allegato F - Canova scrl
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DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE PER FABBRICATI RESIDENZIALI OPERE MURARIE Art.1. Scavo di sbancamento da eseguirsi in terreno di qualsiasi natura e consistenza, esclusa roccia, per la formazione della fondazione a platea, tenendo conto delle quote e dimensioni di progetto. Il terreno di risulta sarà in parte sistemato sul posto e l'eccedente portato alla discarica pubblica. Art.2. Magrone di fondazione da eseguirsi con calcestruzzo dosato a q.li 1,5 di cemento dello spessore minimo di cm 10. Art.3. Riempimento della fondazione a platea con calcestruzzo avente una resistenza cubica R’ck ≥ 250 Kg/cm², additivato con prodotto tipo Fluicall 250 e confezionato con tre o più pezzature di inerti in modo da ottenere una distribuzione granulometrica adeguata, compreso l’onere di eventuali casserature a perdere e armatura metallica come da calcoli. Art.4. Ferro tondo φ 10 ogni 25 cm per ancoraggio marciapiede al perimetro della costruzione. Art.5. Rinterro a ridosso delle murature di trincea perimetrale, da eseguirsi con materiale sciolto (sabbia o similare) sino al piano del terreno naturale. Art.6. Cordolo di rialzo in c.a. per imposta muri piano terra, classe di consistenza S4 Art.7. Formazione delle opere in C.A. come da calcoli strutturali, per la realizzazione di pilastri, travi, cordoli, solette, rampe scale, compresa la formazione di gradini grezzi, balconi, mensole, cornici di gronda e tutte le altre opere in C.A., compreso ferro tondo di armatura come da calcoli e prescrizioni fornite dalla D.L.. La resistenza R’ck del calcestruzzo a 28 gg. dal getto dovrà essere ≥ 300 Kg/cm². Per i pilastri, balconi e cornici di gronda da realizzare a “faccia a vista” verranno utilizzate tavole piallate. Tutti gli aggetti saranno muniti di appositi gocciolatoi. Art.8. Muratura perimetrale esterna portante (φ<45%) da eseguirsi con blocco in laterizio microporizzato spessore cm. 30 da porsi in opera con malta bastarda a perfetto filo e a piombo, compreso l'onere per architravi, tracce, imposte per gli infissi, nicchie radiatori e stuccatura esterna di preparazione per l'isolamento a cappotto. Art.9. Parapetti dei balconi, cornici ed eventuale lastrico solare da eseguirsi in cemento armato da lasciare a “faccia a vista” con calcestruzzo avente resistenza cubica R’ck ≥ 300 Kg/cm² , compreso armatura metallica e l’onere della casseratura con tavole piallate e rifinitura con applicazione di idrorepellente. Art.10. Coprimuretto in elementi prefabbricati in cemento-resina o in cotto. SOLAI - SOFFITTI - TETTO Art.11. Solaio tipo bausta in laterizio e calcestruzzo spessore 20+5, compreso ferro di armatura e di distribuzione dei carichi, onereper la formazione di rinforzi in corrispondenza di tramezzi, fori per tubazioni, canne fumarie, ecc.Sovraccarico permanente kg 300 accidentale 200. Art.12. Fornitura e posa in opera di copertura in legno costituita da una orditura principale di travi in legno lamellare di abete classe B11, secondo DIN 1052 aventi sezioni idonee impregnate con prodotti specifici antitarlo/muffa e comprensive delle necessarie lavorazioni e orditura secondaria costituita da travetti in legno lamellare di ab ete classe BS DIN 111052, con spigoli inf eriori smussati aventi sezione di cm 12x18, posti ad inte ras se di circa cm 80, impregnati con prodotti specifici antitarlo/muffa e lavorati in tes ta lung o lo sp orto di gronda. Assito a vista d'interposto realizzato con tavole in abete piallate m/f spessore cm 2, larghezza cm 20 , impregnate con prodotti specifici antitarlo/muffa; ferramenta realizzata in acciaio, per fissaggio del l'orditura principale alla stru ttura verticale, fissaggio dei pa nnelli ad orditura principale o ai cordoli in c.a. esistenti e nodi strutturali. Sono escluse solamente le eventua li contropiastre, barre filettate o altro d a zancare agli appogg i; tavolette di testa ai pannelli, con funzione di tamponamento tra i tr avetti in corrisponden za del le sole travi di colmo ed agli appoggi (solo con cornici in c. a.); spin atura di testa ai travetti in co rrisp ondenza di eventuali cor doli gettati in oper a di collegamento tr a pannelli prefabbricati e strutture portanti v ertica li; posa in opera del materiale descritto. Art.13. Fornitura e posa di un telo freno a vapore (SD= 0,02 m) tipo Lamintek 14 aptra liv.8. Sviluppo totale 9,70 ml (falda inclinata + risvolti verticali e orizzontali) Art.14. Impermeabilizzazione del manto di copertura (sottocoppo) realizzata mediante guaina bituminosa armata al poliestere con finitura superiore ardesiata. Art.15. Mantellato di copertura realizzato con tegole in laterizio di tipo “portoghese”. Art.16. Pareti divisorie tra garage e vani abitati da eseguirsi con blocco in legno mineralizzato, armato e getto di cls a legare, dello spessore di cm 20. Art.17. Murature di divisione fra gli alloggi contigui da eseguirsi con parete in blocchi di legno mineralizzato, armato e getto di cls a legare, dello spessore di cm 30. Art.18. Tramezzi interni ai piani servizi ed ai piani di abitazione da eseguirsi in blocchetti forati di laterizio