Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa
Giovedì 14 gennaio 2016
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 14 gennaio 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Avvenire
17
Atleti down, medaglie senza limiti
Riccardo Bigi
1
Avvenire
17
Record in piscina. più chitarra e teatro
Daniela Scherrer
3
Avvenire
17
Nicole "mattatrice" ai mondiali dal podio alle lodi di mattarella
Avvenire
17
Dalila vignando un talento inarrestabile in acqua
Enrica Tattanzi
5
Avvenire
17
Sara & simone, nati con la corsa nel sangue
Roberto Comparetti
6
Corriere Delle Alpi
39
La grande forza di simona atzori mercoledì al teatro comunale
7
Corriere Di Arezzo
15
A firenze la prima edizione dei trisome games
8
E-italia
53, 5 Rio 2016: la grande festa si avvicina
E-italia
8, 9
Il primo discorso di fine anno di mattarella
Gazzetta Di Modena
13
Chaimaa respinge il bacio di pippo baudo
Il Gazzettino
48
Premiati dal grande gava, pittacolo e la società pujese
4
Gustavo Westmann
9
11
G.f.
13
14
Il Gazzettino Di Belluno 31
Disabilità conosciuta "integralmente": testimonial la ballerina simona atzori
Damiano Tormen
15
Il Giorno (varese)
29
Handicap sport sconfitta in casa dalla unipolsai cantu': addio alla coppa italia
L.p.
16
Il Resto Del Carlino
(fermo)
Il Tirreno
19
Fantini porterà la melania omm alle paraolimpiadi di rio
37
Con la spada alla conquista di livorno
Mario Orsini
18
La Citta Di Salerno
37
Pallavolo per tutti a pontecagnano
D. Ferrigno
22
La Gazzetta Di Bari
51
Mazzone e grieco. terlizzi li abbraccia
Antonio Gattulli
23
La Nazione Lucca
10
«bacci» super. ginnastica ritmica. edizione record per il trofeo
La Sicilia
27, 3 Handy sport ragusa: 2015 da incorniciare
La Stampa (aosta)
49
Al palaindoor convegno del coni sulla lotta al doping
La Stampa Cuneo
55
Le azzurre del sitting-volley al raduno collegiale fossanese verso le paralimpiadi di rio Ilaria Blangetti
Messaggero Veneto
13
Giada rossi. «penso a rio, senza dimenticare gli studi»
M.d.c.
28
Torino Cronaca
24
Sledge hockey: tori seduti battuti dagli eagles
F.dan.
29
Messaggero Veneto
Pordenone
34
In giunta la riforma della toponomastica
17
24
25
A.man.
26
27
30
Atleti Down, medaglie senza limiti
^TRISOME
Games J^V£
Il logo dei giochi di Firenze 2016
A luglio l'Italia ospiterà
lala edizione dei Trisome
Games, la manifestazione
internazionale di gare
sportive riservate
ad atleti con trisomia 21
miglia, agli amici e alla squadra». Nicole sarà impegnata nel salto in lungo e nel triathlon dove detiene i due
uattro medaglie d'oro e una record del mondo, nei 100 metri, dod'argento agli ultimi mon- ve conserva quello europeo, nei 200
diali di atletica per persone e nella staffetta 4x100, le gare che in
con sindrome di Down, in Sudafrica l'hanno vista trionfare.
Sudafrica: nel mondo dello «Non ci nascondiamo - dicono i resport paralimpico Nicole Or- sponsabili della Fisdir, la Federaziolando è una stella assoluta. E dopo ne italiana sport per persone con dil'onore di essere stata citata dal pre- sabilità intellettiva e relazionale sidente Mattarella nel discorso di Ca- che l'obiettivo a Firenze è quello di
podanno, il suo nome diventa im- ripetersi, anche come numero di meportante per far conoscere a un pub- daglie».
blico più grande l'impegno, il co- Quella di Firenze sarà la prima Oraggio e la forza di tanti ragazzi e ra- limpiade dedicata unicamente ad agazze che trovano anche nello sport tleti con sindrome di Down, che sauna strada per emergere, per dimo- ranno impegnati in nove discipline:
strare che la dignità e la bellezza di atletica, nuoto, nuoto sincronizzauna persona non si misurano dal nu- to, ginnastica artistica, ginnastica ritmero dei cromosomi.
mica, futsal, judo, tennis, tennis taNicole Orlando è la testimonial dei volo. Al momento sono già iscritte
Trisome Games, la manifestazione 34 nazioni e quasi 900 tra atleti e
internazionaleriservataad atleti con tecnici. L'evento è stato assegnato alsindrome di Down che si svolgerà a l'Italia dalla Sport Union for athleFirenze dal 15 al 22 luglio 2016. «So- tes with Down Syndrome (Su-Ds),
no contenta - dice emozionata - di l'organismo internazionale che sorappresentare il movimento paralimpico italiano, mi sto allenando vraintende lo sport per atleti con sinduramente per cercare di conferma- drome di Down.
re a Firenze irisultatiottenuti in Su- A Firenze questi atleti si sfideranno
dafrica, e spero di poter dedicare per una medaglia ma, allo stesso
nuovamente una vittoria alla mia fa- tempo, romperanno stereotipi e pre-
di Riccardo Bigi
Q
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
giudizi. Per il presidente Fisdir, Marco Borzacchini, «l'Italia sarà apripista del movimento sportivo riservato ad atleti con sindrome di Down,
e questo rappresenta per noi un motivo di grandissimo orgoglio. Sarà
un evento molto importante non so-
Le storie di giovani atleti
con sindrome di Down,
che dimostrano con i fatti
che il cromosoma in più
non impedisce loro
di condurre una vita
piena di soddisfazioni
E non soltanto sportive
lo sportivo, ma anche culturale, che
permetterà di conoscere le capacità
di questi atleti, animati da una straordinaria volontà». In un mondo dominato da quella che papa Francesco chiama la "cultura dello scarto",
non è banale ricordare che i ragazzi
con sindrome di Down possono correre, nuotare, volteggiare sulle parallele: e il detto "l'importante è partecipare", che nello sport professionistico suona ormai vuoto, nel loro
caso è una grande verità perché ri-
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trovarsi in pista, in piscina o in pedana è già una grande vittoria nei
confronti di chi mette in dubbio il
loro stesso diritto alla vita. La candidatura dei Trisome Games è stata
caldeggiata dal Comitato Italiano Paralimpico: per il presidente Luca Pancalli «è una grande occasione, un evento sportivo che consente agli atleti con sindrome di Down di competere a livello agonistico. E un elemento che arricchisce il welfare del
nostro Paese».
La speranza è che, come accade ne-
gli sport professionistici, vedere questi ragazzi gareggiare e vincere dia lo
stimolo anche ad altri a misurarsi
con una disciplina sportiva. Il mondo dello sport paralimpico agonistico infatti è, per fortuna, solo la punta di un iceberg: le attività sportive
aperte ai disabili sono una realtà
sempre più diffusa, anche quando
non ci sono in palio medaglie mondiali. «Queste Olimpiadi rispondono a un principio importante: dare
a tutti la possibilità di praticare atti-
vità sportive, mettendo in moto processi attivi di inclusione sociale e di
salute» afferma Stefania Saccardi, assessore alla Salute, al sociale e allo
sport della Regione Toscana. Dalla
Toscana è partito il progetto Sporthabile, che conta oggi 66 centri sportivi accreditati e altri 30 molto vicini
a esserlo: centri che dispongono di
personale formate per l'approccio
con la disabilità e di attrezzature per
la pratica sportiva da parte di persone con difficoltà psicomotorie.
Sopra, Maria
Bresciani,
cremonese,
20 anni,
14 medaglie
complessive
ai recenti
campionati
europei di nuoto
A sinistra,
Dalila Vignando,
comasca,
25 anni, cinque
ori e due argenti
continentali
Sara Spano,
16 anni,
e Simone
Nieddu, 24,
i due atleti sardi
che hanno
centrato
rispettivamente
quattro
medaglie d'oro e
due d'argento ai
recenti mondiali
di atletica
leggera per
sportivi Down
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Record in piscina. Più chitarra e teatro
di Daniela Scherrer
C
he cosa amo di più del
nuoto? Sentire l'acqua che
scivola sulla mia pelle durante le bracciate». Maria
Bresciani havent'anni, vive a Cremona e ha la sindrome di
Down. Fino a cinque mesi non riusciva neppure a tenere sollevata la testa: per combattere la sua forte lassità
i medici consigliarono a mamma Angela e papà Giuseppe di iniziare un
corso in piscina. E da quel momento
tra Maria e l'acqua è nato un rapporto inscindibile, che l'ha portata a diventare prima pluricampionessa italiana e poi a sbaragliare tutte le avversarie in campo internazionale. Oggi si
può dire senza timore di smentita che
sia la più forte nuotatrice paralimpica
del mondo. Basta ricordare i suoi ultimi trionfi agli europei di nuoto Dsiso (Down syndrome international
swimming organisation) dello scorso
novembre a Loano (Savona), dove ha
messo al collo addirittura 14 medaglie: dodici d'oro e due d'argento. Predilige stile libero, farfalla e i misti. E
nelle staffette si impegna sempre al
massimo, da perfetta leader sia della
nazionale paralimpica sia della sua società, la Asd Delfini di Cremona, di
cui è presidente il padre Giuseppe.
«L'acqua è l'ambiente ideale per chi è
affetto da disabilità siafisichesia mentali - spiega - e il nuoto è uno sport
terapeutico, perché insegna a stare in
fila, a rispettare le regole e a gestire lo
stress. Noi sappiamo che cosa ciascun
atleta può dare, in base alle proprie
possibilità, e lo pretendiamo. Quando entrano in vasca tutti sanno che
non si gioca, ma ci si deve impegnare
al massimo. Il nuoto non elimina la
disabilità, ma sicuramente aiuta ad affrontarla, a convivere con essa».
Maria ora si sta preparando ai campionati italiani invernali di marzo a
Saranno e punta ai Mondiali di luglio
a Firenze. «Ogni giorno mi alleno almeno due ore, compresa la domeni-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
ca - racconta -; è molto faticoso, ma
è la mia vita. In piscina ho i miei amici,
con loro non c'è rivalità: fuori si scherza e in acqua non sono io che li batto, è solo il mio corpo che va più veloce».
