione le situazioni del programma pluriennale di ICS Onlus 2011, con la necessità di conoscerle e di considerarle come le situazioni di cooperazione internazionale da valutare in via prioritaria. Rimandando per esteso al programma ICS consorzio 2011 e alle note relative alla liquidazione dei progetti in atto, si richiamano le seguenti possibili progettazioni : AFGHANISTAN, IL RUOLO DELLE DONNE L’allestimento della tipografia per l’associazioni delle donne HAWCA è l’ultimo atto. Ma la credibilità è rapporto tra persone e luoghi. L’associazione delle donne afgane è un interlocutore forte con cui è possibile dare senso anche ad una dimensione cooperativa di dimensioni minori. Ivana Stefani è la persona garante di questa continuità di rapporti, che possono originare proposte rapportabili al nostro stato di evoluzione organizzativa. Nella prospettiva del disimpegno militare può essere significativo rinsaldare questi rapporti e candidare il nuovo progetto sia nella ricerca di finanziamenti, sia alla StrAlessandria 2013. CAMBOGIA, LA CENTRALITA’ DELL’ACQUA Il rapporto di cooperazione con la Cambogia risale all’inizio degli anni ’90. Tutta l’esperienza degli ultimi anni, in cui si è concentrata l’attenzione sulla gestione delle risorse idriche, ha permesso di valorizzare le competenze professionali del nostro territorio. Cooperare con la popolazione cambogiana ha sempre significato confrontarsi con l’uso dell’acqua in agricoltura e per uso civile. Il coinvolgimento di Pierangelo Procchio e Adriano Simoni, i due tecnici alessandrini che hanno progettato, seguito e gestito quest’ultima fase di realizzazioni, è indicazione di una continuità nei rapporti con il territorio cambogiano. E’ possibile, anche a seguito di viaggi di visita sul posto, supportare piccoli progetti che implementino le realizzazioni già operanti. CAPOVERDE, FORMAZIONE E LAVORO Il programma 2011 di ICS consorzio è stato redatto in collaborazione con Radio Gold e Associazione Calebasse. Il progetto intende promuovere l'impiego della radio come strumento di dialogo, di scambio interculturale, di rapida diffusione di informazioni economiche, sociali e culturali. Il progetto vede l’impegno della Regione Piemonte. Il progetto potrebbe essere valorizzato nelle sue parti relative alla formazione. KUDISTAN, GESTIONE DELLE ACQUE REFLUE 8 Il programma 2011 di ICS consorzio prevedeva il miglioramento complessivo delle condizioni di vita e delle condizioni igienico-sanitarie, la prevenzione delle malattie infettive (diarrea, febbre tifoidea...), la riduzione dell’inquinamento dovuto alla dispersione nell’ambiente delle acque reflue nella zona di Bostanici. E’ fondamentale il contributo di Aato 6 (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale) 6 Alessandrino, che insieme all’AMAG ha caratterizzato la presenza “decentrata” dell’ICS consorzio. L’Associazione alessandrina per il Kurdistan è fortemente attiva. Potrebbe essere ragionevole mantenere le sinergie su un progetto comune. ACCESSO ALLE FONTI DI FINANZIAMENTO ICS Onlus può, elaborando progetti, accedere alle fonti di finanziamento, locali, regionali, nazionali, europee e del organismi internazionali. Al tempo stesso abbiamo ben presente che i cordoni della borsa degli enti locali comunali, provinciali, regionali e nazionali si sono chiusi. Il Ministero Affari Esteri intende fare tabula rasa della cooperazione allo sviluppo. Occorre ricominciare per gradi. Le Fondazioni delle Banche sono sensibili a tutte quelle attività che possono dar loro visibilità. A loro vanno presentate le proposte che si pensa abbiano una significativa ricaduta sull’opinione pubblica. Alcune tematiche (es. Mediazione interculturale) sono ancora sotto i riflettori, per cui esistono bandi europei e linee di finanziamento, da scovare e a cui concorrere. In buona misura sarà la stessa esperienza di ICS consorzio ad insegnare e a orientare. Non è ragionevole tuttavia pensare che sia possibile vedere risultati prima di un anno. LA CAMPAGNA “AMICI DI ICS ONLUS” Battere cassa fa parte del mestiere. Noi però non vorremmo essere considerati in breve tempo come degli appestati. Il ricorso alla sottoscrizione dev’essere sempre finalizzato e compreso. La proposta di essere soci è onerosa (€ 25,00) ma soprattutto è impegnativa verso l’attività dell’associazione. Ad essa deve perciò essere affiancato uno strumento più agile, economico e meno impegnativo, essere Amici di ICS Onlus. La quota da