da cm 25x25x8, da porre in opera con malta cementizia a q. li 2,00 di cemento 325 su strato in gomma riciclata di sp 10 mm alla base. Art.19. Impermeabilizzazione sarà costituita da una membrana elastoplastomerica-terpolimerica impermeabile prefabbricata a base di bitume distillato e polimeri etilene-propilene-butene ed elastopoliolefinici selezionati per i sistemi APAO ed APP, o da una membrana elastomerica impermeabile prefabbricata a base di bitume distillato modificato con elastomeri radiali termoplastici, per i sistemi SBS. Si potrà quindi applicare in indipendenza sullo strato isolante la membrana impermeabile che, se il sistema è in monostrato, dovrà avere uno spessore di minimo 4 mm. Art.20. Fornitura e posa di barriera al vapore mediante stesura di un foglio in polietilene a bassa densità dello spessore nominale di 0,3mm e permebilità al vapore (SIA 280/5) comprese sovrapposizioni di almeno 20 cm. Art.21. Isolamento termo-acustico dei solai abitati da eseguirsi con ISOCAL 500, o similare, dello spessore di cm 10 e sovrastante materassino ISOLGOMMA tipo R 4, o similare, dello spessore di mm 4, posto in opera con giunti perfettamente sormontati, bloccati con nastro adesivo e con adeguati risvolti alle pareti. Art.22. Fornitura e posa in opera di cordolo idroespansivo a base di bentonite sodica (WATERSTOP), a sezione quadra, rettangolare o triangolare, di varie dimensioni, in grado di espandere a contatto con l'acqua sino a 6 volte il suo volume iniziale senza che ciò comporti modifiche alle sue caratteristiche. Nel prezzo si intendono compresi e compensati gli oneri per la preventiva pulizia e rettifica del piano di posa, la fornitura e posa in opera di apposito profilo in lamiera presagomata e successivo fissaggio con specifici chiodi di acciaio a penetrazione graduale. Misurazione delle superfici effettive. Art.23. Gettata di sottofondo dello spessore di cm 5 per la formazione di solette di posa dei pavimenti in ceramica e in legno da eseguirsi in conglomerato cementizio tirato a staggia e fratazzo. Art.24. Intonaco per interni al civile escluso gesso, del tipo premiscelato di 1 a qualità dato su fasce di guida, tirato a staggia e rifinito a fratazzo fine con strato superficiale di grassello di calce bianca tirato a feltro, per tutti i vani e pareti non piastrellate. Spessore minimo 1,5 cm. Art.25. Intonaco per esterni del tipo civile con malta bastarda di calce e cemento o del tipo premiscelato, dato su fasce di guida, tirato a staggia e rifinito a fratazzo fine, per tutte le parti non interessate dall'isolamento a cappotto. Art.26. Isolamento termico delle murature esterne a "cappotto" da realizzarsi mediante l'impiego di pannelli rigidi di polistirene estrusi tipo ignifugo, D = 30 kg/m 3 in lastre da 1250 x 600 - spessore 100 mm, stuccati ed intonacati in opera, ancorati sulla faccia esterna delle pareti perimetrali verticali ed orizzontali; l'ancoraggio dei pannelli sarà realizzato mediante l'utilizzo di una malta plasticocementizia e di tasselli plastici. I pannelli saranno dimensionalmente stabili alle variazioni sia di temperatura che di umidità relativa e saranno rivestiti in opera con una malta plastico-cementizia in cui verrà annegata una rete in filato di vetro trattata con appretto acrilico. Sulla malta asciugata verrà applicata, previa stesura di una mano di fondo, uno strato continuo di intonaco plastico a base di materiali inerti e resine sintetiche tipo spatolato (colore a scelta della D.L.); il sistema malta-collante intonaco di finitura, avrà una sufficiente permeabilità al vapore. Ove l'isolamento parta da posizioni non in appoggio sarà posato un particolare profilo a Z in alluminio preverniciato. I giunti di base saranno opportunamente sigillati con resine siliconiche e gli angoli saranno rinforzati con profilati metallici. Art.27. Pavimentazione esterna per camminamenti e marciapiedi in mattonelle cementizie tipo “betonella” a scelta della D.L., inopera su massetto in calcestruzzo dello spessore di cm 15, con interposta rete elettrosaldata φ 5 200x200, su ghiaia costipata dello spessore finito cm 30. In alternativa, a discrezione del D.L., le mattonelle cementizie potranno essere sostituite da un getto di cls stampato dello spessore minimo di cm. 10 steso su strato di materiale arido costipato di spessore minimo cm. 30. Art.28. Fornitura e posa in opera di corrugato forato in PVC per drenaggio acque meteoriche al piede delle fondazioni e dellle murature perimetrali COMPRESO GHIAIA. Diam. 160. Art.29. Fornitura e posa in opera di ghiaia lavata tonda diam 3-4 cm al piede della muratura perimetrale del piano terra contenuto all'interno di profili standard di acciaio tipo "L" mis. 150x100 mm x 185 ml (compreso) ancorati al suolo. Art.30. Cordonetto perimetrale di contenimento marciapiede e camminamento in cemento prefabbricato 6x20x100 cm, su fondazione in calcestruzzo. Art.31. Canne di ventilazione per cucinotti e bagni ciechi in tubo di cloruro di polivinile UNI 301, sezione φ 125, portate al tetto in appositi comignoli in cotto o tegole speciali. Ogni ambiente dovrà avere canna e sfiato autonomo fino al tetto. Art.32. Le canne di ventilazione