Ma la vita di Maria non è solo piscina. Frequenta come uditrice alcuni
corsi alla facoltà di Musicologia di Cremona, che è sede distaccata dell'ateneo
di Pavia, e ha cominciato da poco a lavorare in una pizzeria di Cremona, la
sera dopo gli allenamenti. E c'è di più:
«Faccio anche parte di una Compagnia di teatro, suono la chitarra (soprattutto i brani di Laura Pausini e Jovanotti) e mi dedico al volontariato al
Centro di aiuto alla vita (Cav) di Cremona, per aiutare le mamme che scelgono di non abortire». Concludiamo
chiedendo a Maria quali siano i suoi
sogni per il futuro: «Nel nuoto voglio
continuare a migliorare i miei tempi
per non deludere i tanti fan e nella vita privata mi piacerebbe avere una famiglia tutta mia, diventare madre».
Pag. 3
Nicole "mattatrice" ai Mondiali
Dal podio alle lodi di Mattarella
G
li italiani l'hanno conosciuta il 31 dicembre 2015,
quando è stata nominata
come «figura emblematica» tra
le esperienze positive del nostro Paese dal presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella,
durante il suo discorso di fine
anno. Ma Nicole Orlando era
già un personaggio noto negli
ambienti sportivi (e non solo
di gare per disabili) almeno
dalla fine di novembre, quando era diventata campionessa
mondiale ai Campionati di atletica leggera per persone con
sindrome di Down ai giochi
die si sono svolti a Bloemfontein (Sudafrica). In quella circostanza Nicole ha vinto quat-
tto medaglie d'oro (come Sara
Spano): 100 metri, salto in lungo, staffetta 4x100 e triathlon
(con record del mondo); e una d'argento nei 200 metri. Da
allora la campionessa è stata
intervistata su giornali e tv. Per
aiutare a rompere ttoppi pregiudizi. (En.Ne.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nicole Orlando
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Dalila Vignando
Un talento inarrestabile in acqua
di Enrica Tattanzi
L
a piscina è la mia casa...
E dedico tutte le vittorie
alla mia famiglia, ai
miei tre nipoti, ai parenti malati e a chi non
c'è più, ai conoscenti e agli amici,
con un pensiero particolare a quelli di Vertemate, il mio paese di origine, che sempre mi seguono e mi
sostengono». E incontenibile l'entusiasmo di Dalila Vignando, nuotatrice comasca di gran talento,
campionessa italiana, europea e
mondiale. Gli ultimi allori li ha
conquistati nel mese di novembre,
aLoano (Savona), in vasca corta, in
occasione delle competizioni continentali: cinque ori e due argenti,
ma, soprattutto, due nuovi record,
nei 200 metri rana e nei 400 metri
misti (la sua disciplina preferita).
In quest'ultimo caso il tempo ottenuto ha abbassato di ben 25 secondi il primato precedente. Un risultato perseguito grazie alla caparbietà, alla volontà e all'allenamento costante. Per tutti la sorpresa è stata comunque grande, tanto
che l'allenatore nazionale Marco
Peciarolo non ha potuto fare a meno di esclamare: «Ma Dalila, cosa
hai mangiato stamattina a colazione?».
E pensare che 25 anni fa, alla sua
nascita, la strada si era presentata
tutta in salita. Tre ore dopo il parto Dalila era in sala operatoria, perché il suo duodeno era chiuso. E
poi c'era la sindrome di Down. I
medici non avevano detto nulla a
mamma Grazia, lasciando a papà
Ezio il compito di informare la moglie. «Sai cara, la bambina è delicata. .. Bisognerà avere tanta pazienza... Ci saranno degli ostacoli».
«Ma - è stata la risposta pronta che vuoi che sia? Ho già tirato su
quattro figli!» Per Grazia, infatti,
quel cromosoma in più nel patrimonio genetico della sua Dalila
non è mai stato un problema. Anzi, spesso è stata di sostegno e
conforto a tante altre mamme, nei
loro momenti di insicurezza e fragilità. «A preoccuparmi sono state
le complicazioni del suo stato di
salute». Tornata dall'ospedale, dopo un mese e mezzo, il nuovo ricovero: le valvole cardiache di Dalila avevano bisogno di un intervento immediato. «Poi c'era un ritardo nella crescita... ma quando
abbiamo capito che si trattava di
celiachia, eliminando il glutine Dalila non ha più avuto difficoltà».
Da allora il suo cammino è stato
senza sosta. La passione per il nuoto è nata casualmente, con i corsi
per i bambini. Subito, però, è e-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
merso un talento innato. L'esordio
agonistico dieci anni fa: la prima
gara si concluse con tre medaglie
d'oro e una coppa. Dopo tre anni
l'ingresso nella nazionale Fisdir di
nuoto (federazione riconosciuta dal
Comitato paralimpico italiano). Il
prossimo obiettivo sono i Trisome
Games di Firenze, in estate, riservati ad atleti con sindrome di
Down. «Sarà importante perché potrebbe essere decisivo per una partecipazione o meno ai Giochi paralimpici di Rio», ci ricorda la mamma.
L'agenda quotidiana contempla palestra al mattino e piscina la sera;
sabato e domenica, poi, Dalila dà
una mano nel ristorante-pizzeria di
famiglia, a Luisago (Como). Gli allenamenti intensi riprendono da
questa settimana, con il coach Davide Balestrini della Como Osha
(Orientamento Sportivo Handicappati): un piccolo intervento alle vene, in dicembre, ha costretto a
rallentare il ritmo. «Il nuoto è il mio
lavoro e la mia passione - conclude Dalila -. A 31 anni ho deciso che
smetterò di gareggiare, ma voglio
la maglia con scritto "tecnico", per
allenare i ragazzi sia dalla Como
Osha, sia della nazionale». Un sogno che, siamo certi, Dalila rincorrerà con tutte le sue forze.
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Sara & Simone, nati con la corsa nel sangue
di Roherto Comparetti
S
ara Spano ha compiuto 16 anni lo
scorso dicembre, pochi giorni dopo il
grande trionfo in Sudafrica dove, ai
mondiali di atletica leggera per sportivi con sindrome di Down, ha vinto
quattro medaglie d'oro: nei 400, nella staffetta 4x100, nei 200 e nella staffetta 4x400.
Un record per la giovanissima atleta della
Polisportiva SaSpo Cagliari onlus.
Con genitori entrambi atleti, fin da piccola
Sara è stata abituata alla pista e alla corsa, così come la sorella Erica. Due anni fa ha perso la madre, un evento che forse l'ha bloccata per qualche tempo «anche se il papà
Marco - dice il suo allenatore Antonio Murgia - ha continuato a spronarla a praticare
lo sport. Sara è forte ed è ancora capace di
migliorare le prestazioni, forse è un po' introversa rispetto a Nicole Orlandi, più a suo
agio davanti ai microfoni, ma in pista dà il
meglio di sé. Per arrivare al traguardo dei
mondiali abbiamo lavorato per tutta l'estate con una media di un'ora e mezza al giorno in pista, e una sola pausa di dieci giorni
ad agosto. Alla fine sia Sara sia altri atleti co-
me Simone Nieddu, argento nella 4x100 e
nella 4x400, sempre in Sudafrica ci hanno
dato soddisfazioni».
Spesso si ha l'abitudine di guardare gli atleti con qualche disabilità con un atteggiamento di commiserazione. In realtà i risultati di Sara e degli altri sportivi della SaSpo
raccontano un'altra verità. «Dietro di loro afferma ancora Murgia - ci sono le famiglie,
che per me sono eroiche nel sostenere i loro figli in questa impegnativa attività sportiva, scandita da orari che impegnano quotidianamente padri e madri. I ragazzi sono
più che mai determinati e se chiedi loro cosa faranno da grandi ti risponderanno: essere
atleti».
Al di là delle aspettative o dei desideri dei ragazzi con disabilità, resta il fatto che aver dato loro la possibilità di vivere è la conferma
di come la vita vada comunque difesa.
La SaSpo è la società sportiva cagliaritana
che offre agli oltre 60 atleti iscritti uno spazio di realizzazione per giovani e giovanissimi i quali, se messi in determinate condizioni, riescono a raggiungere risultati importanti, proprio come Sara e Simone.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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INTEGRALMENTE SPORT E CULTURA
La grande forza di Simona Atzori
mercoledì al Teatro Comunale
» BELLUNO
Lo sport come veicolo di integrazione.
"Integralmente
sport e cultura", l'iniziativa
nata tre anni fa grazie alla col laborazione fra gli arcieri del
Piave, l'istituto Catullo e l'associazione Assi, festeggia il
traguardo delle quattro edizioni e si arricchisce.
Il 20 gennaio arriverà al teatro comunale Simona Atzori,
la danzatrice, pittrice, artista,
che è nata senza le braccia,
m a che non si è lasciata intimorire né fermare dalla sua
disabilità. Gira il mondo con i
suoi spettacoli e i suoi messaggi di integrazione, e lo farà
anche a Belluno, mercoledì
alle 10.30, di fronte a una platea composta da giovani studenti.
"Integralmente sport e cultura", infatti, è un progetto
che si rivolge ai bambini e ai
ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori di tut-
ta la provincia. Quest'anno
saranno quasi 1.500 gli studenti coinvolti, un numero
record per un'iniziativa che
in tre anni ha affrontato il tema della disabilità e dell'inclusione sociale con quasi
tremila giovani studenti.
«Simona Atzori ha superato le barriere della sua disabilità e conduce una vita normalissima», h a spiegato il
presidente dell'Assi Oscar De
Pellegrin. «Riteniamo che il
suo sia un messaggio importante da lanciare ai ragazzi,
affinché la società del domani sia il più integrata possibile».
Al progetto aderiscono
quest'anno 18 scuole, di tutta
la provincia, dal Feltrino al
Cadore, passando per l'Alpago, l'Agordino, laValbelluna.
Le attività sono iniziate a novembre, in classe, con i ragazzi a confronto sul tema della
disabilità, grazie ad alcuni testimonial che li incontrano.
