NotiziaOggi Vercelli - Violenza nelle case popolari

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NotiziaOggi Vercelli - Violenza nelle case popolari
Pena residua
Arrestata 45enne
VERCELLI (bdx) Lo scorso 26 agosto i carabinieri della stazione di Galliate hanno arrestato una vercellese di cui sono state rese
solamente le generalità, L.C., classe '71, che
doveva ancora scontare una pena di 7 anni e 8
mesi di reclusione per rapina e oltraggio a
pubblico ufficiale. Reati commessi in diverse
circostanze alcuni anni or sono. La donna,
nubile, disoccupata e già con pregiudizi penali,
era stata sottoposta all'affidamento in prova ai
servizi sociali. E' stata trasferita al carcere di
Vercelli.
Cronaca 3
LUNEDÌ 5 SETTEMBRE 2016
NotiziaOggi Vercelli
VIOLENZA NELLE CASE POPOLARI:
ANZIANA PICCHIATA SUL BALCONE
VERCELLI (bdx) Prima le minacce per poi passare direttamente alle «botte». Con la
conseguenza di cinque procedimenti in Tribunale legati a
varie accuse. E' la vicenda che
vede protagonista una pensionata vercellese, Franca Bertelli, residente in una casa popolare della periferia cittadina. Una distinta signora, di
origini biellesi, che la scorsa
settimana ha fatto visita alla
nostra redazione per raccontarci il dramma che ormai da
anni sta vivendo. Tutto nasce
dai primi litigi, per futili motivi, che nascono all'interno
dello stabile con la vicina di
casa, una 50enne di origini
marocchine, che vive da sola.
«All'inizio si andava anche
d'accordo – dice la signora – o
quanto meno ognuno di noi
viveva la propria vita senza
creare problemi all'altra. Poi
un pomeriggio, in maniera
inaspettata, si è scatenata».
Continua la donna: «Nel mio
alloggio ci eravamo riunite in 3
o 4 per prendere semplicemente un caffè in compagnia.
Siamo tutte donne anziane,
vedove o comunque viviamo
da sole per cui ogni tanto fa
piacere trovarsi e scambiare
quattro parole. A un certo
punto questa donna è entrata
senza nemmeno bussare a casa mia e ha inveito contro di
noi dicendo che eravamo “cattive”, che stavamo sparlando
di lei e che volevamo farle del
male. Tutto assolutamente falso. Io, che non sono certo una
La vittima ha
scritto all’Atc per
chiedere aiuto ma
incredibilmente la
lettera pare non sia
mai arrivata agli
uffici competenti e
lei afferma: «Ho
paura. Se accade
qualcosa li riterrò
responsabili...»
Nell’immagine a sinistra Franca
Bertelli, la pensionata vercellese
che è stata malmenata più volte
all’interno della casa Atc di corso
Bormida (nella foto a destra)
di quelle che porge l'altra
guancia, mi sono alzata e strattonandola lo invitata a uscire e
soprattutto a ritirare tutto
quello che aveva appena detto.
Ovviamente senza successo».
Ma la storia non termina qui.
Anzi, quello è solamente l'inizio di una vicenda che da
anni riguarda, in pratica, tutto
il condominio. Dice la vercellese: «Da quel momento in poi
sono iniziate le minacce, anche di morte, nei miei confronti e verso anche gli altri
residenti che avevano la sola
colpa di interessarsi della mia
salute e della mia situazione.
Poi purtroppo siamo arrivati
anche alle “botte”. All'inizio
con degli spintoni per poi passare a sberle e pugni. In alcune
occasioni, lo ammetto, ho dovuto reagire per potermi difendere ma la maggior parte
delle volte sono stata la vittima. Un giorno ero sul balcone e mi sono vista entrare in
casa due gentili poliziotti che
mi dicevano che erano stati
avvisati dalla mia vicina perché sarei “saltata” sul suo balcone per entrarle in casa e
farle del male. Il problema è
che io ho più di 75 anni e due
protesi alle ginocchia (confermiamo perché la signora ci ha
fatto vedere documentazione e
pure le cicatrici degli interventi
– ndr) per cui non potrei mai
fare una cosa del genere. Gli
stessi agenti di polizia mentre
mi spiegavano perché erano lì
sorridevano....». La vicenda è
terminata nella aule del Tribunale di Vercelli e solamente
tra mesi, se andrà bene, si
potrà avere una decisione legale. Oltre al danno però la
donna ha subito pure la beffa.