degli scarichi dovranno sfociare sul tetto in adeguati comignoli o similare. RETE DI FOGNATURA A CANALIZZAZIONE VARIA Art.33. Tubazione in P.V.C. coi diametri del progetto esecutivo e le disposizioni della D.L., compresi pezzi speciali, giunti, braghe, curve, gomiti, saldature, ecc., del tipo insonorizzato per canalizzazioni verticali, rete di fognatura per acque nere e bianche interne al fabbricato ed esalatori, compresi altresì collari, staffe e quant’altro necessario per dare l'opera finita a regola d'arte. Art.34. Pozzetti di raccordo prefabbricati ispezionabili in cemento vibrato, compreso scavo, rinterro, sigillatura dei giunti con malta di cemento, letto in CLS dosato a q.li 3,00 di cemento 325, completi di chiusini portanti, in misura, forma, materiale e dimensioni come da progetto. Art.35. Impianto recupero acque meteoriche per uso irriguo e domestico. E' dotato di vasca di accumulo in polietilene monoblocco, tubazione di by-pass in PVC, cestello estraibile per grigliatura grossolana in PVC, tubo di aspirazione con valvola di fondo, pompa autoadescante esterna e centralina di comando per il controllo della presenza di acqua in vasca. Le acque in uscita dall’impianto possono essere riutilizzate per lavaggio di veicoli, irrigazione di aree verdi, ecc.. Non è consentito l’uso potabile. OPERE DA MARMISTA E PIETRA NATURALE ED ARTIFICIALE PER PAVIMENTI E RIVESTIMENTI Art.36. Pavimenti degli ingressi principali e pianerottoli delle scale in lastre di granito rosa sardo o similare da cm. 2 di spessore, compreso il letto in malta cementizia, levigate e lucidate, in opera secondo particolari esecutivi forniti dalla D.L.. Art.37. Lastre di granito rosa sardo o similare per i gradini dello spessore di cm. 3 per le pedate e di cm. 2 per le alzate, levigate e lucidate, in opera su soletta in C.A. con malta cementizia, come da particolari esecutivi forniti dalla D.L.. Art.38. Battiscopa pianerottoli e scale a scivolo lineare in granito rosa sardo o similare levigato dello spessore di cm 1. Art.39. Pavimenti ingresso, soggiorno, cucina, corridoi, bagni, docce, ripostigli al piano, in monocottura o ceramica di 1 a scelta assoluta con resistenza grado 3 PEI, in opera con collanti di primaria ditta su massetto di sottofondo in sabbia e cemento. Art.40. Pavimenti per camere da letto e disimpegno notte in legno Rovere posa a mosaico o a correre, secondo indicazioni del D.L., a 1 scelta commerciale in opera a mastice, compresa levigatura e lucidatura con tre mani di sintetico opaco. Art.41. Battiscopa in legno duro, essenza a scelta del D.L., dell'altezza minima cm. 7 e dello spessore di cm. 1, in tutti i vani abitabili, all'infuori di quelli piastrellati. Art.42. Pavimento per balconi e autorimesse in gres marmorizzato antigelivo di 1a scelta commerciale in opera con collanti di primaria ditta su massetto di sottofondo in sabbia e cemento. Art.43. Battiscopa ai balconi e autorimesse per l’intero perimetro da eseguirsi mediante posa di una fila di mattonelle in gres come il pavimento. Art.44. Pavimenti al piano sottotetto in ceramica monocottura di 1a scelta commerciale, in opera con collanti di primaria ditta su massetto di sottofondo in sabbia e cemento. Art.45. Rivestimenti bagni e cucine in piastrelle di ceramica di 1a scelta assoluta 20x20: a) cucina - zona cottura b) bagni h = m 1,60 circa; h = m 2,20 circa. Art.46. Soglie esterne in marmo trani o similare dello spessore di cm 3, levigate e lucidate, complete di battuta. Art.47. Banchine alle finestre in marmo trani o similare, dello spessore di cm 6, levigate e lucidate, complete di gocciolatoio esterno e righetta per il fissaggio dell'infisso. Art.48. Beccucci per scolo acque balconi, del tipo prefabbricato in marmo resina. OPERE DA LATTONIERE Art.49. Grondaie in lamiera preverniciata dello spessore di 6/10 mm e sviluppo cm. 60, fissata alla struttura con tasselli di nylon e relativa vite in acciaio, complete di staffe, tiranti e guarnizioni di tenuta. Art.50. Tubi pluviali in lamiera preverniciata dello spessore di 6/10 mm, φ 120, in opera con collari ogni ml 2. Art.51. Terminali in lamiera preverniciata di doppio spessore, dell'altezza di ml. 1, con attacco al pozzetto sottostante. Art.52. Copertina e coprigiunti tecnici in lamiera preverniciata dello spessore di 6/10 mm. OPERE DA FABBRO Art.53. Ringhiere per scale e parapetti balconi e terrazzi in ferro trafilato di varie sezioni come da particolari forniti dalla D.L.; corrimano in legno duro verniciato per le scale interne. Art.54. Sportelli per chiusura vani contatori e simili, in lamiera da 10/10 su robusta intelaiatura in ferro di profilati estrusi con cerniera e maniglia, serratura ad innesto quadro, montata su controtelaio in ferro, in opera con due mani di minio e due di vernice ad olio. Art.55. Porte di chiusura ripostigli e vani caldaie in lamiera metallica zincata, dotate di griglie di ventilazione e complete di cerniere, serratura, ferramenta, telaio e controtelaio. Art.56. Porte di comunicazione fra vano scala e locali di servizio del tipo “antincendio”, costituite da un’anta in lamiera di acciaio tamburato pressosaldato e zincato, dello spessore non inferiore a 10/10 