Simona Atzori
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
A maggio, invece, si terrà la
giornata conclusiva, con gli
studenti chiamati a cimentarsi in una dozzina di discipline
paralimpiche, per toccare
con mano gli ostacoli che incontrano i loro coetanei,
spesso compagni di classe,
nel praticare sport ma anche
nella vita di tutti i giorni.
Il progetto è sostenuto anche da privati, come Maja
dress e Giesse gestione sinistri, che come azienda segue
da tempo progetti che hanno
per finalità proprio l'integrazione. Non manca la collaborazione degli enti istituzionali. «Il Comune è sensibile alla
promozione dello sport come strumento di socializzazione e inclusione sociale»,
ha sottolineato l'assessore
Biagio Giannone, «e sostiene
questo progetto perché oltre
a favorire la pratica sportiva
educa anche all'integrazione»,
(a.f.)
i
Giorno
NOTTE
T U R O ìitn-mw K i mww)
n FEUTK
Per le Bretelle lasche
un nuovo debutto
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Pag. 7
Dal 15 al22 luglio la città ospiterà l'Olimpiade riservata esclusivamente ad atleti con sindrome Down
A Firenze la prima edizione dei Trisome Games
• FIRENZE
Firenze e la Toscana ospiteranno dal
15 al 22 luglio 2016 la prima edizione
dei Trisome Games, manifestazione
riservata ad atleti con sindrome di
Down che saranno impegnati in 9 discipline sportive: atletica leggera,
nuoto, nuoto sincronizzato, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, futsal, judo, tennis, tennis tavolo.
La Regione Toscana è partner ufficiale della manifestazione, insieme al
Comitato regionale Toscana del Coni, il Comune e la Città Metropolitana di Firenze. Quella di Firenze sarà
la prima Olimpiade dedicata unicamente ad atleti con sindrome
Down. A livello internazionale,
gli atleti Down svolgono già attività continentale e mondiale: i Trisome Games si terranno ogni quattro anni in corrispondenza dell'an-
no dei Giochi Olimpici e Paralimpici.
Al momento ai Trisome Games
sono già iscritte 34 nazioni provenienti dai 5 continenti con la presenza di quasi 900 fra atleti e tecnici. Numeri importanti per una manifestazione che si svolgerà tra
"Stadio Ridolfi" (atletica leggera),
"Piscina Costoli" (nuoto e nuoto
sincronizzato), "Palestra Sorgane" (ginnastica), "Palestra Generale Barbasetti" (futsal), "Affrico"
(judo, tennis e tennis tavolo); il
"Trisome Village" che verrà allestito nell'area della Firenze Marathon, nei pressi dello "Stadio Ridolfi" sarà il punto nevralgico nel
quale culture e razze differenti entreranno in contatto dando vita
ad una festa dello sport mondiale.
L'evento è stato assegnato all'Ita-
lia e a Firenze dalla Su-Ds - Sport
Union for athletes with Down
Syndrome - l'organismo internazionale che sovrintende lo sport
per atleti con sindrome di Down.
La candidatura dei Trisome Games è stata fortemente caldeggiata dal Comitato Italiano Paralimpico e dalla Fisdir - Federazione
Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale - la Federazione
sportiva paralimpica responsabile
dell'organizzazione e della gestione dello sport riservata ad atleti
disabili intellettivi e relazionali. A
Firenze questi atleti si sfideranno
per una medaglia ma, allo stesso
tempo, romperanno stereotipi
passati e contribuiranno ad accrescere la cultura paralimpica nel
nostro Paese.
4
July I5th - 22nd 2016
Debutto Sarà a Firenze quello della prima
Olimpiade riservata esclusivamente ad
atleti Down. Nell'immagine il Logo
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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RIO 2 0 1 6
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Rio 2016: la grande festa si avvicina
Il Brasile sarà il primo Paese del Sud America
a ospitare le Olimpiadi
di Gustavo Westmann. Capo del Settore Commerciale dell'Ambasciata del Brasile in Italia
P
ochi mesi fa, abbiamo iniziato il conto alla rovescia per l'inizio dei Giochi
Olimpici e Paralimpici Rio 2016. Tra
il 5 e il 21 agosto e dal 7 al 18 settembre, più di
15.000 atleti in rappresentanza di 205 Comitati
Olimpici Nazionali, si sfideranno in varie
modalità sportive in quello che va considerata
la più importante competizione (o sfida) di tutti i tempi.
Non è un caso che il Brasile sarà il primo paese del Sud America a ospitare le Olimpiadi. Ci
sono voluti secoli affinché i nostri lavoratori,
imprenditori, politici, studenti, scienziati e artisti fossero stali in grado di erigere una delle
GUSTAVO
WESTMANN
nazioni piti aperte e creative del mondo, con una
cultura vigorosa di pace,
solidarietà e tolleranza.
Con questi valori abbiamo ospitato i Mondiali di
Calcio del 2014; e abbiamo stupito il mondo in
pochi mesi.
Le preparazioni di Rio
de Janeiro per i Giochi Olimpici di Paraolimpici
seguono a ritmo sostenuto. È una grande sfida,
stiamo vincendo giorno dopo giorno, mollo prima dall'inizio delle gare, Attualmente, oltre
['85% delle opere infrastnitturali sportive sono
concluse nei quattro centri competitivi: Barra,
Deodoro, Maracanà e Copacabana.
Dei US 12 miliardi di investimenti previsti per
i Giochi, due terzi sono stati diretti a opere
urbanistiche infrastnitturali nella città di Rio de
Janeiro, in settori come i trasporti pubblici,
infrastrutture stradali e la rivitalizzazione della
zona portuale, i quali costituiscono uno dei più
importanti lasciti della manifestazione al pubblico. Per raggiungere questi obiettivi, una quota significativa degli investimenti privati è stata fondamentale, pari a oltre il 57% del totale di
cui, uno dei più alti livelli nella storia dei
Giochi.
Per quanto riguarda la sicurezza, una forza di
85 000 uomini saranno impiegati durante Tevento, la più grande operazione di sicurezza
integrata nella storia. L'esperienza di lavoro
f
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èltalia I 53
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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RIO 2 0 1 6
integrato tra le forze d e l l ' o r d i n e durante i
Mondiali dell'anno scorso, che ha creato le
condizioni per un evento senza gravi incidenti,
è stato completamente integrato nel lavoro preparatorio in corso e dovrebbe garantire la sicurezza degli atleti e spettatori senza nessuna
minaccia.
L'organizzazione dei Giochi ha anche stimolato investimenti significativi negli atleti, allenatori e squadre brasiliane, attraverso programmi come Bolsa Atleta (Borsa Atleta) e
Plano Brasil Medalhas (piano Brasile
Medaglie). Per tali sforzi sono in aggiunta alla
costruzione di 12 centri di allenamento, 261
centri di iniziazione allo sport e 46 piste ufficiali di atletica in tutto il territorio nazionale,
essi consentono la diffusione della pratica
sportiva Ira i giovani e gli adulti come mai prima nella storia del P a e s e , e, s o p r a t t u t t o ,
contribuendo in modo determinante all'inclusione e l'integrazione sociale della nostra
popolazione.
Gli stranieri che visiterano il Paese durante i
Giochi Olimpici e Paralimpici avranno la possibilità di conoscere un nuovo Brasile, moderno e in trasformazione. Nonostante la recente
crisi politica del Paese, grandi passi avanti
sono stati compiuti negli ultimi anni, che hanno permesso In slabililà economica e l'aumento del reddito medio e il livello di istruzione
della nostra popolazione. L'infrastruttura turistica brasiliana è migliorata in modo significativo, accompagnata da un maggior numero di
brasiliani che comunicano in altre lingue, questo ha creato nuove facilità e offerte turistiche
per coloro che desiderano esplorare un p o ' di
più la grandezza del nostro territorio.
Il buon funzionamento di questo grande progetto richiede attenzione costante e uno sforzo
congiunto dei Governo Federale, Statale e
Municipale, oltre al Comitato Organizzatore,
alla Autorità Pubblica Olimpica alle
Organizzazioni della Società Civile e del settore privato, tutti impegnati ad offrire agli
spettatoli brasiliani e visitatori stranieri un'esperienza indimenticabile.
Il Brasile si prepara all'arrivo dei Giochi
Olimpici e Paraolimpici e sono convinto che
riusciremo nuovamente far vedere al mondo i
nostri valori e recenti conquiste, celebrando la
pace e acclamando tulle le nazioni a unirsi
intorno allo sport. Questo è lo sforzo collettivo
di un intero paese, che in pochi mesi riceverà
con le braccia aperte, non solo gli atleti e turisti che visiteranno il Paese, ma tutti i 5 miliardi di persone che, in qualche modo, accompagneranno il più grande evento sportivo di tutti i tempi.
•
5 4 I èltalia
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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DAL QUIRINALE
Il primo discorso di fine
Lavoro, accoglienza, ambiente, lotta al terrorismo e all'evasione.
Ringrazia le donne e l'Italia tutta
di Domenico Calabria
I
l Presidenle della Repubblica Sergio
Mattarella ha scelto di parlare al popolo
italiano nel discorso di fine anno (il primo
del suo mandato) dal salotto del suo appartamento privato al Quirinale. Dietro di lui, il
camino, una stella di Natale e un presepe napoletano (da tradizione) sotto una campana di
vetro. Un ambiente semplice, meno formale
rispetto ai suoi predecessori. Il tricolore, la
bandiera dell'Unione Europea e una poltrona,
semplice, da cui ha rivolto il suo messaggio.
Dopo i tradizionali saluti, questi i temi più
salienti affrontati dal Presidente:
IL LAVORO ANZITUTTO, L'occupazione e
tornata a crescere. Ma questo dato positivo,
che pure da fiducia, l'uscita dalla recessione
economica e la ripresa non pongono ancora
termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie. Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani. Penso all'insufficiente occupazione femminile. Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una
questione nazionale. Senza una crescita del
Meridione, l'intero Paese resterà indietro.
LE DISUGUAGLIANZE, L'ECONOMIA,
EVASIONE FISCALE. Le dia eguaglianze
rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi e in difficoltà. Come altrove, anche nel nostro Paese i
giovani die provengono da alcuni ambienti
sociali o da alcune regioni hanno più opportunità: dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale.
