Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa Giovedì 14 gennaio 2016 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna del 14 gennaio 2016 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Avvenire 17 Atleti down, medaglie senza limiti Riccardo Bigi 1 Avvenire 17 Record in piscina. più chitarra e teatro Daniela Scherrer 3 Avvenire 17 Nicole "mattatrice" ai mondiali dal podio alle lodi di mattarella Avvenire 17 Dalila vignando un talento inarrestabile in acqua Enrica Tattanzi 5 Avvenire 17 Sara & simone, nati con la corsa nel sangue Roberto Comparetti 6 Corriere Delle Alpi 39 La grande forza di simona atzori mercoledì al teatro comunale 7 Corriere Di Arezzo 15 A firenze la prima edizione dei trisome games 8 E-italia 53, 5 Rio 2016: la grande festa si avvicina E-italia 8, 9 Il primo discorso di fine anno di mattarella Gazzetta Di Modena 13 Chaimaa respinge il bacio di pippo baudo Il Gazzettino 48 Premiati dal grande gava, pittacolo e la società pujese 4 Gustavo Westmann 9 11 G.f. 13 14 Il Gazzettino Di Belluno 31 Disabilità conosciuta "integralmente": testimonial la ballerina simona atzori Damiano Tormen 15 Il Giorno (varese) 29 Handicap sport sconfitta in casa dalla unipolsai cantu': addio alla coppa italia L.p. 16 Il Resto Del Carlino (fermo) Il Tirreno 19 Fantini porterà la melania omm alle paraolimpiadi di rio 37 Con la spada alla conquista di livorno Mario Orsini 18 La Citta Di Salerno 37 Pallavolo per tutti a pontecagnano D. Ferrigno 22 La Gazzetta Di Bari 51 Mazzone e grieco. terlizzi li abbraccia Antonio Gattulli 23 La Nazione Lucca 10 «bacci» super. ginnastica ritmica. edizione record per il trofeo La Sicilia 27, 3 Handy sport ragusa: 2015 da incorniciare La Stampa (aosta) 49 Al palaindoor convegno del coni sulla lotta al doping La Stampa Cuneo 55 Le azzurre del sitting-volley al raduno collegiale fossanese verso le paralimpiadi di rio Ilaria Blangetti Messaggero Veneto 13 Giada rossi. «penso a rio, senza dimenticare gli studi» M.d.c. 28 Torino Cronaca 24 Sledge hockey: tori seduti battuti dagli eagles F.dan. 29 Messaggero Veneto Pordenone 34 In giunta la riforma della toponomastica 17 24 25 A.man. 26 27 30 Atleti Down, medaglie senza limiti ^TRISOME Games J^V£ Il logo dei giochi di Firenze 2016 A luglio l'Italia ospiterà lala edizione dei Trisome Games, la manifestazione internazionale di gare sportive riservate ad atleti con trisomia 21 miglia, agli amici e alla squadra». Nicole sarà impegnata nel salto in lungo e nel triathlon dove detiene i due uattro medaglie d'oro e una record del mondo, nei 100 metri, dod'argento agli ultimi mon- ve conserva quello europeo, nei 200 diali di atletica per persone e nella staffetta 4x100, le gare che in con sindrome di Down, in Sudafrica l'hanno vista trionfare. Sudafrica: nel mondo dello «Non ci nascondiamo - dicono i resport paralimpico Nicole Or- sponsabili della Fisdir, la Federaziolando è una stella assoluta. E dopo ne italiana sport per persone con dil'onore di essere stata citata dal pre- sabilità intellettiva e relazionale sidente Mattarella nel discorso di Ca- che l'obiettivo a Firenze è quello di podanno, il suo nome diventa im- ripetersi, anche come numero di meportante per far conoscere a un pub- daglie». blico più grande l'impegno, il co- Quella di Firenze sarà la prima Oraggio e la forza di tanti ragazzi e ra- limpiade dedicata unicamente ad agazze che trovano anche nello sport tleti con sindrome di Down, che sauna strada per emergere, per dimo- ranno impegnati in nove discipline: strare che la dignità e la bellezza di atletica, nuoto, nuoto sincronizzauna persona non si misurano dal nu- to, ginnastica artistica, ginnastica ritmero dei cromosomi. mica, futsal, judo, tennis, tennis taNicole Orlando è la testimonial dei volo. Al momento sono già iscritte Trisome Games, la manifestazione 34 nazioni e quasi 900 tra atleti e internazionaleriservataad atleti con tecnici. L'evento è stato assegnato alsindrome di Down che si svolgerà a l'Italia dalla Sport Union for athleFirenze dal 15 al 22 luglio 2016. «So- tes with Down Syndrome (Su-Ds), no contenta - dice emozionata - di l'organismo internazionale che sorappresentare il movimento paralimpico italiano, mi sto allenando vraintende lo sport per atleti con sinduramente per cercare di conferma- drome di Down. re a Firenze irisultatiottenuti in Su- A Firenze questi atleti si sfideranno dafrica, e spero di poter dedicare per una medaglia ma, allo stesso nuovamente una vittoria alla mia fa- tempo, romperanno stereotipi e pre- di Riccardo Bigi Q COMITATO ITALIANO PARALIMPICO giudizi. Per il presidente Fisdir, Marco Borzacchini, «l'Italia sarà apripista del movimento sportivo riservato ad atleti con sindrome di Down, e questo rappresenta per noi un motivo di grandissimo orgoglio. Sarà un evento molto importante non so- Le storie di giovani atleti con sindrome di Down, che dimostrano con i fatti che il cromosoma in più non impedisce loro di condurre una vita piena di soddisfazioni E non soltanto sportive lo sportivo, ma anche culturale, che permetterà di conoscere le capacità di questi atleti, animati da una straordinaria volontà». In un mondo dominato da quella che papa Francesco chiama la "cultura dello scarto", non è banale ricordare che i ragazzi con sindrome di Down possono correre, nuotare, volteggiare sulle parallele: e il detto "l'importante è partecipare", che nello sport professionistico suona ormai vuoto, nel loro caso è una grande verità perché ri- Pag. 1 trovarsi in pista, in piscina o in pedana è già una grande vittoria nei confronti di chi mette in dubbio il loro stesso diritto alla vita. La candidatura dei Trisome Games è stata caldeggiata dal Comitato Italiano Paralimpico: per il presidente Luca Pancalli «è una grande occasione, un evento sportivo che consente agli atleti con sindrome di Down di competere a livello agonistico. E un elemento che arricchisce il welfare del nostro Paese». La speranza è che, come accade ne- gli sport professionistici, vedere questi ragazzi gareggiare e vincere dia lo stimolo anche ad altri a misurarsi con una disciplina sportiva. Il mondo dello sport paralimpico agonistico infatti è, per fortuna, solo la punta di un iceberg: le attività sportive aperte ai disabili sono una realtà sempre più diffusa, anche quando non ci sono in palio medaglie mondiali. «Queste Olimpiadi rispondono a un principio importante: dare a tutti la possibilità di praticare atti- vità sportive, mettendo in moto processi attivi di inclusione sociale e di salute» afferma Stefania Saccardi, assessore alla Salute, al sociale e allo sport della Regione Toscana. Dalla Toscana è partito il progetto Sporthabile, che conta oggi 66 centri sportivi accreditati e altri 30 molto vicini a esserlo: centri che dispongono di personale formate per l'approccio con la disabilità e di attrezzature per la pratica sportiva da parte di persone con difficoltà psicomotorie. Sopra, Maria Bresciani, cremonese, 20 anni, 14 medaglie complessive ai recenti campionati europei di nuoto A sinistra, Dalila Vignando, comasca, 25 anni, cinque ori e due argenti continentali Sara Spano, 16 anni, e Simone Nieddu, 24, i due atleti sardi che hanno centrato rispettivamente quattro medaglie d'oro e due d'argento ai recenti mondiali di atletica leggera per sportivi Down COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 2 Record in piscina. Più chitarra e teatro di Daniela Scherrer C he cosa amo di più del nuoto? Sentire l'acqua che scivola sulla mia pelle durante le bracciate». Maria Bresciani havent'anni, vive a Cremona e ha la sindrome di Down. Fino a cinque mesi non riusciva neppure a tenere sollevata la testa: per combattere la sua forte lassità i medici consigliarono a mamma Angela e papà Giuseppe di iniziare un corso in piscina. E da quel momento tra Maria e l'acqua è nato un rapporto inscindibile, che l'ha portata a diventare prima pluricampionessa italiana e poi a sbaragliare tutte le avversarie in campo internazionale. Oggi si può dire senza timore di smentita che sia la più forte nuotatrice paralimpica del mondo. Basta ricordare i suoi ultimi trionfi agli europei di nuoto Dsiso (Down syndrome international swimming organisation) dello scorso novembre a Loano (Savona), dove ha messo al collo addirittura 14 medaglie: dodici d'oro e due d'argento. Predilige stile libero, farfalla e i misti. E nelle staffette si impegna sempre al massimo, da perfetta leader sia della nazionale paralimpica sia della sua società, la Asd Delfini di Cremona, di cui è presidente il padre Giuseppe. «L'acqua è l'ambiente ideale per chi è affetto da disabilità siafisichesia mentali - spiega - e il nuoto è uno sport terapeutico, perché insegna a stare in fila, a rispettare le regole e a gestire lo stress. Noi sappiamo che cosa ciascun atleta può dare, in base alle proprie possibilità, e lo pretendiamo. Quando entrano in vasca tutti sanno che non si gioca, ma ci si deve impegnare al massimo. Il nuoto non elimina la disabilità, ma sicuramente aiuta ad affrontarla, a convivere con essa». Maria ora si sta preparando ai campionati italiani invernali di marzo a Saranno e punta ai Mondiali di luglio a Firenze. «Ogni giorno mi alleno almeno due ore, compresa la domeni- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ca - racconta -; è molto faticoso, ma è la mia vita. In piscina ho i miei amici, con loro non c'è rivalità: fuori si scherza e in acqua non sono io che li batto, è solo il mio corpo che va più veloce». Ma la vita di Maria non è solo piscina. Frequenta come uditrice alcuni corsi alla facoltà di Musicologia di Cremona, che è sede distaccata dell'ateneo di Pavia, e ha cominciato da poco a lavorare in una pizzeria di Cremona, la sera dopo gli allenamenti. E c'è di più: «Faccio anche parte di una Compagnia di teatro, suono la chitarra (soprattutto i brani di Laura Pausini e Jovanotti) e mi dedico al volontariato al Centro di aiuto alla vita (Cav) di Cremona, per aiutare le mamme che scelgono di non abortire». Concludiamo chiedendo a Maria quali siano i suoi sogni per il futuro: «Nel nuoto voglio continuare a migliorare i miei tempi per non deludere i tanti fan e nella vita privata mi piacerebbe avere una famiglia tutta mia, diventare madre». Pag. 3 Nicole "mattatrice" ai Mondiali Dal podio alle lodi di Mattarella G li italiani l'hanno conosciuta il 31 dicembre 2015, quando è stata nominata come «figura emblematica» tra le esperienze positive del nostro Paese dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso di fine anno. Ma Nicole Orlando era già un personaggio noto negli ambienti sportivi (e non solo di gare per disabili) almeno dalla fine di novembre, quando era diventata campionessa mondiale ai Campionati di atletica leggera per persone con sindrome di Down ai giochi die si sono svolti a Bloemfontein (Sudafrica). In quella circostanza Nicole ha vinto quat- tto medaglie d'oro (come Sara Spano): 100 metri, salto in lungo, staffetta 4x100 e triathlon (con record del mondo); e una d'argento nei 200 metri. Da allora la campionessa è stata intervistata su giornali e tv. Per aiutare a rompere ttoppi pregiudizi. (En.Ne.) © RIPRODUZIONE RISERVATA Nicole Orlando COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4 Dalila Vignando Un talento inarrestabile in acqua di Enrica Tattanzi L a piscina è la mia casa... E dedico tutte le vittorie alla mia famiglia, ai miei tre nipoti, ai parenti malati e a chi non c'è più, ai conoscenti e agli amici, con un pensiero particolare a quelli di Vertemate, il mio paese di origine, che sempre mi seguono e mi sostengono». E incontenibile l'entusiasmo di Dalila Vignando, nuotatrice comasca di gran talento, campionessa italiana, europea e mondiale. Gli ultimi allori li ha conquistati nel mese di novembre, aLoano (Savona), in vasca corta, in occasione delle competizioni continentali: cinque ori e due argenti, ma, soprattutto, due nuovi record, nei 200 metri rana e nei 400 metri misti (la sua disciplina preferita). In quest'ultimo caso il tempo ottenuto ha abbassato di ben 25 secondi il primato precedente. Un risultato perseguito grazie alla caparbietà, alla volontà e all'allenamento costante. Per tutti la sorpresa è stata comunque grande, tanto che l'allenatore nazionale Marco Peciarolo non ha potuto fare a meno di esclamare: «Ma Dalila, cosa hai mangiato stamattina a colazione?». E pensare che 25 anni fa, alla sua nascita, la strada si era presentata tutta in salita. Tre ore dopo il parto Dalila era in sala operatoria, perché il suo duodeno era chiuso. E poi c'era la sindrome di Down. I medici non avevano detto nulla a mamma Grazia, lasciando a papà Ezio il compito di informare la moglie. «Sai cara, la bambina è delicata. .. Bisognerà avere tanta pazienza... Ci saranno degli ostacoli». «Ma - è stata la risposta pronta che vuoi che sia? Ho già tirato su quattro figli!» Per Grazia, infatti, quel cromosoma in più nel patrimonio genetico della sua Dalila non è mai stato un problema. Anzi, spesso è stata di sostegno e conforto a tante altre mamme, nei loro momenti di insicurezza e fragilità. «A preoccuparmi sono state le complicazioni del suo stato di salute». Tornata dall'ospedale, dopo un mese e mezzo, il nuovo ricovero: le valvole cardiache di Dalila avevano bisogno di un intervento immediato. «Poi c'era un ritardo nella crescita... ma quando abbiamo capito che si trattava di celiachia, eliminando il glutine Dalila non ha più avuto difficoltà». Da allora il suo cammino è stato senza sosta. La passione per il nuoto è nata casualmente, con i corsi per i bambini. Subito, però, è e- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO merso un talento innato. L'esordio agonistico dieci anni fa: la prima gara si concluse con tre medaglie d'oro e una coppa. Dopo tre anni l'ingresso nella nazionale Fisdir di nuoto (federazione riconosciuta dal Comitato paralimpico italiano). Il prossimo obiettivo sono i Trisome Games di Firenze, in estate, riservati ad atleti con sindrome di Down. «Sarà importante perché potrebbe essere decisivo per una partecipazione o meno ai Giochi paralimpici di Rio», ci ricorda la mamma. L'agenda quotidiana contempla palestra al mattino e piscina la sera; sabato e domenica, poi, Dalila dà una mano nel ristorante-pizzeria di famiglia, a Luisago (Como). Gli allenamenti intensi riprendono da questa settimana, con il coach Davide Balestrini della Como Osha (Orientamento Sportivo Handicappati): un piccolo intervento alle vene, in dicembre, ha costretto a rallentare il ritmo. «Il nuoto è il mio lavoro e la mia passione - conclude Dalila -. A 31 anni ho deciso che smetterò di gareggiare, ma voglio la maglia con scritto "tecnico", per allenare i ragazzi sia dalla Como Osha, sia della nazionale». Un sogno che, siamo certi, Dalila rincorrerà con tutte le sue forze. Pag. 5 Sara & Simone, nati con la corsa nel sangue di Roherto Comparetti S ara Spano ha compiuto 16 anni lo scorso dicembre, pochi giorni dopo il grande trionfo in Sudafrica dove, ai mondiali di atletica leggera per sportivi con sindrome di Down, ha vinto quattro medaglie d'oro: nei 400, nella staffetta 4x100, nei 200 e nella staffetta 4x400. Un record per la giovanissima atleta della Polisportiva SaSpo Cagliari onlus. Con genitori entrambi atleti, fin da piccola Sara è stata abituata alla pista e alla corsa, così come la sorella Erica. Due anni fa ha perso la madre, un evento che forse l'ha bloccata per qualche tempo «anche se il papà Marco - dice il suo allenatore Antonio Murgia - ha continuato a spronarla a praticare lo sport. Sara è forte ed è ancora capace di migliorare le prestazioni, forse è un po' introversa rispetto a Nicole Orlandi, più a suo agio davanti ai microfoni, ma in pista dà il meglio di sé. Per arrivare al traguardo dei mondiali abbiamo lavorato per tutta l'estate con una media di un'ora e mezza al giorno in pista, e una sola pausa di dieci giorni ad agosto. Alla fine sia Sara sia altri atleti co- me Simone Nieddu, argento nella 4x100 e nella 4x400, sempre in Sudafrica ci hanno dato soddisfazioni». Spesso si ha l'abitudine di guardare gli atleti con qualche disabilità con un atteggiamento di commiserazione. In realtà i risultati di Sara e degli altri sportivi della SaSpo raccontano un'altra verità. «Dietro di loro afferma ancora Murgia - ci sono le famiglie, che per me sono eroiche nel sostenere i loro figli in questa impegnativa attività sportiva, scandita da orari che impegnano quotidianamente padri e madri. I ragazzi sono più che mai determinati e se chiedi loro cosa faranno da grandi ti risponderanno: essere atleti». Al di là delle aspettative o dei desideri dei ragazzi con disabilità, resta il fatto che aver dato loro la possibilità di vivere è la conferma di come la vita vada comunque difesa. La SaSpo è la società sportiva cagliaritana che offre agli oltre 60 atleti iscritti uno spazio di realizzazione per giovani e giovanissimi i quali, se messi in determinate condizioni, riescono a raggiungere risultati importanti, proprio come Sara e Simone. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 6 INTEGRALMENTE SPORT E CULTURA La grande forza di Simona Atzori mercoledì al Teatro Comunale » BELLUNO Lo sport come veicolo di integrazione. "Integralmente sport e cultura", l'iniziativa nata tre anni fa grazie alla col laborazione fra gli arcieri del Piave, l'istituto Catullo e l'associazione Assi, festeggia il traguardo delle quattro edizioni e si arricchisce. Il 20 gennaio arriverà al teatro comunale Simona Atzori, la danzatrice, pittrice, artista, che è nata senza le braccia, m a che non si è lasciata intimorire né fermare dalla sua disabilità. Gira il mondo con i suoi spettacoli e i suoi messaggi di integrazione, e lo farà anche a Belluno, mercoledì alle 10.30, di fronte a una platea composta da giovani studenti. "Integralmente sport e cultura", infatti, è un progetto che si rivolge ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di tut- ta la provincia. Quest'anno saranno quasi 1.500 gli studenti coinvolti, un numero record per un'iniziativa che in tre anni ha affrontato il tema della disabilità e dell'inclusione sociale con quasi tremila giovani studenti. «Simona Atzori ha superato le barriere della sua disabilità e conduce una vita normalissima», h a spiegato il presidente dell'Assi Oscar De Pellegrin. «Riteniamo che il suo sia un messaggio importante da lanciare ai ragazzi, affinché la società del domani sia il più integrata possibile». Al progetto aderiscono quest'anno 18 scuole, di tutta la provincia, dal Feltrino al Cadore, passando per l'Alpago, l'Agordino, laValbelluna. Le attività sono iniziate a novembre, in classe, con i ragazzi a confronto sul tema della disabilità, grazie ad alcuni testimonial che li incontrano. Simona Atzori COMITATO ITALIANO PARALIMPICO