di mm, coibentata con materiali isolanti e completa di controtelaio, telaio a forma di “Z” in acciaio zincato dello spessore non inferiore a 25/10 di mm e complete di guarnizioni termoespandenti ed antifumo, serratura protetta con lana ceramica, maniglia su entrambi i lati, due cerniere a tre ali delle quali almeno una munita di molla per l’autochiusura, serratura tipo Yale e verniciatura con due mani di smalto; le porte dovranno avere le caratteristiche di capacità di resistenza alle relative prove REI-120. Art.57. Portoni garages di tipo basculanti, su supporto di telaio di profilati estrusi, in ferro zincato ed elettrocolorato a scelta del D.L., muniti di tutto il corredo per un funzionamento silenzioso, completi di maniglie interne ed esterne e chiusura tipo Yale; il sistema di bilanciamento sarà con contrappesi in ghisa, carrucole superiori, funi di acciaio e quant’altro necessario. Art.58. Cancello carrabile e pedonale in profili di ferro zincato a caldo e verniciati come da particolari forniti dalla D.L., in opera, completi di ferramenta, chiusure tipo Yale e apriporta elettrico il pedonale. OPERE DA FALEGNAME Art.59. Infissi a vetri costruiti in legno pino nordico mordenzato verniciato con prodotti ecocompatibili con ferramenta e maniglie in ottone, vetrocamera lucidi (internamente opachi per i bagni), isolanti e anticondensa per uno spessore complessivo di mm 68; vetri basso emissivi (5/18/4 per le finestre, 5/18/3+3 per le portefinestre). Trasmittanza 1,40 W/mqK. Scuretti in compensato marino di Okumè dello spessore di mm 43 laccati con tinta RAL. Art.60. Gli infissi saranno completi di cassonetto, tapparelle in alluminio antigrandine ad agganciamento continuo del tipo pesante, cinghia e scatola di raccoglimento. Art.61. Porte interne agli alloggi, costituite da pannello tamburato da ambo i lati con faesite o simili e rivestito con impiallacciatura in noce Tanganika e complete di quanto segue: struttura interna a nido d'ape composta di materiale inerte che ne garantisce la indeformabilità, con battute di contorno in legno noce Tanganika, dello spessore complessivo mm 45; cassonetto in legno noce Tanganika di spessore mm 25, mostre e contromostre sagomate della sezione minima di mm 55x15 in legno noce Tanganika; finitura al poliestere opaco, serratura Patent o similare φ 8, n. 3 cerniere tipo Anuba o similare in acciaio e maniglia tipo Hope in alluminio anodizzato bronzato o similare; le porte saranno montate su cassematte in legno di abete, corredate di zanche di ancoraggio, distanziatori e angolari. Art.62. Portoncini di ingresso agli appartamenti del tipo “blindato” di sicurezza, completi di quanto segue: telaio portante in acciaio profilato con guarnizione in gomma, controtelaio in acciaio verniciato con n° 6 zanche di ancoraggio; profilo perimetrale dell’anta in acciaio sagomato; lamiera di protezione antisfondamento irrigidita all’interno con appositi profili; facciate esterne rivestite da pannelli in noce Tanganika dello spessore di mm 7; n° 12 punti di chiusura, n° 2 cerniere in acciaio montate su cuscinetti a sfera e n° 3 rostri parastrappi in metallo; coprifili in legno noce Tanganika; imbottitura interna con materiale thermofono assorbente ed incombustibile; serratura di sicurezza CISA o similare a triplice chiusura, maniglia tipo HOPE in alluminio anodizzato bronzato o similare, spioncino grand’angolare e piastra in acciaio al manganese antistrappo sulla serratura. OPERE DA VERNICIATORE E DECORATORE Art.63. Tinteggiatura interna a supertempera antimuffa data a due mani, previa preparazione del sottofondo ed eventuale isolante. Art.64. Tinteggiatura esterna, per tutte le parti non interessate dall'isolamento a cappotto in pasta colorata di resine epossidiche e quarzo, spatolato o graffiato, previa preparazione del sottofondo. Art.65. Verniciature di tutte le opere in legno, ferro e lamiera non altrimenti specificate, mediante preparazione con carteggiatura, due mani di minio e due di vernice ad olio o smalto a scelta della D.L.. Art.66. Tinteggiatura pareti vano scala con tinta lavabile a buccia d'arancia, mentre i soffitti saranno trattati a due mani di supertempera. Art.67. Tinteggiatura esterna, di tutte le parti isolate con cappotto, con preparati acrilici “intonachino”, colore e granulometria a scelta del D.L.; si avrà cura di effettuare le riprese in corrispondenza di giunti e sguinci al fine di non compromettere l’opera che deve risultare senza soluzioni di continuità. RECINZIONE E DELIMITAZIONE Art.68. Recinzione sul fronte stradale in muretto di calcestruzzo armato dello spessore di cm. 20 per 50 di altezza, su apposita fondazione in calcestruzzo con cordolo di dimensione 30x30 armato, con sovrastante ringhiera metallica zincata, secondo le indicazioni fornite dal Comune e dal progetto generale delle opere di urbanizzazione. Art.69. Recinzione di delimitazione sui lati non fronte strada in muretto di calcestruzzo armato dello spessore di cm 20 per 50 di altezza, su apposita fondazione in calcestruzzo con cordolo di dimensione 30x30 armato, con sovrastante rete metallica plastificata verde. Art.70. Tutti i muretti di recinzione e delimitazione