Il lavoro e la società sono al centro di un grande processo di cambiamento. 17 imi ovazione è
una sfida che riguarda tutti. La competizione
richiede qualità, creatività, investimenti,
tmpresa privala e settore pubblico, in particolare scuola, università e ricerca, devono operare d'intesa.
La condizione economica dell'Italia va
migliorando: questo va sottolineato. Anche le
prospettive per il 2016 appaiono favorevoli.
Senza dimenticare l'azione svolta dalle istituzioni, va detto - e tengo a dirlo - che moltissimi nostri concittadini hanno operato con impegno e con senso di responsabilità, in settori
diversi e con compili differenti. Hanno contribuito in questo modo, malgrado la crisi, a tenere in piedi l'economia italiana.
Un elemento che ostacola le prospettive di
crescita è rappresentato dall'evasione fiscale.:
gli evasori danneggiano la comunilàna/ionale
e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le
imposte sarebbero decisamente più basse se
rutti le pagassero.
L'ARTE E IL PATRIMONIO ARTISTICO
ED E C O N O M I C O I T A L I A N O , LA
DIFESA
DELL'AMBIENTE,
LE
RESPONSABILITÀ INDIVIDUALI NEL
RISPETTO DEI BENI COMUNI. L'Italia è
vista all'estero come il luogo privilegiato della cultura e dell'arte, e lo è davvero. Questo
patrimonio costituisce una nostra ricchezza.
anche economica. Abbiamo il dovere di farlo
apprezzare in un ambiente adeguato per bellezza.
Molto della qualità della nostra vita dipende
dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal
rispello dei beni comuni. Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia.
L'ALLARME TERRRORISMO, IL RICORDO DELLE VITTIME DI PARIGI E
DELLA FAMIGLIA DI VALERIA
SOLESIN MORTA NELLA STRAGE DEL
BATACLAN. In questo periodo masse
ingenti di p e r s o n e si s p o s t a n o , anche
da un Continente all'altro, per sfuggire alle
guerre o alla fame o, più semplicemente,
alla ricerca di un futuro migliore.
Donne, uomini e bambini: molti di questi
muoiono annegali in mare, come il piccolo
Aylan e, ormai, purtroppo anche nell'indifferenza .
IL PRESIDENTE RICORDA ALTRE TRE
D O N N E ITALIANE, UN M O D O PER
OMAGGIARLE TUTTE. Fabiola Gianotti,
che domani assumerà la direzione del Cern
di Ginevra, Samantha Cristof'oretti, che
abbiamo seguito con affetto nello spazio,
Nicole Orlando, l'alleili paralimpica che ha
vinto quattro medaglie d'oro.
èltalia
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 11
anno di Mattarella
Mattarella's First End of the Year Speech
Work, welcoming, environment fight against terrorism and evadion.
Thanking women and Italy as a whole
T
he president Sergio Mattarella chose to
citizens. The dues and taxes would be signifi-
speak to Itahans in his end-of-year speech
cantly lower itali citizens would pay them.
(the first of his mandate) from the living
ART, ARTÌSTIC HERITACE, ENVIRONMEN-
room of his own private apartment at the Quiri-
TAL DEFENSE, AND THE INDIVIDUAL LIA-
nale. Behind him, a chimney, a Christmas star
BILITY IN RESPECT OF COMMONS.Italy is
and a Neapolitan crib (bytradition) under a beli
seen abroad as the privileged place of culture
jar. A simple, less formai environment than his
and art, and it truly is. This heritage is our wealth.
predecessore. The Italian flag, the flag af the Eu-
Wehavea dutyto makeitappreciable in an ap-
ropean Union and a simple armchair, from
propriate environment. Much of the quality of
which he addressed his message. After the tradi-
our lives depends on the collection of waste
tional greetings, these are the most relevant is-
and respectforthe common good.We must not
sues addressed by the Presidenti
resign ourselves to the society of waste and de-
WORK IS THE PRIORITY. Work opportunities
structive cansumption of food, water, energy.
are on the rise again. However, this positive da-
TERRORISM, THE M EMORY OF THE VICTIMS
ta, which isa confidenceboost, the exit from the
OF PARIS AND THE FAMILY OF VALERIA
economie recession, and the economy's recov-
SOLESIN r WHO PERISHED AT THE BATA-
ery do notyet putan end to thedaily difficulties
CLAN. During this period, huge masses ol people
of so many people and so many families. Work
move, from one continent to another, to escape
is stili lackingfor many of our young people. l'm
war or hunger or simply in search of a better fu-
also thinking of the insuffident female employ-
ture. Women, men and children: some die
ment. Occupation is lacking especially in the
drowning in the sea, like the young Aylan, and
South ol the country. It is a national issue. WitJi-
some, unfortunately, diedrowning in indifference.
out the growth of the South, the entire country
THE PRESIDENT MENTIONS THREE ITAL-
will not be able to progress and develop well.
IAN W O M E N , A WAY TO HONOR ALL OF
INEQUALITIES, ECONOMY, TAX EVASION.
THEM. Fabiola Gianotti, who lomorrow will
The inequalities weaken the economy and the
take over at CERN in Geneva, Samantha Cristo-
discrimination increases the struggle ot those in
foretti, which w e followed with love in space,
need. In our country, as in others, people who
and Nicole Orlando, the Paralympicathletewho
come from specific social settings or from some
won tour gold medals.
regions have more opportunities than others:
THE EMIGRATION PROBLEM DOESNOTGO
NON MANCANO LE PAROLE PER GLI
I M M I G R A T I DA A C C O G L I E R E M A
ANCHE DA ESPELLERE SE IRREGOLARI, PER GLI ANZIANI E PER I BAMBINI,
IL F U T U R O DEL N O S T R O PAESE.
w e have to become a country with less rigidity
UNTOUCHED: THE IMMIGRANTS MUST BE
and greater social mobility.
WELCOMED AS WELL AS EXPELLED IF IR-
Work and society are at the center af a major
REGULAR,FORTHEELDERLYANDFORTHE
Il fenomeno migratorio nasce da cause mondia-
process of change. Innovation is a challenge
YOUTH, THE FUTURE OF OUR COUNTRY.
l i e durerà a lungo. N o n ci si può illudere di
that concerns us ali. The competition requires
The emigration problem stems from global
r i m u o v e r l o , ma si può governare. E si deve
quality, creativity and investment. The private
causes and will be a long-lasting one. We can-
governare.
company and the public sector, in particular
not expect ourselves to resolve it, but we can
Può farlo con maggiore efficacia l'Unione
Europea e la stiamo sollecitando con insistenza.
Bisogna lavorare per abbattere, da una parie e
dall'altra, pregiudizi e diffidenze, prima che
divengano recinti o muri, dietro i quali potrebbero nascere emarginazione e risentimenti.
Serve accoglienza, serve anche rigore.
Nei miei colloqui con i rappresentanti di altri
Paesi, in Italia e all'estero,ho sempre colto una
considerazione e una fiducia nei confronti
dell'Italia e degli italiani maggiori di quanto, a
volte, noi stessi siamo disposti a riconoscere.
L'Italia é ricca di persone e di esperienze positive. Atti tre loro deve andare il nostro grazie.
•
schools, universities and research, mustwork
stili manage it. And w e mustmanage it The Eu-
together in agreement.
ropean Union can handle it most effectively,
The economie condition of Italy is improving:
and we are urgingitto do so. We mustwork to
this must be emphasized. The prospeets for 2016
eradicate prejudice and mistrust on both sides,
are favorable. Not to mention the action taken by
before they become fences or walls, where
the institutions. It must be said - and I insist on
marginaiization and resentment might rise be-
saying it - that many of our fellow citizens have
hind them. We need to welcome but w e also
worked hard and with a sense of responsibility, in
need rigor. In mymeetings with representatives
different sectors and with different tasks. They
of other countries, in Italy and abroad, I always
have contributed in this way, despite the reces-
felt a sense of consideration and confidence in
sion, to sustain the Italian economy.
An element that hinders the growth outlook is
Italy and in Italians, more than we ourselves are
often willing to acknowledge. Italy is full of pos-
represented by tax evasioni evaders damage
itive people and positive experiences. We must
the national community and harm law-abiding
thank ali of them for this.
èltalia
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 12
Chaìmaa respìnge il bacio dì Pippo Baudo
La studentessa modenese a Ballano condanna i fatti di Colonia e fa fare una gaffe al conduttore
I fatti di Colonia? «Assolutamente da condannare prima come
donna e poi come musulmana».
Parola di modenese del 2015.
Chaimaa Fatihi martedì sera è
stata ospite di Ballarò. La studentessa di Giurisprudenza ha
invitato a fare chiarezza sulle aggressioni di Capodanno che
hanno ridestato l'attenzione
dell'Europa. «Mettere sullo stesso piano criminali e musulmani
è assolutamente sbagliato - ha
riconosciuto la rappresentante
dei Giovani musulmani d'Italia
- ciò non ci fa andare nel nocciolo del problema. Erano ragazzi
scalmanati, violentatori, criminali. Noi siamo fedeli e, in nome
della nostra fede, non dobbiamo attuare alcuna violenza.
Dobbiamo assolutamente condannare atti. Li condanno in primis come donna e poi come
musulmana. Sicuramente questi criminali vanno puniti dalla
legge e quindi ci deve essere un
processo». La ragazza aveva già
distinto religione e terrorismo
in un'invettiva dopo gli attentati
di Parigi. Da appassionata di di-
ritti ha rivolto lo sguardo all'Italia. «Noi siamo uno dei Paesi europei che ha il più alto percentuale di violenza domestica - ha
ripreso Chaimaa - e di violenze
maschili contro le donne. Parliamo delle pari opportunità». Le
riflessioni sono passate dallo
studio ai social network. Durante la puntata, infatti, ha offerto
una testimonianza Nicole Orlando. Campionessa paraolimpica, è stata citata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno. «Ci siamo salutate, le ho fatto i complimenti e le ho detto
che lei è la forza delle giovani
donne italiane - ha scritto Chaimaa su Instagram, commentando la foto dell'incontro - e di
non mollare mai. Lei mi ha risposto: "tu sei bravissima, non
mollare mai anche tu eh!" con 0
suo dolcissimo sorriso. Non posso dunque far altro che pensare
a lei e a tutte quelle ragazze che
fanno grandi cose in silenzio e
con dedizione, con amore e passione, onorando la nostra patria». Una patria di cui è onorata
di fare parte la giovane. «Siete
nostri ospiti - l'ha attaccata Pippo Baudo in trasmissione - dovete rispettarci». «Sono figlia di
questo Paese - ha risposto la ragazza, originaria del Marocco,
ma in Italia da sedici anni - e in
nome di questo vorrei migliorarlo». Il conduttore s'è alzata per
baciarla, lei gli ha offerto la mano. Il catanese ha baciato il palmo, dicendo: «Io voglio integrare». «Non ho nulla da integrare ha ripreso Chaimaa su Facebook - ma tanto per cui mettere
in atto una continua interazione perché non si finisce mai di
conoscere il prossimo». Come
in una casa, così in Italia ognuno può dare il suo contributo.