Ha scritto una lettera alla sede
centrale di Atc, a Novara, consegnandola agli uffici di Vercelli. Nella missiva, che abbiamo visto, letto e fotocopiato, spiega la vicenda e domanda una soluzione alter-
nativa, ovvero un alloggio in
un'altra struttura. «Perché ho
paura e perché non vorrei accadesse qualcosa di grave...»,
spiega con voce ferma e decisa. Il problema però è un
altro: quella lettera, regolarmente timbrata per accettazione dall'Agenzia Territoriale
per la Casa del Piemonte Nord,
pare non sia mai stata consegnata a chi di dovere, cioè a
Novara. Secondo la donna si è
bloccata a Vercelli. Per cause
che non riusciamo a capire e
che ci appaiono alquanto nebulose. «Ho scritto che se accade qualcosa a me o a mia
figlia, che vive con me, li ri-
terrò responsabili. Non è possibile arrivare a questi livelli di
menefreghismo...». Il problema ora è trovare una soluzione
alternativa il più velocemente
possibile. Ma poi sarebbe molto utile capire se è davvero
accaduto che una lettera così
importante non si arrivata a
destinazione. Se effettivamente fosse accaduto questo, l'Atc
dovrebbe intervenire in maniera drastica nei confronti dei
responsabili. Troppo facile
puntare il dito su chi, ad esempio, è moroso per poi alzare le
spalle di fronte a problematiche di così alto rischio.
CRONACA Aveva occupato un alloggio al civico 62/C. «Murata» la porta d’ingresso dell’abitazione
Abusivo di viale Rimembranza denunciato!
VERCELLI (bdx) Un uomo è
stato denunciato per aver
occupato abusivamente un
alloggio popolare nel condominio di viale Rimembranza, al civico 62.
Uno stabile che da mesi è
al centro di "traslochi" non
autorizzati da parte di utenti
che decidono autonomamente di occupare abitazioni che invece andrebbero assegnate a chi ne avrebbe tutti
i diritti e che è presente nelle
liste di attesa.
Netweek-Media Locali
L'uomo è un vercellese di
43 anni che aveva svuotato
l'appartamento di tutto
quanto, accatastando mobili
e vestiario (non suoi...) nel
cortile dello stabile, per poi
prendere possesso, in modo
illegittimo, dell'alloggio.
Sono intervenuti i Vigili
Urbani che lo hanno denunciato. Ora l'appartamento verrà liberato e riassegnato a chi ne ha diritto.
Inoltre sempre nello stesso
stabile sono state "murate",
al fine di evitare l'ingresso di
altri abusivi, alcune porte
d'ingresso di abitazioni che
saranno assegnate a breve.
Il nostro giornale ormai da
mesi si occupa di questa
situazione che ora pare possa venire finalmente presa in
considerazione da chi di dovere, anche se Atc dovrà
compiere ancora molti sforzi
per cercare di rendere più
«umane» le condizioni abitative di molti alloggi.
In viale Rimembranza,
nello stesso stabile dell’occupazione abusiva di cui
trattiamo, mesi or sono i
residenti misero in luce la
problematica delle cantine
completamente invase da rifiuti, vecchi mobili e addirittura bombole del gas.
L’Ente promise pubblicamente, tramite un comunicato stampa ufficiale, un
pronto intervento di riqualificazione che però fino ad
ora non è stato effettuato.
Così, per dire...
Daniele Gandoli
Redazione
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A.B.