avranno le caratteristiche tecniche ed estetiche di cui ai disegni ed avranno appositi spazi per l'allocamento dei contatori ENEL, GAS ed ACQUA. PAVIMENTAZIONE PER ZONE CARRABILI Art.71. Tutte le pavimentazioni carrabili, come indicate nel disegno architettonico, verranno eseguite come segue: scavo di sbancamento per la formazione del cassonetto di contenimento; fornitura e posa di tessuto non tessuto sul fondo di sbancamento; massicciata in stabilizzato misto granulometrico 0/25 per uno spessore costipato non inferiore a cm 30 e comunque tale da rispettare le quote di progetto; sottofondo con ghiaino lavato 0,5-1,0 per posa betonella, per uno spessore medio di cm 4; fornitura e posa in opera di betonella o prodotto similare, dello spessore di cm 6, del colore a scelta della D.L. e comunque con percentuale colorata non inferiore al 30%; cordonetto di contenimento in cemento prefabbricato su fondazione in calcestruzzo lungo tutte le parti a contatto col terreno. SISTEMAZIONE TERRENO CIRCOSTANTE Art.72. Sistemazione a verde del terreno circostante con strato di buon terreno vegetale fino a raggiungere le quote indicate nei disegni e messa a dimora di piante e arbusti a scelta della D.L.. OPERE MURARIE PER ALLACCIAMENTI Art.73. La ditta appaltatrice dovrà provvedere alle opere murarie per tutti gli allacciamenti dei servizi come acqua, gas, telefono, ENEL, fogne, ecc. mediante fornitura e posa a regola d’arte di tubature e pozzetti di raccordo come da progetto e da disposizioni del D.L., compresa l’assistenza alle ditte esecutrici degli impianti. IMPIANTO IGIENICO SANITARIO Art.74. La distribuzione dell'acqua fredda in ogni unità immobiliare avverrà, partendo dal contatore individuale posto in idonea nicchia, con tubo in polietilene nero PN 16, la parte interrata e in polietilene Aquaterm Coprax o prodotto similare la restante, completo di raccordi, rubinetti di arresto da incasso a cappuccio cromati di φ 1/2" per sezionare l'acqua calda e fredda nei locali cucina e bagno. Art.75. La tubazione per la distribuzione dell'acqua calda di ogni unità immobiliare, partendo dal contatore individuale posto nella centrale termica condominiale, dovrà essere isolata con guaina di neoprene espanso reticolato del tipo Isoflex dello spessore di mm 12 per i locali con pavimento rivolto su ambienti non riscaldati e spessore di mm 8 per i restanti appartamenti. Art.76. Tutte le tubazioni dell'acqua fredda, non in vista, dovranno essere protette con guaine di isolene avente spessore mm 5. Art.77. Per la parte condominiale sono previste tubazioni in polietilene φ 2" per l'allaccio al contatore generale e φ 3/4", per irrigazione del giardino. Art.78. L'impresa assuntrice dovrà porre la massima cura al fine di evitare il contatto di materiali aggressivi, quali grassello o malta confezionata con sabbia contenente cloruri, con le tubazioni poste sotto traccia o pavimento. Art.79. L'impresa dovrà inoltre intonacare le pareti dei locali solo dopo avere adeguatamente protetto le tubazioni con idoneo strato di protezione. Art.80. Per gli impianti igienico-sanitari realizzati è prevista la fornitura e la posa in opera dei seguenti materiali: vasche da cm 160x70, marca “Ariston” o similare, in lamiera di acciaio smaltato colore bianco, prima scelta, a bordo piatto da rivestire, complete di sifone Geberit φ 1” 1/4 in p.p. grigio con piletta a salterello, troppo pieno, sifone scarico girevole con guarnizione in ottone cromato, gruppo miscelatore “Rapetti” MK3 o similare, completi di tubi flessibili sottolavello e rosette in ottone cromato; lavabi in vetrochina bianca marca “Ideal-Standard” serie “Conca” o similare con colonna per i bagni principali e marca “Flaminia” serie “Metro” o similare per i bagni secondari, completi ognuno di staffe per l'ancoraggio alle pareti, sifone a bottiglia e canotto con rosone in ottone cromato da 1", batteria lavabo con rompigetto, scarico a salterello, gruppo miscelatore “Rapetti” MK3 e “Rapetti” Emy o similari, completi di tubi flessibili sottolavello e rosette in ottone cromato; bidet in vetrochina bianca marca “Ideal-Standard” serie “Conca” o similare per i bagni principali e marca “Flaminia” serie “Metro” o similare per i bagni secondari, completi ognuno di gruppo miscelatore “Rapetti” MK3 e “Rapetti” Emy con tappo a salterello, sifone a bottiglia e canotto a vista tappi a vite in ottone cromato per fissaggio a pavimento, tubi flessibili per collegamento e rosette in ottone cromato; vasi a sedere in vetrochina bianca marca “Ideal-Standard” serie “Conca” o similare per i bagni principali e marca “Flaminia” serie “Metro” o similare per i bagni secondari, completi ognuno di cassetta esterna marca Geberit, gruppo di riempimento e rubinetto di arresto, tappi a vite in bronzo cromato per il fissaggio a pavimento e sedile coperchio in resina sintetica, fissato con viti in ottone cromato; soffioni in ottone cromato per doccia, completi ognuno di rubinetto miscelatore “Rapetti” Emy, supporto snodato per doccia a telefono e di piletta sifoide Geberit, a filo pavimento occorrente per lo scarico della doccia; attacchi per lavatrice, con alimentazione d'acqua fredda e scarico con sifone, da