COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (1)
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COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (1)
COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (1) • Una strategia molto diffusa consiste nel cooperare per la definizione di uno standard e poi competere per conquistare quote crescenti della rete di utenti che ne deriva (coopetion). • La standardizzazione di una tecnologia ne accresce il valore per i consumatori (possibilità di scambio di informazioni, interoperabilità, capacità di durare) sviluppando il network degli utilizzatori e, quindi, le esternalità di rete (es.: software, prese elettriche, bancomat, etc.) • Le battaglie per lo standard possono non determinare l’affermazione di una tecnologia, se i consumatori preferiscono attendere e continuare ad utilizzare una vecchia tecnologia (modem a 56k). • Le imprese tendono a non concordare standard molto dettagliati, in quanto un certo grado di incompatibilità tra i prodotti può evitare una intensa concorrenza nei prezzi, a beneficio dei profitti. COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (2) • In presenza di standard, la concorrenza non avviene tra sistemi (es.: Sony vs Nintendo nel mercato dei videogiochi per console), ma tra componenti (apparecchiature audio e video, strumenti informatici, etc.). • La standardizzazione, quindi, genera dei benefici notevoli per le imprese che si specializzano nella produzione di componenti tecnologiche (es.: produttori di memorie SD per fotocamere digitali). • La definizione di uno standard per l’introduzione di una nuova tecnologia può mettere in pericolo la posizione delle imprese radicate nel mercato, che possono reagire con tre strategie: 1) negare la retrocompatibilità alle imprese che produrranno la nuova tecnologia (Nintendo vs Sony nei primi anni ‘90); 2) competere offrendo applicazioni retrocompatibili della nuova tecnologia (Atari vs Nintendo negli anni ’80); 3) formare delle alleanze con i propri rivali; può essere utile stringere alleanze anche con i produttori di beni complementari (es.: fotocamere digitali e software di grafica). COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (3) • La definizione dei termini di concessione della licenza d’uso di una tecnologia è un fattore chiave per mantenere il controllo sulla stessa (es.: accordi tra Sun e Microsoft sull’uso di Java). • Lo scenario “Guerra-Guerra” si afferma quando i consumatori attribuiscono un valore significativo non soltanto alle esternalità di rete, ma anche alla varietà dei beni offerti. • Lo scenario “Negoziato-Negoziato” si ha quando le imprese in gioco, ritenendo molto rischiosa una battaglia del tipo “il vincitore prende tutto”, sono propense a competere in un mercato dominato da uno standard comune e, quindi, intraprendono una prova di forza sul terreno dell’ostinazione. COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (4) • Lo scenario “Negoziato-Negoziato” si afferma anche quando la credibilità della tecnologia oggetto del contendere è un fattore fondamentale per le scelte dei consumatori (es.: accordi tra Microsoft e Netscape per la definizione di standard comuni per la tutela delle transazioni on line). • Nel terzo scenario, un’impresa o una coalizione più forte impone alla controparte il pagamento di un prezzo significativo per potere offrire un prodotto compatibile con la propria tecnologia. COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (5) Esempi storici di alleanze per la creazione di standard tecnologici: • La Xerox sviluppò e brevettò lo standard Ethernet per la trasmissione dati ad alta velocità. Decise presto di farne uno standard aperto (tramite la IEEE), con la convinzione di favorire così la vendita della sue stampanti con interfaccia Ethernet. Ethernet si è poi affermato particolarmente come standard per l’interconnessione tra computer nell’ambito delle reti locali (LAN). • La Adobe ha introdotto il formato PDF come standard aperto, consentendo l’acquisizione gratuita on line del software per la visualizzazione dei documenti in PDF (favorendone così la diffusione), ma offre a pagamento il programma per l’elaborazione dei testi in PDF. COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (6) La gestione di uno standard aperto può essere complicata: se non vi è uno sponsor ben definito, chi sarà incentivato ad investire per lo sviluppo della tecnologia standard ? Si consideri la storia del sistema operativo La storia di UNIX inizia nei laboratori Bell della AT&T nel 1969, dove alcuni programmatori iniziarono ad elaborare un sistema operativo per uno dei primi calcolatori. Nel ‘73, questo sistema venne scritto in linguaggio C e da qui inizia la sua fortuna. Quando, nel corso degli anni ’70, il mercato dei computer decollò, le imprese che vi operavano svilupparono diverse versioni di UNIX, spesso incompatibili, determinando così una frammentazione dello standard. COOPERAZIONE E CONCORRENZA NEI MERCATI A RETE (7) Questa situazione svantaggiava i produttori di applicativi, che erano costretti a sviluppare tante versioni dei propri software. Nel 1984 si forma la X/Open, una società cha ha lo scopo di definire gli standard di sistemi aperti. Nel 1987 AT&T, titolare del marchio UNIX, con la Sun Microsystem costituisce UNIX International, per dar vita ad un unico standard. Gli altri venditori di UNIX crearono un organismo con le stesse finalità, chiamato Open Software Foundation. Nel 1993 AT&T, che aveva trasferito tutte le attività UNIX ad una specifica società (la UNIX System Laboratories), vende questa stessa a Novell. Novell concede l’utilizzo del marchio UNIX a X/Open. Nel 1996, X/Open e l’Open Software Foundation si fondono.