«Trattiamo il nostro Paese come
casa nostra - ha concluso la ragazza - e diamo il meglio di noi,
le migliori competenze che abbiamo, il miglior contributo che
possiamo e avremo grande opportunità di renderlo bello ai
nostri occhi e ai nostri vicini europei nonché mondiali». (G.F.)
Il conduttore ripiega sulla mano dopo il bacio sulla guancia negato
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Modenesi medici fai-da-te «Pericolo inarrestabile» ''
Pag. 13
CONI
Premiati Dal Grande
Gava, Pittacolo
e la società Pujese
PORDENONE - Il Coni regionale premia
i suoi alfieri. Appuntamento lunedì alle
18, nel Teatro comunale di Gradisca
d'Isonzo in piazza Unità d'Italia, alla
presenza del segretario generale del Comitato olimpico italiano Roberto Fabbricini. Proprio lì si terrà la cerimonia di
consegna delle benemerenze sportive legate al 2014.
Organizzata dal Comitato regionale guidato dal presidente Brandolin, la cerimonia assume un significato di alto valore
morale. Costituisce infatti il giusto "tributo" di fronte alla conquista di vittorie e
risultati sportivi di alta qualità, da parte
di atleti e atlete friulgiuliani, ma fotografa pure l'impegno profuso in tanti anni da
chi ha operato nel tempo una meritoria
attività nei confronti dei giovani. Ecco
l'elenco completo, con alcuni alfieri del
Friuli Occidentale in primo piano.
Stelle d'oro al merito sportivo. Dirigenti: Romano Blasigh (Fihp, Udine), Fulvio
Bronzi (Fgi, Trieste), Gianni Dal Grande
(Fci, Pordenone), Lido Martellucci (Uits,
Udine). Stelle d'argento. Dirigenti: Faustino Anzil (Figc, Udine), Enrico Fabiano
(Fmi, Udine), Pierino Gava (Fihp, Pordenone), Sandra Meret (Fic, Udine), Otello
Petris (Figc, Udine), Sergio Soranzio
(Fick, Gorizia). Società: Polisportiva Turriaco (Fipav, Gorizia). Stelle di bronzo.
Società: La Pujese (Fci, Pordenone), Miossport (Fipe, Udine). Medaglie al valore
atletico: Gabriele Brunettin (Fipsas, Trieste), Carlotta Omari (Fiv, Trieste), Francesca Russo Cirillo (Fiv, Trieste). Michele Pittacolo (Cip, Fci, Udine), Caterina
Venturini (Fib, Udine). Premi speciali:
Dino Bergamasco (Figc, Gorizia), Virginio Pizzali (Fci, Udine).
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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L'INIZIATIVA
Disabilità conosciuta Integralmente':
testimonial la ballerina Simona Atzori
Damiano Tormen
BELLUNO
Sport più cultura uguale integrazione. Non è matematica,
è "Integralmente". E quest'anno, per la quarta edizione,
propone una novità a dir
poco famosa: Simona Atzori.
Sarà l'artista disabile (ballerina, scrittrice e pittrice, priva
delle braccia) l'ospite d'onore
del percorso che ormai da
quattro anni apre squarci di
inclusione sociale tra i giova-
ni bellunesi. Il progetto, infatti, mette insieme scuola e
sport con l'obiettivo di avvicinare i ragazzi al mondo della
disabilità attraverso l'attività
motoria. Coinvolge 18 istituti
scolastici, 1.500 ragazzi, 9
istituzioni sportive, squadre
e professionisti, con la partecipazione di Comitato d'Intesa, Miur e Giesse Risarcimento Danni.
"Integralmente 2016" parte
dall'informazione riguardo
sport e disabilità fisica, che
entra nelle aule scolastiche
con gli interventi di organizzazioni e atleti paralimpici
(immancabile l'arciere bellunese Oscar De Pellegrin, tra
gli artefici del progetto). E ha
come traguardo una giornata
di partecipazione vera e propria alle attività sportive paralimpiche. Quest'anno, avrà
anche un appuntamento in
più: mercoledì prossimo al
Teatro Comunale
(alle
10.30), salirà sul palco Simona Atzori.
QUARTA EDIZIONE
Coinvolge
diciotto scuole
IA BALLERINA
Simona Atzori
mercoledì 20
al Comunale
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 15
Basket in carrozzina II passo falso coi brianzoli è costato alla Cimberio la final four in programma nel weekend proprio sul parquet del PalaWhirlpool di Masnago
Handicap Sport sconfitta in casa dalla UnipolSai Cantù: addio alla Coppa Italia
• Varese
VARESE saluta la Coppa
Italia. Nella nona giornata
di serie Al di basket in carrozzina, la Cimberio Handicap Sport cede in casa alla
UnipolSai Cantù per 57-68
(15-11,29-30,45-48) e deve
dire addio ad ogni speranza
di conquistare il quarto posto in classifica alla fine del
girone di andata. Dunque i
biancorossi nel week end faranno da spettatori alle final four di Coppa Italia in
programma al PalaWhirlpool di Masnago (oggi è in
programma la prsentanzione ufficiale in Comune).
«ABBIAMO PERSO con
onore - esordisce il tecnico
Daniele Riva -. Purtroppo
nei momenti decisivi ci
manca ancora la determinazione acquisita con l'esperienza. Dobbiamo ancora
crescere». Inoltre, neppure
una vittoria ai danni dei
canturini sarebbe bastata ai
varesini per ottenere la
quarta piazza: Porto Torres
ha infatti superato più che
nettamente Sassari nel derby sardo e ha mantenuto solidamente il quarto posto; a
conti fatti, proprio in virtù
del successo a spese della
Cimberio, ottenuto nello
scontro diretto disputato a
res, nella quarta giornata».
Il 16 e 17 gennaio il campionato osserverà un turno di
stop per la Coppa Italia e
Varese tornerà in campo il
prossimo 23 gennaio contro Gioco Parma: «Adesso
dobbiamo solo pensare a lavorare» conclude il tecnico
Riva.
LP^
novembre in Sardegna:
«Abbiamo mancato il pass
per la Coppa Italia con il ko
nella seconda giornata contro Giulianova e la sconfìtta in trasferta, a Porto Tor-
L'appuntamento
Varese tornerà in campo
il prossimo 23 gennaio
contro Gioco Parma
Il tecnico Riva
«Abbiamo perso
con onore ma abbiamo
poca determinazione»
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 16
CICLISMO A M A T O R I L'ATLETA DEL TEAM MONTEGIORGESE GAREGGERA IN TANDEM CON PIZZI
Fantini porterà la Melania O M M alle Paraolimpiadi di Rio
A VOLTE le occasioni vanno prese al volo e il G.C.
Melania-O.M.M. Montegiorgio ha subito capito
l'importanza dell'evento mettendo a disposizione
tutta la sua esperienza. Alessandro Fantini, ex corridore professionista e plurivincitore nel 2015 di tante Gran Fondo e del campionato italiano Master su
strada, in forza al team di Montegiorgio, parteciperà ai prossimi giochi Paraolimpici di Rio in coppia
con Ivano Pizzi. Il tandem «frentano» si sta già allenando per arrivare a questo grande appuntamento
per conquistare una medaglia, dopo l'oro già messo
in bacheca da Pizzi a Londra 2012, dove ha conquistato anche l'argento nella corsa contro il tempo.
Fantini, come è nata l'idea di prendere parte alle paraolimpiadi? « Intanto, mi preme dire che questo è
un progetto che già da qualche mese lo portavano
avanti insieme a Pizzi. Quando mi è stato proposto
di poter partecipare alle Paraolimpiadi, ho accettato subito».
Vi state già allenando? « Sì, adesso ci saranno alcuni ritiri in Nazionale, il primo dei quali sarà quello
di Montichiari dove proveremo il tandem su pista
visto che il primo vero grande appuntamento sarà
quello di marzo con i campionati del mondo».
La stagione è ormai alle porte, la società ha già provveduto alle iscrizioni alla Marche Marathon, tra poco saranno effettuate anche quelle per la Romagna
Challenge pronti però ad una escursione estera visto che prenderete parte a marzo al Tour of Malta.
Sarà un bel inizio, come vuole viverlo? « Nel miglior modo possibile e, nonostante l'impegno per le
paraolimpiadi, non tralascerò quello per il mio
team perché devo molto alla Melania-OM.M. e al
suo Presidente Fabrizio Petritoli. Come sempre ce
la metterò tutta per ripagare la fiducia di tutti».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 17
SCHERMA » IL PERSONAGGIO
Con la spada
alla conquista
di Livorno
Fuoriuscito dal Fides, ora Marco Vannini
cresce talenti dentro la sua Accademia
di Mario Orsini
» LIVORNO
L'altra metà del pianeta scherma labronico. Un covo di campioni e campioncini sulla cresta
dell'onda. A ideare e dare gambe, all'Accademia della Scherma, agli sgoccioli dell'estate
2010, Marco Vannini. Quarant'anni il prossimo 18 novembre, ex bravo fiorettista, ottimo
maestro e sempre più leader
"Maximo" della bella realtà con
sede al Modigliani Forum. Un
circolo con una ottantina di
spadaccini distribuiti tra Big,
super Big, under 14,17 e 20, under 10 e qualche amatore.