installare nell'alloggio; attacchi per lavastoviglie, con alimentazione acqua calda e fredda e scarico con sifone, da installare in cucina. attacchi completi per lavello da cucina con alimentazione acqua calda e fredda, sifone a bottiglia e quanto altro necessario per avere l'opera completa ad esclusione del lavello; attacchi di irrigazione giardino, completi di rubinetti portagomma; raccorderia, guarnizioni e materiale minuto in genere, per il montaggio delle apparecchiature elencate in precedenza per dare gli impianti completi e funzionanti nel loro insieme e nelle parti che li compongono; manodopera da parte di operai specializzati e manovalanza in loro aiuto, per la installazione delle apparecchiature in precedenze elencate. IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Art.81. L'installazione dovrà osservare tutte le leggi e le norme in materia, nonché quelle vigenti al momento dell'esecuzione. Art.82. Gli impianti di distribuzione del gas dovranno essere realizzati osservando scrupolosamente quanto indicato nelle norme vigenti. Art.83. Dai gruppi di misura, situati in adeguato armadio metallico e C.A. posto sul limite di proprietà verso la strada, le tubazioni φ 1" e φ 3/4", in acciaio trafilato zincato in parte esterna, si porteranno ad ogni unità immobiliare per la distribuzione del gas ad ogni apparecchio. Art.84. Le tubazioni interrate saranno protette esternamente con rivestimento in polietilene del tipo Gisko Arvedi o similare e le guarnizioni dovranno essere fatte esclusivamente per saldatura elettrica o autogena, esse potranno essere pure in polietilene, purché del tipo riconosciuto ed accettato dall'Azienda Gas. Art.85. All'esterno dell'edificio, le tubazioni dovranno essere poste in vista, mentre quelle situate all'interno, in tramezzi forati sottotraccia, nei passaggi delle pareti e sottopavimento, dovranno essere collocate in apposite guaine autoestinguenti o con anima metallica, aperte all'estremità, comunicante con l'esterno e sigillate verso l'interno. Art.86. Le tubazioni in vista saranno sostenute con zanche murate, distanziate non più di m 2,50 e collocate ben diritte e in squadro. Art.87. In ogni appartamento dovrà essere installato un rubinetto per gas φ 3/4" occorrente per l'intercettazione della condotta e un rubinetto φ 1/2" completo di attacco portagomma e rosetta da installarsi in ogni cucina. Art.88. Nel locale in cui verrà installato il piano cottura, dovranno essere praticate, nel muro esterno, due aperture di ventilazione, poste a filo soffitto e filo pavimento, avente una sezione libera superiore a 125 cm² ciascuna e protette da griglie in P.V.C. del tipo antipioggia. Art.89. L'impianto dovrà essere completo di mensole di sostegno, raccordi, guarnizioni, curve, manicotti e quanto altro per risultare completo e funzionante nel suo insieme e nelle singole parti che lo compongono. IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Art.90. Dovranno essere installati impianti di riscaldamento a pavimento, con collettore posto al piano dello alloggio e collegato alla centrale termica con tubi di materiale e diametro secondo progetto. Il sistema è un impianto per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti a pannelli radianti in polistirene espanso EPS da 30 kg/m3 stampato per isolamento termico con superficie a bugne ed incastri perimetrali, rivestito da un film in polistirene rigido, passo tubi 10 cm. Resistenza alla compressione UNI EN 826 KPA200, conducibilità termica EN 12939 0,035 W/mk, reazione al fuoco UNI EN ISO 11925. Il tubo scambiatore in polietilene PE-xc reticolato con sistema elettronico certificato secondo la norma UNI EN ISO 15875/2 e dotato di barriera ossigeno in conformità alla norma DIN 4726. Sistema completo di clips ferma tubo, banda perimetrale in polietilene espanso, additivo per massetti, barriera vapore e rete in acciaio zincato per massetto. Spessore isolante 50mm. TEMPERATURE BASE DI CALCOLO Art.91. Gli impianti sono stati calcolati per le seguenti condizioni normali di funzionamento: temperatura esterna minima prevista temperatura ambiente temperatura dell'acqua di ingresso delle condutture di mandata ricambio naturale dell'aria secondo norme UNI - 5°C + 20°C + 35/40°C VERIFICA E PROVE PRELIMINARI DEGLI IMPIANTI Art.92. Durante l'esecuzione dei lavori si devono effettuare le verifiche e le prove preliminari di cui appresso: verifica preliminare; una prova idraulica prova preliminare di circolazione. IMPIANTI ELETTRICI Art.93. L'appalto ha per oggetto la fornitura in opera di tutti i materiali per la realizzazione degli impianti elettrici come da progetto. Art.94. Le quantità e gli elementi costitutivi degli impianti risultano nella descrizione tecnica allegata al progetto. Art.95. Tutte le opere dovranno essere eseguite a "regola d'arte" (legge n° 186 del 01.03.1968) in conformità alle prescrizioni del progetto e a quelle che all'atto esecutivo verranno impartite dalla D.L.. Art.96. L'impresa si dovrà attenere scrupolosamente alle prescrizioni della legge n° 791 del 18.10.1977 e successivi aggiornamenti. Art.97. Tutti i materiali e le apparecchiature elettriche dovranno essere provvisti di