Annamaria Frascati

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Annamaria Frascati
Annamaria Frascati
ASUR Marche AV2
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Sommario
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Scenario Sanitario
Normativa di riferimento
Concetti di autonomia e responsabilità
Integrazione H-T
Presa in carico assistenziale(caso clinico)
Responsabilità specifica
Realtà toscana
Panorama sanitario attuale
K Cambiamenti normativi e organizzativi
K Mutamenti demografici
K Aumento malattie cronico – degenerative
K Variazione dello scenario epidemiologico
K Trasformazione dal concetto di sanità(malattia) al concetto
di salute(prevenzione)
promozione della salute nel proprio ambito quotidiano
….. La logica di servizio La centralità della persona La fragilità dell’utenza L’evoluzione normativa
L43/2006 2004 2002 2001 Coordinamento Reg. Atenei Equipollenza fra i titoli Laurea delle Prof. Sanitarie 1991 D.U. in Sc. Inferm. 1925/1990 Scuola convitto/infermiera/e D. Lgs 502/92 Febbr./2001 L.251/2000 1999/ 01.2009 L. 42/99 D.M. 739/94 Aziendalizzazione Operatore Socio Sanitario Disciplina delle prof.sanit.inf., tecn.,riab,prev. Patto Inf.-­‐Cittadino / Codice Deontologico dell’infermiere Abrogazione del mansionario Profilo professionale dell’infermiere Prima di iniziare
I pilastri dell’agire dell’Infermiere 1.  D.M. 739/94 Profilo Professionale
2.  Ordinamenti didattici
3.  Codice Deontologico
Questo sposta la logica
dell’esercizio professionale dell’infermiere
(esecutore di atti/mansioni) a
responsabile del processo assistenziale
DM 739/94 Articolo 1
punto 1
 E' individuata la figura professionale dell'infermiere con il seguente
profilo: l'infermiere è l'operatore sanitario che, in possesso del diploma
universitario abilitante e dell'iscrizione all'albo professionale è
responsabile dell'assistenza generale infermieristica.
punto 2
 L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa
è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la
prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte
le età e l'educazione sanitaria.
  Il nuovo Codice Deontologico fissa le norme dell’agire
professionale e definisce i principi guida che strutturano il
sistema etico in cui si svolge la relazione con la persona/
assistito.
  Il Codice Deontologico si pone come ALTO strumento
per perseguire la qualità dell’assistenza infermieristica e
per manifestare le modalità cui gli infermieri vogliono
impegnarsi, nell’ agire professionale, per gli assistiti e
l’intera collettività.
….. I PRINCIPI guida del codice deontologico sono:
- l’AUTONOMIA: rispetto per l ’autodeterminazione del paziente e
coinvolgimento del paziente nelle decisioni che lo riguardano;
- la BENEFICIALITÀ: orientamento al bene del paziente secondo i
suoi valori e il suo interesse;
- la NON MALEFICIALITÀ: evitare ciò che nuoce o danneggia il
paziente;
- la GIUSTIZIA/EQUITA’: opporsi a discriminazioni e ingiustizie e
promuovere un’equa distribuzione delle (limitate) risorse.
Esercizio professionale infermieris�co Complesso delle attività, delle responsabilità,
delle prerogative, delle competenze e dei saperi
dell’infermiere nell’esercizio della sua attività
professionale in tutti gli ambiti e in tutte le
situazioni
Federazione Collegi IPASVI, 2009
Dimensioni della professione infermieris�ca Responsabilità Autonomia Competenza Si passa da … a …   Dall’eteronomia all’autonomia professionale e
decisionale
  Dalla mansione fine a se stessa al risultato assistenziale
  Dall’ arte ausiliaria alla «professione sanitaria»
  Capacità di gestione e di programmazione di metodi
organizzativi
  Capacità di scelta assistenziale e di verifica dei di
risultati
  Consapevolezza dell’ agire professionale
Se sono responsabile dell’’assistenza, ne sono �tolare e ne sono competente Quindi ho l’autonomia di