Al timone del CD la moglie
Jennyfer Cerrai, conosciuta casualmente, al Seven di Marina
di Pietrasanta, nel 2004 e quattro anni dopo divenuta la sua
"dolce metà". «Ci siamo sposati
nel 2008 e a maggio del 2012 è
nato il nostro splendido bambino Gregorio».
Il "matrimonio" con la
scherma quando?
«Ho iniziato a praticarla nel
1984 dopo le olimpiadi di Los
Angeles. La molla però era scattata da tempo. Le spade mi piacevano già quando avevo ancora il ciuccio in bocca».
Perché la scherma e non il
calcio o il basket?
«Gli altri sport non mi hanno
mai interessato. Nel calcio, inol-
tre sono negato. Durante i ritiri
collegiali con la nazionale, con
Toti Sanzo e Simone Vanni,
grandi giocatori, era uno sfottò
continuo. Alle medie ero in classe con il lottatore Igor Nencioni. Per un discreto periodo le arti marziali, con calci e pugni mi
affascinarono ma mai quanto
le spade, i fioretti e le sciabole».
Anche la moglie è stata una
schermitrice?
«No. Lei era una buona racchetta da terra rossa, ma io l'ho
strappata al mondo del tennis,
dove ogni tanto mi dà lezioni, e
l'ho coinvolta nel progetto Accademia. Come presidente è
brava e si è presa una bella rogna. Diciamo che ha colto i due
rovesci della medaglia di vivere
con me».
Tuoi maestri?
«Ho iniziato con Riccardo Assenzio e proseguito con Mario
Curi etto e Rolando Rigoli, per la
parte della scuola livornese. Solo con il grande maestro pisano
Antonio Di Ciolo, dal 1994, però, mi sono sentito veramente
me stesso in pedana. Ancora oggi lo ritengo il mio mentore».
Le più grandi soddisfazioni
come atleta?
«La risposta più scontata sarebbe dire l'oro dei Giochi del
Mediterraneo del 2005. Il ricordo più bello però è l'argento a
Budapest in una gara di Coppa
del Mondo del 2004, alle spalle
di Guyart che poi a Atene avreb-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
be vinto l'oro. Fu una gara rocambolesca. Tirai da dieci. Il migliore azzurro dietro di me fu
Toti Sanzo 17esimo. Una volta
fuori venne a incoraggiarmi ad
ogni assalto, a differenza del
CT. A livello giovanile ricordo
con piacere il campionato italiano vinto a 16anni».
Perché maestro?
«Nel 2006 mentre ero a New
York a tenere uno stage per ragazzi americani promettenti,
mi telefonò il compianto Carlo
Pardini e mi chiese se ero disponibile, nella stagione che stava
per cominciare, a rallentare i
miei impegni agonistici ed a iniziare a occuparmi dei ragazzi
del Fides, mia società di allenamento. Io accettai anche perché avevo la certezza che non
sarei mai entrato in gioco nella
lotta di qualificazione alle olimpiadi di Pechino».
Addio al Fides perché?
«Nel luglio del 2010, sorsero
alcune incomprensioni con il
CD di allora. Onestamente pensavo si potessero risolvere. Con
mia grande sorpresa, il 28 agosto due giorni prima dell'inizio
dell'attività, mi comunicarono
l'allontanamento dalla società».
Com'è nata l'idea Accademia?
«È stata una conseguenza
inevitabile. Nei quattro anni
precedenti avevo lavorato bene
Pag. 18
e con grande passione. Mi sembrava quindi giusto che i ragazzi potessero continuare a farlo
sotto la mia guida. Anche i loro
genitori erano d'accordo, perché l'offerta alternativa non si
riusciva a capire bene quale fosse. Non potendo tesserare tutti
alla sezione labronica delle
Fiamme Oro decisi di fare quel
passo. Una cosa vorrei ribadirla. Le finalità non sono mai state quelle di fare concorrenza».
Chi devi ringraziare?
«Atleti e famiglie in primis.
Inoltre mia moglie e gli amici
consiglieri per la disponibilità
ad assumersi la responsabilità
del buon funzionamento della
struttura societaria. E ovviamente il Gruppo Sportivo delle
Fiamme Oro, con il quale festeggerò quest'anno 20 anni di
militanza. Inoltre i vertici della
Polizia di Stato, per aver creduto in me e nella mia professionalità. Tanto da nominarmi
Tecnico delle squadre di fioretto delle Fiamme Oro e responsabile della Sezione di Livorno
aperta nel 2010. Un gruppo
quello FF.OO. dove militano
campionesse quali: Elisa Di
Francisca, Valentina Vezzali e
1 ' emergente Alice Volpi».
Mai pensato: "chi me l'ha
fatto fare"?
«Nei momenti difficili sempre, ma tengo fede alla massima: "Insisti e resisti, raggiungi e
conquisti" e come dice Vasco
"Eh, già... Io sono ancora
qua!"».
Prima Luperi, Lari, Paroli.
Poi Calissi, Orsolini in cammino dal Fides all'Accademia perché?
«Edoardo, Tommaso e Alessandro avevano ottenuto con
me i migliori risultati di sempre
e non hanno mai pensato di
mettere in discussione il percorso che tutt'oggi portiamo avanti. Io non ho mai forzato nessuno a seguirmi. Ilenia Orsolini invece è venuta da noi quando si
è sentita pronta, Olga, invece,
era alla ricerca di nuovi stimoli.
Gli atleti sono così: si spostano,
si muovono, vanno alla ricerca
del meglio per loro stessi. Io pure l'ho fatto. Anche Andrea Cassarà, da numero uno al mondo,
nel 2013, scelse l'Accademia
quando rimase senza guida tecnica».
Edoardo Luperi, attuale numero 16 del ranking mondiale, può andare a Rio?
«Può dire la sua. Edoardo è
capace di tutto. Io credo nelle
sue potenzialità. Se dovesse andare storto qualcosa non sarà
un problema, le prossime olimpiadi saranno le sue».
Cosa ha di speciale Edoardo?
«È se stesso e se ne sbatte di
tanti convenevoli. In pedana
deve fare meno fatica degli altri
ad adattarsi, perché sono gli altri che devono stravolgere le loro abitudini per adattarsi a lui.
Questo, ha anche un rovescio
della medaglia. Quando non è
in giornata il suo carattere incline a scaldarsi può essere un limite. Con la maturità migliorerà anche in questo».
Lari perché s'è un po' arenato?
«Tommy è stato ai vertici giovanili mondiali, grazie a grandi
numeri tecnici efisici.Nel salto
negli Assoluti le cose cambiano.
L'approccio mentale crea uno
spartiacque piuttosto netto tra i
soggetti pronti e quelli a cui serve ancora un pochino di tempo.
Lui, ha dovuto prendersi il suo
tempo per capire cosa volesse
dire salire in pedana per combattere. Piano piano ci sta riuscendo, non ha perso tempo,
ha solo dovuto capire e lavorare
su se stesso».
Idem per Olga Rachele Calissi?
«Olga, ha anche lei grandi capacità. Non sono ancora riuscito a capire se le ha messe a fuoco. A volte mi dà l'idea di sì, altre mi pare di no. Anche lei, dopo Rio, avrà la possibilità di dire
la sua».
Cosa ha in più l'istruttore
Dario Finetti rispetto a tanti altri giovani aspiranti maestri?
«Dario è un talento. È intelligente, ha coraggio, sa ascoltare
e ha capacità relazionali non co-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
muni. È il responsabile del settore under 14 dell'Accademia e
lavora molto bene in ambito internazionale. L'Accademia, grazie al valore del proprio parco
atleti e alle mediazioni di Dario,
ha garantito alla città di Livorno
500 pernottamenti nel 2015,
con relativi pranzi e cene, di atleti stranieri che sono venuti ad
allenarsi da noi. Se avessimo
dal Comune una sede più adeguata potremmo moltiplicare
questi risultati per dieci».
Su Martino Seravalli, talento del settore paralimpico, cosadici?
«Martino è un vero esempio.
Non è detto che una persona
che ha dovuto iniziare tutto da
capo, come lui, come conseguenza possa aver sviluppato
una forza del genere. Martino
questa forza l'ha. Quando è in
palestra pretende tanto^ come
tutti i grandi campioni. È il primo a salùe in pedana e l'ultimo
ad andare via».
Il prof Massimo Paganucci e
il maestro Claudio Del Macchia cosa hanno di speciale?
«Sono il valore aggiunto del
nostro splendido gruppo. Pochi al mondo possono insegnargli qualcosa».
Tra i giovani chi pensi abbia
potenzialità per scalare i vertici nazionali e internazionali?
«Tra gli under 14 è presto per
dirlo. Tra gli under 17 mi sbilancio e dico Giorgia Marazzini. È
un'atleta interessante. Da tempo mi fa percepùe ottime sensazioni».
Più grandi soddisfazioni come circolo nel 2015?
«La soddisfazione maggiore
la si avverte tutte le sere entrando in sala e respùando il clima
di grande armonia che c'è. Siamo un bel gruppo. Fatto di personalità differenti, ma che hanno trovato un'ottima alchimia.
Ci sentiamo più una famiglia
che un club. Onestamente, penso sia difficile trovare qualcosa
che ci assomigli e non intendo
dire qui a Livorno ma pure in
Toscana, in Italia. E penso di
poter due anche nel mondo».
Pag. 19
!*.«.-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 20
Edoardo Luperi
può andare
alle Olimpiadi,
io ho grande fiducia
nelle sue capacità
Un talento del futuro?