adatta certificazione di sicurezza; per i materiali nazionali necessita la certificazione dell'Istituto Nazionale Italiano di Qualità (I.M.Q.). Art.98. Per quanto concerne le norme tecniche di esecuzione impianti, dovranno essere scrupolosamente osservate, oltre alle Leggi citate, le raccomandazioni e le norme emanate dal Comitato Elettronico Italiano (C.E.I.) . Art.99. La D.L. può in qualsiasi momento chiedere i campioni dei materiali, sia delle marche previste che di quelle offerte, e l'impresa è tenuta a presentarli. Art.100. Tutti i materiali e le apparecchiature elettriche devono essere prive di difetti ed essere di prima qualità, in modo da garantire la massima affidabilità ed essere rispondenti alle relative norme e tabelle di unificazione CEI-UNEL. Art.101. Gli impianti di portiere elettrici saranno della ditta “ELVOX” o similari. Art.102. Le plafoniere esterne dei balconi, saranno di tipo protetto con corpo in materiale termoplastico e diffusore in vetro della ditta “PRISMA” o similari. Art.103. L'impianto elettrico di tipo civile in oggetto è di prima categoria ed appartiene al sistema TT. Art.104. Il sistema TT ha un punto di collegamento direttamente a terra e le masse dell'installazione collegate ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del collegamento a terra del sistema elettrico. Art.105. Nei locali contenenti bagni, docce, nessun elemento dell'impianto elettrico (lampade, apparecchi, organi di protezione e di manovra, conduttori, ecc.) deve essere installato in posizione tale da potere essere toccato da chi sta nella vasca o sotto la doccia. Gli elementi costituenti l'impianto elettrico debbono essere installati seguendo le prescrizioni del Cap. XI - sezione 1 "bagni e docce" delle Norme C.E.I. 64-8 fascicolo 1000 e relative figure n. 3-4-5. Art.106. L’impianto elettrico di ogni unità sarà composto da interruttori Vimar serie planar o similari, placche in tecnopolimero, colore pastello a scelta della committenza e da: n. 1 quadro elettrico generale a 24 moduli n. 1 impianto messa a terra e coll.equipotenziale n. 1 pulsante suoneria ingresso n. 2 pulsanti per allarme n. 5 prese TV n. 4 prese telefoniche n. 3 punti luce interrotto esterno n. 16 punti luce n. 26 punti presa 10/16A+ T n. 1 predisposizione per cappa aspirante n. 1 impianto citofonico e impianto apriporta n. 1 impianto di ricezione tv terrestre n. 1 antenna parabolica e n. 1 presa per abitazione IMPIANTO TELEFONICO Art.107. Detto impianto riguarda la distribuzione all'interno dell'edificio del servizio telefonico da effettuarsi a cura del costruttore e dovrà essere composto come segue: tubazione per il raccordo dell'edificio alla rete telefonica esterna; nicchia per terminali della rete telefonica esterna; tubi montanti e cassette di derivazione (tali tubi devono essere in PVC pesante di diametro minimo 20 mm). OPERE VARIE CASSETTE POSTALI Art.108. Le cassette della posta, saranno poste lungo la recinzione del tipo in alluminio anodizzato da incassare nel getto; gli sportellini saranno sempre in alluminio a bilico, serrature a cilindro, numeri in rilievo autoadesivi in alluminio, targhette portanome in pristal (altezza cm 28, larghezza cm 18 e profondità cm. 13). REQUISITI ACUSTICI Art.109. L’edificio dovrà rispettare i requisiti acustici di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 05.12.1997. CENTRALE PER LA PRODUZIONE DI CALORE DA FONTI RINNOVABILI E NON INQUINANTI In apposito vano tecnico, individuato in progetto, sarà posta in essere la centrale termica condominiale. Essa dovrà fornire ad ogni singolo alloggio l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento nei mesi invernali ed il raffrescamento nei mesi estivi. Ogni alloggio sarà dotato di autonomo contatore di misura per il prelevamento di acqua calda o fluido refrigerante. La centrale sarà composta da: Impianto solare termico Art.110. I pannelli solari termici permettono di riscaldare l'acqua sanitaria per l'uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità. Si basano su un principio molto semplice: assorbire il calore proveniente dal Sole e utilizzarlo per il riscaldamento o la produzione di acqua calda che può arrivare fino a 70° in estate, ben al di sopra dei normali 40°-45° necessari per una doccia. Entro certi limiti sono pertanto un efficace sostituto dello scaldabagno elettrico o della caldaia a gas per generare acqua calda per lavare piatti, fare la doccia, il bagno ecc. Impianto completo di 1 collettore solare del tipo piano SB 25 installato a tetto e centralina solare integrata. Superficie di assorbimento 2 mq. Completa di Kit alta e bassa e pompe di rilancio. Totale 8 mq . Impianto fotovoltaico Art.111. L’impianto fotovoltaico connesso alla rete è costituito dai seguenti dispositivi: i moduli fotovoltaici, elemento essenziale dell'impianto, che captano la radiazione solare durante il giorno e la trasformano in energia elettrica in corrente continua; l'inverter, che trasforma l'energia elettrica da corrente continua a corrente alternata rendendola idonea alle esigenze delle i misuratori di energia, che servono a controllare e contabilizzare la quantità di energia elettrica prodotta e scambiata