versare è da definire, può essere un tipo di tesseramento e di ampliamento del portafoglio dei collaboratori (interlocutori, banca dati, attivisti solo in certe mansioni o manifestazioni). La difficoltà oggi è di tipo revisionale. Solo a consuntivo approvato sarà possibile iscrivere nel bilancio successivo una somma accertata. Oggi questa voce va affiancata ai singoli progetti, come sopra indicato, anche se a importo zero. I RAPPORTI CON LE ALTRE ASSOCIAZIONI Se il settore pubblico latita, la società civile continua il suo impegno in una miriade di Associazioni, che svolgono attività di solidarietà e cooperazione anche di ragguardevole dimensione e qualità. Nell’anno che ci aspetta è opportuno tessere i rapporti con le Associazioni che svolgono attività di cooperazione internazionale per arrivare, parimenti e tutte assieme, ad un momento di confronto condiviso (non una fiera in cui ognuno espone se stesso) sulle tematiche emergenti. Questo dovrebbe essere uno degli impegni propri di ICS se vuole rilanciare il ruolo della cooperazione decentrata. Ovviamente uno dei percorsi è quello di ragionare a interventi di cooperazione condivisi. ESPERIENZE DA INCLUDERE 9 Esistono sul territorio esperienze singole già attive che possono rientrare nelle finalità statutarie di ICS Onlus. Tra le attività candidate che faranno parte del programma di ICS Onlus, organicamente vi è quella svolta dalla Bottega di Pittura di Pietro Sacchi all’interno e all’esterno della casa di reclusione San Michele. Qui, come in tutta la popolazione carceraria, è prevalente la presenza di immigrati. L’attività artigianale della bottega è pluriennale, autosufficiente, e riconosciuta dalla Direzione del Carcere. Essa stabilisce anche uno stretto rapporto con la società civile. Tramite questa attività l’ICS può essere soggetto riconosciuto per convenzioni con l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna per l’utilizzo all’esterno di condannati “in attività ripartiva a favore della collettività”. Altre attività consistono in singole iniziative culturali, mostre, concerti, autosufficienti dal punto di vista economico. Dopo la sessione ONU che riapre la strada per la decisione sullo Stato Palestinese, la Palestina torna ad essere centro di assoluta attenzione, di conflitto o di pace. La mostra, già disponibile, “Effetti collaterali” è di assoluto pregio e impatto comunicativo. Vale la pena di valutare una sua riproposizione in un nuovo contesto, insieme all’Associazione “L’ulivo e il libro”. Con la stessa è stata avviata la preparazione di una mostra sul tema dell’ulivo, a partire dalla tradizione degli ulivi secolari del Salento. La mostra, che si avvale di documentazione originale e di collaboratori, avrà il suo esordio a Novi Ligure nella primavera del 2012. LA VITA INTERNA DELL’ASSOCIAZIONE Non siamo pochi, a volte con storie simili, a volte diverse. L’età media un po’ alta, ma si può abbassare. Come sia possibile vivere l’esperienza associativa è difficile a dirsi. Non con riunioni plenarie assidue, neppure con deleghe e incarichi a compartimenti stagni. La comunicazione prima di tutto. A costo di essere petulante il nuovo Comitato Direttivo deve assicurare la comunicazione, formare le sinapsi. ICS Onslu non è un organismo, deve diventarlo. Quindi non ci possono essere singole competenze che si relazionano con il mondo, ma singole esperienze che comunicano all’interno, aiutando la formazione di in pensiero condiviso, e che così formandosi si relazionano con il mondo. E’ ovvio che chi deve fare faccia e chi deve decidere decida, ma senza mai omettere la comunicazione e la possibilità del contraddittorio. Più che riunioni collegiali a scadenza è necessario pensare a momenti formativi per se stessi. Momenti valutati come arricchimento, non come peso ulteriore del vivere. Necessari, piacevoli, anche se pochi. L’Associazione, una volta risolta la questione logistico – organizzativa, puotrà vivere una sua quotidianità, essere un telefono che risponde, un luogo dove ci si incontra. Sarà allora necessario discutere un “orario d’ufficio”. Considerato il valore formativo dell’esperienza ICS, si potrà offrire alle scuole superiori (ad alcune scuole superiori o singole classi) la possibilità di una presenza in forma di stage. Così magari avremo linfa nuova e non solo rigenerata. IL PRESENTE PROGRAMMA E’ STATO APPROVATO ALL’UNANIMITA’ DALL’ASSEMBLEA DI ICS ONLUS NELLA SUA PRIMA SEDUTA DEL 17 OTTOBRE 2011 10