La scuola d`arpa del Barbarigo compie vent`anni

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La scuola d`arpa del Barbarigo compie vent`anni
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LA DIFESA DEL POPOLO
5 MAGGIO 2013
ENSEMBLE FLORIANO Con un concerto di musiche di Verdi, Britten e anteprime assolute
La scuola d’arpa del Barbarigo compie vent’anni
Sabato 11 maggio le giovani arpiste si esibiranno nel teatro della Facoltà teologica. Numerosi
i brani in programma composti appositamente per il gruppo padovano. Il complesso si sta
preparando a far uscire un secondo cd di musiche inedite con il coro Mortalisatis di Maserà
왘
La scuola d’arpa del collegio vescovile
Barbarigo compie vent’anni. La ricorrenza viene festeggiata sabato 11 maggio alle 20.15 nel teatro della Facoltà teologica del Triveneto con un concerto dell’ensemble d’arpe Floriana, che della scuola è il
fiore all’occhiello e un biglietto da visita ormai noto anche all’estero. In programma,
omaggi per i centenari di Verdi e Britten e
vari brani in prima assoluta. Da sempre, infatti, l’originalità della formazione – fino a
25 arpe – ha suscitato l’interesse di compositori come Tarcisio Battisti, Riccardo Bellotti, Alessandro Toffolo e Alessandro Kirschner, che per essa hanno scritto numerosi
arrangiamenti inediti.
«Il concerto del ventennale – spiega Maria Chiara Bassi, direttrice dell’ensemble
Floriana e della scuola di arpa – è un’occa-
sione per ritrovare e ringraziare questi musicisti e tutte le persone che hanno reso possibile l’avventura della scuola di arpa: le oltre
cinquanta allieve e le loro famiglie, i rettori
e i docenti del Barbarigo, i rappresentanti
degli enti e istituzioni che negli anni hanno
ospitato l’orchestra. Il “grazie” più grande,
però, andrà ovviamente a mons. Floriano
Riondato». La scuola d’arpa e il suo ensemble, infatti, sono stati l’ennesima intuizione
del sacerdote, da mezzo secolo geniale animatore della vita musicale del Barbarigo.
Nel libro Don Floriano e la musica al Barbarigo, pubblicato per il suo 90° compleanno, mons. Riondato ricorda così la genesi
della scuola d’arpa: «Nel 1990 chiesi a Giuliana Bressan, stimata maestra diplomatasi a
Vienna, se fosse disponibile a tenere un corso d’arpa alla scuola pomeridiana di musica
del Barbarigo. Accettò e così acquistai dalla partecipato a concorsi, scambi e manifestafabbrica più importante al mondo, la cunee- zioni culturali e tournée in Italia e in Spagna,
se Salvi, il primo strumento, che mi costò 18 Belgio, Olanda e nel principato di Monaco:
milioni. Dopo appena un anno la professo- «Abbiamo raggiunto mete impensabili, che
ressa morì, ma Pietro Ruzzarin, docente al vogliamo ricordare con un volume di 150
conservatorio Pollini, mi presentò Maria pagine pubblicato per il ventennale. Tra le
Chiara Bassi. La mia fortuna con il gruppo soddisfazioni maggiori cito l’invito di Claudelle arpiste è solo merito suo. Fu lei che nel dio Scimone al Veneto festival e l’esibizione
1993, essendo salito a tre il numero delle all’auditorium Ranieri III di Montecarlo di
frequentatrici del corso, avviò ufficialmente fronte a oltre duemila persone, tra cui il prinla scuola d’arpa. Da allora ho comperato al- cipe Alberto. Ma grande gioia ci hanno dato
anche momenti più intimi, cotre 16 arpe».
me la giornata con i piccoli paIn breve il Barbarigo diventò un centro di riferimento per Sotto la guida di Maria zienti della Città della speranza
e il concerto per gli alpini nella
lo studio dell’arpa, tanto che
Chiara Bassi in breve rocca Meli Lupi a Soragna per
dal 1997 ha ospitato dieci edizioni della rassegna “Giovani il Barbarigo è diventato raccogliere fondi per la Luniarpisti” organizzata da Maria un centro di riferimento, giana».
Una ventina gli enti e le asChiara Bassi e dalla ditta Salvi; almeno a livello triveneto,
convenirono nell’istituto anche per lo studio dell’arpa sociazioni ai quali in questi anni l’ensemble Floriana ha devopiù di cento strumentiste da tutluto i proventi dei concerti e del
to il Triveneto.
L’ensemble, nato nel 2000, si chiama cd Note per te (Fonola dischi), recentemente
Floriana in onore di mons. Riondato: «Le ristampato dopo che le prime mille copie sostrumentiste più giovani – afferma Maria no andate esaurite. «A breve – anticipa la diChiara Bassi – frequentano la scuola prima- rettrice – incideremo un secondo cd di inediria, le più “anziane” già lavorano. Due ra- ti insieme al coro Mortalisatis di Maserà.
gazze si sono anche diplomate al conserva- L’auspicio è sia solo la prima di tante altre
torio, altrettante stanno per tagliare questo buone idee per far sì che il significato della
traguardo, altre ancora hanno ottenuto diplo- musica vada oltre a quello della mera esecumi preaccademici e vinto premi e concorsi». zione». Info: [email protected]
Floriana ha tenuto numerosi concerti e
왘Piero Cioffredi
ISTITUTO DON BOSCO Un libro per dare contenuti alla festa dell’Ue
L’illustrazione
di copertina
del volume
La grande
anima
per l’Europa
è di Licia
Pittarello,
insegnante
della Don
Bosco. Altri
disegni che
impreziosiscono il volume
sono stati
donati
da Angela
Marchesi,
mamma
di un alunno
bolognese.