con la comuni apparecchiature elettriche (lampade, elettrodomestici, alimentatori, computer...); rete; Installazione con le superfici dei pannelli esposte a sud, sud-est o sud-ovest, inclinazione di 30 gradi rispetto al piano (+/- 10 gradi). L’impianto fotovoltaico di complessivi 16 Kw verrà collegato alla centrale termica e verrà utilizzato per il funzionamento della centrale termica e delle utenze condominiali. Art.112. Pompe di calore Costituiti da un ventilatore, da un elemento di scambio di calore e da un filtro, i ventilconvettori sono macchine ideali per la climatizzazione estiva ed il riscaldamento invernale della casa e di qualsiasi locale. Alimentati con acqua refrigerata proveniente da un refrigeratore rendono l'aria del locale fresca, asciutta e pulita in brevissimo tempo e con grande efficienza energetica; alimentati con acqua calda proveniente da una pompa di calore o da una comunissima caldaia forniscono il caldo pulito ed economico durante la stagione invernale. Art.113. Sonde geotermiche La geotermia domestica, più propriamente detta geotermia a bassa entalpia, è quella tecnologia che permette di riscaldare e raffrescare un ambiente sfruttando la differenza di temperatura tra gli strati più esterni della crosta terrestre e quella dell’ambiente esterno. Il principio fondamentale di questa tecnologia è appunto lo scambio termico che avviene con il sottosuolo o con le rocce. Durante la stagione invernale, infatti, l’ambiente viene riscaldato grazie al trasferimento di calore dal terreno all’utenza mentre nella stagione estiva il calore viene trasferito dall’ambiente al terreno. L’impianto è composto da 3 elementi fondamentali: 1. Un sistema di captazione del calore tubature in polietilene che fungono da scambiatori di calore, sfruttando l’energia termica presente nel sottosuolo o nell’acqua. Le tubature sono interrate verticalmente nel terreno a grandi profondità (sonde geotermiche verticali), oppure orizzontalmente a 1-2 metri di profondità (sonde o collettori orizzontali). 2. La pompa di calore geotermica Installata all’interno degli edifici, la pompa di calore geotermica è il cuore dell'impianto. Consente infatti di trasferire calore dal terreno o dall’acqua all’ambiente interno –in fase di riscaldamento- e di invertire il ciclo nella fase di raffrescamento. 3. Un sistema di accumulo e distribuzione del calore Gli impianti geotermici sono particolarmente adatti per lavorare con terminali di riscaldamento/raffrescamento funzionanti a basse temperature (30-50°C), come ad esempio i pannelli radianti e i ventilcovettori. I pannelli radianti rappresentano la migliore soluzione impiantistica: in inverno fanno circolare acqua calda a 30-35 °C e in estate acqua fredda a 18-20 °C, riscaldando e raffrescando con il massimo grado di comfort e risparmio energetico. I tradizionali radiatori, pur essendo in qualche caso utilizzabili per lavorare con una pompa di calore, risultano però assolutamente inadatti per raffrescare gli ambienti. La presenza di un serbatoio di accumulo per l’acqua calda risulta indispensabile per immagazzinare il calore e quindi distribuirlo all’edificio – per il riscaldamento e per gli usi sanitari - quando vi è richiesta. L’integrazione tra geotermia e impianti solari termici o caldaie a condensazione avviene proprio grazie al serbatoio d’accumulo, all’interno del quale l’acqua viene riscaldata tramite serpentine collegate ai diversi generatori di calore. Tutti gli elementi che compongono la centarle termica condominiale saranno forniti, posti in opera e assemblati secondo il progetto e indicazioni del D.L. e sotto la supervisione di tecnici specializzati. Art.114. Distribuzione Fornitura e posa tubazioni di mandata e ritorno per riscaldamento/ACS dalla CT ai rami secondari, per posa esterna, tubi in Pe entro tubo corrugato in PVC con schiumatura termoisolante, compresi giunzioni, curve, pezzi speciali, scavi, riempimenti e ogni opera edile necessaria. diametro interno 2x 32 mm, esterno 200 mm mt 22 per ACS diam. int. 1x32 +1x25 mm , esterno 200 mm Fornitura e posa mt 22 tubazioni di mandata e ritorno per riscaldamento dalla CT alle cassette di distribuzione delle singole unità abitative, in tubo multistrato o Pbe/Pe, isolati con guaina da 30 mm ove posati entro strutture non isolanti, 15 mm in strutture isolate,compresi giunzioni, curve, pezzi speciali, tracce e ogni opera edile necessaria. Fornitura e posa tubazioni di mandata e ricircolo per acqua calda sanitaria PN 10 in tubo Pbe multistrato, isolati con guaina da 30 mm ove posati entro strutture non isolanti, 15 mm in strutture isolate,compresi giunzioni, curve, pezzi speciali, tracce e ogni opera edile necessaria. Fornitura e posa n. 16 pozzetti di ispezione in cls 50 x50 cm Fornitura e posa n. 2 pompe di circolazione impianto risc. Raff. Portata max 5 mc/h prevalenza 6 m Nota finale: la presente descrizione sommaria delle opere e somministrazioni deve intendersi non definitiva in quanto soggetta a variazioni per eventuali disposizioni degli Enti erogatori dei servizi, dell’ UTC di Treviso e del D.L. sia in fase di progettazione, di approvazione del progetto e dell’esecuzione dei lavori.