A maggio, invece, si terrà la giornata conclusiva, con gli studenti chiamati a cimentarsi in una dozzina di discipline paralimpiche, per toccare con mano gli ostacoli che incontrano i loro coetanei, spesso compagni di classe, nel praticare sport ma anche nella vita di tutti i giorni. Il progetto è sostenuto anche da privati, come Maja dress e Giesse gestione sinistri, che come azienda segue da tempo progetti che hanno per finalità proprio l'integrazione. Non manca la collaborazione degli enti istituzionali. «Il Comune è sensibile alla promozione dello sport come strumento di socializzazione e inclusione sociale», ha sottolineato l'assessore Biagio Giannone, «e sostiene questo progetto perché oltre a favorire la pratica sportiva educa anche all'integrazione», (a.f.) i Giorno NOTTE T U R O ìitn-mw K i mww) n FEUTK Per le Bretelle lasche un nuovo debutto ss Pag. 7 Dal 15 al22 luglio la città ospiterà l'Olimpiade riservata esclusivamente ad atleti con sindrome Down A Firenze la prima edizione dei Trisome Games • FIRENZE Firenze e la Toscana ospiteranno dal 15 al 22 luglio 2016 la prima edizione dei Trisome Games, manifestazione riservata ad atleti con sindrome di Down che saranno impegnati in 9 discipline sportive: atletica leggera, nuoto, nuoto sincronizzato, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, futsal, judo, tennis, tennis tavolo. La Regione Toscana è partner ufficiale della manifestazione, insieme al Comitato regionale Toscana del Coni, il Comune e la Città Metropolitana di Firenze. Quella di Firenze sarà la prima Olimpiade dedicata unicamente ad atleti con sindrome Down. A livello internazionale, gli atleti Down svolgono già attività continentale e mondiale: i Trisome Games si terranno ogni quattro anni in corrispondenza dell'an- no dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Al momento ai Trisome Games sono già iscritte 34 nazioni provenienti dai 5 continenti con la presenza di quasi 900 fra atleti e tecnici. Numeri importanti per una manifestazione che si svolgerà tra "Stadio Ridolfi" (atletica leggera), "Piscina Costoli" (nuoto e nuoto sincronizzato), "Palestra Sorgane" (ginnastica), "Palestra Generale Barbasetti" (futsal), "Affrico" (judo, tennis e tennis tavolo); il "Trisome Village" che verrà allestito nell'area della Firenze Marathon, nei pressi dello "Stadio Ridolfi" sarà il punto nevralgico nel quale culture e razze differenti entreranno in contatto dando vita ad una festa dello sport mondiale. L'evento è stato assegnato all'Ita- lia e a Firenze dalla Su-Ds - Sport Union for athletes with Down Syndrome - l'organismo internazionale che sovrintende lo sport per atleti con sindrome di Down. La candidatura dei Trisome Games è stata fortemente caldeggiata dal Comitato Italiano Paralimpico e dalla Fisdir - Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale - la Federazione sportiva paralimpica responsabile dell'organizzazione e della gestione dello sport riservata ad atleti disabili intellettivi e relazionali. A Firenze questi atleti si sfideranno per una medaglia ma, allo stesso tempo, romperanno stereotipi passati e contribuiranno ad accrescere la cultura paralimpica nel nostro Paese. 4 July I5th - 22nd 2016 Debutto Sarà a Firenze quello della prima Olimpiade riservata esclusivamente ad atleti Down. Nell'immagine il Logo COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 8 èltaliaforBRASILE RIO 2 0 1 6 promosso da r J','", """ w-j Rio 2016: la grande festa si avvicina Il Brasile sarà il primo Paese del Sud America a ospitare le Olimpiadi di Gustavo Westmann. Capo del Settore Commerciale dell'Ambasciata del Brasile in Italia P ochi mesi fa, abbiamo iniziato il conto alla rovescia per l'inizio dei Giochi Olimpici e Paralimpici Rio 2016. Tra il 5 e il 21 agosto e dal 7 al 18 settembre, più di 15.000 atleti in rappresentanza di 205 Comitati Olimpici Nazionali, si sfideranno in varie modalità sportive in quello che va considerata la più importante competizione (o sfida) di tutti i tempi. Non è un caso che il Brasile sarà il primo paese del Sud America a ospitare le Olimpiadi. Ci sono voluti secoli affinché i nostri lavoratori, imprenditori, politici, studenti, scienziati e artisti fossero stali in grado di erigere una delle GUSTAVO WESTMANN nazioni piti aperte e creative del mondo, con una cultura vigorosa di pace, solidarietà e tolleranza. Con questi valori abbiamo ospitato i Mondiali di Calcio del 2014; e abbiamo stupito il mondo in pochi mesi. Le preparazioni di Rio de Janeiro per i Giochi Olimpici di Paraolimpici seguono a ritmo sostenuto. È una grande sfida, stiamo vincendo giorno dopo giorno, mollo prima dall'inizio delle gare, Attualmente, oltre ['85% delle opere infrastnitturali sportive sono concluse nei quattro centri competitivi: Barra, Deodoro, Maracanà e Copacabana. Dei US 12 miliardi di investimenti previsti per i Giochi, due terzi sono stati diretti a opere urbanistiche infrastnitturali nella città di Rio de Janeiro, in settori come i trasporti pubblici, infrastrutture stradali e la rivitalizzazione della zona portuale, i quali costituiscono uno dei più importanti lasciti della manifestazione al pubblico. Per raggiungere questi obiettivi, una quota significativa degli investimenti privati è stata fondamentale, pari a oltre il 57% del totale di cui, uno dei più alti livelli nella storia dei Giochi. Per quanto riguarda la sicurezza, una forza di 85 000 uomini saranno impiegati durante Tevento, la più grande operazione di sicurezza integrata nella storia. L'esperienza di lavoro f • èltalia I 53 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9 RIO 2 0 1 6 integrato tra le forze d e l l ' o r d i n e durante i Mondiali dell'anno scorso, che ha creato le condizioni per un evento senza gravi incidenti, è stato completamente integrato nel lavoro preparatorio in corso e dovrebbe garantire la sicurezza degli atleti e spettatori senza nessuna minaccia. L'organizzazione dei Giochi ha anche stimolato investimenti significativi negli atleti, allenatori e squadre brasiliane, attraverso programmi come Bolsa Atleta (Borsa Atleta) e Plano Brasil Medalhas (piano Brasile Medaglie). Per tali sforzi sono in aggiunta alla costruzione di 12 centri di allenamento, 261 centri di iniziazione allo sport e 46 piste ufficiali di atletica in tutto il territorio nazionale, essi consentono la diffusione della pratica sportiva Ira i giovani e gli adulti come mai prima nella storia del P a e s e , e, s o p r a t t u t t o , contribuendo in modo determinante all'inclusione e l'integrazione sociale della nostra popolazione. Gli stranieri che visiterano il Paese durante i Giochi Olimpici e Paralimpici avranno la possibilità di conoscere un nuovo Brasile, moderno e in trasformazione. Nonostante la recente crisi politica del Paese, grandi passi avanti sono stati compiuti negli ultimi anni, che hanno permesso In slabililà economica e l'aumento del reddito medio e il livello di istruzione della nostra popolazione. L'infrastruttura turistica brasiliana è migliorata in modo significativo, accompagnata da un maggior numero di brasiliani che comunicano in altre lingue, questo ha creato nuove facilità e offerte turistiche per coloro che desiderano esplorare un p o ' di più la grandezza del nostro territorio. Il buon funzionamento di questo grande progetto richiede attenzione costante e uno sforzo congiunto dei Governo Federale, Statale e Municipale, oltre al Comitato Organizzatore, alla Autorità Pubblica Olimpica alle Organizzazioni della Società Civile e del settore privato, tutti impegnati ad offrire agli spettatoli brasiliani e visitatori stranieri un'esperienza indimenticabile. Il Brasile si prepara all'arrivo dei Giochi Olimpici e Paraolimpici e sono convinto che riusciremo nuovamente far vedere al mondo i nostri valori e recenti conquiste, celebrando la pace e acclamando tulle le nazioni a unirsi intorno allo sport. Questo è lo sforzo collettivo di un intero paese, che in pochi mesi riceverà con le braccia aperte, non solo gli atleti e turisti che visiteranno il Paese, ma tutti i 5 miliardi di persone che, in qualche modo, accompagneranno il più grande evento sportivo di tutti i tempi. • 5 4 I èltalia COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 10 DAL QUIRINALE Il primo discorso di fine Lavoro, accoglienza, ambiente, lotta al terrorismo e all'evasione. Ringrazia le donne e l'Italia tutta di Domenico Calabria I l Presidenle della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto di parlare al popolo italiano nel discorso di fine anno (il primo del suo mandato) dal salotto del suo appartamento privato al Quirinale. Dietro di lui, il camino, una stella di Natale e un presepe napoletano (da tradizione) sotto una campana di vetro. Un ambiente semplice, meno formale rispetto ai suoi predecessori. Il tricolore, la bandiera dell'Unione Europea e una poltrona, semplice, da cui ha rivolto il suo messaggio. Dopo i tradizionali saluti, questi i temi più salienti affrontati dal Presidente: IL LAVORO ANZITUTTO, L'occupazione e tornata a crescere. Ma questo dato positivo, che pure da fiducia, l'uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie. Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani. Penso all'insufficiente occupazione femminile. Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l'intero Paese resterà indietro. LE DISUGUAGLIANZE, L'ECONOMIA, EVASIONE FISCALE. Le dia eguaglianze rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi e in difficoltà. Come altrove, anche nel nostro Paese i giovani die provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità: dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale. Il lavoro e la società sono al centro di un grande processo di cambiamento. 17 imi ovazione è una sfida che riguarda tutti. La competizione richiede qualità, creatività, investimenti, tmpresa privala e settore pubblico, in particolare scuola, università e ricerca, devono operare d'intesa. La condizione economica dell'Italia va migliorando: questo va sottolineato. Anche le prospettive per il 2016 appaiono favorevoli. Senza dimenticare l'azione svolta dalle istituzioni, va detto - e tengo a dirlo - che moltissimi nostri concittadini hanno operato con impegno e con senso di responsabilità, in settori diversi e con compili differenti. Hanno contribuito in questo modo, malgrado la crisi, a tenere in piedi l'economia italiana. Un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall'evasione fiscale.: gli evasori danneggiano la comunilàna/ionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se rutti le pagassero. L'ARTE E IL PATRIMONIO ARTISTICO ED E C O N O M I C O I T A L I A N O , LA DIFESA DELL'AMBIENTE, LE RESPONSABILITÀ INDIVIDUALI NEL RISPETTO DEI BENI COMUNI. L'Italia è vista all'estero come il luogo privilegiato della cultura e dell'arte, e lo è davvero. Questo patrimonio costituisce una nostra ricchezza. anche economica. Abbiamo il dovere di farlo apprezzare in un ambiente adeguato per bellezza. Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispello dei beni comuni. Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia. L'ALLARME TERRRORISMO, IL RICORDO DELLE VITTIME DI PARIGI E DELLA FAMIGLIA DI VALERIA SOLESIN MORTA NELLA STRAGE DEL BATACLAN. In questo periodo masse ingenti di p e r s o n e si s p o s t a n o , anche da un Continente all'altro, per sfuggire alle guerre o alla fame o, più semplicemente, alla ricerca di un futuro migliore. Donne, uomini e bambini: molti di questi muoiono annegali in mare, come il piccolo Aylan e, ormai, purtroppo anche nell'indifferenza . IL PRESIDENTE RICORDA ALTRE TRE D O N N E ITALIANE, UN M O D O PER OMAGGIARLE TUTTE. Fabiola Gianotti, che domani assumerà la direzione del Cern di Ginevra, Samantha Cristof'oretti, che abbiamo seguito con affetto nello spazio, Nicole Orlando, l'alleili paralimpica che ha vinto quattro medaglie d'oro. èltalia COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 11 anno di Mattarella Mattarella's First End of the Year Speech Work, welcoming, environment fight against terrorism and evadion. Thanking women and Italy as a whole T he president Sergio Mattarella chose to citizens. The dues and taxes would be signifi- speak to Itahans in his end-of-year speech cantly lower itali citizens would pay them. (the first of his mandate) from the living ART, ARTÌSTIC HERITACE, ENVIRONMEN- room of his own private apartment at the Quiri- TAL DEFENSE, AND THE INDIVIDUAL LIA- nale. Behind him, a chimney, a Christmas star BILITY IN RESPECT OF COMMONS.Italy is and a Neapolitan crib (bytradition) under a beli seen abroad as the privileged place of culture jar. A simple, less formai environment than his and art, and it truly is. This heritage is our wealth. predecessore. The Italian flag, the flag af the Eu- Wehavea dutyto makeitappreciable in an ap- ropean Union and a simple armchair, from propriate environment. Much of the quality of which he addressed his message. After the tradi- our lives depends on the collection of waste tional greetings, these are the most relevant is- and respectforthe common good.We must not sues addressed by the Presidenti resign ourselves to the society of waste and de- WORK IS THE PRIORITY. Work opportunities structive cansumption of food, water, energy. are on the rise again. However, this positive da- TERRORISM, THE M EMORY OF THE VICTIMS ta, which isa confidenceboost, the exit from the OF PARIS AND THE FAMILY OF VALERIA economie recession, and the economy's recov- SOLESIN r WHO PERISHED AT THE BATA- ery do notyet putan end to thedaily difficulties CLAN. During this period, huge masses ol people of so many people and so many families. Work move, from one continent to another, to escape is stili lackingfor many of our young people. l'm war or hunger or simply in search of a better fu- also thinking of the insuffident female employ- ture. Women, men and children: some die ment. Occupation is lacking especially in the drowning in the sea, like the young Aylan, and South ol the country. It is a national issue. WitJi- some, unfortunately, diedrowning in indifference. out the growth of the South, the entire country THE PRESIDENT MENTIONS THREE ITAL- will not be able to progress and develop well. IAN W O M E N , A WAY TO HONOR ALL OF INEQUALITIES, ECONOMY, TAX EVASION. THEM. Fabiola Gianotti, who lomorrow will The inequalities weaken the economy and the take over at CERN in Geneva, Samantha Cristo- discrimination increases the struggle ot those in foretti, which w e followed with love in space, need. In our country, as in others, people who and Nicole Orlando, the Paralympicathletewho come from specific social settings or from some won tour gold medals. regions have more opportunities than others: THE EMIGRATION PROBLEM DOESNOTGO NON MANCANO LE PAROLE PER GLI I M M I G R A T I DA A C C O G L I E R E M A ANCHE DA ESPELLERE SE IRREGOLARI, PER GLI ANZIANI E PER I BAMBINI, IL F U T U R O DEL N O S T R O PAESE. w e have to become a country with less rigidity UNTOUCHED: THE IMMIGRANTS MUST BE and greater social mobility. WELCOMED AS WELL AS EXPELLED IF IR- Work and society are at the center af a major REGULAR,FORTHEELDERLYANDFORTHE Il fenomeno migratorio nasce da cause mondia- process of change. Innovation is a challenge YOUTH, THE FUTURE OF OUR COUNTRY. l i e durerà a lungo. N o n ci si può illudere di that concerns us ali. The competition requires The emigration problem stems from global r i m u o v e r l o , ma si può governare. E si deve quality, creativity and investment. The private causes and will be a long-lasting one. We can- governare. company and the public sector, in particular not expect ourselves to resolve it, but we can Può farlo con maggiore efficacia l'Unione Europea e la stiamo sollecitando con insistenza. Bisogna lavorare per abbattere, da una parie e dall'altra, pregiudizi e diffidenze, prima che divengano recinti o muri, dietro i quali potrebbero nascere emarginazione e risentimenti. Serve accoglienza, serve anche rigore. Nei miei colloqui con i rappresentanti di altri Paesi, in Italia e all'estero,ho sempre colto una considerazione e una fiducia nei confronti dell'Italia e degli italiani maggiori di quanto, a volte, noi stessi siamo disposti a riconoscere. L'Italia é ricca di persone e di esperienze positive. Atti tre loro deve andare il nostro grazie. • schools, universities and research, mustwork stili manage it. And w e mustmanage it The Eu- together in agreement. ropean Union can handle it most effectively, The economie condition of Italy is improving: and we are urgingitto do so. We mustwork to this must be emphasized. The prospeets for 2016 eradicate prejudice and mistrust on both sides, are favorable. Not to mention the action taken by before they become fences or walls, where the institutions. It must be said - and I insist on marginaiization and resentment might rise be- saying it - that many of our fellow citizens have hind them. We need to welcome but w e also worked hard and with a sense of responsibility, in need rigor. In mymeetings with representatives different sectors and with different tasks. They of other countries, in Italy and abroad, I always have contributed in this way, despite the reces- felt a sense of consideration and confidence in sion, to sustain the Italian economy. An element that hinders the growth outlook is Italy and in Italians, more than we ourselves are often willing to acknowledge. Italy is full of pos- represented by tax evasioni evaders damage itive people and positive experiences. We must the national community and harm law-abiding thank ali of them for this. èltalia COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 12 Chaìmaa respìnge il bacio dì Pippo Baudo La studentessa modenese a Ballano condanna i fatti di Colonia e fa fare una gaffe al conduttore I fatti di Colonia? «Assolutamente da condannare prima come donna e poi come musulmana». Parola di modenese del 2015. Chaimaa Fatihi martedì sera è stata ospite di Ballarò. La studentessa di Giurisprudenza ha invitato a fare chiarezza sulle aggressioni di Capodanno che hanno ridestato l'attenzione dell'Europa. «Mettere sullo stesso piano criminali e musulmani è assolutamente sbagliato - ha riconosciuto la rappresentante dei Giovani musulmani d'Italia - ciò non ci fa andare nel nocciolo del problema. Erano ragazzi scalmanati, violentatori, criminali. Noi siamo fedeli e, in nome della nostra fede, non dobbiamo attuare alcuna violenza. Dobbiamo assolutamente condannare atti. Li condanno in primis come donna e poi come musulmana. Sicuramente questi criminali vanno puniti dalla legge e quindi ci deve essere un processo». La ragazza aveva già distinto religione e terrorismo in un'invettiva dopo gli attentati di