prendere decisioni
NON C’E’ AUTONOMIA PROFESSIONALE SENZA RESPONSABILITA’ Competenza   « ciò che compete», «ciò di cui si ha capacità di fare»
  “Essere competenti significa saper risolvere i problemi,
essere in possesso di un sapere teorico, pratico e
produttivo che si muove nello spazio professionale e/o
istituzionale”
  La competenza deriva dall’aggiornamento dei saperi e
delle conoscenze attraverso la formazione permanente e
la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca
Responsabilità professionale   E’ il carattere o la situazione di colui che è
chiamato a rispondere in prima persona di un fatto
o di un atto compiuto nell’esercizio delle proprie
funzioni con piena autonomia decisionale.
Da ciò scaturisce l’obbligo di esercitare la propria
attivitààprofessionale con prudenza, perizia,
diligenza, cioè con l’’osservanza di tutte le norme
giuridiche, deontologiche e tecniche.
Dimensione giuridico-­‐professionale Significato negativo del concetto di responsabilità
1. Rispondere di proprie azioni od omissioni, potendo essere
sottoposti a sanzione (responsabilità penale)
2. Risarcire un danno (responsabilità civile )
3. Rispondere dei propri comportamenti al datore di lavoro
(dipendenti), o al Collegio (liberi al professionisti), per
inosservanza di regole contrattuali e proff.li.(responsabilità
disciplinare).disciplinari
4. ).
Responsabilità del pensare, del progettare,
dell’organizzare, del definire obiettivi   Ogni professione è «unica»   Serve alla società in cui è inserita Confronto con le professioni «confinan�», integrazione e valorizzazione delle competenze delle diverse professionalità coinvolte Costruire una CASA Strategie Azioni Confronto Competenze Condivisione PROGETTAZIONE Percorsi clinico-­‐assistenziali Pianificazione assistenziale Per processo si intende l’organizzazione di
persone,materiali, strumenti,
metodi e tecnologie
al fine di creare sequenze logiche di azioni
capaci di produrre risultati significativi,
di valore per i clienti,
convertendo input altrettanto misurabili in
output altrettanto misurabili, mediante una
successione organizzata di passi
Pertanto………  Porre a�enzione alla salute in senso globale e posi�vo, alla ricerca di fa�ori salutari  Nell'approccio clinico/assistenziale alla fragilità privilegiare l'a�eggiamento che supera il conce�o di “cure” per approdare a quello di “care”  Sviluppare nuovi modelli assistenziali   Promuovere l'a�vazione della mul�disciplinarietà me�endo in comune le conoscenze, esperienze, risulta� 1-­‐ Caso clinico nell’ambulatorio infermieris�co   P.G. di anni 50 esegue ad Aprile 2013 intervento
chirurgico(Miles) per K del retto
  Alla dimissione…. IL PROBLEMA !
  Giunge al nostro ambulatorio barellato e presenta :
  dolore acuto
  vasta lesione post-chirurgica regione sacrale
  portatore di colostomia
  portatore di Port
  stato depressivo
09/05/2013
Vasta lesione sacrale co presenza di punti di
sutura; il fondo della lesione appare ricoperto
da tessuto colliquato verosimilmente a
fenomeni infettivi, ferita maleodorante,
cute perilesionale eritematosa.
Si applica schema come da protocollo.
16/05/2013
Si applica terapia a pressione
negativa (TPN) secondo
procedura , prima medicazione e
sostituzione del kit tra 3 giorni
…..
31/05/2013 Lesione migliorata, presenza di
fibrina, fondo granuleggiante.
Gestione del dolore, in corso tp
antibiotica dopo tampone della
ferita.
Maggio 2014
IN VIA DI
GUARIGIONE ! 2-­‐ Caso clinico Sig. R.G. di anni 55 , deambulante , proveniente dalla chir. plastica,
presenta lesione piede dx dopo intervento chirurgico
20/12/2013 All'ispezione lesione estesa,
secernente, presenza di fibrina,
macerazione ed eritema cute
perilesionale.
Si applica schema come da
protocollo.
08/01/2013
Lesione circoscritta, poco
secernente, tessuto
granuleggiante, fibrina ridotta . No
eritema.