Le nuove generazioni vanno alla scoperta dell’Europa
9 maggio si celebra nel 27 paesi del왘Giovedì
l’Unione la festa dell’Europa. Una ricorrenza alla
Auschwitz e il muro di Berlino».
La soluzione ai guai dell’Europa immaginata da
quale il vecchio continente si presenta con uno stato Andreucci è in realtà molto meno idealizzata di
d’animo tutt’altro che incline a inneggiare alla gioia. quanto non sembri. A partire dal fatto che i protagoRiuscirà il vascello europeo a mantenere dritta la nisti del libro non sono personaggi di fantasia ma
barra e salvare un progetto che – in fin dei conti – bambini in carne e ossa: studenti delle scuole prinon più tardi dell’anno scorso ha ottenuto il Nobel marie Don Bosco di Padova e Bombicci e XXI aprile
per la pace? Sì, ce la farà. E saranno i bambini, cit- di Bologna. A dare il là alla vena creativa dell’autore,
tadini europei di domani, a completare quel sogno di infatti, è stato il progetto didattico sull’Unione eurounità nato sotto le bombe della seconda guerra pea svolto nell’anno 2011-12 nell’istituto salesiano
mondiale. Questa, almeno, è la soluzione che Marco patavino, frequentato dalla figlia di Andreucci, Silvia.
Andreucci individua nel suo recente libro per ragazzi
«Siamo convinti che a partire dalle nuove geneLa grande anima dell’Europa (Cleup, pp 218, euro razioni si possa costruire un tessuto sociale vera15,00), patrocinato dalla Commissione europea e mente europeo – spiega la direttrice suor Marta
introdotto dalla prefazione di un europeista convinto Checchin – Ci premeva far capire ai nostri alunni
come Carlo Azeglio Ciampi.
che l’Europa, di cui sapevano poco, è la nostra casa
«Il presidente della repubblica emerito – spiega comune e trasmettere il valore dell’aprirsi agli altri
Andreucci, dipendente del comune di Padova, già popoli, accogliendo la diversità e la ricchezza delle
autore di due saggi sulla resistenza nel Bolognese e loro culture. I bambini hanno vestito con entusiasmo
del libro di favole Il mondo di Silvia – si propone co- i panni degli “archeologi” e compiuto approfondite
me compagno di mille bambini che
ricerche sulle più svariate declinaziopartono alla ricerca dell’“anima” che
ni della tematica europea, dalla mitoL’iniziativa della
l’Europa ha smarrito per l’egoismo
logia alla moneta, nelle quali hanno
delle nazioni. A incaricarli è il presi- pubblicazione del libro trascinato anche i loro, talvolta eurodente dell’Europa, una figura che og- è stata presa dalla scuola scettici, genitori».
gi non esiste ma sogno possa essere
I 270 alunni della primaria Don
paritaria padovana
istituita presto. Il presidente è stanco
Bosco
hanno presentato il lavoro sulinsieme a un genitore
di lamentele sul vecchio continente:
l’Europa con uno spettacolo di cui
gli appare in sogno una bambina e esperto in integrazione essi stessi hanno costruito il copione.
europea
capisce che a salvarlo saranno proÈ proprio a quest’ultimo che Anprio i giovani».
dreucci (titolare di un master in inteIn ciascuno dei 27 stati membri che visitano, grazione europea) ha agganciato la passione per i
anche ai bambini apparirà la misteriosa coetanea, temi comunitari, decidendo di scrivere un libro su
invisibile ai “grandi”, che consegna loro un cofanet- cui da tempo rimuginava. Ne è nato un fitto scambio
to. Quando a Roma, dove nel 1957 nacque la Cee, i di bozze con suor Checchin, in un’iniziativa che ha
piccoli apriranno insieme gli scrigni, accadrà un poi aggregato le due scuole bolognesi. I riscontri di
evento magico che i lettori dovranno scoprire.
questo lungo viaggio attraverso l’Unione sono positi«L’Europa è inevitabile, un progetto vincente i vi: «Nei bambini – riconosce suor Checchin – sono
cui contenuti vanno però adattati alla difficile situa- cresciuti la sensibilità verso paesi sconosciuti e lo
zione odierna. Per aiutare i bambini a ragionare con stimolo a studiare meglio le lingue straniere. Per
un orizzonte continentale ho evidenziato come noi questo stiamo continuando a lavorare sull’Europa.
europei abbiamo una storia comune, rappresentata Noi ci crediamo: Europa, trova la tua anima, c’è!».
appunto dalla bimba, fatta da migrazioni di massa e
I proventi del libro andranno a iniziative solidali
uomini illustri. E così, ho parlato di Copernico nel ca- per l’infanzia di Unicef e Cuamm e ai comuni emiliapitolo sull’Italia e di Colombo in Spagna. Il libro è ric- ni per ricostruire le scuole danneggiate dal sisma.
왘 P. C.
co di episodi buffi ma affronta anche tragedie come
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