Parigi. Da appassionata di di- ritti ha rivolto lo sguardo all'Italia. «Noi siamo uno dei Paesi europei che ha il più alto percentuale di violenza domestica - ha ripreso Chaimaa - e di violenze maschili contro le donne. Parliamo delle pari opportunità». Le riflessioni sono passate dallo studio ai social network. Durante la puntata, infatti, ha offerto una testimonianza Nicole Orlando. Campionessa paraolimpica, è stata citata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno. «Ci siamo salutate, le ho fatto i complimenti e le ho detto che lei è la forza delle giovani donne italiane - ha scritto Chaimaa su Instagram, commentando la foto dell'incontro - e di non mollare mai. Lei mi ha risposto: "tu sei bravissima, non mollare mai anche tu eh!" con 0 suo dolcissimo sorriso. Non posso dunque far altro che pensare a lei e a tutte quelle ragazze che fanno grandi cose in silenzio e con dedizione, con amore e passione, onorando la nostra patria». Una patria di cui è onorata di fare parte la giovane. «Siete nostri ospiti - l'ha attaccata Pippo Baudo in trasmissione - dovete rispettarci». «Sono figlia di questo Paese - ha risposto la ragazza, originaria del Marocco, ma in Italia da sedici anni - e in nome di questo vorrei migliorarlo». Il conduttore s'è alzata per baciarla, lei gli ha offerto la mano. Il catanese ha baciato il palmo, dicendo: «Io voglio integrare». «Non ho nulla da integrare ha ripreso Chaimaa su Facebook - ma tanto per cui mettere in atto una continua interazione perché non si finisce mai di conoscere il prossimo». Come in una casa, così in Italia ognuno può dare il suo contributo. «Trattiamo il nostro Paese come casa nostra - ha concluso la ragazza - e diamo il meglio di noi, le migliori competenze che abbiamo, il miglior contributo che possiamo e avremo grande opportunità di renderlo bello ai nostri occhi e ai nostri vicini europei nonché mondiali». (G.F.) Il conduttore ripiega sulla mano dopo il bacio sulla guancia negato COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Modenesi medici fai-da-te «Pericolo inarrestabile» '' Pag. 13 CONI Premiati Dal Grande Gava, Pittacolo e la società Pujese PORDENONE - Il Coni regionale premia i suoi alfieri. Appuntamento lunedì alle 18, nel Teatro comunale di Gradisca d'Isonzo in piazza Unità d'Italia, alla presenza del segretario generale del Comitato olimpico italiano Roberto Fabbricini. Proprio lì si terrà la cerimonia di consegna delle benemerenze sportive legate al 2014. Organizzata dal Comitato regionale guidato dal presidente Brandolin, la cerimonia assume un significato di alto valore morale. Costituisce infatti il giusto "tributo" di fronte alla conquista di vittorie e risultati sportivi di alta qualità, da parte di atleti e atlete friulgiuliani, ma fotografa pure l'impegno profuso in tanti anni da chi ha operato nel tempo una meritoria attività nei confronti dei giovani. Ecco l'elenco completo, con alcuni alfieri del Friuli Occidentale in primo piano. Stelle d'oro al merito sportivo. Dirigenti: Romano Blasigh (Fihp, Udine), Fulvio Bronzi (Fgi, Trieste), Gianni Dal Grande (Fci, Pordenone), Lido Martellucci (Uits, Udine). Stelle d'argento. Dirigenti: Faustino Anzil (Figc, Udine), Enrico Fabiano (Fmi, Udine), Pierino Gava (Fihp, Pordenone), Sandra Meret (Fic, Udine), Otello Petris (Figc, Udine), Sergio Soranzio (Fick, Gorizia). Società: Polisportiva Turriaco (Fipav, Gorizia). Stelle di bronzo. Società: La Pujese (Fci, Pordenone), Miossport (Fipe, Udine). Medaglie al valore atletico: Gabriele Brunettin (Fipsas, Trieste), Carlotta Omari (Fiv, Trieste), Francesca Russo Cirillo (Fiv, Trieste). Michele Pittacolo (Cip, Fci, Udine), Caterina Venturini (Fib, Udine). Premi speciali: Dino Bergamasco (Figc, Gorizia), Virginio Pizzali (Fci, Udine). COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 14 L'INIZIATIVA Disabilità conosciuta Integralmente': testimonial la ballerina Simona Atzori Damiano Tormen BELLUNO Sport più cultura uguale integrazione. Non è matematica, è "Integralmente". E quest'anno, per la quarta edizione, propone una novità a dir poco famosa: Simona Atzori. Sarà l'artista disabile (ballerina, scrittrice e pittrice, priva delle braccia) l'ospite d'onore del percorso che ormai da quattro anni apre squarci di inclusione sociale tra i giova- ni bellunesi. Il progetto, infatti, mette insieme scuola e sport con l'obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo della disabilità attraverso l'attività motoria. Coinvolge 18 istituti scolastici, 1.500 ragazzi, 9 istituzioni sportive, squadre e professionisti, con la partecipazione di Comitato d'Intesa, Miur e Giesse Risarcimento Danni. "Integralmente 2016" parte dall'informazione riguardo sport e disabilità fisica, che entra nelle aule scolastiche con gli interventi di organizzazioni e atleti paralimpici (immancabile l'arciere bellunese Oscar De Pellegrin, tra gli artefici del progetto). E ha come traguardo una giornata di partecipazione vera e propria alle attività sportive paralimpiche. Quest'anno, avrà anche un appuntamento in più: mercoledì prossimo al Teatro Comunale (alle 10.30), salirà sul palco Simona Atzori. QUARTA EDIZIONE Coinvolge diciotto scuole IA BALLERINA Simona Atzori mercoledì 20 al Comunale COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 15 Basket in carrozzina II passo falso coi brianzoli è costato alla Cimberio la final four in programma nel weekend proprio sul parquet del PalaWhirlpool di Masnago Handicap Sport sconfitta in casa dalla UnipolSai Cantù: addio alla Coppa Italia • Varese VARESE saluta la Coppa Italia. Nella nona giornata di serie Al di basket in carrozzina, la Cimberio Handicap Sport cede in casa alla UnipolSai Cantù per 57-68 (15-11,29-30,45-48) e deve dire addio ad ogni speranza di conquistare il quarto posto in classifica alla fine del girone di andata. Dunque i biancorossi nel week end faranno da spettatori alle final four di Coppa Italia in programma al PalaWhirlpool di Masnago (oggi è in programma la prsentanzione ufficiale in Comune). «ABBIAMO PERSO con onore - esordisce il tecnico Daniele Riva -. Purtroppo nei momenti decisivi ci manca ancora la determinazione acquisita con l'esperienza. Dobbiamo ancora crescere». Inoltre, neppure una vittoria ai danni dei canturini sarebbe bastata ai varesini per ottenere la quarta piazza: Porto Torres ha infatti superato più che nettamente Sassari nel derby sardo e ha mantenuto solidamente il quarto posto; a conti fatti, proprio in virtù del successo a spese della Cimberio, ottenuto nello scontro diretto disputato a res, nella quarta giornata». Il 16 e 17 gennaio il campionato osserverà un turno di stop per la Coppa Italia e Varese tornerà in campo il prossimo 23 gennaio contro Gioco Parma: «Adesso dobbiamo solo pensare a lavorare» conclude il tecnico Riva. LP^ novembre in Sardegna: «Abbiamo mancato il pass per la Coppa Italia con il ko nella seconda giornata contro Giulianova e la sconfìtta in trasferta, a Porto Tor- L'appuntamento Varese tornerà in campo il prossimo 23 gennaio contro Gioco Parma Il tecnico Riva «Abbiamo perso con onore ma abbiamo poca determinazione» COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 16 CICLISMO A M A T O R I L'ATLETA DEL TEAM MONTEGIORGESE GAREGGERA IN TANDEM CON PIZZI Fantini porterà la Melania O M M alle Paraolimpiadi di Rio A VOLTE le occasioni vanno prese al volo e il G.C. Melania-O.M.M. Montegiorgio ha subito capito l'importanza dell'evento mettendo a disposizione tutta la sua esperienza. Alessandro Fantini, ex corridore professionista e plurivincitore nel 2015 di tante Gran Fondo e del campionato italiano Master su strada, in forza al team di Montegiorgio, parteciperà ai prossimi giochi Paraolimpici di Rio in coppia con Ivano Pizzi. Il tandem «frentano» si sta già allenando per arrivare a questo grande appuntamento per conquistare una medaglia, dopo l'oro già messo in bacheca da Pizzi a Londra 2012, dove ha conquistato anche l'argento nella corsa contro il tempo. Fantini, come è nata l'idea di prendere parte alle paraolimpiadi? « Intanto, mi preme dire che questo è un progetto che già da qualche mese lo portavano avanti insieme a Pizzi. Quando mi è stato proposto di poter partecipare alle Paraolimpiadi, ho accettato subito». Vi state già allenando? « Sì, adesso ci saranno alcuni ritiri in Nazionale, il primo dei quali sarà quello di Montichiari dove proveremo il tandem su pista visto che il primo vero grande appuntamento sarà quello di marzo con i campionati del mondo». La stagione è ormai alle porte, la società ha già provveduto alle iscrizioni alla Marche Marathon, tra poco saranno effettuate anche quelle per la Romagna Challenge pronti però ad una escursione estera visto che prenderete parte a marzo al Tour of Malta. Sarà un bel inizio, come vuole viverlo? « Nel miglior modo possibile e, nonostante l'impegno per le paraolimpiadi, non tralascerò quello per il mio team perché devo molto alla Melania-OM.M. e al suo Presidente Fabrizio Petritoli. Come sempre ce la metterò tutta per ripagare la fiducia di tutti». COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17 SCHERMA » IL PERSONAGGIO Con la spada alla conquista di Livorno Fuoriuscito dal Fides, ora Marco Vannini cresce talenti dentro la sua Accademia di Mario Orsini » LIVORNO L'altra metà del pianeta scherma labronico. Un covo di campioni e campioncini sulla cresta dell'onda. A