LESIONE MIGLIORATA
21/01/2013
IN VIA DI
GUARIGIONE !
Accessi Ambulatorio Infermieris�co Dal 1 gennaio al 31 o�obre 2014 344 pazien� arruola� Medicazioni PICC, port tp. IM, SC tp. Marziale  
E' importante sapere che: Circa i 2/3 delle L.d.P. sarebbero evitabili se fossero messe in
atto tempestive manovre di Prevenzione (1)
  Ben il 95% delle L.d.P. sarebbero prevenibili se fosse eseguita
una corretta valutazione e se fosse attivato un programma di
prevenzione (2,3,4)
1. H.C.F.A. (Health Care Finance Administa�on) 1986 2. Clay M.:” Neglected areas: dental health, foot care and skin care” (in) Healthy Ageing: Nursing Older People. London, Harcourt Publisher 1999 3. Waterlow J.: “Preven�on is cheaper than cure” Nursing Time 84, 25: 4. Hibbs P:” Pressure area care for the city of Hackney Health Autority” 1988 City of Hackney Health Authority, London La responsabilità specifica   La responsabilità dell’insorgenza di lesioni,
esclusi alcuni casi inevitabili, risulta essere a
carico del professionista infermiere che nella
pianificazione dell’assistenza è tenuto ad
attuare tutti gli interventi utili ad evitare
l’insorgenza di un danno, o a prestare
assistenza ove il danno è già insorto.
Un esempio : la responsabilità penale  Le lesioni personali colpose (art. 590 c.p.)
- Per le lesioni da decubito provocate da carenze
nell’assistenza (non sorveglianza, non mobilizzazione,
non utilizzo di presidi/ausili, mancato allertamento del
medico in situazioni di gravità) si può procedere su
querela di parte.
Legge n. 229/'99
"Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario
nazionale”
  Ha disposto l'obbligo da parte di tutti i
professionisti di utilizzare, nell'esercizio della
propria professione, tutte le conoscenze più
aggiornate e gli strumenti, quali:
- protocolli, linee guida, supportati da
evidenze scientifiche.
Legge n. 229/'99
  Inoltre, gli infermieri hanno l'obbligo di segnalare ai
responsabili delle diverse funzioni superiori,
gerarchici responsabili sanitari ed amministrativi,
farmacisti, la mancata disponibilità di:
- presidi antidecubito, letti articolati e solleva
persone
- medicazioni avanzate
- tutto il materiale indispensabile alla prevenzione
e alla cura delle lesioni cutanee.
Ø Art. 11 “L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze a�raverso la formazione permanente……. ” Ø Art. 13 “L’infermiere assume responsabilità…e ricorre, se necessario, all’intervento o alla consulenza di infermieri esper� o specialis�……..” Ø Art. 48 “L'infermiere, ai diversi livelli di responsabilità, di fronte a carenze o disservizi provvede a darne comunicazione ai responsabili professionali della stru�ura in cui opera o a cui afferisce il proprio assis�to ” Discussione   Riflettere sulla necessità, per la popolazione interessata,
di avere un centro di riferimento dove sia possibile
ricevere un’assistenza personalizzata
  Gestione costo - beneficio
  Garantire la riabilitazione ambulatoriale ed una
maggiore integrazione ospedale-territorio
  Misurazione del dolore
Misure di prevenzione —  Educazione sanitaria del paziente e/o dei familiari
—  Cure igieniche e protezione della cute
—  Valutazione e sostegno nutrizionale
—  Presidi antidecubito a bassa tecnologia
—  Mobilizzazione passiva
RIDURRE L’INSORGENZA DI L.d.P. PRINCIPI DI PREVENZIONE E IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI A RISCHIO L'IMMOBILITA' E L 'INABILITA' LE PATOLOGIE CRONICHE I FATTORI NUTRIZIONALI L'INCONTINENZA I LIVELLI DI COSCIENZA ALTERATI PROVIAMOCI !!!!   Valutazione del paziente al momento della presa in carico,
mediante la costruzione di un percorso personalizzato
  Redazione della relativa documentazione
  Aggiornamento continuo
  Collaborazione con tutta l’equipe nella costruzione di
opportuni protocolli clinico - assistenziali
Le funzioni infermieristiche
nella casa della salute
 