Tragli under 17 dico
Giorgia Marazzini
Nel 2010
al Fides,
aduegiorni
dall'inizio dell'attività,
mi comunicarono
l'allontanamento. Daqui
la scelta di far nascere
l'Accademia della Scherma
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Il vero esempio
per tutti noi
è Martino
Seravalli, un talento
del settore paralimpico:
ha uno spirito unico, è
il primoasalire in pedana
e l'ultimo ad andare via
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SITTING VOLLEY
Pallavolo per tutti a Pontecagnano
Scatta il progetto della Polisportiva Incrocio riservato ai disabili
» PONTECAGNANO
Il sitting volley, che consente
la pratica della pallavolo alle
persone diversamente abili, si
sta diffondendo nel territorio
salernitano. Qualche giorno fa
ha preso il via il progetto
"sitting volley" curato dalla Polisportiva Incrocio Pontecagnano, con il sostegno del comitato provinciale della Federvolley. Il sodalizio picentino
presieduto da Francesco Granozio sta creando pure una
squadra, alla quale ha aderito
con slancio Anna Bruno, campionessa di pesistica paralim-
pica. «La pallavolo ed in generale gli sport di squadra, favoriscono l'aggregazione - ha dichiarato l'allenatore Teodoro
Cicatelli - così pure il sitting
volley che in più, offre alle persone con disabilità, la possibilità di praticare una disciplina
alla quale si può facilmente accedere. Aspettiamo coloro che
vogliono trovare nuovi stimoli
e motivazioni, per acquisire
una migliore qualità della vita». «La pallavolo da seduti,
vuole aiutare le persone disabili a superare gli ostacoli - ha
detto Maria Denza della Polisportiva Incrocio Pontecagna-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
no Sitting Volley - ho scoperto
questa disciplina per caso, poi
sono stata coinvolta nella Nazionale, coltivando il sogno
olimpico. Invitiamo gli interessati ad entrare nella squadra,
sperando che in futuro si possano disputare pure tornei e
campionati». Dal 22 al 24 gennaio, al palaMerliano di Nola,
stage di allenamento della Nazionale femminile mentre il 31
gennaio al palaCus, in occasione del primo concentramento
provinciale di minivolley del
2016, si svolgerà anche una esibizione di sitting volley.
Donatella Ferrigno
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LA MANIFESTAZIONE
Mazzone e Grieco
Terlizzi li abbraccia
Premiati al gran gala dello sport
• TERLIZZI. Luca Mazzone atleta dell'anno 2015. Per il terzo anno migliore atleta della città sia di buon auspicio per il nuovo anno,
di fila l'iridato paralimpico dell'handbike premiato a Terlizzi, quello delle paralimpiadi di Rio».
Nel corso della serata consegnato a Marilisa Tricarico il ricome il migliore sportivo di quelli della sua città. Merito della
tripletta d'oro nella staffetta con Alex Zanardi e Vittorio Podestà, conoscimento quale atleta senior sport di squadra. Premiato anche
corno e corsa in linea ai mondiali di handbike a Nottwil in Svizzera la promessa dell'atletica Vincenzo Grieco come atleta junior sport
nella categoria H2. La cerimonia nel corso del Gran Gala dello individuali. Questi gli altri premi. Atleta senior sport individuali:
Sport presso il palasport di via Chicoli, una passerella per gli atleti Roberta Angarano (Magic dance), atleta junior sport di squadra:
della città dei fiori che nell'anno da poco concluso hanno fatto Alessandra Parisi, squadra maschile dell'anno: Città dei Fiori
incetta di trionfi alla presenza del sindaco Ninni Gemmato e Terlizzi Calcio, vincitrice del campionato di 2a categoria, squadra
femminile dell'anno: New Club Magic Dance, vincitrice del titolo
dell'assessore allo sport Marina Cagnetta.
«Dovrei essere abituato a ricevere questo riconoscimento per- italiano "Classe C", tecnico dell'anno: Salvatore Iaia, dirigente o
ché siamo al terzo anno di fila - dichiara Luca Mazzone - ma sono personaggio sportivo dell'anno: Gianni Dellorusso. Infine il premolto emozionato e non posso nasconderlo. Ringrazio la giuria e mio speciale alla carriera a Giuseppe De Palma, ex calciatore, ex
tutti quelli che mi hanno votato. Spero che essere insignito come assessore al Comune di Terlizzi e già fiduciario Coni di Terlizzi.
Antonio Gattulli
MAZZONE II campione di handbike con Zanardi
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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«BACCI» SUPER
Ginnastica ritmica Edizione record per il trofeo
• Lucca
SPLENDIDA edizione del trofeo
«Irene Bacci» dedicato alla memoria
della tecnica lucchese, scomparsa
prematuramente. Quest'anno record di presenze, con oltre 30 società da tutta Italia, con 155 ginnaste.
Prima di scendere nel dettaglio dei
risultati sportivi, è d'obbligo parlare
dell'organizzazione del trofeo, splendidamente organizzato ed orchestrato dallo staff della Ginnastica Ritmica Lucca. La giuria di gara era presieduta dalla direttrice tecnica regionale Sarah Lopes Pegna. Nel corso
della giornata sportiva si sono succeduti, partecipando alle premiazioni,
rendendo il giusto omaggio ai vincitori: l'assessore allo Sport del Comune di Lucca, Celestino Marcirmi; il
presidente del Comitato toscano della Federginnastica, Fabrizio Lupi e
la campionessa paralimpica e orgoglio dello sport lucchese, Sara Morganti. Questi i risultati sportivi. A
vincere il trofeo «Irene Bacci» per so-
cietà, dato dalla sommatoria dei punteggi relativi ai piazzamenti sul podio di tutte le ginnaste, è stata l'Aurora Fano, storica società marchigiana. Al secondo posto si è piazzata la
Motto Viareggio che milita in serie
«Al» e al terzo la Gimnall Pesaro, anch'essa splendida realtà sportiva.
Per la classifica delle Allieve seconda fascia, che vedeva esercizi alla fune e al cerchio, ha vinto Camilla De
Luca, dell'Aurora Fano, con un punteggio di 27.450; al secondo posto
Sofia Garcia (Aurora Fano). Terzo
gradino del podio per Daria Gabbrielli della Motto Viareggio con
25,500.
PER LA classifica delle Allieve prima, con esercizi al nastro e al corpo
libero: primo posto per Elisa Badioli della Ginnastica Rimini, con
23.450; secondo posto per Martina
Lamberti della Ginnastica Marino
(Roma) con 22.350 e terzo gradino
del podio per Dafne Trovato della
Gymnasium Ginnastica Catania.
Per le Junior prima fascia, con due
esercizi alla palla e alle clavette, vittoria per Chiara Meoli della Gimnall
Pesaro con 25.550; secondo posto
per Valentina Trovato (Ginnastica
Terranuova), con 25.400 e terzo per
Iva Petrova Kimanova della Elana
Gym Ladispoli (Roma), con 24.600
punti. Per le Junior seconda fascia,
con esercizi alla fune e alle clavette:
primo posto per Sofia Bevilacqua
della Aurora Fano con un eccellente
30.500; seconda Francesca Pellegrini della Motto Viareggio, con 30.350
e terzo posto per Mayra Pagnini della Gimnall Pesaro, con 28,150. Infine, ultime ad esibirsi nel pomeriggio lucchese, le ginnaste «Seniores».
Ha trionfato, con esercizi alla palla e
al nastro, la ginnasta viareggina della Motto, Chiara Vignolini, con
30.500; al secondo posto Federica
Catalli della Ginnastica Opera Roma con 29.450 punti e al terzo posto
Elena Vararlo, vincitrice di categoria uscente, della Ginnastica Moderna Legnano, con 27,450.
B R A V E Alice Puccinelli, una delle ginnaste al trofeo «Irene Bacci»
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Aperte le isaiaoni al «Garfagnana Epic»
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31
SPECIALE ATLETICA. Il 7° Cp Ibleo
a Schembari e a Daniela Ruta
Paralimpici: stagione 2015 da applausi per la Handy Sport
II 23 al liceo Cataudella di Scicli il 4° premio «Top Atletica»
P A R A L I M P I C A : LA SOCIETÀ D I FRANCESCO IACONO PROTAGONISTA A TUTTI I LIVELLI
Handy Sport Ragusa: 2015 da incorniciare
Un 2015 da incorniciare per l'Asd Handy Sport Ragusa, protagonista assoluta della stagione di atletica paralimpica. Un 2015 pieno di successi sia individuali che di società e tutto questo nonostante le
difficoltà economiche che ormai da diversi anni
attanagliano il mondo sportivo.
«Credo che nessuna associazione sportiva - fa il
suo esordio Francesco Iacono, presidente della
Handy Sport e vicepresidente della Fispes nazionale - abbia vinto quanto noi in tutta la Sicilia ed oltre,
decine i titoli italiani conquistati nelle varie discipline, dai 100 ai 200, ai lanci ed altrettanto record nazionali detenuti dai suoi atleti, per non parlare dei
successi di squadra con più di 10 titoli regionali, divenendo il team «regina» in Sicilia dell'atletica paralimpica. E anche in campo nazionale, il 2015 è stato un trionfo. E' arrivato il 12° titolo italiano di società e promozionale femminile ed un 3° posto ai
tricolori di società assoluti femminili e per la 3a volta consecutiva abbiamo vinto le quattro Coppe Italia lanci».
«A questo va aggiunto - continua Iacono - la partecipazione agli Europei Giovanili dell'atleta Ismaele Veloce, e quello ai mondiali di Giusy Versace e siamo stati premiati per la nostra attività alla manifestazione «Ragusani nel Mondo»; l'atleta Carmela
Marino ha vinto il Trofeo Padua, che premia gli
atleti ragusani che ogni anno si distinguono nelle
varie discipline sportive».
«Infine - sottolinea Iacono - la presenza dei nostri
atleti al premio Top Atletica 2015, indetto dal vostro
giornale, nella classifica maschile, femminile e di so-
cietà. Certo per una società piccola come la nostra,
credo che siamo andati oltre ogni più rosea previsione. Unica nota stonata, la poca considerazione da
parte degli enti locali, che ancora non sono riusciti
a percepire la grandezza ed il valore, sportivo e sociale dello sport paralimpico. Molte parole ma pochi fatti e questo denota una mancanza di cultura
che ancora resiste nella nostra società civile».
«Nonostante tutto questo non si scompone Iacono - siamo qui a programmare il 2016, anno che vedrà dopo 50 anni in Italia lo svolgimento degli Europei di atletica a Grosseto (a giugno) e le Paralimpiadi di Rio (settembre). Questi due appuntamenti
internazionali saranno la nostra " meta " e dovranno arrivare (questo è l'obiettivo) attraverso le varie
fasi regionali e nazionali che speriamo portino qualche nostro atleta tra lefiledei convocati. Vista la situazione economica navigheremo a vista e il primo
appuntamento previsto sono i regionali di società
che si svolgeranno a Ragusa il 13 marzo prossimo
per poi arrivare il 19-20 marzo ad Ancona per i tricolori Assoluti Invernale Lanci, 1 ° prova Coppa Italia Lanci ed i tricolori Indoor».