ideare e dare gambe, all'Accademia della Scherma, agli sgoccioli dell'estate 2010, Marco Vannini. Quarant'anni il prossimo 18 novembre, ex bravo fiorettista, ottimo maestro e sempre più leader "Maximo" della bella realtà con sede al Modigliani Forum. Un circolo con una ottantina di spadaccini distribuiti tra Big, super Big, under 14,17 e 20, under 10 e qualche amatore. Al timone del CD la moglie Jennyfer Cerrai, conosciuta casualmente, al Seven di Marina di Pietrasanta, nel 2004 e quattro anni dopo divenuta la sua "dolce metà". «Ci siamo sposati nel 2008 e a maggio del 2012 è nato il nostro splendido bambino Gregorio». Il "matrimonio" con la scherma quando? «Ho iniziato a praticarla nel 1984 dopo le olimpiadi di Los Angeles. La molla però era scattata da tempo. Le spade mi piacevano già quando avevo ancora il ciuccio in bocca». Perché la scherma e non il calcio o il basket? «Gli altri sport non mi hanno mai interessato. Nel calcio, inol- tre sono negato. Durante i ritiri collegiali con la nazionale, con Toti Sanzo e Simone Vanni, grandi giocatori, era uno sfottò continuo. Alle medie ero in classe con il lottatore Igor Nencioni. Per un discreto periodo le arti marziali, con calci e pugni mi affascinarono ma mai quanto le spade, i fioretti e le sciabole». Anche la moglie è stata una schermitrice? «No. Lei era una buona racchetta da terra rossa, ma io l'ho strappata al mondo del tennis, dove ogni tanto mi dà lezioni, e l'ho coinvolta nel progetto Accademia. Come presidente è brava e si è presa una bella rogna. Diciamo che ha colto i due rovesci della medaglia di vivere con me». Tuoi maestri? «Ho iniziato con Riccardo Assenzio e proseguito con Mario Curi etto e Rolando Rigoli, per la parte della scuola livornese. Solo con il grande maestro pisano Antonio Di Ciolo, dal 1994, però, mi sono sentito veramente me stesso in pedana. Ancora oggi lo ritengo il mio mentore». Le più grandi soddisfazioni come atleta? «La risposta più scontata sarebbe dire l'oro dei Giochi del Mediterraneo del 2005. Il ricordo più bello però è l'argento a Budapest in una gara di Coppa del Mondo del 2004, alle spalle di Guyart che poi a Atene avreb- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO be vinto l'oro. Fu una gara rocambolesca. Tirai da dieci. Il migliore azzurro dietro di me fu Toti Sanzo 17esimo. Una volta fuori venne a incoraggiarmi ad ogni assalto, a differenza del CT. A livello giovanile ricordo con piacere il campionato italiano vinto a 16anni». Perché maestro? «Nel 2006 mentre ero a New York a tenere uno stage per ragazzi americani promettenti, mi telefonò il compianto Carlo Pardini e mi chiese se ero disponibile, nella stagione che stava per cominciare, a rallentare i miei impegni agonistici ed a iniziare a occuparmi dei ragazzi del Fides, mia società di allenamento. Io accettai anche perché avevo la certezza che non sarei mai entrato in gioco nella lotta di qualificazione alle olimpiadi di Pechino». Addio al Fides perché? «Nel luglio del 2010, sorsero alcune incomprensioni con il CD di allora. Onestamente pensavo si potessero risolvere. Con mia grande sorpresa, il 28 agosto due giorni prima dell'inizio dell'attività, mi comunicarono l'allontanamento dalla società». Com'è nata l'idea Accademia? «È stata una conseguenza inevitabile. Nei quattro anni precedenti avevo lavorato bene Pag. 18 e con grande passione. Mi sembrava quindi giusto che i ragazzi potessero continuare a farlo sotto la mia guida. Anche i loro genitori erano d'accordo, perché l'offerta alternativa non si riusciva a capire bene quale fosse. Non potendo tesserare tutti alla sezione labronica delle Fiamme Oro decisi di fare quel passo. Una cosa vorrei ribadirla. Le finalità non sono mai state quelle di fare concorrenza». Chi devi ringraziare? «Atleti e famiglie in primis. Inoltre mia moglie e gli amici consiglieri per la disponibilità ad assumersi la responsabilità del buon funzionamento della struttura societaria. E ovviamente il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, con il quale festeggerò quest'anno 20 anni di militanza. Inoltre i vertici della Polizia di Stato, per aver creduto in me e nella mia professionalità. Tanto da nominarmi Tecnico delle squadre di fioretto delle Fiamme Oro e responsabile della Sezione di Livorno aperta nel 2010. Un gruppo quello FF.OO. dove militano campionesse quali: Elisa Di Francisca, Valentina Vezzali e 1 ' emergente Alice Volpi». Mai pensato: "chi me l'ha fatto fare"? «Nei momenti difficili sempre, ma tengo fede alla massima: "Insisti e resisti, raggiungi e conquisti" e come dice Vasco "Eh, già... Io sono ancora qua!"». Prima Luperi, Lari, Paroli. Poi Calissi, Orsolini in cammino dal Fides all'Accademia perché? «Edoardo, Tommaso e Alessandro avevano ottenuto con me i migliori risultati di sempre e non hanno mai pensato di mettere in discussione il percorso che tutt'oggi portiamo avanti. Io non ho mai forzato nessuno a seguirmi. Ilenia Orsolini invece è venuta da noi quando si è sentita pronta, Olga, invece, era alla ricerca di nuovi stimoli. Gli atleti sono così: si spostano, si muovono, vanno alla ricerca del meglio per loro stessi. Io pure l'ho fatto. Anche Andrea Cassarà, da numero uno al mondo, nel 2013, scelse l'Accademia quando rimase senza guida tecnica». Edoardo Luperi, attuale numero 16 del ranking mondiale, può andare a Rio? «Può dire la sua. Edoardo è capace di tutto. Io credo nelle sue potenzialità. Se dovesse andare storto qualcosa non sarà un problema, le prossime olimpiadi saranno le sue». Cosa ha di speciale Edoardo? «È se stesso e se ne sbatte di tanti convenevoli. In pedana deve fare meno fatica degli altri ad adattarsi, perché sono gli altri che devono stravolgere le loro abitudini per adattarsi a lui. Questo, ha anche un rovescio della medaglia. Quando non è in giornata il suo carattere incline a scaldarsi può essere un limite. Con la maturità migliorerà anche in questo». Lari perché s'è un po' arenato? «Tommy è stato ai vertici giovanili mondiali, grazie a grandi numeri tecnici efisici.Nel salto negli Assoluti le cose cambiano. L'approccio mentale crea uno spartiacque piuttosto netto tra i soggetti pronti e quelli a cui serve ancora un pochino di tempo. Lui, ha dovuto prendersi il suo tempo per capire cosa volesse dire salire in pedana per combattere. Piano piano ci sta riuscendo, non ha perso tempo, ha solo dovuto capire e lavorare su se stesso». Idem per Olga Rachele Calissi? «Olga, ha anche lei grandi capacità. Non sono ancora riuscito a capire se le ha messe a fuoco. A volte mi dà l'idea di sì, altre mi pare di no. Anche lei, dopo Rio, avrà la possibilità di dire la sua». Cosa ha in più l'istruttore Dario Finetti rispetto a tanti altri giovani aspiranti maestri? «Dario è un talento. È intelligente, ha coraggio, sa ascoltare e ha capacità relazionali non co- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO muni. È il responsabile del settore under 14 dell'Accademia e lavora molto bene in ambito internazionale. L'Accademia, grazie al valore del proprio parco atleti e alle mediazioni di Dario, ha garantito alla città di Livorno 500 pernottamenti nel 2015, con relativi pranzi e cene, di atleti stranieri che sono venuti ad allenarsi da noi. Se avessimo dal Comune una sede più adeguata potremmo moltiplicare questi risultati per dieci». Su Martino Seravalli, talento del settore paralimpico, cosadici? «Martino è un vero esempio. Non è detto che una persona che ha dovuto iniziare tutto da capo, come lui, come conseguenza possa aver sviluppato una forza del genere. Martino questa forza l'ha. Quando è in palestra pretende tanto^ come tutti i grandi campioni. È il primo a salùe in pedana e l'ultimo ad andare via». Il prof Massimo Paganucci e il maestro Claudio Del Macchia cosa hanno di speciale? «Sono il valore aggiunto del nostro splendido gruppo. Pochi al mondo possono insegnargli qualcosa». Tra i giovani chi pensi abbia potenzialità per scalare i vertici nazionali e internazionali? «Tra gli under 14 è presto per dirlo. Tra gli under 17 mi sbilancio e dico Giorgia Marazzini. È un'atleta interessante. Da tempo mi fa percepùe ottime sensazioni». Più grandi soddisfazioni come circolo nel 2015? «La soddisfazione maggiore la si avverte tutte le sere entrando in sala e respùando il clima di grande armonia che c'è. Siamo un bel gruppo. Fatto di personalità differenti, ma che hanno trovato un'ottima alchimia. Ci sentiamo più una famiglia che un club. Onestamente, penso sia difficile trovare qualcosa che ci assomigli e non intendo dire qui a Livorno ma pure in Toscana, in Italia. E penso di poter due anche nel mondo». Pag. 19 !*.«.- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 20 Edoardo Luperi può andare alle Olimpiadi, io ho grande fiducia nelle sue capacità Un talento del futuro? Tragli under 17 dico Giorgia Marazzini Nel 2010 al Fides, aduegiorni dall'inizio dell'attività, mi comunicarono l'allontanamento. Daqui la scelta di far nascere l'Accademia della Scherma COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Il vero esempio per tutti noi è Martino Seravalli, un talento del settore paralimpico: ha uno spirito unico, è il primoasalire in pedana e l'ultimo ad andare via Pag. 21 SITTING VOLLEY Pallavolo per tutti a Pontecagnano Scatta il progetto della Polisportiva Incrocio riservato ai disabili » PONTECAGNANO Il sitting volley, che consente la pratica della pallavolo alle persone diversamente abili, si sta diffondendo nel territorio salernitano. Qualche giorno fa ha preso il via il progetto "sitting volley" curato dalla Polisportiva Incrocio Pontecagnano, con il sostegno del comitato provinciale della Federvolley. Il sodalizio picentino presieduto da Francesco Granozio sta creando pure una squadra, alla quale ha aderito con slancio Anna Bruno, campionessa di pesistica paralim- pica. «La pallavolo ed in generale gli sport di squadra, favoriscono l'aggregazione - ha dichiarato l'allenatore Teodoro Cicatelli - così pure il sitting volley che in più, offre alle persone con disabilità, la possibilità di praticare una disciplina alla quale si può facilmente accedere. Aspettiamo coloro che vogliono trovare nuovi stimoli e motivazioni, per acquisire una migliore qualità della vita». «La pallavolo da seduti, vuole aiutare le persone disabili a superare gli ostacoli - ha detto Maria Denza della Polisportiva Incrocio Pontecagna- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO no Sitting Volley - ho scoperto questa disciplina per caso, poi sono stata coinvolta nella Nazionale, coltivando il sogno olimpico. Invitiamo gli interessati ad entrare nella squadra, sperando che in futuro si possano disputare pure tornei e campionati». Dal 22 al 24 gennaio, al palaMerliano di Nola, stage di allenamento della Nazionale femminile mentre il 31 gennaio al palaCus, in occasione del primo concentramento provinciale di minivolley del 2016, si svolgerà anche una esibizione di sitting volley. Donatella Ferrigno Pag. 22 LA MANIFESTAZIONE Mazzone e Grieco Terlizzi li abbraccia Premiati al gran gala dello sport • TERLIZZI. Luca Mazzone atleta dell'anno 2015. Per il terzo anno migliore atleta della città sia di buon auspicio per il nuovo anno, di fila l'iridato paralimpico dell'handbike premiato a Terlizzi, quello delle paralimpiadi di Rio». Nel corso della serata consegnato a Marilisa Tricarico il ricome il migliore sportivo di quelli della sua città. Merito della tripletta d'oro nella staffetta con Alex Zanardi e Vittorio Podestà, conoscimento quale atleta senior sport di squadra. Premiato anche corno e corsa in linea ai mondiali di handbike a Nottwil in Svizzera la promessa dell'atletica Vincenzo Grieco come atleta junior sport nella categoria H2. La cerimonia nel corso del Gran Gala dello individuali. Questi gli altri premi. Atleta senior sport individuali: Sport presso il palasport di via Chicoli, una passerella per gli atleti Roberta Angarano (Magic dance), atleta junior sport di squadra: della città dei fiori che nell'anno da poco concluso hanno fatto Alessandra Parisi, squadra maschile dell'anno: Città dei Fiori incetta di trionfi alla presenza del sindaco Ninni Gemmato e Terlizzi Calcio, vincitrice del campionato di 2a categoria, squadra femminile dell'anno: New Club Magic Dance, vincitrice del titolo dell'assessore allo sport Marina Cagnetta. «Dovrei essere abituato a ricevere questo riconoscimento per- italiano "Classe C", tecnico dell'anno: Salvatore Iaia, dirigente o ché siamo al terzo anno di fila - dichiara Luca Mazzone - ma sono personaggio sportivo dell'anno: Gianni Dellorusso. Infine il premolto emozionato e non posso nasconderlo. Ringrazio la giuria e mio speciale alla carriera a Giuseppe De Palma, ex calciatore, ex tutti quelli che mi hanno votato. Spero che essere insignito come assessore al Comune di Terlizzi e già fiduciario Coni di Terlizzi. Antonio Gattulli MAZZONE II campione di handbike con Zanardi COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 23 «BACCI» SUPER Ginnastica ritmica Edizione record per il trofeo • Lucca SPLENDIDA edizione del trofeo «Irene Bacci» dedicato alla memoria della tecnica lucchese, scomparsa prematuramente. Quest'anno record di presenze, con oltre 30 società da tutta Italia, con 155 ginnaste. Prima di scendere nel dettaglio dei risultati sportivi, è d'obbligo parlare dell'organizzazione del trofeo, splendidamente organizzato ed orchestrato dallo staff della Ginnastica Ritmica Lucca. La giuria di gara era presieduta dalla direttrice tecnica regionale Sarah Lopes Pegna. Nel corso della giornata sportiva si sono succeduti, partecipando alle premiazioni, rendendo il giusto omaggio ai vincitori: l'assessore allo Sport del Comune di Lucca, Celestino Marcirmi; il presidente del Comitato toscano della Federginnastica, Fabrizio Lupi e la campionessa paralimpica e orgoglio dello sport lucchese, Sara Morganti. Questi i risultati sportivi. A vincere il trofeo «Irene Bacci» per so- cietà, dato dalla sommatoria dei punteggi relativi ai piazzamenti sul podio di tutte le ginnaste, è stata l'Aurora Fano, storica società marchigiana. Al secondo posto si è piazzata la Motto Viareggio che milita in serie «Al» e al terzo la Gimnall Pesaro, anch'essa splendida realtà sportiva. Per la classifica delle Allieve seconda fascia, che vedeva esercizi alla fune e al cerchio, ha vinto Camilla De Luca, dell'Aurora Fano, con un punteggio di 27.450; al secondo posto Sofia Garcia (Aurora Fano). Terzo gradino del podio per Daria Gabbrielli della Motto Viareggio con 25,500. PER LA classifica delle Allieve prima, con esercizi al nastro e al corpo libero: primo posto per Elisa Badioli della Ginnastica Rimini, con 23.450; secondo posto per Martina Lamberti della Ginnastica Marino (Roma) con 22.350 e terzo gradino del podio per Dafne Trovato della Gymnasium Ginnastica Catania. Per le Junior prima fascia, con due esercizi alla palla e alle clavette, vittoria per Chiara Meoli della Gimnall Pesaro con 25.550; secondo posto per Valentina Trovato (Ginnastica Terranuova), con 25.400 e terzo per Iva Petrova Kimanova della Elana Gym Ladispoli (Roma), con 24.600 punti. Per le Junior seconda fascia, con esercizi alla fune e alle clavette: primo posto per Sofia Bevilacqua della Aurora Fano con un eccellente 30.500; seconda Francesca Pellegrini della Motto Viareggio, con 30.350 e terzo posto per Mayra Pagnini della Gimnall Pesaro, con 28,150. Infine, ultime ad esibirsi nel pomeriggio lucchese, le ginnaste «Seniores». Ha trionfato, con esercizi alla palla e al nastro, la ginnasta viareggina della Motto, Chiara Vignolini, con 30.500; al secondo posto Federica Catalli della Ginnastica Opera Roma con 29.450 punti e al terzo posto Elena Vararlo, vincitrice di categoria uscente, della Ginnastica Moderna Legnano, con 27,450. B R A V E Alice Puccinelli, una delle ginnaste al trofeo «Irene Bacci» COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ^^^T.; . - • ' .. . : Aperte le isaiaoni al «Garfagnana Epic» Pag. 24 r 31 SPECIALE ATLETICA. Il 7° Cp Ibleo a Schembari e a Daniela Ruta Paralimpici: stagione 2015 da applausi per la Handy Sport II 23 al liceo Cataudella di Scicli il 4° premio «Top Atletica» P A R A L I M P I C A : LA SOCIETÀ D I FRANCESCO IACONO PROTAGONISTA A TUTTI I LIVELLI Handy Sport Ragusa: 2015 da incorniciare Un 2015 da incorniciare per l'Asd Handy Sport Ragusa, protagonista assoluta della stagione di atletica paralimpica. Un 2015 pieno di successi sia individuali che di società e tutto questo nonostante le difficoltà economiche che ormai da diversi anni attanagliano il mondo sportivo. «Credo che nessuna associazione sportiva - fa il suo esordio Francesco Iacono, presidente della Handy Sport e vicepresidente della Fispes nazionale - abbia vinto quanto noi in tutta la Sicilia ed oltre, decine i titoli italiani conquistati nelle varie discipline, dai 100 ai 200, ai lanci ed altrettanto record nazionali detenuti dai suoi atleti, per non parlare dei successi di squadra con più di 10 titoli regionali, divenendo il team «regina» in Sicilia dell'atletica paralimpica. E anche in campo nazionale, il 2015 è stato un trionfo. E' arrivato il 12° titolo italiano di società e promozionale femminile ed un 3° posto ai tricolori di società assoluti femminili e per la 3a volta consecutiva abbiamo vinto le quattro Coppe Italia lanci». «A questo va aggiunto - continua Iacono - la partecipazione agli Europei Giovanili dell'atleta Ismaele Veloce, e quello ai mondiali di Giusy Versace e siamo stati premiati per la nostra attività alla manifestazione «Ragusani nel Mondo»; l'atleta Carmela Marino ha vinto il Trofeo Padua, che premia gli atleti ragusani che ogni anno si distinguono nelle varie discipline sportive». «Infine - sottolinea Iacono - la presenza dei nostri atleti al premio Top Atletica 2015, indetto dal vostro giornale, nella classifica maschile, femminile e di so- cietà. Certo per una società piccola come la nostra, credo che siamo andati oltre ogni più rosea previsione. Unica nota stonata, la poca considerazione da parte degli enti locali, che ancora non sono riusciti a percepire la grandezza ed il valore, sportivo e sociale dello sport paralimpico. Molte parole ma pochi fatti e questo denota una mancanza di cultura che ancora resiste nella nostra società civile». «Nonostante tutto questo non si scompone Iacono - siamo qui a programmare il 2016, anno che vedrà dopo 50 anni in Italia lo svolgimento degli Europei di atletica a Grosseto (a giugno) e le Paralimpiadi di Rio (settembre). Questi due appuntamenti internazionali saranno la nostra " meta " e dovranno arrivare (questo è l'obiettivo) attraverso le varie fasi regionali e nazionali che speriamo portino qualche nostro atleta tra lefiledei convocati. Vista la situazione economica navigheremo a vista e il primo