 
 
 
Accoglienza, valutazione, orientamento ai servizi
Monitoraggio attivo dei pazienti con patologia cronica
Monitoraggio attivo dei pazienti “fragili”
Educazione sanitaria/terapeutica per singoli pazienti o
target di assistiti
  Coordinamento/raccordo con ADI,
  Raccordo con poliambulatorio, con ospedale per ricoveri
e dimissioni protette
  Raccordo coi servizi sociali
Opportunità per i ci�adini  
 
 
 
 
 
 
 
Unicità e visibilità della sede per tutti i servizi di medicina di base
Incremento di apertura dell’orario degli ambulatori dei MMG
Continuità assistenziale: MMG - Guardia medica notturna
Attività per appuntamento e accesso diretto per problemi
“urgenti”
Infermiere di riferimento
Presa in carico dei malati cronici da parte della “struttura”
anche per consulenze specialistiche
Luogo di empowerment e di educazione (counselling) e
promozione della salute (singoli e comunità)
Risposta integrata sociale e sanitaria al bisogno
  Medicina di famiglia   Guardia medica (Con�nuità Assistenziale)   A�vità infermieris�ca   CUP (Centro Unico di Prenotazione)   esenzioni �cket   segretariato sociale   telemedicina (ECG) ……………… …..
 Sanità di iniziativa : attività di
presa in carico malattie croniche,
screening oncologici, vaccinazioni . La
Sanità di iniziativa è un nuovo modello
di presa in carico proattiva dei
cittadini con malattia cronica. Essa
ricerca attivamente il cittadino ed
offre servizi preventivi e curativi atti
ad evitare che la malattia si instauri o
peggiori il suo stato.
  Attuazione di percorsi
assistenziali tramite il modello del
Chronic Care Model : scompenso
cardiaco, diabete mellito di tipo II,
BPCO e ictus
  Associazioni di Volontariato
La Casa della salute deve: 1.  garantire la continuità assistenziale e terapeutica per
24 ore e sette giorni su sette
2.  assicurare un punto unico di accesso dei cittadini alla
rete dei Servizi
3.  operare per programmi condivisi
4.  promuovere e valorizzare la partecipazione dei
cittadini
5.  sviluppare programmi di prevenzione per tutto l'arco
della vita
6.  sviluppare, tramite il distretto, rapporti di
collaborazione con l'ospedale di riferimento
7.  offrire occasioni di formazione permanente degli
operatori ………………
8.  ……………….
il Tè del Giovedì   La "Casa della salute" intende
promuovere e valorizzare la
partecipazione dei cittadini, soprattutto
delle loro organizzazioni, assicurando
forme di programmazione dei Servizi e
di valutazione dei risultati nei vari
presidi e Servizi.
  Inoltre organizza e coordina le risposte
da dare al cittadino nelle sedi più
idonee, privilegiando il domicilio e il
contesto sociale delle persone.
  Incontri di informazione
sanitaria con la
popolazione.
  L'ultimo giovedì di ogni
mese
Superare barriere culturali Alleanza …
“…alleanza è mettere insieme più persone,
organizzazioni, istituzioni, che si riconoscono in un
minimo di valori e prospettive comuni e non solo di
interessi materiali o identità comuni”
prendersi cura delle persone
Pierre Calame, 1998 – Criteres et methodes pour l’action dans un monde complexe
… per il futuro l  Progetto Integrazione ospedale-territorio per la gestione dei
pazienti stomizzati
l  Ambulatorio ferite difficili e Terapia Pressione Negativa
l  Introduzione della cartella informatizzata
l  La consulenza infermieristica
Home Health Magnet … si può fare??? 14 Forze di magne�smo che riguardano Leadership, organizzazione, pra�ca, conoscenze, innovazione, risulta� Ø  Lavorare con altri infermieri
competenti
Ø  Buona relazione e buona
comunicazione interdisciplinare
Ø  Autonomia e responsabilità
Ø  Supporto di un superiore infermiere
esperto
Ø  Controllo sulla pratica infermieristica
e sull’ambiente lavorativo
Ø  Supporto per la formazione
Ø  Organico infermieristico adeguato
Ø  Supremo interesse per il paziente
Risulta� e conclusioni e
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Grazie per l’attenzione !
Annamaria Frascati
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