«Quest'anno - conclude Iacono - avremo da affrontare 2 fasi regionali dei societari, due fasi regionali di Coppa Italia Lanci, i tricolori Assoluti e di società e la finale della Coppa Italia Lanci, che metteranno a dura prova le nostre forze economiche. Ma
come ho detto, dopo Ancona, navigheremo a vista,
nella speranza di trovare qualche aiuto economico»
E. C.
LA VERSACE (AL CENTRO) E COMPAGNE HANDY
GIUSY VERSACE (IN AZIONE) DELLA HANDY SPORT
AL CENTRO CARMELA MARINO (HANDY SPORT RG)
ISMAELE VELOCE (HANDY SPORT RAGUSA)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Al Palaindoor
Convegno del Coni
sulla lotta al doping
^m «No al doping». Il
Coni organizza, domani alle 18 nel salone del
Palaindoor di corso
Lancieri, un convegno
per analizzare «un fenomeno da combattere senza riserve che
coinvolge tutte le componenti educative, dalla famiglia alla scuola,
dalla sanità alle istituzioni». Ospiti saranno
Francesco Riccardo, docente di Psicologia e
psicologo delle Nazionali di pesistica olimpica e paralimpica, e Antonio Urso, presidente
nazionale della Federazione italiana pesistica,
e della Ewf, la Federazione europea. I due relatori, invitati dal vicepresidente del Coni valdostano Flavio Serra,
sono autori di numerose pubblicazioni tecniche e specialistiche nello sport e affronteranno il tema doping e le
sue ricadute culturali e
sociologiche.
[A. MAN.]
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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NEL WEEKEND AL PALAZZETTO
Le azzurre del sitting-volley
al raduno collegiale fossanese
verso le Paralimpiadi di Rio
ILARIA BLANGETTI
FOSSANO
A Fossano sognando Rio. Da
domani a domenica si allenerà nella Città degli Acaja la
Nazionale femminile di sitting volley. La formazione azzurra si ritroverà a Fossano
per un raduno collegiale in
vista delle qualificazioni alle
Paralimpiadi di Rio: una tappa importante per la neonata
nazionale del et Guido Pasciari, che sarà protagonista
di tre intense giornate di allenamenti al Palazzetto, tutti
aperti al pubblico.
Le quattordici azzurre
convocate - fra loro anche la
saluzzese Sabina Fornetti
tesserata per il Volley Got
Talent Fossano - arriveranno
in città domani pomeriggio
per una prima seduta prevista dalle 16,30 alle 19. Sabato
si alleneranno dalle 8,30 alle
10,30 e dalle 14 alle 16,30, per
concludere il collegiale domenica con una seduta dalle
10 alle 12,30.
Dagli alunni delle Medie
Inoltre, sabato mattina saranno protagoniste di un incontro con gli alunni delle
scuole medie che, sedendosi
sul parquet, potranno provare
a giocare a sitting volley insieme alle azzurre. Sempre sabato, alle 17,30, prima del match
di Bl di Fossano, la formazione
verrà presentata al pubblico
del Palazzetto.
A marzo le qualificazioni
La Nazionale femminile è nata
ad aprile 2015 ed è composta
da atlete da tutta Italia tra i 17
e i 50 anni. Un progetto giovane, ma comunque ambizioso:
dopo le prime amichevoli internazionali, il gruppo si ritroverà a Fossano per continuare a sognare un «pass»
per Rio. La Nazionale a marzo
sarà in Cina proprio le qualificazioni ai Giochi paralimpici.
«Essendo una Nazionale giovanissima, conosciamo i nostri limiti - commenta il et
Guido Pasciari - ma quella in
Cina sarà una tappa fondamentale per avvicinarci alle
competizioni internazionali e
iniziare a entrare nei ranking
mondiali. Siamo felici di poterci allenare a Fossano».
mss§sr-
L'Italia femminile di sitting-volley arriverà a Fossano domani
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
SPOKT CUNEO
Saluto, Htwnlkiiigdel cuore
è vicino al record di iscrizioni
Pag. 27
GIADA ROSSI
«Penso a Rio, senza dimenticare gli studi»
» UDINE
Eletta dai lettori del Messaggero
Veneto personaggio friulano
dell'anno 2015, la giovanissima
campionessa di tennis tavolo,
Giada Rossi, 21 anni appena e
un lasciapassare in tasca per le
Paralimpiadi di Rio de Janeiro, si
prepara a fare il bis. 112016 sarà il
suo anno. Per guadagnarsi un
posto ai Giochi lavora a tempo,
anche se, ammette, «fino a pochi mesi fa non osavo nemmeno
sperarci». La scaramanzia è
quella degli atleti più consumati.
«Il 2016? Sarà un anno faticoso, con tanti allenamenti in vista
delle olimpiadi di settembre dove mi auguro di sapermi esprimermi al meglio». L'augurio per
il nuovo anno e per l'avventura
in Brasile è quello di una ragazza
Giada Rossi
concreta: «Non penso alle medaglie. Voglio solo arrivare a Rio
preparata e fare quello che so fare. Il meglio possibile. Poi, quando sarò là, credo mi renderò finalmente conto di cosa mi sta
succedendo».
Toccando con mano quello
che il destino, un tempo crude-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
le, si prepara finalmente a restituirle. È il 2012 quando, dopo
l'incidente in piscina costatole
la mobilità degli arti inferiori,
Giada inizia a giocare a tennis tavolo e in men che non si dica il
gioco si trasforma in un'occasione. Anche di rivincita con se stessa. Infine in un pass per il Brasile. Una fiaba che la giovane
2 lenne vive oggi con assoluta serietà. Il suo 2016 sarà un anno di
sport. Intenso. La scaletta degli
allenamenti non scherza. «Nei
prossimi mesi ne farò almeno
due tutti i giorni». Ma lo sport,
tanto a dimostrare che la testa è
ben salda sulle spalle, non scalzerà lo studio. Iscritta all'università, Giada promette di continuare ad applicarsi. «Quest'anno con meno intensità, ma qualche esame conto di riuscire a
darlo lo stesso».
(m.d.c.)
Pag. 28
SLEDGE HOCKEY: TORI SEDUTI BATTUTI DAGLI EAGLES
C'era il meglio dello sledge hockey italiano nella doppia
sfida tra Sportidipiù Tori Seduti e South Tyrol Eagles che
valeva per il campionato ma anche per l'assegnazione
della Coppa Italia alla prima classificata al termine della
regular season. E ancora una volta il trofeo è volato in Alto
Adige nonostante i Tori Seduti abbiano disputato due gare
grintose e che avrebbero sicuramente meritato più fortuna. Nella prima partita, terminata 4-2 per gli Eagles, i
torinesi sono andati due volte sotto rimontando con Andrea ChiarottieValerioCorvinosuassistdi Gregory Leperdi e dello stesso Chiarotti. Ma il definitivo allungo di Bolzano e una rete nell'ultimo minuto con i Tori Seduti a giocare
con l'uomo in più hanno chiuso i conti. Gara 2 invece è
terminata 4-1 sempre per i bolzanini. Unica soddisfazione, la rete di Valerio Corvino, servito da Chiarotti.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
[fidati.]
Pag. 29
In giunta la riforma della toponomastica
Pasiano: oggi l'esame del cambio di nome di circa 50 vie. La necessità di agevolare i mezzi di soccorso
> PASIANO
Sul tavolo della giunta comunale di Pasiano questa mattina, ci sarà un'importante novità.
L'assessorato alla viabilità,
infatti, porterà sul tavolo il
corposo
dossier
della
"riforma" della toponomastica. Ieri gli ultimi sopralluoghi
sono stati eseguiti dall'assessore competente Paolo Bonotto e da alcuni dipendenti dei
vari uffici del municipio.
Un problema, quello dei
cambi di denominazione delle vie, che la giunta a guida di
Edi Piccinin sta affrontando
dal momento del suo insediamento.
Secondo le indiscrezioni,
pare che verranno cambiati i
nomi di 80 strade. Sono tantissime, e il numero è molto più
alto delle ipotesi iniziali che si
bloccavano a quota 50, tra la
fine del 2014 e l'inizio del
2015. Negli ultimi mesi molte
richieste sono pervenute an-
che all'indirizzo di posta elettronica del Comune. In più ci
sarà da lavorare, e molto, su
Strada del mobile, l'arteria
principale del paese che collega il centro a Cecchini e Visinaie.
Infatti, sembra non verranno cambiati i numeri civici, e
quindi la divisione in settori
Strada del mobile (a, b, e, d)
potrebbe richiedere addirittura un cambio di denominazione ancora più radicale. Sono
tutte questioni che verranno
affrontate al tavolo della giunta comunale convocata questa mattina.
Non filtrano molte notizie
sui nomi nuovi che verranno
date alle vie. Già mesi fa si era
parlato di una nuova strada
da dedicare alla più forte personalità espressa da Pasiano
nel Novecento, ovvero il regista cinematografico e pittore
Damiano Damiani. Al maestro autore della serie televisiva "La Piovra 1 " e della trasposizione cinematografica del
capolavoro di Leonardo Sciascia "Il giorno della civetta"
(film degli anni 60 con Franco
Nero e Claudia Cardinale) potrebbe aggiungersi il nome
del più grande atleta paralimpico italiano di tutti i tempi
(16 ori olimpionici), Roberto
Marson, pasianese cui hanno
già dedicato da qualche anno
il palasport di via delle Vigne.
Il cambio toponomastico
l'hanno suggerito gli stessi cittadini, negli anni. Infatti sono
numerose le strade con lo
stesso nome, come via Chiesa, presente in più località del
territorio pasianese.
La rivoluzione della toponomastica risponde
anche
all'esigenza di agevolare, soprattutto, il lavoro delle forze
dell'ordine e degli operatori
sanitari del 118 a tutti i livelli.
Fu celebre, in senso negativo,
l'errore commesso sul finire
del 2014 da una guardia medica che sbagliò indirizzo proprio per un fraintendimento
su Strada del mobile.
(r.p.)
TERRORE IN W U » A TAMAI
Rapina, l'indagine si allarga al Veneto
La sede municipale di Pasiano
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 30