appuntamento previsto sono i regionali di società che si svolgeranno a Ragusa il 13 marzo prossimo per poi arrivare il 19-20 marzo ad Ancona per i tricolori Assoluti Invernale Lanci, 1 ° prova Coppa Italia Lanci ed i tricolori Indoor». «Quest'anno - conclude Iacono - avremo da affrontare 2 fasi regionali dei societari, due fasi regionali di Coppa Italia Lanci, i tricolori Assoluti e di società e la finale della Coppa Italia Lanci, che metteranno a dura prova le nostre forze economiche. Ma come ho detto, dopo Ancona, navigheremo a vista, nella speranza di trovare qualche aiuto economico» E. C. LA VERSACE (AL CENTRO) E COMPAGNE HANDY GIUSY VERSACE (IN AZIONE) DELLA HANDY SPORT AL CENTRO CARMELA MARINO (HANDY SPORT RG) ISMAELE VELOCE (HANDY SPORT RAGUSA) COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 25 Al Palaindoor Convegno del Coni sulla lotta al doping ^m «No al doping». Il Coni organizza, domani alle 18 nel salone del Palaindoor di corso Lancieri, un convegno per analizzare «un fenomeno da combattere senza riserve che coinvolge tutte le componenti educative, dalla famiglia alla scuola, dalla sanità alle istituzioni». Ospiti saranno Francesco Riccardo, docente di Psicologia e psicologo delle Nazionali di pesistica olimpica e paralimpica, e Antonio Urso, presidente nazionale della Federazione italiana pesistica, e della Ewf, la Federazione europea. I due relatori, invitati dal vicepresidente del Coni valdostano Flavio Serra, sono autori di numerose pubblicazioni tecniche e specialistiche nello sport e affronteranno il tema doping e le sue ricadute culturali e sociologiche. [A. MAN.] COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 26 NEL WEEKEND AL PALAZZETTO Le azzurre del sitting-volley al raduno collegiale fossanese verso le Paralimpiadi di Rio ILARIA BLANGETTI FOSSANO A Fossano sognando Rio. Da domani a domenica si allenerà nella Città degli Acaja la Nazionale femminile di sitting volley. La formazione azzurra si ritroverà a Fossano per un raduno collegiale in vista delle qualificazioni alle Paralimpiadi di Rio: una tappa importante per la neonata nazionale del et Guido Pasciari, che sarà protagonista di tre intense giornate di allenamenti al Palazzetto, tutti aperti al pubblico. Le quattordici azzurre convocate - fra loro anche la saluzzese Sabina Fornetti tesserata per il Volley Got Talent Fossano - arriveranno in città domani pomeriggio per una prima seduta prevista dalle 16,30 alle 19. Sabato si alleneranno dalle 8,30 alle 10,30 e dalle 14 alle 16,30, per concludere il collegiale domenica con una seduta dalle 10 alle 12,30. Dagli alunni delle Medie Inoltre, sabato mattina saranno protagoniste di un incontro con gli alunni delle scuole medie che, sedendosi sul parquet, potranno provare a giocare a sitting volley insieme alle azzurre. Sempre sabato, alle 17,30, prima del match di Bl di Fossano, la formazione verrà presentata al pubblico del Palazzetto. A marzo le qualificazioni La Nazionale femminile è nata ad aprile 2015 ed è composta da atlete da tutta Italia tra i 17 e i 50 anni. Un progetto giovane, ma comunque ambizioso: dopo le prime amichevoli internazionali, il gruppo si ritroverà a Fossano per continuare a sognare un «pass» per Rio. La Nazionale a marzo sarà in Cina proprio le qualificazioni ai Giochi paralimpici. «Essendo una Nazionale giovanissima, conosciamo i nostri limiti - commenta il et Guido Pasciari - ma quella in Cina sarà una tappa fondamentale per avvicinarci alle competizioni internazionali e iniziare a entrare nei ranking mondiali. Siamo felici di poterci allenare a Fossano». mss§sr- L'Italia femminile di sitting-volley arriverà a Fossano domani COMITATO ITALIANO PARALIMPICO SPOKT CUNEO Saluto, Htwnlkiiigdel cuore è vicino al record di iscrizioni Pag. 27 GIADA ROSSI «Penso a Rio, senza dimenticare gli studi» » UDINE Eletta dai lettori del Messaggero Veneto personaggio friulano dell'anno 2015, la giovanissima campionessa di tennis tavolo, Giada Rossi, 21 anni appena e un lasciapassare in tasca per le Paralimpiadi di Rio de Janeiro, si prepara a fare il bis. 112016 sarà il suo anno. Per guadagnarsi un posto ai Giochi lavora a tempo, anche se, ammette, «fino a pochi mesi fa non osavo nemmeno sperarci». La scaramanzia è quella degli atleti più consumati. «Il 2016? Sarà un anno faticoso, con tanti allenamenti in vista delle olimpiadi di settembre dove mi auguro di sapermi esprimermi al meglio». L'augurio per il nuovo anno e per l'avventura in Brasile è quello di una ragazza Giada Rossi concreta: «Non penso alle medaglie. Voglio solo arrivare a Rio preparata e fare quello che so fare. Il meglio possibile. Poi, quando sarò là, credo mi renderò finalmente conto di cosa mi sta succedendo». Toccando con mano quello che il destino, un tempo crude- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO le, si prepara finalmente a restituirle. È il 2012 quando, dopo l'incidente in piscina costatole la mobilità degli arti inferiori, Giada inizia a giocare a tennis tavolo e in men che non si dica il gioco si trasforma in un'occasione. Anche di rivincita con se stessa. Infine in un pass per il Brasile. Una fiaba che la giovane 2 lenne vive oggi con assoluta serietà. Il suo 2016 sarà un anno di sport. Intenso. La scaletta degli allenamenti non scherza. «Nei prossimi mesi ne farò almeno due tutti i giorni». Ma lo sport, tanto a dimostrare che la testa è ben salda sulle spalle, non scalzerà lo studio. Iscritta all'università, Giada promette di continuare ad applicarsi. «Quest'anno con meno intensità, ma qualche esame conto di riuscire a darlo lo stesso». (m.d.c.) Pag. 28 SLEDGE HOCKEY: TORI SEDUTI BATTUTI DAGLI EAGLES C'era il meglio dello sledge hockey italiano nella doppia sfida tra Sportidipiù Tori Seduti e South Tyrol Eagles che valeva per il campionato ma anche per l'assegnazione della Coppa Italia alla prima classificata al termine della regular season. E ancora una volta il trofeo è volato in Alto Adige nonostante i Tori Seduti abbiano disputato due gare grintose e che avrebbero sicuramente meritato più fortuna. Nella prima partita, terminata 4-2 per gli Eagles, i torinesi sono andati due volte sotto rimontando con Andrea ChiarottieValerioCorvinosuassistdi Gregory Leperdi e dello stesso Chiarotti. Ma il definitivo allungo di Bolzano e una rete nell'ultimo minuto con i Tori Seduti a giocare con l'uomo in più hanno chiuso i conti. Gara 2 invece è terminata 4-1 sempre per i bolzanini. Unica soddisfazione, la rete di Valerio Corvino, servito da Chiarotti. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO [fidati.] Pag. 29 In giunta la riforma della toponomastica Pasiano: oggi l'esame del cambio di nome di circa 50 vie. La necessità di agevolare i mezzi di soccorso > PASIANO Sul tavolo della giunta comunale di Pasiano questa mattina, ci sarà un'importante novità. L'assessorato alla viabilità, infatti, porterà sul tavolo il corposo dossier della "riforma" della toponomastica. Ieri gli ultimi sopralluoghi sono stati eseguiti dall'assessore competente Paolo Bonotto e da alcuni dipendenti dei vari uffici del municipio. Un problema, quello dei cambi di denominazione delle vie, che la giunta a guida di Edi Piccinin sta affrontando dal momento del suo insediamento. Secondo le indiscrezioni, pare che verranno cambiati i nomi di 80 strade. Sono tantissime, e il numero è molto più alto delle ipotesi iniziali che si bloccavano a quota 50, tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. Negli ultimi mesi molte richieste sono pervenute an- che all'indirizzo di posta elettronica del Comune. In più ci sarà da lavorare, e molto, su Strada del mobile, l'arteria principale del paese che collega il centro a Cecchini e Visinaie. Infatti, sembra non verranno cambiati i numeri civici, e quindi la divisione in settori Strada del mobile (a, b, e, d) potrebbe richiedere addirittura un cambio di denominazione ancora più radicale. Sono tutte questioni che verranno affrontate al tavolo della giunta comunale convocata questa mattina. Non filtrano molte notizie sui nomi nuovi che verranno date alle vie. Già mesi fa si era parlato di una nuova strada da dedicare alla più forte personalità espressa da Pasiano nel Novecento, ovvero il regista cinematografico e pittore Damiano Damiani. Al maestro autore della serie televisiva "La Piovra 1 " e della trasposizione cinematografica del capolavoro di Leonardo Sciascia "Il giorno della civetta" (film degli anni 60 con Franco Nero e Claudia Cardinale) potrebbe aggiungersi il nome del più grande atleta paralimpico italiano di tutti i tempi (16 ori olimpionici), Roberto Marson, pasianese cui hanno già dedicato da qualche anno il palasport di via delle Vigne. Il cambio toponomastico l'hanno suggerito gli stessi cittadini, negli anni. Infatti sono numerose le strade con lo stesso nome, come via Chiesa, presente in più località del territorio pasianese. La rivoluzione della toponomastica risponde anche all'esigenza di agevolare, soprattutto, il lavoro delle forze dell'ordine e degli operatori sanitari del 118 a tutti i livelli. Fu celebre, in senso negativo, l'errore commesso sul finire del 2014 da una guardia medica che sbagliò indirizzo proprio per un fraintendimento su Strada del mobile. (r.p.) TERRORE IN W U » A TAMAI Rapina, l'indagine si allarga al Veneto La sede municipale di Pasiano COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 30